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IL BIODISTRETTO DI RENOVO a SCARPERIA E SAN PIERO LA FILIERA «BOSCO - BIOCOMBUSTIBILI LEGNOSI - ENERGIA» NEL MUGELLO Scarperia e San Piero, 10 Giugno 2015 1

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IL BIODISTRETTO DI RENOVO

a SCARPERIA E SAN PIERO

LA FILIERA «BOSCO - BIOCOMBUSTIBILI LEGNOSI - ENERGIA» NEL MUGELLO

Scarperia e San Piero, 10 Giugno 2015

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CHI SIAMO

- Una breve presentazione della società

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La Mission di Renovo

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§  GREEN ECONOMY:

Biodistretti industriali nel settore dell’Energia Rinnovabile, del Legno e dell’Efficienza Energetica §  TRASFORMARE UN PROBLEMA IN UN’OPPORTUNITÀ:

Valorizzare le Risorse Naturali che o non vengono utilizzate o richiedono un costo per essere smaltite §  GESTIONE RESPONSABILE e SOSTENIBILE DEL TERRITORIO:

Attività rivolte alla Tutela e Promozione del Territorio: Manutenzione Forestale, Valorizzazione dei Prodotti e dei

Sottoprodotti Agro-Forestali e Agro-Industriali §  INCLUSIONE SOCIALE:

Accordi con le cooperative sociali del settore no-profit, per favorire l’accesso al mondo del lavoro delle Categorie

Sociali Svantaggiate

Il modello dei Biodistretti

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§  BIODISTRETTI PER LO SVILUPPO DELLA FILIERA «BOSCO-LEGNO-ENERGIA»

Poli industriali che integrano sinergicamente la produzione di beni in legno (pannelli in fibra di legno, pellet, pallet in legno pressato) con il recupero di biomasse a fini energetici §  VALORIZZARE LE RISORSE DEL TERRITORIO:

I Biodistretti recuperano e valorizzano le risorse naturali e i sottoprodotti agro-industriali presenti sul territorio §  CREARE OCCUPAZIONE A LIVELLO LOCALE:

Adozione di un modello business che promuove la creazione di numerosi posti di lavoro sul territorio §  LAVORARE IN SINERGIA CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI:

Renovo coopera strettamente con Enti Pubblici e privati, cercando di volta in volta di costruire una rete locale tra i

soggetti del territorio

Biodistretti in Italia

IGLESIAS – Polo della Bioedilizia §  Impianto Cogenerativo a biomassa da 1MWe

§  Impianto di produzione di pannelli

termoisolanti in fibra di legno e sughero

CALTAGIRONE – Il Riciclo del Legno §  Impianto Cogenerativo a biomassa da 1MWe

§  Impianto di produzione di pallet in legno

riciclato derivanti dal recupero di legno post-

consumo

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Progetto «Parco»

§  TERRITORIO DELLA LUNIGIANA - MS

Accordo tra pubblico e privato per la

gestione del patrimonio forestale: Ø  Piano di gestione Forestale

Ø  Valorizzazione Economica e Agricola

attraverso progetti di Coltivazioni Autoctone

e commercializzazione dei prodotti

Ø  Valorizzazione Economica e Turistica

attraverso la creazione di sentieri, percorsi,

ristrutturazione di immobili

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IL BIODISTRETTO DEL MUGELLO

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- Descrizione del progetto

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Il layout grafico Impianto di pellet

Impianto Cogenerativo

Stoccaggio biomassa

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La produzione di pellet

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Capacità produttiva

Fabbisogno di materia prima

Certificazione del prodotto

Mercato di riferimento

Min. 30.000 – Max 60.000 ton/ anno di pellet

Min. 45.000 – Max. 96.000 ton/anno di legname vergine

Certificazione ENPlus

A1 Certificazione FSC Certificazione PEFC Certificazione

provenienza della materia prima legnosa

1.  Riscaldamento residenziale

2.  Riscaldamento industriale

La produzione di energia elettrica e termica

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Produzione di Energia Elettrica e Termica

Fabbisogno di materia prima

Tecnologia adottata

ca. 8.000 MWhe ca. 32.000 MWhth

Min. 13.000 Max 18.000 ton complessive di biomassa

Ciclo Rankine a fluido organico (ORC) Miglior Tecnologia Disponibile

La produzione di energia elettrica e termica

16 SCHEMA GENERALE DI

FUNZIONAMENTO DELLA CENTRALE:

- CALDAIA: La biomassa viene combusta

nella caldaia a griglia mobile inclinata

- OLIO DIATIATERMICO: È utilizzato

come fluido termovettore di calore

- TURBINA ORC: Viene utilizzata per

convertire il calore reso disponibile dal

circuito ad olio diatermico in energia

elettrica. Il calore di condensazione del

fluido organico consente la produzione di

acqua calda a circa 80°C

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Le sinergie industriali

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EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA DELLE RISORSE

Processo sinergico L’energia termica cogenerata viene recuperata e ceduta all’essiccatore

dell’impianto di pellet

Gli scarti di lavorazione del pellet vengono recuperati come biomassa

all’interno dell’impianto cogenerativo

Vantaggi -  Maggiore sfruttamento del potenziale energetico della biomassa

-  Evitata produzione di energia termica a partire da fonti fossili

-  Circa 9.000 tonCO2/anno evitate

-  Sfruttamento dello scarto che altrimenti costituirebbe una risorsa non utilizzata

-  Riduzione della quantità di biomassa vergine necessaria all’approvvigionamento della centrale

La strategia di approvvigionamento

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BACINO DI APPROVVIGIONAMENTO

TIPOLOGIA DI BIOMASSA

QUANTITÀ ESCLUSIONE DEI RIFIUTI

Impianto Cogenerativo

Circuito di Filiera Corta (35 km)

- Ramaglie Min. 2.000 Max 8.000 ton

La società Renovo non è in possesso di alcuna autorizzazione per la combustione di

rifiuti all’interno dell’impianto di

Monticiano - Scarti legnosi della produzione di pellet

Min 8.000 Max 16.000 ton

Impianto di pellet

Circuito di Filiera Corta (70 km)

- Legname di seconda qualità

Min. 45,000Max 96.000 ton

- Non viene utilizzato legname di pregio, destinato invece ad attività di maggior valore (mobili, edilizia)

La disponibilità locale di biomassa per l’impianto cogenerativo considerando il fabbisogno minimo

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La presente stima è stata elaborata dalla piattaforma iBioNet. Si tratta di un osservatorio promosso dall’Università degli Studi di Firenze in favore delle istituzioni, per favorire il corretto sviluppo della filiera bosco-energia in Toscana.

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La presente stima è stata elaborata dalla piattaforma iBioNet. Si tratta di un osservatorio promosso dall’Università degli Studi di Firenze in favore delle istituzioni, per favorire il corretto sviluppo della filiera bosco-energia in Toscana.

La disponibilità locale di biomassa per l’impianto cogenerativo considerando il fabbisogno massimo

La filiera di approvvigionamento

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I SOGGETTI COINVOLTI

Imprese forestali locali

Contratto di Rete di Imprese

Proprietari terrieri

IL LORO RUOLO OPERATIVO

Saranno i principali responsabili delle operazioni di taglio e raccolta della biomassa

È stato costituito il Contratto di Rete dove sono presenti, oltre a Mugello Biocombustibili s.r.l. e alla Società Agricola Agrirenovo s.r.l., le aziende: -  Albisani legna s.n.c. di

Albisani Sergio e Stefano -  Maurri Mario s.r.l. -  Azienda Agricola Castella

Antonio -  Pieri Luca -  F.lli Salti di Salti Alessandro

e Mauro s.n.c. -  Brugnoni Sauro

Sono in fase di definizione molti contratti di affitto di terreni forestati siti nell’area del Mugello

L’IMPATTO AMBIENTALE DEL PROGETTO

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I limiti di emissioni dell’impianto cogenerativo

Confronto tra i limiti normativi e le effettive emissioni della centrale di Renovo.

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Inquinante Limite di legge (mg/Nm3)

Emissioni garantite da Renovo (mg/Nm3)

Prestazione dell’impianto

di Renovo rispetto ai limiti di Legge

POLVERI TOTALI 30 10 < 66,6 %

OSSIDI D’AZOTO (NOX) 500 200 < 60 %

MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

300 200 < 33,3 %

BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2) 200 150 < 25 %

Qualità dell’aria La figura indica la localizzazione dei ricettori considerati nella simulazione sullo studio della qualità dell’aria

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Qualità dell’aria La Tabella evidenzia i risultati della simulazione dello studio sulla qualità dell’aria per ciascun ricettore, e li compara con i limiti massimi consentiti dal DLgs 155/2010.

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Il sistema di abbattimento filtri dell’impianto cogenerativo

§  Camera di post-combustione: reattore di post-combustione per l’abbattimento di una parte degli

inquinanti presenti nei gas di scarico

§  Ciclone ad alto rendimento: 1° step per l’abbattimento delle polveri sottili

§  Filtro a maniche: 2° step per l’abbattimento delle polvere sottili

§  Sistema di iniezione di reagenti alcalini: abbattimento degli inquinanti differenti dal particolato

INFINE:

§  Sezione di captazione dei fiumi: all’interno del camino è presente una sezione di captazione dei fiumi

per l’analisi e la registrazione in continuo dei parametri di emissione

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I benefici ambientali del pellet

POLVERI SOTTILI: COMPARAZIONE TRA IMPIANTI A PELLET E VECCHI IMPIANTI A LEGNA

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Il bilancio della CO2 del Biodistretto del Mugello

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BILANCIO COMPLESSIVO 23

32.751 tonCO2 evitate

tonCO2/anno

CO2 EVITATA

Produzione di energia elettrica pulita 3.730

Produzione di energia termica a partire da pellet

33.081

Evitata importazione di legno dall’estero 2.092

Totale CO2 Evitata 38.903

CO2 PRODOTTA

Trasporti relativi ai due impianti 736

Consumi elettrici dell’impianto di pellet 5.416

Totale CO2 Prodotta 6.152

Parere  posi*vo  rilasciato  da  ASL  sezione  Firenze  in  data  31/03/2014

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ARPAT  News  n.  118  –  Sabato  6  Giugno  2015  http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2015/118-15/118-15-impianto-a-biomasse-a-petrona-mugello-fi

Impianto  a  biomasse  a  Petrona  (Mugello  -­‐  FI)  Nell'insieme  l'impianto  presenta  cara:eris;che  conformi  alla  norma;va  ambientale

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LE RICADUTE SOCIO-ECONOMICHE

DEL PROGETTO

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Le ricadute occupazionali

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NUMERO DI OCCUPATI FIGURE PROFESSIONALI INTERESSATE

Occupazione diretta della centrale

4 Operai addetti alla movimentazione del combustibile; Caldaista; Direttore Impianto

Occupazione diretta dell’impianto di pellets

16 Personale di produzione; Responsabile dell’impianto; Personale amministrativo e commerciale; Direttore dell’impianto

Occupazione indiretta (approvvigionamento biomassa)

40 Operatori forestali; Personale per il trasporto della biomassa

Occupazione indotta 15 Personale tecnico specializzato; Settore della ristorazione e del pernottamento; Settore dei trasporti e altri

TOTALE OCCUPATI 75

I benefici socio-economici

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€/ANNO

Ricadute Occupazionali 2.286.975

Profitti per le imprese elettriche e meccaniche (manutenzioni) 140.000

Profitti per le imprese specializzate (smaltimento ceneri/acquisto beni consumabili)

45.000

Risparmio per i Comuni interessati (evitata pulizia del verde pubblico)

150.000

TOTALE BENEFICI SOCIO-ECONOMICI 2.621.975

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Il potenziale impatto del pellet in Provincia di Firenze

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A quanti impianti

termici residenziali

corrispondono?

710- 1.420 all’anno (per 10 anni)

GASOLIO (da riscaldamento)

GPL (da riscaldamento)

Consumi Provincia di

Firenze (2013)

21.681 ton 20.201 ton

A quanto

corrispondono

min. 30.000 -

max 60.000 ton

di pellet?

12.245 - 24.490 ton 11.250- 22.500 ton

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QualEnergia.it http://www.qualenergia.it/articoli/20150528-come-la-combustione-pellet-piu-sostenibile-di-gas-naturale-e-gpl Perché la combustione del pellet è più sostenibile del gas naturale e del GPL di Valter Frescato (28 maggio 2015)

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Il risparmio sulla bolletta derivante dall’utilizzo del pellet

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300 200 100

0

€/MWh

€/MWh

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Fonte: AIEL, 2014

RISPARMIO PER I PRIVATI

Riscaldamento invernale

41-82.000.000 € in 10 anni

(rispetto al GASOLIO)

74-148.000.000 € in 10 anni

(rispetto al GPL)

RISPARMIO PER Il PUBBLICO

Scuole, Uffici Pubblici, Piscine, Ospedali

Sconto del 20-30% garantito da Renovo

sulla fornitura ad enti pubblici

I benefici della produzione nazionale di pellet

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PRODUZIONE ITALIANA DI

PELLET

CONTROLLO E CERTIFICAZIONE

•Controllo dell’intera filiera produttiva •Certificazione ENPlus A1

OCCUPAZIONE

•Posti di lavoro creati a livello locale

•Rafforzamento dell’intero sistema dell’economia forestale

MINORI EMISSIONI DI

CO2 33

•Circa 2.100 tonCO2 evitate grazie alla produzione nel Mugello di Renovo

Lo studio Renovo-Bocconi

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Lo studio Renovo-Bocconi

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Sede Legale:

Sedi Secondarie:

Telefono:

Sito web:

E-mail:

Renovo S.p.A.

MANTOVA, v. Pietro Verri, 1

MILANO, v. Victor Hugo, 3

ROMA, v. Monteverdi, 20

0376 245666

0376 245675

www.renovospa.it

[email protected]

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