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I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I I 27 SETTEMBRE La riflessione del Metropolita di Milano per il primo ritiro del clero “Il tempo di Ambrogio e Bassiano”, monsignor Delpini a Lodi Vecchio sidente dell’Istituto Paolo VI di Brescia. Lunedì 3 giugno 2019 - Lodi, Se- minario vescovile, ore 9.45. “Nascere e rinascere nel Vange- lo e nella prima lettera di Giovan- ni”, Prof. don Lorenzo Flori, Studio Teologico del Seminario di Berga- mo. Il ritiro si conclude con la Cele- brazione eucaristica in occasione degli anniversari di ordinazione presbiterale. MATTINATE DI AGGIORNAMENTO Giovedì 21 febbraio 2019 - Lodi, Se- minario vescovile, ore 9.45. “Il Sinodo dei vescovi su: Giova- ni, discernimento e vocazione”. Don Michele Falabretti, responsa- bile dei Servizio Nazionale di Pa- storale Giovanile della C.E.I. e Gioe- le Anni, membro del Consiglio Na- zionale di Azione Cattolica. Giovedì 16 maggio 2019 - Lodi, Seminario vescovile, ore 9.45. “Social media, giovani e adulti: prospettive educative”. Prof. Pier- cesare Rivoltella, Università Catto- lica del Sacro Cuore, Milano. TRE GIORNI TEOLOGICA Anche quest’anno, due giorni sa- ranno a livello diocesano, con la consueta modalità della relazione frontale; il terzo è riservato alla ripresa vicariale del tema, con la presenza di un membro della “Commissione per la formazione permanente dei presbiteri”, al fine di favorire la declinazione pratica di quanto ascoltato. LIVELLO DIOCESANO: VIVERE RI-NASCENDO: UN PARADIGMA ANTROPOLOGICO PROMETTENTE Mercoledì 7 novembre 2018 - Lo- di, Seminario vescovile, ore 9.45. “Il paradigma antropologico dell’uomo come ’nascente’”. Prof. Paolo Rezzonico, Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Giovedì 8 novembre 2018 - Lodi, Seminario vescovile, ore 9.45. “Nascere e rinascere come ori- ginaria esperienza di vita – un punto di vista psicologico”. Prof. Raffaella Iafrate, Università Catto- lica del Sacro Cuore. LIVELLO VICARIALE Nelle consuete sedi dei vicaria- ti. Mercoledì 21 o giovedì 22 no- vembre 2019. A inizio anno pastorale, il coor- dinatore delle Commissione per la formazione permanente dei pre- sbiteri si accorda con i vicari circa la data dell’incontro. Il calendario diocesano prevede la possibilità di due date per favorire la partecipa- zione di un rappresentante della Commissione. PER I PARROCI Data da stabilire Chiusura del catalogo dei beni mobili storico-artistici della dioce- si di Lodi e consegna ai parroci del- la password per l’accesso al pro- prio inventario. A cura dell’Ufficio per i beni ar- tistici e culturali e dell’Ufficio Am- ministrativo della diocesi di Lodi. ESERCIZI SPIRITUALI IN TERRA SANTA APRILE 2019 Si conferma la proposta di vive- re insieme gli Esercizi spirituali in Terra Santa, col Vescovo, gli altri presbiteri e il Seminario, da marte- dì 23 a martedì 30 aprile 2019. Le necessarie informazioni saranno comunicate a breve. n Monsignor Delpini a Caravaggio per la celebrazione con il clero anziano Si apre il programma della for- mazione permanente del clero del- la Diocesi di Lodi. Giovedì 27 set- tembre, in occasione del primo riti- ro diocesano del clero terrà una riflessione l’Arcivescovo Metropo- lita di Milano monsignor Mario Delpini. Lo ha annunciato il Vesco- vo Maurizio venerdì sera scorso in cattedrale. Per l’occasione monsi- gnor Malvestiti estende l’invito a partecipare anche a religiose e reli- giosi della Diocesi e al Consiglio Pastorale Diocesano. L’appuntamento è fissato per giovedì 27 settembre 2018 a Lodi Vecchio, presso la Basilica dei XII Apostoli, alle ore 9.45. L’iniziativa si inserisce nel 17° centenario della nascita di San Bassiano e il tema sarà “Il tempo di Ambrogio e Bas- siano”. Pubblichiamo di seguito il pro- gramma dei successivi appunta- menti della formazione permanen- te dei presbiteri. RITIRI SPIRITUALI Giovedì 29 novembre 2018 - Lodi, Seminario vescovile, ore 9.45. “Nascere e rinascere secondo le Scritture d’Israele”, Prof. don Pa- trizio Rota Scalabrini, Facoltà Teo- logica dell’Italia Settentrionale. Giovedì 7 marzo 2019 - Lodi, Se- minario vescovile, ore 9.45. “La preghiera di Paolo VI”, Prof. don Angelo Maffeis, Facoltà Teolo- gica dell’Italia Settentrionale, Pre- L’evento apre la formazione permanente dei presbiteri: invito esteso al consiglio pastorale diocesano e a religiosi e religiose L'agenda del Vescovo Sabato 22 settembre A Spino, per la Visita Pastorale, alle 9.15, attende ad alcuni colloqui; alle 10, incontra i ragazzi della cateche- si e alle 11 i loro genitori. A Lodi, nella Casa Vescovile, riceve Don Davide Scalmanini, sacerdote lodigiano missionario in Niger. A Gradella, per la Visita Pastorale, alle 17, incontra una famiglia; alle 17.30, prega per i defunti al Cimite- ro; alle 18, presiede la Santa Messa e alle 19.30 incontra i Rappresen- tanti parrocchiali. Domenica 23 settembre, XXV del Tempo Ordinario A Nosadello, per la Visita Pastora- le, alle 9.45, è accolto dai collabora- tori parrocchiali e alle 10 presiede la Santa Messa. A Galgagnano, per la Visita Pasto- rale, alle 11.15, presiede la Santa Messa e alle 14.30 incontra i ragaz- zi di catechismo e i loro genitori. A Nosadello, per la Visita Pastora- le, alle 16.30, prega per i defunti al Cimitero e alle 17 incontra i ragazzi di catechismo e i loro genitori. Lunedì 24 settembre A Lodi, nel Seminario Vescovile, in apertura dell’Anno Accademico degli Studi Teologici Riuniti, alle 16.30, partecipa al Collegio Docenti e alle 18 concelebra la Santa Messa nella Cappella Maggiore coi Vesco- vi di Crema, Cremona e Pavia. A Gradella, per la Visita Pastorale, alle 21, presiede l’incontro coi Consigli di partecipazione aperto alla Parrocchia di Nosadello. Martedì 25 settembre A Galgagnano, per la Visita Pasto- rale, alle 9, prega per i defunti al Cimitero e a seguire visita gli am- malati e un luogo di lavoro; in serata, alle 19, porge il saluto all’Amministrazione Comunale e alle 21 presiede l’Assemblea Parroc- chiale. A Lodi, nella Casa Vescovile, a fine mattina, riceve il Parroco di Coltu- rano e Balbiano in preparazione alla Visita Pastorale. Mercoledì 26 settembre A Nosadello, per la Visita Pastora- le, alle 10.30, incontra gli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia alla presenza del Sindaco di Pandi- no; nel pomeriggio, alle 15.30, incontra gli operatori della Caritas e a seguire visita alcuni ammalati di Nosadello e Gradella. A Lodi, nel giardino della Casa Vescovile, alle 19, incontra gli atleti della squadra di calcio “Fanfulla”. Giovedì 27 settembre A Lodi Vecchio, nella Basilica dei XII Apostoli, alle 9.45, accoglie per la predicazione al Ritiro diocesano del Clero l’Arcivescovo Metropolita di Milano. A Lodi, nella cripta della Cattedra- le, presiede la Santa Messa per l’avvio dell’attività dell’Associazio- ne San Vincenzo de’ Paoli. A Nosadello, per la Visita Pastora- le, alle 21, incontra i Volontari delle Parrocchie di Nosadello e Gradella. Venerdì 28 settembre A Galgagnano, per la Visita Pasto- rale, alle 10, incontra alcuni luoghi di lavoro. A Lodi, nel giardino della Casa Vescovile, alle 19, incontra i 19enni della Professione di fede e i Parte- cipanti al pellegrinaggio estivo da Gubbio ad Assisi e Roma. Il Vangelo odierno espone il Santissimo della solitudine di Gesù. In un contesto riservato, intimo – non voleva che nessu- no sapesse dove si trovava in quel mo- mento coi suoi amici – col cuore aperto, confida alle persone più care quanto lo aspetta e il riverbero della sua sofferenza: verrà ucciso. Non dice che cambierà lavo- ro, che farà un viaggio o traslocherà. Non racconta che ha il mal di testa o che in quel giorno è un po’ triste. Dice che verrà ucciso: di lì a poco dovrà salutare il mon- do, i suoi. La cosa già drammatica, ha addi- rittura il tono tragico del fallimento di tutta una vita: non muore come gli altri; è tradito, abbandonato, ucciso. Il Vangelo lascia intendere che, durante il cammino, gli amici si raggrupparono, lasciandolo, IL VANGELO DELLA DOMENICA La solitudine di Gesù e la superficialità dei suoi amici di don Cesare Pagazzi oppure egli stesso si staccò, scosso dalla dolorosa confidenza appena fatta. I disce- poli parlano tra loro. Di cosa? Del riflesso che la notizia provocava? Del senso di perdita, distacco, smarrimento che già addolorava e oscurava il loro spirito? Niente di tutto questo. Stavano discuten- do animatamente su chi tra loro fosse il più grande, il più importante. Quanto Cri- sto sta provando è lontano anni luce, tan- to da non essere nemmeno colto e perce- pito. Il loro peccato non è la superbia di chi gareggia per il primo posto, ma la su- perficialità, la trascuratezza con cui stan- no vicino all’amico. Una faciloneria rozza, una sensibilità ottusa che impediscono qualsiasi forma di empatia, d’intuizione affettiva, abbandonando l’altro alla solitu- dine di chi non è “di nessuno”, anche se da anni vive ogni giorno accanto ad altri. Probabilmente spine, chiodi e lancia furo- no quasi carezze rispetto al dolore prova- to dal Signore nel Santo dei Santi della sua solitudine. Quando ci si ritrova soli, abbandonati, è facile rinchiudersi in un isolamento al- tero e amaro, alzando una volta per tutte il ponte levatoio della nostra vita. Oppure si decide di abbassarlo, uscendo col no- stro esercito a sterminare chi ci ha addo- lorato così profondamente. E il Signore cosa fa? Abbraccia un bambino, lo mette in mezzo ai suoi ottusi amici e parla loro. Non smette di sperare che prima o poi perfino la loro pelle di cuoio diventi sensi- bile. CHIESA

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I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I I

27 SETTEMBRE La riflessione del Metropolita di Milano per il primo ritiro del clero

“Il tempo di Ambrogio e Bassiano”, monsignor Delpini a Lodi Vecchio

sidente dell’Istituto Paolo VI diBrescia.

Lunedì 3 giugno 2019 - Lodi, Se-minario vescovile, ore 9.45.

“Nascere e rinascere nel Vange-lo e nella prima lettera di Giovan-ni”, Prof. don Lorenzo Flori, StudioTeologico del Seminario di Berga-mo.

Il ritiro si conclude con la Cele-brazione eucaristica in occasionedegli anniversari di ordinazionepresbiterale.

MATTINATEDI AGGIORNAMENTOGiovedì 21 febbraio 2019 - Lodi, Se-minario vescovile, ore 9.45.

“Il Sinodo dei vescovi su: Giova-ni, discernimento e vocazione”.Don Michele Falabretti, responsa-bile dei Servizio Nazionale di Pa-storale Giovanile della C.E.I. e Gioe-le Anni, membro del Consiglio Na-zionale di Azione Cattolica.

Giovedì 16 maggio 2019 - Lodi,Seminario vescovile, ore 9.45.

“Social media, giovani e adulti:prospettive educative”. Prof. Pier-cesare Rivoltella, Università Catto-lica del Sacro Cuore, Milano.

TRE GIORNI TEOLOGICAAnche quest’anno, due giorni sa-ranno a livello diocesano, con laconsueta modalità della relazionefrontale; il terzo è riservato allaripresa vicariale del tema, con lapresenza di un membro della“Commissione per la formazionepermanente dei presbiteri”, al finedi favorire la declinazione praticadi quanto ascoltato.

LIVELLO DIOCESANO: VIVERERI-NASCENDO: UN PARADIGMAANTROPOLOGICO PROMETTENTE

Mercoledì 7 novembre 2018 - Lo-di, Seminario vescovile, ore 9.45.

“Il paradigma antropologicodell’uomo come ’nascente’”. Prof.Paolo Rezzonico, Facoltà Teologicadell’Italia Settentrionale.

Giovedì 8 novembre 2018 - Lodi,Seminario vescovile, ore 9.45.

“Nascere e rinascere come ori-ginaria esperienza di vita – unpunto di vista psicologico”. Prof.Raffaella Iafrate, Università Catto-lica del Sacro Cuore.

LIVELLO VICARIALENelle consuete sedi dei vicaria-

ti. Mercoledì 21 o giovedì 22 no-vembre 2019.

A inizio anno pastorale, il coor-dinatore delle Commissione per laformazione permanente dei pre-sbiteri si accorda con i vicari circala data dell’incontro. Il calendariodiocesano prevede la possibilità didue date per favorire la partecipa-

zione di un rappresentante dellaCommissione.

PER I PARROCIData da stabilire

Chiusura del catalogo dei benimobili storico-artistici della dioce-si di Lodi e consegna ai parroci del-la password per l’accesso al pro-prio inventario.

A cura dell’Ufficio per i beni ar-tistici e culturali e dell’Ufficio Am-ministrativo della diocesi di Lodi.

ESERCIZI SPIRITUALI IN TERRA SANTAAPRILE 2019

Si conferma la proposta di vive-re insieme gli Esercizi spirituali inTerra Santa, col Vescovo, gli altripresbiteri e il Seminario, da marte-dì 23 a martedì 30 aprile 2019. Lenecessarie informazioni sarannocomunicate a breve. n

Monsignor Delpini a Caravaggio per la celebrazione con il clero anziano

Si apre il programma della for-mazione permanente del clero del-la Diocesi di Lodi. Giovedì 27 set-tembre, in occasione del primo riti-ro diocesano del clero terrà unariflessione l’Arcivescovo Metropo-lita di Milano monsignor MarioDelpini. Lo ha annunciato il Vesco-vo Maurizio venerdì sera scorso incattedrale. Per l’occasione monsi-gnor Malvestiti estende l’invito apartecipare anche a religiose e reli-giosi della Diocesi e al ConsiglioPastorale Diocesano.

L’appuntamento è fissato pergiovedì 27 settembre 2018 a LodiVecchio, presso la Basilica dei XIIApostoli, alle ore 9.45. L’iniziativasi inserisce nel 17° centenario dellanascita di San Bassiano e il temasarà “Il tempo di Ambrogio e Bas-siano”.

Pubblichiamo di seguito il pro-gramma dei successivi appunta-menti della formazione permanen-te dei presbiteri.

RITIRI SPIRITUALIGiovedì 29 novembre 2018 - Lodi,Seminario vescovile, ore 9.45.

“Nascere e rinascere secondole Scritture d’Israele”, Prof. don Pa-trizio Rota Scalabrini, Facoltà Teo-logica dell’Italia Settentrionale.

Giovedì 7 marzo 2019 - Lodi, Se-minario vescovile, ore 9.45.

“La preghiera di Paolo VI”, Prof.don Angelo Maffeis, Facoltà Teolo-gica dell’Italia Settentrionale, Pre-

L’evento apre la formazione permanente dei presbiteri: invito esteso al consiglio pastorale diocesano e a religiosi e religiose

L'agendadel VescovoSabato 22 settembreA Spino, per la Visita Pastorale, alle 9.15, attende ad alcuni colloqui; alle 10, incontra i ragazzi della cateche-si e alle 11 i loro genitori.A Lodi, nella Casa Vescovile, riceve Don Davide Scalmanini, sacerdote lodigiano missionario in Niger.A Gradella, per la Visita Pastorale, alle 17, incontra una famiglia; alle 17.30, prega per i defunti al Cimite-ro; alle 18, presiede la Santa Messa e alle 19.30 incontra i Rappresen-tanti parrocchiali.

Domenica 23 settembre, XXV del Tempo OrdinarioA Nosadello, per la Visita Pastora-le, alle 9.45, è accolto dai collabora-tori parrocchiali e alle 10 presiede la Santa Messa.A Galgagnano, per la Visita Pasto-rale, alle 11.15, presiede la Santa Messa e alle 14.30 incontra i ragaz-zi di catechismo e i loro genitori.A Nosadello, per la Visita Pastora-le, alle 16.30, prega per i defunti al Cimitero e alle 17 incontra i ragazzi di catechismo e i loro genitori.

Lunedì 24 settembreA Lodi, nel Seminario Vescovile, in apertura dell’Anno Accademico degli Studi Teologici Riuniti, alle 16.30, partecipa al Collegio Docenti e alle 18 concelebra la Santa Messa nella Cappella Maggiore coi Vesco-vi di Crema, Cremona e Pavia.A Gradella, per la Visita Pastorale, alle 21, presiede l’incontro coi Consigli di partecipazione aperto alla Parrocchia di Nosadello.

Martedì 25 settembre A Galgagnano, per la Visita Pasto-rale, alle 9, prega per i defunti al Cimitero e a seguire visita gli am-malati e un luogo di lavoro; in serata, alle 19, porge il saluto all’Amministrazione Comunale e alle 21 presiede l’Assemblea Parroc-chiale.A Lodi, nella Casa Vescovile, a fine mattina, riceve il Parroco di Coltu-rano e Balbiano in preparazione alla Visita Pastorale.

Mercoledì 26 settembreA Nosadello, per la Visita Pastora-le, alle 10.30, incontra gli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia alla presenza del Sindaco di Pandi-no; nel pomeriggio, alle 15.30, incontra gli operatori della Caritas e a seguire visita alcuni ammalati di Nosadello e Gradella.A Lodi, nel giardino della Casa Vescovile, alle 19, incontra gli atleti della squadra di calcio “Fanfulla”.

Giovedì 27 settembreA Lodi Vecchio, nella Basilica dei XII Apostoli, alle 9.45, accoglie per la predicazione al Ritiro diocesano del Clero l’Arcivescovo Metropolita di Milano.A Lodi, nella cripta della Cattedra-le, presiede la Santa Messa per l’avvio dell’attività dell’Associazio-ne San Vincenzo de’ Paoli.A Nosadello, per la Visita Pastora-le, alle 21, incontra i Volontari delle Parrocchie di Nosadello e Gradella.

Venerdì 28 settembreA Galgagnano, per la Visita Pasto-rale, alle 10, incontra alcuni luoghi di lavoro.A Lodi, nel giardino della Casa Vescovile, alle 19, incontra i 19enni della Professione di fede e i Parte-cipanti al pellegrinaggio estivo da Gubbio ad Assisi e Roma.

Il Vangelo odierno espone il Santissimodella solitudine di Gesù. In un contestoriservato, intimo – non voleva che nessu-no sapesse dove si trovava in quel mo-mento coi suoi amici – col cuore aperto,confida alle persone più care quanto loaspetta e il riverbero della sua sofferenza:verrà ucciso. Non dice che cambierà lavo-ro, che farà un viaggio o traslocherà. Nonracconta che ha il mal di testa o che inquel giorno è un po’ triste. Dice che verràucciso: di lì a poco dovrà salutare il mon-do, i suoi. La cosa già drammatica, ha addi-rittura il tono tragico del fallimento ditutta una vita: non muore come gli altri;è tradito, abbandonato, ucciso. Il Vangelolascia intendere che, durante il cammino,gli amici si raggrupparono, lasciandolo,

IL VANGELO DELLA DOMENICA

La solitudine di Gesù e la superficialità dei suoi amici

di don Cesare Pagazzi

oppure egli stesso si staccò, scosso dalladolorosa confidenza appena fatta. I disce-poli parlano tra loro. Di cosa? Del riflessoche la notizia provocava? Del senso diperdita, distacco, smarrimento che giàaddolorava e oscurava il loro spirito?Niente di tutto questo. Stavano discuten-do animatamente su chi tra loro fosse ilpiù grande, il più importante. Quanto Cri-sto sta provando è lontano anni luce, tan-to da non essere nemmeno colto e perce-pito. Il loro peccato non è la superbia dichi gareggia per il primo posto, ma la su-perficialità, la trascuratezza con cui stan-no vicino all’amico. Una faciloneria rozza,una sensibilità ottusa che impedisconoqualsiasi forma di empatia, d’intuizioneaffettiva, abbandonando l’altro alla solitu-

dine di chi non è “di nessuno”, anche seda anni vive ogni giorno accanto ad altri.Probabilmente spine, chiodi e lancia furo-no quasi carezze rispetto al dolore prova-to dal Signore nel Santo dei Santi della suasolitudine.

Quando ci si ritrova soli, abbandonati,è facile rinchiudersi in un isolamento al-tero e amaro, alzando una volta per tutteil ponte levatoio della nostra vita. Oppuresi decide di abbassarlo, uscendo col no-stro esercito a sterminare chi ci ha addo-lorato così profondamente. E il Signorecosa fa? Abbraccia un bambino, lo mettein mezzo ai suoi ottusi amici e parla loro.Non smette di sperare che prima o poiperfino la loro pelle di cuoio diventi sensi-bile.

CHIESA

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II I CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI

FORMAZIONE Il tema è “Educare la spiritualità dei ragazzi”

Tre sere per catechisti,si comincia martedìdi Raffaella Bianchi

Prendono il via la prossima set-timana le “Tre sere” dedicate allaformazione dei catechisti e dellealtre figure educative della fede.

Quest’anno la proposta, a curadell’Ufficio catechistico diocesano,si snoderà sul tema “Ragazzi sottoSpirito. Educare la spiritualità deiragazzi”: quella spiritualità e quel-l’impegno educativo che furonoanche di Santa Francesca Cabrinie San Vincenzo Grossi e che conti-nuano ad ispirare i catechisti dioggi.

La prima delle “Tre sere”, mar-tedì 25 settembre alle 21 nell’aulamagna del Seminario Vescovile diLodi (via XX Settembre 42), avràcome relatore don Guglielmo Caz-zulani e verterà su “Le coordinatefondamentali della vita spirituale”.Il riferimento è al testo della Confe-renza Episcopale Italiana “Comuni-care il Vangelo in un mondo checambia”, 51: «Se non sapremo tra-smettere alle nuove generazionil’amore per la vita interiore, perl’ascolto perseverante della paroladi Dio, per l’assiduità con il Signorenella preghiera, per una ordinatavita sacramentale nutrita di Euca-ristia e Riconciliazione, per la ca-pacità di lavorare su se stessi attra-verso l’arte della lotta spirituale,rischieremo di non rispondere ade-guatamente a una sete di sensoche pure si è manifestata».

La seconda serata è fissata permartedì 9 ottobre sul tema “Eserci-zi spirituali quotidiani”. Relatori

saranno don Enrico Bastia e mon-signor Bassano Padovani. Verràproposta la costruzione di unamappa di esercizi spirituali adattiai ragazzi per frequentare quoti-dianamente la “palestra dello Spiri-to”, il tutto attraverso la presenta-zione del sussidio “Mamma che seinei cieli”.

Nella terza serata infine, marte-dì 23 ottobre 2018, si approfondirà“La messa domenicale, esperienzaviva di spiritualità”, con la cura di«saper educare i ragazzi dentro al-cuni dinamismi trasformanti sug-geriti dalla stessa liturgia eucari-stica», come anticipano dall’Ufficiocatechistico diocesano. Il relatoredi questa terza e ultima serata saràmonsignor Bassano Padovani, an-che coordinatore degli incontri.

Proprio monsignor Padovaniconclude il suo ruolo di direttoredell’Ufficio catechistico: al terminedel Mandato ai catechisti e aglieducatori della fede dello scorso 14settembre infatti, il vescovo di Lodi

monsignor Maurizio Malvestiti hacomunicato che il nuovo direttoresarà don Guglielmo Cazzulani, conil quale collaborerà don StefanoChiapasco. Sempre venerdì 14 set-tembre in Cattedrale il vescovo haringraziato monsignor Bassano Pa-dovani che è stato direttore del-l’Ufficio catechistico diocesano dal1992 ad oggi (nonché, dal 1996 al2000, direttore dell’Ufficio catechi-stico nazionale).

Dice il nuovo direttore dell’Uffi-cio catechistico diocesano, don Gu-glielmo Cazzulani: «Ci mettiamo alservizio, è uno dei tratti più impor-tanti della comunità cristiana. Oc-corre trovare con fantasia nuovevie per annunciare il Vangelo. Nel-le nostre parrocchie poi c’è la fortepresenza del volontariato – fa no-tare -. Chiediamo al Signore che cifaccia meditare bene sul seminato-re, che nel suo gettare il seme ope-ra un atto di perdita ma insiemeanche un atto di fiducia, con la spe-ranza della primavera». n

Una delle serate dello scorso anno: gli incontri sono ancora in Seminario

Le parrocchie del Lodigianoaccolgono i loro nuovi pastori,continuano le giornate di festasul territorio diocesano.

Dopo l’ingresso come parroconelle comunità di Senna Lodigia-na e di Guzzafame, domani, do-menica 23 settembre, don EnricoBastia si insedierà nella parroc-chia di Mirabello: la santa messaè attesa per le 17,30. Per don Ba-stia si tratta del primo incaricocome parroco.

Don Giuseppe Castelvecchioinvece farà il suo ingresso nellaparrocchia di San Fiorano dome-nica 30 settembre alle 17.30.

Don Luca Maisano invece gui-derà presto le parrocchie di Ca-stelnuovo bocca d’Adda e di Mac-castorna: a Castelnuovo farà ilsuo ingresso domenica 7 ottobrealle 17.30. Il parroco uscente, donAntonio Boffelli, per raggiunti li-miti di età riceve l’incarico di col-laboratore pastorale nella stessacomunità di Castelnuovo.

Si tratta di comunità dove gliavvicendamenti seguono a lun-ghi anni di guida pastorale daparte dei parroci uscenti.

Infine, don Giancarlo Malcon-tenti, che a Cerro al Lambro giàricopriva l’incarico di ammini-stratore parrocchiale, sarà fe-steggiato dalla comunità ma co-me nuovo parroco durante lasanta messa della sagra, in pro-gramma sabato 6 ottobre alle 18.Così Cerro si affiderà al suo pa-store. n Sara Gambarini

IN FESTA Continuanogli ingressidei parrocinella comunità

LA MESSAZorlesco ricordamonsignor Staffieri

La Parrocchia di Zorlesco ricordacon una Santa Messa di suffragio ilcaro concittadino monsignor BassanoStaffieri, tornata alla casa del Padreil 31 luglio 2018. La celebrazione avràluogo nella chiesa parrocchiale di Zor-lesco domenica 30 settembre alle ore11.

UN PRETE CONTENTOTorna il musicalsu San GrossiTorna a Lodi “Un prete contento”,musical sulla figura di San VincenzoGrossi. Appuntamento domenica 23settembre alle 16.30 alla Casa madredelle Figlie dell’oratorio, in via Gorini27. Lo spettacolo, messo inscena perla prima volta lo scorso anno in occa-sione del centenario della morte delfondatore delle Figlie dell’Oratorio,è dedicato a «un uomo che ha saputodare ascolto al sogno che aveva nelcuore».

PER SAN MICHELEGiorni di sagraa MelegnanelloIn occasione della Sagra di San Miche-le la parrocchia di Sant’Ilario Vescovoin Melegnanello presenta una seratamusicale, dalle ore 19, con i Place Linee Tes. Presso il sagrato della chiesa diMelegnanello anche spiedini, salamel-le, panini, bevande e tanto altro. Lot-teria di prodotti enogastronomici. Perinfo: Pietro, tel. 346-9436257.Domenica 30 settembre la sagra con-tinua alle ore 9,30 santa Messa solen-ne con processione presieduta damonsignor Gabriele Bernardelli, nelpomeriggio alle ore 16,30 tradizionalerogo della coda e festa in piazza.

ben noto che grandi pensatori cristianisi sono impegnati nell’arduo compitodi custodire e, al contempo, di appro-fondire la fede, dando vita ad operemonumentali per altezza di contenutie di trattazione, commoventi testimo-nianze di pellegrinaggi della menteverso l’assoluto che è Dio. Ecclesiasticidi intensa vita intellettuale si sonosempre avuti nell’istituzione cristiana,fra il clero secolare e, ancor più, in al-cuni ordini religiosi.

C’era però sempre qualche distanza- chissà perché - fra questo tipo di cleroe quello ben più numeroso e ufficial-mente impegnato in consolidate strut-ture di attività pastorale, a diretto con-tatto con la media umanità. Eventualianalisi e confronti porterebbero, in ve-rità, ad ammirare la consumata espe-rienza e la capacità di dialogo e di inte-sa fra alcuni saggi pastori e il loro greg-ge, fruendo di canali di comunicazionenoti ad entrambe le parti, amati e con-divisi. Il tramite non poteva essere da-to da complesse architetture di elabo-rati pensieri, ma la meta doveva essere,in ogni caso, il sovrumano prodigio di

dar vita, nel sacrario dell’anima, al vin-colo con l’entità divina e con tutte lefonti di salvezza che ne sgorgano, cosìda sconfiggere le potenze del male.

Si sa che, in questo incontro di ani-me, lessico e simboli devono esseredesunti da ambiti di realtà e di vitafamiliari ad entrambi, per conosciutee amate possibilità di evocazione. Ciòè necessario soprattutto quando i temisono ardui, di fronte a fatti ed eventisegnati dal mistero del dolore e delmale, presenti come potenze funesteun po’ ovunque, colpendo anche gliinnocenti e i giusti. Si tratta di nonspegnere, in chi è in crisi, le risorsedella fede e della speranza, con lealtàe senza arzigogolati pensieri.

Tra le fonti a cui attingere spiccheràsempre l’antica sapienza dei proverbitrasmessi dai padri, ove si fa tesoro diquanto si può desumere dalla naturastessa e dalla concreta realtà. Fu cosìche si comportò il mio buon parroco inuna situazione a cui mi toccò di esserepresente, assistendo a un dialogo fralui e una persona in difficoltà perchévittima di un sopruso. Mi colpì il pen-

Risulterà evidente che gli spazi dei no-stri sommessi pensieri sono consape-volmente ben delimitati, sia cronologi-camente sia quanto all’ambito geogra-fico. Quanto ai tempi, il ‘clero che fu’visse i suoi giorni nei decenni che pre-cedettero il ’68. Siamo ormai lontani daquegli eventi, dei quali pare non esista-no tracce, perché troppe cose avvenne-ro poi. Per l’ambito geografico ci simuove soprattutto in terra lombarda,con speciale pensiero alle zone di anti-ca civiltà contadina, ove le certezzecollettive risentivano del ritmo eternodelle stagioni e delle dure fatiche ne-cessarie perché la terra, coltivata, po-tesse adempiere le sue funzioni di ma-dre.

Nulla si è detto, ad esempio, riguar-do a una fascia di uomini di Chiesa chepure hanno occupato - e occupano -ambiti importanti della cultura e dellafede. Si tratta di quanti, fra il clero, siaffaticano soprattutto nei percorsi del-la vita intellettuale, nell’intento di co-gliere qualche pur piccola luce fra leombre e il mistero di quanto avvienenel gran teatro del mondo, e in noi. È

siero espresso alla fine del racconto,da lui ascoltato con evidente parteci-pazione e solidarietà. Commentandoil tutto con efficaci e colorite frasi dia-lettali, sintetizzò allora il suo pensieroin una formula che, in italiano, potreb-be essere ricostruita così: «Ne ho vistetante nella mia vita, e devi credermi:il diavolo fa la pentola e non il coper-chio, e vedrai che anche stavolta la suafarina andrà a finire in crusca».

Temetti, al momento, che un discor-so di quel tono apparisse una scappa-toia per sottrarsi al problema. Non fucosì.

La persona in difficoltà sentì, nelparroco, una vera solidarietà e intuì(come avvenne) che si sarebbe poiespressa anche nei fatti. I due si eranoincontrati in un linguaggio e in un in-treccio di simboli scaturiti dalla quoti-dianità e dal vissuto, così da giungerealla fede che ogni tenebra è destinataad essere superata e sconfitta. C’è unadomanda, però, ineludibile: come sono,ora, gli orizzonti della quotidianità edel vissuto?

[email protected]

CLERO CHE FU

Il diavolo e i suoi attrezzi: così la farina finirà in crusca

di Giuseppe Cremascoli

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CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I III

Giovedì 20 settembre, si è tenu-to nel Santuario Santa Maria del Fonte a Caravaggio, l’incontro deivescovi lombardi con il clero anzia-no e ammalato, organizzato dal-l’Unitalsi Lombarda.

È il 5° anno che, in occasionedell’assemblea autunnale della conferenza episcopale lombarda,si tiene questo incontro: oltre ad essere un bel momento di fraternitàsacerdotale, questa occasione è preziosa per dire grazie a chi nellaChiesa ha svolto per tanti anni il ministero presbiterale, mettendositotalmente al servizio di Dio per ilbene della comunità, nella convin-zione che l’amore del Signore anco-ra ci avvolge.

Il momento più bello della gior-nata è stata la concelebrazione eu-caristica presieduta da Mons. Mario

Delpini, arcivescovo metropolita diMilano, con i confratelli Vescovi della Lombardia. Hanno partecipa-to circa 150 sacerdoti accompagnatidai barellieri e dalle dame di caritàdi tutte le Sottosezioni della Lom-bardia. Della diocesi di Lodi eranopresenti 14 sacerdoti, accompagna-ti dal Vescovo Maurizio, dal Vesco-vo emerito Mons. Giuseppe Merisi,con don Pino Bergomi, Assistentediocesano dell’Unitalsi, don AlbertoCurioni, Direttore dell’ufficio dellapastorale della salute, Carlo Bosa-tra, Presidente della SottosezioneUnitalsi di Lodi, e alcuni barellieri.

Al termine del pranzo preparatodai volontari dell’Unitalsi, ci siamosalutati dandoci l’appuntamento alprossimo anno a Caravaggio e – perchi ne avrà la possibilità – alla Grot-ta di Lourdes. n Il gruppo dei sacerdoti lodigiani che ha preso parte giovedì a Caravaggio all’incontro con i vescovi della Lombardia

APPUNTAMENTO REGIONALE Dalla Diocesi di Lodi erano presenti 14 sacerdoti accompagnati da mons. Malvestiti e mons. Merisi

I preti anziani e malatia Caravaggio col Vescovo

Don Guglielmo Cazzulani

Don Stefano Chiapasco

Don Stefano Grecchi

Lavoreranno insieme in unariunione congiunta il ConsiglioPastorale Diocesano e il ConsiglioPresbiterale.

L’appuntamento, per la sedutache vedrà collaborare i due orga-nismi diocesani, è per lunedì 1 ot-tobre 2018 alle ore 20,45 presso laCasa Vescovile.

L’ordine del giorno della riu-nione convocata dal vescovo diLodi, monsignor Maurizio Malve-stiti, è quello che pubblichiamo diseguito. Preghiera. Approvazionedel verbale della riunione prece-dente. Comunicazioni di monsi-gnor Vescovo. Collaborazione tragli organismi diocesani di parteci-pazione, con riferimento al man-dato quinquennale dei nuovi Vica-ri Foranei e al rinnovo dei consiglipastorali e degli affari economiciparrocchiali. Varie ed eventuali

Nell’inviare la convocazione,la segretaria del consiglio pasto-rale diocesano fa presente che visarà la possibilità di parcheggiarein Curia, accedendo sia da via Ca-vour (per chi è munito di pass),che da Piazza Mercato.

Infine si ricorda che monsi-gnor Vescovo invita calorosamen-te,oltre ai presbiteri e alle religio-se, già avvisati, i laici del ConsiglioPastorale Diocesano al ritiro spiri-tuale diocesano del clero che siterrà a Lodi Vecchio, nella Basilicadei XII apostoli, giovedì 27 settem-bre dalle ore 9.45 alle ore 11.45, peril diciassettesimo centenario dellanascita di san Bassiano, sul tema:“Il tempo di Ambrogio e Bassiano”.Predicatore: S.E. Monsignor MarioDelpini, Arcivescovo Metropolitadi Milano. L’appuntamento si inse-risce nel contesto del 17° centena-rio della nascita di San Bassia-no n

Il sussidio per i Gruppi Famiglia2018 – 2019 è disponibile presso laLibreria Paoline di via Cavour 31 aLodi. Il sussidio si intitola “Famigliaparabola del padre” e il camminoannuale proposto dall’Ufficio fami-glia della Diocesi di Lodi, che portalo stesso titolo, sarà presentato il5 ottobre 2018 alle ore 21.00 pres-so il Collegio Vescovile di Lodi.

Interverrà il Prof. Robert Che-aib, scrittore e docente presso laPontificia Università Gregoriana.Un suo studente l’ha definito come«catechista itinerante» in quantosvolge un’intensa attività di confe-renziere in Italia e all’estero su varietematiche che riguardano la vita dicoppia, l’educazione dei figli, lapreghiera, i giovani e la fede, la sfi-da dell’ateismo. n

PER IL 2018-2019Gruppi famiglia,il sussidioè disponibilepresso le Paoline

DIOCESI Convocati il Consiglio pastorale e quello presbiterale

Una riunione congiuntal’1 ottobre in episcopio

L’ingresso del Vescovado, dove si terrà la riunione del primo ottobre

Negli ultimi giorni sono state rese note alcune nomine nel clerodiocesano.

Come già annunciato sul “Citta-dino” di lunedì 17 settembre) il nuo-vo direttore dell’Ufficio Catechisti-co è don Guglielmo Cazzulani, conil quale collaborerà don Stefano Chiapasco. Don Cazzulani sostitui-sce don Bassano Padovani, che il Vescovo ha ringraziato lo scorso ve-nerdì in occasione del mandato aicatechisti.

Sabato mattina, incontrando gliinsegnanti di religione, il vescovoha inoltre annunciato la costituzio-ne di una commissione per la for-mazione permanente degli inse-gnanti di religione cattolica, guidatadal direttore dell’ufficio diocesanodon Alfonso Rossetti, composta dadon Emanuele Campagnoli, prof. Piero Cattaneo, prof. Claudio Stefa-nelli, prof.ssa Elena Bulzi.

Di seguito invece le ultime no-mine. Don Stefano Chiapasco (con-servando gli altri incarichi) è statonominato direttore dell’Ufficio Pel-legrinaggi, al termine del mandatodi don Giuseppe Codecasa che si èdedicato a questo ambito pastoralecon competenza e passione dal 2012ad oggi (oltre che già in passato dal1988 al 1996) e manterrà gli altri im-pegni pastorali. Anche a don Code-casa va il grazie della Diocesi per l’impegno profuso in questi anni.

Don Stefano Grecchi (rimanendoparroco di Montanaso e Arcagna)è stato nominato consulente eccle-siastico del C.S.I. (Centro SportivoItaliano), in sostituzione di don Ste-fano Ecobi che (come già annuncia-to su queste pagine lo scorso ago-sto) insieme a don Simone Ben Zahra collaborerà con Don Giancar-lo Baroni per la pastorale universi-taria. n

NOMINE Gli incarichi assegnati ai sacerdotiNasce una commissionee cambiano i direttoridi due uffici di Curia

L’Ufficio per la famiglia delladiocesi di Lodi ha predisposto ilcalendario degli incontri per il per-corso di preparazione al matrimo-nio suggerito per le coppie di fi-danzati che intendono celebrareil Sacramento del Matrimonio nel-l’Anno Pastorale 2018/19. Gli in-contri sono distribuiti in tutto ilterritorio della diocesi divisi pervicariati.

È possibile scaricare il volanti-no con tutte le informazioni in for-mato PDF dal sito dell’ufficio dio-cesano (www.diocesi.lodi.it/fami-glia) oppure visualizzarlo per este-so sullo stesso sito, dove si trovanoanche le indicazioni sui luoghi incui si svolgono gli incontri, sui rife-rimenti per informazioni e iscrizio-ni e sulle modalità di iscrizione. n

NEI VICARIATIOn line le datedei percorsiin preparazioneal matrimonio

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IV I CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI

dre, Figlio e Spirito Santo ed èpossibile vivere con Loro fin daquaggiù. Entrata al Carmelo il 2agosto 1901, l’8 dicembre inizia ilnoviziato e l’11 gennaio 1902 pro-nuncia i voti religiosi definitivi.Gli inizi della vita monastica, purcon crisi di notti oscure di fede,le offrono periodi illuminati dallapresenza di Dio Trinità in lei cosìreale, da farle scrivere di sentirsi«abitata, posseduta dai suoi Tre».Nel luglio 1903 si manifestano nelsuo fisico i primi sintomi del ter-ribile morbo di Addison, malattiarenale allora incurabile, che concrisi dolorose sempre più fre-quenti di astenia e impossibilitàdi nutrirsi la porterà alla morteil 9 novembre 1906.

Anche nei momenti più acutidella malattia, si mostra sempreserena con tutti, ma un giornoalla priora dice: « Madre, è tran-quilla quando mi lascia tutta so-la? Soffro così tanto che ora com-prendo il suicidio. Ma stia tran-quilla, Dio è qui con me e in me…».

La lettura e la meditazione

Nella mattinata di domani, 23 settembre, a partire dalle ore 9.45presso l’oratorio parrocchiale di via Indipendenza si terrà l’assembleaannuale degli oltre 300 iscritti alla Pia Società del Santo Crocifissovenerato nella Chiesa di Santa Maria Maddalena.

La Pia Società è una associazione di fedeli che «riconoscendo nellaCrocifissione di Cristo l’espressione massima dell’amore di Dio perl’uomo, si prefiggono di prodigarsi per i bisogni spirituali e materialidel prossimo, di conseguire la santità personale, di cooperare cosìall’avvento del Regno di Dio».

L’adesione alla Società, costituita da tempo immemorabile edattualmente regolata dallo Statuto aggiornato ed approvato nel 1992dal Vescovo di Lodi, è aperta a tutti i fedeli, laici e sacerdoti, anche

Qui sopra e nel riquadro due immagini di Santa Elisabetta della Trinità

delle Lettere di S. Paolo la immer-gono sempre più nella profonditàdel mistero di Dio dove scopre lasua vera vocazione, quella di es-sere lode di gloria della Trinità.Consumata dal Fuoco dello Spiri-to Santo, che configurandola nel-la sua carne e nella sua anima intutto al Cristo Crocifisso per amo-re la rende per lui un’umanità ag-giunta dove rinnovare il suo Mi-stero, Elisabetta riceve forza econforto tenendo gli occhi fissisu Maria, la Vergine Madre, la Ja-nua Coeli, Colei che la prenderàper mano per introdurla definiti-vamente nel roveto ardente dellaTrinità Beata. Il 21 novembre del1904 aveva scritto di getto quellaPreghiera alla Trinità che oggi èil suo testo più universalmenteconosciuto e che inizia così: «MioDio, Trinità che adoro, aiutami adimenticarmi completamente perdimorare in Te immobile e quietacome se la mia anima fosse giànell’eternità! Che niente possaturbare la mia pace e farmi uscireda te, o mio immutabile, ma che

ogni istante mi conduca più ad-dentro nella profondità del tuomistero…» Preghiera che, dopouna serie d’infuocate invocazionial Cristo Crocifisso, allo SpiritoSanto e al Padre termina: «O mieiTre, mio Tutto, mia Beatitudine,infinita solitudine, Immensità incui mi perdo, io mi abbandono avoi come una preda. Seppelliteviin me, affinché io mi seppelliscain Voi, nell’attesa di poter con-templare, nella vostra stessa lu-ce, nell’abissale vostra grandez-za».

Programma semplice di santi-tà alla quale è chiamato ogni bat-tezzato, reso figlio nel Figlio, par-tecipe della divina natura (2Pt1,4); programma che papa France-sco nella sua Esortazione Gaude-te et Exultate ci ha proposto come“santità della porta accanto”. Checosa occorre per vivere questasantità semplice e quotidiana?Una sola cosa: credere che Dio èAmore che ci ama per primo erispondere all’Amore con il no-stro amore. n

di Carmelitane scalze del monastero di Lodi

L’intera vicenda di Elisabettadella Trinità, carmelitana scalzadi Digione, morta a solo 26 anninel 1906, beatificata da S. Giovan-ni Paolo II il 25 novembre 1984 ecanonizzata da papa Francescoil 14 ottobre 2016, può essere defi-nita profezia ed epifania dellapresenza di DioTrinità nell’animadel battezzato,chiamato fin daquaggiù alla vitadi comunione conil Padre, con il Fi-glio e con lo Spiri-to Santo.

Per U. Von Bal-thasar, Sr. Elisa-betta è «la con-templativa cheappartiene a queitestimoni che militano sulla fron-tiera tra il visibile e l’invisibile, …colei che pur non essendo un teo-logo ha saputo affondare losguardo nell’unica Parola che lasoddisfa appieno, Parola a cui la-scia intatta la forza nativa e,mentre la pronuncia pregando,attende che essa spalanchi da séle sue dimensioni infinite».

Elisabetta Catez nasce il 18 lu-glio 1880 presso il campo militaredi Avor (Bourges, Francia), da Giu-seppe, ufficiale con il grado di ca-pitano, e da Maria Rolland che neldarla alla luce rischia la vita. Ri-ceve il Battesimo il 22 luglio, festadi S. Maria Maddalena.

L’infanzia serena è rallegratadalla presenza di una sorella mi-nore, Margherita. Con la famigliapassa da Auxonne a Digione, doveil 7 ottobre 1887, rimane orfanadi padre. Fin dai primi anni il ca-rattere di Elisabetta costituirà unproblema serio per chi vive ac-canto a lei: la sua esasperata sen-sibilità la porta a crisi quasi quo-tidiane di collera. La mamma, ladescrive di «natura impetuosa,ardente, terribile, con una volon-tà di ferro che deve raggiungeread ogni costo quello che vuole».

Tutto cambia dopo la primaconfessione, a 7 anni, quando invista della Prima Comunione cheavrebbe ricevuto a 11 anni, lamamma le dice che se non si cor-regge, non potrà ricevere nel suocuore Gesù. Promette, e dopoquella confessione il suo caratte-re si trasforma in modo impres-

Nella carmelitana di Digione un esempio di quella “santità della porta accanto” a cui il Santo Padre richiama tutti i battezzati

sionante. La collera è ancora visi-bile nei suoi occhi, e visibile losforzo fatto per dominarsi, men-tre giorno dopo giorno, non certoper una repressione psicologicama per «amore di Gesù», attesonel suo cuore, lei divenne remis-siva, docile, obbediente. La vedo-va Catez ora vive in ristrettezzeeconomiche, ma non fa mancarenulla alle figlie. I molti amici delmarito l’invitano nelle loro tenuteai monti o al mare per mesi interi,così che tra la Francia e la Svizze-ra le due ragazze hanno modo diviaggiare, partecipare alla vita disocietà, allargare le loro cono-scenze e amicizie. Attiva nella

vita parrocchialecome catechista emaestra di coro,Elisabetta fre-quenta il Conser-vatorio della cittàdove ogni annoconsegue primipremi e medaglie.Corteggiata e ap-plaudita per lesue interpretazio-ni musicali al pia-noforte nei raduni

danzanti, lei vi si reca preparan-dosi con un’ora di preghiera: nelcuore il voto di verginità fatto a14 anni la custodisce per Gesù,suo unico Sposo. A 19 anni, chie-de il permesso di entrare al Car-melo che sorge a pochi metri dacasa, ma per il rifiuto della mam-ma molto addolorata per la sceltapotrà realizzare la sua vocazioneal compimento dei 21 anni. Intan-to Elisabetta si prepara alla vitacarmelitana collaborando con lagrazia che anche attraverso lalettura delle Opere di S. Teresa leapre orizzonti spirituali nuovi. DaTeresa apprende che «la nostraanima è come un cielo dove Dioha la sua dimora». In seguito, l’in-contro con un domenicano laconferma nella verità: davvero lanostra anima è abitata da Dio, Pa-

SANTA ELISABETTA DELLA TRINITÀ Arriva a Lodi l’urna della monaca canonizzata da Papa Francesco

Una donnasulla frontieratra il visibilee l’invisibile

L’urna contenente le reliquie diSanta Elisabetta della Trinità arriveràa Lodi il prossimo 26 settembre. Lacarmelitana scalza di Digione, beati-ficata nel 1984 da Giovanni Paolo IIe canonizzata da Papa Francesco nel2016, è una figura importante per lesorelle del Carmelo, che si stannopreparando nella preghiera ad unevento importante per tutta la co-munità lodigiana.

Il momento di apertura dei duegiorni di preghiera e riflessione insie-me a Santa Elisabetta della Trinitàsarà il 26 settembre alle ore 17.30: lesuore del Carmelo invitano tutti i fe-deli a condividere con loro la pre-ghiera dei vespri. La sera alle 20.30,invece saranno presentati la vita del-la santa e il suo percorso spiritualeattraverso la lettura recitata di branitratti dai suoi scritti, con un sotto-fondo musicale. Seguirà una medita-zione del padre carmelitano AntonioSangalli. Domenica 27 settembre,alle ore 7.15, si terrà la Santa MessaSolenne, mentre alle 17.30 sono inprogramma ancora i vespri e la par-tenza dell’urna. n

26 E 27 SETTEMBREIl programmadegli appuntamentidi preghierae di riflessione

non residenti nella Parrocchia della Maddalena: la devozione al SantoCrocifisso supera infatti da sempre i confini parrocchiali come testimo-niato ancora oggi dalla partecipazione alla Stazione Quaresimalecittadina, ormai consueto momento di avvicinamento alla SantaPasqua per tutta la comunità ecclesiale di Lodi.

Durante l’assemblea – guidata dal presidente, l’attuale parrocodon Dino Monico - verrà presentata la più recente attività dell’associa-zione, verrà approvato il bilancio e verrà rinnovato il Consiglio dellaSocietà attraverso l’elezione da parte di tutti gli iscritti.

L’assemblea si concluderà alle 10.30 con la Santa Messa – celebratada monsignor Giacomo Bersani – al termine della quale i presentipotranno accedere alla balconata interna alla Chiesa della Maddalenaper la personale preghiera al Santo Crocifisso e potranno ottenere,come di consueto ed alle condizioni stabilite dalla Chiesa, l’indulgenzaplenaria.

Un aperitivo offerto dalla Società concluderà la mattinata. n

Il crocefisso

APPUNTAMENTOSocietà del Santo Crocifisso della Maddalena:l’assemblea sarà domenica presso l’oratorio

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CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I V

zio lo aveva salutato dicendo: «Oggi accogliamo, congioia e gratitudine beneauguranti, monsignor GiuseppeMerisi, nell’80esimo, pronti come siamo a rinnovaregli auguri nel compleanno il 25 settembre prossimo».A monsignor Merisi l’augurio di tutta la diocesi di SanBassiano.

4. Le iscrizioni all’uno o all’al-tro dei due itinerari previsti nelcalendario diocesano vanno ef-fettuate direttamente dai parrociattraverso una lettera di presen-tazione del candidato e il certifi-cato di Battesimo del candidatoda consegnare al Direttore del-l’Ufficio liturgico.

5. I cresimandi provenienti daipercorsi di formazione parroc-chiali devono essere iscritti allacelebrazione dai loro parrocipresso l’Ufficio liturgico almenotre settimane prima della dataprevista.

5a. È necessario che i cresi-mandi (con i rispettivi padrini/madrine) partecipino all’incontroche precede la celebrazione dellacresima la cui data sarà segnala-ta dal responsabile dell’itinera-rio.

5b. In questa occasione i cre-simandi dovranno portare il Cer-tificato di Battesimo

6. Si richiede al parroco: a - di accertare l’idoneità del

padrino/madrina proveniente dauna parrocchia diversa da quelladel cresimando, tramite un’auto-dichiarazione del padrino mede-simo;

b - di verificare se il cresiman-do si trovi in una situazione co-niugale cd. irregolare. Si ricordache non è lecito ammettere allaCresima ed all’Eucaristia un adul-to finché questo rimane in unasituazione coniugale cd. irregola-re È necessario, in questo caso,offrire innanzitutto un camminodi fede in preparazione alla Con-fermazione, procedere poi allacelebrazione del Matrimonio e,infine, alla celebrazione dellaCresima. n

Domenica 16 settembre 20ministranti adolescenti e giovaniprovenienti da alcune parrocchiedella diocesi hanno preso parteal pellegrinaggio promosso dalCentro diocesano vocazioni. Laprima tappa è stata a Sotto ilMonte, paese natale di san Gio-vanni XXIII. Qui con l’aiuto di unaguida esperta, visitando i luoghicari a Giovanni XXIII, è stato pos-sibile conoscere la vita del “Papabuono”, e soprattutto apprezzareil suo insegnamento spirituale.Particolarmente toccante è statala visita alla chiesa di s. Maria inBrusicco dove si conserva il fontebattesimale dove Angelo Giusep-pe Roncalli venne battezzato e lalapide che rivestiva la tomba diPapa Roncalli nelle grotte vatica-ne. Dopo il pranzo al sacco nelpomeriggio la comitiva si è tra-sferita a Bergamo per visitare ilSeminario vescovile. Tutti i mini-stranti sono rimasti colpiti dallamaestosità e dalla bellezza del-l’edificio costruito per volontà dipapa Giovanni XXIII. Il padre spi-rituale del biennio teologico donGianni Gualini ci ha accompagna-to in una visita che ha toccato iluoghi più significativi del gran-de edificio, tra i quali l’anticachiesa dove Papa Roncalli cele-brò tante volte la s. Messa neglianni in cui visse in Seminario.L’intensa giornata si è conclusacon la celebrazione dell’Eucari-stia presieduta da don AnselmoMorandi che ha accompagnato,insieme ai seminaristi Roberto eAlberto, il gruppo dei ministrantiin questa giornata, a detta di tuttii partecipanti, impegnativa mabella. n Un ministrante pellegrino

L’ESPERIENZA La giornata di venti giovani ed adolescenti

Ministranti in pellegrinaggioa Bergamo e Sotto il Monte

Due foto del gruppo guidato da don Anselmo Morandi

Pubblichiamo le indicazioniper gli itinerari di fede per giova-ni e adulti in preparazione allaCresima, riguardanti l’anno 2018-2019, comunicate da don Ansel-mo Morandi, direttore dell’Ufficioliturgico. Il direttore dell’ufficioliturgico è infatti incaricato perle Cresime degli adulti e il catecu-menato. Le indicazioni sono stateinviate anche ai singoli sacerdotidelle parrocchie.

**** 1. Gli itinerari diocesani in

preparazione alla Cresima degliadulti intendono essere un aiutoa quelle comunità cristiane chehanno difficoltà nel preparare ta-li adulti in parrocchia. Rimanesempre la possibilità che questiitinerari vengano offerti in locodirettamente dalle parrocchie,onde facilitare l’inserimento deicresimandi adulti nelle propriecomunità.

2. La proposta è rivolta ai gio-vani (con più di 14 anni) e agliadulti che, per scelta personaleo in vista del Matrimonio, inten-dono accostarsi al Sacramentodella Confermazione e così conti-nuare (o riprendere) un camminodi maturazione cristiana.

3. Ogni itinerario, che constadi 7/8 incontri con frequenza ob-bligatoria, prevede momenti dicatechesi, celebrazioni liturgicheed esperienze di testimonianza.

CAMMINO L’itinerario verso il sacramento Preparazione alla Cresimaper giovani e adulti:le indicazioni ai parrociIl corso diocesano si affianca alla possibilità di un percorso all’interno delle comunità: ecco le attenzioni da seguire

Caritas Lodigiana propone ai doposcuola parrocchiali in rete conla diocesi un incontro di formazione per i responsabili e gli animatori.L’incontro formativo vedrà la presenza di Matteo Zappa, responsabiledell’Area Minori di Caritas Ambrosiana. L’incontro si terrà venerdì 28settembre dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso il Centro san Giacomo.

Per chi lo desidera è possibile concludere con la cena condivisapresso la casa di accoglienza femminile. Per dare la propria adesioneall’incontro e alla cena scrivere a [email protected]. n

FORMAZIONEUn incontro sui dopo scuola parrocchialirivolto ai responsabili e agli educatori

Martedì monsignor Giuseppe Merisi festeggia 80anni. Il vescovo emerito di Lodi, infatti, è nato il 25settembre 1938 a Treviglio.

La Chiesa di Lodi ha già festeggiato monsignor Meri-si lo scorso maggio, in occasione della celebrazione deigiubilei sacerdotali. In quell’occasione il vescovo Mauri-

AUGURI Il Vescovo emerito di Lodi festeggia il compleanno il 25 settembre

Monsignor Giuseppe Merisi compie 80 anni

Sabato 29 settembre alle ore10.00 presso il Collegio Scaglioni invia Paolo Gorini a Lodi si terrà l’an-nuale incontro di aggiornamento peri Ministri straordinari della Comunio-ne.

L’incontro sarà tenuto dal Diret-tore dell’Ufficio liturgico don Ansel-mo Morandi e avrà come tema la pre-sentazione dell’esortazione apostoli-ca di Papa Francesco Gaudete et exul-

L’incontro sarà al collegio Scaglioni

tate. Tutti i Ministri straordinari della Comunione, comprese le reli-

giose, sono invitati a partecipare, soprattutto quelli che da annidisertano l’aggiornamento.

Si ricorda ai parroci che il servizio di Ministro straordinario dellaComunione scade dopo tre anni e che pertanto deve essere obbliga-toriamente rinnovato.

Durante l’incontro di sabato 29 settembre si potranno conse-gnare al Direttore dell’Ufficio liturgico i tesserini in scadenza peril rinnovo.

Il corso per i nuovi Ministri straordinari della Comunione pren-derà avvio sabato 6 ottobre dalle 10.00 alle 11.30 presso il Semina-rio vescovile. I candidati devono essere presentati con lettera delparroco indirizzata al vescovo. n

IL 29 SETTEMBRE Ministri straordinari della Comunione:l’incontro annuale di aggiornamento

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VI I CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI

La serata: a destra il Vescovo e accanto il presidente territoriale Fusari e il presidente di circolo Gandelli

VISITA PASTORALE Giovedì 20 settembre monsignor Malvestiti ha incontrato a Spino d’Adda il Mcl

Se al centro del lavoroc’è la persona,diventa strumentodella dignità umana

di Federico Gaudenzi

«Non dimenticate mai che illavoro non è una condanna perl’uomo ma, se non tralascia la cen-tralità della persona, è strumentofondamentale per la conquista del-la propria dignità»: questo l’appelloche il vescovo di Lodi MaurizioMalvestiti ha rivolto ai lavoratorie ai soci del Movimento CristianoLavoratori di Spino d’Adda e di tut-to il territorio lodigiano e crema-sco, che ha incontrato nell’ambitodella Visita pastorale alla parroc-chia di Spino. Mcl è infatti una real-tà longeva e importante per il pae-se, contando ben 1800 soci nel co-mune, che si affidano ai vari servi-zi offerti dal circolo Fanin, dai ser-vizi per il lavoro e di assistenzafiscale, agli incontri di formazione.

«La chiave del vostro impegnoè collocata nella “C” del vostro no-me, in quell’attributo, “Cristiano”,che deve caratterizzare il vostrostile, che deve essere una guida peril vostro lavoro» ha detto nel breveincontro che ha seguito la visitadei vari uffici e le presentazionicon i dipendenti, con il presidenteterritoriale Michele Fusari e il pre-sidente di circolo Luigi Gandelli.

Se i due presidenti hanno di-chiarato la gioia per la presenza delvescovo, monsignor Malvestiti asua volta ha espresso gratitudinee ammirazione per il lavoro del Mo-vimento: «Siete sempre accantoalle fasce più deboli della popola-

zione, e si vede che chi lavora quilo fa con passione – ha detto il ve-scovo in un clima decisamente fa-miliare -. Se il lavoro è condivisonell’intimo della persona, alloranon si sente nemmeno la fatica. Illavoro, nella sua accezione cristia-na, fornisce un contributo alla cre-scita della famiglia umana. E an-che l’ecumenismo e il dialogo in-terreligioso si vedono all’operaconcretamente, umilmente, nelmondo del lavoro».

Nel mondo del lavoro, però, ta-lora si annidano anche dei proble-mi, delle ingiustizie e dei soprusi:«La dottrina cristiana, come spiegaPapa Francesco, ci chiama a taglia-re gli sprechi, ma mai la solidarietà.Pertanto dobbiamo combattere losguardo malato che riduce le per-sone a ingranaggio di un sistema,e anzi il vero scopo del lavoro è chela persona possa da sola badarealla propria vita, ed essere espres-sione di dignità». Il vescovo ha in-dicato come compito fondamenta-le per ciascuno quello di lavorareper la dignità umana, unendo soli-darietà e sussidiarietà: «È un no-stro dovere richiamare e denuncia-re le mancanze di chi è in posizionidi responsabilità, nel campo dellavoro come in quello della atten-zione ai più giovani e alla famiglia,ma nel frattempo è un nostro do-vere anche quello di rimboccarcile maniche perché la situazionemigliori».

Al termine dell’incontro, il par-roco don Alberto Fugazza ha ri-chiamato l’impegno condiviso conil vicariato di Paullo per la creazio-ne di un tavolo operativo sul temadel lavoro, chiedendo ed ottenendoin modo entusiasta il coinvolgi-mento del Movimento. n

Al termine il Vescovo ha richiamato l’impegno condiviso con il vicariato di Paullo per la creazione di un tavolo operativo

In vista della celebrazionedelle Cresime nelle parrocchiedella Diocesi per l’anno pastorale2018-2019, il Vicario Generaledon Bassiano Uggè ha scritto aiparroci per invitarli a presentarela richiesta alla segreteria vesco-vile. Pubblichiamo il testo del suocomunicato.

***

Rev.do Parroco, La prego cor-tesemente di voler provvedere,con gentile sollecitudine, a pre-sentare per iscritto la richiesta

alla Segreteria Vescovile (ancheper posta elettronica, [email protected]) in vi-sta della celebrazione delle Cresi-me nel prossimo anno, tenendopresenti le seguenti indicazioni.

1-Si segnalino due opzioni (di-stanziate almeno di una settima-na) quanto alla data, ed una circail Celebrante, qualora non fossepossibile la presenza di Mons. Ve-scovo, il quale disporrà il calen-dario, tenendo conto delle prece-denti celebrazioni nelle Parroc-chie e degli impegni diocesanigenerali.

2-Il Vescovo Maurizio sarà co-adiuvato da: S.E. Mons. GiuseppeMerisi, Vescovo emerito; don Bas-siano Uggè, Vicario Generale;Mons. Iginio Passerini. Altri Sa-cerdoti diocesani potranno esse-re designati di volta in volta incaso di ulteriore necessità.

3-Le celebrazioni inizierannodomenica 28 aprile 2019 (II di Pa-squa), tenendo peraltro presenteche dal 23 al 30 aprile 2019 Mons.Vescovo guiderà il pellegrinaggiodel clero e dei seminaristi in Ter-ra Santa.

4-Si favorisca la celebrazione

della Cresima nelle unità pasto-rali, secondo le indicazioni giàdate in passato.

5-Ci si attenga all’appositosussidio per la preparazione e la

celebrazione del sacramento del-la Cresima elaborato dall’Ufficioliturgico diocesano.

Ringrazio per la cortese atten-zione e saluto cordialmente. n

Il sacramento della Cresima in una foto di repertorio

LA COMUNICAZIONE Le indicazioni del Vicario Generale ai confratelli

I parroci sono invitati a presentarele richieste per le Cresime nelle comunità

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CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I VII

VISITA PASTORALE Continua il cammino di monsignor Malvestiti nei vicariati di Paullo e Spino d’Adda

Il Vescovo Maurizio accolto in tre comunità:da oggi a Gradella, Nosadello e Galgagnano

no, dove la santa Messa solennesarà domani alle ore 11.15 nellachiesa parrocchiale.

Alle ore 14.30, monsignor Mal-vestiti incontrerà i ragazzi dellacatechesi e i loro genitori, mentremartedì alle 9 pregherà per i de-funti al cimitero locale, con unmomento di preghiera anche allacascina Cagnola, luogo dell’ecci-dio nazifascista del 24 luglio 1944.

Martedì alle ore 19, in munici-pio, il vescovo incontrerà l’ammi-nistrazione comunale di Galga-gnano, mentre alle 21 presiederàla una riunione dell’assembleaparrocchiale.

Venerdì 28, infine, a partiredella 10 il Pastore della Chiesa diLodi sarà in visita alla ditta Curio-ni e ad un’altra realtà produttivadi Galgagnano. n F. G.

Sopra le chiese di Gradella e Nosadello (frazioni di Pandino),a sinistra la parrocchiale di Galgagnano

Visita pastorale del vescovo MaurizioVICARIATI DI PAULLO E SPINO D’ADDA

Chiesa di Lodi

Celebrazione Eucaristica nelle comunità parrocchiali

Gradella - Reliquiario di San Bassiano in argento

“...uscirono... evangelizzando”

SETTEMBRE 2018SABATO 8 Paullo ore 18.00LUNEDÌ 10 Celebrazione Vicariale al Pratello ore 21.00 DOMENICA 16 Spino d’Adda ore 10.00SABATO 22 Gradella ore 18.00DOMENICA 23 Nosadello ore 10.00 Galgagnano ore 11.15DOMENICA 30 Colturano ore 10.30

OTTOBREDOMENICA 7 Balbiano ore 10.30 Mignete ore 15.15DOMENICA 21 Muzzano ore 9.00 Zelo Buon Persico ore 10.30DOMENICA 28 Tormo ore 9.15 Crespiatica ore 10.30

NOVEMBREDOMENICA 4 Dresano (chiesa Madonna delle Grazie) ore 10.30DOMENICA 11 Casalmaiocco ore 10,30SABATO 17 Mulazzano ore 17.30DOMENICA 18 Cassino d’Alberi ore 10.00DOMENICA 25 Boffalora d’Adda ore 10.00

DICEMBREDOMENICA 2 San Barbaziano ore 9.30 Tribiano ore 11.00SABATO 8 Dovera ore 10.00DOMENICA 9 Postino ore 11.00 Roncadello ore 18.00DOMENICA 16 Quartiano ore 9.45 Cervignano d’Adda ore 11.00SABATO 22 Cadilana ore 20.30DOMENICA 23 Abbadia Cerreto ore 9.30 Corte Palasio ore 11.00

GENNAIO 2019SABATO 12 Marzano ore 17.00DOMENICA 13 Merlino ore 10.30 Comazzo ore 17.00DOMENICA 20 Lavagna ore 10.30

(Lc 9,6)

Due parrocchie di confine, maprofondamente diverse dalle real-tà di Paullo e Spino d’Adda, dovela paullese traccia un margine, maanche un ponte tra comunità di-verse, tra la metropoli e la campa-gna. A Gradella e Nosadello si re-spira un’aria diversa, come spiegasorridendo il parroco don Mauri-zio Bizzoni: «Non conosco nessu-n’altra parrocchia dove si manten-gono vive certe tradizioni antiche,come quella dell’asta del fieno,quando una volta all’anno gli agri-coltori portano in piazza due o treballe di fieno e vengono venduteall’asta per fare beneficenza allaparrocchia» racconta, dando ilsenso di una realtà in cui c’è anco-

ra il fiero attaccamento alle pro-prie antiche origini rurali.

Gradella, in particolare, ha unastoria lunga e a tratti celebre trail medioevo e l’era contempora-nea, ma attualmente conta soltan-to 250 abitanti, ed è evidente lasua vocazione agricola: «Il nucleoè sicuramente quello agricolo –spiega il parroco - . Gli abitanti so-no molto attaccati alla loro chiesa,ai sacramenti, e anche alla manu-tenzione della parrocchiale. An-che se non c’è un sacerdote resi-dente, garantiamo comunque lacelebrazione della Messa». La real-tà di Nosadello, invece, conta qua-si 1200 abitanti, attività artigianalie legate al commercio locale, e an-

che alcune piccole comunità stra-niere: «È una parrocchia più gran-de di quella di Gradella, ma rimanea misura d’uomo. Qui, oltre allaMessa, riusciamo a mantenere an-che il gruppo Caritas, che gestisceanche un doposcuola, il catechi-smo, l’oratorio aperto tutti i giorni.Ci sono molte iniziative, collabora-zioni con le scuole e con il comunedi Pandino, a cui facciamo capo alivello amministrativo».

Tanti gruppi che però, secondoil parroco, devono imparare a dia-logare e lavorare insieme: «Io sonoqui da tre anni, e mi sto impegnan-do proprio in questo senso: tuttii gruppi devono dare la prioritàalla grazia di Dio, che unisce e non

vede divisioni». Proprio per que-sto, la visita del vescovo può se-gnare una svolta: «Già il fatto cheil vescovo Malvestiti venga a tro-varci è un motivo di vanto, e ci dàforza. Il vescovo, poi, è un elemen-to di unità, che ci riporta ad unadimensione diversa, perché riu-sciamo anche a superare i piccoligruppi, e a comprendere che sia-mo piccole comunità inserite in uncontesto più ampio, che è quellodella diocesi». Non a caso, la par-rocchia di Gradella è dedicata allaSantissima Trinità, ma anche aSan Bassiano vescovo di Lodi.Quella di Nosadello è invece intito-lata a San Pantaleone martire. n Federico Gaudenzi

L’INTERVISTA Don Bizzoni: «Qui si respira un’aria diversa, si conservano vive antiche tradizioni»

La presenza del Pastore è un elemento di unità

Prosegue la Visita pastoraledel vescovo Maurizio nei vicariatidi Paullo e Spino d’Adda, che que-sta settimana toccherà le parroc-chie di Gradella e Nosadello, e laparrocchia di Galgagnano.

L’incontro con la piccola co-munità di Gradella sarà oggi po-meriggio, con la visita a una fami-glia e la preghiera al cimiteroquindi, alle 18, con la Santa Messanella parrocchiale. A seguire, in-torno alle 19.30, l’incontro convi-viale con i rappresentanti parroc-chiali.

Domani, il Pastore della Chiesalaudense si sposterà a Nosadello,dove sarà accolto in chiesa par-rocchiale intorno alle 9.45. Lì cele-brerà la Santa Messa solenne, in-contrando i fedeli nella celebra-zione dell’Eucarestia e poi, al ter-mine della funzione, incontrandopersonalmente i presenti.

La visita al cimitero di Nosa-dello sarà sempre domani, ma nelpomeriggio, prima di un incontrocon i ragazzi del catechismo e coni loro genitori (alle ore 17).

Lunedì 24 settembre, alle ore21, monsignor Malvestiti condur-rà la riunione con il Consiglio Pa-storale e degli Affari economicidelle parrocchie, mentre mercole-dì sarà ospite alla scuola primariae dell’infanzia. Per l’occasione, sa-rà presente anche il sindaco diPandino, (Comune di cui Gradellae Nosadello sono frazioni). Sem-pre mercoledì, alle 15.30, ci saràl’incontro con la Caritas, e a segui-re la visita alle persone ammalate.

La visita pastorale si conclu-derà il 27 settembre con l’appun-tamento delle ore 21, che vedràl’incontro con i volontari delledue parrocchie.

La settimana entrante vedràil vescovo in Visita pastorale an-che alla parrocchia di Galgagna-

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VIII I CHIESA

stiamo lavorando con un consor-zio di comuni per promuovere unprogetto di controllo di vicinato, idea che ha anche l’obiettivo di creare e consolidare il senso di appartenenza ad una comunità. Il nostro piccolo comune è indub-biamente un’oasi dove si vive be-ne, ma sta anche a noi fare in mo-do che resti tale». n

se comunali.«L’impegno maggiore, quello che richiede sforzi sempre crescenti, è proprio quello di riuscire a mantenere servizi necessari alla comunità che mi ha eletta. Le vo-ci di spesa nel campo sociale so-no in continuo aumento, e la sfi-da è proprio quella di poter man-tenere standard adeguati. È pro-babilmente questo uno dei com-piti più importanti per una am-ministrazione comunale. Su que-sto, da segnalare c’è comunque anche l’impegno del mondo del volontariato che anche in una piccola realtà come la nostra è comunque presente e attivo. Nel campo sociale, ovviamente im-portantissimo, come in quello culturale, ci sono una serie di as-sociazioni che offrono il loro so-stegno alla nostra comunità».

Realtà piccola e tranquilla che può comunque contare su rapporti di “buon vicinato”con i comuni del cir-condario. Tra i progetti in campo c’è anche quello di promozione del “con-trollo di vicinato”…«Si, pur essendo un comune, co-me già detto, tranquillo e che nonpresenta particolari problemi,

dal punto di vista lavorativo, sia delle offerte culturali ed educati-ve, con le grandi città, Milano e Lodi soprattutto. Del resto Galga-gnano può contare su una rete di collegamenti efficienti e validi, e i rapporti con le realtà più grandi di noi sono da sempre parte della vita quotidiana».

Collegamenti efficienti, ma che in parte rappresentano anche uno dei temi principali che l’amministrazione in carica sta affrontando, quello della riqualificazione e messa in sicurezza della strada provinciale 16.

«Esatto, si tratta di una dellesfide che contiamo di portare a termine. La Sp16 attraversa il no-stro paese, ed è arteria estrema-mente trafficata. Ci sono diversi punti di attraversamento, sia per pedoni sia per automobilisti, che necessitano di messa in sicurez-za, ed è questo uno degli impegniche contiamo di realizzare, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e di ridurre i flussi di traffico».

Sfida non da poco, per un piccolo co-mune, che si aggiunge alle difficoltà nel gestire le sempre più scarse risor-

In queste pagine alcuni particolari del centro abitato di Galgagnano, tra antiche abitazioni e giovani villette

di Barbara Sanaldi

Comune piccolo, piccolissi-mo, 1250 abitanti distribuiti su poco più di sei chilometri qua-drati a due passi dal confine con la città di Milano e da sempre le-gata a Lodi e alle sue tradizioni. Un “centro tranquillo”, che vanta origini antiche – documenti atte-stano che l’intera zona fino al 1140 era proprietà del vescovo di Lodi per poi passare al casato dei Casetti – e una storia di alterni fasti, che vede Galgagnano di-ventare frazione di Quartiano in epoca napoleonica, per poi tor-nare comune a sé con la costitu-zione del Regno Lombardo-Ve-neto, dove ai “nativi”, ormai rima-sti in pochi, si sono aggiunti nuo-vi residenti provenienti dalla cit-tà, in cerca di tranquillità e ritmi di vita diversi. Caratteristica che, ammette sorridendo il sindaco, Benedetta Pavesi, avvocato 36enne alla guida di una lista ci-vica in carica dal 2014, «è esatta-mente la fotografia del nostro co-mune».

Piccolo centro che mantiene ritmi e caratteristiche di un tempo, pare di capire.«Si, il tratto dominante di Galga-gnano è indubbiamente quello di essere un luogo tranquillo, una realtà rurale che conserva le ca-ratteristiche di un tempo ma che sa anche confrontarsi con le grandi città. Del resto sono molte le famiglie che si sono trasferite qui, negli ultimi anni, cercando appunto una dimensione di vita diversa rispetto a quella delle gradi città, ma che mantengono comunque rapporti stretti, sia

PARLA IL SINDACO Il primo cittadino disegna il futuro del suo paese

I nuovi residenti, alla ricerca della tranquillità e di diversi ritmi di vitaBenedetta Pavesi: «Il nostro piccolo comune è davvero un’oasi dove si vive bene, ma sta anche a noi fare in modo che resti tale»

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I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I IX

opposto. Il numero dei nuovi ar-rivati in paese da altri centri (89) è tornato cioè a prevalere sul nu-mero di chi invece se ne è andato(64). Il complesso del periodo 2012-21017 registra 344 nuove iscrizioni in anagrafe da altri co-muni e 323 cancellazioni, anche se tra il 2015 e il 2016 le defezioni sono state 148 a fronte di soli 110 nuovi arrivi, dato che aveva pro-dotto una minima flessione nellapopolazione complessiva. Attivo anche il saldo dall’estero, con 39 arrivi in sei anni a fronte di 20 partenze oltre frontiera.

Ampiamente positivo inveceil saldo naturale, grazie a 91 nuo-vi nati in sei anni (i decessi sono stati 269). Significativo il tasso dinatalità che ha toccato nel 2012 punte di oltre il 20 per mille, a fronte dell’8/9 per mille del terri-torio. Anche in questo caso il 2016 aveva fatto segnare una contrazione nel numero delle nascite (9, per un tasso del 7,3 permille), ma lo scorso anno il trend positivo è ripartito con 11 fiocchi rosa e 5 azzurri e un tasso di na-talità del 12 per mille.

StranieriIl 1° gennaio 2018 rappresenta il punto più alto della presenza straniera a Galgagnano con 100 residenti nati oltre confine, pari al 7,9 per cento della popolazio-ne, l’1 per cento in più rispetto al-l’anno precedente. In realtà, il ve-ro incremento si è registrato nel-la prima decade del terzo millen-nio (nel 2001 gli stranieri erano il 2,4 per cento), poi con qualche oscillazione la presenza si è sta-bilizzata. Anche nel caso degli stranieri prevale la fascia cen-trale della popolazione (tre su quattro hanno tra i 15 e il 64 an-ni); poco meno di uno su cinque èsotto i 15, mentre gli anziani so-no poche unità. Quanto alle co-munità rappresentate, prevale quella romena (40 residenti a ini-zio 2018) davanti a quella india-na (23 presenze); seguono altre 17 nazionalità con pochi indivi-dui ciascuna.

TerritorioSe dal 1991 ad oggi la popolazio-ne di Galgagnano è più che tripli-cata, anche la densità demogra-

fica è cresciuta in conseguenza, passando da 64 a 201 abitanti perchilometro quadrato. E la quota di territorio occupato da insedia-menti residenziali è raddoppiata,dal 3,1 al 6,1 per cento. Negli ulti-mi vent’anni l’età media del pa-trimonio abitativo recente (cioè delle case costruite dopo il 1962) si è mantenuta al di sotto dei 13 anni, tra le più basse della pro-vincia, segno del notevole svi-luppo edilizio del periodo, spe-cialmente evidente a partire da-gli anni Duemila con un indice di espansione edilizia (cioè la per-centuale di case realizzate nel decennio) che nel 2011 ha tocca-to il 55,3 per cento. E ciò anche seun residente su dieci viveva an-cora in nuclei o case sparse. Qua-si scomparse le abitazioni cosid-dette storiche, di pari passo con la crescita demografica è au-mentata anche la quota di abita-zioni in proprietà di chi le abita, passata in vent’anni dal 71 al 90 per cento.

IstruzioneL’avvento di nuovi residenti, per lo più giovani coppie, ha elevato anche il livello medio di istruzio-ne della popolazione. Nel 2011 gli adulti con diploma o laurea era-no il 52 per cento, quando ven-t’anni prima arrivavano faticosa-mente al 18 per cento. Progressi-vo anche l’incremento dei giova-ni fra i 30 e i 34 anni con istruzio-ne universitaria, passati dal 4,3 per cento del 1991 al 7,9 dieci an-ni dopo fino al 12,2 del 2011. Sem-pre meno sono i giovani che la-sciano la scuola dopo la licenza media: ad inizio anni Novanta

di Aldo Papagni

Pur conservando il decimo posto tra i comuni meno popolatidella provincia di Lodi, Galga-gnano è sicuramente quello che, da una trentina d’anni questa parte ha conosciuto la crescita più tumultuosa. Dal censimento del 1991 al 1° gennaio 2018 i resi-denti nel borgo collocato sulla provinciale che da Lodi conduce a Zelo Buon Persico sono aumen-tati del 226 per cento, passando da 387 a 1.263 (640 maschi e 623 femmine), una esplosione demo-grafica che solo negli ultimi anni ha cominciato a rallentare (una cinquantina gli abitanti in più dall’ultimo censimento del 2011). Niente male per un centro che, seall’epoca dell’Unità d’Italia con-tava 514 abitanti, centovent’anni dopo, nel 1981, aveva toccato il minimo con 331.

L’analisi demograficaL’ultimo report Istat su età e sta-to civile dei residenti a Galgagna-no, riferito al 1°gennaio 2018 in-dicava una prevalenza di celibi sulle nubili (312 a 262), un pari numero di mariti e mogli (290 a 289) e una pattuglia di 49 vedovecontro soli 8 vedovi; 53 i divor-ziati per la maggior parte uomini (30 a 23). Galgagnano si confer-ma paese abbastanza giovane, comunque più delle media lodi-giana (gli under 15 sono più dei 172 over 64), anche se in progres-sivo “invecchiamento”. Sempre al 1° gennaio 2018 i minori di 15 anni erano 196, pari al 15,5 per cento, un punto percentuale e mezzo in meno rispetto al 2012 (la media provinciale è del 14,1). Nello stesso periodo gli over 64 solo saliti da 128 a 172, cioè dal 10,6 al 13,7 per cento, quota co-munque lontana dal 21,7 della provincia. Il nucleo forte della popolazione è costituito dalla fa-scia “attiva” (15-64 anni) che su-pera il 70 per cento, ben sei punti percentuali sopra la media terri-toriale. Il periodo 2012-2017 regi-stra comunque un lieve peggio-ramento negli indici di dipen-denza anziani (rapporto tra over 64 e popolazione attiva, passato da 14,5 a 19,2) e di dipendenza giovani (rapporto tra under 15 e popolazione attiva, sceso da 23,6 a 21,9; stessa tendenza per l’indi-ce di vecchiaia (rapporto giova-ni/anziani) salito da 61,8 a 87,7 (ma la media territoriale è di 150).

MovimentiIl 2017 ha riportato in attivo il saldo migratorio interno di Gal-gagnano dopo due anni di segno

erano quasi 4 su dieci, all’ultimo censimento risultavano il 14,4 per cento.

LavoroGalgagnano è un comune ad alto tasso di mobilità. Il 69 per cento dei residenti fino a 64 anni si muove ogni giorno da casa per motivi di studio o di lavoro e il 65 per cento è costretto a recarsi fuori comune. L’elevata quota di popolazione attiva spinge al rial-zo la quota di residenti che han-no un lavoro o lo stanno cercan-do (erano il 67,8 per cento nel 2011, dieci per cento in più ri-spetto a vent’anni prima). Una quota che tocca il 77,2 per cento tra gli uomini e il 57,9 fra le don-ne (che hanno registrato l’incre-mento percentuale maggiore, +17 per cento dal 1991). Sostan-zialmente stabile dal Duemila la quota di giovani tra i 15 e i 24 an-ni che non studiano e non lavo-rano, con variazioni tra il 15 e il 17per cento.

Il tasso di disoccupazione,che era leggermente sceso a ini-zio millennio, si è riportato sopra i livelli del 1991 a quota 8,1 per cento, sia tra gli uomini (6,1) che tra le donne (10,9); in quest’ulti-mo caso però la situazione è ri-sultata migliore rispetto al 13,7 per cento del 2001. Un giovane su tre invece è senza lavoro, il doppio rispetto a vent’anni pri-ma.

Quanto al tasso di occupazio-ne, risulta piuttosto elevato, an-corché in costante progresso si-no al 62,3 per cento del 2011. Più stabile per gli uomini, attorno a 72 per cento, in costante progres-so per le donne, dal 36,5 al 42,4 al 51,6 negli ultimi tre censimenti. Al censimento 2001 l’agricoltura occupava ancora il 4,5 per cento della forza lavoro, ma nel 1991 la quota era del 19 per cento. Segno che i nuovi arrivati in paese sonooccupati prevalentemente nel terziario (43,8 per cento, contro il19 di vent’anni prima), mentre il commercio oscilla attorno al 20 per cento e l’industria non ha mai superato il 40, attestandosi nel 2011 al 32 per cento di addet-ti, in lieve flessione rispetto al 37 per cento dei due censimenti precedenti. n

DOVE VA LA VISITA PASTORALE

Negli ultimi trent’anni a Galgagnanogli abitanti sono cresciuti del 226%Si è trattato di un’esplosionedemografica che solo negli ultimi anni ha cominciato a rallentare, è un comune ad alto tasso di mobilità

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X I CHIESA I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI

la loro appartenenza, la stessaPandino può dire altrettanto. Delresto, siamo un piccolo comunecapace però anche di dare i nata-li ad un vescovo: Monsignor Egi-dio Miragoli, Vescovo di Mondo-vì, è nato proprio nella piccolissi-ma frazione di Gradella (che con-ta poco meno di 300 abitanti,ndr), ed anche questo è fonte digrandissimo orgoglio ed emozio-ne». n

Comune con due “anime”, quellaCremonese e quella Lodigiana, mache sembra riuscire a conciliarle sen-za rivalità e contrasti.«Anzi, Pandino, Nosadello e Gra-della sono orgoglio l’uno dell’al-tro. Non a caso le stesse fiere tra-dizionali che si tengono nel cor-so dell’anno non si sovrappongo-no ma anzi si completano. E segli abitanti delle due “contee” so-no estremamente orgogliosi del-

pre più gioiello da sfoggiare per il vo-stro comune.«Stiamo parlando di uno dei po-chissimi borghi rurali, se nonl’unico, inseriti nell’elenco dei“Borghi più belli d’Italia”, un pic-colo centro dal sapore specialeche pur non avendo particolariattrattive artistiche, monumentio opere d’arte capaci di attirareattenzione, ha un fascino parti-colare che prende probabilmen-te le mosse dalla stessa storiache ne ha visto la nascita. In pas-sato Gradella ha vissuto alternevicende, con possedimenti nobi-liari legati alle grandi famiglie diMilano, Lodi e Cremona. La villaappartenuta al Conte Aymo, e lagrande Chiesa che domina sul-l’intero borgo, sono preziosi sim-boli di un piccolo borgo impor-tante e da tutelare».

Non a caso il comune di Pandino hainserito il borgo tra le zone di valorestorico da tutelare.«Certamente, entrambe le fra-zioni rappresentano un patrimo-nio prezioso per un comune cheha l’ambizione di rivestire unruolo importante nel panoramadel turismo storico-culturale.Pandino ha tante cose da offriree raccontare, ha una vivacissimavita economica nata dalle tradi-zioni agricole e capace di evol-versi e crescere. Vanto del nostrocentro è ad esempio la ScuolaCasearia, riconosciuta ben oltre inostri confini e motivo di orgo-glio, ma la promozione e la tuteladei due borghi rappresenta unadelle sfide più interessanti e sti-molanti. Entrambi, pur essendofortemente legati al nostro co-mune, sono espressione di realtàben consapevoli di se stesse, ecapaci di mettere in campo ini-ziative e attività espressioni divivacità ed orgoglio. E se per en-trambe le frazioni vale la sensa-zione che più che “quartieri” sitratti di vere e proprie “contee”quasi autonome, inserite nel no-stro territorio, resta la consape-volezza che compito delle ammi-nistrazioni è quello di sosteneree valorizzare questi gioielli con-segnatici dalla storia».

decisi a scoprire un territorio ric-co di offerte».

Territorio appunto ricco di offerte,che può contare anche su due veri epropri “gioielli” storico-architettoni-ci, e sulla capacità di mettere assie-me identità diverse. Stiamo parlandodelle frazioni di Gradella e Nosadello,che pur essendo parte integrante diPandino, che appartiene alla diocesidi Cremona, sono legate alla diocesidi Lodi.«È vero, sono frazioni che, puressendo parte integrante del co-mune, hanno anche una sorta divita autonoma, un fortissimo or-goglio di appartenenza che li faquasi sembrare borghi autono-mi. Cosa che in parte è supporta-ta anche da una serie di servizi ecaratteristiche esistenti. Nosa-dello, ad esempio, conta da solo1200 abitanti, quanto un piccolocomune. È dotato di servizi in lo-co, in grado di supportare i resi-denti, e di una Parrocchia auto-noma, ed è orgogliosamente le-gato alla storia che lo ha vistostrettamente connesso alla real-tà lodigiana fin dalla sua nascita.E’ parte di Pandino solo dal 1868,e continua a mantenere legamiculturali e spirituali con Lodi».

Una “enclave” nel territorio cremo-nese, come pure si può dire anchedell’altra frazione “autonoma” diPandino, quella Gradella che è sem-

In questa pagina alcune immagini delle due frazioni di Pandino

di Barbara Sanaldi

Porta settentrionale al terri-torio di Cremona, centro cono-sciuto per i fasti antichi, il castel-lo ancora simbolo e orgoglio dei9mila e poco più abitanti, un ruo-lo orgogliosamente mantenutodi “centro guida” per la vita eco-nomica, culturale e sociale del-l’intera area, impossibile raccon-tare Pandino e la sua vita quoti-diana senza leggere nelle paroledel sindaco, Maria Luise Polig, 55anni - educatrice di professionema “sindaco a tempo pieno”, co-me tiene a precisare lei, dal 2014alla testa di un lista civica di cen-tro sinistra - il fortissimo sensodi appartenenza ad un comuneche “ha innegabilmente un ruolostrategico mantenuto nei secolie che siamo decisi a difendereanche per il futuro”

Pandino, piccolo centro ma lungatradizione, come si vive in loco?«Siamo certamente una piccolarealtà, ma proprio per la sua sto-ria e la sua posizione ha da sem-pre un ruolo importante nella vi-ta storico-culturale del territo-rio. Siamo tradizionalmente trai-no anche per la vita economica esiamo comune capofila per la ge-stione delle iniziative sociali nelconsorzio che vede uniti 7 comu-ni dell’alto Cremasco. Abbiamopoi una fortissima attenzione al-la promozione turistica. Pandinovanta la presenza di un CastelloVisconteo del 1400 che è tutt’oraal centro di iniziative e propostestorico culturali, e abbiamomantenuto l’antica tradizionedelle due fiere annuali, una inprimavera, l’ultima domenica dimarzo, e una in autunno, ultimadomenica di ottobre, che dasempre sono in grado di richia-mare turisti, curiosi e visitatori

DOVE VA LA VISITA PASTORALE Parla il sindaco

Nosadello e Gradella,le frazioni di PandinoLa particolarità di un capoluogo che è in diocesi di Cremona e le due frazioni in quella di Lodi. Di Gradella è il vescovo di Mondovì

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DIOCESIDIMILANO I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I XI

linguaggio di una fede “formalmen-te” riconoscibile come tale, la fedeè presente come domanda di sensoe tensione spirituale. Se la fede si privatizza, anche l’attenzione dellecomunità e dei suoi leader deve es-sere individualizzata. Secondo gliintervistati, la comunità religiosa deve essere aperta alle altre, capacedi costruire un tessuto di relazioniinteretniche».

Il volume “Di generazione in ge-nerazione. La trasmissione della fe-de nelle famiglie con background migratorio (ed. Vita e Pensiero) rac-coglie i risultati dell’indagine realiz-zata dall’Osservatorio Giovani del-l’Istituto Toniolo di Milano con la collaborazione di Fondazione Mi-grantes e degli Uffici Migranti delledieci diocesi lombarde.

L’indagine qualitativa è statasvolta intervistando 149 persone residenti in Lombardia di fede catto-lica, ortodossa, evangelica, buddi-sta, induista, musulmana e sikh. Inparticolare, sono stati intervistatiin profondità giovani di età compre-sa tra i 18 e 29 anni, i loro genitori ei principali leader delle comunità religiose di appartenenza.

Secondo i ricercatori per gliadulti intervistati, l’esperienza mi-gratoria non solo non ha fatto per-dere loro la fede, ma ha addiritturaaumentato l’attaccamento ad essa,rinforzandola. Anche per questo motivo i migranti di prima genera-zione considerano importante riu-scire a trasmetterla ai propri figli. Questi ultimi, pur rispettando le pe-culiarità dei propri genitori, hanno,

ticipando i tempi ha avviato un pro-cesso ecclesiale per passare dal-l’ascolto al cambiamento delle prati-che», ha sottolineato riferendosi proprio al sinodo “Chiesa dalla gen-ti”, padre Giacomo Costa, direttoreresponsabile di Aggiornamenti So-ciali, segretario speciale del Sinododei Vescovi “I giovani, la fede e il di-scernimento vocazionale” cui l’in-dagine condotta nelle diocesi lom-barde trae ispirazione.

«I giovani che vengono da altripaesi ci chiedono di immaginare con creatività il volto della Chiesadi domani. Dobbiamo farlo insiemea loro senza paura», ha insistito mons. Franco Agnesi, vicario gene-rale dell’Arcidiocesi di Milano e de-legato per la Pastorale dei Migrantinella Conferenza episcopale lom-barda.

Venendo ai contenuti dell’inda-gine, il professor Fabio Introini, ri-cercatore dell’Università Cattolicadel Sacro Cuore - Osservatorio Gio-vani Istituto Toniolo ha messo in evidenza che «Oltre ad essere “nati-vi cosmopoliti”, i giovani di oggi so-no orientati a un forte pragmatismo,cioè alla voglia di fare, di costruire,di impegnarsi. Trovare il linguaggioadatto per parlare ai giovani signifi-ca sempre più spesso, lasciare la pa-rola all’azione. Dalla ricerca emergeche tutti i leader intervistati hannoriconosciuto, seppur con gradazionidiverse, una certa “protestantizza-zione” della fede giovanile, vissutatendenzialmente in modo più priva-to che pubblico. E anche presso i gio-vani che sembrano più lontani dal

sangiulianese - ha affermato il pre-vosto di San Giuliano don Luca Vio-loni -. Proprio per questo motivo rin-graziamo di cuore l’arcivescovo diMilano per aver accettato il nostroinvito”.

Partecipata da diverse centinaiadi fedeli di San Giuliano, il filo con-duttore della celebrazione era rap-presentato dal dono della vita.

“Come Gesù ha speso la sua vitaper essere fratello di tutti, anche noidesideriamo imitarlo scegliendo divivere in fraternità aperte, dove tut-

ti si possano sentire a casa: poverie ricchi, sani e malati, cristiani e diogni religione, credenti e non, giova-ni e anziani - hanno detto sorella Marilisa e sorella Claudia -. Incon-trare gli altri e accoglierli è anche per noi una sfida, che ci chiede con-tinuamente di uscire dai nostri schemi per fare spazio all’esperien-za della fraternità. In questo modosperimentiamo la reciprocità di ogniincontro, la possibilità dell’amiciziatra mondi e persone diverse”.

In un’atmosfera di viva parteci-

«Non è vero che il mondo sta cambiando perché arrivano i mi-granti, ma piuttosto è vero il contra-rio: il mondo è cambiato ed è per questa ragione che giungono da noipersone da altre parti del mondo. Con il sinodo “Chiesa dalle genti”, che si concluderà il prossimo 3 no-vembre, la Diocesi di Milano si è messa davanti allo specchio e ha preso atto di questa realtà: per noicattolici è più importante il battesi-mo della nazionalità scritta sul pas-saporto. La Chiesa ambrosiana deveimparare a parlare a fedeli che han-no incontrato la nostra stessa fedein altre parti del mondo e che ora sono tra noi, iniziando dai giovani»

Lo ha detto giovedì 20 settem-bre, don Alberto Vitali, responsabiledell’Ufficio per la Pastorale dei Mi-granti della Diocesi di Milano, du-rante la presentazione del volume“Di generazione in generazione. Latrasmissione della fede nelle fami-glie con background migratorio”, ri-cordando che tra le persone di origi-ne straniera presenti nella Diocesiil 57% è di religione cristiana e tra questi il 33% è cattolico.

«La Chiesa ha bisogno di cresce-re nella sua capacità di ascoltare larealtà che vive. Molte Diocesi in Ita-lia si stanno dotando di strumentidi ascolto; quella milanese, forse an-

La famiglia è centrale nella trasmissione della fede. Don Vitali: «È più importante il battesimo della nazionalità scritta sul passaporto»

invece, iniziato a interiorizzare al-cune caratteristiche che il rapportocon la fede assume presso i giovaniitaliani. Come questi, tendono infat-ti a privilegiare una fede che non siaccompagna necessariamente a una forte appartenenza o a un lega-me con le istituzioni che la rendonoesperienza collettiva e ne guidanola pratica.

Per i giovani cattolici e ortodos-si, un po’ meno per gli evangelici, lapratica religiosa è sentita come unapesante e arrugginita armatura, daindossare controvoglia, in un conte-sto socio-culturale sempre più seco-larizzato.

Per i musulmani, i sikh e in misu-ra decisamente minore per i buddi-sti, la fatica di raccogliere il testimo-ne sta nel dovere fare consapevol-mente la scelta di praticare una fedecui tutto il contesto è tendenzial-mente ostile (musulmani) o che im-pone regole e precetti che rendonocosì diversi da doversi continua-mente spiegare (sikh).

Il pluralismo, in questa visione,esalta la libertà di scelta, rende con-sapevoli delle basi del proprio credo,consente di metterle in discussionee le sottopone a costruttiva critica.Ci si può, come emerge dal raccontodi alcuni giovani, costruire una fedepersonale che supera l’educazionestandard e diventa un’esperienza vissuta ad un livello più alto di ap-profondimento. Conoscere altre reli-gioni, inoltre, consente di trovare “iluoghi del dialogo”, i punti in comu-ne piuttosto che le differenze incon-ciliabili. n

UNA RICERCA Il loro ritratto nel lavoro dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo

Figli di migranti: aperti al dialogo, credenti, lontani dalla tradizione

pazione e serena letizia, è stato l’arci-vescovo di Milano monsignor Delpinia concludere la veglia di preghiera.“Proprio come avviene per sorella Marilisa e sorella Claudia, che affida-no la propria esistenza al Signore Ge-sù, il dono della vita deve diventaremotivo di gioia e grazia per tutti noi- sono state le sue parole -. La sceltadefinitiva deve essere quella che cifa dire “finalmente”: non una prigio-nia o un limite alla libertà, ma il modostesso di esprimerla”. n Stefano Cornalba

La professione religiosa definiti-va di sorella Marilisa Orlando e so-rella Claudia Antonello: a San Giulia-no arriva l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini per presie-dere la veglia di preghiera.

Nella serata di martedì, nellachiesa di San Carlo Borromeo, il pa-store dell’Arcidiocesi milanese haguidato la veglia in preparazione alla professione religiosa definitivadi sorella Marilisa e sorella Claudia,che avverrà proprio oggi (sabato 22settembre) nella chiesa parrocchia-le di Santa Maria della Pieve a Ca-stelfranco Veneto durante la cele-brazione eucaristica presieduta dalvescovo di Treviso padre Gianfran-co Agostino Gardin.

Originaria del Veneto, sorellaMarilisa ha trascorso l’ultimo annonella fraternità Discepole del Vange-lo di San Giuliano, che ha sede pro-prio nella parrocchia di San Carlo Borromeo, dove ha partecipato allavita della comunità locale.

“Ecco perché è avvenuta in cittàla veglia di preghiera in vista di unmomento tanto significativo per so-rella Marilisa e l’intera comunità

OGGI A PADOVA L’arcivescovo a San Giuliano Milanese ha presieduto la veglia di preghiera

Marilisa Orlando e Claudia Antonello votate a Dio

L'agendadell’arcivescovo

Sabato 22 settembreAlle ore 15 nel Duomo di Milano presiede l’incontro diocesano dei Ministri Straordinari della Comu-nione Eucaristica.

Domenica 23 settembreAlle ore 10.30 a Casorezzo (Milano) presso la parrocchia di San Giorgio Martire (Piazza Sn Giorgio, 21) presiede la celebrazione eucaristi-ca e la benedizione dell’Oratorio rinnovato.Alle ore 18.30 a Milano al Teatro alla Scala (via Filodrammatici, 2) partecipa al Green Carpet 2018 organizzato dalla Camera Naziona-le della Moda Italiana.Alle ore 20.30 a Milano presiede la processione dalla parrocchia di Gesù, Maria, Giuseppe (via Mac Mahon, 113) alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù alla Cagnola (via Bartolini, 45).

Dal 24 al 26 settembreA Roma partecipa al Consiglio permanente della Cei.

Giovedì 27 settembreAlle ore 9.30 a Lodi Vecchio nella Basilica di San Bassiano presiede il ritiro per clero, consacrati e consa-crate della Diocesi di Lodi.Alle ore 21 a Bresso presso il Cine-ma San Giuseppe (via Isimbardi, 30) presiede l’incontro con i giova-ni della città.

Venerdì 29 settembreAlle ore 9 in Duomo a Milano presiede l’Ordinazione dei Diaconi transeunti.Alle ore 12 a Milano presiede la celebrazione eucaristica per la festa del Patrono della Polizia di Stato.

23 SETTEMBRE

A Calvenzanola preghiera nella forma di Taizè

Domenica 23 settembre alleore 21 riprende la preghiera diTaizé nella Basilica medioevale diCalvenzano a Vizzolo Predabissi.La chiesa è poco distante dal-l’ospedale Predabissi. n

La basilica di Calvenzano

Un gruppo dei fedeli intervenuto nella chiesa di San Carlo Borromeo; le due future religiose con l’arcivescovo

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XII I I SABATO 22 SETTEMBRE 2018 I IL CITTADINO DI LODI

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