III Correttivo al TU Ambiente: EMISSIONI IN ATMOSFERA · Emissioni in Atmosfera 2. Piano Gestione...

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Pordenone 29 Marzo 2011 SEMINARIO GRATUITO III Correttivo al TU Ambiente: EMISSIONI IN ATMOSFERA ing. Stefania Turrisi

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Pordenone 29 Marzo 2011

SEMINARIO GRATUITO

III Correttivo al TU Ambiente:

EMISSIONI IN ATMOSFERA

ing. Stefania Turrisi

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Emissioni in Atmosfera

PROGETTAZIONE

CONSULENZA

FORMAZIONE

VenetoTrentino Alto Adige

LombardiaFriuli Venezia Giulia

Società di ingegneria

ENERGIA SICUREZZA AMBIENTE

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Emissioni in Atmosfera

Emissioni in atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

2. Piano Gestione Solventi

3. Campionamento emissioni in atmosfera

4. Altri aspetti ambientali e rischi correlati

5. Alcune Linee Guida

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Campo di applicazione

e scadenziario

PRIMA PARTE

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Emissioni in Atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

… eppure avevo letto da qualche parte che questa attività non rientra ….

TITOLO II

Art. 269, c. 14

Art. 272

Allegato IV

… ma è ancora così ?

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Emissioni in Atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

Consiglio pratico:D.Lgs. 152/2006, art. 269, c. 1Fatto salvo quanto stabilito • dall'articolo 267, commi 2 e 3 [limiti per impianti di trattamento termico dei rifiuti + AIA];

• dal comma 10 del presente articolo [deposito di oli minerali, compresi i gas liquefatti]

• dall'articolo 272, commi 1 e 5 [parte I dell'Allegato IV “scarsamente rilevanti” + difesa nazionale ed alle emissioni provenienti da sfiati e ricambi d'aria esclusivamente adibiti alla protezione e alla sicurezza degli ambienti di lavoro]

per tutti gli STABILIMENTI che producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione […] rilasciata con riferimento allo stabilimento. I singoli impianti e le singole attività presenti nello stabilimento non sono oggetto di distinte autorizzazioni.

Inoltre (art. 267, c. 1) sono esclusi dal Titolo I gli impianti termici civili non disciplinati dal Titolo II (3 MW).

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Emissioni in Atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

CHI RICADE E NON RICADEVA nel c.a.: ESEMPI

• operazioni manuali;

• impianti mobili;

• lavorazioni meccaniche dei metalli con consumo complessivo di olio (come tale o come frazione oleosa delle emulsioni) > 500 kg/anno;

• impianti di emergenza;

CHI HA CAMBIATO DEFINIZIONE (All. IV, parte II)

• Verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all'uso non superiore a 50 kg/g [ex 15 t/a COV].

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Emissioni in Atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

SCADENZE ADEGUAMENTO (D.Lgs. 152/2006, art. 281)

Attività che RICADONO e NON RICADEVANO nel c.a.

• 31/07/2012: presentazione della domanda

• 01/09/2013: adeguamento

Stabilimenti con “VECCHIE” autorizzazioni

• 31/12/2011: anteriori al 1988 (anche art. 12)

• 31/12/2013: anteriori al 2006, Aut. < 01/01/2000

• 31/12/2015: anteriori al 2006, Aut. > 31/12/1999

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Emissioni in Atmosfera

1. Campo di applicazione e scadenziario

E NON E’ FINITA QUI !!!

Sono la TUA AUTORIZZAZIONE: LEGGIMI !!!

• Comunicazione avvio impianto

• Analisi avvio impianto• Analisi periodiche• Trasmissione / registrazione analisi

SCADENZIARIO !!!

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Piano Gestione Solventi

SECONDA PARTE

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

PGS: CHI DEVE FARLO ?

D.Lgs. 152/2006, art. 275 e allegato III alla Parte IV

• L’attività rientra nell’elenco (all. III)

E

• Il consumo di COV è maggiore della soglia

Normativa entrata in vigore nel 2004: i termini per l’adeguamento sono scaduti il 31/10/2007 !!!

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

Art. 275: COSA IMPLICA ?

ART. 269AUTORIZZAZIONE

ART. 275

Limiti a camino minori

Limiti emissioni diffuse

LIMITI PRESCRIZIONI

PGS annuale

RESTRIZIONI

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

LIMITI EMISSIONI A CAMINO PER CHI NON RIENTRA IN ART. 275

Allegato 1 alla Parte Quinta del D.Lgs. 152/2006:

Parte II � tabella D

•Classe I: 5 mg/Nmc

•Classe II: 20 mg/Nmc

•Classe III: 150 mg/Nmc

•Classe IV: 300 mg/Nmc

•Classe V: 600 mg/Nmc

•Polveri: 50-150 mg/Nmc

Parte III � valori limite per specifiche tipologie di impianti, es.

•punto 47: impianti di verniciatura in serie

•punto 48: altri impianti di verniciatura ed essiccatori

•47 e 48: polveri 3 mg/Nmc

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

LIMITI PER CHI RIENTRA IN ART. 275Sono definiti limiti diversi per le diverse attività, distinti in limiti alle

emissioni convogliate e diffuse, ovvero espressi in termini di emissioni

totali (D.Lgs. 152/2006, art. 275 e parte III dell’allegato III alla Parte Quinta)

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

Art. 275: RESTRIZIONI IN CASI PARTICOLARI

Limiti più restrittivi per sostanze cancerogene, mutagene, teratogene:

• 2 mg/Nmc con flussi > 10 g/h

per R45, R46, R49, R60, R61

• 20 mg/Nmc con flussi > 100 g/h

per R40, R68.

Installazione di apparecchiature per la misura e la registrazione in continuo delle emissioni nei punti:

• presidiati da dispositivi di abbattimento e

• con flusso di massa emesso > 10 kg(COT)/h

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

548,3 g/l60,9%VOC (Carbonio volatile)

900 g/l100%VOC (Direttiva 1999/13/CE)

COV: di cosa si tratta ?

Esempi di COV sono toluene, xilene, stirene, acetato, alcool, etc., contenuti principalmente:

• nei prodotti vernicianti e ausiliari (per agevolare l’applicazione del prodotto, al termine della quale rimane solo il Residuo Secco);

• nei solventi (con funzione sgrassante).

Sono indicati nelle Schede di Sicurezza come componenti (punto 2 o 3) e, soprattutto come TOTALE (al punto 9):

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

COV: che fine fanno ?

La velocità di evaporazione dipende dalla tensione di vapore del COV, ma il risultato finale (ottenuto in tempi diversi) è sempre l’EVAPORAZIONE COMPLETA, DA UN SISTEMA APERTO; i COV evaporati possono:

• essere convogliati a un camino esterno;

• diffondersi in ambiente di lavoro.

Un fusto chiuso manterrà invece sostanzialmente inalterata la composizione del liquido contenuto

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Emissioni in Atmosfera Acqua

R.S.R.S.

2. Piano Gestione Solventi

E IL RESIDUO SECCO ?

Cat.

(>50% COV)

Dil.

(100% COV)

Cat.

(con COV)Acqua

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

I1

I2

O2 (scarichi idrici)

(recupero/riutilizzo)

O3

O4

O6 (rifiuti)

O7

O8 (riuso esterno)

O9(COV scaricati in altro modo)

(acquisto / consumo)

(em. diffusa in aria)

(residuo del prodotto)

O1 camino O5 (sistemi di abbattimento:reazioni chimico-fisiche)

(preparati venduti)

INPUT = I1 + I2

Emissione diffusa F = I1 – O1 – O5 – O6 – O7 – O8 = O2 + O3 + O4 + O9

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

EMISSIONE A CAMINO

75 mg/mc

100 mg/mc

125 mg/mc

X 10.000 mc/h X 10.000 mc/h X 10.000 mc/h

750 g/h 1.000 g/h 1.250 g/h

O1 = 3.000 g/h

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

VERIFICA DI CONFORMITA’: DUE ALTERNATIVE

Principio di Equivalenza

Em. DIFFUSA MaxEm. DIFFUSA REALE (F)

Em. CONVOGLIATA con limiti Max e operatività Max

Em. CONVOGLIATA REALE (O1)

Emissione TOTALE = Diffusa + Convogliata

Emissione BERSAGLIO

Emissione TOTALE REALE (PGS: O1+F)

Em. DIFFUSA MaxEm. DIFFUSA REALE (F)

Em. CONVOGLIATA con limiti Max e operatività REALE

Em. CONVOGLIATA REALE (O1)

AUTORIZZAZIONEVERIFICA ANNUALE

<<

< ∀∀∀∀ camino

<

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

CALCOLO EMISSIONE BERSAGLIO (EB)

EB = RS x FM x PM

RS = Residuo secco [t/anno]FM = Fattore moltiplicativo [es. 4 per rivestimento Legno]PM = Percentuale moltiplicativa [es. 25% per rivest. Legno]

ESEMPIO (Rivestimento Legno)Consumo vernice = 20 t/annoR.S. medio ponderato = 40%Consumo RS = 8 t/annoConsumo COV = 12 t/annoEB = 8 x 4 x 25% = 8 t/anno

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

PGS: QUANDO?

D.Lgs. 152, all. III alla Parte Quinta, § 3.1

Il gestore […] comunque almeno una volta all'anno, fornisce all'autorità competente i dati di cui al punto 4.1 [ovvero PGS]

D.Lgs. 152/2006, art. 279 (Sanzioni), c. 2

2. Chi, nell'esercizio di uno stabilimento, viola i valori limite di emissione o le prescrizioni stabiliti dall'autorizzazione, dagli Allegati I, II, III o V […] èpunito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda fino a 1.032 euro.

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Emissioni in Atmosfera

2. Piano Gestione Solventi

PGS: E SE I CONTI NON TORNANO?

Si consiglia:

• monitoraggio degli acquisti e delle SdS

• redazione di un bilancio semestrale per stimare l’andamento dei consumi e delle emissioni, al fine di intensificare le attività di controllo e ridurre le emissioni;

• in casi estremi valutare la necessità di richiedere una modifica (preventiva) alla propria autorizzazione.

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Emissioni in Atmosfera

CORRETTA GESTIONE RIFIUTI

Ridurre il più possibile la produzione di COV nei rifiuti

Evitare la presenza di fusti aperti con residuo di materiale volatile (emissione diffusa)

2. Piano Gestione Solventi

Privilegiare prodotti a BASSA % COV

Tecniche di applicazione con ELEVATA EFFICIENZA DI TRASFERIMENTO

Migliorare l’EFFICIENZA DEL SISTEMA DI ASPIRAZIONE (compartimentazione, manutenzione, …)

… valutare SISTEMI DI ABBATTIMENTO (in funzione delle portate e delle concentrazioni)

Controllare i CONSUMI di COV

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Campionamento

emissioni in atmosfera

TERZA PARTE

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Riferimenti:

D.Lgs. 152/2006, all. VI alla Parte Quinta, § 3.5

3.5. La sezione di campionamento deve essere posizionata secondo la norma UNI 10169 (edizione giugno 1993) o, ove ciò non sia tecnicamente possibile, secondo le disposizioni date dalle autorità competenti per il controllo, sentito il gestore.

La sezione di campionamento deve essere resa accessibile e agibile, con le necessarie condizioni di sicurezza, per le operazioni di rilevazione.

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169:2001 (capitolo 7)

Posizione della sezione di campionamento

Al fine di assicurare una distribuzione sufficientemente omogenea della velocità dell’effluente gassoso nella sezione di misurazione sezione deve essere individuata in un tratto rettilineo del condotto (privo di curve, variazioni di sezione o altre discontinuità) di lunghezza non minore di 7 diametri idraulici (5 prima e 2 dopo il tronchetto).

Nel caso in cui il flusso,subito dopo il tratto rettilineo dove è posizionata la sezione di misurazione, sfoghi direttamente in atmosfera, il tratto rettilineo di condotto dopo la sezione di misurazione deve essere di almeno 5 diametri idraulici (per un totale di 10 diametriidraulici).

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169:2001

Posizione della sezione di campionamento

Es. camino ø 800

4 metri

sezione di campionamento

4 metri

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169:2001 (capitolo 7 e appendice C)

Posizione della sezione di campionamento

Ove non siano rispettate le condizioni suddette èpossibile ottenere condizioni analoghe applicando quanto indicato nell’appendice C.

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Come è fatto un tronchetto (MU 422)

Filettato 2 ½ ”

Flangiato 4 ”

(isocinetismo)

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169 (capitolo 8)

Quanti tronchetti? SEZIONI CIRCOLARI

1 tronchetto per diametri < 50 cm

2 tronchetti ortogonali tra loro:

• per diametri > 50 cm

• in ogni caso se la sezione di campionamento è posizionata su un tratto di condotto orizzontale o obliquo

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169 (capitolo 8)

Quanti tronchetti? SEZIONI RETTANGOLARI

Il rapporto lato maggiore/lato minore deve essere < 1,5

416> 1,50

390,38 – 1,50

240,07 – 0,38

1-< 0,07

Numero minimo tronchetti

Numero minimo

sottosezioni

Area sezione [mq]

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Ma come ci arrivo lassù

???

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Sono arrivato, ma ora come faccio ???

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

UNI 10169 (paragrafo 6.2)

Dimensionamento piattaforma

• superficie consigliata di 5 mq;

• corrimano all’altezza di 0,5 m e di 1 m, che consentano il corretto posizionamento delle attrezzature;

• bordi di base verticali alti 0,25 m;

• catene rimuovibili alla sommità delle scale di accesso;

• eventuali montacarichi per la movimentazione delle apparecchiature di prova;

• adeguata illuminazione;

• eventuale protezione per il personale e le apparecchiature (all’aperto);

• eventuale presa elettrica (220 V).

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Accesso e piattaforma in sicurezza

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Accesso e piattaforma in sicurezza

Contemporaneità

Sicurezza

Identificazione

Raggiungibilità

Autonomia

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Accesso e piattaforma in sicurezza – ARPA FVG

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Lucernari: NO!

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

Lucernari: OK!

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

SOLUZIONI ALTERNATIVE AL TETTO

In fase di progettazione / adeguamento, valutare un percorso dei tubi di aspirazione tali da consentire il posizionamento della sezione di campionamento all’interno dello stabilimento, in posizione raggiungibile e agibile in sicurezza, senza interferenze con le lavorazioni

Questa soluzione garantisce

l’esecuzione dei campionamenti

anche con avverse condizioni

atmosferiche e può evitare

onerosi interventi di

accesso in sicurezza.

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

SOLUZIONI ALTERNATIVE

In presenza di un sistema di abbattimento, es. un FILTRO, progettare l’impianto pensando anche alla MANUTENZIONE

“Chi ci va a cambiare le maniche?”

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Emissioni in Atmosfera

3. Campionamento emissioni in atmosfera

CAMPIONAMENTO, ANALISI E REGISTRAZIONI

Quanti campionamenti?

in caso di misure discontinue, media di almeno tre letture consecutive e riferita ad un'ora di funzionamento dell'impianto nelle condizioni di esercizio più gravose [D.Lgs. 152/2006, all. VI alla Parte Quinta]

Registri [D.Lgs. 152/2006, all. VI alla Parte Quinta]

• Appendice 1 - Schema esemplificativo dei registri relativi ai controlli discontinui

• Appendice 2 - Schema esemplificativo del registro relativo ai casi di interruzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento (manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzione dell'impianto produttivo)

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Altri aspetti ambientali

e rischi correlati

QUARTA PARTE

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Emissioni in Atmosfera

4. Altri aspetti ambientali e rischi correlati

1. Gestione RIFIUTI

2. Gestione SCARICHI IDRICI

3. Rischio caduta dall’alto (lavori in QUOTA)

4. Rischio CHIMICO

5. Rischio INCENDIO / ESPLOSIONE

6. Sollevamento manuale dei CARICHI

7. DUVRI (D.Lgs. 81/2008, art. 26)

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Alcune Linee Guida

QUINTA PARTE

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Emissioni in Atmosfera

5. Alcune Linee Guida

1. Regione FVG - LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO (2006)

2. ARPAV, Provincia di Treviso – Standardizzazione delle metodologie operative per il controllo delle emissioni in atmosfera (2009)

3. ARPAV – Indicazioni per il corretto posizionamento del punto di prelievo

4. www.provincia.pordenone.it � MODULISTICA - Settori Tecnici – Tutela Ambientale

5. Gruppo edilizia Regione Veneto, ULSS 22 – Rischio caduta dei lucernari

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