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I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa Centro Studi Turistici di Firenze

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I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

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I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

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L’indagine sui passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale G. Galilei è stata

promossa dall’Agenzia per il Turismo di Pisa.

La realizzazione è del Centro Studi Turistici di Firenze, con il coordinamento di Alessandro Tortelli e curata da Gianfranco Lorenzo. Analisi statistica a cura di Alessandro Papini

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

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Sommario Premessa .......................................................................................................................... 4

Dati di traffico dell’Aeroporto di Pisa ............................................................................. 8

I passeggeri stranieri low cost dell’Aeroporto G. Galilei di Pisa .................................. 14

1. Nota metodologica ................................................................................................ 14

2. Caratteristiche socio-demografiche del campione .............................................. 15

3. Comportamenti e motivazioni del viaggio ........................................................... 17

4. I tempi e i modi della prenotazione del volo ........................................................ 26

5. L’incidenza della tariffa low cost nella decisione di viaggio................................ 29

6. I comportamenti di spesa del viaggiatore low cost ............................................ 30

7. La soddisfazione del turista low cost ................................................................... 33

Il profilo del passeggero low cost ................................................................................ 38

Appendice statistica ...................................................................................................... 43

Il modello di rilevazione ............................................................................................ 49

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Premessa

Ormai sono diventati una consuetudine i messaggi pubblicitari di compagnie aeree che offrono voli verso città europee ed extraeuropee a prezzi che non sembrano possibili. Queste offerte non sono frutto della generosità di una compagnia aerea non interessata ai profitti, ma hanno a monte una lunga storia di studi di fattibilità, di esperienza e, talvolta, di insuccessi e fallimenti.

Il fenomeno non rientra nella normalità del trasporto aereo, anche se la sua affermazione negli ultimi anni ha già cambiato l’assetto del mercato, fino a condizionare l’evoluzione dei flussi turistici verso alcune destinazioni o le abitudini dei viaggiatori business: sono ormai numerosi gli esempi di applicazione del concetto “low cost”, da Trenitalia alle compagnie marittime, dalle strutture ricettive alle politiche commerciali di intere destinazioni. È per questo che il fenomeno è costantemente osservato da vari punti di vista, per comprenderlo, prevederne le conseguenze, percepirne le implicazioni e capirne l’evoluzione.

Le valutazioni sono comunque diverse a seconda di chi lo osserva: con preoccupazione da parte delle compagnie aeree tradizionali, con ottimismo dai potenziali viaggiatori, con curiosità da coloro che studiano l’evoluzione della società, del mercato e dell’economia più in generale.

Il fenomeno riguarda quelle compagnie che decidono in primo luogo di avvicinare molte delle persone che non hanno mai utilizzato l’aereo a causa dei prezzi troppo elevati; in secondo luogo vogliono essere competitive rispetto alle proposte delle compagnie tradizionali, in modo da attrarre anche coloro che con una certa consuetudine ricorrono all’utilizzo del mezzo aereo.

L’idea é quella di fare del prezzo la propria arma competitiva. Il loro punto di partenza è che il viaggio in aereo deve costare il meno possibile. E’ da questo, oltre che dalle politiche di contenimento dei costi per la produzione del servizio, che deriva il nome “low cost”. “Low cost” è il termine che è sempre stato utilizzato per caratterizzare tali compagnie, ma col tempo esse hanno sentito la necessità di scegliere termini alternativi. Il significato testuale di “low cost” è a “basso costo” e indica la politica di riduzione dei costi operativi e gestionali per offrire tariffe basse. Il pubblico, infatti, sentendo parlare di basso costo potrebbe pensare che ciò significhi fare dei tagli risparmiando sulla manutenzione, i controlli e di conseguenza la sicurezza. Cosa che andrebbe irrimediabilmente a colpire il punto debole di chiunque viaggia in aereo, facendo riemergere la paura che ognuno ha di volare. La sicurezza è uno di quegli elementi su cui nessuno vuole che si risparmi. Le compagnie, da sempre, hanno accuratamente evitato l’affermazione del binomio compagnia “low cost/scarsa sicurezza”, anche se al momento della comparsa del fenomeno un simile concetto si stava radicando nell’immaginario collettivo, spesso alimentato dai vettori tradizionali. Per questo motivo molte compagnie hanno preferito chiamarsi “low fare” o “no frills”. Il primo termine, “a tariffa bassa”, ha

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spostato l’attenzione del pubblico sull’elemento che più interessa: offerta economicamente conveniente. “Frills” indica qualcosa che non è necessaria, ma semplicemente ornamentale, e simpaticamente tradotto “senza fronzoli”; quindi il trasferimento da A a B senza nessun tipo di servizio aggiuntivo.

I risparmi che possono consentire ad una compagnia aerea l’applicazione di tariffe di volo altamente concorrenziali sono riconducibili a più variabili. Per abbattere i costi si interviene sulla razionalizzazione ed efficienza dei processi aziendali, dalla struttura produttiva, alla gestione della rotta di volo, fino all’organizzazione delle pratiche commerciali.

In generale, le compagnie low fare sono strutturate con un unico modello di aeromobile per ottimizzare le necessità del magazzino ricambi e ridurre i costi di gestione della logistica e del personale tecnico per la manutenzione. I velivoli sono a classe unica, con le file dei sedili alla minima distanza consentita, in modo da ripartire il costo del volo tra il maggior numero possibile di viaggiatori. Quasi tutte le compagnie non hanno la proprietà dei velivoli, ma operano prendendoli in leasing; ciò consente di variare il numero dei mezzi a seconda delle esigenze momentanee del vettore.

Per la gestione della rotta di volo, i turni di servizio sono combinati in maniera tale da evitare che gli equipaggi pernottino fuori sede; i servizi richiesti alle società di gestione aeroportuali sono ridotti al minimo indispensabile, non da ultimo sfruttando la maggior competitività di sedi aeroportuali non principali; gli orari sono fissati in modo da evitare i momenti di maggior congestione, a vantaggio della conduzione stessa dell’aeroporto.

Sul fronte delle pratiche commerciali, la prenotazione tramite Internet consente di evitare i costi di commissione delle agenzie e di semplificare le procedure aeroportuali, richiedendo meno impiego di personale. Inoltre, vendendo sottocosto i primi posti ed aumentando il prezzo in prossimità della data del viaggio sono premiati coloro che prenotano in anticipo, e in tal modo vengono attratti nuovi clienti potenziali. I posti non vengono assegnati, sia per semplificare la prenotazione, sia per incoraggiare i passeggeri a salire a bordo velocemente in modo da ridurre al minimo i tempi di stazionamento in aeroporto (turnaround time). Anche il servizio di bordo è interamente a pagamento e quindi sganciato dal prezzo del volo. L’attrazione di nuovi clienti per i bassi costi complessivi consente di conquistare una base maggiore di domanda, e quindi di poter continuare a insistere sul prezzo basso per fidelizzare tali target1.

Imperativo delle “low cost” è evitare i grandi aeroporti che smistano i voli da e per tutto il mondo. I motivi di queste scelte sono numerosi e tutti portano vantaggi in termini economici: operare su scali secondari si traduce per la compagnia aerea in

1 I cosiddetti “last minute”, invece, operano con una logica commerciale opposta, che riserva prezzi estremamente favorevoli alle prenotazioni effettuate in prossimità della partenza al fine di poter completare gli spazi/servizi vendibili.

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costi bassissimi, rispetto a quelli praticati da scali più grandi, e tempi di stazionamento più contenuti.

L’idea di impostare simili strategie e politiche commerciali permette alle compagnie e alla imprese aeroportuali di strutturare un’offerta congiunta, con un ruolo strategico dell’offerta aeroportuale complessiva. Tale sinergia sposta la competizione tra compagnie verso la crescita dei passaggi aeroportuali attraverso il presidio di nuovi segmenti-target di mercato.

Quindi il successo delle compagnie low cost non persegue l’interesse esclusivo della compagnia, ma aumenta anche il ruolo strategico dell’aeroporto grazie all’incremento del numero dei passeggeri. Inoltre, il profitto dell’aeroporto può trovare un incremento maggiore nell’aumentare il numero totale di transazioni, piuttosto che nel negoziare sui margini di prezzo contrattabili con i vettori.

È in questo contesto che è sorta l’esigenza di ottenere nuove informazioni sugli utilizzatori dei voli low cost, al fine di analizzarne il profilo, le motivazioni e i giudizi di coloro che sono giunti all’Aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

La convergenza di tutti i fattori elencati, ha determinato nel corso degli anni la crescita delle quote di mercato low cost, anche se le dinamiche positive possono avere origini differenti.

La prima, è che l’aumento della domanda su alcune rotte fa sì che il divario tra l’offerta tradizionale e la parte eccedente di domanda sia colmato da voli a basso costo, in alcuni casi appositamente creati da compagnie tradizionali o da nuovi vettori. Capita, inoltre, che l’aumento della domanda può essere coperto da voli low cost fino al punto da poter rimpiazzare con questi l’offerta di tipo tradizionale. Infine, non sono mancati i casi in cui i voli che operavano secondo il modello tradizionale si sono convertiti al modello low cost.

Il fenomeno dei low cost, quindi, non è dovuto completamente a crescita organica, ma anche a “cannibalizzazione” del core business tradizionale che provoca un cambiamento nelle quote di mercato, fermo restando il numero di voli totali. Si tratta, dunque, di un fenomeno in rapida e continua evoluzione, con la comparsa di nuove compagnie, in alcuni casi affiliate a quelle tradizionali, l’apertura e la chiusura di collegamenti per esigenze di mercato.

Secondo i dati di Eurocontrol, dal 2002 al 2007 la quota di mercato delle compagnie aeree low cost in Europa è passata dal 5% al 19,5%. Nel corso del 2008 il numero totale dei voli aerei in Europa è stato di 10 milioni, con un aumento di solo lo 0,1% rispetto al 2007. I principali mercati europei come Italia, Regno Unito e Spagna, hanno registrato diminuzione nel volume di traffico mentre l'Europa dell'est, soprattutto Turchia (8,3%) e Polonia (9,8%), hanno continuato a registrare una crescita generale. Un calo si è registrato anche per i passeggeri dei voli low cost.

Anche per il 2009 le stime dell’ufficio studi di Eurocontrol parlano di una caduta del numero del voli e con molta probabilità il dato medio che si registrerà a fine anno sarà un meno 4,9%. In ogni caso, le previsioni parlano di una domanda che ripartirà

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nel corso nel 2010 quando, si stima, a fine anno la crescita complessiva dei voli sarà dell’1,6%. Molti osservatori indicano che il calo del traffico riguarderà anche il segmento delle compagnie low cost, ma in questo scenario di inarrestabile crisi per i vettori tradizionali, Ryanair e Easyjet, le prime due compagnie a basso costo europee, hanno continuato a incrementare il numero di passeggeri. . I dati di ottobre 2009 riportano che Ryanair negli ultimi 12 mesi ha trasportato 60,2 milioni di passeggeri (+13%) e Easyjet ha aumentato il numero di passeggeri di circa l'8% nell'ultimo anno, arrivando a quota 45 milioni di passeggeri.

Pertanto, la tendenza sembrerebbe essere quella di un ampliamento della quota di mercato da parte dei vettori low cost e una contemporanea riduzione dell'offerta da parte delle compagnie tradizionali, che stanno reagendo anche con una politica di acquisizione e di concentrazione.

Che poi la crisi si faccia sentire anche sulle compagnie low cost lo dimostrano i tagli dei voli annunciati da qualche compagnia, ma sicuramente il modello di business più agile di quello delle compagnie tradizionali consentirà di rispondere meglio alle difficili condizioni del mercato.

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Dati di traffico dell’Aeroporto di Pisa

L’aeroporto di Pisa, che è quello maggiore della Toscana, valuta le proprie potenzialità di mercato essenzialmente all’interno della stessa regione. La figura successiva mostra infatti che un’ampia fascia territoriale della regione, oltre che la limitrofa provincia ligure, è giudicata di pertinenza della concorrenza diretta (catchment area) e in essa sono comprese anche le province di Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto, Lucca e Livorno. Il presidio assoluto del mercato è quindi centrato su un bacino di traffico che conta una popolazione di circa 12,5 milioni di abitanti.

In Toscana è possibile annoverare 5 aeroporti, dei quali 3 sono minori e uno (Firenze) ha una sua rilevanza per l’offerta di trasporto aereo, ma per il volume di traffico sviluppato risulta evidente che tra gli aeroporti prevale per importanza quello di Pisa, in quanto detiene più dei 2/3 del traffico passeggeri della Toscana. In questo scenario la strategia dell’aeroporto di Pisa è quella di sviluppare il proprio traffico collegando le diverse città europee, caratterizzandosi come “Gateway” della Toscana.

Fonte: SAT – Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei – S.p.a.

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I dati Assaeroporti riguardanti il movimento passeggeri permettono di delineare la quota relativa ai principali aeroporti nazionali. In tale scenario, nel 2008 l’aeroporto di Pisa è risultato in undicesima posizione rispetto ai movimenti totali dei passeggeri, detenendo una quota pari al 3% del traffico aeroportuale dell’Italia.

Anche per i primi dieci mesi del 2009 Pisa si colloca in undicesima posizione, con un incremento del traffico passeggeri del 2,1%, a fronte di una flessione media negli aeroporti italiani del 4%.

Con riferimento ai dati proposti in tabella, sul movimento complessivo del 2008 dei passeggeri dell’aeroporto Galileo Galilei, la quota relativa ai viaggiatori internazionali è la più significativa (76,2%), mentre si attesta al 3,8% rispetto al totale viaggiatori internazionali degli aeroporti italiani. Nella ripartizione del traffico dei 3.963.717 passeggeri, l’11,4% è stato trasportato dai vettori italiani e l’88,4% da vettori stranieri.

In base all’andamento mensile del traffico, nel 2008 la distribuzione dei flussi ha seguito sostanzialmente la stagionalità della domanda turistica, con il valore più basso registrato nel mese di febbraio (211 mila) e quello più elevato nel mese di agosto (473 mila). Il 51,5% del traffico è stato registrato nel periodo maggio-settembre.

Secondo il rapporto Enac 2008 l’aeroporto di Pisa ha totalizzato 37.887 movimenti complessivi (arrivi + partenze dei servizi di linea e non di linea), di cui il 30,6% di traffico nazionale e il 69,4% di traffico internazionale. Per i collegamenti charter i dati di traffico indicano 1.221 movimenti (arrivi + partenze), di cui 182 nazionali e 1.039 internazionali.

Nella ripartizione del mercato aereo italiano tra compagnie tradizionali e compagnie low cost, la quota di queste ultime per numero di passeggeri trasportati si attesta al 32,6%. Rispetto al 2007 la quota del mercato low cost è cresciuta del 24,4% e il mercato delle compagnie tradizionali si è contratto del 10,8%. Per l’aeroporto di Pisa la quota di mercato delle low cost nel 2008 è stata dell’81,1%, contro il 18,9% dei vettori tradizionali.

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Movimento passeggeri negli aeroporti italiani. Anno 2008

Aeroporto Nazionali % Internaz.li % Transito % Aviaz.

Generale TOTALE %

Alghero 818.944 14,6 559.935 -4 912 -43,9 971 1.380.762 6,2 Ancona 136.735 -28,5 265.451 -9,6 7.387 10,7 6.758 416.331 -16,8 Bari 1.811.594 1,7 650.064 15,7 27.262 39,3 4.413 2.493.333 5,3 Bergamo 1.158.442 36,7 5.303.062 8,8 17.212 3,6 3.874 6.482.590 12,9 Bologna 1.196.001 -17,3 2.926.927 4,3 93.838 -7,1 8.680 4.225.446 -3,1 Bolzano 56.368 -12,4 8.186 -22,4 7.480 72.034 -13,5 Brescia 84.824 168.341 -6,2 1.545 5,6 5.054 259.764 36,7 Brindisi 842.110 1,3 122.382 40,4 18.016 76,4 1.792 984.300 5,9 Cagliari 2.434.121 8,5 487.761 21 4.170 -80,2 3.818 2.929.870 9,7 Catania 4.699.119 -0,7 1.318.465 0,3 32.936 -4 3.949 6.054.469 -0,5 Crotone 89.330 -15,5 3.256 92.586 -12,8 Cuneo 9.665 543,9 68.948 28,6 342 -59,4 5.643 84.598 31,9 Firenze 523.809 -17,8 1.390.351 10,3 2.650 -67,5 11.622 1.928.432 0,5 Foggia 28.554 283 1.216 29.770 216,9 Forlì 254.796 4 516.060 12,1 6.752 312 1.263 778.871 9,9 Genova 724.792 -5,7 445.150 32,6 21.396 76,8 10.830 1.202.168 6,5 Lamezia T. 1.189.449 7,2 305.932 -9,1 6.659 -39,5 957 1.502.997 3 Milano LIN 6.706.339 -9,3 2.558.222 1,2 1.591 -19,3 9.266.152 -6,7 Milano MXP 1.728.651 -44 17.285.535 -16,2 207.446 23,3 19.221.632 -19,5 Napoli 3.042.225 -5 2.548.000 1,2 39.159 -3,8 12.883 5.642.267 -2,3 Olbia 1.135.796 0,2 604.323 -0,5 35.432 19,9 27.773 1.803.324 0,2 Palermo 3.585.938 2 836.122 -13,7 19.637 -17,2 4.445 4.446.142 -1,4 Parma 198.149 242,3 87.260 3,2 76 -80,3 2.705 288.190 97,5 Perugia 33.405 78,7 73.684 -0,8 19 -95,3 6.964 114.072 17,6 Pescara 111.199 -0,3 284.789 12,8 315 -45,8 6.542 402.845 8,5 Pisa 944.635 13,4 2.995.855 4,2 14.748 54 8.479 3.963.717 6,4 Reggio Cal. 459.114 -14,7 32.188 228,6 43.591 26,9 1.139 536.032 -8,2 Rimini 37.449 -22,9 379.627 -12,9 12.869 29 4.542 434.487 -12,8 Roma CIA 589.229 8,7 4.152.958 -13,6 562 -61,4 46.182 4.788.931 -11,3 Roma FCO 13.458.982 0 21.355.818 12,3 411.064 -11,7 487 35.226.351 6,9 Siena 421 -38,2 377 -6,2 54 4.419 5.271 -28,7 Torino 1.973.842 1,3 1.422.849 -7,2 16.098 -10,3 8.044 3.420.833 -2,5 Trapani 342.025 -21 186.774 156 3.473 529,2 1.038 533.310 5,2 Treviso 210.779 -0,2 1.489.604 12,2 8.625 1.709.008 10,4 Trieste 440.272 -5,2 334.225 23,3 2.957 118,7 5.007 782.461 5,4 Venezia 1.668.414 -16,9 5.179.804 3,1 30.031 12,7 15.395 6.893.644 -2,6 Verona 1.270.676 4 2.095.890 -6,6 26.785 -27,3 9.250 3.402.601 -3,1 Totali 53.996.193 -3,5 78.440.919 -0,5 1.106.984 -0,8 255.495 133.799.591 -1,8

Fonte: Assaeroporti

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Movimento passeggeri negli aeroporti italiani. Gennaio-Ottobre 2009

Aeroporto Nazionali % Internaz.li % Transito % Aviaz.

Generale TOTALE %

Alghero 806.088 14,5 535.925 1,6 2.233 249,5 795 1.345.041 9,1 Ancona 102.382 -17,5 255.512 12,3 5.366 -12,5 6.014 369.274 1,6 Bari 1.833.120 17,4 557.692 -1 22.121 -9,7 3.385 2.416.318 12,3 Bergamo 1.436.652 52,1 4.636.162 1,9 10.253 -35,6 2.303 6.085.370 10,3 Bologna 1.211.113 14,5 2.811.119 11,6 47.491 -44,4 6.603 4.076.326 11,1 Bolzano 42.036 -15,1 1.729 -78,7 35 7.807 51.607 -19,8 Brescia 64.710 -22,6 112.507 -26,9 532 -59,4 3.288 181.037 -25,6 Brindisi 791.499 8 120.105 6,6 8.124 -54,3 1.465 921.193 6,5 Cagliari 2.190.217 4,2 684.507 54,2 13.310 243,8 4.073 2.892.107 13,2 Catania 3.997.231 -1,7 1.104.441 -9,9 26.994 -9,7 3.142 5.131.808 -3,7 Crotone 43.460 -51,1 1.935 45.395 -50,3 Cuneo 26.598 238,1 80.077 42,1 933 172,8 3.406 111.014 59,5 Firenze 325.325 -31,4 1.114.524 -8,7 510 -80,4 9.446 1.449.805 -15,1 Foggia 53.821 278 510 1.340 55.671 267,1 Forlì 245.065 12,7 201.818 -59,9 946 -85,9 1.080 448.909 -38,4 Genova 561.159 -11,4 392.712 2,1 7.403 -61,3 9.484 970.758 -7,3 Lamezia T. 1.106.248 7,8 311.096 6,8 7.428 16 1.038 1.425.810 7,6 Milano LIN 5.000.063 -14,6 2.086.995 -6,9 1.133 -28,8 7.088.191 -12,5 Milano MXP 2.557.149 -2,6 12.286.180 -11,9 169.996 -1,7 15.013.325 -10,3 Napoli 2.466.489 -6,5 2.112.641 -9,1 27.750 -18 10.599 4.617.479 -7,8 Olbia 1.011.140 -2,8 512.643 -12,9 42.369 50,1 24.611 1.590.763 -5,6 Palermo 3.128.435 2,1 655.370 -16,8 19.746 10,7 2.703 3.806.254 -1,7 Parma 155.114 -9,4 57.849 -23,6 302 313,7 2.367 215.632 -13,6 Perugia 16.128 -47,4 89.530 38,2 94 394,7 5.157 110.909 8,8 Pescara 156.491 58,6 186.866 -27,7 678 306 3.859 347.894 -4,1 Pisa 931.172 16,3 2.615.696 -2,1 13.844 4,8 6.422 3.567.134 2,1

Reggio Cal. 387.078 -5,7 9.002 -70,9 47.793 37,5 948 444.821 -6,8 Rimini 32.171 -2,2 306.910 -12,5 8.414 -30,4 4.069 351.564 -12,1 Roma CIA 804.315 72,8 3.228.553 -10,2 46 -90,8 36.221 4.069.135 -0,8 Roma FCO 10.629.550 -9,1 17.850.023 -4,2 328.957 -5,1 286 28.808.816 -6,1 Siena 525 33,9 321 -11,3 30 -44,4 2.581 3.457 -29,6 Torino 1.619.201 -4,6 1.101.398 -11,1 11.344 -21,7 5.433 2.737.376 -7,4 Trapani 628.008 115,6 269.239 54,3 9.289 856,6 1.299 907.835 94,1 Treviso 299.482 65,9 1.213.700 -7,5 6.061 1.519.243 1,3 Trieste 323.210 -16,7 275.633 -5,9 4.471 81,1 3.920 607.234 -11,7 Venezia 1.433.048 -2,8 4.356.967 -3,9 9.725 -65,9 14.160 5.813.900 -3,9 Verona 1.034.440 -8 1.681.931 -13,4 21.389 -9,8 6.357 2.744.117 -11,4 Totali 47.449.933 -1,1 63.817.883 -5,9 871.049 -8,6 203.657 112.342.522 -4

Fonte: Assaeroporti

Le compagnie aeree che nell’estate 2009 hanno operato con l’aeroporto di Pisa sono 18; di queste, 8 compagnie IATA effettuano voli esclusivamente di linea e 10 compagnie low cost. Gli 8 vettori IATA sono Alitalia-AirOne, British Airways, Air France, Iberia, Delta, Lufthansa, Finnair ed ElbaFly. Le 10 compagnie low cost operanti su Pisa sono Ryanair, EasyJet, Tuifly.com, Transavia.com, Jet2.com,

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Norvegian.no, Wind Jet, Belleair, Vuelig.com, Flyonair.it. La frequenza dei voli giornalieri è pari a 422 con collegamenti a 63 destinazioni, di cui 11 nazionali e 52 internazionali.

Fonte: SAT - Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei - S.p.A

Ryanair è il più importante vettore low cost che di recente ha rafforzato il suo posizionamento incrementando il numero delle destinazioni collegate, nazionali e internazionali, la flotta e il numero delle frequenze.

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Fonte: SAT - Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei - S.p.A

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I passeggeri stranieri low cost dell’Aeroporto G. Galilei di Pisa

1. Nota metodologica

L’indagine è stata realizzata nel periodo agosto-settembre 2009 e ha coinvolto un campione di 732 passeggeri stranieri dei voli low cost in partenza per le diverse destinazioni internazionali collegate dalle 10 compagnie operative nell’estate 2009. Le rilevazioni, condotte da due intervistatori multilingue appositamente selezionati, sono state realizzate mediante intervista face-to-face durante la permanenza dei passeggeri nell’area di attesa per l’imbarco e nell’area check in. Il questionario è stato strutturato con 21 domande e la durata media delle interviste è stata di 12-15 minuti.

In rapporto alla disponibilità dei passeggeri contattati e alla frequenza dei voli, l’obiettivo dell’indagine era di garantire la copertura del più alto numero possibile di collegamenti internazionali low cost, anche se il risultato finale annovera informazioni fornite da passeggeri in partenza per 34 destinazioni dei principali paesi europei e per New York, contro i 40 circa collegamenti attivi.

La stratificazione delle interviste per destinazione dei voli è risultata: Londra Gatwick e Stansted 21,9%, Parigi Beauvais e Orly 8,4%, Amsterdam 6,3%, Berlino Schoenefeld 5,5%, Francoforte Hahn 5,2%. In rapporto alle interviste realizzate, i passeggeri in partenza per le rimanenti 28 destinazioni hanno ognuna una rappresentatività al di sotto del 5%.

Le principali destinazioni dei passeggeri intervistati

Destinazione Val. % Destinazione Val. % Londra 21,9 Dusseldorf 3,4 Parigi 8,4 Bruxelles 3,3 Barcellona 6,6 Siviglia 3,2 Amsterdam 6,3 East Midlands 3,2 Berlino 5,5 Bristol 2,9 Francoforte 5,2 Altre destinazioni 21,8 Valencia 4,2 Dublino 4,1 Totale 100,0

Obiettivo dell’indagine è di ottenere informazioni sulle motivazioni di acquisto di un biglietto low cost da/per l’aeroporto di Pisa, oltre che delineare il profilo del passeggero low cost attraverso la ricostruzione delle motivazioni del viaggio, i comportamenti nel corso del soggiorno, le modalità di prenotazione e acquisto del volo aereo ed, infine, la soddisfazione sui servizi ricevuti nel corso del trasferimento e della sua permanenza sul territorio. Nel dettaglio, l’indagine ha focalizzato l’attenzione anche sui seguenti aspetti:

• caratteristiche socio-demografiche;

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• frequenza di utilizzo dei voli low cost da/per Pisa; • livello medio di spesa per il viaggio e incidenza del biglietto low cost sulla

spesa totale.

2. Caratteristiche socio-demografiche del campione

Le prime informazioni raccolte riguardano alcuni aspetti socio-demografici, come la nazionalità degli intervistati, l’età, il titolo di studio e la professione.

Il 36,7% dei 732 passeggeri intervistati ha dichiarato la nazionalità britannica, mentre la rappresentatività dei passeggeri tedeschi si attesta al 15,8% e quella degli spagnoli al 15,3%. Pur con qualche differenza, le nazionalità risultano sostanzialmente allineate ai voli oggetto di rilevazione, circoscritte pertanto all’origine-destinazione del collegamento con i principali paesi europei. L’unica eccezione è rappresentata dal 2% di passeggeri statunitensi.

La nazionalità del campione di passeggeri

1,5%

2,0%

3,3%

4,0%

8,6%

13,4%

15,1%

15,8%

36,3%

Altre nazionalità

Usa

Paesi Scandinavi

Irlanda

Francia

Paesi Bassi e Belgio

Spagna

Germania

Regno Unito

La segmentazione del campione per età ha individuato un target prevalente di passeggeri adulti inclusi nella fascia tra i 36 e i 60 anni, ai quali si aggiunge il 5% di passeggeri over 65. Nel complesso la categoria di consumatori “maturi” raggiunge il 58% di rappresentatività e, considerato che i loro comportamenti di consumo non sempre presentano peculiarità ben definite, almeno in questa prima fase risulta difficile una chiara individuazione dei cluster.

Anche i giovani inclusi nella fascia 26-35 anni, pari al 26% del campione, solitamente si presentano come una categoria di consumatori molto disomogenea. Invece, per i teenager-giovani, che costituiscono il 17% del campione, risulta più agevole il collegamento con una tipologia di target condizionato dalle mode e dai gruppi di riferimento della corrispondente classe di appartenenza.

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L’età media del viaggiatore è stimata poco al di sopra dei 39 anni2; tra le principali nazionalità, gli olandesi risultano mediamente più giovani (36 anni), mentre gli inglesi dichiarano un’età media di 43 anni. Infine, i passeggeri di sesso femminile sono pari al 55% degli intervistati.

Intervistati per fasce di età

36-45 anni29%

46-55 anni15%

56-65 anni9%

> 65 anni5%

26-35 anni26%

< 25 anni17%

Un altro aspetto sociodemografico rilevato attraverso le interviste è stato il livello di istruzione, che in rapporto all’insieme delle conoscenze e dei comportamenti sociali ne condizionano anche i consumi. Il livello emerso dall’indagine è abbastanza elevato, con il 64% del campione che dichiara il conseguimento della laurea (primo livello e/o specialistica). Anche questo gruppo, almeno per alcuni beni e servizi, può esprimere comportamenti di consumo uniformi.

In rapporto alla condizione occupazionale del campione, il gruppo sociale più numeroso è costituito da impiegati, operai e artigiani, che presumibilmente per le compagnie aeree low cost rappresentano la quota più ampia di domanda, alimentando al tempo stesso il fenomeno dei consumi di massa. Il secondo cluster è costituito dal gruppo sociale formato da imprenditori, dirigenti, liberi professionisti, ecc., che per ruolo occupato, disponibilità di reddito e tenore di vista, solitamente hanno livelli di consumo molto elevati. Infine, il terzo gruppo sociale è rappresentato da studenti e giovani in cerca di occupazione, i cui consumi sono spesso decisi dalle famiglie.

Livello di istruzione degli intervistati

Titolo di studio Val. % Titolo di studio Val. % Licenza elementare 0,4 Laurea di 1° livello 35,8 Licenza media 2,4 Laurea specialistica 28,2 Diploma Istituto Superiore 33,2 Totale 100,0

2 In una recente indagine del Centro Studi Turistici (2008) sulla valutazione dell’impatto economico del turismo in

provincia di Pisa, l’età media dei turisti stranieri che giungono sul territorio è stata stimata in 40 anni.

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3. Comportamenti e motivazioni del viaggio

Il 63,5% dei passeggeri intervistati ha dichiarato di essere alla prima esperienza di collegamento low cost per l’aeroporto di Pisa. Nonostante la crescente competitività che contraddistingue il mercato del trasporto aereo, il dato sul continuo ricambio di clientela conferma l’importante contributo delle compagnie low cost nello sviluppo turistico delle aree dove operano i collegamenti, grazie all’ampliamento dell’offerta tra città e capitali europee relativamente vicine.

Altrettanto significativa anche la quota dei cosiddetti “reapeters” (36,5%), che attesta l’indiscussa accettazione di una formula vantaggiosa, non solo da un punto di vista economico e della versatilità del servizio, ma anche per la ramificazione dei collegamenti e le numerose alternative disponibili.

Mediamente la frequenza di utilizzo dei voli da/per l’aeroporto di Pisa in precedenti esperienze è stata stimata in 3 viaggi. Il dato potrebbe essere interpretato anche come una conferma indiretta della strategia di sviluppo della Società Aeroportuale, che intende posizionare il Galilei come la “porta” di accesso alla Toscana, ma anche come punto iniziale di un viaggio verso le 63 destinazioni collegate.

Infine, si segnala che la quota dei passeggeri “fidelizzati” sale al 47% tra coloro che hanno indicato come destinazione finale del viaggio una delle località della provincia di Pisa. Tra i diversi target individuati, quelli che hanno dichiarato la più elevata intensità di utilizzo dei voli low cost nei collegamenti con l’aeroporto sono risultati i francesi e i viaggiatori con un’età compresa tra i 26 ed i 45 anni.

Precedenti esperienze con un volo low cost da/per Pisa

Prima volta63,5%

Altre volta36,5%

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Frequenza di utilizzo dei voli low cost da/per Pisa per destinazione. Val. %

Nazionalità Destinazioni fuori

della Toscana Destinazione nel

resto della Toscana Destinazioni nella provincia di Pisa

Regno Unito 63,6 27,1 48,6 Germania 71,4 27,4 32,1 Spagna 33,3 31,5 58,8 Paesi Bassi e Belgio 70,0 28,4 37,5 Francia 50,0 44,7 68,2 Irlanda 0,0 38,9 33,3 Paesi Scandinavi 0,0 36,8 20,0 Usa 0,0 40,0 50,0 Altre nazionalità 54,7 35,5 44,1 Totale 53,8 30,5 47,1

Nella tabella successiva sono riportate le indicazioni degli intervistati in merito all’aeroporto/città di provenienza, ma oltre al semplice elenco l’aspetto che ha suscitato un qualche interesse è stato l’incrocio di questa informazione con quella dell’aeroporto di destinazione dei passeggeri intervistati prima dell’imbarco.

In particolare, è emerso che non tutti gli intervistati hanno acquistato un biglietto round trip da/per la stessa destinazione, ma in alcuni casi hanno dichiarato altre provenienze, oppure hanno utilizzano l’aeroporto di Pisa come punto iniziale di un collegamento aereo verso altri aeroporti/città. In particolare, il 96% degli intervistati in procinto di imbarcarsi per Londra ha dichiarato di essere giunto a Pisa dalla stessa destinazione.

Valori analoghi sono stati riscontrati anche per i passeggeri diretti a Parigi, Berlino e Bruxelles. Il 15% dei passeggeri in partenza per Copenaghen e New York non era giunto a Pisa dalla stessa città, mentre ben il 43% di quelli diretti a Bristol ha dichiarato un’altra provenienza o il primo imbarco verso la destinazione inglese.

Dal complesso delle informazioni acquisite è stato stimato che circa l’84% dei passeggeri era giunto a Pisa dalla stessa città di destinazione del volo in partenza, alimentando quindi il fenomeno dei flussi incoming della Toscana, mentre per il rimanente 16% si trattava o di un volo in coincidenza o di un collegamento one way con origine dal Galilei.

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Aeroporto/ città di provenienza dei passeggeri in partenza

Aeroporto/Città Val. % Aeroporto/Città Val. % Gatwick - Londra 11,7 Birmingham 2,1 Beauvais - Parigi 7,4 Bristol 2,1 Schipol - Amsterdam 7,1 J.Lennon - Liverpool 2,1 Girona - Barcellona 6,1 Billund DK 1,8 Luton - Londra 5,9 JFK - New York 1,7 Schonefield - Berlino 5,4 Eindhoven 1,5 Hahn - Francoforte 5,3 Sà Carneiro - Porto 1,5 Stansead - Londra 5,3 Maastricht 1,4 Valencia 4,2 Bournemoth 1,3 Charleroi - Bruxelles 4,1 Lubecca - Amburgo 1,3 Naas - Dublino 3,8 Orly - Parigi 1,3 East Midlands 3,5 Altri aeroporti 6,0 Siviglia 3,1 Weeze - Dusseldorf 3,1 Totale 100,0

Un altro dato interessante è che il 54% degli intervistati è ospite abituale della Toscana, con una frequenza media dichiarata di 3 precedenti visite nel corso degli ultimi anni. Al pari di quanto era stato rilevato in merito alla frequenza di utilizzo dei voli low cost da/per l’aeroporto di Pisa, anche in questo caso i passeggeri di nazionalità francese sono risultati i più assidui visitatori della regione (73%), seguiti dai tedeschi (58%), dagli spagnoli (54,5%) e dai britannici (54,2%), mentre per i passeggeri irlandesi, scandinavi e statunitensi è stata registrata la quota più elevata di prima occasione di visita.

Da questi dati emergono alcuni target prevalenti, che per la combinazione di variabili quali la vicinanza geografica, la conoscenza e la manifestazione di interesse verso la Toscana, le occasioni di visita/consumo, si potrebbero anche definire “segmenti naturali” del mercato regionale. Indipendentemente dalla motivazione di base del trasferimento, per questa categoria di passeggeri vale il coinvolgimento che ne deriva dalla visita, che può essere ricondotto ad interessi personali, alla capacità del territorio regionale di suscitare emozioni o al sistema valoriale che esprime la Toscana.

Precedenti visite in Toscana

Prima volta46,0%

Altre visite54,0%

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Sempre in tema di viaggiatori abituali, la ripetitività delle visite in Toscana aumenta progressivamente all’aumentare dell’età: dal 34% dei giovanissimi, sale al 67% per la fascia 56-65 anni, fino all’80% degli over 65. Rimane comunque elevata, e superiore alla media, per le fasce più abituate ai viaggi low cost, quelle cioè comprese tra i 26 e i 45 anni (rispettivamente al 56% e al 58%).

Confronto tra precedenti esperienze con voli low cost e precedenti visite in Toscana

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

< 25 anni 26-35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni

Low cost per Pisa

Visite in Toscana

Il 79% dei passeggeri ha utilizzato un volo low cost per un soggiorno-vacanza in una località della stessa provincia pisana (87,5%) o in altre località della regione (76,2%). Anche se il dato potrebbe risentire del periodo di svolgimento dell’indagine, che per effetto della stagionalità registra un “picco” di domanda, l’infrastruttura aeroportuale e l’ampia disponibilità di collegamenti rappresentano un importante varco di accesso per l’incoming, che non rimane circoscritto al territorio provinciale ma alimenta l’intero sistema turistico regionale.

Anche per il 9,1% che ha indicato una motivazione di studio e per il 5,6% di passeggeri che ha utilizzato il collegamento da Pisa per lavoro e/o affari, l’aeroporto rappresenta un elemento di traino per la crescita economica della regione, sempre più fondata sulla mobilità rapida di persone e cose.

La motivazione studio è ovviamente elevata per le fasce più giovani (17%), ma è stata segnalata anche dagli adulti. I viaggi di lavoro e affari sono stati dichiarati soprattutto dai passeggeri con un’età compresa tra i 36 e i 45 anni (13,5%), mentre dai 56 anni in su ha prevalso la motivazione “turismo”.

La motivazione business è risultata particolarmente elevata tra i passeggeri tedeschi e statunitensi, mentre per gli spagnoli e gli olandesi aumentano i viaggi legati a motivi di studio. In generale la motivazione turistica ha un’elevata incidenza per tutte le nazionalità, ma per gli inglesi, gli olandesi e i belgi i valori si sono attestati al di sopra dell’80%.

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La motivazione del viaggio. Val. %

Destinazione Pisa

Vacanza87,5%

Altro7,1%

Lavoro1,8%

Studio3,6%

Altre destinazioni

Vacanza76,2%

Altro6,1%

Lavoro6,8% Studio

10,9%

Totale campione

Vacanza78,9%

Altro6,3%

Lavoro5,6% Studio

9,1%

Le destinazioni scelte per il soggiorno in Toscana corrispondono al bacino di traffico dell’aeroporto, che si estende a tutto il territorio regionale e a parte dell’area sud della Liguria. In alcuni casi sono stati registrati riferimenti a destinazioni del Lazio e dell’Umbria (9%), pertanto lo sviluppo dei voli low cost ha contribuito ad allargare il bacino di utenza effettivo, ma anche ad aprire l’infrastruttura ad un nuovo segmento di mercato.

Per coloro che hanno soggiornato nella regione, Firenze è risultata la provincia con la più alta incidenza di accessibilità mediante voli low cost (34,5%), seguita dalla stessa provincia di Pisa con il 21,3%. In ordine di preferenza, nelle posizioni successive si collocano gli altri territori delle tradizionali città d’arte, del balneare, fino all’area pratese.

Sono tantissime le località/aree segnalate come meta, dalle città ai piccoli centri d’arte, dalla costa alle località termali, dalla campagna alla montagna toscana, dalle destinazioni ormai affermate sui mercati turistici fino ai luoghi meno noti. Inoltre, circa un ¼ delle segnalazioni degli intervistati ha fatto riferimento a tour della regione, con pernottamenti in diverse località.

Considerato che l’aeroporto si caratterizza come punto di smistamento dei flussi incoming che si diramano sull’intero territorio regionale, la definizione di bacino di traffico non può avere solo una rilevanza di tipo economico, ma deve essere anche di tipo amministrativo, nel senso che da parte degli enti è indispensabile sviluppare i

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sistemi intermodali per rispondere nel modo migliore alla domanda di trasporto che proviene dal territorio, sia da parte dei residenti sia da parte dei turisti/visitatori.

Oggi si dice spesso bisogna “fare incoming”, ma a sostegno della tipologia di traffico che l’aeroporto di Pisa ha saputo sviluppare è necessario armonizzare tutti gli elementi dell’offerta della destinazione, dall’accessibilità alla fruizione del territorio.

Le aree provinciali di destinazione dei passeggeri diretti in Toscana

0,6%

1,1%

2,3%

2,9%

3,9%

4,3%

9,4%

19,7%

21,3%

34,5%

Prato

Massa Carrara

Grosseto

Pistoia

Arezzo

Livorno

Siena

Lucca

Pisa

Firenze

Sono molte le motivazioni specifiche che stanno alla base della scelta delle singole destinazioni regionali e il motivo più frequente è risultato quello culturale (24,6%), riferito soprattutto all’offerta storico-artistica. È opportuno precisare che molti intervistati hanno indicato l’aspetto culturale non come motivazione specifica del viaggio, bensì come inevitabile complemento nell’ambito di altre tipologie di vacanza o come integrazione per i viaggi di lavoro o affari.

Altra importante motivazione che ha spinto una parte significativa di intervistati a scegliere una destinazione della Toscana è il balneare (13%), con riferimenti a tantissime località dell’intera costa continentale e dell’Arcipelago.

In ordine decrescente di frequenza troviamo i motivi di studio (9%), non necessariamente collegati ai corsi universitari, ma anche alle innumerevoli opportunità di approfondimenti culturali, conoscenza del patrimonio storico-artistico e artigianale che offre il territorio, anche grazie alle tantissime scuole sparse nella regione. Proprio queste realtà organizzano regolarmente corsi di lingua e cultura italiana, di arte e restauro, di musica, scuole-botteghe artigiane e di cucina che da sempre contraddistinguono la Toscana.

Dopo la motivazione di visita a parenti amici, capace di generare un flusso apprezzabile di passeggeri low cost (8,3%), troviamo altri motivi strettamente connessi alla specificità dell’offerta regionale, ma anche interessi personali quali le

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attività lavorative degli intervistati (5,6%) che probabilmente in altri periodo dell’anno potrebbero raggiungere un peso maggiore.

Ma su un aspetto è indispensabile sviluppare una riflessione, cioè sul 6,1% di scelte operate dagli intervistati a seguito della disponibilità del collegamento low cost con l’aeroporto di Pisa. Ciò conferma che i servizi competitivi di queste compagnie stanno rivoluzionando l’intero comparto turistico e il modo di fare vacanza, tanto da poter affermare che oggi si sceglie una destinazione anche perché esiste un biglietto vantaggioso, dirottando così flussi verso mete nuove e sviluppando il fenomeno degli short break, viaggi brevi ma frequenti stimolati dai costi bassi.

Ovviamente tutto ciò può avere evidenti ripercussioni anche nel turismo toscano, che potrebbe identificare i vettori low cost come uno strumento per aumentare i flussi incoming, a patto di sviluppare un piano coordinato e condiviso da tutti gli aeroporti regionali interessati al fenomeno, al fine di realizzare la promozione dell’intera “destinazione”.

Una conferma del radicamento del fenomeno emerge anche dall’osservazione delle risposte fornite dai passeggeri che hanno scelto di soggiornare in provincia di Pisa. In questo caso l’incidenza delle motivazioni culturale e balneare risultano più elevate rispetto al resto della Toscana, ma soprattutto le scelte operate grazie alla disponibilità del collegamento che salgono al 9,7%, contro il 6,1% delle motivazioni riferite all’intero territorio regionale.

Motivazione specifica della scelta della destinazione. Val. %

Motivo Totale

passeggeri

Passeggeri con destinazione l’area di Pisa

Offerta artistica e culturale 27,6 37,9 Offerta balneare 13,0 14,2 Studio 9,0 3,8 Visita parenti e amici 8,3 6,9 Condizioni climatiche 7,2 2,9 Risorse naturali e paesaggistiche 6,5 6,0 Offerta enogastronomica 6,1 3,9 Disponibilità/facilità di collegamento 6,1 9,7 Lavoro 5,6 2,9 Riposo e relax 5,3 8,8 Offerta termale 2,8 0,9 Prezzi competitivi 2,5 2,1 Totale 100,0 100,0

Ai passeggeri low cost che hanno indicato una località di soggiorno fuori dal territorio della provincia di Pisa è stato chiesto di specificare le ragioni di questa scelta. Per circa il 22% degli intervistati appartenenti a questo segmento l’area non era la meta obiettivo del viaggio, in quanto condizionati da esigenze o interessi diversi. Infatti, tra coloro che non si sono limitati a fornire un’indicazione generica, le

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risposte più frequenti rimandano a numerose altre attrazioni e luoghi di interesse, in particolare le storiche città d’arte e altre destinazioni degli oltre 400 km della costa regionale.

Fra le altre motivazioni si segnalano le scelte obbligate da esigenze di lavoro o di studio (14,5%), la visita a parenti amici stanziati in altre località (9,6%) e la programmazione di viaggi itineranti (6,4%). Si segnala, inoltre, che ben il 9% delle risposte ha indicato la provincia di Pisa come un’area già visitata in precedenti esperienze di viaggio, mentre nel 6% dei casi si è fatto riferimento ai prezzi e alla minore competitività dell’offerta provinciale.

Le motivazioni di chi ha scelto una località diversa dalla provincia di Pisa

Motivo Val. % Motivo Val. % Non era obiettivo/meta del viaggio 22,1 Cure termali in altre località 3,2 Per lavoro o studio 14,5 Interesse per la Versilia 3,2 Interesse specifico per Firenze 14,5 Interesse per Siena 2,0 Visita a parenti o amici 9,6 Interesse per il Chianti 2,0 Già visitata in passato 9,0 Interesse per la costa grossetana 1,9 Viaggio itinerante 6,4 Interesse per Arezzo 1,6 Prezzi meno vantaggiosi 6,0 Interesse per la costa massese 0,4 Interesse per la costa livornese 3,6 Totale 100,0

Il turista low cost che transita dall’aeroporto di Pisa arriva principalmente con gruppi amicali (35,4%), secondariamente in coppia (24,5%) e famiglia con figli (22,3%). Si tratta quindi di tre target di discreta consistenza, diversi nella modalità di fruizione dell’offerta turistica e nei comportamenti di consumo.

I turisti che viaggiano da soli rappresentano il 13,5% degli intervistati, prevalentemente inquadrati nella fascia di età tra i 36 e i 45 anni, e maggiormente rappresentati nel segmento di coloro che viaggiano per affari o lavoro.

Abbastanza marginale la quota di passeggeri in viaggio con un gruppo organizzato (4,2%), in parte giustificato dal fatto che il servizio low cost non garantisce all’organizzatore il necessario controllo del gruppo.

Dall’incrocio dei dati disponibili è emerso che tra gli inglesi e i francesi è maggiormente rappresentativo il target della coppia e della famiglia, mentre per gli spagnoli e gli olandesi prevalgono le scelte di viaggio con gruppi di amici, spesso tra le fasce di età più giovani. Da segnalare, infine, come i gruppi organizzati risultano maggiormente rappresentati tra i passeggeri provenienti dal Regno Unito.

Per quella parte del campione che ha scelto la provincia di Pisa come meta del viaggio si rileva, da un lato, il minor peso di coloro che hanno deciso di partire da soli (il dato è collegato alla minor incidenza dei viaggi di lavoro), dall’altro la maggiore consistenza del target coppia e delle famiglia.

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La composizione del gruppo di viaggio del campione

In coppia24,5%

Con famiglia22,3%

Da solo13,5%

In gruppo4,2%Con amici

35,4%

Per quanto riguarda la sistemazione ricettiva la metà del campione ha indicato l’albergo, soprattutto quelli di categoria medio-alta. Il 18,9% ha optato per la sistemazione in appartamento e il 9,4% per il pernottamento in strutture agrituristiche. Il rimanente 20% circa delle segnalazioni si è distribuito tra i campeggi, gli affittacamere, i bed and breakfast, i residence, gli ostelli e le sistemazioni presso amici e parenti.

Anche per i passeggeri che hanno scelto di soggiornare in una delle località della provincia di Pisa la sistemazione ricettiva preferita è risultata l’hotel (62%), con la prevalenza delle strutture di categoria medio-alta. Diminuisce pertanto la quota di coloro che hanno pernottato in appartamento (13,7%), in agriturismo (5,7%), in campeggio (1,1%) e nelle altre strutture (17,1%).

Da questi dati emerge dunque un target prevalente, che nelle destinazioni del turismo culturale o balneare sceglie l’albergo, spesso a classificazione elevata, e tra i diversi fattori di preferenza va annoverata sicuramente la dotazione delle strutture e lo standard qualitativo dei servizi.

Il tipo di alloggio scelto per il soggiorno

Tipologia di alloggio

Albergo50,3%

Altro*18,9%

Appartamento

19,7%

Agriturismo9,4%

Campeggio1,8%

Categoria alberghiera

3 Stelle45,1%

5 e 4 Stelle42,0%

1 e 2 Stelle12,8%

* Affittacamere, bed and breakfast, residence, ostelli, presso amici e parenti, ecc.

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La durata media del soggiorno è stata di una settimana circa per il 43,9% del campione, mentre il 31% dei passeggeri ha indicato una permanenza limitata a 2/3 notti. Abbastanza elevata anche la quota di coloro che hanno segnalato una durata di due settimane (16,9%), a differenza dei periodi più lunghi che hanno ricevuto solo il 5,6% di segnalazioni. Infine, solo il 2,6% dei rispondenti ha limitato la permanenza ad una notte.

I giovani, e in generale quelli con un età inferiore ai 35 anni, hanno scelto in media soggiorni più lunghi; tra questi incide molto la motivazione di studio che solitamente prevede una permanenza più lunga.

Le permanenze più brevi sono state segnalate prevalentemente dai passeggeri con un età compresa tra i 36 ed i 45 anni, tra i quali hanno prevalso i viaggi di lavoro.

La distinzione di comportamento tra le diverse nazionalità ha fatto emergere che le permanenze più lunghe sono state dichiarate dagli olandesi e dagli scandinavi, a differenza dei tedeschi per i quali hanno prevalso i soggiorni più brevi.

La durata del soggiorno in Toscana. Val. %

43,9%

5,6%

16,9%

31,0%

2,6%

22,4%

1,1%

33,9%

39,7%

2,9%

1 notte 2 o 3 notti 1 settimana 2 settimane Più di 2settimane

Totale campioneDestinazione Pisa

4. I tempi e i modi della prenotazione del volo

Come è già stato ampiamente illustrato nella premessa, le compagnie low cost semplificano e razionalizzano tutte le operazioni per avere una struttura di costi più bassa e una gestione di tutti i servizi della massima efficienza. Normalmente le tariffe più economiche sono disponibili nei periodi di minor traffico, in qualunque giorno della settimana esclusi il venerdì e domenica. Le tariffe durante il week end sono più alte. Di regola, per ottenere tariffe migliori, conviene prenotare almeno 2/3 settimane prima della partenza. Un'ulteriore riduzione viene applicata ai biglietti acquistati su Internet, che risultano quindi più convenienti rispetto a quelli acquistati presso i centri prenotazioni.

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Infatti, rispetto ai tempi di richiesta della prenotazione il 70% del campione ha indicato almeno un mese prima della data di partenza, mentre il 20% ha inoltrato la richiesta con tre/quattro settimane di anticipo e il 7% nelle due settimane prima della data di partenza.

La politica tariffaria delle compagnie low cost è impostata per spingere i viaggiatori a prenotare con largo anticipo, penalizzando quelli che acquistano il biglietto pochi giorni prima della data del volo. Ecco perché l’indagine ha rilevato solo un 3% circa di passeggeri che hanno prenotato e acquistato il biglietto a ridosso del giorno della partenza.

Rispetto ai tempi di programmazione del volo da/per Pisa i comportamenti dei passeggeri low cost risultano allineati alle condizioni “imposte” dalle compagnie, preventivando anche il rischio di un eventuale annullamento del volo. A questo proposito è opportuno precisare che ogni compagnia ha diversi regolamenti per il cambio di prenotazione, ma generalmente cambiare una prenotazione non è consigliabile e spesso conviene effettuare una nuova prenotazione e perdere il vecchio biglietto.

In particolare, si segnala che il 79% dei passeggeri giunti a Pisa con il nucleo familiare ha richiesto la prenotazione oltre un mese prima della partenza, a differenza di coloro che viaggiavano da soli che mediamente hanno prenotato entro le due settimane prima (20%) o addirittura la settimana (10%) prima del volo prescelto.

Tra i segmenti che hanno scelto di organizzare il viaggio con largo anticipo si segnalano gli inglesi, gli scandinavi e i passeggeri inclusi nella fascia di età più avanzata (46 ai 65 anni).

I tempi della prenotazione del volo

3,2%

6,9%

20,2%

69,8%

Poco prima

7-15 giorni

3/4 settimane

Oltre 1 mese

Per quanto riguarda la distribuzione di biglietti, le compagnie low cost ricorrono alla vendita diretta e il canale maggiormente utilizzato è internet che consente di accorciare la catena delle intermediazioni, riducendo al tempo stesso i costi. Alcune compagnie permettono anche di acquistare il biglietto attraverso il call centre, applicando di solito un supplemento. Queste scelte gestionali, unitamente alla

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flessibilità organizzativa e alle strategie di razionalizzazione, genera un costo per pax/klm di 0,06 EUR contro un costo di 1,2 EUR delle compagnie tradizionali3.

Ecco dunque che il 74% circa dei passeggeri interpellati ha indicato quale strumento di prenotazione e acquisto del biglietto il sito Internet della compagnia, mentre il 25% ha utilizzato il tradizionale servizio di intermediazione delle agenzie di viaggio. Le motivazioni di questa ultima scelta sono molteplici e in primo luogo la scarsa penetrazione di Internet all’interno di alcune fasce della popolazione, ma soprattutto la diffidenza nei confronti degli acquisti online per la sicurezza delle transazioni.

Una quota marginale di passeggeri ha invece optato per la prenotazione ed acquisto tramite il call center della compagnia o rivolgendosi direttamente agli uffici che presidiano gli aeroporti.

Anche in questo caso i dati che emergono dall’indagine risultano quindi allineati ai comportamenti prevalenti dei turisti/viaggiatori. Infatti, nel 2008 i produttori dei servizi turistici avevano realizzato il 64% delle vendite on line nel mercato europeo, a differenza degli intermediari che si erano attestati al 36% del mercato complessivo. Nello stesso anno la distribuzione per tipologia di servizi segnalava al primo posto il trasporto aereo (54%), seguito dagli hotel (19,5%), i pacchetti turistici (15%), il trasporto ferroviario (7,5%) e il noleggio auto (4%).

I canali di prenotazione e acquisto del biglietto

Agenzia di viaggi25,0%

Altro1,1%

Internet73,9%

Nell’attuale condizione di crisi economica e di contenimento dei consumi, anche di natura turistica, era per certi versi obbligatorio estendere l’osservazione all’insieme dei servizi prenotati dai passeggeri prima della partenza, includendo ovviamente anche quelli che sarebbero stati “fruiti” nelle diverse destinazioni della Toscana.

I risultati indicano che circa il 60% del campione ha limitato la prenotazione al solo volo, rinviando le altre esigenze all’arrivo nella destinazione prescelta. Probabilmente in questo gruppo confluiscono tutti quelli che hanno dichiarato una visita ad amici/parenti, i motivi di studio e parte di coloro che hanno effettuato il

3 Fonte: Europe Lowcost

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viaggio per motivi di lavoro, ma in ogni caso è presumibile immaginare che, per conoscenza diretta in precedenti visite oppure per una forma di “passaparola”, tutti avessero riferimenti precisi sulle strutture da contattare.

Il rimanente 37% degli intervistati è giunto all’aeroporto anche con la prenotazione della struttura ricettiva, mentre il rimanente 3% ha previsto anche la necessità del trasferimento tra il punto terminale del volo e l’arrivo nella località prescelta.

La prenotazione della formula aereo+hotel ha registrato un’incidenza più elevata tra chi ha viaggiato con la famiglia o in coppia. La stessa soluzione è stata maggiormente richiesta anche da coloro che hanno dichiarato un’età compresa tra i 36 e i 45 anni e gli over 65.

I servizi prenotati prima della partenza

Pacchetto + transfer

3,0%

Solo volo 59,9%

Pacchetto (vo lo+allogg

io) 37,1%

5. L’incidenza della tariffa low cost nella decisione di viaggio

Le tariffe dei voli low cost sono molto dinamiche. Quelle applicate sono in essere al momento della visita del sito o della chiamata al call center. Le tariffe possono variare in funzione dei posti disponibili e del tempo di anticipo con cui si inoltra la domanda. Tutte le tasse imposte dalle autorità relative ai passeggeri, ai suoi bagagli, o all'uso di tutti i servizi da parte del passeggero, sono aggiunte alla tariffa, per questo in qualche circostanza l’ammontare delle tasse aeroportuali possono essere più alte del prezzo del biglietto.

Abbiamo già chiarito come gli accorgimenti gestionali delle compagnie low cost e l’offerta del servizio possono contribuire allo sviluppo turistico di un territorio o a ri-orientare la domanda su un’area piuttosto che un’altra. Sicuramente anche per i passeggeri che hanno acquistato un volo da/per l’aeroporto Galilei hanno prevalso le stesse considerazioni del mercato. Infatti, per il 32% degli intervistati la scelta di programmare un viaggio in Toscana è stata determinata non tanto dalla disponibilità del servizio, quanto dalla convenienza economica della tariffa. Per coloro che avevano la stessa provincia di Pisa come destinazione finale, l’opportunità della tariffa “bassa” ha inciso per circa il 36% dei passeggeri.

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Un altro 24,5% degli intervistati ha dichiarato che la tariffa economica ha facilitato la scelta e anche in questo caso l’indicazione è stata segnalata con maggior frequenza da chi era diretto in una località della provincia pisana.

In sostanza i dati confermano che la scelta del 56,5% del campione è stata determinata dal livello tariffario dei voli e che, probabilmente, una parte consistente avrebbe rinunciato se non avesse percepito il vantaggio o se i voli fossero stati presentati con la stessa logica di mercato delle compagnie tradizionali. Ogni scelta turistica è indice certamente di una personale gestione del tempo libero, ma è anche motivata da esigenze soggettive di forte valenza emotiva, sociale ed economica.

Inoltre, registriamo un 18,2% di intervistati per i quali il prezzo del biglietto è stato abbastanza importante nella decisione del viaggio, mentre per l’11,2% il livello della tariffa ha inciso relativamente nella definizione del budget del trasferimento. Infine, per il 14,1% dei passeggeri, il trasferimento sarebbe stato comunque effettuato indipendentemente dal prezzo richiesto dalla compagnia.

L’incidenza della tariffa è stata ancor più rilevante per i passeggeri spagnoli e scandinavi, ma anche per i viaggiatori inclusi nelle fasce di età più giovani e per coloro che hanno viaggiato con un gruppo di amici.

L’incidenza della tariffa conveniente nella decisione di effettuare il viaggio. Val. %

Scala di importanza Totale

passeggeri

Passeggeri con destinazione l’area di Pisa

Totale

Non ha influito sulla scelta 15,4 10,2 14,1 Poco importante 11,9 9,0 11,2 Abbastanza importante 19,4 14,1 18,2 Ha facilitato la decisione del viaggio 22,5 30,8 24,5 Determinante per la scelta 30,8 35,9 32,0 Totale 100,0 100,0 100,0

6. I comportamenti di spesa del viaggiatore low cost

Un altro aspetto considerato dall’indagine è il profilo “economico” del passeggero low cost, in quanto non conoscendo nulla del soggetto in questione si può ipotizzare che, risparmiando sul biglietto di volo, sia più propenso ad effettuare acquisti all’interno dell’aeroporto o, avendo acquistato un volo a basso costo, sia più orientato a risparmiare anche all’interno dell’aeroporto. In merito a questa ultima ipotesi, si sostiene ormai che “Low Cost" sta diventando uno stile di vita, un aspetto culturale avviatosi sottovoce, ma che si sta affermando con forza. È un nuovo modo di intendere i consumi: più etici, consapevoli ed economici e non solo rispetto al prezzo.

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Intanto dall’indagine è emerso che circa la metà dei rispondenti (49,6%) ha dichiarato di aver compiuto acquisti durante l’attesa nell’area imbarchi. Ovviamente sono stati registrati comportamenti eterogenei: circa il 65% del campione di tedeschi, a fronte di valori molto più contenuti tra i passeggeri irlandesi, statunitensi, scandinavi e olandesi.

Nel complesso la quota di coloro che hanno segnalato comportamenti di acquisto è abbastanza elevata. Semplificando si potrebbe affermare che il passeggero low cost, pur essendo considerato un target con una minore propensione di spesa, risulterebbero sensibile alle proposte commerciali presenti in aeroporto. Probabilmente ha la stessa percezione dei negozi che ha un passeggero che sceglie una compagnia tradizionale, la medesima intenzione iniziale di comperare qualcosa in aeroporto ed i medesimi gusti.

In ogni caso tutte le considerazioni andrebbero però confrontate con le numerose variabili dell’indagine campionaria, e in primo luogo con il tempo che i passeggeri hanno avuto a disposizione per visitare le proposte commerciali.

La quota di passeggeri che effettuato acquisti prima dell’imbarco

50,0%

65,6%

49,5%

42,7%

51,6%

29,6%

41,7%

18,2%

Regno Unito

Germania

Spagna

Paesi Bassi-Belgio

Francia

Irlanda

Paesi Scandinavi

Usa

In merito alla spesa complessiva sostenuta dai passeggeri nel corso della loro permanenza in Toscana è opportuno ricordare i cambiamenti che si sono registrati sul mercato nel corso degli ultimi anni. In particolare, la domanda è sempre più orientata a scegliere destinazioni economiche, rimane l’interesse per il pacchetto all inclusive ma cresce esigenza di personalizzazione, di autonomia di scelta e di orientamento verso soluzioni low fare. Infatti, in questa circostanza è emerso che circa il 60% del campione ha scelto di acquistare separatamente i servizi utilizzati nel corso del soggiorno, circa il 34% si è fermato sul territorio la durata di un week end e circa il 40% ha trascorso una vacanza di una settimana.

In merito alla spesa complessiva sostenuta durante il soggiorno, compreso il costo del volo aereo, i valori indicati dal campione (57% di rispondenti) presentano una variabilità rapportata alla durata della vacanza, con un minimo di 200 euro fino ad

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un massimo di 2.300 euro. Dall’aggregazione per fasce di spesa risulta che il 15,6% dei passeggeri ha dichiarato un valore al di sotto dei 300 euro, il 31,9% una spesa compresa tra i 301 ed i 500 euro, il 42,0% tra i 501 e i 1.000 euro, il 10,6% ha invece sostenuto una spesa superiore.

Complessivamente, il livello di spesa media procapite sopportata dai passeggeri low cost si attesta intorno a 664 euro: scende a 656 euro per chi ha scelto di soggiornare in provincia di Pisa, mentre sale a 666 euro per chi ha scelto altre destinazioni.

Sulla base dei dati raccolti, e ipotizzando una durata media della permanenza in circa 6 giorni, otteniamo una spesa media giornaliera pari 114 euro. Lo stesso metodo di calcolo applicato ai soli passeggeri che hanno soggiornato in provincia di Pisa porta a stimare una spesa giornaliera di circa 121 euro.

In merito al livello di spesa dichiarato fino al momento dell’intervista si possono sottolineare i seguenti risultati.

� Le nazionalità con i livelli più alti sono gli inglesi (726 euro), gli scandinavi e gli statunitensi. I valori scendono sensibilmente per i tedeschi (503 euro), per gli olandesi e i belgi (617 euro).

� I giovani hanno dichiarato una spesa inferiore (570 euro circa), a differenza di quella sostenuta dal segmento con un’età compresa tra 26-35 e gli over 56 .

� Chi ha viaggiato in coppia ha speso mediamente di più (755 euro), mentre i componenti dei gruppi organizzati hanno contenuto la spesa fino a 582 euro.

� Sale a 737 euro la spesa totale di chi è arrivato per motivi di lavoro, mentre si ferma a 607 euro per chi ha viaggiato per studio. I passeggeri giunti per trascorrere un periodo di vacanza hanno sostenuto una spesa complessiva pari a 671 euro.

� Per coloro che hanno scelto la sistemazione in albergo la spesa è stata superiore di oltre l’11% rispetto alla media generale (741 euro). I passggeri che hanno preferito la formula degli appartamenti ha contenuto la spesa in maniera significativa.

� I turisti che hanno prenotato il viaggio tramite internet hanno speso in media 613 euro, mentre chi si è avvalso dell’intermediazione turistica ha raggiunto i 791 euro.

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Spesa totale sostenuta fino al momento dell’intervista

Da 501 a 1000 euro 42,0%

Da 1001 a 1500 euro 7,0%

Oltre i 1500 euro 3,6%

Da 301 a 500 euro 31,9%

Fino a 300 euro 15,6%

7. La soddisfazione del turista low cost

L’indagine è stata predisposta per monitorare anche il grado di soddisfazione dei passeggeri in rapporto ai servizi fruiti nel corso della loro permanenza in Toscana, in modo da capire quali sono i punti di debolezza dell’offerta e quali invece vengono maggiormente appezzati.

I risultati indicano che la quasi totalità del campione intervistato (97,3%), ha espresso un giudizio di piena soddisfazione del periodo di vacanza trascorso, ma risulta ancora più accentuata tra gli intervistati che hanno scelto una località della provincia pisana come destinazione finale del viaggio. Il dato, estremamente positivo, proviene in maniera trasversale dai diversi segmenti di domanda.

Il giudizio di soddisfazione sull’esperienza di vacanza

No2,7%

Si97,3%

I primi elementi che maggiormente hanno contribuito a determinare la soddisfazione degli intervistati sono stati i servizi disponibili e utilizzati all’interno dell’aeroporto internazionale di Pisa. Ai rispondenti è stato chiesto di esprimere un giudizio, in una scala da 1 (molto insufficiente) a 5 (ottimo) su cinque diversi

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aspetti/servizi connessi all’attività aeroportuale. Inoltre, sono stati sollecitati ad indicare l’area di riferimento dei giudizi negativi o delle carenze osservate.

In generale, dalle risposte fornite dal campione emerge qualche annotazione critica, con circa la metà di valutazioni di sufficienza, mentre l’altra metà si divide tra pareri positivi e considerazioni negative. Sinteticamente, il voto numerico (da 1 a 5) per i servizi aeroportuali si ferma al 3,1 che equivale a un giudizio di “sufficienza”.

In particolare, i passeggeri reputano i collegamenti intermodali, che dall’aeroporto si diramano per le diverse destinazioni regionali, come uno degli aspetti più critici dell’infrastruttura (voto 2,8). La predisposizione di un’offerta adeguata, eseguita in modo integrato usando i diversi mezzi di trasporto, assume un ruolo sempre più importante nel contesto dello sviluppo aeroportuale e dei varchi di accesso alla Toscana.

Un posizionamento migliore rispetto al servizio erogato ottengono le funzioni rivolte all’accoglienza e all’informazione turistica, entrambi con un voto medio di 3. Alcuni margini di miglioramento dovrebbero profilarsi anche sulle proposte commerciali presenti in aeroporto (voto 3,3); in questo caso gli aspetti considerati dai rispondenti erano riferiti al rapporto qualità-prezzo, assortimento prodotti, varietà marche, disponibilità e cortesia del personale. Stessa considerazione vale anche per i giudizi espressi in merito al confort dell’infrastruttura che è stato valutato con un voto medio del 3,3.

Al di là del voto medio complessivo, è importante porre l’attenzione anche sulla percentuale di giudizi negativi che ciascuna voce ha raccolto e che in alcuni casi raggiunge livelli significativi. In un’ottica di miglioramento continuo delle prestazioni, infatti, tali elementi di insoddisfazione possono suggerire le aree di intervento per migliorare la qualità dei servizi erogati.

Valutazione sui servizi aeroportuali. Val. %

Servizi aeroportuali Molto insuff.

Insuff. Suffic. Buono Ottimo Totale

Servizi di accoglienza 3,4 19,3 55,0 16,7 5,6 100,0 Servizi di Informazioni 3,2 24,1 48,6 20,6 3,5 100,0 Comfort dell’infrastruttura 4,3 22,6 48,9 20,8 3,3 100,0 Qualità dei negozi 2,1 7,7 57,9 26,6 5,7 100,0 Collegamenti con le destinazioni finali 8,8 24,6 46,6 17,3 2,7 100,0

Nel corso delle interviste il 14% dei passeggeri ha segnalato le carenze riscontrate e le lamentele più ricorrenti sono riferite alla scarsa disponibilità di posti a sedere nelle aree passeggeri, alla mancanza di un adeguato servizio informazioni, alla qualità e varietà dei servizi ristorativi, alla pulizia dei servizi igienici, oltre che alle operazione del check-in non particolarmente celeri.

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Le carenze dei servizi aeroportuali

Servizi Val. % Posti a sedere 37,6 Carenza punti informazione 22,8 Ristorazione 13,9 Pulizia servizi igienici 13,8 Operazioni lente del Check-in 10,9 Altro 1,0 Totale 100,0

In base ai giudizi espressi, il livello di soddisfazione per i servizi che i passeggeri low cost hanno utilizzato nelle diverse località di destinazione appare positivo. A questo proposito, occorre ricordare che gli elementi dell’offerta turistica non possono essere astratti dal contesto territoriale. Sebbene la destinazione del viaggio sia il “clou” del prodotto turistico, non sempre si riesce a strutturare la necessaria integrazione tra chi gestisce il marketing della località, per lo più compito delle amministrazioni pubbliche, e gli operatori privati, che conservano invece un controllo diretto sui propri prodotti, ma non sull’intero contesto. Per il marketing di destinazione, invece, la sfida è riuscire a predisporre appropriate combinazioni di servizi, prodotti ed elementi di attrattività.

Ritornando ai risultati dell’indagine, il voto sintetico generale calcolato come media di tutti i giudizi relativi ai servizi del territorio risulta pari a 3,5. Gli aspetti che sono stati maggiormente apprezzati sono la sicurezza delle località (3,9), seguito dalla ristorazione e dalla cura e il mantenimento dell’ambiente (entrambi con il 3,7), mentre il giudizio sulla cultura dell’accoglienza degli operatori turistici è pari a 3,6.

Complessivamente soddisfacenti anche le valutazioni sulla qualità delle strutture ricettive, sulla rete commerciale, sulla cura e i servizi delle spiagge e sugli eventi culturali. Nessun elemento è stato individuato come criticità del territorio, sebbene su alcuni aspetti, quali i prezzi e l’offerta di impianti per le attività sportive, si siano registrati diversi giudizi negativi.

I giudizi sui servizi ricevuti nelle destinazioni del viaggio. Val. %

Servizi della destinazione Molto insuff.

Insuff. Suffic. Buono Ottimo Totale

Prezzi della destinazione 2,3 20,3 57,7 16,4 3,2 100,0 Hotel/Camera 1,5 5,8 45,7 38,0 8,9 100,0 Ristorazione 0,7 4,2 30,1 51,6 13,3 100,0 Servizi pubblici 2,6 10,5 46,1 33,3 7,6 100,0 Rete commerciale 2,3 4,8 38,1 47,9 6,9 100,0 Sicurezza delle località 0,3 3,7 21,4 57,0 17,5 100,0 Cura e mantenimento dell’ambiente 1,8 5,8 25,1 52,3 15,0 100,0 Cura, servizi e dotazioni delle spiagge 3,5 10,9 29,1 41,9 14,7 100,0 Attività sportive 2,4 14,9 48,5 28,7 5,5 100,0 Eventi culturali 1,1 10,5 38,1 38,5 11,8 100,0 Accoglienza e cortesia 1,1 4,9 37,9 45,2 10,9 100,0

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Sostanzialmente analoghi i livelli di soddisfazione dei passeggeri low cost che avevano indicato una località della provincia pisana come destinazione di soggiorno. Nel complesso la media generale dei giudizi si attesta a 3,4 e gli elementi maggiormente apprezzati sono risultati l’offerta ristorativa e la sicurezza delle località (3,7). Valutazioni di piena sufficienza sono state espresse anche per la varietà della rete commerciale e per il mantenimento dell’ambiente e del territorio. Anche in questo caso l’unico elemento che ha ricevuto un giudizio al di sotto della sufficienza è stato il livello dei prezzi della destinazione.

I giudizi sui servizi ricevuti nelle destinazioni della provincia di Pisa. Val. %

Servizi della destinazione Molto insuff.

Insuff. Suffic. Buono Ottimo Totale

Prezzi della destinazione 1,2 19,8 63,6 14,8 0,6 100,0 Hotel/Camera 1,3 5,3 43,0 44,4 6,0 100,0 Ristorazione 0,6 4,7 30,0 50,0 14,7 100,0 Servizi pubblici 1,3 14,0 43,9 32,5 8,3 100,0 Rete commerciale 2,7 1,4 37,4 52,4 6,1 100,0 Sicurezza delle località 0,0 4,4 30,4 53,8 11,4 100,0 Cura e mantenimento dell’ambiente 0,6 10,9 22,4 55,1 10,9 100,0 Cura, servizi e dotazioni delle spiagge 1,3 15,6 29,9 42,9 10,4 100,0 Attività sportive 1,2 20,9 50,0 22,1 5,8 100,0 Eventi culturali 0,0 18,2 38,0 34,7 9,1 100,0 Accoglienza e cortesia 1,3 9,2 42,5 41,2 5,9 100,0

Partendo dal presupposto che il concetto di “qualità” è la corrispondenza fra quanto promesso e quanto effettivamente ricevuto, ci sembra di poter concludere che dall’indagine emerge un indiscutibile livello di soddisfazione del passeggero low cost turista che arriva all’aeroporto di Pisa per visitare la Toscana.

Infatti, la valutazione complessiva dell’esperienza risulta piuttosto elevata. Per il 20% del campione il giudizio è stato assolutamente positivo, mentre per il 51,6% la valutazione è stata positiva. Moderata soddisfazione è stata espressa anche dal 16,6% degli intervistati, a differenza del 2,9% che ha registrato qualche elemento di insoddisfazione.

Anche tra i passeggeri che hanno soggiornato in una località della provincia di Pisa la soddisfazione sull’esperienza di viaggio è risultata elevata (voto sintetico 4,0), ad eccezione del 2% che ha percepito alcuni elementi di insoddisfazione.

Valutazione complessiva dell’esperienza. Val. %

Livello di giudizio Totale

passeggeri Passeggeri con

destinazione l’area di Pisa Totale

Insoddisfacente 0,9 0,0 0,7 Abbastanza soddisfacente 2,2 2,1 2,2 Soddisfacente 16,3 17,6 16,6 Positiva 50,8 54,2 51,6 Assolutamente positiva 29,9 26,1 29,0 Totale 100,0 100,0 100,0

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

L’ultima domanda rivolta per il monitoraggio della soddisfazione, mira a misurare il potenziale interesse a trascorrere un altro periodo di vacanza utilizzando un collegamento low cost. Anche in questo caso il risultato può essere interpretato positivamente, visto che oltre il 92% del campione manifesta, almeno intenzionalmente, il proposito di ritornare, mentre solo il 7% circa lo esclude a priori (per motivi non obbligatoriamente riconducibili ad una loro insoddisfazione del soggiorno).

L’intenzione di ritorno mediante l’offerta delle compagnie low cost cresce tra i turisti tedeschi, spagnoli e scandinavi, mentre tende a ridursi per gli olandesi e i francesi. Inoltre, anche chi ha viaggiato per lavoro o per studio ha espresso l’intenzione di un eventuale ritorno.

La quota di passeggeri low cost intenzionati a ripetere l’esperienza

91,1%

93,2%

92,7%

DestinazionePisa

Altradestinazione

Totalecampione

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Il profilo del passeggero low cost

Finora sono stati analizzati gli aspetti generali che caratterizzano i passeggeri low cost in partenza dall’aeroporto di Pisa, ma lo studio prosegue lo studio dividendo il data base in base alla destinazione di viaggio del passeggero, distinguendo tra il campione complessivo (732) e il campione che ha dichiarato il soggiorno nella provincia di Pisa (175).

Scopo di questa distinzione è capire se esistono differenti caratteristiche tra coloro che scelgono le compagnie low cost che operano servizio sull’aeroporto Galilei e quelli che le utilizzano per giungere in una destinazione della provincia di Pisa.

Primo obiettivo è quello di individuare le caratteristiche socio-demografiche e comportamentali che differenziano i due tipi di passeggero.

Per individuare gli aspetti più significativi significative sono stati effettuati dei test di indipendenza, al fine di verificare l’esistenza di dipendenza tra la variabile che distingue i due gruppi di passeggeri e le variabili che rappresentano le caratteristiche personali di un individuo.

Dalla tabella successiva si vede che le caratteristiche che più discriminano i due gruppi sono l’età, il motivo del viaggio e la scelta della struttura ricettiva.

Come risulta dall’analisi dei dati, i due gruppi presentano un’età media abbastanza diversa. In particolare, coloro che scelgono voli economici per trascorrere un periodo di soggiorno in provincia di Pisa sono mediamente più giovani.

La maggior parte dei passeggeri di entrambi i gruppi viaggia per turismo. Per i passeggeri diretti nella provincia pisana questa motivazione è risultata più elevata di quella che si riscontra per l’intero campione. Per le altre modalità (studio e lavoro) le percentuali degli utenti low cost con interessi specifici sulla provincia risultano più contenute.

Anche per quanto riguarda la scelta delle strutture ricettive per il pernottamento durante il soggiorno esiste un notevole scarto tra i due gruppi di passeggeri. I passeggeri diretti nella provincia di Pisa sono risultati i maggiori utilizzatori degli alberghi, al contrario la percentuale più elevata di preferenze per le strutture agrituristiche e per gli appartamenti è stata rilevata sulla totalità del campione.

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DELL’AEROPORTO DI PISA (TOTALE CAMPIONE)

� Età media: 39 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 26,2% - Insegnante/Impiegato

∗ 15,1% - Studente

∗ 11,2% - Dirigente/Imprenditore � Il 54% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 78,9% - Turismo/Vacanza

∗ 9,1% - Studio

∗ 5,6% - Lavoro

∗ 6,3% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 2,5% - Una notte

∗ 31,0% - Due o tre notti

∗ 43,9% - Una settimana

∗ 16,9% - Due settimane

∗ 5,6% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 35,4% Con amici

∗ 24,5% - In coppia

∗ 22,3% - Con famiglia

∗ 13,5% - Da solo

∗ 4,2% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 50,3% - Albergo

∗ 19,7% - Appartamento

∗ 9,4% - Agriturismo

∗ 1,8% - Campeggio

∗ 18,9% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 73,9% - Internet

∗ 24,9% - Agenzia di viaggi

∗ 1,1% - Altro

� Il 97,3% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� Il 92,7% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DELL’AEROPORTO DI PISA CON DESTINAZIONE DEL SOGGIORNO LA

STESSA PROVINCIA DI PISA

� Età media: 35 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 27,4% - Insegnante/Impiegato

∗ 23,8% - Studente

∗ 9,8% - Dirigente/Imprenditore � Il 50,3% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 87,6% - Turismo/Vacanza

∗ 3,6% - Studio

∗ 1,8% - Lavoro

∗ 7,1% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 2,9% - Una notte

∗ 33,9% - Due o tre notti

∗ 39,7% - Una settimana

∗ 22,4% - Due settimane

∗ 1,1% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 36,2% Con amici

∗ 27,6% - In coppia

∗ 23,6% - Con famiglia

∗ 8,6% - Da solo

∗ 4,0% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 62,3% - Albergo

∗ 13,7% - Appartamento

∗ 5,7% - Agriturismo

∗ 1,1% - Campeggio

∗ 18,9% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 72,9% - Internet

∗ 26,5% - Agenzia di viaggi

∗ 0,6% - Altro

� Il 98,7% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� Il 91,1% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

La distinzione del campione per nazionalità del passeggero ha fatto emergere che il target più giovane risulta maggioritario per i tedeschi, olandesi e belgi.

La quota più rilevante di “reapeters” è stata rilevata tra i francesi e i tedeschi.

I tedeschi risultano anche il segmento con le percentuali più elevate di motivazioni di lavoro/affari, mentre la motivazione studio ha raggiunto quote significative tra gli spagnoli, gli olandesi e i belgi.

I francesi giungono prevalentemente con il nucleo familiare per trascorrere un periodo di vacanza in Toscana, mentre i gruppi amicali prevalgono per gli spagnoli, olandesi, belgi e tedeschi.

Mediamente le permanenze più lunghe sono state dichiarate dai francesi, olandesi, belgi e spagnoli.

La soddisfazione più elevata sull’esperienza di soggiorno è stata dichiarata dai francesi, mentre l’intenzione di ritorno mediante l’utilizzo di un volo low cost è risultata più elevata per gli spagnoli e i tedeschi.

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DI NAZIONALITÀ INGLESE

� Età media: 43 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 24,6% - Insegnante/Impiegato

∗ 16,8% - Dirigente/Imprenditore

∗ 12,5% - Studente � Il 54,2% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 84,2% - Turismo/Vacanza

∗ 6,8% - Studio

∗ 2,6% - Lavoro

∗ 6,4% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 3,0% - Una notte

∗ 32,0% - Due o tre notti

∗ 42,5% - Una settimana

∗ 16,9% - Due settimane

∗ 5,6% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 27,2% - In coppia

∗ 26,5% - Con amici

∗ 24,6% - Con famiglia

∗ 11,6% - Da solo

∗ 10,1% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 54,6% - Albergo

∗ 17,1% - Appartamento

∗ 8,2% - Agriturismo

∗ 0,7% - Campeggio

∗ 19,3% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 75,8% - Internet

∗ 22,7% - Agenzia di viaggi

∗ 1,6% - Altro

� Il 97,5% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� Il 93,0% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DI NAZIONALITÀ TEDESCA

� Età media: 38 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 25,4% - Insegnante/Impiegato

∗ 19,3% - Studente

∗ 13,2% - Dirigente/Imprenditore � Il 57,8% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 78,9% - Turismo/Vacanza

∗ 13,2% - Lavoro

∗ 4,4% - Studio

∗ 3,5% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 6,1% - Una notte

∗ 33,3% - Due o tre notti

∗ 37,7% - Una settimana

∗ 20,2% - Due settimane

∗ 2,6% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 37,1% - Con amici

∗ 27,6% - Con famiglia

∗ 18,1% - In coppia

∗ 17,2% - Da solo

∗ 0,0% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 49,1% - Albergo

∗ 20,7% - Appartamento

∗ 11,2% - Agriturismo

∗ 3,4% - Campeggio

∗ 15,2% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 72,6% - Internet

∗ 26,5% - Agenzia di viaggi

∗ 0,9% - Altro

� Il 96,1% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� Il 95,7% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DI NAZIONALITÀ SPAGNOLA

� Età media: 40 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 23,2% - Insegnante/Impiegato

∗ 13,4% - Libero professionista

∗ 9,8% - Studente � Il 54,5% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 75,7% - Turismo/Vacanza

∗ 12,6% - Studio

∗ 8,7% - Lavoro

∗ 2,9% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 1,8% - Una notte

∗ 31,3% - Due o tre notti

∗ 52,7% - Una settimana

∗ 9,8% - Due settimane

∗ 4,5% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 52,7% - Con amici

∗ 24,1% - In coppia

∗ 11,6% - Con famiglia

∗ 9,8% - Da solo

∗ 1,8% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 56,3% - Albergo

∗ 16,1% - Appartamento

∗ 12,5% - Agriturismo

∗ 0,0% - Campeggio

∗ 15,2% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 75,9% - Internet

∗ 24,1% - Agenzia di viaggi

∗ 0,0% - Altro

� Il 97,1% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� Il 96,3% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DI NAZIONALITÀ OLANDESE E BELGA

� Età media: 36 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 33,7% - Insegnante/Impiegato

∗ 18,8% - Studente

∗ 5,9% - Libero professionista � Il 49,0% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 84,0% - Turismo/Vacanza

∗ 11,0% - Studio

∗ 3,0% - Lavoro

∗ 2,0% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 0,0% - Una notte

∗ 25,7% - Due o tre notti

∗ 45,5% - Una settimana

∗ 23,8% - Due settimane

∗ 5,0% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 43,1% - Con amici

∗ 24,5% - In coppia

∗ 21,6% - Con famiglia

∗ 10,8% - Da solo

∗ 0,0% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 43,1% - Albergo

∗ 24,5% - Appartamento

∗ 11,8% - Agriturismo

∗ 3,9% - Campeggio

∗ 16,7% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 75,8% - Internet

∗ 23,2% - Agenzia di viaggi

∗ 1,0% - Altro

� Il 95,7% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� L’88,3% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

PROFILO DEL VIAGGIATORE LOW COST DELL’AEROPORTO DI PISA DI NAZIONALITÀ FRANCESE

� Età media: 39 anni CONDIZIONE PROFESSIONALE

∗ 34,4% - Insegnante/Impiegato

∗ 20,3% - Studente

∗ 7,8% - Dirigente/Imprenditore � Il 72,9% è già stato in Toscana

MOTIVO DEL

VIAGGIO

∗ 75,0% - Turismo/Vacanza

∗ 6,3% - Studio

∗ 3,1% - Lavoro

∗ 15,6% - Altro

DURATA DEL

SOGGIORNO

∗ 0,0% - Una notte

∗ 29,2% - Due o tre notti

∗ 44,6% - Una settimana

∗ 21,5% - Due settimane

∗ 4,6% -Più di due settimane

NUCLEO DI

VIAGGIO

∗ 33,8% - Con famiglia

∗ 26,2% - In coppia

∗ 26,2% - Con amici

∗ 10,8% - Da solo

∗ 3,1% - In gruppo

ALLOGGIO

SCELTO

∗ 38,5% - Albergo

∗ 21,5% - Appartamento

∗ 7,7% - Agriturismo

∗ 1,5% - Campeggio

∗ 30,8% - Altro

MEZZO DI

PRENOTA ZIONE

∗ 58,5% - Internet

∗ 40,0% - Agenzia di viaggi

∗ 1,5% - Altro

� Il 100,0% è soddisfatto della vacanza/soggiorno

� L’891,1% pensa di acquistare in futuro un volo low cost per la Toscana

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Appendice statistica

Professione degli intervistati

Professione Val. % Professione Val. % Insegnante/Impiegato 26,2 In cerca di occupazione 3,1 Studente 15,1 Commerciante 2,8 Dirigente/Imprenditore 11,2 Artigiano 2,4 Libero professionista 6,9 Docente universitario 2,2 Operaio 6,0 Agricoltore 0,6 Casalinga 4,8 Altro 14,9 Pensionato 3,8 Totale 100,0

Primo utilizzo di un volo low cost per arrivare a Pisa per fascia di età

Classe di età Si No Totale Fino a 25 anni 69,4% 30,6% 100,0% 26-35 anni 60,7% 39,3% 100,0% 36-45 anni 63,1% 36,9% 100,0% 46-55 anni 74,7% 25,3% 100,0% 56-65 anni 67,2% 32,8% 100,0% oltre i 65 anni 67,7% 32,3% 100,0% Totale 63,5% 36,5% 100,0%

Primo utilizzo di un volo low cost per arrivare a Pisa per nazionalità

Nazionalità Si No Totale Regno Unito 63,9% 36,1% 100,0% Germania 66,1% 33,9% 100,0% Spagna 64,3% 35,7% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 66,0% 34,0% 100,0% Francia 46,9% 53,1% 100,0% Irlanda 69,0% 31,0% 100,0% Scandinavia 68,0% 32,0% 100,0% Usa 66,7% 33,3% 100,0% Totale 63,5% 36,5% 100,0%

Numero medio di precedenti voli low cost da/per Pisa

Nazionalità Num. medio

Nazionalità Num. medio

Regno Unito 4,2 Francia 3,0 Germania 2,3 Irlanda 3,8 Spagna 2,8 Scandinavia 2,6 Paesi Bassi e Belgio 2,8 Usa 2,3

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Precedenti visite in Toscana per nazionalità

Nazionalità No Si Totale Regno Unito 45,8% 54,2% 100,0% Germania 42,2% 57,8% 100,0% Spagna 45,5% 54,5% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 51,0% 49,0% 100,0% Francia 27,1% 72,9% 100,0% Irlanda 60,0% 40,0% 100,0% Scandinavia 62,5% 37,5% 100,0% Usa 76,9% 23,1% 100,0% Totale 46,0% 54,0% 100,0%

Numero medio di precedenti visite in Toscana

Nazionalità Num. medio

Nazionalità Num. medio

Regno Unito 3,9 Francia 2,5 Germania 2,4 Irlanda 3,4 Spagna 3,2 Scandinavia 2,8 Paesi Bassi e Belgio 2,2 Usa 2,0

Precedenti visite in Toscana per classe di età

Classe di età No Si Totale Fino a 25 anni 66,4% 33,6% 100,0% 26-35 anni 44,0% 56,0% 100,0% 36-45 anni 42,4% 57,6% 100,0% 46-55 anni 49,5% 50,5% 100,0% 56-65 anni 33,3% 66,7% 100,0% oltre i 65 anni 20,0% 80,0% 100,0% Totale 46,0% 54,0% 100,0%

Motivo del viaggio per classe di età

Classe di età Lavoro Studio Turismo / Vacanza Altro Totale

Fino a 25 anni 0,0% 17,3% 70,9% 11,8% 100,0% 26-35 anni 2,3% 8,8% 83,0% 5,8% 100,0% 36-45 anni 13,5% 9,6% 72,5% 4,5% 100,0% 46-55 anni 8,2% 5,2% 79,4% 7,2% 100,0% 56-65 anni 3,5% 5,3% 87,7% 3,5% 100,0% oltre i 65 anni 0,0% 0,0% 90,3% 9,7% 100,0% Totale 5,6% 9,1% 78,9% 6,3% 100,0%

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Motivo del viaggio per nazionalità

Nazionalità Lavoro Studio Turismo / Vacanza

Altro Totale

Regno Unito 2,6% 6,8% 84,2% 6,4% 100,0% Germania 13,2% 4,4% 78,9% 3,5% 100,0% Spagna 8,7% 12,6% 75,7% 2,9% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 3,0% 11,0% 84,0% 2,0% 100,0% Francia 3,1% 6,3% 75,0% 15,6% 100,0% Irlanda 3,6% 3,6% 67,9% 25,0% 100,0% Scandinavia 0,0% 48,0% 44,0% 8,0% 100,0% Usa 23,1% 7,7% 69,2% 0,0% 100,0% Totale 5,6% 9,1% 78,9% 6,3% 100,0%

Durata del soggiorno in Toscana per classe di età

Classe di età Una notte 2 o 3 notti 1

settimana 2

settimane Più di 2

settimane Totale

Fino a 25 anni 4,5% 25,5% 41,8% 17,3% 10,9% 100,0% 26-35 anni 1,2% 31,4% 37,2% 22,7% 7,6% 100,0% 36-45 anni 2,1% 40,4% 46,3% 8,5% 2,7% 100,0% 46-55 anni 4,1% 30,6% 45,9% 15,3% 4,1% 100,0% 56-65 anni 3,4% 22,0% 55,9% 13,6% 5,1% 100,0% oltre i 65 anni 0,0% 30,0% 50,0% 16,7% 3,3% 100,0% Totale 2,5% 31,0% 43,9% 16,9% 5,6% 100,0%

Durata del soggiorno in Toscana per nazionalità

Nazionalità Una notte 2 o 3 notti 1 settimana 2 settimane Più di 2

settimane Totale Regno Unito 3,0% 32,0% 42,5% 16,9% 5,6% 100,0% Germania 6,1% 33,3% 37,7% 20,2% 2,6% 100,0% Spagna 1,8% 31,3% 52,7% 9,8% 4,5% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 0,0% 25,7% 45,5% 23,8% 5,0% 100,0% Francia 0,0% 29,2% 44,6% 21,5% 4,6% 100,0% Irlanda 0,0% 34,5% 51,7% 6,9% 6,9% 100,0% Scandinavia 0,0% 20,0% 36,0% 16,0% 28,0% 100,0% Usa 7,1% 50,0% 35,7% 0,0% 7,1% 100,0% Totale 2,5% 31,0% 43,9% 16,9% 5,6% 100,0%

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Gruppo di viaggio per nazionalità

Nazionalità Da solo In coppia Con famiglia Con amici In gruppo Totale Regno Unito 11,6% 27,2% 24,6% 26,5% 10,1% 100,0% Germania 17,2% 18,1% 27,6% 37,1% 0,0% 100,0% Spagna 9,8% 24,1% 11,6% 52,7% 1,8% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 10,8% 24,5% 21,6% 43,1% 0,0% 100,0% Francia 10,8% 26,2% 33,8% 26,2% 3,1% 100,0% Irlanda 20,7% 24,1% 13,8% 41,4% 0,0% 100,0% Scandinavia 28,0% 28,0% 4,0% 40,0% 0,0% 100,0% Usa 42,9% 14,3% 21,4% 21,4% 0,0% 100,0% Totale 13,5% 24,5% 22,3% 35,4% 4,2% 100,0%

Gruppo di viaggio per classe di età

Classe di età Da solo In coppia Con famiglia Con amici In gruppo Totale Fino a 25 anni 12,6% 11,7% 16,2% 51,4% 8,1% 100,0% 26-35 anni 10,9% 27,6% 13,8% 44,3% 3,4% 100,0% 36-45 anni 19,0% 18,0% 29,6% 31,7% 1,6% 100,0% 46-55 anni 9,2% 37,8% 27,6% 18,4% 7,1% 100,0% 56-65 anni 10,2% 32,2% 18,6% 35,6% 3,4% 100,0% oltre i 65 anni 12,9% 45,2% 29,0% 9,7% 3,2% 100,0% Totale 13,5% 24,5% 22,3% 35,4% 4,2% 100,0%

Modalità di prenotazione del viaggio per nazionalità

Nazionalità Su internet Tramite Adv Altro Totale Regno Unito 75,8% 22,7% 1,6% 100,0% Germania 72,6% 26,5% 0,9% 100,0% Spagna 75,9% 24,1% 0,0% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 75,8% 23,2% 1,0% 100,0% Francia 58,5% 40,0% 1,5% 100,0% Irlanda 96,3% 3,7% 0,0% 100,0% Scandinavia 68,0% 32,0% 0,0% 100,0% Usa 61,5% 30,8% 7,7% 100,0% Totale 73,9% 24,9% 1,1% 100,0%

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Incidenza della tariffa sulla decisione di effettuare il viaggio

Nazionalità Livello di importanza

scala da 1-poco importante a 5-molto importante

1 2 3 4 5 Totale Regno Unito 12,3% 14,5% 16,2% 27,2% 29,8% 100,0% Germania 12,5% 11,5% 16,7% 29,2% 30,2% 100,0% Spagna 4,5% 13,6% 14,5% 19,1% 48,2% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 13,8% 5,3% 28,7% 25,5% 26,6% 100,0% Francia 39,7% 12,1% 10,3% 19,0% 19,0% 100,0% Irlanda 13,8% 3,4% 37,9% 13,8% 31,0% 100,0% Scandinavia 0,0% 0,0% 21,1% 21,1% 57,9% 100,0% Usa 66,7% 0,0% 0,0% 33,3% 0,0% 100,0% Totale 14,2% 11,2% 18,2% 24,5% 32,0% 100,0%

Voto complessivo dell’esperienza per nazionalità

Nazionalità Voto esperienza

scala da 1-poco importante a 5-molto importante 1 2 3 4 5 Totale

Regno Unito 0,4% 2,2% 15,6% 53,8% 28,0% 100,0% Germania 1,2% 4,8% 9,5% 61,9% 22,6% 100,0% Spagna 1,0% 1,0% 20,4% 43,9% 33,7% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 1,1% 2,2% 12,1% 51,6% 33,0% 100,0% Francia 0,0% 0,0% 17,9% 57,1% 25,0% 100,0% Irlanda 0,0% 0,0% 42,9% 28,6% 28,6% 100,0% Scandinavia 0,0% 5,3% 26,3% 42,1% 26,3% 100,0% Usa 0,0% 0,0% 22,2% 22,2% 55,6% 100,0% Totale 0,7% 2,2% 16,6% 51,6% 29,0% 100,0%

Voto complessivo dell’esperienza per classe di età

Classe di età

Voto esperienza scala da 1-poco importante a 5-molto importante

1 2 3 4 5 Totale Fino a 25 anni 1,0% 2,9% 10,5% 53,3% 32,4% 100,0% 26-35 anni 0,7% 1,3% 18,4% 51,3% 28,3% 100,0% 36-45 anni 0,7% 1,3% 14,1% 53,0% 30,9% 100,0% 46-55 anni 0,0% 4,1% 12,2% 56,8% 27,0% 100,0% 56-65 anni 0,0% 4,3% 21,7% 45,7% 28,3% 100,0% oltre i 65 anni 4,5% 0,0% 36,4% 27,3% 31,8% 100,0% Totale 0,7% 2,2% 16,6% 51,6% 29,0% 100,0%

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Acquisterebbe in futuro un volo low cost per la Toscana per nazionalità

Nazionalità No Si Totale Regno Unito 7,0% 93,0% 100,0% Germania 4,3% 95,7% 100,0% Spagna 3,7% 96,3% 100,0% Paesi Bassi e Belgio 11,7% 88,3% 100,0% Francia 10,9% 89,1% 100,0% Irlanda 7,4% 92,6% 100,0% Scandinavia 4,5% 95,5% 100,0% Usa 23,1% 76,9% 100,0% Totale 7,3% 92,7% 100,0%

Acquisterebbe in futuro un volo low cost per la Toscana classe di età

Classe di età No Si Totale Fino a 25 anni 7,5% 92,5% 100,0% 26-35 anni 7,1% 92,9% 100,0% 36-45 anni 1,8% 98,2% 100,0% 46-55 anni 10,9% 89,1% 100,0% 56-65 anni 14,8% 85,2% 100,0% oltre i 65 anni 7,4% 92,6% 100,0% Totale 7,3% 92,7% 100,0%

Ha effettuato acquisti durante il tempo di attesa per l’imbarco per classe di età

Classe di età No Si Totale Fino a 25 anni 52,3% 47,7% 100,0% 26-35 anni 57,1% 42,9% 100,0% 36-45 anni 46,6% 53,4% 100,0% 46-55 anni 40,7% 59,3% 100,0% 56-65 anni 52,9% 47,1% 100,0% oltre i 65 anni 50,0% 50,0% 100,0% Totale 50,4% 49,6% 100,0%

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

Il modello di rilevazione

Data intervista…………………. Rilevazione Volo in partenza verso ____________________

1. Nazionalità: Italiana (provincia ……………) Straniera (Paese ……………………)

2. Sesso: M F 3. Età: _____ 4. Titolo di studio:

5. Professione

6. E’ la prima volta che Lei utilizza un volo low cost per arrivare a Pisa? a. sì, è la prima volta, con quale vettore ……………………… b. No. quante volte?..........

7. Da quale aeroporto e città di origine è arrivato?

c. …………………………………… b. …………………………………………. 8. E’ già stato altre volte in Toscana?

d. No, questa è la prima volta. e. Si, (quante volte?........)

9. Quale è il motivo per cui ha deciso di fare questo viaggio?

f. Lavoro g. Studio h. Turismo/vacanza i. Altro ____________________________

10. Quale era la sua destinazione in Toscana? (se ha fatto un Tour, indicare le città della

Toscana dove ha soggiornato) j. ____________________________ b ______________________________

11. Perché ha scelto questa destinazione?* (per chi sceglie Pisa andare alla 8)

k. ____________________________

12. Perché non ha scelto una località della Provincia di Pisa? l. ____________________________

Nessuno Licenza media Laurea di 1° liv. Licenza elem. Diploma Ist. Sup. Laurea special.

Attività principale Attività principale Dirigente/Imprenditore Agricoltore Commerciante Studente Libero professionista Pensionato Docente Universitario Casalinga Insegnante/impiegato In cerca di occupazione Operaio Altro __________________ Artigiano Altro __________________

I passeggeri low cost dell’Aeroporto Internazionale di Pisa

Centro Studi Turistici di Firenze

13. Dove ha alloggiato? m. Hotel – Stelle _______ n. Agriturismo o. Camping p. Appartamento q. Altro. Specificare _____________

14. Quanto è durato il suo soggiorno in Toscana?

r. Una notte. s. 2 o 3 notti. t. 1 settimana. u. 2 settimane. v. …………

15. Con chi è in viaggio?

w. Da solo x. In coppia y. Famiglia. Quanti? ___ z. Amici. Quanti? ___ aa. In gruppo. Quanti? ___ bb. __________________

16. Quali servizi ha prenotato prima di partire? cc. Un pacchetto (volo + albergo). dd. Un pacchetto + transfer. ee. Solo volo.

17. Quando ha prenotato questo viaggio?

ff. Pochi giorni prima della partenza (fino a 1 settimana). gg. Tra i 7 e 15 giorni prima della partenza. hh. 3/4 settimane prima della partenza. ii. Oltre un mese prima della partenza.

18. Come ha prenotato questo il viaggio? jj. Su internet. kk. Tramite agenzia di viaggio. ll. ________________

19. Quanto ha inciso il prezzo del biglietto low cost nella decisione di effettuare questo viaggio in Toscana? (voto da 1 a 5 - 1 “non così importante", 5 per "molto importante") ______________

20. È soddisfatto della sua vacanza/soggiorno? mm. No. nn. Sì.

21. Se No, di cosa non è soddisfatto?

_____________________________________________

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Centro Studi Turistici di Firenze

22. Può dare una valutazione sui servizi che ha trovato e ha utilizzato? (1 = molto insufficiente 2 = insufficiente 3 = sufficiente 4 = buono 5 = ottimo)

Aeroporto VOTO

Accoglienza / benvenuto 1 2 3 4 5 informazioni dell’aeroporto 1 2 3 4 5 comfort e design dell’aeroporto 1 2 3 4 5 Qualità dei negozi 1 2 3 4 5 Collegamento con mezzi pubblici verso la destinazione finale 1 2 3 4 5 Altro ________________________________________________ 1 2 3 4 5

23. Vuole indicare un servizio che ritiene assente in aeroporto _____________________

24. La destinazione

VOTO Prezzi della destinazione 1 2 3 4 5 Hotel/camera 1 2 3 4 5 Ristorazione 1 2 3 4 5 Servizi pubblici 1 2 3 4 5 Rete commerciale 1 2 3 4 5 Sicurezza delle località 1 2 3 4 5 Cura e mantenimento dell’ambiente 1 2 3 4 5 Cura, servizi e dotazioni delle spiagge 1 2 3 4 5 Attività sportive 1 2 3 4 5 Eventi culturali 1 2 3 4 5 Accoglienza e cortesia 1 2 3 4 5 Altro ________________________________________________ 1 2 3 4 5

25. Voto complessivo per la sua esperienza? (voto da 1 a 5 - 1 “non così importante", 5 per "molto importante") ______________

26. Acquisterebbe in futuro un volo low cost per la Toscana?

oo. No. pp. Si.

25. Durante il tempo di attesa per l’imbarco, ha effettuato acquisti? qq. No. rr. Si.

26. Quanto ha speso in totale fino ad ora? ss. …………….euro