I S TAZIONE Gesù è condannato Ti adoriamo o Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa...
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Dal Vangelo secondo Marco (15,10-13)
Pilato sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato Gesù per invidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro Barabba. Pilato replicò: “Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?” ed essi di nuovo gridarono: “Crocifiggilo!”. Ma Pilato diceva loro “che male ha fatto?”
Chiusa in un dolore atroce,
eri la sotto la croce,
dolce Madre di Gesù.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,16-19) Allora i soldati condussero Gesù dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: “Salve, re dei Giudei!”. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.
Il tuo cuore desolato
fu in quell'ora trapassato
dallo strazio più crudel.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (14,10-11)
Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. Quelli all’udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l’occasione opportuna per consegnarlo.
Quanto triste, quanto
affranta
ti sentivi, o Madre santa
del divino Salvator.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (3,31-35)
Giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui è per me fratello, sorella e madre”
Con che spasmo
piangevi,
mentre trepida vedevi
il tuo figlio nel dolor.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,21)
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
Se ti fossi stato accanto
forse che non avrei pianto,
o Madonna, anch'io con
te?
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (14,3-7)
Mentre Gesù era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: “Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!”. E Gesù disse: “Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ama non sempre avete me”.
Dopo averti contemplata
col tuo Figlio addolorata,
quanta pena sento in cuor!
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (14,32-36)
Giunsero intanto a un podere chiamato Getsémani, ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre prego”. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. poi., andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva: “Abbà, Padre! Tutto è possibile a Te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu”.
Santa Vergine, hai
contato
tutti i colpi del peccato
nelle piaghe di Gesù.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (7,25-28)
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. “Signore - replica la donna - anche i cagnolini, sotto la tavola, mangiano le briciole di padroni”.
E vedesti il tuo Figliuolo
così afflitto, così solo,
dare l'ultimo respir.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,29-32a)
I passanti insultavano Gesù e, scuotendo il capo, esclamavano: “Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!”. Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: “Ha salvato altri, non può salvare se stesso! Il Cristo, il rre d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo”
Dolce Madre dell'amore,
fa' che il grande tuo
dolore
io lo senta pure in me.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (9,2-4)
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù
Fa' che il tuo materno
affettò
per il Figlio benedetto
mi commuova e
infiammi il cuor.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,23b-34)
Anche quelli che erano stati crocifissi con Gesù lo insultavano. Quando fu mezzogiorno si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò a gran voce: Eloì, Eloì lemà sabactàni?, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”:
Le ferite che il peccato
sul tuo corpo ha provocato,
siano impresse, o
Madre, in me.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,36-39)
Un tale corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce”. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio”.
Del Figlio tuo trafitto
per scontare ogni delitto
condivido nel dolor.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,42-46a)
Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce.
Di dolori quale abisso!
Presso, o Madre, al
Crocifisso
voglio piangere con
te
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
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Dal Vangelo secondo Marco (15,46b-47)
Giuseppe d’Arimatea, avvolto Gesù nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva deposto.
O Madonna, o Gesù
buono,Vi chiediamo il grande dono
dell’eterna gloria in ciel.
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.
La tua santa croce, Signore Gesù, sia segno di incoraggiamento e forza per vivere nella fede e nell’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Nel silenzio della croce già
risplende la gran luce
della Pasqua di Gesù
Santa Madre, deh, voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel
mio cuore.