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1 Il 2011 si è aperto con la diffusione in tutta Italia del tema del- l’Unità nazionale. Alla celebrazione si è alternata la critica, con uguale vigoria e nu- trite argomentazioni, fino al 17 marzo, quando si è deciso di cele- brare un giorno di festa nazionale, quella festa che ogni stato com- memora. Si sono sprecati gli articoli sulla carta stampata, si è centuplicata la produzione letteraria, televisioni e cinema hanno voluto fare la loro parte nella grande kermesse. Dell’Unità in molti casi si è considerata solo la facciata: ma cosa animava i giovani di allora a diventare patrioti, cospiratori, martiri? Quale grandioso sentire li spingeva a credere fortemente nell’uni- tarismo e a cercare di realizzarlo?Leggendo il Risorgimento noi dobbiamo cercare i miti del Romanticismo, valutare quanto i temi della patria, della religione, dell’amore, della libertà erano pene- trati nell’anima di quei giovani e ne avevano scosso l’esistenza. La poesia romantica aveva insegnato la via della passione e la musica romantica ne aveva completato l’idealità. Mai momento fu così grande e generò tanto sublimi armonie, quanto il periodo del Romanticismo. Conseguenza di questo slancio fu anche il fio- rire di canti patriotici, di inni, di marce che dovevano accompa- gnare le imprese come le accompagnava il Tricolore. La musica assecondò la storia ma, forse, nel sapere comune, que- sto aspetto non venne mai opportunamente approfondito. Mi riempie di orgoglio constatare che è Letizia Romiti, docente del Conservatorio di Alessandria, città peraltro centro del Risorgi- mento, a farsi guida, anzi a continuare ed approfondire un per- corso musicale dedicato alla patria con una straordinaria scelta di artisti e di musiche. Oggi nella musica, quei giovani, giovanissimi come Goffredo Ma- meli che morì a poco più di vent’anni, diventano presenze vive, i loro ideali si eternizzano e la storia si esprime nel sentimento. Carla Moruzzi Bolloli Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (Comitato di Alessandria-Asti)

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Il 2011 si è aperto con la diffusione in tutta Italia del tema del-l’Unità nazionale.Alla celebrazione si è alternata la critica, con uguale vigoria e nu-trite argomentazioni, fino al 17 marzo, quando si è deciso di cele-brare un giorno di festa nazionale, quella festa che ogni stato com-memora.Si sono sprecati gli articoli sulla carta stampata, si è centuplicatala produzione letteraria, televisioni e cinema hanno voluto fare laloro parte nella grande kermesse.Dell’Unità in molti casi si è considerata solo la facciata: ma cosaanimava i giovani di allora a diventare patrioti, cospiratori, martiri?Quale grandioso sentire li spingeva a credere fortemente nell’uni-tarismo e a cercare di realizzarlo?Leggendo il Risorgimento noidobbiamo cercare i miti del Romanticismo, valutare quanto i temidella patria, della religione, dell’amore, della libertà erano pene-trati nell’anima di quei giovani e ne avevano scosso l’esistenza.La poesia romantica aveva insegnato la via della passione e lamusica romantica ne aveva completato l’idealità. Mai momentofu così grande e generò tanto sublimi armonie, quanto il periododel Romanticismo. Conseguenza di questo slancio fu anche il fio-rire di canti patriotici, di inni, di marce che dovevano accompa-gnare le imprese come le accompagnava il Tricolore.La musica assecondò la storia ma, forse, nel sapere comune, que-sto aspetto non venne mai opportunamente approfondito.Mi riempie di orgoglio constatare che è Letizia Romiti, docentedel Conservatorio di Alessandria, città peraltro centro del Risorgi-mento, a farsi guida, anzi a continuare ed approfondire un per-corso musicale dedicato alla patria con una straordinaria scelta diartisti e di musiche.Oggi nella musica, quei giovani, giovanissimi come Goffredo Ma-meli che morì a poco più di vent’anni, diventano presenze vive, iloro ideali si eternizzano e la storia si esprime nel sentimento.

Carla Moruzzi BolloliPresidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

(Comitato di Alessandria-Asti)

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venerdì 24 giugnoChiesa parrocchialeFrugaroloore 21Corale Giuseppe Verdidi PaviaLorenzo Antinoriorgano(vincitore del Concorsoorganistico di Terzo,ed. 2009)Andrea AlbertinipianoforteEnzo ConsognodirettoreIl melodrammarisorgimentale percoro e per organo,simbolo dell’Unitàd’Italiain collaborazione conAssociazionePaolo Perduca

Giovanni Morandi(1777-1856)Sinfonia in re minore

Andante sostenutoAllegro agitato

Benedizionedel Venerabilein do maggiore

AndanteAllegro vivace

Giuseppe Verdi(1813-1901)I lombardi alla primacrociata

O Signore dal tettonatio

Jerusalem

Gaetano Donizetti(1797-1848)Grande Offertorioin re maggiore

Giuseppe VerdiOffertorio in sol minoreConsumazione in sibemolle maggiore(trascrizioni di Paolo Sperati)

Da La forza del destinoLa vergine degli angeli

Da NabuccoVa’ pensiero

Padre Davideda Bergamo(1791-1863)Elevazionein re minore

RecitativoAndante cantabileAllegro con spirito

Sinfonia col tantoapplaudito innopopolareAll’Offertorio

Giuseppe VerdiDa Il trovatore

Or co’ dadiDa Macbeth

Patria oppressaInno di vittoria

Vincenzo Petrali(1830-1889)Dalla Sonata finalein re maggiore

Allegro festoso

Pietro Mascagni(1863-1945)Sancta Maria

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La Corale GiuseppeVerdi di Pavia, nata ini-zialmente solo comecorale maschile, è sta-ta fondata a Pavia nel-l’ottobre 1924. Primodirettore fu Achille Pie-tra che seppe plasma-re il nucleo iniziale deicantori in un coro omo-geneo e artisticamente

ben impostato. Nell’anno 1943, alla sua morte, venne chiamato asuccedergli Primo Casale che manterrà tale incarico per 5 annifino a che impegni successivi lo porteranno all’estero. In sua vecevenne scelto un giovane musicista pavese, Giannino Zecca, il qualesosterrà l’impegno della direzione corale per ben quarant’anni,dandole l’impronta definitiva sia per l’interpretazione lirica cheper quella sacra.Il Coro nacque come coro lirico del Teatro Fraschini di Pavia. Neltempo l’attività artistica si è andata ampliando, tanto da spaziareattraverso vari generi musicali: dai concerti lirici operistici e ope-rettistici ai canti popolari, dalle rappresentazioni teatrali alla mu-sica sacra. Il Coro ha presenziato a innumerevoli manifestazioniitaliane ed estere, tra le quali: la consegna dei Premi Fieschi aSavignone, la Stagione lirica teatrale di Nimes e Besançon, diversiconcerti in Ungheria e, recentemente, ha rappresentare l’Italiapresso l’ambasciata in Lussemburgo. Svolge solitamente attivitàconcertistica e teatrale collaborando con importanti orchestre edesibendosi con solisti di fama internazionale. Da evidenziare lepregevoli esecuzioni dello Stabat Mater di Rossini, della Messa digloria in fa maggiore di Mascagni, della Messa di gloria di Pucci-ni, della Messe solennelle a S. Cécile di Gounod, oltre alle fre-quenti rappresentazioni di opere liriche. Dal 1998 il Coro si avva-le anche della consulenza artistica del direttore d’orchestra Al-berto Nanetti. Con la sua collaborazione e sotto la sua direzione,le qualità tecniche si sono ulteriormente raffinate e potenziate.Notevole è stato il successo di critica e di pubblico per il Concertodi Natale al Teatro Fraschini di Pavia. Negli ultimi anni il reperto-rio si è arricchito ulteriormente di musiche più vicine ai nostritempi: l’esecuzione della Cantata O Roma Nobilis di Zanaboni,composta nel 1950 e riproposta in occasione del Giubileo del 2000,e il Requiem degli uccisi di Alberto Colla, composta in occasionedel bicentenario della Battaglia di Marengo. Da ricordare la par-tecipazione nel 2001 al Festival All’Opera, nel Castello Visconteodi Vigevano, con le rappresentazioni di Rigoletto e Nabucco, ac-colte da una vera ovazione sia dal pubblico che dalla critica. Nellostesso anno, il Coro si è esibito in Cavalleria rusticana di Masca-gni, nella Messa solennelle di Gounod nel Duomo di Milano e inLa musica celeste nella Basilica di S. Ambrogio.

Lorenzo Antinori è nato nel 1987e ha iniziato i suoi studi musicalinel 1995 presso la Cappella Mu-sicale del SS.mo Sacramento diUrbino, sotto la guida di PaolaFraternale.Nel 2009 si è diplomato con ilmassimo dei voti e la lode in or-gano e composizione organisti-ca sperimentale sotto la guida diMarco Arlotti presso il Conserva-torio di Pesaro. Attualmente èiscritto al biennio superiore diperfezionamento in organo pres-so lo stesso Conservatorio, all’in-terno del quale segue anche il

corso di cembalo tenuto da Maria Luisa Baldassari.Ha seguito vari corsi di perfezionamento e masterclass tenuti daLuigi Ferdinando Tagliavini, Wolfgang Zerer, Gerhard Gnann, Lud-ger Lohmann, Luca Scandali, Wladimir Matesic e Roberto Cognaz-zo. Ha approfondito in questo modo lo studio delle prassi esecu-tive autentiche, unendo a questo un’ampia conoscenza delle fontie dei trattati fondamentali per una corretta interpretazione di ognirepertorio. È stato premiato in diversi concorsi organistici, tra iquali il VI Concorso nazionale d’organo San Guido d’Aquesana diAcqui Terme (primo classificato assoluto 2009) e il XIII Concorsonazionale d’organo “Città di Viterbo” (2008). È inoltre vincitoredel concorso indetto nel 2008 dalla Parrocchia di San CristoforoMartire di Urbania per la composizione del nuovo inno dedicatoal Patrono San Cristoforo.È organista titolare della Basilica di Sant’Angelo in Vado e dellaInsigne Pieve Collegiata di Mercatello sul Metauro, oltre che con-fratello organista dell’antica Confraternita della Morte di Urbino.Particolare è il suo impegno nel campo della ricerca musicologicae dell’organaria antica, specialmente per quel che riguarda il ter-ritorio dell’alta valle del Metauro e le locali cappelle musicali. Haal suo attivo l’incisione su cd (2010) della Missa de Angelis e dialcuni mottetti di Simone Baiocchi, oltre ad altri mottetti di Do-menico Bartolucci, assieme al Rossini Chamber Choir di Pesaro.Collabora stabilmente con diversi ensemble musicali come orga-nista e cembalista, tra i quali I Cameristi del Montefeltro. Nume-rose anche le collaborazioni corali, con I Ragazzi Cantori di SanGiovanni in Persiceto, con il Coro polifonico Icense di Mercatellosul Metauro, con il Coro polifonico Jubilate di Candelara e con ilCoro polifonico Colombati di Pergola.

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Andrea Albertini?????????????????????????????????????????????

Enzo Consogno si è diplomato in organo e composizione organi-stica sotto la giuda di Letizia Romiti e in musica corale e direzionedi coro. Come organista ha svolto attività concertistica come soli-sta e in gruppi da camera.Si è perfezionato con Harald Vogel e Ton Koopmann, ed è statoscelto da quest’ultimo a partecipare a un concerto tenutosi sulgrande organo meccanico della Chiesa di San Marco a Rovereto(TN). È stato invitato a Pavia per tenere un concerto nell’ambitodei festeggiamenti per i 400 anni della Cattedrale della città. Nel1996 ha partecipato a un’importante masterclass tenuta dal com-positore ungherese György Ligeti. Ha seguito corsi di analisi e com-posizione tenuti da Carlo Mosso a Varallo Sesia (NO) e da Riccar-do Piacentini a Vasto (CH). Dal 1989 sostituisce Giannino Zeccaalla direzione dell’Associazione Musicale Coro Giuseppe Verdi diPavia con la quale svolge un’intensa attività concertistica. All’atti-vità artistica affianca anche quella didattica.

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mercoledì 29 giugnoChiesa parrocchialedi S. PietroCastelnuovo Scriviaore 21Claudio MerlovioloncelloFrancesca LanfrancoclavicembaloIntegrale delle Sonateper violoncelloe clavicembalo diJohann Sebastian Bach

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Sonata in sol maggioreBWV 1027

AdagioAllegro ma non tantoAndanteAllegro moderato

Sonata in re maggioreBWV 1028

AdagioAllegroAndanteAllegro

Capriccio sopra lalontananza del fratellodilettissimo in sibemolle maggiore perclavicembalo BWV 992

Arioso. Adagio -(Andante)- Adagissimo

Aria di Postiglione.Adagio poco

Fuga all’imitazionedella cornetta dipostiglione

Sonata in sol minoreBWV 1029

VivaceAdagioAllegro

Il clavicembalo è operadi Giuseppe Corazzadi Grondona (AL)

Claudio Merlo, nato a Tortonanel 1968, ha studiato violoncel-lo sotto la guida di Marco Peri-ni, diplomandosi nel 1988 conil massimo dei voti e la lode.Successivamente ha frequenta-to i corsi di perfezionamentopresso la Fondazione WalterStauffer di Cremona tenuti daRocco Filippini.Premiato in diversi concorsi na-zionali e internazionali, si è dasubito dedicato alla musica dacamera, realizzando importantitournée in Italia e all’estero informazione di duo, trio e quar-

tetto. Amici della Musica di Trapani, Amici della Musica di Arezzo,Teatro S. Filippo di Torino, Teatro Regio di Parma, Teatro Chiabre-ra di Savona, Almo Collegio Borromeo di Pavia, Auditorium Na-zionale di Madrid, Ludwig-Maximilians-Universität di Munchen,sono solo alcune delle più importanti piazze che lo hanno vistoprotagonista.È regolarmente invitato presso la Georgia University di Athensdove ha debuttato nel 2003 eseguendo il Triplo concerto di Ca-sella, nella Hugh Hodgson Hall, e dove tornerà nell’autunno 2010per una masterclass e per eseguire, in prima assoluta, il Concertoper violoncello e orchestra di Federico Ermirio a lui dedicato.Di rilievo anche l’attività orchestrale che lo ha visto impegnatocon importanti compagini, spesso come primo violoncello, a vol-te come solista. È primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica diSavona con la quale ha partecipato a diverse importanti rassegnee numerose incisioni con importanti direttori, tra i quali i maestriBonynge, De Bernart, Vaglieri e Bressan.Recentemente si è avvicinato anche alla musica antica con stru-menti originali: in particolare come primo violoncello del Proget-to Voxonus, nuovo gruppo formato da orchestra e coro classici,diretti da Filippo Maria Bressan, che prevederà impegni concerti-stici e discografici di grande importanza.È titolare di cattedra di violoncello presso il Conservatorio di Ales-sandria.Suona un violoncello Gaetano Gadda del 1954 e uno di manifat-tura italiana del ‘700.

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Francesca Lanfranco si èbrillantemente diplomatain pianoforte al Conserva-torio di Torino e in clavi-cembalo, con lode, al Con-servatorio di Genova sottola guida di Alda Bellasich.Successivamente ha appro-fondito i suoi studi perfe-zionandosi in clavicembalocon Bob van Asperen e Ken-

neth Gilbert all’Accademia Chigiana di Siena dove le è stato asse-gnato il diploma di merito. Vincitrice di una Borsa di studio delMinistero degli Esteri, ha proseguito gli studi e l’approfondimen-to della musica antica al Conservatorio di Ginevra sotto la guidadi Christiane Jaccottet, dove le è stato assegnato il Prix de Virtuo-sité.Vincitrice del primo Premio al Concorso di esecuzione clavicem-balistica di Bologna, svolge la propria attività concertistica perimportanti enti e associazioni (Rai, Teatro Regio, Unione Musica-le, Autunno Musicale di Como, Festival dei Saraceni, Teatro Colòndi Buenos Aires, Festival Internazionale di Santander) in Italia eall’estero, sia come solista che con orchestra o in varie formazio-ni. Ha inciso l’opera da camera per chitarra e clavicembalo diManuel Ponce e, per la casa discografica Rivoalto, i Pièces de cla-vecin di Francesco Geminiani.Prima classificata nella graduatoria nazionale del concorso peresami e titoli, è attualmente titolare della cattedra di clavicemba-lo al Conservatorio di Alessandria.

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sabato 2 luglioOratoriodella MaddalenaNovi Ligureore 21Annerös Hulligerorgano (Svizzera)Concertoalla maniera italiana

Bernardo Storace(c.1637- c.1707)Ballo della Battagliain re maggiore

Domenico Zipoli(1688-1726)Toccata, Versetten undCanzona mit 2Variationen

Domenico Scarlatti(1685-1757)Sonate in la minore K 147

Georg Muffat(1653-1704)Aus dem «Apparatusmusico-organisticus»

Toccata ottava in solmaggiore

Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Aus dem ersten Buchder Capricci, Ricercariund Canzonen:

Capriccio sopra ilCucco

Bernardo Pasquini(1637-1710)Toccata in mi minore

Michelangelo Rossi(1602-1656)Toccata VII in re minore

Bernardo PasquiniToccata con lo Scherzodel Cuccoin la maggioreToccata in re

Georg MuffatAus dem «Apparatusmusico-organisticus»

Ciacconain sol maggiore+

Domenico ScarlattiSonate in do maggioreAllegro K 255

Domenico ZipoliAll’Elevazionein do maggiore

Bernardo StoraceùCiaconnain do maggiore

Annerös Hulliger ha trascorsola sua gioventù nel paese diDürrenroth nell’Emmental(Cantone di Berna). Le tastiere- l’organo positivo storico nellascuola e l’organo di MatthiasSchneider (1835) in chiesa - era-no i suoi compagni preferiti.Dopo una formazione di inse-gnante, si diplomò in organo aBerna per l’insegnamento e l’at-tività concertistica.Dopo ulteriori studi di perfezio-

namento con Marie Claire Alain, Anton Heiller, Luigi FerdinandoTagliavini e Harald Vogel, ha iniziato una ricca attività concertisti-ca che l’ha portata a tenere numerosi festival e recital in tuttaEuropa. La sua carica di organista a Berna-Bolligen, l’attività diinsegnante per organo e improvvisazione al Conservatorio di Ber-na, di istruttrice professionale presso altre istituzioni e le sue nu-merose conferenze presso l’Università Popolare di Berna, hannocementato la sua fama di musicista il cui repertorio propone del-le rarità che ha scoperto durante le sue ricerche in molti archivi ebiblioteche.Vincitrice del Premio culturale della Fondazione Trudi Schlatter, èuna instancabile sostenitrice di un’esecuzione organistica viva.Annerös Hulliger esplora sempre nuove vie che rendono l’avvici-narsi agli organi una ricerca affascinante. Le sue numerose inci-sioni su cd recano l’impronta di un’artista sensibile e piena di tem-peramento. Risultati di questa dedizione sono registrazioni per laradio e la televisione, la direzione artistica e organizzativa dei suoiviaggi di studi nei vari paesaggi degli organi svizzeri che godonodi larga fama.Altri saggi della sua produzione creativa sono usciti in forma diedizioni musicali per tromba e organo (Marc Reift Verlag). Nellacollana di quaderni musicali Musik aus dem alten Bern (Müllerund Schade, Berna), Annerös Hulliger pubblica anche arrangia-menti e composizioni proprie.

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domenica 3 luglioChiesa diS. Giovanni EvangelistaAlessandriaore 21Annerös Hulligerorgano (Svizzera)Opera omniaorganistica di J.S. Bach

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Preludio e Fugain sol maggiore BWV 541Aria variataalla maniera italianain la minore BWV 989Tema e 10 VariazioniConcertoin fa maggiore BWV 978op. 3 n. 3(Da un Concerto diAntonio Vivaldi)

AllegroLargoAllegro

Triosonatein do maggiore BWV 529

AllegroLargoAllegro

Choralbearbeitung ausder Leipziger Handschrift:Schmücke dich, o liebeSeele BWV 654Fantasia e Fugain sol minore BWV 542

Annerös Hulliger ha tra-scorso la sua gioventùnel paese di Dürrenrothnell’Emmental (Cantonedi Berna). Le tastiere -l’organo positivo storiconella scuola e l’organo diMatthias Schneider(1835) in chiesa - erano isuoi compagni preferiti.Dopo una formazione di

insegnante, si diplomò in organo a Berna per l’insegnamento el’attività concertistica.Dopo ulteriori studi di perfezionamento con Marie Claire Alain,Anton Heiller, Luigi Ferdinando Tagliavini e Harald Vogel, ha ini-ziato una ricca attività concertistica che l’ha portata a tenere nu-merosi festival e recital in tutta Europa. La sua carica di organistaa Berna-Bolligen, l’attività di insegnante per organo e improvvi-sazione al Conservatorio di Berna, di istruttrice professionale pres-so altre istituzioni e le sue numerose conferenze presso l’Univer-sità Popolare di Berna, hanno cementato la sua fama di musicistail cui repertorio propone delle rarità che ha scoperto durante lesue ricerche in molti archivi e biblioteche.Vincitrice del Premio culturale della Fondazione Trudi Schlatter, èuna instancabile sostenitrice di un’esecuzione organistica viva.Annerös Hulliger esplora sempre nuove vie che rendono l’avvici-narsi agli organi una ricerca affascinante. Le sue numerose inci-sioni su cd recano l’impronta di un’artista sensibile e piena di tem-peramento. Risultati di questa dedizione sono registrazioni per laradio e la televisione, la direzione artistica e organizzativa dei suoiviaggi di studi nei vari paesaggi degli organi svizzeri che godonodi larga fama.Altri saggi della sua produzione creativa sono usciti in forma diedizioni musicali per tromba e organo (Marc Reift Verlag). Nellacollana di quaderni musicali Musik aus dem alten Bern (Müllerund Schade, Berna), Annerös Hulliger pubblica anche arrangia-menti e composizioni proprie.

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sabato 9 luglioAbbazia di Novalesa(Torino)ore 16Letizia RomitiorganoL’orgoglio italiano:i grandi maestri e illoro influsso in Franciae in Germania

Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Toccata quintasopra li pedalidell’organo e senzaDalla Messa delli Apostoli

Toccata per laLevatione

Bernardo Pasquini(1637-1710)Toccata in reRecercar in rePassacagliaToccata in doBergamasca

Johann Jakob Froberger(1616-1667)Canzona VCapriccio V

Johann Kaspar Kerll(1627-1693)Passacaglia

Louis Couperin(1626-1661)3 Fantasie in mi

Letizia Romiti, di originetoscana, si è diplomata inorgano e composizioneorganistica sotto la guidadi Luigi Benedetti pressoil Conservatorio di Mila-no e ha conseguito pres-so l’Università degli Stu-di della stessa città la lau-rea in filosofia con unatesi sulle Messe organi-

stiche di Cavazzoni. Si è poi diplomata in clavicembalo presso ilConservatorio di Brescia con Fiorella Brancacci e in prepolifoniapresso il Conservatorio di Torino dove ha studiato con Wally Pel-lizzari e Fulvio Rampi.Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Ta-gliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo diPistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, An-ton Heiller, Ton Koopman e da altri importanti maestri.Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani e ha pubblicato ilvolume Gli organi storici della città di Alessandria.Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti e nell’ex Unio-ne Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose, tra le qua-li la Neue Gewandhaus di Lipsia, lo Schauspielhaus di Berlino, ilTeatro dell’opera di Kiev, le Semaines Internationales d’Orgue deDijon, il Festival internazionale di musica classica di Napoli, il Fe-stival Slovenské Historichè Organy, le Jornadas Internacionales deOrgano di Zaragoza, Settembre Musica di Torino, il Festival di Tre-viso e della marca trevigiana, Cambridge Summer Recitals, i Fe-stival di Lausanne, Leon, Cervo e di Sion, le manifestazioni uffi-ciali per Genova 2004, l’Auditorium del Conservatorio di Kazan(Russia) e i Concerti dell’Accademia di Pistoia, solo per citarnealcuni.Ha effettuato diverse incisioni discografiche tra cui, in prima regi-strazione mondiale, il cd Carlo Mosso: opere per organo per laTactus, recensito con ben cinque stelle dalla prestigiosa rivistaMusica. Di Mosso ha pure curato, insieme a Marco Santi, l’edizio-ne critica dei brani organistici per le edizioni Berben.Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse daterzo canale Rai, da Rai Uno, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevi-sione spagnola e cecoslovacca.Ha tenuto masterclass sulla musica antica italiana per organo ecorsi di interpretazione in Italia e all’estero. È docente di organo ecomposizione organistica presso il Conservatorio di Alessandriae suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e corno in-glese) e con il proprio maestro Luigi Benedetti, organista emeritodel Duomo di Milano, oltre a collabora con gruppi orchestrali,cameristici e vocali.Dal 1978 collabora con la Provincia di Alessandria quale consu-lente artistico per l’organizzazione della Stagione di concerti suglistrumenti storici del territorio.È organista titolare dell’Organo Giuliani della Parrocchiale di Gron-dona (AL) e referente per le attività coinvolgenti questo raro eprezioso strumento.

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venerdì 22 luglioChiesa di S. CaterinaCassineore 21EnsembleIl fabbro armoniosoGianmarco Solarolooboe baroccoAlfredo PedretticornoCristina MontispinettaGottfried Finger(1660-1730)Sonata in do maggioreper corno (tromba),oboe e basso continuon. 2

AndanteAdagio-AndanteAllegroGraveVivace

Christoph Schaffrath(1709-1763)Duetto insi bemolle maggioreper oboe e cembaloobbligato

LargoAllegrettoVivace

Girolamo Fantini(XVII sec.)Sonate per corno (tromba)e basso continuo

n. 1 detta delColloredo

n. 3 detta delNiccolini

Karl Heinrich Graun(1703-1759)Concerto exin re maggioreper corno concertato,oboe e basso (Lund n. 7)

AdagioAllegroLargoMenuet

Georg Philipp Telemann(1681-1767)Fantasia in solmaggiore per spinetta

Gottfried FingerSonata in do maggioreper corno (tromba),oboe (violino) e bassocontinuo n. 8

AndanteAdagioAllegroAdagioAllegro

Oboe baroccostrumento di ToshiHasegawa 1999copia di J. Dennerca. 1720Corno naturaleCopia di J. Webb,da originale londinesedel sec. XVIISpinetta traversaitaliana copia diRoberto Mattiazzo2004 da spinettaitaliana ca. 1700

L’Ensemble Il fabbro ar-monioso nasce dal pro-ponimento di valorizzaree diffondere la letteratu-ra cameristica con stru-menti a fiato del XVIII se-colo eseguita su stru-menti originali.Il suo repertorio privile-gia sonate di autori italia-ni e tedeschi e l’organico

di base, che già offre accattivanti e poco frequentate sonorità,può ulteriormente arricchirsi grazie alla collaborazione con altristrumenti solisti (il violino e il flauto dolce), del continuo (la tior-ba e il fagotto) e alla presenza della voce.I componenti dell’ensemble, formatisi in Italia e all’estero con imusicisti Kuijken, Theuns, Hantai, Bernardini, Dombrecht, Gini,Ghielmi e Alessandrini, svolgono da anni attività concertistica e,singolarmente, collaborano con alcuni tra i più importanti gruppie orchestre barocche.L’ensemble, attivo dal 1992, ha tenuto concerti in tutta Italia perimportanti associazioni, tra le quali Agimus, Gioventù Musicale,l’Associazione Filarmonica Pisana, Ars Antiqua, il Circolo dellaMusica di Bologna, Classica in Villa, Ceresio Estate, suonando insuggestive sedi come la Chiesa di S. Maria della Pietà a Venezia,la Chiesa di S. Maria Maggiore ad Assisi, l’Oratorio di S. Paolo al-l’Orto di Pisa, Palazzo Butera a Bagheria, la Chiesa di S. Pelagia ela Cappella dei Mercanti a Torino, Villa Aldrovandi Mazzacorati aBologna, la Basilica dei Fieschi a Lavagna.I componenti dell’Ensemble hanno effettuato registrazioni radio-foniche per Rai Radio 3, la Radio Vaticana, la RTSI, la Radio spa-gnola 2 e incisioni discografiche per le case Stradivarius, Bongio-vanni, Ricordi, Tactus, Nuova Era, Agorà e altre.

Gian Marco Solarolo, nato a Tortona, si è diplomato in oboe pressoil Conservatorio di Torino e in didattica della musica presso il Con-servatorio di Alessandria. Si è successivamente perfezionato inBelgio presso il Reale Conservatorio di Musica di Bruxelles, nellaclasse del maestro Dombrecht, ottenendo il primo premio e ildiploma superiore.Tra il 1984 e il 1985, ha frequentato il corso di oboe barocco e distrumenti rinascimentali tenuto dal maestro Piguet presso la Scho-la Cantorum Basiliensis di Basilea. Ha seguito inoltre corsi estivi diperfezionamento con i maestri Zoboli, Bernardini e (per la musicada camera) Canino, Borgonovo e Holtzel e si è perfezionato pressol’Accademia Musicale Pescarese con il maestro Elhorst. Ha collabo-rato con l’Orchestra Sinfonica di Torino della Rai, con l’OrchestraStabile di Bergamo, l’Orchestra Barocca Italiana, l’Orchestra Baroc-ca del Santo Spirito di Torino, l’Orchestra da Camera di Linz (Au-stria) e l’Orchestra da Camera Musica Rara di Milano.Ha partecipato all’Aterforum di Ferrara, al Festival di Musica Anti-ca di Savona, all’Europa Musica Festival, al Festival di Magadino ea Settembre Musica di Torino.Ha effettuato registrazioni radiofoniche per Rai Radio3, RTSI, Ra-dio Vaticana, Radio Nazionale Spagnola 2 e incisioni discografi-che per la Bongiovanni di Bologna, la Sarx di Milano e la ClassicStudio di Ancona.

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Alfredo Pedretti, diplomatosi al Conservatorio di Milano, colla-bora regolarmente come primo corno e assistente al primo cor-no con prestigiose orchestre, tra le quali: Teatro alla Scala, Filar-monica della Scala, I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra del-la Radio Svizzera, Orchestra Rai, Milano Classica, Orchestra Can-telli con maestri del calibro di Pavarotti, Accardo, Muti, Giulini,Ceccato, Chailly, Gatti, Sinopoli, Pretre, Ihmbal, Berio, Jurowsky,Sado e incidendo per diverse etichette discografiche.Si dedica da tempo allo studio e all’esecuzione di brani del reperto-rio barocco e classico con strumenti d’epoca, collaborando con SarreOpera Barocca, Musica Rara Milano, UECO e altri ensemble.È stato per cinque stagioni primo corno solista dell’Orchestra Sin-fonica di Milano Giuseppe Verdi con la quale ha effettuato tour-née in tutta Europa e Stati Uniti. In qualità di solista si è esibitoinoltre con l’Orchestra Stabile di Como, la United Europe Cham-ber Orchestra, l’Orchestra Cantelli, la Brixia Orchestra e con leprime parti del Teatro alla Scala.Sempre come solista ha recentemente inciso le 3 Sinfonie con-certanti di Mercadante per l’etichetta inglese Clarinet Classics.Nell’ambito della musica da camera svolge attività con molti grup-pi, tra cui il quintetto a fiati Promenade, il Milano Brass Ensem-ble, l’Ensemble Calliope e altri ed è stato invitato come primocorno a collaborare con l’Ensemble Wien Berlin e il Quartetto ArtisWien, prime parti della Filarmonica di Berlino e Vienna. È docen-te di corno presso il Conservatorio di Cuneo.

Cristina Monti, nata a Lecco, si è diplomata in pianoforte e inclavicembalo presso il Conservatorio di Milano, dove ha ancheseguito gli studi di composizione tradizionale fino al compimentomedio.Si è perfezionata in pianoforte presso il Conservatorio della Sviz-zera Italiana di Lugano nella classe di Nora Doallo.Ha partecipato, sia come solista che in gruppi da camera, a diver-si corsi estivi tenuti dai maestri Rosen, Canino e Holtzel, e ha fre-quentato in duo oboe-pianoforte il corso annuale di perfeziona-mento tenuto da Paolo Borgonovo presso l’Accademia Europeadi Musica di Erba (Co) e il corso di perfezionamento biennale inmusica da camera presso l’Accademia Musicale Pescarese con ilmaestro Helhorst. Nel campo della musica antica ha seguito indiverse sedi corsi di clavicembalo e musica da camera con i mae-stri Alessandrini, Alvini e Ghielmi.Da anni svolge attività concertistica in Italia e all’estero (Svizzera,Germania, Spagna) soprattutto come componente del Duo PaulHindemith (oboe e pianoforte) e dell’Ensemble Il fabbro armo-nioso, con i quali ha tenuto concerti anche in importanti sale,come l’Auditorium National di Musica di Madrid, e per importan-ti associazioni italiane (Gioventù Musicale, Agimus, AssociazioneMusicale Milanese e Associazione Filarmonica Bolognese).È presidente dell’Associazione di Musica e Cultura Mikrokosmosdi Lecco.Ha effettuato registrazioni radiofoniche per Rai Radio 3, RTSI diLugano, Radio Vaticana e la Radio Nazionale Spagnola, oltre a in-cisioni discografiche per la LOL Productions e la Classic Studio.

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sabato 30 luglioChiesa parrocchialeParodi Ligureore 21Letizia RomitiorganoL’orgoglio italiano:i grandi maestri e illoro influsso in Franciae in Germania

Dal manoscrittodi Castell’Arquato(XVI sec.)Pavana

Girolamo Cavazzoni(XVI sec.)Canzon Madame, vousaves mon cuor

Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Toccata per laLevatione dalla Messadelli Apostoli

Henry Purcell(1659-1695)MarchTrumpet TuneSefauchi’s FarewellA new scott TuneA new irish Tune

Johann Jakob Froberger(1616-1667)Canzona VCapriccio V

Louis Couperin(1626-1661)2 Fantasie in mi

Johann Kaspar Kerll(1627-1693)Passacaglia

Bernardo Pasquini(1637-1710)Toccata in reRecercar in re

Domenico Zipoli(1688-1726)3 pezzi in quinto modo

Vincenzo Bellini(1801-1835)Toccata per organo

Letizia Romiti, di origi-ne toscana, si è diplo-mata in organo e com-posizione organisticasotto la guida di LuigiBenedetti presso i lConservatorio di Mila-no e ha conseguitopresso l’Università de-gli Studi della stessacittà la laurea in filoso-fia con una tesi sulleMesse organistiche di

Cavazzoni. Si è poi diplomata in clavicembalo presso il Conserva-torio di Brescia con Fiorella Brancacci e in prepolifonia presso ilConservatorio di Torino dove ha studiato con Wally Pellizzari eFulvio Rampi.Ha frequentato per cinque anni il corso di Luigi Ferdinando Ta-gliavini presso l’Accademia di musica antica italiana per organo diPistoia e corsi di interpretazione tenuti da Kenneth Gilbert, An-ton Heiller, Ton Koopman e da altri importanti maestri.Ha collaborato con riviste musicali e quotidiani e ha pubblicato ilvolume Gli organi storici della città di Alessandria.Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti e nell’ex Unio-ne Sovietica, esibendosi in rassegne e sedi prestigiose, tra le qua-li la Neue Gewandhaus di Lipsia, lo Schauspielhaus di Berlino, ilTeatro dell’opera di Kiev, le Semaines Internationales d’Orgue deDijon, il Festival internazionale di musica classica di Napoli, il Fe-stival Slovenské Historichè Organy, le Jornadas Internacionales deOrgano di Zaragoza, Settembre Musica di Torino, il Festival di Tre-viso e della marca trevigiana, Cambridge Summer Recitals, i Fe-stival di Lausanne, Leon, Cervo e di Sion, le manifestazioni uffi-ciali per Genova 2004, l’Auditorium del Conservatorio di Kazan(Russia) e i Concerti dell’Accademia di Pistoia, solo per citarnealcuni.Ha effettuato diverse incisioni discografiche tra cui, in prima regi-strazione mondiale, il cd Carlo Mosso: opere per organo per laTactus, recensito con ben cinque stelle dalla prestigiosa rivistaMusica. Di Mosso ha pure curato, insieme a Marco Santi, l’edizio-ne critica dei brani organistici per le edizioni Berben.Sue registrazioni ed esecuzioni dal vivo sono state trasmesse daterzo canale Rai, da Rai Uno, da Radio Vaticana, dalla Radiotelevi-sione spagnola e cecoslovacca.Ha tenuto masterclass sulla musica antica italiana per organo ecorsi di interpretazione in Italia e all’estero. È docente di organo ecomposizione organistica presso il Conservatorio di Alessandriae suona regolarmente in duo con Elena Romiti (oboe e corno in-glese) e con il proprio maestro Luigi Benedetti, organista emeritodel Duomo di Milano, oltre a collabora con gruppi orchestrali,cameristici e vocali.Dal 1978 collabora con la Provincia di Alessandria quale consu-lente artistico per l’organizzazione della Stagione di concerti suglistrumenti storici del territorio.È organista titolare dell’Organo Giuliani della Parrocchiale di Gron-dona (AL) e referente per le attività coinvolgenti questo raro eprezioso strumento.

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domenica 31 luglioChiesa parrocchialeGabianoore 17Carlo Guandalinoorgano(neodiplomato delConservatorio diAlessandria)L’orgoglio italiano:la lezione italiananell’opera dei grandimaestri tedeschifino a BachIn collaborazione conAssociazione IdeaValcerrina

Francisco Correade Arauxo(1584-1654)Tiento de Tiple deseptimo tono

M???? Rossi(1601-1656)Toccata IV

Bernardo Pasquini(1637-1710)Variazioni peril Paggio Todesco

Pieter Cornet(1575-1633)Salve Virgoad te clamamus

Alessandro Scarlatti(1660-1725)Toccata perorgano e per cembalo

AllegroPrestoPartita alla LombardaFuga

Georg Muffat(1653-1704)Dall’ApparatusMusicus Organisticua

Toccata VII

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Canzona in re minoreBWV 588(Versione manualiter)

Concerto in re minoreBWV 974

(-)AdagioAllegro

(Trascrizione dal concertoper oboe e archidi Antonio Marcello)

Carlo Guandalino si è di-plomato in organo ecomposizione organisti-ca studiando prima con ilmaestro Gai e, successi-vamente, nella classe diLetizia Romiti presso ilConservatorio di Ales-sandria. Premiato in treconcorsi organistici na-zionali, nel 2011 gli vie-ne conferita la Borsa di

Studio Paolo Perduca dall’omonima Associazione culturale torto-nese. Svolge attività concertistica sia come solista sia in duo coltrombettista Francesco Patrucco. Ha eseguito alcuni concerti diHaendel per organo e orchestra con l’Ensemble barocco dell’Ac-cademia di musica antica di San Rocco in Alessandria. Ha frequen-tato numerose masterclass con i maestri Nosetti, Gnann, Schnorr,Antonello, Raas, Scandali, Lohmann, Tagliavini, Mantoux e Liebig.Da anni approfondisce lo studio della musica barocca per organoprivatamente con il maestro Viccardi. Ha svolto un periodo di stu-dio presso il Conservatorio di Mainz (Germania). È stato chiama-to numerose volte a partecipare a Messe in musica, per Piemon-te in musica e per l’Accademia di musica antica di San Rocco diAlessandria. Per tre anni ha diretto il Coro di Arquata Scrivia e,più recentemente, il Coro della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesùdi Casale Monferrato. Promotore e organizzatore della Rassegnamusicale Primavera Organistica nella Diocesi di Tortona, ha re-centemente svolto concerti solistici per la Stagione di concertisugli Organi Storici della Provincia di Alessandria e per Note Esti-ve, rassegna quest’ultima del Comune di Alessandria. Attualmentefrequenta il biennio di secondo livello a indirizzo interpretativonella classe del maestro Scandali presso il Conservatorio di Peru-gia.

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sabato 6 agostoChiesa parrocchialeGrondonaore 21.15Severine PantelarpaNicolas MuñozvioloncelloFrédéric Muñozorgano e clavicembaloin collaborazione conSalvi Harps

Georg Muffat(1653-1704)Toccata prima

Luigi Maurizio Tedeschi(1867-1944)Elégie op. 22

Domenico Gabrielli(1651-1690)Ricercar II

Michel Tournier(1924)Nocturne

Marie Wambergue(née en 1978)Lode

Louis-Jacques Battmann(1818-1886)Elévation

Vladimir Vavilov(1925-1973)Ave Maria de Caccini

Antonio Zamara(1823-1901)L’addio romanza op. 9

Jean-François Dandrieu(1682-1738)Les cors de chasse

Luigi Maurizio TedeschiImpromptudramatique op. 33

Vicenzo Bellini(1801-1835)Nocturne

Louis Jacques BattmannOffertoire sur lesgrands jeux

Huber Walter(1821-1896)Fantasia op. 13

Il clavicembalo è operadi Pino Corazza diGrondona (AL)

Severine Pantel ha studiatoarpa a Nimes e ad Arles doveha conseguito il diploma finalenel 1998. L’anno seguente haottenuto un primo premio digrado superiore al CNR di Mar-siglia. Nel 2000 il Conservato-rio di Tolone le ha conferito ildiploma di insegnante e un pri-

mo premio all’unanimità.Nel 2005 ha completato, con menzione speciale, la sua forma-zione musicale presso il Conservatorio di Stato di Lione e, nel 2007,diviene assistente territoriale specializzata in insegnamento arti-stico. Insegna arpa in diverse scuole musicali aggregate: Bagnols,Anduze, Alpilles et Camargue. Sue esecuzioni sono state registra-te da Radio France.Si esibisce come solista e accompagnata da diversi ensemble stru-mentali o orchestre, tra i quali il Théâtre de Limoges, il Capitolede Toulouse, l’Opéra e l’Orchestre National de Lyon.

Nicolas Muñoz ha cominciato lo studio del violoncello all’età disette anni. Dopo il suo debutto ad Alés, studia al CNR di Montpel-lier dove, nel 1998, gli viene conferito un primo premio di musicada camera. Nel 1999 vince numerosi premi di violoncello al CNRdi Nice, un primo premio all’unanimità (classe di Manfred Stilz) eprimo premio all’Ecole Nationale Supérieure de Musique de Pa-ris. Dopo essere stato professore all’ENM di Gap per tre anni, dasettembre 2004 insegna violoncello all’ENM di Alès e all’Ecole deMusique d’Anduze. Ha ottenuto, nel 2008, il diploma di assisten-te specializzato di insegnamento artistico.Si esibisce come solista e accompagnata da diversi ensemble stru-mentali o orchestre, tra i quali l’Orchestre de chambre des Céven-nes e l’Ensemble barocco italiano Hypothesis. Recentemente, haregistrato, con questa formazione di quattro musicisti, un cd perl’etichetta Tactus dedicato a Bach e Mozart.

Frédéric Muñoz, nato ad Alés nel 1954, ha iniziato giovanissimo glistudi musicali. Ha proseguito la sua formazione a Montpellier paral-lelamente agli studi universitari in farmacia.Nominato nel 1980 titolare dell’organo storico di St. Guilhem le Dé-sert, è attualmente professore presso l’Associazione Pratique et Con-naissance de l’Orgue. Ha approfondito lo studio dell’organo baroccocon edile Bailleus e Michel Chapuis. Ha registrato per Radio Franceed è regolarmente invitato in importanti festival organistici.Il suo repertorio preferito va dal Rinascimento alla fine del Baroc-co spaziando per le varie scuole europee, soprattutto quella fran-cese e spagnola, ma interpreta anche brani del ventesimo secolo.Ha inciso numerosi cd valorizzando autori e strumenti poco co-nosciuti. Ha realizzato per la Naxos l’integrale delle Messe perorgano e gregoriano di Claudio Merulo. Ha ottenuto ottime criti-che e riconoscimenti dalla rivista Monde de la Musique.Dal 1993 è titolare dell’organo del Tempio di Alés, della cui pro-gettazione è il responsabile.È direttore dell’Accademia estiva Festival Nazionale Orgues en Ceven-nes e del Festival Heures d’Orgue de St. Guilhem le Désert. Insegnainoltre nell’ambito dell’Accademia estiva sugli organi storici delle Mar-che in Italia.Ha al suo attivo anche importanti attività editoriali.

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domenica 21 agostoSantuario di SerralungaCreaore 18Enrico ViccardiorganoBach e il Romanticismod’oltralpe

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Preludio e Fuga in remaggiore BWV 532

Robert Schumann(1810-1856)Dai 6 Studi in forma dicanone per pianofortea pedali o organo op. 56

n. 1 in do maggioreNicht zu schnell

n. 2 in la minore Mitinnigem Ausdruck

n. 4 in la bemollemaggiore Innig

n. 5 in si minoreNicht zu schnell

Louis James AlfredLefébure-Wely(1817-1869)Marcia in do maggiore

César Auguste Franck(1822-1890)Pièce héroïque

Marco Enrico Bossi(1861-1925)Scherzo in sol minoreop. 49 n. 2Ave Maria op. 104 n. 2Théme et variationsop. 115

Enrico Viccardi si è di-plomato con il massimodei voti in organo e com-posizione organistica alConservatorio di Piacen-za nella classe di Giusep-pina Perotti, perfezio-nandosi poi per dueanni con Michael Radu-lescu alla Hochschulefür Musik di Vienna. Haseguìto numerosi corsi

di perfezionamento con i maestri Fadini, Tilney, Langlais, Roth ein particolare quelli tenuti dal maestro Tagliavini all’Accademia diPistoia. L’attività concertistica lo ha portato a suonare per rasse-gne e associazioni prestigiose in numerosi centri italiani e all’este-ro, si ricordano Musica e poesia a San Maurizio (Milano), Festeorganistiche di Venezia, Accademia di Pistoia, Colorno, Cattedra-le di Cremona e di Genova, Festival Internazionale di Trento e diBolzano, Festival Internazionale di Paola, Napoli, Bari, La ChaiseDieu, Cannes, Montpellier, Granada, Festival Internazionale delleAsturie, Festival Internazionale di Lisbona. Ha collaborato anchecome continuista con il Coro della Radio della Svizzera Italiana,l’Ensemble Vanitas, i Sonatori della Gioiosa Marca, con direttoriRené Clemencic, Diego Fasolis e Giuliano Carmignola. Ha registratoper Bottega Discantica, Divox Antiqua e Dynamics; per la casa Fu-gatto ha invece realizzato, oltre a diversi cd, un dvd intieramentededicato a musiche per organo di Bach (segnalato con cinque stelledalla rivista Musica). Ha, inoltre, recentemente registrato l’Or-gelbüchlein di Bach sull’organo Giani della Cappella del Governa-torato dello Stato della Città del Vaticano. Interessato allo studiodelle antiche scuole organarie, sta curando la pubblicazione delcensimento degli strumenti storici della Provincia di Piacenza. Hatenuto corsi di perfezionamento in Italia, Spagna, Portogallo, Ger-mania, Svezia e Kazakhstan. È docente ai corsi d’organo dell’Asso-ciazione Marc’Antonio Ingegneri di Cremona e all’Istituto Dioce-sano San Cristoforo di Piacenza e presidente dell’Associazionemusicale Accademia Maestro Raro di Casalpusterlengo (LO). Faparte della commissione per gli organi della Diocesi di Piacenzaed è titolare della cattedra d’organo e composizione organisticaal Conservatorio di Como. (www.enricoviccardi.org).

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sabato 27 agostoChiesa parrocchialeTrisobbioore 21Daniela Scavioorgano(neodiplomata delConservatorio diAlessandria)

Jean Titelouze(1563-1633)Dal Magnificat quartitoni

MagnificatGloria Patri

Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Toccata X

Jean Jacob Froberger(1616-1667)Toccata II

Domenico Zipoli(1688-1726)Variazioni sul Temadella Follia

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Corale Wer nur denlieben Gott lasstwalten BWV 591

Wolfgang AmadeusMozart(1756-1791)Adagio in do maggioreGiga

Anonimo venezianoAndante

Baldassarre Galuppi(1706-1785)Sonata II

Carlo Bodro(1850-?)Moderato caratteristico

Daniela Scavio è diplomata in pia-noforte presso il Conservatorio diAlessandria dove ha continuato glistudi musicali in organo e compo-sizione organistica e, successiva-mente, si è diplomata sotto la gui-da di Letizia Romiti. Ha seguito icorsi di clavicembalo con i maestriCoen e Lanfranco, di didattica, par-tecipando anche a stage sul Meto-do Orff a Salisburgo, e corsi regio-nali SIEM di Torino. Svolge attivitàconcertistica sia come solista che informazione da camera. Ha seguito

corsi di perfezionamento sia di pianoforte sia d’organo, stage pia-nistici a Genova Nervi, Alessandria, Tortona e corsi di perfeziona-mento con i maestri Tagliavini, Fadini, Kapitula, Romiti, sul reper-torio italiano e tedesco. Collabora con diverse associazioni, tra iquali Amici dell’organo e Conservatorio di Alessandria. Partecipagià da diversi anni alla Rassegna Mozart Nacht und Tag di Torinosia in qualità di maestro all’organo del coro sia come solista. Èautrice di musiche originali per Parchi natura Regione Liguria ePiemonte. Collabora con scuole dell’infanzia e primarieed è orga-nista titolare della Chiesa San Nicolò di Novi Ligure.

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sabato 10 settembreChiesa parrocchialeBorghetto Borberaore 21Esteban ElizondoIriarteorgano (Spagna)

Antonio de Cabezón(1510-1566)Diferencias sobre laGallarda Milanesa

Francisco Correade Arauxo(1584-1654)Quinto tiento de tiplede VII Tono

Andrés de Sola(1634-1696)Tiento lleno de IV Tono

Juan Bautista Cabanilles(1644-1712)Corrente italiana

Domenico Zipoli(1688-1712)All’OffertorioPastoraleCanzona

Nicolò Moretti(1761-1821)Sonata VIII ad usoSinfonia

Tomás de Elduayen(1882-1953)2 Saetas

A la Virgen de laPalma

A la Virgen de laSoledad

Anonimo(XVIII sec.)Batalla famossa

Esteban Elizondo Iriarte, natonel 1945 a San Sebastián, hastudiato pianoforte con Mode-sta Pastor, José María Iraola eJuan Padrosa, e organo conTomás Garbizu, al Conservato-rio della sua città. Successiva-mente ha studiato con AntonHeiller a Vienna, oltre ad averpartecipato a varie masterclass.Dal 1971 è stato assunto al Con-servatorio di San Sebastián, delquale è stato direttore per mol-ti anni. È consulente del restau-ro di numerosi organi barocchi

e romantici della zona. Su sua iniziativa la masterclass annuale diinterpretazione di musica romantica per organo è stata inseritanella Quincena Musical Donostiarra. Così la città ospita gli spe-cialisti di punta del repertorio romantico.Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappo-ne, come solista e con orchestra, e ha realizzato cd per Titanic eMotette e Aeolus. La maggior parte della sua attività è dedicataalla diffusione della musica romantica per organo dei Paesi Ba-schi nel mondo, con particolare riguardo alla produzione di JesúsGuridi.Nel 2002 ha conseguito il dottorato in filosofia ed educazionedall’Università di Barcellona, con la dissertazione La costruzionedegli organi del periodo romanticoin nei Paesi Baschi e in Navarra(1856-1940), ottenendo la lode. Quest’opera è stata anche insi-gnita del premio di ricerca da parte dell’Associazione Corale diSan Sebastián e dell’Università dei Paesi Baschi. Per lo stesso la-voro ha in seguito ricevuto un premio speciale dall’Università diBarcellona.

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domenica 11settembreChiesa diS. Giovanni EvangelistaAlessandriaore 21Esteban ElizondoIriarteorgano (Spagna)La musica romantica emoderna in Spagna

Felipe Gorriti(1839-1896)Marcha fúnebre

José Usandizaga(1887-1915)Pieza sinfónica

IntroducciónCantabileFinal

José Beobide(1882-1967)Ofertorio en do menor

Tomás de Elduayen(1882-1953)3 Saetas

A la Virgen de laPalma

Al Cristo de laExpiración

A la Virgen de laSoledad

Tomás Garbizu(1901-1989)Tocata en diapente

Eduardo Torres(1872-1924)BerceuseImpresión Teresiana

Jesús Guridi(1886-1961)El buen pastorFinal

Esteban Elizondo Iriarte, natonel 1945 a San Sebastián, hastudiato pianoforte con Mode-sta Pastor, José María Iraola eJuan Padrosa, e organo conTomás Garbizu, al Conservato-rio della sua città. Successiva-mente ha studiato con AntonHeiller a Vienna, oltre ad averpartecipato a varie masterclass.Dal 1971 è stato assunto al Con-servatorio di San Sebastián, delquale è stato direttore per mol-ti anni. È consulente del restau-ro di numerosi organi barocchi

e romantici della zona. Su sua iniziativa la masterclass annuale diinterpretazione di musica romantica per organo è stata inseritanella Quincena Musical Donostiarra. Così la città ospita gli spe-cialisti di punta del repertorio romantico.Ha tenuto concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Giappo-ne, come solista e con orchestra, e ha realizzato cd per Titanic eMotette e Aeolus. La maggior parte della sua attività è dedicataalla diffusione della musica romantica per organo dei Paesi Ba-schi nel mondo, con particolare riguardo alla produzione di JesúsGuridi.Nel 2002 ha conseguito il dottorato in filosofia ed educazionedall’Università di Barcellona, con la dissertazione La costruzionedegli organi del periodo romanticoin nei Paesi Baschi e in Navarra(1856-1940), ottenendo la lode. Quest’opera è stata anche insi-gnita del premio di ricerca da parte dell’Associazione Corale diSan Sebastián e dell’Università dei Paesi Baschi. Per lo stesso la-voro ha in seguito ricevuto un premio speciale dall’Università diBarcellona.

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sabato 17 settembreChiesa parrocchialeViguzzoloore 21Gruppo diCanto GregorianoSilentia ClaustriDiego CannizzaroorganoAlberto GuaschidirettoreIl Regno delle dueSicilie:Giovanni Salvatore,Messa della Madonnain alternanza coiversetti della MessaGregoriana Cum Iubilo

Giovanni Salvatore (*)(sec. XVII)Toccata primadel Primo Tuono fintoper organoDalla Messa dellaMadonna

Kyrie in alternatimGloria in alternatim

Canzona franceseprima del SettimoTuono naturaleper organoDalla Messa dellaMadonna

Sanctus in alternatimAgnus Dei in alternatim

Ricercare primo delprimo Tuono naturalecon 3 Fughe per organo(*) Organista nellaReal Chiesa di San Severinode’ RR. PP. Benedettini diNapoli

Sorto nel 2001, con l’intento di attingere al vasto patrimonio delcanto gregoriano e della musica sacra medievale, Silentia Clau-stri è composto da cantori di provenienza lomellina che hannomaturato e proseguono la loro esperienza anche in altre forma-zioni.Nelle proprie esecuzioni a cappella, questo gruppo vocale recu-pera e interpreta la tradizione spirituale della musica antica, nelcui deposito di fede e cultura si radica la grande storia della musi-ca occidentale.Silentia Claustri si è esibito in varie chiese e monasteri della Lom-bardia, Piemonte, Liguria, tra cui segnaliamo soltanto l’Abbazia diMorimondo, nell’ambito di un festival di rievocazione medievalenel 2001, e la Parrocchiale di Levanto, in una rassegna internazio-nale di cori nel 2003.

Diego Cannizzaro ha conseguitocon la lode il diploma di organoe composizione organistica pres-so il Conservatorio di Perugia, ildiploma di pianoforte presso ilConservatorio di Palermo, la lau-rea in lettere moderne pressol’Università degli studi di Paler-mo e il dottorato di ricerca in sto-ria e analisi delle cultura musica-li presso l’Università degli studidi Roma La Sapienza. Attivo come

organista, pianista e clavicembalista, è stato invitato in diverserassegne musicali in tutta Europa e negli Stati Uniti. È maestro dicappella e organista titolare della Cattedrale di Cefalù, ispettoreonorario per gli organi storici dell’Assessorato ai Beni e alle Attivi-tà Culturali della Regione Siciliana, insegna organo, composizio-ne e improvvisazione organistica presso l’Istituto di alta forma-zione musicale Vincenzo Bellini di Caltanissetta, ed è consulenteorganologico dell’Università di Palermo oltre che docente invita-to presso il Dipartimento di musica antica del Conservatorio diSan Pietroburgo. Ha inciso per La Bottega Discantica, Bongiovan-ni e Tactus. È inoltre presidente del Centro studi organari Audito-rium pacis e direttore del F.I.M.O. (Festival Internazione di Musi-ca d’organo).

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domenica 18settembreOratorio dell’AnnunziataOvadaore 21Diego CannizzaroorganoIl Regno delle dueSicilie:La musica organisticanel Regno nel XIX secolo

Giovanni Paisiello(1740-1816)Inno del regno delledue Sicilie

Paolo Altieri(1745-1820)Sonata per organo

AndanteLargoMinuettoAllegro

Pastorale

Nicola Zingarelli(1752-1837)Sonata in mi maggiorePastorale scritta perFrancesco Vita(Torre del Greco 1836)

Vincenzo Lavigna(1776-1836)Fuga

Vincenzo Bellini(1801-1835)CanoneSonata per organo

Giuseppe SaverioRaffaele Mercadante(1795-1870)Fantasia Omaggioa Bellini

Diego Cannizzaro ha conseguitocon la lode il diploma di organoe composizione organistica pres-so il Conservatorio di Perugia, ildiploma di pianoforte presso ilConservatorio di Palermo, la lau-rea in lettere moderne pressol’Università degli studi di Paler-mo e il dottorato di ricerca in sto-ria e analisi delle cultura musica-li presso l’Università degli studidi Roma La Sapienza. Attivo come

organista, pianista e clavicembalista, è stato invitato in diverserassegne musicali in tutta Europa e negli Stati Uniti. È maestro dicappella e organista titolare della Cattedrale di Cefalù, ispettoreonorario per gli organi storici dell’Assessorato ai Beni e alle Attivi-tà Culturali della Regione Siciliana, insegna organo, composizio-ne e improvvisazione organistica presso l’Istituto di alta forma-zione musicale Vincenzo Bellini di Caltanissetta, ed è consulenteorganologico dell’Università di Palermo oltre che docente invita-to presso il Dipartimento di musica antica del Conservatorio diSan Pietroburgo. Ha inciso per La Bottega Discantica, Bongiovan-ni e Tactus. È inoltre presidente del Centro studi organari Audito-rium pacis e direttore del F.I.M.O. (Festival Internazione di Musi-ca d’organo).

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venerdì 23 settembreChiesa di S. MariaCanaleTortonaore 21Maria Elena Laguzziclavicembalo(neodiplomata delConservatorio diAlessandria)

Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Dal Libro I

Toccata prima

Peter Philips(1560-1628)Amarilli di Giulio Romano

Jean-Philippe Rameau(1683-1764)3 Pièces de clavecin(da definire)

Johann Sebastian Bach(1685-1750)Toccata in mi minore

Pietro DomenicoParadisi(1707-1791)Sonata in fa maggiore

ModeratoAndante

Domenico Scarlatti(1685-1757)4 Sonate(da definire)

Maria Elena Laguzzi haconseguito la maturitàlinguistica, dedicandosinel contempo allo studiodel pianoforte presso ilConservatorio di Alessan-dria. Si è diplomata inpianoforte nel 1991 sot-to la guida di RosannaAntoniotti Rocca, diplo-mandosi successivamen-te anche in didattica del-

la musica con il massimo dei voti. Ha frequentato i corsi di perfe-zionamento pianistico di Jean Micault a Vercelli, di Eli Perrotta eChiaralberta Pastorelli a Mandello del Lario (CO), di GiovannaBuratti sulla didattica pianistica e di Christiane Montandon sul-l’improvvisazione al pianoforte. Ha frequentato inoltre i corsi diBruno Genero (poliritmia africana) e Reinhard Ring (metodo Dal-croze). Finalista ai Concorsi Dasinamov di Lurisia Terme, “Città diAlbenga” e Macugnaga, ha collaborato con formazioni cameristi-che e orchestrali, in Italia, Svizzera e Spagna. Si dedica prevalen-temente alla musica da camera: dal 1992 ad oggi in duo (piano-forte a quattro mani) con Rosanna Antoniotti Rocca, con il flauti-sta Mario Carbotta (repertorio prevalentemente italiano tra ‘800e ‘900) e con il percussionista Marco Schiavoni. Ha vinto il primopremio alla Rassegna TIM 2000 (Mola di Bari). Ha collaborato conil violoncellista Renzo Brancaleon, il soprano argentino MonicaElias, il violinista Vittorio Cacciatori, il violinista Fulvio Furlanut,in Trio, con lo stesso Furlanut e la violoncellista Caterina Contin,con il violinista Maurizio Cadossi e il soprano Elisabetta Amistà.Ha partecipato a numerose stagioni concertistiche, con diverseformazioni, tra le quali Schweizer Streichorchester di Engelberg(Svizzera) e l’Orquesta International de Peniscola (Spagna). Ha unampio repertorio da camera va dal Classicismo al tardo Ottocen-to, con particolare attenzione rivolta a trascrizioni del periodo clas-sico, barocco, contemporaneo e di ispirazione popolare. Nel 2008ha curato, e in parte eseguito e registrato, brani di autori pie-montesi, progetto realizzato in 3 cd. Si è recentemente diplomatain clavicembalo con Francesca Lanfranco presso il Conservatoriodi Alessandria, approfondendo l’interesse per la prassi esecutivadella musica antica. Affianca l’attività didattica a quella artistica.Ha collaborato infatti come pianista e istruttrice corale in nume-rose iniziative del Conservatorio di Alessandria, è stata insegnan-te all’interno del Progetto 2000 “Facciamo Musica”, elaboratodallo stesso Conservatorio con il Provveditorato agli Studi di Ales-sandria ed i Circoli didattici della Provincia.

4342

Organo B. Poncini (1742)dell’Oratorio della Maddalena, Novi Ligure

restaurato da Italo Marzi e Figli di Pogno (No)

Tastiera di 45 tasti do1-do5 con prima ottava corta,pedaliera a leggio con prima ottava corta di 13 pedalidol-mi2

principale 8'ottava 4'XVXIXXXIIXXVIXXIXflauto in XIIflauto in ottavaprincipale 8' II (dal do 2)voce umana (dal do 3)

Organo Mascioni, 2010della Chiesa di S. Giovanni Evangelista, Alessandria

Tre tastiere di 61 note (do1-do6)Pedaliera di 32 note (do1-sol 3)

I tastiera (Grand’Organo):Principale 16’- Principale 8’ - Flauto doppio 8’ - Gamba 8’ -Ottava 4’ - Flauto 4’ - Duodecima 2.2/3 - Quintadecima 2’ -Ripieno 4/6 file - Cornetto 4 file - Tromba 16’ Tromba 8’ -Campane (25 note)

II tastiera (Positivo):Principale 8’ - Flauto camino 8’ - Ottava 4’ - Flauto acuspide 4’ - Flauto in XII - Ottavina 2’Terza 1.3/5 - Cembalo 2 file - Cromorno 8’ - Tremolo I e II

III tastiera (Recitativo):Controgamba 16’ - Principale 8’ - Corno di notte 8’ -Salicionale 8’ - Flauto octaviante 4’ - Flautino 2’ - Terziana4 file - Plein Jeu 3/5 file - Tromba armonica 8’ - Oboe 8’ -Vox Humaine 8’ - Voce Celeste 8’ - Tremolo

Pedale:Basso 16’ - Subbasso 16’ - Quinta 10 2/3-Basso 8’ - Flauto8 - Corno 4’ - Controfagotto 16’ - Fagotto 8’ - Fagottino 4’- Bombarda 16’

Unioni e accoppiamenti variStaffa CrescendoStaffa Espressione

Trasmissione meccanica per le catenacciature, elettricaper i registri.Selettore digitale per 1500 combinazioni aggiustabili.

Organo Giacinto Brunadella Chiesa parrocchiale di Gabiano

restaurato dai Fratelli Marzi di Pogno (NO)

Una tastiera do 1-fa 5 con prima ottava cromaticaPedaliera cromatica a leggìo do 1-re diesis 2,i due successivi pedali tirano la terzamano e i CampanelliDivisione bassi - soprani fra si 2 e do 3

flauto traverso soprani (8’) principale 16’ bassi (dal do 2)fagotto bassi (8’) principale 16’ sopranitromba soprani (8’) principale 8’ bassiclarone bassi (4’) principale 8’ sopranicorno inglese soprani (16’) ottava bassiterza mano ottava sopraniviola bassa XVcorno soprani (16’) XIXflazoletto 2’ (intero) XXIIflauto in ottava (intero) XXVItimpani XXIXvoce umana due di ripienocampanelli (a lato) contrabbassi 12’ ai pedali

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Organo Serassi (1863)della Chiesa parrocchiale di Trisobbio

restaurato dalla ditta Piccinelli di Ponteranica (BG)

Tastiera di 58 tasti do l-la5 (prima ottava cromatica)Pedaliera di 16 pedali (do l-mi b2) con 12 note realiDivisione bassi-soprani: si2-do3

terza mano principale 16' bassicorni dolci 16' soprani principale 16 sopranicornetto I a due canne principale 8' bassicornetto II a due canne principale 8' sopranifagotto 8' bassi principale II 8' bassitromba 8’ soprani principale II 8' sopranivioloncello 4' bassi ottava bassicorno inglese 16' soprani ottava sopraniclarone 4' bassi XIItromba 16' soprani XVclarinetto 16' soprani XIXviola 4' bassi XXIIflutta 8’ soprani due di ripienoflauto in ottava (4', soprani) due di ripienoottavino soprani due di ripienovoce umana soprani contrabbassi con ottave (16'+8')tromboni ai pedali (16') timballi

pedaletti: distacco pedale/tasto-ottavino soprani-cornoinglese - fagotto bassi-terzamano-rollante

Organo Carlo Giuliani (1837)della Chiesa parrocchiale di Grondona

restaurato da Italo Marzi e Figli di Pogno (No)

Tastiera di 50 tasti do 1-fa 5 con prima ottava corta.Pedaliera di 17 pedali a leggio, do 1-sol diesis 2Il 18° pedale è il rollantedivisione bassi - soprani tra mi 3 e fa 3

fagotto bassi (8’) principale bassi (8’)trombe soprani (8’) principale soprani (8’)flauto soprani (8’) ottava bassiviola bassi (4’) ottava sopraniottavino bassi (1/2 piede) XVcornetto I soprani (in XII) XIXcornetto II soprani ( XV + XVII) XXIIflauto in ottava XXVIvoce umana XXIXterza mano contrabbasso al pedale (16’)

accessori:tiratutti del ripienocombinazione libera alla lombarda

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Organo Serassi-Bianchidell’Oratorio di N. S. dell’Annunziata, Ovada

restaurato da Italo Marzi e figli di Pogno (NO)

Una tastiera cromatica di 58 tasti do1-la5Pedaliera di 20 pedali, do1-fa diesis2, con 12 suoni reali(ritornello al do2)

campanelli soprani (manca) principale bassi 8’fagotto bassi 8’ principale soprani 8’tromba soprani 8’ ottava bassi 4’clarone 4' bassi ottava soprani 4’corno inglese 16’ soprani XVviola bassi 4’ XIXflauto traverso 8' soprani XXIIflauto in ottava bassi 4’ XXVIflauto in ottava soprani 4’ XXIX e XXXIIIottavino soprani 2’ contrabbassi con rinforzicornetto I (2 e 2/3) timballi in tutti i tuonicornetto II (1 e 3/5) voce umanavioloncello soprani 16’ + tromboni 8’ al pedaleoboe soprani 8’ + III mano soprani(+: in cassa espressiva)

Organo Giuseppe Gandini (1900)del Santuario di Serralunga di Crea

Due tastiere di 58 tasti do 1-la 5Pedaliera di 27 pedali do 1-re 3Divisione bassi-soprani fra si 2 e do 3Trasmissione meccanica, alcuni registri con leva BarkerRegistri a pomello in due file sopra le tastiere

grand’organo (I tastiera):principale 16’principale 8’ bassiprincipale 8’ sopraniprincipale dolce II 8’ (intero)flauto 8’ bassiflauto 8’ sopraniflauto 4’tromba 16’ bassitromba 16’ sopranitromba 8’ bassitromba 8’ sopraniclarino 8’ sopraniviola gamba 8’ bassiviolino 8’ sopraniunda marisripieno senza 16’ (anche a pedaletto ma con 16’)XIIottava 4’ sopraniottava 4’ bassiXV

pedale:Bombarde 16’Contrabbassi e ottaveBassi 8’

positivo (II tastiera):violoncello 8’ sopranioboe 8’ bassioboe 8’ sopraniflauto 8’ bassiflauto 8’ sopraniconcerto violiniflauto 4’viola 8’ bassiviola 8’ soprani

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Organo Bianchi 1892della Chiesa Parrocchiale di Parodi Ligure

Tastiera di 58 tasti do 1 - la 5Pedaliera di 17 pedali più due per Terza Mano e Timballonedivisione bassi - soprani tra si 2 e do 3

campanelli principale I bassifagotto bassi principale I sopranitromba soprani principale II bassicorno inglese soprani principale II sopraniviola bassi ottava bassiflauto traversiere nei soprani ottava sopraniflauto in ottava bassi decimaquintaflauto in ottava soprani decimanonacornetto in duodecima vigesimasecondacornetto a due canne vigesimasestaottavino soprani vigesimanona doppiavoce umana soprani contrabbassi e rinforzitromboni ai pedali bassi armonicitimballi ai pedali

Sette pedaletti di metallo per l’azionamento di:Distacco tasto - pedale, campanelli, ottavino, corno inglese,fagotto bassi, tromba soprani, gran forte obbligato altiratutti

Organo Cesare Catarinozzi (1695?)Dell’Abbazia benedettina di Novalesa (TO)

Tastiera di 50 tasti fa 1 - la 4 senza fa diesis 1, sol diesis 1 esol diesis 4Pedaliera a leggìo di 18 pedali fa 1 - do 2 senza fa diesis 1 esol diesis 1,costantemente unita alla tastiera

principale I ( 12' )principale II (12', dal fa diesis 1)ottavadecimaquintadecimanonavigesimasecondavigesimasestavigesimanonatrigesimaterzaflauto in quintavoce umana