I diritti dei bambini

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1) Escursus di Fiabe: Dipanare il filo delle emozioni. Tempi: prima metà dell’anno.

Il sé e l’altro I discorsi e le parole

Immagini suoni colori teatro

Focus: Diritti dei bambini Mediatore: ragno Luigi

Intelligenze Interpersonale intrapersonale esistenziale

Intelligenza linguistica Intelligenze visivo-spaziale musicale      Intelligenza

cinestetica

Psicomotricità Motricità-Fiabe

Intersezione

Sez. Primavera Senso-

percettività

Il corpo e il movimento

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La costruzione dello sfondo

“Il viaggio nei diritti” avviene

a scuola e a casa, in collaborazione con le famiglie.

“Nella casa di Matemì, lo scoiattolo, a settembre arrivò un messaggio… Il ragno Luigi ci invitava ad intraprendere, con lui e con i genitori, un viaggio nel mondo delle Fiabe. Ma per scoprire cosa ? I Diritti di tutti i bambini e bambine del mondo”.

Il messaggio

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Personaggio mediatore, il ragno Luigi con la mongolfiera da portare a casa per iniziare il viaggio e costruire lo sfondo.

Mongolfiera trovata a scuola a settembre, vicino all’albero Nonò, con il Ragno Luigi dentro il cestello.

Con il ragno Luigi nel cestello abbiamo trovato anche…..

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• Input dato ai bambini Il gruppo scopre, nello spogliatoio, una grande mongolfiera, guidata dal nostro amico ragno Luigi. Periodicamente arriveranno messaggi che, attraverso degli indovinelli, indicheranno la lettura di una fiaba; Il ragno ci inviterà a viaggiare nel mondo delle Fiabe. • Input dato ai familiari Consegna della legenda delle fiabe da leggere, distribuite nei mesi fino a Dicembre. Le mamme sceglieranno la fiaba da leggere in scuola. “Hansel e Gretel” dei fratelli Grimm Ogni bambino ha diritto a una famiglia e a una casa sicura. NOME…………………GIORNO…………………………… “La piccola fiammiferaia” di Andersen Ogni bambino ha diritto alla vita e al nome. NOME…………………..GIORNO………………………… “Il dottor Michele” Ogni bambino ha diritto alla salute. NOME…………………….GIORNO…………………………….    

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“Il brutto anatroccolo” di Andersen Ogni bambino ha diritto all’uguaglianza e ad essere protetto da ogni forma di discriminazione. NOME……………………GIORNO…………………………….. “Cenerentola” di Perrault Ogni bambino ha diritto a non essere maltrattato. NOME…………………….GIORNO……………………………. “Il gigante egoista” di Oscar Wide Ogni bambino ha diritto al riposo e al gioco. NOME……………………..GIORNO…………………………… “Pinocchio” di Collodi Ogni bambino ha diritto a ricevere un’istruzione e un’educazione. NOME………………………GIORNO…………………………… Drammatizzazione “I diritti dei bambini” attori grandi-mezzani-piccoli/piccolissimi. Siete pregate di mettere il nome e il giorno che scegliete per venire a leggere la storia. GRAZIE DALLE INSEGNANTI.

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• Aspetto scenografico a casa. Costruzione del Simbolo, abbinato alle letture che, portato a casa, sarà legato alla mongolfiera del ragno Luigi e di conseguenza agli altri Simboli. Così si costruirà, con mamma e papà, concretamente nel tempo, il Viaggio nel mondo delle Fiabe, scoprendo i Diritti dei bambini e delle bambine. • Individuazione dei principali personaggi • Individuazione del diritto inserito in ogni fiaba • Individuazione del simbolo legato ad ogni diritto. • Hansel e Gretel simbolo-CASA (cartoncino colorato, fotografie dei familiari….) • La Piccola Fiammiferaia simbolo-FIOCCO/NOME (carta rosa e azzurra per il fiocco-nascita, significato del nome) • Il Dottor Michele simbolo-PEDIATRA (cartoncino-valigetta-strumenti) • Il Brutto Anatroccolo simbolo-GIROTONDO (carta-cartoncino-tempera-filastrocca-campanellini-fiori) • Cenerentola simbolo-CORONA (coriandoli-cartoncino-brillantini) • Il Gigante Egoista simbolo-GIOCO (disegni di giochi, tempera, cartoncino) • Pinocchio simbolo-LIBRO (disegni, cartoncino, lettere, acquarello)

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• Aspetto scenografico, realizzazione dei simboli di maggiori dimensioni, da appendere nei locali della scuola: * La casa nel bosco Hansel e Gretel * Nella notte la Piccola Fiammiferaia * L’ambulatorio del Dottor Michele * Girotondo di bambini appeso nel centro del salone, Brutto Anatroccolo * Corona gigante di Cenerentola, appesa al centro della sezione * Libro di Pinocchio, appeso vicino alla biblioteca * Giochi del Gigante egoista, appesi in salone. • I simboli sono collegati dal filo di lana che partendo dalla mongolfiera, creano un visibilissimo legame fra loro, permettendo ai bambini la memorizzazione dei vari passaggi inerenti alle attività svolte e quindi ai vissuti emozionali. • Il progetto biblioteca a Vestone, si presenta come un rinforzo e un approfondimento delle fiabe lette.

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La casa di Hansel e Gretel appesa in scuola e una da portare ai genitori con le fotografie dei componenti della Famiglia.

TRACCE FOTOGRAFICHE

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Inizia il viaggio….. Nel mondo delle Fiabe…….

“Hansel e Gretel per il diritto ad avere una

Famiglia”

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TRACCE FOTOGRAFICHE

Ogni bambino/a ha portato a casa il fiocco con allegata la pergamena sulla quale è scritto il significato del suo nome.

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“La piccola Fiammiferaia per il diritto al nome e alla vita”.

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TRACCE FOTOGRAFICHE

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“Il dottor Michele per il Diritto alla Salute.”

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TRACCE FOTOGRAFICHE

Il girotondo dei bambini in versione casa e scuola.

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“Il brutto Anatroccolo per il diritto all’uguaglianza”

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TRACCE FOTOGRAFICHE

Giochi scelti dai bambini, colorati, confezionati e portati a casa. Grande versione per la scuola.

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“Il Gigante egoista per il diritto al gioco”.

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TRACCE FOTOGRAFICHE

Realizzazione di un libro,

versione casa e scuola, come

simbolo del diritto allo studio.

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“Pinocchio per il diritto allo studio”.

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Realizzazione della corona, versione casa e scuola, come simbolo del diritto di essere protetto da ogni forma di violenza.

TRACCE FOTOGRAFICHE

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“Cenerentola per il diritto ad essere protetto dalla violenza”.

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Il sé e l’altro I discorsi e le parole

Immagini suoni colori teatro

Focus: Diritti dei bambini Mediatori: ragno Luigi e

Fiabe

Intelligenze Interpersonale intrapersonale esistenziale

Intelligenza linguistica Intelligenze visivo-spaziale musicale

2) Approfondimenti: Dare significato, parlare di Sé. Tempi: seconda metà dell’anno.

         Intelligenza cinestetica

Psicomotricità Motricità-Fiabe

Intersezione

Sez. Primavera Senso-

percettività

Il corpo e il movimento

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• Approfondimenti: apparato didattico Diritto al Nome/Nazionalità (La Piccola Fiammiferaia) * Diamo il nome alla piccola fiammiferaia Vedi allegato 1 * Conversazione guidata, rielaborazione verbale di gruppo * Intervista circle-time, rielaborazione verbale individuale * Uscita didattica in comune per vedere i nomi sul registro dei residenti * Carta Identità, costruita a scuola con l’aiuto della famiglia * Rielaborazioni grafiche-teatrali * Gioco dei nomi (insiemi nomi dei maschi e delle femmine per le presenze durante il calendario. Insieme azzurro- insieme rosa; i nomi su tessere sono posizionati accanto al disegno/foto dei bambini/e) (suoni fonemi-iniziali finali-rime con i nomi) * Gioco psicomotorio: “La nascita” Vedi allegato 2 (passaggio nel tunnel, i compagni ripetono il nome) G.d.L. * Memorizzazione poesia-canzone: “Dimmi il tuo nome” Vedi allegato 3 * Ogni bambino/a porta a scuola una maglietta bianca, sulla quale scriviamo il NOME, utilizzando le lettere tampone e i colori per la stoffa. La maglietta verrà indossata il giorno della festa di fine anno.

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CIRCLE-TIME   Libera conversazione-intervista collettiva   Oggetto: la fiaba de “La piccola fiammiferaia” abbinata al diritto alla cittadinanza e al nome.   “La storia prima era triste, anche la bambina era triste, con pochi vestiti, un grembiule, senza cappotto, senza le pantofole, no le aveva ma erano grandi , si poi un ragazzo ne ha presa una, per fare la culla alla bambola della sorellina. La prima parte della storia era molto triste. Poi la bambina non aveva neanche il nome, noi la vorremmo chiamare…Assma, Gretel, Michela, Maddalena, Mariangela, Francesca…Dovremo decidere quale nome darle. La seconda parte della storia è più bella perché la bambina va in cielo con la sua nonna… La nonna le voleva molto bene”.   Allora voi dite che alla piccola fiammiferaia dobbiamo dare un nome?   “Il nome ci vuole, tutti hanno un nome, perché mica tutti sono uguali, non si chiamano tutti Cristian, Sonia, Ibtisam…. Non sono tutte femmine o tutti maschi… Ci sono nomi maschili e nomi femminili, nomi lunghi e nomi corti, nomi italiani e nomi arabi: Il nome serve per chiamare i bambini a giocare per dirgli qualcosa per insegnare le cose per distinguerli per ricordare i bambini I nomi hanno suoni diversi la voce non è uguale quando si chiamano ma anche perché ognuno ha la voce diversa”.

 

Allegato 1

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Gioco della nascita

Quando un bambino nasce noi urliamo il suo NOME.

Allegato 2

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Diamo il giusto ritmo al ritornello della canzone “Dimmi il tuo nome” Forza…Tum-Tum-Cia Tum-Tum-Cia…..Forza tutti insieme…Tum-Tum-Cia Tum-Tum-Cia…..

Allegato 3

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Diritto alla Salute (Dr Michele) * Conversazione guidata, rielaborazione verbale del racconto. * Intervista circle-time, rielaborazione individuale. * Rielaborazioni grafiche. * Uscita didattica dal medico in ambulatorio e intervista. * Scoperta e conoscenza degli strumenti utilizzati dal dottore * Individuazione delle azioni pericolose a casa e a scuola (progetto sicurezza). * Gioco simbolico: “Dal dottore”. Vedi allegato 1 * Memorizzazione poesie e canzoni: “Salute” “La canzone del dottore”.

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Gioco

Simbolico

Dal dottore

Allegato 1

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Diritto al gioco (Il Gigante egoista) * Conversazione guidata, rielaborazione verbale di gruppo della fiaba. * Intervista circle-time, rielaborazione verbale individuale. * Le differenti definizioni: individuale, di gruppo, corporei, logici, simbolici… * Giochi di Carnevale: “I 5 sensi”. Vedi allegato 1 * Memorizzazione della canzone “5 tesori da scoprire” * Uscita didattica al “Giocabosco” il parco delle fate. Vedi allegato 2

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* I 5 sensi “Cinque tesori da scoprire” Laboratorio ludico il Tatto Cari bambini e bambine, ecco una sorpresa da parte mia. Sono il vostro amico e sapete che vi dico? La sorpresa è uno scatolone che si chiama “Mani-Mani pazzerelle” con il quale potrete divertirvi, visto che la festa del Carnevale è vicina, potete iniziare a giocare con il vostro corpo. Sapete come funziona questo gioco? Vedete i fori o buchi nello scatolone? Bene, dovrete infilarci le vostre mani che troveranno delle sorprese da toccare. Non si possono vedere o sentire con le orecchie, solo con le mani si possono toccare e scoprire che cosa c’è all’interno della scatola. Naturalmente sapete che ci sono delle regole nel gioco, eccole: • Gioca un bambino o una bambina alla volta • Gli altri seguono in silenzio perché l’amico o l’amica deve concentrarsi • Non si può spiare con gli occhi all’interno • Bisogna indovinare cosa si tocca.

Allegato 1

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Un’altra sorpresa è un percorso segreto dal nome “Piedi-Piedi pazzerelli” nel quale i bambini bendati, ascoltano con i piedi che cosa stanno calpestando (fagioli, farina, carta, acqua, terra, paglia, schiuma ecc. ecc.) I giochi servono ai bambini e alle bambine per imparare, vero? Potete voi immaginare dei bambini che non possono giocare? Che tristezza ? Allora giocare è importante? Per tutti i bambini o solo per alcuni? Il gioco è importante anche per gli adulti e per le maestre? Voi che cosa ne pensate?

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Laboratorio ludico l’Udito La seconda sorpresa si chiama “Orecchie da Elefante Vi presento giochi da fare usando principalmente le vostre orecchie: • Il castello: siamo in un castello magico, dove indosserete delle maschere, seguirete i suoni o i rumori, che vi guideranno nelle stanze del castello. I suoni e i rumori sono prodotti dalle maestre e dai compagni. Se arriveremo nella stanza del re e della regina, indosseremo delle corone; se giungeremo nella stanza della strega e dell’orco ci metteremo dei nasi stranissimi; se l’arrivo sarà nella stanza del mago e della fata troveremo le bacchette magiche. • Indovina la voce: bendato/a dovrai dire il nome del bambino o bambina che pronuncerà il tuo nome. • I soldati addormentati: rilassatevi stesi sul pavimenti, ascoltate la musica tranquilla, state attenti perché poi la disegnerete su dei fogli. • Che rumore è ? Dovrete riconoscere i rumori prodotti dalla squadra avversaria. Vince la squadra che indovina più rumori. * Rielaborazioni grafiche-teatrali * Memorizzazione poesie e canzoni * Il Carnevale: le maschere giocano nel teatro “Far finta di essere…”

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Laboratorio ludico la Vista La terza sorpresa si chiama “Occhi da gufo” Seguite le istruzioni e le maestre vi aiuteranno a giocare: • Indovina chi è uscito dalla sezione? (Il bambino deve indovinare chi è uscito, mentre lui era in un’altra stanza). • Indovina i quattro oggetti. (Al b. mostriamo 3, 4, 5, oggetti che dovrà ricordare e nominare girandosi dopo averli osservati). • L’occhio più forte. (La prova dell’ottico per scoprire la dominanza: punto alla parete, cartoncino con un foro centrale, il b. deve attraverso il foro, vedere il punto, con l’occhio dx e con l’occhio sx. Risulterà dominante l’occhio che riuscirà a vederlo.) • Scopri nelle immagini le differenze. • Scopri la strada giusta nel labirinto. • Aguzzo la vista con le opere d’arte (Il b. cerca il particolare nominato dalla maestra, oppure scopre le immagini nascoste, illusioni ottiche)

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Laboratorio ludico il Gusto La quarta sorpresa “La bocca Gustavina” • Bambini e bambine bendati preparatevi a gustare: le maestre hanno preparato dei cibi e delle bevande da assaggiare, vince una caramella chi ne indovina più alimenti e bevande. • Imboccare: a turno una coppia di bambini bendati, uno di fronte all’altro, s’imboccano cercando di indovinare di che cibo si tratta. • Gioco a squadre: creare insiemi di dolci, insiemi di cibi salati, aspri, amari, vince chi crea più insiemi con le immagini predisposte dalle insegnanti. Laboratorio ludico l’Olfatto Quinta sorpresa “Il naso curiosone” • La caccia all’odore: nascondere un cestino contenente aglio, cipolla, alcool, profumo……. • Il bambino bendato annusa nella scatola degli odori e dei profumi, erbe aromatiche e altro, cercando di indovinarne di che cosa si tratta. • Gioco a squadre: i cagnolini bendati, devono seguire i loro padroni che li attirano con l’odore del rosmarino, della colla, del profumo, della cipolla ecc.

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Allegato 2

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Diritto all’uguaglianza (Il Brutto Anatroccolo) * Conversazione guidata, * Rielaborazione verbale di gruppo della fiaba e individuazione del punto focale della storia: “La trasformazione”. Vedi allegato 1 * Intervista circle-time * Rielaborazione verbale individuale * Rielaborazioni grafiche-teatrale * Giochi psicomotori: Vedi allegato 2 “Il corpo flauto” scoperta delle emozioni che ci accomunano e ci differenziano * Memorizzazione poesie e canzoni: “Il mio mondo” * Uscita didattica in un centro per disabili: C.S.E di Roè il 28 Aprile Vedi allegato 3

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Lettura…..Arrivò l’inverno e l’acqua del canneto si ghiacciò. Il povero anatroccolo abbandonò il suo rifugio per cercare un po’ di cibo nella neve. Ma poi cadde sfinito, finché un contadino di passaggio lo trovò e lo mise nell’ampia tasca della sua giubba: “Lo porterò ai miei figli che avranno cura di lui” disse il buon uomo accarezzando la povera bestia. A casa tutti ACCOLSERO bene il nuovo venuto e fu così che l’anatroccolo si salvò da quel gelido inverno. Ma a primavera era diventato così grande che il contadino si decise: “Lo porterò allo stagno e lo lascerò libero”. Fu allora che l’anatroccolo vide la sua immagine riflessa nell’acqua (trasformazione-percezione di sé) e: “Come sono cambiato! Non mi riconosco più!!! Il volo di cigni tornò dalla migrazione, fecero amicizia con il giovane cigno…..Si sentiva tanto, tanto felice. Rielaborazione collettiva dopo la drammatizzazione del passaggio fondamentale della fiaba: “Il contadino è stato buono e gentile….I suoi figli hanno curato il povero anatroccolo….Lui poi stava bene…Lui è diventato un cigno…. Era bello…..Si è trasformato perché i figli del contadino gli volevano bene….Gli hanno dato da mangiare…Lo hanno accarezzato…Gli hanno fatto le coccole….L’hanno coperto…Gli hanno dato da bere….Lui si sentiva accolto….E’ diventato il più bello di tutti…si perché era felice…..Non era più solo…I cigni non lo mandavano via….

PRIMA

DOPO VISSUTO D’AMORE

Allegato 1

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Il Corpo Flauto… Il corpo come strumento musicale…

Sonorizzazione delle emozioni. Le emozioni ci accomunano… I suoni sono nascosti dentro il corpo con la voce e hanno le ali. Sono la voce con le ali: le VOC’ALI. La voce esce dal corpo con le ali delle emozioni. Il corpo è come un quadernino colorato dove noi possiamo leggere le vocali della gioia, della paura, della rabbia, della felicità e della tristezza e tante altre sfumature.   Mappa corporea: come noi viviamo i suoni e i colori. Gioco di animazione: le Voc’ali. “Ogni bambino è un alberello che ha le radici ben piantate in terra, guardate i nostri piedi sono ben appoggiati al suolo. Più in alto c’è il tronco (addome), poi i rami (braccia) e la chioma (testa). Ora accovacciati a terra proviamo a fare il rumore delle nostre radici (i suoni sono liberi e spontanei) rrrrrrrrrrrrrr….uuuuu…sssss…crcrcrc…..eeeee…sssssss…… Sapete che sugli alberi ci sono dei nidi nei quali vivono degli uccellini che si chiamano VOC e hanno le ali, quindi si chiamano VOC’ALI. Amano volare nell’aria e sono fatti di voce-suono. L’uccellino NERO vive nel nido dove c’è il nostro pancino e canta UUUUUU, poco più su c’è l’uccellino AZZURRO e canta OOOOOO, nel nido vicino al nostro cuoricino c’è l’uccellino ROSSO e canta AAAAAAAA. L’uccellino VERDE canta EEEEEEEEEEE è quello della gola ed infine c’è l’uccellino GIALLO che abita nella testa (tempie) e canta IIIIIIIIIIIIIIIIIIIII. Ora inizia la magia, proviamo a farli volare nell’aria lasciandoli uscire dal nostro corpo, non sono uguali, alcuni sono chiari altri sono scuri… Mettiamo le mani sulla pancia e facciamo uscire la voce dell’uccellino NERO con la UUUUU. Cantiamo tutti insieme…….Spostiamo le mani un po’ più su e facciamo cantare l’uccellino AZZURRO con la OOOOOOOOOOOO. Ora proviamo a far uscire la voce dell’uccellino ROSSO, quello che canta AAAAAAAAAAAAAA, poi quello VERDE con la EEEEEEEEEEE, cantiamo la IIIIIIIIIIIIIIIII con l’uccellino GIALLO che abita nelle nostre tempie. Ora proviamo a farli cantare senza interrompere la voce spostando le mani sul nostro corpo flauto: UUUUOOOOAAAAEEEEIIIIIIIIIIII, ancora UUUUUUOOOOOOOAAAAAAAEEEEEEEIIIIII.

Allegato 2

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Gioco psicomotorio “La musica della Primavera • Il telo rosa grande è steso per terra (detto il “mammone”) • Prendiamo il sacco con la carta della musica appallottolata (ogni b. aveva disegnato la musica calma-melodica e la musica forte-ritmica) • Ogni bambino a turno pesca dal sacco e con la sua voce fa risuonare la palla di carta, girando intorno al mammone e lanciando la palla stessa nel centro del telo. • Tutta la musica è sul telo, ora a turno i bambini rotolano da un capo all’altro del mammone e passano sotto strisciando mentre i compagni suonano la vocale scelta dal bambino protagonista…………… AAAAA….EEEEEE…IIIIII….OOOO…UUUU……. • Ora tutti in cerchio tenendo nelle mani il mammone lo muoviamo dolcemente per suonare la musica melodica-calma e agitandolo forte per la musica ritmica-forte, la nostra voce accompagna il movimento. • Segue la rielaborazione grafica del vissuto corporeo.

Gioco psicomotorio “Le emozioni a colori” • Steso a terra un grande cellophane, sopra di esso un lenzuolo bianco. I bambini e le bambine scelgono liberamente un foglio colorato di carta velina: i colori sono simbolo delle nostre emozioni. Il foglio di carta viene fatto a pezzettini, questi vengono lasciati cadere sul lenzuolo. A turno i bambini bagnano la carta che piano lascia il colore sul telo bianco. Il tutto viene coperto con un altro grande cellophane così a turno possiamo camminare, toccare, accarezzare, sentire, rotolare, strisciare nei colori delle nostre emozioni.

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IO DONO le MIE EMOZIONI ai MIEI AMICI   Gioco dove i bambini e le bambine donano le loro emozioni (pezzi di carta velina colorata, scelta precedentemente). Al centro del cerchio stendiamo il quadro delle emozioni (lenzuolo colorato precedentemente con le veline), a turno i bambini donano liberamente ai compagni dei pezzi di carta velina.   Ogni bambino e bambina così alla fine del gioco ha tanti pezzi di carta di differenti colori, simbolicamente i colori delle emozioni, non solo le nostre, ma anche quelle dei compagni.   “Le emozioni che i nostri compagni ci hanno regalato ora le stringiamo nelle mani vicino al nostro cuoricino, le stendiamo sul foglio (individuale) e le bagnamo, facendo cadere, piano piano delle gocce d’acqua. Vedremo il colore sciogliersi e mescolarsi con gli altri colori fino a formare tantissime sfumature”.

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Uscita didattica al C.S.E Centro sociale educativo di Roè Volciano

Allegato 3

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  USCITA DIDATTICA AL CENTRO EDUCATIVO SOCIALE DI ROE’ VOLCIANO Rielaborazione verbale dei bambine e delle bambine: “Siamo andati in una scuola che sembra una casa tutta dipinta di azzurro. Le persone ci hanno fatto entrare nella stanza dei divani, sembrava un salotto: abbiamo detto i nostri nomi, si sono presentati anche loro. Poi ci hanno portato in una stanza dove fanno i lavori: dipingono tazze, quadri, fanno le sculture, come la foca e l’uccellino, le ragazze ricamano, fanno le fasce e le sciarpe, i portachiavi…. Abbiamo visitato la sala da pranzo: sono loro che fanno i camerieri, che lavano i piatti e i pavimenti, fanno tutti i mestieri. Anche loro come noi, hanno i compiti del giorno: il cameriere, chi fa la spesa, chi prepara i dolci…… Siamo entrati anche nella loro cameretta, dove fanno il riposino, come noi. Vicino ad un lettino c’era la poltrona della bellezza: le ragazze si mettono le maschere e le creme, lo smalto sulle unghie e si fanno belle. In cucina ci hanno preparato una sorpresa: biscotti e dolcetti per fare insieme uno spuntino. Loro in cucina preparano i dolci, lavano i piatti, fanno la spesa con la maestra. Loro hanno bisogno di andare a scuola per imparare a fare tante cose. I ragazzi fanno anche dello sport: calcio, tennis, fanno anche danza terapia con la nostra Enrica (L’insegnante di danza terapia), fanno anche yoga; come noi fanno l’orto, coltivano le piantine come facciamo noi: l’insalata, i pomodori, il prezzemolo…. Poi escono anche in gita, fanno le passeggiate nelle città, si divertono come noi… Sono stati molto gentili e ci hanno fatto tanti regalini…. Loro parlano con una voce strana, sono grandi ma parlano come i bambini; una ragazza non parlava mai……Hanno sempre vicino una maestra o un maestro, perché da soli non ce la fanno……. La loro è proprio una scuola molto speciale una CASA-SCUOLA meravigliosa”.

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Diritto allo Studio (Pinocchio) * Conversazione guidata, rielaborazione verbale della fiaba. * Intervista circle-time, rielaborazione individuale. * Mappa della nostra scuola: angoli gioco e laboratori. * Gioco psicomotorio: caccia al tesoro (ritrovamento di oggetti che sono inerenti all’ambiente scolastico, quindi allo studio) * Uscita didattica alla Torre Avogadro: diritto a frequentare ambienti culturalmente stimolanti. Vedi allegato 1 * Uscita didattica del gruppo dei mezzani alla scuola primaria per accompagnare i grandi e per partecipare al progetto continuità, abbinato alla fiaba di Pinocchio. Vedi allegato 2 * Rielaborazioni grafiche

Page 46: I diritti dei bambini

USCITA DIDATTICA ALLA TORRE AVOGADRO Abbiamo assistito allo spettacolo nelle stanze magiche della torre: animazioni al computer e proiezioni sul grande schermo delle fasi della storia: “I vestiti nuovi dell’Imperatore”. • Approfondimento a scuola: ricorda i personaggi principali quali, imperatore, consigliere, tessitori e bambino e ricorda dov’è ambientata la storia. Rielaborazione grafica: Cosa ricordo dello spettacolo visto ? • Drammatizzazione della storia a scuola. Rielaborazione grafica dopo la drammatizzazione. • Ascolto della storia e lettura immagini. Rielaborazione grafica e manipolativa creando sullo sfondo il castello e l’ambiente circostante, giardino, parco, laghetto. In primo piano i personaggi disegnati, ritagliati e incollati.

 

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Allegato 1

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Allegato 2

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Diritto alla Famiglia (Hansel e Gretel) * In occasione della festa del papà e della mamma * Conversazione guidata, rielaborazione verbale di gruppo * Apparato didattico: interviste * Il dono per mamma e per papà: il loro nome stampato su delle magliette. * Rielaborazioni grafiche-teatrali * Memorizzazione poesie e canzoni: “Alla mia mamma” “Per il mio papà” “Contemporaneamente”. Vedi allegato 1 * Festa di fine anno con le famiglie: una giornata speciale per i grandi che andranno alla scuola primaria, ma anche per i genitori che hanno ascoltato il coro dei bambini e presentato uno spettacolo con tema i diritti delle mamme.

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���Per il mio papà Cento poesie e mille parole���ho sempre imparato per te papà. Questa volta ho voluto fare���una cosa più grande del mare, ho preparato per te un biglietto���che ho tenuto nella tasca stretto stretto. Vicino a una casetta e un cuoricino���leggi cosa ha scritto il tuo bambino, poche parole solamente:���“ Papà ti voglio bene e te ne vorrò per sempre!”

  Alla mia mamma Mamma, devo dirti un grande segreto! Quando ero piccolo e tu non mi vedevi,���io già ti volevo bene e tu me ne volevi; quando ero piccolo e tu non mi vedevi,���io già ti chiamavo e tu mi rispondevi. Ci siamo detti tante, tante cose���e abbiamo giurato di stare sempre insieme Oggi ti voglio offrire tante, tante rose���per dirti che ti voglio sempre bene, ma per il giuramento che mi hai fatto,���ti abbraccio forte forte, per ricordarti il patto!!

IL MOMENTO DELLE POESIE Allegato 1

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  Diritto ad essere protetto da ogni tipo di violenza (Cenerentola) * Conversazione guidata, rielaborazione verbale di gruppo * Intervista circle-time, rielaborazione verbale individuale * Rielaborazioni grafiche-teatrali * Corrispondenza con Amnesty per adozione a distanza * Memorizzazione poesie e canzoni: “La marcia dei diritti”

Questa sezione di approfondimento continuerà l’anno prossimo, considerato che il tema della adozione a distanza deve essere affrontato con delicatezza e con molto tempo a disposizione; le famiglie con noi insegnanti ricercheranno sul territorio enti, associazioni, comunità adibite alla tutela delle madri e dei minori.

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Grazie

�  I BAMBINI, LE BAMBINE E LE LORO FAMIGLIE

�  IL PERSONALE DELLA SCUOLA E LE INSEGNANTI

�  ENTI LOCALI E ISTITUZIONALI

�  CENTRI EDUCATIVI/DIDATTICI

�  ASSOCIAZIONI E VOLONTARI.