Il caffe 3 2008

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Gazzettino dello Sport di Molinella - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: Via Bentivogli, 5 - Molinella - (Distribuzione gratuita) - Stampa BIME Tipo-Litografia s.n.c. - Molinella 11-12 OTTOBRE 2008 NUMERO 3 (65) - ANNO XV Via Nobili, 42-44-46 MOLINELLA (BO) Tel. 051.882701 Fax 051.882542 Gamma · Qualità Servizio · Cortesia Primatista italiano dei 110 ostacoli nel 1941, il suo record ha resistito ben 17 anni. Ha allenato Berruti fino alla vigilia delle Olimpiadi di Roma. Il Milan gli affidò i muscoli di Rivera, per riuscire nell’impresa di vincere la prima Coppa dei Campioni. Era all’angolo di Nino Benvenuti al tempo dell’ultima sfida con Mon- zon. Ha vinto col Milan anche lo Scudetto della Stella... Per almeno quarant’an- ni, il molinellese Aristide Facchini è stato insomma un protagonista dello sport italiano ad altissimi livelli. A pagina 3 un ritratto del “professore”, scomparso a Milano il 26 luglio scorso. LA SCOMPARSA DI ARISTIDE FACCHINI Era un campione “La prima volta che mise piede in Italia aveva 11 anni e mezzo. Capitò a Ferrara il 27 giugno 1993: era la stellina del Pequeninos do Jockey che affron- tò l’Unione Sportiva Reno”. Così la Gazzetta dello Sport del 15 agosto scorso presentava il neo acquisto della Roma Julio Baptista, ex San Paolo (1999-2003), Siviglia (2003- 2005), Arsenal (2005-2007) e Real Madrid (2007-2008), per lui anche 41 presenze e 11 gol con la maglia verdeoro della Selecao bra- siliana. La curiosità dell’esordio italiano del referenziatissimo bomber romanista, detto “la ruspa” o anche “la bestia”, è stata ripresa nei giorni successivi anche dalla Nuova Ferrara, che si è valsa della collaborazione del nostro archivio per arricchi- re la già gustosa notizia di ulteriori particolari. Eb- bene, i brasiliani del Pequeninos, conosciuti qualche anno prima in Svezia, nel giugno del 1993 tornavano a farci visita per la terza volta. Come sempre, Ferrara era la prima tappa di una lunga tournée in Europa. Arriva- rono quell’anno con due squadre, allievi e giovanissimi. La numerosa comitiva, più di 50 persone tra giocatori e dirigenti, prese alloggio nelle Scuole di Ospital Mo- nacale. Julio Baptista faceva parte del gruppo dei più piccoli, tutti ragazzi nati nel 1981, per i quali fu organizzato un triangolare con Reno e Molinel- la. C’è una foto che ritrae il futuro romanista, schierato a centrocampo con la bandiera del Brasile. Si giocò ad Ospital Monacale il saba- to pomeriggio, tre partite di 30 minuti, tempo unico, secondo la classica formula “all’olande- se”. Vinse naturalmente il Pequeninos, che si impose ( 5-1) sul Reno e ancor più nettamente Julio Baptista alla Roma, che spot per l’US Reno! (6-0) sul Molinella. Julio Baptista andò in gol tre volte (2 al Reno, 1 al Molinella). Scorrendo la lista-giocatori, si scopre che il Pequeninos non schierava soltanto Julio Baptista, ma - per la serie saranno famosi - anche un certo Lucio, attuale difensore centrale del Bayern Monaco. Il Reno, più modestamente, aveva tra i suoi Gian Luca Grassi e il Molinella Roberto Cocchi, oggi compagni di squadra in rossoblu. La domenica mattina tut- ta la comitiva brasilia- na si trasferì a Molinella per partecipare in gruppo alla Messa, poi il pranzo presso le famiglie della parrocchia (per l’organizzazione dell’indimentica- bile Luisa Passerini), quindi il gelato da Ponti. In serata la festa continuò a ritmo di samba al campetto del pre- te, dove proprio quell’anno andava in scena la prima edizione del torneo di calcetto, trasformatosi successivamente nell’attuale 24ore di grande successo. Forti di questa “vicinanza” con l’as- so brasiliano, due gol in coppa l’altra sera col Bordeaux e uno al Palermo in campionato, i dirigenti dell’Unione Sportiva Reno si sono già mossi ufficial- mente per andare in gita a Trigoria (dove si allena la Roma) l’anno prossimo, in occasione del ventennale della società, mentre ad Ospital Monacale c’è chi spe- ra di avere Julio Baptista ospite d’onore alla prossima edizione delle Olimpiadi dei Ragazzi, in CICLISMO TRICOLORE Petitto e Damiano dominatori in pista Quella che si è appena conclusa è stata davvero una stagione d’oro per Alberto Petitto, al primo anno da juniores. Corridore completo, in grado di farsi valere sia su strada che in pista, Petitto non è nuovo alle grandi imprese: ricordiamo che già l’anno scorso si era aggiudicato il titolo italiano dell’inse- guimento allievi, in coppia con Cavallari. Ma quest’anno il molinellese dei Ghiaroni, che corre per la società Italia Nuova Centro Borgo, ha fatto ancora meglio. Dopo aver vinto il Gran Premio della Montagna al Giro di Toscana, la coppa riservata al miglior giovane del Giro del Friuli (più tardi, in settembre, arriverà anche la prestigiosa vittoria del Giro della Basilicata in tre tappe), dopo il secondo posto nel Campionato Italiano su strada, il 28 luglio scorso, sulla pista del velodromo di Dalmine (BG), si è aggiudicato anche il titolo italiano juniores dell’inseguimento a squadre. Petitto-Pirini-Balikyn-Besagni: questa la formazione del quartetto tricolore. Sempre a Dalmine, va sul podio anche Maddalena Dinato, la molinellese di San Martino in Argine (che difende però i colori di una società friulana) seconda classificata nella specia- lità 500 metri da fermo-categoria donne élite. La pista regala infine un altro oro anche a Maurizio Damiano, originario di Alberino: al velodromo di San Francesco al Campo (TO), l’atleta che veste la maglia bianconera del Codifiu- me si è infatti aggiudicato il titolo italiano allievi della corsa a punti. (g.m.) Bollettinari campione italiano di beach tennis Diego Bollettinari del Village Tennis Club Molinella, in coppia con Mirko Barillari del Cus Ferra- ra, si è aggiudicato il titolo di cam- pione italiano di beach tennis un- der 14, battendo in finale la coppia campione regionale del Lazio con il punteggio di 9/4. Le gare per l’as- segnazione dello scudetto tricolore si sono disputate sulla spiaggia di Fregene (Roma) dal 30 agosto al 7 set- tembre. Diego Bollettinari J. Baptista con la bandiera del Brasile ad Ospital Monacale nel 93

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Il caffe 3 settembre

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Gazzettino dello Sport di Molinella - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: Via Bentivogli, 5 - Molinella - (Distribuzione gratuita) - Stampa BIME Tipo-Litografia s.n.c. - Molinella

11-12 OTTOBRE 2008 NUMERO 3 (65) - ANNO XV

Via Nobili, 42-44-46MOLINELLA (BO)Tel. 051.882701Fax 051.882542

Gamma · QualitàServizio · Cortesia

Primatista italiano dei 110 ostacoli nel 1941, il suo record ha resistito ben 17 anni. Ha allenato Berruti fino alla vigilia delle Olimpiadi di Roma. Il Milan gli affidò i muscoli di Rivera, per riuscire nell’impresa di vincere la prima Coppa dei Campioni. Era all’angolo di Nino Benvenuti al tempo dell’ultima sfida con Mon-zon. Ha vinto col Milan anche lo Scudetto della Stella... Per almeno quarant’an-ni, il molinellese Aristide Facchini è stato insomma un protagonista dello sport italiano ad altissimi livelli. A pagina 3 un ritratto del “professore”, scomparso a Milano il 26 luglio scorso.

LA SCOMPARSA DI ARISTIDE FACCHINI

Era un campione

“La prima volta che mise piede in Italia aveva 11 anni e mezzo. Capitò a Ferrara il 27 giugno 1993: era la stellina del Pequeninos do Jockey che affron-tò l’Unione Sportiva Reno”. Così la Gazzetta dello Sport del 15 agosto scorso presentava il neo acquisto della Roma Julio Baptista, ex San Paolo (1999-2003), Siviglia (2003-2005), Arsenal (2005-2007) e Real Madrid (2007-2008), per lui anche 41 presenze e 11 gol con la maglia verdeoro della Selecao bra-siliana. La curiosità dell’esordio italiano del referenziatissimo bomber romanista, detto “la ruspa” o anche “la bestia”, è stata ripresa nei giorni successivi anche dalla Nuova Ferrara, che si è valsa della collaborazione del nostro archivio per arricchi-re la già gustosa notizia di ulteriori particolari. Eb-bene, i brasiliani del Pequeninos, conosciuti qualche anno prima in Svezia, nel giugno del 1993 tornavano a farci visita per la terza volta. Come sempre, Ferrara era la prima tappa di una lunga tournée in Europa. Arriva-rono quell’anno con due squadre, allievi e giovanissimi. La numerosa comitiva, più di 50 persone tra giocatori e dirigenti, prese alloggio nelle Scuole di Ospital Mo-nacale. Julio Baptista faceva parte del gruppo dei più piccoli, tutti ragazzi nati nel 1981, per i quali fu organizzato un triangolare con Reno e Molinel-la. C’è una foto che ritrae il futuro romanista, schierato a centrocampo con la bandiera del Brasile. Si giocò ad Ospital Monacale il saba-to pomeriggio, tre partite di 30 minuti, tempo unico, secondo la classica formula “all’olande-se”. Vinse naturalmente il Pequeninos, che si impose ( 5-1) sul Reno e ancor più nettamente

Julio Baptista alla Roma,che spot per l’US Reno!

(6-0) sul Molinella. Julio Baptista andò in gol tre volte (2 al Reno, 1 al Molinella). Scorrendo la lista-giocatori, si scopre che

il Pequeninos non schierava soltanto Julio Baptista, ma - per la serie saranno famosi - anche un certo Lucio, attuale difensore centrale del Bayern Monaco. Il Reno, più modestamente, aveva tra i suoi Gian Luca Grassi e il Molinella Roberto Cocchi, oggi compagni di squadra in rossoblu. La domenica mattina tut-ta la comitiva brasilia-

na si trasferì a Molinella per partecipare in gruppo alla Messa, poi il pranzo presso le famiglie della parrocchia (per

l’organizzazione dell’indimentica-bile Luisa Passerini), quindi il gelato da Ponti. In serata la festa continuò

a ritmo di samba al campetto del pre-te, dove proprio quell’anno andava in scena la prima edizione del torneo di calcetto, trasformatosi successivamente

nell’attuale 24ore di grande successo. Forti di questa “vicinanza” con l’as-so brasiliano, due gol in coppa l’altra sera col Bordeaux e uno al Palermo

in campionato, i dirigenti dell’Unione Sportiva Reno si sono già mossi ufficial-mente per andare in gita a Trigoria (dove si allena la Roma) l’anno prossimo, in occasione del ventennale della società, mentre ad Ospital Monacale c’è chi spe-ra di avere Julio Baptista ospite d’onore alla prossima edizione delle Olimpiadi dei Ragazzi, in

CICLISMO TRICOLORE

Petitto e Damiano dominatori in pistaQuella che si è appena conclusa è stata davvero una stagione d’oro per Alberto Petitto, al primo anno da juniores. Corridore completo, in grado di farsi valere sia su strada che in pista, Petitto non è nuovo alle grandi imprese: ricordiamo che già l’anno scorso si era aggiudicato il titolo italiano dell’inse-guimento allievi, in coppia con Cavallari. Ma quest’anno il molinellese dei Ghiaroni, che corre per la società Italia Nuova Centro Borgo, ha fatto ancora meglio. Dopo aver vinto il Gran Premio della Montagna al Giro di Toscana, la coppa riservata al miglior giovane del Giro del Friuli (più tardi, in settembre, arriverà anche la prestigiosa vittoria del Giro della Basilicata in tre tappe), dopo il secondo posto nel Campionato Italiano su strada, il 28 luglio scorso, sulla pista del velodromo di Dalmine (BG), si è aggiudicato anche il titolo italiano juniores dell’inseguimento a squadre. Petitto-Pirini-Balikyn-Besagni: questa la formazione del quartetto tricolore. Sempre a Dalmine, va sul podio anche Maddalena Dinato, la molinellese di San Martino in Argine (che difende però i colori di una società friulana) seconda classificata nella specia-lità 500 metri da fermo-categoria donne élite. La pista regala infine un altro oro anche a Maurizio Damiano, originario di Alberino: al velodromo di San Francesco al Campo (TO), l’atleta che veste la maglia bianconera del Codifiu-me si è infatti aggiudicato il titolo italiano allievi della corsa a punti. (g.m.)

Bollettinari campione italiano di beach tennisDiego Bollettinari del Village Tennis Club Molinella, in coppia con Mirko Barillari del Cus Ferra-ra, si è aggiudicato il titolo di cam-pione italiano di beach tennis un-der 14, battendo in finale la coppia campione regionale del Lazio con il punteggio di 9/4. Le gare per l’as-segnazione dello scudetto tricolore si sono disputate sulla spiaggia di Fregene (Roma) dal 30 agosto al 7 set-tembre. Diego Bollettinari

J. Baptista con la bandiera del Brasile ad Ospital Monacale nel 93

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Categoria Giovanissimi: Gozzi Tommaso (G1, MacTeam) provinciale gimkana, strada e fuoristrada; regionale fuoristrada; nazionale strada; Cenacchi Jessica (G1, Polisportiva) provinciale gimkana; Gregori Sara (G1, MacTeam) provinciale strada; Ouakib Laila (G1, MacTeam) provinciale fuoristrada; Venturi Alessia (G2, Polisportiva) provinciale gimkana; Raimondi Jessica (G3, Polisportiva) provinciale gimkana, strada e fuoristrada; regionale strada; Repino Pasquale (G3, Polisportiva) regionale fuoristrada; Gozzi Nicolò (G4, MacTeam) provinciale sprint, strada e fuoristrada; nazionale sprint-pista; Alessandri Nicolò (G5, Polisportiva) provinciale sprint e fuoristrada; regionale fuoristrada; Cattani Lisa (G5, Polisportiva) provinciale strada; Lerose Irene (G5, Polisportiva) provinciale fuoristrada; Venturi Giada (G5, Polisportiva) regionale strada; Gherardi Laura (G6, Polisportiva) provinciale sprint e fuoristrada. Categoria Esordienti: Zenna Luisa (E1, MacTeam) provinciale strada; Grillo Natasha (E1, MacTeam) provinciale corsa a punti-pista; Valfrè Angelica (E2, Polisportiva) regionale velocità-pista. In sintesi, sono 16 i ragazzi molinellesi che possono fregiarsi di un qualsiasi titolo (4 maschi, 12 femmine); 21 i titoli provinciali conquistati dai nostri atleti nelle due categorie e nelle diverse specialità (11 Polisportiva, 10 MacTeam); 6 quelli regionali (5 Polisportiva, 1 MacTeam); 2 infine gli allori nazionali, ottenuti entrambi dai fratelli Gozzi del MacTeam. Quanto ai successi importantissimi di Petitto e Damiano, abbiamo già riferito in prima pagina. (G. Manini/Braghetta)

Ciclismo: tutti i titoli 2008

Lucia Martelli, classe 1996, a Molveno di Trento (21-22 giugno) con la rappresentativa regionale impegnata nel Campionato Nazionale Esordienti FIN; Beatrice Magagnoli, 1994, convocata in nazionale per l’Europeo Ragazzi di Cipro/Coppa Comen (27-29 giu-gno), oro nella staffetta 4x200sl e quinto posto assoluto nella prova individuale; Andres Belsito, 1990, ai Mondiali Juniores di Monterrey-Mexico (8-13 luglio), dove ha fatto il record del Centro-America nei 50 stile libero (24”18) e vari record nazionali del Costari-ca; Fabio Zironi, 1994, che nel finale di stagione ha conquistato uno storico bronzo nei 200 farfalla (2’15”72), in assoluto la prima medaglia individuale ottenuta da un atleta molinellese ai Campionati Italiani Giovanili Estivi di Categoria, che si sono disputati a Roma dall’1 al 5 agosto e dove, peraltro, la Molinella Nuoto, grazie all’abbinamento tec-nico col CN Bologna, ha visto salire sul podio anche Francesco Martelli (1992), bronzo nella staffetta 4x100sl, Riccardo Righini (1992), bronzo nella 4x100sl e nella 4x100mi-sta, Chiara Marani e Beatrice Magagnoli (entrambe del 1994), argento nella 4x200sl e bronzo nella 4x100sl. Sono queste le “perle” di una stagione davvero indimenticabile sotto il profilo dei risultati. L’anno prossimo sarà molto difficile far meglio. (a.s.)

Ultime dal nuoto ATLETICA / 1

I mondiali juniores di Bydgoszcz (8-13 luglio) e gli assoluti di Cagliari (18-20 luglio) sono stati avari di soddisfazioni per la nostra Stefania Strumillo. Nella competizione iridata, che si è disputata nella cittadina polacca dal nome impronunciabile e che ha visto la partecipazione di oltre 1.600 atleti di 183 nazioni (36 gli azzurrini in gara), la Strumil-lo, emozionantissima, ha infilato una serie di nulli che l’ hanno subito esclusa dalla gara del disco. Un po’ meglio sono andate le cose in Sardegna, dove la lanciatrice molinellese che gareggia per il Cus Bologna ha fatto registrare un 12,58 nel peso e un 41,49 nel disco che valgono rispettivamente il 9° e il 15° posto assoluto in Italia. Atleta di grande carattere, Stefania Strumillo si è però completa-mente riscattata nella Coppa del Mediterraneo, che si è disputata a Rabat, in Marocco, il 2 e il 3 agosto, ottenendo qui una prestigiosa medaglia di bronzo nel disco (45,68 la sua misura) e un quinto posto di tutto rispetto nel peso (12,68). Nella clas-sifica per nazioni, con 314 punti l’Italia è arrivata seconda dietro la Francia (372); terza la Spagna (304). (t.z.)

ATLETICA / 2 Ai Campionati Italiani Assoluti di Società-Finale A, che si sono disputati a Lodi lo scorso 27-28 set-tembre, Stefania Strumillo si è piazzata quarta nel peso (12,73) e sesta nel disco (45,86), mentre Arianna Lazzari è arrivata undicesima nei 3.000 siepi (13’49”31), contribuendo entrambe al terzo posto finale del Cus Bologna, società per la quale gareggiano. Le nostre due atlete saranno in gara con la squadra del Cus anche domenica prossi-ma a Modena (la Strumillo nel peso e nel disco, la Lazzari nei 400 e nella staffetta), dove sono in programma gli italiani di società Under 23. Nella Finale B di Molfetta, Michael Bertapelle che di-fendeva i colori della Virtus Bologna ha un po’ de-luso nell’alto (solo 1,70) ma ha ripreso cofidenza con l’asta (mt. 3,20 la sua misura), dopo due anni di assenza dalle gare. A Forlì, dove nello stesso fine settimana erano in programma i Campionati Re-gionali categoria ragazzi e cadetti, Laura Piovani ha conquistato la medaglia di bronzo nell’alto, sal-tando mt. 1,36. Da rilevare, nella stessa specialità, anche il quinto posto di Elena Lullini (1,33) ed il sesto posto di Chiara Bottoni sulla distanza dei 300mt (47”22). L’ultima segnalazione è per Mat-teo Mereu, il quale, pur qualificato, non ha potuto partecipare con la staffetta 4x400 ai Campionati Italiani Allievi che si sono disputati domenica scorsa a Rieti. (t.z.)

CALCIO Andrea Zaffagnini, difensore, classe 1988, ex Spal con una significativa presenza anche in prima squadra nel 2005, lo scorso anno in forza al Russi (Campionato Nazionale Dilettanti), giocherà que-sto campionato nel Montichiari (BS) che milita in C2, o Seconda Divisione che dir si voglia. Dopo una fugace apparizione in panchina alla prima di campionato contro la Pro Vercelli, il molinellese cresciuto calcisticamente nel Reno, domenica 21 settembre ha esordito con la maglia della sua nuo-va società, perdendo 2-1 ad Alghero. (a.m.)

TENNISAccompagnato da un ottimo biglietto da visita (terzo posto nelle qualificazioni regionali e vitto-ria nel torneo di Ferrara), Rolando Binelli, por-tacolori del Village TC Molinella, ha preso parte ai campionati italiani di 3^ Categoria che si sono disputati in agosto ad Ancona. Sfortunato nel sor-teggio, l’allievo di Nicola Mimmi è stato però eli-minato al primo turno (6.4; 6.4) dal forte spezzino Bertola. Lo stesso Binelli si è inoltre aggiudicato la seconda edizione del Memorial Ungarelli, batten-do in finale davanti al pubblico amico Fabio Berna-gozzi col punteggio di 6.0-6.3. In campo femminile vittoria di Sara Gentilini (TC Vergato) su Barbara Tugnoli (TC Castelmaggiore), mentre il titolo del tabellone “NC” è andato a Massimo Bondioli (TC Castelmaggiore), che si è imposto a Nicola Martel-li del Village TC. Per quanto riguarda i tornei, da segnalare ancora la bella vittoria di Alessandro Caravita (per la cronaca, fratello dell’ex calciato-re del Molinella) nel torneo nazionale di Brisighel-la riservato ai 4^ Categoria e la finale conquistata da Hilaria Guerzoni nel torneo di Dolo. (n.m.)

SUPER TRIATHLONLo scorso 19 luglio a Klagenfurt, in Austria, Aldo Nobili ha migliorato di quasi un’ora il suo per-sonale, coprendo la classica diastanza delle gare-ironman (km 3,8 a nuoto + km 180 in bici + km 42 di corsa) in 9h..53’.54”, un tempo che vale il 310° posto assoluto su 2.296 classificati e il 4° po-sto della classifica Master 50. Il cinquantaduenne dentista molinellese si è ben comportato anche nel “mezzo ironman” di Montecarlo (9 settembre), cui ha preso parte anche la moglie: 215° posto asso-luto e 4° di categoria per lui; 572° posto assoluto e 6° di categoria per lei. Notizia dell’ ultima ora: ai Campionati Italiani Ironman, che si sono di-sputati domenica scorsa all’Isola d’Elba, vinti da Federico Girasole del G.S. Pasta Granarolo, Aldo Nobili si è classificato 2° assoluto nella categoria M50. (a.d.s)

NUOTO MASTERPer il Settore Master della Molinella Nuoto quella che si è appena conclusa è stata una stagione da incorniciare. Risaltano,tra le altre, le vittorie di squadre in ben 5 competizioni di altissimo livello nazionale, come il Trofeo Città di Rovigo, il Campionato Regionale Distanze Speciali a San Marino, il Campionato Regionale UISP a Imola, il Campionato Regionale FIN a Molinella ed il Campionato Italiano UISP a Chianciano. Sono state ben 229 le medaglie d’oro conquistate dai nostri atleti nel corso della stagione, 156 gli argenti e 102 i bronzi, per un totale di 487 medaglie individuali; 38 i titoli regionali FIN (compreso 6 distanze speciali), 61 i titoli regionali UISP e 24 i titoli italiani UISP. Chiudiamo con la notizia che si sono tenute in luglio le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali: Cristiano Lugli è il nuovo presidente della Molinella Nuoto. Subentra all’infaticabile Beppe Milanesi, al quale va il sincero ringraziamento di tutti i soci per come ha guidato la società negli ultimi dieci anni. (a.s.)

BASKET / 1Il molinellese Tiberio Ventura, iscritto quest’anno alla III Liceo Scientifico di Budrio, ha preso parte ai Campionati Italiani Studenteschi, che si sono disputati due settimane fa a Lignano Sabbiadoro. La squadra del Liceo Giordano Bruno, che in maggio aveva vinto la fase regionale, non ha superato, purtroppo, il girone di qualificazione. A proposito di Ventura, da segnalare anche il suo esordio nel Campionato di Serie C con la maglia del Budrio. Il 16enne play molinellese, appena arrivato dalla Fortitudo, ha contribuito alla vittoria in trasferta della sua nuova squadra (Medal Castenaso-E’Vita Budrio 66/80), segnando 2 punti e distinguendosi alla fine tra i migliori in campo, come ha scritto il Carlino del 29 settembre. (p.c.)

BOXEIl mediomassimo molinellese Jacopo Calori (81kg-prima serie) sarà tra i protagonisti del prestigioso torneo “Guanto d’Oro”, in programma dal 10 al 12 ottobre a Grosseto, valido quale prova

di selezione per la maglia azzurra. (d.l.)

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Fabio Zironi (Roma, agosto 2008)

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Big Fish

Amichevole di lusso, l’11 settembre, tra il Molinella e il Bologna reduce dalla clamorosa vittoria sul Milan nella prima di campionato. Momento migliore non poteva dunque capitare, per ospita-re la truppa di Arrigoni, che di lì a pochi giorni sarebbe poi precipitata nell’incubo delle cinque sconfitte consecutive. Per la curiosità di vedere da vicino i celebrati protagonisti dell’impresa di San Siro, il pubblico è accorso infatti numerosissimo allo Stadio Magli. L’amichevole di Molinella è coincisa anche con l’ultima partita dell’era Cazzola, che il giorno dopo ha lasciato la presidenza alla signora Menarini. Senza storia la gara, che ha visto il Bologna prevalere sull’undici di casa col punteggio di 14 a 0. I gol: Bernacci 4, Di Vaio 3, Paonessa 3, Rodriguez 2, Adailton e Terzi 1. Erano vent’anni giusti giusti che il Bologna non si faceva vedere da queste parti. L’ultimo prece-dente risale infatti al 19 maggio 1988, quando il Bologna di Maifredi e Marronaro festeggiò con 9 gol (a 1) l’ormai certa promozione in Serie A.

L’amichevole col BolognaC’era molta attesa in questo avvio di campionato per il Molinella Calcio targato Travagli, dopo il profondo rinnovamento attuato quest’estate dalla dirigenza. Sono andati via alcu-ni giocatori simbolo di questi ultimi anni (Turatti, Rambaldi, Tinto…) ed un allenatore esperto della categoria come Mottola, per ridisegnare un or-ganico nel segno della cosiddetta linea verde. Una scommessa che nei primi cinque turni del Campionato di Pro-mozione (due vittorie e tre sconfitte, l’ultima domenica scorsa a Castelde-bole) non ha però sciolto i dubbi dei più scettici, abituati alle prodezze del-la passata stagione. Una politica che vede la società puntare con coraggio anche sui ragazzi del vivaio (Frazzoni e Zoretich su tutti), serbatoio capace di offrire nel corso degli anni atleti sempre all’altezza della situazione. (Antonio Michielon)

Luci ed ombre rossoblu

CALCIO

La Gazzetta del-lo Sport, che nel luglio del 1941 aveva celebrato a tutta pagina il trionfo di Ari-stide Facchini, “nuovo prima-tista italiano dei 110 osta-coli”, il 28 lu-glio scorso ne

annunciava con un breve trafiletto la scomparsa, avvenuta due giorni prima a Milano. Ha trascorso gli ulti-mi mesi inchiodato ad un letto, dice il figlio. L’hanno tradito le gambe che in gioventù l’a-vevano fatto volare. Nella personale classifica del vecchio Bal-drati, che fu il suo primo allenatore, Aristide Facchini, Facco per gli amici, condivideva forse con Augusto Magli il privilegio di es-sere il più grande atleta che Molinella avesse mai conosciuto. Però - aggiungeva sempre Baldrati - il divo Augusto fu solo calciatore (e con un piede solo, per giunta), mentre Facco, completo in tutto, fu altrettanto gran-de come atleta e non meno grande come allenatore. Quanto all’amichevole dualismo Facchini-Bertocchi, che lo stesso Baldrati aveva contribuito ad alimentare per spreme-re il meglio da entrambi, il primo per lui era Coppi, cioè la classe, la perfezione, lo stile; l’altro era Bartali, cioè la grinta, l’orgoglio, la rabbia. Da Portomaggiore, dove il nostro campione era nato nel novembre del 1920, il padre si trasferì a Molinella per venire a lavorare in bonifica quando lui, Facchini, era ancora bambino. Lasciate le Scuole d’Avviamento, andò presto a lavorare, per essere di qualche aiuto alla famiglia. Prima in risaia, vinattiere tra le mondine, poi allo zuccherificio come fattorino. La sua storia di atleta comincia con una rovinosa caduta dall’alto di un’im-palcatura, che gli procura un trauma toraci-co grave. Dopo una lunga degenza in ospe-dale, il primario dottor Ricci gli consiglia di fare tanta ginnastica. Ed è qui, nell’estate del 1935, che Facchini incontra Alfredo Bal-drati, il quale mette a disposizione di quel ragazzo ancora convalescente tutta la sua smisurata passione di tecnico autodidatta. Al resto provvede il podestà Castellari, che ordina all’avanguardista Facchini almeno un mesetto di Campo Dux (a Forlì, credo), af-fidandolo alle cure del ginnasiarca Boscutti, un campione di salto con l’asta che vorrebbe fargli fare un po’ di tutto. Ma Facchini vuole solo correre. La pista in terra rossa dello sta-dio appena inaugurato: è quello il suo mon-do. Tutti i giorni Facchini è lì, con qualsiasi tempo, anche da solo. Baldrati ne intuisce il talento e per mostrarsi all’altezza del suo al-lievo, nell’inverno del 1936 prende il treno e va a Rapallo per parlare direttammente col maestro Comstock, l’allenatore della nazio-nale americana di atletica leggera, l’uomo che aveva portato al trionfo di Berlino il grandis-simo Jesse Owens. Dopo qualche giorno di paziente anticamera davanti all’albergo della riviera dove il guru statunitense è venuto a svernare, Baldrati riesce finalmente a farsi ricevere a corte. Rimane per qualche tempo alla scuola di Comstock, dal quale appren-

de l’arte di allenare. Quando torna a casa, imposta Facchini da giavellottista e questi, nel 1937, vince subito la Coppa Giuliani, scagliando l’attrezzo a mt. 45,12. L’anno se-guente, così, tanto per provare, ma senza al-cuna preparazione specifica, Facchini corre i 100 piani in 11”2. La Polisportiva Molinella si accorge di avere in casa un campione. Dirà Baldrati che quando lo vedeva andar via così leggero sulla pista dello stadio gli veniva da imprecare contro la natura matrigna, che a Facchini aveva regalato due gambe per vola-re e a lui i piedi piatti. Ma, evidentemente, c’erano gli ostacoli nel destino di Facchini. Per aumentare il ritmo di corsa e la frequen-za dei passi tra un ostacolo e l’altro, Baldrati lo costringe a correre da fermo su una pietra. La prima gara sulla distanza dei 110 ostacoli a Ravenna nel 1938 (16”5 il tempo), con la maglia della Milizia Ferroviaria di Bologna come il compaesano e già affermato mez-zofondista Carlo Bertocchi. Scende a 15”2 nel 1940, ma il suo anno d’oro è il 1941: tra giugno e luglio, in uno strepitoso crescendo di risultati, prima eguaglia con il tempo di 14”7 il record italiano (Firenze, 22 giugno) che era appartenuto a Oberweger e Caldana, poi, nel corso del meeting internazionale Italia-Germania che segna tra l’altro il suo esordio in nazionale (Bologna, 29 giugno), Facchini corre la distanza in 14”6, rima-nendo primatista assoluto. E non è ancora finita, perché ai Campionati Italiani (Torino, 20 luglio) il cronometro dice 14”4, nuovo re-cord italiano (che resisterà per ben 17 anni) e seconda prestazione d’Europa, un tempo da finale olimpica sicura. Ma c’è la guerra che infuria e di olimpiadi non si parlerà più fino al 1948, quando Facchini avrà purtrop-po già appeso le scarpette al fatidico chiodo, impossibilitato a continuare per i postumi delle fratture riportate durante un’azione del suo reparto paracadutisti. Chiude come atleta e nel 1947 prova a fare l’allenatore. Fa la gavetta, stipendio da fame, alla Lavorato-

ri Terni e poi al Cus Bari. Finalmente, nel 1955, lo chiamano le Fiamme Oro Padova e gli affidano uno squadrone. C’è tra i suoi al-lievi da sgrezzare anche il giovanissimo Livio Berruti, che Facchini accompagnerà fino alla vigilia delle Olimpiadi di Roma. Alla fine del 1959 compie infatti il grande salto: tradisce l’atletica per il calcio che paga meglio e va al Milan, preparatore atletico della squadra al-lenata da Rocco. Adesso lo chiamano “il pro-fessore”. Dovrà prendersi cura dei muscoli di Rivera, Altafini & C., lanciati alla conquista dello scudetto e, nel 1963, della prima Cham-pion della storia rossonera. Nel 1967 torna all’atletica primo amore: allena il Gruppo Carabinieri Bologna e quindi la Fiat Torino. Nel 1970 entra nel clan di Nino Benvenu-ti, al tempo dell’ultima sfida mondiale con Monzon. L’anno seguente è di nuovo al Mi-lan, dove farà ancora in tempo a vincere, con Liedholm, “lo scudetto della stella” nel 1979, prima di lasciare il campo e andarsi a sede-re dietro la scrivania di direttore del Centro Tecnico di Milanello. Rimarrà in quell’inca-rico fin quasi all’alba dell’era Berlusconi, dal quale lo divideva solo l’amicizia mai rinnega-ta con Gianni Rivera.Quando andò in pensione disse che, se gli fosse bastato il tempo, avrebbe voluto godere di molte cose. Dell’amore delle donne, con le quali, in verità, non si era mai risparmiato neanche quando era più giovane. Del calore della famiglia, che non aveva mai avuto. Del ricordo dgli amici di un tempo, che vedeva calare di numero ogni volta che tornava a Molinella. Alfredo, Augusto, Carlo, Pipetto ... se ne erano ormai andati tutti. Prima che lo abbandonassero anche i ricordi, Aristide Facchini, “atleta di olimpica bellezza”, deve aver pensato che ora non aveva più bisogno del suo vecchio corpo imbrigliato dagli anni e dai malanni. E infatti l’ha lasciato lì dov’e-ra, sul letto della casa di riposo, per gettare un’altra volta il cuore oltre l’ultimo ostacolo.

Andrea Martelli

Filippo Frazzoni

Facchini con Augusto Magli, Baldrati e altri amici di Mo-linella (1941)

Aristide Facchiniche volava sugli ostacoli

Qui è con Giuseppe Martelli e Carlo Bertocchi (1940)

A fianco del campione olimpico Livio Beruti (1959)

Con Nino Benvenuti, campione del mondo di pugilato (1970)

Al Milan con Rivera e Capello (1979)

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FischiettointernazionaleL’arbitro molinellese Domenico Acito è stato designato per dirigere due partite (Portogallo-Austria e Italia-Israele) del Mondiale Amatori Calcio Uisp, che si è disputato dall’1 al 6 luglio scorso sui campi della provincia di Rimini e che si è concluso con la vittoria del Brasile sulla Danimarca per 3-1. Il nostro fischietto, nei ranghi Uisp fin dal 1982 con la qualifica di Arbitro d’Eccellenza, ha avuto anche l’onore di dirigere la semifinale del torneo di calcio a 7 Austria-Israele.

di Elisa Rossi

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C’era più di un motivo per guardare alle Olimpiadi di Pechino con ... occhi molinellesi. A cominciare dalla cerimo-nia inaugurale che ha visto sfilare con la bandiera del Burundi il non dimen-ticato Venuste Nyongabo, vincitore della gara dei 5.000 ad Atlanta 96 e testimonial, due anni fa, dell’edizione molinellese delle Olimpiadi dei Ragazzi. A proposito delle quali, ci piace ricor-dare anche la partecipazione in qualità di ospite del pistard Angelo Ciccone, tredicesimo classificato nella corsa a punti di Pechino. Le olimpiadi cinesi non rimarranno certamente tra i ricor-di più belli di Giovanni Caprara, l’ex allenatore del Molinella Volley ora alla guida della nazionale femminile rus-sa, che è stata eliminata dalla Cina nei quarti di finale del torneo olimpico. Il costaricano Mario Montoya, che in aprile ha alloggiato per qualche giorno al Mini Palace ospite della Molinella

Una finestra su Pechino Nuoto, a Pechino ha nuotato i 200 stile libero in 1’52”, che è indubbiamente un buon tempo ... ma lo squalo Phelps sulla stessa distanza ha impiegato 10 secondi in meno. Chi più di ogni altro è riusci-to a tenere alto l’onore dell’Italia e di ... Molinella è stato in definitiva il pugile Roberto Cammarelle, vincitore dell’o-ro olimpico nella categoria supermassi-mi, già protagonista (insieme agli altri medagliati di Pechino Picardi e Russo) della memorabile riunione di boxe del 17 aprile scorso al Palazzetto. Si può dire che Molinella gli ha portato fortu-na. Come capitò nel giugno del lontano 1960 anche al grande marciatore Abdon Pamich, che in quell’occasione vinse la Selva-Molinella-Selva, organizzata per l’inaugurazione del ponte sull’Idice, e di lì a qualche mese avrebbe colto la me-daglia di bronzo alle Olimpiadi di Roma 60 e quindi l’oro a Tokio, quattro anni dopo.

Sabato 25 ottobre alla Torretta, in oc-casione della conferenza di presenta-zione della Vallazza, verrà presentato anche il libro “Acido Lattico”, ultima fatica del molinellese Saverio Fatto-ri. “Si tratta - dice la critica - di un romanzo noir, il cui protagonista vive nel miraggio dei Giochi di Pechino. Per arrivarci non rinuncia a niente, neppu-re al doping. Ma prima c’è da risolvere il mistero di un suicidio...”.

LIBRI / Acido Lattico

LOCANDINA

Marcellus Starks, uno dei più grandi giocatori che abbiano mai indossato la maglia della Fortitudo, può considerarsi ormai un molinellese d’adozione. L’ex stella dei Chicago Bulls, qui è ritratto insieme all’amico Paolo Cardin, collabo-ratore preziosissimo di questo giornale.

Marcellus Starkstestimonial del Caffè

Cammarelle (a sinistra) sul ring del Palasport di Molinella lo scorso 17 aprile.

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Il caffè ringrazia il signor P.Z. per l’offer-ta di 100 euro a favore del giornale e la famiglia Spanazzi per il biglietto che ci ha inviato a commento del pezzo sul “Capi-tano” (n.2/giugno 2008). Non ha trovato spazio neppure stavolta la lettera di Lino Gurioli su alcuni aspetti organizzativi delle Olimpiadi dei Ragazzi: a tempo debito rimedieremo. L’ultima nota è per Petitto e Damiano, le cui imprese recen- ti avrebbero sicuramente meritato un maggior risalto fotografico, ma le immagini di cui dispo-nevamo erano di scarsissima qualità e per questo abbiamo preferito rinunciare.

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