I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

49
I GRUPPI AZIENDALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI NEI MERCATI MONDIALI

Transcript of I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Page 1: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

I GRUPPI AZIENDALII GRUPPI AZIENDALI

NEI MERCATI MONDIALINEI MERCATI MONDIALI

I GRUPPI AZIENDALII GRUPPI AZIENDALI

NEI MERCATI MONDIALINEI MERCATI MONDIALI

Page 2: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Economie di scala e copertura globale sono i

principali vantaggi competitivi dell’industria dei componenti.

• In effetti nuove esigenze hanno portato rapidamente verso la globalizzazione:- l’espansione dei principali costruttori in nuove aree geografiche, come Asia e Sudamerica,- l’uso crescente di parti comuni (global car).

Page 3: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Fino ai primi anni ’90, le componenti necessarie

per le produzioni di auto erano comprate localmente e pochi costruttori, ad eccezione di GM e Ford avevano impianti di produzione di componenti con capacità operative rilevanti al di fuori dei mercati in cui avveniva l’assemblaggio. Tutto ciò anche perché i componenti erano spesso diversi da un mercato all’altro, la causa principale era nella diversità degli standard di emissione degli scarichi e degli standard di sicurezza.

Page 4: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Negli anni recenti il quadro è cambiato

profondamente:

- i principali costruttori hanno avviato piani di produzione di vetture su scala globale,

- le pressioni per la riduzione dei costi hanno accellerato il consolidamento del settore,

- la concorrenza dei costruttori giapponesi è stata affrontata sul terreno della qualità,

- infine l’outsourcing ha avuto ampia diffusione.

Page 5: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • La tendenza verso la global car ha

incrementato l’uso di parti comuni nella produzione di auto ed ha consentito maggiori vantaggi competitivi ai produttori globali in grado così di creare economie di scala e dare copertura globale, anche in nuove aree geografiche come Asia e Sud America.

Page 6: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Il consolidamento del settore è stato anche

accellerato dalle pressioni che i produttori di autoveicoli hanno fatto su quelli dei componenti affinchè riducano i costi.

• Per vendere nei mercati maturi di Stati Uniti, Europa e Giappone l’aumento dei prezzi (originato dai maggiori investimenti tecnologici necessari) deve essere contenuto.

• Il gruppo Ford, seguito presto dagli altri costruttori di auto, ha chiesto significative riduzione dei prezzi ai produttori di componenti.

Page 7: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Un altro fattore che spinge al consolidamento è la

pressante richiesta dei costruttori d’auto americani ed europei di migliorare gli standard di qualità per affrontare ad armi pari i concorrenti giapponesi.

• Le procedure di controllo in-process sempre più vincolanti e le sanzioni imposte ai fornitori hanno reso ulteriormente vulnerabili i più deboli.

• I costruttori di auto chiedono non solo costi più bassi e qualità migliore, ma anche maggiore flessibilità. Il just in time è la norma.

Page 8: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Nella corsa alla riduzione dei costi, i

produttori di auto tendono ad affidare all’esterno la produzione di componenti che in passato erano prodotti all’interno (outsourcing). La possibilità di fare economie sono significative, poiché il costo del lavoro è molto diverso da un paese produttore all’altro.

• Tutto ciò comporta uno sfoltimento naturale tra i produttori di componenti.

Page 9: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Cala così il numero dei grandi fornitori e il

consolidamento del settore verso un numero minore di produttori di maggiori dimensioni comporta la necessità di partnership fra costruttori e fornitori di componenti, sempre più legati da contratti di lungo termine per grandi volumi (ciò contrasta con le politiche precedenti di riduzione dei costi).

Page 10: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO - I COMPONENTI AUTO VERSO LA GLOBALIZZAZIONE • Nei primi anni 2000, il concetto di global car è stato

ridimensionato. Soltanto pochi costruttori sono stati in grado di imporre lo stesso prodotto su una pluralità di mercati.

• Nei paesi di vecchia industrializzazione, la domanda si orienta verso prodotti standardizzati ed è possibile una politica di “stesso prodotto, per più mercati”.

• Nei paesi emergenti, in particolare Cina ed India, i costruttori locali vogliono prodotti adattati alle esigenze locali. Aprire stabilimenti in loco per fornire componenti diversi fa venir meno parte del vantaggio legato alle economie di scala.

Page 11: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Lenovo Group (Cina) ha acquisito la divisione personal computer di International Business Machines (IBM) nel 2004. Con la costituzione di una nuova società in cui Lenovo ha la maggioranza del capitale e IBM ha una partecipazione del 18%.

• La scelta è stata considerata “obbligata”: IBM ha infatti subito una profonda trasformazione da produttore di hardware (è l’impresa che aveva lanciato il PC nel 1981!) a società di servizi e la divisione PC non generava più valore già dagli anni ’90.

Page 12: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Era ormai chiaro che la divisione computer di IBM avrebbe potuto dare un livello accettabile di profitti solo tramite drastiche politiche di riduzione dei costi o forti economie di scala.

• IBM aveva iniziato a imitare Dell disfandosi delle attività manifatturiere e adottando la politica della vendita diretta al consumatore, ma con grosso ritardo.

• A partire dal '94 la divisione dei PC aveva generato perdite o, al massimo, profitti modesti.

• Nel 2004, IBM era sempre più una società di servizi, con un fatturato di questa attività pari al 50% sul totale.

Page 13: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Se dal punto di vista finanziario l’uscita dal settore PC avrebbe avuto ripercussioni positive sui bilanci, c’erano comunque numerosi rischi per IBM. Lenovo avrebbe avuto il diritto di vendere personal computer con il marchio IBM per i successivi cinque anni. Restava una grossa incognita sulla qualità della produzione e dell’assistenza tecnica che Lenovo avrebbe fornito.

Page 14: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Dal canto suo Lenovo, negli ultimi anni, aveva avviato una ristrutturazione basata sulla vendita diretta ad alcuni grossi clienti e sulla diversificazione nei servizi.

• L’impresa era nata come spin off nei primi anni ’90 da un’organizzazione statale su richiesta dell’Accademia Cinese per arginare l’invasione di PC stranieri. Ebbe un forte sviluppo e nel 1997 divenne leader del settore nel mercato cinese.

Page 15: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Tuttavia il management di Lenovo aveva una modesta esperienza internazionale, anche se l’ambizione di conquistare mercati esteri era sostenuta dal governo cinese, che aveva da poco adottato una politica “go out”.

• Acquistando la divisione PC di IBM, Lenovo ha ottenuto:- l’accesso al mercato USA (il primo nel mondo),- gli stabilimenti di produzione del laptop più diffuso (IBM),- l’accesso a centri di ricerca più avanzati rispetto a quelli dei rivali.

Page 16: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• L’accordo con IBM prevedeva che Lenovo avrebbe venduto PC per un certo tempo con il marchio IBM per poi passare ad un co-branding IBM-Lenovo.

• I vantaggi dal punto di vista della produzione erano modesti perché IBM vendeva già PC forniti da imprese che avevano fabbriche in Cina, tuttavia, grazie a questa operazione, Lenovo si è collocata al terzo posto nel mondo dopo Dell e HP, con una quota del 9% nel mercato mondiale.

Page 17: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

CASO LENOVO (CINA)

• Nonostante i risultati di quasi tutte le fusioni in questo settore siano state disastrose e hanno dato origine spesso a perdite o crisi profonde da parte del compratore, come per Compaq e HP, Lenovo-IBM ha dato senza dubbio buoni risultati.

Page 18: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

I GRUPPIAZIENDALI NEI MERCATI I GRUPPIAZIENDALI NEI MERCATI MONDIALIMONDIALI

I GRUPPIAZIENDALI NEI MERCATI I GRUPPIAZIENDALI NEI MERCATI MONDIALIMONDIALI

Vantaggi competitivi e concorrenza Vantaggi competitivi e concorrenza

Globalizzazione e struttura del settore Globalizzazione e struttura del settore

Le spinte a entrare in nuovi mercati Le spinte a entrare in nuovi mercati

Nuovi mercati: entrata e consolidamento Nuovi mercati: entrata e consolidamento

La scelta delle strategie competitive globali La scelta delle strategie competitive globali

Page 19: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Mercato estero

Sta per mercato (dei prodotti Sta per mercato (dei prodotti dell’impresa/gruppo) fuori dei dell’impresa/gruppo) fuori dei confini politici della nazione in confini politici della nazione in

cui l’impresa ha origine cui l’impresa ha origine

Ma oggi questo , con la caduta Ma oggi questo , con la caduta delle barriere, non vale più delle barriere, non vale più

Page 20: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Possiamo distinguere: impresa multinazionale e

impresa globale

Impresa multinazionale opera in più mercati/nazioni con l’obiettivo di

realizzare economie di scala ed economie di scopo, ma dando priorità alle esigenze

della domanda locale.

Impresa globale adotta la stessa strategia nel maggior numero di mercati

mondiali attraverso unità operative interdipendenti, di cui controlla in tutto o

in parte il capitale.

Page 21: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

GLOBALIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONE E STRUTTURA DEL SETTORESTRUTTURA DEL SETTORE

GLOBALIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONE E STRUTTURA DEL SETTORESTRUTTURA DEL SETTORE

Che cosa si intende per globalizzazione?

A livello di mercati mondiali, il termine globalizzazione indica la crescente interdipendenza tra

nazioni e il flusso crescente di prodotti, servizi, capitali, know-

how che attraversa i confini politici.

Page 22: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

A livello di singola nazione per globalizzazione si intendono le

interrelazioni economiche con il resto del mondo.

Alcune nazioni sono fortemente integrate (ad esempio quelle europee), altre molto meno.

Le misure delle interrelazioni sono la quota dell’import-export sul Prodotto

interno lordo, il flusso degli investimenti in entrata e in uscita, i

trasferimenti di tecnologie.

Page 23: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

A livello di singolo settore la globalizzazione riguarda il grado di

interdipendenza tra la posizione competitiva di un’impresa in una data nazione e la posizione della stessa in

un’altra nazione.

I settori globalizzati tendono a essere dominati in più nazioni dalle stesse

imprese, le quali traggono vantaggi dal coordinare le produzioni, usare le stesse

tecnologie, la stessa marca.

Page 24: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

A livello di singolo gruppo aziendale la globalizzazione riguarda la misura in cui un gruppo ha trasferito

fuori della nazione d’origine la produzione e la R&D, ha fatto gli

investimenti e vende.

I gruppi europei delle nazioni più piccole (Svizzera, Svezia, Finlandia, Belgio) e

degli ex imperi coloniali (Gran Bretagna e Paesi Bassi) hanno imprese/gruppi con quote rilevanti di attività in altre nazioni.

Page 25: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Le conseguenze

1.Per molte imprese i concorrenti non sono soltanto quelli del

mercato nazionale o dei mercati tradizionali, ma presto o tardi

possono provenire da altri mercati (nazioni).

2.La concorrenza cresce e inevitabilmente diminuiscono i prezzi e anche la redditività.

Page 26: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

3.Con la competizione aumenta anche l’intensità dell’innovazione

4.La caduta delle barriere, le privatizzazioni e la deregulation avviata da vari Stati aumentano le opportunità per molte imprese nei mercati mondiali.

5.In certi settori per le imprese/gruppi che hanno origine nei mercati piccoli la globalizzazione è una necessità

Page 27: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Tre tendenze

• Globalizzazione Globalizzazione non è limitata alle non è limitata alle grandi imprese grandi imprese

•La globalizzazione non è limitata al La globalizzazione non è limitata al manufacturing, ma si estende anche manufacturing, ma si estende anche ai servizi e alla distribuzione al ai servizi e alla distribuzione al dettagliodettaglio

Page 28: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

LE SPINTE AD ENTRARE IN LE SPINTE AD ENTRARE IN NUOVI MERCATINUOVI MERCATI

LE SPINTE AD ENTRARE IN LE SPINTE AD ENTRARE IN NUOVI MERCATINUOVI MERCATI

Alcuni fattori spingono l’impresa a ricercare nuovi mercati.

• Il mercato (o i mercati) in cui opera è saturo, lo sviluppo rallenta, il potenziale di crescita futura è basso.

• Cerca nuovi clienti in mercati in crescita. Vendendo in altri mercati, aumenta i ricavi e può porre le basi per un ritmo di sviluppo elevato nel lungo termine.

Page 29: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

3.Entra in altri mercati perché quelli attuali non sono sufficientemente grandi per creare economie di scala nella produzione, oppure perché in altri mercati i costi del lavoro, delle materie prime e in generale della produzione sono più bassi.

4.Segue i propri clienti nella loro espansione geografica (banche, imprese di trasporto, componenti).

Page 30: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

5.Sfrutta in altri mercati le competenze che ha acquisito. Se ha vantaggi competitivi sui rivali può metterli in campo anche in nuovi mercati.

6.Diversifica i rischi. Essendo presente in più aree geografiche può compensare le tendenze positive con quelle negative.

Page 31: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

7.Risponde a un rivale che entra nel proprio mercato. Con una sorta di “rappresaglia” mira a ripristinare l’equilibrio tra forze.

8.Entra in mercati che anticipano il progresso tecnologico allo scopo di acquisire conoscenze e non perdere il passo.

9.Sfrutta incentivi degli Stati che mirano ad attrarre investimenti nel proprio territorio

Page 32: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

VANTAGGI SPECIFICIVANTAGGI SPECIFICI

ECONOMIE DI SCALAECONOMIE DI SCALA

ECONOMIE DI ECONOMIE DI LOCALIZZAZIONELOCALIZZAZIONE

TRASFERIRE TRASFERIRE

COMPETENZECOMPETENZE

I VANTAGGI DI ESSERE I VANTAGGI DI ESSERE PRESENTI IN PIU’ MERCATIPRESENTI IN PIU’ MERCATI

Page 33: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Concorrenti locali, concorrenti multinazionali e globali

Concorrenti locali : le imprese che hanno strategie mirate unicamente al mercato locale rappresentano un tipo di concorrente che spesso ha molti vantaggi rispetto alle grandi multinazionali.

Concorrenti multinazionali e globali: in alcuni settori i mercati mondiali sono dominati da poche grandi imprese. Essi competono su un fronte molto ampio, con gamme di prodotti che coprono molti segmenti.

Page 34: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Evoluzione in tre stadi

Primo stadio. Le imprese/gruppi escono dal mercato d’origine sotto la spinta di una serie di fattori.

Secondo stadio. Le imprese/gruppi che sono riusciti a conquistare una buona posizione in un nuovo mercato cercano di consolidare la sua presenza.

Terzo stadioTerzo stadio. . L’impresa/gruppo è L’impresa/gruppo è presente in molti mercati. Le vendite al presente in molti mercati. Le vendite al di fuori dei mercati d’origine hanno ora di fuori dei mercati d’origine hanno ora un peso rilevante. un peso rilevante.

Page 35: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Le forze che spingono verso nuovi mercati geografici.

Le risposte

Fase 1 Fase 2 Fase 3

Strategie di entrata in un nuovo mercato

Strategie di consolidamento nei nuovi mercati

Strategie competitive globali

Le sfide

Tre fasi e tre strategie di rispostaTre fasi e tre strategie di risposta

Page 36: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

1. LE STRATEGIE DI ENTRATA IN 1. LE STRATEGIE DI ENTRATA IN UN NUOVO MERCATOUN NUOVO MERCATO

1. LE STRATEGIE DI ENTRATA IN 1. LE STRATEGIE DI ENTRATA IN UN NUOVO MERCATOUN NUOVO MERCATO

In quali mercati entrare?

Come entrare in un nuovo mercato?

Page 37: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Quota di mercato Quota di mercato relativarelativa

ALTOALTO BASSOBASSO

ALTOALTO

BASSOBASSO

Rit

mo d

i svilu

pp

oR

itm

o d

i svilu

pp

o d

el m

erc

ato

del m

erc

ato

StarsStars Question marksQuestion marks

CowsCows DogsDogs

GranGranBretagnaBretagna

GermaniaGermania

FranciaFranciaRussiaRussia

CinaCina

SpagnaSpagna

ESEMPIO DI MATRICE BCG ESEMPIO DI MATRICE BCG SVILUPPO/QUOTE DI MERCATOSVILUPPO/QUOTE DI MERCATO

ESEMPIO DI MATRICE BCG ESEMPIO DI MATRICE BCG SVILUPPO/QUOTE DI MERCATOSVILUPPO/QUOTE DI MERCATO

Page 38: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

In quali mercati entrare?

Scegliere in quali mercati (area geografica) entrare significa

scegliere in quale arena competitiva entrare, con chi

competere e quali risorse mettere in campo.

La logica della analisi che precede la scelta dei mercati è riconducibile

all’analisi SWOT.

Page 39: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Gli elementi che orientano la scelta dei mercati

SCELTA DEI SCELTA DEI MERCATIMERCATI

ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO DELL GRUPPODELL GRUPPO

CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE DEI MERCATIDEI MERCATI

STRUTTURA STRUTTURA DELLA DELLA

CONCORRENZA CONCORRENZA NEL SETTORENEL SETTORE

STRATEGIE DEI STRATEGIE DEI CONCORRENTICONCORRENTI

•Attitudini Attitudini verso il rischioverso il rischio

•Risorse Risorse disponibilidisponibili

•Domanda Domanda potenzialepotenziale

•Grado di Grado di integrazione integrazione regionaleregionale

Page 40: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Come entrare in un nuovo mercato?

La scelta del modo di entrare in un mercato estero comporta la valutazione congiunta di tre fattori principali:

il costo,

il grado di controllo che si intende mantenere,

il grado di rischio in rapporto alla dimensione dell’investimento.

Page 41: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Trade-off tra grado di rischio e grado di controllo

PRODUZIONE PRODUZIONE IN LOCOIN LOCO

JOINT JOINT VENTUREVENTURE

FRANCHISINGFRANCHISING

VENDITA DIRETTAVENDITA DIRETTA

ESPORTAZIONE INDIRETTAESPORTAZIONE INDIRETTA

ALTOALTO

ALTOALTOBASSOBASSO

Grado Grado di di

rischiorischio

Grado di controlloGrado di controllo

Page 42: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

2. LE STRATEGIE DI 2. LE STRATEGIE DI CONSOLIDAMENTO NEI CONSOLIDAMENTO NEI

NUOVI MERCATINUOVI MERCATI

2. LE STRATEGIE DI 2. LE STRATEGIE DI CONSOLIDAMENTO NEI CONSOLIDAMENTO NEI

NUOVI MERCATINUOVI MERCATI

Segmentazione e posizionamento

• La segmentazione traccia gli obiettivi del marketing mix: quali caratteristiche del prodotto mettere in evidenza, quali prezzi, quali canali della distribuzione utilizzare

• Il posizionamento stabilisce quale posto un prodotto o un servizio occuperà in un certo mercato in rapporto a quello dei rivali nella percezione dei clienti e dei distributori

Page 43: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Necessità di adattare le strategie

La domanda è allora: stesse strategie per tutti i mercati o strategie adattate

ai singoli mercati?

La scelta è tra i vantaggi delle economie di scala, quindi tra

l’efficienza da un lato e la maggiore penetrazione nel mercato dall’altro.

Conviene ridurre i costi e quindi i prezzi o meglio rispondere alle esigenze dei

singoli mercati?

Page 44: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Due tipi di pressioni sulle imprese: costi e adattamento

Gruppo A Gruppo C

Gruppo B

PRESSIONI PER ADATTARE L’ OFFERTA AL PRESSIONI PER ADATTARE L’ OFFERTA AL MERCATO LOCALEMERCATO LOCALE

PRESSIONI PER PRESSIONI PER ABBASSARE I ABBASSARE I

COSTICOSTI

AltaAlta

BassaBassa

DeboleDebole Forte Forte

Page 45: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

3. LA SCELTA DELLE 3. LA SCELTA DELLE STRATEGIE COMPETITIVE STRATEGIE COMPETITIVE

GLOBALIGLOBALI

3. LA SCELTA DELLE 3. LA SCELTA DELLE STRATEGIE COMPETITIVE STRATEGIE COMPETITIVE

GLOBALIGLOBALI

Strategia GLOBALE

Strategia TRANSNAZIO-

NALE

Strategia INTERNAZIO-

NALE

PRESSIONE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE PRESSIONE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL MERCATO LOCALEDEL MERCATO LOCALE

PRESSIONE PRESSIONE PER PER

INTEGRARE INTEGRARE LE VARIE LE VARIE ATTIVITA’ATTIVITA’

AltaAlta

BassaBassa

BassaBassa Alta Alta

Strategia MULTINAZIO-

NALE

Page 46: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Strategia internazionale

Il gruppo mantiene dal centro il controllo sulle principali attività svolte nei mercati mondiali. Trasferisce oltre confine prodotti e capacità (di marketing, di produzione) che non sono presenti nei mercati in cui intende entrare. Si affida principalmente alle esportazioni.

L’adattamento alle esigenze della domanda locale è modesto

Page 47: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Strategia multinazionale

Il gruppo decentra le decisioni e le attività nei vari mercati in cui opera e adatta i prodotti e i servizi ai mercati locali.

Ciascun mercato può avere la propria produzione, marketing, R&D.L’obiettivo prioritario è dare risposta alle specifiche esigenze della domanda. La conseguenza è la rinuncia ai vantaggi della standardizzazione.

Page 48: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Strategia globale

Lo sviluppo nei mercati mondiali è basato su prodotti e servizi standard ed è guidato da una forte integrazione tra le attività svolte nei vari mercati.

Il gruppo punta alla riduzione dei costi. Rinuncia ad adattare i prodotti e i servizi per trarre il massimo dei vantaggi dalle economie di scala.

Produzione e R&D sono localizzate nei luoghi che rendono minimi i costi relativi. Usa i vantaggi di costo per lanciare attacchi basati sui prezzi.

Page 49: I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI I GRUPPI AZIENDALI NEI MERCATI MONDIALI.

Strategia transnazionale

Questa strategia mira a realizzare sia l’efficienza globale attraverso l’integrazione – quindi i vantaggi di costo – sia la differenziazione, adattando prodotti e servizi alla domanda locale.