IERI,OGGI E DOMANI - icmmastroianni.gov.it 19 ottobre... · campi di sterminio. Nessuno sapeva a...

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1 Scoprendo il Ghetto di Roma Di Elena Pacicco Il 16 Ottobre del 1943 ci fu il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma, cioè vennero deportate 1259 persone nei vari campi di sterminio presenti in Europa; la maggior parte ad Auschwitz. Solo sedici di essi sopravvissero allo sterminio. Per meglio comprendere quello che accadde tanti anni fa, la nostra classe il giorno 26 Ottobre 2016 si è recata alla fondazione del museo ebraico situato nel ghetto di Roma per vedere la mostra "16 ottobre 1943. La razzia degli ebrei di Roma ". La nostra guida, era un uomo che, quando ci fu il rastrellamento, aveva 2 anni e mezzo; lui e la sua famiglia si salvarono grazie ad un convento che offrì a molti ebrei alloggio per sfuggire alle persecuzioni. Alla fondazione ci sono stati mostrati documenti e foto appartenenti agli ebrei che furono deportati nei campi di concentramento. Quel terribile giorno i tedeschi colsero gli ebrei di sorpresa, strappandoli dalle proprie case e da quella che era la vita di tutti i giorni. Agli abitanti del ghetto vennero “concessi” solo venti minuti per raccogliere il necessario richiesto per affrontare la "vita " nei campi di sterminio. Nessuno sapeva a cosa sarebbe andato in contro, nessuno sapeva quello che il futuro avrebbe riservato per lui; adulti e bambini andarono verso alla morte senza essere a conoscenza di quello che stava accadendo. Trovo che tutto ciò sia molto triste, non capisco come faccia una persona ad essere così estremamente intollerante e follemente sadica. Credo che, la strage degli ebrei, sia uno degli avvenimenti più terrificanti e agghiaccianti della storia dell’umanità; non oso immaginare la disperazione e la paura che provarono milioni di ebrei di fronte ad un futuro già scritto da persone prive di amore e compassione verso l’umanità. Studiare la nostra storia è importante affinché non si ripetano gli stessi errori e crudeltà del passato. Elena Pacicco 3C Scuola media Duca d’Aosta IERI,OGGI E DOMANI Numero 19 Un giornale scolastico creato e realizzato dagli studenti dello I.C. Marcello Mastroianni di Roma ottobre - novembre 2016

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Scoprendoil Ghetto di RomaDi Elena Pacicco

Il 16 Ottobre del 1943 ci fu il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma, cioè vennero deportate 1259 persone nei vari campi di sterminio presenti in Europa; la maggior parte ad Auschwitz. Solo sedici di essi sopravvissero allo sterminio. Per meglio comprendere quello che accadde tanti anni fa, la nostra classe il giorno 26 Ottobre 2016 si è recata alla fondazione del museo ebraico situato nel ghetto di Roma per vedere la mostra "16 ottobre 1943. La razzia degli ebrei di Roma ". La nostra guida, era un uomo che, quando ci fu il rastrellamento, aveva 2 anni e mezzo; lui e la sua famiglia si salvarono grazie ad un convento che offrì a molti

ebrei alloggio per sfuggire alle persecuzioni. Alla fondazione  ci sono stati mostrati documenti e foto appartenenti agli ebrei che furono deportati nei campi di concentramento. Quel terribile giorno i tedeschi colsero gli ebrei di sorpresa, strappandoli dalle proprie case e da quella che era la vita di tutti i giorni. Agli abitanti del ghetto vennero “concessi” solo venti minuti per raccogliere il necessario richiesto per affrontare la "vita " nei campi di sterminio. Nessuno sapeva a cosa sarebbe andato in contro, nessuno sapeva quello che il futuro avrebbe riservato per lui ; adult i e bambini andarono verso alla morte senza essere a conoscenza di quello che

stava accadendo. Trovo che tutto ciò sia molto triste, non capisco come faccia una persona ad e s se re co s ì e s t remamente intollerante e follemente sadica. Credo che, la strage degli ebrei,  sia uno degli avvenimenti più terrificanti e agghiaccianti della storia dell’umanità; non oso immaginare la disperazione e la paura che provarono milioni di ebrei di fronte ad un futuro già scritto da persone prive di amore e compassione verso l’umanità. Studiare la nostra storia è importante affinché non si ripetano gli stessi errori e crudeltà del passato.

Elena Pacicco 3C Scuola media Duca d’Aosta

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Numero 19Un giornale scolastico creato e realizzato dagli studenti dello I.C. Marcello Mastroianni di Roma

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La Shoà: 1941-1945, milioni di ebrei deportati e poi lasciati morire, guerra, fame, tristezza, mancanza di libertà… TERRORE. Si basa su questo il video che abbiamo visto ieri a scuola : “La storia di due ragazze ebree scampate all’ inferno”. Il video è un’intervista a due signore: Bianca (la scrittrice del libro “Coi lupi alle spalle”) e Lucia; entrambe ebree che hanno subito la Seconda Guerra Mondiale, le persecuzioni e ogni attimo di PAURA. Loro, insieme alle famiglie, sono riuscite a salvarsi grazie all’umanità di alcune persone che hanno messo a repentaglio la propria vita, pur di far continuare quella altrui. Bianca, appartenente ad una famiglia ebraica scappata nel 1941 dalla propria città, Zagabria, a causa dell’ occupazione tedesca, dopo vari spostamenti in Italia, finalmente giunge a Rivalta, in Piemonte, vicino Torino, dove una semplice famiglia è pronta a donare la propria casa e la propria vita pur di salvare quella di numerosi ebrei che altrimenti sarebbero finiti in un campo di concentramento. Proprio di questo lungo viaggio e periodo tratta il libro “Coi lupi alle spalle”che abbiamo letto

durante l'estate .L'autrice è appunto Bianca Schlesinger. Invece, l’altra signora, Lucia, proveniente da Bucarest, Romania, da ragazza si è salvata grazie ad un carabiniere che ha finto di interpretare male la frase: “Catturate inglesi e americani, ebrei”come se la virgola non ci fosse stata e ha consentito che partisse con un treno fino al confine con la Svizzera. Ma togliendo quella semplice virgola, per molti senza valore, ha risparmiato alcune vittime del Nazismo. L’ Olocausto è la cosa più brutta accaduta nell’ultimo secolo. Tanti non credono che possa essere realmente accaduto, ma per fortuna ci sono persone ormai anziane e campi di concentramento vuoti e spettrali a testimoniare l’ORRORE e la TRAGEDIA della Shoà. Ebrei trattati come esseri inferiori e insignificanti, umiliati e fatti prigionieri. In quel periodo la possibilità di salvezza era davvero minima. Però, grazie al buon cuore, all’umanità, alla generosità ed al coraggio di alcune semplici persone, la vita continua e si va avanti. Come Bianca Schlesinger scrive nel suo libro: “Sono gli umili che salvano il mondo dalla sua malvagità”. Ciò che si può fare oggi per memoria e rispetto a tutte le vittime della

La storia di due ragazze ebreescampate all’InfernoDi Chiara Carletti

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stupidità umana è una cosa: NON DIMENTICARE. Non dimenticare per non ripetere, per non commettere lo stesso errore, per non lasciare tutto alle spalle sotto un po’ di polvere. Ecco perché nel 2005 l’ONU ha designato il 27 gennaio come “Giorno della memoria” per il 60° Anniversario della l i b e r a z i o n e d a i c a m p i d i concentramento. Ma il messaggio del video è anche quello di non essere egoisti nei confronti degli altri, di cercare di avere un minimo di buon cuore e di aiutare una persona bisognosa. Tanti pensano: “Il mio aiuto non cambierà niente”. Invece, come dimostra il video, anche un semplice gesto può cambiare la vita altrui, molto oltre le nostre aspettative. Trovo questo argomento molto attuale, non per il fatto che è accaduto neanche cento anni fa, ma per il fatto che oggi si parla di chiudere le frontiere ai migranti, di costruire muri ,di non aiutare rifugiati di guerra o semplicemente una persona povera che vorrebbe avere in un altro Paese una vita migliore. Invece bisogna essere aperti. Ciò che vorrei per il mio futuro, è che non ci fossero più guerre; infatti, vedere ieri quelle scene di bombardamento e distruzione mi ha fatto rabbrividire. Vorrei un mondo di pace e non egoista come quello di oggi, un mondo dove, se una persona cade , è presente subito qualcuno a porgergli una mano ed ad aiutarlo ad andare avanti. Sarà possibile un mondo di generosità e fratellanza senza chiudersi a persone di un’altra religione o di un altro Paese? E’ questa la mia idea per il futuro, che questo diventasse un mondo più aperto ad un altro cittadino in una qualsiasi difficoltà. Perché ci dobbiamo ricordare, che prima di essere tedeschi o italiani, ebrei o cristiani, siamo cittadini del MONDO.

Chiara Carletti 3B Scuola media Duca d’Aosta

Il cattivo usodei social networkDi Luca Barbangelo

Caro giornalino, ti vorrei parlare di un articolo che ho letto oggi sul giornale “la Repubblica” a proposito dei Social Network e di una ragazza di 31 anni che si è suicidata nella propria abitazione perché, in passato, aveva

registrato con il suo ragazzo un video hot, quindi in situazioni intime, per far ingelosire il suo ex- ragazzo che l’aveva lasciata. Questo video, per sua sfortuna, è stato postato dagli “amici” di Facebook, il cui obiettivo è quello di diventare il social più seguito al mondo. Sono state ,quindi, condivise alcune immagini che hanno messo a nudo questa ragazza che è stata colpita successivamente da valanghe di commenti negativi a causa di vari cyber-bulli. La ragazza ha detto, leggendo il quotidiano “la Repubblica”, che tramite un giornalista l’ha intervistata prima che si suicidasse: “Mi maltrattano e mi insultano ovunque, tutti mi chiamano “prostituta” e mi ridono in faccia; a scuola mi evitano tutti o mi parlano in faccia dicendomi cose brutte, oppure mi parlano alle spalle e questo a me fa male”. Purtroppo, questa ragazza, caro giornalino, non ha più sopportato il peso di questa popolarità negativa che incombeva su di lei e allora si è tolta la vita all’interno delle mura domestiche. Quando ho letto questo articolo, mi è dispiaciuto moltissimo per questa giovane e per la sua famiglia perché so, navigando su Internet e vedendo video su youtube, che altre ragazze hanno avuto questa violenza virtuale da parte di hacker o di cyber-bulli. Io non sono un amante dei Social-Network, anzi non mi piacciono proprio. Perché non ne capisco l’utilità; forse, e dico forse, usandoli diventi più popolare a scuola oppure qualcuno, quando stai per strada, ti riconosce, ma per il resto non servono a nulla, sono superflui. Ho un'amica che ha la mia stessa età e si serve di Facebook, Twitter e Instagram; io non le dico nulla sulle reti sociali che sono inutili, ma lei mi spiega che servono per conoscere nuovi amici e per essere più popolari. Dice che, per iscriverti, devi mettere i tuoi dati personali e poi mettere una password e che il gioco è fatto. Ma io mi faccio sempre più domande su queste reti sociali e mi chiedo se posso incontrare veri “amici” attraverso esse. Penso che, per qualche verso, siano utili, se usate con saggezza e coscienza; invece, se sono utilizzate per scopi malvagi o incoscientemente, come è accaduto a questa ragazza, ti attaccano i cyber-bulli o hacker e lo fanno o per scopi personali o, come in questo caso per mettere sotto i riflettori di tutti i Social- Network le povere vittime. Credo sia

meglio avere degli amici reali e non virtuali perché di quelli virtuali non sai come si chiamano, dove vivono e che cosa fanno; invece, con amici reali, puoi parlare, giocare e, soprattutto, sono amicizie vere e non false come quelle dei Social- Network! Comunque, grazie di avermi ascoltato; ci sentiamo presto! Il tuo amico Luca

Luca Barbangelo 3B Scuola media Duca d’Aosta

Francesco TottiI suoi 40 anniDi Flavio Di Nardi

Francesco Totti nasce a Roma il 27/09/1976. Fin da quando aveva 8 anni ha la passione per il calcio e inizia la sua carriera nei giovanissimi della Fortitudo Luditor per un anno, successivamente per due anni si trasferisce alla Smit Trastevere,di seguito alla Lodigiani ed infine nel 1989 arriva la chiamata della Primavera Roma dove si fermerà per 4 anni giocando contemporaneamente nella nazionale Under 21, mostrando la sua bravura nel ruolo di mezza punta che viene subito notata dai dirigenti del AS-ROMA CLUB. Totti viene convocato nella nazionale maggiore a 22 anni. Nella Roma conquista lo scudetto nel 2000/2001, più vittorie nei derby, vince la supercoppa italiana nel 2001 e nel 2007,vince la coppa italiana nel 2006 e nel 2008 diventa capocannoniere con 22 gol e nello stesso anno vince il titolo di miglior calciatore italiano per 5 anni consecutivi, nel 2009 vince la scarpa d'oro (unico in Italia), è protagonista di 98 gol europei (57 in Champions League), partecipa alla vittoria nel mondiale 2006, è il giocatore più “anziano” a segnare in Champions League 38 anni, è il secondo marcatore di tutti i tempi. Il 27 Settembre scorso ha compiuto 40 anni e non poteva festeggiarli meglio: il 26 Settembre allo Stadio Olimpico di Torino si è svolta la partita Torino-Roma ed è stata una partita speciale per Totti perché ha raggiunto quota 250 gol in Serie A con la maglia della Roma ma la sorpresa non è finita qui: la moglie, Ilary gli ha organizzato un party dove erano presenti sia i “vecchi” giocatori della Roma sia quelli delle altre squadre.

Flavio Di Nardi 2C Scuola media Duca d’Aosta

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Intervista a Julia Giovanellivincitrice Campestre 2017Di Aia El Kosur

1 Come ti chiami?1 Julia Giovanelli 2 Quali sensazioni hai provato quando stavi per tagliare il traguardo?2 Ero emozionata, soprattutto perché non mi aspettavo questi risultati ed ero felice anche perchè gli altri mi guardavano e urlavano il mio nome.

3 Qual è stata la differenza tra quest'anno (che sei arrivata prima) e l'altro anno(che sei arrivata terza)?3 Quest'anno è stata meno dura rispetto all'anno scorso e poi mi ricordo che l'anno scorso sono partita in modo veloce mentre quest'anno sono partita più piano.

4 Come hai combattuto la fatica nei momenti difficili? 4 Nulla, mi dicevo in continuazione di respirare con il naso non con la bocca.

5 Usa 3 aggettivi per descrivere la tua performance 5 favolosa, faticosa ed emozionante

6 Per te correre è una passione? 6 Non è proprio una passione ma mi piace

7 Ti alleni? Se si in che modo?7 Si, mi alleno a basket ed in questo sport la corsa è essenziale. Faccio un po' di scatti per incominciare

8 Come gestisci la pressione degli sguardi su di te?8 Non ci faccio molto caso

9 Quali consigli daresti ad una persona che è arrivata dopo di te di molto e vorrebbe migliorare? 9 In tre anni di medie ho capito che la cosa più importante in una gara è la

partenza, se cominci male finisci male invece se cominci bene finisci bene quindi non partite mai di scatto e non respirate con la bocca

Aia El Kosur 3C Scuola media Duca d’Aosta

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Clinton VS TrumpWhy is the American President’s election so important?Di Alessia Paraggio e Anita Bianchi

Let’s see why: The American elections will take place on November 8th. The consultations will be in just one day, called Election day. The President is elected directly by the people every four years. The American President is the most important politician in the world because he holds enormous powers: he’s the head of State and head of the Government; he is the Commander-in-chief of the armed forces and is in charge of foreign affairs. He also has the power to veto a law and he can appoint ministers, ambassadors and federal judges. In a State of emergency he has decisive power. His residence is in the White House, in Washington, where he can officially enter on January 20th. There is a lot of tension between the two candidates, Hillary Clinton (for the Democratic Party) and Donald Trump (for the Republican Party). But let’s see the differences between the two candidates: 1) about the economy, Trump promises he will create 25 millions jobs in 10 years and he promises to abolish laws that require to undertake certain environment protection standards. Instead, Clinton promises to make the fiscal system easier; 2) about foreign policy, Trump’s proposal about terrorism is to defeat the Islamic State, but he won’t reveal how to do it because otherwise he would give an advantage to Clinton, while she would extend the military support and the bombing to fight the Islamic State. He wants to ban all the Muslims entering US from “terror states”, Clinton says we need to “rely on what it actually works” to stop terrorist attacks; 3) about the national security, Hillary Clinton promises to submit the sales of weapons according to buyers’ mental health and their criminal records, meanwhile Trump strongly supports the

second amendment in the American Constitution (the right to keep and bear arms) and proposes new investments for US Army; 4) about immigration, Trump recommends a wall construction between USA and Mexico and he wants to expel all the irregular immigrates; Clinton wants to give the opportunity to get the US citizenship to irregular immigrates. We will see on November 8th who will win.

Alessia Paraggio e Anita Bianchi 3E Scuola media Duca d’Aosta

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Poesie, racconti...

In questo spazio vogliamo racchiudere alcune poesie, racconti, pensieri varii, giochi matematici, elaborati dainostri studenti dell’ Istituto Mastroianni.

Una scrittura creativadi immedesimazione storico - letterariaDi Martina Anselmi

Periodo Medievale: sei un giovane veronese amico di Giulietta e innamorato di lei; odi

Romeo che te la vuole “soffiare”, quindi ti allei con la famiglia Capuleti e con la fazione che la

sostiene a Verona per cacciare via dalla città Romeo e i Montecchi. Racconta degli scontri in

città, dei problemi dei Comuni nell’area centro nord della penisola italiana e di come alla fine

potrà tornare la pace e l’ordine per tutti.

Mi chiamo Leonardo e sono un ragazzo veronese nato da una famig l ia benestante, certo non come i Montecchi e i Capuleti, le due famiglie veronesi di rilievo, ma la mia famiglia è, comunque, decisamente agiata. A proposito di Montecchi e Capuleti, ho incontrato una ragazza che, per la prima volta in tutta la mia vita, mi ha fatto battere il cuore: il suo nome è proprio Giulietta Capuleti. Per fortuna, tra me e i Capuleti scorre buon sangue; proprio di recente ho giurato alleanza a loro e alla fazione che li sostiene. Il mio obiettivo è scacciare Romeo Montecchi, il mio rivale in amore. Fortunatamente i Montecchi e i Capuleti si odiano, ma temo che Giulietta ricambi le attenzioni d i Ro m e o. E p p u re n o n p o s s o

dimenticare la prima volta che l’ho vista, pallida in viso, i capelli lunghi e lisci e i suoi splendidi occhi marroni. Sono rimasto incantato a fissarla per diversi minuti, fino a quando lei ha ricambiato il mio sguardo e ha sorriso. Da allora faccio visita alla famiglia Capuleti quasi tutti i giorni, ma ho la brutta sensazione di non aver fatto centro nel cuore della mia amata. Comunque,sono appena uscito di casa. Direzione: la villa dei Capuleti. Il padre di Giulietta è fuori dalla sua grande residenza , mi saluta con un cenno del capo. Io ricambio con un inchino. - Quale buon vento la porta qui, giovanotto? - domanda. - Volevo parlarle di Romeo. Come riusciremo a cacciarlo via? - chiedo , leggermente preoccupato della risposta. Il signore

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sospira, poi parla: - I Montecchi sono un osso duro, la loro fazione è quasi più potente della nostra - - Non sarà facile esiliarli - continua poi. - Non si preoccupi, ho in mente un metodo più veloce - rispondo , mentre rifletto sul da farsi. - Non vorrà ucciderlo? - mi chiede allarmato. - Ricordi: voglio che sia lei a sposare mia figlia, perciò non combini guai! - - Devo farlo per Giulietta. E poi ...sono sicuro che non morirò - affermo, risoluto. Qualche giorno dopo mi trovo nella piazza più importante di Verona. Ho fissato un appuntamento con Romeo per sfidarlo.Eccolo là, il mio rivale. Mi sta rivolgendo uno sguardo di sfida.Mi avvicino a lui ed estraggo il mio pugnale dalla fodera di cuoio. Lui fa lo stesso. La distanza tra di noi ormai è sempre di meno. Brandisco il pugnale verso Romeo, lui si para e mi restituisce il colpo che evito. Attacco di nuovo e riesco a ferirgli la spalla. Romeo barcolla: è il momento di finirlo. Sto per affondare la lama nel suo petto, quando un grido di battaglia mi fa accorgere di ciò che sta succedendo: un uomo, guidato da una schiera di mercenari, sta avanzando. Con lui vi sono anche i contadini più bellicosi che spesso organizzano rivolte per il pane e per entrare a far parte del governo di Verona . Qua l che g io r no dopo quell’uomo diventa il nostro Signore, e questa città diventa così una Signoria. Per fortuna es i l ia i Montecchi ritenendoli molto ribelli e tendenti agli scontri e al le lotte. Ora posso avvicinarmi senza concorrenza a Giulietta, con la speranza, un giorno, di riuscire a conquistarla.....

Martina Anselmi 2B Scuola media Duca d’Aosta

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LA VOCE DELLA DIAZIn queste pagine diamo voci ai nostri piccoli reporters della scuola primaria. Tutti gli articoli sono scritti dagli alunni della scuola elementare A. Diaz

Roma. Stamani, le due elementari dell’Istituto Marcello Mastroianni, la Diaz e la Carducci, si sono sfidate in una gara di corsa e di resistenza. Sul podio, per la categoria maschile, si sono classificati due ragazzini della scuola Diaz, ma non è bastato a far vincere la scuola. Infatti, al primo posto, si è classificato un alunno della Carducci. Il tifo molto animato della Diaz non è bastato neanche alle colleghe femmine, che hanno perso la coppa. Ci sono stati molti infortuni, ma i bambini della Diaz non si sono arresi fino al traguardo. Molte sono state le accuse mosse dai bambini della Diaz verso i colleghi per le strattonate, i calci, le gomitate, le spinte, le provocazioni. La Diaz può uscire a testa alta perché la partecipazione è stata ampia

Valerio Di Pillo classe VB

Roma. Oggi, sia la Carducci, la Diaz e la Duca d’Aosta hanno partecipato alla corsa campestre organizzata dalla

professoressa Peretti, ma la Diaz, malgrado il grande sostegno, non ha vinto coppe, aggiudicate dalla Carducci. In questo giorno annuvolato, le scuole Diaz, Duca d’ Aosta e Carducci si sono incontrateal parco della piazza di Villa Fiorelli, per sfidarsi nella corsa campestre, organizzata dalla professoressa Peretti: bisognava correre per un tratto, poi svoltare e tornare indietro. Alla fine del percorso fatto dai maschi, si è capito che la Carducci barava, secondo la testimonianza di alcuni compagni: c’era chi spingeva, faceva sgambetti e tirava le magliette degli altri partecipanti. Lo stesso è accaduto per la corsa fatta dalle femmine. Per la premiazione, il primo o la prima – della scuola Carducci – hanno ricevuto una coppa; i dieci bambini che seguivano hanno ottenuto una medaglia e i successivi un portachiavi.

Paola Fronzuto classe VB

Corsa campestreUn derby avvincente tra Diaz e Carducci

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Dario FoUn ricordo..La classe IIIB

Dario Fo era una persona creativa , era Attore, Scrittore e Scrittore di canzoni, come " Ho visto un Re ",che noi cantiamo spesso. Dario Fo sei FANTASTICO ! Ci hai fatto pensare alla Libertà dell' Uomo e alla Vita che Tu vedevi come una splendida Occasione! (Giulia Ripabella)

Dario Fo è un nome sacro! Per le cose che hai fat to non t i poss iamo dimenticare.....Ora Tu sei Lassù, tra i cieli più blu....un Artista strabiliante e ricchissimo non ci serve.....noi abbiamo Te. (Alice Conti)

Mi dispiace per Te! Io non so come sia il Cielo, ma credo che sarà bello! Caro Dario Fo, spero che sarai sempre felice! (Gianluca Bernabei)

Ciao Dario, hai ragione a dire che la vita è un'occasione fantastica, come è stata un'occasione fantastica diventarti Amici! Ti scrive Viola dalla classe III . Tu sei una grande Persona...pensa che nel 1997 hai vinto il Premio Nobel per la Scrittura !Sei come una colomba che diffonde pace,armonia e libertà. Un grande abbraccio da quaggiù a Lassù.... (Viola Bigirimana)

Dario Fo sei un Artista ! Sei un grandissimo Poeta e un Comico meraviglioso. Stai in tutti i cuori del mondo! (Sara Braico)

Dario Fo...noi ti conosciamo dalla Prima e ora stiamo in Terza. Abbiamo conosciuto tantissime cose insieme a Te. Ora la Tua Vita è finita,ma noi potremo scoprire tanto,anche se non ci sei più....perchè sei sempre intorno a noi. (Ludovica Gai)

Dario Fo...Tu sei come mio Zio !Quando sono triste mi facevi ridere, però ora che la Tua Vita è finita, non mi potrai rallegrare...Resterai sempre nel mio cuore! (Nicol Viero)

La Libertà è stupenda e Tu ci hai indicato la strada per trovarla! (Leonardo Barretta)

Sei stato un Attore e tutto il resto. Abbiamo cantato " Ho visto un Re

",abbiamo parlato di Te e ,con Te,della Libertà. (Sara Capellupo)

Grazie mille per " Ho visto un Re "...mi piace tanto. Tu ora sei su nel Cielo, ma quando canto la tua canzone mi diverto! (Hanyun Xu)

Dario, al Quirinale abbiamo cantato la T u a c a n z o n e c h e è m o l t o bella...sicuramente tuo figlio Jacopo è orgoglioso. Il Cinema Ti sostiene,sei il mio Amico,sei l'Amico della Terza B, s e i u n o S c r i t t o r e d i c a n z o n i stupefacente, sei bravo anche a fare l'attore,l'Artista, il Comico....tutto! Resterai per sempre nel nostro Cuore (Caterina Brilli)

Le Tue parole sono sempre belle,quelle sulla Vita e sulla Libertà. Sei un Attore fantastico e un'Artista fenomenale! (Nicolas Ruvio)

In Prima siamo andati al Quirinale a cantare Ho visto un Re ,che mi è piaciuta un sacco perchè vuol dire che se ti prendono una cosa è meglio che stai zitto,se no ti prendono tutto quello che hai. (Francesco Capellupo)

Per me la Libertà è fare ciò che vuoi ,però bisogna rispettare gli altri e la propria famiglia. (Tommaso Bonfiglio)

La Libertà è la cosa che ti permette di fare quello che ti piace di più,nel modo che ti piace di più. E' una cosa bella,ma non si può avere subito,si acchiappa col cuore e tutti la vogliono avere. (Arturo Botticelli)

Dario Fo sei stato un grandissimo Cantante e Scrittore. Abbiamo fatto molti lavori insieme,seguiti sempre da Te e ci siamo dati la mano. La maestra Marina ci ha spiegato molto di Te e Ti voglio bene con tutto il mio Cuore. (Flavio Proietti)

Dario Fo...lo Scrittore della Pace, Quello che non smette mai,Quello che se non ha idee ci pensa,ci pensa e alla fine scrive...non smetteva mai di parlare di Pace e Libertà! (Roberto Bozza)

Dario Fo tu mi ricordi Ho visto un Re! Tu scrivevi con il Cuore e ci parlavi di Libertà. (Lorenzo Fonzo)

A me dispiace molto che Tu sia morto,

ma Ti penserò ovunque ho bisogno. Dicevi che la Vita è una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo. Mi ricorda quando ero a Bova e dovevamo partire per ritornare a Roma.Ho giocato con una mia amica che avevo conosciuto pochi giorni prima e nell'ultimo minuto sono riuscita a giocare a palla a volo. (Maria Aurora De Rossi)

Caro Dario Fo, i tuoi racconti sono stati fantastici. pieni di armonia e pace. (Virgilio Parisi)

Dario Fo grazie! Hai scritto libri,hai detto bellissime frasi,hai vinto il Premio Nobel. L'Italia per 90 anni ha visto un Eroe... Ricanteremo"Ho visto un Re" in Tuo ricordo,ma non solo noi ti facciamo il regalo,anche Tu lo hai fatto a noi.Resterai sempre e comunque vicino a tutti noi,grazie mille Dario Fo! (Matteo Mita)

Caro Dario Fo,eri uno fantastico e fantasioso.Ci hai fatto imparare " Ho visto un Re" che mi ha super emozionata quando l'abbiamo cantata al Quirinale! Era bello vederti in televisione! (Sofia Nanni)

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PAROLA ALLA CARDUCCIIn queste pagine diamo voci ai nostri piccoli reporters della scuola primaria. Tutti gli articoli sono scritti dagli alunni della scuola elementare G. Carducci

Albamonte Sofia va a spasso con la zia,Giorgia Alberini parla coni delfini.Riccardo Antoci lavoracon i soci.Belfiore Alice è una bambina felice,Martina Cirigliano abitalontano.Luca D’amora cerca una mora,Drago Salvatoresi perde nel vapore.Ferraro Lorenzaha avuto una penitenza,

Matteo Fontana gioca con la campana.Valerio Frisoli si perde nei cunicoli,Leonardo Mancinetti salta sui letti,Francesco Morrasuona la chitarra.Martellucci Ferdinandosi diverte camminando,Paolo Pacielloè un po’ pazzerello.Francesco Palatucciama andare sui cavallucci,Alessio Palermiosserva i vermi.Francesca Pericoli

gira tra i vicoli,Rizzo Tommasoha un bel naso.Salerni Andreanuota nella merea,Salvatori Martinasi siede sulla panchina.Sica Francesca va a pesca,Viaggi Gabriele mangia il miele.Zelli Aurorafinisce i compiti in un’ora.

Inventiamo una filastroccacon i nomi ed i cognomiLa classe 2A

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Il mareTesto collettivoLa classe IIA

Ho osservato le alghe che saltavano, sembravano soldati in corsa. Quelle grandi assomigliavano A dei serpenti. Il profumo del mare mi faceva rilassare. Ora mi ricordo il rumore del mare e mi addormento per sognare.

LampoPet day alla CarducciDi Claudio Parisi VB

Lampo è un gatto tigrato europeo di 2 anni ed è nato il 20 agosto 2013. Anche io sono nato il 20 agosto, peccato che io nel 2006! Mi ricordo ancora quando lo abbiamo preso: era quasi Halloween del 2013 e Giuseppe mi aveva invitato a casa sua, però papà disse che a casa mi aspettava una sorpresa. Appena arrivato a casa ho trovato una scatola: appena aperta ho trovato Lampo! I gatti europei hanno un tipico pelo sulla testa che ricorda una M e una leggenda dice che fu il profeta Maometto ad inciderla. Anche Lampo ce l'ha ma la 1º volta che l' ho visto, poiché aveva solo 2 mesi, non gli si vedeva. Lampo è un gatto molto affettuoso e quando sono triste cerca sempre di di tirarmi su di morale: una volta io e Lampo facevamo la lotta sul letto di mamma e papà. Io sono caduto dal letto e Lampo si è sporto per vedere come stavo.Un' altra volta facevo finta di essere morto e lui mi annusva e mi leccava la faccia tutto preoccupato! Lampo è anche un abile cacciatore e quando vuole prendere una mosca fa dei salti magnifici. A lui piacciono molto tutti gli insetti ma ha paura delle cimici, quando ne incontra una ha l'istinto di mangiarla ma per paura la colpisce solo con piccole zampettate timorose. Lampo è un gatto di casa però è molto incuriosito dal mondo esterno, infatti fa di tutto per andare in balcone ma quando non ci sono proprio speranze si limita a guardare dalla finestra quello che succede a via Lavinio. In casa comunque ha una casetta tutta sua fatta di bastoni per arrotarsi le unghie e di

comodi posti per accoccolarsi. E' una struttura molto alta posta vicino alla l ibrer ia ma Lampo la u t i l i zza soprattutto per arrampicarsi in alto sulla libreria e far cadere i libri. Lampo ha anche una strana caratteristica: ogni giorno l'odorino sulla sua testa cambia, per esempio oggi sa di cipolla ma ci sono anche il caffè e gli spinaci! Lampo è un gatto onnivoro, e non carnivoro come gli altri felini, e il suo cibo preferito sono i fagiolini! Lampo quando vuole giocare mi afferra con i denti la manica della maglietta e mi trascina per tutta la casa. Lampo secondo me è il gatto più affettuoso e giocherellone del mondo è simpatico e certa gente, come Riccardo, dice che io e lui ci assomigliamo!

MaxPet day alla CarducciDi Leonardo Guiducci VB

Il mio cane si chiama Max. Abbiamo scelto questo nome in onore di papà, che era l’unico a non volerlo. Ora ha 3 mesi, ma è arrivato in casa nostra quando aveva appena compiuto il secondo mese. È nato l’11 gennaio 2016 e ha vissuto i suoi primi due mesi con il fratellino e la sorellina. È un meticcio: il papà è un maltese bianco e la mamma è una barboncina nera. È tutto nero, ma ha anche qualche pelo bianco sul petto, sul mento e sulle zampette. È un po’ spelacchiato, forse perché sta cambiando pelo. Appena preso aveva tutte e due le orecchie abbassate, ora invece una si è alzata mentre l’altra è rimasta giù, ma secondo noi si alzerà anche quella. Pesa più o meno 2 kg e da grande arriverà al massimo a 4 kg. È di taglia medio - piccola, infatti non crescerà molto. Mangia 3 volte al giorno, perché è ancora cucciolo, ma da grande dovrà mangiare solo 2 volte. Gli diamo i croccantini, ma presto vorremmo cambiarli con le scatolette, perché sono più saporite per lui. Mangia già molto, qualsiasi cosa trova per terra la prende e io devo rincorrerlo per tutta casa prima che riesca a mangiare ciò che ha trovato. Visto che mangerebbe qualsiasi cosa, dobbiamo stare molto attenti, perché potrebbe

sentirsi male e vomitare. Quando mamma cucina, si mette sempre sotto di lei aspettando che le cada qualcosa. È un cane molto socievole, sia con gli umani che con gli altri cani. Appena per strada vede una persona oppure appena viene qualcuno a trovarci a casa, la prima cosa che fa è andare a fare le feste e si butta subito per terra a pancia all’aria, cercando coccole. Quando invece vede un altro cane, vuole andare subito da lui perché è molto curioso. Spesso però si spaventa un po’ e si accuccia per terra e comincia a strisciare. Quando si spaventa molto si rifugia sotto le nostre gambe, oppure vuole salire in braccio. Non gli abbiamo ancora fatto il primo bagnetto, ma abbiamo comprato una spazzola per pettinargli il pelo. Purtroppo deve ancora cambiare i denti e questo è un problema, perche morde e rosicchia tutto, anche noi. Per fortuna non fa male! Deve uscire almeno 3 volte al giorno e infatti ci dividiamo i compiti e io ogni tanto scendo con uno dei miei fratelli per fargli fare la passeggiatina. All’inizio non camminava e bisognava tirarlo o prenderlo in braccio, ora invece che gli è passata la paura non vede l’ora di uscire e cammina tranquillamente, anche se ogni tanto si stanca e si sdraia in mezzo alla strada. Ancora non fa tutti i bisognini fuori casa, purtroppo preferisce ancora farli a casa. Quando fa la pipì, ancora non alza la gambetta e quindi sembra una femmina. Speriamo la alzi presto! Il suo gioco preferito è una palletta che si illumina e fa rumore. Gioca spesso anche con un peluche a forma di mucca, che sta per distruggere a forza di morderlo. C’è un’aquila giocattolo, invece, con la quale si arrabbia molto e infatti l’ha rotta. Purtroppo ringhia spesso, ma ormai lo conosciamo e non ci preoccupa più. È anche molto dolce quando vuole, ci dà molti bacini. Dorme spesso perché si stanca facilmente e sogna molto, infatti abbaia e si muove nel sonno. Sto cercando di addestrarlo. Per ora siamo riusciti ad insegnargli solo a sedersi. Appena sente il rumore delle chiavi o il citofono, corre davanti la porta d’ingresso e si siede, aspettando che qualcuno entri. Il primo giorno che l’abbiamo preso siamo

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andati subito a comprare la sua cuccia: è blu con un cuscino verde militare. Anche se ha la sua cuccia, preferisce dormire in stanza con noi, su un cuscino per terra, sulla custodia del mio violino, sulla borsa di mio fratello o la borsa di mia sorella, oppure dentro l’armadio dei miei genitori. Però non siamo contenti di questo e stiamo cercando di insegnargli a dormire nella sua cuccia in soggiorno. Le prime notti piangeva, perché si sentiva solo, ma ora ha smesso. Vuole sempre stare vicino a noi, infatti ci segue per tutta la casa. Quando sente dei rumori strani, come l’aspirapolvere, il pianoforte, il violino o anche quando mia sorella canta, si mette ad abbaiare. Altre volte invece, quando sente rumori nuovi, inclina la testa, come se non capisse. Visto che è tutto nero, non riusciamo a fargli delle foto belle, perché appare come una palla nera e non si distinguono nemmeno gli occhi. Non ha ancora finito di fare tutte le vaccinazioni. Manca solo l’ultima. È solo un mese e mezzo che sta da noi, ma è come se lo avessimo sempre avuto. Io gli voglio già molto bene e sono molto contento che ora fa parte della nostra famiglia. Per me è il cane migliore che ci possa essere.

Pesce rosso, o ruggine! Pet day alla Carducci Di Adriano Colamartino VB

Io ho un pesce rosso di due anni che, appena l’ho visto da piccolissimo, ho deciso subito di chiamare Ruggine. Il pesce rosso è un pesce d’acqua dolce: significa che in natura vive in fiumi, laghi e specchi d’acqua, e non nell’acqua salata del mare. È ben proporzionato, con corpo affusolato ma robusto . Quando nascono ed escono dalle uova, i pesciolini rossi sono chiamati “avannotti” e sono lunghi solo 4 millimetri. La loro colorazione, da giovanissimi, è olivastra. Il colore cambia in rosso-arancio tra il terzo e l’ottavo mese di vita a causa della temperatura dell’acqua. Infatti, pesci che vivono in vasche con acqua sotto i 18° rimangono più scuri di quelli che

invece vivono in acqua sopra i 20°. Anche Ruggine, quando era piccolo, era più scuro di ora, era proprio color ruggine! Aveva alcune parti del corpo con squame completamente nere, ad esempio vicino la pinna dorsale e quella caudale. Poi è cominciato a cambiare, come se perdesse le squame scure e ne rimettesse di nuove rosse! Adesso è tutto rosso, ed è anche molto bello: se la luce del sole arriva fino al suo acquario, mentre nuota lui brilla tutto, come se avesse squame illuminate di rosso e d’arancione! Dicono che i pesci rossi allevati in acquario e ben accuditi vivono fino a 30 anni. Significa che se mi prenderò buona cura di lui, lui ci sarà ancora quando io avrò più o meno 40 anni! Avremmo fatto un lungo pezzo di strada insieme! Dicono anche che il peso di un pesce rosso può arrivare fino a 3 chili. Quanto pesi Ruggine ora io non lo so, perché pesare un pesce non è semplicissimo. Si dovrebbero fare tutte quelle sottrazioni, tare e pesi lordi che farebbero felice la maestra Stefania! Secondo me, peserà una ventina di grammi e sarà lungo più o meno 10 centimetri. Nelle case, come la mia, i pesci rossi vivono in acquari d’acqua fredda. Significa che non serve un “termoriscaldatore”, cioè un attrezzo che si mette nella vasca e riscalda l’acqua, come per i pesci tropicali. L’acqua dell’acquario di Ruggine è infatti a temperatura ambiente. Ogni tanto ne controlliamo la temperatura con un termometro (che dovrebbe essere attaccato al vetro tramite una ventosa, ma che invece se ne va in giro per tutto l’acquario, neanche fosse un altro pesce! ) . Ho imparato che l’acquario è molto importante per un pesce. Innanzi tutto sono importanti le dimensioni: ogni pesce rosso ha bisogno di almeno 50 litri di acqua per crescere bene e avere una buona qualità di vita da adulto. In principio noi non lo sapevamo, e avevamo messo Ruggine in un acquario di pochi litri che avevo r i c evu to in reg a lo pe r i l m io compleanno di 8 anni. Con Ruggine c’era anche Silver, che era un pesce rosso albino, cioè con le squame bianche anziché rosse. Infatti era di un color argentato molto chiaro. Purtroppo è morto dopo qualche giorno. Il

problema delle dimensioni dell’acquario ce l’ha risolto zio Fabio, che l’anno scorso ci ha regalato un grande acquario da più di 100 litri, di vetro! Ha una luce sul coperchio e una pompa che filtra l’acqua, cioè la depura, giorno e notte. Papà la pulisce ogni mese per eliminare sporcizia e incrostazioni di calcare (quando non lo fa, il filtro protesta e smette di funzionare!, così papà ha imparato a essere più regolare). L’acqua dell’acquario va cambiata ogni mese per un terzo del totale con acqua presa dal rubinetto e lasciata decantare (cioè, riposare) per almeno 10 ore. Vanno unite alcune gocce di una s o s t a n z a c h e s i c h i a m a “biocondizionatore” e che serve a eliminare i metalli pesanti presenti nell’acqua e a proteggere le mucose dei pesci. Infine, l’acquario va pulito ogni due settimane con una specie di aspira-acqua che funziona un po’ come un’aspirapolvere. È fatto con un tubicino di gomma, con un’estremità che va messa nell’acqua, e che aspira, mentre l’altra in un secchio (dove finirà l’acqua sporca). Nell’acquario, noi ci abbiamo messo tanti sassi e sassolini che abbiamo raccolto al mare, in estate. Quelli che prendemmo in Sicilia, tutti neri con striature bianche e che in acqua diventano lucidi lucidi, o quelli bianchi pieni di venature presi in Puglia, a Bisceglie, dove vivevano i miei nonni e dove sono stato tantissime volte. Una volta, papà si caricò in macchina una grossa pietra piena di buchi raccolta in mare proprio con l’idea di portarla a Ruggine! Tante volte lui ci si nasconde dietro, e noi giochiamo a indovinare dov’è! Mamma, invece, ci ha messo un pezzo di un gioco dei Barbapapà che si era rotto. Sembra un cocchio senza ruote, in cui lui può liberamente entrare e uscire. Mi sa che a volte ci va anche a dormire! Per il resto, c’è una piantina che, poveraccia!, è tutta spelacchiata perché Ruggine se la mangia! Sul fondo, c’è la sabbia e sulla parete della vasca che è vicino al muro tante alghe e piantine acquatiche stampate. In natura, il pesce rosso mangia piccoli crostacei e insetti, come la zanzara, che si sa vive vicino le zone molto umide. In acquario, i pesci rossi

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mangiano un mangime in granuli fatto apposta per loro. Esiste anche in scaglie, ma quelle rimangono appiccicate al pelo dell’acqua e i pesci ingurgitano un sacco d’aria per mangiarle, il che non va bene. È fondamentale acquistare mangime di qualità e non scadente, perché l’alimentazione è importante anche per i pesci. I pesci rossi poi sono dei gran mangioni, Ruggine in testa a tutti! Mangiare tanto però non gli fa bene, così contiamo i granuli che gli diamo e ogni tanto lo teniamo un giorno a digiuno. Quando mi metto davanti all’acquario per dargli da mangiare, lui s’avvicina al vetro e mi fa un sacco di feste, agitandosi tutto! Ruggine è simpatico e giocherellone. Ad esempio, gli piace girare intorno a un pupazzetto che trovai in un ovetto di cioccolata durante un viaggio in Irlanda e che mamma ha incastrato nella pietra dai tanti buchi. Avere un pesce non è come avere un cane o un gatto, che puoi toccare e accarezzare. Eppure, prendermi cura di lui, rimanere un po’ accanto all’acquario per vederlo nuotare e le sue squame illuminarsi alla luce del sole mi rilassa e mi regala momenti di pace.

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La redazioneClasse 3 C e 3 F della scuola mediaDuca d’Aosta

SupervisoreLa Dirigente scolastica prof.ssa Giuseppa Tomao

Docenti referenti• Prof.ssa Marzia Chinni• Prof. Marco Tribuzio per la

scuola media Duca d’Aosta• Marina Pellegrini per la scuola

primaria A. Diaz• Maria Grazia Bultrini per la scuola

primaria Carducci

I.C. MARCELLO MASTROIANNIVia Orvieto 45 00182, Roma