I.C. “ COCCHIA- DALLA CHIESA”... · o Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità...
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Istituto Comprensivo “ENRICO COCCHIA-C.A.DALLA CHIESA”
Via Tuoro Cappuccini 95 – 83100 Avellino
Tel. 0825/35816 Ufficio servizi alla persona dell’alunno 0825/32041 Fax 0825/33816
Email: [email protected] pec: [email protected]
sito web: www.scuolacocchia-dallachiesa.gov.it
Codice Meccanografico AVIC885006 Codice Fiscale 92097180647
Con sedi associate:
Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado Comune di Prata Principato Ultra (AV)
Scuola Infanzia e Primaria Comune di Santa Paolina (AV)
Prot.n° 355/A19A del 29)09/2016
I.C. “ COCCHIA- DALLA CHIESA”
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ANNO
SCOLASTICO 2016/2019
DPR 8 marzo 1999, n.275 – legge 107/2015 Integrato, aggiornato e deliberato dal Collegio dei Docenti
Supervisione Dirigente Scolastico - Coordinamento ed integrazione Dipartimento/ Commissione PTOF-Funzioni
Strumentali Area 1
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• Premessa e fonti normative
• Organigramma d’Istituto
• Risorse umane interne :
a. collaboratori del Dirigente e Funzioni strumentali
b. personale amministrativo e collaboratori scolastici
c. analisi situazione studentesca
d. Diritti e doveri degli studenti
e. Patto di corresponsabilità
• Identità e analisi del singolo contesto territoriale dell'Istituto Comprensivo
Scuola Secondaria di Primo Grado “E. Cocchia” – Av - sede centrale
Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria 1° Grado “C. A.Dalla Chiesa”– Prata P.U.
Scuola Infanzia – Primaria S. Paolina
• Obiettivi di processo
• Definizione delle azioni
• Condivisione e diffusione dei dati
• Definizione dei tempi
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
PIANO DI MIGLIORAMENTO
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ANNUALITA’ 2016-2017
Offerta formativa:
a. Organizzazione didattica
b. Continuità
c. Orientamento
d. Ampliamento dell’Offerta Formativa
• Organizzazione strutturale
• Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali
• Fabbisogno dei posti comuni di sostegno dell’organico dell’ autonomia e di
potenziamento dell’ Offerta Formativa
• Piano Nazionale Scuola Digitale
SEZIONE DIDATTICA
SEZIONE ORGANIZZATIVA
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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’ Istituto Comprensivo “ E. Cocchia -C.A. dalla Chiesa” Avellino Esso mira a:
1) valorizzare le potenzialità e gli stili di apprendimento di ogni alunno nonché della comunità professionale scolastica;
2) rendere trasparenti le proprie finalità e le conseguenti scelte educative ; 3) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto
per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 4) progettare, verificare ed autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di
migliorarlo; 5) assumere impegni nei confronti dell’ utenza,delle Istituzioni e della Società; 6) stabilire una linea di continuità tra i vari ordini di scuola; 7) documentare l’azione propositiva e previsionale della Scuola rispetto alle prospettive di
sviluppo del Territorio; 8) interpretare lo scenario naturale- storico- sociale- economico e culturale della Comunità.
Principi del PTOF
o Centralità dell’alunno nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento. o Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel rispetto
della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità individuale e di istituto.
o Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunitàdi apprendimento e di formazione in vista di una autentica inclusività .
o Responsabilità centrata su competenze disciplinari e relazionali. o Trasparenza e accordo dei processi, nella continuità educativa e didattica in senso orizzontale
(classi parallele) e verticale (Scuola Primaria, Scuole Secondaria di Primo e Secondo Grado e Territorio).
o Documentazione della progettualità scolastica. o Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità
docente e del personale ATA. o Verifica e valutazione dei processi attivati e dei risultati conseguiti.
Pur nella molteplicità delle azioni didattiche l’intero PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare “persone” in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.
Completano il Documento il Regolamento di Istituto, il Patto Educativo di Corresponsabilità, la Carta dei Servizi Scolastici, il Piano Annuale per l’Inclusività.
PREMESSA E FONTI NORMATIVE
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Le fonti normative essenziali a cui si ispira il PIANO DELL‘OFFERTA FORMATIVA sono riconducibili agli Artt. 2, 3, 5, 30, 33, 34, 97, 117, 118, 119 Costituzione della Repubblica italiana; alla Legge Costituzionale L.C. 3/2001; alle Leggi ordinarie 241/1990 e successive modificazioni L. 20/1994, L. 169/2008, L. 170/2010, L.107 /2015; alle leggi delega 162/1990, 59/1997, 53/2003, 133/2008; ai Decreti Presidente della Repubblica 275/1999, 139/2007, 81/2009, 89/2009, 122/2009, 87/2010, 88/2010, 89/2010; ai Decreti Legislativi 81/ 2008, 196/2003; alle Indicazioni per il curricolo D.M. 254/ 2012 . I documenti europei a cui si ispira il PTOF sono individuabili nelle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 “Relazione congiunta del Consiglio e della
Commissione sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio
2010) Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione, gioventù e
cultura”) Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020.
Pertanto, alla luce di ciò e in vista della realizzazione dei livelli di conoscenze, abilità e competenze di cui all’European qualification framework (Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008), e delle 8 competenze chiave fissate dalle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (18 dicembre 2006), la progettazione formativa della scuola punterà alle otto competenze chiave fissate dall’Europa, adottate dalla scuola, e recepite dalle Indicazioni per il curricolo D.M 254/2012 a conoscenze ed abilità finalizzate alle seguenti competenze:
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione in lingue straniere (la scuola è sede di certificazioni Cambridge
e prepara alla certificazione DELF)
Competenza matematica e competenze di base in scienza
e tecnologia Imparare
a imparare Competenza
digitale
Consapevolezza ed espressione
culturale
Senso di iniziativa e di
imprenditorialità
Competenze sociali e civiche
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1. Comunicazione nella madrelingua
Definizione:
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. Tale Competenza si raggiungerà anche con l’estensione dell’offerta con ampliamenti di
latino e con progetti mirati
2. Comunicazione in lingue straniere (la scuola è sede di certificazioni Cambridge e
prepara alla certificazione DELF)
Definizione: La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi Tale Competenza si raggiungerà anche con l’estensione dell’offerta con ampliamenti di
inglese e con progetti mirati
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
Definizione: La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico -matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero ( pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte).
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Tale Competenza si raggiungerà anche con l’estensione dell’offerta con ampliamenti di
matematica applicata e con progetti mirati.
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino.
4. Competenza digitale
Definizione: La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet Tale Competenza si raggiungerà anche con l’estensione dell’offerta con ampliamenti a tutti
gli alunni che ne facciano richiesta, percorsi mirati di formazione di informatica ed è sede di esame
per la Patente Europea e con progetti mirati.
5. Imparare a imparare
Definizione: Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Tale Competenza si raggiungerà anche con con tutte le discipline.
6. Competenze sociali e civiche
Definizione: Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere
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i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare a pieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Tale Competenza si raggiungerà anche con con tutte le discipline e con progetti mirati.
7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità
Definizione: Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscano ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza di valori etici e promuovere il buon governo. Tale Competenza si raggiungerà anche con con tutte le discipline.
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Definizione: Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Tale Competenza si raggiungerà anche con con tutte le discipline. Il tutto finalizzato al conseguimento del “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di
istruzione” fissato dalle Indicazioni per il curricolo 2012, qui di seguito riportato:
“Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione”
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli approfondimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie ide, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare di due lingue europee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
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Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, servizio civile, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali” .
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DIRIGENTE
FUNZIONE
DOCENTE
FUNZIONE
AMMINISTRATIVA
CURRICOLO
VALUTAZIONE
FORMAZIONE
CONTABILITA’
BILANCIO
PERSONALE COLLABORATORI
SCOLASTICI
PULIZIA
STAFF DEL
DIRIGENTE
DSGA
COLLEGIO
DOCENTI
VIGILANZA
CONSIGLIO D’ ISTITUTO
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Articolazione del Collegio Docenti
Risorse umane interne
COLLEGIO DEI
DOCENTI
PRESIDENTE
Dott.ssa S.G. MAURIELLO
-Coordinatori dei
dipartimenti
- -Referenti delle varie
attivita’;
-Coordinatori e
segretari dei CC.di CC.
-Responsabili dei
laboratori;
I Collaboratore - II Collaboratore
del D.S
Responsabili dei plessi staccati
e delle sezioni associate;
FUNZIONI STRUMENTALI
delle Aree 1-2-3-4
DIPARTIMENTI-
COMMMISSIONI
E/O GRUPPI DI
PROGETTAZIONE
RESPONSABILI D.Lvo 626/94 -D.Lvo 81/2008
RESPONSABILI SICUREZZA :
Sicurezza - Antincendio - Primo Soccorso
� SCUOLA INFANZIA PRATA di P.U. -AVELLINO
� SCUOLA PRIMARIA PRATA di P.U- AVELLINO
� SCUOLA SECONDARIA PRATA P.U.- AVELLINO
� SCUOLA INFANZIA SANTA PAOLINA- AVELLINO
Ufficio
di
SEGRETERIA
D.S.G.A.
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
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I Docenti della scuola, in totale 126, hanno un contratto a tempo indeterminato, pertanto stabili,
con discreta anzianità diservizio e tutti con comprovata professionalità. La motivazione degli
insegnanti all'impegno ed alla partecipazione anche ad attività integrative e/o progetti speciali viene
incentivata attraverso la valorizzazione della professionalità e della competenza specifica di ciascuno,
secondo la recente sequenza contrattuale. I Docenti svolgono prioritariamente i compiti educativi e
didattici, come indicato dalla normativa vigente e definito annualmente dalle scelte dell'Istituto.
Essi svolgono, inoltre, funzioni particolari, quali quella di collaboratore del Dirigente Scolastico,
primo collaboratore Vicario e secondo collaboratore, di Funzione Strumentale, di coordinatore e
segretario del Consiglio di Classe, di RSU e di Responsabili della Sicurezza e del Primo Soccorso.
COMMISSIONI
1. Gruppo di lavoro per l’inclusione preposto a:
• rilevazione dei bisogni educativi speciali • raccolta, documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche
in funzione di eventuali azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione
• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle esigenze effettive ai sensi dell’art. 1 co 605 lettera b della legge 122/2010
• elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES da redigere entro il 30 settembre 2014
2. Commissione di staff finalizzata all'unitarietà dell'impostazione
organizzativa/valutativa, è composta : da due collaboratori del DS ,dal nucleo di valutazione interna e da componenti dello Staff
3. Funzioni strumentali:
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AZIONE AUTOANALISI
AREA 1 ( n° 2 funzioni Infanzia/ Primaria n°2 Scuola Secondaria di Primo Grado )
Progettazione e organizzazione PTOF
- Predisposizione di strumenti di monitoraggio
componente alunni –genitori –docenti –personale
ATA (Infanzia -S. Primaria- S.S. 1°grado;
- raccordo tra percorso curricolare e percorso
laboratoriale
- raccordo tra percorso curricolare e ampliamenti
offerta formativa
- attività di monitoraggio-prove diagnostiche
-- attività di monitoraggio laboratori / ampliamenti
offerta formativa
Aggiornamento RAV e PDM
Progettazione e organizzazione RAV e PDM
Raccordo gruppo NIV
Controllo elementi di contesto interno:
- pianificazione percorso formativo- progettuale
- clima scolastico (docenti-alunni-ATA)
Controllo elementi di contesto esterno:
-raccordo scuola-territorio
AREA 2 (n° 2 funzioni Infanzia/ Primaria n°2 Scuola Secondaria di Primo Grado)
Coordinamento program. ed. -didattica Scuola infanzia
Primaria
Predisposizione di strumenti di monitoraggio
componente
docenti:
- bisogni formativi (questionari aggiornamento )
- realizzazione PTOF (verifica in itinere)
- impatto PTOF (verifica finale)
Supporto progettazione didattica
Predisposizione prove disciplinari per la valutazione
diagnostica e valutazione finale degli alunni
Predisposizione di strumenti di monitoraggio
componente alunni S. dell’ Infanzia (valutazione):
-prove diagnostiche
-prove out-put
Raccolta e catalogazione materiali didattici
Verifica collegamento tra obiettivi curriculari e obiettivi
progettuali
Sviluppo professionalità docente:
- raccordo tra bisogni formativi -processi innovativi
Predisposizione di strumenti di monitoraggio
componente
genitori:
- realizzazione PTOF (verifica in itinere)
- impatto PTOF (verifica finale
Accoglienza supplenti
Predisposizioni piano di aggiornamento per la
formazione dei docenti
AREA 3 (n° 2 funzioni Infanzia/ Primaria n°2 Scuola Secondaria di Primo Grado)
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Intese con i docenti per la rilevazione di alunni
con carenze
Predisposizione di strumenti di monitoraggio
componente alunni S. Primaria- S.S. 1°grado
Predisposizione di strumenti di monitoraggio percorso
formativo componente alunni S. Primaria- S.S. 1°grado
:
- realizzazione POF (verifica in itinere)
- impatto POF (verifica finale
Elaborazione schede di orientamento (classi 3^-4^-5^
S.P.e classi 1^-2^-3^ S.S. 1° grado)
Progettazione e organizzazione continuità
verticale con
istituti secondari di II°(coordinamento
programmazione)
Raccordo continuità interistituzionale (obbligo
scolastico – formativo (Regione – Centro per
l’impiego)
Raccordo scuola-mondo del lavoro (extrascuola)
Predisposizione incontri scuola famiglia ai fini
dell’iscrizione alla scuola secondaria di II Grado
Lettura del contesto territoriale PTOF :
corrispondenza tra domanda e offerta
Elaborazione strumenti di monitoraggio componente
genitori:
- realizzazione PTOF (verifica in itinere)
- impatto PTOF (verifica finale)
-responsabili consigli di classe
AREA 4 (n°2 Scuola Secondaria di Primo Grado)
Progettazione e organizzazione continuità orizzontale :
-raccordo tra progettazione didattica e bisogni del
territorio
-scuola-realtà istituzionale socio culturale economico
del
contesto locale
Elaborazione strumenti componente contesto
territoriale:
- raccordo scuola famiglia – scuola territorio
a) incontri assembleari
b) incontri scuola famiglia mensili
c) scheda accoglienza scuola famiglia
Gestione tecnico –organizzativa dei laboratori di
informatica ai relativi plessi di servizio
Predisposizione di strumenti:
a) monitoraggio manifestazione finale
Elaborazione grafica autoanalisi e valutazione d’ Istituto
Creazione e gestione del Sito Web dell’ Istituto
elaborazione multimediale di tutti i materiali e/o
prodotti ai fini della pubblicazione sul sito Web
Predisposizione schede di monitoraggio
Predisposizione di strumenti:
- Viaggi d’istruzione, visite guidate, stage didattici
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4. Coordinatori dei consigli di classe con i seguenti compiti:
a. garanzia di completa e funzionale documentazione della progettazione formativa personalizzata dell’ottimizzazione delle risorse, della corretta applicazione dei criteri fissati nel POF, del monitoraggio funzionale del successo formativo in termini di formazione ed orientamento e valutazione degli alunni
b. contatti straordinari con le famiglie
c. coordinamento del consiglio in caso di assenza del dirigente scolastico
d. avvisi alle famiglie di qualsiasi tipo
e. monitoraggio delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate secondo quanto stabilito nel regolamento e validazione dell’anno scolastico
f. completezza e funzionalità della cartella di monitoraggio del successo formativo
g. aggiornamento costante dei dati statistici relativi ai tassi di successi formativi,
in termini di trasformazione reale di potenzialità personali in conoscenze, abilità e competenze
5. Figure finalizzati al Piano di Miglioramento (inserite nelle Funzioni
Strumentali )
a. Figura di raccordo con il territorio (gestione concorsi, rapporti con famiglie, Enti, Associazioni socio-sanitarie e culturali )
b. Figure di documentazione funzionale (controllo di funzionalità della progettazione formativa del consiglio di classe e monitoraggio dei risultati formativi)
c. Figure di autovalutazione d’ Istituto ( controllo e valutazione della sodisfation costumace degli stakeholders)
d. Figure di coordinamento di continuità ed orientamento ( attività di continuità ed orientamento con i deversi segmenti di scuola )
6. Docenti organico Potenziato : impegnati nei piani attuativi a livello classe ( recupero /sviluppo eccellenze) e nel potenziamento di percorsi trasversali afferenti alle progettualità trasversali interdipartimerntali .
Progettualità di Flessibilità Organizzativa e didattica/ Potenziamento dell’ Offerta Formativa
Finalita’
In riferimento a quanto indicato nel PTOF della Scuola, con il riconoscimento dell’autonomia funzionale delle scuole, confermata con la legge 107/2015, la stessa scuola intente perseguire la “valorizzazione della persona” intesa come condivisione di valori basati sul rispetto di sé, dell’altro e dell’ambiente, cioè dovere di scegliere e agire in modo consapevole, con impegno e elaborazione di idee promuovendo azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita che dovrà essere sempre di più privo di ostacoli, di qualunque origine, e ricco di condizioni favorevoli allo
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sviluppo delle diversità dei singoli come interpretazione di una visione culturale dell’arricchimento che si ottiene dal confronto e dal contributo delle differenze.
Innanzitutto la scuola promuoverà interventi atti a far sviluppare nell’allievo quelle intelligenze segnalate da J. Bruner come sicura crescita personale e sociale. Stimolerà maggiore integrazione degli alunni con nuove forme comunicative ed espressive che siano occasione per trovare una fonte di valorizzazione di sé e di superamento delle frustrazioni, delle difficoltà perdeterminare nei ragazzi il senso del rispetto delle differenze col superare pregiudizi e stereotipi.
Tale finalità porterà a considerare nel contempo tutti i fattori che compartecipano e influenzano l’evoluzione dell’individuo e, quindi, dell’alunno.
Cosa si prefigge questa Progettualità
Attraverso il lavoro del RAV con il PDM questa scuola ha evidenziato criticità che saranno intese come punti osservabili di miglioramento dell’intervento scolastico che avrà degli obiettivi da raggiungere nel medio e lungo termine: lieve criticità nelle differenze tra classi parallele; incremento della crescita dei gruppi classe per il perseguimento di migliori standard di successo scolastico e di vita.
Cosa si prefigge l’istituto per il 2016/17
L’articolazione del piano d’intervento, in particolar modo per quest’anno, ha tre percorsi progettuali:
� Piano di lavoro che recuperi, consolidi e valorizzi linguaggi comunicativi diversi: prima Lingua Comunitaria , iconico-espressivo, musicale, corporeo ; incentivi la didattica del piccolo gruppo e promuova l’apprendimento collaborativo, esperenziale e laboratoriale.
� Piano di lavoro per situazioni d’apprendimento di recupero /consolidamento / potenziamento di abilità e conoscenze.
� Piano di lavoro per valorizzare la parte interiore dell’allievo con esperienze arricchenti quale partecipazione ad attività aperte al territorio.
I percorsi verranno attivati nelle classi prime suddividendole in gruppi di livello sui quali opereranno i docenti di classe e i colleghi di potenziamento.
Il format della progettazione
Denominazione Valorizzazione delle singole peculiarità per il
successo formativo
Competenze chiave/ competenze culturali
Evidenze osservabili
Abilità
Conoscenze
Utenti destinatari
Prerequisiti
Fasi di applicazione
Tempi
Prodotti
Esperienze attivate ( Cosa fa l’allievo )
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Metodologia ( Cosa fa il docente )
Risorse umane interne
Strumenti
valutazione
7. Dipartimenti Disciplinari
Interrogano lo statuto epistemologico delle discipline per fini formativi ed orientativi,
collegandolo con gli “obiettivi generali del processo formativo”, fissati dallo Stato e con l’adozione dei libri di testo. Progettano anche, per indirizzi dell’offerta formativa, le visite guidate ed i viaggi di istruzione. Provvedono alla definizione dei criteri progettuali e degli indicatori per i voti nelle specifiche discipline.
L'orario settimanale di servizio per i docenti della scuola secondaria di I° grado “
Cocchia” Av., da prestare in non meno di cinque giorni, comprende ore 18 di cattedra più tutte le ore
necessarie allo svolgimento della funzione docente; sono invece aggiuntive le ore prestate per di
collaborazione e/o di progetto.
Per la Scuola dell’Infanzia di Prata P. U. e di Santa Paolina ( Av) il servizio settimanale
è di 25 ore; per la Scuola Primaria di Prata P. U. e di Santa Paolina ( Av) e per la Scuola
Secondaria 1° Grado di Prata P.U. ( Av) il servizio settimanale è di 40 ore.
Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale Scuola Sec. 1° Grado “ Cocchia” –
Av. è composta dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e da 4 assistenti amministrativi
con anzianità di servizio e con adeguata formazione professionale.
La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato e regolato
dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare la disponibilità nel rapporto con l'utenza ed alla
funzionalità dell'ufficio in supporto logistico a tutte le attività didattico-formative.
Gli Uffici sono aperti nei giorni feriali: dalle ore 8:30 alle 9:30 edalle ore 12:30 alle
13:30 Il martedì e mercoledì dalle 15:30 alle 18:30.
Oltre alle funzioni specifiche, il personale amministrativo ed il Direttore S.G.A., in
relazione all'attuazione delle attività del PTOF, danno un supporto tecnico-amministrativo nelle
fasi di programmazione, realizzazione, verifica e pagamento degli impegni assunti.
L'orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il Direttore S.G.A., da prestare
in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella singola
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giornata e nella settimana è determinata dall'accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base
delle linee fissata dal Consiglio d'Istituto.
II personale A.T.A. con qualifica di collaboratore scolastico è composto da
25elementi; prevalentemente questo personale è stabile e con discreta anzianità di servizio.
ORGANI E MODALITA’DI GESTIONE DELL’ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO
Al fine di gestire e realizzare i percorsi formativi delineati nel presente Piano, l’istituto, fa ricorso agli Organi Collegiali istituzionali:
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DEFINISCE:
• gli indirizzi generali per le attività della scuola anche in relazione ai rapporti col contesto territoriale.
ADOTTA:
• il piano dell’offerta formativa, elaborato dal collegio dei docenti, verificandone la rispondenza agli indirizzi generali e alle compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili;
• il regolamento dell’istituzione.
DETERMINA:
• i criteri per l’utilizzazione delle risorse finanziarie.
APPROVA
• l’adesione della scuola ad accordi in coerenza con il P.O.F.
DEFINISCE-APPROVA
• il Piano dell’Offerta Formativa;
• i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali l’istituzione intende aderire o che intenda promuovere;
• la proposta di regolamento della istituzione per le parti relative ai profili didattici, al funzionamento del collegio dei docenti, delle sue articolazioni e degli organi cui compete la programmazione didattico.educativa
ORGANI COLLEGIALI
Analisi situazione studentesca
CONSIGLIO D’ISTITUTO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
Consigli intersez.
Interclasse/ classe
ANALIZZANO:
situazione degli alunni
PROGRAMMANO:
attività didattiche;
strategie e modalità
d’intervento;
strumenti di lavoro;
PROPONGONO:
Attività para ed
extrascolastiche;
adozione di libri di testo;
acquisto sussidi
didattici;
iniziative di
sperimentazione;
altro
20
ALUNNI
L'Istituto Comprensivo è costituito da :
Sede centrale – Scuola Sec. I° Grado “ Cocchia” Av con 864 alunni iscritti e frequentanti;
Comune di Prata Principato Ultra (AV); Plesso-Scuola Infanzia,con 74 alunni; Primaria,
con 120 alunni; Secondaria di 1° Grado,con 78 alunni ; tutti iscritti e frequentanti;
Comune di Santa Paolina (AV) plesso - Scuola Infanzia, con 20 alunni e Primaria, con 29
alunni; tutti iscritti e frequentanti;
La Scuola si impegna a rispettare i Diritti degli alunni quali:
a. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta
alla pluralità di idee.
b. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni
personali degli studenti, anche attraverso un adeguata informazione, la possibilità di
formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative
autonome.
c. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
d. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano
la vita della scuola.
e. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il Dirigente scolastico e i docenti, con le modalità previste dal regolamento d’istituto,
attivano con gli studenti e con le rispettive famiglie un dialogo costruttivo e stabiliscono
modalità per la rilevazione dei bisogni formativi, per operare le scelte del tempo scuola,
delle attività facoltative opzionali,delle attività di arricchimento e ampliamento
dell’offerta formativa; per la definizione degli obiettivi formativi, per la definizione dei
criteri di organizzazione e gestione delle attività promosse dalla scuola, per il
coinvolgimento nei processi di autoanalisi e valutazione dei processi formativi
proposti e realizzati , per la scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha
inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
g. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività
aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività
aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto
dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
21
h. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della
comunità alla quale appartengono. La scuole promuove e favorisce iniziative volte
all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività
interculturali.
22
STRALCIO DEL PATTO DI CORRESPONSABILITA’
1. sottoscrive con la scuola il seguente patto educativo di corresponsabilità:
la scuola si impegna:
• alla progettazione formativa di qualità;
• alla rilevazione costante della domanda formativa;
• all’utilizzo strategico delle discipline in prospettiva unitaria;
• alla documentazione funzionale di percorsi, processi ed esiti;
• alla garanzia della libertà di scelta delle famiglie;
• alla sinergia costante, ai fini di una sempre più efficace cooperazione funzionale;
• all’organizzazione di ampliamenti dell’offerta formativa e di certificazioni esterne (
Cambridge, Patente europea del Computer- per gli alunni che facciano espressa richiesta
e previo versamento del contributo specifico);
• ad una valutazione trasparente e tempestiva (DPR 122/2009)
la famiglia si impegna:
• al rispetto delle regole della scuola (orari, ingressi puntuali)
• ad evitare che gli alunni vengano a scuola con più di un cellulare ed a raccomandare ai
propri figli di conservare l’unico cellulare portato in appositi contenitori e ad usarlo solo
fuori dalla scuola
• ad evitare di fornire qualsiasi oggetto agli alunni in orario successivo a quello d’ingresso
• ai colloqui settimanali con singoli docenti per tutta la durata dell’anno scolastico in orari e
giorni stabiliti, nel rispetto dei ruoli ed ispirati alla più serena e fattiva collaborazione;
• a sorvegliare sulla corretta e completa esecuzione dei compiti a casa da parte dei figli e sulla
diligenza anche nell’uso di libri, quaderni e diari, sulle ore di riposo notturno dei figli che
consentano una produttiva frequenza della giornata scolastica;
• nel caso di affido condiviso, a darne immediata comunicazione, unitamente al doppio
indirizzo cui far pervenire le comunicazioni
• ad interagire con la scuola nelle occasioni possibili, programmate ed autorizzate, ma non
fuori dell’orario di ricevimento;
23
• al rispetto del Regolamento di istituto ed alla conoscenza del POF e della Carta dei servizi
(www.scuolacocchia.it )
• ad esaminare e condividere con i propri figli il presente Patto educativo di
corresponsabilità;
gli alunni si impegnano
• allo studio costante,
• al rispetto di tutte le regole della scuola (ivi incluso un abbigliamento confacente
all’ambiente scolastico, il divieto assoluto dell’uso del telefono cellulare all’interno della
scuola, il rispetto dei compagni, dei docenti e di tutti gli altri operatori scolastici,
l’autocontrollo e la non violenza, anche nelle forme verbali)
• al rispetto del Regolamento di istituto
• a non effettuare assenze ingiustificate a non superare i 5 ingressi in ritardo (dopo il terzo
ritardo di oltre 10 minuti giustifica del genitore a scuola) e le 10 uscite anticipate
STRALCIO DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO IN MATERIA DI
INFRAZIONI E SANZIONI
DOVERE INFRAZIONE
SANZIONE
Frequenza puntuale
-Ritardo frequente
-Più di 5 ritardi durante l’ intero
anno scolastico
-Assenze frequenti e non motivate
-Assenze alle attività
pomeridianesenza preavviso
-Convocazione dei
Genitori
-Penalizzazione sulla
valutazione del
comportamento
-Disturbare il regolare svolgimento
delle attività didattiche con
-Ammonimento privato
in classe
- Ammonimento scritto:
dopo la terza
24
Attenzione e
concentrazione nello
studio,
atteggiamenti e/o osservazioni fuori
luogo.
-Usare un linguaggio non consono
all’ambiente educativo.
ammonizione scritta
sul registro di classe,
ne è data
comunicazione alla
famiglia e a secondo
della gravità il C.d.I
può deliberare:
a) la non
partecipazione alle
attività sportive,ai
concorsi, alle visite
guidate,ai viaggi di
istruzione e a tutte le
altre attività che
vengono svolte al di
fuori dell’edificio
scolastico;
b) allontanamento
dalla comunità
scolastica per un
periodo non superiore
a 15 gg
c) Penalizzazione
sulla valutazione del
comportamento
-Sequestro senza resa.
- Segnalazione all’
autorità giudiziale penale
( Art.361 c.p.)
-Convocazione genitori e
sanzione disciplinare
fino all'allontanamento
dalle lezioni fino a 15 gg.
25
Possesso di oggetti non richiesti
dall'attività didattica:
oggetti pericolosi di vario genere.
.( Art.4, comma 8, che
dovrà essere adottata dal
C.d.I.,o per un periodo
superiore a 15 gg.( Art.4,
comma 9) , adottata dal
C.d I., in caso di
reiterazione e/o di una
concreta situazione di
pericolo per l’incolumità
delle persone, per cui è
d’obbligo anche la
segnalazione all’
autorità giudiziale
penale
( Art.361 c.p.)
–Penalizzazionesulla
valutazione della
condotta
Rispetto dell'ambiente
e del materiale altrui
Atti di vandalismo: danneggiare
strutture, arredamenti,oggetti ;
imbrattare banchi, aula e servizi
Igienici,incendio, allagamento
Si cercherà di individuare il
colpevole,in alternativa tutta la
classe sarà considerata colpevole
-Trattandosi di minori, le
famiglie provvederanno
a ripristinare o pagare il
risarcimento aseconda
dell'entità del danno.
-A seconda della gravità
degli atti:
a) Convocazione genitori
e sanzione disciplinare
fino all'allontanamento
dalle lezioni fino a 15
gg.(Art.4, comma 8), che
dovrà essere adottata dal
C.d.I.
26
b) Allontanamento dalle
lezioni per un periodo
superiore a 15 gg .(
Art.4, comma 9),
adottata dal C.d. I., in
caso di reiterazione e/o
di una concreta
situazione di pericolo per
l’incolumità delle
persone, per cui è
d’obbligo anche la
segnalazione all’
autoritàgiudiziale penale
( Art.361 c.p.)
c) Allontanamento dalla
comunità scolastica fino
al termine dell’anno
scolastico.
( Art.4, comma 9 Bis), in
caso di situazioni di
recidiva
d) Penalizzazione sulla
valutazione della
condotta
Rispetto dei Docenti,
dei compagni e
del personale
scolastico
Atti di bullismo: Violenza privata,
minaccia, percosse,ingiurie,reati di
natura sessuale foto o registrazione
voci, violazione della privacy,.
Uso di un linguaggio offensivo o
volgare.
- A seconda della gravità
degli atti:
a)Convocazione genitori
e sanzione disciplinare
fino all'allontanamento
dalle lezioni fino a 15
gg.( Art.4, comma 8), che
dovrà essere adottata dal
C.d I.
b) Allontanamento dalle
lezioni per un periodo
superiore a 15 gg .(
Art.4, comma 9),
adottata dal C.d I., in
caso di reiterazione e/o
di una concreta
27
situazione di pericolo per
l’incolumità delle
persone, per cui è
d’obbligo anche la
segnalazione all’
autorità giudiziale
penale
( Art.361 c.p.)
c) Allontanamento dalla
comunità scolastica fino
al termine dell’anno
scolastico .( Art.4,
comma 9 Bis), in caso di
situazioni di recidiva e
segnalazione all’
autorità giudiziale
penale ( Art.361 c.p.)
d) Esclusione dello
studente dallo scrutinio
finale o la non
ammissione all’esame di
stato conclusivo( Art.4,
comma 9 bis e 9 ter)
e) Penalizzazione sulla
valutazione della
condotta
Assumersi i propri
impegni
conresponsabilità
Assentarsi nei giorni delle verifiche
Le verifiche verranno
recuperate al rientro,
anche senza preavviso
Non portare a scuola
il cellulare
L’uso del cellulare
durante le uscite di
Possesso del cellulare non
autorizzato
-Sequestro del cellulare
e
convocazione dei
genitori.
-Alla reiterazione
dell'infrazione,
28
più giorni sarà
regolamentato dal
Consiglio di Classe
che ne detterà le
norme d’uso.
penalizzazione sul
comportamento
-Non è prevista alcuna
forma dirimborso per
smarrimento o furto
Durante l’ intervallo
occorrerispettare
tutte le regole della
convivenza civile:
rispetto del cibo e
rispetto delle norme
scolastiche
Sprecare il cibo, alzare la voce,
assumere un atteggiamento
scorretto con i compagni, sporcare
l’ambiente;
comportarsi con eccessiva vivacità
-Riordino dell'ambiente
-Sospensione della pausa
/intervallo
Abbigliamento
decoroso
Utilizzo di abbigliamento
inadeguatoall'ambiente scolastico
Dopo il 2° richiamo,
convocazione dei
genitori
COMPORTAMENTO
�Rispetto del Regolamento di Istituto e delle regole di convivenza civile
�Autocontrollo e atteggiamento rispettoso nelle relazioni interpersonali
�Rispetto e responsabilità di comportamento verso i compagni, i docenti, il personale ATA,
il patrimonio della scuola e di terzi
�Corretto utilizzo delle strutture, degli strumenti, e dei materiali nel rispetto delle norme di
sicurezza
�Correttezza dei comportamenti durante le verifiche
�Partecipazione alle lezioni con il materiale richiesto per le attività
29
Valore dei voti
Sono considerate valutazioni positive i voti 10, 9, 8, relativamente ad una scala discendente
che rappresenta diversi livelli di correttezza in riferimento agli indicatori prescritti.
I voti 7 e 6, invece, denotano, pur all’interno di una soglia di accettabilità della valutazione
generalmente positiva, una certa criticità e situazioni problematiche, rilevate sulla
frequenza e/o da richiami verbali, note scritte o sanzioni disciplinari per comportamenti
riprovevoli e/o infrazioni del Regolamento di Istituto.
L’eventuale valutazione di insufficienza, indicata con voto 5 (cinque), rappresenta condotte
gravemente scorrette. Detta valutazione, nello scrutinio finale, comporta la non promozione
all’anno successivo o la non ammissione agli Esami di Stato. Per la gravità del
provvedimento, l’insufficienza sarà sempre debitamente motivata e verbalizzata dal
Consiglio di classe, che nel determinarla, farà riferimento alla normativa vigente.
FREQUENZA
�Regolarità nella frequenza
�Numero di assenze e ritardi
�Assenze/ritardi in occasione di verifiche e valutazioni
�Numero di uscite anticipate
�Omissione di dovute giustificazioni
ATTEGGIAMENTI METACOGNITIVI
�Partecipazione, interesse, motivazione al dialogo educativo
�Responsabilità e collaborazione nelle attività didattiche
�Impegno e costanza nello studio a casa, rispetto delle consegne
� Capacità di autoregolazione e autodeterminazione
� Volontà di recupero, di approfondire, di fare ulteriori esperienze
30
CORRISPONDENZA tra DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO e VOTO
comportamento frequenza Atteggiamenti metacognitivi voto
Valutazioni positive
Comportamento esemplare
Rispetto delle regole di convivenza civile
dell’Istituto
Frequenza costante/assidua e
regolare Atteggiamenti di responsabilità e partecipazione
collaborativa, fattiva e propositiva al dialogo
educativo Serio impegno, interesse, puntualità
10
Comportamento corretto
Rispetto delle regole di convivenza civile
dell’Istituto
Frequenza regolare Atteggiamenti di responsabilità e partecipazione
collaborativa e propositiva al dialogo educativo
Impegno, interesse, puntualità
9
Comportamento adeguato Rispetto delle regole d’Istituto
Frequenza abbastanza regolare
Qualche ritardo Atteggiamenti di partecipazione al dialogo
educativo e di studio positivi, di un certo interesse,
e generalmente adeguati alle richieste
8
Comportamento non sempre corretto:
richiami e note, di disturbo del regolare
svolgimento delle lezioni
Infrazioni non gravi al Regolamento,
sanzionate senza allontanamento dalle
lezioni
Frequenza non sempre regolare
Frequenti ritardi
Ritardi e essenze non sempre
regolarmente giustificati
Atteggiamenti di non costante partecipazione al
dialogo educativo, di studio caratterizzati da
superficialità, impegno occasionale o strategico
7
Comportamento sovente
scorretto; richiami e note, di
disturbo del regolare svolgimento delle
lezioni
Numerose infrazioni al Regolamento di
Istituto con sanzioni e/o allontanamento
dalle lezioni inferiori a 15gg.
Frequenza regolare
Continui e sistematici ritardi non
autorizzati
assenze non
regolarmente
giustificate
Atteggiamenti di saltuaria partecipazione al
dialogo educativo, di studio caratterizzati da
disinteresse , passività o impegno di studio
occasionale e carente
6
Valutazione insufficiente
-Comportamenti gravemente scorretti
che hanno determinato sanzioni con
allontanamento dalla comunità
5
scolastica superiori a 15 gg.
-Mancata progressione, cambiamenti o
miglioramenti nel comportamento e nel
percorso di crescita e maturazione a
seguito delle sanzioni di natura educativa
irrogate
Il Consiglio di classe, nella valutazione della condotta, determinerà generalmente il voto
nell’area della sufficienza (10-6), di norma, in presenza (di qualche di almeno
uno/due)degli indicatoridella corrispondente fascia. In caso diverso, ne darà motivazione
a verbale.
Fermo restando la facoltà del Consiglio di classe di valutare i diversi casi con la
discrezionalità che gli è propria (compete), in considerazione della difficoltà di
conformare a standard oggettivi, che rappresentino in modo misurabile tutta la gamma
dei possibili comportamenti dello studente, senza i riferimenti ai contesti differenti in cui
essi si manifestano.
31
IDENTITA' E ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO
32
Identità della Scuola Secondaria di Primo grado “E.Cocchia”
Enrico Cocchia, al quale è intitolata la nostra Scuola , fu un illustre filologo irpino, nato a Cesinali (Avellino) il 6 giugno 1859 e morto a Napoli il 13 agosto 1930. Egli dedicò la sua vita non solo allo studio attento e critico dei documenti linguistici e letterari di varie civiltà, ma fu anche consigliere provinciale di Avellino, direttore dell'istituto Orientale di Napoli, Rettore dell'Università di Napoli.Enrico Cocchia, negli anni del liceo, insieme ad altri compagni tra i più
capaci, veniva convocato a scuola, la domenica mattina per insegnamenti aggiuntivi, volti a potenziare i talenti più promettenti. Quindi, già la frequenza scolastica del liceo, da parte di Enrico Cocchia, rappresenta una concreta anticipazione di un principio molto seguito nella scuola secondaria di primo grado "Enrico Cocchia", quello della valorizzazione dei livelli di eccellenza degli alunni. Di particolare importanza appare, inoltre, il pensiero di Enrico Cocchia relativamente alla necessità di realizzare percorsi di apprendimento che non siano avulsi dal contesto della vita quotidiana. Evitare il "fatale dissidio tra la scuola e la vita" che, a parere di Enrico Cocchia, "ha paralizzato sempre tanta parte delle nostre energie", rappresenta per i percorsi formativi della scuola che reca il suo nome, un forte monito ad utilizzare le discipline come chiave di lettura della realtà, come veri e propri paradigmi di pensiero, applicati a specifiche categorie di fenomeni. Occorre, scriveva Enrico Cocchia, "applicare al lavoro i frutti del sapere e mettere la scienza alla portata del comune benessere" (in La funzione sociale e
politica del R. Istituto Orientale). Una particolare coincidenza tra il pensiero di Enrico Cocchia e lo spirito che da sempre serpeggia nella scuola può essere rilevata nella forza e vitalità dell'impostazione della vita scolastica: "Tutte le libertà mi son care", scriveva, "tranne che due sole, quella del malefizio e quella dell'ozio che lo propaga e lo moltiplica"."L'ozio e il malefizio" sono sfuggiti anche nella scuola secondaria di primo grado "Enrico Cocchia" da sempre esempio di volontà, tenacia e perseveranza per le giovani generazioni che da essa hanno tratto e continuano a trarre, in anni molto importanti della loro formazione, i contenuti di una cultura che serve innanzitutto come spunto per l'acquisizione di uno stile di vita. Nell’opera“Le vie fluide del commercio mondiale” Enrico Cocchia scriveva: “Le sorti dei popoli hanno la loro elaborazione più remota nella dura fucina della scuola.È la scuola che prima agguerrisce alle difficili lotte della vita”.Nelle sintetiche note che seguono dovrebbero essere rilevati i principi fondamentali a base dell’azione organizzativa della scuola: modello di vita per gli alunni; garanzia del successo formativo egualmente garantito a tutti, ma in forma differenziata a seconda delle diverse esigenze educative;discipline di studio strategicamente utilizzate e raccordate come strumenti per la piena formazione;operatività,concretezza,protagonismo da parte degli alunni nei percorsi di apprendimento; contestuale orientamento scolastico-professionale attraverso idonei percorsi didattici che, come già sottolineava Enrico Cocchia, rendono lo studio funzionale alla vita, e garantiscono a ciascun ragazzo di trovare “la bussola” per la propria esistenza. Delors in “Nell’educazione un tesoro”, 1995).E così, la scuola secondaria di primo grado “Enrico Cocchia”, utilizzando al meglio l’autonomia “didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo”, riconosciutale dagli articoli 4,5,6 del D.P.R. 275/’99, e la Legge 107/2015 punta a realizzare una scuola fondata sui principi forti, ancora attuali, espressi dal filologo irpino anche in modo da conferirgli,contrariamente ai suoi contemporanei,una fama pari ai suoi meriti.
33
Analisi del contesto territoriale
La Scuola Secondaria di I grado “E. Cocchia” è situata in una zona centrale della città. Il territorio circostante è densamente abitato e dotato di servizi differenziati. Il contesto socio-culturale evidenzia un tenore di vita medio- alto, così come il livello di istruzione e quello di scolarizzazione, anche se il bacino di utenza si allarga oltre la città di Avellino, accogliendo alunni provenienti da altri contesti socio -economico e culturali. La scuola ha sempre proposto un’offerta formativa attenta alle aspettative del territorio, ponendosi come istituzione aperta e flessibile verso l’utenza. Ha recepito le innovazioni del sistema scolastico e le trasformazioni sociali in atto. La scuola ha ribadito la funzione culturale dell’Istituzione finalizzata a consentire l’accesso alla cultura a tutti e ha concentrato l’attenzione sulla funzione formativa che la scuola stessa svolge rispetto alla produzione e trasmissione dei valori.
34
LETTURA DEL TERRITORIO: Risorse esterne
• ANALISI DEL CONTESTO NATURALE E STORICO-AMBIENTALE
PRATA DI PRINCIPATO ULTRA
Prata, ameno borgo a undici chilometri da Avellino, sorge sulla sponda sinistra del
fiume Sabato, circondato da campagne fertili. Il suo paesaggio ha i colori dei tanti vigneti,
noccioleti, oliveti e campi di cereali e legumi che qui si trovano in abbondanza. Il borgo ha
origini medioevali, ma le più antiche testimonianze di una frequentazione nel territorio pratese
sono riferibili ad insediamenti e sepolcreti di età pre-romana (IV-III secolo a.C.), individuati
sporadicamente in varie località e legati alla presenza di gruppi stabili di Samnites- Hirpini.
L’età romana è, invece, attestata da numerosi ritrovamenti archeologici di ville rustiche e
necropoli esplorate finora nelle campagne circostanti l’odierno centro urbano e l’area
immediatamente antistante il complesso culturale e cimiteriale della Basilica dell’Annunziata.
Quest’ultima rappresenta, con le vicine catacombe scavate nella roccia tufacea con tortuosi
ambienti voltati del II- III secolo d. C., un vivo esempio della continuazione di vita nella zona
dalla tarda età imperiale all’epoca della dominazione longobarda del ducato beneventano. Il
toponimo del paese deriva dal latino pratum (lett. prato, pianura) e da Principato Ultra,
provincia a cui il borgo era in passato giurisdizionalmente legato. La prima notizia
documentata del paese è riportata nelle Cronache di Falcone Beneventano, dove si parla di
Ruggiero II il Normanno che, ritornato dalla Sicilia nel 1134, prese d’assalto alcuni centri
fortificati della media valle del Sabato, tra i quali era anche Prata, tenuta allora da un
Guglielmo de Avenalia. Alla famiglia de Avenalia il feudo appartenne fino agli inizi del XIII
secolo. Ad entrare in possesso del feudo nel 1271 fu un signore locale, Antonio de Prata. Nel
1343, il paese pervenne al nobile Lanzillo Minatolo e successivamente alla figlia Giovanna,
che, nel 1372, lo portò in dote al marito Giovanni Filangieri, futuro conte di Avellino. Nel 1418,
per volere di Giovanna II d’Angiò, Prata fu donata al conte Sergiani Caracciolo, seguito dal
primogenito Troiano Giacomo, duca di Melfi, il quale fu privato delle sue proprietà per aver
preso parte alla fallita Congiura dei Baroni contro re Alfonso d’Aragona. Verso la fine del
secolo, il feudo passò alla nobile famiglia Gargano di Aversa. Nel 1617, venne acquistato da
Giovanni Andrea Cesarano, signore di Castelmuzzo (nei pressi di Santa Paolina), che lo
trasmise ai discendenti, tra cui Francesco Domenico Cesarano dal quale lo acquistò,
35
nel 1681, Savino Zamagna, patrizio della repubblica di Ragusa. Dalla famiglia Zamagna il
paese fu governato fino all’abolizione della feudalità (1806). Nel 1820, alcuni cittadini pratesi
ebbero un ruolo importante nella rivolta antiborbonica guidata da Morelli e Silvati. Più tardi
furono tutti condannati all’esilio dalla Gran Corte Criminale di Avellino.
VEDUTA DEL BORGO ANTICO DI PRATA P:U:
PORTALE D’INGRESSO DEL PALAZZO BARONALE NEL BORGO ANTICO
36
Il vero gioiello storico-artistico di Prata è la Basilica dell’Annunziata, che sorge a circa un
chilometro dal centro abitato, ai piedi di una collina tufacea. Il complesso costituisce uno dei
più importanti monumenti dell’Irpinia e della Campania, testimonianza delle prime comunità
cristiane che vi risiedettero.
Interno della basilica
Paleocristiana
37
E’ un insieme di grande suggestione che nasce principalmente dal suo essere, nella parte
posteriore, scavato direttamente nella roccia, così come portato alla luce dal restauro Rusconi
del 1930.
Costruita sui resti di edifici di epoca tardo-romana nel VII secolo, in un vano preesistente nella
roccia tufacea, la Chiesa si divide internamente in due corpi: la cappella settecentesca e la
Basilica longobarda, in cui si può ammirare un bellissimo affresco del XII secolo. La navata
unica, con volte a botte ribassata, è ripartita da tre grandi archi, impostati su pilastri massicci,
aggettanti dalle pareti. Vari elementi fanno datare
la Basilica intorno al V - VI secolo.Sul lato destro,
attraverso un piccolo giardino interno ricco di
reperti, si raggiunge la catacomba, interessante
memoria del cristianesimo primitivo in Irpinia,
originariamente molto più vasta di quella che
attualmente è rimasta.
Scavata nel vivo del calcare tufaceo, essa si apre
a foggia di una grande sala circolare con dieci
arcosoli, cinque per lato, ed è l’unica che sia giunta
a noi senza aver subito trasformazioni. In un primo
tempo doveva servire come cimitero e solo dopo fu
utilizzata dai cristiani per raccogliersi in preghiera e
celebrare i Sacri Misteri. Vi si conservano dei sarcofagi romani e longobardi, vari affreschi di
epoca bizantina, avanzi di cippi e templi romani. Della catacomba rimangono solo due sale
tra loro comunicanti, la cripta principale, ove sono visibili, entro gli arcosoli, bassi e profondi
sarcofagi in terracotta e in pietra e, tra le due sale, una grande ara in laterizio. Di particolare
pregio è la cosiddetta “Grotta dell’Angelo”, dall’affresco che la decora, posta a quota
superiore. Il complesso catacombale, insieme con la Basilica, fu scavato forse utilizzando le
strutture dell’ipogeo gentilizio di una villa romana. Esso è stato identificato con la catacomba
di Abellinum, centro del cristianesimo primitivo e sede della cattedra vescovile prima che
questa si trasferisse nel centro urbano di Atripalda (catacombe di Sant’Ippolisto) e poi, nel IX
secolo, nell’attuale sede del Duomo di Avellino.
In aprile, nell’ottava di Pasqua, nel piazzale antistante il complesso dell’Annunziata, si svolge
il “Volo degli Angeli”, suggestiva rappresentazione sacra di origine antichissima, che coinvolge
tutto il popolo. Dal campanile della Basilica due bambine vestite da angeli, sospese ad un
cavo sovrastante la folla e la statua della Vergine, scendono fino a terra, intonando un canto
che tutti ascoltano in un silenzio carico di misticismo ed emozione. Dopo il canto, si snoda per
38
le vie del paese una lunga processione cui partecipano devoti provenienti da ogni parte della
provincia e della regione.
Altro fiore all’occhiello del paese è il Palazzo baronale, che dal ripido crinale domina la valle.
L’edificio, dalla robusta struttura quadrangolare, conserva il pregevole portale attribuibile alla
metà del Settecento. Dal cortile del palazzo si passa alla corte vera e propria: qui una scala
aperta a tre rampe conduce agli ambienti interni, alcuni dei quali ancora decorati o affrescati.
Intorno, sorge un piccolo borgo di epoca medievale: vi si trovavano alcuni palazzi antichi, il
Monte di Pietà, con lo stemma e la lapide, la torre civica con l’orologio che si può ancora
ammirare.
Sono, inoltre, degni di attenzione Palazzo Grillo, la Parrocchiale di San Giacomo e l’Oratorio
dell’Immacolata, risalenti al XVIII secolo. In Piazza Pasquale Freda, infine, si trova la Chiesa
di San Giuseppe. Costruita nella prima metà del Settecento, si evidenzia per il portale, le
delicate decorazioni e le nicchie ovali con i busti dei Santi.
SANTA PAOLINA
Le alte colline che delimitano a nord- est la
media valle del Sabato accolgono nella parte
sottostante all’abitato di Montefusco , il paese di
Santa Paolina : il suo nome deriva da quello della
santa omonima ,patrona del paese. La probabile
data di fondazione di Santa Paolina risale al XIII-
XIV secolo, così come rileva lo Scandone nei
“Documenti” quando parla “in casali Sanctae
Paulinae de pertinentiis Muntifusculi”(1334).
39
Tuttavia è probabile che il primo nucleo abitativo si fosse costituito gia in età più remota
sviluppandosi intorno alla Chiesa della Santa eponima documentata come Chiesa
parrocchiale a partire dal 1299.
Le più antiche testimonianze di una frequentazione umana nella zona sono costituite
da sepolcri di età tardo-romana rinvenuti sporadicamente nelle contrade Castremuzzo,
Fontana Arena, Brecciole e Petrarola. Il borgo si sviluppò in età altomedioevale nei
pressi della collina San Felice e solo dopo la costruzione della chiesa dedicata a Santa
Paolina, intorno al quale sorse il più consistente gruppo di abitazioni, si ebbe il Casalis
Sanctae Paulinae. Come casale l’abitato rientrava già dalla fine del XIII secolo nella
giurisdizione della baronia di Montefusco. Infatti in un documento del 1299 in cui sono
elencate tutte le Terre del Principato Ultra il paese non è citato e viene evidentemente
compreso nei casali demaniali del vicino e più importante centro. S. Paolina
appartenne, quindi, a Giovanni Borgia d’ Aragona (1497), Consalvo Fernandez De
Cordova(1507), Antonio Caracciolo (1545), Federico Tommacelli (1573), Fabrizio
Gesualdo (1584), Niccolò Ludovisi (1613), Giovan Battista Ludovisi (1676), Luzio
Caracciolo (1682), Sacro Monte Della Misericordia (1742) e Corte Regia(1794). Nel
1814 una grande frana staccatasi in seguito a una disastrosa alluvione dalla collina
San Felice semidistrusse numerose abitazioni del vecchio borgo, che furono
successivamente ricostruite più a monte, dove è il paese attuale. Ai moti carbonari,
Santa Paolina contribuì con la costituzione dell’associazione segreta “ I veri figli di
Licurgo” .Il fallimento dei moti comportò per diversi cittadini condanne per cospirazione
40
contro lo Stato. Una delle famiglie che ,più attivamente partecipò all’Unità d’Italia fu
la famiglia Fioretta.
Il comune di Santa Paolina si trova in provincia di Avellino,ha una superficie di 8,36 km2 e
conta una popolazione di 1482 abitanti come risulta dal censimento del 1995. Fa parte della
comunità montana del Partenio e confina con i territori del comune di Montefusco, Torrioni,
Tufo, Montemiletto e Prata P.U. . Dista dal capoluogo 15 km ad egual distanza da Benevento.
Ad Avellino si accede attraverso la provinciale n. 55 per 5 km e la SS n.371 per 10 km. La
stazione ferroviaria, a circa 7 km è quella di Prata P.U. e il casello autostradale più vicino è
Avellino est dell’autostrada Napoli – Bari.
Il territorio è per la maggior parte di natura collinare, infatti il paese è situato ad un’ altitudine
di 550 mt. sul livello del mare. Dal punto di vista geologico si presume che il territorio risalga
al periodo cretaceo dell’era secondaria con l’emersione dell’Appennino Campano; nell’era
terziaria le masse emerse si sollevarono e le acque stagnanti nelle zone basse consentirono
il deposito di formazione solfifere – gessose e di salgemma. Difatti nella zona bassa di
Castelmozzo – Marotta – Ponte Zeza, sono stati sfruttati ampiamente fino alla metà del secolo
scorso i giacimenti di gesso e di zolfo, mentre l’acqua del sottosuolo è in varie parti salata per
le notevoli quantità di salgemma presenti nella zona di Ponte Zeza.
Attualmente il paese si configura con il centro urbano che conserva l’antico impianto
planimetrico, intorno al quale ruotano numerose frazioni, alcune abbastanza estese ed
autonome, altre più piccoline costituite per lo più da aggregati rurali: Santa Lucia, Marotta,
Castelmozzo, Viturano, Picoli,
Taverna della Figura , Ponte
Zeza. Case moderne ben
costruite hanno sostituito
quelle più antiche dopo il
sisma del 1980.
Un vero tesoro d’arte è la
Chiesa di Santa Paolina sita
nel centro dell’antico casale e
probabilmen-
te costruita nel XIV secolo.
41
Il tempio presenta un interno della fine del XVIII secolo ad una sola navata e con soffitto a
cassettoni
La pala d’altare raffigurante la Madonna della Provvidenza
42
Le due porte di ingresso sono sormontate da nicchie con dipinti raffiguranti San Felice
compatrono del paese, e Santa Paolina. Oltre alle numerose statue lignee la chiesa
custodisce importanti e poco conosciuti dipinti: la pala d’altare raffigurante la Madonna della
Provvidenza, quella della Madonna del Carmine, donata nel 1608 dalla famiglia De Ruggerio,
e quella del SS. Rosario commissionata nello stesso anno dalla nobile famiglia del luogo, gli
Ajtoro. Tutte e tre queste opere sono su legno e molto probabilmente di artisti napoletani. Altri
interessanti dipinti sono quelli su tela raffiguranti la Madonna delle Grazie e la Madonna
dell’Arco, provenienti forse da altro edificio sacro perché la sua attuale collocazione, al centro
del soffitto, risale ai primi anni del XIX secolo. Il dipinto della Madonna della Provvidenza è
attribuito a Francesco Curia, considerato dagli storici dell’arte il più grande pittore di fine
Cinquecento visuto nell’Italia meridionale. Le sue opere si possono ammirare oltre che a
Napoli, nel Beneventano e nel Salernitano.
• ANALISI DEL CONTESTO SOCIO- ECONOMICO
Prata Principato Ultra
Gran parte del territorio pratese è composto da aree di campagna coltivabili. La maggior parte
delle persone anziane lavora nel settore primario. Si coltivano viti, ortaggi, alberi da frutta,
castagne e nocciole che sono i prodotti caratteristici del luogo. I pochi terreni destinati
all’allevamento sono sfruttati per il maneggio dei cavalli.Il paese, dunque, ha conservato una
cultura contadina ben integrata in un contesto in evoluzione a carattere industriale. Infatti,le
industrie sono poche e di piccole dimensioni come la Bull, Idea Stampa, Prometa e FMA dove
è impiegata la gran parte degli abitanti Le donne,per la maggior parte, lavorano anch’esse
fuori casa. La presenza di queste industrie e la vicinanza al nucleo industriale di Pianodardine
hanno fatto sì che, da un po’ di tempo a questa parte, si stia verificando un flusso immigratorio
proveniente dai Paesi Orientali. Varie aziende si sono specializzate nella viticoltura e
producono diversi tipi di vino: il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino, la Falanghina e l’Aglianico.
Negli ultimi anni si è ampliato il settore terziario ed è cresciuto il livello culturale della
popolazione. Non mancano, infatti, professionisti. Molti giovani, conseguita la licenza media,
continuano le scuole nel vicino capoluogo, pochi proseguono l’università. La disoccupazione
giovanile è molto diffusa. Nel paese si possono trovare piccole aziende che operano nel
settore alimentare, edile e d’abbigliamento. Oltre ai suddetti settori abbiamo quello della
C.I.D.A.P. società addetta alla disinfestazione. Sul territorio è presente un centro
ortofrenico, l’Istituto “Annunziata”, per l’assistenza a ragazzi in situazioni di handicap, alcuni
dei quali, quelli scolarizzati, sono alunni della nostra scuola secondaria. Ad essi è diretto un
progetto educativo specifico che viene realizzato dai docenti specializzati in sinergia con
l’équipe psico-pedagogica del suddetto istituto. In periferia, in località Bosco di Prata, c’è un
43
centro di recupero per tossico-dipendenti, di provenienza provinciale e regionale, che fa capo
a ”La casa sulla roccia”, e una Casa-Famiglia che accoglie ragazzi, per lo più adolescenti, di
provenienza regionale,in seguito a procedure d’affido da parte del tribunale di Napoli e
Salerno, anch’essi alunni del nostro istituto .
La popolazione ha come occasione d’incontro il mercato settimanale del mercoledì al centro
del paese. Oltre alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e secondaria, come possibilità
di aggregazione i ragazzi possono usufruire dell’oratorio parrocchiale presso il Centro Sociale,
tuttora in via di una migliore organizzazione. Ci sono circoli sportivi privati, frequentati per lo
più da ragazzi maggiorenni, e diversi bar e sale giochi che rappresentano i maggiori centri di
aggregazione giovanile. Si rileva qualche fenomeno di disagio giovanile legato all’uso di
alcolici e anche di droga. In periferia, in territorio Bosco di Prata, vi è un campo sportivo,
attualmente inagibile in quanto destinato a deposito CIDAP, e una pista di go-kart, frequentata
quest’ultima prevalentemente da forestieri; un lago artificiale per la pesca sportiva e un
maneggio. Alcuni ragazzi praticano attività sportive, usufruendo delle strutture sportive della
vicina Pratola o della città capoluogo, altri coltivano attività musicali presso insegnanti privati,
altri frequentano la scuola calcio. Per quanto riguarda le vie di comunicazione, Prata risulta
ben collegata con il capoluogo e con i paesi limitrofi dagli autobus di linea e dalla stazione
ferroviaria.
SANTA PAOLINA
Il clima mite e l’esposizione ad est dei pendii fanno prosperare i vigneti della zona.
Le uve di questi vigneti danno un
ottimo vino: il Greco di Tufo rinomato in Italia e all’estero. Si coltivano inoltre cereali ed olivi.Il
comune di Santa Paolina basa la sua economia sull’agricoltura, in prevalenza sulla
coltivazione della vite e sull’artigianato locale. Si produce vino pregiato come il: Greco di Tufo,
la Coda di Volpe, l’Aglianico ( Santa Paolina è uno degli otto comuni D. O. C. del Greco di
Tufo). Fino al decennio scorso i piccoli agricoltori vendevano il raccolto di uve a grandi case
vinicole, pochi erano quelli che vinificavano all’interno delle cantine private. Oggi nel comune
vi sono delle aziende vinicole i cui prodotti sono apprezzati in Italia e all’estero.
44
Altra tradizione artigianale che sopravvive allo scorrere del tempo è la lavorazione del
tombolo (pizzillo) che per raffinatezza e perfezione mantiene alto il valore di un patrimonio di
arte e cultura. E’ una vera e propria arte che si tramanda di generazione in generazione che
grazie al tempestivo quanto sapiente intervento della Pro-Loco, dopo un periodo di
appannamento è stata opportunamente rivalutata mediante l’istituzione di una scuola di
tombolo.
Chi impara, gradualmente, passa da lavori molto
semplici a lavorazioni che, per complessità, solo
poche donne anziane sanno fare.
E’ il caso della foglia d’uva e dei pizzi e merletti
antichi di grande pregio.
Molte ragazze negli intervalli delle attività
scolastiche si dedicano alla lavorazione di
questo prezioso prodotto. E’ un intreccio di
cotoni preziosi,lento e di alta precisione e per questo molto costoso , che in alcune famiglie
integra il reddito.
L’istruzione obbligatoria è affidata alla Scuola Pubblica operante sul territorio mentre quella
secondaria superiore agli istituti di Avellino e Dentecane.
La Parrocchia svolge un’azione fagocitaria per i ragazzi, i quali ,settimanalmente, si riuniscono
come attivisti dell’Azione Cattolica.Sul territorio, inoltre, opera la Pro Loco, un Forum
Giovanile, un centro ricreativo, L’Isola che c’è, e un Centro di Lettura regionale.
Il Comune, inoltre, offre servizi essenziali quali: farmacia, ambulatorio medico, ufficio postale,
municipio. Manca una sala cinematografica uno spazio verde attrezzato, una struttura sportiva
coperta mentre c’è un campetto regolamentare di calcio.Da una tale situazione è facile
dedurre che i ragazzi , al di là della scuola, non godono di alcuna occasione formativa e
ricreativa e perciò ( soprattutto i maschi) trascorrono il tempo libero in un bar del centro fornito
di video giochi.
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Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica AVMM00200V
SC. SEC. I GRADO ENRICO COCCHIA
PIANO DI MIGLIORAMENTO
46
Indice
Sommario
1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali 3.2 Tempi di attuazione delle attività 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
47
1. Obiettivi di processo
Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Diminuire la percentuale di variabilità tra le classi, in particolare in matematica,nelle prove standardizzate nazionali. Intensificare l'attivazione e controllo dei protocolli dell' Invalsi
Traguardi Obiettivi di apprendimento comuni per classi parallele o per ambiti con prove e una scansione temporale comuni
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF 2 Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo 3 Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative 4 Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze 5 Raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Priorità 2
Necessità di una più ampia e sistematica diffusione degli esiti a distanza al fine di calibrare l' azione educativa -.didattica
Traguardi Individuazione di un referente con compiti di monitoraggio ,verifica,conservazione dati e controllo protocolli Invalsi Individuazione di una figura di referente per acquisire i dati e comunicarli nei Consigli di classe. Creazione di un data base attraverso il monitoraggio
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo 1 Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF 2 Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo 3 Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
48
4 Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze 5 raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo elencati
Fattibilità (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento
_
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
3
4
12
_
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
3
4
12
_
Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
2
5
10
_
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
3
3
9
_
raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
4
4
16
49
Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
• Obiettivo di processo in via di attuazione
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
Risultati attesi Collaborazione e partecipazione più capillare con soggetti pubblici e privati finalizzate all' arricchimento dell' Offerta Formativa Attività di progettazione e formazione comuni rispondenti alle esigenze del territorio e dell' utenza.
Indicatori di monitoraggio Partecipazioni a: reti di scuole, manifestazioni e progetti Organizzazione di corsi di formazione per docenti ed alunni Livello di partecipazione dei docenti ed alunni individuati non inferiore al 70% Numerosità dei materiali prodotti e pubblicati non inferiore a 20
Modalità di rilevazione
Questionari di gradimento Rilevazione con griglie della ricaduta nell' attività didattica Rilevazione con griglie della trasposizione degli input in abilità e traguardi di competenze
• Obiettivo di processo in via di attuazione
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
Risultati attesi Sistematica attività di autovalutazione che interessi tutte le aree prese in considerazione: dati esiti alunni ( classe / classi parallele,esiti distanza,prove invalsi),raccordo territorio, procedure applicate- in particolare Protocollo Invalsi. Formazione/aggiornamento dei docenti di italiano e matematica delle classi interessate alle
prove INVALSI per presentare i Quadri di Riferimento.
Indicatori di monitoraggio
Somministrazione di questionari di autovalutazione (intermedio e finale) Rilevazioni con griglie e comparazione dati ( classe / classi parallele,esiti distanza,prove Invalsi -raccordo territorio -Protocollo Invalsi Livello di partecipazione dei docenti individuati alle attività di Formazione/aggiornamento
Modalità di rilevazione
Questionari-tabulazioni-comparazione dati Questionari di soddisfazione
50
• Obiettivo di processo in via di attuazione
Organizzare incontri all’ inizio dell' anno scolastico con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative.
Risultati attesi Raccordo sistematico tra diversi ordini di scuola. Più organica formazione delle classi . Attività di raccordo progettuale e condivisione di documenti relativi alle esperienze pregresse degli alunni. Raccordo della progettualità per classi parallele all’ interno dell’ Istituto. Aggiornamento dei docenti coordinatori, di dipartimento e funzioni strumentali inerente la
didattica e la valutazione per competenze.
Indicatori di monitoraggio
Elaborazione di percorsi educativi/formativi comuni in vista della continuità interna ed esterna Modulazione/raccordo degli indicatori di valutazione tra classi parallele. Diminuzione varianza degli esiti nelle Prove Invalsi non inferiore a 0.5 punt Migliore consapevolezza metodologica e didattica dei docenti delle discipline specifiche.
Modalità di rilevazione
Questionari di gradimento Rilevazione della ricaduta nell' attività didattica Rilevazione della trasposizione degli input in abilità e traguardi di competenze
• Obiettivo di processo in via di attuazione
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
Risultati attesi Collaborazione sistematica con le S. S.di 2° grado Raccolta ampia e sistematica degli esiti a distanza. Orientamento delle scelte degli alunni. Calibratura dell'azione educativa-didattica.
Indicatori di monitoraggio
Collaborazioni ed incontri con le S.S. di 2°grado Comparazione dei dati degli esiti degli alunni nel Biennio Ricalibratura della progettualità in relazione agli esiti a distanza degli alunni
Modalità di rilevazione
Questionari di gradimento Rilevazione della ricaduta nell' attività didattica Rilevazione della trasposizione degli input in abilità e traguardi di competenze
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• Obiettivo di processo in via di attuazione
Raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Risultati attesi Creazione di un date base per individuare una corrispondenza tra competenze e prestazione richiesta Percorsi di formazione mirata alla soluzione delle criticità individuate.
Indicatori di monitoraggio
Raccolta documentata dei curricola Creazione di un archivio Organizzazione di corsi di formazioni anche tra reti di scuole Livello di partecipazione dei docenti individuati alle attività di Formazione/aggiornamento
Modalità di rilevazione
Questionari di soddisfazione Rilevazione della ricaduta nell' attività didattica
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2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
• Obiettivo di processo
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
Azione prevista
Programmare collaborazioni con associazioni socio-sanitarie,sociali e culturali presenti sul territorio
Effetti positivi a medio termine
Interazione sinergica con le risorse del territorio
Effetti positivi a lungo termine
Rafforzamento della collaborazione comunitaria
Azione prevista
Convenzioni e collaborazioni con l Ente Locale per la riqualifcazione di spazi dell' Istituto
Effetti positivi amedio termine
Maggiore vivibilità degli spazi scolastici finalizzati al potenziamento della socialità dell' integrazione e dell' accoglienza
Effetti positivi a lungo termine
Apertura degli spazi della scuola alla Comunità
Azione prevista
Accordi di rete con scuole finalizzati alla formazione e al miglioramento
Effetti positivi a medio termine
Sviluppare competenze individuali
Effetti positivi a lungo termine
Qualificare l' ambiente sociale
• Obiettivo di processo
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
Azione prevista
Progettazione per nuclei tematici multidisciplinari e interdipartimentali con scansione temporale quadrimestrale e per classi parallele
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Effetti positivi a lungo termine
Diminuzione della variabilità tra le classi anche nelle prove Invalsi
Azione prevista
progettare e monitorare prove strutturate di verifica iniziali e finali per classi parallele in particolare per le discipline quali:italiano,matematica,inglese.
Effetti positivi a medio termine
Raccordo delle pratiche valutative
Effetti positivi a lungo termine
Favorisce la comparazione dei processi di apprendimento e dei risultati(benchmarking-benchlearning)
Azione prevista
Iindividuare figure di staff con compiti di autovalutazione e misurazione di processi attivati
Effetti positivi a medio termine
analisi ed autoanalisi di tutti i processi attivati per individuare percorsi correttivi
Effetti positivi a lungo termine
Monitorare l' impatto e la soddisfazione degli stakeholders
Azione prevista
Sistematica azione di monitoraggio e comparazione dei dati degli esiti degli alunni tra classi dello stesso anno
Effetti positivi a medio termine
calibrare l' azione educativa-formativa sulle reali esigenze degli alunni
Effetti negativi a medio termine
effetto alone
Effetti positivi a lungo termine
Apportare dovute correzioni finalizzate al miglioramento della misurazione dei processi
Azione prevista
Verificare ed intensificare le procedure di applicazione dei Protocolli Invalsi
Effetti positivi a medio termine
Epurare i risultati degli esiti delle prove Invalsi da ogni condizionamento esterno
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• Obiettivo di processo
Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
Azione prevista
Attivare corsi di formazione anche in rete
Effetti positivi a medio termine
ampliare le competenze per affrontare le criticità individuate
Effetti positivi a lungo termine
sviluppare competenze
Azione prevista
Creazione di un archivio delle competenze dei docenti
Effetti positivi a medio termine
individuazione delle competenze in relazione ai bisogni formativi
Effetti positivi a lungo termine
possibilità di individuare competenze e prestazioni
Azione prevista
Condividere una progettualità comune finalizzata ad un curricolo verticale
Effetti positivi a medio termine
Accompagnare alunno senza sbalzi tra ordini di scuola diversi
Effetti negativi a lungo termine
Non essendo Istituto Comprensivo dispersione di energie e non reale ricaduta
Azione prevista
elaborare indicatori di valutazione comuni tra classi ponte
Effetti positivi a medio termine
continuità tra le procedure di valutazione
Effetti positivi a lungo termine
superamento della varianza tra le classi degli esiti nelle Prove Invalsi
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Azione prevista
Incontri programmati a settembre, prima delle attività didattica per raccogliere dati ed analisi congiunta della documentazione dello studente finalizzati alla stesura del profilo in entrata
Effetti positivi a medio termine
Realizzazione di un profilo in entrata più rispondente alle caratteristiche dell' alunno
Effetti positivi a lungo termine
Analisi della situazione in entrata rispondente alla domanda formativa dell' alunno e una progettualità rispondente a tali richieste
Azione prevista
Raccordo sistematico con il Territorio con accordi,convenzioni, partecipazione a Reti,concorsi,progetti.
Effetti positivi a medio termine
Acquisizione di competenze spendibili in diversi contesi d' usoApertura al tessuto sociale e rispondenza dell' offerta Formativa alle richieste ed esigenze del Territorio
Effetti positivi a lungo termine
Un' offerta formativa sempre più rispondente ed aderente alle esigenze dell' utenza e a quelle della comunità
• Obiettivo di processo
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
Azione prevista
raccolta dei dati degli esiti a distanza e loro tabulazione
Effetti positivi a medio termine
analisi e riflessione sugli esiti degli studenti nel Biennio
Effetti positivi a lungo termine
Correttivi all' azione didattica formativa
Azione prevista
Incontri tra alunni e Scuole S.Di S.Grado per condividere l' Offerta Formativa
Effetti positivi a medio termine
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Individuazione delle attitudini personali e capacità di orientarsi
Effetti positivi a lungo termine
Scelta consapevole per il completamento del percorso formativo
Effetti negativi a lungo termine
Non corrispondenza del giudizio orientativo con le aspirazioni e con l'idea che l' alunno ha di sè
• Obiettivo di processo
Raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Azione prevista
Rraccolta documentazione e creazione di un data base
Effetti positivi a medio termine
Individuazione del patrimonio di competenze dell' Istituto
Effetti positivi a lungo termine
Valorizzazione del personale in relazione alle reali competenze
Azione prevista
Attivazione corsi di formazione anche in rete finalizzati al miglioramento
Effetti positivi a medio termine
Rricaduta della formazione sulla globalità dei processi
Effetti positivi a lungo termine
Attiività di miglioramento
57
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Attività di collaborazione con Associazioni .Organizzazione Reti di scuole e non. Partecipazione a Progetti e Concorsi
10
17.50
Fondo d' Istituto
Personale ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
58
Obiettivo di processo
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
attività di progettazione- raccordo-documentazione e monitoraggio
10
17.50
Fondo d' Istituto
Personale ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Obiettivo di processo
Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Attività di raccordo,documentazione e progettazione comune Monitoraggio degli esiti scolastici, anche Prove Invalsi,Progettazione per classi parallele
10
17.5
Fondo d' Istitutto
Personale ATA
59
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Obiettivo di processo
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Organizzare incontri con gli alunni per la presentazione dell' O.F. degli Istituti S. Di S. Grado.Monitoraggio degli esiti a distanza
10
17.5
Fondo D' Istituto
Personale ATA
Due collaboratori
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
60
Obiettivo di processo
raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Raccolta dei curricola Creazione di un Data Base Monitoraggio delle esigenze formative dei docenti
10
17.5
Fondo d' Istituto
Personale ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Attività di progettazione finalizzata a creare sinergie tra l' Istituto e il
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
61
tessuto sociale e culturale del territorioProgettazione comune di interventi finalizzati all' educazione alla LegaliitàIncontri con associazioni del territorio
Corso di formazione per gli alunni e i docenti sulle pratiche di primo soccorso con L' associazione Salvamento Accademy
azione (attuata o conclusa)
Apertura della scuola all' utenza con la giornata dell' OPEN DAy
azione (attuata o conclusa)
Incontro degli alunni della nostra Scuola con i Carabinieri sul rispetto delle regole
azione (attuata o conclusa)
Definizione dell'ampliamento offerta formativa alle richieste dell' utenza attraverso la realizzazione di ampliamenti personalizzati
azione (in corso)
62
Realizzazione della settimana della Legalità e manifestazione con l' Associazione Falcone
azione (in corso)
Elaborazione del progetto in risposta al Bando pubblico del Miur "La mia scuola accogliente" in collaborazione con il Comune di Avellino
azione (attuata o conclusa)
Obiettivo di processo
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Riflessione sul RAV ed individuazione delle piste di miglioramento
azione (attuata o conclusa)
Elaborazione Piano di Miglioramento
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (attuata o
conclusa)
Raccolta esiti quadrimestrali
azione (in corso)
azione (in corso)
63
,monitoraggio e tabulazione
Tabulazione degli esiti e comparazione tra classi parallele
azione (in corso)
Verifica finale degli esiti ,tabulazione e comparazione per classi parallele
azione (in corso)
Somministrazione questionario intermedio di soddisfazione rivolti agli operatori interni e all’ utenza(alunni -genitori)
azione (in corso)
Raccolta , tabulazione e riflessione sulle criticità degli esiti degli alunni nelle
azione (in corso)
Prove Invalsi dello scorso anno scolastico
Partecipazione ad attività di formazione in rete con altre Scuole
azione (in corso)
azione (in corso)
Eventuali modifiche e ricalibrature della progettazione per classi parallele
azione (in corso)
64
Somministrazione questionario di gradimento finale rivolto agli operatori interni e all' utenza(alunni e genitori )
azione (in corso)
Raccolta esiti fine quadrimestrali ,monitoraggio e tabulazioneRaccolta dati e iniziale riflessione sugli esiti delle prove Invalsi e successiva comparazione con gli esiti dell' anno precedente
azione (in corso)
Obiettivo di processo
Organizzare incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Incontri con gli alunni e i genitori per indagare la domanda formativa dell' utenza
azione (attuata o conclusa)
Raccolta dati ed elaborazione
azione
65
Portfolio degli alunni
Presentazione al Consiglio di classe di ogni singolo alunno con le informazioni desunte dai documenti analizzati e dai risultati degli incontri con gli alunni e con le famiglie
azione (attuata o conclusa)
Progettazione delle prove d' ingresso per classi parallele
azione (attuata o conclusa)
verifica finale comune per classi parallele
azione (in corso)
Incontri in sede tra gli alunni delle Scuole Primarie,più vicine e gli alunni del nostro istitutoAttività comuni svolte in classe Partecipazione all' Open Day
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
Progettazione delle attività di
azione (attuata o
66
Continuità iincontri in sede con i docenti delle scuole Primarie più vicine al nostro Istituto
conclusa)
Obiettivo di processo
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Incontri in sede con le Scuole Secondarie di secondo grado per pianificare l'intervento orientativo con gli alunni di classe terza
azione (attuata o conclusa)
Presentazione dell' Offerta Formativa degli Istituti S.di S.G. in Sede agli alunni delle classi terzeLezioni in classe con gli alunni di classe terza e tutoring degli alunni di scuola secondaria di secondo grado
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
67
Consegna giudizio orientativo agli alunni e alle famiglie
azione (attuata o conclusa)
Incontro delle famiglie in sede con gli Istituti Secondari di Secondo Grado per la presentazione dell' Offerta Formativa
azione (in corso)
Raccolta delle iscrizioni degli alunni nelle scuole secondarie di secondo grado e comparazione con il giudizio
azione (in corso)
orientativo
Raccolta,tabulazione e riflessione sugli esiti a distanza nel Biennio di Scuola Secondaria di Secondo Grado degli alunni che hanno frequentato la nostra Scuola
azione (in corso)
Confronto in seno del Consiglio di classe circa il
azione (attuata o conclusa)
68
giudizio orientativo degli alunni delle classi terze
Obiettivo di processo
raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Programmazione delle attività da svolgere
azione (attuata o conclusa)
azione (attuata o conclusa)
Raccolta dei curricola dei docenti
azione (in corso)
azione (in corso)
creazione di un DATA BASE sulle competenz
azione (in corso)
azione (in corso)
e dei docenti dell' Istituto
rilevazione delle necessità formative dei docenti in relazione all' Offerta Formativa
azione (in corso)
Partecipazione ad attività di formazione in rete con altre scuole
azione (in corso)
69
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
Obiettivo di processo
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al POF
Data di rilevazione
27/05/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
questionari di gradimento
Criticità da rilevare
Progressi da rilevare
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Individuare figure referenti per progettazione-coordinamento-documentazione-raccordo
Data di rilevazione
20/02/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Grado di soddisfazione dell' utenza e degli operatori interni sull' efficienza ed efficacia delle scelte effettuate
Strumenti di misurazione
Questionari di gradimento
Criticità da rilevare
Criticità da rilevare
Modifiche/necessità di aggiustamenti
70
Obiettivo di processo
Organizzare di incontri inizio dell' anno con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza per raccogliere informazioni significative
Data di rilevazione
25/01/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Data di rilevazione
23/11/2015
Indicatori di monitoraggio del processo
Efficacia delle modalità di incontro e degli strumenti di rilevazione della domanda formativa adottati
Strumenti di misurazione
Questionario di gradimento intermedio dell'utenza sulle modalità di rilevazione della domanda formativa degli alunni e delle famiglie
Criticità rilevate
Difficoltà di raccordo con la Scuola Primaria non essendo un Istituto Comprensivo
Progressi rilevati Ulteriori elementi di conoscenza degli alunni in entrata dal punto di vista cognitivo e metacognitivo
Modifiche/necessità di aggiustamenti Azioni di raccordo più sistematiche
71
Obiettivo di processo
Organizzare incontri in sede con le Scuola Secondarie di Secondo Grado con le classi terze
Data di rilevazione
22/01/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Grado di soddisfazione delle attività svolte rivolte ad operatori interni esterni e all' utenza ( alunni e famiglie )
Strumenti di misurazione
Questionario di gradimento dell' attività svolta
Criticità rilevate
Difficoltà logistiche di raccordo
Progressi rilevati Analisi ed autovalutazione delle procedure attuate al fine di migliorare gli interventi
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Rraccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti per individuare figure di sistema con compiti di coordinamento e raccordo
Data di rilevazione
29/04/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Grado di soddisfazione delle procedure attuate e delle attività svolte Reale acquisizione di nuove competenze da dei docenti
Strumenti di misurazione
Questionari
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
72
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Priorità
1A
Esiti Risultati nelle prove standardizzate
Data rilevazione
01/10/2015
Indicatori scelti progettualità per classi parallele scansione temporale comune
Risultati attesi Superare differenze progettuali tra le classi ,in particolare a livello temporale
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Priorità
2A
Esiti Risultati nelle prove standardizzate
Data rilevazione
04/11/2015
Indicatori scelti applicazione protocolli monitoraggio risultati e loro comparazione
Risultati attesi individuazione e superamento della varianza dei risultati tra le classi
73
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Priorità
2B
Esiti Risultati a distanza
Data rilevazione
05/11/2015
Indicatori scelti varianza dei dati inerenti agli esiti tra le discipline e le classi
Risultati attesi Ricalibrare l' azione didattico-educativa
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Riunioni gruppo di Miglioramento-Collegio dei Docenti –Dipartimenti-Consigli di Classe
Persone coinvolte
DS -Referenti gruppo di miglioramento-docenti dell' Istituto
Strumenti Report-schede esplicative –coindivisione informatica
Considerazioni nate dalla condivisione
Difficoltà di superare l’ autoreferenzialità della Scuola ;difficoltà di raccordare idee e opinioni diverse Sviluppo di competenze relazionali ,organizzative e riflessive
74
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti Consigli di classe ,Collegio dei docenti, Riunioni per dipartimento con Report-schede esplicative –coindivisione informatica
Destinatari Tutto il personale
Tempi Annualità scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti Pubblicazione PdM,Pubblicazione PTOF
Destinatari delle azioni Genitori, Scuole in rete ,Associazioni sociali e culturali operanti sul territorio, Enti Locali Tempi Annualità scolastica
75
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome
Ruolo
Pellecchia Carmelina
docente -referente progettazione -monitoraggio esiti-Prove Invalsi
Musto Mina
docente-referente progettazione -monitoraggio esiti-Prove Invalsi
Gaita Barbara
docente-autovalutazione-azioni di monitoraggio
Fierro Palma
docente-autovalutazione-azioni di monitoraggio
Esposito Brigida
docente-continuità-rapporti territorio
Silvia Gaetana Mauriello
Dirigente
Genovese Anna
docente-rapporti territorio-monitoraggio
Soldati Mariangela
docente-rapporti territorio-monitoraggio
Signorile Elvira
docente-continuità- rapporti territorio
Melillo Giancarla
docente-orientamento- rapporti territorio
De Feo Gina
docente-autovalutazione-azioni di monitoraggio
De Bernardo Domenica
Docente -referente nucleo-azioni di progettazione, raccordo e monitoraggio di tutte le aree
76
Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica AVIC856006
"CARLO ALBERTO DALLA CHIESA"
77
Indice
Sommario
• 1. Obiettivi di processo
o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
• 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
• 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o 3.2 Tempi di attuazione delle attività
o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo
• 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
78
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Migliorare il curricolo verticale relativo soprattutto agli anni ponte
Traguardi
• Ridurre del 10% i debiti formativi relativi alle classi prime della secondaria di primo
grado
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
• 1 Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti
le competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
• 2 Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Priorità 2
Creare strumenti specifici per registrare i risultati acquisiti nelle otto competenze chiave
Traguardi
• Valutare oggettivamente le competenze chiave nell'ambito di tutte le discipline di
studio coinvolte mediante la costruzione di una rubrica di valutazione
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
• 1 Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti
le competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
79
• 2 Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per
classi parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo
elencati
Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1 Elaborare una
progettazione
disciplinare che
contenga obiettivi
trasversali inerenti le
competenze chiave
con relativa rubrica
di valutazione.
3 3 9
2 Incrementare la
dotazione di supporti
tecnologici (LIM) e
potenziare la rete
2 3 6
3 Predisporre prove di
verifica strutturate
per discipline e
competenze chiave
per classi parallele,
con griglie per
l'analisi dei risultati.
4 4 16
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si
rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti le
competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
Risultati attesi
80
Acquisire e migliorare alcune competenze sociali di base che permettono di affrontare al
meglio la vita quotidiana
Indicatori di monitoraggio
Acquisizione delle otto competenze chiave nell'ambito delle discipline di studio
Modalità di rilevazione
Osservazione, annotazione e registrazione su una rubrica di valutazione sistematica
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Risultati attesi
Alfabetizzazione tecnologica , diffusione della digitalizzazione e diversificazione delle
metodologie didattiche.
Indicatori di monitoraggio
Maggiore presenza di supporti tecnologici
Modalità di rilevazione
Monitoraggio e controllo da parte di un responsabile dell'area tecnologica attraverso un
inventario
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per classi
parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
Risultati attesi
81
Innalzamento del successo formativo globale degli studenti, con riduzione , nei tre anni
successivi , del 10% i debiti formativi.
Indicatori di monitoraggio
Uniformità di risultati tra le classi parallele.
Modalità di rilevazione
Lettura e condivisione dei risultati delle prove di verifica strutturate e standardizzate per
discipline, con griglie di raccolta dei risultati , per un'analisi oggettiva attraverso criteri
condivisi all'interno dei vari Consigli di classe.
-----------------------------------------------------------
82
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di
processo
Obiettivo di processo
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti le
competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
Azione prevista
Rimodulazione nelle funzioni e negli obiettivi delle commissioni di lavoro preposte alla
revisione del curricolo, della progettazione e della valutazione
Effetti positivi a medio termine
Migliore comunicazione, collaborazione e condivisione degli obiettivi da raggiungere tra il
personale docente
Effetti negativi a medio termine
Iniziale disorientamento
Effetti positivi a lungo termine
Completa sinergia nello svolgimento delle funzioni delle commissioni di lavoro
Effetti negativi a lungo termine
Rischio di autoreferenzialità
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Azione prevista
Raccolta fondi per l'acquisto di supporti tecnologici
83
Effetti positivi a medio termine
Miglioramento dell'attività didattica e facilitazione di percorsi individualizzati.
Effetti negativi a medio termine
Nessuno
Effetti positivi a lungo termine
Incremento di abilità trasversali e potenziamento delle azioni di inclusione
Effetti negativi a lungo termine
Nessuno
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per classi
parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
Azione prevista
Rimodulazione delle funzioni e degli obiettivi delle commissioni di lavoro preposte alla
preparazione di materiali adatti allo scopo. Incontri periodici tra docenti dei tre ordini di
scuola. Raccolta, analisi e sistemazione dei risultati.
Effetti positivi a medio termine
Collaborazione, condivisione e controllo
Effetti negativi a medio termine
Nessuno
Effetti positivi a lungo termine
Miglioramento dell'analisi del processo di autolvalutazione
Effetti negativi a lungo termine
Nessuno
-----------------------------------------------------------
84
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun
obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti le
competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Progettazione,
raccolta dati,
documentazione e
monitoraggio
10 17 Fondo d'Istituto
Personale
ATA
Vigilanza e
assistenza al
personale docente
10 12 Fondo d'Istituto
Altre figure Coordinamento
gruppi di lavoro e
gestione delle varie
attività di
funzionamento
40 17 Fondo d'Istituto
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
85
Obiettivo di processo
Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Obiettivo di processo
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per classi
parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Progettazione,
raccolta dati,
10 17 Fondo d'Istituto
86
documentazione e
monitoraggio
Personale
ATA
Vigilanza, controllo e
supporto alle attività
dei docenti
10 12 Fondo d'Istituto
Altre figure Coordinamento dei
gruppi di lavoro e
controllo delle varie
attività di gestione e
funzionamento
dell'istituzione
scolastica
40 17 Fondo d'Istituto
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti le
competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
87
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Riunioni di
confronto e di
elaborazione
del piano di
miglioramento.
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione azione
(in
corso)
Obiettivo di processo
Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Obiettivo di processo
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per classi
parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Pianificazione
e controllo
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione azione
(in
corso)
88
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
Obiettivo di processo
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi trasversali inerenti le
competenze chiave con relativa rubrica di valutazione.
Data di rilevazione
30/11/2015
Indicatori di monitoraggio del processo
- Uniformità di risultati fra classi parallele - Acquisizione delle otto competenze chiave
nell'ambito delle discipline di studio - Maggiore presenza di supporti tecnologici
Strumenti di misurazione
Prove standardizzate per classi parallele e griglia di raccolta dei dati per ogni singola classe
Criticità rilevate
- Performances differenti fra classi parallele - Il numero dei supporti tecnologici non ha
subito variazioni.
Progressi rilevati
La valutazione di ogni singolo alunno è risultata più completa e oggettiva. La rilevazione dei
progressi didattici e disciplinari è risultata più immediata e chiara e fotografa la realtà
sempre nel rispetto delle differenze tra gli alunni.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Adeguare in modo ancora più concreto le prove di verifica per valutare l'acquisizione
/consolidamento delle competenze chiave.
89
Data di rilevazione
28/09/2015
Indicatori di monitoraggio del processo
Uniformità di risultati fra classi parallele
Strumenti di misurazione
Prove standardizzate per classi parallele e griglia di raccolta dei dati per ogni singola classe.
Criticità rilevate
Performances differenti fra classi parallele
Progressi rilevati
nessuno
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Approfondimento degli argomenti per gruppi di classi parallele
Obiettivo di processo
Incrementare la dotazione di supporti tecnologici (LIM) e potenziare la rete
Obiettivo di processo
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e competenze chiave per classi
parallele, con griglie per l'analisi dei risultati.
Data di rilevazione
30/11/2015
90
Indicatori di monitoraggio del processo
-Uniformità di risultati tra classi parallele -Acquisizione delle otto competenze chiave
nell'ambito delle discipline di studio -Maggiore presenza di supporti tecnologici
Strumenti di misurazione
Prove standardizzate per classi parallele e griglia di raccolta dei dati per ogni singola classe
Criticità rilevate
Performances differenti tra classi parallele Numero di supporti tecnologici senza variazioni
Progressi rilevati
La valutazione di ogni singolo alunno è risultata più completa e oggettiva, la rilevazione dei
progressi didattici e disciplinari più immediata e chiara nel rispetto dei parametri concordati.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Consolidare la capacità di utilizzo di nuovi strumenti di rilevazione e valutazione degli
apprendimenti
91
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del
piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori
relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti,
facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come
strumenti di misurazione dei traguardi previsti.
Priorità
1A
Esiti
Risultati nelle prove standardizzate
Data rilevazione
30/11/2015
Indicatori scelti
- Uniformità di risultati fra classi parallele
Risultati attesi
- Acquisire e migliorare alcune competenze sociali di base - Innalzamento del successo
formativo globale
Risultati riscontrati
Valutazione più oggettiva e maggiore uniformità di azione e di risultati
Differenza
92
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Priorità
2B
Esiti
Competenze chiave e di cittadinanza
Data rilevazione
30/11/2015
Indicatori scelti
Acquisizione delle otto competenze chiave
Risultati attesi
Acquisire e migliorare alcune competenze sociali di base che permettono di affrontare al
meglio la vita quotidiana
Risultati riscontrati
Maggiore collaborazione e rispetto tra gli alunni nei confronti di adulti, pari e ambienti
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Riunioni periodiche
Persone coinvolte
Membri del gruppo di valutazione interna e docenti tutti.
93
Strumenti
Distribuzione materiale informativo e condivisione attraverso supporti tecnologici
Considerazioni nate dalla condivisione
Approccio scettico e dubbioso nei riguardi dell'intero sistema
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia
all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Riunioni informative e distribuzione di materiale cartaceo Collegio dei docenti Consigli di
classe, interclasse e intersezione Consiglio d'Istituto Riunioni Commissioni e Dipartimenti
Destinatari
Docenti tutti Utenza
Tempi
Ore aggiuntive
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Pubblicazione sul sito della scuola Distribuzione di materiale informativo alle famiglie Open
Day Partecipazione a progetti in rete
Destinatari delle azioni
Utenza e Territorio
Tempi
Settembre/giugno
94
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome Ruolo
Salerno Virginia Polcari Patrizia Capone Maria
Rosaria Corso Nunziatina Landi Maria Galdo
Angelamaria Grosso Maria Rosaria De Vito
Luisa
Docente Scuola Infanzia Docenti Scuola
Primaria Docenti Scuola Secondaria di Primo
Grado
95
PDM ANNUALITA’ 2016-2017
I.C. “COCCHIA- DALLA CHIESA”
96
Individuazione delle priorità
Risultati scolastici
PRIORITA’
Migliorare il curricolo verticale relativo soprattutto agli anni ponte
TRAGUARDO
Ridurre del 10% i debiti formativi relativi alle classi prime della
secondaria di I grado.
Competenze chiave e di cittadinanza
PRIORITA’
Creare strumenti specifici per registrare i risultati acquisiti nelle
otto competenze chiave.
TRAGUARDO
Valutare le competenze chiave nell'ambito delle discipline di
studio coinvolte mediante la costruzione di una rubrica di
valutazione sistematica. Risultati nelle prove standardizzate nazionali
PRIORITA’
Diminuire la percentuale di variabilità tra le classi nelle prove
standardizzate nazionali.
Intensificare l'attivazione e i controlli dei protocolli definiti
dall'Invalsi
TRAGUARDO
Obiettivi di apprendimento per classi parallele o per ambiti
disciplinari con prove di verifica per classi parallele con scansione
temporale comune.
Individuazione di un referente con compiti di
monitoraggio,verifica,conservazione dati e controllo attuazione
protocolli Invalsi.
97
Risultati a distanza
PRIORITA’
La scuola necessita di una ampia e sistematica diffusione dei dati degli esiti a distanza .
La scuola necessita di un' analisi e comparazione dei dati degli esiti a distanza con i dati interni al fine di calibrare l'azione educativo-didattica
TRAGUARDO
Individuazione di una figura referente per acquisire i dati e comunicarli nei consigli di classe.
Monitoraggi e comparazioni di esiti iniziali e finali al fine di
calibrare l'azione educativo -didattica
Motivazioni Priorità 2015/16
La scuola deve implementare percorsi organizzativi - didattici-
strategici finalizzati : - alla diminuzione della variabilità tra le classi
nelle prove standardizzate nazionali; - analisi e comparazione dei
dati degli esiti a distanza con i dati interni per calibrare l'azione
educativo -didattica ampia e al fine del singolo successo formativo
e nel rispetto del principio dell'Inclusività;miglioramento l'
innalzamento del successo formativo globale degli studenti,
riducendo, nei tre anni scolastici successivi, del 10% i debiti
formativi,in particolare agli anni ponte.
- trasferimento dei traguardi di competenza nei diversi contesti
d'uso (scuola,reti di scuole,territorio) con la partecipazione a
progetti ed eventi.
98
Obiettivi di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi
trasversali inerenti alle competenze chiave con relativa rubrica di
valutazione
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e
competenze chiave per classi parallele, con griglie per l'analisi dei
risultati.
Continuità e orientamento
Individuare figure referenti per progettazione- coordinamento-
documentazione- raccordo.
Organizzare incontri inizio anno con docenti della Scuola Primaria
del bacino di utenza individuato per raccogliere informazioni
significative.
Organizzare incontri in sede con i docenti delle Scuole Secondarie
di Secondo grado per definire una progettazione per competenze.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti
per creare figure di sistema, con compiti di coordinamento e
raccordo
Realizzare una formazione in rete dei docenti sulla progettazione
per competenze
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti
Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al
PTOF.
99
Descrizione Obiettivo 2015/16
La scuola ha individuato delle aree di criticità che necessitano
pertanto di percorsi di miglioramento,che sono stati attivati e che
proseguiranno anche in quest'anno scolastico . In tal senso la
scuola sta individuando figure di coordinamento specifiche per
progettazione, documentazione, continuità, orientamento e
raccordo con il territorio(staff allargato);sta realizzando incontri
con docenti della Scuola Primaria del bacino di utenza e incontri in
sede con i docenti delle Scuole Secondarie di Secondo grado per
definire una progettazione per competenze. Sta implementando
accordi con Enti Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e
culturali aderenti al PTOF. La scuola, ha già attivato percorsi di
educazione alla legalità con supporto nelle classi di esperti, e
partecipazione a manifestazioni, concorsi, dibattiti,
rappresentazioni teatrali, incontri/convegni con esponenti della
cultura e dello spettacolo, in continua osmosi con il territorio in cui
gli alunni sono i veri protagonisti e sta consolidando tali attività.
Obiettivo di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Elaborare una progettazione disciplinare che contenga obiettivi
trasversali inerenti alle competenze chiave con relativa rubrica di
valutazione
Predisporre prove di verifica strutturate per discipline e
competenze chiave per classi parallele, con griglie per l'analisi dei
risultati.
Tempi di attuazione delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Progettazione
e
somministrazi
one delle
prove d'
ingresso per
classi
parallele
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
100
Elaborazione
Curricolo
Verticale
azione
(attuata o
conclusa
azione
(attuata o
conclusa
azione
(attuata o
conclusa
Elaborazione
di prove di
verifica in
itinere degli
esiti per classi
parallele
azione (in
corso)
azione
(in
corso)
Elaborazione
di prove di
verifica finali
degli esiti per
classi
parallele
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Elaborare
rubrica di
valuitazione
per
competenze
chiave
azione
(attuata o
conclusa
azione
(attuata o
conclusa
Eventuali
modifiche e
ricalibrature
della
progettazione
per classi
parallele
azione (in
corso)
azione
(in
corso)
Obiettivo di processo
Organizzare incontri inizio anno con docenti della Scuola Primaria
del bacino di utenza individuato per raccogliere informazioni
significative.
Organizzare incontri in sede con i docenti delle Scuole Secondarie
di Secondo grado per definire una progettazione per competenze.
Individuare figure referenti per progettazione- coordinamento-
documentazione- raccordo
Tempistica delle attività
101
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Riflessione sul
RAV ed
individuazione
delle piste di
miglioramento
azione
(attuata o
conclusa)
Raccolta esiti
quadrimestrali
,monitoraggio e
tabulazione
azione in
corso
azione
in corso
Tabulazione
degli esiti e
comparazione
tra classi
parallele
azione
in
corso
azione
in corso
Tabulazione
degli esiti e
comparazione
tra classi
parallele
azione
in
corso
azione
in corso
Verifica finale
degli esiti
,tabulazione e
comparazione
per classi
parallele
azione
in
corso
azione
in corso
Somministrazio
ne questionario
intermedio di
soddisfazione
rivolti agli
operatori interni
e all’
utenza(alunni -
genitori)
azione
in
corso
Somministrazio
ne questionario
di gradimento
finale rivolto
agli operatori
interni e all'
utenza(alunni e
genitori )
azione
in
corso
azione
in corso
102
Raccolta ,
tabulazione e
riflessione sulle
criticità degli
esiti degli alunni
nelle prove
Invalsi
azione
in corso
azione
in
corso
azione
in corso
Raccolta esiti
fine
quadrimestrali
,monitoraggio e
tabulazioneRac
colta dati e
iniziale
riflessione sugli
esiti delle prove
Invalsi e
successiva
comparazione
con gli esiti dell'
anno
precedente
azione
in corso
azione
in
corso
azione
in corso
Incontri con gli
alunni e i
genitori per
indagare la
domanda
formativa dell'
utenza
azione
(attuata o
conclusa)
Raccolta dati
ed elaborazione
Portfolio degli
alunni
azione
(attuata o
conclusa)
azione
in
corso
azione
in
corso
azione
in corso
azione
in corso
Presentazione
al Consiglio di
classe di ogni
singolo alunno
con le
informazioni
desunte dai
documenti
analizzati e dai
risultati degli
incontri con gli
alunni e con le
famiglie
azione
(attuata o
conclusa)
103
Progettazione e
somministrazio
ne delle prove
d' ingresso per
classi parallele
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
verifica in
initener e finale
comune per
classi parallele
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Incontri in sede
tra gli alunni
delle Scuole
Primarie,più
vicine e gli
alunni del
nostro istituto
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Attività comuni
svolte in classe
Partecipazione
all' Open Day
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Progettazione
delle attività di
Continuità
iincontri in sede
con i docenti
delle scuole
Primarie più
vicine al nostro
Istituto
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
104
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Raccogliere in modo più sistematico le competenze dei docenti
per creare figure di sistema, con compiti di coordinamento e
raccordo
Realizzare una formazione in rete dei docenti sulla progettazione
per competenze
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Presentazione
curricula delle
competenze
azione
(attuata o
conclusa
Creazione di un
dta base per
competenze
azione (in
corso)
azione
(in corso)
Progettare
percorsi di
formazione
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Attuare una programmazione sistematica di accordi con Enti
Locali,associazioni territoriali socio-sanitarie e culturali aderenti al
PTOF.
105
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Attività di
progettazione
finalizzata a
creare
sinergie tra l'
Istituto e il
tessuto
sociale e
culturale del
territorio
azione (in
corso)
)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Progettazione
comune di
interventi
finalizzati all'
educazione
alla
LegaliitàIncon
tri con
associazioni
del territorio
azione (in
corso)
azione (in
corso)
Realizzazione
della
settimana
della Legalità
e
manifestazion
e con l'
Associazione
Falcone
azione (in
corso)
azione (in
corso)
Apertura della
scuola all'
utenza con la
giornata dell'
OPEN DAy
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Incontro degli
alunni della
nostra Scuola
con i
Carabinieri-
Polizia de
Statio ed
esperti sul
rispetto delle
regole
azione
(in
corso)
azione (in
corso)
106
Definizione
dell'ampliame
nto offerta
formativa alle
richieste dell'
utenza
attraverso la
realizzazione
di
ampliamenti
personalizzati
azione (in
corso)
azione
(in
corso)
107
Offerta Formativa
Capitale sociale
Progetti
Ampliamento dell’ offerta formativa
Sinergia con il Territorio
Continuità ed Orientamento
Formazione
SEZIONE DIDATTICA
108
Le scelte progettuali
La scuola progetta la sua azione formativa secondo il principio della sussidiarietà verticale: è attenta agli input provenienti dai livelli internazionali, con particolare riferimento alle determinazioni dell’UE, coglie l’impostazione del Legislatore italiano nelle Norme Generali (Ordinamenti ed altre norme di legislazione scolastica) e nelle Indicazioni per il curricolo, ad essi ispira il presente POF, cui farà costante riferimento l’attività progettuale dei consigli di classe e, di conseguenza, l’operato del singolo docente. Le scelte per l’inclusività
La scuola ha istituito con decreto del 26/06/2013 il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ai sensi della Dir.Min 27/12/2012 e della C.M. 6 marzo 2013 ed adotta lo specifico Piano Annuale per l’inclusività. Ai fini della più funzionale inclusione, la scuola si impegna alla personalizzazione dell’offerta formativa muovendo dai risultati della continua autoanalisi di istituto, dal monitoraggio costante dei percorsi e degli esiti, attraverso la trasversalità dell’offerta curricolare e degli ampliamenti dell’offerta formativa, una costante collegialità tecnica ed uno sviluppo professionale in situazione che si dimostri funzionale e costante e la continua sinergia con le famiglie, con i servizi socio-sanitari e l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate a livello territoriale. In particolare, l’inclusività si realizza in termini di:
• Individualizzazione garantita in caso di disabilità, quindi affidata non solo al regolare insegnamento di sostegno, ma anche a raccordi da parte della scuola con specialisti esterni con cui, per alcuni casi, viene stabilito un regolare contratto per prestazione d’opera specialistica, previa selezione pubblica.
• Personalizzazione, ossia offerta formativa progettata, realizzata e controllata per tutti gli alunni debitamente indagati nella propria situazione formativa di partenza (quindi eccellenze, ragazzi normali diversi per stili e ritmi di apprendimento, immigrati o affetti da disturbi dell’apprendimento…)
In particolare, in tema di disabilità, vengono seguite le LINEE GUIDA MIUR agosto 2009 C.M. 38 del 15 aprile ’10, Dir.Min. 27/12/2012, C.M.8/2013). I piani personalizzati per alunni diversamente abili si fondano sui seguenti documenti:
1. Certificazione a fini scolastici 2. Diagnosi Funzionale "descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico
dell’alunno handicappato", che deve contenere "l’anamnesi familiare, gli aspetti clinici (anamnesi fisiologica e patologica, diagnosi clinica), gli aspetti psicosociali (area cognitiva, affettivo-relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica, autonomia)" ad opera dell’unità Multidisciplinare (specialista della patologia invalidante, neuropsichiatra infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali in servizio presso l’A.S.L.)
3. Profilo Dinamico Funzionale (=proiezione evolutiva della situazione) "descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale dell’alunno nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni)" (d.P.R. 24.02.1994, art. 4). Ad esso provvede un gruppo di lavoro misto composto dall’unità multidisciplinare dell’ASL, dai docenti curricolari, dal docente di sostegno e dai genitori dell’alunno. Viene redatto "dopo un primo periodo di inserimento scolastico". I contenuti del PDF riguardano "l’asse cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, l’autonomia, l’apprendimento". Per ogni asse va analizzato il funzionamento ed il livello di sviluppo. Soggetto a verifiche in media ogni biennio ("alla fine della seconda elementare, della quarta elementare, della seconda media, del biennio e del quarto anno superiore")
4. Il Piano Educativo Individualizzato o Personalizzato (PEI o PEP) (="il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed
109
all’integrazione scolastica") - Gruppo di Lavoro dedicato al singolo alunno (GLHO insegnanti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno, operatori); è soggetto a verifiche ordinariamente quadrimestrali da parte del GLHO.
Programmazione individualizzata, affidata a tutti i singoli docenti di classe, con il coordinamento da parte dell’insegnante di sostegno. In tema di eccellenze, la personalizzazione dell’offerta formativa è improntata ai criteri sanciti nelle seguenti fonti: DM 8/11/’11, DDG 15 del 28/7/2013, DM 30/7/2013, CM 25/2013 In tema di personalizzazione dell’offerta formativa per alunni provenienti da contesti migratori, la scuola si ispira ai criteri fissati nelle “LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI”. NOTA MIUR DI TRASMISSIONE DEL 19 FEBBRAIO 2014- PROT. N. 4233 In tema di BES la scuola si ispira alle seguenti fonti: L.170/2010 Direttiva 27 dicembre 2012- C. M. 8/2013, Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento
In materia di orientamento e di “didattica orientativa” e “tutorato orientativo” (C.M. 43 del 15 aprile 2009): la
scuola persegue l’inclusività rispetto alla potenzialità attraverso la flessibilità e l’autonomia della scuola
(Raccomandazioni del Consiglio dell’UE del 22/4/2013, Legge 128/2013;” Linee guida nazionali per un orientamento permanente” ( centrato sulla persona) -19 febbraio 2014
La scuola, inoltre, al fine di garantire gratuitamente un’assistenza specialistica, stipula una convenzione
di CONSULENZA PSICOLOGICA con personale altamente qualificato, per le famiglie che ne facciano
richiesta e/o per consulenza ai consigli di classe o ai docenti.
PIANO DELL’ INCLUSIVITA’
1. Lo scenario europeo
Va preliminarmente rilevato come, nel 2010 appaiono non conseguiti gli obiettivi fissati dal Memorandum di Lisbona nel 2000 e nel 2004, anzi la crisi economica mondiale appare determinare il crollo delle speranze riposte nella svolta del decennio: l’Unione Europea fissa delle nuove scadenze ed impone nuovi obiettivi. Obiettivi principali, individuati dalla Comunicazione della Comunicazione “ Una strategia per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010). Pertanto, i leader europei, riunitisi a Bruxelles il 17
giugno 2010, hanno adottato "Europa 2020", così come indicato dalla Comunicazione della Commissione, una nuova strategia decennale per l'occupazione e la crescita, che promuoverà la realizzazione di riforme strutturali. Nella riunione del Consiglio europeo essi hanno altresì ribadito la loro determinazione ad assicurare la sostenibilità dei bilanci, confermato l'impegno di assicurare la stabilità finanziaria e convenuto sulla necessità di rafforzare il coordinamento delle politiche economiche.
In particolare, nella strategia Europa 2020 si tende a seguenti obiettivi: Portare il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dall'attuale 69% ad almeno
il 75%;
1. investire il 3% del PIL in R&S, migliorando in particolare le condizioni per gli investimenti in R&S
del settore privato, e definire un nuovo indicatore per seguire i progressi in materia di innovazioni;
2. ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 20% rispetto ai livelli del 1990 o del 30%, se sussistono le condizioni necessarie, portare al 20% la quota delle fonti di energia rinnovabile nel nostro consumo finale di energia e migliorare del 20% l'efficienza energetica;
3. ridurre del 25% il numero di europei che vivono al di sotto delle soglie di povertà nazionali, facendo
uscire dalla povertà più di 20 milioni di persone
Di qui la necessità di seguire una triplice strada:
110
• crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione;
• crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva;
• crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
Per favorirne la realizzazione, occorrerà tutta una serie di azioni a livello nazionale, europeo e mondiale. La Commissione presenta tra le sette iniziative faro per catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario, quelle più attinenti col mondo dell’educazione:
– "L'Unione dell'innovazione" per migliorare le condizioni generali e l'accesso ai finanziamenti per la ricerca
e l'innovazione, facendo in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da
stimolare la crescita e l'occupazione.
– "Youth on the move" per migliorare l'efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolare l'ingresso dei
giovani nel mercato del lavoro ( v. progetti di partenariato es: Comenius per migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale, in “ Comenius-Agenzia Socrates- archivio del sito ufficiale).
– "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse" per contribuire a scindere la crescita economica dall'uso
delle risorse, favorire il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, incrementare l'uso delle
fonti di energia rinnovabile, modernizzare il nostro settore dei trasporti e promuovere l'efficienza energetica.
– "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro" onde modernizzare i mercati occupazionali e
consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della vita al fine di aumentare la
partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera, anche
tramite la mobilità dei lavoratori.
Intanto si registrano preoccupanti segnali d'allarme:
sul fronte dell’istruzione, formazione e formazione continua, un quarto degli studenti ha scarse capacità di
lettura, mentre un giovane su sette abbandona troppo presto la scuola e la formazione. Circa il 50% raggiunge
un livello di qualificazione medio, che però spesso non corrisponde alle esigenze del mercato del lavoro. Meno
di una persona su tre di età compresa tra 25 e 34 anni ha una laurea, contro il 40% negli Stati Uniti e oltre il
50% in Giappone. Secondo l'indice di Shangai, solo due università europee figurano tra le prime 20 del mondo
La “relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro
istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010) aveva individuato strategie e strumenti quali
• L’apprendimento permanente e la mobilità offerti dall’istruzione e dalla formazione di qualità,
inclusività
• Conoscenze, abilità e competenze che promuovano il talento e la creatività fin dalla più tenera età e
siano aggiornati nel corso di tutta la vita
• La formazione di docenti e capi di istituto
• Qualità dell’istruzione professionale ( “Nuove competenze per nuovi lavori” già obiettivo centrale del
processo di Copenhagen)
• Ammodernare l’istruzione superiore( partenariati tra università e imprese, nuovi sovvenzionatori,
certificazione di qualità)
Tali temi erano, in parte già stati trattati dal Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre
2009 “Istruzione, gioventù e cultura”) che intendeva puntare ad un ruolo forte della capacità innovativa dell’Europa attraverso un’interazione ben più stretta fra i 3 poli del triangolo della conoscenza perfettamente funzionante ( istruzione, ricerca, innovazione)
111
A parere del Consiglio:
“la nozione di triangolo della conoscenza rimanda alla necessità di migliorare l'impatto degli investimenti
nelle tre componenti -istruzione, ricerca e innovazione- mediante un'interazione sistemica e costante; - l'integrazione piena nel triangolo della conoscenza implica un'azione politica più coordinata e maggiore collaborazione nei settori dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione, a livello sia di Unione europea sia di Stati membri;
- perché l'istruzione possa assolvere alla sua funzione nel triangolo della conoscenza, gli obiettivi e i risultati della ricerca e dell'innovazione devono essere reimmessi nell'istruzione, in modo che l'insegnamento e l'apprendimento siano sostenuti da una solida base di ricerca e possano svilupparsi e migliorare in un
ambiente che incorpori maggiormente il pensiero creativo e gli approcci e attitudini innovativi; - nelle università, occorre integrare la cultura accademica tradizionale con la consapevolezza del ruolo fondamentale che l'università riveste nell'offerta di una forza lavoro meglio qualificata, flessibile e dotata di
spirito imprenditoriale che costituirà il fondamento della crescita economica, della prosperità e di una qualità di vita migliore negli anni a venire. La formazione dei ricercatori e dei docenti dovrebbe consentire loro di meglio trasmettere una cultura dell'innovazione nell'organizzazione per cui lavorano;
- si deve tener conto del triangolo della conoscenza nell'elaborare le strategie di apprendimento permanente a livello nazionale, regionale e istituzionale, affinché gli atenei siano coinvolti maggiormente nell'innalzamento delle competenze pertinenti per l'economia della conoscenza e affinché le norme di ammissione riconoscano sufficientemente il valore delle precedenti esperienze educative e lavorative;
- le idee nuove e innovative nascono dall'incontro di diversi tipi di conoscenza e grazie alla curiosità di sapere di più che muove la ricerca. Oltre alla scienza e alla tecnologia, è pertanto essenziale riconoscere che la qualità dell'istruzione e della ricerca nelle scienze sociali e negli studi umanistici svolge un ruolo importante
nell'innovazione; - il pluralismo dei sistemi universitari e di ricerca in Europa va considerato un vantaggio ai fini della definizione di approcci diversificati a un triangolo della conoscenza perfettamente funzionante
E ciò in quanto la triade Unione europea, Stati Uniti e Giappone perderà il suo primato nel commercio e nella produzione mondiale, la scienza sarà prodotta al di fuori dei Paesi considerati leader.
L’Europa diventerà più debole, a meno che non reagisca in maniera unitaria e qualitativamente superiore alle sfide che si impongono, con particolare riferimento a quella della libera circolazione della conoscenza e del
talento ( quinta libertà dopo la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali)
Ne scaturisce l’esigenza di competenze di diversi gradi:
• competenze-comportamenti ( in termini di prestazioni)
• competenze-funzioni (capaci di far giungere ad un maggiore livello di complessità)
• competenze generative o di transizione (orientate alla creatività e all’innovazione)
Come appare evidente, tutto ciò è volto a realizzare il primo obiettivo della crescita auspicata per l’Europa del 2020, la crescita intelligente.
Ora, tralasciando la crescita sostenibile, occorre esaminare le componenti della crescita inclusiva, fondata sul riconoscimento e la valorizzazione di ciascuno, al di là
• della nazionalità
• dell’eventuale disabilità
• dell’età
• delle potenzialità peculiari di ciascuno, anche in caso di BES
di qui
• Politiche e modalità attuative
112
• Obbligo d’istruzione • Strategie metodologiche per conseguire il life long learning, • Contribuire alla crescita economica sostenibile attraverso la promozione della ricerca e dello sviluppo • Rispondere alle sfide della nostra società • Aiutare le comunità scolastiche ad evolvere
In relazione alle Politiche e modalità attuative, va rilevato come, nel corso degli ultimi 20 anni, si sia andata diffondendo la partecipazione democratica e gli investimenti sulla qualità degli insegnamenti. L’autonomia scolastica è diventata una priorità per molti legislatori nazionali ed in particolare nel Belgio e nei Paesi Bassi, (pionieri) dove essa si è andata diffondendo a partire dal XIX secolo, come conseguenza dei conflitti tra reti pubbliche e private.
E ciò per evitare il fenomeno degli abbandono scolastici, che stanno comportando, come si vedrà di qui a poco
un’attenzione forte da parte dei sistemi scolastici.
All’esame del profilo storico generale delle riforme condivise negli ultimi 30 anni, risulta quanto segue:
Le riforme degli anni ’80 (in particolare in Francia e Spagna) si iscrivono in una logica di democrazia partecipativa e di apertura verso la comunità locale. Gli anni’90 sono caratterizzati da una preoccupazione di efficacia nella gestione delle amministrazioni, in un contesto di controllo di spese pubbliche. È questo in particolare il caso dei Paesi baltici, della repubblica ceca, della Polonia e della Slovacchia. Nei Paesi nordici, l’autonomia scolastica si articola anche con il processo di decentramento politico che vede le municipalità divenire i maggiori attori nell’organizzazione dei sistemi scolastici. Esse si vedono attribuire nuove competenze che possono, a loro volta, delegare alle scuole di cui sono responsabili.
Oggi tutti i sistemi europei tendono a:
�uguaglianza delle opportunità, qualità dell’educazione, ossia lacapacità/possibilità di produrre
risultati coerenti sia con gli obiettivi definiti dalla domanda istituzionale (coerenza esterna) sia con
gli obiettivi definiti dal progetto formativo (coerenza interna),
prevenzione dell’insuccesso scolastico, al di là del profilo di partenza
2. Lo scenario italiano
Con il riconoscimento dell’autonomia funzionale alle scuole, il Legislatore italiano l’autonomia funzionale, quale strumento strategico di garanzia del diritto allo studio, in termini di successo formativo. Ne scaturisce a livello giuridico-istituzionale l’art.21 della legge 59/’97 e il DPR 275/’99 (Regolamento dell’autonomia). Alla scuola viene riconosciuta quell’autonomia funzionale essenzialmente nella forma didattica (art. 4 DPR 275/’99), organizzativa (art.5) e di ricerca e sviluppo (art.6) che caratterizzano l’azione professionale quotidiana del personale della scuola fino ad identificare l’aula con un “laboratorio di sviluppo professionale”(Dir. Min. 210/’99). Ma, come appare evidente, non è possibile garantire il servizio di formazione integrato alla persona, efficiente nei mezzi ed efficace nei risultati, se la progettazione formativa rimane troppo strettamente vincolata a Programmi Nazionali prescrittivi ed uniformi. Di qui la necessità di rivedere tutta l’architettura di sistema e soprattutto di dare realizzazione a quanto già previsto dall’art. 8 del DPR 275/’99: sostituire ai Programmi Nazionali delle “Indicazioni” da adattare alla peculiarità dei contesti e degli alunni per rispondere concretamente alle esigenze formative di ciascuno, pur nella garanzia di un denominatore nazionale comune di livelli di formazione essenziali. Di qui una nuova fase: il diritto allo studio viene garantito attraverso la rimozione di ostacoli riconducibili alla non sufficiente flessibilità curricolare ed alla non completa garanzia di “valorizzazione della persona” anche nel suo diritto di piena cittadinanza locale, nazionale, europea, mondiale. Tra i principi ispiratori di questa fase possono essere, senza dubbio, annoverati un riconoscimento ancor più marcato dell’autonomia funzionale alle
113
scuole che assurge a rango costituizionale (Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 recante la riforma del titolo V della Costituzione) ed aspetta dallo Stato non più regolamenti prescrittivi nei dettagli, ma regole generali da applicare nella concretezza del tessuto locale ( secondo il principio della sussidiarietà verticale), con la consapevolezza forte della ratio che le ha ispirate, della realtà soggettiva in cui si opera, la tenacia della ricerca e l’umiltà della riflessività che induce a mettersi continuamente in discussione per migliorare; uno sviluppo integrato, unitario e progressivo della persona dell’alunno (Stati generali dell’istruzione 2001) e la necessità di curricoli flessibili, garanti di formazione di personalità salde secondo la complessa domanda sociale di formazione:“Indicazioni Nazionali”, introdotte dalla Legge 53/2003 (personalizzazione dell’offerta formativa) e dal D.lgs.59/2004 (prime Indicazioni Nazionali). Più tardi (a decorrere dal 2006), sarà mossa una critica alle “Indicazioni Nazionali” perchè in esse, a giudizio degli oppositori, sembra permanere un certo grado di prescrittività (equipe, portfolio, unità di apprendimento, piani di studio personalizzati…) che tradiscono il senso delle Indicazioni rivolte all’autonomia delle scuole, trasformandole in curricolo esse stesse. Di qui le “Indicazioni per il curricolo” di cui al D.M. 31 luglio 2007 ed alla Dir.Min.68/2007, che unitamente al D.M. 139/2007, recante norme in materia di obbligo scolastico ed impostazione del nuovo biennio della scuola secondaria di 2° grado, sembrano introdurre un’impostazione raccordata dell’offerta di istruzione e formazione ai cittadini in età evolutiva da 3 a 16 anni. Con i DD.PP.RR. 87,88,89/2010 l’Italia punta all’inclusività soprattutto in termini di competenze per ciascuno, a seconda dei profili personali e conseguente interazione precoce col mondo del lavoro. La legge 170/2010 l’Italia si colloca in linea con la tendenza dell’Unione Europea della inclusività intesa come valorizzazione di ciascun talento anche quelli tradizionalmente ritenuti “diversi, ossia lontani dagli schemi convenzionali”. Si avvia così l’attenzione concreta ai disturbi di apprendimento (DSA). Con la Dir Min del 27 dicembre 2012 questi ultimi confluiscono nei bisogni educativi speciali (BES) ed impongono alle scuole l’attenzione alla valorizzazione di ciascun tipo di potenzialità. Con la C.M. 6 marzo 2013 alle scuole viene chiesto di redigere il Piano Annuale per l’inclusività. Le nuove Linee guida del MIUR nel 2014 hanno ulteriormente innovato lo scenario nazionale di riferimento.
PIANI PERSONALIZZATI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI per l’inclusività rispetto alla
disabilità, si fondavano sui seguenti documenti:
1. Certificazione a fini scolastici
2. Diagnosi Funzionale "descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico
dell’alunno handicappato", che deve contenere "l’anamnesi familiare, gli aspetti clinici (anamnesi
fisiologica e patologica, diagnosi clinica), gli aspetti psicosociali (area cognitiva, affettivorelazionale,
linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica, autonomia)" ad opera dell’unità
Multidisciplinare (specialista della patologia invalidante, neuropsichiatra infantile, terapista della
riabilitazione, operatori sociali in servizio presso l’A.S.L.)
3. Profilo Dinamico Funzionale (=proiezione evolutiva della situazione) "descrizione delle difficoltà e
dello sviluppo potenziale dell’alunno nei tempi brevi (sei mesi) e medi (due anni)" (d.P.R. 24.02.1994,
art. 4). Ad esso provvede un gruppo di lavoro misto composto dall’unità multidisciplinare dell’ASL,
dai docenti curricolari, dal docente di sostegno e dai genitori dell’alunno. Viene redatto "dopo un
primo periodo di inserimento scolastico". I contenuti del PDF riguardano "l’asse cognitivo, affettivo-
relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico,
l’autonomia, l’apprendimento". Per ogni asse va analizzato il funzionamento ed il livello di sviluppo.
Soggetto a verifiche in media ogni biennio ("alla fine della seconda elementare, della quarta
elementare, della seconda media, del biennio e del quarto anno superiore")
4. Il Piano Educativo Individualizzato o Personalizzato (PEI o PEP) (="il documento nel quale vengono
descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed
all’integrazione scolastica") - Gruppo di Lavoro dedicato al singolo alunno (GLHO insegnanti
curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno, operatori); è soggetto a verifiche
ordinariamente quadrimestrali da parte del GLHO.
114
5. Programmazione individualizzata, affidata a tutti i singoli docenti di classe, con il coordinamento da
parte dell’insegnante di sostegno.
In caso di accertati disturbi di apprendimento, si applicava già il disposto della L.170/2010.
Per potenziare l’offerta formativa degli alunni affetti da disabilità, la scuola, oltre a quanto ordinariamente
progettato, elabora una progettazione specifica da realizzare con personale specialistico da individuare con
avviso di selezione pubblica da impegnare per potenziamento dell’offerta formativa oltre le 18 ore del
sostegno, con costi a carico dei genitori o di altri sponsor.
ORIENTAMENTO
La scuola secondaria di 1° grado “E. Cocchia” intende realizzare l'orientamento, preliminarmente attraverso
l’utilizzo strategico delle discipline di studio, intese come strumenti formativi ed orientativi, grazie al loro
statuto epistemologico con grande potere orientativo, volto cioè, se opportunamente utilizzato, a mettere in
condizione l’alunno di trovare “la bussola della propria vita” (Delors) ed in tale ottica vengono anche
documentati i risultati orientativi nei portfoli delle competenze individuali. Ma sono programmate anche
attività specifiche di orientamento
per gli alunni in entrata attraverso richieste di incontri con le scuole primarie della città, al fine diڤ
illustrare ai genitori degli alunni delle classi quinte il programma formativo della scuola; ڤper gli
alunni in uscita attraverso contatti ed incontri con le scuole secondarie di secondo grado disponibili
ad un pomeriggio di esposizioni e delucidazioni nel nostro istituto.
CONSULENZA PSICOLOGICA PER ALUNNI E FAMIGLIE CHE NE FACCIANO SPECIFICA RICHIESTA
La scuola stipula una convenzione di consulenza psicologica con personale specialistico, per le famiglie che
ne facciano richiesta e/o per consulenza ai consigli di classe o ai docenti.
La scuola, nel confermare le scelte precedenti, le integra come segue:
Istituzione con decreto prot n. 1174 C/27 del 26/06/2013 del gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ai sensi della Dir.Min 27/12/2012 e della C.M. 6 marzo 2013 che costituisce parte integrante del presente decreto ed adotta il presente Piano Annuale per l’inclusività. Ai fini della più funzionale inclusione, la scuola si impegna alla personalizzazione dell’offerta formativa muovendo dai risultati della continua autoanalisi di istituto, dal monitoraggio costante dei percorsi e degli esiti, attraverso la trasversalità dell’offerta curricolare e degli ampliamenti dell’offerta formativa, una costante collegialità tecnica ed uno sviluppo professionale in situazione che si dimostri funzionale e costante e la continua sinergia con le famiglie, con i servizi socio-sanitari e l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate a livello territoriale. Al fine di consentire una vera personalizzazione dell’offerta formativa si privilegia in tutte le classi il lavoro di gruppo volto alla valorizzazione delle diverse potenzialità, alla significatività dell’apprendimento e alla cooperazione tra alunni. È incrementato l’utilizzo degli strumenti multimediali, dei linguaggi anche diversi da quello scritto, delle mappe concettuali. È istituita una classe prima campione frequentata da cinque alunni affetti da disturbi di apprendimento che privilegerà l’utilizzo di moderni strumenti di apprendimento, il brainstorming, le mappe concettuali, gli ipertesti, i collegamenti trasversali tra conoscenze ed abilità riconducibili a più discipline. Tali strumenti, se da una parte costituiranno la condizione indispensabile per l’efficacia dell’offerta formativa per i cinque alunni affetti da DSA, dall’altra consentiranno agli altri venti alunni componenti la classe di fungere da gruppo campione per la scuola al fine di dimostrare che gli strumenti adottati per gli alunni affetti da DSA rappresentano le condizioni per più efficaci apprendimenti per tutti gli alunni.
115
La scuola tutta ed in particolare la classe-campione punta alle competenze monocognitive,
metacognitive e fantacognitive.
Le competenze monocognitive coincidono con "condotte alfabetiche", fondate sulle
conoscenze e sui linguaggi .
Le prime si fondano sulla "accumulazione di conoscenze plurali": si assimilano i "saperi"
di una disciplina, come "competenze cognitive a persistenza lunga, in quanto possono essere
posti in rete dall'alunno, in percorsi plurilaterali e problematici.
Le seconde sono centrate sul saper cogliere le "semiologie plurali", ossia i sistemi simbolici
di riferimento, i codici a fondamento dei singoli statuti disciplinari(es. linguaggio storico,
matematico,ecc)
Le competenze metacognitive coincidono con "padronanze intellettuali superiori", quali
l'analisi, la sintesi, l'induzione, la deduzione, ecc. Si tratta di tre diverse forme di padronanza.
La prima forma di padronanza è di tipo logico e riguarda la possibilità, da parte dell'allievo,
di utilizzare la disciplina per il suo specifico "balcone della logica formale" .In altri termini,
grazie a tali competenze l'alunno si allena a sempre meglio far aderire alla propria matrice
cognitiva, a collocare in quadri concettuali le conoscenze acquisite, secondo la logica
specifica delle discipline.
Altre padronanze metacognitive sono a carattere metodologico e utilizzano le discipline come
"officina di metodo", per "l'approccio ai saperi", o meglio per identificare e risolvere i
problemi, ossia le strutture cognitive delle discipline.
Infine non vanno tralasciate le padronanze metacognitive a carattere riflessivo,
essenzialmente riconducibili alla capacità del soggetto di riflettere sul proprio percorso di
apprendimento e sulle tendenze ed inclinazioni, punti di forza e di debolezza nel
conseguimento del pieno conseguimento di efficienza ed efficacia dell’azione formativa, con
conseguente qualità del servizio scolastico
Le competenze fantacognitive vedono ormai l'allievo essere egli stesso costruttore e
trasformatore delle conoscenze, sia su un terreno euristico(ricerca personale e superamento
dell'esistente all'interno di una o più discipline) che estetico("creazione personale di nuove
sintesi estetiche").
• La garanzia di personalizzazione funzionale dei percorsi di formazione esige ed impone il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale (art. 118 Costituzione)
Il livello centrale
il livello regionale (legislazione concorrente)
La scuola
Territorio famiglia il singolo consiglio di classe altre agenzie formali e non formali
concorrono al raggiungimento del successo formativo di ciascun alunno secondo il principio di inclusività.
• Ne consegue la realizzazione del principio della responsabilità(art. 2 e 118 della Costituzione)
116
da parte di ciascuno operatore scolastico impegnato nel conseguimento del complesso obiettivo della garanzia reale di pieno conseguimento di efficienza ed efficacia dell’azione formativa, con conseguente qualità del servizio scolastico a tutti gli alunni senza interferenze e con la capacità di concorrere allo scopo formativo per la propria parte di competenza.
• La scuola realizza, in tale ottica, anche il principio di equità (art. 3, art.118 co 1; art. 117, co. 2 Costituzione): il pieno conseguimento di efficienza ed efficacia dell’azione formativa, con conseguente qualità del servizio scolastico di ciascun alunno è affidato alle condizioni organizzative e professionali affinché siano assicurate non in media, ma ad ogni singolo alunno, qualunque siano le sue potenzialità di partenza : -le medesime opportunità educative e didattiche
-le specifiche opportunità educative e didattiche compensative che permettano l’offerta formativa regolata sulle potenzialità personali. Si realizza, così, anche il principio di solidarietà (art. 119 Costituzione), in analogia a quanto si prevede come offerta perequativa al Comune e Regione vengono avviate offerte perequative in termini di
• laboratori qualificati • offerte aggiuntive
riconoscimento e valorizzazione delle peculiarità (incluse le eccellenze)
117
Le scelte didattiche dell'istituto
118
PROGETTAZIONE D’ ISTITUTO
INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA I° GRADO
CURRICOLO DISCIPLINARE
PAROLE CHIAVE DI CITTADINANZA
FORMAZIONE
DELL’ALUNNO NEI SUOI
AMBITI DI VITA
RELAZIONE CON
GLI ALTRI
RAPPORTO CON
LA REALTA’
COSTRUZIONE e
REALIZZAZIONE di
SE’
119
COMPETENZE
CHIAVE DI
RIFERIMENTO
CURRICOLO VERTICALE
COMPETENZE DI CITTADINANZA
( trasversali ai livelli scolastici e alle discipline )
Comunicazione
nella
madrelingua:
Padronanza della
lingua
Autonomia e
responsabilità in
situazione.
Competenza
digitale:
Utilizzo sicuro
delle tecnologie
della
comunicazione
AMBITO: RELAZIONE CON GLI ALTRI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA SEC.
1° GRADO
Collaborare e partecipare
L’alunno:
-ascolta e rispetta gli adulti
e i compagni
-comunica e collabora con i
compagni e gli insegnanti
- interpone un tempo
ragionevole tra le richieste
e la loro soddisfazione,
tollerando anche
eventuali frustrazioni
-intuisce di avere un
proprio ruolo
in famiglia e nel gruppo,
anche come primo
approccio alla
consapevolezza dei diritti
e dei doveri di ciascuno
L’alunno:
-interiorizza in modo sempre più consapevole le regole del vivere insieme, estendendo l’attenzione ad un ambito sociale
Progressivamente più allargato e riferito anche a contesti nuovi
-ascolta gli altri
-interviene adeguatamente nelle conversazioni
-controlla la propria impulsività
-collabora nel gioco e nel lavoro di gruppo
-matura atteggiamenti improntati a sensibilità ed empatia, accoglienza e rispetto, onestà e senso di
L’alunno:
-collabora con i
compagni e gli
insegnanti
-sa mettere in atto
sensibilità, empatia,
rispetto in ambito
personale e di
gruppo
-cerca soluzioni
costruttive in
situazioni
conflittuali
120
responsabilità
Comunicazione
nella
madrelingua:
Padronanza della
lingua
Autonomia e
responsabilità in
situazione.
Agire in modo autonomo e responsabile
L’alunno
conosce ed utilizza
autonomamente gli spazi scolastici
-ha acquisito una buona autonomia
personale (vestirsi,
mangiare,igiene personale..)
-sa utilizzare il materiale
occorrente per eseguire un dato
lavoro
-organizza e porta a termine
un’attivita nei tempi richiesti
-riordina i materiali utilizzati
-riconosce gli oggetti che gli
appartengono
-ascolta e segue le istruzioni date
-accetta aiuto, osservazioni,
indicazioni e richieste
L’alunno
ha acquisito una completa
autonomia personale (cura di se e
delle proprie cose, organizzazione
del materiale scolastico..)
-e sempre fornito del materiale
necessario
-sa predisporre il materiale per ogni
attivita
-sa svolgere in autonomia i compiti
assegnati per casa
-utilizza in maniera adeguata i
propri materiali, quelli dei compagni
e quelli della scuola
-porta a termine le consegne
L’alunno
-e sempre fornito del materiale
necessario
-utilizza in modo adeguato
strumenti e materiali
-e autonomo nello studio
-sa pianificare il lavoro e organizza
tempi e materiali in modo
sistematico
-sa organizzarsi nel lavoro
ricercando percorsi personali
-mantiene l’attenzione e la
concentrazione per i tempi richiesti
-valuta in maniera adeguata la
121
Competenza
digitale:
Utilizzo sicuro
delle tecnologie
della
comunicazione
qualità del proprio lavoro
Comunicare e comprendere
L’alunno
ascolta con attenzione
-interviene nella conversazione in
modo adeguato
-partecipa in modo attivo alle
attivita proposte
-chiede spiegazioni
-comunica le proprie esperienze
-esprime opinioni personali
-mantiene l’attenzione per il tempo
Richiesto
-ha il piacere di provare, di
partecipare, di fare, senza
scoraggiarsi
L’alunno
-sa ascoltare gli altri intervenendo
in modo opportuno e pertinente
nelle discussioni e negli scambi di
idee
-chiede spiegazioni se non ha
capito
-comunica attraverso i vari
linguaggi
-esegue il lavoro assegnato
si applica in modo adeguato alle
sue potenzialità
L’alunno
-segue con attenzione ed
interviene in modo opportuno,
apportando contributi personali
comunica attraverso i vari
linguaggi
-interviene nelle attivita in modo
pertinente e costruttivo ( chiede
chiarimenti, solleva problemi,
avanza proposte..)
-sa riconoscere eventuali errori
Comunicazione
nella
madrelingua:
AMBITO: COSTRUZIONE DEL SE’
Imparare ad imparare - Progettare
122
Padronanza della
lingua
Autonomia e
responsabilità in
situazione.
Competenza
digitale:
Utilizzo sicuro
delle tecnologie
della
comunicazione
L’alunno
-si dimostra fiducioso nelle proprie
capacita
-riconosce, esprime e cerca di
controllare le emozioni primarie
-e consapevole delle proprie
capacita e attitudini
-e in grado di analizzare situazioni
e di operare delle scelte
-e in grado di assumere
responsabilita
-conosce le diverse parti del corpo
e le differenze sessuali
L’alunno
-riconosce, esprime e controlla
le
principali emozioni e sensazioni
-sa riconoscere i diversi contesti
(gioco, conversazione, lavoro..)
sapendo adeguare il proprio
comportamento
-ha acquisito una progressiva
consapevolezza delle proprie
attitudini e capacita
-sa operare delle scelte
comincia a maturare una
propria
identita personale, assumendo
nuove responsabilita
-si avvia allo sviluppo del senso
Critico
L’alunno
-controlla ed esprime le
proprie
emozioni
-conosce le proprie
attitudini e
capacita
-ha approfondito la
conoscenza di
se, anche in funzione
delle scelte
riguardo al futuro
-utilizza in maniera
adeguata le
proprie risorse
-si pone obiettivi ed
aspettative
adeguati
-sa operare scelte
consapevoli
-sa valutare e auto-
valutarsi
123
AMBITO: RAPPORTO CON LA REALTA’
Risolvere Problemi - Acquisire e interpretare l’informazione -
Individuarecollegamenti e relazioni
L’alunno
-esprime un parere
personale
rispetto all’attivita
intrapresa (e
stato difficile percheD)
-sa attendere, rimandare la
soddisfazione di un
bisogno;
-sa concentrarsi su un
obiettivo;
-affronta positivamente le
difficolta
L’alunno
-riflette sulle scelte,
decisioni e
azioni personali e
fornisce
adeguata motivazione
-riconosce la molteplicita
delle
modalita operative e
individua
quelle praticabili rispetto
alle
situazioni, ai bisogni e
alle
inclinazioni personali
-spiega e motiva le
modalita di
lavoro adottate
-riconosce e affronta in
modo
L’alunno
-esprime e mostra
curiosita,
attitudini personali,
desiderio di
conoscere e di
migliorarsi;
-prende iniziative,
supera
frustrazioni e
contrattempi
utilizzando strategie
personali,
sostiene le proprie
scelte
-attiva le risorse
personali per
realizzare un
progetto,
raggiungere
124
positivo i problemi della
quotidianita scolastica e
non,
attivando risorse
personali,
ricorrendo al sostegno di
adulti/coetanei,
condividendo
soluzioni e risultati.
un obiettivo,
risolvere un
problema
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO " E.COCCHIA"
La flessibilità didattica prevede anche gruppi (o frequenze di singoli alunni) per classi aperte e percorsi personalizzati per il recupero di conoscenze ed abilità. La scuola progetta, avvalendosi delle metodologie didattiche più accreditate, le strategie didattiche finalizzate al migliore successo formativo per ciascun alunno. La scuola grazie al contributo PON.FESR e ad iniziative autonome dispone ( decorrere dall’a.s. 2014/2015) di lavagne interattive multimediali in tutte le aule, di conseguenza in ciascuna classe è consentita la didattica particolarmente strategica per le nuove generazioni di alunni (“nativi digitali”)
Capitale sociale
La domanda formativa degli alunni della scuola secondaria di 1° grado “E. Cocchia”, appare, pertanto, eterogenea e complessa. Sotto il profilo oggettivo, la domanda formativa è quella rilevata dai documenti programmatici (e non) internazionali e nazionali (v. obiettivi funzionali della scuola). Tale domanda formativa generale viene contestualizzata nel territorio specifico. Ne emerge una conferma della domanda generale di formazione con una particolare attenzione ad interagire con le stimolazioni offerte dal territorio, a valorizzare il patrimonio culturale della città di Avellino, della sua provincia e della regione Campania e ad utilizzarlo quale potenziamento dell’identità territoriale, come strumento di sicurezza per la cittadinanza attiva italiana ed europea. L’eterogeneità, che caratterizza la generalità delle classi, viene valorizzata come ricchezza pluripersonale, volta a garantire la possibilità di stimolazioni reciproche e cooperazioni funzionali. È promosso l’apprendimento collaborativo e l’apprendimento cooperativo anche attraverso i mezzi informatici. La scuola stipula un contratto di consulenza con uno PSICOLOGO che offre il proprio apporto di consulenza professionale qualificata, previa autorizzazione all’atto della conferma di iscrizione e specifica richiesta ( sportello di ascolto per un pomeriggio alla settimana) ( sportello di ascolto per un pomeriggio alla settimana) nonché ,
1. ai consigli di classe che ne facciano richiesta 2. a genitori e docenti (seduta congiunta)
125
- Curricolo obbligatorio per tutti gli alunni della Secondaria di I° Grado, per l’anno scolastico
2016/2017, progettato ai sensi del DPR 89/2009
Discipline Ore settimanali obbligatorie Ore annue obbligatorie
Italiano e Storia +
Approfondimento di italiano 8 264
Geografia, Cittadinanza e Costituzione (geo-cittadinanza:
voto unico risultante dalla
media dei due voti parziali)
2 66
Matematica e Scienze 6 198 Tecnologia 2 66
Inglese 3 99 Seconda lingua comunitaria 2 66
Arte e immagine 2 66 Scienze motorie e sportive 2 66
Musica 2 66 Religione Cattolica 1 33
- Ampliamenti dell’offerta formativa
Gli ampliamenti settimanali dell’offerta formativa, progettati ai sensi dell’art. 9 del DPR 275/1999 e scelti dai genitori all’atto dell’iscrizione, ne caratterizzano l’indirizzo.
AMPLIAMENTO LINGUA LATINA
Premessa
Il collegio dei docenti della scuola secondaria di primo grado “ E. Cocchia” ha previsto, nell’attenta
consapevolezza delle determinazioni europee, alla luce delle normative vigenti che consentono possibilità
espansive previste da tutte le forme riconosciute di autonomia funzionale di cui al DPR 275/99 , di garantire il
diritto alla scelta da parte delle famiglie, ampliando in modo eterogeneo l’offerta formativa, che caratterizza i
diversi indirizzi. Il corso di ampliamento dell’offerta formativa triennale di latino ha il fine di contribuire a
concretizzare il raggiungimento dei traguardi di competenza previsti dal dettato legislativo. Con tale iniziativa
si risponde a due motivazioni fondamentali: la prima, è quella di rispondere alle richieste sempre più numerose
dell’utenza di ottimizzare la valenza orientativa e formativa degli allievi in previsione della frequenza del
segmento successivo di istruzione; la seconda, di carattere strettamente didattico risponde alla necessità di
contribuire al raggiungimento di competenze chiave come la comunicazione nella madre lingua ( dal latino,
infatti, nasce la lingua italiana, e , attraverso di esso si possono consolidare ed ampliare conoscenze lessicali e
morfosintattiche), e le competenze sociali e civiche ( superamento dell’egoismo nazionalistico e acquisizione
di una mentalità più aperta come conseguenza della scoperta della storia comune) ed infine all’affiatamento
delle capacità logiche.
126
FINALITA’
Avvicinare alla conoscenza del mondo classico, attraverso lo studio del latino, al fine di far meglio
comprendere le radici della cultura occidentale contemporanea.
Obiettivi formativi:
� Sviluppo delle capacità di analizzare, selezionare, classificare, raffrontare
� Superamento dell’egoismo nazionalistico e acquisizione di una mentalità più aperta come
conseguenza della scoperta della storia comune
� Acquisizione di una propria identità storica e culturale
OBIETTIVI COGNITIVI:
� Approfondire e integrare la conoscenza delle strutture morfologiche e logiche della lingua italiana � Acquisire la conoscenza dei primi elementi della lingua latina � Acquisire la consapevolezza della 2eredità” del latino e della sua attuale presenza nella nostra lingua � Riconoscere le differenze strutturali delle due lingue
OBIETTIVI OPERATIVI
� Saper analizzare gli elementi di una frase semplice e complessa � Acquisire e/o consolidare il meccanismo della versione, soprattutto dal latino � Acquisire e/o consolidare l’uso selettivo del dizionario
PERCORSO PROGETTUALE
� Sistematico lavoro di confronto lessicale tra il latino e l’italiano � Studio e verifica linguistica alternati con letture e informazioni storiche atte a suscitare l’interesse e la
curiosità degli aliievi � Esercizi graduati e guidati, seguiti da immediate correzioni � Utilizzo di schede operative di intervento sui testi (completamento, sostituzioni, trascrizioni) � Lavori individuali e di gruppo di ricerca e creativi (cartelloni, giochi linguistici, ideazione di vignette,
fumetti ed altro) � Verifiche in itinere e finali
CONTENUTI CLASSE PRIMA Il latino intorno a noi (ricerche lessicali) I mutamenti fonetici, morfosintattici, lessicali Le declinazioni (prima e seconda) Gli aggettivi di prima classe
127
Il modo indicativo presente delle quattro coniugazioni e del verbo essere L’imperativo I principali complementi e la loro traduzione Le parti variabili del discorso Conoscenze dei costumi, della civiltà e dell’arte romana CLASSE SECONDA La terza declinazione Gli aggettivi della seconda classe I numerali La quarta e la quinta declinazione Il modo indicativo: tempi imperfetto, futuro, perfetto, piuccheperfetto I verbi in –io I principali complementi indiretti Le preposizioni temporali Conoscenze dei costumi, della civiltà e dell’arte romana CLASSE TERZA I pronomi (personali, relativi, interrogativi) Il comparativo e il superlativo degli aggetivi I principali verbi irregolari Il congiuntivo La forma passiva dei verbi La traduzione delle principali proposizioni indirette Conoscenze dei costumi, della civiltà e dell’arte romana Primo incontro con i classici (analisi di semplici brani della letteratura classica latina) DESTINATARI Alunni dell’intero gruppo classe e gruppi misti METODOLOGIA Lezioni frontali che si alterneranno sempre con momenti operativi, individuali e di gruppo, in modo da favorire la verifica dell’apprendimento Interventi di studio cooperativo Laboratorio di esecuzione di schede TEMPI 1 ora alla settimana per 32 settimane VALUTAZIONE DEL PROCESSO E MONITORAGGIO Questionari per la verifica del livello di gradimento del progetto Osservazione durante l’esecuzione del lavoro Valutazione del lavoro svolto Analisi della ricaduta nella prassi normale
128
RISULTATI ATTESI E RICADUTA SULLA PRASSI ORDINARIA: Sviluppare l’attenzione, l’osservazione, la precisione Stimolare l’agilità mentale, la capacità di operare confronti, l’abitudine alla logica e al ragionamento Permettere agli studenti di valutare le proprie scelte orientative
AMPLIAMENTO CORSO DI LINGUA GRECA
PROGETTO “LABORATORIO DI GRECO” Anno scolastico 2016/2017 Laboratorio propedeutico allo studio delle lingue classiche La lingua greca è una delle più antiche del mondo occidentale e, dopo più di tremila anni di vita, continua ad esistere in moltissime etimologie di parole di ambito scientifico, medico e di molti campi di studio. Attraverso questo laboratorio si guideranno i ragazzi verso un primo approccio della morfologia essenziale della lingua greca e si tratterà la storia della civiltà greca, culla della filosofia, della scienza, della filosofia, della retorica, della letteratura. OBIETTIVI Conoscere le principali strutture della morfologia e della sintassi greca
Riconoscere gli elementi distintivi della sintassi della frase semplice e complessa (reggenza verbale); Costruire, con la memorizzazione di verbi e sostantivi di alta e media frequenza, un lessico di base che sia di aiuto nella comprensione del testo Svolgere semplici esercizi di completamento, trasformazione e flessione
CONTENUTI
L’alfabeto greco
La quantità delle sillabe
Gli accenti e le leggi dell’accento
La flessione e i casi
La prima declinazione
Particolarità della prima declinazione
Il verbo: il presente indicativo attivo e medio-passivo
La seconda declinazione
129
Gli aggettivi di prima classe
La terza declinazione
Il verbo: l’imperfetto indicativo attivo e medio-passivo
130
Progetto di Comunicazione Veicolare in Inglese
PROGETTO CLIL
Questo progetto mira all’ approfondimento della lingua inglese in attività laboratoriale con materiale
autentico in situazioni di apprendimento significativo ed operativo.
PREMESSA
Nel novero delle competenze chiave richiamate dal Pof e ispirate ai documenti europei assume un ruolo
centrale la comunicazione veicolare in lingue inglese per l’ acquisizione di un codice linguistico significativo e
opportuno mirato a consapevolezza culturale e interculturale. Infatti essa mira a migliorare la competenza
nella LS attraverso contenuti disciplinari diversi educando, quindi, ad un approccio multiculturale e
multidisciplinare.
ANALISI DEL CONTESTO
L’ apprendimento di una lingua straniera raggiunge i suoi fini quando lo studente è realmente in grado di
vivere la sua condizione di cittadino europeo, reggendo con naturalezza la comunicazione con persone e
istituzioni lontane forse nello spazio, ma “vicine” ed accessibili per il possesso dello strumento comunicativo
che rapporta tutti gli interlocutori, altrimenti “stranieri “, ad un o stesso contesto culturale.
CONTESTO SCOLASTICO
In ambito scolastico, quindi , il potenziamento della lingua inglese non ha valore accessorio: é, al contrario,
condizione imprescindibile per la formazione della persona nella sua completezza e centralità. cosi’ da
assicurare a ciascuno un più ampio diritto di partecipazione al proprio tempo e al proprio mondo.
Cio e’ strettamente connesso all’ acquisizione di una cittadinanza europea attiva e al conseguimento di
certificazioni in lingua madre (v.Cambridge).
PROBLEMA RILEVATO
Solo cosi’ riusciremo a stimolare in ciascun alunno il protagonismo attivo costruttivo ed il senso civico , di
solidarietà e tolleranza nei confronti degli “altri”, non più fonte di disagio, ma di ricchezza culturale.
Il piano per il potenziamento della lingua inglese, quindi, non si riduce al puro importante ampliamento delle
opportunità formative : ha infatti una portata innovativa che ha effetto sulle procedure didattiche, interviene
nei modelli per l’ impiego delle risorse umane , richiede competenze nuove e professionalità avanzate.Questo
ampliamento del curricolo ordinario consente una flessibilità organizzativa ed un’ ampiezza di opzioni
operative che non sempre hanno il supporto di esperienze scolastiche consolidate.Occorre quindi
sperimentare e investire sulla conoscenza come capitale , gestire e non subire il cambiamento per raccogliere
il guanto di sfida della nostra società e costruire il nuovo Uomo del III millennio sempre più competitivo a
livello globale.
ARTICOLAZIONE PER FASI
131
Il progetto che si svolge lungo tutto il triennio è articolato in unità di apprendimento basate sulle indicazioni
fornite dal White book on Education and Instruction, ma soprattutto sui livelli di competenza previsti dall’
European Framework of Reference elaborato a Strasburgo. In particolare mira a raggiungere il Livello A2. B
1
Al fine difavorire in maniera efficiente ed efficace l’ insegnamento- apprendimento della L2 e renderlo più
significativo nel rispetto delle diversità della matrice cognitiva di ciascun ragazzo, si privilegia , a seconda dei
casi:
la ricezione (orale e/o scritta);
l’ interazione (orale e/o) scritta);
la produzione (orale e/o scritta);
la mediazione (parlato e/o scritto).
Le strategie utilizzate al fine del raggiungimento della trasversalità delle competenze sono:
1. Strategie di ricezione:
• identificare indizi e fare inferenze (orale e scritto);
2. Strategie di interazione:
• prendere la parola;
• cooperare,
• chiedere per avere chiarimenti:
3. Strategie di produzione:
• pianificazione,
• compensazione, controllo e correzione.
VERIFICA E VALUTAZIONE DI PROCESSI
I processi sono valutati costantemente e, coerentemente con i documenti europei, attraverso i seguenti
descrittori e indicatori:
• accuratezza (correttezza formale);
• appropriatezza(scelte linguistiche, registro, formule socialmente adeguate);
• fluenza (scorrevolezzadel discorso e del testo):
• comprensibilità (comprensibilità del discorso);
• adattabilità (flessibilità, capacità di adattarsi durante l’ interazione);
• ampiezza (estensione della trattazione dell’ argomento);
• lessico (ricchezza lessicale ed espressiva);
• organizzazione del testo (in base al tipo e alla funzione).
•
VERIFICA E VALUTAZIONE DEI RISULTATI ATTESI IN TERMINI DI COMPETENZE
L’ insegnamento della disciplina mira all’ aquisizione di competenze pragmatico- comunicative in una lingua
comunitaria al fine dell’ interazione e integrazione in un contesto multilingue e multiculturale e dell’
inserimento nel mercato del lavoro, oggi flessibile e mobile.
Dette competenze sono di tipo pragmatico:
scioltezza nel parlato,
• flessibilità,
• coerenza,
132
• precisione;
e di tipo linguistico:
• ampiezza (generale e lessicale),
• controllo (lessicale, fonologico, ortografico, accuratezza grammaticale).
DOCUMETAZIONE DEL PROGETTO
Ogni unità di insegnamento/ apprendimento è formulata con l’ indicazione di precisi obiettivi e contenuti,
facilmente verificabili per mezzo di descrittori in uscita, auto consistente e limitata nel tempo mira ad acquisire
competenze utili al conseguimento della certificazione.
L’uso delle nuove tecnologie basato sull’ interattività e finalizzato allo sviluppo della comunicazione e della
creatività, è parte delle attività comunicative per:
• permettere un rapporto “diretto” con la lingua comunitaria per sviluppare abilità di ricezione,
produzione ed interazione;
• favorire un percorso di apprendimento autonomo;
• favorire lo sviluppo di strategie socio-affettive più adatte ad un approccio all’insegnamento/
apprendimento di tipo cooperativo incentrato sulla motivazione deldiscente.
SINTESI DEL PROGETTO
Il progetto mira ad
• avvicinare gli alunni alla comprensione ed all’uso della lingua straniera attraverso l’ ascolto e la visione
di supporti che presentano la L2 con intonazioni e pronuncia di madrelingua soprattutto in funzione
del conseguimento della certificazione europea del Cambridge.
Infatti, oggi più che mai , la certificazione ha un valore importantissimo poichè nell’ Europa della mobilità
bisogna prevedere che qualsiasi credito acquisito durante la scolarità sia spendibile in tutto il percorso di
formazione e trasferibile in qualsiasi ambito professionale.
Questo ampliamento dell’ offerta formativa permette una maggiore fruizione del tempo- parola, una pratica
soprattutto orale intensiva e un costante monitoraggio del processo di apprendimento attraverso tests
oggettivi e soggettivi.
Le competenze acquisite e verificate costituiscono crediti formativi capitalizzabili e cumulabili che permettono
ad ogni allievo di costruirsi un portfolio personale lungo tutto l’arco della scolarità.
133
AMPLIAMENTO DI MATEMATICA APPLICATA
La Matematica è un’attività del pensiero che ha come scopo la costruzione del sapere.
Il sapere si costruisce partendo da processi euristici e dall’esperienza per approdare ad una sistemazione rigorosa.
Il passaggio dall’intuizione alla deduzione non è un processo naturale, ma va sollecitato e indirizzato; va costruito; è un passaggio difficile perché se è vero che la Matematica offre strumenti per leggere il mondo, è altrettanto vero che questi strumenti sono organizzati da regole ( teoremi ) che non hanno nessun legame con la realtà.
Questa contraddizione va tenuta presente nell’insegnamento e l’elaborazione didattica ha proprio lo scopo di suggerire strategie per superarla.
La Matematica è anche un’attività umana utile per risolvere problemi, ma per conseguire questo obiettivo deve essere compresa.
La costruzione della comprensione necessita di un linguaggio specifico ( simbolico e formale ) e di un sistema concettuale organizzato logicamente ( teoria di riferimento, definizioni e regole di
deduzione ).
Comprendere è un’esperienza mentale che mette in relazione segni e significati e il processo di comprensione deve essere soddisfacente per tutti i protagonisti.
Per conseguire tutti tali obiettivi l’attività del corso è caratterizzata da un elevato grado di discussione in modo da:
• stimolare l’intuizione spontanea, la curiosità e la riflessione sui propri processi mentali;
• creare la visione della matematica come disciplina dinamica, libera e non dogmatica, in cui c’è spazio per la scoperta e per l’individuazione di alternative;
• guidare ad una migliore comprensione delle formule e ad un loro uso informato e non meccanico;
• studiare la formulazione di congetture a partire dalla esplorazione e dalla scelta delle osservazioni;
• spingere l’alunno a discutere e argomentare, quindi ad affinare le proprie capacità logiche e linguistiche;
• indirizzare con linearità e semplicità verso la costruzione di definizioni, anche differenti, per uno stesso oggetto matematico mediante l’analisi di diversi modelli ( logica in situazione );
• favorire l’acquisizione di schemi mentali e strutture cognitive da trasferire in altri contesti.
A questo punto, per accrescere le competenze degli alunni, si procede all’applicazione di procedure matematiche nei contesti reali, cosiddetti “contesti d’uso”.
Gli studenti acquisiscono la consapevolezza che i problemi quotidiani possono essere schematizzati con una simbologia matematica e risolti con l’uso di formule a loro note.
Quindi, l’interesse è rivolto ad esercitazioni del tipo di quelli proposti nelle gare matematiche e nelle prove INVALSI, per abituare gli alunni ai tempi ristretti delle prove.
134
Successivamente il lavoro della classe sarà rivolto, mediante la risoluzione di problemi matematici nei contesti d’uso, verso problematiche quali trasformazioni geometriche, equivalenze fra figure piane, statistica e geometria analitica.
FORME DI CONTROLLO PREVISTE
• esercitazioni in classe, in gruppo o singole.
DOCUMENTAZIONE PREVISTA
• Registrazione cronologica degli argomenti trattati;
• Registrazione presenze.
135
Pertanto, lo schema generale di funzionamento delle 32 classi si articolerà come segue:
CLASSI PRIME
CLASSE/INDIRIZZO
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI UN’ORA
SETT(DPR 275/’99 ART.9)
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI
UN’ORA SETT (DPR
275/’99 ART. 9)
TOTALE H
FREQUENZA
2^ LINGUA
COMUNIT.
1^A CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
1^B
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA
APPLICATA
32
FRANCESE
1^C
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA APPLICATA
32
TEDESCO
1^D
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
SPAGNOLO
1^E
LINGUISTICO POTENZIATO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MADRE LINGUA SPAGNOLA
32
SPAGNOLO
1^F
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
1^ G
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
TEDESCO
1^H
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA APPLICATA
32
FRANCESE
1^ I
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
1^ L INDIRIZZO
MUSICALE/CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLAE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
1^M INDIRIZZO
MUSICALE /SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE VEICOLAE IN INGLESE
MATEMATICA
APPLICATA
32
FRANCESE
136
CLASSI SECONDE
CLASSE/INDIRIZZO
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI
UN’ORA SETT (DPR
275/’99 ART. 9 )
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI
UN’ORA SETT (DPR
275/’99 ART. 9)
TOTALE H
FREQUENZA
2^ LINGUA
COMUNIT.
2^A CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
2^B
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA
APPLICATA
32
FRANCESE
2^C
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA APPLICATA
32
TEDESCO
2^D
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
SPAGNOLO
2^E
LINGUISTICO POTENZIATO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MADRE LINGUA SPAGNOLA
32
SPAGNOLO
2^F
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
2^ G
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
TEDESCO
2^H
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
MATEMATICA APPLICATA
32
FRANCESE
2^ I CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
2^ L INDIRIZZO CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
2^ M CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN INGLESE
LATINO
32
FRANCESE
137
CLASSI TERZE
CLASSE/INDIRIZZO/
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI UN’ORA
SETT (DPR 275/’99 ART. 9 )
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA DI
UN’ORA SETT (DPR
275/’99 ART. 9)
TOTALE H
FREQUENZA
2^ LINGUA
COMUNIT.
3^A CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN
INGLESE (EXTRACURRICOLARE)
LATINO
32
FRANCESE
3^B
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN
INGLESE (EXTRACURRICOLARE)
MATEMATICA APPLICATA
32
FRANCESE
3^C
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
MATEMATICA APPLICATA
32
TEDESCO
3^D
EUROPEO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
MADRE LINGUA FRANCESE
32
SPAGNOLO
3^E
LINGUISTICO POTENZIATO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
MADRE LINGUA SPAGNOLA
32
SPAGNOLO
3^F
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
LATINO
32
FRANCESE
3^G
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
LATINO
32
TEDESCO
3^H
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
MATEMATICA APPLICATA
32
FRANCESE
3^ I
CLASSICO
COMUNICAZIONE
VEICOLARE IN INGLESE
(EXTRACURRICOLARE)
LATINO
32
FRANCESE
3^ I CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN
INGLESE (EXTRACURRICOLARE
LATINO 32 FRANCESE
3^ L CLASSICO
COMUNICAZIONE VEICOLARE IN
INGLESE (EXTRACURRICOLARE
LATINO 32 FRANCESE
N.B. Gli ampliamenti sopra indicati comportano un contributo da parte dei genitori di 100 euro annui
per entrambi gli ampliamenti:
138
-STRUMENTO MUSICALE
La scuola secondaria di 1° grado “E. Cocchia” è scuola ad indirizzo musicale in quanto già da tempo offre, in orario pomeridiano, previo superamento delle prove attitudinali, lo studio di quattro strumenti: chitarra, flauto, pianoforte, violoncello. Lo studio di tali strumenti avvia non solo all’acquisizione ed al consolidamento delle tecniche specifiche, ma anche all’impresa comune, al porsi come risorsa di ricorrenti concerti e saggi musicali che fanno degli allievi della scuola dei veri professionisti in erba, seri ed impegnati nel loro specifico compito.
La frequenza delle attività musicali è fissata dalle ore 13:00 alle ore 17:00 dal lunedì al giovedì e dalle 13:00 alle 15:00 del venerdì. In linea con l’attuale impostazione, lo strumento musicale viene considerato come orario aggiuntivo rispetto alle ore obbligatorie. Altri progetti di ampliamento dell’offerta formativa
• Progetto Legalità • Progetto avviamento alla pratica sportiva • Progetto certificazioni di inglese (Cambridge) • Progetto giochi matematici (Università Bocconi) • Progetto GINNASTICANDO, BALLANDO • Progetto Giornalino • Progetto “Filosofia un gioco da ragazzi -Il grandangolo della storia” • Progetto Albo scuola “Fare il giornale” • Progetto Mediterraneo • Progetto Comunicazione interpersonale: alunni – docenti – personale ATA • Formazione legge 107 in rete • Formazione in rete Piano di Miglioramento
139
PROGETTO DI EDUCAZIONE FISICA Anno Scolastico 2016/2017
“GINNASTICANDO.. BALLANDO”
LABORATORIO DI GINNASTICA, DANZA E BALLO SPORTIVO
Attravers a pr� i�e di questa discipi�a a’i�ter� dea struttura scastica si i�te�de creare
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Ris�rse� dce�ti di Educa i�e Fisica� "aestr ester� espert i� da� a sprtiva e regar�e�te
abiitat a A#"B (Asscia i�e #a i�ae "aestri di Ba)
PROGETTO DI EDUCAZIONE FISICA
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA SENZA ADESIONE AI G.S.S
ANNO SCOLASTICO 2016/2017 La pratica sportiva ha lo scopo di suscitare e consolidare nei giovani la consuetudine ad utilizzare il movimento come partecipazione responsabile alle attività di gruppo, come momento indispensabile alla crescita civile e sociale. L' attività sportiva deve rimanere prima di tutto un divertimento, un bel modo di stare insieme e giocare correttamente (fairplay) per questo è importante che gli alunni possano avere un ruolo attivo nella scelta delle attività da realizzare e sappiano di essere valutate in base all'impegno; così le ore pomeridiane di attività motorie, proposte come gioco-sport, diventano un mezzo indispensabile per recuperare un rapporto sereno con il proprio corpo, sviluppandone appieno le potenzialità: praticando sport ci si mette in gioco relazionandosi con gli altri compagni di squadra e avversari, per porsi dei traguardi e impegnarsi a raggiungerli, ciascuno secondo le proprie capacità e inclinazioni. COMPETENZE ATTESE Motorie: ruolo attivo nel gruppo utilizzando le proprie abilità tecniche e tattiche. Impiego di schemi motori e posturali, loro interazione in situazione combinata e
140
simultanea. Conoscenza di sé: affermazione della propria identità, autovalutazione delle proprie esperienze per elaborare un progetto di vita; mettere in atto e nel gioco e nella vita comportamenti equilibrati da un punto di vista fisico, emotivo e cognitivo; risolvere in forma originale e creativa un problema motorio e sportivo, ma anche variare, ristrutturare, riprodurre nuove forme di movimento ATTIVITA'
AVVIAMENTO Esercizi propedeutici di pallavolo. Esercizi propedeutici di pallacanestro. Torneo di pallavolo. Torneo di pallacanestro. RICREATIVO Organizzazione della giornata sportiva di fineanno. RECUPERO Coinvolgimento degli alunni “difficili” in attività sportive o di cooperazione e collaborazione. Progetti di potenziamento didattico (si svolge in caso di assenza dei docenti di classe e previa
disponibilità dei docenti coinvolti)
• Progetto potenziamento italiano • Progetto potenziamento matematica • Progetto inglese veicolare (anticipazione CLIL e ottimizzazione dei tempi)
141
Le scelte progettuali La scuola progetta la sua azione formativa secondo il principio della sussidiarietà verticale: è attenta agli input provenienti dai livelli internazionali, con particolare riferimento alle determinazioni dell’UE, coglie l’impostazione del Legislatore italiano nelle Norme Generali (Ordinamenti ed altre norme di legislazione scolastica) e nelle Indicazioni per il curricolo, ad essi ispira il presente POF, cui farà costante riferimento l’attività progettuale dei consigli di classe e, di conseguenza, l’operato del singolo docente.
• ANALISI DELLA DOMANDA FORMATIVA SOGGETTIVA:I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
E LE RICHIESTE DELLE FAMIGLIE Frequentano la scuola complessivamente alunni così distribuiti:
SCUOLA NUMERO ALUNNI
PRATA P.U.
Infanzia 74
Primaria 120
Secondaria I grado 78
SANTA PAOLINA
Infanzia 20
Primaria 29
Sono presenti 12 alunni diversamente abili.
Scuola Infanzia Santa Paolina N. 1 EH 1° sezione
Scuola Infanzia Prata P.U. N. 1 EH 1° sezione
Scuola Primaria Santa Paolina N. 2 EH 4° classe e 5° classe
Scuola Primaria Prata P.U. N. 1 EH 3° classe
Scuola Secondaria di I Grado Prata P.U. N. 1EH classe 1°-N. 1 EH classe 2°-N.2 DH classe 2°-N.3 EH classe 3°
Sono presenti sia nel plesso di Prata P.U. e Santa Paolina N.10 BES
Una buona parte degli alunni che frequentano il polo centrale e la sezione associata del nostro istituto provengono dalle campagne e dalle varie frazioni di cui si compongono i due paesi, solo pochi, dunque, provengono dal centro. Pertanto i primi , rispetto ai secondi, hanno ancora minori possibilità di contattare agenzie culturali alternative. L’utenza scolastica è eterogenea; infatti risulta costituita da figli di operai,qualche contadino, addetti al terziario, e figli di professionisti. Dalle indagini effettuate emerge che se il generale miglioramento delle condizioni di vita, seguito al potenziamento dell’imprenditoria locale, soprattutto nel campo della viticoltura e della vinificazione, e allo sviluppo dell’ area industriale di Pianodardine, ha portato ad una più attenta valutazione dei loro bisogni emergenti, in alcune realtà la modestia del livello economico-culturale di partenza ha reso ancora più accentuate le differenze delle condizioni di vita. In linea generale, nonostante le mutate condizioni di vita, si tende ancora a demandare esclusivamente alla scuola il delicato compito della formazione dei ragazzi, infatti le famiglie esigono una scuola sempre più ricca di servizi, docenti qualificati e disponibili, spazi idonei alla realizzazione di attività laboratoriali curricolari ed extracurricolari. Ma la scuola dell’Autonomia e della Riforma Moratti non può prescindere da una partecipazione fattiva delle famiglie nel processo formativo dei loro figli, per cui è ancora necessaria una forte opera di sensibilizzazione. Si registra, inoltre, che resta molto da fare anche per quanto attiene l’interazione tra realtà sociale e realtà interiore dei ragazzi, troppo spesso “ soli “, legati al mezzo televisivo o al computer o per la strada per impegnare il tempo libero. Gli alunni si esprimono non sempre in italiano, spesso con cadenze e forme dialettali o con espressioni mutuate dalle lingue straniere in sintonia con modelli comportamentali e con i
142
metalinguaggi dei mass-media; partecipano all’attività scolastica con un certo interesse, ma non sempre sono capaci di impegno autonomo e responsabile nel lavoro di rielaborazione. Il tasso di abbandono scolastico non è elevato, ma presente e questo crea problemi alle strutture sociali e alle famiglie, soprattutto quando degenera in episodi di devianza,che per fortuna risultano molto limitati. Particolare attenzione dovrà essere rivolta agli alunni appartenenti a famiglie socialmente ed economicamente deprivate, ai ragazzi, nostri alunni, ospiti della casa famiglia, che opera nel territorio pratese,con alle spalle storie raccapriccianti di forte disagio sociale,e ai ragazzi diversamente abili, alcuni dei quali affetti da gravi patologie psicofisiche e per questo ospiti del centro ortofrenico dell’Annunziata. Ad essi va offerta la possibilità di un proficuo recupero sia culturale che sociale. Per questi ultimi, che non fruiscono di occasioni extrascolastiche di acculturazione e/o di integrazione sociale ,e per tutti coloro che giocano da soli o per strada,aiutano i genitori in campagna o nei lavori domestici,la scuola costituisce l’unica realtà in cui possono trovare gli strumenti idonei alla loro formazione sociale e culturale. Le nostre giovani generazioni, quindi, hanno bisogno di acquisire:
♦ UN’ IDENTITA’ CONSAPEVOLE E APERTA
♦ I VALORI FONDAMENTALI DELLA CONVIVENZA CIVILE
♦ SICUREZZA
♦ AUTONOMIA DI PENSIERO , DI GIUDIZIO, DI AZIONE
♦ COMPETENZE RELAZIONALI
♦ COMPETENZE COMUNICATIVE E OPERATIVO-PROGETTUALI
♦ LA CONOSCENZA DELLA REALTA’ LOCALE E, IN PROSPETTIVA, DI QUELLA GLOBALE
BISOGNI DEL TERRITORIO
♦ STIMOLI CULTURALI
♦ OCCASIONI DI INCONTRI MIRATI
♦ INTEGRAZIONE
♦ COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
♦ IMPEGNO PER INTERVENTI SUL TERRITORIO
RISPOSTA AI BISOGNI FORMATIVI ED ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO Le nostre giovani generazioni vanno,dunque, aiutate a crescere alla luce della cultura del vivere civile, ad acquisire competenze sempre più specifiche e spendibili nella società contemporanea complessa, globalizzata, multiculturale, tecnologicamente avanzata in cui professioni e lavori si usurano a gran velocità e i processi di cambiamento sociale, istituzionale e territoriale sono altrettanto repentini, e a sviluppare e valorizzare tutte le risorse e le potenzialità insite in questo territorio. E la scuola, in contesti piuttosto poveri di sollecitazioni, quali sono i nostri, resta l’unica agenzia di formazione e promozione culturale e sociale, che può mediare la pluralità di situazioni e condizioni qui presenti,e orientare le nostre giovani generazioni per la realizzazione di un proprio progetto di vita futura, coinvolgendo nel suo discorso formativo le famiglie, e operando in sinergia con tutte le altre istituzioni e agenzie educative presenti sul territorio. La scuola può e deve, inoltre, adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente che, oltre ad essere un bene prezioso, è per le nostre comunità anche un sicuro investimento. Fare acquisire conoscenze e abilità operative necessarie al conseguimento di competenze sociali e culturali , sviluppare il senso della responsabilità civico-sociale e una coscienza socio-ambientale, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile, questi gli argomenti da sviluppare e da far comprendere per fare del nostro territorio un luogo vivo e vivibile . In sintesi, le risposte alle esigenze rilevate sono:
• RIMUOVERE I CONDIZIONAMENTI SOCIO-CULTURALI E QUALSIASI ALTRA FORMA DI SVANTAGGIO
• FAVORIRE LA MASSIMA INTEGRAZIONE ATTRAVERSO IL SOSTEGNO DELLE VARIE FORME DI DIVERSITA’, DI DISABILITA’ O DI SVANTAGGIO
• FAVORIRE IL MASSIMO SVILUPPO DI CIASCUNO E DI TUTTI OFFRENDO OCCASIONI DI APPRENDIMENTO DEI SAPERI E DEI LINGUAGGI CULTURALI DI BASE
143
BISOGNI DEL TERRITORIO ♦ STIMOLI CULTURALI ♦ OCCASIONI DI INCONTRI MIRATI ♦ INTEGRAZIONE ALUNNI DISAGIATI ♦ COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE ♦ IMPEGNO PER INTERVENTI SUL
TERRITORIO
• PROMUOVERE I VALORI PER UNA NUOVA CITTADINANZA UNITARIA E PLURALE ALLO STESSO TEMPO
• PROMUOVERE LA MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO
• PROMUOVERE UN NUOVO UMANESIMO CULTURALE ATTRAVERSO UNA REALE ALLEANZA FRA SCIENZE, STORIA, DISCIPLINE UMANISTICHE, ARTI E TECNOLOGIA E, QUINDI TRAMITE L’ACQUISIZIONE DELLA PLURALITA’ DEI LINGUAGGI COME MODALITA’ DIVERSIFICATE DI COMUNICAZIONE.
• PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DEGLI STRUMENTI DI PENSIERO NECESSARI PER IMPARARE A SELEZIONARE LE INFORMAZIONI
• STIMOLARE LO SVILUPPO DI UNA COSCIENZA AMBIENTALE.
• FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA MENTE SCIENTIFICA E CRITICA .
• PROMUOVERE ATTITUDINI E INTERESSI POSITIVI: MUSICA, ARTE, MULTIMEDIALITA’, LINGUE STRANIERE, ATTIVITA’ SPORTIVE
• FAVORIRE LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA DI PENSIERO, DI GIUDIZIO E DI AZIONE
• FORNIRE GLI STRUMENTI DI GIUDIZIO PER L’AUTOVALUTAZIONE DELLE ATTITUDINI E COMPETENZE PERSONALI AL FINE DI DELINEARE IL PROPRIO PERCORSO DI VITA FUTURA
IN SINTESI
NECESSITA’
E PROBLEMI
RISPOSTE DELL’ISTITUTO FAVORIRE IL CONFRONTO E LA
COLLABORAZIONE ATTRAVERSO
SITUAZIONI MIRATE E VALORIZZARE IL
POSITIVO DI OGNUNO AL FINE DI
PROMUOVERNE IL SUCCESSO FORMATIVO
ATTRAVERSO:
♦ FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA;
♦ ATTIVITA’ FACOLTATIVE OPZIONALI;
♦ DIDATTICA LABORATORIALE;
♦ STRATEGIE PER MOTIVARE ALL’APPRENDIMENTO;
♦ PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA, SCOPERTA- ESPLORAZIONE ATTIVA E INTERAZIONE COL TERRITORIO;
♦ UTILIZZO DELLA PLURALITA’ DEI LINGUAGGI COME MODALITA’ DIVERSIFICATE DI COMUNICAZIONE;
♦ PROMOZIONE DI VALORI ATTRAVERSO ATTIVITA’ FORMATIVE CULTURALI;
♦ SENSIBILIZZAZIONE AI PROBLEMI SOCIALI;
♦ ACCOGLIENZA , INTEGRAZIONE E SVILUPPO DEGLI ALUNNI DISAGIATI E SVANTAGGIATI;
♦ PROMOZIONE E SVILUPPO DI UNA MENTE SCIENTIFICA E CRITICA;
♦ PROMOZIONE DI POTENZIALITA’,ATTITUDINI E INTERESSI POSITIVI
♦ PROMOZIONE DELLA CONTINUITA’ E DELL’ORIENTAMENTO.
BISOGNI ALUNNI
♦ IDENTITA’
♦ SICUREZZA
♦ AUTONOMIA
♦ COMUNICAZIONE
♦ COMPETENZE CULTURALI
♦ CONSAPEVOLEZZA MORALE E CIVILE ♦ APPARTENENZA:DAL LOCALE AL GLOBALE
♦ ORIENTAMENTO
144
I FONDAMENTI DELL’ASSETTO DIDATTICO-ORGANIZZATIVO
Ponendo come obiettivi fondamentali dell’intero processo formativo: “orientare e guidare” i ragazzi
ad “imparare a conoscere”, “imparare a fare”, “imparare a vivere insieme”, “imparare ad
essere”, e ad impossessarsi delle metodologie dell’ “imparare ad imparare”, il presente Piano
dell’Offerta Formativa prevede un modello didattico-organizzativo che, in relazione alla domanda
formativa soggettiva e oggettiva,si basa sulle scelte di campo in relazione al tempo scuola
obbligatorio e al tempo dedicato alle attività facoltative-opzionali , su un’attenta analisi delle risorse
strutturali, strumentali, istituzionali, legislative, professionali e umane, e organizzative di cui la scuola
e il territorio dispongono. Inoltre, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali , D.L.19 febbraio 2004 n. 59,
Riforma Moratti, e delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo previste per la Scuola dell’Infanzia, , per
la Scuola Primaria e Secondaria di I grado, DM 31-7-2007, propone Unità di Apprendimento a
carattere Disciplinare, Interdisciplinare e Trasversale,e Attivita’ Laboratoriali curricolari ed
extracurricolari. Queste, caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi
che si affidano al nostro servizio educativo, compresi quelli in situazione di disagio e svantaggio,
basandosi sulla flessibilità organizzativa e sulla trasversalità degli interventi, sono volte a migliorare
e recuperare la motivazione all’apprendimento, a garantire la trasformazione delle capacità di
ciascuno in reali e documentate competenze e a fornire un valido contributo in relazione
all’integrazione e al recupero degli svantaggi.
In sintesi, il modello che la nostra istituzione prevede al fine di dare risposte sempre più efficaci alle esigenze emerse sul fronte alunni, famiglie e territorio si basa su: a) scelte di campo operate in ordine al tempo scuola obbligatorio e a quello dedicato alle attività facoltative-opzionali, così come di seguito esposto:
SCUOLE
PRATA
SEZIONI
CLASSI
ORGANIZZAZIONE del
TEMPO SCUOLA (Legge 28 marzo 2003,n.53)
INFANZIA 3
Orario Annuale:1575 ore
8 ore dal lun. al ven. 5 ore il sabato
PRIMARIA
IA- IIA-IIB- IIIA –III B - IVA IVB-VA - VB
Orario Annuale obbligatorio:891 Ore facoltative opzionali= 99 annue Monte ore totale: 990
145
TEMPO PIENO: monte ore annuale obbligatorio:1320 comprensivo di mensa:99 ore annuali
SECONDARIA CORSO
A - B 06
Tempo prolungato Orario Annuale obbligatorio:1174
Ore di mensa:60 Ampliamento(musica-ed.fisica-artistica tot.10ore)
Monte ore totale: 1234
SANTA PAOLINA
INFANZIA
1 Orario Annuale:1400 ore 8 ore dal lun. a ven. Chiusura del sabato
PRIMARIA
2 pluriclassi
Orario Annuale obbligatorio:891
Ore facoltative opzionali= 99 annue Monte ore totale: 990
TEMPO PIENO: monte ore annuale obbligatorio:1320 comprensivo di mensa:99 ore annuali
146
b) un’esatta ricognizione di: spazi , attrezzature e di ogni altra risorsa strumentale utilizzabile, risorse professionali e umane,risorse istituzionali, legislative,finanziare ed economiche:
b1) Spazi , attrezzature, risorse strumentali
PRATA DI P.U.
AULE LABORATORI
ALTRI LOCALI BAGNI
SCUOLA DELL’INFANZIA
PIANO TERRA
03
___
03
SCUOLA PRIMARIA
PIANO TERRA
10
INFORMATICO
RIPOSTIGLIO SALA MENSA PALESTRA-CAMPO DA TENNIS-CALCIO
09
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
PIANO INTERRATO PIANO TERRA PRIMO PIANO
03
03
SALA RIUNIONI MUSICALE SCIENTIFICO INFORMATICO LINGUISTICO
SALA INSEGNANTI UFFICI AMMINISTRATIVI PRESIDENZA ARCHIVIO
01 06
08
S. PAOLINA
AULE LABORATORI ALTRI LOCALI BAGNI
SCUOLA DELL’INFANZIA
PIANO TERRA
01
SALA MENSA SALA GIOCHI
03
SCUOLA PRIMARIA
PIANO TERRA
05
INFORMATICO SCIENTIFICO
SALA GIOCHI
AULA POLIFUNZIONALE
PALESTRA
04
147
b2) risorse professionali e umane
Presso i tre plessi di Prata P.U. e i due plessi di Santa Paolina, che compongono la scuola operano
complessivamente 62 docenti.
Il corpo docente in servizio a Prata di P.U., in particolare nella scuola primaria,risulta piu’ stabile, si
registrano infatti presenze ultra decennali. Nel complesso, il livello professionale è attestato su
esperienze di insegnamento collaudate e sostenute da una attività di aggiornamento e
autoaggiornamento al passo con le esigenze dettate dalla necessità di sperimentare nuove
metodologie didattiche .
Tra i docenti sono presenti anche professionalità specifiche la cui competenza va ben oltre
l’insegnamento della disciplina.
Tutte le risorse professionali disponibili sono valorizzate; tanto il singolo soggetto quanto i gruppi di
persone: collaboratori, referenti di gruppi di lavoro, commissioni, OO.CC.secondo il modello della
leadership diffusa. Comunque il Piano dell’ Offerta Formativa presuppone il coinvolgimento di tutti
gli operatori della scuola , docenti e personale ATA, ognuno dei quali deve condividere pienamente
e partecipare attivamente alle scelte compiute collegialmente.
Quindi necessita che tutti i componenti siano disponibili al cambiamento per un’efficace attuazione
del processo di ricerca-azione legato all’ Autonomia e condividano responsabilmente le finalità e gli
obiettivi del Piano.
Si possono rilevare quali elementi fondamentali :
• Un clima sereno nei rapporti interpersonali tra tutte le componenti della scuola
• La disponibilità alla collaborazione progettuale per la costruzione e realizzazione dell’identità
culturale ed organizzativa della scuola
• La disponibilità all’autoaggiornamento qualitativo e proficuo per un’ulteriore crescita
professionale
DOCENTI COLLABORATORI SCOLASTICI
COMPETENZE SPECIALISTICHE
DEI DOCENTI
COMP.dei COLLABORATORI
SCUOLA DELL’INFANZIA DI PRATA E SANTA PAOLINA
10
3
-INFORMATICA -LINGUA INGLESE -626:SICUREZZA-ANTI-INCENDIO; -PRONTO SOCCORSO
DECRETO LEG.626/94 DECRETO LEG.81/2008
SICUREZZA-ANTI-INCENDIO;
-PRONTO SOCCORSO
148
SCUOLA PRIMARIA DI PRATA E SANTA PAOLINA
30
3
-INFORMATICA -LINGUA INGLESE -MUSICA -LETTURA -TEATRO - DIDATT. DELLA STORIA TIT. POLIVALENTE -626:SICUREZZA-ANTI-INCENDIO; -PRONTO SOCCORSO
DECRETO LEG.626/94 DECRETO LEG. 81/2008
SICUREZZA-ANTI-INCENDIO; -PRONTO
SOCCORSO
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI PRATA E SANTA PAOLINA
21
-INFORMATICA -GIORNALISMO -FOTOGRAFIA -TEATRO -DIDATTICA DELLA STORIA TIT. POLIVALENTE -626:SICUREZZA-ANTI-INCENDIO; -PRONTO SOCCORSO
DECRETO LEG.626/94 DECRETO LEG.81/2008 SICUREZZA-ANTI-INCENDIO; -PRONTO
SOCCORSO
b3) RISORSE ISTITUZIONALI
-Miur e Direzione Scolastica Regionale; -Il C.S.A di Avellino; -Regione Campania -Provincia -Comuni di Prata e Santa Paolina; -Pro Loco di Prata e Santa Paolina; -Forum giovanile di Prata e Santa Paolina -Sovrintendenza ai Beni Culturali -La Comunità Montana; -L’ ASL.
b4) RISORSE LEGISLATIVE
-Leggi nazionali a sostegno dell’Autonomia, CCNL e CCNI;
FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA, DIDATTICA E DIDATTICO- ORGANIZZATIVA
a)Flessibilità Organizzativa e Didattico-Organizzativa:criteri applicativi
La flessibilità, consente di organizzare gli orari e le attività formative nel modo ritenuto più efficace al fine di poter rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie, dagli enti locali, soprattutto per quel che attiene al servizio di trasporto e refezione, e alle esigenze dei processi di insegnamento/apprendimento. Si può applicare alla scuola dell’infanzia, in relazione ad anticipi o prolungamenti dell’orario di entrata e/o di uscita, e in occasione di determinati momenti dell’anno scolastico: Natale, manifestazioni di fine anno scolastico e/o altre eventuali manifestazioni, servendosi, nell’arco del proprio tempo scuola, di un incremento o un decremento delle ore di contemporaneità o di un’ organizzazione diversa delle stesse, così come previsto dall’attività progettuale da svolgere, qualora le risorse finanziarie del fondo dell’istituzione non riescano a coprire il costo totale previsto dalla/ le attività aggiuntiva/e.
149
Per la scuola primaria e secondaria la flessibilità si concretizza in una diversa distribuzione dei gruppi degli alunni e in una diversificazione dei compiti da svolgere da parte degli insegnanti, secondo le modalità organizzativo-progettuali delle attività da svolgere. La flessibilità didattico / organizzativa, quindi, si può tradurre in incremento o decremento delle ore di contemporaneità, utilizzando queste ultime eventualmente anche in orario pomeridiano,qualora le risorse finanziarie non riescano a coprire il costo totale di ore aggiuntive per la realizzazione di attività di pre o post scuola o per particolari attività progettuali. La flessibilità dei tempi, quindi, si intercala sempre e comunque a quella degli spazi e dei gruppi di alunni. Al fine di poter conseguire e realizzare gli obiettivi progettuali legati alla flessibilità sarà
necessaria un’organizzazione flessibile del servizio del D.S.G.A. e dei collaboratori
amministrativi e scolastici.
b) Flessibilità Organizzativa dei Tempi
Nella formulazione dei moduli orari per l’anno scolastico 2008/2009, si è tenuto presente sia quanto
previsto in materia di orario di funzionamento dal D.L. 19 febbraio 2004, n. 59 e dalla circolare n.29
del 5 marzo 2004, sia le richieste delle famiglie sia le esigenze organizzative-gestionali in materia di
trasporto degli Enti Comunali di Prata P.U. e Santa Paolina che, per la mancanza di un numero
adeguato di scuolabus, hanno avanzato richieste d’adattamento dell’orario scolastico per assicurare
all’utenza diretta un servizio di trasporto più efficiente e più rispondente alla complessità geografica
dei suddetti territori, Sulla base delle richieste di cui sopra, la scuola ha deliberato:
a) Settimana corta, per la sezione di scuola dell’infanzia di Santa Paolina;
b) Accoglienza presso la scuola dell’infanzia di Prata alle ore 8.00 di alunni che, per
particolari esigenze familiari, non potrebbero giungere a scuola per l’orario d’inizio
previsto;
c) 3 rientri pomeridiano per le attività del T.P delle classi I-II-III-IV della scuola primaria di
Prata e Santa Paolina
d) Due rientri pomeridiani per le attività del T.P per la scuola secondaria di Prata e Santa
Paolina;
e) Prolungamento dell’orario di uscita degli alunni della scuola dell’infanzia di Santa
Paolina,16:30 anzicchè 16:15,nei giorni di martedì e giovedì di tempo prolungato per la
scuola secondaria per ragioni di trasporto
f) Riduzione della durata delle ore di lezione per la scuola secondaria di Prata e Santa
Paolina per esigenze di trasporto.
150
c)QUADRI RIASSUNTIVI DELLA FLESSIBILITA’ DEL TEMPO SCUOLA
ANTICIPO ORARIO D’ENTRATA: PROGETTO ACCOGLIENZA
PRATA di P. U. SCUOLA DELL’INFANZIA
Sez. Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì venerdì sabato
I 8.00– 16.00 8.00–16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 –16.00
8.00 –13.00
II 8.00– 16.00 8.00–16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 –16.00
8.00 –13.00
III 8.00– 16.00 8.00–16.00 8.00 – 16.00 8.00 – 16.00 8.00 –16.00
8.00 –13.00
Flessibilità Didattico - Organizzativa realizzata attraverso il decremento delle ore di
contemporaneità
RIDUZIONE ORARIO
PRATA di P.U. SCUOLA SECONDARIA
ore lunedì Martedì Mercoledì Giovedì venerdì sabato
1a 8:10 – 9:10 8:10 – 9:10 8:10 –
9:10 8:10 – 9:10 8:10 – 9:10
8:10 – 9:10
2a 9:10 – 10:10
9:10 – 10:10 9:10 –
10:10 9:10 – 10:10 9:10 – 10:10
9:10 –
10:10
3a 10:10 – 11:10
10:10 – 11:10 10:10 –
11:10 10:10 – 11:10
10:10 – 11:10
10:10 –
11:10
4a 11:10 – 12.10
11:10 – 12.10 11:10 –
12:10 11:10 – 12:10
11:10 – 12.10
11:10
– 12:10
5a 12.10– 13:10
12.10– 13:10 12:10 –
13:10 12:10 – 13:10
12.10– 13:10
12:10
– 13:10
6a MENSA 13.10 – 14:10 13.10 – 14:10
7a 14:10 – 15:10 14:10 – 15:10
8a
15:10 – 17:10 15:10 – 17:10
151
La flessibilità organizzativa e didattico-organizzativa applicata per la riduzione di orario, certamente,
non va a ledere il diritto allo studio. Sono state progettate, infatti, attività basate sulla flessibilità
organizzativa e didattico- organizzativa mirate al recupero del tempo-scuola soggetto alla riduzione:
� Organizzazione e partecipazione ad attività e/o manifestazioni che prevedano l’impegno
pomeridiano.
� Attività di recupero, sostegno, orientamento.
� Visite guidate e d’istruzione, partecipazione a spettacoli teatrali.
� Percorsi di educazione ambientale.
� Tornei studenteschi.
� Tutte le altre attività programmate che si svolgeranno nei giorni eccedenti i 200 giorni
previsti per legge.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ELENCO PROGETTI
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I
GRADO
BABY ENGLISH AMBIENTE: ALLA RICERCA
DELLE NOSTRE RADICI
PREMIO MARIALUISA
LEONE: DONAZIONE DEGLI
ORGANI
GIOCO CON IL COMPUTER VIAGGIO SONORO NATALE
SALUTE LA LEGALITA’
LA LEGALITA’ AMBIENTE E SALUTE
ARTE: PICCOLI ARTISTI 2
INTERCULTURA”ARRICCHIAMOCI
NELLE RECIPROCHE
DIFFERENZE”
152
Le scelte curricolari La progettazione formativa si fonda sull’unitarietà delle discipline. I consigli di classe progettano per nuclei tematici unitari interdisciplinari/ interdipartimentali cui convergono le discipline, intese come strumenti per l’acquisizione di abilità e di competenze trasversali. L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione direttamente collegato alla geografia (geo- .cittadinanza) è comunque trasversale a tutte le discipline. Le scelte docimologiche ( relative alla valutazione)
Si confermano la scelta di valutazione per quadrimestri e gli indicatori per la valutazione in decimi di tutte le discipline (DPR 122/2009). Le tabelle degli indicatori per la valutazione in tutte le discipline è parte integrante del presente POF (trasparenza della valutazione - DPR 122/2009). La valutazione formativa è affidata ai consigli di classe che rilevano continuamente (valutazione tempestiva - DPR 122/2009) l’evoluzione della domanda formativa soggettiva e ad essa adeguano l’offerta formativa personalizzata. La validazione dell’anno scolastico prevede i ¾ di giorni di frequenza regolare rispetto a quelli previsti dal calendario regionale. Nel caso in cui si fosse in presenza di una frequenza regolare inferiore, solo in presenza di debite certificazioni mediche e di un giudizio, da parte del Consiglio di classe, di non abbassamento del profitto, sulla base di elementi comunque acquisiti ai fini della valutazione, si potrà eccezionalmente validare l’anno scolastico con una frequenza inferiore. Per ogni quadrimestre devono fornire elementi di valutazione almeno tre compiti scritti per italiano, matematica e lingue straniere e due interrogazioni (o prove pratiche) per ciascuna disciplina.
INTERAZIONE CON LE FAMIGLIE
Si garantisce attraverso:
• giornata di "(Open day" (dicembre-gennaio) • ricevimento dei genitori: ogni docente riceve settimanalmente i genitori(incontro per disciplina)
dal 20 settembre al 31 maggio • incontri preliminari (2, 3 ,4 settembre) • due incontri in orario pomeridiano in occasione degli esiti quadrimestrali • due incontri in orario pomeridiano con i singoli docenti
153
I PRINCIPI ESSENZIALI A FONDAMENTO DELL'AZIONE ORGANIZZATIVA
PROGETTUALITA'
La scuola, partendo dai risultati della continua ricerca, si impegna in una progettualità costante mirata all'ottimizzazione di tutti i percorsi in vista del successo formativo, fondando l’azione professionale su riferimenti desunti dal quadro giuridico-istituzionale , dalle scienze dell’educazione e dell’organizzazione.
La progettualità formativa in tale ottica, nella scuola “Cocchia”, rappresenta il nuovo codice professionale ed è tesa a rilevare le esigenze formative di ciascun alunno, a progettare percorsi formativi calibrati, a controllare esiti, prodotti e processi ed a documentarli debitamente. Il tutto, come appare evidente, può essere realizzato solo se ispirato ad una ricerca costante (D.P.R. n. 275/99, art.6), progettato per previsioni organiche coerenti, ponderate e funzionali (art.3),organizzate strategicamente (art.5) fondate su modalità metodologico-didattiche plurime, diversificate, flessibili ed articolate (art.4). Per tale motivo la progettualità nella scuola “Cocchia” si fonda su una ricerca costante che consente di fondare le scelte funzionali della scuola su contenuti autorevolmente accreditati, ma scelti sulle peculiari esigenze derivanti da problemi operativi concreti.
UNITARIETA’
L’unitarietà dei mezzi è finalizzata alla conservazione ed al potenziamento dell’unità della persona dell’alunno. L’unitarietà dei mezzi-discipline , condurrà ai nuclei tematici unitari (interdisciplinarità ed ologramma) che fungono da strategie essenziali per la progettazione del curricolo tendente al raggiungimento di traguardi di competenze. L’unitarietà tra docenti condurrà alla collegialità tecnica nel collegio e al lavoro l’equipe nel consiglio di classe. L’unitarietà con le famiglie è il criterio funzionale che motiva costantemente la continua sinergia con le famiglie, nell’ottica dell’esercizio del diritto di scelta e della cooperazione continua. L’unitarietà con l’extra-scuola è il fondamento della intersezione continua con il territorio. La scuola secondaria di 1° grado “E. Cocchia”, infatti , si presenta con i caratteri del sistema organizzativo complesso, in continua sinergia col territorio, le sue istituzioni e le sue opportunità formative, in stretto collegamento con le famiglie, con le quali stipula un vero e proprio contratto formativo ed organizzativo (v. principi Carta dei Servizi), attento all’evoluzione delle dinamiche sociali internazionali nazionali e locali (v. anche sinergie). La scuola utilizza in maniera unitaria le discipline, raccordandole organicamente ai fini della conservazione e del potenziamento dell'unità personale.
AFFIDABILITA’
Affidabilità nei percorsi
La scuola secondaria di 1° grado “E. Cocchia” tende a garantire un buon grado di affidabilità, nei percorsi di rilevazione della domanda formativa sociale ed individuale, nei percorsi organizzativi, in termini di progettazione, organizzazione e controllo dell’offerta formativa e, di conseguenza, nei percorsi valutativi dei processi formativi e dei risultati conseguiti. Ogni consiglio di classe si svolge, infatti, su schemi valutativi ed organizzativi elaborati in relazione al periodo specifico dell’anno scolastico ed agli elementi da focalizzare, rivisti ed aggiornati annualmente, nell’ottica della progettualità ricorrente e ciclica e dell’utilizzo sempre più idoneo delle risorse per risultati formativi efficaci. Affidabilità nei risultati
La scuola consegue i risultati formativi possibili in relazione alla matrice cognitiva di ogni alunno, ai suoi interessi, ai suoi stili di apprendimento. L’affidabilità perseguita in termini di risultati deriva dall’attenzione a mettere in discussione i percorsi progettati, per convalidarli, se ritenuti idonei, o per migliorarli, se si ritiene debbano essere ottimizzati con strategie più funzionali.
SEZIONE ORGANIZZATIVA
154
RENDICONTABILITA’
Tutta l’azione organizzativa della scuola, in quanto intenzionale e sistematica, è rendicontabile ossia trasparente ed ampiamente documentabile nei percorsi. La rendicontazione quali-quantitativa (L. 20/1994) scaturisce dall’esigenza di poter garantire economicità, efficienza ed efficacia all’azione organizzativa della scuola stessa, secondo percorsi flessibili ed articolati, sperimentali, mai definiti, ma sempre ottimizzabili, che vengono continuamente verificati, per dimostrare attraverso una continua analisi (costi/benefici) il grado di efficacia funzionale raggiunto. SINERGIA
Nelle fasi organizzative del sistema scolastico, essenzialmente riconducibili alla progettazione, organizzazione, realizzazione e controllo, le componenti del sistema scolastico si caratterizzano per la sinergia d’azione, ossia per la concordanza, il raccordo dei percorsi organizzativi e la complementarietà in quanto tesi allo stesso scopo e, per questo, caratterizzati dalla tensione comune e concorde verso il complesso conseguimento del fine istituzionale del successo formativo garantito a tutti gli alunni. OBIETTIVI FUNZIONALI DELLA SCUOLA: DESTINAZIONE DI SCOPO
La scuola, nell’attenta consapevolezza delle determinazioni europee , tende al conseguimento degli obiettivi generali del processo formativo, fissati dallo Stato, anche attraverso le possibilità espansive consentite da tutte le forme riconosciute di autonomia funzionale di cui al DPR 275/1999 e L. 107/2015 Premessa fondamentale per il conseguimento delle finalità e obiettivi su menzionati è il
riconoscimento e la condivisione dei principi fondamentali a cui si ispira La Carta dei Servizi, il
Regolamento d’Istituto. Il Patto di Corresponsabilità tra scuola, alunni e relative famiglie, e il Piano
dell’Offerta Formativa, quindi il servizio scolastico tutto:
1) UGUAGLIANZA
Nessuna discriminazione, nell’erogazione del servizio scolastico, può essere fatta per motivi riguardanti:sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico- fisiche e socio-economiche. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi scolastici e l’accesso agli stessi sono uguali per
tutti.
Saranno adottate tutte le iniziative necessarie per adeguare le modalità di prestazione del servizio
alle esigenze degli studenti diversamente abili.
2) EDUCAZIONE ALLA CIVILE CONVIVENZA DEMOCRATICA
Il personale scolastico riconosce quale diritto fondamentale dell’alunno: l’educazione ai valori della pace, della democrazia, della tolleranza, della solidarietà, dell’internaziona-lismo, della convivenza civile e dei diritti umani.
3) IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ DEL SERVIZIO
Tutto il personale della scuola è tenuto ad agire secondo criteri di equità ed obiettività. Per quanto
riguarda la partecipazione del personale alle assemblee sindacali e agli scioperi la scuola si atterrà
155
alle disposizioni sancite dal C.C.N.L. COMPARTO SCUOLA, che qui si intendono interamente
recepite.
4) ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola accoglie ragazzi di razza, lingua, religione, costumi e tradizioni diverse, nonché
nomadi, profughi, circensi, diversamente abili.
L’Istituto in questione si impegna con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti i suoi
operatori a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni.
Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore scolastico ha pieno rispetto dei diritti dello studente:
156
PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI
Le scelte per lo sviluppo professionale
1. Percorso di formazione BLSD-PBLSD e manovre di disostruzione –Brevetto “operatore BLSD” 2. Percorso professionale per il personale ATA in tema di dematerializzazione 3. Corso di formazione registro elettronico 4. Corso di formazione per il Nucleo interno di valutazione 5. Corso di formazione in rete sulla Didattica delle competenze
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa dell' Istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:
migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse; implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratori ali ivi
presenti; favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica; individuare un animatore digitale; partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative
Il Dirigente Scolastico
f./to Dott.ssa Silvia Gaetana Mauriello