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I Principi della percezione visivaI Principi della percezione visiva

Semplicità

La nostra mente tende a creare l’immagine più semplice.

Semplicità

Uguaglianza o somiglianza

Se l’immagine è un insieme di elementi, il nostro occhio cerca di raggrupparli per forma, colore o dimesione.

Vicinanza

In un’immagine, il nostro cervello cerca di raggruppare gli oggetti in base alla loro vicinanza

e allo spazio che li separa dagli altri gruppi.

Vicinanza

Allo stesso modo, lo spazio permette di leggere i gruppi di lettere come parole ed

associare loro un significato altrimenti avremmo UNAUNICAINTERMINABILEPAROLA.

Simmetria

Elementi disposti in modo speculare, rispetto ad un asse, sono letti in modo unitario.

Simmetria

Elementi disposti in modo speculare, rispetto ad un asse, sono letti in modo unitario.

Forma chiusa

Le linee che tendono alla chiusura vengono percepite come un unico elemento.

Forma chiusa

Il principio della forma chiusa domina su quello della vicinanza.

Forma chiusa

Curva buona o destino comune

Quando guardiamo un’immagine, selezioniamo e raggruppiamo le sue parti applicando

la logica della continuità formale:selezioniamo gli elementi con andamento curvo

secondo la curva buona (o regolare);e quelli lineari secondo il destino comune.

Pregnanza della forma

La nostra mente cerca di organizzare gli elementi di un’immagine in un insieme pregnante, cioè il più semplice e coerente

possibile affinché la forma acquisti un senso.

Pregnanza della forma

La nostra mente cerca di organizzare gli elementi di un’immagine in un insieme pregnante, cioè il più semplice e coerente

possibile affinché la forma acquisti un senso.

Esperienza

La nostra esperienza influisce il nostro modo di vedere ed interpretare i segni e gli elementi grafici.

Esperienza

Figura e sfondo

Distinguere, in un’immagine, alcuni stimoli visivi come figure dal resto che consideriamo sfondo,

costituisce il più importante processo dell’esperienza visiva.

Figura e sfondo

Lo sfondo è lo spazio entro cui le figure vivono.

Il campo dell’immagine, presente in ogni istante della visione, può essere chiuso e limitato (come il foglio da disegno, la tela),

oppure aperto ed illimitato (come il cielo).

La scelta tra figura e sfondo

Percepiamo come figura gli elementi vicini e raggruppati, mentre appaiono come sfondo quelli distanziati tra loro.

Percepiamo come figura le forme chiusee come sfondo quelle aperte.

Percepiamo come figura le più piccolee come sfondo quelle più grandi.

Percepiamo come figura la superficie più densa e dotata di tramae come sfondo, vuoto o buco, la superficie bianca.

Percepiamo come figura le forme simmetrichee come sfondo, quelle asimmetriche.

Percepiamo come figura il contorno con andamento convessoe come sfondo, quello con andamento concavo.

In una superficie divisa orizzontalmente in due parti, percepiamo come figura la parte inferiore

e come sfondo quella superiore,indipendentemente dal rapporto tra chiaro e scuro delle due parti.

L’alternanza tra figura e sfondo

Il rapporto tra figura e sfondo non è fisso, ma si modifica ogni volta che la nostra attenzione si sposta da un elemento all’altro dell’immagine.

Questo perché il nostro sistema visivo è selettivo e copre solo una porzione molto limitata dell’immagine

che si forma sulla retina.

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