Igiene e sicurezza nelle piscine · 06/03/2017 4 Da «Piscine ad uso natatorio» Rapporti ISTISAN...
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06/03/2017
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Igiene e sicurezza nelle piscineLavoratore sicuro Nuotatore sicuro
I RISCHI IN PISCINA:DALLE INFEZIONI AGLI INCIDENTI
Dott. Stefano Ferrarese
Dirigente medico SPISAL – Distretto Treviso
Rischi per la salute e sicurezza
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Rischi per la salute e sicurezza
Il pericolo è sempre in agguato,
Per gestirlo, la prima regola è non ignorarlo
e quindi….
Luoghi interessati
• Piano vasca – spazi perimetrali
• Spogliatoi, docce, bagni
• Locali tecnici
Soggetti interessati
• Utenti: frequentatori e bagnanti
• Personale di servizio: assistente bagnanti, addetto agli impianti tecnologici,
addetto alla sanificazione/pulizie
Rischi per la salute e sicurezza
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Rischi per la salute e sicurezza
Pericolo-Rischio
• Agenti biologici: microorganismi
• Agenti chimici: agenti disinfettanti e loro sottoprodotti
• Agenti fisici: traumi-lesioni-fratture, annegamenti, UV, microclima
Quadro epidemiologico delle infezioni da contaminazione delle superfici
• Funghi 39%
• Virus 33%
• Batteri 27%
• Parassiti 1%
Fonti di rischio: ingestione, inalazione o contatto cutaneo con microrganismi
patogeni (batteri, virus, funghi, protozoi) derivanti da contaminazione dell’acqua
o delle superfici circostanti al piano vasca (pavimenti, rivestimenti murari,
trampolini, corrimano, scalini), bagni, docce, spogliatoi
Sicurezza in piscina. I principali patogeni: aspetti analitici correlate.
Di Popolo A. Monaldi Arch Chest Dis 2006; 66:307-10.
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Da «Piscine ad uso natatorio» Rapporti ISTISAN 07/11
Agenti infettivi riscontrabili in acque di piscina
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Quadri clinici - epidemiologia
• 48% Patologie gastroenteriche
• 21% Patologie cutanee (follicoliti, verruche, candidosi, micosi)
• 11% Patologie respiratorie acute
• 20% Altro (meningoencefalite amebica, meningite, leptospirosi, otite esterna,
patologie miste)
Faringiti (anche da irritazione chimica)
Congiuntiviti (anche da irritazione chimica)
Da Centers for Disease Control Rapporti biennio 2003-2004
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Pseudomonas Aeruginosa
Quadri clinici
Soggetti più «fragili»: infanti, donne in gravidanza, immunodepressi
• follicoliti
• otite esterna
• ferite infette
• polmoniti
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Epidermophyton floccosum
Trichophyton
Malassezia furfur
Quadri clinici
• piede dell’atleta
• altre micosi cutanee (tinea, pitiriasi)
• micosi ungueali
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Human Papilloma Virus
Molluscipoxvirus
Quadri clinici
• Verruche
• Mollusco contagioso
Adenovirus
Quadri clinici
Congiuntivite follicolare, cheratocongiuntivite epidemica, febbre acuta faringo-
congiuntivale, gastroenteriti
Da «Piscine ad uso natatorio» Rapporti ISTISAN 07/11
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella pneumophila
Fattori di rischio ambientali
• impianti di trattamento-condizionamento dell’aria: acque di condensa
• frangigetto di docce e rubinetti
• Inalazione degli aerosol contaminati
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionella
Fattori di rischio personali
• Età > 40 anni
• Sesso maschile
• Tabagismo
• Malattie concomitanti (diabete, malattie cardiovascolari,
immunosoppressione da corticosteroidi, malattie croniche
debilitanti, insufficienza renale cronica, malattie ematologiche,
tumori, ipersideremia)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella
Legionellosi - Epidemiologia
• Prevalenza: nel 2012 in Europa sono stati riportati 5.852 casi di
legionellosi recensiti in 29 paesi europei;
• Incidenza
� Europa - nel 2012: 11,5 casi per 1.000.000 di abitanti, con
un tasso di letalità del 9%
� Italia – nel 2013: 22,6 casi per 1.000.000 di abitanti con un
tasso di letalità del 10,4% (notifiche ISS)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionellosi - Epidemiologia
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella
Controllo del rischio - Protocollo
• notifica legionellosi: obbligatoria, D.M. 15/12/90 e successive integrazioni
• “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi“. Accordo tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, 7 maggio 2015
• D. Lgs 81/2008, Titolo X
• Controlli interni con campionamenti: acqua, sedimenti, biofilm
ISO 11731-1:1998 “Water quality- detection and enumeration of Legionella”
ISO N. 11731-2: 2004 Part 2: “Direct membrane filtration method for waters
with low bacterial counts”
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionella
Controllo del rischio - Protocollo
• Valutazione del rischio - specificità della struttura e degli impianti
• Gestione del rischio - interventi e procedure volte a rimuovere
definitivamente / contenere le criticità individuate nella fase precedente
• Comunicazione del rischio - informare, formare, sensibilizzare i soggetti
interessati dal rischio potenziale (gestori degli impianti, personale addetto al
controllo, esposti, ecc.)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Ricorda:
Fattori determinanti la presenza/proliferazione:
• secrezioni nasali, orofaringee, urina-feci
• materiali grassi provenienti dalla pelle dei bagnanti (desquamazione,
lozioni, creme solari, cosmetici)
• cattiva manutenzione impianti;
• trattamenti di disinfezione insufficienti;
• temperatura e pH dell’acqua;
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Ricorda:
Elementi di gestione del rischio:
• carico inquinante: numero massimo dei bagnanti, norme igieniche di pre-
accesso alle vasche (doccia, lavapiedi, strucco, ecc…);
• trattamento dell’acqua: disinfettanti, floculanti, correttori di pH, sostanze anti
alghe, reintegro quotidiano di acqua fresca (≥ 5%)
• temperatura dell’acqua;
• disinfezione superfici (piani vasca, docce, bagni, spogliatoi)
• ricambi d’aria
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Da «Piscine ad uso natatorio» Rapporti ISTISAN 07/11
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio chimico
Disinfettanti e relativi sottoprodotti di disinfezione
Fonti di rischio: ingestione, inalazione o contatto cutaneo con sostanze
chimiche "normalmente" presenti o conseguenti ad eventi accidentali
Fattori determinanti
• cloramine: irritazione mucose (congiuntiviti, faringiti), sistema respiratorio
(asma, rinite)
• trialometani – cloroformio (assorbimento respir. e cutaneo 80%): idem
• cloro gassoso: post incidente (nell’impianto di clorazione, nella gestione dei
presidi di disinfezione/pulizia delle superfici) – edema p.
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio chimico
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Gestione del rischio
• formazione specifica di coloro che operano nell’impianto (procedure,
corretto stoccaggio, DPI, dispositivi di soccorso)
• misure comportamentali per ridurre il carico organico e quindi ottenere una
minor necessità di clorazione;
• alternative al cloro: depurazione per elettrolisi, disinfezione all’ozono,
depurazione ai raggi UV;
• controllo temperatura dell’acqua e stabilità del pH;
• adeguata quantità di acqua di reintegro (30 l/frequentatore; 5% volume
vasca)
• adeguati ricambi d’aria (≥ 20 m3 / h per ogni m2 di vasca), umidità relativa
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio chimico
raggi UV, calore: esposizione eccessiva/incongrua a fattori
normalmente presenti
Fattori determinanti :
• Shock termico: entrata in vasca senza «acclimatamento» o senza adeguato
intervallo dopo assunzioni dei pasti
• Colpo di sole, colpo di calore (condizioni di ipersuscettibilità: patologie
cardiache, circolatorie, insuff. ventilazione locali caldaie)
• Scottature da raggi UV: condizioni di ipersuscettibilità (fototipo, farmaci,
profumi-deodoranti, cosmetici)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio fisico
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Gestione del rischio
• entrata in acqua graduale (non tuffo, scaletta)
• rispetto dell’intervallo dopo l’assunzione di cibo
• evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata
• adeguato reintegro liquidi persi con la sudorazione
• uso di creme solari con filtro adeguato al fototipo, rinnovo dell’applicazione
ogni 2-3 ore (doccia saponata prima del ritorno in vasca)
• consultare il medico in caso di patologie o terapie
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio fisico
Traumi:contusioni, distorsioni, fratture, traumi spinali, ferite lacero-contuse,
Dinamiche più frequenti
• collisioni con il bordo vasca / pavimento (tuffi, scivolamento-caduta)
• collisioni persona-persona
• lesioni muscolo-tendinee (mano,
polso, spalla, ginocchio, caviglia);
• fratture del cranio, lacerazione del
timpano - barotrauma
• fratture al tratto cervicale, dorsale,
lombare, osso sacro, coccige;
• fratture al bacino, al torace;
• fratture agli arti superiori (braccio,
avambraccio, polso e mano);
• fratture agli arti inferiori (femore,
tibia, perone, piede);
• lesioni dentarie;
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
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Traumi: contusioni, distorsioni, fratture, traumi spinali, ferite lacero-contuse
Fattori determinanti
• comportamento scorretto degli utenti: corsa su superfici bagnate, calzature
inadeguate, «giochi pericolosi», scivoli - trampolini
• distrazione - mancato rispetto dei normali principi di precauzione
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
Traumi: contusioni, distorsioni, fratture, traumi spinali, ferite lacero-contuse
Gestione del rischio
• istruzione utenti: cartelli di informazione / divieto
• installazione di corrimano, scalette, gradini
• piastrellatura antiscivolo delle superfici (piano vasca, docce, spogliatoi),
griglie e punti di scolo
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
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Annegamento:
Fattori determinanti
• comportamento scorretto degli utenti: tuffi imprevisti, immersione forzata,
carenza di supervisione
• sopravalutazione delle proprie capacità – esaurimento delle forze
• iperventilazione forzata (vertigini, visione offuscata, formicolio agli arti,
crampi, sensazione di stordimento e sincope)
• shock termico-congestione
• impatto con bordo/fondo vasca
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
Annegamento:
Gestione del rischio
• Numero massimo bagnanti
• Rapporto n° bagnanti / assistente bagnanti
• Materiale informativo sulle regole di comportamento (cartelloni, depliant,
ecc…)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
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Elettrocuzione
Fattori determinanti
• impianti con elementi di non rispetto delle norme specifiche per
ambienti umidi
• uso scorretto di attrezzature (macchinari per le pulizie con
alimentazione alla rete elettrica, impianti hi fi,…..)
Gestione del rischio
• impianti a norma (CEI 64-8 parte 7 – ambienti speciali)
• adozione di norme di comportamento
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
Elettrocuzione
Gestione del rischio
• impianti a norma (CEI 64-8 parte 7 – ambienti speciali)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
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Ustioni
Fattori determinanti
• locali tecnici: impianti con elementi di non rispetto delle norme specifiche
(valvole di sicurezza, isolamenti elementi caldi)
• assente/scorretta segnalazione degli elementi caldi del circuito
Gestione del rischio
• isolamento degli elementi caldi
• corretta segnaletica di identificazione degli stessi
• adozione di norme di comportamento
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio infortunistico
Rischi per la salute e sicurezza:
Gestione dei rischi
…e allora, come gestire TUTTI questi rischi…Ciao mamma, vado in
piscina…..
ho già messo il costume !…fantasia e iniziativa personale bastano ?...
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Rischi per la salute e sicurezza:
Gestione dei rischi
…ma nooooo,
si inizia con
analisi e pesatura dei rischi, poi
pianificazione e realizzazione degli interventi….
Il tutto, ovviamente,
realizzato con stile !!!
Elementi di Gestione del Rischio
….questione di stile…..
Attività di gestione e autocontrollo
• applicazione di procedure di disinfezione e sanificazione degli
ambienti e dell’acqua
• frequenza degli interventi di pulizia programmata in base alla
struttura nel suo complesso e dei dati relativi al numero e alla
frequenza dei fruitori
• controlli periodici all’interno dell’impianto permettono l’individuazione
di specifici “punti critici” su cui agire per minimizzare il rischio
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….questione di stile…..
Rispetto delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro
• adeguata valutazione dei rischi
• adozione delle azioni di prevenzione e gestione del rischio
• informazione e formazione dei lavoratori
Elementi di Gestione del Rischio
….questione di stile…..
Norme comportamentali da parte del singolo
• astenersi dalla frequenza della piscina nel periodo di affezioni
morbose infettive;
• prima dell’entrata in vasca fare la doccia (saponata) e passare
attraverso la vasca lavapiedi;
• non camminare a piedi nudi sui bordi della piscina, nelle docce e
negli spogliatoi e servizi
1 di 2
Elementi di Gestione del Rischio
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….questione di stile…..
Norme comportamentali da parte del singolo
• al termine dell’attività fisica, lavare accuratamente ogni parte del
corpo, preferendo saponi a pH leggermente acido;
• dopo la doccia, asciugare con cura ogni parte del corpo per eliminare
del tutto l’umidità
2 di 2
Elementi di Gestione del Rischio
«Nelle questioni di stile, nuota con la corrente.
Nelle questioni di principio, rimani saldo come una roccia.»
Thomas Jefferson (Shadwell, 13 aprile 1743 – Charlottesville, 4 luglio 1826)
3º Presidente degli Stati Uniti d'America (4 marzo 1801 - 3 marzo 1809)
GRAZIE
Elementi di Gestione del Rischio
….alla fine…..
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• Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province
Autonome di Trento e di Bolzano - Aspetti igienico-sanitari per la
costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso
natatorio - Repertorio Atti n. 1605 del 16 gennaio 2003
• Regione Veneto - Delibera Giunta Regionale n. 1173 del 18 aprile
2003: recepisce accordo del 2003 che diventa atto amministrativo
• Regione Veneto - Delibera Giunta Regionale n. 3583 del 28
novembre 2003: definizione degli ambiti di intervento regionale in
tema di piscine
Richiami normativi
• Regione Veneto - Delibera Giunta Regionale n. 4019 del 22
dicembre 2009: Progetto regionale piscine. Modulo operativo 09 -
piano regionale dei controlli. Prosecuzione attività di monitoraggio
ARPAV prevista dalla D.G.R. del 4 ottobre 2005, n. 2872.
• CONI - Delibera del Consiglio Nazionale n. 1379 del 25 giugno 2008:
linee guida sui criteri di qualità del servizio, di funzionalità e di
sicurezza, per la realizzazione di impianti sportivi (es. parchi
acquatici)
Richiami normativi
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Classificazione e campo di applicazione
• a/1) piscine pubbliche: le piscine comunali
• a/2) piscine ad uso collettivo: quelle inserite in strutture già adibite, in
via principale, ad altre attività ricettive (alberghi, camping,
complessi ricettivi e simili) nonché quelle al servizio di collettività,
palestre o simili, accessibili ai soli ospiti, clienti, soci della struttura
stessa.
• a/3) gli impianti finalizzati al gioco acquatico
Richiami normativi
Legionella
Quadri clinici
• Polmonite: incubazione media 5-6 gg; febbre alta e brividi di freddo,
cefalea, mialgia, tosse (emoftoe). Nel 10-20% dei casi si hanno anche
sintomi gastrointestinali come inappetenza, dolore addominale, nausea,
vomito. La diarrea è più frequente (25-50% dei casi).
I quadri radiologici non sono patognomonici potendosi riscontrare addensamenti di tipo
alveolare focali, singoli o multipli, monolaterali o disseminati con o senza evoluzione
escavativa, come quadri inizialmente a impegno interstiziale (antigene solubile urine)
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella
Quadri clinici
• Febbre di Pontiac: incubazione 24-48 ore; manifestazione simil-influenzale
con astenia, mialgia e malessere generale nel 97% dei casi, febbre
preceduta da brividi nell'80-90% dei casi, cefalea nell'80% dei casi. Sintomi
meno frequenti sono artralgie, tosse, nausea, dolori addominali, diarrea
presenti complessivamente in un 50% dei casi; si risolve in 2-5 giorni.
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionella
Valutazione del rischio – strutture turistico/recettive(almeno ogni due anni)
• temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°c.
• presenza di tubazioni con flusso d'acqua minimo o assente (tratti poco o per
nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione).
• utilizzo stagionale o discontinuo della struttura o di una sua parte.
• caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione
(pulizia, disinfezione).
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Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella
Valutazione del rischio – strutture turistico/recettive
• caratteristiche dell’ acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte
di erogazione, disponibilità di nutrimento per legionella, presenza di
eventuali disinfettanti).
• vetustà, complessità e dimensioni dell'impianto.
• ampliamento o modifica dell’impianto esistente (lavori di ristrutturazione).
2 di 3
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionella
Valutazione del rischio – strutture turistico/recettive
• utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta.
• presenza e concentrazione di legionella, evidenziata a seguito di eventuali
pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici).
3 di 3
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Legionella
Gestione del rischio
• adeguata concentrazione di cloro libero nell’acqua in vasca (0,7-1,5 mg/l)
• pulizia e la disinfezione shock della vasca, delle tubazioni, la sostituzione
dei filtri della vasca, la revisione accurata dei sistemi di circolazione
dell'acqua, con eliminazione di ogni deposito
• pulizia e disinfezione dei filtri dell’acqua ogni 1-3 mesi;
• particolare attenzione alle vasche idromassaggio
1 di 2
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
Legionella
Gestione del rischio - Vasche idromassaggio
• sostituzione giornaliera di almeno metà della massa d’acqua contenuta
nell’impianto (solo per vasche ≤ a 10 m3);
• mantenimento di una concentrazione di cloro attivo libero nell'acqua della
vasca pari a 0.7-1,5 mg/l e del pH tra 7,0-7,6.
• pulizia e risciacquo giornaliero dei filtri.
• controllo, almeno tre volte al giorno, della temperatura e della
concentrazione del cloro e del pH in impianto.
• disinfezione accurata dell’impianto almeno una volta a settimana.
2 di 2
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio biologico
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Studi epidemiologici
•Occurrence, origin, and toxicity of disinfection byproducts in chlorinated
swimming pools: An overview. Manasfi T, Coulomb B, Boudenne JL.
Int J Hyg Environ Health. 2017 Jan 30. pii: S1438-4639(16)30622-8
•Health impact of disinfection by-products in swimming pools. Cristina M.
Villanueva and Laia Font-Ribera
Ann Ist
Super Sanità 2012 Vol. 48, No. 4: 387-396
•Prevalence of Ocular, Respiratory and Cutaneous Symptoms in Indoor
Swimming Pool Workers and Exposure to Disinfection By-Products (DBPs);
Guglielmina Fantuzzi *, Elena Righi, Guerrino Predieri, Pierluigi Giacobazzi
Int. J. Environ. Res. Public Health 2010, 7, 1379-1391
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio chimico
Studi epidemiologici
•Exposure to trichloramine and respiratory symptoms in indoor swimming pool
workers. Jacobs, J.H.; Spaan, S.; van Rooy, G.B.; Meliefste, C.; Zaat, V.A.;
Rooyackers, J.M.; Heedrik, D.
Eur.Respir. J.
2007, 29, 690-698.
•Occupational asthma caused by chloramines in indoor swimming-pool air.
Thickett, K.M.; McCoach, J.S.; Gerber, J.M.; Sadhra, S.; Burge, P.S.
Eur. Respir. J. 2002, 19, 827-832.
Rischi per la salute e sicurezza:
Rischio chimico