IL BAMBINO CON DISABILITÀ UDITIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA · DELL’ISCRIZIONE A SCUOLA DI UN...

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REGIONE DEL VENETO AZIENDA ULSS 16 – PADOVA C E N T R O D I R I A B I L I T A Z I O N E U D I T I V A IL BAMBINO CON DISABILITÀ UDITIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA A cura di Logopediste: Battisti Lucia, Rossi M.Cristina, Sicoli Silvia Psicologa: Ghiggeri Sabrina Audiologo: Turrini Marco Foniatra: Semenzato Gian Luca Seconda edizione: giugno 2012

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REGIONE DEL VENETO AZIENDA ULSS 16 – PADOVA

C E N T R O D I R I A B I L I T A Z I O N E U D I T I V A

IL BAMBINO

CON DISABILITÀ UDITIVA

NELLA SCUOLA PRIMARIA A cura di

Logopediste:

Battisti Lucia, Rossi M.Cristina, Sicoli Silvia

Psicologa:

Ghiggeri Sabrina

Audiologo:

Turrini Marco

Foniatra:

Semenzato Gian Luca Seconda edizione: giugno 2012

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PER COMINCIARE…

COSE DA RICHIEDERE AL MOMENTO

DELL’ISCRIZIONE A SCUOLA DI UN BAMBINO

IPOACUSICO

1- LIM (lavagna interattiva multimediale) installata

nell’aula, a uso esclusivo della classe in cui sarà

inserito il bambino ipoacusico;

2- Strumentazione idonea (dalla 3^ della scuola

primaria) per la trascrizione in tempo reale

delle lezioni (sottotitolazione!);

3- Miglioramento dell’acustica dell’aula con:

pannelli fonoassorbenti; cartelloni alle pareti per

diminuire il riverbero; feltrini o gommini sotto le

sedie e i banchi; sistema di amplificazione per

tutta la classe; porta dell’aula chiusa.

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L’apparecchio acustico e l’impianto cocleare migliorano la percezione uditiva, ma dobbiamo ricordare che, pur con questi ausili, il bambino ipoacusico non avrà mai le abilità uditive dei bambini normoudenti.

In ambiente rumoroso (come l’aula scolastica, la palestra, la mensa) la percezione uditiva si riduce ulteriormente e il bambino non può usare solo il canale uditivo per apprendere.

Per favorire l’apprendimento del bambino ipoacusico

sono indispensabili interventi che, senza modificare gli

obiettivi generali del piano di lavoro didattico, facciano

ricorso a un’ampia gamma di modelli di rappresentazione

(immagini, esperienze attive, esemplificazioni) oltre al

linguaggio parlato e scritto e a tecnologie informatiche.

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Va tenuto presente che le difficoltà del bambino sordo

sono essenzialmente legate alla decodificazione e

comprensione del linguaggio orale.

I tempi di attenzione spesso sono ridotti rispetto a quelli

degli altri alunni, perché il bambino ipoacusico deve

utilizzare anche la lettura labiale per poter interpretare i

suoni prodotti dall’interlocutore.

Ascoltare, per il bambino ipoacusico, è un processo difficile

che comporta un importante sforzo cognitivo, quindi non può

farlo se non presta la massima attenzione!

Con il bambino sordo è quindi molto importante

utilizzare anche il canale visivo in quanto tale canale può

chiarire le ambiguità del codice orale.

GLI OCCHI AIUTANO LE ORECCHIE!

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LA COMPENSAZIONE A SCUOLA

RIABILITAZIONE e COMPENSAZIONE

sono interventi che possono considerarsi opposti dal

momento che agiscono su piani diversi:

• la riabilitazione è limitata nel tempo e mira al

recupero di una disfunzione lavorando sulle

difficoltà/funzioni deficitarie. Questa attività viene

attuata in ambito CLINICO! (es. la logopedista fa fare

esercizi di percezione uditiva).

• La compensazione mira al raggiungimento di un

risultato privilegiando le funzioni integre a supporto di

quelle deficitarie. Tale attività viene attuata in ambito

DIDATTICO! (es. l’insegnante utilizza il testo scritto

per disambiguare il messaggio orale).

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COMPENSARE vuol dire…

ad es. comprendere una spiegazione ascoltandola e

leggendone contemporaneamente la trascrizione scritta

in tempo reale. È difficile per il bambino ipoacusico

accedere ai contenuti solo ascoltando!

Gli STRUMENTI COMPENSATIVI si dividono in:

strategie compensative ;

tecnologie compensative ;

competenze compensative

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STRATEGIE COMPENSATIVE

� Usare sempre il codice grafico- visivo (grafici, mappe,

schemi…) e quello scritto.

� Facilitare la memorizzazione/organizzazione delle

informazioni utilizzando la memoria visiva.

� Potenziare le capacità di lettura e concentrazione.

� Rafforzare le relazioni sociali (lavoro di gruppo…).

Queste strategie, sebbene destinate ai soggetti con

disabilità uditiva, sono molto efficaci anche per gli altri

alunni.

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TECNOLOGIE COMPENSATIVE

� Trascrizione in tempo reale della lezione (può essere

utilizzato un software di riconoscimento vocale).

� Sistemi di sottotitolazione del materiale audio-visivo

presentato alla classe (filmati, documentari…).

� LIM che deve essere posizionata all’interno dell’aula

del bambino ipoacusico e va utilizzata per integrare

l’informazione orale con quella visiva

Sono caratterizzate da flessibilità e molteplicità d’uso (con uno

stesso strumento si possono fare diverse cose utili per tutto il

gruppo classe).

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COMPETENZE COMPENSATIVE

� E’ importante favorire l’acquisizione di abilità e atteggiamenti

personali che consentano al bambino ipoacusico di

comprendere l’importanza delle strategie compensative,

sfruttando al meglio tutti i rimedi disponibili per superare la

difficoltà di percezione uditiva o comunque per ridurne gli

effetti negativi.

Es. il bambino deve capire che è fondamentale prestare

attenzione alla lettura labiale, al testo scritto, ai sottotitoli, ecc.

Per evitare che il bambino possa rifiutare queste modalità di

lavoro, si ritiene utile estenderle a tutta la classe.

� E’ importante sviluppare nel bambino la consapevolezza che

le informazioni derivanti dal canale visivo sono molto utili per

compensare gli effetti negativi della ridotta percezione uditiva.

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GLI INSEGNANTI DEVONO TROVARE TUTTE LE

STRATEGIE POSSIBILI PERCHE’ L’INFORMAZIONE

ARRIVI AL BAMBINO IPOACUSICO.

ALCUNI CONSIGLI…

� La scelta della posizione del bambino nell’aula, deve

tener conto della sua condizione uditiva e protesica. A

tale proposito si raccomanda di contattare la Struttura

Riabilitativa per concordare la scelta ottimale.

� Se il bambino utilizza un sistema FM, rivolgersi alla

Struttura Riabilitativa per ottenere le informazioni

necessarie ad un uso corretto.

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� Evitare la sovrapposizione di più voci (es. due

insegnanti o due bambini che parlano

contemporaneamente).

� Controllare che il locale sia ben illuminato e che il viso

di chi parla sia sempre in luce e di fronte al bambino

perché egli possa usufruire della lettura labiale.

Il parlante deve usare un’articolazione normale (non

iper-articolata o non eccessivamente ridotta) e fare

attenzione a non coprirsi la bocca quando parla.

� Parlare con ritmo normale, non scandito, a una

normale intensità di conversazione (non sussurrare,

né urlare). Quando il bambino non capisce è utile

avvicinarsi a lui e ripetere rallentando l’eloquio.

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� Durante la spiegazione è preferibile stare fermi, di

fronte ai bambini. Si deve evitare di camminare tra i

banchi e di dare le spalle al bambino ipoacusico.

� Cercare di ridurre rumori e suoni perchè interferiscono

con la percezione del messaggio primario. Si

consigliano i pannelli fonoassorbenti per migliorare

l’acustica dell’aula.

� Gli ausili fonici, come il registratore, CD, strumenti di

sintesi vocale…, andrebbero sempre proposti con il

corrispondente testo scritto.

� Rivolgersi ai bambini dopo averli chiamati per nome,

soprattutto durante le conversazioni, in modo che il

bambino possa identificare il parlante.

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� Nel corso della spiegazione utilizzare il più possibile la

LIM così il bambino potrà accedere ai contenuti sia

con il canale uditivo compromesso, che con quello

visivo integro.

� Per il bambino ipoacusico il dettato è un’attività molto

difficile: non può guardare l’insegnante e scrivere

contemporaneamente, quindi tale attività non deve

essere oggetto di verifica.

I compiti per casa non devono essere dettati alla fine

delle lezioni, ma vanno sempre scritti alla lavagna!

Questo vale anche per: il testo dei problemi, le

domande per le verifiche e tutte le comunicazioni

veloci che il bambino ipoacusico spesso non coglie

(ad es. il cambio di orario, il dover portare materiale

diverso un certo giorno ecc...).

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A disposizione per ulteriori informazioni

L’ÉQUIPE

DEL CENTRO DI RIABILITAZIONE UDITIVA

Via Foscolo 7, Padova

e-mail: [email protected]

Tel. 049-821 5421 / 5422 / 5423 / 5412/ 5418 / 5419 / 5420

Fax 049-8215414