Vangelo a Fumetti (22^domenica del T.O., Mc 7,1-8.14-15.21-23)
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I N D I C E
1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 3
2. MODALITÀ OPERATIVE 4
3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCH IO 6
4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZI ONE 7
4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE 7 4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE 7
5. DATI GENERALI 8
6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO 9
7. MISURE GENERALI 10
7.1 DIMENSIONI DEI LOCALI 10 7.2 RADON 10 7.3 INTERVENTI GENERALI E VULNERABILITÀ DEGLI ELEMENTI NON
STRUTTURALI 10 7.4 DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA 11
8. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI 12
8.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO 12 8.2 INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA 17 8.3 PIANO DI EVACUAZIONE 18 8.4 SEPARAZIONI 18 8.5 COMPARTIMENTAZIONE 18 8.6 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIO NE 19 8.7 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE 19 8.8 SISTEMA DI ALLARME INCENDIO 19 8.9 VIE DI ESODO 20 8.10 SEGNALETICA 25 8.11 ESTINTORI 26 8.12 RETE IDRANTI 27 8.13 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA 27 8.14 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO 27 8.15 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI 28
9. SERVIZI GENERALI 29
9.1 SERVIZI IGIENICI 29 9.2 LAVABI 29
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9.3 PULIZIE 29
10. EX UFFICI 30
11. AULE DIDATTICHE 31
11.1 AULA PROTETTA 32
12. EX SALA INSEGNANTI (ORA AULA) 32
13. BIBLIOTECA 33
14. AULA MAGNA 34
15. SALA MENSA 37
16. AULE SPECIALI E LABORATORI 39
16.1 AULA DI SCIENZE 39 16.2 LABORATORIO DI INFORMATICA N. 1 40 16.3 LABORATORIO DI INFORMATICA N. 2 41 16.4 LABORATORIO DI CUCINA 42 16.5 AULA CERAMICA 43
17. ARCHIVIO 44
18. MAGAZZINO 45
19. CENTRALE TERMICA 45
20. ASCENSORE 47
21. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE 48
22. IMPIANTO DI TERRA 50
23. PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOV RATENSIONI 51
24. NORME DI ESERCIZIO 51
25. RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE 52
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1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal
Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull’esame sistematico
di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro.
Il procedimento adottato prevede la:
� Individuazione delle fonti di pericolo in relazione:
1. all’ambiente di lavoro
2. agli impianti tecnologici installati
3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati
4. alle attività svolte
� Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo
� Individuazione del personale esposto ai rischi generici
� Individuazione del personale esposto a rischi specifici
� Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento
� Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle
norme in vigore
� In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della
gravità dell’infortunio e/o della malattia professionale.
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2. MODALITÀ OPERATIVE
RISCHI CORRELATI ALL’EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED
ALLE SOSTANZE
Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico
di tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti:
• le caratteristiche costruttive dell’edificio;
• gli impianti tecnologici installati;
• i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti
biologici utilizzati.
L’analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i
sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti.
VERIFICA DOCUMENTALE
La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle
caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle
attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine di:
• individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es. C.P.I.,
dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati, denuncia
impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o da
ditte/professionisti incaricati, ...)
• verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun
documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si
riferisca in modo esplicito all’impianto/struttura ecc. oggetto di verifica
• verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato
• verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all’oggetto
• verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto
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• predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente
locale competente
• verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto
(sopralluogo)
SOPRALLUOGHI
I sopralluoghi, hanno lo scopo di:
• ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di
impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono,
• verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la
documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i
provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un
livello di sicurezza accettabile.
RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE
Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata l’analisi
al fine di:
• individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature
utilizzate,
• identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio
e/o malattie professionali,
• identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l’ambiente in cui sono
svolte,
• valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme
valutazione della probabilità e della gravita dell’infortunio e/o della malattia
professionale),
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• studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni
delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità dell’infortunio
e/o della malattia professionale,
• individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria,
• definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale.
• definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del personale
con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti, ecc.).
3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL
RISCHIO
Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e
provvedimenti:
• piano di emergenza;
• piano di pronto soccorso;
• regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai
dipendenti della scuola;
• informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti con
incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso);
• programmi di verifiche periodiche;
• riorganizzazione del lavoro;
• emissione di disposizioni di servizio (circolari);
• segnalazione all’ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere ad
un livello di sicurezza accettabile l’immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi;
• segnalazione all’ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche.
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4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI
PREVENZIONE
4.1 INTERVENTI DI PREVENZIONE
Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall’Ente locale e dalla
Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi.
4.2 PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
L’ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei
seguenti criteri.
Magnitudo del rischio ipotizzato
Prescrizioni di norme in vigore
Grado di efficacia dell’intervento individuato
Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti
Semplicità dell’intervento
Disponibilità di risorse tecnico - economiche
Sulla base di tali criteri l’urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri:
• IMMEDIATI ⇒ intervent i con pr ior i tà 1
• BREVE TERMINE ⇒ intervent i con pr ior i tà 2
• MEDIO TERMINE ⇒ intervent i con pr ior i tà 3
• LUNGO TERMINE ⇒ intervent i con pr ior i tà 4
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5. DATI GENERALI
In data 13 aprile 2016 il sig. SCARINZI Roberto dell’ICS S.r.l., al quale il Dirigente
scolastico ha affidato l’incarico di RSPP , ha svolto il sopralluogo degli ambienti didattici
presso l’immobile utilizzato dalla scuola secondaria di 1° grado statale di RONCADE
(TV) per aggiornare il documento di valutazione dei rischi ai sensi del Decreto
legislativo 81/08.
I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nella scuola
sono stati forniti dalla Direzione dell’istituto comprensivo.
Attualmente l’istituto è frequentato da 401 alunni, 40 insegnanti e n. 4 collaboratori
scolastici, pertanto ai sensi del DM 26/8/92 la scuola è classificabile “tipo 2”.
L’edificio è composto da due piani fuori terra e da un piano seminterrato.
Ai sensi del punto 1.1 del DM 26/8/92 l’edificio, sulla base delle informazioni fornite, si
considera realizzato in data successiva al 18 dicembre 1975, m a è stato
completamente ristrutturato in data successiva al 26/8/1992 (2003).
La presente relazione è stata ultimata in data 2 maggio 2016
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6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
L’articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di
valutazione dei rischi deve essere rielaborato “in occasione di modifiche del processo
produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori” e prescrive che
il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) “aggiorna le misure di prevenzione e di
protezione in relazione ai mutamenti organizzativi …..…… ovvero in relazione al grado
di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione ”.
Il presente documento è aggiornato ogni anno previa raccolta delle opportune
informazioni e l’esecuzione di un sopralluogo:
⇒ sulla base delle misure di prevenzione e di protezione che saranno adottate
dall’Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico,
⇒ nel caso vengano introdotte modifiche significative nell’uso dei locali (ad esempio in
caso di spostamento di laboratori da un locale all’altro o di trasformazione di un’aula
normale in laboratorio),
⇒ qualora vengano introdotte modifiche significative nelle apparecchiature,
attrezzature, sostanze utilizzate,
⇒ nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza
nell’organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il
personale dipendente),
⇒ nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute
sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.),
⇒ nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente
in vigore (Norme CEI - UNI – ecc.).
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7. MISURE GENERALI
7.1 DIMENSIONI DEI LOCALI
L’altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito
dall’articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dal Titolo II del Decreto legislativo 81/08
(Allegato IV).
7.2 RADON
Nell'edificio scolastico non sono presenti ambienti ubicati a piani interrati o seminterrati
frequentati dal personale o dagli alunni. Pertanto come riportato al cap. 1.3 delle linee
guida emesse dal Coordinamento delle regioni e province autonome di Trento e
Bolzano non è necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon.
7.3 INTERVENTI GENERALI E VULNERABILITÀ DEGLI ELEME NTI
NON STRUTTURALI
I gradini delle scale interne ed il pavimento dei locali sono rivestiti di linoleum. Il
Direttore dei lavori ha segnalato che il rivestimento in linoleum dei locali e dei gradini
delle scale ha una classe di reazione al fuoco inferiore ad 1.
I locali sono stati controsoffittati. Il Direttore dei lavori ha segnalato che il controsoffitto
ha caratteristiche di resistenza al fuoco REI 60.
La parte inferiore delle scale esterne di sicurezza può essere urtata dalle persone.
Il pianerottolo della scala esterna di sicurezza che serve l’aula magna si sta incurvando.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Transennare l’area attorno alla parte bassa delle scale esterne in modo che le persone
non possano urtarle. [Priorità 1]
Rinforzare il piano di calpestio della scala esterna metallica a servizio dell’aula magna.
[Priorità 2]
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7.4 DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA
Presso la scuola non sono stati rinvenuti documenti.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Consegnare alla Direzione della scuola i seguenti documenti: [Priorità 1]
� certificato di collaudo statico;
� certificato di idoneità sismica;
� certificato di agibilità;
� certificato di idoneità igienico – sanitaria.
Dovrà essere consegnata alla Direzione la documentazione indicata negli specifici
capitoli del documento di valutazione dei rischi relativi agli impianti tecnologici
(esempio: impianto di terra, impianto elettrico, impianto di riscaldamento, ecc.).
[Priorità 1]
In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL,
VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all’edificio e/o
agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica. [Priorità 2]
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8. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
8.1 CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCEN DIO
Conformemente a quanto prescritto dall’articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla
base dei criteri stabiliti:
• dall’Allegato I ( Cap. 1.4.4) del D.M. 10/03/1998,
• dall’Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998,
• dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998,
poiché sono presenti più di cento (e meno di mille) persone
contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO.
Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di:
• quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998,
• quanto stabilito dal DM 26/8/1992,
• quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando
locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982
ubicate nell’edificio scolastico.
In particolare il sopralluogo ha permesso di individuare quali luoghi a maggiore
rischio incendio il locale caldaia, l’aula magna e l’archivio del piano seminterrato
lato segreteria; le misure da adottare sono indicate negli specifici capitoli del
documento di valutazione dei rischi.
L’attività didattica nelle aule e nei laboratori non comporta particolari rischi di
incendio. Il personale ha partecipato ad una azione formativa in materia di
prevenzione incendio ed ha ricevuto un opuscolo “Nozioni antincendio” relativo a
tale argomento.
Considerato che il riscaldamento dell’edificio è realizzato mediante una caldaia
esterna all’edificio; tenuto conto che il carico di incendio è costituito
prevalentemente dagli arredi scolastici e dai sussidi didattici, tenuto conto che il
Comune ha adeguato la scuola al DM 26/08/1992 sulla base di un progetto
presentato ed approvato dai VV.F, considerato che al Comune è stato chiesto di
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verificare periodicamente l’impianto elettrico e l’impianto di messa a terra,
considerato altresì che al Comune è stato chiesto di certificare che l’edificio è
autoprotetto dalle scariche atmosferiche; tenuto conto che ad ogni persona che
opera nella scuola sono state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la
gestione delle emergenze e che ogni anno vengono eseguite le prove di
evacuazione, il rischio di incendio residuo può essere considerato accettabile.
Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998
(Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di
lavoro” la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio
individuabili all’interno della scuola, l’identificazione dei lavoratori esposti e le singole
misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella
tabella seguente.
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Locale Livello
di
rischio
Cause e pericolo
d’incendio
Persone
esposte
Misure per prevenire
gli incendi adottate
dalla scuola
Locali
didattici
Corridoi
Locali ad
uso
collettivo
BASSO deposito di sostanze
facilmente combustibili in
luogo non idoneo o la loro
manipolazione senza le
dovute cautele
Alunni
Personale
Docente e
non
docente
Il quantitativo di
materiale combustibile
è limitato a quello
strettamente
necessario per la
normale conduzione
dell’attività ed è tenuto
lontano dalle vie
d’esodo.
Il personale è stato
informato della
proprietà delle sostanze
e delle circostanze che
possono causare il
rischio incendio.
I materiali di pulizia
sono tenuti in appositi
ripostigli o armadi chiusi
a chiave.
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Presenza della
documentazione cartacea,
rifiuti o altro materiale
combustibile (arredi e
tendaggi) che può essere
incendiato accidentalmente
o deliberatamente.
Inadeguata pulizia delle
arre di lavoro..
I rifiuti, documentazioni
varie o altro materiale
combustibile non viene
mai depositato,
neanche in via
temporanea, lungo le
vie d’esodo o dove
possono entrare in
contatto con sorgenti di
innesco.
Per evitare l’accumulo
di rifiuti si provvede alla
loro rimozione
giornaliera e successivo
deposito all’esterno
dell’edifico.
Negligenza relativamente
all’uso di fiamme libere e di
apparecchi generatori di
calore
All’interno di tutti i locali
è stato imposto il divieto
di fumare; è stato
proibito di usare fiamme
libere; è stato vietato
l’uso di apparecchi
generatori di calore.
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Uso di impianti elettrici e di
eventuali attrezzature
didattiche elettriche.
Presenza di
apparecchiature elettriche
sotto tensione anche
quando non sono utilizzate
Riparazione o modifica di
impianti elettrici effettuati da
persone non qualificate.
Utilizzo non corretto di
apparecchi di riscaldamento
portatili (stufette con
resistenze a vista; fornelletti
ecc.).
Gli impianti sono stati
realizzati a regola
dell’arte e sono dotati
di messa a terra (le
anomalie vengono
segnalate all’Ente
locale proprietario
dell’’immobile).
Il personale è stato
informato sul corretto
uso delle attrezzature
elettriche utilizzate nelle
aule e sull’utilizzo degli
impianti elettrici.
Le riparazioni elettriche
sono eseguite
esclusivamente da
personale competente
e qualificato.
E’ stato vietato l’uso di
stufette e fornelletti.
Inadeguata formazione del
personale sull’uso di
materiali ed attrezzature
pericolose,
Il personale docente e
non docente è stato
formato ed informato
sull’uso di materiali ed
attrezzature pericolose.
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Negligenza degli addetti alla
manutenzione (incaricati
dall’Ente locale proprietario
dell’immobile)
Alle persone, ditte o
artigiani che entrano
nella scuola per
manutenzione viene
consegnata una lettera
con i divieti (es. non
ostruire le vie d’esodo);
viene inoltre illustrato il
piano di evacuazione,
chi sono gli addetti
antincendio; le norme
comportamentali da
seguire; le persone da
avvisare.
8.2 INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA
Ad alcune persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi:
• emissione dell’ordine di evacuazione;
• controllo delle operazioni di evacuazione;
• chiamata soccorsi ed intercettazione dell’alimentazione elettrica e del
combustibile;
• controllo periodico degli estintori;
• controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita.
Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio.
Sono stati nominati e formati gli addetti al primo soccorso.
Presso la segreteria della scuola sono conservate le lettere con le quali si è proceduto
alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di formazione
del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso.
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Promemoria per il Dirigente scolastico
Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla
prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero tale da garantire la presenza
sempre di una persona addestrata nell’intero arco della giornata lavorativa, dovranno
essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti alla prevenzione incendio e quelli
del primo soccorso di nuova nomina devono partecipare ai corsi di formazione previsti
per legge. Durata e contenuti del corso di formazione per la prevenzione incendi sono
regolamentati dal DM 10 marzo 1998; poiché il numero delle persone che
frequentano la scuola è superiore a 300, al termine del corso di addestramento gli
addetti antincendio dovranno sostenere un esame pre sso il comando provinciale
dei Vigili del fuoco per ottenere il patentino di i doneità . Durata e contenuti della
formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti dal DM n. 388 del 3 febbraio
2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni. [Priorità 1]
8.3 PIANO DI EVACUAZIONE
La scuola dispone di un piano di evacuazione.
Nei locali e lungo i corridoi sono installate le planimetrie con indicato il percorso di
esodo. Ogni anno vengono effettuate le prove di evacuazione.
8.4 SEPARAZIONI
L’immobile è isolato rispetto ad altri fabbricati.
8.5 COMPARTIMENTAZIONE
I locali del piano seminterrato sono stati compartimentati; l’aula magna è
compartimentata; l’archivio della segreteria è stato compartimentato.
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8.6 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE
Il sig. SCARINZI Roberto della I.C.S. S.r.l. è stato incaricato dei compiti di
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
8.7 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE
La Direzione della scuola ha predisposto documenti informativi con l’indicazione dei
compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori
scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le
indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto. Inoltre
la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti da adottare durante
la pulizia dei locali con l’utilizzo di prodotti chimici.
8.8 SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
La scuola dispone di un sistema di allarme incendio costituito da segnalatori ottico
acustici e da un sistema di altoparlanti. Il sistema può essere attivato manualmente
mediante i pulsanti installati lungo i percorsi d’esodo od automaticamente dai rilevatori
di fumo installati in ogni locale della scuola. Il sistema dispone di alimentazione elettrica
di riserva. Il sistema automatico di rivelazione incendio dà inizialmente un segnale di
preallarme con indicazione della zona interessata per permettere al personale
incaricato di verificare l’entità del problema. Al tempo stesso attiva automaticamente un
messaggio registrato e allerta le persone.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Incaricare una ditta della verifica semestrale del sistema automatico di rilevazione ed
allarme incendio. [Priorità 2]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune copia della dichiarazione di conformità. [Priorità 2]
Informazione – Consulenza – Servizi – S.r.l.
Via Dei Prati, 31 – 25073 BOVEZZO
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tel. 328/2141282 – tel. fax 030/2000484
20
8.9 VIE DI ESODO
Il numero massimo delle persone presenti al piano terra è pari a 220.
Il numero massimo di persone presenti al primo piano è pari a 225 (circa 120 lato est e
105 lato ovest).
Al primo piano quando viene utilizzata l’aula magna possono essere presenti 350
persone quanti erano i posti a sedere del locale.
Il piano di massimo affollamento è il primo piano.
Il luogo sicuro può essere individuato nell’area circostante l’edificio.
La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m.
La segnaletica con le indicazioni del percorso d’esodo è disposta in modo da distribuire
le persone verso l’uscita di sicurezza più vicina.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 ( Allegato II - Cap. 2.3) il materiale combustibile è
custodito lontano dalle vie di esodo.
8.9.1 USCITE VERSO LUOGO SICURO
Delle seguenti uscite di sicurezza:
• un’uscita di sicurezza (ingresso principale) è composta da due porte in serie larghe
180 cm (90 + 90) che si aprono nel senso dell’esodo. Entrambi i battenti sono muniti
di maniglione antipanico;
• una uscita di sicurezza (piano terra lato ovest) è composta da una porta a due
battenti larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione
antipanico;
• una uscita di sicurezza (piano terra lato est) è composta da una porta a due battenti
larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico;
• una uscita di sicurezza (primo piano lato ovest) è composta da una porta a due
battenti larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione
antipanico. La porta immette sulla scala esterna di sicurezza;
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• una uscita di sicurezza (primo piano lato est) è composta da una porta a due battenti
larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico.
La porta immette sulla scala esterna di sicurezza.
Le uscite di sicurezza sono correttamente segnalate.
Il numero, la larghezza, il sistema ed il senso di apertura delle uscite di sicurezza sono
conformi al decreto 26 agosto 1992 (punti 5.3 e 5.6).
Le uscite di sicurezza sono conformi al DM 03/11/2004.
8.9.2 SCALE
A servizio della scuola sono state realizzate tre scale interne a giorno e tre scale
esterne di sicurezza.
Scala interna n. 1
La scala serve tutti i piani compreso il seminterrato.
Le rampe della scala hanno una larghezza di 155 cm.
I parapetti sono alti 100 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
I gradini sono rivestiti di linoleum.
Lungo la scala non sono presenti rivestimenti in legno.
Alla sommità della scala è stata realizzata l’apertura di 1 m2.
Scala interna n. 2
La scala serve il primo piano.
Le rampe della scala hanno una larghezza di 155 cm.
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I parapetti sono alti 100 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
I gradini sono rivestiti di linoleum; resta scoperta una parte in marmo sulla quale gli
alunni possono scivolare.
Lungo la scala non sono presenti rivestimenti in legno.
Alla sommità della scala è stata realizzata l’apertura di 1 m2.
Scala interna n. 3
La scala serve l’archivio ubicato al piano seminterrato.
Le rampe della scala hanno una larghezza di 100 cm.
La scala è priva di corrimano.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
I gradini sono rivestiti di linoleum.
Lungo la scala non sono presenti rivestimenti in legno.
Scale esterne di sicurezza lato ovest ed est
La larghezza di ogni scala é pari a 120 cm.
Le scale servono rispettivamente l’ala est e l’ala ovest del primo piano.
I parapetti delle scale sono alti 110 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
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E’ installata l’illuminazione di sicurezza.
Le scale sono sgombre da qualunque materiale.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
La parte inferiore delle scale esterne di sicurezza può essere urtata dagli alunni.
Scala esterna di sicurezza aula magna
La larghezza della scala é pari a 178 cm.
I parapetti sono alti 115 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Le rampe delle scale hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con
pedata di 30 cm ed alzata inferiore di 16 cm.
Il numero di moduli a servizio del primo piano della scuola è pari a 8, in ragione
dell’attuale massimo affollamento (primo piano: 226 persone) la larghezza delle scale è
conforme a quanto stabilito dal DM 26/8/92.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Transennare l’area attorno alla parte bassa delle scale esterne in modo che le persone
non possano urtarle. [Priorità 1]
Applicare una rete ai correnti orizzontali del parapetto delle scale interne per evitare
che gli alunni possano impropriamente utilizzare i correnti come pioli di una scala e
sporgersi pericolosamente e installare un fermo piede. [Priorità 1]
Installare il corrimano lungo la scala interna che serve l’archivio al piano seminterrato.
[Priorità 1]
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8.9.3 CORRIDOI
Il massimo affollamento del primo piano è di 225 persone.
I corridoi hanno larghezza minima pari a 310 cm e sono dimensionati e posizionati in
modo da avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1).
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ installata l’illuminazione di sicurezza.
Lungo i corridoi non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio
all’esodo.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Il controsoffitto è stato realizzato con materiale dichiarato REI 60.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Sono installati i pulsanti di attivazione del sistema di incendio; al soffitto sono installati i
rilevatori di fumo; sono altresì installati i segnalatori ottici ed acustici.
Al piano terra sono installati n. 10 estintori, al primo piano n. 8, al piano seminterrato
dove sono ubicati i locali utilizzati come depositi, ecc. sono installati ulteriori estintori.
Gli estintori sono a polvere, hanno un peso di 6 kg, sono segnalati, verificati ed hanno
una capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
E’ stata realizzata la rete idrica antincendio Ad ogni piano sono posizionati idranti UNI
45 muniti di lancia con getto regolabile. Gli idranti sono posizionati in modo da
raggiungere tutti i locali con il getto dell’acqua. All’esterno è posizionato e segnalato
l’attacco per l’autopompa dei VV.F.
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8.10 SEGNALETICA
Nella scuola sono installati i cartelli con l’indicazione del percorso d’esodo, è installata
la segnaletica alla sommità delle uscite di sicurezza, sono presenti i cartelli che
indicano l’ubicazione degli estintori.
Presso i quadri elettrici è stata rimossa la segnaletica di sicurezza.
All’esterno del locale caldaia sono affissi il cartello con il divieto di accesso ai non
addetti ai lavori ed il cartello con il divieto di introdurre fiamme libere.
La tipologia, la forma, le dimensioni e le modalità di installazione della cartellonistica di
sicurezza sono conformi a quanto stabilito dal Titolo V del Decreto legislativo 81/08.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Ripristinare la segnaletica in prossimità dei quadri elettrici di piano. Affiggere i cartelli
con il divieto di utilizzare acqua in caso di incendio prima di avere tolto la tensione
elettrica ed il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica pericolosa.
[Priorità 1]
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8.11 ESTINTORI
Al piano terra sono installati n. 10 estintori, al primo piano n. 8, al piano seminterrato
sono posizionati ulteriori estintori. Gli estintori sono a polvere, hanno un peso di 6 kg,
sono segnalati ed hanno una capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
Nell’archivio è installato un estintore a polvere con capacità di estinzione pari a 34 A,
233 B, C.
Il numero degli estintori è sufficiente.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori
vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del
medesimo tipo. [Priorità 1]
In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005
(G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che
le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli estintori vengano eseguite secondo le
modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione gennaio 2013.
[Priorità 4]
Chiedere alla ditta incaricata della verifica semestrale degli estintori di annotare l’esito
del controllo sul registro antincendio presente presso la scuola. [Priorità 3]
Ulteriori indicazioni dettagliate relative al numero ed al tipo di estintori da installare sono
riportate nei successivi Capitoli relativi a specifici ambienti.
Misure a carico del Dirigente scolastico
In attesa che il Comune incarichi la ditta fare registrare l’esito della verifica semestrale
sull’apposito registro. [Priorità 2]
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8.12 RETE IDRANTI
E’ stata realizzata la rete idrica antincendio. Nel cortile posteriore è stata realizzata la
vasca per alimentare l’impianto idrico antincendio. Al piano terra ed al primo piano sono
installati n. 6 idranti UNI 45 muniti di lancia a getto regolabile, segnalati e verificati. Lo
sportello delle cassette idrante è protetto da materiale safe crash.
Sono presenti due attacchi esterni per le autopompe dei VV.F.
8.13 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
Lungo i corridoi, le scale interne, le scale esterne, nelle aule, gli uffici e nell’aula magna
sono stati installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
8.14 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENT O
I gradini delle scale interne sono rivestiti di linoleum. Alle finestre degli uffici sono
appese tende dichiarate ignifughe.
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8.15 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI
La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di
prevenzione incendi per l’attività n. 67 del D.P.R.151 del 1/08/2011 (ex attività n. 85 del
DM 16/02/1982).
Poiché la centrale termica ha una potenza nominale maggiore di 100 000 kCal/h la
scuola deve disporre di un certificato di prevenzione incendi relativo all’attività n. 74 del
D.P.R.151 del 1/08/2011 (ex attività n. 91 del DM 16/02/1982).
Come prescritto dal comma 2 dell’articolo 6 del DPR n. 151del 1/08/2011 è stato
predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di
manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed
informazione del personale e l’esito delle esercitazioni antincendio.
Il Comune ha affidato ad un tecnico esterno l’elaborazione del progetto per ottenere il
CPI relativo alle attività n. 85 e 91.
Il Comando provinciale dei VV.F. ha svolto il sopralluogo presso la scuola confermando
la corretta esecuzione delle misure di prevenzione incendio.
Misure a carico dell’Ente locale
Consegnare alla scuola copia del C.P.I. [Priorità 1] Adempimenti a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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9. SERVIZI GENERALI
9.1 SERVIZI IGIENICI
La scuola dispone di servizi igienici, separati per uomini e donne, in numero adeguato
rispetto a quanto previsto dal Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni 25 alunni). I
servizi igienici sono dotati di finestre apribili.
Al piano terra è stata realizzato il bagno per il disabile. I caloriferi posti nell’antibagno
sono privi di protezione.
Nel bagno per il disabile e nei restanti bagni è stato installato un apparecchio di
illuminazione di sicurezza.
Misure a carico dell’Ente locale
Installare una protezione attorno ai caloriferi dell’antibagno per il disabile e ripristinare la
plafoniera all’apparecchio di illuminazione artificiale. [Priorità 1]
9.2 LAVABI
I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell’Allegato IV del
Decreto legislativo 81/08.
9.3 PULIZIE
Le pulizie sono adeguate e sono svolte dai collaboratori scolastici.
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10. EX UFFICI
I tre locali sono ubicati al piano terra.
L’ex ufficio della segreteria è utilizzato come sala docenti.
Nei locali sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Sono stati installati i rivelatori di fumo ed i componenti del sistema di allarme incendio.
I locali sono serviti da porte larghe 90 cm o 180 cm (90 + 90) che si aprono nel senso
dell’esodo. Alla sommità delle porte è installata una lastra di vetro di sicurezza.
Tra l’atrio dell’ingresso e l’atrio dei locali è installata una porta larga 180 cm (90 + 90)
che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre.
I parapetti delle finestre sono alti 90 cm.
Le finestre sono dotate di tende non certificate.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Il pavimento è rivestito di linoleum.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
I locali dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti.
Le derivazioni elettriche sono protette da interruttori differenziali da 30 mA.
Le zone di passaggio e/o di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.
In prossimità dei locali è installato un estintore a polvere del peso di 6 kg omologato,
verificato, segnalato e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
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11. AULE DIDATTICHE
Le aule sono ubicate al piano terra ed al primo piano.
L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre.
I parapetti delle finestre sono alti più di 90 cm.
Le finestre di alcune aule sono dotate di tende tipo veneziana in alluminio.
Le porte dei locali sono larghe 130 cm (90 + 40) e si aprono nel senso dell’esodo. Sul
battente piccolo è installato il maniglione antipanico.
Nelle aule era affissa la planimetria con indicato il percorso d’esodo e le norme
comportamentali da seguire in caso di emergenza.
Pareti e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Il pavimento è rivestito di linoleum.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Le aule dispongono di prese elettriche integre dotate di alveoli protetti.
Nelle aule è installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
Le finestre si aprono verso l’esterno ed invadono il marciapiede circostante la scuola.
Nelle aule è stato installato un rivelatore di incendio.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 ( Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale
combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione dell’attività.
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11.1 AULA PROTETTA
Al piano terra è stata realizzata un’aula per il ragazzo diversamente abile.
Il locale è servito da una porta larga 130 (90 + 40) che immette nel corridoio. Sul
battente largo 40 cm è installato il maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Alle finestre sono appese tende non certificate.
Pareti e soffitto sono stati realizzati con materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Le prese elettriche sono munite di alveoli protetti.
E’ installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
I caloriferi e gli spigoli delle pareti sono protetti.
E’ stato installato un rivelatore di incendio.
12. EX SALA INSEGNANTI (ORA AULA)
Il locale è ubicato al piano terra.
Il locale è servito da una porta larga 130 (90 + 40) che immette nel corridoio. Sul
battente largo 40 cm è installato il maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm. Alle finestre sono appese tende ignifughe.
Pareti e soffitto sono stati realizzati con materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Le prese elettriche sono munite di alveoli protetti.
E’ installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
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E’ stato installato un rivelatore di incendio.
13. BIBLIOTECA
Il locale è ubicato al piano terra ed ha una superficie di circa 78 m2.
La quantità di libri è tale da determinare un carico di incendio inferiore a 30 kg/m2.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm. Alle finestre sono appese tende ignifughe.
Il locale è servito da due porte larghe 130 cm (90 + 40) che si aprono nel senso
contrario all’esodo; un battente è bloccato dal fermo porta.
Pareti soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Le prese elettriche sono integre e sono dotate di alveoli protetti.
E’ installata la luce di sicurezza.
Il locale è utilizzato anche come sala riunioni dal collegio dei docenti; il numero
massimo delle persone presenti è pari a 48.
Nel corridoio in prossimità del locale è posizionato un estintore con capacità di
estinzione pari a 34 A, 233 B, C ed un idrante UNI 45.
E’ stato installato un rivelatore di incendio.
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14. AULA MAGNA
Il locale è ubicato al primo piano.
L’aula è gestita dal Comune che la utilizza per manifestazioni pubbliche e di pubblico
spettacolo.
L’aula magna è utilizzata anche dalla scuola, previa richiesta al Comune.
Il locale è stato predisposto con 350 posti a sedere; il numero massimo delle persone è
pari al numero dei posti a sedere.
Il locale è servito da due porte larghe 180 cm (90 + 90) che si aprono nel senso
dell’esodo con maniglione antipanico ed immettono nel corridoio della scuola.
E’ presente una terza porta larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso dell’esodo ed
è munita di maniglione antipanico. La porta immette sulla scala esterna di sicurezza.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Alle finestre non sono appese tende.
E’ stata rimossa la moquette che rivestiva le pareti; le pareti confinanti con l’interno
della scuola sono state trattate in modo da avere caratteristiche REI 60. Il controsoffiitto
è stato dichiarato REI 60 dal Direttore dei lavori. Gli arredi scenici che saranno installati
avranno classe di reazione al fuoco conforme a quanto stabilito dal DM 26/8/1992.
Le prese elettriche sono munite di alveoli protetti.
Sono stati installati apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Le uscite di sicurezza sono correttamente segnalate.
È stato installato il sistema di rivelazione ed allarme incendio.
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Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Consegnare alla Direzione della scuola copia delle certificazioni relative alla classe di
reazione al fuoco degli arredi ed alle caratteristiche di resistenza al fuoco delle pareti e
del controsoffitto. [Priorità 1]
Separare l’aula magna dal corridoio del primo piano tramite una porta REI 120.
[Priorità 1]
Poiché l’Amministrazione comunale e la scuola utilizzano il locale per manifestazioni di
spettacolo o trattenimento non limitando a 100 il numero complessivo di persone
presenti il Comune dovrà acquisire un CPI relativo all’attività 83 del DM 16/02/1982.
Il Comune potrà concedere in uso il locale alla scuola e ad altri soggetti anche per
manifestazioni di spettacolo o trattenimento non limitando a 100 il numero
complessivo di persone presenti purché da parte del Comune vengano realizzate le
misure previste nella documentazione tecnica allegata alla domanda di rilascio del
parere favorevole. [Priorità 1]
A lavori ultimati chiedere il rilascio del C.P.I. [Priorità 1]
Contestualmente alla domanda di sopralluogo e di rilascio del CPI, allo scopo di
ottenere l'autorizzazione provvisoria all'esercizio dell'attività, presentare la dichiarazione
prevista dall'articolo 3 Comma 5 del DPR n. 37/98 attestante: [Priorità 1]
• che sono state rispettate le prescrizioni in materia di sicurezza antincendio;
• che ci si impegna a mantenere in efficienza i sistemi, i dispositivi e le attrezzature
antincendio;
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• che ci si impegna a eseguire le verifiche di controllo e gli interventi di manutenzione
secondo le cadenze temporali indicate dai VVF;
• che si provvede alla formazione antincendio del personale;
• che i controlli, le verifiche, le manutenzioni e la formazione del personale effettuata
sono annotati su APPOSITO REGISTRO.
Il Comune dovrà inoltre gestire il locale in modo conforme a quanto stabilito dal D.M.
19/8/1996; in particolare dovrà adottare le seguenti misure:
� non superare la capienza complessiva per la quale la sala è stata abilitata dalla
Commissione Provinciale di Vigilanza dei locali pub blici ;
� archiviare le certificazioni di reazione al fuoco degli arredi e del pavimento in
materiale combustibile;
� mettere a disposizione del personale che gestisce la sala (personale autorizzato) gli
schemi elettrici;
� rendere inaccessibili al personale non autorizzato i quadri di comando dell’impianto
di illuminazione;
� effettuare le azioni di formazione e di addestramento antincendio del personale
addetto al servizio del locale (punto 18.3 del DM 19/8/96);
� eseguire prove periodiche dei presidi antincendio ogni sei mesi (idranti compresi);
� predisporre ed attuare un piano di sicurezza antincendio secondo le indicazioni
stabilite dal punto 18.5 del DM 19/8/96 (in aggiunta al piano di emergenza della
scuola);
� far installare un telefono collegato alla rete nazionale utilizzabile anche in caso di
chiusura delle porte di collegamento con la scuola;
� a fianco dell’apparecchio telefonico abilitato alla chiamata di soccorso installare un
cartello illustrante la procedura di chiamata (almeno i numeri di telefono dei VVF,
del Pronto Soccorso Pubblico, della Pubblica Sicurezza);
� installare all’ingresso una planimetria riportanti le informazioni evidenziate dal punto
18.4 del DM 19/8/96;
Informazione – Consulenza – Servizi – S.r.l.
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tel. 328/2141282 – tel. fax 030/2000484
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� mantenere aggiornato il registro delle verifiche in conformità alle indicazioni stabilite
dal punto 18.6 del DM 19/8/96, in particolare deve essere oggetto di registrazione l’
addestramento antincendio fornito al personale;
� mantenere costantemente sgombri i percorsi di esodo;
� prima dell’inizio di qualsiasi manifestazione controllare la funzionalità del sistema di
vie di uscita, il corretto funzionamento dei serramenti delle porte, gli impianti e le
attrezzature di sicurezza;
� far osservare il divieto di fumare;
� informare coloro che saltuariamente assumono la responsabilità della gestione del
locale circa le disposizioni stabilite dal Titolo XVIII del DM 19/8/96.
15. SALA MENSA
Il locale mensa è all’interno di una struttura separata dalla scuola ed è utilizzato anche
dalla scuola elementare.
L’aerazione del locale è assicurata da finestre il cui parapetto è alto 90 cm.
Alle finestre non sono appese tende.
Pareti, pavimento e soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile.
Il numero massimo delle persone che possono essere presenti è pari a 200.
Alla struttura nella quale è ubicata la sala mensa si accede tramite una porta larga 240
cm (120 + 120) che si apre nel senso dell’esodo a semplice spinta. La porta immette
nel vano di ingresso sul quale si affacciano i bagni e la sala mensa.
La sala mensa dispone di una porta larga 180 cm (90 + 90) che si apre nel senso
dell’esodo. Un battente è bloccato dal fermo porta.
Sono state realizzate n. 3 uscite di sicurezza larghe 130 cm che si aprono nel senso
dell’esodo con maniglione antipanico. Le porte non sono segnalate.
Sono stati installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
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Nel locale non sono stati installati i cartelli con l’indicazione del percorso d’esodo.
Non sono presenti estintori.
La sala mensa è separata dal locale cucina da una porta REI priva di targa.
Nella cucina è posizionato un estintore portatile a polvere del peso di 6 kg, omologato,
segnalato, verificato e con capacità di estinzione pari a 55 A, 233 B, C.
Misure a carico dell’Ente locale
Segnalare le uscite con l’apposito cartello. [Priorità 1]
Qualora la potenza termica delle apparecchiature a gas utilizzate nella cucina sia
superiore a 35 Kw, accertarsi che la porta REI abbia caratteristiche pari ad almeno REI
30. [Priorità 1]
Incaricare una ditta della verifica semestrale della porta REI. [Priorità 2]
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16. AULE SPECIALI E LABORATORI
16.1 AULA DI SCIENZE
Il locale è ubicato al piano terra.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Il locale è servito da una porta larga 130 cm (90 + 40) che si apre nel senso dell’esodo;
sul battente largo 40 cm è installato un maniglione antipanico.
Pareti e soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Le prese elettriche sono integre e sono dotate di alveoli protetti.
E’ stato installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
E’ stato installato un rivelatore di incendio.
Le esercitazioni vengono eseguite dall’insegnante.
Nel locale non è utilizzato gas.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Per il linoleum adottare le misure indicate al capitolo “reazione al fuoco dei materiali di
rivestimento”. [Priorità 2]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastic o
Disporre che: le sostanze chimiche siano utilizzate solo dal docente; siano recuperate
le schede di sicurezza di ogni sostanza chimica e che le stesse siano conservate
all’interno di armadi chiusi a chiave. [Priorità 1]
Consegnare al docente i dispositivi di protezione individuale prescritti dalla scheda di
sicurezza del prodotto utilizzato e sostituire ciò che è più pericoloso con ciò che lo è
meno. [Priorità 1]
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16.2 LABORATORIO DI INFORMATICA N. 1
Il laboratorio di informatica è ubicato al primo piano; sono presenti 16 postazioni di
lavoro al VDT.
Il locale è servito da una porta larga 130 cm (90 + 40) che si apre nel senso dell’esodo;
sul battente largo 40 cm è installato un maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
L’alimentazione delle apparecchiature é derivata dalle pareti.
Le zone di passaggio e di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.
A monte dell’alimentazione elettrica è stato installato un interruttore elettrico generale
con protezione differenziale da 30 mA.
Pareti e soffitto sono realizzati in materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
E’ installata la luce di sicurezza.
E’ stato installato un rivelatore di incendio.
Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell’Interno con la Circolare n.
P2244/4122 sott. 32 - Allegato “A” (30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione
di una seconda porta larga due moduli che si apra verso l’esodo a semplice spinta.
Al primo piano è presente anche il laboratorio di lingue; attualmente il locale è utilizzato
come aula.
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16.3 LABORATORIO DI INFORMATICA N. 2
Il laboratorio di informatica è ubicato al primo piano ed è stato ricavato nell’ex aula di
lungue; sono presenti 11 postazioni di lavoro al VDT.
Il locale è servito da una porta larga 130 cm (90 + 40) che si apre nel senso dell’esodo;
sul battente largo 40 cm è installato un maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Le zone di passaggio e di calpestio non sono ingombrate da conduttori elettrici.
A monte dell’alimentazione elettrica non è stato installato un interruttore elettrico
generale con protezione differenziale da 30 mA.
Pareti e soffitto sono realizzati in materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
E’ installata la luce di sicurezza.
E’ stato installato un rivelatore di incendio.
Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell’Interno con la Circolare n.
P2244/4122 sott. 32 - Allegato “A” (30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione
di una seconda porta larga due moduli che si apra verso l’esodo a semplice spinta.
Al primo piano è presente anche il laboratorio di lingue; attualmente il locale è utilizzato
come aula.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
A monte dell’alimentazione elettrica delle apparecchiature installare una protezione
differenziale da 30 mA. [Priorità 2]
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16.4 LABORATORIO DI CUCINA
Il locale è ubicato al piano terra.
Il locale è servito da una porta larga 130 cm (90 + 40) che si apre nel senso dell’esodo;
sul battente largo 40 cm è installato un maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Pareti e soffitto sono stati realizzati con materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Le prese elettriche sono munite di alveoli protetti.
E’ installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
E installato un rivelatore di incendio.
Nel locale è presente una cucina per le esercitazioni degli alunni.
Non è stata installata la cappa di aspirazione.
Attualmente non viene utilizzato il gas.
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16.5 AULA CERAMICA
Il locale è ubicato al piano terra.
Il locale è servito da una porta larga 130 cm (90 + 40) che si apre nel senso dell’esodo;
sul battente largo 40 cm è installato un maniglione antipanico.
L'aerazione e l'illuminazione è assicurata da finestre. I parapetti delle finestre sono alti
più di 90 cm.
Pareti e soffitto sono stati realizzati con materiale non combustibile.
Il pavimento è rivestito in linoleum.
Le prese elettriche sono munite di alveoli protetti.
E’ installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza.
E installato un rivelatore di incendio.
E’ presene un forno di cottura con presa di alimentazione dedicata.
I lavori dei ragazzi sono depositati su uno scaffale fissato alla parete.
Le vernici sono conservate in un armadio metallico chiuso a chiave.
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17. ARCHIVIO
Il locale adibito ad archivio è ubicato al piano seminterrato e vi si accede dalla
segreteria tramite la scala interna n. 3.
Nel locale è stato installato il sistema automatico di rivelazione incendio ed il sistema
automatico di spegnimento mediante erogatori d’acqua a sprinkler.
Nel locale sono presenti circa 35 quintali di carta.
Il carico di incendio è superiore a 30 kg/m2.
Il locale è dotato di una di aerazione superiore a 1/40 della superficie del locale.
Al locale si accede attraverso una porta REI 120 larga 80 cm con senso di apertura
contraria all’esodo La porta è munita di autochiusura funzionante. Le strutture
dell’archivio hanno caratteristiche dichiarate REI 120.
Nel locale è posizionato un estintore a polvere con capacità estinguente pari a 34 A,
233 B, C.
Sulla porta di accesso é installato il cartello indicante il divieto di fumare e di introdurre
fiamme libere.
La scala che porta all’archivio è priva di corrimano.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare un corrimano lungo la scala. [Priorità 1]
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18. MAGAZZINO
Al piano seminterrato nell’ex aula di musica è stato ricavato un magazzino.
Le strutture del locale hanno caratteristiche di reazione al fuoco dichiarate REI 60.
La porta del locale è larga 130 cm (90 + 40) e si pare nel senso dell’esodo. La porta è
REI 60 ed è munita di autochiusura.
Nel locale è installato un rivelatore di incendio.
Il locale è aerato.
Pareti pavimento e soffitto non sono rivestiti di materiale combustibile.
Nel locale è presente un estintore portatile a polvere, omologato, segnalato, e con
capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
19. CENTRALE TERMICA
L’impianto è nuovo.
Il riscaldamento dell’edificio è realizzato tramite un impianto alimentato da n. 2 caldaie
a metano ognuna con potenza termica pari a 163 kW. La centrale termica è soggetta al
controllo dei VVF.
E’ installato un interruttore elettrico generale correttamente segnalato.
Esternamente al locale è installata la valvola di intercettazione combustibile
correttamente segnalata.
Sulla porta di ingresso è affisso il cartello indicante il divieto di accesso e di usare
fiamme libere.
La superficie di aerazione è conforme a quanto stabilito dalla Circolare n. 69 del 25
novembre I969 (Par. 2.1.b).
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All’esterno del locale all’inizi della scala è presente un estintore omologato avente
capacità estinguente pari a 43 A, 233 B, C verificato semestralmente; un secondo
estintore con le stesse caratteristiche è posizionato all’interno del locale.
Nel locale caldaia è presente il libretto di centrale conforme a quanto stabilito dal DPR
412/93, correttamente compilato;
Sono installati i dispositivi di sicurezza, protezione e controllo previsti dalle norme di cui
alla Raccolta R.
E’ stato incaricato un professionista abilitato affinché predisponga un progetto
complessivo ed una pratica al fine di ottenere un Certificato di Prevenzione Incendi
comprendente anche l’attività n. 91 ( DM 16/2/82 ).
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Impianto elettrico: archiviare copia del progetto e della dichiarazione di conformità
attestanti che l’impianto è conforme alla Norma CEI 64-8/7 :“Luoghi a maggior rischio in
caso di incendio”. [Priorità 1]
Relativamente all’impianto termico dovrà essere recuperata ed archiviata la seguente
documentazione: [Priorità 1]
1. progetto redatto da professionista abilitato;
2. dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice;
3. copia delle richieste (compreso gli allegati RR e RD) e dei verbali rilasciati
dall’ISPESL.: approvazione progetto e verifica di conformità;
4. verbali di verifica quinquennale dell’ASL. Misure da adottare a carico del Dirigente scolastic o
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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20. ASCENSORE
Nell’edificio è presente un ascensore oleodinamico.
Il locale rinvii è costantemente chiuso a chiave e l’accesso è permesso solo alla ditta
incaricata della manutenzione. La porta ha caratteristiche REI 60 ed è munita di
mani9glione antipanico.
Il vano corsa dell’ascensore è interamente protetto con pareti in muratura.
E’ installato il sistema di allarme sonoro funzionante.
Nel locale rinvii è affisso il cartello con le istruzioni per le manovre a mano.
Presso l’impianto sono custoditi il libretto ISPESL, i verbali relativi alle verifiche annuali
della ASL ed i verbali relativi alle verifiche semestrali a cura della ditta incaricata della
manutenzione.
All’esterno delle porte dell’ascensore è stato installato il cartello con il divieto di
utilizzarlo in caso di incendio.
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21. IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
Il contatore e le protezioni elettriche generali sono installate all’esterno della scuola; a
monte dell’alimentazione dell’impianto elettrico è installato un interruttore
magnetotermico ed un interruttore differenziale.
Il quadro elettrico generale è installato in un locale del piano seminterrato; la porta del
locale ha caratteristiche REI 60 ed è munita di autochiusura.
Sul quadro elettrico generale e sui quadri elettrici di zona sono installate protezioni
differenziali da 30 mA.
Sui quadri elettrici sono stati rimossi i cartelli con l’indicazione di tensione pericolosa e
di divieto di usare acqua in caso di incendio.
I componenti in vista (interruttori, prese, ecc.) sono integri.
Le prese sono munite di alveoli protetti.
L’impianto elettrico é dotato di comando di sgancio a distanza dell’interruttore elettrico
generale, installato in prossimità dell’ingresso principale. La funzione del dispositivo è
segnalata.
Non sono stati reperiti i progetti e le dichiarazioni di conformità relativi ai lavori realizzati
dopo il 1990.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Ripristinare la segnaletica di sicurezza. [Priorità 1] Eseguire le verifiche periodiche con scadenze e modalità indicate dalla norma CEI 64 –
52 dell’aprile 1999. [Priorità 2] L’esito di tali verifiche e gli eventuali interventi di manutenzione conseguenti saranno
annotati su apposito registro costituito da schede simili a quelle riportate nell’appendice
F della Guida CEI 0-10 (Fascicolo 6366 “Guida alla manutenzione degli impianti
elettrici”); ogni scheda dovrà essere datata e sottoscritta dal tecnico incaricato.
[Priorità 3]
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Archiviare i progetti e/o le dichiarazioni di conformità relativi agli interventi realizzati e
consegnarne copia alla Scuola. [Priorità 2]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastic o
Chiedere al Comune copia della dichiarazione di conformità. [Priorità 1]
Segnalare all’Ente Locale eventuali componenti danneggiati, deteriorati o guasti.
[Priorità 1
Non consentire la realizzazione di impianti elettrici improvvisati o da parte di persone
non competenti. [Priorità 1]
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22. IMPIANTO DI TERRA
Durante il sopralluogo non è stata reperita copia della denuncia dell'impianto di terra.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Qualora la denuncia dell’impianto non sia stata presentata incaricare una ditta abilitata
affinché proceda: [Priorità 1]
• alla realizzazione e/o alle verifiche dell’impianto, alle misure della resistenza di terra
ed al controllo del coordinamento delle protezioni contro i contatti indiretti;
• alla denuncia dell’impianto (consegna a ISPESL e all’ASL della dichiarazione di
conformità). Dovranno essere archiviati: progetto, verbali di verifiche periodiche dell’ASL o ARPA,
dichiarazioni di conformità rilasciate dalle ditte installatrici ed esecutrici di manutenzioni
straordinarie, modifiche, verifiche ecc. [Priorità 1] Come prescritto dal DPR n. 462 del 22/10/01, ogni due anni presentare all’ASL la
richiesta di verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo a maggior rischio in
caso di incendio). [Priorità 2] Consegnare al Dirigente Scolastico copia della dichiarazione di conformità e dei verbali
relativi alle verifiche biennali eseguite da parte della ASL (almeno il verbale relativo alla
verifica eseguita nell'ultimo biennio). [Priorità 2] Misure da adottare a carico del Dirigente scolastic o
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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23. PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE
SOVRATENSIONI
L’edificio non è dotato di impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. A
monte dell’impianto elettrico sono installati scaricatori di tensione (SPD).
Misure da adottare a carico dell’Ente locale [Priorità 1]
E’ necessario affidare ad un professionista compete nte l'incarico di eseguire
nuovamente il calcolo di verifica circa la necessit à di proteggere l’edificio dalle
scariche atmosferiche e l’impianto elettrico dalle sovratensioni causate da
scariche atmosferiche, utilizzando i criteri stabil iti dalle norme CEI EN 62305-2 del
marzo 2013.
24. NORME DI ESERCIZIO
La Direzione dell’istituto comprensivo ha concordato con l’Amministrazione Comunale
le modalità organizzative per ottemperare a quanto prescritto dalle norme di esercizio
descritte al Cap. 12 del DM 26/8/92. In particolare sono state convenute le competenze
relative all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3, 12.5, 12.6, 12.7, 12.8,
12.9, 12.10. (vedi verbale riunione 18/07/2002).
Misure da adottare a carico del Comune [Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con la Direzione adottare i provvedimenti di propria
competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà custodito presso la
scuola.
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastic o [Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con l’Amministrazione comunale adottare i
provvedimenti di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà
custodito presso la scuola.
Informazione – Consulenza – Servizi – S.r.l.
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25. RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE
ADEMPIMENTI PROGRAMMAZIONE
DEGLI INTERVENTI
DA PARTE DEL
COMUNE
Scale esterne - transennare l’area attorno alla parte bassa delle
scale esterne in modo che le persone non possano urtarle.
Rinforzare il piano di calpestio della scala esterna metallica a
servizio dell’aula magna.
Scala archivio - installare il corrimano lungo la scala interna che
serve l’archivio al piano seminterrato.
Scale interne - applicare una rete ai correnti orizzontali del
parapetto delle scale interne per evitare che gli alunni possano
impropriamente utilizzare i correnti come pioli di una scala e
sporgersi pericolosamente; installare il fermo piede.
Segnaletica di sicurezza - ripristinare la segnaletica in
prossimità dei quadri elettrici di piano. Affiggere i cartelli con il
divieto di utilizzare acqua in caso di incendio prima di avere tolto
la tensione elettrica ed il cartello che segnala la presenza di
tensione elettrica pericolosa
Apparecchi di illuminazione artificiale - ripristinare le plafoniere
nei locali del piano del piano terra utilizzati dall’alunno disabile e
dagli insegnanti.
Verifiche periodiche - incaricare una ditta della verifica
semestrale del sistema automatico di rilevazione ed allarme
incendio; delle porte REI e di tutte le altre misure di prevenzione
incendio installate nell’edificio.
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Radon - incaricare l’ARPA di monitorare l’eventuale presenza di
Radon nei locali della scuola ubicati al piano interrato.
Aula Magna - poiché l’Amministrazione comunale e la scuola
utilizzano il locale per manifestazioni di spettacolo o trattenimento
non limitando a 100 il numero complessivo di persone presenti il
Comune dovrà acquisire un CPI relativo all’attività 65 del DPR n.
151 del 1/08/2011. Il Comune potrà concedere in uso il locale alla
scuola e ad altri soggetti anche per manifestazioni di spettacolo o
trattenimento non limitando a 100 il numero complessivo di
persone presenti purché da parte del Comune vengano realizzate
le misure previste nella documentazione tecnica allegata alla
domanda di rilascio del parere favorevole.
Salvo deroga concessa dal Comando Provinciale dei VV.F.
Separare con porta REI 120 l’aula magna dal corridoio del primo
piano.
Documentazione funzionale alla sicurezza - consegnare alla
Direzione della scuola copia del C.P.I. e copia della
documentazione relativa agli impianti tecnologici presenti nella
scuola. Consegnare inoltre copia dei seguenti certificati:
certificato di collaudo statico, di idoneità sismica; di conformità
igienico- sanitaria; di agibilità.
Impianto elettrico - incaricare un tecnico abilitato delle verifiche
periodiche dell’impianto elettrico ai sensi della norma CEI 64/52
dell’aprile 1999.
Impianto di messa a terra - incaricare una ditta abilitata della
verifica biennale dell’impianto di messa a terra.
Informazione – Consulenza – Servizi – S.r.l.
Via Dei Prati, 31 – 25073 BOVEZZO
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Protezione scariche atmosferiche – E’ necessario affidare ad
un professionista competente l'incarico di eseguire
nuovamente il calcolo di verifica circa la necessit à di
proteggere l’edificio dalle scariche atmosferiche e l’impianto
elettrico dalle sovratensioni causate da scariche
atmosferiche, utilizzando i criteri stabiliti dalle norme CEI EN
62305-2 del marzo 2013.
DUVRI - segnalare preventivamente alla Direzione della scuola
l’affidamento di lavori, da eseguire presso la sede scolastica, ad
imprese, ditte o artigiani. La segnalazione dovrà essere
accompagnata dal DUVRI (documento unico di valutazione dei
rischi da interferenze) per poterlo eventualmente integrare a
maggiore tutela della salute e della sicurezza degli alunni e dei
dipendenti della scuola.
Modalità di esercizio - convenire con la Direzione della scuola le
modalità organizzative per ottemperare a quanto prescritto dalle
norme di esercizio descritte al Cap. 12 del DM 26/8/92. In
particolare devono state convenute le competenze relative
all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3, 12.5,
12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10.