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By Antonino Zema 2009 [email protected] I H&K di sua Maestà Questo file e una guida alle armi H&K usate dalle Forze Armate e delle Forze di Polizia della Regina. La guida include brevemente la storia delle varie armi con foto e specifiche e successivamente include la storia complessiva dell’’uso di queste armi da parte britannica. I vari argomenti verranno tratti in questo ordine: 1. Le armi: 1.1 Una storia di successi, la H&K 1.2 La chiusura a rulli 1.3 I trigger groups 1.4 Il Padre, Il G3 1.5 Un successo globale, l’MP5 1.6 Il primo grande fallimento, il 33 1.7 L’azienda si rialza, il 36 1.8 Altri modelli 2. Gli H&K della Regina: 2.1 I primi anni 2.2 Gli uomini in nero 2.2 Ieri & Oggi 3. H&K inglesi nel softair 3.1 Il G3 3.2 L’MP5 3.3 Il 33 3.4 Il G36 3.5 Gli altri modelli

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I H&K di sua Maestà

Questo file e una guida alle armi H&K usate dalle Forze Armate e delle Forze di Polizia della Regina. La guida include brevemente la storia delle varie armi con foto e specifiche e successivamente include la storia complessiva dell’’uso di queste armi da parte britannica.

I vari argomenti verranno tratti in questo ordine:

1. Le armi:

1.1 Una storia di successi, la H&K

1.2 La chiusura a rulli

1.3 I trigger groups

1.4 Il Padre, Il G3

1.5 Un successo globale, l’MP5

1.6 Il primo grande fallimento, il 33

1.7 L’azienda si rialza, il 36

1.8 Altri modelli

2. Gli H&K della Regina:

2.1 I primi anni

2.2 Gli uomini in nero

2.2 Ieri & Oggi

3. H&K inglesi nel softair

3.1 Il G3

3.2 L’MP5

3.3 Il 33

3.4 Il G36

3.5 Gli altri modelli

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1. Le Armi

1.1 Una storia di successi, la H&K

La Heckler & Koch fu fondata da Edmund Heckler, Theodor Koch e Alex Seidel nel 1949. La nuova azienda nasceva dai resti della Mauser che fu scorporata dopo la guerra. I 3 imprenditori nello specifico acquistarono tutte le attività militari dell’’azienda. Nei primi anni le loro attività furono molto simili a quelle della FN in Belgio e della Beretta in Italia; la grande manutenzione delle armi individuali dell’’esercito americano. Inoltre la H&K forniva pezzi di ricambio e manutenzione alle armi residuate (nello specifico MG42 e K98K) dal conflitto e re distribuite alle neonate forze di polizia. Solo ne 1955 l’azienda comincio a fare ricerca e sviluppo e ad approntare una base per una linea di produzione, dato che prima i termini del trattato di pace impedivano la produzione di armi militari. Questa attività coincidete con la creazione della Bundeswehr nel 1955. Subito entro in collaborazione con la CETME spagnola per produrre un fucile in ca. 7,62 NATO basato sul fucile Modello A sviluppato dall’’azienda spagnola. Perse pero il primo contratto tedesco per la Guardia di Frontiera e il primo contratto per l’Esercito che fu vinto dalla FN e totalizzo più di 120,000 esemplari.

Negli anni successivi l’Esercito per vari motivi adottò il G3 nato dall’’evoluzione del CETME A. Il Governo tedesco pero non era soddisfatto dei termini offerti dalla H&K e unilateralmente si approprio del disegno del Fucile e lo fece produrre per l’Esportazione dalla Rheinmetall.

Comunque la ricerca e lo sviluppo andarono avanti per tutti gli anni sessanta e settanta, e portò alla nascita dell’’HK33 e dell’’MP5. La fabbrica di Oberndorf continuo a sfornare prototipi per molti anni e a produrre i modelli sopracitati. Per molti anni l’azienda non e riuscita a penetrare il mercato americano, anche perché l’azienda era nota per fornire armi a paesi sotto embargo. Successivamente l’MP5 si affermo anche su questo mercato. Negli anni ottanta fu poi sviluppato il programma G11 e G41, entrambi si dimostrarono dei fallimenti. L’esborso finanziario per questi progetti costrinse la proprietà a vendere prima alla Colt a poi alla British Aerospace (che compro anche le azioni della Colt).

Con l’affermazione dei polimeri la H&K negli anni novanta ha introdotto tutta una serie di pistole e altre armi, tra cui spicca il G36 e la SMG UMP. Nei primi anni del nuovo millennio ha presentato la PDW MP7 che e da considerare un derivato del G36. In tutta la sua storia l’azienda ha mietuto successo, anche attraversando alti e bassi, ma affermandosi assieme alla FN come il maggior produttore e il maggior innovatore in ambito di armi leggere del continente se non del mondo.

Il G41, uno dei fallimenti della H&K

1.2 La chiusura a rulli

La chiusura metastabile a rulli e stato per moltissimo tempo il marchio di fabbrica della H&K che ha mutato questo sistema per poterlo montare anche su una serie di pistole. Il sistema e nato verso la fine del 1944 in Germania per essere implementato sull’’StG45 allora in via di sviluppo. Il creatore del sistema Ludwig Vorgrimler emigro in Spagna dopo il conflitto e portò con se i disegni del suo sistema di chiusura, dove rinacque nella veste del CETME modello A. Pero già in questa prima fase la chiusura dimostro i suoi limiti. Era stata concepita per la munizione tedesca 7,92x33mm Kurz, che era più simile a una munizione per pistola che per fucile. Le alte pressioni di esercizio di munizioni per fucile distruggevano in pochissimo tempo l’otturatore e causavano cedimenti catastrofici delle armi. Fu quindi deciso di impiegare munizioni depotenziate (con meno polvere) dal 15 al 20 % rispetto alla munizione originale (7,62 NATO), che potevano comunque essere impiegate in fucili diversi dal CETME anche se non veniva data nessuna garanzia sull’effettivo funzionamento.

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La chiusura e composta da diversi elementi, da un porta otturatore, da una chiave di chiusura e da una testa di chiusura. Il porta otturatore e un grande blocco che accoglie le altre due parti del sistema ed e la parte più semplice. La chiave di chiusura (rotante) accoglie il percussore e assicura la chiusura assieme alla testa. La testa dell’’otturatore rispetto ad altri sistemi non e rototraslante, ma solo traslante. Accoglie due rulli (vedi immagini) che vanno ad innestarsi in apposite sedi ricavate nelle parti del guscio.

Una vista in sezione dell’’otturatore in posizione di chiusura

Al momento dello sparo, la pressione esercitata verso la parte posteriore del bossolo, comporta una arretramento di circa mezzo millimetro della testa dell’’otturatore, che induce a sua volta un movimento rotatorio della chiave di chiusura, che a sua volta porta a una diminuzione della pressione sulla testa stessa, che permette ai rulli di uscire dai recessi del guscio e quindi all’otturatore di traslare verso la parte posteriore del guscio in tutta sicurezza, dato che nel frattempo la pressione all’interno della camera di cartuccia e scesa annullando i rischi.

Le fasi di apertura/chiusura dell’’otturatore

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Negli anni la H&K notò che cambiando il materiale e la lavorazione della chiave di chiusura poteva essere aumentata la pressione massima e conseguentemente la potenza della munizione. Questi pezzi irrobustiti pero portarono ad una maggiore usura delle armi e a un conseguente rischio per gli operatori. Si decise di offrire questa opzione solo su richiesta del cliente, non garantendo pero la sicurezza e la vita utile dell’arma. Con la comparsa dei modelli per tiratori scelti della H&K queste chiavi di chiusura vennero migliorate e montate di serie su queste armi, che dato il loro ruolo avrebbero sparato un numero di colpi molto basso nella loro carriera e questo avrebbe annullato i rischi. In molti casi le chiavi di chiusura sono intercambiabili anche se diverse nella forma (tranne nei punti di contatto con le altre parti dell’’otturatore), e assieme al peso di questa parte contribuiscono alla regolazione del ROF, un otturatore più pesante abbassa il ROF, uno più leggero lo alza.

Chiavi di chiusura per G3 civili e militari

Il sistema di chiusura non e tuttavia esente da problemi. Una parte fondamentale del sistema sono i rulli e i rispettivi recessi, che se usurati o anche solo sporchi possono portare a gravi problemi di affidabilità o a cedimenti catastrofici di tutta l’arma. In alcuni casi le armi non furono adottate perche questo problema poteva acuirsi con l’uso nel territorio di determinati paesi (deserto etc.). Le varie produzioni su licenza hanno in parte smentito queste paure, dato che spesso le tolleranze usate nella produzioni erano più generose e quindi il problema fu in gran parte evitato anche se l’affidabilita non raggiunge i livelli di altri sistemi d’arma. Negli ultimi anni dell’’ventesimo secolo la H&K ha smesso di produrre armi con questo sistema di chiusura e sta lentamente ritirando il supporto logistico per esso. 1.3 I trigger goups

La armi H&K a chiusura a rulli sono legate tra loro da un disegno molto simile e si compongono del guscio superiore, del guscio inferiore (trigger group) e del calcio. Il TG e una parte fondamentale, che accoglie i meccanismi del grilletto e il selettore.

Inizialmente la H&K produsse un TG in acciaio stampato con un’impugnatura in polimeri e il selettore di tiro sul solo lato sinistro. Nel corso degli anni questa parte subì varie evoluzioni. La prima fu la sostituzione del guscio in acciaio con uno in polimeri con l’impugnatura integrata e il selettore ambidestro opzionale. A questa segui la seconda, chiamata anche N o Navy, sempre in polimeri, che ha sostituito la precedente. Questa e più resistente e più ergonomica ed e il selettore ambidestro e di serie.

Per la maggior parte delle sue armi la H&K offre varie configurazioni per il TG. Queste configurazioni regolano i tipi di fuoco possibili.

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Un esempio delle varie impugnature polimeriche disponibili per l’MP5/HK33

1.4 Il Padre, il G3

Come già accennato sopra il G3 e un diretto derivato del CETME modello A. La H&K nel 1959 acquisto la licenza illimitata per la produzione di questa arma, che fu inizialmente solo marginalmente modificata. Le prime versioni sperimentali erano ancora molto simili a al CEMTE a cominciare dal mirino posteriore che era una copia di quello dello StG45. La prima versione di serie venne chiamata G3A1, ma la produzione totalizzo pochissimi esemplari sperimentali. Questa versione era caratterizzata dal prototipo del calcio collassabile divenuto un marchio di fabbrica del G3 e dei sui derivati. La successiva variante G3A2 sostituti i mirini con quelli a tamburo conosciuti anche come mirini H&K, anche questa era pensata solo per l’attività sperimentale. Nel 1962 la H&K mise ufficialmente a catalogo le versioni A3 e A4 e da li incomincio il successo di quest’arma ancora oggi in produzione in vari paesi.

Uno dei primissimi G3A3, con calciatura in legno

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L’A3

Il G3 e un fucile cosiddetto da battaglia, dato che a causa delle sue caratteristiche non puo essere classificato come d’assalto. Essendo costituito da 3 parti principali lo smontaggio risulta essere molto facile, anche se la produzione e decisamente complicata, come anche la manutenzione. In tutta la produzione militare la canna veniva saldata al guscio superiore rendendo estremamente difficile il cambiamento della canna, che doveva essere effettuato in fabbrica. Come anche il FAL e l’M16 che nacquero nello stesso periodo il G3 e abbastanza modulabile, con un ampia gamma di astine e calci disponibili a scelta dei clienti. La maggior parte della produzione e dotata di una maniglia di armamento ripiegabile, anche se i primi A3 e A4 erano dotati di una maniglia bloccata nella posizione estesa. E possibile applicare un bipiede sull’’astina.

L’A4

Come altre armi contemporanee fu ampiamente prodotto su licenza, con modifiche specifiche per ogni paese. A meta degli anni novanta la H&K propose un MLU, mid-life-update, che comprende un deflettore di bossoli che viene saldato dietro alla finestra di espulsione il TG polimerico tipo Navy. Le modiche furono implementate su parte delle armi tedesche e sulle armi turche, iraniane e pachistane già prodotte e da allora su tutte quelle di nuova produzione.

L’A4K

Per le forze speciali britanniche fu sviluppata una versione specifica dell’’A4, la A4K, prodotta in piccoli numeri in Gran Bretagna e in Germania con due lunghezze di canna.

A meta degli anni ottanta la H&K offri sul mercato anche il lanciagranate (HK79, chiamato anche TGS)) per il G3 e il HK33, che pero ebbe ben poco successo, tranne in Norvegia dove fu adottato in discrete quantità. Tutta la produzione e dotata di un attacco superiore per una slitta comune a tutti i HK con chiusura a rulli.

A richiesta dei vari paesi sono state installate varie baionette, tra cui modelli proprietari e/o modelli americani. I caricatori più comuni sono quelli da 20 colpi in acciaio stampato, anche se e in aumento la diffusione del modello in alluminio, che e più leggero e resistente. Tranne per alcune eccezioni (TG SF) il TG e sempre stato di tipo SEF.

Le Versioni

G3 CETME A su licenza

G3A1 Modello sperimentale

G3A2 Modello sperimentale

G3A3 & G3A4 Calcio fisso, versione più comune Calcio collassabile, versione più comune

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G3A3A1 & G3A4A1 Versioni MLU

G3A4K Carabine compatte

G3A4KA1 Versione MLU

G3A5 A3 modificato per la Danimarca

G3A6 A3 iraniano

G3A7 A3 turco

Gv M/75 A3 semiauto danese

AG-3 & AG-3F1 Versioni norvegesi

AG-3F2 Versione norvegese con RAS

AK4 & AK4B Versioni svedesi

DIO G3 G3 bull-pup iraniano

G3P4 G3A4 pachistano

3A7A1 G3A4 turco

G3A3ZF A3 con ottica di serie

G3SG/1 A3 accuratizzato di serie

L100A1 A3 e A4 inglesi

G3SF (single fire) TG SF

1.5 Un successo globale, l’MP5

Intorno al 1965 la Bundeswehr era alla ricerca di una SMG cal. 9 per sostituire i mitra Thompson, Sten e MP40 risalenti al conflitto ancora in servizio, dato che gia dal 1959 era entrato in servizio un certo numero di UZI prodotti su licenza dalla FN. La H&K presento il modello HK64, un G3 adatto al 9mm NATO, con caricatore da 20 colpi. Il secondo prototipo era già molto diverso, pur mantenendo l’impostazione generale della serie era stato maggiormente adattato la nuovo calibro, ed era privo di calcio, e il mirino era simile a quello della carabina M1. Alla fine fu deciso di ordinare altre UZI.

Nel frattempo pero la H&K aveva creato una buona base di partenza. L’anno seguente riuscì a piazzare un piccolo lotto in alcuni cantoni svizzeri con le locali forze di polizia e con la polizia di frontiera tedesca. Subito dopo l’arma fu designata MP5 e furono fatte alcune modifiche sostanziali, come l’aggiunta dei mirini a tamburo tipo H&K e fu presentato un nuovo caricatore opzionale in acciaio stampato, dritto da 30 colpi. Inoltre si resero disponibili un calcio fisso e un calcio collassabile, ispirati a quelli del G3. L’astina anteriore fu ridisegnata.

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MP5A3 e A2 con astina di prima serie e calci delle ultime serie

L’MP5 in questa forma non ebbe grande diffusione prima del 1972 quando fu acquistata dalla polizia di Hong Kong per sostituire gli Sterling, e dall’’esercito dello Sri Lanka con lo stesso obbiettivo. L’anno seguente gli MP5 furono dotati della stessa slitta del G3 e del HK33 per il montaggio di un slitta per ottica. In questi anni il puntale anteriore fu modificato diverse volte nel diametro e nella forma. In questo frangente fu introdotto anche il caricatore a banana da 30 colpi più adatto a munizioni FMJ.

un MP5A5

Nel 1974 fu presentato per la prima volta l’MP5SD, che pero non fu commercializzato prima del 1980 a causa di problemi tecnici. Sempre nel 1974 fu presentato il prototipo del MP5K, che non ha mai avuto il successo sperato. Nel 1978 fu presentata per la prima volta l’astina tipo Export, che e quella che troviamo oggi sulla maggior parte della produzione (la produzione iraniana e pachistana continua ad usare la vecchia astina astina). La vecchia astina non fu subito sostituita e venne montata ad esaurimento fino ad almeno tutto il 1981. Nel 1982 venne introdotto l’MP5N – Navy – disegnato per i SEAL americani, con un nuovo spegni fiamma amovibile e il guscio inferiore in polimeri di secondo tipo (quello di primo tipo era già stato montato su richiesta dei clienti dal 1975 in poi). Nel 1986 fu presentata la versione definitiva dell’’MP5N, la cosiddetta “Marittime” con uno speciale trattamento superficiale anticorrosivo.

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Un MP5A2 con astina Tropical con Torcia

Con il mutamento delle specifiche operative a meta degli anni ottante vennero introdotti i primi accessori tattici, quali dei mirini a punto rosso di primissima generazione, che risultarono essere pesanti e di difficile utilizzo. Un altro accessorio che fu presentato nello stesso ambito era l’astina con torcia integrata.

MP5SD6

Nei primi anni novanta le vendite incominciarono a calare e per riavviare il mercato furono introdotte due nuove varianti, la MP5/10 e la MP5/40 rispettivamente in calibro 10mm Auto e .40 S&W, due calibri molto in voga in quegli anni. Nel 2000 questi modelli furono ritirati dal catalogo, perche in tutto la produzione non ha superato i 1500 esemplari complessivi. I caricatori di questo modello erano polimerici e translucidi,dritti (più affidabili con munizioni a punta cava) e accoppiabili come quelli del G36. Inoltre le armi furono dotate di un bolt catch sopra al selettore.

Un MP5/10

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L’ultima versione in ordine di tempo sviluppata dalla H&K e la F (France) sviluppata per un concorso, poi abortito, per 35000 esemplari da parte della Francia. Questo modello raccoglie molti elementi di sviluppi precedenti e li unisce a parti nuove. La finitura e tipo “Marittime”, il calcio esclusivamente collassabile ha le braccia più lunghe ed e dotato di un pad più generoso, gli attacchi per la cinghia di trasporto sono ambidestri e l’otturatore e la maniglia di armamento sono pesantemente rinforzati per sparare munizioni da 9mm potenziate. L’otturatore e la maniglia di armamento non sono compatibili con il resto della produzione. Alcune centinaia di esemplari sono stati poi realizzati per la Francia.

Verso la fine degli anni novanta la H&K ha ceduto la produzione e i diritti della MP5 alla Brugger & Thomet svizzera che continua a produrre questa SMG sotto il proprio nome e quello della H&K.

I trigger groups della serie MP5 sono intercambiabili con la serie 33/53, i calci dell’’MP5 possono essere montati sui 33/53 ma non viceversa.

Le versioni

MP5A1 Senza calcio, vari Trigger Groups MP5A2 Calcio fisso, TG 0-1-30 o SEF MP5A3 Calcio collassabile, TG 0-1-30 of SEF MP5A4 Calcio fisso, TG 0-1-3-30 o 0-1-2-30 MP5A5 Calcio collassabile, TG 0-1-3-30 o 0-1-2-30 MP5F Calcio collassabile, TG 0-1-30 MP5N (A2 & A3) TG 0-1-30 MP5SF2 & A3 (Single Fire) Calcio fisso o collassabile TG 0-1 MP5SD1 Senza calcio, vari TG MP5SD2 Calcio fisso, TG 0-1-30 o SEF MP5SD3 Calcio collassabile, TG 0-1-30 of SEF MP5SD5 Calcio collassabile, TG 0-1-3-30 o 0-1-2-30 MP5SD6 Calcio collassabile, TG 0-1-3-30 o 0-1-2-30 MP5SDSFA2 &A§ Calcio fisso o collassabile TG 0-1 MP5K Vari calci e TG

MP5A2

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MP5A4

MP5A2 Navy

MP5K

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MP5K-PDW A3 Navy

MP5SD3

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MP5A3

1.6 Il primo grande fallimento, il 33

Già nel 1965 divento palese che la scelta del 7,62 NATO come calibro ufficiale era stata completamente sbagliata, e molti produttori occidentali corsero ai ripari lavorando allecramente a prototipi in calibro 5,56. La FN presento un FAL adatto al nuovo calibro e la H&K non fu da meno, presento il 33 un G3 adattato. Questo nuovo fucile venne sviluppato nel 1966, in sinergia con il progetto MP5, del quale utilizza il trigger group e il calcio. Il fucile fu proposto negli Stati Uniti come per T223 per sostituire l’M16, ma fu battuto dall’’M16A1.

Un HK33EA2 con caricatore da 40 colpi

Il progetto iniziale ricalcava fedelmente le specifiche del G3, l’interfaccia per l’ottica identica, come anche i vari attacchi per baionetta disponibili. Il caricatore era una versione di quello del G3 riscalata al nuovo calibro, poteva contenere 20 colpi. Lo spegni fiamma era identico, come il profilo esterno della canna e anche la maniglia di armamento era identica, l’astina anteriore era una per G3 leggermente accorciata e il TG quello in acciaio stampato dell’’MP5.

HK33EA3

Dopo poco tempo, nel 1968 il fucile fu messo in produzione e fu oggetto di una forte campagna di marketing. Divenne subito chiaro che si trattava di un fallimento, tranne alcuni piccoli lotti per la polizia federale tedesca il fucile rimase senza compratori.

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Verso la fine degli anni settanta l’interesse per i fucili in calibro 5,56 era notevolmente aumentato. Il progetto venne ripreso e fu presentato il HK33E, la versione per l’esportazione, che offriva un caricatori da 25, 30 e 40 colpi. Inoltre il TG fu sostituito prima con quello polimerico di primo tipo e poi con quello tipo Navy. La canna fu offerta sia per la vecchia munizione M193 che per l’allora nuova SS109/M855. Come anche il G3 il 33 e compatibile con il HK74 (TGS), senza avere pero trovato molti acquirenti. Furono presentate varie carabine, ma la gran parte delle vendite fu rappresentato dal 33EA2 e 33EA3. E possibile montare lo stesso bipiede del G3.

Il 33EA2 di primo tipo, caricatore da 25 colpi

Alcune forze di polizia e forze armate richiesero una carabina compatta in calibro 5,56, per l’uso in ambiente urbano. Dopo poco tempo la H&K presento il modello 53, una versione ultracorta dell’’33E, che a un primo sguardo sembra più simile a un MP5 che ad un 33. E stato prodotto in varie versioni sia con TG polimerici di primo tipo che di tipo Navy. Una delle caratteristiche principali e l’adozione di un nuovo spegni fiamma a 4 aperture, molto simile a quello più tardi adottato sul G36K.

HK53A3

Anche se e riuscita a piazzare grandi quantitativi di 33 dal 1980 in poi la H&K non ci ha mai guadagnato molto, anche considerando le ingenti somme investite per lo sviluppo e il marketing che e risultato inconcludente per più di 10 anni. Da diversi anni la serie 33 e derivati non e più prodotta dalla H&K che ha anche smesso di fornire il supporto logistico. La produzione continua in Turchia, Birmania e Thailandia. In Turchia le carabine del 33 stanno avendo una nuova giovinezza dato che stanno sostituendo un gran numero di AKMS e altre armi più vecchie come i G3 in dotazione alle forze di polizia, ma anche all’’esercito.

Le versioni

HK33 Prototipo, calcio fisso, TG SEF

T223 Prototipo USA, calcio fisso, TG SEF

HK33E Prototipo E, calcio fisso, TG, SEF HK33EA2 & HK33EKA2 Calcio fisso, TG SEF

Calcio fisso, TG 0-1-25 o 0-1-3-25 HK33EA3 & HK33EKA3 Calcio collassabile, TG SEF

Calcio collassabile, TG 0-1-25 o 0-1-3-25 HK53A2 Calcio fisso, TG SEF

Calcio fisso, TG 0-1-25 o 0-1-3-25 HK53A3 Calcio collassabile, TG SEF

Calcio collassabile, TG 0-1-25 o 0-1-3-25

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HK53A5 Calcio collassabile, TG 0-1-3

HK53SF Calcio collassabile, TG 0-1 L105A1 HK53A3 inglese

HK33SG/1 (HK93SG/1 – versione SF) Versione accuratizzata di serie HK33ESF2 & HK33EKSF2 Calcio fisso, TG SF

HK33ESF3 & HK33EKSF3 Calcio collassabile, TG SF

1.7 L’azienda si rialza, il 36

Nel 1995 la Bundeswehr richiese alla H&K l’urgente sviluppo di un nuovo fucile in 5,56, dato che i risultati dell’’uso del G3 in Bosnia erano stati molto ambigui. Dato che uno dei requisiti fondamentali era la leggerezza si decise di fare largamente uso di polimeri. Venne deciso di abbandonare il sistema di chiusura a rulli in favore di un sistema a presa di gas a corsa con otturatore a testina rotante con tennoni di chiusura multipli. La H&K facendo parte della British Aerospace aveva accesso ai brevetti e alle licenze di proprietà della stessa, copio l’otturatore dell’’AR-18, del quale la Sterling (confluita nella BAe) aveva la licenza. Il porta otturatore fu ridisegnato per includere una maniglia di armamento ambidestra, il calcio e ripiegabile ed e disponibile in 3 versioni. I caricatori proprietari, da 10 o 30 colpi, sono in polimeri translucidi o opachi, con o senza attacchi per essere accoppiati, derivati da quelli dell’’MP5/10 ed MP/40.

Non sono presenti mire metalliche, ma un maniglione di trasporto con ottica integrata da 1,5 o 3,5x e un mirino a punto rosso. La Bundeswehr ha scelto di montare la baionetta dell’AK74, facente parte degli stock ereditati dalla DDR. Per l’esportazione sono disponibili vari tipi di baionetta a richiesta del cliente. E stato introdotto anche un lanciagranate apposito, l’AG36, che monta anche sull’’G36K. Il fucile può essere dotato di un bipiede ripiegabile.

Un G36E

Il primo ordine della Bundeswehr copriva circa 80000 esemplari, il cui uso intensivo mostro alcuni problemi costruttivi dell’’ottica e del recupero gas, che furono in parte risolti nei lotti successivi. L’impiego in Afghanistan ha portato alla luce diversi problemi di fessurazione dei caricatori, del guscio e dell’’astina, inoltre il hold-open e risultato del tutto inaffidabile. La Bundeswehr ha iniziato un programma di aggiornamento che dovrebbe risolvere i problemi e sul lungo termine integrare il G36 nel programma di soldato futuro tedesco.

G36 con AG36

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Per l’esportazione e stata introdotta la versione E, che e stata privata dell’’hold-open e normalmente viene fornita di serie con un maniglione privato del mirino a punto rosso, rimpiazzato da mirini d’emergenza ricavati nel maniglione stesso. L’ottica a da 1,5 o 3,5x a scelta del cliente, che può richiedere anche l’aggiunta del punto rosso.

G36KA1 Tedesco con caricatore da 30 e 100 colpi

Sono state introdotte anche altre versioni, tra cui le carabine G36K e G36C, la mitragliatrice leggera MG36 (fuori produzione), il fucile SL8 e il fucile specialistico (silenziato, calibro .300 Whisper) SL9.

G36C

Il G36C differisce maggiormente dagli altri membri della famiglia, dato che e dotato di un calcio accorciato, un slitta per il montaggio di ausili di mira e dotato di mire metalliche e di un sistema di recupero gas modificato. E disponibile un slitta alternativa più alta senza mirini ed e possibile montare i maniglioni opzionali per tutta la serie. L’astina e predisposta per l’applicazione di 3 slitte per il montaggio di accessori.

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Le versioni

G36 & G36A1 Bundeswehr, TG 0-1-30

G36A2 Bundeswehr con RAS, TG 0-1-30

G36KA1 & G36KA2 Bundeswehr con o senza RAS, TG 0-1-30

G36E TG 0-1-30 o 0-1-3-30

G36KE TG 0-1-30 o 0-1-3-30

G36C TG 0-1-30 o 0-1-3-30

SL8 & SL9 Calcio fisso TG SF

G36SF TG SF

G36KSF TG SF

G36CSF TG SF

La H&K ha faticato molto a riprendersi dal fallimento dell’’G41 e dell’’G11, il G36 e stato fondamentale per la ripresa...

G36A1 tedesco

G36KE con slitta RIS

Il porta otturatore del G36

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1.8 Altri modelli

Oltre ai modelli sopra descritti la H&K ha prodotto anche altri modelli di armi da fuoco che sono di interesse per questa guida.

L’SG/1

Il G3SG/1 con il TG non accuratizzato

Negli anni sessanta, la Bundeswehr, come anche l’Armata Rossa, noto che le squadre di fucilieri potevano diventare più efficienti con l’aggiunta di una arma d’assalto accuratizzata non dissimile dalle altre armi usate dalla fanteria. In Unione Sovietica venne adottato l’SVD, mentre in Germania la H&K proposte vari modelli. Il piu semplice era un normale G3A3 dotato di un ottica Hensoldt, il fucile per il resto rimaneva identico all’originale. La seconda, il G3SG/1 (Scharfschützengewehr – fucile per tiratore scelto) proposta era invece piu radicale, e proponeva una G3A3 modificato, con una canna accuartizzata, un ottica Hensoldt 1,5-6x, un calcio con un poggia guancia leggermente regolabile, una nuova astina anteriore più adatta al bipiede del G3 e un TG modificato. Il nuovo TG SEF e stato disegnato espressamente per il guscio inferiore in acciaio stampato, ma ha alcune differenze, tra cui un leva dietro al grilletto per impostare il peso di scatto. Alla fine la Bundeswehr decise di introdurre il G3A3 con ottica Henslodt, dato che risulto essere la soluzione più economica. Il G3SG/1 si diffuse comunque rapidamente con altri utilizzatori del G3 e con varie polizie.

Il TG del SG/1

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Con l’introduzione del 33E, fu introdotta anche una versione SG/1. Questa come anche nel caso del G3SG/1 era virtualmente identica al fucile originario, ma era dotato delle stesse modifiche. Si può distinguere il 33SG/1 dal resto della produzione per la presenza del TG in acciaio.

Il 33SG/1

Il PSG1 e l’MSG90

A seguito del SG/1 la H&K decise di sviluppare un vero fucile per tiratori scelta, sempre su base G3. Fu creato il PSG1 (Präzisionschrfschützengewehr – fucile di precisione), che anche se derivato dal G3 era pesantemente modificato. La canna fu aumentata in diametro e accuratamente lavorata, l’impugnatura fu sostituita con una in legno con fondello regolabile, il TG venne sostituito con uno mutato dal SG/1 con le opzioni 0-1. Il calcio venne sostituito con un modello completamente regolabile derivato da quello del HK21. Furono omessi i mirini metallici e fu fornita un ottica fissa di serie, una Hensoldt 6 x 42 ed e stato dotato di un treppiede di serie. Il fucile può utilizzare i caricatori del G3 o di una versione corta da 5 o 10 colpi concepita per il mercato civile.

PSG1

Per molto tempo l’arma era erroneamente identificata con il gruppo tedesco GSG9, che pero non l’ha mai utilizzato, e in uso con le unita speciali della Bundeswehr e con i gruppi di interventi dei vari stati federali. A causa dell’’alto costo e dell’’ottica proprietaria, per la quale al di fuori dell’’Europa non viene fornito supporto logistico, il fucile non ebbe una grande diffusione. L’otturatore e di tipo rinforzato e può utilizzare le munizioni 7,62 NATO con potenza standard.

Nel 2005-2006 la H&K ha annunciato di offrire su richiesta la variante PSG1A1, notevolmente migliorata (a detta del produttore). L’ottica e stata sostituita da una Schmidt&Bender 3-12 x 50, che pero anche in questo caso utilizza un attacco proprietario non compatibile con nessun altro disponibile sul mercato. Inoltre il fucile può essere fornito del calcio originario o del calcio ripiegabile del Sig550 modificato. La maniglia di armamento e stata leggermente modificata per non interferire con l’ottica.

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PSG1A1

Dato che la H&K ha cessato la produzione dei fucili con chiusura a rulli, i fucili vengono montati con pezzi prodotti principalmente in Turchia, non e noto se questa versione sia mai stata effettivamente venduta.

MSG90

L’MSG90 (Militärscharfschütztengewehr – fucile per tiratori scelti militari)e stato concepito come alternativa più leggera e resistente al PSG1. Il fucile e stato fortemente influenzato dalle mitragliatrici HK21/23 e dall’’G41. Riprende il guscio superiore rinforzato delle HK21/23 e ci aggiunge il foward assist/deflettore di bossoli del G41, l’otturatore e quello del PSG1. Il calcio e stato sostituito con un modello piu leggero e di più facile regolazione. L’attacco per l’ottica e quello del G41 e delle HK21/23, sul quale può essere facilmente montata un interfaccia RIS. A scelta del cliente il fucile può essere dotato di un freno di bocca rimuovibile per l’installazione di un silenziatore e sono disponibili a richiesta anche le mire metalliche. La maniglia di armamento e quella della HK21. L’astina e una versione di quella del PSG1 ed e fornita di serie di un bipiede che viene pero spesso sostituito con un Harris. Il TG e uno tipo Navy modificato per accogliere lo scatto del PSG1. Attualmente e in produzione la versione migliorata MSG90A1 che in futuro sostituirà l’attacco per ottica proprietario con un attacco esclusivamente RIS e in opzione un calcio Magpul.

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Il calcio del MSG90

L’MP7

Verso la fine del 1999 la H&K presento una nuova SMG/PDW che doveva competere con la P90 della FN, e anche il nuovo modello usa una munizione proprietaria. L’arma funziona con una sistema di recupero gas mutato dal G36, ha un calcio collassabile e una maniglia anteriore ripiegabile. Erano inizialmente previsti vari tipi di mirini olografici integrati, che sono stati via via sostituiti da una slitta RIS con vari mirini abbattibili in opzione, lateralmente sono state aggiunte due slitte RIS (opzionali). Lo spegni fiamma e rimuovibile per l’applicazione di un silenziatore. Il caricatore e da 20 o 40 e comune alla pistola UCP/HK45 nello stesso calibro, della quale pero e stato sospeso lo sviluppo. Sono disponibili i TG 0-1, 0-1-3, 0-1-30. Il modello attualmente in produzione viene chiamato MP7A1.

L’MP7A1 e ottica Zeiss

Altri modelli degni di nota:

HK21 7,62 NATO, con mirini G3

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HK21E 7,62 NATO, con mirini di nuova concezione e maniglia di armamento ridisegnata

HK69A1

2. Gli H&K della Regina

2.1 I primi anni

Dal 1953 in poi (fino al 1988-91) la Sterling L2A3 e stata la SMG in dotazione alla e forze armate britanniche, anche in versioni silenziate e accorciate per le forze speciali. Per l’impiego in Irlanda del Nord il SAS era alla ricerca di qualcosa di più compatto e introdusse vari tipi di SMG, tra cui la UZI, la MAC-10 e la MAC-11. Queste armi potevano essere dotate di silenziatori e nel caso della UZI anche di un mirino notturno americano Starlight, pero non risultarono essere soddisfacenti. Il SAS era anche impegnato nell’’addestramento della polizia di Hong Kong e dell’’esercito dello Sri Lanka, e in queste occasioni venne in contatto per la prima volta con l’MP5, che nel 1975 fu ufficialmente acquistato. La Royal Ulster Constalbury e il Royal Ulster Regiment (reggimento con funzioni prettamente di polizia) erano alla ricerca di armi più adatte al loro compito, avendo valutato e scartato l’L1A1, il Mini-14 e l’AR-18. Alla fine acquisto l’MP5 e il G3 nelle versioni A3, A4 e SG/1.

Nel 1978 la Royal Small Arms Factory acquisi la licenza di produzione del G3 e dell’’MP5. Il primo fu prodotto in alcune migliaia di esemplari per il Kenya e successivamente per la RUC e il RUR. L’MP5 fu prodotto in poche decine di esemplari nella sola variante A3, per il SAS e le squadre armate di alcuni dipartimenti di polizia.

2.2 Gli uomini in nero

L’MP5 divento famosissima assieme al SAS durante l’Operation Nimrod, la liberazione dell’’ambasciata iraniana occupata da terroristi. Da li in poi le due armi sono sempre state accomunate nell’’immaginario comune. E stata prominentemente usata in Irlanda del Nord in tutte le sue versioni. Durante la Guerra del Golfo le fu preferita la Sterling nelle sue molteplici versioni perche giudicata più affidabile e più adatta a uno scenario di guerra aperta.

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G3A4K di seconda generazione.

Assieme alla RUC e al RUR il SAS e adotto il HK33EA2, EA3 e SG/1. Per sostituire il FAL Para argentini catturati nelle Falkland vennero adottati i G3A3 e A4 e fu richiesta una versione più compatta, il G3A4K. Il G3A4K fu montato con rimanenze del contratto keniano dalla Royal Small Arms Factory nel 1984, in pratica si trattava di un G3A4 con la canna accorciata al mirino anteriore. Nel 1986 fu presentata dalla H&K la versione di seconda generazione che risulta essere ancora più corta, che andò ad affiancare la prima generazione. La versione K fu prodotta in pochi esemplari. L’introduzione del G3 ha creato non pochi problemi logistici a causa della munizione non standard impiegata. Il SAS fu anche il primo utilizzatore del HK53.

2.3 Ieri & Oggi

Designazioni

L80A1 & L90A1 MP5K

L91A1 MP5SD3

L101A1 HK53A2 & A3 L100A1 G3A3 & A4

L104A1 HK69A1

Modello Utilizzatori Varie

L100A1 SF Ritirati

Royal Ulster Constalbury Ritirati

Royal Ulster Regiment Ritirati

G3A4K SF Ritirati G3A4KSF London Police (CO19) In servizio almeno fino al 2003

G3SG/1 SF Ritirati

RUC Ritirati

RUR Ritirati

London Police (CO19) Ritirati

MP5A2, A3, A4 & A5 BA, RAF, RN

RUC/PSNI

London Police (SO14)

MP5SD2, SD3, SD5 & SD6 BA, RAF, RN

RUC/PSNI

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MP5SFA2 Nottingham Shire Police

MP5SFA3 CO19

Hertfordshire Police

Manchester Police

Sussex Police

Devon & Cornwall Police

Dyfed-Powys Police

Northern-Scotland Police

MP5SFSD3 CO19

MP5K, MP5KA4 SF

HK33EA2 & A3 SF Ritirati

RUC/PSNI

RUR Ritirati

HK33EKA3 Sussex Police

HK53A2 & A3 SF Ritirati

Close Protection Ritirati

HK53A5 Royal Body Guards

HK33SG/1 SF Ritirati

RUC/PSNI

RUR Ritirati

HK93SG/1 CO19

G36C SO14

PSNI

G36CSF CO19

Bedfordshire Police

Greater Manchester Police

G36K MOD Police

G36KSF Avon & Somerset Police

Essex Police

Hertfortshire Police

Lancanshire Police

Surrey Police

Whiltshire Police

CO19

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Kent Police

PSG1 Greater Manchester Police

MP7SFA1 MOD Police 1500 pezzi USP North Wales Police

HK69A1 BA

CO19 Ritirati

Bedfordshire Police

Hertfordshire Police

3. H&K inglesi nel Softair

Questa sezione analizza e indica il modo migliore per produrre delle repliche fedeli dei fucili H&K utilizzati in Gran Bretagna. Alcune versioni come la SG/1 o la SF potranno essere create solo in modo parziale a causa della mancanza di parti specifiche.

Il G3

Per il G3A3 e A4 non ci sono particolari problemi, le astine possono essere quelle tipo A3 che A4 e possono essere OD o nere. Il G3SG/1 esiste in una forma più o meno fedele all’’originale,

Il G3A4 K può essere prodotto in due versioni, una più impegnativa e una meno impegnativa:

G3A4K di seconda generazione:

pezzi necessari: G3A4 Frontale del 33EKA3

Il frontale del 33E va montato sul G3A4, a canna interna e il cilindro vanno sostituiti. Ci potrebbero essere dei problemi di accoppiamento tra il frontale del 33 e il G3.

G3A4K di prima generazione:

pezzi necessari: G3A4 Puntale MC51

La parte visibile dell’outer barel va sostituita dal puntale dell’’MC51 e conseguentemente va cambiata anche la canna interna e il cilindro.

L’MP5 Gli MP5 necessitano di poche modifiche quali; l’aggiunta dello spegni fiamma sulla canna, una slitta a basso profilo per un Aimpoint e l’astina con torcia integrata. Le varianti SF possono essere “create” montando un caricatore accoppiato da 240 tipo Marui o un caricatore corto mono filare Marui come quello fornito con l’MP5K.

Il 33 I 33 inglesi sono facilmente replicabili, con l’eccezione del SG/1. Il 53 e facilmente disponibile e in caso di bisogno può essere dotato di una slitta a basso profilo con un Aimpoint e al limite con il calcio dell’’MP5 o del 33. L’astina anteriore può essere rimpiazzata con il modello con la torcia integrata.

Il G36 Il G36 può essere lasciato del tutto invariato, le versioni SF potrebbero essere dotate del caricatore del SL8, il maniglione e a scelta dato che la polizia usa tutti e 5 i modelli disponibili.

Gli altri modelli L’MP7 inglese può essere creato facilmente aggiungendo il caricatore maggiorato, le slitte laterali e un Aimpoint. Il PSG1 e disponibile sul mercato e l’MSG90 può essere creato montando l’apposito kit della G&G, che per e diventato di difficile reperibilità.