II Rivoluzione industriale: UNDICESIMO concorrente
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La seconda
rivoluzione
industriale
Aspetti della prima
industrializzazione
europea
dell’Ottocento
Il secolo XIX vide il trionfo dell’industria in Europa, in particolare nella parte
nord-occidentale del continente.
L’industria trasforma la vita economica e sociale
Trasformazioni apportate dalla Rivoluzione industriale (cominciata in Inghilterra nel ‘700):
-trasformò il modo di lavorare dei cittadini grazie alle fabbriche
-esaltò il ruolo degli imprenditori, che entrarono a far parte della classe dirigente
-comportò la concentrazione della manodopera nelle fabbriche
-determinò la nascita della classe operaia
A tutto questo si aggiunse successivamente…
-aumento della popolazione urbana
-nuovi sistemi di trasporto e di comunicazione
-espansioni di attività commerciali e finanziarie
-sviluppo della ricerca scientifica
-nuove invenzioni tecnologiche
Industrializzazione nei
paesi dell’Europa
Costruzione delle ferrovie
Intorno al 1840, ebbe inizio in Europa e negli Stati Uniti la costruzione di ferrovie.
Grazie a delle specializzazioni i treni divennero sempre più veloci.
Gli stati europei più avanzati si dotarono presto di reti ferroviarie; lungo le strade ferrate più importanti sorsero diverse stazioni.
L’Inghilterra è la prima “officina del mondo”
Intorno al 1820, l’Inghilterra era il paese più industrializzato.
Si basava soprattutto su:
-la produzione di filati e tessuti
-le costruzioni meccaniche
-la produzione siderurgica
-i cantieri navali
Il Belgio si specializza nell’industria ferroviaria
Agli inizi dell’Ottocento, dopo l’Inghilterra, il Belgio era il paese più industrializzato d’Europa.
I motivi del suo sviluppo economico furono sostanzialmente tre:
- La posizione geografica
- La lunga tradizione artigianale
- Le grandi risorse minerarie
La costruzione della rete ferroviaria fu iniziata negli anni Trenta.
Ciò determinò lo sviluppo dell’industria siderurgica e meccanica, che si specializzò nella costruzione di locomotive e vagoni.
L’industria francese si sviluppa gradualmente
La Francia iniziò la sua industrializzazione durante il blocco continentale imposto da Napoleone.
Le innovazioni più importanti si verificarono nell’industria tessile e nello sviluppo delle raffinerie di zucchero.
Una forte accelerazione si verifica nella Germania occidentale
L’industrializzazione in Germania si verificò quando furono abbattute le barriere doganali interne (1834).
Senza questo “mercato comune” la Germanianon sarebbe riuscita a industrializzarsi, per via delle piccole guerre civili, che avrebbero impegnato i cittadini a combattere, al posto di costruire ferrovie, strade, canali navigabili; ma soprattutto avrebbero ostacolato la mobilità della manodopera e gli investimenti di capitali da una regione all’altra.
Queste furono le industrie maggiormente sviluppate:
- metallurgica
- tessile
- mineraria
-delle armi
-dei giocattoli
-lavorazione del ferro, ceramica, porcellana e vetro
Germania
Est
Agricoltura arretrata
Ovest
Distretti industriali
L’Italia reste un paese industrialmente arretrato
Alla metà dell’ Ottocento, l’Italia era un paese quasi esclusivamente agricolo.
La Restaurazione aveva creato delle barriere doganali, provocando l’isolamento dei singoli stati.
Tutti gli stati dell’Italia avevano leggi, moneta, pesi e misure differenti.
Il Piemonte, Liguria e il Lombardo-Veneto applicavano la lavorazione tessile e dei metalli.
Ma le industrie rimanevano comunque arretrate rispetto a quelle degli altri paesi.
Si sviluppano le
industrie durante la II
rivoluzione industriale
L’industria elettrica
1869: Antonio Pacinotti realizzò la DINAMO
1878: Thomas Alva Edison inventò la prima lampadina elettrica
1880: fu presentato a Berlino il primo locomotore elettrico
DinamoGeneratore di energia elettrica a corrente continua
Successivamente le strade di New York furono dotate di illuminazione elettrica.
A Londra veniva inaugurata la prima tramvia elettrica.
L’industria della comunicazioneGli uomini decisero di utilizzare quest’energia
per comunicare a distanza.
Il successo maggiore lo ebbe il telegrafo, si trattava di un “apparato registratore”.
Il messaggio veniva poi trasmesso a carta in codice: il famoso CODICE MORSE.
CODICE MORSECodice formato da linee e punti che veniva utizzato come codice per comunicare a distanza
Un passo fondamentale nella storia fu l’invenzione del telefono da parte dello statunitense Allexander Bell e poi brevettato dall’italiano Antonio Meucci nel 1871.
Successivamente, nel 1878 Bell inaugurò il primo impianto telefonico a New Haven.
La diffusione del telefono non fu però immediata.
L’industria petrolifera
Effetti altrettanto rivoluzionari derivarono dall’estrazione del petrolio e della sua utilizzazione come combustibile per l’illuminazione e il riscaldamento elettrico
Nel 1870 nacque negli Stati Uniti la standard oil company che riuscì ad assicurarsi il 90% della produzione nazionale.
.
L’industria meccanica
Nel 1885 Daimler e Benz inventarono il motore a scoppio, e successivamente furono costruite anche le prime automobili
L’industria chimica
Si sviluppò, oltre all’industria elettrica e meccanica, anche l’industria chimica. Che permise di creare nuovi:
-fertilizzanti
-coloranti
-materie plastiche
-medicinali
La conservazione dei cibi raggiunse traguardi insperati, mediante la refrigerazione degli alimenti, che permise di immagazzinare grandi scorte alimentari.
Nel 1886 fu inventato il primo vaccino contro la la rabbia, successivamente fu messa in commercio l’aspirina, e poi l’antibiotico.
L’industrializzazione in
Italia
L’industria nazionale muove i primi passi
Nel 1872, a Milano nacque la Pirelli, l’industria della gomma destinata a svolgere un ruolo fondamentale nell’economia nazionale.
Inoltre ci furono diverse industrie alimentari: la Cirio, la Rossi e la Branca.
Nel 1884 iniziarono a produrre le acciaierie Terni, il più importante complesso siderurgico italiano.
Tra il 1896 e il 1913 ci fu un grande slancio, l’Italia entrò nel triangolo industriale, i cui i vertici erano Torino, Milano e Genova.
Cinque sono i settori trainanti
I progressi più significativi si presentarono nell’industria:
-siderurgica
-meccanica
-chimica
-elettrica
-delle comunicazioni
Conseguenze della II rivoluzione industriale
colonie socialismo
Le colonie
Riprende la spinta alla spartizione del mondo
La ripresa del colonialismo negli ultimi ventenni dell’Ottocento fu determinata soprattutto dalla necessita di assicurarsi il rifornimento di materie prime a prezzi vantaggiosi.
Un’ulteriore spinta derivò dall’aumento della popolazione; nei nuovi territori, infatti, poteva essere dirottata la manodopera eccedente e gli elementi più turbolenti, che rappresentavano un pericolo per l’ordine pubblico e la pace sociale
I domini britannici sono sparsi per tutti i continenti
L’impero coloniale inglese, possedeva diversi territori in Asia, e altrettanti in Africa.
La Francia controlla il Sud-Est asiatico e l’Africa Equatoriale
La Francia approfittò di qualsiasi occasione per influenzare gli altri popoli con la loro politica la loro economia.
In Asia creò l’”Unione Indocinese”, mentre in Africa conquistò dei territori centro-occidentali.
La Germania ha possedimenti in Africa e nell’Oceano Pacifico
La Germania volle ampliare le sue attività commerciali, allora s’impadronì dell’Africa sud-occidentale e dell’Africa orientale tedesca, inoltre conquistò alcune isole e arcipelaghi dell’Oceano Pacifico.
Anche le nazioni minori hanno territori coloniali
Alcuni possessi coloniali avevano il Belgio, l’Olanda , il Portogallo, la Spagna e l’Italia.
Il socialismo
Socialismo utopistico
Nasce in Francia il socialismo utopistico per via delle tante ingiustizie sociali, povertà e sofferenza nelle città.
È successivamente definito utopistico perché presenta un mondo difficilmente realizzabile.
Socialismo scientifico
Marx ed Engels nel 1848 chiamarono a raccolta tutti i PROLETARI grazie a un manifesto del partito comunista, perché si uniscano alla lotta contro la BORGHESIA CAPITALISTA e contribuiscano a erigere la futura società socialista.
BORGHESIA CAPITALISTAClasse sociale che spende i capitali nell’iniziativa economica di produrre un profitto.
PROLETARIColoro che disponevano solo delle capacitàlavorative: braccianti, operai, contadini
Il socialismo scientifico di Marx e Engels si basa su diversi principi base:
-l’uguaglianza giuridica
-l’uguaglianza sociale
-l’uguaglianza economica
FONTI
• E. Bonifazi, F. Chiara; Civiltà Senza Frontiere VOL. 2B, Ed. Bulgarini, 2009
• Immagini tratte dal web