Il “discepolo” nel Nuovo Testamento · 2014. 1. 27. · Discepolo nei Vangeli •Idea di...

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La figura del “discepolo” nel Nuovo Testamento Corso di Sacra Scrittura Scuola Diocesana di Formazione Teologico- Pastorale

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La figura del “discepolo” nel Nuovo Testamento

Corso di Sacra Scrittura

Scuola Diocesana di Formazione Teologico- Pastorale

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Obiettivi del corso

• Familiarizzare con alcuni brani del Nuovo Testamento

• Conoscere il percorso del termine “discepolo” nei Vangeli

• Confrontare il linguaggio evangelico col linguaggio paolino

• Accostarsi all’esegesi di alcuni brani scelti

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Percorso logico: Mt 7, 21-27 La solidità di Cristo :punto di

partenza

«Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori! 24 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».

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Lc 14, 25 – 35: La scelta interiore 25 Or molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse: 26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. 27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. 28 Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: 30 "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare". 31 Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? 32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattare la pace. 33 Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo. 34 Il sale, certo, è buono; ma se anche il sale diventa insipido, con che cosa gli si darà sapore? 35 Non serve né per il terreno, né per il concime; lo si butta via. Chi ha orecchi per udire oda».

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Mt 16,20 : l’invio

Lc 2, 19 : Atteggiamento di fondo

E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che

l'accompagnavano.

Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo.

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Mt 13, 52 una definizione di abilità

«Per questo, ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo

tesoro cose nuove e cose vecchie».

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Prerequisiti per il percorso esegetico

• Criteri di storicità:

– Continuità con l’ambiente storico –geografico –culturale

– Discontinuità intesa come superamento

– Molteplice attestazione

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Valore dei Vangeli

• Affermazioni dei Padri

• Citazioni dei Vangeli negli scritti dei Padri

• Distinzione Vangeli canonici /apocrifi

• Concetto di canone e conservazione del testo

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Questione sinottica

• ESISTE UN PARTICOLARE RAPPORTO TRA I VANGELI DI MARCO, MATTEO E LUCA:

ministero da nord (Galilea) a sud (Gerusalemme)

Un solo anno di ministero

In Giovanni 3 anni, 3 Pasque, 3 volte a Gerusalemme

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Teoria delle due fonti:

Dove i sinottici sono paralleli: Mc è la fonte di Matteo e Luca

Dove Matteo e Luca sono paralleli: c’è la fonte Q (Quelle) ;

<< 230 detti comuni, fonte dei Loghia ( Tentazioni o lamento su Gerusalemme) >>

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Marco Matteo Luca Giovanni

Data di composizione

70 d.C. 80 d.C. 75/ 85 d.C. 90 d.C.

Autore

Marco rammentato negli Atti “interprete di Pietro”

Scrive ad Antiochia, citato da Ignazio nelle lettere. Per Origene è il pubblicano poi apostolo

Riferito da Paolo, suo compagno nel 2 viaggio poi a Roma

Giovanni figlio di Zebedeo, Discepolo prediletto, testimone oculare, scrive ad Efeso

Comunità ricevente

Catecumeni: il Vangelo è una guida per il credente per una comprensione più profonda

Giudei fedeli alla tradizione: scontro ad Antiochia tra fedelissimi a Pt ed ellenisti. Vangelo di sintesi

Pagani che hanno accolto il Vangelo “ ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”

Contro i giudei, contro le autorità, incoraggiamento ai cristiani credenti senza distinzione di derivazione

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Marco Matteo Luca Giovanni

caratteristiche

1 anno di ministero, ambiente Galilea e mare, riferimenti a costumi giudaici, scritto in ambiente vicino a Roma, ha parole aramaiche, traduce termini latini

livello superiore rispetto a Mc, Gesù è il Messia, in Lui si compiono le profezie fatte a Israele e a Davide “ figlio di Davide” “Regno dei cieli” (32VV) “Regno di Dio”

Racconto storico distinto dalla predicazione e dall’insegnamento, Gerusalemme luogo di convergenza del Vangelo e partenza degli atti, Figlio prodigo, buon samaritano, Lazzaro e il ricco

3 anni di ministero, reinterpretazione del semplice messaggio di Gesù, genio teologico nel testo, connaturalità tra autore e Gesù

stile

Povertà di linguaggio e di vocabolario Lingua parlata viva Solo 16 cap

Espressioni semitiche e vocabolario più ricercato 28 cap

Generi letterari differenti, grande accuratezza e profonda conoscenza delle Scritture ( vd discorso di Stefano o Magnificat) 24 cap

Termini unici, utilizzo di contrapposizioni lessicali, Lo stile tradisce almeno due redazioni e due autori 21 cap

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Marco Matteo Luca Giovanni

Struttura

2 parti più prologo e passione

5 blocchi: 1 sez narrativa e 1 sez di discorsi più infanzia e passione

Le due parti di Mc più viaggio a Gerusalemme. Struttura concentrica parte da Gerusalemme con Zaccaria e ci torna col Risorto Va letto con gli Atti

2 parti: libro dei segni e libro dell’ora più prologo e finale aggiunta

Temi

Vangelo è Cristo annunciato ad ogni creatura Gesù interpella il lettore: chi è costui? Battesimo Trasfigurazione Centurione

Il regno dei cieli Discorso montagna Discorso ai discepoli Parabole Discorso ecclesiale Discorso escatologico Missione universale

Funzione speciale allo Spirito Santo Ruolo del discepolo Misericordia ( Zaccheo, peccatrice e buon ladrone) Ruolo della preghiera

Segni per accreditare il suo nome, Gesù è il Cristo, Gesù pane della vita, luce del mondo, vite e tralci, è il Rabbi. La gloria è il linguaggio della passione. Non c’è il racconto della cena ma la lavanda dei piedi

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La molteplicità delle interpretazioni di Gesù, a cui approda la ricerca neotestamentaria, non fa che confermare il principio ermeneutico secondo cui,

l’interpretazione non solo è l’unica forma di conoscenza, ma è anche necessariamente

molteplice, e questa pluralità, tutt’altro che rappresentare un difetto, è il segno più sicuro della ricchezza del pensiero umano ( compresa la fede)

insieme del suo oggetto: Gesù!

Quadriforme Vangelo ( DV 18) : i testi a Gesù e Gesù a Dio!

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Discepolo: idea propria dei Vangeli • In Paolo non c’è discepolo ma una “relazione

personale” che viene resa con la categoria della IMITAZIONE. In questo caso si suppone una distanza materiale con Gesù ( Paolo non lo incontra mai!)

• Elemento qualificante è la FUSIONE SPIRITUALE

Io, Paolo il prigioniero di Cristo (Ef 3,1) Fatevi dunque imitatori di Dio (Ef 5, 1)

Fatevi miei imitatori (Fil 3,17) Cristo vive in me! (Gal 2, 20)

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Discepolo nei Vangeli

• Idea di sequela, prossimità fisica, il discepolo sta dietro al maestro, lo segue anche fisicamente. Il discepolo è distinto dal maestro

Venite a me (Mt 11,28) Seguimi, seguitemi (Mt 4,19 – Mt 8, 22- Mc 2, 13-Mt 9, 9b) Venire dietro di me Mc 8, 34b- Lc 9,23

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Discepolo (fare discepolo) : 261 vv nel NT

(Mc 46, Mt 72, Lc 37, Gv 78, At 28)

•Rapporto di uno che è scolaro con un altro e viene da lui istruito (EX: i discepoli del Battista) •Esperti della legge si presentavano come “maestri” ed avevano scolari , istruivano riguardo la Scrittura e la tradizione dei Padri (Dottori del Tempio) •Gesù è detto rabbi, maestro ma con un’autorità fino ad allora sconosciuta

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Discepoli di Gesù: Cerchia ben delimitata Grande schiera Grande folla/Schiera di discepoli/i 12 (Lc) Gruppo che poteva stare su una barca e

radunarsi in una casa Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi

discepoli gli chiesero di spiegare quella parabola. ( Mc7,17)

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Discepoli: i 12 dei quali si hanno i nomi 13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figli del tuono; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradì.Mc 3, 13-19

Prima dei Dodici forse un gruppo più ristretto: Pietro, Giacomo e Giovanni, particolarmente vicini al Signore. Gesù chiama i discepoli come Dio chiama i profeti

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Per quale motivo la categoria discepolo è tanto cara agli autori del Nuovo

Testamento?

Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi (Lc 17, 21)

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La chiamata Marco (Mc 1, 16-20 ) Matteo (Mt 4, 18- 22) Luca (Lc 5, 1-11)

16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 17 Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». 18 Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 19 Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; 20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui.

18 Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 19 E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 21 Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò. 22 Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono.

Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio,2 Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. ….«Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9 Perché spavento aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, 10 e così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

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Marco (Mc 3, 13-19 ) Matteo (Mt 10, 1-4) Luca (Lc 6, 12-16)

13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figli del tuono; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradì.

1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità. 2 I nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; 3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo d'Alfeo e Taddeo; 4 Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, quello stesso che poi lo tradì.

12 In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14 Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo; 15 Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d'Alfeo, e Simone, chiamato Zelota; 16 Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore.