I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

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http://wiching.wordpress.com/interpretare-i-ching-torino/iching-esagramma-55-abbondanza/ Chi ha e chi non ha L’Abbondanza: non rattristarti, tu devi essere come il sole a mezzogiorno. (I Ching, Esagramma 55) Avere di tutto e di più eppure non poter essere felici. Essere sommersi dagli avvenimenti, tanto da non riuscire a dare una direzione alla propria vita. Essere bombardati dalle informazioni, ma non comprendere cosa sta realmente succedendo. Questi sono alcuni dei temi trattati dall’Esagramma numero 55 del Libro dei Mutamenti: L’Abbondanza Feng. L’ideogramma Feng, da cui prende il nome l’Esagramma, rappresenta, nella parte inferiore, un contenitore in legno utilizzato per presentare le offerte rituali e, nella parte superiore, una profusione di cereali e di frutti della terra. Possiamo associarlo idealmente al simbolo dellacornucopia della nostra tradizione. Feng significa quindi abbondanza, sovrabbondanza, pletora, profusione, copiosità, opulenza, pienezza, fertilità, sviluppo lussureggiante. Feng è anche il nome dell’antica capitale di Re Wen (XI sec. a.C.), il fondatore della dinastia Zhou che, secondo la leggenda, avrebbe redatto la prima stesura del Libro dei Mutamenti, l’ I Ching. In effetti, come vedremo meglio nel seguito, la città di Feng, fa da sfondo ad alcune vicende cardinali dell’epopea degli Zhou a cui si fa riferimento nell’Esagramma. Mantenendo fede al nome, il testo è caratterizzato da una sovrabbondanza di riferimenti storici, astronomici ed astrologici, che si dipanano in modo caotico in una profusione di avvenimenti a volte oscuri, confusi ed inquietanti. La situazione dell’Abbondanza è ricca di risorse e di potenzialità, ma è, per sua natura, transitoria e difficile da gestire e da mantenere. Gli avvenimenti incalzano e richiedo scelte ed azioni tempestive. Il carico emozionale può essere molto intenso, come pure possono esserlo la fatica fisica e la fatica psichica, ma si pone la necessità di prendere decisioni, anche drastiche, benché la sovrabbondanza di stimoli e di informazioni rendano difficile comprendere come sia più opportuno orientarsi. Il rischio è di perdere la propria Stella Polare, che, come vedremo, è una delle immagini utilizzate nel testo per indicare la direzione da dare alla propria vita. L’Abbondanza è gravida di possibilità: tutto ciò che si è sviluppato nel corso del tempo è prossimo al suo culmine. Il momento del parto si avvicina. Il peso sta diventando insostenibile. È necessario sgravarsi. È un momento di svolta. Si stanno generando nuove possibilità di vita. Utilizzando un termine della tradizione cristiana si potrebbe forse dire che L’Abbondanza corrisponde alla “pienezza dei tempi”: Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge. (Gal 4,4)

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Una lettura dell'Esagramma 55 dell'I Ching, il Libro dei Mutamenti

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Chi ha e chi non ha

L’Abbondanza:

non rattristarti,

tu devi essere come il sole a mezzogiorno.

(I Ching, Esagramma 55)

Avere di tutto e di più eppure non poter essere felici.

Essere sommersi dagli avvenimenti, tanto da non

riuscire a dare una direzione alla propria vita.

Essere bombardati dalle informazioni, ma non

comprendere cosa sta realmente succedendo.

Questi sono alcuni dei temi trattati

dall’Esagramma numero 55 del Libro dei

Mutamenti: L’Abbondanza ䷶ 豐 Feng.

L’ideogramma 豐 Feng, da cui

prende il nome l’Esagramma, rappresenta, nella parte inferiore, un contenitore in legno

utilizzato per presentare le offerte rituali e, nella parte superiore, una profusione di

cereali e di frutti della terra. Possiamo associarlo idealmente al simbolo

dellacornucopia della nostra tradizione.

豐 Feng significa quindi abbondanza, sovrabbondanza, pletora, profusione, copiosità,

opulenza, pienezza, fertilità, sviluppo lussureggiante.

豐 Feng è anche il nome dell’antica capitale di Re Wen (XI sec. a.C.), il fondatore della dinastia

Zhou che, secondo la leggenda, avrebbe redatto la prima stesura del Libro dei Mutamenti, l’I Ching. In

effetti, come vedremo meglio nel seguito, la città di Feng, fa da sfondo ad alcune vicende cardinali

dell’epopea degli Zhou a cui si fa riferimento nell’Esagramma.

Mantenendo fede al nome, il testo è caratterizzato da una sovrabbondanza di riferimenti storici,

astronomici ed astrologici, che si dipanano in modo caotico in una profusione di avvenimenti a volte

oscuri, confusi ed inquietanti.

La situazione dell’Abbondanza è ricca di risorse e di potenzialità, ma è, per sua natura, transitoria e

difficile da gestire e da mantenere.

Gli avvenimenti incalzano e richiedo scelte ed azioni tempestive. Il carico emozionale può essere molto

intenso, come pure possono esserlo la fatica fisica e la fatica psichica, ma si pone la necessità di prendere

decisioni, anche drastiche, benché la sovrabbondanza di stimoli e di informazioni rendano difficile

comprendere come sia più opportuno orientarsi. Il rischio è di perdere la propria Stella Polare, che, come

vedremo, è una delle immagini utilizzate nel testo per indicare la direzione da dare alla propria vita.

L’Abbondanza è gravida di possibilità: tutto ciò che si è sviluppato nel corso del tempo è prossimo al suo

culmine. Il momento del parto si avvicina. Il peso sta diventando insostenibile. È necessario sgravarsi. È

un momento di svolta. Si stanno generando nuove possibilità di vita.

Utilizzando un termine della tradizione cristiana si potrebbe forse dire che L’Abbondanza corrisponde alla

“pienezza dei tempi”:

Quando venne la pienezza dei tempi, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge. (Gal

4,4)

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Una parabola tratta il tema dell’Abbondanza:

E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché,

anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli

possiede».

Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato

un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: «Che farò, poiché non ho

dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse -: demolirò i miei magazzini

e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.

Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti

anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!». Ma Dio gli disse: «Stolto, questa

notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi

sarà?». Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso

Dio».

(Luca 12,15-21)

Vediamo quindi confermato come L’Abbondanza possa facilmente far perdere la

prospettiva e compromettere la capacità di giudizio.

Un’altra celebre ed enigmatica frase del Vangelo sull’Abbondanza è riportata ben due volte nel Vangelo di

Matteo, ai capitoli 13 e 25. Ciò ne sottolinea ovviamente l’importanza:

Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza, ma a chiunque non ha, gli sarà tolto

anche quello che ha. (Mt. 13:12 e 25:29)

Dare a chi ha e togliere a chi non ha potrebbe sembrare paradossale ed ingiusto, ma, se leggiamo questi

due capitoli, comprenderemo meglio il senso di questa affermazione e vi troveremo sorprendenti analogie

con le tematiche dell’Esagramma.

Ora, in quello stesso giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso il mare.

E grandi folle si radunarono intorno a lui, così che egli, salito su una barca, si pose a sedere;

e tutta la folla stava in piedi sulla riva.

LA PARABOLA DEL SEMINATORE

Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: “Ecco, un seminatore uscì a seminare.

Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo

mangiarono.

Un’altra cadde in luoghi rocciosi, dove non c’era molta terra, e subito germogliò perché il

terreno non era profondo ma, levatosi il sole, fu riarso e, perché non aveva radice, si seccò.

Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono.

E un’altra cadde in buona terra e portò frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno.

Chi ha orecchi da udire, oda!“.

Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: “Perché parli loro in parabole?”.

Ed egli, rispondendo, disse loro: “Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli,

ma a loro non è dato.

Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza, ma a chiunque non ha, gli

sarà tolto anche quello che ha.

Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né

comprendano.

Così si adempie in loro la profezia d’Isaia, che dice: “Voi udirete ma non intenderete;

guarderete ma non vedrete“.

Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d’orecchi e

hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non

intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca

Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono.

Perché in verità vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete

e non le videro, e udire le cose che voi udite e non le udirono!

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Voi dunque intendete la parabola del seminatore.

Quando qualcuno ode la parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via

ciò che era stato seminato nel suo cuore. Questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la

strada.

E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve

con gioia ma non ha radice in sé, ed è di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione

o persecuzione, a causa della parola, ne è subito scandalizzato.

E quello che ha ricevuto il seme fra le spine è colui che ode la parola, ma le sollecitudini di

questo mondo e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene infruttuosa.

Quello invece che riceve il seme nella buona terra, è colui che ode la parola, la comprende e

porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno”.

LA PARABOLA DELLA ZIZZANIA

Egli propose loro un’altra parabola dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un uomo, che seminò

buon seme nel suo campo.

Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò della zizzania in mezzo al

grano, e se ne andò.

Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania.

E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: “Signore, non hai seminato buon

seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?”.

Ed egli disse loro: “un nemico ha fatto questo”. Allora i servi gli dissero: “Vuoi dunque che

andiamo e la estirpiamo?”

Ma egli disse: “No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa

anche il grano.

Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io

dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il

grano, invece, riponetelo nel mio granaio“.

LA PARABOLA DEL GRANELLO DI SENAPE

Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di

senape che un uomo prende e semina nel suo campo.

Esso è certamente il più piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto è il più grande di tutte

le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami”.

LA PARABOLA DEL LIEVITO

Egli disse loro un’altra parabola: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna

prende ed impasta con tre misure di farina finché tutta la pasta sia lievitata”.

SPIEGAZIONE DELLE PARABOLE

Gesù disse alle folle tutte queste cose in parabole, e parlava loro solo in parabole, affinché si

adempisse ciò che fu detto dal profeta: “Io aprirò la mia bocca in parabole e rivelerò cose

nascoste fin dalla fondazione del mondo”.

Allora Gesù, licenziate le folle, se ne ritornò a casa e i suoi discepoli gli si accostarono,

dicendo: “Spiegaci la parabola della zizzania a nel campo”.

Ed egli, rispondendo disse loro: “Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.

Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno, e

il nemico che l’ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo, e i mietitori

sono gli angeli.

Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli

scandali e gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e

stridor di denti.

Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire,

oda!”.

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“Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo,

avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera

quel campo.

Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle.

E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera.

Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose.

Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono

nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.

Così avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti e li

getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.

Gesù disse loro: “Avete capito tutte queste cose?”. Essi gli dissero: “Sì Signore”.

Ed egli disse loro: “Perciò ogni scriba, ammaestrato per il regno dei cieli è simile a un

padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie”.

Ora, quando Gesù ebbe finito queste parabole, se ne andò di là.

E, venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, sicché essi stupivano e

dicevano: “Da dove ha ricevuto costui questa sapienza e queste potenti operazioni?

Non è costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo,

Iose, Simone e Giuda?

E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove ha egli dunque ricevuto queste cose?”.

E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: “Nessun profeta è disprezzato, se non nella

sua patria e in casa sua”.

Ed egli non fece lì molte opere potenti a causa della loro incredulità.

(Matteo, cap. 13)

LA PARABOLA DELLE DIECI VERGINI

“Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono

fuori incontro allo sposo.

Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte.

Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; le avvedute, invece,

insieme alle lampade, presero anche l’olio nei loro vasi.

Ora, siccome lo sposo tardava si assopirono tutte e si addormentarono.

E sulla mezzanotte si levò un grido: “Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!”

Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per

spegnersi”.

Ma le avvedute, rispondendo. dissero: “No, perché non basterebbe né a noi né a voi; andate

piuttosto dai venditori e compratene”.

Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte

entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa.

Più tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, signore, aprici”.

Ma egli, rispondendo, disse: “in verità vi dico che non vi conosco”

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l’ora in cui il Figlio dell’uomo

verrà“.

LA PARABOLA DEI TALENTI

“Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio chiamò i suoi servi

e affidò loro i suoi beni.

A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua

capacità; e subito partì.

Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri

cinque.

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Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due.

Ma colui che ne aveva ricevuto uno andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo

signore.

Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro.

E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo:

“Signore, tu mi affidasti cinque talenti, ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque”.

E il suo signore gli disse: “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti

costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore”.

Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due

talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due”.

Il suo signore gli disse: “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti

costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore”.

Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, io sapevo bene

che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;

perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo

restituisco”

E il suo signore rispondendo, gli disse: “Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto

dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; tu avresti dovuto affidare il mio denaro

ai banchieri e così, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse.

Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti.

Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto

anche quello che ha.

E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti”.

“Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà

sul trono della sua gloria.

E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il

pastore separa le pecore dai capri.

E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio;

ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.

Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi

accoglieste, fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a

trovarmi”.

Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti

abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?

E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito?

E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?”

E il Re, rispondendo, dirà loro: “in verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno

di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me“.

Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: “Andate via da me maledetti, nel fuoco

eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, fui

forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi

visitaste”.

Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato,

o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?”.

Allora egli risponderà loro dicendo: “in verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno

di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me e questi andranno nelle pene eterne e i

giusti nella vita eterna”.

(Matteo cap. 25)

Page 6: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

Questi brani del Vangelo sono fra i più ricchi ed intensi delle Sacre Scritture ed offrono un’Abbondanza di

insegnamenti e di spunti di riflessione, ma ci limiteremo, più modestamente, a trarne alcune indicazioni

specifiche per comprendere meglio le tematiche trattate dall’Esagramma 55.

Ad ognuno di noi viene dato in Abbondanza. I nostri “talenti” sono il capitale iniziale che dobbiamo far

fruttare per raggiungere lo scopo della nostra esistenza, che i cinesi chiamano “mandato celeste”.

Certamente c’è chi è più dotato e chi lo è meno, ma nella parabola viene specificato con chiarezza che

ognuno riceve almeno un talento, che è comunque una cifra molto elevata, corrispondente a parecchi

chili d’oro (il talento romanoequivaleva a 32 kg, che alle quotazioni attuali significa circa un milione di

Euro). Ma ciò che conta veramente è la capacità di far fruttare i propri talenti. La parabola indica anche di

quanto bisogna far fruttare i propri talenti: esattamente del 100% (da 2 a 4, da 5 a 10, da 10 a 20).

Si dice comunemente che per far fruttare il capitale è necessario farlo circolare. Analogamente, secondo

la filosofia orientale, l’Energia Vitale, il Qi, che è essenzialmente movimento, se non circola tende a

ristagnare ed a degenerare. In questo modo comprendiamo meglio che nel perenne flusso dei

mutamenti dare e ricevere sono equivalenti. Ciò che si da si riceve. Per cui potremmo anche leggere

la frase Vangelo come: “perché a chiunque da sarà dato, e sarà nell’abbondanza, ma a chiunque non da,

sarà tolto anche quello che ha.”

Pensare di poter conservare i propri talenti nascondendoli o tenendoli solo per sé è una tragica illusione

che porta inevitabilmente al ristagno ed alla degerazione.

Le qualità richieste per portare frutto sono:

• la capacità di essere ricettivi e di costituire quindi un “terreno fertile” alle opportunità che ci

vengono offerte

• la capacità di leggere i segni dei tempi, tenersi pronti e saper cogliere le occasioni propizie,

perchè “non sappiamo né il giorno né l’ora”

• la capacità di comprendere, cioè “di vedere guardando, di ascoltare udendo e di convertirsi

intendendo con il cuore”

• la capacità di distinguere “il grano dalla zizzania” coltivando soltanto le situazioni che offrono

delle reali possibilità evolutive e di crescita, come il “granello di senape” o “il lievito”

Possiamo vedere queste qualità rispecchiarsi nelle caratteristiche dei Trigrammi che compongono

l’Esagramma dell’Abbondanza (☲ Fuoco, ☴ Vento, ☱ Lago, ☳ Tuono).

A proposito del ☴ Vento (L’Albero, Il Penetrante) l’I Ching specifica che “tra gli uomini

significa quelli attenti al guadagno, che al mercato ottengono il triplo” (Shuo Gua

“Discussione dei Trigrammi”). Qui la capacità di far fruttare i talenti è addirittura triplicata.

Il Vento (Albero) ☴ indica anche la capacità di radicarsi, di crescere e dievolvere. Quindi di essere

“terreno fertile” che consente ad un piccolo seme, come quello di senape, di generare un grande albero.

Ciò che è prezioso come l’oro (come i talenti) appartiene all’Elemento Metallo, di cui è

rappresentante ☱ Il Lago (Il Sereno).

Il Lago ☱ è associato al raccolto sotto il duplice aspetto di “separare il grano dalla zizzania” e di godere

di ciò che si è raccolto condividendolo gioiosamente con gli altri. L’Abbondanza, la leggerezza, la serenità

e la socialità delle feste del raccolto convivono con la severità del giudizio, necessaria per eliminare ciò

che non ha portato frutto (come vedremo questa è la tematica centrale dell’Immagine dell’Esagramma).

Il discernimento è una caratteristica tipica del ☲ Fuoco(L’Aderente) che è associata alla

chiarezza della visione, alla capacità di intendere ed integrare con il cuore e

ditrasformare le cose.

“Avere occhi ed avere orecchie” significa comprendere le possibilità evolutive della situazione (l’I Ching

direbbe i “germi” o i “germogli”). Comprendere che abbiamo una Sovrabbondanza di risorse e di

possibilità a disposizione se solo siamo disposti a “vederle” e riconoscerle.

Sia “la sapienza” che “l’ignoranza” possono in egual misura impedirci di vedere ciò che è sotto i nostri

Page 7: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

occhi:

Zi Gong chiese chi fosse più virtuoso fra Shi e Shang. Il Maestro [Confucio] disse: “Shi oltrepassa, Shang

non raggiunge”. Zi Gong disse: “Dunque Shi è migliore?”. Replicò il Mestro: “Oltrepassare è come non

raggiungere.”

(Lunyu, I dialoghi di Confucio, XI-15)

Il Maestro [Confucio] disse: “La Via non è seguita, lo so. Il sapiente la oltrepassa, l’ignorante non la

raggiunge. La Via non è compresa, lo so. Il virtuoso la oltrepassa, l’indegno non la raggiunge. Non c’è

nessuno che non mangi e non beva, ma pochi sanno apprezzare i sapori.”

(Zhongyong, L’invariabile mezzo, cap.4)

“Saper apprezzare i sapori” ed integrare in modo armonico tutti i livelli dell’esistenza è il compito del

cuore, l’organo del ☲ Fuoco. Come vedremo, nella Sentenza dell’Esagramma è specificato che solo il

Sovrano, che è il centro della società, come il cuore è il centro dell’essere umano, è in grado di

comprendere, governare e mantenere il periodo dell’Abbondanza.

Non è una questione intellettuale o di “sapienza”, ma piuttosto di semplicità, come evidenzia un altro

brano del Vangelo:

Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e

le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.

(Luca 10, 21)

Molto spesso è la Sovrabbondanza di informazioni ad impedire la chiarezza, “sappiamo tutto, ma non

capiamo niente”. Siamo sommersi, ma non sappiamo dove abbeverarci, come il vecchio marinaio di

Coleridge:

Acqua, acqua ovunque,

e neanche una goccia da bere.

(Samuel Taylor Coleridge, La ballata del vecchio marinaio)

L’Abbondanza è Sovrabbondanza di segni ed eventi. I Segni Misti confermano che: “L’Abbondanza

significa una pletora di avvenimenti”.

Quando si presenta una situazione in cui si addensano segni significativi e circostanze strane e

particolari concomitanti, molto probabilmente si sta evidenziando un fenomeno di “sincronicità“,

secondo la definizione di Carl Jung. Ciò indica che la situazione è giunta ad un punto critico di svolta

gravido di possibilità.

Questi momenti sono sempre stati considerati

particolarmente significativi per l’utilizzo

dell’oracolo, perchè tipicamente rappresentano

l’avvisaglia di mutamenti repentini della della

situazione e punti di svolta ai quali è necessario, ed

è possibile, presentarsi preparati per poter scegliere

coscientemente la propria direzione.

Secondo la teoria dei sistemi caotici, i sistemi non

lineari, cioè le situazioni reali, si evolvono a balzi

successivi: normalmente la successione degli eventi è lineare e dipende meccanicamente dalle

conseguenze degli eventi precedenti, ma, nei punti di svolta, può avvenire l’imprevisto, ovvero si apre

la possibilità di esercitare effettivamente il proprio libero arbitrio.

Possiamo visualizzare i fili del nostro destino dipanarsi come un albero di scelte successive: ad ogni bivio

scegliamo, consciamente o inconsciamente, quale direzione prendere e, nel periodo successivo, fino al

punto di svolta seguente, volenti o nolenti, rimaniamo vincolati alle conseguenze ineluttabili delle scelte

precedenti.

Il Libro dei Mutamenti descrive il catalogo completo dei punti di svolta possibili (4096 in tutto) e le azioni

più opportune da intraprendere tempestivamente in ogni circostanza.

La capacità di agire tempestivamente è una caratteristica del ☳Tuono (Lo

Page 8: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

Scuotimento).

Oltre a “non vedere” non sappiamo “quando saranno il giorno e l’ora”. È necessario essere pronti

all’azione quando i tempi sono maturi e si presentano le condizioni adatte per farlo. Il Tuono ☳

rappresenta il “germoglio”, il “primo impercettibile inizio del cambiamento”:

Il Maestro [Confucio] disse: Conoscere i germi, ciò è certamente divino. Il nobile non è servile nei rapporti

verso l’alto, non è presuntuoso verso coloro che stanno in basso. Egli conosce bene i germi. I germi sono

il primo impercettibile inizio del moto, sono ciò che della salute (e della sciagura) si mostra per primo. Il

nobile vede i germi ed agisce subito, non aspetta un giorno intero. (I Ching, Grande Commentario – Da

Zhuan, sez. 2, cap. V, §11)

Il germoglio principale che che dobbiamo coltivare è il nostro “mandato celeste”, che definisce il senso

della nostra esistenza e le risorse, i talenti, che ci vengono assegnati a questo scopo. È un seme piccolo

ed è difficile da scorgere come può esserlo la Stella Polare a mezzogiorno, ma ha un potenziale di

crescita enorme.

Nell’Astrologia dell’I Ching il mandato celeste corrisponde all’Esagramma Personale e dipende dalla

data di nascita.

L’I Ching fa esplicito riferimento ad un avvenimento decisivo nella storia arcaica della Cina: un eclissi

totale di Sole sulla città di Feng, Abbondanza, che si verificò il 20 giugno 1070 a.C. a mezzogiorno e

determinò gli sviluppi successivi che portarono infine al crollo della dinastia Shang (XVII-XI sec. a.C.) ed

all’affermazione della nuova dinastia Zhou (XI-III sec. a.C.).

Quel giorno Re Wu degli Zhou ricevette il mandato celeste a governare il paese.

Ripercorriamo sinteticamente la storia degli eventi, così come sono descritti nella tradizione:

• La gloriosa dinastia Shang è al suo epilogo ed il suo ultimo sovrano, Di Xin, è un tiranno malvagio

e sanguinario.

• Re Wen degli Zhou, vassalli degli Shang, è un sovrano saggio ed illuminato che, pur rimanendo

fedele a Di Xin per il vincolo di lealtà a cui è sottoposto, non può certo approvarne gli eccessi.

• Crescono sempre più la forza, la reputazione e l’autorevolezza di Re Wen. Di Xin, sobillato dalla

sua perfida e depravata concubina, Da Ji, teme che possa divenire un pericoloso rivale. Non

avendo però nulla di concreto da imputargli, lo fa catturare con un sotterfugio ed imprigionare in

Page 9: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

una caverna.

• Durante la prigionia, che dura sette anni, Re Wen scrive la prima versione dell’I Ching (ordina gli

Esagrammi e stende il testo delle Sentenze).

• Re Wen viene finalmente liberato, probabilmente perchè Di Xin si è convinto che non può

realmente nuocergli, e torna fra la sua gente.

• Re Wen, malgrado tutti i suoi scrupoli, conscio di seguire la volontà del Cielo, decide di muovere

guerra a Di Xin.

• Iniziano le ostilità e Re Wen sposta la sua capitale nella città di Feng, Abbondanza, che si trova

logisticamente più vicina al territorio degli Shang.

• Re Wen muore, inopinatamente, di morte naturale, a Feng, Abbondanza, dove si trovava, subito

prima di iniziare la campagna finale contro Di Xin.

• Gli succede il figlio, Re Wu, il “re guerriero”, che, tuttavia, si vede costretto ad interrompere le

azioni militari perché la tradizione gli impone tre anni di lutto da passare recluso ed isolato in un

capanno senza poter in alcun modo intervenire negli affari di stato.

• Appena iniziato il lutto, mentre proseguono le cerimonie funebri ed il cadavere di Re Wen non è

ancora stato inumato, si presenta un portento celeste inaspettato: un’eclissi totale di Sole oscura

la città di Feng, Abbondanza.

• Questo segno del Cielo convince Re Wu ad uscire dalla reclusione per consultare l’oracolo in

merito all’eventuale ripresa immediata delle ostilità.

• L’oracolo da un pronostico infausto per l’azione di guerra.

• Re Wu, convinto che l’eclissi rappresenti la volontà del Cielo di porre termine al “mandato” della

dinastia Shang e sicuro di aver a sua volta ricevuto il “mandato celeste”, decide, contravvenendo

all’oracolo ed a tutte le regole, di rompere il lutto e di mettere in marcia l’esercito.

• La battaglia decisiva avviene dopo poche settimane nella piana di Mu, a poca distanza dalla

capitale degli Shang. Le truppe di Re Wu sono in netta inferiorità numerica, ma più motivate e

meglio equipaggiate. L’esercito di Di Xin, formato in gran parte da schiavi e mercenari, si

scompagina rapidamente e gli Zhou possono dialgare.

• La popolazione della capitale accoglie festosamente Re Wu, visto come un liberatore. Egli ordina

che vengano aperti i granai reali e che il contenuto venga distribuito al popolo.

• Di Xin, sconfitto, muore solo e suicida, circondato dai suoi tesori, dopo aver appiccato il fuoco al

suo palazzo.

L’immagine principale dell’Abbondanza che viene utilizzata nel testo delle linee dell’Esagramma è quella

dell’eclissi solare a significare che nel periodo dell’Abbondanza la sovrabbondanza di cose, eventi ed

informazioni può offuscare la chiara comprensione della situazione compromettendo la capacità

decisionale.

Qui di seguito vediamo la sequenza fotografica delle fasi principali di una recente eclissi solare totale.

Il Sole viene progressivamente oscurato e nella fase culminante è persino visibile la corona solare (evento

citato alla terza linea dell’Esagramma). Durante la totalità è spesso possibile vedere le stelle, almeno le

più luminose, anche di giorno (evento citato alla seconda e quarta linea).

Molto probabilmente il Libro dei Mutamenti fa riferimento ad una particolare eclessi totale, visibile nella

città Feng, Abbondanza, che avvenne a mezzogiorno 20 giugno 1070 a.C. e determinò una svolta

fondamentale nelle vicende della Cina arcaica.

Sappiamo che un’eclissi totale di Sole può avvenire solo quando la Luna è in congiunzione, cioè solo con

la Luna nuova. La Luna è la rappresentazione del principio Yin e la Luna nuova, la Luna nera, è la

Page 10: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

rappresentazione del massimo dello Yin.

Quella specifica eclissi avvenne il 20 giugno, in corrispondenza al solstizio d’estate, a mezzogiorno,

quando il Sole, la rappresentazione del principio Yang è al massimo del suo splendore e le giornate

raggiungono la massima durata, quindi almassimo dello Yang.

Si tratta quindi di una situazione eccezionale in cui si presentano contemporaneamente il massimo dello

Yin ed il massimo dello Yang.

Nell’Abbondanza saltano le usuali regole di equilibrio. Normalmente lo Yin stimola,

attrae e riequilibra lo Yang e viceversa. Nell’Abbondanza invece lo Yin si accumula ed

attrae altro Yin e lo Yang si accumula richiamando altro Yang, fino a quando la

situazione raggiunge la Pienezza, che deve necessariamente sgravarsi e ribaltarsi

perchè il carico è diventato eccessivo (non a caso l’Esagramma ䷛ 28, Carico

Eccessivo, è l’Esagramma Nucleare dell’Abbondanza).

Vedremo in seguito come questo comportamento limite di Yin e Yang influisca sulle

relazioni fra le singole linee dell’Esagramma 55 ribaltando gli usuali criteri di corrispondenza fra le linee

che non sarà basata sull’attrazione fra Yin e Yang, ma piuttosto sulla risonanza di Yin con Yin e di Yang con

Yang.

Il momento del ribaltamento corrisponde al punto più alto del Tai Ji Tu (il “simbolo dello Yin e dello

Yang”), quando nella massima espansione del principio luminoso inizia a manifestarsi il principio oscuro.

Possiamo visualizzare graficamente le varie fasi dell’evoluzione di questo processo in questa immagine

che richiama, in modo evidente e suggestivo, le fasi dell’esclissi solare:

Il punto di svolta fondamentale coincide con il culmine dell’eclissi solare, quando, come ci informa il Libro

dei Mutamenti, in pieno giorno, diviene visibile la Stella Polare.

La Stella Polare rappresenta il perno immobile attorno al quale ruota tutto l’universo ed ha quindi profondi

significati simbolici:

Le miriadi di cose emergono e sono create nel Grande Uno [Tai Yi, 太一 , sinonimo del Polo Nord celeste]

dove avviene il mutamento alchemico di Yin e Yang. (da Lu Shi Chun Qiu)

La Stella Polare era considerata il centro, e quindi l’origine, di tutto il movimento e di tutti i processi

dell’universo.

Secondo la tradizione il “destino” personale, il “mandato celeste“, Tian Ming 天命 ,

proviene direttamente dalla Stella Polare.

C’è un punto specifico associato al “mandato celeste”: il Ming Men, “la porta del

mandato (celeste)”, il punto numero 4 del Meridiano Straordinario Vaso

Governatore, che si trova sulla schiena, fra la seconda e la terza vertebra lombare,

alla stessa altezza dell’ombelico. Si dice che, oltre al cordone ombelicale fisico, Yin,

che unisce il bambino alla madre, esista un altro cordone ombelicale

immateriale, Yang, che unisce l’essere umano al cielo, collegando il punto Ming Men

alla Stella Polare. Attraverso di esso il neonato riceverebbe appunto, alla nascita, il

suo “mandato celeste”.

Il tema spirituale dell’Esagramma 55, L’Abbondanza si riferisce proprio al riconoscere

ed al mettere in opera il proprio mandato celeste ed il fine ultimo, evolutivo, delle Discipline Orientali è

proprio quello di fornire gli strumenti utili nel percorso personale per ritrovare se stessi, la propria strada

(il Dao) e compiere il proprio mandato.

Questo legame è ulteriormente sottolineato dall’esistenza di altri punti importanti, situati intorno

all’ombelico, il centro del corpo, che prendono il nome da stelle che nel corso dei millenni hanno indicato

il Polo Nord celeste:

Page 11: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

• il punto 23 del Meridiano dello Stomaco, Tai Yi, 太乙,

• il punto 25, sempre del Meridiano dello Stomaco, Tian Shu, ed

• il punto 3 del Meridiano Vaso di Concezione, Zhong Ji,

• ai quali va aggiunto il punto 19 del Meridiano Vaso di Concezione, Zi Gong, “Palazzo Purpureo”,

che, dal punto di vista astronomico, indica genericamente l’area celeste intorno alla Stella Polare.

È sorprendente e suggestivo notare che già 3000 anni fa (all’epoca degli avvenimenti citati nell’I Ching)

gli astronomi/astrologi cinesi erano al corrente del fenomeno astronomico, la precessione degli

equinozi, per cui la stella che indica il nord varia nel corso del tempo in un ciclo che dura 25.800 anni.

Ciò significa ovviamente che già a quell’epoca dovevano poter fare riferimento ad osservazioni

astronomiche di migliaia di anni prima.

Nella figura il cerchio rappresenta lo spostamento della Stella Polare dovuto alla precessione degli

equinozi. Nel corso dei prossimi 13.000 anni il Polo Nord celeste si sposterà dall’attuale stella Polaris, nella

costellazione dell’Orsa Minore, alla stella Vega, nella costellazione della Lira, che rappresenta il suo

opposto, per poi ritornare ad avvicinarsi progressivamente a Polaris.

In questo ciclo il Polo Nord celeste, il centro del cielo, passa da una zona meno luminosa, “l’inverno

galattico“, quello in cui ci troviamo attualmente, ad una zona più luminosa e popolata di stelle, “l’estate

galattica“, in prossimità di Vega, una delle stelle più brillanti della volta celeste, che si trova in prossimità

della Via Lattea, indicata nella figura da una nube più chiara.

Le prime bussole cinesi, che risalgono a più

di 2000 anni fa, all’epoca Han (206 a.C-220

d.C.), come possiamo vedere nell’immagine,

hanno una forma curiosa che deriva

direttamente da quella del Grande Carro. Al

posto dell’usuale ago troviamo un mestolo in

Page 12: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

materiale magnetico appoggiato ad una base metallica sulla quale veniva fatto ruotare fino a fermarsi

indicando con il manico la direzione del nord. “Mestolo” era proprio il nome cinese della costellazione

dell’Orsa Maggiore, Ursa Maior.

Apparentemente il Grande Carro ruota costantemente intorno al Polo Nord celeste “rimestando” e

distribuendo l’energia celeste che giunge sulla Terra in quantità variabile a seconda delle “stagioni

galattiche” a cui abbiamo accennato in precedenza.

Quando avviene un’eclissi totale di sole, a causa del conseguente oscuramento, si può verificare il caso in

cui siano visibili, anche in pieno giorno, le stelle più luminose, in particolare Vega, la Stella Polare ed il

Grande Carro.

Queste Nove Stelle (Vega, Polaris e le 7 stelle dell’Orsa Maggiore) sono quelle che danno il nome al Ki

delle Nove Stelle, l’Astrologia dell’I Ching.

Idealmente queste Nove Stelle filtrano e distribuiscono sulla Terra l’energia cosmica, generata dalle stelle

che popolano il cielo del nord, che influenza il movimento generale dell’energia vitale del nostro pianeta,

che avviene quindi sulla base di cicli di 9 periodi regolati dalle stesse leggi che governano le relazioni fra i

Trigrammi dell’I Ching.

La figura seguente riassume schematicamente tutti gli elementi che abbiamo fin qui trattato.

Notiamo che il campo magnetico terreste, che protegge il nostro pianeta dal vento solare, si restringe al

nord rendendo la Terra più permeabile alle influenze elettro-magnetiche che giungono da quella direzione,

indicate dalla freccia rossa, (lo stesso avviene anche al sud, ma il cielo australe è molto meno luminoso

per cui ha un effetto di gran lunga minore).

L’asse orizzontale, quello del piano dell’eclittica. l’orbita della Terra intorno al Sole, è quello dell’usuale

Astrologia in base 12 (come quella orientale dei 12 Animali), che descrive i cambiamenti ciclici ripetitivi

come l’alternarsi di giorno e notte, le fasi lunari ed il mutarsi delle stagioni.

12 sono anche i Meridiani Ordinari che sovrintendo i mutamenti quotidiani dell’esistenza.

L’asse verticale è quello dell’Astrologia in base 9, come il Ki delle Nove Stelle, che descrive i cambiamenti

non ripetitivi ed imprevedibili ed a livello personale rispecchia il “mandato celeste” che ci viene inviato

dalla Stella Polare ed è espresso dall’Esagramma di Nascita.

8 sono i Meridiani Straordinari che governano la trasformazioni fondamentali ed eccezionali della vita

legate al mandato celeste. Gli 8 Meridiani Straordinari più il “centro”, la Stella Polare, sono quindi 9, che

rappresenta la possibilità di uscire dal ciclo ripetitivo della routine quotidiana per trasformarsi e realizzare

il proprio destino.

Page 13: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

I Ching significa, come sappiamo, Libro dei Mutamenti, ma l’ideogramma I 易 , Mutamento, si riferisce più

precisamente proprio a quei mutamenti che non sono ciclici e prevedibili, come la decisione di Re Wu a

seguito dell’eclissi nella città di Feng, Abbondanza.

L’eccezionalità di quell’evento deriva dalla concomitanza di alcuni fattori imprevedibili: un’eclissi totale di

sole che avviene a mezzogiorno durante il solstizio d’estate e l’assegnazione del mandato celeste a

governare alla dinastia Zhou che presto sovvertirà la dinastia Shang.

Dopo aver abbondato nelle premesse passiamo finalmente ad esaminare in dettaglio il testo

dell’Esagramma.

Sentenza:

Re (Wu) si reca a Feng, Abbondanza.

A mezzogiorno (quando avviene l’eclissi) è appropriato non (proseguire il) lutto.

In una situazione critica si è verificato un segno del destino che indica un punto di svolta per cui è

opportuno consultare l’oracolo e prendere tempestivamente le decisioni del caso. Rimanere inerti per

rispettare gli adempimenti formali del lutto sarebbe “disastroso” come vedremo alla sesta linea.

La seconda frase può anche essere letta, con un significato analogo, come “non (proseguire) il lutto, è

opportuno (svolgere i riti sacrificali di) mezzogiorno (che sono probabilmente i riti propiziatori per la

guerra)”.

Immagine:

Il Tuono ☳ e il lampo (Fuoco ☲ ) arrivano insieme: questa è l’immagine

dell’Abbondanza. Ispirandosi ad essa, il nobile tronca le vertenze ed esegue le

punizioni.

Il testo dell’Immagine ricorda quello dell’Esagramma ䷔ 21 Il Morso che Spezza,

che è il Reciproco del 55, essendo composto dagli stessi Trigrammi, ma in ordine inverso: nel 55 il

Tuono ☳ è posto sopra il Fuoco ☲, nel 21 il Tuono ☳ è posto sotto il Fuoco ☲.

L’Immagine dell’Esagramma 21 recita:

Tuono ☳ e fulmine (Fuoco ☲ ): questa è l’immagine del Morso che Spezza.

Ispirandosi ad essa, gli antichi Re stabilivano chiaramente le punizioni ed rendevano salde le leggi.

Il Tuono ☳ è rappresenta l’azione, il Fuoco ☲ la chiarezza di giudizio. Nel Morso che Spezza la chiarezza di

giudizio ☲ domina sull’azione ☳ per cui si possono stabilire le regole e le leggi. Nell’Abbondanza l’azione

☳ poggia sulla chiarezza di giudizio ☲ per cui le regole e le leggi possono e devono essere effettivamente

applicate, come quando la vegetazione cresce a profusione ed è quindi necessario darle ordine per

evitare che debordi in modo caotico e per far sì che mantenga una direzione precisa.

È giunto il momento di “separare il grano dalla zizzania”.

I Segni Misti confermano che: “L’Abbondanza significa una pletora di avvenimenti”.

Quando c’è troppo di tutto diventa difficile non solo governare gli avvenimenti, ma anche semplicemente

Page 14: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

riuscire a farsi un quadro della situazione.

LE SINGOLE LINEE

Nove all’inizio significa:

(Re Wu) incontra il capo della tribù Fei.

Anche se per dieci giorni non c’è errore.

Procedere porta riconoscimento.

Commento: «Anche se per dieci giorni non c’è errore», oltre dieci giorni: disastroso.

Re Wu interrompe il lutto per ricevere la visita del capo della tribù Fei, solitamente in conflitto con gli

Zhou, ma potenziale alleata nella campagna contro gli Shang. Le celebrazioni dell’incontro durano,

secondo la tradizione, un’intera settimana di dieci giorni (la settimana di sette giorni entrò in uso molto

più tardi).

È opportuno procedere ad un’alleanza tattica temporanea (“anche solo per dieci giorni”) con la tribù Fei.

Viceversa non ci sono attualmente le condizioni per pensare ad un’alleanza strategica permanete (“oltre

dieci giorni disastro”). Non è il momento di “volare (troppo) in alto”, come conferma l’Esagramma

Derivato, ䷽ 62 La Preponderanza del Piccolo, che alla linea corrispondente recita:

L’uccello in volo. Implica disastro.

Commento: «L’uccello in volo, implica disastro»: non si può fare nulla.

ed alla Sentenza conferma:

La Preponderanza del piccolo. Riuscita. Propizio oracolo. Va bene fare piccole cose, non va bene fare cose

grandi. L’uccello in volo reca un messaggio: Non è appropriato aspirare verso l’alto, è appropriato

rimanere in basso. Molto fausto.

Il capo dei Fei è rappresentato dalla quarta linea, dove compare una frase analoga. Come già accennato

in precedenza, nel tempo dell’Abbondanza le usuali regole di corrispondenza fra le linee vengono

sovvertite: normalmente la prima linea Yang e la quarta linea Yang non sarebbero in corrispondenza

perchè questo tipo di relazione si può verificare solo fra linee di diversa polarità. In effetti Fei e Zhou si

sono trovati storicamente in conflitto, ma, nel tempo dell’Abbondanza, le polarità uguali si attraggono e

possono (e debbono) stabilire legami temporanei di solidarietà per perseguire interessi comuni.

Sei al secondo posto significa:

Feng, Abbondanza, è velata.

[oppure: La Pienezza del ciclo lunare di 76 anni (4 cicli metoniani di 19 anni)]

(Ma) a mezzogiorno si può vedere la (propria) Stella Polare.

Andare avanti porta incertezza ed ansietà.

Con sincerità esprimere ciò è di buon auspicio.

Commento: «Con sincerità esprimere ciò»: è utile manifestare le proprie intenzioni.

A mezzogiorno la città di Feng, Abbondanza, è oscurata dall’eclissi di Sole.

Questa frase può anche significare che si è raggiunto il culmine di un ciclo lunaredi 76 anni, quello che ha

segnato la decadenza della dinastia Shang durante i regni di Di Xin e di suo padre Di Yi. Un ulteriore

segno celeste del precipitare degli avvenimenti.

La Stella Polare si mostra a Re Wu che riceve il mandato celeste a governare, ma è roso dall’incertezza e

dall’ansia, non tantosulla necessità di portare a termine la guerra, quanto sull’opportunità di riprendere le

operazioni militari immediatamente, senza avere ancora sepolto Re Wen e prima di aver terminato il lutto

prescritto.

La risposta la deve trovare interrogando sinceramente se stesso e confidandosi con i suoi consiglieri.

L’Esagramma Derivato è ䷡ 34 Grande Forza, che alla linea corrispondente recita semplicemente:

Oracolo fausto.

Page 15: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

Commento: La seconda linea dura pronostica un «oracolo fausto» perché è centrale.

Superando il dubbio si rivela una Grande Forza, che deriva dall’adesione al proprio mandato celeste, cioè

al proprio “centro”.

Questo centro può essere rappresentato dall’occhio del ciclone: l’unica zona di quiete dalla quale è

possibile farsi un quadro obiettivo di ciò che sta realmente accadendo nel caos degli avvenimenti

circostanti. Analogamente la Stella Polare funge da perno stabile nell’incessante moto dell’universo.

La figura centrale, che svolge tradizionalmente questo ruolo di perno attorno al quale ruotano le vicende

degli esseri umani, del cielo e della terra, è quella del re, che deve garantire l’armonia di tutti gli esseri.

Per questo motivo nella Sentenza viene detto che solo un (vero) re è in grado di “raggiungere” e

mantenere uno stato regolato ed ordinato di Abbondanza ed evitando i pericoli della Sovrabbondanza.

Vedremo in effetti che nello sviluppo delle linee l’Abbondanza, prima oscurata, viene realmente raggiunta

solo alla quinta linea, che è appunto quella del sovrano.

Il vero sovrano è anche l’unico in grado di cogliere le opportunità offerte da una situazione di grande

confusione. A questo proposito Mao Tse Tung, cultore dell’I Ching, che utilizzava per sé, ma vietava ai suoi

sudditi, affermava:

“Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione è eccellente”.

Nove al terzo posto significa:

Feng, Abbondanza, è oscurata.

A mezzogiorno si vede la corona solare.

Troncare col proprio braccio destro non è un errore.

Commento: «L’Abbondanza è oscurata»: non è appropriato intraprendere grandi faccende. «Troncare col

proprio braccio destro»: l’ultima (linea) non si può utilizzare.

Qui siamo al momento culminante dell’eclisse, quando, come abbiamo visto in precedenza, può essere

visibile la corona solare.

“Troncare” è lo stesso termine utilizzato nell’Immagine, dove viene detto: “il nobile tronca le vertenze ed

esegue le punizioni”.

Il Commento specifica che il “braccio destro” è l’ultima linea che è inutilizzabile perché, come vedremo, si

è auto-reclusa per il periodo di lutto.

Notiamo che in questo caso le linee corrispondenti, la terza e la sesta, sono una Yang e l’altra Yin, ma,

nella situazione specifica dell’Abbondanza, non riescono a mettersi in relazione, per cui la sesta non può

essere d’aiuto alla terza.

Non è ancora il momento di “intraprendere grandi faccende”, sia per la posizione, che alla terza linea è

sempre critica, sia per la mancanza di alleati (che arriveranno solo alla linea successiva), sia per

l’oscurità, sia per il rischio di compiere mosse avventate.

La linea è di per sé corretta, Yang in una posizione Yang, per cui “muoversi” non sarebbe di per sé errato,

ma senza cautela e “scossi” dall’incalzare degli avvenimenti, comporta il rischio concreto di farsi male e

di finire in una posizione inadatta, come conferma l’Esagramma Derivato ䷲ 51 L’Eccitante (Lo

Scuotimento, Il Tuono) alla linea corrispondente:

Il Tuono: “boom boom”.

Lo Scuotimento: muoversi non è un errore.

Commento: «Il tuono: “boom boom”»: [la linea] non è adatta alla posizione.

Nove al quarto posto significa:

Feng, Abbondanza, è velata.

[oppure: La Pienezza del ciclo lunare di 76 anni (4 cicli metoniani di 19 anni)]

(Ma) a mezzogiorno si può vedere la (propria) Stella Polare.

Incontrare il capo della tribù dei Rong dell’Ovest.

Fausto.

Page 16: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

Commento: «L’Abbondanza è velata», perché [la linea] non è adatta alla posizione. «A mezzogiorno si può

vedere la (propria) Stella Polare»: c’è oscurità, non luce. «Incontrare il capo della tribù dei Rong

dell’Ovest»: è fausto procedere.

Qui troviamo espressa la Pienezza dei temi introdotti alle linee precedenti: l’eclissi inizia a ritirarsi, Re Wu

ha ricevuto il mandato celeste dalla Stella Polare, ma ha superato i suoi dubbi precedenti ed inoltre si

aggiunge un nuovo alleato che consente di superare le difficoltà della linea precedente. La situazione

richiede un’Abbondanza di alleanze per vincere la guerra. Infatti potendo contare solo sui Rong dell’Ovest

si otterrebbe l’Esagramma Derivato ䷣ 36 L’Ottenebramento della Luce alla linea corrispondente

recita:

Penetra nel fianco sinistro e raggiunge il cuore dell’Uccello Ferito che viene portato fuori dal cancello e

dalla corte.

Commento: «Penetra nel fianco sinistro» significa che il suo proposito era proprio di prendergli il «cuore».

Questa linea fa riferimento all’omicidio del saggio Bi Gan (“l’uccello ferito”) a cui il sanguinario tiranno Di

Xin, sovrano degli Shang e nemico di Re Wu, fece strappare il cuore davanti alla sua corte e venne

trascinato fuori ormai cadavere.

La sola alleanza con i Rong dell’Ovest non sarebbe sufficiente ad avere la meglio sul feroce Di Xin, d’altro

canto, come abbiamo visto alla prima linea, il supporto della sola tribù dei Fei, per quanto utile, non

consente di ottenere grandi obiettivi. Una coalizione più larga, che si ottiene mutando

contemporaneamente la prima e la quarta linea, genera come Esagramma Derivato ䷎ 15 La Modestia,

dove alla Sentenza viene detto si ottiene la “riuscita” ed “il nobile porta a termine le cose”. Le linee

corrispondenti ribadiscono rispettivamente: “modesto, modesto, il nobile può attraversare il grande

fiume, fausto” e “nulla che non sia propizio, modestia coraggiosa.” Qui la modestia consiste nel rendersi

conto di non poter contare esclusivamente sulle proprie forze per portare a termine la guerra.

La prima linea appartiene al Trigramma Inferiore Fuoco ☲ e non subisce ancora le conseguenze dell’eclissi

per cui contribuisce portando chiarezza nella situazione. La quarta linea appartiene al Trigramma

Superiore Tuono ☳ per cui contribuisce portando la capacità di agire. Separatamente, la prima linea vede

con chiarezza, ma non è ancora in grado di agire, mentre la quarta può agire, ma non può ancora vedere

con chiarezza. Sono quindi necessarie l’una all’altra per per consentire ad entrambe di muoversi con

chiarezza d’intenti, come richiesto dal tempo dell’Abbondanza.

Sei al quinto posto significa:

Viene ordine.

[oppure: Viene un ciclo lunare di 19 anni (ciclo metoniano)].

C’è prosperità e lode. Fausto.

Commento: Il responso è «fausto» nonostante la quinta linea sia morbida: ci sarà buona fortuna.

Il Commento evidenzia che il nuovo sovrano, Re Wu, la quinta linea, pur avendo sconfitto sul campo gli

Shang, è ancora debole, Yin, ma, nell’arco di un ventennio, la dinastia Zhou riuscirà a consolidare il potere

(anche dopo la morte di Re Wu che avverrà dopo pochi anni), raggiungendo prosperità e lode.

Notiamo che questa è l’unica linea in cui venga raggiunta effettivamente l’Abbondanza, anche se ciò

richiede un lungo periodo di preparazione. Ricordiamo anche che, come già specificato nella Sentenza,

solo le qualità regali consentono di raggiungere e mantenere l’Abbondanza.

L’Esagramma Derivato ䷰ 49 Il Sovvertimento (La Muta, La Rivoluzione), alla linea corrispondente

riporta:

Il grande uomo cambia come una tigre. Ancor prima di consultare l’oracolo, si ha sincerità.

Commento: «Il grande uomo cambia come una tigre»: il suo disegno è brillante.

e la Sentenza recita:

La Rivoluzione. Nel giorno stabilito, si ottiene sincerità. Suprema riuscita. Propizio oracolo. Il rimpianto

svanisce.

Page 17: I Ching - Esagramma 55 - Chi Ha e Chi Non Ha

La Rivoluzione pone la questione della corretta scelta dei tempi (“il giorno stabilito”), della forza e della

capacità di mutare “come una tigre”, ma soprattutto della sincerità, della fiducia e della fede. Tutte

queste sono prerogative “reali”.

Re Wu ha fiducia sincera di aver ricevuto il mandato celeste, per cui non ha neppure bisogno di consultare

l’oracolo per essere certo che è maturato effettivamente il tempo della Rivoluzione. Un tale stato di grazia

viene espresso nel Commentario Wen Yan (VII Ala) a proposito della quinta linea, la linea corrispondente,

dell’Esagramma 1, in questo modo:

“Quando egli anticipa il cielo, il cielo non lo contraddice, quando segue il cielo, egli si conforma ai tempi

del cielo” .

In effetti la linea precedente dell’Esagramma 49, la quarta, conferma che Re Wu aveva ricevuto il

mandato celeste: “Il rimpianto svanisce. Essere sinceri. Cambiamento di mandato (celeste): fausto.”

Sei in alto significa:

Abbondante è la copertura che nasconde la sua residenza.

Spiare attraverso il cancello: tutto è desolato, non c’è nessuno.

Per tre anni non si vede nessuno.

Disastroso.

Commento: «Abbondante è la copertura»: si libra ai confini del cielo. «Spiare attraverso il cancello: tutto è

desolato, non c’è nessuno», perché si è rintanato.

La sesta linea, quella finale, ha perso il treno dell’Abbondanza e, come abbiamo visto a proposito della

terza linea, non può più essere di nessun aiuto per gli altri.

Se Re Wu si fosse rintanato per tre anni nella residenza destinata al lutto, senza poter agire e senza poter

avere contatti con il mondo esterno avrebbe disatteso il suo mandato celeste e mancato la possibilità di

compiere la Rivoluzione, come evidenzia l’Esagramma derivato, ䷝ 30 L’Aderente (Il Fuoco), che alla

linea corrispondente recita:

Il Re ne fa uso per compiere spedizioni punitive. C’è un trionfo: si uccide il capo e si catturano i seguaci.

Nessuna sfortuna.

Commento: «Il Re ne fa uso per compiere spedizioni punitive», allo scopo di portare ordine nel Paese.

Notiamo che il Re, l’unico in grado di raggiungere L’Abbondanza, la “utilizza per compiere spedizioni

punitive allo scopo di riportare ordine nel Paese”, però la sesta linea non utilizza questa possibilità e da

questo si genera il “disastro”.

Riprendiamo ora il testo del Libro dei Mutamenti, riassumendo l’Abbondanza di temi fin qui trattata e

considerandolo in un’ottica più generale e più adatta alla consultazione personale. La storia di Re Wu ci

servirà in ogni caso come filo conduttore per comprendere meglio la successione degli eventi descritti

dall’Esagramma.

Sentenza:

L’Abbondanza.

Riuscita.

Il Re la raggiunge.

Non rattristarsi. Devi essere come il Sole a mezzogiorno.

È suggestiva l’analogia con l’Epitaffio di Sicilo, la più antica composizione musicale di cui sia stato

ritrovato lo spartito integrale, che recita:

Finché vivi, splendi,

non affliggerti per nulla:

la vita è breve ed il tempo esige il suo tributo.

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L’Abbondanza è uno stato transitorio e richiede una grande maturità per poter essere vissuta appieno,

infatti viene raggiunta completamente solo ala quinta linea, che rappresenta appunto il migliore livello di

maturità e di competenza acquisito all’interno della situazione, quando si è in grado di splendere come il

sole a mezzogiorno e di godere delle opportunità di questo momento di grazia anche se non può durare a

lungo.

Chi si chiude in se stesso per timore perdere ciò che possiede lo perderà inesorabilmente, come dimostra

la sesta linea. A chi ha (consapevolezza) sarà dato in abbondanza, a chi non ha (consapevolezza) sarà

tolto anche ciò che ha.

Immagine:

Il Tuono ☳ e il lampo (Fuoco ☲ ) arrivano insieme: questa è l’immagine dell’Abbondanza. Ispirandosi ad

essa, il nobile tronca le vertenze ed esegue le punizioni.

Segni Misti:

L’Abbondanza significa una pletora di avvenimenti.

La situazione dell’Abbondanza è spesso caotica perchè può esservi un sovraccarico di eventi e di

informazioni contraddittori che impediscono di discernere con chiarezza. D’altra parte parte è un

momento gravido di possibilità che rappresenta un possibile punto di svolta decisivo in cui ci si può

connettere al proprio mandato celeste, a patto di fare pulizia, troncare tutti i rami secchi della nostra vita

e lasciare spazio solo a ciò che offre delle reali possibilità evolutive. “Scegliere ciò che può diventare

grande” e trovare la propria “casa”, il proprio posto nel mondo, come dice la Serie:

Ciò che ottiene un posto in cui sia di casa diventa certamente grande. Per questo segue il segno:

l’Abbondanza. Abbondanza significa grandezza.

LE SINGOLE LINEE

Nove all’inizio significa:

Incontrare un signore e compagno.

Anche se (solo) per dieci giorni non c’è errore. Procedere porta riconoscimento.

Commento: «Anche se per dieci giorni non c’è errore», oltre dieci giorni: disastroso.

Si incontra una persona affine con cui si instaura una relazione, affettiva, lavorativa o di amicizia, che è

positiva ma che, per sua natura non può che essere transitoria alle condizioni attuali.

Non è un’errore vivere fino in fondo quest’esperienza e poi terminarla.

Non è un errore proseguire la relazione, ma su nuove basi solide e durature.

Sarebbe invece un disastro voler mantenere fissa la situazione attuale senza nessun cambiamento.

Sei al secondo posto significa:

L’Abbondanza è velata.

(Ma) a mezzogiorno si può vedere la (propria) Stella Polare.

Andare avanti porta incertezza ed ansietà.

Con sincerità esprimere ciò è di buon auspicio.

Commento: «Con sincerità esprimere ciò»: è utile manifestare le proprie intenzioni.

Si è sommersi dagli avvenimenti e non si riesce a vedere con chiarezza, ciò provoca ansia ed incertezza,

ma in realtà (se la sappiamo vedere) si manifesta la possibilità di collegarci con il nostro destino.

Bisogna confrontarsi sinceramente con le altre persone coinvolte nella situazione esprimendo

apertamente i propri dubbi e le proprie intenzioni.

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Nove al terzo posto significa:

L’Abbondanza è oscurata.

A mezzogiorno si vede la corona solare.

Troncare col proprio braccio destro: non c’è errore.

Commento: «L’Abbondanza è oscurata»: non è appropriato intraprendere grandi faccende. «Troncare col

proprio braccio destro»: l’ultima (linea) non si può utilizzare.

Si è sommersi dagli avvenimenti e non si riesce a vedere con chiarezza. Anche la possibilità di

comprendere il proprio destino è sfuocata. Non si può far conto sull’aiuto di altri perchè si sono chiusi in

se stessi, ma non è un nostro errore.

È meglio, per il momento, non porsi grandi obiettivi e fare attenzione perchè c’è il rischio concreto di

subire dei danni.

Nove al quarto posto significa:

L’Abbondanza è velata.

(Ma) a mezzogiorno si può vedere la (propria) Stella Polare.

Incontrare un signore nostro simile.

Fausto.

Commento: «Abbondante è la cortina», perché [la linea] non è adatta alla posizione. «A mezzogiorno si

vedono le stelle intorno al polo»: c’è oscurità, non luce. «Incontrare il signore nostro simile»: è fausto

procedere.

Si è sommersi dagli avvenimenti e non si riesce a vedere con chiarezza, ma in realtà (se la sappiamo

vedere) si manifesta la possibilità di collegarci con il nostro destino.

Si incontra una persona affine con cui si può instaurare una relazione positiva e duratura.

Sei al quinto posto significa:

Viene ordine.

C’è prosperità e lode.

Fausto.

Commento: Il responso è «fausto» nonostante la quinta linea sia morbida: ci sarà buona fortuna.

Abbiamo finalmente raggiunto la maturità, la competenza e la consapevolezza necessarie per vivere

appieno il tempo dell’Abbondanza. Bisogna però sempre tenere ben presente che si tratta di una

situazione transitoria.

Apprezziamo e godiamo di questo momento di splendore senza rattristarci perché può essere effimero,

ma rimaniamo sempre ancorati al nostro destino.

Sei in alto significa:

Abbondante è la copertura che nasconde la sua residenza.

Spiare attraverso il cancello: tutto è desolato, non c’è nessuno.

Per tre anni non si vede nessuno.

Disastroso.

Commento: «Abbondante è la copertura»: è salito fino ai confini del cielo. «Spiare attraverso il cancello:

tutto è desolato, non c’è nessuno», perché si è rintanato.

Se ci rinchiudiamo in noi stessi nell’illusione di poter in questo modo conservare tutto ciò che possediamo,

alla fine troviamo solo isolamento, tristezza e malinconia. Queste sono le conseguenze inevitabili

dell’attaccamento alle cose materiali e del rifiuto del cambiamento, che è l’essenza stessa della vita. Ma il

destino bussa alla porta, ci chiede conto di come abbiamo saputo far fruttare i nostri taleti e ci rammenta

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che “chi accumula tesori per sé non si arricchisce presso Dio”.

Valter Vico

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Fonti:

S. J. Marshall: “The Mandate of Heaven, Hidden History in the I Ching”, Columbia University

Press

Richard Alan Kunst: “The Original Yijing: A Text, Phonetic Transcription and Index with Sample

Glosses”, Ann Arbor University Microfilms, 1985

Richard Rutt: “The Book of Changes (Zhou Yi)“, ed. Routledge

Cyrille Javary: “Le Discours de la Tortue, découvrir la pensée chinoise au fil du Yi Jing”, ed.

Albin Michel

Wang Dongliang: “Les Signes et les Mutations”, ed. L’Asiathèque

Kiiko Matsumoto & Stephen Birch: “Hara Diagnosis – Reflections on the Sea”, Paradigm

Publications

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