I DUE SPECCHI - sospirologron.it · .Il Vangelo di Marco non riporta, a differenza di Luca e...

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PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO PARROCCHIA DI S. STEFANO SOSPIROLO GRON CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ 22 FEBBRAIO-1 MARZO 2015 PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA 22 FEBBRAIO 2015 .Il Vangelo di Marco non riporta, a differenza di Luca e Matteo, il conte- nuto delle tentazioni di Gesù, ma ci ricorda l'essenziale: essere tentato vuol dire dover scegliere. La tentazione è sempre una scelta tra due amori. E vinci quando scegli l'amore più gran- de. Scegliere è vivere. Noi moriamo, scrive padre Turoldo, perché adoriamo cose da nulla, perché scegliamo amori da nulla. Scegliere il bene più grande. È ciò che fa Gesù che, nei quaranta giorni di prova nel deserto, sceglie, adotta, fa sua la parola ge- neratrice di tutto il suo messaggio: il «Regno di Dio». E oppone alla seduzione di un mondo secondo Satana, la seduzione vincente del mondo come Dio lo sogna. Il male è presente, il male è ciò che fa male all'uomo. Vuoi vincere il male dentro e fuori di te? Gesù stesso indica la via. Prima di lui e dopo di lui, molti sono venuti come profeti e hanno cominciato con il denunciare il male, con il lamentare la caduta dei valori, accusare la cattiveria dei tempi. Come se questa fosse la via per far trion- fare il bene. Gesù sceglie un'altra via: piuttosto che denunciare, egli annuncia. Non viene come un riformatore religioso, o come un contestatore moralistico, ma prima di tutto come un messaggero di una novità straordinariamente promettente. Il suo annuncio è un «sì», e non un «no». Vuoi vincere il male? Non basta il tuo sforzo, devi prima conoscere la bellezza di ciò che sta succedendo, la grandezza di un dono che viene da altrove. E questo dono è il Regno di Dio: che è vicino, che è qui, che è dentro di te, mite e possente energia, come seme in grembo di donna. Gesù vince la tentazione scegliendo, e sceglie la bellezza e la forza di un evento, già accaduto e che sempre accade, il farsi vicino del Regno: Dio ha guarda- to, ha visto la sofferenza, ha detto «basta», viene, è qui, e lotta con te e il cuore e il mondo cambiano. Dio viene e guarisce la vita. Ti dà il suo respiro, il suo sorriso, la sua vita. A tutti e senza misura. E non ti lascia più se tu non lo lasci. Viene perché il mondo sia totalmente di- verso, un mondo altro dove si può vivere bene, dove si può trovare la pienezza della vita, la felicità... (P. Ermes Ronchi) I DUE SPECCHI Un giorno Satana scopri un modo per divertirsi. Inven- tò uno specchio diabolico che aveva una magica pro- prietà: faceva vedere meschino e raggrinzito tutto ciò che era bello e buo- no, mentre faceva vedere grande e dettagliato tutto ciò che era brutto e cattivo. Satana se ne andava in giro dappertutto con il suo terribile specchio. E tutti quelli che ci guardavano dentro rabbrividivano: ogni cosa appariva deformata e mostruosa. Il maligno si divertiva moltissimo con il suo specchio: più le cose erano ripugnanti più gli piacevano. Un giorno, lo spettacolo che lo specchio gli offriva era così piacevole ai suoi occhi che scoppiò a ridere in modo scomposto: lo specchio gli sfuggì dalle mani e si frantumò in milioni di pezzi. Un uragano potente e maligno fece volare i frammenti dello specchio in tutto il mondo. Alcuni frammenti erano più piccoli di granelli di sabbia ed entrarono negli occhi di molte persone. Queste persone cominciarono a vedere tutto alla rovescia e si accorgevano solo più di ciò che era cattivo e vedevano cattiveria dappertutto. Altre schegge diventarono lenti per occhiali. La gente che si metteva questi occhiali non riusciva più a vedere ciò che era giusto e a giudicare rettamente. Qualche pezzo di specchio era così grosso, che venne usato come vetro da finestra. I pove- retti che guardavano attraverso quelle finestre vedevano solo vicini antipatici, che passava- no il tempo a combinare cattiverie. Quando Dio si accorse di quello che era successo si rattristò. Decise di aiutarli. Disse: "Manderò nel mondo mio Figlio. E' Lui la mia immagine, il mio specchio. Rispec- chia la mia bontà, la mia giustizia, il mio amore. Riflette l'uomo come io l'ho pensato e voluto". Gesù venne come uno specchio per gli uomini. Chi si specchiava in Lui, riscopriva la bontà e la bellezza e imparava a distinguerle dall'e- goismo e dalla menzogna, dall'ingiustizia e dal disprezzo. I malati ritrovavano il coraggio di vivere, i disperati riscoprivano la speranza. Consolava gli afflitti e aiutava gli uomini a vincere la paura della morte. Molti uomini amavano lo specchio di Dio e seguirono Gesù. Si sentivano infiammati da Lui. Altri invece ribollivano di rabbia: decisero di rompere lo specchio di Dio. Gesù fu ucciso. Ma ben presto si levò un nuovo possente uragano: lo Spirito Santo. Sollevò i milioni di frammenti dello specchio di Dio e li soffiò in tutto il mondo. Chi riceve anche una piccolissima scintilla di questo specchio nei suoi occhi comincia a vedere il mondo e le persone come li vedeva Gesù: si riflettono negli occhi prima di tutto le cose belle e buone, la giustizia e la generosità, la gioia e la speranza; le cattiverie e le ingiustizie invece appaiono modificabii e vincibii. Non avete, per caso, già incontrato degli uomini così? Autore: Bruno Ferrero - Libro: L'Importante è la Rosa Casa Editrice: ElleDiC Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto.. Marco 1,..1241

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PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO

PARROCCHIA DI S. STEFANO

SOSPIROLO GRON

CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ 22 FEBBRAIO-1 MARZO 2015

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA

22 FEBBRAIO 2015

.Il Vangelo di Marco non riporta, a

differenza di Luca e Matteo, il conte­

nuto delle tentazioni di Gesù, ma ci

ricorda l'essenziale: essere tentato vuol

dire dover scegliere. La tentazione è

sempre una scelta tra due amori. E

vinci quando scegli l'amore più gran-

de. Scegliere è vivere.

Noi moriamo, scrive padre Turoldo,

perché adoriamo cose da nulla, perché

scegliamo amori da nulla.

Scegliere il bene più grande. È ciò che

fa Gesù che, nei quaranta giorni di prova nel deserto, sceglie, adotta, fa sua la parola ge­

neratrice di tutto il suo messaggio: il «Regno di Dio». E oppone alla seduzione di un mondo

secondo Satana, la seduzione vincente del mondo come Dio lo sogna.

Il male è presente, il male è ciò che fa male all'uomo.

Vuoi vincere il male dentro e fuori di te? Gesù stesso indica la via. Prima di lui e dopo di lui,

molti sono venuti come profeti e hanno cominciato con il denunciare il male, con il lamentare

la caduta dei valori, accusare la cattiveria dei tempi. Come se questa fosse la via per far trion-

fare il bene. Gesù sceglie un'altra via: piuttosto che denunciare, egli annuncia.

Non viene come un riformatore religioso, o come un contestatore moralistico, ma prima di

tutto come un messaggero di una novità straordinariamente promettente. Il suo annuncio è un

«sì», e non un «no». Vuoi vincere il male? Non basta il tuo sforzo, devi prima conoscere la

bellezza di ciò che sta succedendo, la grandezza di un dono che viene da altrove. E questo

dono è il Regno di Dio: che è vicino, che è qui, che è dentro di te, mite e possente energia,

come seme in grembo di donna. Gesù vince la tentazione scegliendo, e sceglie la bellezza e la

forza di un evento, già accaduto e che sempre accade, il farsi vicino del Regno: Dio ha guarda-

to, ha visto la sofferenza, ha detto «basta», viene, è qui, e lotta con te e il cuore e il mondo

cambiano. Dio viene e guarisce la vita. Ti dà il suo respiro, il suo sorriso, la sua vita. A tutti e

senza misura. E non ti lascia più se tu non lo lasci. Viene perché il mondo sia totalmente di-

verso, un mondo altro dove si può vivere bene, dove si può trovare la pienezza della vita, la

felicità... (P. Ermes Ronchi)

I DUE SPECCHI

Un giorno Satana scopri un modo per divertirsi. Inven-

tò uno specchio diabolico che aveva una magica pro-

prietà: faceva vedere meschino e raggrinzito tutto ciò che era bello e buo-

no, mentre faceva vedere grande e dettagliato tutto ciò che era brutto e cattivo.

Satana se ne andava in giro dappertutto con il suo terribile specchio. E tutti quelli che ci

guardavano dentro rabbrividivano: ogni cosa appariva deformata e mostruosa.

Il maligno si divertiva moltissimo con il suo specchio:

più le cose erano ripugnanti più gli piacevano.

Un giorno, lo spettacolo che lo specchio gli offriva era così piacevole ai suoi occhi che

scoppiò a ridere in modo scomposto: lo specchio gli sfuggì dalle mani e

si frantumò in milioni di pezzi.

Un uragano potente e maligno fece volare i frammenti dello specchio in tutto il mondo.

Alcuni frammenti erano più piccoli di granelli di sabbia ed entrarono negli occhi di molte

persone. Queste persone cominciarono a vedere tutto alla rovescia e si accorgevano solo

più di ciò che era cattivo e vedevano cattiveria dappertutto.

Altre schegge diventarono lenti per occhiali. La gente che si metteva questi occhiali non

riusciva più a vedere ciò che era giusto e a giudicare rettamente.

Qualche pezzo di specchio era così grosso, che venne usato come vetro da finestra. I pove-

retti che guardavano attraverso quelle finestre vedevano solo vicini antipatici, che passava-

no il tempo a combinare cattiverie.

Quando Dio si accorse di quello che era successo si rattristò. Decise di aiutarli.

Disse: "Manderò nel mondo mio Figlio. E' Lui la mia immagine, il mio specchio. Rispec-

chia la mia bontà, la mia giustizia, il mio amore.

Riflette l'uomo come io l'ho pensato e voluto".

Gesù venne come uno specchio per gli uomini.

Chi si specchiava in Lui, riscopriva la bontà e la bellezza e imparava a distinguerle dall'e-

goismo e dalla menzogna, dall'ingiustizia e dal disprezzo.

I malati ritrovavano il coraggio di vivere, i disperati riscoprivano la speranza.

Consolava gli afflitti e aiutava gli uomini a vincere la paura della morte.

Molti uomini amavano lo specchio di Dio e seguirono Gesù.

Si sentivano infiammati da Lui.

Altri invece ribollivano di rabbia: decisero di rompere lo specchio di Dio. Gesù fu ucciso.

Ma ben presto si levò un nuovo possente uragano: lo Spirito Santo. Sollevò i milioni di

frammenti dello specchio di Dio e li soffiò in tutto il mondo.

Chi riceve anche una piccolissima scintilla di questo specchio nei suoi occhi comincia a

vedere il mondo e le persone come li vedeva Gesù: si riflettono negli occhi prima di tutto

le cose belle e buone, la giustizia e la generosità, la gioia e la speranza; le cattiverie e le

ingiustizie invece appaiono modificabii e vincibii.

Non avete, per caso, già incontrato degli uomini così?

Autore: Bruno Ferrero - Libro: L'Importante è la Rosa

Casa Editrice: ElleDiC

Lo Spirito

sospinse

Gesù

nel deserto..

Marco 1,..1241

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DOMENICA 22 FEBBRAIO PRIMA DI QUARESIMA

GRON Ore 8.00 Per tutti i Defunti

SOSPIR. Ore 10.00 Def. Sasset Pasqualina e Antonietta ord. Lina

GRON Ore 10.30 MESSA DELLA COMUNITA’

SOSPIR. Ore 14.00 MESSA DEL VESCOVO CON L’AGESCI E SCAUT

D’EUROPA NEL GIORNO DEL RICORDOLUNEDI’

23 FEBBRAIO SAN ROCCO Ore 17.00

Ann. def. Gartener Andreina ord. marito

MARTEDI’ 24 FEBBRAIO MARAS Ore 17.00

PER LA PACE NEL MONDO

MERCOL. 25 FEBBRAIO IN CASA

GIOVEDI’ 26 FEBBRAIO IN CASA

VENERDI’ 27 FEBBRAIO OREGNE Ore 17.00

In Onore dell’Addolorata

SABATO 28 FEBBRAIO SOSPIROLO Ore 18.00

-Ann. def. Croda Giuseppe ord. fam.ri

- Ann. def. Soppelsa Augusta Bacchetti ord. fam.ri

DOMENICA 1 MARZO SECONDA DI QUARESIMA

GRON Ore 8.00 PER LA COMUNITA’

SOSPIR. Ore 10.00 30° Def. Mares Giovannina ord. Persona Amica

GRON Ore 10.30 Ann. def. Moretti Dino ord. moglie

APPUNTAMENTI ED AVVISI PER LA SETTIMANA ORARI - INTENZIONI DELLE MESSE

Sito internet:http://www.sospirologron.it

E-mail: [email protected]

tel.0437-89168 cell. 3292533862

QUARESIMA 2015. Sollecitati dalla Parola del Papa Francesco e dal momento difficile che

attraversa gran parte dell’Umanità, causa la guerra e la crisi economica-sociale NON RIPIE-

GHIAMOCI SU NOI STESSI ma apriamo la mano e il cuore all’AMORE FRATERNO: nel-

la preghiera, nella carità e nella vita comunitaria. La Diocesi quest’anno ci chiama a soccorre-

re i 51 milioni di PROFUGHI causati dalla repressione e dalle 50 guerre (dichiarate e non!)

ancora in atto in tutto il pianeta. La nostra Forania di Sedico ha come COMPITO QUARESI-

MALE quello di soccorrere IL CAMPO PROFUGHI DI DAMOUR (LIBANO) seguito dal

Padre Damiano Puccini: ecco la sua lettera: Carissimi amici, sono p. Damiano Puccini,

missionario italiano incardinato in Libano in una missione che si occupa dell'assistenza ai

più poveri e in particolare ai rifugiati siriani e ai perseguitati cristiani dell'Iraq. Mi rivolgo a

voi che state iniziando il periodo quaresimale. Offriremo per voi anche noi, nella medesima

preparazione alla Pasqua, le nostre rinunce quotidiane alla carne, ai latticini e ai dolci e

all'acqua ogni giorno fino alle dodici, secondo la nostra tradizione maronita.

In Libano opera "Oui pour la Vie" (Sì per la Vita), un'associazione di volontariato in

favore dei più poveri, che vive "dentro" quella realtà drammatica. Ha sede a Damour, il pae-

se che nel 1976 ha conosciuto il primo massacro di cristiani. "Oui pour la Vie" costituisce

una testimonianza fondamentale in quella realtà, con tutte le difficoltà che questo comporta

in un paese a maggioranza musulmana e col drammatico problema dell'emigrazione forzata.

Il Libano, oggi più che mai "terra di rifugio", è stato da sempre chiamato ad essere

"un esempio" di coabitazione pacifica tra le religioni, anche se è segnato dal ricordo di una

guerra civile interconfessionale tra il 1975 e il 1990. Il paese è condiviso tra cristiani — un

terzo della popolazione ripartito a sua volta tra una dozzina di confessioni religiose — e mu-

sulmani, maggioranza di una popolazione di quattro milioni di abitanti. Questi ultimi so-

no divisi tra sciiti, sunniti, alawiti e drusi.

Ai circa 4 milioni di abitanti si aggiungono un milione/milione e mezzo (!) di profughi

siriani, mentre arrivano a frotte i profughi iracheni, soprattutto cristiani, che cercano rifugio

per sfuggire a persecuzione, devastazioni, addirittura esecuzioni capitali di massa (80-90

persone per volta). Resta inascoltata la voce di Papa Francesco: " Tutto questo offende gra-

vemente Dio e l'umanità. Non si fa la guerra in nome di Dio!"

I volontari di "Oui pour la Vie" cercano di fare il possibile. Li vedono arrivare strema-

ti, affamati e assetati: donne, anziani e bambini che nonostante tutto sono alla ricerca anche

di conforto spirituale, dopo aver attraversato le montagne pregando e portando con sé le

immagini sacre sottratte alle case ormai abbandonate. E sono molti pure i profughi delle

minoranze islamiche discriminate e perseguitate.

In un quartiere islamico molto integralista alcune insegnanti dell'associazione visitano fami-

glie molto povere che non possono permettersi nemmeno di pagare l'energia elettrica e offro-

no gratuitamente ripetizioni scolastiche ai bambini. Un preside ha detto: "E' vero che per noi

islamici il cielo è solo per noi, ma vedendo che i nostri bambini assistiti dalle vostre volonta-

rie sono più calmi degli altri, allora mi chiedo perché nel nostro Paradiso non possiate veni-

re pure voi". E si instaura un clima di collaborazione e condivisione.

Grazie, amici, per quello che potete fare per noi. P. Damiano Puccin

Catechismo, Incontri, Liturgie: tutto riprende con i soliti calendari: in Quaresima siamo invitati però a

rinnovare la fedeltà, la serietà, la profondità del nostro impegno di vita cristiana. Aiutiamoci con pa-

zienza e comprensione!

Le offerte raccolte con le cassettine UN PANE PER AMOR DI DIO, disponibili in

chiesa, andranno tutte per sostenere questo progetto!