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NUMERO UNICO OTTOBRE 2014 Chiesa viva MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) e-mail: [email protected] www.chiesaviva.com contiene I. R. «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65, una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4(inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità IL 9° CERCHIO IL 9° CERCHIO

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NUMERO UNICOOTTOBRE 2014Chiesa viva

MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: dott. Franco AdessaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) e-mail: [email protected] contiene I. R.

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

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IL 99°° CCEERRCCHHIIOO

IL 99°° CCEERRCCHHIIOO

R iportiamo alcune noti-zie prese dal sito delTribunale Internazio-

nale per i Crimini della Chie-sa e dello Stato (ITCCS) consede centrale a Bruxelles, rela-tive alle indagini dei processisui sacrifici umani compiuti daalte Autorità della Chiesa e del-lo Stato. L’inizio delle indagini è stata lapresa di coscienza della scom-parsa di circa 50.000 bambiniindiani in più di 80 scuole ca-nadesi dove si nascondono ol-tre 32 fosse comuni con i restidei bambini sepolti. Dal 2011, oltre 60 personehanno testimoniato davanti allaCorte Internazionale di Giusti-zia di Diritto Comune (ICLCJ), che rappresenta il bracciogiudiziario del tribunale ITCCS.Dai documenti messi online dal ITCCS, citiamo alcuni fat-ti che possono dare un’idea della vastità di questa organiz-

zazione satanica che opera nonsolo in Canada, ma anche inmolte altre nazioni.

«Cinque giudici e 27 membridella giuria, provenienti da 6Nazioni inclusi gli USA, hannopreso in considerazione le pro-ve della scomparsa di oltre50.000 bambini da Canada,USA, Argentina, Europa, co-me vittime sospette di un CultoInternazionale di sacrifici dibambini che ha il nome di No-no Cerchio».

«Due ragazze hanno afferma-to di essere state violentatedal Card. Jorge Bergoglio,mentre partecipava ad un ri-

tuale di sacrifici umani.Otto testimoni oculari, con prove presentate alla ICLCJdi Bruxelles, hanno confermato queste dichiarazioni.Secondo le dichiarazioni dei testimoni, questi rituali di sa-

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Anche FRANCESCO“Vescovo di Roma”CONDANNATO?

del Dott. Franco Adessa

Francesco “Vescovo di Roma”.

obbligati a stuprare e mutilare altri bambini e poi ta-gliare loro la gola con dei pugnali sacrificali”».

«Secondo testimoni, Jospeph Ratzinger, Jorge Bergo-glio, il gesuita Adolfo Pachon (Superiore Generale deiGesuiti) e l’Arcivescovo anglicano di Canterbury, JustinWelby, partecipavano ai rituali di stupro e uccisione dibambini del Culto Satanico del Nono Cerchio…».

«Testimoni hanno dichiarato che questi sacrifici di bambi-ni avevano luogo nel Castellodi Carnarvon nel Galles, inun castello francese (di loca-lità tenuta segreta), presso leScuole residenziali anglicanee cattoliche canadesi in Kam-loops, in Colombia Britannica,e a Brandford, in Ontario...».

«Papa Francesco, Joseph Rat-zinger e la regina Elisabettasono stati indicati da testimonioculari, presso la Corte di Giu-stizia (ICLCJ), per aver stupra-to e ucciso dei bambini in ceri-monie del Culto Satanico delNono Cerchio. Oltre 60 testi-moni oculari, di diverse nazio-ni, hanno testimoniato, ed altriancora, ogni settimana, contat-tano la Corte di Giustizia».

«Venerdì, 18 luglio 2014.Causa No. 18072014-002.Il giudizio unanime della Cortedi Giustizia è che i tre principa-li imputati: Jorge Bergolio,Adolfo Pachon e JustinWelby sono stati giudicaticolpevoli di concorso e com-plicità di crimini control’umanità, incluso l’assassinioe il traffico di esseri umani edi personale coinvolgimentoin questi crimini. La loro col-pevolezza è stata presentata eprovata oltre ogni ragionevoledubbio dall’accusatore».

***

Lasciando ai giudici e ai tribu-nali il compito di svolgere leloro funzioni e assolvere alleloro responsabilità, è invecenostra intenzione cercare di

gettare un po’ di luce su quella satanica OrganizzazioneInternazionale caratterizzata dal Culto di Sacrifici uma-ni di bambini e che prende il nome di Nono Cerchio.

crifici di bambini, effettuati da membri del satanico NonoCerchio, sono avvenuti nelle primavere degli anni 2009 e2010, in zone rurali dell’Olanda e del Belgio.Da documenti provenienti dagli archivi vaticani, e conse-gnati da un prominente funzionario vaticano, ex impiegatodella Curia vaticana, alla Corte di Giustizia, il card. JorgeBergoglio risulta essere stato coinvolto in riti satanicidi sacrifici di bambini, al tempo in cui era prete e vesco-vo in Argentina.Un altro testimone ha affermato di essere stato presenteall’incontro di Jorge Bergo-glio con la Giunta militare,nel periodo della “Guerra Spor-ca” dell’Argentina degli anni‘70. Secondo questa testimo-nianza, Bergoglio collaborò inun traffico di bambini, figli diprigionieri scomparsi, per in-serirli in un circolo interna-zionale di sfruttamento di mi-nori, gestito da un ufficio delVaticano».

«Il Capo Querelante ha presen-tato alla Corte la prova dell’esi-stenza di un documento, cheporta la data del 25 dicembre1967 e chiamato “PrivilegioMagisteriale”, che attesta cheogni nuovo Papa doveva par-tecipare ai rituali sacrificalidel Culto Satanico del NonoCerchio».

«Due testimoni hanno afferma-to che, in giovane età, si sonotrovati in cerimonie di sacrificidi bambini in presenza di Jo-seph Ratzinger.Secondo documenti vaticani,presentati al Tribunale, sin dal1962, Joseph Ratzinger par-tecipava a sacrifici di bambi-ni come membro dei Cavalieridelle Tenebre. Ratzinger eraun assistente del Cappellanomilitare delle S.S. al Campo diconcentramento di Raven-sbruck, durante la SecondaGuerra Mondiale.I bambini che dovevano essereuccisi provenivano dai prigio-nieri del campo di morte...».

«Il Querelante Capo, ha affer-mato: “Alcuni sopravvissuti aquei rituali descrivono neonati fatti a pezzi su altari dipietra e i loro resti consumati dai partecipanti. Durante gli anni 1960, i testimoni sopravvissuti erano

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Paolo VI.Non si può dimenticare che, otto giorni dopo l’elezione diPaolo VI, a Roma e a Charleston (USA), il 29 giugno 1963, èstata celebrata una doppia Messa nera, con il dichiarato in-tento di intronizzare Lucifero nella Cappella Paolina.Ricordiamo le parole del Delegato prussiano: «... istituisco,autorizzo e riconosco questa Cappella d’ora in avanti co-me la Cappella Interna, presa, posseduta e appropriata daLui, Colui il quale abbiamo insediato Signore e Coman-dante del nostro destino umano. Chiunque, attraversoquesta Cappella Interna, sarà designato e scelto come suc-cessore finale dell’Ufficio Papale, dovrà giurare lui stesso,e tutti coloro che egli comanderà, di essere il volonterosostrumento e collaboratore dei Fondatori della “Casadell’Uomo sulla Terra”... ».A proposito del documento sul “Privilegio Magisteriale”,che porta la data del 25 dicembre 1967, non ci stupiremmo seLucifero, che dal 29 giugno 1963 designa il successore alsoglio Pontificio, abbia anche imposto al candidato papabile,l’obbligo di partecipare ai rituali dei sacrifici umani delCulto Satanico del Nono Cerchio.

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P oiché su questo delicato etenebroso argomento esi-stono poche informazioni, e

per di più parziali e contradditto-rie, è opportuno prendere in consi-derazione solo documenti che sia-no attendibili sia perché vere testi-monianze, sia per la serietà indi-scussa dell’autore o sia perchéopera al di sopra di ogni sospetto. I documenti che utilizzeremo perfare un po’ di luce sulla realtà delNono Cerchio sono:

1. Il libro L’Eletta del Dragone diClotilde Bersone:

2. L’Inferno della Divina Comme-dia di Dante Alighieri;

3. L’Apocalisse di San Giovanni.

Mentre le ultime due opere nonhanno bisogno di presentazione, illibro di Clotilde Bersone, scono-sciuto al vasto pubblico, richiedealcuni chiarimenti.Il libro “L’Eletta del Dragone” èuna testimonianza unica nel suo genere, perché provieneda una donna che raggiunse il vertice del Nono Cer-chio: l’Ispirata, cioè posseduta e portavoce del Dragone(Lucifero). Ma alla fine, ella si convertì, divenne Suora,scrisse le sue “Memorie” degli anni vissuti presso la Su-prema Loggia degli Illuminati di Parigi, ed accettò ilmartirio per la sua conversione, quando, rapita dalla porti-neria del convento, fu ricondotta in Loggia a Parigi dovevenne crocifissa.Da queste sue “Memorie” fu tratto il romanzo in francese:

“L’Elue du Dragon”, poi tradot-to in italiano da Mons. AugustoMoglioni. L’imprimatur dell’edi-zione italiana fu dato a voce, e nonper iscritto, dal Vescovo di Pesca-ra a Mons. Brandano, Abate diPescara, perché si volle evitareche apponendo la firma non si ac-cogliesse l’opera come ecclesiasti-ca e quindi a parer loro... inventa-ta.

In una lettera al traduttore, ilRev.mo Prof. Amedeo C.M. suquest’opera scrisse: «Che dire della versione de“L’Eletta del Dragone”? Cono-sco diverse pubblicazioni sullaMassoneria, ma nessuna avrà l’ef-ficacia di questa fotografia a coloridal vero. Benché contenuta nell’espressio-ne, lascia sentire tutto il lezzo d’unimmondezzaio ripugnante; benchéda capo a fondo descriva ogni de-pravazione del senso umano, fino

quasi al limite dell’assurdo, non fa pensare menomamentead esagerazione, o ad esposizione a tesi, perché è evidenteil tono di sincerità della scrittrice e la realtà anti-umana adispirazione diabolica della Massoneria. Neppure la pru-dente riserva del romanzo riesce a diminuire la persuasio-ne che si tratti veramente di memorie storiche. Questo ca-polavoro presentato da Lei, aprirà gli occhi a molteanime...».Dicembre 1874. A 18 anni, Clotilde Bersone si trova a Co-stantinopoli, presso la Grande Loggia degli Illuminati

IL SEGRETODEL 9° CERCHIO

Copertina del libro: “L’Eletta del Dragone”dell’Editrice Italica di Pescara.

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dell’Oriente, dove suo padre, membrodella sètta, la informa che questa Log-gia insieme ad altre sei Grandi Log-ge, avevano l’alta direzione dellaMassoneria comune e delle altre So-cietà segrete.

È in questa Loggia che la Bersone ha ilprimo incontro col Dragone: una be-stia di marmo bianco distesa su un pie-distallo in una attitudine minacciosa.Uno scettro ed una corona spezzati sot-to le zampe posteriori; con sette teste,a volto quasi umano, alcune sembrava-no di leone, altre con delle corna. «È il dragone – disse suo padre – Quila chiamano Idra, l’Idra della Cabalae degli Illuminati».Clotilde volle toccarlo, ma il padre bal-betto: «Ero sicuro ... Me l’avevano det-to... Tu sarai Sovrana Eletta, o Clotil-de, e la regina degli illuminati».

Al di là del mostro, sulla parete, Clotil-de vede un quadro gigantesco che co-priva il fondo della sala per due terzi.«Era il ritratto di Giuseppe Mazzini,capo supremo dell’Antica Carboneria,poi del Consiglio dei Maestri Perfettida dove si era originata questa nuovasètta di Illuminai Superiori che pre-siedeva, a sua volta, su tutti i massonidei gradi inferiori. Mazzini, ritto,s'appoggiava a un Dragone comequello della sala. Teneva in mano unacorona reale, da cui sembrava strappar-ne ad un ad una le gemme, con un ghi-gno sarcastico e crudele. Ai sui piedi ilsuolo era cosparso di crani e ancoracoperti o di mitra o di diadema.... dietro il tribuno, si ergeva una don-na, fluida e bianca, che con una ma-no porge a a Mazzini una coppa pie-na di sangue fino all’orlo, e nell’altrateneva un globo terrestre, al piedes’avvinghiava un serpente,Mazzini indossava un magnifico costu-me che, poi, ho veduto essere quellodel Grand’Oriente delle GrandiLogge degli Illuminati...».

Il padre livido, balbettando, le disse:«Sì, abbiamo avuto due Ninfe... Sonomorte... I Grandi Orienti aspettano laterza, quella che non morrà e che par-lerà in nome del Dragone».Sin dalle prime pagine del libro, si en-tra nel vivo del Nono Cerchio: Il Dra-gone (Lucifero), la sua Ninfa (Ispira-

ta) e il Grand’Oriente.Poi si vede apparire il Consiglio Supe-riore e gli Iniziati superiori tra i qualivi sono sempre tre “Rischiarati”, aiquali vengono consegnate tutte le ideeche Lucifero, in varie occasioni, haispirato agli Iniziati e, di queste, nessu-na può essere presa in considerazione,se non col loro triplice consenso. Le idee accettate, dai tre “Rischiara-ti” sono scritte nel gran registro dellaSala del Capitolo.Tra questi tre “Rischiarati”, però, ven’è uno, che è il solo detentore dei se-greti mistici e che occupa il più altoposto esoterico del Nono Cerchio.A proposito di questo particolare Ri-schiarato, “detentore dei segreti mi-stici” e “specialista di occultismo”, èinteressante riportare un fatto.

Prima del suo declino, Clotilde decisedi supplicare personalmente il Dragoneper illuminarla. «Dopo un’evocazionedi quasi tre quarti d’ora, ebbi la sorpre-sa di assistere ad una manifestazionetutta nuova dello Spirito. Prima ditutto, i molteplici occhi del dragone dimarmo si animarono e gettarono fiam-me, mentre il resto del corpo rimanevaimmobile e senza metamorfosi.Poi d’improvviso, vidi lo Spirito, nonpiù solo, ma diviso in tre forme,identiche tra loro e separate, come letre personificazioni della stessa sostan-za, a mostruosa immagine dellaUnità e Trinità di Dio! Il Dragone, laBestia e l’altra Bestia a sua immagine,tutte e tre non facenti che una».Ecco la conclusione della Bersone alprogetto prospettatole dal Dragone:«Forte di tale promessa e dell’inter-pretazione favorevole che Thiénet (il“Rischiarato” “detentore dei segretimistici”) mi diede della forma biz-zarra delle apparizioni, accettai di ap-poggiare il progetto del Dragone». Evidentemente, l’Ispirata del Drago-ne, a quel tempo, non conosceva il “se-greto mistico” della blasfema e sata-nica Triplice Trinità massonica.

***

Riportiamo ora l’importante testimo-nianza della Bersone sulla strutturagerarchica della Suprema GrandeLoggia degli Illuminati di Parigi, alcui vertice si trova il Nono Cerchio.

Giuseppe Mazzini.

Mazzini, Grand’Oriente della Suprema Loggia de-gli Illuminati di Parigi, fu il Capo d’Azione politi-ca della Massoneria Universale dal 1836 al 1872,anno della sua morte. Egli era il braccio destro delSupremo Pontefice della Massoneria Universaleo Capo Supremo degli Illuminati di Baviera. Come vedremo in seguito, Mazzini nella posizionedi grand’Oriente ricopriva la carica più alta delNono Cerchio, a diretto contatto con Lucifero.

Giacomo Abramo Garfield.

Alla morte di Mazzini, Garfield prese il suo postocome Grand’Oriente della Suprema Loggia de-gli Illuminati di Parigi. Clotilde Bersone fu la suaamante dal 1877 al 1880. Nel 1881, Garfield di-venne Presidente degli Stati Uniti, con l’appoggiodegli Illuminati di Parigi che volevano liberarsi dilui. Una sua lettera insolente, che scherniva il suosuccessore alla Loggia di Parigi, fu la causa delsuo assassinio. Grévy, il nuovo Grand’Oriente diParigi, decretò la sua morte. Due colpi di pistola eduna morte che avvenne per infezione della ferita.

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«In realtà, tra gli Illuminati di ogniGrande Loggia ci sono nove Cori oGironi (o Cerchi), divisi in tre gradi:

1) Gli Adepti, divisi in quattro Gironisecondo le loro attitudini: non conosco-no in realtà nessun segreto, se non unaspecie di formulario enigmatico, delquale non afferrano neppure il senso.Ahmed Pascià ebbe la galanteria di far-mi passare con un salto sopra questogrado, senza prove e senza stasi: èquindi il grado che conosco meno peresperienza. Il silenzio non è imposto aqueste prime reclute se non sulla loroadesione alla Loggia, sull’indirizzo dellocale e sulle sedute che ci si tengono:questo, sotto le pene più severe. Agliocchi loro quello che ha più importanzasono le parole d’ordine e i segni masso-nici di riconoscimento, destinati unica-mente ad evitare l’intrusione di profaninella Loggia. La loro quota obbligatoriaè di 400 franchi all’anno, tanto per inco-minciare, quota che viene aumentata di100 franchi per ogni promozione in unnuovo Girone.

2) Il quinto Girone comprende i Novi-zi, o candidati proposti all’Affiliazionedai Dignitari, dopo studio serio del lorocarattere e delle loro disposizioni. Diquesto grado anfibio io ero considerataprovvista al mio arrivo.

Il sesto Girone è quello degli Affiliatisemplici, e il settimo Girone quellodegli Affiliati superiori, che compren-de tutte le cariche di poca importanza.

3) All’ottavo Girone appartengono tuttigli Iniziati e i Dignitari, a incominciaredal secondo Grand’Oriente, all’Ese-cutore delle Alte Opere, ai Giudicidelle Cause ordinarie, al Gran Mae-stro, al Cancelliere, al Segretario e atutti i membri del Gran Consiglio.

Nel nono Girone, infine, sono compre-si il Grande Oriente e gli Iniziati supe-riori, tra i quali ci sono sempre tre “Ri-schiarati”, ai quali vengono consegna-te tutte le idee emesse: di queste nes-suna deve essere presa in considera-zione, se non c’è quel triplice consenso;e l’Ispirata, quando piace al Dragone dieleggerne una.

All’insieme dei nove Gironi deve esserepresentato, in cerimonia, ogni novelloIniziato, ma soltanto a titolo di Affiliatosalito in carica; e il secondo GrandeOriente a questa cerimonia prende ilposto del primo, affinché la personalitàsovrana sfugga alla maggior parte degliassistenti.Gli altri sei Iniziati superiori sono ai loroposti intorno al Tavolino semicircolare».(pp. 190-193)

LA TESTIMONIANZA DI CLOTILDE BERSONE SULLA STRUTTURA GERARCHICA

DELLA GRANDE LOGGIA DEGLI ILLUMINATI

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LA STRUTTURA GERARCHICADELLA GRANDE LOGGIA DEGLI ILLUMINATI

Ci si potrà domandare: quando nacque la prima Grande Loggia strut-turata gerarchicamente in nove Cerchi? La Bersone ci fornisce pre-ziose informazioni che, presso la Suprema Loggia degli Illuminati diParigi, ella lesse sul libro le “Profezie” del quale, nel mondo, vi eranosolo sette esemplari, presso le sette Grandi Logge degli Illuminati.Ecco cosa scrive: «Sopra la pagina che custodisce le “Profezie” pro-priamente dette, figurano un triangolo rovesciato e un grossolano di-segno rappresentante il caos... Secondo questo libro, la prima Loggia massonica superiore fu fon-data alla fine del secolo X ...Lo Spirito, che si suppone parli nel 999, inizia con una specie di rac-conto biblico, a rovescio, della Genesi: “Io ero e regnavo al di sopradella distesa; un giorno si fecero per me le tenebre, e io ho sofferto.Allora, tra i geni amici, sorse una voce che disse: “A colui al quale siè fatto torto, salve”... dal fuoco uscì la luce che, librandosi sullaterra, generò i suoi figli. Allora, prima che scoccasse l’anno mille,furono veduti arrivare sulla terra, che aveva per Madre la veraLuce e il Fuoco per Dio, degli spiriti finalmente rischiarati. Gli Uomini fremettero, senza che potessero discernere ciò che li agita-va così. Essi sentivano, senza saperlo, che un mondo nuovo nasce-va in mezzo al mondo, ed essi credettero che l’antico universo fosse

alla fine. Come se tutti stessero per morire, ciascuno si disponeva a di-sfarsi dei propri beni».L’oracolo riprende: «Io son venuto in mezzo a voi, o Figli delle Log-ge, come il Pellicano verso i suoi piccoli, dopo aver trafitto il mioseno e avervi nutriti col sangue delle mie sofferenze, con le lacrimedel mio esilio. Ed io non vengo per essere elevato e rimesso su untrono, ma per domandarvi la vita per mezzo del sanguedell’Agnello.Seguono poi oracoli concernenti l’avvento della Massoneria, ... e, allafine dei tempi, il completo impero della Setta ... poi l’apparizione diun mondo nuovo, popolato, per mezzo della metempsicosi, dei fedelidello Spirito portati dai loro meriti a uno stato superiore, al riparo daogni sofferenza…».È interessante notare che la data dell’anno 999, e il numero 9 dell’ulti-mo Cerchio della struttura gerarchica della Grande Loggia rivelano loscopo ultimo di Lucifero e della Massoneria.Ricordando che il n. 9 “nasconde” il n. 18, e che 18 simboleggia ancheil Marchio della Bestia 666, si ha che 999 = 3 volte 666 = simboleg-gia la Guerra a Dio, mentre il n. 9 = 18 = 666, simbolo dell’Anticri-sto, simboleggia l’eliminazione della Redenzione del Sacrificio diCristo sulla Croce dalla faccia della terra.

1° ADEPTI2° ADEPTI3° ADEPTI4° ADEPTI

5° NOVIZI

6° AFFILIATI

7° AFFILIATI SUPERIORI

9° INIZIATI SUPERIORI

8° INIZIATI

Gran ConsiglioSecondo Grand’OrienteEsecutore delle alte opereGran MaestroSegretarioCancelliere

Consiglio Superiore (6 Iniziati s.)Grand’OrienteTre RischiaratiIspirata

LUCIFERO – SATANA

INIZIATI

AFFILIATI

ADEPTI

Cerchi Gradi

Rappresentazione dei 9 cerchi di una Grande Loggia, secondo le informazioni contenute nella testimonianza di Clotilde Bersone che, nella Suprema Loggia degli Illuminati di Parigi, fu l’Ispirata del Dragone (Lucifero).

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I MISTERIDELLA

GRANDE LOGGIAL a prefazione all’edizione

francese de “L’Eletta delDragone” inizia con que-

ste parole:«Questo romanzo è tolto, quasipagina per pagina, dalle “Memo-rie” inedite di Clotilde Bersone,che fu, a Parigi, dal 1877 al 1880,l’amante di I.A. Garfield, elettonel 1880, Presidente degli StatiUniti, e assassinato nel 1881. (...)In una biblioteca di un IstitutoReligioso esiste un doppio mano-scritto, autentico, di queste “Me-morie”, con la data del 1885; equeste “Memorie” sono state co-piate, notoriamente, compilate ecorredate di note critiche di raracompetenza dal R.P.X. Perché dare a questo libro il sot-totitolo di “romanzo”?Perché non potevano assumersi,storicamente, le responsabilitàdelle gravi imputazioni, vere ofalse, che l’autrice, nella sua con-fessione, scaglia non soltanto contro l’alto personale dellaTerza Repubblica francese, ma anche contro certi capipiù rinomati dell’opposizione. (...)Come evitare, però, che certe fisionomie conosciute nonrappresentassero lo Stato, in questa specie di processo cri-minale aperto, non contro tale o tal altro uomo in partico-lare, bensì, contro il regime?

Non si vogliono prendere queste“Memorie” come storia di ieri, siprendano come storia di oggi!L’impressione principale che ab-biamo voluto far risaltare da tut-te queste pagine è che, in realtà,dal 1871, in Francia, il potere ènelle mani di una potenza oc-culta, e la Grande Loggia e ilGrand’Oriente non ne sonoche gli strumenti.In una parola, Satana è il veropadrone politico della Franciaper conto di Lucifero, l’Inter-nazionale Massonica: essa è lavera “Eletta del Dragone”:questo il senso, lo scopo, la por-tata di quest’opera.Noi non siamo in periodo di de-mocrazia, bensì in un periodo di“demonocrazia” come dicevaMonsignor Gouthe-Soulard».

***

Le ultime parole delle “Memorie” di Clotilde Bersonesono:«Ce n’è abbastanza perché il segreto di codesti Signorisia sventato e questo ben valga la pena di essere morta.Ed io offrirò a Dio la mia vita, perché si degni suscitarecristiani capaci di profittare dell’avviso e di spezzarecotesta tirannia».

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E noi accettiamo gli inviti. Prenderemo queste “Memorie”, o meglio questo “proces-so criminale aperto” non contro tale o tal altro uomo diChiesa in particolare, ma contro un “regime” che gover-na la Chiesa di oggi, consapevoli del fatto che il potere ènelle mani di una potenza occulta il cui vero padrone èLucifero, che sappiamo essere stato intronizzato nellaCappella Paolina, il 29 giugno 1963, sotto il regno diPaolo VI.Noi prenderemo queste “Memorie” non come storia di

ieri, ma come “Storia di oggi”, consapevoli del fatto cheil potere di Lucifero non si limita a far da padrone in Fran-cia e in altri Stati, ma che ancora oggi è insediato all’in-terno della Chiesa e decide chi deve essere eletto Papa edetta le condizioni ai papabili candidati.

Supplichiamo anche noi Dio, come fece Clotilde Bersoneoffrendo il suo martirio, perché “si degni suscitare cri-stiani capaci di profittare di queste ‘Memorie’ perspezzare cotesta tirannia”.

C on la testimonianza diClotilde Bersone sullastruttura gerarchica del-

la Grande Loggia degli Illumi-nati, al cui vertice domina ilNono Cerchio, riteniamo che lavia più naturale e sicura, percomprendere meglio la naturasatanica di questo Cerchio, siaquella di sentire gradualmenteil lezzo di questo immondez-zaio ripugnante e scoprire ladepravazione umana che, dalgrado più basso al più alto, salefino al limite dell’assurdo edell’immaginabile.Il libro della Bersone, ci farà daguida in questo percorso di cor-ruzione satanica.

***

Dopo aver avuto il primo con-tatto con la statua dell’Idra dellaCabala, ed aver visto il quadrodi Mazzini con la coppa pienadi sangue, nella Grande Loggiadegli Illuminati di Costantino-poli, la Bersone fu invitata ad un pranzo dal Grand’Orien-te, Ahmed Pascià.

«Eravamo soltanto sei convitati, e lì fu un pranzo dibuona società, solo che ci fu un po' di eccesso neivari vini. Alle sei del mattino si beveva ancora, no-nostante tutte le prescrizioni del Corano... AhmedPascià era totalmente ubriaco, e a poco a poco ilfestino volgeva all’orgia. Inqualificabili propostesi andavano facendo e potei ben distinguere, in unasala accanto, preparativi da bordello».

Durante un’altra visita in Loggia a Costantinopoli, Clotil-de, insieme a suo padre, riesce ad entrare in un luogo se-greto: la camera delle torture.

«Per un labirinto di cor-ridoi e di scalette secon-darie, discutendo, arri-vammo a un sotterraneobasso a volta. Aprì laporta senza prevederel’orrore dello spettacolo. Ci trovammo entro unacripta, tutta piena distrumenti di tortura. (...)per terra vidi giacentipezzi umani, ancorsanguinolenti o scarni-ficati: mani, piedi,braccia, teste: e daquel macello esalavaun puzzo abominevoledi carnaio. In quell’orri-do scenario, ecco, vididue fantocci, ritti, uno difaccia all’altro, con latunica macchiata di san-gue.Uno di essi, sul capo,portava la corona, l’al-tro la tiara. Accantouno stiletto, alcuni pu-gnali col sangue raggru-

mato. Tutto testimoniava che tali armi omicide nonavevano colpito gabbie di vimini o vesciche pienedi carminio, bensì carne viva e umana; e quellacoppa che offrivano le Ninfe, in quei luoghi male-detti, ai grandi redentori dei popoli, non era unametafora, era una realtà, una coppa cioè di san-gue ancora caldo di vittime assassinate».

Nel giugno 1875, Clotilde giunge a Parigi, la sede dellaSuprema Loggia degli Illuminati; la Loggia che domina-va le altre sei Grandi Logge del mondo. A Parigi, ella in-contra Abramo Garfield che, nel 1881, diventerà Presi-dente degli Stati Uniti. Aveva 44 anni ed era Grand’Orien-te della Grande Loggia degli Illuminati della Francia, colpretesto di viaggi, per inchieste.

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Riconosciuta idonea all’affiliazione, dopo averle fatto rin-negare il battesimo e giurare eterna obbedienza alla Log-gia, ha inizio la parte culminante del rito di affiliazione.

«Il Gran Maestro, allora, mi fece alzare e avanzaredinanzi ad uno ad uno, e tutti mi respinsero, con pa-role di disprezzo e di odio, come se i loro sentimen-ti verso di me fossero cambiati, come se mi giudi-cassero incapace di superare la prova.Allora, Garfield afferrò il mio braccio, mi aprì unavena, e lasciò colare il mio sangue, un terzo di bic-chiere, poi bendò la ferita. Mi si ritolse la benda, misi mise una spada in mano, mi si condusse dinanziun, cosiddetto, cadavere coronato, nascosto nel“manichino” di vimini.Un canto ebraico riempì la sala. Dopo ogni strofa,il Grand’Oriente recitava, su un grosso libro, unaspecie di lezione. Alla fine di ogni lezione, il coro,a più riprese, lanciava l’anatema:“Maledetta!.. È una maledetta!...”.“Colpisci!” mi comanda Garfield, additandomi ilfantoccio regale.Mi sembrò che tutto girasse attorno a me. Alzail’arma, il sudore alla fronte... La lezione di Costan-tinopoli m’aveva istruita, non vi era dubbio alcunoche io stavo per assassinare, assassinare con la miamano, e per davvero; non era una commedia!Un tremito nervoso mi scosse tutta, trepidante eselvaggia. (...) In un’enorme coppa di bronzo, posta su un treppie-di, Garfield gettò un pugno di erbe aromatiche. Unafiamma enorme si alzò, con fumate inebrianti.Tutti gli Affiliati, in semicerchio attorno a me, ave-vano estratto i loro pugnali: sembravano volermitrapassare, per ridurmi, almeno su questa scenad’orrore, a un silenzio eterno.Allora, con un riso stridente, indietreggiai di unpasso, fissato il punto segnato sul “manichino”, chedovevo colpire, con tutte le mie forze, titubante,ebbra, frenetica, sferrai il mio colpo.Un getto di sangue caldo inondò le mie spalle, ecaddi a terra più morta che viva.Io... avevo... ucciso!!!Per sempre criminale, avrò quel sangue sull’ani-ma come un altro battesimo dell’inferno, perl’eternità. Ah, maledetta! veramente maledetta!Il Gran Maestro, coperto di un manto bianco, mirialzò, mi sollevò da terra, inerte, rivolta con la fac-cia all’assemblea. Due Affiliati distesero sopra il mio capo una coltrefunebre; Garfield m’intimò:“Si prostri, ora!... Si sottometta, o povera incredula,alla Potenza superiore dell’Essere Supremo che noiadoriamo tutti, qui, e che ci governa”.M’inginocchiai; lui, brandendo dal fuoco unaspecie di punteruolo minuscolo, me l’applicò allato sinistro della fronte. Per un secondo la carneabbrustolì, e una sofferenza acuta mi morse la tem-pia: io non mossi ciglio. (...)

Una benda di tela fine, imbevuta di un linimentospeciale, fu subito spalmata sulla cicatrice calman-do immediatamente il dolore.Io ero per sempre segnata del Sigillo della Be-stia; ma lì per lì io non capii l’orrore di questa con-sacrazione infamante. Tutto mi era divenuto indif-ferente, salvo la speranza di far ripagare, un giorno,tutto ai miei carnefici».

Il Martedì Santo, Clotilde è convocata in Loggia e ricevel’ordine di portare, per il Giovedì Santo, quindici ostieconsacrate.

«La commissione non mi piacque affatto, ma gli or-dini della Loggia non si discutono, ma si eseguono.Debbo confessare che mi ripugnava questa collettasacrilega; non era né per rispetto per le cose sante,né per paura della dannazione.Ho corso tutta la mattinata, dal Mercoledì al Gio-vedì Santo, da un santuario all’altro; mi inginoc-

Mayer Amschel Rothschild.

Capostipite della famiglia Rothschild, incaricò Adam Weishaupt di fondarel’Ordine degli Illuminati di Baviera, come strumento per la realizzazione delGoverno Mondiale, che avrebbe dovuto decimare la popolazione sulla terra.

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chiavo al momento voluto a tutte le balaustre chetrovavo. Per evitare di spezzare o di deformarel’ostia, se si fosse incollata sulla lingua, m’avevanoinsegnato di sciacquarmi la bocca con aceto forte,che secca le mucose. Appena il prete aveva depostoil sacramento sulla mia lingua, fingevo d’inchinarepiamente il capo e riponevo l’ostia consacrata tra lepagine di un libro provvisto di carta assorbente».

Il Venerdì Santo, Clotilde, recatasi in Loggia, partecipa al-la celebrazione della Settimana Santa.

«Confondendomi deliberatamente all’afflusso degliAffiliati, che in silenzio si recavano al piano supe-riore, mi trovai nella Camera Verde, ove aspettam-mo gli Iniziati e gli Adepti. Appena giunti, si ini-ziò, se così si può osar dire, la festa, con una ceri-monia comune.Al muro della sala, dal lato del Posto di vigilanza,era addossato un altare di marmo bianco, il cui

centro portava un incavo. Al di sopra, giaceva unagnello, anch’esso di marmo; la sua testa era co-ronata di spine e le zampe trafitte da chiodi, ilcuore trapassato da una lancia. Non c’era biso-gno di spiegare questo simbolismo.Il Dragone e l’Agnello; il Cristo e l’Anticristo:tutto il vero segreto della Massoneria universale eralà, schiacciando i miei occhi che non volevano ve-dere. Ed é per questo che questa festa della croci-fissione è la Pasqua trionfale delle Logge; perquesto tutte le Logge, in luogo della domenica deicristiani, sognano, un po' dappertutto sulla terra, difare del venerdì il loro giorno di riposo e di baldo-ria per commemorare la loro vittoria.Quando furono tutti riuniti e disposti dinanzi questoapparato, un Fratello postulante, salendo l’altare,afferrò un agnello vivo, lo scannò e, metodica-mente, lo trafisse con tutti gli strumenti dellaPassione, come nell’Agnello di marmo.Ne distaccò poi la testa, i piedi e il cuore, cinica-mente e sapientemente seviziati dalle sue mani, equesti pezzi gettò, come per purificar tutto colfuoco, nel braciere di bronzo, dove fu immersonella coppa di marmo, come per purificare tuttocon l’acqua.Il sacrificatore, allora, si lavò le mani nel sangueche riempiva la cavità in mezzo all’altare; afferròil ciborio, ne consumò l’Ostia consacrata, stri-tolò e insozzò a suo piacimento le altre ostie, re-citando in ebraico la parodia di un testo sacro:“Non sei più tu che vivi, ma io che vivo in te, et’immolo con le tue stesse mani”!Disceso dall’altare, si scoprì il collo, immerse il ca-po nel bacino, si lavò le braccia e uscì. Gli Affiliati,afferrando i rami di olivo, li gettarono sul suo pas-saggio e lo seguirono in processione, le braccia in-crociate sul petto. (...)All’uscita, i diversi gruppi d’Illuminati si separaro-no. Gli Adepti e Affiliati inferiori si recarono allaBiblioteca e fu servito loro alla rinfusa carne e pe-sce, affinché trasgredissero così doppiamente, diVenerdì Santo, la legge ecclesiastica dell’astinenza.Gli altri discesero nel sottosuolo, lungo la Sala delfestino, ma senza entrarci: perché là il gruppo, dinuovo, si separò in due. Soltanto gli Iniziati, se-guendo il lungo corridoio, entrarono nella Gnosi.Quanto agli Affiliati superiori, ai quali io apparte-nevo, risalirono alla Loggia quadrata, dove un’altraparodia accasciante e nauseante cominciò.Un Crocifisso d’ebano era posto in mezzo al Tavo-lino a semicerchio. Al centro della sala, in fondo,un “manichino” con la tiara in testa e la vestebianca; al lato un tripode, sul quale riposava un li-bro sormontato da undici candele. Altri due tripodierano sormontati, ognuno, da altrettante candele:disposti in triangolo rappresentavano in quel modo,a tre, il delta sacro, mentre le 33 candele figurava-no i trentatré gradi o gradini della misteriosa scalache mena all’Alta Massoneria.

Adam Weshaupt.

Nel 1776, Weishaupt creò l’Ordine degli Illuminati di Baviera che dovevadiffondere l’Ateismo e creare il Comunismo mondiale e le fazioni contrappo-ste per scatenare e dirigere le guerre che servivano agli scopi dei Rothschild.

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Ad un tratto, un canto orribile si levò e un’atmosfe-ra di demenza agitò la sala. T*** afferrò una ac-cetta; un clamore formidabile risuonò, mentreegli con un colpo vigoroso si scaraventò al collodel “manichino” dove pareva essere racchiusoun cadavere...A quel colpo, la vittima gettò un grido stridente,e i suoi occhi uscirono dalle orbite. Un secondocolpo fece ruzzolare la testa per terra.A quella specie di delirio seguì un silenzio improv-viso. Ciascuno degli Affiliati, uno dopo l’altro,andò a temprare la sua mano nel sangue del de-capitato; ma io indietreggiavo spaventata davanti aquesto nuovo delitto. Un Affiliato più umano toccòla mia mano con le sue dita sanguinolenti, sussur-randomi all’orecchio: “Coraggio, sorella mia! Se latua mano non è macchiata come le nostre, la si po-trebbe reputare tiepida o complice: ora il nemicodella Loggia deve essere il nemico di noi tutti”.Io udii appena, ancora agghiacciata d’orrore. Lavittima era veramente viva? O io ero stata lo zim-bello di una odiosa messa in scena?Ma già la cerimonia seguitava il suo corso e mi tra-scinava, mio malgrado.Avevano posto la testa su un piatto d’argento;noi processionalmente passammo alla Camera ros-sa, destinata, come si è detto, alle prove del sangue:quella testa fu deposta sul delta sacro: è un grandetriangolo rovesciato fatto con un trasparente illu-minato. Sui muri vi erano spade, sciabole, fioretti,lance lucenti: la camera ne era completamente tap-pezzata. Sono armi che brandiscono gli Iniziatiquando un postulante esita a pugnalare il “manichi-no” pontificale o regale, oppure il cadavere imbal-samato. È proprio il tempio dell’assassinio.Con vero sollievo ritornammo giù alla Sala del fe-stino dove, finalmente, ci si poté mettere a tavoladopo esserci lavate le mani.Mi fu impossibile mangiare, bevetti solo un gocciodi vino: ero divorata dalla febbre. Alla frutta, lun-ghi brindisi alla libertà della nazione, alla mortedel Papa, all’annientamento del Cattolicesimo.E ad ogni brindisi, il secondo Grand’Oriente sca-gliava un po' di vino in faccia al Crocifisso e poiognuno scagliò contro il Crocifisso metà della cop-pa, bevendo il resto alla moda massonica, in piedi econ la mano sul cuore. Il Cristo dislocato, spezza-to, cadeva pezzo a pezzo dalla croce sulla tova-glia, tra i rimasugli dell’orgia; e ognuno, per di-sprezzo, si sforzava ancora di frantumare i pez-zetti del Cristo caduti sulla tovaglia.Non bastasse questo, su un’Ostia consacrata fu-ron inflitte delle incisioni, e poi la s’inchiodò, opiuttosto la s’incollò sulla croce di ebano.Certi sozzoni scatarravano anche contro l’Ostia. Fi-nirono poi per gettarla in quell’acqua rossa di san-gue, nella stessa acqua dove ci eravamo lavate lemani intrise di sangue.Rimasero parecchie altre Ostie, e parve che si

aspettasse qualcuno o qualcosa per profanarle.D’improvviso, vennero a bussare alla porta, e do-vemmo risalire su, alla Camera del Noviziato, doveavevano preparato altre pietanze e altri vini. Una dozzina di femmine, della più bassa moralità,vere meretrici, truccate e dal linguaggio osceno,aspettavano là. Come già me n’ero accorta parecchie altre volte,l’orgia, alla Loggia, finiva sempre in lussuria be-stiale; e, questa volta, non si risparmiava neppu-re più la promiscuità di quei porci e di quellemeretrici!Durante quel tempo, l’ho saputo più tardi, quellagente si era divertita a profanare con toccamentiignobili... le altre Ostie; e aveva finito di inebriar-si in raffinamenti di empietà e di impurità, in-concepibili e impossibili a descrivere».

Il mese di giugno 1879, Clotilde fu chiamata a rimpiazzareun Iniziato, che era morto da poco. Garfield volle prepa-rarla di persona e farle conoscere il vero segreto supremo,sul quale si basava tutta la potenza della Loggia.

Lord Palmerston.

Terzo Capo degli lluminati, Palmerston organizzò il traffico mondiale dell’op-pio, pianificò la distruzione degli Stati cattolici europei e scelse GiuseppeMazzini come Capo d’Azione politica della Massoneria Universale.

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«É lo Spirito – affermò – rappresentato dal Dra-gone dalle sette teste. S’accorse subito che questoprincipio di catechismo alla rovescia suscitava ilmio scetticismo assoluto. Incredula per natura e perconvinzione, come avrei potuto credere a un potereextra-naturale di uno Spirito celeste o infernale?Non credevo in Dio, quindi, non potevo credereneppure al Diavolo!Garfield, cogliendo il mio pensiero sulle mie labbracanzonatorie, non abbandonò il campo; anzi, decisoquesta volta a farla finita col mio scetticismo, af-frontò la questione in pieno: volle rendermi sensi-bile la presenza dello Spirito.Lo vidi infatti alzarsi più ieratico e più imponenteche mai. Mi fece un cenno di salire sul palco e vol-germi verso di lui. “Guarda!” – disse allora.Lentamente depose il cappello e i guanti. Egli eravestito della tunica scarlatta e dell’ampia toga. IRaggi sacri brillarono sulla sua fronte; il Sole scin-tillava sul suo petto. Sprofondò la fronte sul pavi-mento e incominciò le evocazioni dirette al Drago-

ne, che egli chiamava “lo Spirito”. Frasi suppliche-voli, umili, persino servili. Sette volte ricominciò,sette volte con la fronte toccò la terra.Poi rialzandosi, come esaltato da una forza invisibi-le, fissò lo sguardo nello spazio. Le sue labbra livi-de mormorarono parole senza senso. Ad un tratto, tutte le luci nella sala s’abbassarono,senza tuttavia lasciare la sala nel buio.Un rumore strano, come di un tuono lontano,riempì la Loggia, e il Dragone, il Dragone di mar-mo bianco, simile a quello della Loggia degli Af-filiati, a poco a poco, si animò.I suoi molteplici occhi brillarono di una luce fosca.Le criniere delle teste divennero ondeggianti, ilventre rasentò la terra, la coda si ricurvò sul pavi-mento... si lanciò sulle tracce di Garfield che pare-va volesse dominare quella bestia col suo sguardomagnetico. L’orribile Bestia si arrestò dinanzi alpalco, come affascinata dal suo domatore. Garfield le chiese in tedesco:“L’Affiliata, detta Ninfa della Notte, deve accettarel’onore di essere eletta all’Iniziato?”“Si”, disse la Bestia. E la parola finì in un sibilo, si-mile a quello di un enorme serpente.Garfield riprese: “Ma é capace di sostenere questogrado con onore?”“Sì”, rispose il Dragone. E questa volta la parolafinì in una stridente risata.Garfield, piegato il ginocchio, parlò per la terzavolta, declamando con enfasi questa preghiera:“O Tu, che io conosco per l’Essere supremo chegoverna e inspira le nostre intelligenze e i nostri atti – Tu che rischiari il mio spirito e guidi il mio spiri-to e guidi il mio braccio,– Tu che domini e muovi l’universo, opera dellaTua mano, – Tu al quale appartiene il Cielo e la Terra, tutti pie-ni della tua gloria, immagini della tua immensità, – Tu, Luce, Forza e Materia, prova qui la tua poten-za, che sa, quando lo vuole, sottomettersi gli spiritie i cuori. O tu, la cui protezione si estende a ciascu-no dei Tuoi figli,– Tu il nemico del Crocifisso, in nome del qualeio maledico Dio e la Trinità, il Cristo e la Vergi-ne Madre, cedi finalmente a colui che possiede ilTuo spirito, che é unum con Te, e che ha il diritto,in nome della Promessa e del Simbolo e del SacroDeposito e in nome della sua credenza al Tuo do-minio su ogni cosa creata, visibile o invisibile, dichiederti e di ottenere quel che Tu sai”.Seguì una breve evocazione in ebraico, la vera: per-ché tutta quella precedente, in lingua volgare, erastata detto da lui solo per mia... edificazione.Allora il Dragone, drizzando le sue sette teste, gliocchi delle quali si fissarono in direzioni diver-genti, verso i diversi punti della Loggia, gettò ungrido lugubre, che l’eco ripeté senza fine, e si fe-ce un dovere di rispondere battendo il suolo concolpi ripetuti. É la più faticosa delle sue comunica-

Albert Pike.

Capo degli Illuminati (detto il Diavolo del 19° secolo) riformò la Messa nerae, con Mazzini, pianificò le tre Guerre Mondiali del secolo 20° e creò il Nuo-vo Rito Palladico Riformato per distruggere il potere spirituale della Chiesa.

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zioni. Bisogna, infatti, contare i colpi dati: il nume-ro di essi corrisponde alle diverse lettere dell’alfa-beto. Così, tre colpi corrispondono alla C, dieci col-pi alla I, venti al T, ecc…Garfield, a questo modo, decifrò tutto il messaggioche diceva: “Inutile oggi, io la persuaderò da solo”.Poi, a parole cadenzate, in lingua italiana disse:“Odio e Vendetta. O donna, vieni a me!”Cominciai ad ascoltare più attentamente, ma il Dra-gone a poco a poco si quietò, tornò al suo posto e,in pochi istanti, sulla sua base vi era di nuovo solola statua di marmo bianco che c’era prima.Garfield, spossato, riprese anche lui il suo atteggia-mento abituale di signore impassibile. Io discesi dalpalco e mi felicitai con lui per avermi dato questocurioso spettacolo. Io ero sinceramente meraviglia-ta, ma non convinta, temendo qualche suggestionedei suoi occhi di fiamma. Se n’accorse e non fiatò».

Per vincere la freddezza di Clotilde, venne usata l’armadella gelosia. Garfield si dimostrò cotto per una ballerinadell’Opera, chiamata Mina, e questo finì col suscitare inClotilde un odio ed una gelosia sempre più feroci, fino afarla decidere di rivolgersi direttamente al Dragone.

«Un venerdì, che un oratore, salito sul palco miaveva particolarmente stancata con i suoi ampollosidiscorsi, successe che, girando attorno alla Tavolacircolare, non lungi dall’Idra di marmo, una vocesconosciuta mormorò al mio orecchio: “Odio eVendetta. O Donna, vieni a me!”.Mi girai subito; non c’era nessuno accanto a me.Chi dunque m’aveva parlato così? Fissai per unmomento l’Idra: era muta e immobile come unapietra. Però, la mia decisione era presa: tornare allaLoggia il giorno dopo, sola e, faccia a faccia, inter-rogare, a mia volta, l’Idra, anche se dovesse divo-rarmi. Spirito, Bestia, marmo o Dragone, se taceràio non saprò più che farne di codesto Dio muto. Se,invece, parlerà porremo le nostre condizioni».

Per entrare nel Tempio rotondo, serviva la chiave che Clo-tilde doveva strappare a Garfield. Lo invitò, lo ubriacò e siimpadronì della chiave e si affrettò ad entrare in Loggia.

«Finalmente penetrai nella Loggia, accesi due o treluci di gas e volsi i miei sguardi intorno. D’improv-viso, i miei sguardi si posarono sul Cristo che sor-montava il seggio del Grand’Oriente e ricevetti co-me uno “shock”. I miei sguardi incerti passavanoda quella croce al Dragone. Restai confusa per unadiecina di minuti. Subito, mi colpì il pensiero che,se esisteva davvero un ordine soprannaturale, me-glio valeva propendere per l’Uomo, sia pur avvilitoda un supplizio ignominioso, che per un Mostro, in-teramente animale. Ma io ero troppo lontana, sottotutti i punti di vista, dalla Croce e dalle idee di per-dono, troppo indegna della santità del pentimento,della misericordia del Divino Maestro.

Invano, audace e tentando Dio, salivo sul palco emi rivolgevo al Crocifisso, dopo essermi segnatacinque volte, gridandogli: “Cristo, figlio del Diovivente, se è vero che la tua potenza è al di sopradi ogni altra, dimostramelo e confondi qui ilDragone che ti sfida”. Ma più che una preghiera,la mia era una sfida. Sarebbe stato necessario, pri-ma di tutto, umiliarmi, piegare le ginocchia e pian-gere. Il Cristo restò muto.Allora, folle di rabbia, lo bestemmiai, per la primavolta, di mio impulso. Con frasi furiose lo sfidavodi manifestarsi o di annientarmi: poi, come muta,tutta incespicante, andai a cadere ai piedi del Dra-gone: ero quasi esanime.Lo fissai, dapprima incerta; la mia mano lo toccò,come per assicurarmi che lui pure era insensibile efreddo. Poi, abbassando la testa sino ai suoi piedi,balbettai, in uno spasimo atroce: “Se tu sei il po-tente, mostralo. Se tu sei il Forte, muoviti!”Allora, come un fulmine, una delle zampe delbestione si posò sulla mia nuca. Il colpo mistordì, e gli artigli strapparono la mia carne.I miei capelli s’erano drizzati, e tutto il mio cuore

Giuseppe Mazzini.

Vice del Palmerston, Mazzini capeggiò la Mafia, la Suprema Loggia degli Il-luminati di Parigi, fu l’ideatore del Nuovo Rito Palladico Riformato e, divenu-to Vice di Albert Pike, pianificò con lui le tre Guerre mondiali del 20° secolo.

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 15

venne meno a quell’improvviso e brutale contattocon un soprannaturale al quale m’ero sempre rifiu-tata di credere.Nessun dubbio era più possibile!Nessuna soperchieria poteva ormai spiegarmi il mi-stero di quella zampa vellutata, calda e palpitanteche mi stava stringendo. Spavento e gioia si dispu-tavano l’anima mia; ma la sofferenza, da principio,fu la più forte. Gridai grazia e pietà, moltiplicandoa pezzetti le invocazioni sentite uscire dalla boccadi Garfield. A poco a poco, la Bestia lasciò la presa.Per altri dieci minuti rimasi incapace di muovermie di parlare. Poi, con un salto, mi alzai e fuggii sinosul palco: da quel palco, sforzandomi di dominarlo,osai fissare il Dragone. Scintille scoppiettavanofuori dai suoi innumerevoli occhi, e quella Bestiamostruosa apparve mostruosamente bella: si accor-dino i due aggettivi come si potrà. Delle sue setteteste, alcune erano di leone, altre di pantera; le uneportavano un sol corno, altre due. Il corpo parevapiuttosto di leopardo, zebrato di nero. Le gambecorte, ma robuste, avevano artigli enormi.

“Spirito Supremo – gli gridai dal mio posto – è ve-ro che tu mi chiami al posto al quale mi si vuol no-minare?” “Sì”, disse la Bestia. “E che debbo fare ora per piacerti?”“Riconoscerti, con un ‘patto’ firmato col tuosangue, per mia soggetta; proclamarmi tuo Su-premo Signore, sottometterti in tutto alla miavolontà, abiurare con un atto pubblico la religio-ne nella quale sei nata”.“E che avrò in cambio?”.“Onori e ricchezze”. Poi, con un tono più basso:“Odio e vendetta...”.Trasportata allora dai miei rancori, gli dichiarai:“Sia! Io mi darò a Te, quando avrò una provadella tua potenza, fuori di qui. Accordami due fa-vori ai quali tengo immensamente... voglio vendi-carmi della femmina che mi toglie ogni potere suGarfield”.Il Dragone ridendo stranamente: “Mina?.. Sia!Ch’ella muoia. Tu sarai la sola amante di quell’uo-mo!” Mi avvicinai a lui. La promessa sua avevarotto il ghiaccio tra noi... non avevo più paura: “E puoi tu promettermi, in contraccambio di un to-tale abbandono, qualche cosa ancora? Qualunquesiano le unioni, qualunque siano i legami che saròobbligata ad avere, puoi tu fare in modo che non visia interessato il mio cuore e che quindi io viva sen-za troppo soffrire per questa mancanza di amoreumano?”“Io te lo prometto.. lo posso e lo voglio!”.La bestia ridiventò immobile.Sfinita, mi gettai su una poltrona. Un’ora dopouscivo dalla Loggia senza essere veduta.Sette giorni dopo, Mina cadde per la strada, per unamancanza cardiaca, dietro di lei, le ruote d’una vet-tura, ch’era proprio lì per investirla. (...) Una sera, sola, avendo riflettuto bene e ben co-sciente di tale alleanza infernale, firmai e sigillaiil “patto” segreto».

Terminata la sua “preparazione”, Clotilde doveva subire leprove dell’iniziazione. Dopo essere stata rinchiusa per set-te giorni in una cella buia, a pane e acqua, superata la pro-va, ebbe luogo il rito d’iniziazione che culminò con la se-guente cerimonia.

«Lentamente mi diressi verso il Mostro dalle setteteste e mi inginocchiai davanti a lui. Garfield, ac-compagnato da Thiénet e da Grévy, venne da me em’interrogò con solennità:“A quale religione appartiene lei?”.“A nessuna”.“In quale religione lei è nata?”.“Nella religione cattolica”.“Rinuncia lei alle credenze di questa religione?”“Non ci ho mai creduto”.Mi presentarono un crocifisso abbastanza fragile.“Lo spezzi, se lei crede questo segno assurdo!”.

Adriano Lemmi.

Principale organizzatore degli assassini politici decretati da Mazzini, Lemmisi fece ebreo, divenne vice di Albert Pike e, nel 1893, organizzò la sua elezio-ne a Supremo Pontefice della Massoneria Universale (Capo degli Illuminati).

16 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

Lo feci senza esitare, e gettai i pezzetti per terranella sala.Portarono al Grand’Oriente un catino pieno di ac-qua rossa di sangue. Si prostrò fino a terra, recitòparecchie formule latine con cui pretendeva cancel-lare dalla mia anima il carattere e la sozzura delbattesimo e, mentre i suoi due assistenti prendeva-no ognuno un lembo della mia toga, Garfield miversò, con un piccolo boccale, alcune gocce di quelliquido sulla testa, dicendo: “Che lo Spirito Su-premo, che ci governa, lavi, col suo potere infini-to, la macchia impressa sulla tua fronte e che tiha resa la schiava del più vile signore. (......). Chetutto in te sia di Lui, persino il tuo stesso essere,affinché tu non viva più che della sua propriaesistenza”.Il Grand’Oriente si prostrò a sua volta davanti alDragone, si alzò grondante di sudore e, con ognisorta di istanze, supplicò ancora una volta lo Spiritodi apparire. Quasi un’ora trascorse in questa suppli-ca accanita, lenta, lugubre e tuttavia straziante co-me un mistero antico.Ad un tratto, gettai un grido. Afferrata, sollevatada una forza invisibile, sarei precipitata nel vuo-to, se lo Spirito non mi avesse sostenuta nellospazio, mentre alle mie orecchie risuonava la voce,ritrovata, di Colui che d’or in poi era il mio Benea-mato. Che minuto straordinario!Tuttavia, lo Spirito mi aveva riposto dolcemente aterra coprendomi con le sue ali, in modo tale che dime non si vedeva che la testa e un lembo fluttuantedella mia veste, e mi ritrovai in piedi, di fronte al“manichino” coperto dalla tiara.Lo Spirito mi fece, lui stesso, scoronare quel si-mulacro, poi, armandomi di un arco, mi aiutò atrapassare con una freccia il suo petto. Spingen-domi sempre, arrivai al “manichino” reale, glitolsi il diadema e ne stritolai ad una ad una legemme, come faceva Mazzini nel suo grande ritrat-to in piedi nella Grande Loggia ottomana.Gli spezzai lo scettro sulle spalle e con un pugna-le gli trapassai il cuore.Come si vede, avevo fatto grandi progressi in que-sta scuola del delitto che è l’Alta Massoneria e nonprovavo più né noia né ripugnanza a piegarmi aqueste cerimonie brutali, e neppure a quella avver-sione istintiva della sensibilità così naturale alledonne. Agivo in una specie di incoscienza.Quanto all’assistenza, essa era beante di sorpresa!Secondo il cerimoniale, il Gran Maestro deve ac-compagnare e guidare l’Iniziato attraverso quel ri-tuale complicato; invece, con me, lo Spirito stessovolle servire da Iniziatore. Egli stesso mi presentòancora un largo catino pieno di sangue, mi ci fe-ce temprare le mani e mi condusse al centro dellaLoggia, dove recitai la formula destinata a suggel-lare l’ammissione.Poi, rovesciandomi la testa all’indietro, mi soffiònella bocca, e mi sentii come animata da un fuo-

co vivo che divorò tutto il mio essere, infondendoal mio debole corpo una forza che mi rinnovavatutta quanta.Posseduta!.. Ahimè! Questa volta io ero proprioletteralmente e interamente posseduta dal Male-detto!Sul registro scrissero il mio nome, la mia età, iprincipali servizi resi durante la mia Affiliazione, ladata della mia Iniziazione. Vi apposi sotto la miafirma, il Grand’Oriente, la sua. I sei Cavalieridell’Asia e i sei Iniziati firmarono dopo, e fu siglatodel sigillo della Bestia.Quanto al foglio di carta, vidi che era disegnato condiversi segni massonici. Mi fecero una piccola in-cisione all’indice della mano destra, vi applica-rono un minuscolo cachet portante il segno delDragone; poi, con la penna intinta nel mio sangue,ripassai sopra, uno a uno, i segni tracciati sul fo-glio, come fosse un modello, e firmai col mio san-gue il mio nome. Quei segni volevano dire:“Io rinnego la Trinità, il Sacrificio della Croce,la Religione Cattolica, e il Dio uno. Rinnego tutti

Lenin.

Secondo Guy Carr, uno dei maggiori esperti della congiura mondiale degli Il-luminati, Lenin sostituì Adriano Lemmi nella sua carica di Capo d’Azione po-litica della Massoneria Universale (Vice-Capo degli Iluminati di Baviera).

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 17

i misteri non rivelati dallo Spirito, ogni operache non emana da lui. Io mi abbandono a lui tut-ta intera, liberamente, corpo e anima. Io lo pre-go di possedere la mia intelligenza, la mia vo-lontà, la mia memoria come suo esclusivo domi-nio”».

Nella Grande Loggia degli Illuminati, il delitto era comeuno “stato di grazia”, mentre le punizioni esemplari col-pivano chi si rifiutava di eseguire un ordine di assassi-nio o rivelava l’attività segreta della Loggia.La Bersone ci racconta alcuni fatti:

«Questa è la prova per la quale passa ogni Affi-liato superiore che, per essere gradito, deve pri-ma costituirsi in “stato di delitto” che è quasi uno“stato di grazia” per questa contro-religione. (...)Quindi, tutti i capi politici della Francia d’unacerta fama, nessuno escluso, erano giunti alla lo-ro alta posizione soltanto per mezzo delle Logge;ma prima, esse pretendevano da ciascuno di essiquella “prova” degna delle Logge.

Da uno, per esempio, vollero che annegasse, con lesue mani, nella Loggia stessa, la creatura di unadonna che aveva partorito clandestinamente; altriavevano dovuto pugnalare la vittima, il giornodella loro affiliazione superiore».

«I due alti Iniziati Thiénet e Tirard vollero con-vincere il Conte di Parigi a entrare nella Massone-ria, ma questi rifiutò e così due affiliati, Kellner eTauler, furono incaricati di riprendere i contatti conlui e, se si fosse ostinato nel suo rifiuto, di trovareil modo di assassinarlo.Essi andarono a trovare il Conte a Chambord, mafurono ricevuti con tale squisita bontà che mancòloro il coraggio di eseguire il loro barbaro man-dato di assassinio. Erano due affiliati un po’ timidi. Tornarono allaLoggia, dicendo che non avevano potuto avvicinareil Conte, ma lo Spirito li aveva già denunciati!Tauler fu messo nella prigione sotterranea e custo-dito come vittima per il successivo Venerdì Santo.Kellner, invece, fu ucciso dal Dragone in perso-na, in un corpo a corpo sanguinoso. La Bestia loafferrò, in piena Loggia, tra i suoi robusti artigli ecominciò a lacerarlo; poi, sotto forma di Spiritoalato, lo sollevò dal suolo, lo trasportò sin sotto lavolta; allora, dividendosi in più Spiriti: uno, glistrappò i capelli; un altro, le unghie. Il suo corpodenudato fu coperto di bruciature e, infine,squartato, tra le grida orribili della vittima».

«T... aveva per amante una donna maritata. Una se-ra un po’ ubriaco, si lasciò sfuggire alcune paroleriguardanti l’attività segreta della Loggia. (...)La giovane donna era di natura leggera e di giudi-zio limitato e non si poté trattenere dal raccontarela sua avventura ad un uomo politico della sua pa-rentela. Costui, che apparteneva al Gran Congresso,denunciò T... che, per difendersi, accusò l’amante.Attirata la donna con un tranello, ella fu rinchiusanei sotterranei della Loggia dove, piangendo e gri-dando, rimase prigioniera per un mese. Poi, siistruì il suo processo. (...) Sette palle nere la giudi-carono colpevole e mentre si stava pronunciando lasentenza, lo Spirito, improvvisamente, s’incaricòdi pronunziarla e di eseguirla.Un lampo solcò la sala, un colpo di tuono rim-bombò e una musica funebre incominciò a suonare,mentre il Dragone si precipitava sulla disgraziata.L’afferrò, la strinse con una sola delle sue zampemostruose, la lanciò nello spazio. Ella ripiombòa terra, folle di terrore, sforzandosi di fuggire daquell’orribile Bestia; questa, con un salto, ri-tornò sulla vittima, la lacerò con i suoi artigli. Ladisgraziata fu ridotta ad una piaga sanguinolenta...Un colpo in pieno petto la fece vomitare sangue.Agonizzante, la donna domandò invano una gocciad’acqua. Il Dragone, per finirla, la scagliò a piùriprese contro il muro, rendendole il viso una

Leone Trotsky.

Secondo Guy Carr, uno dei maggiori esperti della congiura mondiale degli Il-luminati, Trotsky sostituì Lenin nella sua carica di Capo d’Azione politica del-la Massoneria Universale (Vice-Capo degli Iluminati di Baviera).

18 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

poltiglia irriconoscibile. Alla fine, vedendola esa-nime, si scaraventò sul cadavere e, con le moltepli-ci corna in avanti, la trafisse con mille colpi».

In seguito, Garfield fu dichiarato nemico della Loggia dal-lo stesso Dragone e, per liberarsi di lui, gli Illuminati lo fe-cero eleggere Presidente degli Stati Uniti, ma poi fu fattoassassinare per ordine del nuovo Grand’Oriente della Log-gia di Parigi che gli era succeduto.Per la Loggia iniziò un periodo di decadenza, dove anar-chia, egoismo e invidia generale destabilizzarono Clotildeche, tra l’altro, iniziò a provare i suoi primi rimorsi. La Loggia era frequentata anche da un certo prete...

«Un prete, sciagurato, Don Mazati, salì all’altarealle due del mattino. I vasi sacri, caduti in poteredella Loggia dall’epoca dei saccheggi nel 1793,erano disposti su un altare munito delle reliquie re-golamentari. Gli Iniziati assistevano alla cerimoniae il celebrante si applicava a far tutto secondo i riti.Consacrò una pisside piena di ostie.Poi, detta la messa, buttò via gli ornamenti sacerdo-tali e si mise a tavola. Le Ostie venivano mescolatesdegnosamente con le salse, buttate sulle macchiedel vino. Thiénet ne gettò una a un cane, in unboccone di carne. Grévy si divertiva ritagliarcidisegni osceni. Don Mazati le crivellava con untemperino. Altri le profanavano con toccamentiignobili, e alla fine dell’orgia, quando erano intro-dotte le meretrici, facevano consumare a queste leparticelle ancora riconoscibili. Sacrilegi che lo Spi-rito approvava e gradiva visibilmente!Ora, Don Mazati evocava il Dragone non secondoi nostri riti, ma in nome della Santissima Trinità,e, ogni volta, lo Spirito immediatamente si arrende-va a tale scongiuro».

Clotilde Bersone racconta un suo incontro col Dragone:

«Era la notte del giovedì al venerdì. Ero sola nellaLoggia. Per due ore, orologio alla mano, mi este-nuai in scongiuri diversi. Allora annoiata, l’invocaiun’altra volta con la formula: “In nome del Padree del Figlio e dello Spirito Santo...”. Immediata-mente, mi apparve, contrariato e scontento.Gli chiesi perché obbediva con puntualità a questoscongiuro:“Perché – mi disse con un tono seccato – essa é diuso sin dal principio”.Allora, volli tentare un colpo, intimandogli per ca-priccio, per vedere l’effetto:“Ora, in nome del Padre e del Figlio e dello SpiritoSanto, ritirati. Vattene!”.Si ribellò con un ghigno spaventoso: “Rinviato, sia! ma non da te! Tu mi appartieni. Ioposso venire, non posso essere cacciato da me stes-so”.S’impadronì rumorosamente di me con una violen-za inaudita: corpo, spirito, volontà. E tutte le sue

suggestioni mi s’imposero immediatamente. Perdargli soddisfazione, scientemente, se non propriovolontariamente, abbracciai il male, maledii il be-ne. Abiurai ogni personalità mia, per l’orgoglio diessere Sovrana Amante di questo Spirito delle Te-nebre. E quando infine consentì a ridarmi l’uso e lalibertà del mio spirito, con una grazia migliore ri-spose alle mie questioni, tanto più che seppi nonspingere, troppo oltre il mio interrogatorio:“L’espulsione dei religiosi, alla quale lavoriamo oracon tanto ardore, l’otterremo?” “Si”. “Presto?”.“Lo credo, ma non vi frutterà quel che pensate”.“Cioè? Forse che sei dalla parte dei religiosi, dellereligiose e dei loro difensori?”...“No, li schiaccerei tutti, se ne avessi il potere!”.“Come, se ne avessi il potere? Non sei tu l’EssereSupremo? O esiste, al di sopra di te, un PrincipeSuperiore, più potente ancora?”.

Paolo VI.

Il Nubius, secondo Capo degli Illuminati, per la loro rivoluzione, chiedeva:“un Papa secondo i nostri bisogni”. Eccolo: Paolo VI. Il giorno prima del suoGiuramento, Lucifero viene intronizzato nella Cappella Paolina.

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 19

Si rotolò ruggendo ai miei piedi, piuttosto che arti-colare una parola. Una sola parola uscì finalmentedalla sua gola di fuoco, e non aveva alcuna relazio-ne con la mia domanda. Non era una risposta, maun grido, un nome, che io non seppi comprendere:“Beelzebub!”.“Perché – risposi io senza pietà – non mi rispondi?Perché lasciarci senza luce, noi, tuoi fedeli e tuoieletti, quando un miserabile prete, quale quel donMazati, ti costringe a parlare, nel suo latino di cuci-na, con l’aiuto di una banale formula cattolica, allaquale lui stesso non crede più?”. Il Dragone, ancora una volta, non mi rispose checon urla atroci e di nuovo mi gettò selvaggiamentea terra, poi sollevandomi da terra mi sollevò abba-stanza in alto per poi lasciarmi ricadere con tale etanta brutalità che dovetti averne fracassate tutte lemembra».

La ribellione di Clotilde causa il suo allontanamento dallasua posizione di Ispirata e dalla Loggia; la sua infedeltàviene punita.

«Sotto pena di morte, ricevetti il mandato di partireimmediatamente per Grenoble, dove dovevo atten-dere gli ordini, in una casa di… convegno, per nondire di tolleranza, dove d’ora in avanti dovevo ave-re la mia residenza obbligata fin che lo Spirito, sod-disfatto della giusta riparazione che gli dovevo, nonm’avesse richiamata e ristabilita nelle mie alte fun-zioni: accettai fremendo di rabbia (...).Non era proprio l’ignobile casino pubblico.Reclusa, senza dubbio, e sotto buona scorta, il pa-drone, che era uno dei nostri Affiliati, aveva ricevu-to l’ordine di trattarmi con tutti i riguardi compati-bili con il compimento della mia disgustosa missio-ne. Che caduta! Sì, non m’avevano mai dispensatada un delitto, certo; ma, almeno, mi avevano rispar-miato il più possibile le bassezze.».

Terminato il suo “incarico” presso la casa di tolleranza, aClotilde venne ordinato di trasferirsi in un’altra località. Iltimore di trovarsi, ormai, di fronte alla sua punizioneesemplare, la fece fuggire e si ritirò in un convento. Qui,iniziò la sua conversione.

«Le mie amare riflessioni datavano dal giorno in cuiil demonio aveva dovuto confessarsi impotente da-vanti l’evocazione: “in nome della Santissima Tri-nità”!Per molto tempo, chiusa a ogni fede nel soprannatu-rale, ne avevo dapprima scoperta una, ed ora ero co-stretta ad ammetterne due: quella del cattolicesimoe quella della Bestia, che mi confessò, però, che ilDio del mio Battesimo le era superiore. E bisogna-va essere cieca per non concludere che non le erasuperiore soltanto in potenza, ma anche in bontà, inluce e in divina perfezione. Io scoprivo così, poco a poco, che quel falso SpiritoSupremo non era mai stato altro che il dio delle miepassioni e del mio appetito di cieche vendette.Dio non può essere l’Odio e la Menzogna. Io comin-ciavo ad aspirare, piano piano, oh! da ben lontano,alla Verità e all’Amore! (...)Ma forse non avrei mai avuto il coraggio di scuotereil giogo, se un avvenimento, nuovo e imprevisto,nella mia vita, non fosse venuto a costringermi a unadecisione. Mi accorsi di essere incinta.Ora, ritornarmene a Parigi con tale fardello, non mipassava neppure un momento per l’anticamera delcervello. Io prevedevo troppo bene le sghignazzate infamidella Loggia, le manovre abortive, la creatura an-negata, per servire di prova per qualche candida-to; e disseccata da quegli atroci provveditori disangue e di carne umana per il Moloch di marmodel Tempio rotondo».

Benedetto XVI.

Col suo stemma, Bendetto XVI si presentò al mondo (occulto) come Capo de-gli Illuminati. Discendente di una dinastia di rabbini si è dovuto dimettere daPapa per le denunce e per una condanna a 25 anni di prigione.

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Proponiamo al lettore una curiosa coincidenza: in base aquanto affermato da Clotilde Bersone sulla struttura ge-rarchica di ogni Grande Loggia e dopo averne fedel-mente rappresentato uno spaccato, ciò che sorprende è lastrabiliante similitudine se non, addirittura, la coinci-denza con lo “spaccato” dell’Inferno, tratto dalla DivinaCommedia di Dante Alighieri.

Ricordiamo che la Divina Commedia fu completata daDante nel 1320; trecentoventi anni dopo la fondazionedella Prima Grande Loggia, che avvenne “poco primache scoccasse l’anno mille”, secondo quanto la Bersoneaffermò di aver letto sul libro le “Profezie”, presente inLoggia a Parigi e del quale vi erano solo sette esemplari intutto il mondo, presso le altre sei Grandi Logge.

LA STRUTTURA GERARCHICADELLA GRANDE LOGGIA DEGLI ILLUMINATI

1° ADEPTI2° ADEPTI3° ADEPTI4° ADEPTI

5° NOVIZI

6° AFFILIATI

7° AFFILIATI SUPERIORI

9° INIZIATI SUPERIORI

8° INIZIATI

Gran ConsiglioSecondo Grand’OrienteEsecutore delle alte opereGran MaestroSegretarioCancelliere

Consiglio SuperioreGrand’OrienteTre RischiaratiIspirata

LUCIFERO – SATANA

INIZIATI

AFFILIATI

ADEPTI

Cerchi Gradi

Un confronto

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LA STRUTTURA GERARCHICADELL’INFERNO DANTESCO

Tutto sembra un’incredibile coincidenza: le tre grandi di-visioni (i tre gradi), i nove cerchi, dove il 9° cerchio rap-presenta una specie di “corte” di Lucifero dalla qualeemergono le cariche più alte del satanico Ordine degliIlluminati di Baviera.Si ricorda che Giuseppe Mazzini fu il Grand’Oriente del-la Suprema Loggia degli Illuminati di Parigi, prima diGarfield; e sappiamo che Mazzini fu Capo d’azione po-litica della Massoneria Universale, cioè il braccio destrodel generale americano Albert Pike che, a quel tempo, erail Supremo Pontefice della Massoneria Universale, det-to anche Capo dell’Ordine degli Illuminati di Baviera.

Con questa testimonianza, la Bersone ci offre un’informa-zione di estrema importanza perché ci consente di cono-scere l’appartenenza al 9° cerchio di personalità che so-no salite ai vertici dell’Ordine degli Illuminati di Baviera.Un’altra informazione importante ce la offre Dante Ali-ghieri quando definisce il 9° Cerchio come il Cerchio deiTraditori, cioè di quelli che, per brama di ricchezze o dipotere, tradiscono membri della famiglia, la patria, gliospiti oppure i benefattori.A questo punto ci si chiede: in quale luogo dell’InfernoDante avrebbe messo i Prelati, o i Papi, che hanno tra-dito Cristo, la Sua Chiesa e i popoli cristiani?

SeduttoriLussuriosiSimoniaciIndoviniBarattieriIpocritiLadriConsiglieri fraudolentiSeminatori di discordieFalsari

Traditori dei parentiTraditori della PatriaTraditori degli ospitiTraditori dei benefattori

Giuda - Bruto - CassioLUCIFERO – SATANA

Cerchi Gradi

FRAUDOLENTI

VIOLENTI

INCONTINENTI

7° Violenti

8° Fraudolenticontro chinon si fida

9° TRADITORI:Fraudolenticonto chi si fida

6° Eresiarchi

5° Accidiosi

1° Infedeli2° Lussuriosi3° Golosi4° Avari

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IL 9° CERCHIODELL’INFERNODANTESCO

I l 9° Cerchio dell’Inferno dan-tesco è chiamato il Pozzo deigiganti, o Cerchio dei Tradi-

tori, suddiviso nelle quattro zone:Traditori dei parenti, Traditoridella Patria, Traditori degli ospi-ti e Traditori dei benefattori.Possiamo quindi affermare che il9° Cerchio è il CERCHIO DEITRADITORI!

Ai Canti 32° e 33°, attraverso unaserie di figurazioni e scene appa-rentemente disgiunte, Dante porta,a poco a poco fino al limite, la si-tuazione crudele della terribileferocia dell’odio intenso che siesprime nella crudezza, nell’avi-dità e nella voluttà dell’atto di di-vorare e rodere il cranio della per-sona odiata. Siamo al punto piùbasso dell’Inferno e della massimaperversione della natura umana:divorare parti del corpo umano.Ma le scene che Dante descrivederivano da un odio generato da offese, torti e disgraziesubite da altre persone e che, per tale ragione, spingono adun odio che non ha più nulla di umano.Ma solo il divorare, o consumare, parti umane di una per-sona dalla quale non si è subito alcun torto, può superare

questo odio in un odio che non hapiù ragione d’essere chiamatoumano e neppure ferino, ma solosatanico! Le parole con cui il canto 33° siapre condensano in un gesto diraccapricciante ferocia e sembranoaccogliere in sè, come in una sin-tesi suprema, l’atmosfera tragica-mente esasperata del CERCHIODEI TRADITORI, quella estre-ma violenza di passioni e di azio-ni, colte al limite tra l’umano e ilferino, ma più bestiali che uma-ne, proiettate sullo sfondo gelidoe crudele di una condizione incui l’orrore e il disgusto nonconsentono più alcun marginealla pietà.La prima rappresentazione di Lu-cifero, che dal petto esce fuori dalghiaccio, nei suoi contorni grotte-schi riassume, nella figuradell’angelo ribelle, il simbolo ditutto il male del mondo; e ad es-

sa si riconducono, con la descrizione della pena inflitta aGiuda, Bruto e Cassio, i motivi essenziali della dottrinastorica dantesca: IL PRINCIPIO E LE RAGIONI DELDISORDINE DEI DUE POTERI ECCLESIASTICO EPOLITICO».

Dante e Virgilio giunti al 9° cerchio:il Pozzo dei giganti, il Cerchio dei Traditori.

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 23

Dante e Virgilio nel Cerchio dei Traditori, dove l’estrema violenza delle passioni più bestiali che umane non consentono più alcun margine alla pietà.

Dove avrebbe postoDante Alighieri

I TRADITORI DI CRISTO, DELLA CHIESA

E DEI POPOLI CRISTIANIse non nel

NONO CERCHIO?

24 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

9° Cerchio, il Cerchio dei Traditori: le scene raccapriccianti e infernali, più bestiali che umane, dell’uomo che divora un altro uomo.

Riportiamo le parole, già citate, del Capo Querelante della Corte di Giustizia di Diritto Comune di Bruxelles:

««AAllccuunnii ssoopprraavvvviissssuuttii aa qquueeii rriittuuaallii

ddeessccrriivvoonnoo nneeoonnaattii ffaattttii aa ppeezzzziissuu aallttaarrii ddii ppiieettrraa

ee ii lloorroo rreessttiiCCOONNSSUUMMAATTII DDAAII PPAARRTTEECCIIPPAANNTTII»»..

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 25

Dante e Virgilio davanti a Lucifero che divora Giuda, Bruto e Cassio, i traditori di Cristo e di Cesare; i traditori del potere spirituale e politico.

LUCIFERONEL 9° CERCHIO

DELL’INFERNO DANTESCOA GIUDA, BRUTO E CASSIO

INFLIGGE LA PENA DEI TRADITORI:

DIVORARE LE LORO CARNI!

26 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

UN ALTAREDEL 9° CERCHIO ESTESO AINTERE NAZIONI?

M i rivolgo ai mem-bri del Nono Cer-chio, in particolar

modo a chi è salito fino alTrono di Pietro e a chi, perparticolari ragioni, ha dovu-to scegliersi un altro seggiosenza baldacchino.Voi ci avete mentito, Voi ciavete tradito!Ci parlate di Pace e di Ci-viltà dell’amore, ci promet-tete la Pace se accogliamochiunque nel nostro Paese,se accettiamo ogni altra reli-gione e se ignoriamo il fattoche solo la Religione Cat-tolica è la Religione vera, perché fondata da Gesù CristoFiglio di Dio e Dio Egli stesso. Vi siete sforzati di farcicredere che Gesù Cristo non è Dio e ci avete propinatoun fiume di eresie, di bestialità e di banalità in ogni campodella Dottrina Cattolica, ma ciò che si sta preparandonon è la Pace tra i popoli, ma il loro sterminio; ciò chesi sta preparando è un immenso altare sacrificale del No-no Cerchio che si estenderà a intere nazioni. Un altare sulquale milioni di esseri umani verranno sacrificati come sisacrificano gli esseri umani sugli altari di pietra del No-no Cerchio.

Poiché a certi livelli, o me-glio ai vertici del potere oc-culto, non è concessa la scu-sa dell’ignoranza, Voi dove-te sapere quello che si stapreparando e avete nasco-sto e soppresso gli accoratiappelli della Madonna aLa Salette, a Lourdes e aFatima, coi quali la Madredi Dio ci ha supplicato diconvertirci e di metterci inPace con Dio!Voi, invece, non predicatequesta “Pace con Dio”, mala “Pace tra i popoli”, sa-pendo che è un crudele in-

ganno, inventato dagli stessi vertici degli Illuminati di Ba-viera (A. Pike e A. Lemmi) per disarmare i popoli e prepa-rarli alla soluzione finale, decretata dai vertici del potereocculto.Voi non potete ignorare che la realizzazione di un Gover-no Mondiale prevede lo scontro dei popoli con i ban-chieri internazionali, che fanno capo alla famiglia Roth-schild, ideatori dell’Ordine degli Illuminati. Molti pensanoche l’esito sia scontato, perché i popoli sicuramente pre-varranno, ma Voi dovreste conoscere, invece, qual è l’ar-ma che userà l’Imperatore del Mondo per stritolare i po-

Un altare per sacrifici umani di un’antica religione pagana.

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 27

poli in modo che “alla fine non rimarranno che massedi proletariato nel mondo, con pochi milionari devotialla nostra causa.. e forze di polizia e militari sufficientia proteggere i nostri interessi”.Voi non potete ignorare che il vero obiettivo non è la Pacetra i Popoli, ma fare in modo che “Il VERO NOME DIDIO verrà cancellato dal lessico della vita”, in modoche, nel corso di questa Terza Guerra mondiale, chiama-ta “catastrofe sociale formidabile”, sorgerà il “nuovomondo” della “manifestazione universale della puradottrina di Lucifero, rivelata finalmente alla vista delpubblico; manifestazione alla quale seguirà la distru-zione della Cristianità!”. E per raggiungere questo scopo, verranno scatenati “i ni-chilisti e gli atei” che provocheranno “un cataclisma so-ciale formidabile che mostrerà chiaramente alle Nazio-ni, in tutto il suo orrore, l’effetto dell’Atesimo assoluto,origine della barbarie e della sovversione sanguinaria”.

Queste sono parole dell’Imperatore del Mondo e di Al-bert Pike, Capo Supremo degli Illuminati di Baviera.Ma non sono stati, forse, gli Illuminati di Baviera a scate-nare la Rivoluzione Francese, a creare il Comunismo el’Ateismo assoluto, sotto la direzione e il comando diAdam Weishaupt, fondatore dell’Ordine degli Illuminatidi Baviera?E cosa significa che questo Ateismo assoluto “mostreràchiaramente alle Nazioni, orrore, barbarie e sovversio-ne sanguinaria”?

***

Sono gli stessi Capi Incogniti della Massoneria che “sve-lano” al massone Giuseppe Garibaldi il vero significatodelle parole: Libertà, Uguaglianza, Fratellanza; e sonosempre loro che affermano che è solo scatenando “lepassioni umane”, “gli appetiti umani” e “gli odii uma-ni” che la Massoneria riuscirà a sconvolgere la CiviltàCristiana!Per realizzare questo programma, il 1° maggio 1776, l’Al-ta Finanza, capeggiata dalla famiglia dei banchieri ebreiRothschild, fece fondare una sètta satanica: l’Ordine de-gli Illuminati di Baviera che, in breve tempo, assunse ilcontrollo delle obbedienze massoniche. Il “programma se-greto” di questo Ordine condensava in sei punti le sue di-rettive sataniche:

1. abolire Monarchia e ogni altro Governo legale;2. abolire la proprietà privata;3. abolire il diritto di eredità privata;4. abolire il patriottismo e la lealtà militare; 5. abolire la famiglia, far educare i figli dalla comunità,

consentire il libero amore;6. abolire qualsiasi religione.

Questo “programma segreto” lo si ritrova nel “ManifestoComunista” del 1848 di Carlo Marx. Il Comunismo, quin-di, non è nato nel 1848, ma nel 1776, dagli Illuminati diBaviera, di cui Marx era un membro.

Carta geografica del continente Euro-Afro-Asiatico.

RE DEL NORD

RE DELL’ORIENTE

RE DEL MEZZOGIORNO

28 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

Lo storico Alan Stang, nel suo libro, “The Manifesto” (inAmerican Opinion, feb. 1972, p. 50) scrive che, nel 1788,poco prima dello scoppio della Rivoluzione francese, tut-te le 266 logge del Grande Oriente di Francia eranosotto il controllo degli Illuminati.Anche l’intero Stato Maggiore della Rivoluzione facevaparte dell’Ordine degli Illuminati, compreso il duca diOrleans. Lo storico Enrico Delassus afferma: «Il duca diOrleans, già Gran Maestro del Corpo Scozzese, nel1772, divenne anche Grand’Oriente. I suoi congiurati glicondussero la Madre-Loggia inglese di Francia. Due an-ni dopo, il Grand’Oriente si affigliò regolarmente leLogge di adozione. L’anno seguente, il Grande CapitoloGenerale di Francia si univa pure al Grand’Oriente.Infine, nel 1781, si concluse una convenzione solennetra il Grand’Oriente e la Madre Loggia di Rito Scozze-se». (E. Delassus, “Il problema dell’ora presente”, Descléee C Tipografi-Editori, 1907, vol. I, pp. 124-125).

Ma la Rivoluzione francese non raggiunse completamen-te gli obiettivi sperati e, così, l’insofferenza per la Civiltàclassico-cristiana, il “buon selvaggio” degli Illuminati,“perché ancora non corrotto dalla civiltà”, cercava diapprodare ad un nuovo modello umano col quale costruireun uomo nuovo che professasse una nuova religione, edincarnasse una nuova morale.

Non è casuale che l’illuminismo del XVIII secolo, perbocca di Voltaire, esaltasse la figura di Confucio (Cfr.Voltaire, “Entretien chinois”, in “Oeuvres”, t. 27, p. 20).Perché Confucio? Perché la civiltà cinese?

Il giornalista americano Jasper Becker in un testo recen-te: “La Rivoluzione della Fame. Cina 1958-1962: la care-stia segreta”. Il Saggiatore. Milano 1998, descrivendo casidi antropofagia, verificatisi durante la “grande carestia”causata dalla folle politica collettivista di Mao-Tse-Tung,fa un’insospettabile ammissione a proposito del cannibali-smo nella storia cinese.«In Cina – afferma Becker – il consumo di carne umananon si limitava ai periodi di carestia; anzi, uno studiosull’argomento ha concluso che il cannibalismo occupauna posizione speciale nella cultura cinese. L’accademi-co americano Kay Ray Chong ne ha riscontrato numerosiriferimenti nella letteratura, nei documenti storici e nei te-sti medici cinesi, in uno studio dal titolo “Cannibalism inChina” (Longwood Academic, Wakefield, 1990). In moltiperiodi della storia cinese, la carne umana è stata con-siderata una prelibatezza. Lo scrittore Dao Qingyi (dinastia Yuan) raccomanda lacarne dei bambini come un’ottima pietanza.La letteratura cinese abbonda di racconti sul cannibali-smo praticato per puro piacere.

A Lourdes, nel Suo Quinto Messaggio, la Madonna disse: «Una terribile bat-taglia avrà luogo, nella quale 5.650.451 soldati perderanno la vita, ed unabomba di grande potenza sarà lanciata su una città della Persia (Iran)».

«... il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il nume-ro» (Ap. 9,16) «... e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una di-stanza di duecento miglia» (Ap. 14,20)

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014

Ai tempi della dinastia Ming, alcuni eunuchi tentavano diriacquistare la virilità cibandosi di cervella umane.Durante la rivolta dei Tai Ping (1850-1864) entrambe leparti in conflitto mangiavano il cuore dei prigionieri.I soldati cinesi di stanza a Taiwan, prima della guerra sino-giapponese (1894-1895) acquistavano al mercato e man-giavano la carne degli abitanti locali. La storiografia abbonda di esempi di re e imperatori chehanno ucciso e poi mangiato i nemici. Il cannibalismo è anche una forma di vendetta consi-gliata da Confucio, secondo il quale non era sufficienteosservare il lutto per un genitore assassinato; nemmenouccidere era sufficiente. I nemici andavano interamen-te mangiati, ossa, carne, cuore e fegato compresi. Nel secolo 19°, lo scenario non era cambiato molto. James Dyer Ball in “Things Chinese” racconta cosa av-venne nel conflitto sui diritti dell’acqua nel 1895. Dopo di-versi scontri armati, i soldati prigionieri furono uccisi.Dopodiché cuori e fegati furono spartiti e mangiati. In tutta la storia cinese, il cannibalismo era inoltre estre-mamente diffuso in tempo di guerra. Non solo rappre-sentava l’ultima risorsa per gli abitanti assediati all’internodi città o fortezze, ma gli stessi prigionieri di guerra o inemici uccisi divenivano spesso la principale fonte dinutrimento.I traditori venivano fatti pezzi e messi in salamoia; inalcuni casi, il vincitore di un combattimento costringeva ilnemico a bere un brodo fatto con il corpo del padre odel figlio» (Jasper Becker, “op. cit.”, pp. 183-184).

Ora, alcune citazioni che non lasciano spazio ad equivoci:

– «Satana effettivamente riuscirà ad introdursi fino allasommità della Chiesa» (Terzo Segreto di Fatima).

– «Il secondo Angelo versò la sua coppa nel mare chediventò sangue come quello di un morto e perì ogniessere vivente che si trovava nel mare» (Ap. 16, 3);

– «... le acque degli oceani diverranno vapori, e laschiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto affondan-do. Milioni e milioni di uomini periranno di ora inora e coloro che resteranno in vita invidieranno imorti» (Terzo Segreto di Fatima).

Quali potenze mondiali scompariranno con le prime dueCoppe dell’ira di Dio?

– «Il sesto Angelo versò la sua coppa sopra il gran fiu-me Eufrate e le sue acque furono prosciugate per pre-parare il passaggio ai re dell’Oriente» (Ap. 16,12);

– «... il numero delle truppe di cavalleria era duecentomilioni; ne intesi il numero» (Ap. 9,16);

– «Una terribile battaglia avrà luogo, in cui 5.650.451soldati perderanno la vita, ed una bomba di grandepotenza sarà lanciata su una città della Persia» (Ma-donna a Lourdes, 5° messaggio);

– «... e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, peruna distanza di duecento miglia» (Ap. 14,20);

– «Il mondo verrà sconvolto dal terrore» (Madonna deLa Salette).

Nell’agosto 2005, il Ministro cinese della Difesa, ChiHaotian, tenne un discorso davanti ad un selezionatogruppo di alti gradi militari dell’Armata Popolare, sullastrategia di conquista: “Nei prossimi 5 10 anni”, la Ci-na avrà bisogno di “uno spazio vitale più ampio” e indi-ca Stati Uniti, Canada e Australia come zone da coloniz-zare. Ecco i punti principali del suo discorso:

– Il primo nemico sono gli USA: lo scontro è inevitabile. – Le armi da usare sono quelle biologiche e genetiche.– La morte è il motore che fa avanzare la storia.– È stato Confucio il fondatore della nostra cultura.– Noi veneriamo i saggi, perciò non abbiamo alcun Dio.– La nostra forza è l’ateismo e l’unità della Cina.– Siamo superiori ai tedeschi perché noi siamo atei totali.– Più dell’80% dei giovani intervistati sono disposti a

“uccidere donne, bambini e prigionieri di guerra”.– La ragione del nostro sviluppo economico consiste tutto

nella preparazione necessaria alla guerra.– La guerra è la levatrice del secolo della Cina.– Il popolo cinese sosterrà il Partito finché il Partito sarà

capace di espandere il popolo fuori dalla Cina.– Nascondiamo i fini ultimi e aspettiamo l’occasione.– Anche se metà della popolazione muore, può riprodursi.– Se il Partito cade, tutto è perduto per sempre.– Nella storia, quando una nazione ha vinto un’altra na-

zione non ha potuto eliminare tutta la popolazioneperché non bastavano le spade e le mitragliatrici.

Cosa mangeranno i “200 milioni di cavalieri del re del-l’Oriente” quando conquisteranno intere Nazioni?

È forse questa la “pianificazione lungimirante” del Go-verno cinese, a cui accennava Benedetto XVI nella sua let-tera ai cattolici cinesi? Vedremo forse l’Altare sacrificaledel Nono Cerchio estendersi a intere Nazioni per un im-menso e terribile olocausto di sangue e di carne umanain onore al “Dragone di marmo del Tempio rotondo”?

30 “Chiesa viva” *** Ottobre 2014

A fianco: Saturno che divora suo figlio – Rubens (1636) Mu-seo del Prado, Madrid.

Sotto: Saturno divora i suoi figli – Goya (1819-1823) Museodel Prado, Madrid.

Il primo dipinto di Rubens “rappresenta il dio compiere l’at-to di divorare suo figlio con maggiore freddezza e calcolo –il corpo del figlio divorato è mostrato come quello di un bam-bino indifeso – mentre nell’opera di Goya (il dio Saturno)viene mostrato come un uomo preso dalla follia”.Molte sono state le interpretazioni attribuite a questi due dipin-ti, ad esempio: il conflitto tra vecchiaia e gioventù, il tempocome divoratore di ogni cosa, la Spagna che divora i suoi figlimigliori in guerre e rivoluzioni, Ferdinando VII che dopo larestaurazione e il ritorno sul trono di Spagna attuò il ripristinodell’assolutismo e la repressione di qualsiasi fermento d’ispi-razione liberale, la condizione umana nei tempi moderni... Ma, oggi, alla luce della realtà del Culto Satanico sacrificaledel Nono Cerchio, e in modo analogo all’Inferno dantesco, sipotrebbe ravvisare un’altra strana coincidenza: l’uomo (delNono Cerchio) preso dalla follia che divora i suoi simili e ildio (Lucifero) che divora questi suoi figli (fatti a sua imma-gine e somiglianza) con maggiore freddezza e calcolo.Conoscevano, forse, Rubens e Goya l’orribile segreto del No-no Cerchio come sembra lo conoscesse Dante Alighieri?

“Chiesa viva” *** Ottobre 2014 31

PERCHÉ IL CASTIGO,PREVISTO DAL VANGELO,

PER LA “PROSTITUTA DI BABILONIA”E CIOÈ PER I

TRADITORIDI CRISTO, DELLA CHIESAE DEI POPOLI CRISTIANI,

È:

«... la spoglierannola lasceranno nuda

NE MANGERANNO LE CARNI

e la bruceranno col fuoco»?(Ap. 17, 16)

... ut inimicosSanctae Ecclesiae

humiliare digneris...Te rogamus, audi nos!