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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe SaluppoVimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobassoredazione tel: 0865.915466email: [email protected]
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anno ii - n° 0 mercoledi’ 25 ottobre 2017
L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Pina Petta. La col-lega che è stata elettapresidente dell’Ordine deiGiornalisti del Molise.Siamo certi che riuscirà amantenre dritta la barra assi-curando la giusta e dovutagaranzia.
IL N
OS
TR
OTA
PIR
O
Il Tapiro del giorno lo diamo aStefano Ramundo. L’assessore alverde e alla Nettezza urbana diCampobasso, non riesce a dare unsenso compiuto al suo assessorato.La differenziata è al palo e al Cen-tro storico rischia di fallire. Sullagestione del verde, poi, è comple-tamente assente.
Stefano Ramundo
Consorzi industriali
senza riforma e a terra
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Tre Consorzi industriali inMolise ma nessuno ingrado di dare un segnale divita. Percorrere le strade di
quelle aree oggi, equivale a fare unviaggio in una enorme zona, vuotadi lavoro ma piena di capannoni inabbandono. Altre aziende in fun-zione che invece resistono alla crisi.Lavoratori in cassa integrazione, aorari ridotti, altri più fortunati chenon si augurano la stessa sorte. Inuclei industriali del Molise sono lospecchio della crisi nazionale ag-gravata, però, dalla mancata ri-forma dei Consorzi e dalla cronicaassenza di un piano industriale. Ep-pure, nel passato, questi enti hannosvolto un importante ruolo nellosviluppo industriale del territorioregionale e sarebbe stata responsa-bilità di tutti cercare di attuare ri-forme e modernizzare il sistema deiservizi nell’ottica dell’efficienta-mento pubblico. Così non è stato. Apartire dalla necessità di un Pianocapace di permettere di capire qualisono i punti di forza del territorio apartire dalla cultura manifatturiera.Dobbiamo tornare alla nostra pro-fonda e sacrosanta cultura manifat-turiera, perché abbiamo dimostratoche così possiamo vincere. Per dif-fondere questo tipo di cultura, però,ci vuole innanzitutto un piano indu-striale, che oggi non c’è. Ovvero,imprenditori stimolati, agevolati eaccompagnati ad investire nei no-stri territori. Possibile, che in tuttiquesti anni non ci sia stato qualcunoche ha pensato, che ha promosso,sviluppato e cercato di rendere ac-cogliente il territorio per gli im-prenditori che avessero voluto fareinvestimenti? Così, un Piano Stra-tegico di Sviluppo per servizi inno-vativi e tempestivi a favore delleimprese che resistono e di quelleche vorranno investire nel nostroterritorio. Così, almeno uno scattoper evitare il cimitero delle aziende.
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Pina Petta
Servizio a pagina 5
Il presidente dell’azienda strade,Armani, ieri a Riccia per fare il puntosulla frana lungo la fondovalle Fortore
“Costruiremo un viadotto a valle”
225 ottobre 2017
TAagliolto
Ce n’è voluto di tempo. Però,
finalmente, la FinMolise
torna ad essere lo strumento
finanziario a sostegno del-
l’attività economiche locali,
e a sollievo delle difficoltà di
accesso al credito del sistema
bancario. L’approssimarsi
della campagna elettorale per
il rinnovo della presidenza e
del consiglio regionale sta
accelerando soluzioni che sa-
rebbero potute essere adot-
tate anche prima, qualora la
gestione delle risorse finan-
ziarie regionali non avesse
subìto il condizionamento
dell’opportunismo politico,
ovvero avesse risposto og-
gettivamente ai bisogni del
sistema produttivo regionale
e non già a quello di coloro
che hanno tra le mani le leve
del potere discrezionale. La
giunta regionale che sta alle-
stendo il programma eletto-
rale per il 2018, dopo aver
tenuto a stecchetto le imprese
edili impegnate nella rico-
struzione post-terremoto,
creando situazioni di grave
difficoltà anche ai tempi di
realizzazione degli interventi
(sono passati ben 15 anni dal
quel 31 ottobre 2002 e la sto-
ria non è conclusa), s’è ri-
solta a trovare la maniera per
sollevarle dai problemi di ge-
stione e , per alcune imprese,
dai problemi di sopravvi-
venza. Problemi generati per
la gran parte dalla lentezza e
dalla complessità burocratica
con cui è stato scelto di ope-
rare nella ricostruzione in
maniera diametralmente op-
posta a quella posta in essere
dal precedente governatore
del Molise, Michele Iorio.
Pur di denudarlo di qualsiasi
merito, pur di presentarlo al-
l’opinione
pubblica colpevole di tutte le
complicazioni esistenziali
dei molisani, la ricostruzione
post terremoto è stata og-
getto di un radicale cambia-
mento delle procedure
tecniche e amministrative.
Alla linearità del reperimento
e dell’investimento delle ri-
sorse finanziarie destinate
alla ricostruzione, e del pa-
gamento alle imprese per
stati d’avanzamento, è stata
opposta la creazione di
un’Agenzia regionale per la
ricostruzione post-sisma Mo-
lise (Arps) che, alla prova dei
fatti, s’è risolta sostanzial-
mente in un flop. Infatti, le
imprese aggiudicatarie dei
lavori sono finite in soffe-
renza e i lavori di ricostru-
zione lasciati a metà.
Inevitabili le proteste, le la-
mentele, le minacce di ser-
rate da parte delle
associazioni datoriali. Alle
quali il combinato disposto
della ricostruzione “Paolo di
Laura Frattura / Salvatore
Ciocca”, solo nei giorni
scorsi, a qualche mese dalle
elezioni regionali, ha cercato
di porre riparo adottando il
provvedimento con cui, nel-
l’ambito del Fondo regionale
per le imprese costituito ad
hoc con la legge regionale 11
del 18 aprile 2014, dopo
oltre tre anni, consente che i
crediti vantati dalle imprese,
previa certificazione sulla
loro certezza, liquidità ed esi-
gibilità, siano ceduti alla Fin-
Molise. La Finanziaria, a sua
volta, mediante la linea d’in-
tervento transitoria “Credito
alle aziende per anticipi su
lavori di ricostruzione”, an-
ticiperà il corrispettivo della
cessione del credito non oltre
l’ottanta per cento (al netto
dell’Iva) per lavori di natura
pubblica (Peu) e non oltre
l’ottanta per cento (a lordo
dell’Iva) in caso di lavori di
natura privata (Pes), per un
importo massimo di 250mila
euro. Il labirinto in cui do-
vranno muoversi le imprese
(delibera della giunta regio-
nale del 16 ottobre 2017 nu-
mero 380) è particolarmente
complesso, in quanto “il lupo
perde il pelo ma non il
vizio”.
Dardo
Possibili anticipazioni in favoredelle imprese impegnate nellaricostruzione post/terremoto
Alla buonora! Istituito presso la FinMolise il Fondo regionale per le imprese
Alla prova dei fatti, l’Agenzia regionale per la ricostruzione post-sisma Molise
(Arps) s’è risolta in un flop: le imprese aggiudicatarie dei lavori sono finite
in sofferenza e i lavori di ricostruzione lasciati a metà
325 ottobre 2017
TAagliolto
L’iniziativa politica che
tende a sfiduciare il presi-
dente della giunta regio-
nale Paolo di Laura
Frattura impigliato in pro-
cedimenti giudiziari e in
quello in corso a Bari per
calunnia nei confronti
della giornalista Petescia e
del magistrato Papa, ap-
partiene ai consiglieri del
Movimento Cinque Stelle
Federico e Manzo. A ri-
morchio si sono aggregati
i consiglieri Michele Iorio,
Nicola Cavaliere, Angio-
lina Fusco Perrella e Giu-
seppe Sabusco.
L’iniziativa politica si irro-
bustisce, ma non è ancora
sufficiente a detronizzare
il presidente dallo scanno
di Palazzo Vitale. Si ren-
dono necessarie altre ade-
sioni non tanto in calce
alla mozione quanto al mo-
mento di elevare la morale
politica al di sopra della
morale corrente votando
contro la permanenza di
Frattura alla presidenza
della giunta. La vicenda in
cui il presidente è finito,
raccoglie con estrema pun-
tualità gli elementi giuri-
dici, amministrativi e di
opportunità politica che re-
clamano la sua uscita di
scena. Se fosse meno con-
vinto che il potere di cui è
titolare gli possa fare da
schermo, preservarlo da
critiche e contestazioni in
quanto esercente una tito-
larità che concepita in
chiave assolutistica, non si
apre ad alcuna insidia, ma
si rafforza in se stessa, di-
ventando una corazza im-
perforabile, si sarebbe
dimesso spontaneamente
come avrebbe fatto chiun-
que altro al suo posto do-
tato di valori etici e di
senso di responsabilità.
La politica, della sentenza
di Bari, ne fa uso certa-
mente a sproposito, ma nel
terreno melmoso in cui il
presidente Frattura si
muove, prevalgono il suo
personale interesse a rima-
nere in sella e quello dei
suoi colleghi di maggio-
ranza a non perdere di un
solo giorno la prebenda.
D’altronde in Italia è il
Parlamento ad essere ricet-
tacolo di indagati, indiziati
e condannati cui viene data
la possibilità di restare ad
esercitare una missione
che costituzionalmente
esige onore e disciplina. Al
pari di chiunque, in chiun-
que altra istituzione, dele-
gato alla pubblica
amministrazione.
Dardo
Onore e disciplinaAnche il centrodestra firma la mozione di sfiducia a Frattura
“A cinque mesi dall’inizio
della raccolta differenziata
nel centro storico è oppor-
tuno fare un primo bilan-
cio. Già negli scorsi mesi
eravamo stati contattati
dall’assessorato all’am-
biente per essere informati
sulle dinamiche del ciclo
delle raccolta e, dopo vari
rinvii, finalmente durante
questa primavera, è iniziata
la raccolta differenziata”.
Lo sostiene l’Associazione
centro Storico di Campo-
basso. “La partenza è stata
buona, con una discreta
partecipazione dei cittadini.
Siamo stati felici di vedere
il borgo libero dagli ingom-
branti e maleodoranti cas-
sonetti e per questo
abbiamo espresso un
plauso all’amministrazione
chiedendo di continuare
con azioni che valorizzas-
sero ancora di più il mille-
nario centro storico.
Riteniamo però che ogni
azione innovativa debba es-
sere monitorata e modifi-
cata negli aspetti che, molto
spesso, non vengono ben
valutati in sede di progetta-
zione. Per questo l’Associa-
zione ha saggiato in prima
persona e ha ascoltato i cit-
tadini, chi nel borgo lavora,
gli operatori volontari e
non, in merito alle diffi-
coltà incontrate e che, pur-
troppo, limitano una
maggiore e migliore parte-
cipazione al riciclo dei ri-
fiuti.
Circa un mese fa, quindi,
abbiamo chiesto e ottenuto
un incontro con l’Assessore
Ramundo durante il quale
abbiamo riferitole esigenze
espresse dai cittadini ed evi-
denziato i punti deboli del
progetto: pensiamo all’as-
senza dell’ecostop nella
zona di S. Maria della
Croce, per cui tutta la po-
polazione residente nella
zona (Piazza dell’Olmo, via
Pennino, vico Monticelli,
buona parte di via S. Anto-
nio Abate) ha difficoltà a
conferire i rifiuti per la lon-
tananza dei punti di rac-
colta.
Abbiamo inoltre suggerito
di valutare la possibilità di
inserire un servizio di rac-
colta “porta a porta” per i
residenti con problemi di
mobilità e per chi vive nelle
zone più alte e isolate del
borgo.
Altra forte contraddizione
segnalata è la presenza dei
vecchi cassonetti in quattro
punti del quartiere: ciò
comporta che la cattiva abi-
tudine di conferire i rifiuti
in qualunque ora e in qua-
lunque giorno resta ancora
possibile per chi non vuole
adeguarsi alle regole, pena-
lizzando così i cittadini vir-
tuosi che, seppure con
difficoltà, osservano il ca-
lendario previsto.
Pare esagerato, invece, di-
vieto di sosta di 24 ore nei
punti in cui l’ecostop sosta
per sole tre ore al giorno.
Si aggiunga, poi, che nel
centro storico non è stato
ancora attivato il circuito di
video sorveglianza che con-
sentirebbe un monitoraggio
più puntuale della raccolta
differenziata e la possibilità
di individuare e multare i
trasgressori.
Si registra, infine, l’assenza
di un incontro ufficiale con
i cittadini del borgo dell’as-
sessore e della SEA.
Esiste allora la possibilità
che la raccolta differen-
ziata, partita sotto i migliori
auspici, si risolva in un fal-
limento, l’opportunità per
questa città di evolversi
verso le migliori esperienze
rischia di naufragare per
l’ennesima volta.
Ci sembra riduttivo e fuori
luogo individuare la colpa
della parziale riuscita del
piano per la raccolta diffe-
renziata in quella parte del
popolo campobassano, che
pure c’è, ostile ad ogni rin-
novamento, appare chiaro
che la responsabilità resta a
carico di una amministra-
zione che continua a restare
chiusa nel palazzo incapace
di ascoltare i cittadini e con
loro lavorare alla modifica
di impostazioni che si dimo-
strano errate.
Differenziata nel Centro storico,
si rischia il fallimento
425 ottobre 2017
TAagliolto
Pina Petta alla presidenza dell’Ordine dei giornalisti del Molise
La consigliera di parità,
Giuditta Lembo, ha colto
la nomina di Pina Petta
alla presidenza dell’Or-
dine dei giornalisti del
Molise per trattare l’ar-
gomento della parità di
genere con ampiezza di
logica e di prospettiva.
E’ accaduto per la prima
volta che una giornalista,
nel Molise, sia stata
eletta a capo dell’Ordine,
ed è un segnale di novità
carico di significato che,
appunto, la Lembo ha vo-
luto e saputo cogliere
elaborando una sana teo-
ria sul contributo femmi-
nile alla crescita di una
nuova coscienza civile in
cui sia lineare e ricono-
sciuto il valore delle
donne nella molteplicità
delle attività e delle re-
sponsabilità bene al di là
degli stereotipi legati alla
seduzione e alla bellezza,
quando ci sono. Per la
Lembo, “dare voce alla
prospettiva femminile,
dare spazio alle donne,
come fonti di notizia, può
essere l’occasione di for-
nire un punto di vista di-
verso, innovativo e
originale all’informa-
zione, quantomeno per-
ché per lungo tempo ha
prevalso la prospettiva
maschile! Raccontare la
condizione femminile,
vuol dire far luce su tutte
quelle forme di disugua-
glianza e di discrimina-
zione che ancora
riguardano molte donne
in Italia, così come in
altri paesi del mondo, po-
nendo un freno al pro-
gresso civile, sociale ed
economico dell’uma-
nità”. Nella giustezza
della considerazione ma-
gari si può cogliere un
eccesso di manicheismo,
questa volta al femmi-
nile, in contrapposizione
al conclamato manichei-
smo al maschile. Ma è in-
dubbio che la presenza
delle donne si vada con-
solidando progressiva-
mente nei gangli della
vita sociale, economica e
culturale anche nel Mo-
lise, dove le aperture ad
ogni forma d’innova-
zione devono essere for-
zate col grimaldello,
tanto resistente è la ces-
sione di spazi e di potere
da parte del maschio che
lo detiene. Che donne
siedano in consiglio re-
gionale (Fusco Perrella e
Lattanzio), siano a capo
della Scuola regionale
(Sabatini) e del sindacato
Uil (Boccardo) è di per se
stesso un esempio del
cambiamento in atto, al
quale, oggi, s’è aggiunto
l’ingresso della Petta al
vertice dell’Ordine dei
giornalisti. Il dato deve
essere accolto e colto con
grande favore, sapendo
che nell’informazione re-
gionale saranno cercate le
condizioni per annullare
“il divario tra mondo me-
diatico e reale, specie se
riferito alla realtà femmi-
nile, in una spirale che
sempre più lascia da soli i
deboli”. La preoccupa-
zione della Lembo se-
condo cui “le donne
fanno notizia soprattutto
come soggetti deboli, vit-
time di violenza, oppure
come celebrity, avvan-
taggiate in tal caso dal-
l’estetica dei loro corpi,
di solito affascinanti e se-
ducenti”, siamo convinti
troverà l’antidoto neces-
sario nella competenza
professionale di chi ha
assunto la responsabilità
di vertice del giornalismo
regionale. Con Pina
Petta, il sovvertimento
concettuale e gestionale è
talmente palese che non
occorre spiegarlo. Solo
per inciso, condividendo
con la Lembo la soddisfa-
zione e il merito per la
nuova presidenza del-
l’Ordine dei giornalisti,
sulla opportunità che
siano le donne in questa
transizione storica a farsi
valere per le loro capacità
e competenze, per la de-
terminazione che le di-
stingue, per l’equilibrio
cui sono aduse e vocate,
per la trasparenza dei
comportamenti, da queste
colonne abbiamo consi-
derato rivoluzionario e
benefico per le fortune
del Molise che sia una
donna a conquistare il di-
ritto di concorrere alla
presidenza della giunta
regionale. Anzi, siamo
andati anche oltre, con un
“endorsement” in favore
della segretaria regionale
della Uil.
Dardo
Donne in ascesa, il Molise si adeguaLa soddisfazione espressa dalla consigliera di parità Giuditta Lembo
525 ottobre 2017
TAagliolto
Occorreranno due anni e
mezzo di lavori e 25 mi-
lioni di euro per rimettere
in sesto il tratto franato
della fondovalle del For-
tore. Lo ha detto a Riccia,
il Presidente di Anas,
Gianni Vittorio Armani.
Trattandosi di un com-
plesso fenomeno su vasta
area, l’Anas da puntato ad
un progetto che prevede la
realizzazione di un via-
dotto che correrà lungo il
Fortore per circa due chilo-
metri. Lo stesso presidente
Armani, ha sottolineato
come l’Anas possa, ora,
tornare ad investire per la
viabilità in Molise dopo
dieci anni di tagli. Saranno
16 i milioni di euro per
ogni annualità per la sola
manutenzione delle strade
e, poi, interventi massicci
per 300 milioni di euro per
la realizzazione di alcuni
nuovi tratti.
Tra i principali aspetti le-
gati alla viabilità regionale,
è stata in particolare ana-
lizzata la situazione della
strada statale 645 “Fondo
Valle del Tappino” – arte-
ria di collegamento regio-
nale ed interregionale con
la Puglia – lungo la quale,
nel territorio comunale di
Pietracatella (CB), insiste
un ampio corpo di frana,
che ha provocato il disse-
sto dell’infrastruttura stra-
dale tra i km 17,000 e
20,000.
“Sin dal manifestarsi del
movimento franoso – ha
dichiarato il Presidente di
Anas, Gianni Vittorio Ar-
mani – l’Azienda, in siner-
gia con la Regione e con
gli Enti Locali coinvolti, si
è adoperata per garantire,
in maniera provvisoria, il
mantenimento della circo-
lazione in corrispondenza
del tratto della statale 645
coinvolto dall’evento. In-
fatti, trattandosi di un com-
plesso fenomeno su vasta
area, è stata condotta
un’azione congiunta con le
strutture tecniche regionali
per assicurare, nel breve
periodo e attraverso pun-
tuali interventi di manuten-
zione, l’esercizio del tratto
di statale 645 a doppio
senso di circolazione. Per il
medio periodo – ha spie-
gato Armani - Anas e Re-
gione hanno attivato studi
e prove finalizzate alla ri-
cerca di una soluzione tec-
nica per evitare
l’interruzione dell’arteria”.
Durante l’incontro, infatti,
i Vertici degli Enti e delle
Istituzioni coinvolte hanno
definito un modus ope-
randi per le successive fasi
di progettazione e realizza-
zione, che, come detto,
prevede la realizzazione di
un nuovo tracciato in va-
riante della S.S. 645
“Fondo valle del Tappino”,
che consente il bypass del
tratto in frana (tra il km
17,000 ed il km 20,000).
Attualmente, allo scopo di
redigere il progetto di fatti-
bilità tecnica ed economica
– anche al fine di quantifi-
care con maggiore preci-
sione l’impegno di spesa
che occorrerà per la realiz-
zazione dei lavori – Anas
ha già ultimato le attività di
rilievo topografico e sta
completando l'ulteriore
campagna di sondaggi geo-
gnostici.
L’intervento è ritenuto
prioritario anche dalla Re-
gione Molise che l’ha inse-
rito nel “Patto per lo
Sviluppo della Regione
Molise”, sottoscritto nel lu-
glio 2016.
All’incontro odierno hanno
preso parte anche alcuni
Sindaci del Fortore per ap-
profondire tematiche ri-
guardanti lavori previsti
lungo la strada statale 212
“della Val Fortore”, nel be-
neventano.
Strade, piano Anasda 300 milioni di euro
A Riccia, il presidente dell’Azienda, Gianni Vottorio Armani
Il coordinatore regionale
Filoteo Di Sandro ha
convocato, per venerdì
prossimo 27 alle ore
17,30 presso l'Hotel Ri-
nascimento di Campo-
basso, l'Assemblea
Regionale di Fratelli
d'Italia‐Alleanza Nazio-
nale. Durante la conven-
tion, aperta ad iscritti e
simpatizzanti di Fratelli
d'Italia, si discuterà non
soltanto delle modalità
di partecipazione al
Congresso Nazionale del
Partito (che si celebrerà
a Trieste dal 1 al 3 di-
cembre), ma soprattutto
dei temi che caratteriz-
zeranno l'impegno poli-
tico del partito per le
prossime scadenze elet-
torali.
Dopo aver fatto il nome
di Di Sandro quale can-
didato alla Presidenza
della Giunta Regionale,
i l
Partito della Meloni ‐ in
linea con quanto già an-
ticipato nelle scorse set-
timane dall'Assemblea
regionale ‐ appare ora
determinato a porre l'ac-
cento sulle tematiche ri-
levanti intorno alle quali
aggregare alleati e citta-
dini.
" L'Assemblea del Par-
tito, allargata ad iscritti
e simpatizzanti, - di-
chiara Di Sandro - defi-
nirà i criteri di scelta per
i Grandi Elettori che
rappresenteranno il Mo-
lise al Congresso Nazio-
nale di Fratelli d'Italia,
che si svolgerà a Triste,
luogo simbolo per i va-
lori cui la destra si
ispira, agli inizi di Di-
cembre. Abbiamo rite-
nuto doveroso, in
coerenza con quanto già
stabilito dagli organi di
Partito, inserire all'or-
dine del giorno la di-
scussione sui punti
programmatici che ca-
ratterizzeranno l'impe-
gno delle donne e degli
uomini di FdI nelle
prossime scadenze elet-
torali. Tematiche che ci
auguriamo di far diven-
tare parte integrante del
programma elettorale
dell'intero centrodestra
e, soprattutto, pro-
gramma di governo nel
quinquennio 2018‐
2023. Ci faremo inter-
preti di ogni valida pro-
posta perchè vogliamo
rappresentare la politica
che vive la realtà di
ogni giorno, non quella
che passa in treno e se
ne và. Un tentativo -
conclude Di sandro - per
sollecitare tutti i partiti e
movimenti della coali-
zione ad accelerare sul
programma perché
ormai siamo vicinissimi
alla scadenza elettorale
e non possiamo farci
trovare impreparati.
Siamo in Qritardo, in
forte ritardo, sia per la
scelta del candidato pre-
sidente che per la defini-
zione del programma.
L’auspicio è quello di
poter presentare pro-
gramma e candidato
all’elettorato in tempi
brevi. E’ tardi, non pos-
siamo più aspettare, il
Molise non può più
aspettare".
Fratelli d’Italia rilancia l’unità
nel centrodestra