III Domenica di Quaresima Anno B

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Non si dice il Gloria COLLETTA Cel. Dio misericordioso, fonte di ogni bene, tu ci hai proposto a rimedio del peccato il digiuno, la preghiera e le opere di carità fra- terna; guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe, ci sollevi la tua misericor- dia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. Signore nostro Dio, santo è il tuo nome; piega i nostri cuori ai tuoi comandamenti e donaci la sapienza della croce, perché, libe- rati dal peccato, che ci chiude nel nostro egoismo, ci apriamo al dono dello Spirito per diventare tempio vivo del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura presenta il Decalogo, la magna charta dell’alleanza stipulata sul monte Sinai. È il solenne impegno che definisce e delinea la vera fisionomia del credente. La seconda lettura riprende la polemica di Paolo circa quelle concezioni astratte e intellettualisti- che di Corìnto, secondo le quali il cristianesimo altro non era che un sistema ideologico molto qualificato, accettando il quale, la salvezza era assicurata. Al centro dell’annuncio cristiano c’è un Dio che scandalosamente vuole essere vicino all’uomo fino a raggiungere il livello più basso, la morte dello schiavo. ANTIFONA D’INGRESSO in piedi I miei occhi sono sempre rivolti al Signo- re, perché libera dal laccio i miei piedi. Volgiti a me e abbi misericordia, Signore, perché sono povero e solo. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita, che ci ha salvati nella morte e risurrezione del Figlio suo Gesù e ci ha santificati nella potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle: «Noi predichiamo Cristo crocifisso». L’Eucaristia che celebria- mo è il frutto della potenza e della sapienza di Dio. Apriamo il nostro cuore al pentimen- to sincero. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, scandalo per i Giudei, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, stoltezza per i pagani, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, debolezza di Dio, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen « S S ignore, tu hai parole di vita eterna». Le parole di vita eterna che il Signore ha per noi sono raccolte, anzitutto, nella Legge e nei comandamenti. Quando noi mettiamo Dio al primo posto nella nostra vita, eliminando ogni idolo e rivolgendogli parole sincere, allora siamo sul sentiero giusto. La legge e i comandamenti, parole importanti, si sono fatte vive nella morte e risurrezione di Cristo. Il Figlio di Dio, infatti, è il motivo della nostra speranza: perché è risorto dai morti, perché ha donato il suo spirito per la nostra pace. L’Eucaristia che celebriamo, sacramento dell’amore di Dio, è potenza e sapienza del Signore. È un sacramento che contiene una grande energia, la grazia, per vincere il male e il peccato, per continuare a camminare verso la Luce, la Pasqua del Signore. Si tratta, però, di un cammino molto concreto, fatto di piccole tappe, di soste, di ripensamenti, di salite, di affaticamento, di speranza, di piccole gioie, di solidarietà vissute con gli altri, di attese, di solitudini inspiegabili, di ferite da rimarginare. Il pane che oggi spezziamo con i fratelli e le sorelle che ci stanno accanto è una sosta felice, un riposo dolce. 3ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO B (viola) 11 MARZO 2012

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Liturgia della Parola domenicale e festiva

Transcript of III Domenica di Quaresima Anno B

Non si dice il GloriaCOLLETTACel. Dio misericordioso, fonte di ogni bene,tu ci hai proposto a rimedio del peccato ildigiuno, la preghiera e le opere di carità fra-terna; guarda a noi che riconosciamo lanostra miseria e, poiché ci opprime il pesodelle nostre colpe, ci sollevi la tua misericor-dia. Per il nostro Signore Gesù Cristo...Ass. AmenOppure:Cel. Signore nostro Dio, santo è il tuo nome;piega i nostri cuori ai tuoi comandamenti edonaci la sapienza della croce, perché, libe-rati dal peccato, che ci chiude nel nostroegoismo, ci apriamo al dono dello Spiritoper diventare tempio vivo del tuo amore. Peril nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura presenta il Decalogo, la magnacharta dell’alleanza stipulata sul monte Sinai. È ilsolenne impegno che definisce e delinea la verafisionomia del credente.La seconda lettura riprende la polemica di Paolocirca quelle concezioni astratte e intellettualisti-che di Corìnto, secondo le quali il cristianesimoaltro non era che un sistema ideologico moltoqualificato, accettando il quale, la salvezza eraassicurata. Al centro dell’annuncio cristiano c’èun Dio che scandalosamente vuole essere vicinoall’uomo fino a raggiungere il livello più basso,la morte dello schiavo.

ANTIFONA D’INGRESSO in piediI miei occhi sono sempre rivolti al Signo-re, perché libera dal laccio i miei piedi.Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,perché sono povero e solo.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Dio della vita, che ci ha salvati nellamorte e risurrezione del Figlio suo Gesù e ciha santificati nella potenza dello SpiritoSanto, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle: «Noi predichiamoCristo crocifisso». L’Eucaristia che celebria-mo è il frutto della potenza e della sapienzadi Dio. Apriamo il nostro cuore al pentimen-to sincero.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, scandalo per i Giudei, abbipietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Cristo, stoltezza per i pagani, abbi pietàdi noi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, debolezza di Dio, abbi pietà dinoi. Ass. Signore, pietàCel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. Amen

«SSignore, tu hai parole di vita eterna». Le parole di vita eternache il Signore ha per noi sono raccolte, anzitutto, nella Leggee nei comandamenti. Quando noi mettiamo Dio al primo

posto nella nostra vita, eliminando ogni idolo e rivolgendogli parolesincere, allora siamo sul sentiero giusto. La legge e i comandamenti,parole importanti, si sono fatte vive nella morte e risurrezione diCristo. Il Figlio di Dio, infatti, è il motivo della nostra speranza: perchéè risorto dai morti, perché ha donato il suo spirito per la nostra pace.L’Eucaristia che celebriamo, sacramento dell’amore di Dio, è potenzae sapienza del Signore. È un sacramento che contiene una grandeenergia, la grazia, per vincere il male e il peccato, per continuare a camminare verso la Luce, laPasqua del Signore. Si tratta, però, di un cammino molto concreto, fatto di piccole tappe, di soste,di ripensamenti, di salite, di affaticamento, di speranza, di piccole gioie, di solidarietà vissute congli altri, di attese, di solitudini inspiegabili, di ferite da rimarginare. Il pane che oggi spezziamo coni fratelli e le sorelle che ci stanno accanto è una sosta felice, un riposo dolce.

3ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO B (viola) 11 MARZO 2012

Il Vangelo riprende il gesto simbolico e profeticodi Gesù della purificazione del tempio dagli inte-ressi economici. Dio non può essere presente inun tempio materiale quando esso non è piùluogo dell’incontro, ma è solo un centro dimagia, di superstizione, di oscuri interessi. IlPadre è presente in maniera nuova e perfettanella tenda di carne dell’umanità del Figlio. È luiil nuovo tempio. Per cogliere e vivere questanuova presenza è necessario «ricordare»: il verboin Giovanni indica l’esperienza della fede matu-ra e pasquale. È solo con questa «memoria» cheriusciamo a riconoscere il Cristo.

PRIMA LETTURA SedutiDal libro dell’Èsodo (20,1-17)[Forma breve][In quei giorni, 1Dio pronunziò tutte questeparole: 2«Io sono il Signore, tuo Dio, che tiho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dallacondizione servile:3Non avrai altri dèi di fronte a me.]4Non ti farai idolo né immagine alcuna diquanto è lassù nel cielo, né di quanto è quag-giù sulla terra, né di quanto è nelle acquesotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti aloro e non li servirai. Perché io, il Signore,tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce lacolpa dei padri nei figli fino alla terza e allaquarta generazione, per coloro che mi odia-no, 6ma che dimostra la sua bontà fino amille generazioni, per quelli che mi amano eosservano i miei comandamenti. [7Non pronuncerai invano il nome del Si-gnore, tuo Dio, perché il Signore non lasciaimpunito chi pronuncia il suo nome invano.8Ricòrdati del giorno di sabato per santifi-carlo.] 9Sei giorni lavorerai e farai ogni tuolavoro; 10ma il settimo giorno è il sabato inonore del Signore, tuo Dio: non farai alcunlavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né iltuo schiavo né la tua schiava, né il tuobestiame, né il forestiero che dimora pressodi te. 11Perché in sei giorni il Signore ha fatto ilcielo e la terra e il mare e quanto è in essi,ma si è riposato il settimo giorno. Perciò ilSignore ha benedetto il giorno del sabato elo ha consacrato. [12Onora tuo padre e tua madre, perché siprolunghino i tuoi giorni nel paese che il Si-gnore, tuo Dio, ti dà.13Non ucciderai.14Non commetterai adulterio.15Non ruberai.16Non pronuncerai falsa testimonianza con-tro il tuo prossimo.

17Non desidererai la casa del tuo prossimo.Non desidererai la moglie del tuo prossimo,né il suo schiavo né la sua schiava, né il suobue né il suo asino, né alcuna cosa cheappartenga al tuo prossimo».]Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 18)Rit. Signore,

tu hai parole di vita eterna

La legge del Signore è perfetta, rinfrancal’anima; la testimonianza del Signore è sta-bile, rende saggio il semplice. Rit.I precetti del Signore sono retti, fanno gioireil cuore; il comando del Signore è limpido,illumina gli occhi. Rit.Il timore del Signore è puro, rimane persempre; i giudizi del Signore sono fedeli,sono tutti giusti. Rit.Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, piùdolci del miele e di un favo stillante. Rit.SECONDA LETTURADalla prima lettera di san Paoloapostolo ai Corìnzi (1,22-25)Fratelli, 22mentre i Giudei chiedono segni e iGreci cercano sapienza, 23noi invece annun-ciamo Cristo crocifisso: scandalo per iGiudei e stoltezza per i pagani; 24ma percoloro che sono chiamati, sia Giudei cheGreci, Cristo è potenza di Dio e sapienza diDio. 25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è piùsapiente degli uomini, e ciò che è debolezzadi Dio è più forte degli uomini.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediLode e onore a te, Signore Gesù!Dio ha tanto amato il mondo da dare il Fi-glio unigenito; chiunque crede in lui ha lavita eterna.Lode e onore a te, Signore Gesù!VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni(2,13-25)

Ass. Gloria a te, o Signore13Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesùsalì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gen-te che vendeva buoi, pecore e colombe e, làseduti, i cambiamonete. 15Allora fece una

frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori deltempio, con le pecore e i buoi; gettò a terrail denaro dei cambiamonete e ne rovesciò ibanchi, 16e ai venditori di colombe disse:«Portate via di qui queste cose e non fatedella casa del Padre mio un mercato». 17Idiscepoli si ricordarono che sta scritto: «Lozelo per la tua casa mi divorerà».18Allora i Giudei presero la parola e gli dis-sero: «Quale segno ci mostri per fare questecose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggetequesto tempio e in tre giorni lo farò risorge-re». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questotempio è stato costruito in quarantasei anni etu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egliparlava del tempio del suo corpo. 22Quandopoi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli siricordarono che aveva detto questo e credet-tero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua,durante la festa, molti, vedendo i segni cheegli compiva, credettero nel suo nome. Malui, 24Gesù, non si fidava di loro, perché co-nosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcu-no desse testimonianza sull’uomo. Egli in-fatti conosceva quello che c’è nell’uomo.Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoPROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscita-to, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, eil suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-to, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELICel. Carissimi, in ogni uomo è inscritto ildecalogo della vita e della pace, della giusti-zia e della fratellanza.Lettore Diciamo con fiducia:Ass. DONACI, O PADRE,

LA SAPIENZA DELLA CROCE!1. Per la Chiesa. Perché in ogni momentovinca le suggestioni del male e si edifichinello Spirito del Cristo. Preghiamo.2. Per i sacerdoti. Perché guardando allarisurrezione di Gesù non si scoragginonell’esercizio quotidiano del loro ministeroe trovino collaboratori formati. Preghiamo. 3. Per gli Ebrei. Il Signore Dio nostro, cheli scelse primi fra tutti gli uomini ad acco-gliere la sua Parola, li aiuti a progredire sem-pre nell’amore del suo nome e nella fedeltàdella sua alleanza, e giungano alla pienezzadella redenzione. Preghiamo.4. Per la pace in Medio Oriente. Perché loSpirito del Crocifisso-Risorto illumini icuori di quanti detengono il potere in TerraSanta e fermi la mano omicida di quantivogliono la guerra. Preghiamo.5. Per la nostra comunità. Perché possia-mo celebrare la Pasqua convinti del nostroBattesimo, della nostra missione, vivendo inpace, senza mormorazioni. Preghiamo.Cel. Gesù, luce delle genti, fa’ che la tuaChiesa risplenda della tua stessa luce. Tuche vivi e regni per i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Per questo sacrificio di riconciliazioneperdona, o Padre, i nostri debiti e donaci laforza di perdonare ai nostri fratelli. PerCristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIO DI QUARESIMA IILa penitenza dello spiritoÈ veramente giusto renderti grazie, è bellocantare la tua gloria, Padre Santo, Dio onni-potente ed eterno. Tu hai stabilito per i tuoifigli un tempo di rinnovamento spirituale,perché si convertano a te con tutto il cuore, eliberi dai fermenti del peccato vivano levicende di questo mondo, sempre orientativerso i beni eterni. Per questo dono della tuabenevolenza, uniti agli angeli e ai santi, convoce unanime cantiamo l’inno della tua lode.

Preghiera di Quaresima«Signore e Sovrano della mia vita, non darmiuno spirito di pigrizia, di scoraggiamento, didominio e di vana loquacità! Concedi inveceal tuo servo uno spirito di castità, di umiltà,di pazienza e di carità. Sì, Signore e Sovrano,dammi di vedere le mie colpe e di non giudi-care mio fratello; poiché tu sei benedetto neisecoli dei secoli. Amen».

PREGHIERA DEL SIGNORECel. Siamo nella casa del Padre e a lui rivol-giamo la nostra preghiera che ci ha insegna-to il suo Figlio. Per questo, con gioia infini-ta, cantiamo insieme:Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Comunicare con il corpo di Cristo,morto e risuscitato, significa riconciliarsicon Dio, i fratelli e l’intero creato: scambia-tevi un segno di pace.ANTIFONA ALLA COMUNIONEMolti, vedendo i segni che Gesù faceva,credettero in lui (Gv 2,23).OppureIl passero trova la casa, la rondine il nidodove porre i suoi piccoli, presso i tuoi alta-ri, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.Beato chi abita la tua casa: sempre cantale tue lodi (Sal 84,4-5).DOPO LA COMUNIONE in piediCel. O Dio, che ci nutri in questa vita con ilpane del cielo, pegno della tua gloria, fa’ chemanifestiamo nelle nostre opere la realtàpresente nel sacramento che celebriamo. PerCristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Gesù accompagna il nostro camminoverso la Pasqua e ci libera da ogni paura: nelsuo nome andate in pace!Ass. Rendiamo grazie a Dio

La porta della fedeIl rinnovamento dellaChiesa passa anche attra-verso la testimonianza of-ferta dalla vita dei credenti:con la loro stessa esistenzanel mondo i cristiani sonoinfatti chiamati a far ri-splendere la Parola di veritàche il Signore Gesù ci ha lasciato. La Chiesaprosegue il suo pellegrinaggio fra le persecu-zioni del mondo e le consolazioni di Dio, an-nunziando la passione e la morte del Signorefino a che egli venga (cf. 1Cor 11,26). L’Anno della fede, in questa prospettiva, scri-ve papa Benedetto XVI al n. 6 del nuovo do-cumento, «è un invito ad un’autentica e rin-novata conversione al Signore, unico Salva-tore del mondo. Nel mistero della sua mortee risurrezione, Dio ha rivelato in pienezzal’Amore che salva e chiama gli uomini allaconversione di vita mediante la remissionedei peccati (cf At 5,31). Per l’apostolo Paolo,questo Amore introduce l’uomo ad unanuova vita: “Per mezzo del battesimo siamostati sepolti insieme a lui nella morte, perchécome Cristo fu risuscitato dai morti permezzo della gloria del Padre, così anche noipossiamo camminare in una nuova vita” (Rm6,4). Grazie alla fede, questa vita nuova pla-sma tutta l’esistenza umana sulla radicalenovità della risurrezione. Nella misura dellasua libera disponibilità, i pensieri e gli affetti,la mentalità e il comportamento dell’uomovengono lentamente purificati e trasformati,in un cammino mai compiutamente termina-

to in questa vita. La “fede che si rende operosa per mezzodella carità” (Gal 5,6) diventa un nuovocriterio di intelligenza e di azione che

cambia tutta la vita dell’uomo (cf. Rm 12,2;Col 3,9-10; Ef 4,20-29; 2Cor 5,17)».

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

Attualizzare la ParolaLa promulgazione della Legge è un momentofondamentale nella storia della salvezza, carat-terizzato dall’esplicito intervento di Dio chedetta la controparte dell’alleanza con Israele.L’aspetto più originale del codice dell’alleanzaè la sua premessa: Io sono il Signore tuo Dio…Jhwh indica nella relazione con lui la stradadella libertà per il suo popolo. Dio rimanefedele al suo patto. E noi? La nostra fede esigeil coraggio di essere vissuta totalmente, abbat-tendo le piccole infedeltà quotidiane.