I GIOVANI DEL ‘99 E LA GRANDE GUERRA: UN PROGETTO ... · “Radici&Futuro” — con il sostegno...

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C ULTURA E S PETTACOLI 11 maggio 2018 22 Vita Nuova L’ insegnamento della storia nelle scuole è stato a lungo vincolato ai manuali con le loro liste interminabili di date, fatti e personaggi via via protagonisti nel teatro del tempo. Se questo me- todo di apprendimento ha i suoi vantaggi, tuttavia manca a volte quel collegamento vivo alle vicende umane che solo l’esperienza diretta consente. Il progetto educativo e didattico “I giovani del ‘99 raccon- tano la Grande Guerra”, promosso per l’anno 2017/2018 nelle scuole dall’associazione onlus di volonta- riato culturale di Trieste “Radici&Futuro” — con il sostegno della Regione Fvg e il patrocinio della Prefettura e del Comune di Trieste e del Consolato onorario d’Austria — rappresenta una virata decisa e provvidenziale al tradizio- nale modo di insegnare la storia ai ragazzi. Composta di giornalisti e docenti e attiva dal 2009 nel campo educativo e scolastico al fine di coinvolgere i ragazzi e i giovani nella conoscenza e nell’esperienza viva del fatti del passato, l’associazione punta an- che a promuovere la valorizzazione delle realtà del nostro territorio e non solo in Friuli Venezia Giulia, ma anche in Istria, Austria e nel resto dell’Europa. L’obiettivo principale dell’ultimo progetto, ci ha raccon- tato la responsabile del Comitato organizzatore dell’associazione Laura Capuzzo, è comunque quello di coinvolgere direttamente i giova- ni e le scuole facendo loro rivivere i grandi eventi del passato che han- no segnato per sempre il nostro presente, ripercorrendo anche geo- graficamente i luoghi della Grande Guerra e mostrando, attraverso la visione diretta dei segni drammati- ci lasciati dalla guerra, il valore oggi piuttosto offuscato e spesso solo verbale della pace. Le scuole coinvolte L’ultimo progetto — un itinerario molto articolato, intenso e stimo- lante al cui interno ci ha guidato Laura Capuzzo —, si intitola “I gio- vani del ‘99 raccontano la Grande Guerra” e ha preso l’abbrivio dal 100° anniversario della fine della I Guerra mondiale, nel 1918, ricor- renza che si è tradotta lungo l’intero corso del 2017/2018 in una serie di iniziative che hanno coinvolto ben 9 scuole. Già nell’anno 2013/2014 era stato varato un progetto scola- stico dedicato al 100° dell’inizio della Grande Guerra, anche in con- siderazione del fatto che qui da noi il conflitto era iniziato, non nel ‘15 come nel resto d’Italia, ma nel ‘14. L’iniziativa ha riscosso grande suc- cesso e così si è ampliata e arricchi- ta negli anni seguenti, fino ad arri- vare al IV progetto in corso per questo anno scolastico. Ben nove gli istituti scolastici coinvolti: tra le scuole secondarie di secondo grado del Friuli Venezia Giulia, il liceo classico e linguistico “Francesco Petrarca” e l’istituto statale di istru- zione superiore “Giosuè Carducci- Dante Alighieri”, entrambi di Trie- ste e il Polo liceale “Albert Einstein” di Cervignano. Tra le scuole secon- darie di primo grado del Friuli Ve- nezia Giulia: Istituto comprensivo di Roiano-Gretta “Guido Brunner” e l’istituto comprensivo “Divisione Julia”, entrambi di Trieste. Tra le scuole italiane all’estero o estere con insegnamento dell’italiano, il liceo di Graz in Austria, la scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” di Buie in Croazia e la scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” di Pola in Croazia. I filoni tematici Il titolo del progetto “I giovani del ‘99 raccontano la Grande Guerra” allude sia ai giovani nati nel 1999 che guardano al passato con il loro filtro individuale condizionato dall’oggi, sia i giovani nati nel 1899 che vennero mandati un secolo fa al fronte nell’autunno-inverno del 1917, anch’essi diciottenni. In que- sto modo si getta un ponte ideale tra i ragazzi di allora e di oggi, i de- stinatari dell’attuale progetto che coprono un arco di età compreso tra gli 11 e 18 anni e tra i 18 e i 35. Il progetto è articolato secondo tre linee direttrici in base alle quali i giovani hanno messo a punto i loro approfondimenti con studi, letture, incontri, elaborati personali in for- ma di racconto, di video, di fumetto o di fotografia, visite mirate con escursioni nei luoghi della Grande Guerra e in generale la consultazio- ne delle testimonianze dirette co- me articoli di giornale, memorie e diari. Il primo filone include: la battaglia di Caporetto, nella duplice pro- spettiva italiana ed austriaca; i pro- fughi italiani in Italia, cioè gli abi- tanti dei territori italiani del Friuli e del Veneto orientale in fuga dalle loro terre dopo la rotta di Caporet- to. Il secondo è puntato su “Le di- verse facce della guerra” che riper- corre le vicende delle vittime e de- gli eroi del conflitto: i ragazzi del ‘99, l’affondatore della corazzata Wien Luigi Rizzo e gli aviatori Pa- gliano e Gori, legati a D’annunzio, noti per le azioni notturne su Pola nell’agosto del 1917, ma destinati a un tragica fine allorché venne ab- battuto presso Treviso nel 1917 il loro aereo “Asso di picche”. Infine, l’ultimo filone è “Noi e gli Altri” che si focalizza su inedite prospettive: “Addio alle armi” di Ernest Hemin- gway che si era ispirato per la vi- cenda narrata nel romanzo al pe- riodo, nel 1917, in cui era in Italia insieme ad altri volontari della Cro- ce Rossa Americana; lo sguardo in- glese di Rudyard Kipling che nella primavera del 1917 era sulle Alpi Giulie e Carniche come corrispon- dente di guerra, circostanza che lo mise in contatto con gli alpini e gli dettò interessanti impressioni rac- colte nel poco noto e letto in Italia “La guerra nelle montagne”; infine “Dalla Russia con dolore” che se- gue il tragico rientro in patria, dopo il ritiro della Russia dalla Guerra, di molti soldati del Litorale mandati a combattere dall’Austria-Ungheria in Galizia e fatti prigionieri dai rus- si. Un anno laborioso e partecipato Gli incontri nelle diverse scuole del territorio coinvolte nel progetto so- no iniziati il 16 settembre 2017 e continueranno per tutto il 2018 fino all’estate del 2019 con il V progetto che è già in cantiere e che sarà de- dicato a “1918: la nuova Europa. Fine e memoria della Grande Guer- ra”. Dal percorso del 2017/2018 so- no usciti, grazie alla sentita e crea- tiva partecipazione dei giovani, la- vori di pregio e di inventiva, ispirati proprio dalla possibilità di uscire dalle righe dei classici manuali e di respirare personalmente lo spirito sconvolto di quegli anni: disegno, grafica, illustrazione, fotografia e scrittura creativa (specie il raccon- to) si sono variamente intrecciati a narrare secondo inediti punti di vi- sta la Grande Guerra “vista dai ra- gazzi del ‘99”. Tra le escursioni ricordiamo: il 23 marzo a Plezzo/Bovec, a Caporetto e Cividale; il 19 aprile a Timau e Venzone; venerdì 4 maggio ad Avia- no e Redipuglia e l’8 maggio alla Laguna di Grado. Per il 18 maggio è prevista una presentazione di una selezione di lavori nel corso del fe- stival “èStoria” a Gorizia. Sicuramente questi itinerari, intel- lettuali, storici, esistenziali e anche spaziali, hanno come squarciato la cortina del tempo che tutto smussa e alleggerisce riportando in primo piano in tutta la sua sconvolgente realtà e vividezza quella tragica sta- gione nota come l’Inutile Strage. Alla luce di queste iniziative, che entrano con uno spirito nuovo nel- le aule scolastiche facendo interagi- re i classici strumenti di apprendi- mento con le nuove forme di comu- nicazione e di ricerca del web, se quell’“inutile” conserva tutto il suo valore di gratuita violenza da non ripetere mai più, tuttavia non si può dire altrettanto “inutile” il sacrificio di tanti, specie di quei ragazzi del 1899 che i giovani del 1999 fanno rivivere e ricordare traendo dal loro sacrificio e dalla loro morte un mo- nito netto per il presente: mai più guerre, mai più inutili stragi. Alessandra Scarino I GIOVANI DEL ‘99 E LA GRANDE GUERRA: UN PROGETTO SCOLASTICO DELL’ASSOCIAZIONE “RADICI&FUTURO” Un’esperienza viva e diretta degli orrori della guerra e del valore insostituibile della pace I ragazzi davanti ad un aereo F-16 dell’aeroporto militare di Aviano.

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Cultura e SpettaColi11 maggio 201822 Vita Nuova

L’insegnamento della storia nelle scuole è stato a lungo vincolato ai manuali con le

loro liste interminabili di date, fatti e personaggi via via protagonisti nel teatro del tempo. Se questo me-todo di apprendimento ha i suoi vantaggi, tuttavia manca a volte quel collegamento vivo alle vicende umane che solo l’esperienza diretta consente. Il progetto educativo e didattico “I giovani del ‘99 raccon-tano la Grande Guerra”, promosso per l’anno 2017/2018 nelle scuole dall’associazione onlus di volonta-riato culturale di Trieste “Radici&Futuro” — con il sostegno della Regione Fvg e il patrocinio della Prefettura e del Comune di Trieste e del Consolato onorario d’Austria — rappresenta una virata decisa e provvidenziale al tradizio-nale modo di insegnare la storia ai ragazzi.Composta di giornalisti e docenti e attiva dal 2009 nel campo educativo e scolastico al fine di coinvolgere i ragazzi e i giovani nella conoscenza e nell’esperienza viva del fatti del passato, l’associazione punta an-che a promuovere la valorizzazione delle realtà del nostro territorio e non solo in Friuli Venezia Giulia, ma anche in Istria, Austria e nel resto dell’Europa. L’obiettivo principale dell’ultimo progetto, ci ha raccon-tato la responsabile del Comitato organizzatore dell’associazione Laura Capuzzo, è comunque quello di coinvolgere direttamente i giova-ni e le scuole facendo loro rivivere i grandi eventi del passato che han-no segnato per sempre il nostro presente, ripercorrendo anche geo-graficamente i luoghi della Grande Guerra e mostrando, attraverso la visione diretta dei segni drammati-ci lasciati dalla guerra, il valore oggi piuttosto offuscato e spesso solo verbale della pace.

Le scuole coinvolte

L’ultimo progetto — un itinerario molto articolato, intenso e stimo-lante al cui interno ci ha guidato Laura Capuzzo —, si intitola “I gio-vani del ‘99 raccontano la Grande Guerra” e ha preso l’abbrivio dal 100° anniversario della fine della I Guerra mondiale, nel 1918, ricor-renza che si è tradotta lungo l’intero corso del 2017/2018 in una serie di iniziative che hanno coinvolto ben 9 scuole. Già nell’anno 2013/2014

era stato varato un progetto scola-stico dedicato al 100° dell’inizio della Grande Guerra, anche in con-siderazione del fatto che qui da noi il conflitto era iniziato, non nel ‘15 come nel resto d’Italia, ma nel ‘14. L’iniziativa ha riscosso grande suc-cesso e così si è ampliata e arricchi-ta negli anni seguenti, fino ad arri-vare al IV progetto in corso per questo anno scolastico. Ben nove gli istituti scolastici coinvolti: tra le scuole secondarie di secondo grado del Friuli Venezia Giulia, il liceo classico e linguistico “Francesco Petrarca” e l’istituto statale di istru-zione superiore “Giosuè Carducci-Dante Alighieri”, entrambi di Trie-ste e il Polo liceale “Albert Einstein” di Cervignano. Tra le scuole secon-darie di primo grado del Friuli Ve-nezia Giulia: Istituto comprensivo di Roiano-Gretta “Guido Brunner” e l’istituto comprensivo “Divisione Julia”, entrambi di Trieste. Tra le scuole italiane all’estero o estere con insegnamento dell’italiano, il liceo di Graz in Austria, la scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” di Buie in Croazia e la scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” di Pola in Croazia.

I filoni tematiciIl titolo del progetto “I giovani del ‘99 raccontano la Grande Guerra” allude sia ai giovani nati nel 1999 che guardano al passato con il loro filtro individuale condizionato dall’oggi, sia i giovani nati nel 1899 che vennero mandati un secolo fa al fronte nell’autunno-inverno del 1917, anch’essi diciottenni. In que-sto modo si getta un ponte ideale tra i ragazzi di allora e di oggi, i de-stinatari dell’attuale progetto che coprono un arco di età compreso tra gli 11 e 18 anni e tra i 18 e i 35. Il progetto è articolato secondo tre linee direttrici in base alle quali i giovani hanno messo a punto i loro approfondimenti con studi, letture, incontri, elaborati personali in for-ma di racconto, di video, di fumetto o di fotografia, visite mirate con escursioni nei luoghi della Grande Guerra e in generale la consultazio-ne delle testimonianze dirette co-me articoli di giornale, memorie e diari. Il primo filone include: la battaglia di Caporetto, nella duplice pro-spettiva italiana ed austriaca; i pro-fughi italiani in Italia, cioè gli abi-

tanti dei territori italiani del Friuli e del Veneto orientale in fuga dalle loro terre dopo la rotta di Caporet-to. Il secondo è puntato su “Le di-verse facce della guerra” che riper-corre le vicende delle vittime e de-gli eroi del conflitto: i ragazzi del ‘99, l’affondatore della corazzata Wien Luigi Rizzo e gli aviatori Pa-gliano e Gori, legati a D’annunzio, noti per le azioni notturne su Pola nell’agosto del 1917, ma destinati a un tragica fine allorché venne ab-battuto presso Treviso nel 1917 il loro aereo “Asso di picche”. Infine, l’ultimo filone è “Noi e gli Altri” che si focalizza su inedite prospettive: “Addio alle armi” di Ernest Hemin-gway che si era ispirato per la vi-cenda narrata nel romanzo al pe-riodo, nel 1917, in cui era in Italia insieme ad altri volontari della Cro-ce Rossa Americana; lo sguardo in-glese di Rudyard Kipling che nella primavera del 1917 era sulle Alpi Giulie e Carniche come corrispon-dente di guerra, circostanza che lo mise in contatto con gli alpini e gli dettò interessanti impressioni rac-colte nel poco noto e letto in Italia “La guerra nelle montagne”; infine “Dalla Russia con dolore” che se-

gue il tragico rientro in patria, dopo il ritiro della Russia dalla Guerra, di molti soldati del Litorale mandati a combattere dall’Austria-Ungheria in Galizia e fatti prigionieri dai rus-si.

Un anno laborioso e partecipato

Gli incontri nelle diverse scuole del territorio coinvolte nel progetto so-no iniziati il 16 settembre 2017 e continueranno per tutto il 2018 fino all’estate del 2019 con il V progetto che è già in cantiere e che sarà de-dicato a “1918: la nuova Europa. Fine e memoria della Grande Guer-ra”. Dal percorso del 2017/2018 so-no usciti, grazie alla sentita e crea-tiva partecipazione dei giovani, la-vori di pregio e di inventiva, ispirati proprio dalla possibilità di uscire dalle righe dei classici manuali e di respirare personalmente lo spirito sconvolto di quegli anni: disegno, grafica, illustrazione, fotografia e scrittura creativa (specie il raccon-to) si sono variamente intrecciati a narrare secondo inediti punti di vi-sta la Grande Guerra “vista dai ra-gazzi del ‘99”. Tra le escursioni ricordiamo: il 23 marzo a Plezzo/Bovec, a Caporetto e Cividale; il 19 aprile a Timau e Venzone; venerdì 4 maggio ad Avia-no e Redipuglia e l’8 maggio alla Laguna di Grado. Per il 18 maggio è prevista una presentazione di una selezione di lavori nel corso del fe-stival “èStoria” a Gorizia. Sicuramente questi itinerari, intel-lettuali, storici, esistenziali e anche spaziali, hanno come squarciato la cortina del tempo che tutto smussa e alleggerisce riportando in primo piano in tutta la sua sconvolgente realtà e vividezza quella tragica sta-gione nota come l’Inutile Strage. Alla luce di queste iniziative, che entrano con uno spirito nuovo nel-le aule scolastiche facendo interagi-re i classici strumenti di apprendi-mento con le nuove forme di comu-nicazione e di ricerca del web, se quell’“inutile” conserva tutto il suo valore di gratuita violenza da non ripetere mai più, tuttavia non si può dire altrettanto “inutile” il sacrificio di tanti, specie di quei ragazzi del 1899 che i giovani del 1999 fanno rivivere e ricordare traendo dal loro sacrificio e dalla loro morte un mo-nito netto per il presente: mai più guerre, mai più inutili stragi.

Alessandra Scarino

I GIOVANI DEL ‘99 E LA GRANDE GUERRA: UN PROGETTO SCOLASTICO DELL’ASSOCIAZIONE “RADICI&FUTURO”

Un’esperienza viva e diretta degli orrori della guerra e del valore insostituibile della pace

I ragazzi davanti ad un aereo F-16 dell’aeroporto militare di Aviano.