I.C. TORANO C. - LATTARICO Progetto di potenziamento anno … · Tra i rettili sono presenti il...
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I.C. TORANO C. - LATTARICOProgetto di potenziamento
anno scolastico 2016/17
Ti presento il mio territorio
San Martino di Finita
San Martino di Finita è un antico centro di origine albanese,
dove ancora oggi sono vive le tradizioni arbereshe. Fa
parte della comunità montana della media valle del Crati,
situato in un ambiente naturale incontaminato, ancora
interamente da scoprire e da rivalutare.
Il suo territorio è solcato da numerosi corsi d’acqua di cui
quello più importante è il torrente omonimo che da il nome
al paese e da vari sentieri che raggiungono la costiera
paolana e si intersecano con il «Sentiero Italia». Proprio
nelle vicinanze della nostra scuola parte un percorso in
montagna costituito da castagni secolari e da faggi.
CARATTERISTICHE FISICHE
San Martino ha un estensione di 23,75 kmq. Il territorio comunale è delineato dal torrente Finita a nord, che lo separa dai comuni di Cerzeto e Torano Castello e dal torrente Coscinello a sud che lo
divide da Rota Greca e da Lattarico, ad ovest confina con Fuscaldo e Guardia Piemontese.
Attraverso percorsi differenziati si possono raggiungere località degne di essere esplorate, indagate e riscoperte:
• Serra sant’ Elia a quota 929 m s.l.m. , località immersa in boschi di faggi e castagni
• Serra dei Muli a quota 1015 m s.l.m. • Fontana del Prete,• Passo di Guardia,• Sella Petrulla.
Tra le figure più rappresentative del XV secolo, fondatore della Lega di Alessio, prodromo d’Albania, unì i principati dell’Albania e dell’Epiro e animò la resistenza degli albanesi bloccando per decenni l'avanzata dei turchi verso l‘Europa orientale. Difese l'Albania e i suoi valori morali e religiosi crisitiani dall'invasione turca, per tale motivo ottenne da papa Callisto III gli appellativi di Atleta di Cristo e difensore della fede ed è considerato l’eroe della patria d'Albania e degli albanesi.
Il fiume Finita
Nasce in località Montagna di Stamati a 1050 m s.l.m. e sfocia nel
fiume Crati. Durante il suo percorso riceve le acque di affluenti minori come il
Coscinello.Su entrambe le sponde del suo corso restano diversi mulini ad acqua non
più in funzione.
La flora è condizionata dal clima, si rileva una copertura a dominanza di faggio. Vi si trovano
anche vari tipi di querce, l’ ontano, il castagno, il pioppo, l’acero, il pino e l’abete bianco. Tra le
piante aromatiche ricordiamo il timo, l’origano, l’anice, il rosmarino e la camomilla.
Nel sottobosco crescono: funghi porcini, ovuli, gallinacci ecc…
La fauna presenta diverse specie di anfibi: la garganella, l’ulone dal ventre giallo, la
salamandra. Nei ruscelli si trovano varie specie di tritoni. Tra i rettili sono presenti il serpente
bianco, la biscia, il cervone e il saettone. Tra gli uccelli la poiana, lo sparviero, l’allocco e il
gufo. Tra i mammiferi il riccio, il ghiro, il tasso, la
puzzola, la lepre, la volpe e il cinghiale.
I rioni
L’abitato è diviso in otto rioni principali:
I palazzi
Dopo la presentazione dei rioni passiamo ora ai vari palazzi che arricchiscono il centro del nostro
paese.
Palazzo AlimenaL’antico palazzo, in origine della famiglia Carci, è ora abitato dai marchesi Alimena. Si caratterizza per il portale di pietra con chiave di volta incorniciato da quattro colonne, due per lato, che sorreggono uno stretto terrazzino con colonnine.
Palazzo Garrafa
Presenta caratteristiche balconate con colonnine di gusto semplice che sorreggono una tettoia. Ogni porta d’accesso è sovrastata da un lucernario.
Palazzo Musacchio
Edificato nel XX secolo presenta un portale lapideo, una facciata abbellita da finte colonne.
Villa Carci
Costruita in stile liberty nel 1919, presenta pregiati balconi in ferro battuto e una scalinata in pietra che crea un porticato sormontato da un terrazzo di piccole dimensioni.
Palazzo Cavallo Imponente edificio su due livelli con piccole finestre di forma quadrata e portale d’ingresso in pietra. Di recente il palazzo è stato ristrutturato dall’amministrazione comunale.
Palazzo Tocci
Fu sede della stazione dei carabinieri sino alla fine del 1930.
Villa Ferraro
Tardo Libertycostruita negli anni ‘30
I portali
Numerosi sono i portali presenti nel centro urbano, dei quali alcuni
risalgono al XVII secolo
Edifici sacri
Numerosi sono poi gli edifici sacri presenti nel nostro paese,
adesso passiamo alla loro scoperta……
La Chiesa Madre
La chiesa madre risale agli inizi del Cinquecento, dedicata alla Madonna Immacolata.Distrutta dal terremoto del 1908 e restaurata più volte.Custodisce diverse statue lignee e uno splendido crocifisso in carta pesta e l’Addolorata con la veste ricamata in oro.
La chiesa del borgo
Dedicata alla madonna della Misericordia opera di maestri fuscaldesi. Sul portale è incisa la data 1853, all’interno sono conservate le statue della Madonna, San Pietro e il Creatore e un olio su tela con la Madonna
Il santuario della misericordia
Situato in contrada San Bartolo lungo il torrente Finita, custodisce una statua della madonna e un acquasantiera in pietra.Meta continua di pellegrinaggi, qui si festeggia una festa votiva il 12 febbraio. Sia il santuario che la chiesa del borgo sono gestite dalla Confraternita della madonna della Misericordia
Chiesa di Santa Rita
La chiesa è formata da una sola stanza di forma rettangolare, ha assunto questo nome nel 1985 e custodisce la statua dell’omonima santa. La cappella privata appartiene alla famiglia Cavallo.
Le fontane
San Martino è noto per le sue fontane.
La lingua
La lingua albanese rappresenta un elemento di identificazione etnica ed è abbastanza diffusa
nella comunità.
Detti e proverbi
Kur buttja ish e piot, gjith miqët m’i mbjdh, kur buttja shtërpoj, gjith miqët m’i llargojQuando la botte era piena avevo attorno tutti gli amici, quando la botte fu vuota tutti gli amici mi abbandonarono.
Gjiza e gjitonit duket më e bardh La ricotta del vicino sembra essere più bianca.
E dy luga ce ka pocja Il cucchiaio sa cosa c’è in pentola.
Kush shprishen gjemba nengk ka te ver xathur Chi semina spine non vada scalzo.
.
Abito tradizionale
L’abbigliamento albanese varia in base all’epoca.Variano: la plissettatura delle gonne, i colori e i tessuti
Tradizioni popolari
Si è perso purtroppo l’’uso di molti riti religiosi, dovuto anche
al passaggio dal rito greco-ortodosso a quello latino.
Festività religiose
12 Febbraio: Festa votiva in onore della beataVergine della Misericordia in ricordo del terremoto del 12/ 02/1854, al santuario in località S.Bartolo.
Riti della settimana santa
• Giovedi: Durante la cerimonia della lavanda dei piedi, i fedeli che impersonano gli apostoli sono i 12 confratelli della confraternita della B.V. della Misericordia.
• Venerdi: Per l’adunata dei fedeli non suonano le campane, un gruppo di ragazzi gira il paese suonando la «trocca» e gridando. Presso il santo sepolcro «SEMBURCU»si recitano i versi della passione di Cristo in albanese.
• Sabato: All’alba muove prima una processione formata da soli uomini i quali attraversano le vie del paese cantando «perdono mio Dio, mio Dio perdono, perdono mio Dio, perdono pietà».
• Mattina di Pasqua: i bambini bussano alle porte gridando «lulezei dera» (la porta è fiorita) e offrono rami di erica in cambio di una piccola strenna.
FESTA DI SAN MARTINOLeggenda: Si narra che San martino durante il ritorno dalla guerra vide un uomo nudo al freddo, per pietà gli donò il suo mantello e corse a casa. Il freddo gelido lo sorprese quando arrivò all’uscio di casa, dove si era fermato per attendere l’arrivo del nuovo giorno senza svegliare la sorella. Il mattino seguente la sorella trovò San Martino morto e per paura di essere arrestata seppelli il suo corpo sotto una botte e nel momento in cui aprirono la botte per spillare il vino tutti si accorsero che la botte non aveva mai fine.
GASTRONOMIA
La gastronomia sammarinese offre una grande varietà di prodotti tipici strettamente legati sia alle festività religiose che alla cultura del paese.
Gnocchi di castagneIngredienti:
200 g di farina di castagne100 g di farina di granoAcqua e sale q.b.
Preparazione:
Impastare le farine con acquae sale, ottenendo un impastoconsistente.Lavorare e ottenere deibastoncini da tagliare apezzetti di 4 cm e incavarlicon le dita dandogli la formacon un setaccio.Fate asciugare e bollire inabbondante acqua salata.Una volta a galla condire conburro e formaggio pecorino.
Ginette
Ingredienti:
8 uovaFarina q.b.Olio 100 gSale un pizzico
Preparazione:
Lavorare separatamente albumie tuorli, poi aggiungervi lafarina, l’olio e il sale. Prepararedelle forme tondeggianti ataralli e ripiegarli su se stessi.Informare a 200 C° per 15minuti. Infine ricoprire di glassapreparata con albumi montati aneve e lo zucchero a neve.
KasateleIngredienti:
500 g di farina bianca3 uova300 g di passato di castagneMiele di fichiCannella in polvereZucchero a velo
Preparazione:
Versare sulla spianatoia farina e sale eamalgamare con le uova fino ad ottenere unimpasto morbido. Stendere una sfoglia eformare dei dischetti con il fondo di unpiattino. Amalgamare il passato di castagnecon miele e cannella e versare un cucchiaioper ogni dischetto e ricoprire il tutto con unaltro dischetto. Friggere il tutto in abbondanteolio e spolverare con lo zucchero a velo.
Arti e mestieri
Arte dell’’intaglio
Tra gli artigiani che hanno ereditato l’arte dell’intaglio ligneo, il più importante è Marco Tocci.