I treni della memoria - Fondazione Museo · del fuoco “treno della memoria” a cura di carlo...

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I TRENI DELLA MEMORIA QUALE PROGETTO EDUCATIVO

IN MEMORIA DI ALESSANDRA CHIAPPANO

I viaggi della memoria sono laboratori di conoscenza e di esperienza, individuale e collettiva allo

stesso tempo, rivolti alla costruzione di percorsi di cittadinanza attiva e consapevole.

In particolare, i viaggi della memoria verso i luoghi teatro della deportazione e dello sterminio

durante la seconda guerra mondiale sono una realtà affermata nell’orizzonte culturale italiano: essi

rappresentano un passaggio importante nel percorso di formazione delle giovani generazioni e

rientrano in modo sempre più consistente nei programmi educativi proposti sia nelle scuole sia da

un universo sempre più ampio di istituzioni, fondazioni, associazioni culturali.

Il dibattito pubblico, la ricerca e i progetti educativi sono stati alimentati a partire dal 2000,

dall’approvazione in Parlamento della legge sul “Giorno della Memoria”. In questo contesto i viaggi

della memoria, pur con differenti metodologie, hanno avuto e hanno il comune obiettivo di proporre

e divulgare valori, riflessioni, consapevolezza, costruendo una memoria pubblica che non serva

soltanto a guardare al passato, ma a progettare il futuro partendo dalla conoscenza della storia.

Dopo un decennio di lavoro educativo, appare forte l’esigenza di un momento di riflessione e di

confronto tra i numerosi viaggi della memoria che si sono affermati in Italia, in grado di mettere in

relazione esperienze, progetti educativi, interrogativi e prospettive.

Due sono gli obiettivi posti: il primo è quello di fare un bilancio dei progetti e delle esperienze, valo-

rizzandone da un lato le specificità e i punti di forza ma sottolineandone dall’altro le criticità e le

potenzialità, al fine di far dialogare i diversi soggetti promotori e di costruire occasioni di scambio e

di comune progettualità. Il secondo è di riflettere sui viaggi come veicolo di trasmissione della

memoria: capire in che modo questi progetti contribuiscano a produrre memoria e quali possano

essere gli strumenti per analizzarne le nuove forme e i contenuti.

in collaborazione con:

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P R O G R A M M A D E L C O N V E G N O

ORE 14.30/15.00L’ESPERIENZA DELL’ASSOCIAZIONE TERRA DEL FUOCO “TRENO DELLA MEMORIA”A CURA DI CARLO GREPPI E DAVIDE TOSO, ASSOCIAZIONE TERRA DEL FUOCO

ORE 15.00/15.30L’ESPERIENZA DEL COMITATO “IN TRENO PER LA MEMORIA”A CURA DI DARIO PIROVANO, COMITATO LOMBARDO CGIL CISL

ORE 15.30/16.00BREAK

ORE 16.00/17.30CONCLUSIONI E DISCUSSIONE

28 NOVEMBREII^ SESSIONE

ORE 10.00/12.00TAVOLA ROTONDA EDUCARE ALLA MEMORIA: QUALE SFIDA PER IL FUTURO?COORDINA: ALESSANDRO PORTELLIPARTECIPANO: LAURA FONTANA (RESPONSABILE PROGETTO EDUCAZIONE ALLA MEMORIA RIMINI E CORRESPONDANTE POUR L'ITALIE MÉMORIAL DE LA SHOAH),FRANCESCA COSTANTINI E BETTI GUETTA (CDEC), ANDREA F. SABA (INSMLI), BRUNO MAIDA (UNIVERSITÀ DI TORINO), MARCELLO PEZZETTI

ORE 12.00/14.00 PAUSA PRANZO

III^ SESSIONE

ORE 14.00/16.00TAVOLA ROTONDA LE POLITICHE PUBBLICHE SULLA MEMORIA NELL’AMBITO DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA. IL CASO DEI VIAGGI DELLA MEMORIA.COORDINA: UGO CAFFAZPARTECIPANO: RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI LOCALI CHE VERRANNO INDICATI DAGLI ENTI ORGANIZZATORI

ORE 16.00/16.30CONCLUSIONI E SALUTI FINALI

27 NOVEMBREI^ SESSIONE

ORE 9.30/10.00SALUTI DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA.

APERTURA DEI LAVORI A CURA DI OLIVIERO ALOTTO, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE TERRA DEL FUOCO

I TRENI DELLA MEMORIA COME ESPRESSIONE DELLE POLITICHE SULLA MEMORIA IN ITALIA

COORDINA IL LAVORO: BRUNO MAIDA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

ORE 10.00/10.30 INTRODUZIONE PER UN CONFRONTO SUI TRENI DELLA MEMORIA A CURA DI ELENA BISSACA, ASSOCIAZIONE TERRA DEL FUOCO

ORE 10.30/11.00EDUCARE ALLA MEMORIA ATTRAVERSO IL VIAGGIO, QUALI APPROCCI E QUALI PROSPETTIVEA CURA DI DAVID BIDUSSA

ORE 11.00/11.15COFFEE BREAK

ORE 11.15/11.45L’ESPERIENZA DELLA REGIONE TOSCANA “TRENO DELLA MEMORIA”A CURA DI MICHELA TONI, REGIONE TOSCANA

ORE 11.45/12.15L’ESPERIENZA DI OFFICINA MEMORIA “UN TRENO PER AUSCHWITZ”A CURA DI LORENA PASQUINI, CENTRO STUDI OFFICINA MEMORIA

ORE 12.15/12.45L’ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE FOSSOLI “UN TRENO PER AUSCHWITZ”A CURA DI SILVIA MANTOVANI, FONDAZIONE FOSSOLI

ORE 12.45/14.30 PAUSA PRANZO

IL CONVEGNO SI SVOLGERÀ PRESSO IL LICEO SCIENTIFICO ISAAC NEWTON | VIALE MANZONI 47, ROMA

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EDUCARE ALLA MEMORIA: QUALE SFIDA PER IL FUTURO?

I viaggi della memoria restituiscono dinamicità al discorso sulla memoria: chi ha visto, ha ascoltato e

a sua volta testimonierà, produce di fatto nuovi contenuti, nuove forme e nuovi strumenti di trasmis-

sione. Come in un gioco di specchi contrapposti, che restituiscono l’immagine riflessa infinite volte, il

passato e il futuro dialogano così, riflettendosi a vicenda continuamente.

Chi oggi partecipa a un viaggio verso i luoghi della memoria delle persecuzioni e degli stermini della

seconda guerra mondiale, tornando produce egli stesso “memorie” di quanto ha imparato, visto e

vissuto. E’ importante iniziare a mettere a punto una serie di strumenti e una metodologia attraverso

cui raccogliere e mettere a sistema materiali che siano utili a comprendere l’effettiva ricaduta dei

progetti, affinché gli studiosi, gli organizzatori e gli operatori dei viaggi della memoria possano racco-

gliere e indagare questo nuovo vissuto e analizzarne gli strumenti di trasmissione.

LE POLITICHE PUBBLICHE SULLA MEMORIA NELL’AMBITO DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA. IL CASO DEI VIAGGI DELLA MEMORIA.

A partire dall’istituzione del Giorno della Memoria in Italia si sono moltiplicate le iniziative pubbliche

rivolte alla cittadinanza sul tema della memoria delle vittime della Shoah e degli stermini della

seconda guerra mondiale. Tra queste, l’esperienza dei viaggi della memoria è una di quelle che coin-

volge più giovani in percorsi di approfondimento e ragionamento sul tema.

Ormai da qualche anno le pubbliche amministrazioni finanziano questi progetti in particolare

nell’ambito della programmazione del 27 gennaio, con l’intento di dare applicazione a quanto hanno

voluto i legislatori, ovvero rendere pubblica e coerente la riflessione sulle responsabilità

nell’attuazione delle persecuzioni e degli stermini, messi in atto e voluti anche dalla società e dalle

istituzioni italiane. A dodici anni dall’istituzione del Giorno della Memoria resta da capire quanto i

viaggi della memoria si siano affermati o si stiano affermando come una delle politiche pubbliche

culturali volute dalle amministrazioni, o se rappresentino più una contingenza legata alla presenza di

una sorta di “dovere morale” di celebrazione del ricordo. Ci si vuole inoltre chiedere perché e in che

modo si investe sui viaggi della memoria, se essi rappresentino una posta in gioco politica a livello

nazionale o se, invece, siano profondamente legati a contesti amministrativi locali.

1 . T A V O L A R O T O N D A

2 . T A V O L A R O T O N D A