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I LEGAMI CHIMICI

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I LEGAMI CHIMICI

Legami atomici o forti Legami molecolari o deboli

• Legame covalente

• Puro

• Polare

• Legame dativo o di coordinazione

• Legame ionico

• Legame metallico

• Legame dipolo-dipolo

• Legame idrogeno

• Legame dipolo-dipolo indotto

Legame covalente puro

Un legame covalente è detto “puro” quando si forma fra atomi con lo

stesso valore di elettronegatività, oppure valori molto vicini . In questo

caso, gli elettroni che vengono messi in comune fra i due atomi

vengono attratti con la stessa forza da entrambi i nuclei e, perciò,

vengono ad essere condivisi in maniera uguale fra i due atomi (c’è

una distribuzione simmetrica della nube elettronica). Esempi sono la

molecola dell’idrogeno (H2) o del cloro (Cl2).

Legame covalente polare

Un legame covalente polare si forma tra atomi che hanno

elettronegatività diversa, ma non tanto diversa da rendere possibile la

formazione di un legame ionico (la differenza dei valori di

elettronegatività è sempre minore di 1,7).

In questo caso, gli elettroni che vengono messi in comune fra i due

atomi vengono attratti con diversa forza da entrambi i nuclei e,

perciò, vengono ad essere condivisi in maniera differente fra i due

atomi Esempi sono la molecola dell’acqua (H2O) o del cloruro di

idrogeno (HCl).

Legame ionico

Un legame ionico si forma fra atomi che hanno una forte

differenza di elettronegatività (grandezza introdotta per

confrontare rapidamente la forza con cui ogni atomo tiene

legati a sé i suoi elettroni), cioè la cui differenza dei valori

di elettronegatività è superiore a 1,7.

L’energia di legame

Ci sono 89 elementi presenti in natura che producono 15

milioni di sostanze diverse.

Nonostante l’enorme numero di combinazioni possibili fra

gli atomi, non tutte sono realizzabili: un composto si forma

solo se la sua energia potenziale è minore dei singoli

atomi che lo costituiscono.

L’energia di legame

L’energia di legame è la quantità di energia che è

necessario fornire a una mole di sostanza per rompere il

legame che tiene insieme i suoi elementi

I gas nobili e la regola dell’ottetto

Quando gli atomi si avvicinano per formare un legame

solo gli elettroni più esterni partecipano all’operazione.

Gli elettroni dello strato più esterno vengono chiamati

elettroni di valenza o di legame.

I gas nobili e la regola dell’ottetto

La regola dell’ottetto fu enunciata da Lewis nel 1916.

Un atomo è particolarmente stabile quando ha otto

elettroni nello strato di valenza.

Il motivo della stabilità dei gas nobili risiede nel fatto che

la loro configurazione elettronica presenta otto elettroni

(due nel caso dell’elio) nello strato di valenza, che quindi

è completo.

I gas nobili e la regola dell’ottetto

Alla struttura con 8 elettroni nello strato esterno

corrisponde quindi una particolare stabilità.

I gas nobili e la regola dell’ottetto

Un atomo raggiunge il massimo della stabilità

acquistando, cedendo o condividendo elettroni con un

altro atomo in modo da raggiungere l’ottetto nella sua

configurazione elettronica esterna, simile a quella del gas

nobile nella posizione più vicina nella tavola periodica.

Il legame covalente

Il legame covalente si forma

quando due atomi mettono in

comune una coppia di

elettroni.

Se i due atomi sono identici il

legame è covalente puro.

3. Il legame covalente

Gli elettroni sono messi in compartecipazione per

raggiungere l’ottetto e appartengono in contemporanea a

entrambi gli atomi che li condividono.

Il legame covalente

Il legame covalente è caratteristico delle molecole

diatomiche, ma la tendenza a mettere in comune elettroni

si manifesta anche tra atomi di natura diversa (HF, H2O,

NH3, CH4 ecc.).

3. Il legame covalente

I legami tra gli atomi possono essere rappresentati con la

simbologia di Lewis oppure con dei trattini.

Il legame covalente

Il legame covalente può essere

• singolo: se è condivisa una sola coppia di elettroni;

• doppio: se sono condivise due coppie di elettroni;

• triplo: se sono condivise tre coppie di elettroni.

Doppi e tripli legami Il legame π esiste solo in presenza di un legame σ ed e responsabile

della formazione di doppi legami (un legame σ + un legame π) o di

tripli legami (un legame σ + due legami π), quali quelli formati dal

carbonio in diversi composti organici.

Un esempio di doppio legame e quello presente nella molecola di

etilene, rappresentata dalla formula H2C = CH2.

Secondo la teoria del legame di valenza, ogni atomo di carbonio

forma tre orbitali ibridi sp2, disposti cioè su un piano a 120° tra loro,

che realizzano tre legami σ: due con gli atomi di idrogeno, uno con

l'altro atomo di carbonio:

Il legame covalente

Il legame covalente dativo si forma quando la coppia di

elettroni di legame è fornita da uno solo dei due atomi che

partecipano al legame.

L’atomo che dona gli elettroni si dice donatore, quello che

li riceve prende il nome di accettore.

Il legame covalente

I composti di coordinazione si formano quando un

metallo, o uno ione metallico, viene circondato da atomi

donatori di elettroni.

Il legame ionico

Se la differenza di elettronegatività fra i due elementi che

intendono legarsi è superiore a 1,9 avviene un

trasferimento di elettroni da un atomo all’altro.

L’atomo più elettronegativo diventa uno ione negativo,

l’altro uno ione positivo.

Il legame ionico

Gli ioni si attraggono per forza elettrostatica formando un

legame ionico.

Il legame ionico si forma quando la differenza di

elettronegatività tra due atomi è maggiore di 1,9.

Il legame ionico

Una volta formatosi, lo ione negativo assume la

configurazione del gas nobile successivo, mentre lo ione

positivo assume quella del gas nobile che lo precede nella

tavola periodica.

Il legame ionico

Dalla posizione sulla tavola periodica si può dedurre che

• gli elementi metallici (a sinistra nella tavola periodica)

tendono a cedere elettroni diventando ioni positivi;

• i non metalli (a destra nella tavola periodica) tendono ad

acquistare elettroni trasformandosi in ioni negativi.

I composti ionici

Gli ioni in un composto ionico sono disposti secondo uno

schema ben preciso e possono dar luogo a un reticolo

cristallino.

6. I composti ionici

I composti ionici hanno

alti punti di fusione,

sono solidi a

temperatura ambiente,

sono buoni conduttori di

elettricità sia allo stato

fuso sia in soluzione.

Il legame metallico

Gli atomi metallici possono mettere in comune gli elettroni

di valenza, che vengono condivisi tra più nuclei.

7. Il legame metallico

Il legame metallico è dovuto all’attrazione fra gli ioni

metallici positivi e gli elettroni mobili che li circondano.

Tanto più forte è il legame metallico, tanto più sono

numerosi gli elettroni mobili.

La tavola periodica e i legami tra gli elementi

Osservando la tavola periodica si può affermare che

1. i metalli formano tra loro legami metallici;

2. i non metalli formano tra loro legami covalenti puri;

3. se gli atomi di non metallo sono uguali il legame è

covalente puro; se sono diversi il legame è covalente

polare;

4. i metalli e i non metalli formano tra loro legami ionici;

5. il carattere ionico del legame aumenta all’aumentare

della differenza di elettronegatività.

Legami dipolo-dipolo

Avviene tra due molecole i cui atomi sono uniti da legami

covalenti polari, la parte δ+ di una molecola si avvicina

alla parte δ- di altra molecola

Legame idrogeno

L’idrogeno di una molecola viene attirato da doppietto di

un atomo di altra molecola

Legame dipolo-dipolo indotto

Avviene tra una molecola polare e una molecola

inizialmente apolare, in questo caso è la vicinanza alla

molecola polare a indurre la polarizzazione.