Il bosco delle lettere

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IL LIBROAlin e Carlotta corrono felici a scuola: oggi la loro maestra ha organizzato una strana Caccia al Tesoro. E sarà davvero speciale, con animali, robot, passaggi segreti, sotterranei bui e un bosco pieno di… trappole grammaticali. Due libri in uno: un racconto istruttivo e divertente e una raccolta di buffe filastrocche per avvicinare i giovani lettori all’ortografia e alla grammatica italiana e far loro capire quanto in realtà ci si possa divertire con regole, parole e accenti.TEMATICHE E SPUNTI DI LAVORO- Per semplificare la lettura del testo, si è usato un carattere di facile leggibilità.- Al testo è accluso un cd audio con tutte le filastrocche lette dall’autore.NEGLI APPROFONDIMENTI- Schede di comprensione del testo e di approfondimento alla tematica.- Spunti di lavoro interattivi, compatibili per la LIM, sono disponibili su www.raffaellodigitale.itL’AUTOREPino Costalunga vive a Vicenza e da molti anni si diverte con le parole e con le storie. Ne ha scritte tantissime per il teatro, altre sono diventate libri. Per Raffaello ha curato anche la traduzione di “Principessa Piccolina” (Le Pepite, Raffaello Ragazzi).

Transcript of Il bosco delle lettere

  • Rossana Guarnieri Serie rossa Pino Costalunga

    Pino C

    ostalu

    nga

    Il bosco delle lettere

    Il bosco

    delle lettere

    Pino Costalunga

    ISBN

    978-

    88-47

    2-194

    6-5

    37

    Il boscodelle lettereDai

    7 anni

    RAFF

    AELLO

    L IBR

    I

    Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte

    da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE,-

    GRATUITO, fuori

    comm

    ercio. Esente

    da I.V.A.

    (D.P.R. 26-10-1972, n 633, art. 2 lett. d).

    Alin e Carlotta corrono felici a scuola: oggi la loro maestra ha organizzato una strana Caccia al Tesoro. E sar davvero speciale, con animali, ro-bot, passaggi segreti, sotterranei bui e un bosco pieno di trappole grammaticali.

    Due libri in uno: un racconto istruttivo e diver-tente e una raccolta di buffe filastrocche per avvi-cinare i giovani lettori allortografia e alla gram-matica italiana e far loro capire quanto in realt ci si possa divertire con regole, parole e accenti.

    Pino Costalunga vive a Vicenza e da molti anni si di-verte con le parole e con le storie. Ne ha scritte tantissi-me per il teatro, altre sono diventate libri. Per Raffaello ha curato anche la traduzione di Principessa Piccolina (Le Pepite, Raffaello Ragazzi).

    Per semplificare la lettura del testo, si usatoun carattere di facile leggibilit.

    Il libro dotato di approfondimenti online suwww.raffaellodigitale.it

    IL MULINOA VENTO

    Una storia e tante filastroccheper giocare con le regole

    ortografiche

    + CDAudio

    LEGGOFACILE

    le filastrocche contenutenel libro lette dallautore

    NEL CD AUDIO:

    E 7,50 Volume + CD Audio

  • IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    Per volare con la fantasia

    37

    Collana di narrativa per ragazzi

  • assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

    Editor: Paola ValenteRedazione: Emanuele RaminiUfficio stampa: Salvatore PassarettaTeam grafico: Letizia Favillo

    1a Edizione 2013

    Ristampa7 6 5 4 3 2 1 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014

    Tutti i diritti sono riservati

    2013

    Raffaello Libri SrlVia dellIndustria, 2160037 - Monte San Vito (AN)www.raffaelloeditrice.itwww.grupporaffaello.it

    e-mail: [email protected]://www.ilmulinoavento.itPrinted in Italy

    www.facebook.com/RaffaelloEditrice

  • Pino Costalunga

    Illustrazioni diCinzia Battistel

    IL BOSCODELLE LETTERE

  • 5Una pianta speciale

    La lezione stava per terminare. La maestra Pina diede la lista delle cose da

    portare a scuola per il giorno dopo: un foglio grande da disegno, la matita a punta dura, il compasso, la gomma da cancellare e il righello.

    E chi ce lha, porti anche una torcia elettrica e una cordicella metrica aggiunse.

    Cosa faremo maestra? chiese Carlotta. Disegneremo la pianta della scuola sorrise

    la maestra.Spieg che non si trattava di un albero, ma

    di un disegno che mostrava come era fatta la scuola. Con la cordicella metrica si dovevano mi-surare le aule, la palestra, gli sgabuzzini, i muri di fuori e di dentro, e perfino i gabinetti e i sotter-

  • 6ranei bui dove nessuno entrava pi da anni, e poi li si doveva riportare disegnati in scala, cio rimpiccioliti, sul foglio.

    Vedrete aggiunse la maestra, ci diverti-remo.

    S, ma a cosa serve disegnare la pianta della scuola? chiese Alin, a cui piaceva molto lidea, ma voleva sempre capire il perch di ogni cosa.

    La maestra Pina gli si avvicin e gli sussurr in un orecchio:

    Se te lo dico, mi prometti di non riferirlo a nessuno?

    Promesso! La pianta della scuola ci servir per fare la

    mappa La mappa? esclam Alin. la mappa per trovare il tesoro! aggiunse

    la maestra. Nonostante avesse parlato sottovoce, la paro-

    la TESORO echeggi in classe e tutti i bambini le si affollarono intorno per saperne di pi.

  • 7 Non fatemi dire altro sorrise la maestra, domani capirete.

    Un attimo dopo suon la campanella della fine delle lezioni.

  • 8Una strana signora

    La prima cosa che Alin fece quella sera, prima di andare a letto, fu di mettere dentro la cartella una torcia elettrica e la cordicella metri-ca presa in prestito da suo padre che faceva il muratore.

    Indossato il pigiama e caricata la sveglia, si mise sotto le coperte, spense la luce e cerc di prendere sonno.

    Non riuscva per a chiudere occhio e la matti-na non si decideva ad arrivare mai.

    Aveva gi cominciato ad albeggiare quando si appisol, ma il sonno non dur a lungo perch fu interrotto da un botto improvviso. Un colpo alla finestra, come se qualcuno avesse tirato un sasso contro il vetro.

  • 9Alin si alz subito e si accorse che Carlotta era gi in strada ad aspettarlo, come sempre, per andare a scuola insieme.

    Alin guard la sveglia sul comodino: non ave-va suonato e segnava ancora la mezzanotte. Si-curamente cera stato un guasto e sera fermata, pens. Ma perch la mamma non laveva sve-gliato? Certo, non era in casa. Faceva le pulizie e spesso lavorava di notte.

    Il pap, invece, andava al lavoro molto presto, senza mai dimenticare di lasciare sul tavolo la co-lazione preparata per lui e un biglietto con scritto:

    Ci vediamo stasera, buona giornata!Non c tempo per la colazione, sono in ritar-

    do e Carlotta mi aspetta pens Alin.Si vest in fretta, mise il suo zainetto in spalla e

    scese in strada di corsa.

  • 10

    Quando lui e Carlotta arrivarono a scuola, tutta la classe era gi in cortile, ma la maestra Pina non cera. Cera Berengario, il bidello, vici-no a una grande scatola di cartone con la scrit-ta FRAGILE.

    Mi stata appena consegnata disse Beren-gario. La manda la vostra maestra Pina.

    Berengario aveva una voce strana, quasi me-tallica, e il suo aspetto sembrava diverso dal so-lito.

    C anche un biglietto scritto disse Giovan-na, che aveva esaminato tutti i lati dello scato-lone.

    Ma perch Pina non c? protest Manolo. Dovevamo fare la mappa del tesoro, oggi!

    Come si fa allora? Avevo portato anche la cordicella metrica aggiunse Alin imbronciato.

    Leggiamo il biglietto propose Giovanna, forse ne sapremo qualcosa di pi.

    Si schiar la voce e lesse:

  • 11

    Quanti errori! Com possibile che la maestra Pina abbia scritto un simile biglietto? si chiese Carlotta perplessa.

    Ma scusate sugger Alin, non meglio aprire la scatola e vedere cosa contiene?

    Tutti furono daccordo. Furono molte le grida di sorpresa quando si

    scopr il contenuto. E tu chi sei? gridarono i bambini.Dentro allo scatolone cera una persona in car-

    ne e ossa, una signora grassa dalla faccia rubi-conda.

    CARRI BANBINI, OGI NON POSO VENIREPERCHE SONO AMALATA. MA SE APRITTE IL SCATOLONE TROVERETTECHI VI AIUTERA A FARE LA MAPA.

    LA VOSTRA MAESTRA PINA

  • Indossava un vestito bianco a fiori e portava in testa un cappellino rosa ricolmo di viole e mar-gherite. Teneva appesa al braccio una borsetta rosa, ricamata con il pizzo bianco.

  • 14

    Ma guarda quanti bei bambini! sorrise la signora. Mi ha mandato qui la vostra maestra Pina, sono la vostra nuova supplente e il mio nome Ro Ro Ro

    Rosa! suggerirono Giovanna e Carlotta. Ro Ro Ro continuava a balbettare

    quella strana signora. Roberta prov Oreste. Rodica proposero Alin e Claudio. Roshni disse convinta Niral.Ma nessun suggerimento andava bene e la

    supplente, che non riusciva ad arrivare in fondo alla parola, insisteva:

    Ro Ro Ro RosannaRomina Romana Rosalina

    Rosamaria Rosaspina proposero gli altri bambini.

    No, nessuno diceva il nome giusto. Ro Ro Ro continuava la supplente

    nello scatolone.

  • 15

    Rosmunda sugger Berengario con la sua strana voce nuova.

    Robot! disse finalmente la strana signora. Il mio nome maestra Robot...

    Infatti assomiglia proprio a un robot bisbi-gli Oreste ad Alin, ridacchiando, per non farsi sentire dalla nuova venuta. Un robot che fun-ziona pure male!

    e visto che la vostra maestra Pina am-malata, ha mandato me per aiutarvi a fare la mappa! aggiunse.

    Alin tir un bel sospiro di sollievo, quella stra-na supplente, in fondo, gli sembrava simpatica.

    Scusami maestra Robot chiese Paolo, quando torna la maestra Pina?

    Torner fra pochi giorni disse con un sor-riso stampato sulla piccola bocca paffuta ha la FEBBRE MENEGHINA.

    La febbre meneghina? Devessere molto grave se fa fare tutti questi errori! esclam Gio-

  • 16

    vanna, consegnando il biglietto alla maestra Ro-bot.

    La febbre meneghina dura una notte e una sola mattina, quindi vi assicuro che fra pochi giorni la vostra maestra torner.

    Poi prese il biglietto e senza alcun segno di sor-presa lo mise in borsa. Una volta richiusa la borsa, si sent uno strano rumore, come quello che fa il computer quando sta elaborando qualche pro-gramma un po complicato, poi da una tasca la-terale, nascosta sotto il pizzo, rispunt il biglietto, ma tutto corretto.

    CARI BAMBINI, OGGI NON POSSO VENIREPERCH SONO AMMALATA. MA SE APRITE LO SCATOLONE TROVERETECHI VI AIUTER A FARE LA MAPPA.

    LA VOSTRA MAESTRA PINA

  • 17

    E chi vi aiuter sono proprio io cinguett la maestra Robot. Non preoccupatevi, bam-bini, per qualche parola sbagliata: io ho questa borsetta magica che pu correggere automati-camente e senza nessuna fatica ogni errore di grammatica e di ortografia.

    Forte! esclam Alin entusiasta. Dove si compera quella borsa? chiese Ore-

    ste. Ne vendono anche senza pizzi? doman-

    d Manolo.Giovanna e Anna si scambiarono unocchiata

    piena di dubbi, qualcosa non quadrava in quella nuova supplente. Ma la maestra Robot, con pas-so sicuro, usc dallo scatolone e si rivolse sorri-dente alla ciurma di bambini che la guardavano stupefatti.

    E ora bambini, forza! Fuori i blocchi e le ma-tite, perch si comincia.

    Era molto divertente. Tutti si dettero da fare a

  • 18

    misurare, a fare calcoli, a disegnare. Chi di qua e chi di l nel cortile, chi seduto a terra e chi ap-poggiandosi sul muretto o su una panchina o addirittura sulla schiena di un altro. Alin stava misurando la circonferenza del tronco del pino, quando vide in mezzo alle radici una specie di botola in legno con una scritta minacciosa:

    Guarda! disse Alin a Carlotta. Chiss dove porta?! chiese lei. Sicuramente nei sotterranei. Entriamo e

    cos lo scopriremo fece Alin, che aveva gi aperto la botola.

  • 19

    Aspetta, dove vai? cerc di fermarlo Car-lotta, senza accorgersi che nella foga era entra-ta pure lei. Ma quando fece per tornare indie-tro, la botola si chiuse sopra la sua testa con un colpo secco.

    Aiuto, aiuto, aprite! si mise a gridare Carlot-ta battendo i pugni contro la porticina di legno.

    Niente da fare. Nessuno la sent.Carlotta allora scese automaticamente una

    scaletta, un gradino dopo laltro, a tastoni nel buio, finch i suoi piedi non si appoggiarono su una specie di pavimento.

    Alin, Alin cominci a chiamare con un filo di voce, intimorita dal luogo e soprattutto dallo-scurit.

    Carlotta, vieni a vedere cosa ho trovato ri-spose una voce. Era Alin. Era tornato indietro e teneva stretta in pugno la sua torcia elettrica ac-cesa. Fortunatamente aveva portato con s lo zainetto.

  • Carlotta lo segu e si trov davanti a due por-te: su quella di sinistra cera scritto VALIGE e su quella di destra VALIGIE e Alin stava illuminando con la sua torcia una frase scritta sulla volta che sovrastava le due porte:

  • SE LA STRADA GIUSTA VOLETE FAREUNA VALIGIA DOVETE AVERE.

    PERCI NELLA STANZA ENTRERETEDOVE UNA VALIGIA A TESTA TROVERETE.

    MA SE SBAGLIATE, VI PERDERETE !

    Se la strada giusta volete fareuna valigia dovete avere

    perci nella stanza entreretedove una valigia a testa troveretema se sbagliate, vi perderete!

  • 22

    Cosa vuol dire? chiese Alin a Carlotta. Che dobbiamo avere una valigia a testa e

    dobbiamo entrare nella stanza per trovarne al-meno due disse. Una per me e una per te.

    Questo lo capisco pure io. Ma se su una porta scritto VALIGE e su unaltra VALIGIE, con solo una i di differenza osserv delu-so Alin, come si fa a sapere qual la porta giusta? E non possiamo sbagliare, altrimenti ci perderemo.

    Facile sorrise Carlotta, basta scegliere la porta che ha la scritta VALIGIE.

    Alin chiese a Carlotta perch proprio quella e non laltra. Lui voleva avere sempre chiaro il perch di ogni cosa.

    Carlotta, che era un asso in grammatica, glie-lo spieg.

    Presero la porta di destra, entrarono e trovaro-no subito le valigie. Ma ecco unaltra scritta at-taccata alla parte interna della porta:

  • 23

    Subito l di fronte cerano due armadi: uno con su scritto TORCE e uno con la scritta TORCIE.

    Adesso che conosco la regola, so qual lar-madio giusto sorrise Alin. Con decisione apr larmadietto con la scritta TORCE.

    Alin aveva aperto senza esitazione larmadio giusto perch aveva capito bene la spiegazione di Carlotta.

    Bravissimo esult Carlotta, prendendo pure lei una torcia dallarmadio. Guarda gri-d felice, illuminando una figura che sbucava da un corridoio laterale, Berengario, venuto a tirarci fuori.

    Ssstttt la zitt Berengario, la maestra Robot ci pu sentire. Ha i superpoteri!

    NON VI DOVETE MAI SEPARARE,MA SE DOVESSE CAPITAREUNA TORCIA A TESTA MEGLIO PORTARE

  • 24

    Berengario parlava finalmente con la sua voce normale.

    Cosa? ridacchi Alin. Non sar mica un supereroe venuto da un pianeta lontano?

    S disse Berengario, cio, no! Non un supereroe, ma un robot. E viene davvero da un pianeta lontano.

    E cosa vuole da noi? chiese incredula e un po preoccupata Carlotta.

    Nel pianeta da dove viene ci tengono sotto controllo, ci spiano. Immagino che ieri abbiano sentito che la maestra Pina vi voleva portare alla ricerca di un tesoro, e cos sono venuti sulla terra. Vogliono il nostro tesoro!

    Wow! Dei Pirati Spaziali! comment ecci-tato Alin.

    Lavevo capito che non era stata la maestra Pina a scrivere quel biglietto, troppi errori com-ment Carlotta. Ma che dobbiamo fare ora? E la maestra Pina dov?

  • 25

    Lhanno fatta prigioniera e caricata sulla loro nave spaziale, hanno scritto un biglietto finto in cui lei dice di essere ammalata e poi hanno cer-cato di catturare anche me, ma io sono riuscito a scappare e mi sono nascosto qui, nei sotter-ranei della scuola spieg Berengario ancora un po impaurito.

    Ma scusa chiese Carlotta, e quello lass, allora . Non eri tu? Ti assomigliava.

    No ripose il bidello, era una copia per-fetta di me. Lhanno fatta per ingannarvi, perch voi alunni pensaste che quello ero io. Ma pure quello un robot!

    Wow fece ancora Alin, una copia perfet-ta di un umano! Altissima tecnologia!

    Adesso capisco perch quella strana voce metallica fece Carlotta.

    La maestra Pina prosegu il bidello mi ha detto di salvare il tesoro a tutti i costi, im-portantissimo! In fondo a quel corridoio c una

  • 26

    porta. Bisogna passare di l, perch l fuori c un bosco da attraversare per trovare il tesoro, ma ci vuole la chiave e

    la chiave in questa valigia. Guarda qui fece Carlotta illuminando la sua valigia sulla qua-le cera scritto:

    Cosa centra laccento con la chiave? sbuff Alin un po seccato. Lui gli accenti li dimenticava spesso.

    Se con laccento sei un portento

    qua troverai la chiave in un momento,

    ma... sta attento! Non sbagliare

    o non potrai da qui passare

  • 27

    Carlotta aveva gi aperto la sua valigia che era piena di buste. In ognuna cera una chiave e sulla copertina di ogni busta campeggiava una scritta. Sulla prima che pesc, lesse:

    E allora strappiamola fece Alin togliendo-gliela di mano prendiamo la chiave e andiamo subito ad aprire quella porta, prima che arrivino i Pirati Spaziali!

    No! lo ferm Carlotta mostrandogli la scrit-ta, non la busta giusta, c la E senza accento. E la busta giusta non neppure questa ag-giunse poi, prendendone unaltra su cui stava scritto:

    QUESTA E LA BUSTA GIUSTA

  • Uffa, che storia! sbuff Alin. Perch? Perch non ci va laccento n su STA n su FA

    e neppure su FU e ci va invece su GI! GI GI con laccento sulla a! sbuff

    Alin, che aveva intanto pescato unaltra busta sperando di aver trovato finalmente quella buo-na. Guardate un po qui.

    E illumin con la sua torcia la seguente frase:

    TROVATA O NON TROVATA?NON SONO NE LA BUSTA GIUSTANE QUELLA SBAGLIATA!

    LA CHIAVE CHE IN QUESTA BUSTA ST

    CHIUSA VI F GIA MOLTI ANNI F

  • 29

    No, anche questa sbagliata disse Carlot-ta perch ci vuole laccento su N: NON SONO N LA BUSTA GIUSTA N QUELLA SBAGLIATA, cos bisognerebbe scrivere!

    Guarda questa allora disse Alin, tirando fuori unaltra busta dalla valigia. Qui ci sono altri due NE senza accento.

    Qui per sono giusti scritti cos aggiunse Carlotta.

    Stava scritto:

    NON NE AVETE TROVATA UNA BUONA L?

    ALLORA CERCATELA QUI!

    NON NE AVETE TROVATA UNA BUONA L?

    ALLORA CERCATELA QUA!

  • S, questa la busta giusta! esult Beren-gario, che fino ad allora se nera stato zitto ad ascoltare, e per quanto riguarda il QUI e il QUA, conosco anchio la vecchia filastrocca: Su QUI e su QUA laccento non va, su L e su L laccento ci sta!

    Questa storia dellaccento sembra non fini-re mai! pens Alin. Prese quindi la chiave che era nella busta, la infil nella serratura, gir pru-dentemente con il terrore che fosse comunque quella sbagliata e la porta si apr!

  • 54

  • ASCOLTALE SUL CD!

  • 56

    Cari bambini,ci troviamo in uno strano bosco, fatto di lettere,

    di segni di punteggiatura e di accent

    i...

    ma state tranquilli,

    non ci perderemo!

    Anzi, in questo bosco special

    e

    troveremo storie bellissime in forma di filastrocche magich

    e

    e divertenti!

    TRACCIA 01

  • 57

    Cari bambini,ci troviamo in uno strano bosco, fatto di lettere,

    di segni di punteggiatura e di accent

    i...

    ma state tranquilli,

    non ci perderemo!

    Anzi, in questo bosco special

    e

    troveremo storie bellissime in forma di filastrocche magich

    e

    e divertenti!

  • 58

    Lalfabeto

    C una strada nel bosco delle lettere che ci porterdritti dritti dentro le storie

    Apri laBoccaConta i raccontiDiElfiFolletti eGrossi Giganti.HaiIlLibroMondo daNarrare

    Lalfabeto

    A B C D E ...TRACCIA 02

  • 59

    Lalfabeto

    Ora loPuoiQuiRaccontare.Sono curiosoTi voglio ascoltareUnaVolta cera...Zitto, zitto...

    F G H I L ...

    ... la storia sta per cominciare

  • Schede didattichea cura di

    Paola Valente

    GIOCO ANCHIOCON LE PAROLE

  • 110

    Metti la vocale giusta e risolvigli indovinelli:

    LE VOCALI

    Dopo il sette viene l. . . . . . .tto. Di prosciutto compro un . . . . . . .tto. A teatro c il primo . . . . . . .tto.

    La mozzarella sulla p. . . . . . .zza. Limmondizia fa molta p. . . . . . .zza. Sei caduto nella p. . . . . . .zza. Il mio orsetto di p. . . . . . .zza. La tua idea troppo p. . . . . . .zza.

    Un fiore nel v. . . . . . . . .so. Un sorriso sul v. . . . . . .so.

  • Metti la lettera doppia e cambiail significato della parola:

    LE DOPPIE

    Per la sete hai esagerato: . . . . . . . . . . . . . . . . . aranciate ti sei scolato!

    Se tu sapessi che pena ho provato: ho perso la . . . . . . . . . . . . . . . . . che mi hai regalato.

    Con il coro devo cantare: . . . . . . . . . . . . . . . . . non posso in ritardo arrivare!

    Nella casa dei pirati c una . . . . . . . . . . . . . . . . . di soldi rubati.

    LEschimese vive al Polo, nel pollaio vive il . . . . . . . . . . . . . . . . . .

    7

  • 112

    B o P?

    B o D?

    Leggi gli scioglilingua e fa la gara con i tuoi amici per vedere chi riesce a ripe-terli pi velocemente e senza errori:

    SCIOGLILINGUA

    Dice Beppo: Basta pasta! Che tra poco sono in pista con la bici per la posta.

    Bianca bianca, piano piano, bella bella, pura pura, balla balla, lieve lieve: neve neve.

    La bimba dondola la bambola sul dondolo, si dondola la bimba insieme alla sua bambola.

  • 113

    V o F?

    Di formiche una flessibile fila dentro un fondo foro sinfila.

    Foca Fernanda fa la focaccia, con la farina la impasta e la schiaccia, fa la focaccia con la farina e dentro il forno la cucina.

    Col vento a favore vola la vela, arriva a Venezia la mia navicella.

    Venti vermi vanno lenti, sono vermi, non serpenti.

  • 114

    Segui le frecce e leggi le parole: la stessa sillaba ne chiude una e ne apre unaltra.

    Completa le parole con la sillaba che chiude la precedente.

    PAROLE INCATENATE

    Oche - . . . . . . . . . . . . le.Archi - . . . . . . . . . . . .ave.Marchio - . . . . . . . . . . . .do.Fischi - . . . . . . . . . . . .zzi.Mosche - . . . . . . . . . . . . le-

    Maghe - . . . . . . . . . . . .pardo.Acciughe - . . . . . . . . . . . .riglio.Luoghi - . . . . . . . . . . . .rlanda.Funghi - . . . . . . . . . . .acciolo.Spaghi - . . . . . . . . . . . .aia.

    Pe lino

    tola

    lata

    Va

    Ta

    SCA

    Bo della

    laro

    ntrino

    Ca

    Di

    SCO

  • 115

    Sono quelle parole che non vogliono la qu. Impara a memoria la breve storia, non le scorderai mai pi:

    PAROLE CAPRICCIOSE

    Il cuoco della scuolaha grandi piedie grandi scarpe di cuoio,scuote la grande testa,percuote col cucchiaio la padella,fa la faccia feroce ma...sotto al grembiulebatte il suo grande cuore.

  • Il bosco delle lettere

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    IL MULINOA VENTO

    Traccia 01:Traccia 02:Traccia 03:Traccia 04:Traccia 05:Traccia 06:Traccia 07:Traccia 08:Traccia 09:Traccia 10:Traccia 1 1:Traccia 12:Traccia 13Traccia 14:Traccia 15:Traccia 16:Traccia 17:Traccia 18:Traccia 19:Traccia 20:Traccia 21:Traccia 22:Traccia 23:Traccia 24:Traccia 25:Traccia 26:Traccia 27:Traccia 28:Traccia 29:Traccia 30:Traccia 31:Traccia 32:Traccia 33:Traccia 34:Traccia 35:

    IntroLalfabetoAiuole fioriteFusa di gattiLa spesa di orsetto GhiottoneTrotta il cavallo e nuota la trotaSoffia il ventoLettere bambineMaglie e maglioni per tuttiChi ha il raffreddore?Cani campioniParola di NoRicetta per unindigestioneGli amici dellacquaSciareLo scoiattolo spazzinoIl pranzo del motoreGiochi di pesciUnamica specialeUn accento in premioLa luna di primaveraAnimali dappertuttoPoco PoverelloStrani temiIl piccolo reMa cosa sei?Un vero divoIl ballo dellaggettivoIl Signor VerboIl mio bambinoQuel che sembra, spesso non Mucca ValeriaDiscorso bislaccoUna storia con un lupoQuanti sono i venti?

    LASCOLTO DELLE FILASTROCCHE PERMETTE DI CONSOLIDARE IN MODODIVERTENTE LAPPRENDIMENTO DELLE REGOLE GRAMMATICALI.

    INDICE DELLE TRACCE CONTENUTE NEL CD:

    Il bosco delle lettere CopertinaIl bosco delle letterePagina vuotaPagina vuota