SCHEMA PRINCIPALE. SCHEMA VUOTO Colori Primari Colori Secondari PALETTE COLORI.
I Colori dell'Alba febbraio 2014 n° 2
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Transcript of I Colori dell'Alba febbraio 2014 n° 2
Viaggio verso la metamorfosi:
Le Maschere
Il diabete
THE CUT SHOW
ORANGE/UNIQUE
IAC NAPOLI 2014
2 | L’edi tor ia le | Febbraio 2014
I COLORI DELL’ALBA
MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’
ATTUALITA’ - EVENTI
N° 2 - Anno 1 - Febbraio 2014
Direttore Responsabile
Gennaro Coppola
Redazione:
Raffaella Salfi, Annamaria Terliati, Angela Papa, Dario D’Alema, Laura Santoro, MJR, Marco Gambardella, Marianna Paduano, Raffaele Coppola, Francesco Di Lorenzo, Tina Piccolo, Francesco Amoretto e Marianna Pilato.
Graphic Design:
Marco Gambardella
SEDE AMMINISTRATIVA
CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI
“L’ALBA”
Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA
80040 - NAPOLI
Info: [email protected]
L’EDITORIALE
Carissimi, ecco il secondo numero del mensile “I Colori dell’Alba” che si apre questo
mese, con un dossier interessante della nostra Raffaela Salzi sul giorno della memoria.
Angela Papa si occupa, nel suo spazio dedicato al Make Up, della storia delle maschere,
proprio in vista del prossimo carnevale 2014. L’evento del mese, curato dall’inviata An-
namaria Terliati, ci porta in tre diversi eventi artistici. Frida Kalho è invece, la protagoni-
sta di una mostra interessantissima che Laura Santoro ci descrive nella sua rubrica d’arte.
Questo e molto altro ancora nei tanti colori che animano questo magazine, che mi auguro
vi possa piacere nelle sue modifiche grafiche e nei suoi articoli sempre nuovi. Vi ricordo,
in ultimo, che le proposte d’articolo sono da inviare all’indirizzo e-mail:
Vi abbraccio
Il Direttore
Gennaro Coppola
Pag. 4 | I l G iorno de l la Memor ia
Pag. 6 | I Mi t i
Pag. 8 | Eventi
Pag. 11 | La Foto del Mese
Pag. 12 | Make Up
Pag. 14 | Salute & Benessere
Pag. 17 | Oscar 2014
Pag. 18 | Frida Kahlo
Pag. 20 | Musica
Pag. 22 | Cinema
Pag. 24 | Amici An imali
Pag. 26 | Sanremo 2014
Pag. 28 | Premio G inestra
Pag. 30 | Almanacco B is lacco
Pag. 31 | Poesia Del Mese
Pag. 32 | Su i l S ipar io
Pag. 34 | Bet ty Naples
Febbraio 2014 | Sommario| 3
Serve davvero un giorno per
risvegliare le coscienze?
A bbiamo celebrato il Giorno Della Memo-
ria. Ma il nostro è davvero un mondo che
ha il vizio di ricordare? Spesso questi giorni
deputati alla celebrazione di un evento così
totalizzante per l’esistenza dell’umanità, nel
suo svolgimento perpetuo ed infinito, sembra-
no un’offesa al dolore, più che un accorato
raccoglimento intorno al Ricordo. Serve dav-
vero un giorno per risvegliare le coscienze?
No, non è sterile polemica in un momento in
cui tutti parlano del medesimo argomento.
Perché c’è gente che se lo chiede. Io me lo
chiedo. Me lo chiedo da incosciente e da sme-
morata, poiché è ovvio che ogni giorno non si
può riflettere sull’accaduto; ovvio che non ci
passa per la testa il dubbio sull’atrocità del ge-
sto. Sappiamo come si sono svolti i fatti, co-
nosciamo il dramma. Anche se, per nostra for-
tuna, non ne siamo stati spettatori. Siamo solo
dei lettori di resti, lettori di sguardi, ascoltatori
di storie su cui abbiamo versato lacrime, al cui
cospetto abbiamo abbassato il capo per vergo-
gna. Vergogna del genere a cui apparteniamo.
Un genere, umano, che ancora conserva i ger-
mi virali di una epidemia. A cosa serve un
giorno della memoria se questa nostra razza
non ha imparato l’essenzialità? A cosa serve
l’indignazione se questi avvenimenti che ci
fanno inorridire e che hanno segnato indelebil-
mente la nostra storia continuano a ripetersi ?
Il genere umano non ha imparato granché dal-
la propria vergogna storica e non sono solo le
proporzioni ad evidenziare massacri che ancor
prima dell’Olocausto hanno fatto scrivere pa-
gine d’orrore a documentare l’incapacità
dell’essere umano di essere umano. Non c’è
differenza tra la testimonianza riportata dal
libro ‘’chi vuole vedere la mamma faccia un
passo avanti.’’ di Maria Pia Bernicchia, in cui
si racconta la vicenda di 20 bambini ammaz-
zati dai nazisti dopo essere stati usati come
cavie da esperimento in una scuola di Ambur-
4 | I l Giorno de l la Memoria | Febbraio 2014
go, e la fotografia della piccola Israa al Ma-
sri, morta di fame in un campo profughi di
Damasco, assediato dai lealisti, pochi giorni
fa. Si tratta in ogni caso di una metodologia
di morte. Consenziente, volontaria, studiata a
tavolino dai signori della Guerra. Non ho
usato una lettera maiuscola per dare impor-
tanza alla parola ma perché voglio metterla in
evidenza simbolica accanto alla parola Me-
moria. Memoria è la funzione del nostro Io
pensante ed emotivo che ci porta a riflettere e
a rivivere fatti o emozioni già accadute. La
Guerra è un evento sociale e politico che
consiste nel confronto armato fra due o più
soggetti Collettivi. Il termine “Guerra” deri-
va dalla parola werran dell'alto tedesco anti-
co, che significa “mischia”. Forse questo
vuol dire che l’uomo, nel branco, è istinto e
distruzione ma, nell’intimo della propria co-
scienza, può essere riflessione. Purtroppo,
Ricordare, è un’azione che si compie sull’ac-
caduto e Distruggere è un’azione che si svol-
ge in un presente reiterato che non si può ri-
costruire con la Memoria. Proviamo ad impa-
rare a non aver bisogno di questi giorni o au-
guriamoci di essere in grado di averne uno
che ci ricordi una Gloria, un Vanto da esibire
nei nostri libri sui banchi di scuola di un futu-
ro migliore.
Febbraio 2014 | I l Giorno del la Memoria| 5
6 | I Mit i | Febbraio 2014
FREDDIE MERCURY
F arrokh Bulsara, meglio conosciuto come
Freddie Mercury, è stato il più grande can-
tante rock di tutti i tempi. Nato a Stone Town,
Zanzibar, Tanzania il 5 settembre 1946, figlio
di Jer e Bomi Bulsara, divenne studente presso
la Saint Peter’s Boarding School a Panchagani
(Bombay), gli piaceva molto disegnare e prati-
care sport: fu infatti un abile velocista e un di-
screto pugile, successivamente svolse anche
altre discipline sportive come hockey su ghiac-
cio, il cricket e il tennis da tavolo. Ma la sua
passione più grande fu la musica, iniziò infatti
a suonare il pianoforte e fece anche parte del
coro nella scuola che frequentava, e nel 1958,
nacquero gli Hectics, dei quali Freddie era il
pianista.
Nel 1964 Freddie insieme alla sua famiglia si
trasferisce in Inghilterra, dove lì inizia a soddi-
sfare un’altra delle sue tante passioni, ovvero
l’arte, infatti dopo due anni si iscrive alla scuo-
la d’arte di Ealing e i suoi studi in illustrazione,
grafica e design sono accompagnati dalla pas-
sione per Jimi Hendrix e per il suo idolo: John
Lennon. Il suo gruppo preferito è The Jack-
sons. In questo periodo conosce Tim Staffell,
bassista e cantante degli Smile, alla quale ne
fanno parte Roger Taylor alla batteria e Brian
May alla chitarra. Conosce anche Cris Smith
con il quale incomincia a scrivere canzoni.
Successivamente inizia a far parte a varie band
come gli Ibex e Sour Milk Sea dove quest’ulti-
mi avendo sentito la sua voce ne rimasero im-
pressionati e decidono di partire per Oxford per
dei concerti. Subito dopo Tim Staffell lascia gli
Smile per poi far parte di un’altra band e Roger
Taylor decide così di sostituirlo con il nostro
Freddie Mercury che da allora divenne il suo
nome d’arte in onore di Mercurio, il messagge-
ro degli Dei. Conosce e si innamora di Mary
Austin con la quale convivrà per sei anni. Nel
1971 Freddie accoglie nel gruppo John Deacon
come bassista, che divenne una scelta impor-
tante per la crescita ed il successo del gruppo.
Freddie Mercury sul palco incantava il pubbli-
co con la sua voce e le sue canzoni, tanto da
essere al centro dell’attenzione dai suoi fan e
dai media, mostrandosi al pubblico con un look
detto “Clone” con capelli corti e baffi, ma al di
fuori di tutto questo lui era una persone molto
timida e riservata.
I MITI
In Foto: FREDDIE MERCURY
Nel 1983, Mentre i Queen erano in tour negli
Stati Uniti, Freddie Mercury era ad Encino in
California, per registrare nello studio degli
Jackson tre canzoni assieme ad un altro idolo
della musica pop, ovvero Michael Jackson. Le
canzoni si chiamavano There must be more to
life than this, State of shock e Victory. Le reg-
istrazioni durarono sei ore ed il produttore dei
Queen, ovvero Jim "Miami" Beach, raccontava
di Freddie che registrava le canzoni con un la-
ma in studio e la cosa non gli piacque molto,
tanto che Jim racconta di aver ricevuto una te-
lefonata di Freddie il quale gli disse “Miami,
caro, devi farmi uscire di qui. Sto registrando
con un lama… ne ho abbastanza e voglio an-
darmene”.
Nel 1985 Freddie sentiva il bisogno di fare
qualcosa che sentiva solo sua, abbandona i
Queen, anche se per un breve periodo e nel 29
Aprile dello stesso anno pubblica il suo album
da solista “Mr. Bad Guy”, dove possiamo
ascoltare canzoni come Made in Heaven, I was
born to love you, Living on my own, e Mr. Bad
Guy che da appunto il titolo all’album.
Nel 1986 ritorna con i Queen dove lavorano
all’album “A kind of magic” e successivamen-
te girano un video musicale “I want to break
free” dove vediamo un Freddie Mercury e il
resto della band travestiti da donne smentendo
però l’appartenenza omosessuale del video di-
cendo: “Ma il travestimento del video di “I
Want to Break Free” non è affatto una dichia-
razione di appartenenza gay. Se avessi fatto
una cosa del genere, la gente si sarebbe messa
a sbadigliare. Mio Dio, guarda Freddie che
dice di essere gay perché è una cosa di moda.”
Nel 1987 esce Barcelona dove duetta con la
soprano Montserrat Caballé, disco che unisce il
rock con l’opera. La title-track diventa inno
ufficiale dei giochi olimpici di Barcellona
1992.
Scoperto di essere malato di AIDS decide di
non fare più concerti e di non diffondere la no-
tizia della sua malattia tenendola segreta anche
tra i componenti della sua band, ma non per
questo decide di abbandonare la musica, infatti
dall’Inghilterra decide di trasferirsi in Svizzera
a Montreux, dove incise nel suo appartamento
le canzoni più belle dei Queen, tra queste ricor-
diamo la sua “These are the days of our lives”
dall’album “Innuendo” suo ultimo album con i
Queen, dove lo vediamo dimagrito e senza più
i suoi baffi.
Pochi mesi prima di morire decide di rientrare
in Inghilterra per stare vicino alla sua famiglia,
e 24 ore prima di morire si diffuse la notizia
della sua malattia. Alle 18:48 di domenica 24
novembre 1991 Freddie muore nella sua casa
ed il suo corpo cremato viene conservato dalla
famiglia. Il suo funerale ebbe luogo in forma
privata secondo le usanze zoroastriane.
L’anno successivo alla sua morte viene svolto
un concerto in suo onore, il “FREDDIE MER-
CURY TRIBUTE CONCERT” e a Montreux
venne costruita una sua statua che si affaccia
sul lago. Nello stesso anno, ovvero nel 1992,
esce una raccolta dei suoi più grandi successi
da singolo, il “Freddie Mercury Album”.
Dopo 8 anni, nel 2000, esce il “Freddie Mercu-
ry Solo Collection”, un box-set contenente 10
CD e 2 DVD: The Untold Story e The Video
Collection; il primo è un documentario sulla
vita di Freddie, il secondo è una raccolta dei
suoi video.
Il 4 Settembre 2006, per onorare quello che sa-
rebbe stato il suo 60° compleanno,viene pub-
blicata un’altra raccolta “Lover of Life, Singer
of Songs - The Very Best of Freddie Mercury
Solo”, con 2 CD e 2 DVD.
Il suo corpo magari non c’è più ma la sua ani-
ma, la sua voce e le sue canzoni vivranno per
sempre. Grazie Freddie.
Febbraio 2014 | I Mit i | 7
EVENTI
TRE EVENTI ARTISTICI:
THE CUT SHOW
ORANGE/UNIQUE
IAC NAPOLI 2014
L ’anno è iniziato all’insegna dell’arte. Infatti
è stato inaugurata proprio il 1° Gennaio
2014 la mostra fotografica dell’architetto Da-
niele Galdiero in collaborazione con l’artista e
compagna di vita Rita Esposito. La mostra si è
svolta al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) in
via de mille e fino al 15 Gennaio. L’artista ha
esposto una trentina di fotografie scelte tra le
centinaia di scatti effettuati per quest’evento:
The cut show era già stato presentato all’estero
ed in varie città tra cui Barcellona e poi, final-
mente, approdato anche a Napoli proprio ad
inizio del nuovo anno. Il viaggio emozionale
che l’artista ha proposto al suo pubblico attra-
verso il suo obiettivo ha raggiunto il suo culmi-
ne il giorno 11 Gennaio, giornata in cui ero
presente personalmente e proprio quando si è
svolta la “cerimonia” del CUT , ovvero il
“taglio” di un pezzettino di ogni opera in for-
mato 10x15 cm scelta dal pubblico, “donata” e
firmata dallo stesso artista. Naturalmente il ta-
glio non è stato eseguito sulle opere fotografi-
che originali che, invece, erano state ordinate
nella saletta interna, ma veniva effettuato su di
8 | Eventi | Febbraio 2014
un nastro frame dove le stesse erano state ri-
prodotte. E’ stato proprio il cerimoniale del
“taglio” in se che ha permesso a noi pubblico
di immergerci ancor più nelle opere di Galdie-
ro, di “viaggiare” con lui anche se virtualmen-
te, di “creare” attraverso il taglio e al contempo
lasciare, ognuno di noi, le nostre proprie emo-
zioni scritte su pezzi di carta colorati ed appun-
tati ad una parete appositamente allestita per
l’occasione.
Il secondo evento a cui ho partecipato attiva-
mente, presentando anche una mia opera, è
quello dedicato all’Orange organizzato dalla
galleria LineadarteOfficinaCreativa a Napoli
in via Raimondo de Sangro di Sansevero e
inaugurato il 6 Gennaio 2014 fino al 25 dello
stesso mese. Tale mostra è la prima di cinque
cicli Unique, dedicati a cinque colori differenti
che ne contraddistinguono il tema ed a cui de-
vono attenersi le opere presentate. In questo
caso si è trattato del colore “arancione” presen-
te nella prosecuzione dei quadri con tale tonali-
tà prevalente fino ad arrivare al gustoso buffet
a tema, con le arance in bella mostra e le gusto-
sissime crostate sempre al gusto di arancia.
Inoltre a coronare il tutto si è svolta durante
l’evento, la simpatica performance dell’artista
Antonio Conte che munito di ombrellino aran-
cione e cravatta intonata dello stesso colore ac-
coglieva sorridente amici ed artisti facendosi
cosi fotografare accanto alle opere.
Il terzo evento a cui, pure ho partecipato in ma-
niera attiva presentando un’altra opera, è stato
il bellissimo incontro artistico IAC 2014, il pri-
mo di tre incontri, inaugurato a Napoli nelle
due giornate del 18 e 19 Gennaio 2014 al Tea-
tro Sala Capasso in via Minichini e che ha vi-
sto la partecipazione di numerose personalità
tra giovani artisti, scrittori e musicisti e perso-
nalità note del mondo dello spettacolo quali
l’attrice Marina Suma.
Così, appena entrati, ogni artista ha ricevuto un
numero della tombola, da lui scelto tra quelli
disponibili, che poi sarebbe stato estratto du-
rante le due serate. Infatti, una volta estratto
ognuno aveva un minuto a disposizione per ac-
comodarsi sul palco e raccontare di se e della
sua opera. Durante l’evento, di notevole impat-
to sono state le performance artistiche svolte
durante la serata del 18 Gennaio. La prima è
stata quella dell’artista Enzo Correnti e di Lu-
cia Longo, che hanno emozionato e divertito
allo stesso tempo attraverso le poesie lette dalla
Longo e le “carte” disseminate dal Correnti
Febbraio 2014 | Eventi| 9
sulla stessa Longo. L’artista ha poi coinvolto il
pubblico in un “incartamento globale” avvol-
gendo tutti i presenti con un rullo di carta con-
tinua di giornali. Poi c’è stata l’esibizione live
di pittura sul corpo di Veronica Bottigliero, che
ha effettuato un trucco sul corpo veramente
“impressionante” ed eseguito dinanzi a tutti i
presenti con grande maestria. Dopo è stata la
volta della “divertente”, “istrionica” e “ironica”
performance artistica dell’artista Scarlet Love-
joy in collaborazione con Antonio Conte, che
si sono dilettati in un duo rappresentato da Lo-
vejoy vestito di carte di giornali che rappresen-
tava la “notizia” che però veniva “insabbiata”
dal Conte con sabbia vera. L’esibizione si è,
poi, conclusa con la notizia che “calpestava” il
Conte disteso per terra.
Altre esibizioni si sono poi susseguite con la
musica dei Be Quiet Blues Rock Band formata
da Valeria Polly Ferronetti (anche curatrice in-
sieme ad altri artisti dell’evento), Panarello,
Carpentieri e D’Angelo. Ma la più forte e di
grande impatto emozionale è stata senza dub-
bio la performance dell’artista Murat Onol con
“Lacrime di fuoco” esibendosi all’esterno del
Teatro. L’artista ha disposto per terra una serie
di quadrati di alluminio su cui poi ha poggiato
dei pacchetti di sale e con questi ha scritto su
ciascuno una lettera componendo la parola
“arte”. Dopodiché ha provveduto a bruciare il
sale con il fuoco “rigeneratore”, accompagnan-
do il tutto con un bellissimo e suggestivo can-
to/preghiera.
Da cio a cui ho assistito e partecipato personal-
mente posso affermare che tutti e tre gli eventi
sono stati dei “veri” successi, non solo per le
idee innovative con cui sono stati curati e svi-
luppati, ma per il senso di appartenenza, amici-
zia, comunione ed accoglienza che hanno
istaurato e che ha visto coinvolti artista e pub-
blico, opera e fruitore, valori che oggi sono dif-
ficili da ritrovare e che grazie a questi eventi
artistici sono, invece, stati riscoperti.
10 | Eventi | Febbraio 2014
In Foto: DOMENICO VUOLO
© Photography Art
IL VIAGGIO VERSO LA
METAMORFOSI: LE MASCHERE
L a storia delle maschere ha origini molto
lontane. Fin di tempi del paleolitico le ma-
schere venivano usate sia per riti religiosi che
magici; ciò permetteva secondo la credenza di
scacciare gli spiriti maligni.
In Africa ancora oggi vengono utilizzate da al-
cune tribù nei riti propiziatori. Alcune tribù ol-
tre a maschere propiziatorie utilizzano anche
maschere da guerra con il compito di intimorire
l'avversario.
Vi sono altre civiltà che anticamente usavano
le maschere nelle guerre come i Greci.
Nel medioevo si diffuse presto in tutta l'Europa
l'uso di fare delle feste in maschera. Durante il
carnevale medioevale mascherandosi si aveva
la possibilità di poter diventare altre persone,
come ad esempio il ricco si poteva mascherare
da povero e in questo modo poteva permettersi
dia vere degli atteggiamenti non concessagli
nella vita quotidiana, e così accadeva per il po-
vero che si mascherava da ricco.
La città in cui si diffuse di più questo metodo
di feste fu il carnevale di Venezia. Utilizzavano
maschere e travestimenti per ogni avvenimento
importante. Verso la fine del XV secolo in Ita-
lia si diffuse la “commedia dell'Arte”; utilizza-
va le maschere per ricoprire lo stesso nome e
personaggio, lo stesso costume, trucco o ma-
schera, lo stesso linguaggio e soprattutto lo
stesso carattere.
Alcuni di questi personaggi che si diffusero in
tutta Europa diventando famosi furono Arlec-
MAKE UP
12 | Make Up | Febbraio 2014
chino, Balanzone e Colombina. Nel XVII seco-
lo si assiste ad un ridimensionamento di questi
personaggi ed ai loro ruoli grotteschi.
Scomparendo del tutto dalle scene, le maschere
sono sopravvissute solo nelle feste e nelle ma-
scherate di carnevale. Il loro scopo di oggi è
portare allegria.
Dopo questo piccolo riassunto storico iniziamo
a viaggiare nella metamorfosi del proprio “io”.
Nella vita ci sono molti ruoli che una persona
può assumere; diventa divertente lasciarsi an-
dare a questo gioco. Le maschere possono esse-
re diverse, si può decidere di indossare quella
della felicità o della tristezza; l'importante è
essere consapevoli che nel momento in cui de-
cidiamo di riporla, ritorniamo ad essere noi
stessi.
Giocare a dipingersi la faccia è spesso un'attivi-
tà che amano fare i bambini, ed è proprio da
loro che dovremmo prendere esempio. Hanno
il coraggio di voler fare e di pensare senza ave-
re paura di osare e senza barriere mentali.
Un pennello, due colori e la voglia di lasciarsi
andare in questo viaggio. Anche il semplice
gesto di regalarsi un make-up quotidiano può
essere un esempio di cambio di personalità; a
volte ci fa sentire più coraggiosi, sexy ed im-
portanti.
“Ogni giorno mi regalo una nuova maschera e
la sera quando la ripongo nel cassetto, so di
aver ripreso il mio io tra le mani”.
Come ai bambini piace sporcarsi la faccia, così
a noi donne piace truccarci per apparire ogni
giorno più belle; in fondo è lo stesso gioco di
colori.
Il make-up ti dà la possibilità di nasconderti
dietro ad una maschera senza portarne una, ti
da la possibilità di trasformarti in qualcos'altro
pur rimanendo te stessa..
Le epoche sono passate e ne passeranno tante
altre ma il make-up continua e continuerà ad
essere il simbolo sociale e la donna è il suo
simbolo.
Ora vi lascio, la mia metamorfosi è in corso.
Febbraio 2014 | Make Up | 13
14 | Salute & Benessere | Febbraio 2014
SALUTE & BENESSERE
Il Diabete - Patologia sociale del millennio
I l diabete riunisce un gruppo di malattie do-
vute ad un’alterazione del metabolismo dei
carboidrati, dei lipidi e delle proteine provocata
da disordini della secrezione e/o dell’azione
dell’insulina. La principale funzione dell’insu-
lina, “ormone prodotto dalle cellule beta del
pancreas”, è quella di abbassare i livelli di glu-
cosio nel sangue, quando è alto, attraverso di-
versi processi metabolici: ecco perché queste
patologie sono caratterizzate da un aumento
cronico di glucosio nel sangue (iperglicemia).
VALORI GLICEMICI
Il range di normalità della glicemia a digiuno è
tra 70 a 109mg/dl; da 110 a 125 abbiamo un’al-
terata glicemia a digiuno “IFG”, mentre da 126
in poi, misurata in più occasioni, parliamo di
diabete. Questi valori di glicemia sono intesi
con la misurazione nel siero dopo prelievo ve-
noso perché nel sangue capillare preso sui pol-
pastrelli, sul lobo dell’orecchio ecc, misurato
con strisce reattive, andrebbe aggiunto un 5-
15%; però oggi molti glucometri presentano
già un fattore di correzione incorporato. Un al-
tro esame utile per confermare la diagnosi è
l’OGTT che consiste nel somministrare un ca-
rico orale di glucosio (75-100g) dopo di che si
effettua un prelievo a tempo
0,30,60,120minuti, per valutare l’andamento
della glicemia post-prandiale; generalmente a
quest’esame viene associato l’insulinemia. Il
60-80% dei diabetici muore per complicanze
cardiologiche quindi intervenendo in questo
senso si può ridurre l’ impatto sociale, clinico
ed economico della malattia. Altre complican-
ze sono quelle neurologiche con neuropatia pe-
riferica sensitivo-motoria o autonomica. Non
Febbraio 2014 | Salute & Benessere | 15
dimentichiamo il piede diabetico che ancora
oggi rappresenta la prima causa di amputazione
non traumatica.
LE PROBLEMATICHE
Le condizioni associate al diabete sono malat-
tie cutanee di vario tipo, odontoiatriche, osteo-
penia, ipertensione, depressione e disfunzioni
sessuali. I disturbi sessuali negli uomini si ma-
nifestano con disfunzione erettile (incapacità di
avere e/o mantenere un’erezione adeguata), bi-
sogna parlarne col proprio medico perché sono
risolvibili con trattamenti vari. Nelle donne co-
me negli uomini tali problemi possono essere
di natura fisica, psicologica o associata a far-
maci e si manifestano con riduzione/perdita del
desiderio o dolore durante il coito dovuto a ri-
duzione degli ormoni estrogeni i quali influi-
scono sul processo di lubrificazione oppure do-
vuto a infezioni vaginali favorite dal diabete.
Gli aspetti sociali del diabete che hanno impat-
to sulla vita del paziente sono caratterizzati ge-
neralmente da una prima fase di rabbia ed an-
goscia e da una seconda di adattamento alla
patologia cronica caratterizzata da autogestio-
ne, autocura con autocontrollo della glicemia
cambiando stile di vita con alimentazione e
sport.
L’ALIMENTAZIONE
Un’alimentazione sana ed equilibrata è, infatti,
necessaria per ottenere un compenso glicemico
stabile e un normale assetto lipidico. La dieta
deve essere ipocalorica, ipoglucidica, riducen-
do al minimo gli zuccheri semplici, ipolipidica
e iposodica, utile anche aumentare il consumo
di fibre idrosolubili che rallentano l' assorbi-
mento di glucosio a livello intestinale. Poi ab-
biamo alimenti a medio indice glicemico
(ananas, arancia, pasta, meglio se spaghetti e
pasta grande al dente, uva, pane di segale, cioc-
colata fondente superiore all' 85% di cacao).
L'IG dei cibi varia anche a seconda delle cottu-
ra, della varietà botanica, della maturazione,
dell' interferenza con altri nutrienti come grassi
e proteine e della manipolazione tecnologica.
Fare attenzione alle false credenze come far
uso di bibite, biscotti e caramelle senza zucche-
ro e pensare di esagerare con lo zucchero di
canna ed il miele tanto sono naturali. Anche il
solo esercizio fisico aerobico (nuoto, corsa, bi-
ci ecc.), per una durata di 30 min al giorno, au-
menta la sensibilità dell’insulina e riduce il ri-
schio di complicanze cardiovascolari.
PROSPETTIVE E PREVENZIONI
Prospettive future nella cura del diabete, visto
anche il nesso con le incretine (ormoni ga-
strointestinali), sono nuove terapie come la
somministrazione di insulina per via nasale,
orale, terapia genetica, trapianto di cellule beta
del pancreas e nuove insule già in via di speri-
mentazione. L’ insorgenza generalmente è do-
po i 30 anni però lo stile di vita sedentario di
molti adolescenti sta facendo scendere questa
età. Il diabete tipo 2, con le sue complicanze, è
in continuo aumento soprattutto a causa dell’
obesità e della sedentarietà, tale da indurre gli
esperti a parlare di epidemia mondiale di diabe-
te. Indagini mirate forniscono % di prevalenza
stimate intorno al 6-11% della popolazione. In
Italia i costi del diabete sono in media 2800 eu-
ro/paziente/anno, quindi 10 mld/anno. L’ OMS
prevede che la frequenza del diabete2 raddop-
pierà nel 2025. La prevenzione primaria del
diabete ha lo scopo di identificare soggetti con
fattori di rischio ed educarli nel cambiare lo
stile di vita riducendo il rischio di ammalarsi;
la secondaria prevede la diagnosi precoce e la
prevenzione delle complicanze visto che un no-
tevole numero di diabetici lo scopre solo dopo
le complicanze, ed il trattamento precoce visto
che abbiamo una buona cura e il trattamento
precoce migliora e previene il decorso della
malattie e delle complicanze. Il diabete2 insie-
me all’ obesità nel mondo, definita dall’OMS,
globesità e alla depressione, sono vere e pro-
prie epidemie mondiali e causa e concausa di
tante altre malattie. E’ fondamentale l’impegno
della Sanità Pubblica e di tutti i professionisti
sanitari informando, educando dei benefici,
motivando così l’ autogestione della patologia
anche spiegando che è una delle poche patolo-
gie la cui stabilità dipende molto dal paziente.
Dal diabete non si guarisce, ma si può curare
benissimo tenendolo compensato evitando così
le complicanze, garantendo una buona qualità
di vita al diabetico senza rinunciare a nessuno
dei piaceri della vita.
16 | Salute & Benessere | Febbraio 2014
OSCAR 2014
Febbraio 2014 | Oscar 2014 | 17
D a 86 edizioni gli Oscar sono l’evento ci-
nematografico più glamour dell’anno. E
come ogni anno c’è chi salta di gioia e chi si
mangia le mani per non essere entrato nelle fa-
mose cinquine. Il 2014 resterà nel segno dell’I-
talia, peccato per La vita di Adele di Kechiche
che non è riuscito ad entrare nella categoria del
nostro Sorrentino per cavilli tempistici dovuti
alle regole dell’Academy. Il regista franco-
tunisino e le bravissime interpreti si terranno
ancor più stretta la Palma d’Oro conquistata lo
scorso anno. Anche A proposito di Davis dei
fratelli Coen, osannato a Cannes, è stato snob-
bato dai giurati degli Oscar. Si deve acconten-
tare di candidature minori. E Daniel Brühl? Il
Niki Lauda di Rush non si è classificato tra i
migliori attori, così come Joaquin Phoenix ro-
mantico in Her, Robert Redford solitario in All
is Lost e Tom Hanks strabiliante in Captain
Phillips e Saving Mr. Banks. Anche Emma
Thompson e Oprah Winfrey sono state dimen-
ticate: la prima veste i panni di Pamela Travers
(autrice di Mary Poppins) in Saving Mr. Banks,
la seconda è la moglie alcolizzata del maggior-
domo in The Butler. Niente da fare nemmeno
per Man of Steel e Monster Unversity esclusi
nelle rispettive categorie: «Effetti visivi» e
«Film d’animazione». Capita anche ai migliori!
Hitchcock ad esempio non ha mai ricevuto la
statuetta per la regia.
Mai come quest'anno i Golden Globes hanno
giocato il ruolo di "termometro" pre-Oscar. Li-
ste alla mano, ovviamente, a spiccare sono i
due grandi colossi cinematografici dell'anno
scorso: American Hustle e Gravity (con dieci
nomination a testa). Il film di David O.Russell
si porta a casa una nomination in tutte le cate-
gorie che "contano" facendo un cinque su cin-
que su Miglior Film, Miglior Regia, Miglior
Attore e Attrice Protagonista e non protagoni-
sta. Segue con nove nomination 12 anni schia-
vo di Steve McQueen. Grande sorpresa per Ne-
braska, film di Alexander Payne che a questi
Academy arriva comunque con più di una frec-
cia al suo arco. E se i Coen rimangono a bocca
asciutta con il loro Inside Llewyn Davis, Spike
Jonze vede il suo Her entrare in concorso tra i
migliori film.
Emozioni, quindi, per l'Italia e per Paolo Sor-
rentino che, dopo aver trionfato ai Golden Glo-
bes, ora si trova nella cinquina finale in concor-
so per la statuetta come Miglior Film Straniero
con il suo La Grande Bellezza. E il sogno hol-
lywoodiano per l'Italia continua. Se Paolo Sor-
rentino dovesse vincere, saremmo primi per
numero di statuette conquistate come miglior
film straniero. Aspettiamo con trepidazione la
notte degli Oscar il 2 marzo prossimo. (fonti
internet)
ARTE:
FRIDA KAHLO
D al 20 marzo al 13 luglio alle Scuderie del
Quirinale una grande mostra sull'artista
messicana di Frida Kahlo (1907-1954), simbo-
lo dell'avanguardia artistica e dell'esuberanza
della cultura messicana del Novecento.
Non vi è dubbio che il mito formatosi attorno
alla figura e all'opera di Frida Kahlo (1907-
1954) abbia ormai assunto una dimensione
globale; icona indiscussa della cultura messi-
cana novecentesca, venerata anticipatrice del
movimento femminista, marchio di culto del
merchandising universale, seducente soggetto
del cinema hollywoodiano, Frida Kahlo si of-
fre alla cultura contemporanea attraverso un
inestricabile legame arte-vita tra i più affasci-
nanti nella storia del XX secolo. Eppure i suoi
dipinti non sono soltanto lo specchio della sua
vicenda biografica, segnata a fuoco dalle in-
giurie fisiche e psichiche subite nel terribile
incidente in cui fu coinvolta all'età di 17 anni.
La sua arte si fonde con la storia e lo spirito
del mondo a lei contemporaneo, riflettendo le
trasformazioni sociali e culturali che portarono
alla Rivoluzione messicana e che ad essa se-
guirono.
Fu proprio lo spirito rivoluzionario che portò
alla rivalutazione del passato indigeno e delle
tradizioni folkloriche, intesi come insopprimi-
bili codici identitari generatori di un'inedita
fusione tra l'espressione del sé e il linguaggio,
l'immaginario, i colori e i simboli della cultura
popolare messicana. Allo stesso tempo Frida è
un'espressione dell'avanguardia artistica e
dell'esuberanza culturale del suo tempo e lo
studio della sua opera permette di intersecare
le traiettorie di tutti i principali movimenti cul-
turali internazionali che attraversarono il Mes-
sico del suo tempo: dal Pauperismo rivoluzio-
nario all'Estridentismo, dal Surrealismo a
quello che decenni più tardi avrebbe preso il
nome di Realismo magico.
La mostra intende riunire attorno ad un corpus
unico capolavori assoluti provenienti dai prin-
cipali nuclei collezionistici, opere chiave ap-
partenenti ad altre raccolte pubbliche e private
in Messico, Stati Uniti, Europa. Completa il
progetto, una selezione dei ritratti fotografici
dell'artista, tra cui quelli realizzati da Nickolas
Muray negli anni quaranta, indispensabile
quanto suggestivo complemento all'arte di Fri-
da Kahlo sotto il profilo della codificazione
iconografica del personaggio. Se infatti la mo-
stra intende presentare e approfondire la pro-
duzione artistica di Frida Kahlo nella sua evo-
luzione, dagli esordi ancora debitori della
Nuova Oggettività e del Realismo magico alla
riproposizione dell'arte folklorica e ancestrale,
dai riflessi del realismo americano degli anni
venti e trenta (Edward Hopper, Charles Shee-
ler, Georgia O'Keefe) alle componenti ideolo-
gico-politiche ispirate dal muralismo messica-
no (Rivera, Orozco), è il tema dell'autorappre-
sentazione a prevalere in questo progetto di
mostra, sia in rispetto del peso numerico che il
genere "autoritratto" assume nella produzione
complessiva dell'artista, sia - e soprattutto -
per lo specialissimo significato che esso ha
18 | Frida Kahlo | Febbraio 2014
In Foto: Frida Kahlo, autoritratto con collana di spine. (1940)
Febbraio 2014 | Fr ida Kahlo | 19
rappresentato nella trasmissione dei valori ico-
nografici, psicologici e culturali propri del
"mito Frida".
La progettazione della mostra e del catalogo è
affidata alla cura di Helga Prignitz-Poda, ac-
creditata specialista dell'opera di Frida Kahlo,
autrice con Salomon Grimberg e Andrea Ket-
tenmann del catalogo ragionato dell'artista nel
1988.
MUSICA
ARTISTA EMERGENTE
Q uesto mese ci occupiamo di Domenico
Vuolo, classe 1989, è un' interprete di nuo-
va guardia. Nato a Napoli, fin da piccolo si è
appassionato alla musica in tutti i suoi generi.
Dopo aver intrapreso lo studio della disciplina,
il canto è diventato il suo mezzo di espressione
principale insieme al Teatro ed in particolare il
Musical.
Ospite in molti eventi musicali e finalista di
vari concorsi canori, vanta anche una esperien-
za musicale in Spagna.
Il 2011 vede l’uscita del disco “Aria Nueva –
Napolitana Tango” una compilation di Tanghi
inediti dove interpreta due brani “ Specchio
Vuoto” e “ E’ Creature / Los niños” un'espe-
rienza che ha dato vita ad una strada ricca di
tante soddisfazioni.
Nel 2013 nasce il singolo "Tango Cash". Nato
dalla collaborazione con il Cantautore Alfredo
del Grosso, il brano ha ricevuto tanti consensi
dalla critica e dal pubblico.
Nel Dicembre 2013, dopo la vittoria al Libere-
VociFestival di Giugliano, ha avuto la possibi-
lità di incidere un nuovo inedito scritto, arran-
giato e prodotto da Francesco Mennillo. Ecco
che nasce il suo secondo singolo "IO SONO
LA MUSICA” diventato un'iniziativa di so-
lidarietà → "IO SONO LA MUSICA PER
SOS SOSTENITORI SANTOBONO". Il ri-
cavato della vendita del singolo, acquistabile su
iTunes, sarà interamente utilizzato per la rea-
lizzazione di una nuova piattaforma che mette-
rà in collegamento i reparti di patologia neona-
tale e terapia intensiva neonatale dell’ospedale
Santobono di Napoli, diventando terza in Italia
in specializzazione e avanguardia e unica nel
Sud.
Dice di se:
“La musica per me è la più grande portatrice di
emozioni e sensazioni che esista. Ha la capaci-
tà di far sognare un singolo individuo o di ra-
dunare migliaia di persone, ma soprattutto rie-
sce a catturare e poi riproporre con un’armonia
o con una parola le nostre forze, le nostre debo-
lezze e i nostri sentimenti. E' qualcosa di
straordinariamente enfatico, dove appendere un
pò alla volta un pezzo della nostra vita, e come
se ad ogni nota, ad ogni suono ci donasse tanti
sfondi dove lasciare libera la nostra fantasia...
quel qualcosa che anche nei momenti peggiori
ti porta altrove, che ti spinge a credere ancora
in quello che fai”.
Insomma, non posso io dire se lui sia davvero
la Musica, ma di sicuro ce l'ha dentro…
20 | Musica | Febbraio 2014
In Foto: DOMENICO VUOLO
Febbraio 2014 | Musica | 21
. MONDOVISIONE
LIGABUE
. 20 THE GREATEST HITS
LAURA PAUSINI
. SONG BOOK VOL.1
MIKA
. MIDNIGHT MEMORIES
ONE DIRECTION
. SENZA PAURA
GIORGIA
22 | Cinema| Febbraio 2014
Febbraio 2014 | Cinema| 23
CINEMA
. Shadowhunters. Città di ossa
. Monsters University
. La grande bellezza (Blu-ray)
. I Puffi 2
. Pacific Rim
. Turbo
. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Il mare dei mostri
. Elysium
. Wolverine. L'immortale
. The Lone Ranger
Da non perdere
RoboCop
l'anno 2028 e il conglomerato multinazionale OmniCorp è al centro della tec-
nologia dei robot. I loro droni stanno vincendo le guerre americane in tutto il
mondo e ora vogliono portare questa tecnologia sulle porte di casa. Alex Mur-
phy (Kinnaman) è un marito amorevole, padre e buon poliziotto che fa del suo
meglio per arginare l'ondata di criminalità e la corruzione a Detroit. Dopo es-
ser stato gravemente ferito nella linea del dovere, la OmniCorp utilizza la sua
notevole conoscenza robotica per salvare la vita di Alex. Ritornerà per le stra-
de della sua amata città, con incredibili nuove abilità, ma con dei problemi
che un uomo normale non ha mai dovuto affrontare prima.
24 | Amici Animali| Febbraio 2014
LA SPECIE
L’ordine Testudines LINNAEUS, 1758 o Chelo
nia comprende rettili comunemente noti co-
me tartarughe o testuggini. Più precisamente
il termine tartaruga indica le tartarughe acqua-
tiche (siano esse d'acqua dolce – come ad
esempio gli Emydidae, con membranedi pelle
tra gli artigli – o marine – con arti trasformati
in pinne), carnivore e con carapace dal profilo
basso; mentre si di-
ce testuggine (dal latinotestudo) qualunque
specie sia adattata alla vita terrestre, erbivora,
con possenti artigli e con carapace
(generalmente) rialzato. Le tartarughe possono
essere di varie dimensioni: dai pochi centime-
tri ai 3 metri, e possono pesare fino a 750 chili.
Esse sono dotate di un guscio protettivo molto
resistente: la parte superiore di questa
"corazza" prende il nome di "carapace", mentre
la parte inferiore prende il nome di "piastrone".
Le tessere di carapace e piastrone sono chia-
mati scuti. Esistono diverse specie adattate per
diversi ambienti, per i fiumi e laghi (come
la Emys orbicularis), per i mari (come
la Caretta caretta) per la terra (come
la Testudo hermanni). Le specie acquatiche
sono onnivore, per lo più carnivore da giovani
e con la crescita preferiscono i vegetali, si ali-
mentano di pesce, lattuga, frutti di bosco (che
non fermentano a differenza degli altri frutti
durante la digestione), riescono a raggiungere
gli 8 km/h, mentre le terrestri sono più erbivore
con una dieta che varia dalla frutta ai cactus e
riescono a raggiungere a malapena i 100 m/h
(0,1 km/h, 3 cm/s).
Cura delle tartarughe d’acqua dolce
Non devi dare da mangiare finché non si sazia:
fai bene a pensare che mangi troppo perché di
sicuro è così! Le tartarughe d'acqua mangereb-
bero in continuazione ma nutrirle troppo le
porta all'obesità che comporta la morte (il gras-
so spinge contro il guscio, dall'interno). Devi
darle da mangiare una volta al giorno, una
quantità di cibo pari alla grandezza della sua
testa, perché di tali dimensioni è il suo stoma-
AMICI ANIMALI:
LE TARTARUGHE
Febbraio 2014 | Amici An imali| 25
co! Questo, almeno, è ciò che tutti gli esperti
consigliano, e io, seguendo sempre questo con-
siglio, ho visto le mie tarta crescere moltissi-
mo! Non farti incantare da loro, se fosse per
loro mangerebbero sempre!
- Le tartarughe non si affezionano nel vero sen-
so della parola: non provano empatia, ma solo
attaccamento dovuto al fatto che ci riconosco-
no come "quelli che portano il cibo". Molto ra-
ramente si affezionano all'essere umano, anche
perché sono rettili.
- Per distinguere il sesso devi aspettare i 12 cm
di lunghezza circa, prima non si può riconosce-
re. I maschi hanno unghie anteriori molto lun-
ghe, coda lunga e parte sotto del guscio conca-
va. Le femmine coda corta, unghie corte e par-
te sotto del guscio liscia e piatta.
- Per farle avere sempre un guscio sano e robu-
sto la cosa fondamentale è una dieta variata,
basata su pesce, verdure e ogni tanto degli stick
vitaminici che integrano ciò che la dieta in cat-
tività non può fornire. Una dieta basata su un
solo alimento (tipo gamberetti secchi, pessimo
alimento) le porta a gravi carenze vitaminiche e
alla morte. Inoltre per avere un guscio sempre
robusto e duro, lascia a mollo nell'acqua
dell'osso di seppia: lo puoi comprare nei negozi
di animali, è lo stesso per canarini. Lei lo rosic-
chierà assumendo enormi quantità di calcio,
che fanno indurire il guscio.
- Non le piace essere accarezzata sul carapace,
anche perchè lì hanno pochissime terminazioni
nervose e non se ne accorgono neanche. Inoltre
prendile poco in mano, per loro è fonte di
stress.
- Sicuramente all'inizio ha un po' di paura ma
col tempo si abituerà alla presenza degli esseri
umani, in particolare alla tua. Usare mangime
completo (bastoncini o palline) pochi gambe-
retti, insalata, osso di seppia (molto calcio per
il guscio), prosciutto cotto (poco) naturalmente
questi alimenti non devi darglieli tutti insieme,
ma a rotazione. Poi è molto importante che gli
fai prendere tanto sole, specialmente d'estate. A
lungo andare la tartaruga si fiderà di te, ti rico-
noscerà come fonte di cibo, ma dire che si affe-
ziona è una parola grossa. Per vedere se è ma-
schio o femmina devi aspettare almeno 3 anni.
La femmina è più grossa del maschio, ha le un-
ghia più corte e la coda più lunga; mentre il
maschio cresce di meno, ha le unghia più lun-
ghe e la coda più corta. Per il guscio devi dargli
l'osso di seppia, tanto sole, acqua pulita, e di
tanto in tanto lavaglielo col succo di limone
dopodichè la lasci al sole diretto per 10 min.
senza acqua, e poi eventualmente puoi lucidar-
lo con un po d'olio d'oliva. Non le piace essere
accarezzata sul carapace, ma alcuni sostengono
di si, quindi tu prova, se sta ferma è probabile
che gli piace, se scappa no. Dopo un po si abi-
tua alla presenza umana e non ha più paura,
anche se esistono esemplari più timidi che ci
mettono di più ad abituarsi.
26 | Sanremo 2014| Febbraio 2014
18 - 22 FEBBRAIO
CATEGORIA BIG
In gara 14, ognuno dei quali porterà due canzoni:
Arisa (Lentamente - Controvento)
Giusy Ferreri (L'amore possiede il bene - Ti porto a cena con me)
Noemi (Bagnati dal sole - Un uomo è un albero)
Antonella Ruggiero (Da lontano - Quando balliamo)
Cristiano De Andrè (Invisibili - Il cielo è vuoto)
Frankie Hi-Nrg (Pedala - Un uomo è vivo)
Raphael Gualazzi con the bloody Beetroots (Liberi o no - Tanto ci sei)
Giuliano Palma (Così lontano - Un bacio crudele)
Perturbazione (L'unica - L'Italia vista dal bar)
Francesco Renga (A un isolato da te - Vivendo adesso)
Ron (Un abbraccio unico - Sing in the rain)
Renzo Rubino (Ora - Per sempre e poi basta)
Francesco Sarcina (Nel tuo sorriso - In questa città)
Riccardo Sinigallia (Prima di andare via - Una rigenerazione)
CATEGORIA GIOVANI
Vede presenti otto nuove proposte:
Diodato (Babilonia)
Zibba (Senza di te)
Filippo Graziani (Le cose belle)
Vadim (La modernità)
Rocco Hunt (Nu juorno buono)
Bianca (Saprai)
De Niro (1969)
Veronica De Simone (Nuvole che passano).
28 | Premio G inestra | Febbraio 2014
A l l o s c o p o d i i n c e n t i v a r e l a p o e s i a i n o g n i s u a p i ù n o b i l e e s p r e s s i o n e
a r t i s t i c o / l e t t e r a r i a d e i s e n t i m e n t i ,
i l C e n t r o d i I n i z i a t i v e C u l t u r a l i L ’ A l b a d i M a s s a d i S o m m a ( N a ) ,
c o n l ’ a d e s i o n e d e l S a l o t t o A r t i s t i c o C u l t u r a l e T i n a P i c c o l o
d i P o m i g l i a n o D ’ A r c o
e c o n i l P a t r o c i n i o d e l C o m u n e d i M a s s a d i S o m m a ,
d e l C o m u n e d i S a n S e b a s t i a n o a l V e s u v i o
e d e l l ’ e n t e P a r c o N a z i o n a l e d e l V e s u v i o ,
p r o m u o v e l a
1 4 a e d i z i o n e d e l C o n c o r s o N a z i o n a l e d i p o e s i a
Regolamento
Art.1
Ogni concorrente può partecipare con un una poesia soltanto o per la categoria in lingua italiana o in vernacolo-dialetto, edita o inedita.
Il concorso è suddiviso in 4 sezioni:
“Caro poeta…” per poesie in lingua italiana
“Regalame na poesia…” per poesie in vernacolo-dialetto
Sez. Speciale “Giovani Talenti” per ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni
Sez. Speciale “Piccoli Poeti” per alunni delle scuole elementari
Sezione A
Si partecipa inviando una sola poesia a tema libero in lingua italiana, sia edita che inedita, max 35 versi in 6 copie chiaramente dattiloscritte di cui solo una corredata dei dati anagrafici (in mancanza della data di nascita previa esclusione dal concorso), indirizzo, numero telefonico e even-tuale E-mail. I poeti stranieri devono allegare ai propri elaborati la traduzione in lingua italiana.
Sezione B
Si partecipa inviando una sola poesia a tema libero in vernacolo-dialetto, sia edita che inedita, max 35 versi in 6 copie chiaramente dattiloscritte di cui solo una corredata dei dati anagrafici (in mancanza della data di nascita previa esclusione dal concorso), indirizzo, numero telefonico e eventuale E-mail.
Sezione Speciale C
È riservata esclusivamente ai ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni, si partecipa inviando una sola poesia, a tema libero e indipendentemen-te con elaborati sia in italiano che in vernacolo-dialetto, sia edite che inedite, max 25 versi, in 6 copie dattiloscritte di cui solo una corredata dei dati anagrafici (in mancanza della data di nascita previa esclusione dal concorso), indirizzo completo ed eventuale e-mail.
Sezione Speciale D
È riservata esclusivamente agli alunni delle scuole elementari, si partecipa inviando una sola poesia, a tema libero e indipendentemente con ela-borati sia in italiano che in vernacolo-dialetto, sia edite che inedite, max 20 versi, in 6 copie dattiloscritte di cui solo una corredata dei dati anagrafi-ci, indirizzo completo, scuola classe frequentata. Per questa sola categoria non è previsto il contributo di partecipazione.
Art.2
Le poesie, insieme al contributo di partecipazione fissato in euro 5,00 (per ogni singolo elaborato) va inviato a:
Centro L’Alba “PREMIO GINESTRA”
Sig. Armando Scarpato via Aldo Moro, 28 cap 80040 Massa di Somma (Na)
Febbraio 2014 | Premio Ginestra | 29
Art.3
Le opere, dovranno pervenire entro e non oltre il:
28 Febbraio 2014
Art.4
I nominativi della giuria, il cui operato è inappellabile e insindacabile, saranno resi noti il giorno della
premiazione che avverrà :
SABATO 12 Aprile 2014 alle ore 17.00
nell’Aula Consiliare del Comune di Massa di Somma (Na) via Veseri, 5
Art.5
Premi:
Il 1° classificato della sez. A e il 1° classificato della sez. B parteciperanno di diritto al premio finale, ovvero il “PREMIO GINESTRA”, decretan-do la vittoria della poesia più bella dell’edizione 2014. Il premio per il vincitore sarà offerto dall’artista napoletano Raffaele Coppola.
Art.6
Sarà inoltre assegnato un Premio Speciale della Critica, messo a disposizione dalla redazione giornalistica de “L’ORA VESUVIANA”.
Art.7
In occasione della cerimonia di premiazione é richiesta la presenza dei concorrenti che si sono classificati ai primi 3 posti di ogni sezione, e per i premiati con i Premi Speciali. Chi non potrà intervenire, potrà delegare per iscritto un suo rappresentante al ritiro del proprio Premio.
Art.8
Nessun Premio verrà spedito, ma se entro 10 giorni dalla data di premiazione non saranno ritirati, né personalmente, né con delega, si terranno automaticamente considerati di proprietà dell’Associazione stessa.
Art.9
Per tutti i testi inviati l’autore ne è personalmente responsabile di fronte alla legge in caso di plagio.
Art.10
La partecipazione al concorso comporta la piena accettazione di tutte le norme citate nel presente regolamento. I dati inviati saranno trattati secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996 e D.Lgs 30 giugno 2003 n.196.
Per info: tel. 081 5742409 – 081 5607723 oppure inviando una e-mail: [email protected]
Centro di Iniziative Culturali L’Alba
FEBBRAIO
SANTO DEL MESE
SAN TANA (protettore dei musicisti)
Nomi curiosi:
SCOLASTICA-MARITTINA-ARCIMBOLDO-CATERENELLA
Curiosità del mese:
IL ROSSO…e’ rosso!
Zodiaco:
QUESTO MESE E’ FORTUNATO CHI E’ NATO SOTTO IL SEGNO DI ZORRO
Compleanni VIP:
MIMI’ HAYUARA-QUI QUO QUA-PEPPINIELLO ‘O FRAVECATORE
Andiamo al CINEMA:
“COLPI DI CULO!” Genere: commedia all’italiana
Trama:
Film a 3 episodi dove si raccontano i mazzi rotti di 3 personaggi che già essendo mi-
lionari e benestanti vincono nell’ordine: SUPERENALOTTO, GRATTA E VINCI e
NA BULLETT…e che mazz, e sord chiammene e sord!
Raffaele Coppola
ALMANACCO BISLACCO
30 | Almanacco Bis lacco | Febbraio 2014
Febbraio 2014 | Poesia De l Mese| 31
POESIA DEL MESE
Vattenne
Io t'aggio vista comm'o sole e 'a luna,
l'arcobaleno doppo na tempesta,
'o culore d''o cielo a ogne staggione,
na musica 'e chitarra e mandulino,
ma mò vattenne ca nun me daie pace....
Suonno vestuto 'e tanta fantasia,
nun dà cchiù dulore 'a vita mia....
Sì nata 'nzieme a me, cu frennesia,
diciste 'a primma parola fatta 'e core,
chiagniste 'a primma lacrema d'ammore...
ma nun te voglio cchiù accussì,
lassame stà,nun voglio ccchiù sunnà.
Sta vita è 'ngrata e me fa dannà,
pirciò te prego vattenne a ccà,
nun me fa male cu sta fantasia....
Nun te voglio cchiù chiammà "POESIA"
Tina Piccolo
TINA PICCOLO E’ AMBASCIATRICE DELLA POESIA ITALIANA NEL MONDO-CRITICO
LETTERARIO E DI ARTI VISIVE. ATTUALMENTE E’ PRESIDENTE DEL “SALOTTO
CULTURALE TINA PICCOLO” DI POMIGLIANO D’ARCO (NA).
SU IL SIPARIO
OMEGA:
UNA COMPAGNIA TEATRALE DI
SUCCESSO
D avanti a un pubblico di giornalisti, attori,
registi e rappresentanti di altre compa-
gnie in cartellone e esponenti di Cultura e
Spettacolo e appassionati di Teatro, la Compa-
gnia Teatrale OMEGA di Cercola, ha ancora
fatto colpo grosso al suo terzo incontro nell’at-
tuale Stagione Teatrale 2013-2014. Il noto
Gruppo della illustre cittadina vesuviana, ha
dato ancora una volta testimonianza di saperci
fare sulle tavole di palcoscenico esprimendosi
in teatro di prosa. La Kermesse è avvenuta
presso l’Auditorium Teatro di Saviano in oc-
casione della decima Rassegna Teatrale
‘’PREMIO CARMINE MENSORIO’’. La
Compagnia, diretta dall’attore-regista France-
sco Amoretto, ha messo in scena la commedia
in due atti di Gaetano Di Maio -IL MORTO
STA BENE IN SALUTE- per la regia dello
stesso Amoretto. Con la Direzione-Gestione
del Dott. Giovanni Palladoro, il primo cittadi-
no Sindaco Dott. Carmine Sommese e Vice
Assessore alla Cultura-spettacolo Dott. Fran-
cesco Iovino, non hanno risparmiato parole di
elogio alla Compagnia ormai veterana per la
decima Rassegna. Il Regista (chiamato sul pal-
co) ha ricambiato per la straordinaria acco-
glienza.
Ma veniamo alla commedia: rappresentata per
la prima volta nel 1975 con grande successo
da Luisa Conte e Ugo D’Alessio e dopo pen-
sata dal Di Maio per Nino Taranto
(impossibilitato per la sua scomparsa), la stes-
sa viene affidata a Luisa Conte e Enzo Canna-
vale nel 2001. Da allora si sono cimentate tan-
te compagnie amatoriali. La trama: Il tutto av-
viene in una pensione, denominata ‘’Pensione
della tranquillità’’, dove un esponente della
Mafia Siciliana lascia una valigia con grosso
bottino in danaro. La coppia di proprietari
Nannina e Gennaro interpretati da Liana Gallo
e Francesco Amoretto; si appropriano del con-
tenuto per motivi economici. La Mafia manda
un Killer per riaverla; Carmelo (Andrea Li-
guori), e dal suo arrivo nascono tanti equivoci,
paure, bugie ecc. mettendo in ‘’movimento’’ e
evidenza anche i clienti e non della pensione
stessa. I praticanti della pensione: Palmira,
bella donna di facili costumi,(Anita Cristiano).
Silvestro, innamorato pazzo di Rosetta, figlia
dei proprietari della pensione, (Stefano Gallo e
Antonella Montanino). Peppino, attivo con le
donne, denominato anche ‘’rattuso’’, (Mario
Borrelli). Melina, cameriera ‘’tutto fare’’.
(Filomena Grasso). Fioraia Pisciatella, detta
anche Tettella ‘a scema, scambiata per picciot-
ta (Anna Alboreto). Amilcare, cliente occasio-
nale che non trova pace ne a casa sua ne nella
pensione. Ludovico, marito tradito della bella
Palmira, (Stefano Gallo). Gino Doré, mac-
chiettista e attore illuso perseguitato dalla Ma-
fia anche perché ha sedotto una donna Italo-
Americana di origine napoletana(Agatina:
(Alessia Battaglia);mamma di due simpatiche
bambine: Clementina e Lisetta, (Marica Batta-
glia e Elena Battista). Le tre accompagnate
dalla nonna, Donna Rosalia (Raffaela Rocco)
nella città partenopea allo scopo di far sposare
Agatina per una grossa eredità dello stesso Gi-
32 | Su i l S ipar io | Febbraio 2014
no Doré in imminente pericolo di morte per-
ché ricercato dalla mafia. La parola alla regia:
la commedia, denominata Giallo-Comica che
mi sono permesso di elaborare liberamente, è
risultata tutta in vena comica senza minima-
mente toccare il vero messaggio dell’Autore,
facendo trascorrere due ore e passa di sane ri-
sate al pubblico intervenuto, che ha occupato
il teatro in ordine di posto. Mi voglio congra-
tulare con tutti i miei attori che hanno interpre-
tato a mio avviso tutti alla grande il ruolo a
loro assegnato ricevendo applausi a scena
aperta fino alla fine. Inoltre ringrazio il pubbli-
co che ci segue da sempre e nuovo,(circa 300
persone pervenute da Cercola e il restante dal-
la Regione). Ringrazio chi ha permesso la rea-
lizzazione; hanno collaborato oltre la gestione
G. Palladoro e Comune di Saviano. Scenogra-
fie di Raffaele Capasso. Microfoni e Luci,
Paolino Palladoro. Staff OMEGA. Costumi e
Trucchi, la Compagnia. Trasporto, Ditta Luigi
Capasso. Aiuto Regia, Andrea Liguori. Hanno
presentato le serate le belle e brave Tina Bor-
relli e Anna Alboreto. Da parte nostra della
carta stampata: “Auguriamo ancora tanti bei
successi alla Compagnia Teatrale OMEGA di
Cercola”.
Febbraio 2014 | Su i l S ipar io | 33
BELLY NAPLES
LA QUARTA EDIZIONE DEL BELLY NAPLES FESTIVAL
P er la gioia di tutte le ballerine di danza orientale della Campania, si svolgerà il 1 e 2 marzo
la quarta edizione del Belly Naples Festival. L’evento, organizzato dall’Asd Sherazade di
Sandy D’Alì, verrà ospitato presso l’hotel “Gli Dei” di Pozzuoli (www.hoteldeglidei.com). Per le
iscritte ai numerosi stage in programma nel corso delle due giornate, sono previsti pacchetti con
pernottamento scontato nella medesima struttura ricettiva. Sarà possibile acquistare pacchetti a
prezzo minore per partecipare a una sola giornata o esclusivamente a determinati workshop. Il 28
febbraio, inoltre, si terrà un evento altrettanto importante che inaugurerà il Festival vero e pro-
prio, ovvero il Belly Naples Contest, nel corso del quale una giuria qualificata premierà le danza-
trici più meritevoli della categoria amatoriale.
Per rimanere sempre aggiornati sulla manifestazione, visitare la pagina Facebook ufficiale “Belly
Naples Festival fan page”.
34 | Bel ly Naples | Febbraio 2014
IL CERCHIO DELL’ODIO
Massimo Galluppi
Marsilio Editore
In uscita a Febbraio 2014