I GIRASOLI DI VAN GOGH di Alfredo Colleoni: artista e formatore · 2019. 10. 15. · I GIRASOLI DI...

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I GIRASOLI DI VAN GOGH di Alfredo Colleoni: artista e formatore Diplomato in pittura all’Accademia di Brera nel 1987. Da allora ho sviluppato la mia ricerca artistica in varie discipline Falegname professionista, da circa dieci anni produco mobili su misura, mi occupo inoltre di orti- coltura biologica e allevamento avicolo. Nel corso degli anni ho maturato molteplici e approfondite esperienze nelle scuole di ogni ordine e grado e con soggetti disabili. Mi propongo per la conduzione e progettazione dei seguenti laboratori : · Pittura espressiva · Terracotta, Ceramica, Gesso · Incisione calcografica, Linoleografia, Monotipo · Falegnameria, Cartotecnica e Tecniche miste · Orticoltura e Pollaio didattico Offro la mia competenza per una eventuale collaborazione nei vostri progetti, anche mettendo a disposizione i miei laboratori di falegnameria, stampa calcografica e allevamento avicolo. Alfredo Colleoni: artista formatore Laboratorio: Via Lecco 63 - 24035 Curno - Bergamo Cell: 338 9197281 - P. IVA: 04112120169 - email: [email protected] www.alfredocolleoni.blogspot.it (segue presentazione dei laboratori)

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  • I GIRASOLI DI VAN GOGH di Alfredo Colleoni: artista e formatore

    Diplomato in pittura all’Accademia di Brera nel 1987.Da allora ho sviluppato la mia ricerca artistica in varie disciplineFalegname professionista, da circa dieci anni produco mobili su misura, mi occupo inoltre di orti-coltura biologica e allevamento avicolo.Nel corso degli anni ho maturato molteplici e approfondite esperienze nelle scuole di ogni ordinee grado e con soggetti disabili.

    Mi propongo per la conduzione e progettazione dei seguenti laboratori :

    · Pittura espressiva· Terracotta, Ceramica, Gesso· Incisione calcografica, Linoleografia, Monotipo· Falegnameria, Cartotecnica e Tecniche miste· Orticoltura e Pollaio didattico

    Offro la mia competenza per una eventuale collaborazione nei vostri progetti, anche mettendo a disposizione i miei laboratori di falegnameria, stampa calcografica e allevamento avicolo.

    Alfredo Colleoni: artista formatoreLaboratorio: Via Lecco 63 - 24035 Curno - BergamoCell: 338 9197281 - P. IVA: 04112120169 - email: [email protected]

    (segue presentazione dei laboratori)

  • Orticoltura e pollaio didattico

    Coltivare un orto o allevare delle galline comporta una responsabilità costante che acuisce il nostro senso di osservazione, trasformandoci in piccoli dottori per animali e vegetali. Volendo fare un confronto con i laboratori d’arte diremmo che lì “diamo vita” alla materia morta, mentre nell’orto e nel pollaio vige la cura degli esseri viventi.

    ORTICOLTURA : Avviare un orto è molto semplice in quanto l’impegno economico è irrisorio, infatti con il solo ausilio di vanga, zappa e rastrello possiamo dissodare e seminare un piccolo appez-zamento di terreno e vedere spuntare le prime piantine dopo pochi giorni.Tuttavia è necessario calarsi, almeno in parte, dentro il ciclo della natura, giocando rispettosa-mente coi quattro elementi e pianificando il lavoro.Così in base ai periodi delle quattro stagioni e alle varietà di vegetali che volessimo coltivare, dovremmo progettare uno schema che collochi organicamente le piante nel nostro orto. Ciò in relazione alla loro naturale propensione al clima primaverile, piuttosto che estivo o autun-nale. In inverno quando la natura è quiescente possiamo riparare dal gelo alcune colture come ad esempio il radicchio, sotto dei piccoli tunnel di cellophane. Inoltre ci possiamo concentrare su lezioni teoriche disegnando le aiuole per il nuovo anno e verso gennaio se disponiamo di una serra o di un locale idoneo, si può iniziare a seminare le piantine di lungo ciclo come i pomodori, le melanzane e i peperoni, evitando di doverle comprare nei vivai.

    Utenti : bambini, ragazzi, disabili

  • L’agricoltura anche se operata su piccola scala orticola, avvicina i partecipanti a molte riflessioni di tipo alimentare, culturale e sociale, come : l’aspetto della valorizzazione dell’ambiente, i metodi di coltivazione biologica, il recupero di sementi e saperi antichi, ma anche il confronto con le nuove tecnologie agricole. Inoltre la condivisione del lavoro con un gruppo che sia inclusivo verso fasce più deboli, l’esposizione delle esperienze acquisite all’interno di mercatini agricoli di zona, con-sente di entrare a far parte di una rete sociale allargata.

  • POLLAIO DIDATTICO

    La costruzione di un pollaio in un appezzamento di terreno comporta la recinzione dell’area e la costruzione di una casetta per la deposizione e la eventuale cova delle uova. Questo piccolo ca-panno serve anche per stipare le granaglie e per alloggiare le galline la notte. Esso può anche es-sere ricavato dentro un edificio preesistente o venire sostituito da alberi sui quali gli animali amano appollaiarsi per dormirePer fornire le informazioni di base riguardo all’allevamento avicolo di polli, anatre, tacchini e qua-glie, necessitano poche lezioni teoriche che possono anche essere tranquillamente gestite sul campo.La comprensione degli equilibri all’interno del ciclo vitale e produttivo di un pollaio, consente di cogliere le diversità tra animali domestici e selvatici. Inoltre il partecipare attivamente alla crescita dei polli, il vederli trasformare in galline e galli e poi predisporre i nidi per la nascita dei pulcini, conclude un cerchio di senso che con la sola teoria non può essere interiorizzato.E’ inevitabile parlando di animali “da reddito” la riflessione sull’alimentazione a base di proteine animali. Le risposte che possiamo trovare sul campo, dentro al pollaio possono essere emotiva-mente tra le più forti e comunque sempre ricche di significati.

  • Terracotta, ceramica, gessoUtenti: bambini, ragazzi, adulti, disabili, docenti

    E’ un laboratorio che può essere proposto con formula temporanea, ma l’esperienza data dalla continuità porta a risultati nettamente superiori.Il materiale base di questa disciplina antichissima è l’argilla, la quale deve essere lavorata diret-tamente e quindi toccata con le mani.Ciò la predispone alla più ampia versatilità di utenze ; ad esempio i bambini in età prescolare che ancora non sanno gestire manualmente la costruzione di un oggetto dipinto o modellato, possono giocare con palline di argilla improvvisando soluzioni istintive come il tiro a segno o formule mag-iche infondendo la parola ad un pupazzo nato tra le loro mani.

    Anche nelle scuole primarie a forte presenza di studenti immigrati, il laboratorio di manipolazione della creta permette di creare un linguaggio subito unificante tra coloro che per cultura propria o per stato sociale non sono avvezzi all’uso della scrittura.

  • Molteplici sono le tecniche che caratterizzano la ceramica artigianale come ad esempio il co-lombino e il colaggio utili per costruire, il raku e il bucchero per la cottura, l’ingobbio e gli smalti per la decorazione, inoltre tutte le patine a freddo e le tecniche miste di invenzione. Proprio tra queste voglio citarne una : la tecnica ad impronte , che per le sue caratteristiche di facilità e immediatezza è affine al mondo dell’utenza disabile.Ma la ceramica offre anche risvolti produttivi di tipo economico che possono interessare un pub-blico più adulto. Tra questi c’è la creazione di stampi in gesso, per la produzione di oggetti in serie, oppure la costruzione di vasi al tornio o la decorazione a secondo o terzo fuoco.Per il laboratorio di terracotta l’investimento iniziale è minimo, in quanto il materiale base è molto economico ( 25kg di argilla grigia costano 8 euro) e per le cotture dei manufatti in genere ci si av-vale di ceramisti professionisti possessori di forni ceramici.Molto dovremmo aggiungere per descrivere le potenzialità di quest’arte, ma le possibili applica-zioni pratiche dipenderanno da vari fattori , quali il tipo di utenza e la durata del corso.

  • Pittura espressiva

    FOTO BAMBINI DA SCANSIONI

    Utenti : bambini , preadolescenti , docenti

    E’ un laboratorio a carattere stabile che non può essere risolto con un corso esemplificativo di poche lezioni , a meno che non sia rivolto alla formazione di docenti.L’aula, entro la quale operano al massimo dodici bambini-ragazzi, è preferibile che sia piccola e con pareti rivestite di legno compensato alto180 cm.Al centro è posta una speciale tavolozza che consente di dipingere con 15-20 colori a tempera già diluiti e con tre pennelli per colore.Si lavora in piedi dipingendo su fogli del formato minimo di 50x70 cm operando con un veloce andirivieni tra il muro e il centro dell’aula.Questa impostazione tecnico-logistica permette un’alta resa “quantitativa” poiché non si perde tempo nel preparare i colori o nel lavare i pennelli e la concentrazione è tutta rivolta verso l’opera.

  • L’aspetto espressivo di questo laboratorio si esplica nella massima libertà tematica : ognuno deve poter parlare di sé tramite i colori e i simboli che da essi emergono, con totale licenza dal mondo ordinario, quotidiano, nozionistico...La figura del conduttore è molto importante, infatti egli deve continuamente provocare un pathos estetico dedicato ad ognuno dei sui allievi per poi prontamente ritrarsi nell’anonimato.Questo atteggiamento è indispensabile per far superare i frequenti “vuoti”che il foglio bianco in-cute nell’astante, ma contemporaneamente non condiziona il necessario flusso espressivo.Qualora si volesse utilizzare il termine di arteterapia per affiancare aspetti anche medici al fare creativo, questo laboratorio di pittura espressiva, nella sua interiore essenzialità, è senz’altro il più vocato.

  • Incisione calcografica, linoleografia, monotipoUtenti : ragazzi, adulti, disabili, docenti

    E’ un laboratorio a carattere permanente a causa della difficoltà di spostamento delle attrezzature tra le quali soprattutto il torchio da stampa calcografica che generalmente è molto pesante.L’incisione calcografica è una disciplina artistica che viene praticata su lastre di varia natura (metalliche, lignee, plastiche ecc) al fine di ottenere una immagine riproducibile tramite stampa.Le tre tipologie che ho evidenziato differiscono molto tra loro, e di conseguenza cambia l’utente a cui possono essere rivolte.

    CALCOGRAFIA : Nel caso si utilizzino lastre di metallo , esse devo-no essere incise con l’ausilio di bagni d’acido : acido nitrico per lo zinco e percloruro ferrico per il rame. La morsura operata dall’acido è mediata da varie sostanze che mascherano o dirigono la sua azione.Dopo successive applicazioni di vernicette speciali , impolverature di bitume , passaggi sul fuoco che fondono e fissano i granelli di pece e ripetute immersioni nella vaschetta dell’acido, la lastra è ul-timata. Essa si presenta con segni -disegno più sottili di un capello, ma anche con aree zigrinate , velate ,sfondate ecc..A questo punto dobbiamo spalmare la lastra con inchiostro calcogra-fico che penetra nei segni mentre viene trattenuto nelle zone abrase. Questa matrice è pronta per essere passata dentro al torchio calco-grafico e stampata su carta.L’operazione di stampa può essere ripetuta in decine se non centin-aia di copie.Volendo sintetizzare le due fasi che portano alla realizzazione dell’opera cioè incisione e stampa , diremmo che questo laboratorio pretende una perizia tecnica e intuitiva che ricorda le botteghe al-chimistiche di secoli addietro. Percio’ questo laboratorio è idoneo ad una utenza adulta.

  • LINOLEOGRAFIA :La matrice viene ritagliata da un rotolo di linoleum da pavimenti e per poter essere incisa si usano delle sgorbie.Questi attrezzi simili agli scalpelli hanno però la punta affilata a forma di V e la loro funzione è quella di asportare del materiale dalla superficie della lastra così come fa l’acido sul metallo.Quindi dopo aver disegnato un soggetto sul linoleum andiamo a scavare le parti che risulteranno bianche in fase di stampa. Infatti la linoleografia è una incisione a “rilievo” e non ad incavo come la calcografia e così applicando il colore tramite un rullo esso colora solo la superficie cosicché le parti stampanti siano quelle non incise. L’utente deve possedere buona manualità ed essere quindi un ragazzo o adulto.

    MONOTIPO : E’ una tecnica di sola stampa , infatti la lastra non viene incisa, ma solamente inchiostrata e stam-pata ,dando origine ad un pezzo unico.Su una matrice plastica , metallica o su linoleum possiamo applicare del colore calcografico, ma anche tipografico o ad olio . Eseguiamo così , come sulla tela una sovrapposizione di colori diversi tramite degli strati più sottili se rullati o più materici se spatolati o dipinti. Per dare forma all’opera possiamo intervenire con gli strumenti più disparati come punte ,spazzo-lini ,spugnette o stracci così da spostare e sfumare il colore o addirittura con solventi quali l’olio o l’acquaragia per creare effetti di trasparenza.Il monotipo permette di sperimentare quasi senza limiti le molteplici curiosità legate ai materiali pittorici. Proprio per questo carattere aperto e versatile può essere adattato alle utenze più varie anche con disabilità

  • Falegnameria, cartotecnica e tecniche miste

    E’ il laboratorio inteso nel vero senso della parola cioè quello spazio multifunzionale indispensabile all’interno di una comunità, dove poter risolvere o creare quesiti pratici utilizzando i materiali più disparati.Esso può essere concepito sia come laboratorio stabile con alcuni macchinari, degli utensili di base e con un magazzino materiali, oppure ideato per uno scopo temporaneo, utile alla realizzazi-one di un progetto.La creazione di oggetti di utilità come mobili, giochi o pezzi di design, permette di incuriosire e coinvolgere anche coloro che si sentono meno creativi e generalmente non attratti dai corsi d’arte. La produzione industriale di arredamenti mette a disposizione disparate tipologie di materiali sotto forma di pannelli di legno o agglomerati di cellulosa, rivestiti con laminati di ogni specie. Essi pos-sono inoltre essere trattati con patine e vernici scelte all’interno di una vasta gamma che va da quelli più naturali come gli oli e le cere, ai più sintetici come gli acrilici o i poliesteri.

    Utenti : ragazzi, adulti, disabili, docenti

    Falegnameria però può essere tutto ciò che riguarda il riuso di vecchi mobili abbandonati o il riciclo di legnami “poveri”come i pallets, inoltre questa disciplina ama farsi contaminare da altre come ad esempio la cartotecnica, il light-design o la meccanica e tutte assieme possono concorrere all’allestimento di scenografie e quindi sfociare nel teatro.La progettazione è un aspetto quasi sempre indispensabile, essa permette la pianificazione del processo esecutivo mediante schizzi tecnici, inoltre agevola la formazione di gruppi di lavoro e la relazione responsabile tra i singoli.

  • L’anima artigiana della falegnameria dove ogni gesto ha un fine, può smuovere dentro la persona un forte spunto motivazionale. E’ sufficiente una cassetta dei ferri per far partire un mini laboratorio in un cortile dove poter res-taurare panchine, collocare nidi per i pipistrelli oppure costruire birilli e poi bocce per buttarli giù, modellare maschere in cartapesta e segare dei manici di ombrello come corna da incastrarvi... Infinite sono le potenzialità della falegnameria e perciò essa si adatta a qualsiasi tipo di utenza.

    N.B: Alcuni dei laboratori proposti sono stati trattati cercando di alleggerire la descrizione dei dettagli tecnici e volendo disegnare in sintesi un ritratto caratteriale degli stessi più sot-tile ed ampio possibile. L’approccio didattico del conduttore vuole adattarsi alla personalità del gruppo di ogni laboratorio per poter meglio sondare e lasciare esprimere le altezze pro-fonde del fare creativo.