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2003 2012 di I S T I T U T O C A N T O N A L E P A T O L O G I A

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2003 — 2012Un decennio di attività clinica e scientifica,

insegnamento, formazione ed innovazione

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Indice

05Presentazione

13L’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

27Il Registro dei tumori

33Formazione ed insegnamento

37L’attività scientifica

41Le conclusioni e uno sguardo al futuro

45 Tabelle e grafici

Ho capito l’importanza della patologia e del registro dei tumori… 8 anni fa, da quando svolgo il mio ruolo di diret-trice della Lega ticinese contro il cancro; prima proprio non sapevo e neppure immaginavo che esistono tantis-sime varietà e tipi di tumore; che alcuni toccano più le donne e altri più gli uomini; che ce ne sono di rarissimi e altri ad alta incidenza; che se non sai con precisione di che tumore si tratta la cura non può essere specifica e di conseguenza le possibilità di guarigione diminuiscono; che quanto più è precisa la diagnosi tanto più il percorso terapeutico è personalizzato…

Alba Masullo, Direttrice della Lega Ticinese contro il Cancro

Istituto cantonale di patologia

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06Introduzione

08Organigramma

Presentazione

Istituto cantonale di patologia

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PresentazioneI C P I C PPresentazione

Introduzione

Ogni anno, all’Istituto, vengono analizzati quasi 70’000 prelievi di tessuto o di cellule inviati da ospedali pubblici, privati e da studi medici: sono circa 50’000 i residenti inTicino che utilizzano i servizi messi a disposizione dall’Istituto per la loro salute.

L’Istituto cantonale di patologia (ICP) si occupa della diagnosi e della pre-venzione di tutte quelle malattie, tumorali e non, rilevabili con lo studio dei tessuti e delle cellule. Il Registro tumori (RT) - parte integrante dell’ICP - ha il compito di raccogliere, archiviare ed analizzare tramite procedure statisti-che, i dati relativi a tutte le neoplasie mailgne che insorgono nella popolazione ticinese: sono le uniche strutture di questo genere presenti sul territorio can-tonale. Presso l’ICP e il RT lavorano una sessantina di collaboratori: dodici medici specialisti in patologia, biologi molecolari, genetisti, esperti in stati-stica e nella gestione dei dati (”data manager“), tecnici di analisi biomediche e personale di segreteria.

L’attività diagnostica eseguita presso l’ICP è del tutto diversa da quella svolta in un laboratorio di analisi ematochimico, è una vera e propria attività medica di diagnosi - come avviene in un ospedale - sebbene sia realizzata in modo particolare. L’anatomo-patologo che svolge la sua attività all’ICP è un medico che, come tutti i medici specialisti, ha seguito un lungo percorso di forma-zione in Patologia e formula una diagnosi precisa e definitiva non solo in base a ciò che osserva al microscopio, ma anche raccogliendo e mettendo in rela-zione tra loro tutte le informazioni disponibili di ogni paziente, e cioè: la sua storia personale, i dati della cartella clinica, i risultati delle analisi di labora-torio e degli esami radiologici che gli vengono trasmessi dai medici curanti. Tutti sanno che il medico radiologo interpreta delle immagini radiologiche oppure che l’anestesista è responsabile della narcosi di un paziente. Pochi invece sanno che, ad esempio, in presenza di un tumore, la formulazione di una diagnosi certa - elemento fondamentale per definire la prognosi e deci-dere la cura del paziente - è compito del medico patologo.

Così come è accaduto in tutti i settori della medicina, anche le apparec-chiature, i procedimenti e i servizi dell’ICP e del RT hanno subìto nel corso degli ultimi anni un notevole sviluppo ed accelerazione non solo nel campo diagnostico ma anche nell’insegnamento e nell’attività di ricerca scientifica. Lo scopo di questa pubblicazione è quindi di informare i colleghi medici, le autorità politiche e tutte le persone interessate riguardo le molteplici atti-vità svolte presso il nostro Istituto: vorremmo inoltre sottolineare l’impor-tanza di poter disporre in Ticino delle competenze in una disciplina medica altamente specializzata in grado di garantire alla popolazione un servizio di altissima qualità.

P. Beltraminelli, Consigliere di Stato, Direttore Dipartimento di Socialità e Sanità

Prof. Dr. L Mazzucchelli,Primario e Direttore Istituto cantonale di patologia

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Presentazione PresentazioneI C P I C P

Organigramma

Istituto delle assicurazioni socialiDivisione dell’azione sociale e delle famiglieDivisione della salute pubblica

Ufficio del medico cantonale

Ufficio del farmacista cantonale

Ufficio del veterinario cantonale

Organizzazione sociopsichiatrica cantonale

Laboratorio cantonale

Ufficio di sanità

Area di gestione sanitaria

Istituto cantonale di patologia e Registro tumori

Dipartimento della Sanità e Socialità (DSS)

Istituto cantonale di patologia

Contatti

DirezioneL. MazzucchelliM Bongiovanni

Segreteria istologia: 091-8160711Fax istologia: 091-8160719

Segreteria citologia: 091-8160891Fax citologia: 091-8160899

Email: [email protected] web: www.ti.ch/icp

Registro tumori: www.ti.ch/tumori

Patologia clinicaL. Mazzucchelli

CitologiaM. Bongiovanni

Patologia molecolareM. Frattini

AutopsieL. Mazzucchelli

Registro tumoriA. Bordoni

LaboratorioL. Lunghi

LaboratorioP. Grassi

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Presentazione PresentazioneI C P I C P

CollaboratoriStato al 01.01.2013

DirezioneProf. Dr. Mazzucchelli Luca, direttorePD Dr. Bongiovanni Massimo, vice-direttore

Segretaria di direzioneFerrari-Casanova Lorena

Responsabili tecniciDr. Frattini Milo (patologia molecolare)Dr. Grassi Pierangela (citologia)Lunghi Lara (istologia)Dr. Martin Vittoria (citogenetica)

MediciDr. Barizzi JessicaDr. Crippa StefanoDr. Flores Pereira Blas BayardoDr. Leoni Parvex SandraDr. Merlo ElisabettaDr. Passega Sidler ElianaDr. Perriard-Noetzold UlrikeDr. Rusca-Fadda Tiziana

Amministrazione e segretariatoBonetti Pissarello AgneseCatenazzi-Gianoni AngelaDazio EmanuelaDecarli FrancescaImamura Khalil FrancescaMigotti IrinaMoretti CarlaRiso NadiaVosti Cristina

Laboratorio istologiaCastellani-Fiscalini MauraCastelli AnitaCavalli DanieleCavalli-Pelloni MichelaCehic-Burzic HatidzaGiudici-Angeli SylviaMazzatorta PaoloStojanov TripunStojilov-Angelova SilvanaTavian DanielaTerribilini UrsulaVerna AndreaZemp Stefaan

Laboratorio citologiaAnzini SaraCorboz DeboraLanini Zanoni Maria CarlaMorisoli TanjaOsio-Antognini DanilaPawlicka DanutaRezzonico AriannaZasio Fulvio

Laboratorio patologia molecolareAccogli RobertoBanfi SaraCamponovo AntonellaGalli Cappelli PaolaGhisletta MorenaDr. Molinari Francesca

Tecnici autopsieMoro SammyRamazzina Moreno

Registro tumoriDr. Bordoni AndreaDr. Mazzola PaolaPeverelli SimonaDr. Spitale Grangetto Alessandra

Progetti di ricerca, Fondi terziDr. Bianchi-Galdi ValentinaDifrancesco CarlottaForcella MatildeNucifora MartinaOrtelli LauraRiva AliceSahnane Nora

Servizi generaliCalcagno Rodriguez FatimaCetrangolo Maria VittoriaCosta TeresinaInnocenti-Martini SylvanaJovanova TanjaPerez Ana MariaPetruccelli MarioTanadini Claudia

Le competenze riunite presso l’Istituto cantonale di patologia ed il Registro tumori sono un solido punto di riferimento per il futuro del sistema sanitario cantonale

P. Beltraminelli Consigliere di Stato, Direttore Dipartimento di Socialità e Sanità

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L’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

14La diagnosi in anatomia patologica:

un iter complesso ed accurato

15Qualità e sicurezza in patologia

17La Patologia entra in ospedale

18Non solo microscopi: altri strumenti per la diagnosi

19Prevenzione e screening

20 L’informatica al servizio della medicina:

la comunicazione della diagnosi

23L’innovazione tecnologica è garanzia della qualità

24L’autopsia nel XXI secolo

25Riciclo, risparmio ed ecologia:

la strategia per diminuire l’impatto ambientale

Istituto cantonale di patologia

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I C P I C PL’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinicaL’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

La diagnosi in anatomia patologica: un iter complesso ed accurato

Qualità e sicurezza in patologia

Ogni anno, presso l’Istituto cantonale di patologia, sono effettuate circa 2500 nuove diagnosi di persone che si ammalano di cancro: ogni diagnosi è registrata presso il Registro Tumori per scopi statistici al fine di conoscere l’andamento dei nuovi casi di tumori in Ticino.

L’ ICP è accreditato secondo le norme ISO/EC 17025 e ISO 15189 presso il Servizio di Accreditamento Svizzero.

Analizzando al microscopio un piccolo campione prelevato da un tessuto, il medico patologo ottiene informazioni che possono avere un’importanza decisiva per la salute e anche per la vita dei pazienti. La patologia è una mate-ria complessa che si occupa delle malattie che si sviluppano in tutti gli organi ed apparati del corpo umano. Le varie malattie lasciano dei ”segni“ caratteri-stici della loro presenza nelle cellule e nei tessuti formati dalle cellule. Il car-diologo ascolta il cuore e legge l’elettrocardiogramma per scoprire i segni di una malattia: il patologo cerca i segni della malattia nelle cellule. E non è facile. Identificare, tra le centinaia di possibili varietà di tumori benigni e maligni quello che si sta osservando al microscopio, oppure diagnosticare una malat-tia infiammatoria cronica richiede preparazione, esperienza e precisione.

Un errore diagnostico può avere conseguenze fisiche ed emotive anche gra-vissime per il paziente e per tutte le persone coinvolte. Si pensi ad esempio alle conseguenze di interventi chirurgici mutilanti, a quelle dei trattamenti di chemioterapia e radioterapia ma anche alle conseguenze che può avere una diagnosi preoccupante sulla psiche e sulla vita quotidiana di una persona e della sua famiglia. I fattori che possono idealmente ridurre a zero la pro-babilità di errore diagnostico sono: la formazione del personale; il rispetto delle linee-guida internazionali, cioè dei metodi e dei procedimenti che le conoscenze scientifiche e l’esperienza hanno dimostrato essere le più adatte nella diagnostica; mettere in pratica un sistema di qualità per definire le pro-cedure che garantiscano la tracciabilità di ogni attività di diagnosi e rendano noto tempestivamente ogni eventuale (ed anche minimo) errore verificatosi nel corso della diagnosi.

Oggigiorno, l’impiego di nuove tecnologie permette di ottenere da una pic-cola biopsia di tessuto informazioni fondamentali che non si limitano alla sola diagnosi di un tumore, ma indirizzano anche verso la migliore terapia oncolo-gica. Sappiamo infatti che i tumori non sono tutti uguali come caratteristiche e come comportamento nel tempo e questo è fondamentale per scegliere la cura adatta. Un esempio. Non c’è ”il“ tumore della mammella ma diversi tipi di tumore della mammella. Compito del patologo è quindi di identificare quale tipo di tumore si è sviluppato: sarà proprio in base a questa diagnosi del medico patologo che in medico oncologo sceglierà il farmaco più adatto.L’Istituto non si occupa solo di tumori, infatti è anche in grado di effettuare analisi per scoprire la presenza di mutazioni genetiche e malattie ereditarie. La complessità delle analisi svolte richiede di conseguenza un team di lavoro affiatato, con approfondite ed aggiornate competenze in medicina, biologia, biologia molecolare, genetica, affiancato da personale tecnico altamente specializzato.

Altri, importanti contributi al miglioramento della qualità del lavoro di diagnosi dell’Istituto - e al rispetto quindi degli standard nazionali ed internazionali di precisione diagnostica - sono stati: sottoporsi a controlli di qualità nazionali ed internazionali; l’introduzione di apparecchiature altamente sofisticate e automatizzate; l’utilizzo di tecnologie innovative nel campo biomedico; il significativo aumento di riunioni interdisciplinari; la formazione del perso-nale medico in settori di elevata specializzazione come la dermatopatologia, la ematopatologia, la ginecopatologia, la neuropatologia ed altri ancora.

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I C P

La Patologia entra in ospedale

La partecipazione del patologo a riunioni interdisciplinari migliora la qualità delle terapie. La possibilità, da parte del medico patologo, di eseguire esami istologici e citologici ”estemporanei“ - in un laboratorio accanto al blocco delle sale operatorie - mentre il paziente è in narcosi, facilita il lavoro del chirurgo e riduce la durata di un intervento.

Nella pratica quotidiana stiamo osservando un progressivo cambiamento della professione dell’anatomo-patologo e, auspicabilmente, del modo in cui il suo ruolo viene considerato sia dai colleghi clinici che dai pazienti.

Dedichiamo sempre più tempo all’interazione con il clinico partecipando atti-vamente a riunioni multidisciplinari (”tumorboard“) con l’obiettivo di valutare le migliori procedure per la caratterizzazione biologica delle neoplasie, aiutare gli oncologi a definire le terapie mirate più efficaci e fornire ai clinici risposte sulla adeguatezza - ai fini della diagnosi - dei prelievi bioptici da loro effettuati. Abbiamo contribuito a creare presso l’ICP e nelle sedi ospedaliere, ambulatori di agoaspirazione citologica dove il patologo effettua personalmente - in casi selezionati - i prelievi con l’assistenza del radiologo. Nei blocchi operatori di diversi ospedali e cliniche private sono stati allestiti laboratori per gli esami estemporanei, e nel 2010 è stata introdotta - in collaborazione con i colleghi del Servizio cantonale di dermatologia - la tecnica dell’analisi estemporanea di Mohs, una procedura chirurgica/istopatologica eseguita sotto controllo del microscopio e utilizzata per l’asportazione di carcinomi cutanei localizzati in zone esteticamente cruciali del viso (aree centro-facciali). Durante i primi due anni di applicazione di questa tecnica sono stati operati 150 pazienti, con un tasso di recidiva del tumore inferiore al 3%, risultato in accordo con i dati presenti in letteratura scientifica

Da quando il patologo ci assiste effettuando esami estemporanei in sala operatoria, possiamo operare ancora più sicuri, veloci e precisi

Dr med. Th. Gyr, Primario Ginecolgia, Ospedale Regionale Lugano

L’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

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I C P I C P

Non solo microscopi: altri strumenti per la diagnosi

Oltre alla microscopia convenzionale (microscopia ottica), la precisione dia-gnostica si ottiene anche attraverso l’uso di numerose tecniche complemen-tari, prima fra tutte l’immunoistochimica: questa procedura consiste in una particolare colorazione che si forma a seguito della reazione antigene-an-ticorpo, evidenziando in tal modo nelle cellule o nei tessuti la presenza di determinati antigeni. Poiché vi sono antigeni organo-specifici oppure tessu-to-specifici (presenti - espressi -, rispettivamente, in un determinato organo o tessuto e non in altri) questa tecnica rappresenta un valido ausilio dia-gnostico per indagare l’origine (istogenesi) di una lesione o di una neoplasia. Le applicazioni nell’attività diagnostica di routine sono numerosissime: in questo modo, ad esempio, è possibile identificare la quasi totalità delle neo-plasie partendo dall’analisi di una metastasi e risalendo poi alla identificazione della sede primitiva del tumore, oppure riconoscere e caratterizzare neopla-sie poco differenziate.

Attualmente circa il 15% delle analisi svolte presso l’ICP richiede l’ausilio di tecniche complementari. All’ICP, il numero di indagini di patologia molecolare cresce annualmente di circa il 30%.

La citogenetica molecolare (Ibridazione In Situ Fluorescente o FISH) si inse-risce tra le moderne metodiche diagnostiche. Questa tecnica permette - uti-lizzando le stesse cellule analizzate dal patologo per la diagnosi istologica e citologica convenzionale - di esaminare direttamente quei geni che svolgono un ruolo chiave nell’insorgenza e nella progressione neoplastica: i tumori infatti sono caratterizzati da alterazioni a livello genico che modificano la nor-male funzionalità cellulare. Le analisi di patologia molecolare sono condotte su acidi nucleici estratti dal tessuto inviato per la valutazione anatomo-patolo-gica convenzionale. L’integrazione delle analisi di patologia convenzionale con le nuove conoscenze e tecniche di biologia molecolare consente di migliorare la precisione diagnostica, aiuta a stimare l’aggressività biologica delle neopla-sie e permette di identificare i bersagli terapeutici sensibili alla terapia: in tal modo, la cura del paziente è più mirata ed efficace.

Prevenzione e screening

L’ICP ed il RT hanno un importante ruolo nella gestione della salute pubblica ed in particolare nel contesto della prevenzione delle malattie tumorali tramite programmi di screening.

Con il termine ”prevenzione primaria“ si definiscono tutti quegli interventi di Sanità pubblica e quei comportamenti individuali in grado di evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia. La “prevenzione secondaria” si attua con procedure come la diagnosi precoce delle malattie, permettendone il trattamento tempestivo già nelle fasi iniziali, aumentando quindi la proba-bilità di guarire.

In Ticino, l’alta densità di medici e strutture sanitarie hanno favorito nel corso degli anni l’introduzione di programmi di screening non organizzati per dia-gnosticare malattie tumorali, quali il carcinoma del seno (con la mammogra-fia), del colon-retto (tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colo-noscopia), della prostata (valore dell’Antigene Prostatico Specifico, PSA) e del collo dell’utero (Pap-test). Tutti questi esami di screening comportano, nella fase iniziale oppure nel corso di ulteriori accertamenti, il prelievo di tessuto o di cellule per analisi di patologia.Nel corso degli ultimi anni, l’ICP ha radicalmente trasformato le procedure legate allo screening citologico per il cancro del collo dell’utero, con l’obiet-tivo di offrire a tutta la popolazione un servizio di altissima qualità. In questo contesto rientrano l’introduzione della refertazione standardizzata, controlli di qualità attuati con la stretta correlazione tra gli esami citologici e quelli istologici della stessa paziente, l’acquisto di apparecchiature per la lettura computer-assistita degli strisci citologici ginecologici, l’incremento della for-mazione congiunta del personale e dello scambio di informazioni con i colleghi ginecologi. Sono state inoltre introdotte tecnologie all’avanguardia per favo-rire una migliore valutazione del rischio di progressione delle lesioni precan-cerose del collo dell’utero, quali la tipizzazione dei virus coinvolti in questo tipo di tumore (virus del papilloma umano, HPV) e la valutazione dell’integra-zione del materiale genetico virale all’interno delle cellule umane.

L’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinicaL’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

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I C P I C P

Recentemente l’ICP ha implementato dei sistemi di videoconferenze che permettono lo scambio di informazioni ed immagini tra gli studi medici e gli ospedali agevolando il lavoro interdisciplinare.

Con lo sviluppo dei sistemi informatici, qualsiasi documento può essere inviato in formato elettronico. Anche per i referti isto-patologici e cito-patologici si è sviluppato un sistema che permette al medico che ha richiesto l’esame, di ricevere il risultato nel proprio studio per via telematica: la trasmissione del documento è immediata e avviene non appena il medico patologo ha firmato il referto. La sicurezza e riservatezza dei dati trasmessi è garantita da nume-rosi dispositivi sviluppati in collaborazione con il Centro Sistemi informativi del Cantone. Un ulteriore sviluppo dei sistemi digitali ha permesso anche di allegare ai referti le foto macroscopiche dei pezzi operatori che riceviamo e anche le immagini microscopiche ”patognomoniche“ - quelle cioè che per-mettono di diagnosticare il tipo di malattia - di ogni caso che, allegate diret-tamente ai referti, rappresentano un ausilio visivo nella comunicazione di una diagnosi e costituiscono una documentazione aggiuntiva da conservare nel dossier del paziente.

Segnaliamo, inoltre, che da alcuni anni l’ICP utilizza un sistema di scansione che permette di convertire in immagini digitali qualsiasi vetrino citologico o istologico. Tutte le informazioni presenti nel campione vengono trasferite in un file e in questo modo il vetrino può essere osservato ovunque sullo schermo di un computer, senza l’ausilio del microscopio. Le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici e spaziano dai colloqui di formazione all’in-segnamento, dalla richiesta di una seconda opinione da parte di altri medici e, in prospettiva, all’allestimento di archivi digitalizzati di tutti i vetrini analizzati.

L’informatica al servizio della medicina: la comunicazione delle diagnosi

Attività clinicaAttività clinica

Da oltre 20 anni l’ICP è il nostro partner fidato ed affidabile: troviamo validi colleghi e collaboratori sempre disponibili alle nostre richieste e preparati a rispondere alle nostre domande

Dr med. F. Quadri, FMH Pneumologia, Ospedale regionale Bellinzona e Valli, Bellinzona

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I C P I C P

L’innovazione tecnologica è garanzia della qualità

Le nuove tecnologie di terza generazione per il sequenziamento del DNA, permettono di effettuare analisi molecolari a costi contenuti e in poche ore, quali ad esempio il sequenziamento dell’intero genoma umano che fino a pochissimi anni fa richiedeva investimenti milionari e mesi o anni di lavoro.

Mantenere l’alta qualità delle prestazioni richiede una costante innovazione tecnologica che deve tuttavia valutare, allo stesso tempo sia i costi degli inve-stimenti sia i potenziali benefici. Lo sviluppo di nuove tecnologie è global-mente in crescita esponenziale, tuttavia è solo con il loro costante utilizzo che è possibile mantenere in Ticino le competenze in un ambito di altissima specializzazione. Una di queste tecnologie è rappresentata dalla ”microdisse-zione laser“ (laser capture), una tecnica che permette di selezionare in modo mirato cellule singole o piccoli gruppi di cellule nei campioni citologici e isto-logici, per poter poi effettuare analisi di patologia molecolare alla ricerca di mutazioni in specifici geni: questi geni mutati possono avere un’influenza sulla terapia o sulla prognosi di determinati tumori. Il vantaggio di questa metodica è di poter ottenere - anche in caso di campioni poco rappresentativi o molto eterogenei a causa della presenza di cellule di tipo diverso da quella che si intende analizzare - informazioni solo sulle cellule target (maligne o no) senza contaminazioni con altri tipi cellulari o tissutali presenti nel campione.

Recentemente, l’ICP ha acquistato una nuova apparecchiatura (Ion Torrent, Personal Genome Machine) che estende le possibilità di analisi molecolari, permettendo la caratterizzazione (cioè l’identificazione) simultanea di più di 700 mutazioni genetiche che avvengono in 50 geni tumore-specifici: in pro-spettiva, questa metodologia può entrare a breve termine a far parte della pratica diagnostica di routine. La tecnologia di sequenziamento del tipo ”Ion Torrent“ è basata sull’utilizzo di un chip semiconduttore e di un sistema infor-matico capace di gestire ed analizzare simultaneamente milioni di frammenti di DNA.

L’esame istologico è un tassello fondamentale del mosaico diagnostico che, come specialista, cerco di comporre assieme al medico curante

Dr med. S. Vannini, FMH Gastroenterologia, Lugano e Chiasso

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I C P I C P

Riciclo, risparmio ed ecologia: la strategia dell’ICP per diminuire l’impatto ambientale

L’Istituto cantonale di patologia promuove al suo interno la pratica del riciclo dei materiali e dei reagenti utilizzati poiché la ritiene vantaggiosa per l’ambiente.

Il riciclaggio dei rifiuti è il processo che favorisce la loro trasformazione in materiali ancora utilizzabili. Dal punto di vista ecologico, è l’alternativa più van-taggiosa ai sistemi convenzionali di smaltimento che comportano un impatto ambientale non trascurabile: con il riciclaggio si riduce drasticamente la quan-tità dei rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e si risparmia energia.

In particolare, si procede da anni alla raccolta differenziata dei consueti materiali riciclabili, e si evita di scaricare nell’ambiente una grande quantità di sostanze ritenute pericolose sia per la Natura che per la salute umana. Per tale motivo, l’ICP ha dotato i propri laboratori di moderni strumenti in grado di filtrare e recuperare in modo sicuro i solventi utilizzati nei processi diagnostici: il loro recupero ha consentito una considerevole riduzione dei costi di acquisto dei solventi stessi nonché quelli di smaltimento dei residui di lavorazione. Anche per la formalina, usata in grande quantità per la fissazione dei tessuti bioptici, è stato avviato un processo di recupero in collaborazione con un’azienda svizzera specializzata che provvede al ritiro della formalina “esausta” che, dopo la purificazione, è riconsegnata al laboratorio per un nuovo utilizzo. I quantitativi di formalina riciclata sono quintuplicati in due anni, con conseguente drastica riduzione dell’immissione nell’ecosistema di questa sostanza ritenuta cancerogena.

L’autopsia nel XXI secolo

Attualmente, l’esame autoptico costituisce meno del 2% del lavoro dell’ICP. Ciò nonostante l’autopsia rimane un esame insostituibile nella pratica medica, ha importanti funzioni e andrebbe incentivato e sostenuto con risorse umane e logistiche adeguate.

Un’ulteriore, significativa attività della patologia consiste nell’eseguire autop-sie mediche, ossia l’esame di pazienti deceduti per cause naturali: le autopsie medico-legali, ordinate dalla Procura, sono invece di competenza della Medi-cina legale. Il numero di esami autoptici in patologia è molto diminuito nel corso degli ultimi anni, non da ultimo per lo scarso interesse dei clinici degli ospedali che, grazie all’incremento e alla migliore qualità degli esami medici, riescono ad ottenere informazioni dettagliate e precise prima del decesso dei pazienti. È diminuita anche la disponibilità da parte dei parenti ad accordare il permesso per l’autopsia di un congiunto: questo genere di attività scientifica potrebbe essere incentivata solo con una migliore informazione sui potenziali benefici che questa pratica reca alla conoscenza medica.

Tra le importanti informazioni rilevabili con un esame autoptico vi sono l’ac-certamento della causa di morte, in particolare nei pazienti senza antece-denti clinici; la possibilità di informare e quindi tranquillizzare i parenti sulle cause della morte escludendo, ad esempio, la presenza di malattie ereditarie; il controllo di qualità attraverso la verifica delle diagnosi cliniche; il sostegno della ricerca clinica, sia per valutare la relazione tra nuovi metodi diagnostici e morfologia, sia per verificare efficacia o eventuali complicanze di un trat-tamento medico; l’importanza per la formazione degli studenti di medicina e dei medici.

L’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinicaL’Istituto cantonale di patologia: l’attività clinica

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28Una fonte di dati utili e preziosi

29Monitorare per migliorare la qualità delle cure

Il Registro dei tumori

Istituto cantonale di patologia

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I C P I C P

Una fonte di dati utili e preziosi

Monitorare per migliorare la qualità delle cure

Nonostante la frequenza dei tumori sia in aumento, i dati relativi alla sopravvivenza alla malattia sono molto incoraggianti: i pazienti vivono più a lungo grazie al miglioramento costante delle cure e alla diagnostica precoce.

Il Ticino è il primo cantone in Svizzera ad aver realizzato uno strumento di lavoro dettagliato ad uso dei medici e a beneficio dei pazienti (Progetto QC3: Quality of Clinical Cancer Care), che permette di produrre dati circa la qualità delle cure oncologiche.

In Ticino sono in aumento i tumori della mammella, della tiroide, della prostata e il melanoma cutaneo. Diminuisce, invece, il tumore del polmone nell’uomo mentre nelle donne si evidenzia una continua tendenza all’aumento, conse-guenza dell’accresciuto numero di donne fumatrici, un comportamento in controtendenza rispetto a quello dei maschi tra i quali il numero di ex-fumatori è aumentato.Da questi esempi emerge un compito fondamentale del Registro cantonale dei tumori: monitorare l’evoluzione dei tumori nella popolazione ticinese. Ciò permette di valutare quali siano i fattori che influenzano l’insorgenza e la prognosi dei tumori. Qualche esempio in proposito. L’incidente nucleare di Chernobyl ha avuto un effetto sulla nostra popolazione? La diagnosi pre-coce del tumore al seno è efficace? La prevenzione dei melanomi porta a una riduzione delle diagnosi in fase avanzata? Le risposte a questi e ad altri quesiti sono ottenibili dall’analisi condotta nel tempo dei dati annualmente raccolti dal Registro per più di 2500 pazienti.

Anche se per determinati aspetti della pratica clinica oncologica già produ-ciamo in Ticino indicatori qualitativi di outcome (cioè i diversi risultati nella cura dei tumori) proprio in base ai dati del Registro tumori (ad esempio, i tassi di mortalità o la probabilità di sopravvivenza), al medico servono indica-zioni sempre più precise e dettagliate, secondo i criteri della medicina basata sull’evidenza scientifica. La continua valutazione della qualità delle cure sta diventando un compito sempre più importante per il Registro tumori.

Le analisi dei dati raccolti dai Registri tumori sono fondamentali in campo oncologico. I dati sono alla base della pianificazione sanitaria e della ricerca oncologica; della formulazione di ipotesi di lavoro; della valutazione e sviluppo della prevenzione; per studi e approfondimenti specifici o richieste di consu-lenza. Chi utilizza più spesso i dati e le analisi dei Registri sono gli addetti alla Sanità del nostro Cantone, ma i dati sono anche a disposizione di Organizza-zioni del settore come l’Istituto Nazionale di Epidemiologia e Registrazione (NICER) o l’Agenzia Internazionale di Ricerca Contro il Cancro (IARC) di Lione. Presso il Registro si conducono studi specifici, in modo particolare quelli relativi alla prognosi delle malattie.

Grazie a gruppi di lavoro di esperti sanitari del Canton Ticino - rappresen-tanti tutte le maggiori discipline coinvolte nella cura dei pazienti oncologici - che hanno condotto ricerche sulla base della letteratura scientifica recente e delle linee-guida nazionali ed internazionali per l’oncologia, sono state cre-ate delle liste di indicatori ritenuti necessari per una valutazione qualitativa dettagliata delle cure. Attraverso l’analisi dei dati raccolti è possibile un’osser-vazione continua delle modalità di diagnosi e trattamento dei tumori utilizzate sul nostro territorio.

Il Registro dei tumoriIl Registro dei tumori

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PresentazioneI C P I C P

Osserviamo al microscopio la stessa malattia con metodi diversi. Integrando le nostre valutazioni raggiungiamo la precisione diagnostica necessaria

Dr.ssa med. L. Leoncini, FMH in medicina interna e ematologia,Clinica Luganese, Lugano

I metodi sofisticati di diagnosi e di caratterizzazione biologica dei tumori progressivamente messi in atto nell’ultimo decennio presso l’ICP, ci permettono di personalizzare sempre di più la terapia dei tumori

Prof. Dr. med. M. Ghielmini, Primario Oncologia Medica, IOSI, Bellinzona

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Formazione ed insegnamento

Istituto cantonale di patologia

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PresentazioneI C P I C P

L’attività nell’ambito della formazione ed insegnamento dell’ICP è articolata in diversi settori ed è in costante aumento.

Il personale dell’ICP organizza regolarmente seminari per medici specialisti in anatomia-patologica e partecipa attivamente alle Giornate di formazione per medici operanti sul territorio cantonale, trattando temi d’attualità in oncologia. In quest’ambito, sono da rilevare le numerose relazioni tenute in occasione dei corsi rivolti agli oncologi organizzati dalla European School of Oncology (ESO) e i numerosi contributi a favore dei medici di base pubblicati sulla Tribuna Medica Ticinese

Il personale dell’ICP collabora con la Scuola Superiore Medico Tecnica (SSMT) di Locarno e con la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) di Lugano, sia organizzando singole conferenze su specifici argo-menti, sia in termini di co-gestione di corsi di formazione tecnici e scientifici. Negli ultimi anni sono anche state soddisfatte numerose richieste da parte di altre Scuole paramediche, dando la possibilità ad allievi e professionisti nel campo sanitario di visitare l’Istituto: per queste visite, l’ICP mette a disposi-zione personale specializzato per informare dettagliatamente gli ospiti circa l’attività, le strumentazioni e l’importante ruolo dell’Istituto al servizio della salute dei cittadini. Per quel che riguarda la formazione pratica, viene offerta la possibilità agli studenti di medicina di svolgere periodi di formazione sotto la supervisione dell’équipe medica, e agli allievi della SSMT di svolgere rego-larmente stages presso i laboratori di Patologia Clinica, Citologia e Patologia Molecolare.

Per il ricercatore, proteso a comprendere i meccanismi di base delle risposte dell’organismo, è indispensabile una fattiva collaborazione con i patologi per fornire ai pazienti nuovi strumenti di diagnosi e terapia

Dr med M. U. Guccioni, specialista in ematologiaVice-direttore, Istituto di Ricerca in Biomedicina, Bellinzona

Formazione ed Insegnamento

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L’attività scientifica

Istituto cantonale di patologia

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PresentazioneI C P I C PL’attività scientifica

Durante gli ultimi 10 anni, l’ICP ed il RT hanno pubblicato 158 lavori in riviste scientifiche specializzate soggette a peer-review (revisione dei lavori proposti da parte di comitati scientifici ad hoc), partecipato nel contesto di gruppi di lavoro alla pubblicazione di 44 studi clinici, presentato in forma di poster oppure di comunicazioni orali 171 lavori a congressi nazionali ed internazionali e pubblicato più di 100 contributi in riviste non peer-reviewed.

La sola attività diagnostica di routine non può di per sé favorire il migliora-mento delle competenze e della qualità dei servizi. Anche se presso l’ICP non lavorano ricercatori professionisti, l’attività scientifica è parte integrante dell’Istituto in quanto favorisce lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici e pro-muove la qualità dell’attività svolta. Da un lato, si persegue una migliore e più estesa comprensione dei meccanismi molecolari che provocano la can-cerogenesi, comprensione necessaria per identificare nuove alterazioni che possano essere utilizzate nella pratica clinica, sia per la diagnosi, sia per lo sviluppo di terapie sempre più mirate. Anche la ricerca di tipo epidemiologico condotta dal Registro Tumori ha un importante rilievo, perché permette svi-luppi significativi nei campi della prevenzione e della qualità delle cure oncolo-giche. La ricerca condotta presso l’ICP e il RT è quindi di tipo ”translazionale“, ossia mirata a portare conoscenze di base in campo biomedico direttamente a beneficio del paziente e della popolazione.

Il personale dell’ICP è impegnato in numerosi progetti che riguardano sia le malattie neoplastiche più diffuse (tumori del colon-retto e polmonari), sia quelle più rare (tumori tiroidei, tumori del piccolo intestino, tumori stromali gastrointestinali). A questo scopo, con il supporto di Fondazioni private tra le quali Oncosuisse, la Fondazione Ticinese per la ricerca contro il Cancro e la Fondazione San Salvatore, viene offerta la possibilità a studenti in biologia o in medicina di svolgere lavori di tesi o di dottorato. Segnaliamo inoltre che l’ICP è impegnato a sostenere progetti di altre Istituzioni scientifiche, in particolare, dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, che si avvale della competenza specifica dell’ICP e della documentazione in suo possesso, in particolare dell’archivio dei tessuti tumorali conservato nella nostra sede.

Il patologo è sia lo specialista di riferimento per discutere casi clinici particolari, sia colui che verifica la qualità del mio lavoro

Dr. med. L. Bronz, FMH Ginecologia ed Ostetrica, Bellinzona

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Le conclusioni e uno sguardo al futuro

Istituto cantonale di patologia

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PresentazioneI C P I C PLe conclusioni e uno sguardo al futuro

Una buona collaborazione di medici, ospedali e cliniche con l’ICP significa contribuire a mantenere in Ticino le competenze di una disciplina medica altamente specializzata e a garantire ai cittadini un servizio di altissima qualità.

Lo sviluppo dell’Istituto cantonale di patologia e del Registro dei tumori deve essere commisurato alle esigenze e alle caratteristiche del territorio in termini di popolazione, attività clinica, insegnamento e ricerca scientifica. In quest’ottica, la presenza di un unico Istituto di patologia sul territorio cantonale acquista un enorme valore e garantisce le possibilità di crescita in futuro. E’ importante che tutti gli attori nel campo sanitario e i politici pren-dano conoscenza dell’importanza e delle potenzialità di questa Istituzione e dei rischi che potrebbero generarsi in caso di frammentazione dell’attività di diagnosi in più Centri o in altri Istituti pubblici e privati svizzeri.

Nei prossimi anni sarà importante continuare ad investire in risorse umane e nuove tecnologie nel campo diagnostico: parallelamente, si dovranno creare spazi adeguati per le attività. In tal senso è allo studio un progetto di amplia-mento e ristrutturazione dell’Istituto che permetterà di affrontare le nuove sfide a medio termine e di accompagnare l’evoluzione dell’ICP nel futuro.

Senza il patologo non sarebbe possibile discutere, programmare, effettuare in modo preciso e mirato moltissimi interventi di chirurgia oncologica

Dr med F. Fasolini, Primario di Chirurgia, Ospedale Beata Vergine, Mendrisio

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Tabelle e grafici

46Lista delle pubblicazioni

2012 - 2004

60Tabelle e grafici

Istituto cantonale di patologia

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I C P I C P

Lista dellepubblicazioni

2012001. Bongiovanni M, Spitale A, Faquin

WC, Mazzucchelli L, Baloch ZW. The Bethesda system for reporting thyroid cytopatho-logy: a meta-analysis. Acta Cytol 2012;56:333-339.

002. Guillemot L, Schneider Y, Brun P, Castagliuolo I, Pizzuti D, Martines D, Jond L, Bongiovanni M, Citi S. Cingulin is dispensable for epithelial barrier function and tight junction structure, and plays a role in the control of claudin-2 expression and response to duodenal mucosa injury. J Cell Sci 2012;125:5005-5014.

003. Pusztaszeri M, Triponez F, Pache JC, Bongiovanni M. Riedel’s Thyroiditis with Increased IgG4 Plasma Cells: Evidence for an Underlying IgG4-Related Sclerosing Disease? Thyroid 2012;22:964-968.

004. Houimel M, Mazzucchelli L. hCXCR1 and hCXCR2 antagoni-sts derived from combinatorial peptide libraries. Cytokine 2012;57:322-331.

005. Martin V, Botta F, Zanellato E, Molinari F, Crippa S, Mazzucchelli L, Frattini M. Molecular characte-rization of EGFR and EGFR-down-stream pathways in triple negative breast carcinomas with basal like features. Histol Histopathol 2012;27:785-792.

006. Crippa S, Dina R.The interob-server reproducibility of thyroid fine-needle aspiration using the UK Royal College of Pathologists’ classification system. Am J Clin Pathol 2012;137:833-835.

007. Martin V, Camponovo A, Ghi-sletta M, Bongiovanni M, Mazzuc-chelli L. Internal quality assurance program for ERBB2 (HER2) testing improves the selection of breast cancer patients for treatment with trastuzumab. Pathology Res Int 2012;2012:261857.

008. Tralongo V, Becchina G, Nagar C, Ottoveggio G, Mason S, Seno B, Sessa F, Frattini M, Genovese F. Primary follicular lymphoma of the epididymis positive for t(14;18)(q32;q21)/IGH-BCL2 and negative for BCL2 protein expression: a case report. J Med Case Rep 2012;6:24.

009. Miranda C, Nucifora M, Molinari F, Conca E, Anania MC, Bordoni A, Saletti P, Mazzucchelli L, Pilotti S, Pierotti MA, Tamborini E, Greco A, Frattini M. KRAS and BRAF muta-tions predict primary resistance to imatinib in gastrointestinal stromal tumors. Clin Cancer Res 2012;18:1769-1776.

010. Sartore-Bianchi A, Fieuws S, Veronese S, Moroni M, Personeni N, Frattini M, Torri V, Cappuzzo F, Vander Borght S, Martin V, Skokan M, Santoro A, Gambacorta M, Tejpar S, Varella-Garcia M, Siena S. Standardisation of EGFR FISH in colorectal cancer: results of an international interlaboratory reproducibility ring study. J Clin Pathol 2012;65:218-223.

011. Houimel M, Mazzucchelli L. Ran-dom phage-epitope library based identification of a peptide anta-gonist of Mac-1 β2 integrin ligand binding. Matrix Biol 2012;31:66-77.

012. Tripodi F, Pagliarin R, Fumagalli G, Bigi A, Fusi P, Orsini F, Frattini M, Coccetti P. Synthesis and biolo-gical evaluation of 1,4-diaryl-2-a-zetidinones as specific anticancer agents: activation of adenosine monophosphate activated protein kinase and induction of apoptosis. J Med Chem 2012;55:2112-2124.

013. Molinari F, Frattini M. KRAS mutational test for metastatic colorectal cancer patients: not just a technical problem. Expert Rev Mol Diagn 2012;12:123-126.

014. Carrascosa C, Obula RG, Mis-siaglia E, Lehr HA, Delorenzi M, Frattini M, Rüegg C, Mariotti A. MFG-E8/lactadherin regulates cyclins D1/D3 expression and enhances the tumorigenic poten-tial of mammary epithelial cells. Oncogene 2012;31:1521-1532.

015.

016. Bongiovanni M, Mazzucchelli L, Martin V, Crippa S, Bolli M, Suriano S, Giovanella L. Images in Endocrine Pathology: a starry-sky in the thyroid. Endocr Pathol 2012;23:79-81.

017. Conconi A, Ponzio C, Lobetti-Bo-doni C, Motta M, Rancoita PM, Stathis A, Moccia AA, Mazzuc-chelli L, Bertoni F, Ghielmini M, Cavalli F, Zucca E. Incidence, risk factors and outcome of histological transformation in fol-licular lymphoma. Br J Haematol 2012;157:188-196.

018. Bongiovanni M, Suriano S, Bolli M, Cattaneo F, Fasolini F, Giovanella L. Ectopic substernal thyroid tissue: a challenging differential diagnosis. J Clin Endocrinol Metab 2012;97:719-720.

019. Martin V, Banfi S, Bordoni A, Leo-ni-Parvex S, Mazzucchelli L. Pre-sence of cytogenetic abnorma-lities in Spitz naevi: a diagnostic challenge for fluorescence in-situ hybridization analysis. Histopa-thology 2012;60:336-346.

020. Joensuu H, Vehtari A, Riihimäki J, Nishida T, Steigen SE, Brabec P, Plank L, Nilsson B, Cirilli C, Braconi C, Bordoni A, Magnusson MK, Linke Z, Sufliarsky J, Federico M, Jonasson JG, Dei Tos AP, Rutkowski P. Risk of recurrence of gastrointestinal stromal tumour after surgery: an analysis of poo-led population-based cohorts. Lancet Oncol 2012;13:265-274.

021. Bongiovanni M, Crippa S, Baloch Z, Piana S, Spitale A, Pagni F, Mazzucchelli L, Di Bella C, Faquin W. Comparison of 5-tiered and 6-tiered diagnostic systems for the reporting of thyroid cytopathology: A multi-institu-tional study. Cancer Cytopathol 2012;120:117-125.

022. Bongiovanni M, Krane JF, Cibas ES, Faquin WC. The atypical thyroid fine-needle aspiration: Past, present, and future. Cancer Cytopathol 2012;120:73-86.

015.Impact of preoperative radiotherapy on survival in locally advanced rectal cancer: an observational population-based study from the South of Switzerland

Preoperative radiotherapy (RT) followed by surgery iswidely accep-ted in the treatment of locally advanced rectal cancer (LARC). This study aimed to estimate at the population-based level the impact of preoperative RT on overall survival (OS) and cancer-specific sur-vival (CSS) in LARCs diagnosed in Southern Switzerland between 1996 and 2007. All patients with LARC were selected from the TicinoCancerRegistry database. Patients were categorized accor-ding to the first administered treatment: preoperative radiothe-rapy (RT) followed by surgery (RT+) versus surgery (RT–). Clinical–pathological characteristics and 5-year OS and CSS were analysed. Among 384 patients with LARC, 54% underwent preoperative RT, occurring more frequently in the mid-distal part of the rectum compared with the RT– group (74.8 vs. 29.8%, respectively). Both 5-year OS and CSS significantly improved in RT+ patients (OS: 68 vs. 54%, respectively; CSS: 71 vs. 63%, respectively). The adju-sted hazard ratio for all death was equal to 0.66 (95% confidence interval: 0.46; 0.97); similarly, the hazard ratio for cancer-speci-fic death was 0.63 (95% confidence interval: 0.39; 0.99). These observational population-based results, after controlling for most important diagnostic and clinical prognostic factors, confirm the benefit of preoperative RT of LARC, even if the magnitude seems greater than expected in clinical trials results. Additional studies are needed, particularly with regard to the possible effect of standardized staging procedure and multidisciplinary discussion on patient outcome. European Journal of Cancer Prevention 2012; 21:139–146.

Alessandra Spitale Alessandra Franzetti-PellandaPaola MazzolaAntonella RichettiLuca Mazzucchelliand Andrea Bordoni

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

2011

2010

025.Increased Detection Sensitivity for KRAS Mutations Enhances the Prediction of Anti-EGFR Monoclonal Antibody Resistance in Metastatic Colorectal Cancer

PURPOSE: KRAS mutations represent the main cause of resistance to anti-epidermal growth factor receptor (EGFR) monoclonal antibodies (MoAbs) in metastatic colorectal cancer (mCRC). We evaluated whether highly sensitive methods for KRAS investigation improve the accuracy of predictions of anti-EGFR MoAbs efficacy.EXPERIMENTAL DESIGN: We retrospectively evaluated objective tumor responses in mCRC patients treated with cetuximab or panitumumab. KRAS codons 12 and 13 were examined by direct sequencing, MALDITOF MS, mutant-enriched PCR, and enginee-red mutant-enriched PCR, which have a sensitivity of 20%, 10%, 0.1%, and 0.1%, respectively. In addition, we analyzed KRAS codon 61, BRAF, and PIK3CA by direct sequencing and PTEN expression by immunohistochemistry.RESULTS: In total, 111 patients were considered. Direct sequen-cing revealed mutations in codons 12 and 13 of KRAS in 43/111 patients (39%) and BRAF mutations in 9/111 (8%), with almost all of these occurring in nonresponder patients. Using highly sensi-tive methods, we identified up to 13 additional KRAS mutations compared with direct sequencing, all occurring in nonresponders. By analyzing PIK3CA and PTEN, we found that of these 13 patients, 7 did not show any additional alteration in the PI3K pathway.CONCLUSIONS: The application of highly sensitive methods for the detection of KRAS mutations significantly improves the identifica-tion of mCRC patients resistant to anti-EGFR MoAbs. Clin CancerRes 2011; 17:4901–14.

Francesca Molinari Lara Felicioni Michela Buscarino Sara De Dosso Fiamma Buttitta Sara Malatesta Alessandra MoviliaMarco Luoni Renzo Boldorini Oscar Alabiso Salvatore Girlando Barbara SoiniAlessandra Spitale Federica Di NicolantonioPiercarlo SalettiStefano CrippaLuca Mazzucchelli

Antonio MarchettiAlberto Bardelli and Milo Frattini

023. Ono JC, Wilbur DC, Lee H, Yang J, Krane JF, Bongiovanni M, Faquin WC. Cytologic features of focal papillary thyroid carcinoma arising within follicular adenoma: A Masked Cytomorphologic Analysis of 17 Cases. Acta Cytol 2011;55:531-538.

025.

026. Giovanella L, Ceriani L, Bongio-vanni M. Calcitonin measure-ment on fine needle washouts: preanalytical issues and normal reference values. Diagn Cytopa-thol 2011;50:407-408.

027. Suriano S, Ceriani L, Gertsch P, Crippa S, Giovanella L. Accessory spleen mimicking a pancreatic neuroendocrine tumor. Tumori 2011;97:39e-41e.

028. Giovanella L, Suriano S, Cattaneo F, Bongiovanni M. False-positive calcitonin results in patients with benign goiter. Clin Chem Lab Med 2011;50:407-408.

029. Faquin WC, Bongiovanni M, Sadow PM. Update in Thyroid Fine Needle Aspiration. Endocr Pathol 2011;22:178-183.

030. Manni M, Granstein RD, Maestroni G. β2-Adrenergic agonists bias TLR-2 and NOD2 activated den-dritic cells towards inducing an IL-17 immune response. Cytokin 2011;55:380-386.

031. Bongiovanni M, Cibas ES, Faquin WC. The role of thyroid fine needle aspiration cytology and the Bethesda system for reporting thyroid cytopathology. Diagnostic Histopathology 2011;17:95-105.

032. Adami M, Marsteller I, Mazzuc-chelli L, Cerny A, Bernasconi E, Bertoli R. Granulomatous hepatitis after intravesical bacillus Cal-mette-Guérin treatment. Scand J Infect Dis 2011;43:55-57.

033. Maurer CA, Renzulli P, Kull C, Käser SA, Mazzucchelli L, Ulrich A, Büchler MW. The impact of the introduction of total mesorectal excision on local recurrence rate and survival in rectal cancer: long-term results. Ann Surg Oncol 2011;18:1899-1906.

034. Laury AR, Bongiovanni M, Tille JC, Kozakewich H, Nosé V. Thyroid pathology in PTEN-hamartoma tumor syndrome: characteri-stic findings of a distinct entity. Thyroid 2011;21:135-144.

035. Pirker R, Herth FJ, Kerr KM, Fili-pits M, Taron M, Gandara D, Hirsch FR, Grunenwald D, Popper H, Smit E, Dietel M, Frattini M, Marchetti A, Manegold C, Schirmacher P, Thomas M, Rosell R, Cappuzzo F, Stahel R; European EGFR Work-shop Group. Consensus for EGFR mutation testing in non-small cell lung cancer: results from a Euro-pean workshop. J Thorac Oncol 2010;5:1706-1713.

036. Zlobec I, Kovac M, Erzberger P, Molinari F, Bihl MP, Rufle A, Foe-rster A, Frattini M, Terracciano L, Heinimann K, Lugli A. Combi-ned analysis of specific KRAS mutation, BRAF and microsatellite instability identifies progno-stic subgroups of sporadic and hereditary colorectal cancer. Int J Cancer 2010;127:2569-2575.

037. De Dosso S, Martin V, Zanellato E, Frattini M, and Saletti P. Molecu-lar characterization and response to cetuximab in a patient with refractory squamous cell anal carcinoma. Tumori 2010;96:627-629.

038. De Roock W, Jonker DJ, Di Nicolantonio F, Sartore-Bianchi A, Tu D, Siena S, Lamba S, Arena S, Frattini M, Piessevaux H, Van Cutsem E, O’Callaghan CJ, Khambata-Ford S, Zalcberg JR, Simes J, Karapetis CS, Bardelli A, Tejpar S. Association of KRAS p.G13D mutation with outcome in patients with chemotherapy-re-fractory metastatic colorectal cancer treated with cetuximab. JAMA 2010;304:1812-1820.

039. Giovanella L, Fasolini F, Suriano S, Mazzucchelli L. hyperfunctio-ning solid/trabecular follicular carcinoma of the thyroid gland. J Oncol 2010; article ID 635984

040. Zlobec I, Molinari F, Martin V, Mazzucchelli L, Saletti P, Trezzi R, Dosso SD, Vlajnic T, Frattini M, Lugli A. Tumor budding predicts response to anti-EGFR therapies in metastatic colorectal cancer patients. World J Gastroenterol 2010;16:4823-4831.

041. Yerly S, Triponez F, Meyer P, Kumar N, Bongiovanni M. Medul-lary thyroid carcinoma, small cell variant, as a diagnostic challenge on fine needle aspiration: a case report. Acta Cytol 2010;54:911-917.

024. Bordoni A, Bongiovanni M, Maz-zucchelli L, Spitale A. Impact of histopathological diagnosis with ancillary immunohistochemical studies on lung cancer subtypes incidence and survival: a population-based study. J Can-cer Epidemiol 2011;2011: article ID 275758.

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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50 51

I C P I C P

042. De Dosso S, Molinari F, Martin V, Frattini M, Saletti P. Molecular characterisation and cetuxi-mab-based treatment in a patient with refractory small bowel ade-nocarcinoma. Gut. 2010;59:1587-1588.

043. Di Nicolantonio F, Arena S, Tabernero J, Grosso S, Molinari F, Macarulla T, Russo M, Cancelliere C, Zecchin D, Mazzucchelli L, Sasazuki T, Shirasawa S, Geuna M, Frattini M, Baselga J, Gallicchio M, Biffo S, Bardelli A. Deregulation of the PI3K and KRAS signa-ling pathways in human cancer cells determines their response to everolimus. J Clin Invest 2010;120:2858-2866.

044. Crippa S, Mazzucchelli L, Cibas ES, Ali SZ. The Bethesda System for reporting thyroid fine-nee-dle aspiration specimens. J Clin Pathol 2010;134:343-344.

045. De Roock W, Claes B, Berna-sconi D, De Schutter J, Biesmans B, Fountzilas G, Kalogeras KT, Kotoula V, Papamichael D, Laurent-Puig P, Penault-Llorca F, Rougier P, Vincenzi B, Santini

D, Tonini G, Cappuzzo F, Frattini M, Molinari F, Saletti P, De Dosso S, Martini M, Bardelli A, Siena S, Sartore-Bianchi A, Tabernero J, Macarulla T, Di Fiore F, Gangloff AO, Ciardiello F, Pfeiffer P, Qvor-trup C, Hansen TP, Van Cutsem E, Piessevaux H, Lambrechts D, Delorenzi M, Tejpar S. Effects of KRAS, BRAF, NRAS, and PIK3CA mutations on the efficacy of cetu-ximab plus chemotherapy in che-motherapy-refractory metastatic colorectal cancer: a retrospective consortium analysis. Lancet Oncol 2010;11:753-762.

046. Conconi A, Motta M, Bertoni F, Piona C, Stathis A, Wannesson L, Gracia E, Filho VB, Abreu DR, Mian M, Froesch P, Mazzucchelli L, Ghielmini M, Cavalli F, Zucca E. Patterns of survival of follicular lymphomas at a single institution through three decades. Leuk Lym-phoma 2010;51:1028-1034.

047. Lerch E, Györik S, Feilchenfeldt J, Mazzucchelli L, Quadri F. A case of lenalidomide-induced hypersen-sitivity pneumonitis. Onkologie 2010;33:249-252.

048. Zlobec I, Molinari F, Kovac M, Bihl MP, Altermatt HJ, Diebold J, Frick H, Germer M, Horcic M, Montani M, Singer G, Yurtsever H, Zettl A, Terracciano L, Mazzucchelli L, Saletti P, Frattini M, Heinimann K, Lugli A. Prognostic and predictive value of TOPK stratified by KRAS and BRAF gene alterations in spo-radic, hereditary and metastatic colorectal cancer patients. Br J Cancer 2010;102:151-161.

049. Franceschi S, Lise M, Clifford GM, Rickenbach M, Levi F, Maspoli M, Bouchardy C, Dehler S, Jundt G, Ess S, Bordoni A, Konzelmann I, Frick H, Dal Maso L, Elzi L, Furrer H, Calmy A, Cavassini M, Ledergerber B, Keiser O; Swiss HIV Cohort Study. Changing patterns of cancer incidence in the early- and late-HAART periods: the Swiss HIV Cohort Study. Br J Cancer 2010;103:416-422.

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055.Assessment of breast cancer opportunistic screening byclinical–pathological indicators: a population-based study

BACKGROUND: Although some clinical – pathological features of breast cancers, such as the incidence of ductal cancerin situ (DCIS) and the diameter of invasive tumours, are sensitive indica-tors of early detection, comprehensive population-based studies of opportunistic screening are needed.METHODS: Cases of DCIS or invasive breast cancer diagnosed in 1996 – 2007 were identified from the Ticino Cancer Registry (south of Switzerland). Time trends of age-adjusted incidence and mortality, as well as main clinical – pathological features, such as tumour diameter, AJCC stage and histological grade, were analy-sed.RESULTS: A total of 3047 incident cases of female breast cancer were identified. The proportion of DCIS with respect to invasive cases increased from 5.8% in the period 1996 – 2001 to 6.4% in the period 2002 – 2007. The median tumour size of invasive can-cers decreased from 20 mm in 1996 – 2001 to 18 mm in 2002 – 2007 (Po0.0001). An increase in well/moderately differentiated invasive tumours, from 67% in the period 1996 – 2001 to 73% in 2002 – 2007 (Po0.001), was detected and resulted in an Annual Percentage Change of incidence of 2.8 (95% confidence interval: 1.3; 4.3).CONCLUSION: An opportunistic screening strategy can lead to an improvement of prognostic features at diagnosis, but these featu-res are still less favourable than those achieved by organised scre-ening programmes. British Journal of Cancer 2009; 101:1925-1931.

Andrea BordoniNicole Probst-HenschLuca MazzucchelliAlessandra Spitale

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Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

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Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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PresentazioneI C P I C P

Non potrei iniziare il trattamento di nessun paziente senza le informazioni di qualità fornite dall’ICP che permettono di dare un nome a ciascuna malattia e di caratterizzarla

Dr.ssa med. A. Franzetti PellandaPrimario radio-oncologia Clinica Luganese, Lugano

Devo fornire al patologo una biopsia epatica rappresentativa e tutte le notizie cliniche pertinenti. Solo così lui riesce ad interpretare quello che osserva al microscopio. È una questione di affiatamento e fiducia reciproca

Dr. med. F. Bihl, Gastroenterologia ed epatologia FMH, Lugano e medico consulente di epatologia Ente Ospedaliera Cantonale

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I C P I C P

2006

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Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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58 59

I C P I C P

129. Maestroni GJ. Adrenergic modu-lation of dendritic cells function: relevance for the immuneho-meostasis. Curr Neurovasc Res 2005;2:169-173.

130. Srinivasan V, Pandi-Perumal SR, Maestroni GJ, Esquifino AI, Hardeland R, Cardinali DP. Role of melatonin in neurodegene-rative diseases. Neurotox Res 2005;7:293-318.

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132. Martinelli G, Laszlo D, Ferreri AJ, Pruneri G, Ponzoni M, Conconi A, Crosta C, Pedrinis E, Bertoni

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134. Soldini D, Zwahlen H, Gabutti L, Marzo A, Marone C. Pharma-cokinetics of N-acetylcysteine following repeated intravenous infusion in haemodialysed patients. Eur J Clin Pharmacol 2005;60:859-864.

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2004136. Riemer AB, Klinger M, Wagner

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137. Traggiai E, Chicha L, Mazzuc-chelli L, Bronz L, Piffaretti JC, Lanzavecchia A, Manz MG. Development of a human adaptive immune system in cord blood cell-transplanted mice. Science 2004;304:104-107.

138. Reubi JC, Körner M, Waser B, Mazzucchelli L, Guillou L. High expression of peptide receptors as a novel target in gastrointesti-nal stromal tumours. Eur J Nucl Med Mol Imaging 2004;31:803-810.

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142. Ferreri AJ, Campo E, Ambro-setti A, Ilariucci F, Seymour JF, Willemze R, Arrigoni G, Rossi G, López-Guillermo A, Berti E, Eriks-son M, Federico M, Cortelazzo S, Govi S, Frungillo N, Dell’Oro S, Lestani M, Asioli S, Pedrinis E, Ungari M, Motta T, Rossi R, Artusi T, Iuzzolino P, Zucca E, Cavalli F, Ponzoni M. Anthracycline-based chemotherapy as primary treat-ment for intravascular lymphoma. Ann Oncol 2004;15:1215-1221.

143. Rosso S, Spitale A, Balzi D, Franceschi S, Zanetti R. Estimate of cancer incidence in Italian regions, 2001. Epidemiol Prev 2004;28:247-257.

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145. Crocetti E, Capocaccia R, Casella C, Guzzinati S, Ferretti S, Rosso S, Sacchettini C, Spitale A, Stracci F, Tumino R. Network of the Italian Cancer Registries (AIRT). Population-based incidence and mortality cancer trends (1986-1997) from the network of Italian cancer registries. Eur J Cancer Prev 2004;13:287-295.

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2003147. Burri P, Djonov V, Aebersold DM,

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158. Zucca E, Conconi A, Pedrinis E, Cortelazzo S, Motta T, Gospoda-rowicz MK, Patterson BJ, Ferreri AJ, Ponzoni M, Devizzi L, Giardini R, Pinotti G, Capella C, Zinzani PL, Pileri S, López-Guillermo A, Campo E, Ambrosetti A, Baldini L, Cavalli F. International Extra-nodal Lymphoma Study Group. Nongastric marginal zone B-cell lymphoma of mucosa-asso-ciated lymphoid tissue. Blood 2003;101:2489-2495.

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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60 61

I C P I C P

Tabelle e grafici

Evoluzione del numero di pazienti con analisi istologiche eseguite presso l’ICP (2003-2012)

Evoluzione del numero di pazienti con analisi citologiche eseguite presso l’ICP (2003-2012)

2012 — 25’296 2011 — 24’113 2010 — 22’5542009 — 21’608

2008 — 21’001 2007 — 21’305 2006 — 20’7882005 — 20’295

2004 — 19’3322003 — 17’523

2012 — 41’151 2011 — 36’700 2010 — 32’9432009 — 32’096

2008 — 32’884 2007 — 32’993 2006 — 31’9582005 — 35’637

2004 — 37’6212003 — 36’126

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

Ovaio Tiroide Stomaco Rene Utero Retto Linfomi Fegato

Cute, melanoma

Vescica urinaria

Colon

Polmone

Prostata

Mammella

30

41

308

28 33

1835

4228

4244 48

13

504

0

1952

7683

135

84

238

318

Numero medio di nuovi pazienti /anno delle localizzazioni tumorali più frequenti. Canton Ticino, 2008-2012.

Donne – Uomini

Donne Uomini

Ovaio 30 •

Tiroide 30 8

Stomaco 28 33

Rene 18 35

Utero 41 •

Retto 28 42

Linfomi 44 42

Fegato 13 48

Cute, melanoma 40 50

Vescica 19 52

Colon 76 83

Polmone 84 135

Prostata • 238

Mammella 318 •

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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64 65

I C P I C P

Trend di incidenza delle localizzazioni tumorali più frequenti.Canton Ticino, 1996-2012.(Nuove diagnosi per 100’000 abitanti / anno)

1996-1997 1998-2000 2001-2003 2004-2006 2007-2009 2010-2012

70

60

50

40

30

20

10

0

Tassi di incidennza standardizzati

1996-97 1998-00 2001-03 2004-06 2007-09 2010-12

Mammella 55.41 61.50 57.02 67.61 63.10 69.79

Prostata 26.18 27.70 39.60 42.53 51.93 43.28

Polmone 41.22 42.13 43.82 42.39 40.23 44.69

Colon 29.37 28.04 28.01 31.44 30.04 28.71

Cute, Melanoma 15.01 13.89 22.34 21.85 19.06 21.49

Linfomi 23.61 21.30 21.09 21.97 18.51 18.29

Stomaco 15.71 14.74 13.48 11.59 10.03 11.19

Retto 12.45 13.25 13.45 14.13 12.06 13.70

Fegato 11.64 12.70 12.66 10.93 12.05 11.78

Vescica 13.22 13.87 12.88 12.11 13.58 11.69

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Personale 4'958'504 4’882’318 4’940’912 5’330’144 5’160’460 5’335’524 5’396’140 5’711’526 5’788’605 5’788’605

Formazione 23'949 15’466 25’184 31’811 35’394 38’660 43’710 41’538 38’940 38’940

Materiale di consumo 1'010'738 1’072’108 1’143’630 1’158’283 1’205’559 1’433’942 1’324’075 1’696’019 1’630’535 1’690’034

Acquisto attrezzature 696'737 420’141 526’582 568’484 584’051 506’383 420’444 636’466 483’502 586’800

Beni e servizi 624'601 584’074 582’734 540’557 559’972 436’852 295’328 311’966 149’634 272’215

Riassunto dei principali costi(in franchi)

Ripartizione dei costi Andamento costi e ricavi dal 2003(in franchi)

Personale

70%Materiale di consumo

20%Acquiso attrezzature

7%Beni e servizi

3%

10’000’000

9’000’000

8’000’000

7’000’000

6’000’000

5’000’000

4’000’000

3’000’000

2’000’000

1’000’000

0

2012

2003 2005 20092007 20112004 2006 20102008 2012

Ricavi

Costi

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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68 69

PresentazioneI C P I C P

Proprio nei casi più difficili il mio occhio di clinico ha potuto avvalersi della lente del patologo, in quel dialogo costruttivo che ha sempre contraddistinto il nostro piacevole e fruttuoso rapporto

Dr. med. B. Balestra, Primario di medicina, Ospedale Beata Vergine, Mendrisio

Disporre di un servizio di patologia unico e di riferimento per tutto il Cantone è un grande vantaggio per il nostro lavoro

Dr.ssa med. E. CauzzaFMH radiologia, Bellinzona

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I C P I C P

Congressi o formazioni organizzati

Colloqui interdisciplinari

Relazioni svolte dai collaboratori ICP e Registro Tumori(Più di 200 relazioni in 10 anni, vedi anche: www.ti.ch/icp)

Congressi - Formazione - Workshop Anno Partecipanti

Gastroenterologia 2006 Medici specialisti, Ticino

Diagnostica di lesioni mammarie

2006 Medici specialisti, Ticino e Lombardia

Patologia mammaria 2007 (2 giorni) Medici patologi, Svizzera

Lesioni melanocitiche 2007 (1 giorno) Medici patologi, Svizzera

Patologia ginecologica e tumori rari

2007 (2 giorni) Medici patologi, Svizzera

Neoplasie gastro-enteriche: definizione e significato di alcune caratteristiche molecolari nella pratica quotidiana

2007 Medici specialisti, Ticino

Trattamenti mirati contro EGFR nei tumori del colon-retto: come predire la risposta farmacologica

2008 Medici specialisti, Ticino

Carcinoma della tiroide 2008 Medici specialisti, Ticino e Lombardia

Congresso annuale GRELL 2009 (3 giorni) Registri tumori di lingua latina (Europa, Centro-Sud America)

Congresso annuale Società svizzera di patologia

2009 (3 giorni) Medici patologi, Svizzera e Italia

Evoluzione della strategia terapeutica del cancro colon-retto

2010 Medici specialisti, Ticino

Citologia ginecologica 2010 Medici specialisti, Ticino

Tumori neuroendocrini, GIST e carcinoma gastrico: cosa c’è di nuovo?

2010 Medici specialisti, Ticino

Carcinomi del distretto testa-collo: novità e implicazioni cliniche

2011 Medici specialisti, Ticino

Carcinomi polmonari: ricerca di algoritmi per un miglior trat-tamento del paziente

2011 Medici specialisti, Ticino

Citopatologia ginecologica: novità in Ticino e altrove

2012 Medici specialisti, Ticino

Melanoma: finalmente buone nuove

2012 Medici specialisti, Ticinoe Lombardia

Colloquio / Tumorboard Cadenza Modalità

Chirurgia viscerale / EOC settimanale videoconferenza

Clinica S. Anna settimanale videoconferenza

Tumori testa-collo / EOC mensile videoconferenza

Ginecologia / EOC settimanale videoconferenza

Centro Senologico Svizzera Italiana / EOC

settimanale videoconferenza

Istituto Oncologico Svizzera Italiana bisettimanale sede IOSI Bellinzona

Clinica Luganese Moncucco settimanale videoconferenza

Ematologia IOSI e Clinica Luganese Moncucco

settimanale sede ICP Locarno

Urologia / EOC bisettimanale videoconferenza

Gastroenterologia / EOC trimestrale videoconferenza

Pneumologia / EOC trimestrale videoconferenza

Scraning mammografico mensile videoconferenza

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

Progetti in corso, Istituto di patologia

Titolo Collaborazione

Analisi di marcatori molecolari in neoplasie della tiroide

Caratterizzazione molecolare dei mesoteliomi Università di Novara, Italia

Caratterizzazione molecolare dei tumori acinari del pancreas

Università di Varese, Italia

Identificazione di una nuova metodica per l’analisi dei geni KRAS, BRAF e PIK3CA

Pentabase, Aarhus, Danimarca

Caratterizzazione dell’espressione di ROR1, sua associazione con le altre alterazioni molecolari e significato clinico nei tumori polmonari

Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

Caratterizzazione di HER2, TOP2A e PTEN in pazienti affetti da carcinoma gastrico trattati con chemioterapia adiuvante

Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

Caratterizzazione di ERCC1 e TS in pazienti affetti da carcinoma gastrico trattati con chemioterapia adiuvante

Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

Caratterizzazione molecolare del pathway di EGFR in pazienti affetti da carcinomi squamocellulari del canale anale

Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

Analisi dell’espressione di NEU3, suo effetto su EGFR e sulle terapie anti-EGFR nei pazienti affetti carcinoma colorettale

Università degli Studi di Milano-Bicocca, Milano, Italia

Caratterizzazione molecolare dei carcinomi colorettali trattati con chemioterapia adiuvante basata su fluoro o su fluoro-platino: analisi di ERCC1, KRAS, TP53, TS, MSI

Istituto Oncologico della Svizzera Italiana

Caratterizzazione molecolare degli adenocarcinomi del piccolo intestino

Università di Novara, Italia

Caratterizzazione molecolare dei carcinomi adenosquamosi del polmone

Università di Berna

Caratterizzazione dei carcinomi ad istologia mista dello stomaco

Università di Varese e Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Italia

Caratterizzazione molecolare dei linfomi MALT IELSG (International extranodal lymphoma study group), Bellinzona

Caratterizzazione molecolare dei linfomi follicolari extranodali

IELSG (International extranodal lymphoma study group), Bellinzona

Caratterizzazione citogenetica dei linfomi testicolari

Università di Varese, Italia

Significato predittivo delle mutazioni nei geni KRAS e Braf (picco di cloni e mutazioni rare) nel carcinoma colo-rettale

Istituto Toscano Tumori, Livorno e Università del Sacro Cuore, Roma, Italia

Attivazione di Myc nei linfomi diffusi a grandi cellule B

Università di Zurigo e Università di Barcellona, Spagna

Significato clinico del sequanziamento parallelo di DNA malattie linfoproliferative

Università di Zurigo e Università di Barcellona, Spagna

miRNA: un nuovo meccanismo regolatorio dell’espressione di MGMT nei glioblastomi

Università di Varese e Ospedale di Udine, Italia

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

Progetti in corso, Registro tumori

Titolo Collaborazione

QC3: indicatori di qualità delle cure oncologiche dei pazienti con tumori del colon e retto, prostata, ovaio e utero, polmoni in Ticino

Registro Tumori Ticino e medici specialisti del cantone

Incidenza per tipo istologico e fattori prognostici dei melanomi maligni in Ticino

Registro Tumori Ticino

Fattori prognostici, trattamenti e sopravvivenza dei pazienti con carcinoma epatocellulare

Registro Tumori Ticino e medici specialisti del cantone

Sopravvivenza generale e libera da malattia in pazienti con carcinoma mammario con linfonodo positivo versus micrometastasi

Registro Tumori Ticino

Fattori prognostici dei carcinomi colo-rettali in Ticino a confronto con regioni con screening programmato

Registro Tumori Ticino

Sopravvivenza delle 12 localizzazioni tumorali più frequenti in Ticino

Registro Tumori Ticino

Rischio di carcinoma epatocellulare nei pazienti colecistomizzati: studio collaborativo dei registri svizzeri

Istituto nazionale di epidemiologia e registrazione dei tumori (NICER), Università di Zurigo

Programma di vaccinazione contro l'HPV e insorgenza delle displasie e dei tumori della cervice uterina in Svizzera

NICER, Università di Zurigo

POC-PROSTATE: presa a carico e cure dei pazienti con carcinomi prostatici in Svizzera, studio collaborativo dei registri svizzeri

NICER, Università di Zurigo

POC-BREAST: presa a carico e cure dei pazienti con carcinomi al seno in Svizzera: studio collaborativo dei registri svizzeri

Registro Tumori di San Gallo

SNC- NICER project: analisi dell’incidenza dei tumori in Svizzera con i dati della coorte nazionale

NICER, Università di Zurigo

End-of-life care Project: studio sulle cure oncologiche nei pazienti terminali.

European Center for Pharmaceutical Medicine, Basilea

Trend dell’incidenza e delle caratteristiche prognostiche del cancro al seno nelle giovani donne

Gruppo per la registrazione epidemiologia dei paesi di lingua latina (GRELL), Nantes, Francia

Variabilità della soglia limite dei biomarker tumorali del cancro al seno in Europa

Gruppo per la registrazione epidemiologica dei tumori dei paesi di lingua latina (GRELL), Isti-tuto per lo studio e la prevenzione oncologica, Firenze, Italia

RARECARE: sopravvivenza ai tumori rari in Europa

Istituto Nazionale dei Tumori, Milano, Italia

EUROCARE V: sopravvivenza dei tumori in Europa

Istituto Nazionale dei Tumori, Milano, Italia

HAEMACARE: sopravvivenza tumori ematologici in Europa

Istituto Nazionale dei Tumori, Milano, Italia

European Cancer Observatory: sistema europeo informativo sui tumori

International Agency for Research on Cancer and European Network of Cancer Registries, Lione, Francia

ACCIS: Automated Childhood Cancer Information System, incidenza dei tumori pediatrici

International Agency for Research on Cancer, Lione, Francia

Swiss HIV Cohort Study: Studio multicentrico sull’incidenza dei tumori nei malati di HIV

International Agency for Research on Cancer, Lione, Francia

Studio collaborativo sull’incidenza e mortalità per melanomi cutanei in Europa

Erasmus medical university center, Rotterdam, Olanda

EUROCOURSE: Studio sulle potenzialità dei Registri tumori in Europa

Erasmus medical university center, Rotterdam, Olanda

Incidenza, fattori prognostici e biomolecolari dei tumori stromali GIST, Studio multicentrico europeo

University Central Hospital, Helsinki, Finlandia

CONCORD-2 Study: sopravvivenza ai tumori nel mondo,

London School of Hygiene and Tropical Medicine, Londra, UK

Atlante di incidenza e mortalità nei tumori nelle Regioni alpine

Institute for Epidemiology of Tilak, Austria

COBS: studio internazionale sulle cardiopatie e neoplasie polmonari in pazienti trattati con radioterapia per carcinoma del seno

University of Oxford, Oxford, UK

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

Indicators of Quality of Lung Cancer Care in Southern Switzerland

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

A. Bordoni 2013-2014 50’000

Accademia Svizzera delle

Scienze Mediche(ASSA)

Identification of new alterations in small bowel adenocarcinoma, through a massive sequencing methodology

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

F. Molinari 2013 50’000Fondazione Ticinese

per la Ricerca sul Cancro

Indicators of Quality of Cancer Care in Southern Switzerland

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

A. Bordoni 2012 60’000

Advisory Board Research Ente

Ospedaliero Cantonale (ABREOC)

Indicators of Quality of Cancer Care in Southern Switzerland

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

A. Bordoni 2011-2013 232’700 Oncosuisse

Correlative analysis of putative molecular predictive factors in patients with curatively resected stage III colon cancer, treated with adjuvant oxaliplatin-based chemotherapy

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2010-2012 370’000Fondazione

Nelia e Amadeo Barnetta (FNAB)

Progetti finanziati

Investigation of the role of NEU3 in colorectal carcinogenesis

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2010-2013 175’000Fondazione Ticinese

per la Ricercasul Cancro

Espressione e ruolo prognostico di marcatori molecolari, biologici e clinici nell’epatocarcinoma

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini (co-applic) 2010 48’000

Advisory Board Research

Ente Ospedaliero Cantonale (ABREOC)

Identification and characterization of predictive molecular markers in colorectal cancer patients treated with EGFR-targeted therapies

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2009-2011 195’000 Oncosuisse

Investigation of putative molecular markers associated with chemo-radio-resistance after definitive chemoradiation for squamous cell anal cancer

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2009-2011 110’000 Fondazione San Salvatore

Definition of standard cytogenetic and molecular procedures for identifying therapeutic targets in breast cancer

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

V. Martin 2009 60’000Fondazione Ticinese

per la Ricercasul Cancro

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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I C P I C P

Analisi dei marcatori molecolari Excision Repair Cross-Complementing -1 (ERCC1), Timidilato Sintetosi (TS), p53 e PTEN in pazienti affetti da adenocarcinoma gastrico o della giunzione esofagogastrica operati radicalmente e sottoposti a chemioterapia precauzionale

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini (co-applic) 2008 45’000

Advisory Board Research

Ente Ospedaliero Cantonale (ABREOC)

Discovery of molecular markers and targets for detection and or treatment of early stages of cancer based on microarray analysis of cell super-competition

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

D. Soldini 2008 50’000Fondazione Ticinese

per la Ricerca sul Cancro

Definition of standard cytogenetic and molecular procedures for identifying therapeutic targets in breast cancer

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

V. Martin 2008 65’000Fondazione Ticinese

per la Ricerca sul Cancro

Characterization of Myc and Mnt in colorectal cancer patients

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2007-2008 50’000Fondazione Ticinese

per la Ricercasul Cancro

Characterization of EGFR deregulation and EGFR downstream cascade in colorectal cancer patients and relationship to new targeted therapies

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

M. Frattini 2007-2008 102’300 Oncosuisse

Pattern of care of breast cancer in Switzerland

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

A.Bordoni(co-applic) 2007 270’000 Oncosuisse

Definition of standard cytogenetic and molecular procedures for identifying therapeutic targets in breast cancer

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

V. Martin 2007 50’000Fondazione Ticinese

per la Ricerca sul Cancro

Cell super-competition and the discovery of novelmarkers and targets for detection and/or treatment of early stages of cancer

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

D. Soldini 2006-2007 29’600 Helmut Horten Stiftung

Discovery of molecular markers and targets for detection and/or treatment of early stages of cancer through microarray analysis of cell super-competition

Ricercatore responsabile Anno Importo attribuito Fondazione

D. Soldini 2006 21’400 Helmut Horten Stiftung

Tabelle e grafici Tabelle e grafici

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Impressum

RedazioneIstituto cantonaledi patologia

Concezione e graficaAris Zenone Studiowww.ariszenone.ch

FotografiaRoberto Buzziniwww.robertobuzzini.com

StampaTipografia Poncioni

EditoreIstituto cantonaledi patologiaVia in Selva 246601 - LocarnoSwitzerland

2013

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2003

2012

di

I S T I T U T O

C A N T O N A L E

P A T O L O G I A

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