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~ CIVILTÀ LETIERARIA DEI PAESI ~I DI ESPRESSIONE PORTOGHESE I, I;. II ;~ 11Portogallo .~I I~ Dalle origini al Seicento ~I ;, I, A cura di II Luciana Stegagno Picchio I~ ~I ,~ ,; ~; ;; ;

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Una storia della civiltà letteraria dei paesi diespressione portoghese intende in primoluogo assumere la língua, nelle sue diversemodalità nazionali e regional i. come deno-minatore comune di un blocco di circa due-cento milioni di abitanti di diversi paesi incui il portoghese figura oggi come linguanazionale, ufficiaJeo veicolare. Una delle prin-cipali caratteristiche di questo insieme dipaesi lusofoni risiede peraltro nella diversi-ta, assunta nei secoli, per ragioni storiche oantropologiche, da ogni singola comunitànazionale. li ricercare ogni volta la diversi-tà nell'unità oltreché l'unità nella diversità,e stata la chiave di lettura di questo lungo per-corso storiografico. Frutto della collabora-zione di un insieme di studiosi di vari paesi.I'opera rivela inoltre inevitabilmente e,diremmo, volontariamente, Iacultura specifica,ma anche l'individuale e talora contrastivopunto di vista di ciascuno di essi.lo questo primo volume, dopo l'Introduzionegenerale, storiografica, linguistica e letteraria,I' ambito specifico di ricerca e presentazio-ne e limitato ai Portogallo dalie origini dellostato, che rimontano ai dodicesimo secolo.fino a tutto il Seicento.llIettore troverà quimonografie dedicate ai grandi portoghesidei passato, Gil Vicente, Camões, il padreVieira, ai generi peculiari di questa tradizionecome la letteratura delle scoperte, oltrechécapitoli dedicati ad aspetti particolari diquesta cultura: la versificazione, la storiadeI libro e delle biblioteche e la culturaorale.L' opera continuerà con un secondo volu-me dedicato alia storia letteraria e cultura-le dei Portogallo fino ai nostri giomi, con un

CIVILTÀ LETTERARIA DEI PAESIDI ESPRESSIONE PORTOGHESE

I

Il Portogallo1. DALLE ORIGINI AL SEICENTO

a cura di

Luciana Stegagno Picchio

*Passigli Editori

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INDICE SOMMARIO

~INSTITUTO

CAMOES

Quest'opera e stata pubblicata con il contributodell'Instituto CamõeslPortugal

© 2001 Passigli Editori, via Cbiantigiana 62, Firenze-Antella

PREMESSA 21

INTRODUZIONE GENERALE1. UNA STORIA DELLA CIVILTÀ LETTERARIA

di Luciana Stegagno Picchio 271. I paesi di lingua portoghese. Unitarietà e frammentarietà

del blocco di espressione portoghese2. Le storie letterarie e questa storia3. Problemi di metodo. La lingua, gli autori, i pubblici

e i committenti4. Centri di produzione e di irradiazione culturale.

Periodizzazione. I generi, gli stili e i temi.I Movimenti e le Generazioni

5. Storia e geografia della letteratura. Nazioni e regioni6. La critica7. ConclusioniBibliografia

2. LA LINGUA PORTOGHESE NEL MONDOdi Paul Teyssier 39

1. Storia della lingua1.1 TIgalego-portoghese medievale (fino al1350)1.2 TIportoghese europeo1.3 L'espansione d' oltremare1.4 TIbilinguismo luso-spagnolo

2. Geografia del portoghese contemporaneoBibliografia

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IL PORTOGALLO

INTRODUZIONE

LEITERATURA

1. CIVILTÀ LETTERARIA DEL PORTOGALLODAL MEDIOEVO A OGGI di Luaana Stegagno Picchio

1. Concetto di letteratura portoghese2. Originalità della letteratura portoghese3. Temi emiti, simboli e rituali

3.1 li mito dei Celti3.2 Romani e Arabi3.3 li mito marino3.4 Miti della nazionalità

Bibliografia

LINGUA

2. IL PORTOGHESE DEL PORTOGALLO DALMEDIOEVO A OGGI di Paul Teyssier

1. li galego-portoghese medievale1.1 Particolarità del galego-portoghese1.2 Unità e diversità dei galego-portoghese

2. Dal galego-portoghese medievale al portoghese moderno2.1 Evoluzioni fonetiche2.2 Morfologia, sintassi e vocabolario

3. li problema ortograficoBibliografia

3. PER UNA STORIA DELLA VERSIFICAZIONEPORTOGHESE di Paul Teyssier

1. La versificazione galego-portoghese medievale(dal1200 al1350 circa)

1.1 Poesia profana1.2 Poesia religiosa

2. La versificazione nel Quattrocento e nel Cinquecento

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fino all'introduzione della medida nova2.1 Generalità2.2 La redondilba2.3 li verso di 'arte maior'

3. Dall'introduzione della medida nova al Barocco3.1 Generalità3.2 Le forme della medida nova3.3 Le forme della medida velha

4. Dal Barocco al Modernismo4.1 L'epoca barocca4.2 li Neoclassicismo e l' Arcadia4.3 L'Ottocento

5. li Modernismo e oltre. li NovecentoBibliografia

STORIA E soctsr):4. IL LIBRO IN PORTOGALLO. STAMPATORI

ED EDITORI di Artur Anselmo1. lncunaboli e cinquecentine2. L'arte della tipografia e gli stampatori tedeschi3. Censura e Inquisizione. Otto e NovecentoBibliografia

5. LE BIBLIOTECHE E I CENTRI DI CULTURAdi Antônio Braz de Oliveira

1. Eredità medievale delle biblioteche portoghesi2. Le biblioteche regie3. La biblioteca universitaria4. Collegi e Accademie5. Nascita e affermazione delle biblioteche pubblicheBibliografia

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4. LA MUSICA DELLE CANTIGAS GALEGO-PORTO-GHESI. Bilancio di vent'anni di ricerche (1977-1998)di Manuel Pedra Ferreira 167

l. I codici113 ~II 1.1 TI Codice Rico

1.2 TI Codice dei musici1.3 TI Codice di Toledo

2. La Pergamena Vindel3. La Pergamena Sharrer4. Alia risco perta de! Cancioneiro da Ajuda5. TI mondo delle Cantigas de Santa MariaBibliografia

5. GENEALOGIE E STORIOGRAFIA123 ~.i DALLE ORIGINI A FERNÃO LOPES di Teresa Amado 181

l. Le genealogie2. TI Livro de linhagens del Conte di Barcelos3. I copisti del Monastero di Santa Cruz di Coimbra4. Ancora cronache. La Crónica Geral de Espanba de 1344Bibliografia

LA LETTERATURA DEI PRIMI SECOU

STORIA E SOCIETA

1. IL PORTOGALLO MEDIEVALE di José Mattoso1. Formazione di una nazione. La Reconquista2. I centri di potere e i centri di cultura. La Corte e i monasteri3. Circolazione della cultura. Committenti, autori e pubblico.

Oralità e scrittura4. Da una dinastia all'altraBibliografia

2. IL PENSIERO FILOSOFICONEL MEDIOEVO PORTOGHESEdi Maria-Ivone Orne lias de Andrade

1. La filosofia ancilla theologiae e la rivoluzione culturaledel Duecento

2. La creazione dello Studium Generale di Coimbra3. Pietro Ispano e le sue Summulae Logicales4. Ecclesia et Imperium. Tre e Quattrocento.

Le opere della 'ínclita Generazione' degli AvisBibliografia

LEITERATURA

3. ALBORI DELLA POESIA NELL'HISPANIA MEDIEVALE.LA URICA GALEGO-PORTOGHESEdi Paolo Canettieri 131

1. Le coordinate2. GIi influssi esterni3. Le cantigas de amigo4. La cantiga d' amor5 Le cantigas d'escarnho e de maldizer6. I generi minori7. Le Cantigas de Santa Maria8. La metrica9. Valutazione criticaBibliografia

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6. LA MATERIA DI BRETAGNA IN PORTOGALLOdi Ivo Castro

1. La fortuna della materia di Bretagna2. La penetrazione nella Penisola iberica3. TI ciclo della cosiddetta Post -Vulgata4. I testi della Post-Vulgata portoghese

4.1 La Estoire del Saint Graal4.2 La Suite du Merlin4.3 La Queste e la Mort Artu

5. Unicità dell'origine delle tradizioni manoscritteBibliografia

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IL QUATTROCENTO

LETrERATURA

1. LA PROSA DI CORTE di Luís de Sousa Rebelo1 La dinastia di Avis e la cultura di Corte: tra storiografia

e genealogia2. li trattato venatorio dei re D. João I3. li trattato di equitazione dei re D. Duarte4. Le traduzioni: le opere morali e il trattato

della Virtuosa Benfeitoria dell 'Infante D. Pedro5. La letteratura apologetica e mística: le Vidas e Paixões

dos Apóstolos, il Boosco Deleitosoe il Livro da Vz'taChristi

6. La biblioteca dei re D. Duarte e il Leal ConselheiroBibliografia

2. LA GRANDE STORIOGRAFIA. FERNÃO LOPESdi Giuliano Maccbi

1. TIpersonaggio storico2. li cronistaBibliografia

3. I CRONISTI DEL QUATTROCENTOdi Carmen M. Radulet

1. Gomes Eanes de Zurara2. Vasco Fernandes de Lucena3. Rui de Pina4. Duarte GalvãoBibliografia

4. LA POESIA ALLA FINE DEL MEDIOEVOdi Patriua Botta

1. La poesia di palazzo2. li Cancioneiro de Baena3. I canzonieri castigliani4. TICancioneiro GeralBibliografia

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225

5. PROSA AGIOGRAFICA E ROMANZO CAVALLERESCOdi Guia Boni 253

1. VOrto do Esposo, il Castelo perigoso e il Vergel de Consolação1.1 V Orto do Esposo1.2 li Castelo perigoso e il Vergel de Consolação

2. Implicazioni portoghesi deU'Amadis de Gaula3. La Crónica do Imperador Clarimundo di João de BarrosBibliografia

6. LO SPETTACOLO PRIMA DI GIL VICENTEdi Luciana Stegagno Picchio

1. TIfilone religioso2. TIfilone profano: la Corte e la piazzaBibliografia

263

UMANESIMO E RINASCIMENTO

STORIAEsoctsrs

1. UN PAESE ALLA CONQUISTA DEL MONDOdi Ugo Serani

1. Henrique il Navigatore2. L'impresa di Ceuta3. Le navigazioni lungo la costa africana4. TImonopolio dei commerci5. TIplanisfero di Cantino6. li vicereame delle Indie7. La fusione culturale8. li rovescio della medaglia: Alcácer-Quibir

e la fine deUa dinastia AvisBibliografia

2. IL PENSIERO FILOSOFICONEL RINASCIMENTO PORTOGHESEdi Maria-Ivone Ornellas de Andrade

1. Le due facce di un Rinascimento2. Platonismo ed erasmismo

271

281

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3. I fratelli Gouveia e Francisco Sanches. CamõesBibliografia .

LEITERATURA

3. L'UMANESIMO PORTOGHESE.TI MODELLO ITALIANO di Luís de Sousa Rebelo

1. Cataldo Parisio e il método filologico di Lorenzo Valia2. Università, collegi e cenrrí di cultura

La diaspora intellettuale2.1 TI Colégio das Artes

3. Le tipografie e il culto dellibro4. L'osmosi linguistica latino-portoghese

e I'opera dei grammatici5. L'erasmismo

5.1 Damião de Góis e André de Resende5.2 Ropicapnefma di João de Barros5.3 Diogo de Teive5.4 Henrique Caiado e António de Gouveia5.5 Diogo Pires5.6 Jerónimo Osório, vescovo di Silves

Bibliografia

4. IL TEATRO FRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO:GIL VICENTE E LA COSIDDETTA'SCUOLA GILVICENTINA' di Ugo Serani

1. L'esordio2. Gil Vicente

2.1 Una biografia per ipotesi2.2 La tradizione dei tesri2.3 La lingua2.4 I tipi2.5 Diavoli e angeli2.6 La fortuna

3. La cosiddetta 'scuola gilvicentina'4. Cronologia del teatro gilvicentinoBibliografia

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291

5. I CLASSICI E IL NUOVO STILE ITALIANOdi Luís de Sousa Rebelo

1. Dal provenzalismo all'italianismo2. Francisco de Sá de Miranda3. Bernardim Ribeiro4. António FerreiraBibliografia

6. LA PROSA DOTTRINALE di Lua/ma Stegagno Piccbio1. Forma dialogica e contenuto dottrinale2. La Consolazione alle Tribolazioni d'Israele di Samuel Usque3. TI platonismo concettistico di fra' Heitor PintoBibliografia

7. IL MODELLO ITALIANO NELL'ARTEdi Sylvie Desuiarte-Rosa

1. Iportoghesi a Roma2. D. Miguel da Silva3. Francisco de HolandaBibliografia

8. IL PETRARCHISMO IN PORTOGALLOdi Rita Marnoto

1. Codici, edizioni e traduzioni2. Verso Petrarca3. Imitatio4. TransformatioBibliografia

9. CANZONIERI MUSICALI PORTOGHESIDEL CINQUECENTO di Giorgio Monari

1. La poesia musicata2. TI Cancioneiro di Elvas (E)3. TI Cancioneiro della Biblioteca Nacional de Lisboa (LI)4. Lo Cbansonnier Masson 56 (P)5. TI Cancioneiro di Belém (L2)Bibliografia

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10. LA GRANDE STORIOGRAFIA CINQUECENTESCAdi Carmen M. Radulet 401

1. Garcia de Resende2. Damião de Góis3. TI vescovo di Silves, Jerónimo Osório4 . João de Barros5. Fernão Lopes de Castanheda6. Antônio Galvão7. Gaspar Correia8. Diogo do CoutoBibliografia

11. LA STORIOGRAFIA MINORE di Ugo Serani 4131. Dall'universale al particolare2. André de Resende storico latinista3. I cronisti 'saudosisti' e la contaminazione

con la letteratura di viaggio4. Tra narrazione storica ed esaltazione epicaBibliografia

12. LA LETTERATURA DI VIAGGI E SCOPERTEdi Luís de Albuquerque e Guia Boni 421

1. Epistolografia2. Roteiros e Livros de marinbana3. La letteratura di naufragi

13. FERNÃO MENDES PINTO E LA SUA PEREGRINAÇÃOdi Guia Boni 435

1. Unicitã della Peregrinação2. TI personaggio Fernão Mendes Pinto3. Fortuna e vicende alterne della PeregrinaçãoBibliografia

14. LA PEREGRINAÇÃO COME ITINERARIOE COME DOCUMENTO di Luciana Stegagno Picchio 445

1. La Peregrinação di Fernão Mendes Pintovs i Lusíadas di Camões

2. Un libro di avventure orientali

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3. La Peregrinação e l'Itinerario di Ludovico de Varthema4. Portoghesi e lusíadasBibliografia

15. IL TEATRO RINASCIMENTALEdi Luiz Francisco Rebello

1. Un teatro di transizione2. Francisco de Sá de Miranda3. António Ferreira: le commedie e la Castro4. TI teatro di Camões5. Jorge Ferreira de Vasconcelos e Simão MachadoBibliografia

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L'EPOCA DI CAMÕES

1. Luís VAZ DE CAMÕES: LA PENNA E LA SPADAdi Helder Macedo

1. L'uomo1.1 Principali fonti biografiche1.2 Cenni biografici: discendenza e gioventú1.3 Le lettere1.4 L'Oriente1.5 Gli ultimi anni

2. Le opere2.1 li teatro2.2 La lirica2.3 L'epica: Os Lusíadas

Bibliografia

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2. IL MITO DI CAMÕESdi Luaana Stegagno Picchio

1. TI mito di Camões e i suoi mitemi2. Le tappe storiche del mito camoniano3. TI Camões dei portoghesi4. TI Camões degli stranieri5. TI Camões dei brasiliani

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6. Camões-Pessoa. Provvisorietà dei mitiBibliografia

.3. LA FORTUNA DI CAMÕES IN ITALIAdi Henrique Chaves

1. DaI Cinquecento di Torquato Tasso al Settecentodi Giulio Cesare Becelli

2. L'Ottocento: il Camões dei liberali3. TI Camões degli studiosiBibliografia

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4. IL PORTOGALLO DOPO ALCÁCER-QUIBIRdi Maria Ludlia Pires

1. La situazione politico-sociaIe2. Bilinguismo e letteratura3. Poesia lirica4. Poesia epica5. La ricezione dell'opera camoniana6. Novella pastorale7. La Corte na aldeia di Rodrigues LoboBibliografia

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ILSEICENTO

STORIA E SOCIETA

1. IL PORTOGALLO DALLA MONARCHIA DUALE ALLADINASTIA DEI BRAGANÇA di Ugo Serani 535

1. La crisi della dinastia di Avis2. La sconfitta del 'Prior do Crato' e l'ascesa

al trono di Filippo rr di Spagna3. La continuità filippina4. TI regno di Filippo IV e il governo del conte-duca di Olivares5. TI viceregno di Margherita di Savoia, duchessa di Mantova,

e la fine della monarchia duaIe6. La Restaurazione. L'ascesa al trono

di D. João IV di Bragança

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7. La fine della guerra di Restaurazione. TI regno di D. Afonso VIe il governo di Castelo Melhor

8. TI lungo potere di D. Pedro IIBibliografia

2. IL PENSIERO FILOSOFICO BAROCCOIN PORTOGALLO di Maria-Ivone Ornellas de Andrade 551

1. Inquisizione e censura, pilastri della Controriforma2. TI Padre António Vieira e Francisco Manuel de MeloBibliografia

3. MESSIANESIMO E PROFEZIA: DAL SEBASTIANISMOAL QUINTO IMPERO DI VIEIRA di Siloano Peloso 557

1. L'utopia dei nuovi mondi ele profezie bibliche2. TI re D. Sebastião e il mito dell'Encoberto3. La restaurazione del1640 e un nuovo predestinato:

D. João IV4. li dibattito sul Quinto Impero in Europa5. Gli scritti profetici di António VieiraBibliografia

LETTERATURA

4. IL BAROCCO IN PORTOGALLO di Maria Lucilia Pires 5731. Coordinate cronologiche2. La poesia barocca

2.1 I poeti2.2 I canzonieri: Fénix renasada e Postilhão de Apelo2.3 Alterna fortuna della poesia barocca

3. Parenetica barocca: la figura poliedrica del Padre António Vieira3.1 Vieira: il personaggio3.2 Le opere. Sermoni ed epistolario3.3 História do futuro e Clavis propbetarum3.4 TI messianesimo di Vieira

4. D. Francisco Manuel de Melo4.1 TI personaggio4.2 L'opera

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5. Letteratura devota e addottrinamento religioso;1l PREMESSA6. Narrativa d'invenzione7. Storiografia e biografieBibliografia

5. IL TEATRO NEL SEICENTO di Luiz Francisco Rebello 6051. Spettacolo gesuitico e gusto del popolare2. TI padre Luiz da Cruz e le sue Tragicae Comicaeque Actiones3. Epigoni e fiancheggiatori4. I teatri di Lisbona5. I portoghesi 'castiglianizzati'6. Francisco Manuel de Melo e il Fidalgo Aprendiz7. I minoriBibliografia

6. LA LETTERATURA ORALE IN PORTOGALLOdi João Daoid Pinto-Correia 615

1. Letteratura orale e oratura1.1 Suo studio in Portogallo. Una sintesi1.2 La caratterizzazione portoghese1.3 Generi della letteratura orale tradizionale

2. TI Romanceiro2.1 TI Romanceiro. TI romance tradizionale.

Gli altri romances2.2 Origini del Romanceiro portoghese2.3 Classificazione dei romances tradizionali2.4 Temi e motivi. 'Universi configurazionali'

e configurazioni2.5 Diffusione e persistenza del Romanceiro

Bibliografia

APPENDICE di Guia Boni 6291. I re di Portogallo2. Cronologia comparata

Elenco dei collaboratori 653

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Questa storia della Civiltà letteraria dei paesi di espressione porto-ghese ha avuto una lunga e accidentata gestazione. In un primotempo avrebbe dovuto rientrare in una collana già parzialmente pub-blicata di storie de1la sua stessa natura. Ma la vastità dei programmache un'opera collettiva come questa, dedicata a un universo lingui-stico quale il portoghese, sparso su quattro continenti e con una sto-ria assai diversificata di secoli, ha imposto tempi di lavorazione ecce-zionali. A mano a mano che i contributi, affidati per ogni singolopaese agli specialisti piü degni e autorevoli, giungevano in redazione,dovevano essere sottoposti a uno speciale lavoro di traduzione e di li-vellamento che li rendesse accettabili al pubblico italiano colto, manon specialista, cui essi erano destinati. Molti degli illustri collabora-tori della prima ora, italiani, ma soprattutto stranieri, che avevano ac-cettato entusiasticamente illavoro, erano nel frattempo venuti menoo per morte o per desistenza. Altri avevano prolungato oltre ogni li-mite la consegna del loro capitolo. Per molti contributi si rendeva al-lora necessario un inevitabile e supplementare lavoro di aggiorna-mento. Quando l'originale casa editrice ha a sua volta annunciato ilmutamento dei propri pragrammi e la sua desistenza, c'ê stato franoi, nella nostra redazione casalinga, un momento di sconforto.C' era anzitutto il rammarico per quanto già fatto e per lo sterminatoe pregevole materiale raccolto forse inutilmente. Quella da noi im-maginata era un' opera ambiziosa che non avrebbe avuto paragoni eche idealmente si prestava a una divulgazione plurilingue anche fuoridei ristretto ambito italiano d'origine. Ed e stato a questo punto chel'illuminato e generoso intervento dell'lnstituto Camões e la con-giunta accettazione di una Casa Editrice come la Passigli, aperta av-veniristicamente a ogni avventura dello spirito, hanno offerto lanuova soluzione. L'opera generale e stata ridistribuita in vari volumidi cui si prevede l'uscita con breve e regolare scadenza nel terminemassimo di due anni. li primo volume e quello che quí vede la luce eche, oltre ali'Introduzione generale illustrativa di tutto il materialeprevisto per i vari paesi, e dedicato alia Storia della Civiltà letterariadei Portogalio dalle origini a tutto il Seicento. li secondo volume, diprossima pubblicazione, porterà fino ai nostri giorni questa iniziale efondamentale storia dei Portogalio e includerà anche la parte dedi-cata alia Galizia. Seguirà il volume dedicato al Brasile e ali' Africa eAsia lusofone. Nonostante illavoro di unificazione operato redazio-

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nalmente, restano responsabili delle idee e del modo di porre i pro-blemi nei vari capitoli unicamente i singoli autori che qui di nuovo siringraziano per la pazienza e abnegazione dimostrate nella lunga at-tesa di questo scioglimento. La Redazione e conscia che neppurequesta volta tutto e stato detto. Ma nell'epoca di Internet e delle en-ciclopedie multimediali, i dati supplementari di informazione po-tranno essere eventualmente reperiti con facilità. Quello che conta, anostro avviso, e quanto di interpretazione e anche di informazioneoriginale un'opera come questa contiene. Ne siamo coscienti e orgo-gliosi. A tutti ancora grazie e buona lettura.

Roma, gennaio 2001 L.S.P.

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8IL PETRARCHISMO IN PORTOGALLO

Rita Marnoto

11 petrarchismo portoghese nasce nel Quattro e Cinquecentodali'intersezione di molti fàttori diversi che ne fanno uno dei piú ric-chi e significativi fenomeni letterari del periodo, conferendogli alcontempo una posizione molto particolare nel contesto europeo. Seda un lato Petrarca si inserisce in un tessuto letterario dominato dalsostrato della poesia iberica peninsulare, dall'altro la congiunturastorica vissuta dal Portogalio in questi secoli contribuisce alia specifi-cità della sua assimilazione e ricreazione.

Pur avendo esercitato la sua massima influenza in ambito lettera-rio, l' esempio di Petrarca si e esteso a molti altri settori, come quellodelle arti figura tive o dei costumi. E se i Triumphi hanno ispirato unfilone iconografico molto significativo, dobbiamo alia mano del pit-tore portoghese Francisco de Holanda una delle piú antiche rappre-sentazioni della fonte di Valchiusa.

1. Codici, edizioni e traduzioniI due codici miscellanei provenienti dalia Biblioteca di Alcobaça e

oggi conservati presso la Biblioteca Nazionale di Lisbona con inclusele opere di Petrarca, risalgono alia fine del Quattrocento. In uno diquesti e contenuta la trascrizione incompleta del De remediis utnu-sque fortunae, nell' altro quella degli Psalmi pcenitentiales.

La familiarità dei letterati dei paese con gli scritti di Petrarca e do-cumentata dal gran numero di incunaboli e di edizioni cinquecente-sche presenti nelle biblioteche portoghesi. Oltre alie varie edizionidelle Opera, nella Biblioteca Nazionale di Lisbona e nelle Bibliotechedi Coimbra e di Évora troviamo infatti belle collezioni di cinquecen-tine dei Triumphi e dei Canzoniere. Per quanto riguarda le tradu-zioni, si segnala solo il manoscritto di una versione anonima e COID-

mentata dei Triumphi che, peraltro, non va oltre al terzo capitolo delTriumphus [amae e la cui stesura e posteriore al Concilio di Trento.Del resto, di fronte ali'enorme diffusione in Portogalio dell'opera la-tina e volgare di Petrarca, e possibile supporre che un certo pubblicoportoghese fosse in grado di fruirne a partire dalie edizioni originali.

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2. Verso PetrarcaLa vitalità del sostrato peninsulare iberico non ha contribuito a

una immediata adesione alla lezione petrarchesca. La sua assimila-zione e avvenuta in modo graduale, senza rotture o salti bruschi. Eprobabile che molti dei collaboratori del Cancioneiro geral (1516) co-noscessero l' opera di Petrarca, ma diversi fattori non facilitavano unacreazione poetica vicina al modello petrarchesco. La rappresenta-zione dell'innamoramento in termini fenomenologici e il gioco dram-matizzato tra sentimenti e parti del corpo, caratteristici della tradi-zione peninsulare, creavano effetti di scissione e di spersonalizza-zione che ostacolavano l'analisi dell'intimità dell'amante in terminipetrarcheschi. Inoltre, non sarebbe stato facile conciliare il metrobreve peninsulare del verso di redondilha, formato da sei o otto sil-labe, coir il suo andamento tipicamente circolare, con l' espressionedi stati amorosi piú complessi.

C'ê, peraltro, un campo nel quale si manifestano chiari i segni diapertura alia sensibilità petrarchesca: il sentimento della natura. Inquesto senso, meritano un posto di rilievo i due collaboratori delCancioneiro geral, Duarte de Brito e Diogo Brandão, con particolareattenzione ai due loro componimenti «Duarte de Brito partindo deSantarém» e «De Diogo Brandão, estando ausente de sua dama». Sequesto ambito tematico conserva stretti legarni con la mitologia deUasaudade, presente già nei trattati medievali del Boosco deleitoso edell' Horto do esposo (scritti da mano anonima tra la fine del Trecentoe il principio del secolo successivo) Petrarca appare, piú che l'eru-dito che ha aperto la via ali'umanesimo, 1'eremita che fa l'apologiadella vita solitaria in comunione con Dio e con la natura. TI che mo-stra come la diffusione dell' opera del poeta in latino e quella in vol-gare procedessero paral1elamente.

I prestiti testuali da Petrarca cominciano a farsi piú evidenti neUepagine di Bernardim Ribeiro e di Francisco de Sá de Miranda, chemostrano bene come l'influenza del modeUo petrarchesco sia conco-mitan e con l'~tensificazione dei processi caratteristiei della tradi-zione 0)\"ó1~e. ~ già citato movimento di dispersione che accentuala spersona izzazione dell'amante, si sovrappone, perõ, un movi-mento di convergenza che si traduce nella concentrazione degli ef-fetti di questo dramma nel fondo del soggetto. Le situazioni che nederivano sono varie. li romanzo Menina e moça (1554) di Bernardim

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Ribeiro e certamente toccato da una certa aura di intimità, ma ilclima astratto in cru esso si muove, insieme alla tendenza a rappre-sentare l' amore a partire dali' esterno, lo distanzia dal modello petrar-chista.

Bernardim Ribeiro, del resto, e autore di quella che sarà, probabil-mente, la prima forma poetica di petrarchismo coltivata nelle lettereportoghesi, e cioê la sestina «Ontem posse o sol e a noute», scrittaperaltro ancora in ottonari, adattando cOSI il sistema delle rime almetro breve della redondilba. Si ricordi, a questo proposito, che giànella paralielistica semplice (un tipo di composizione coltivato daipoeti galego-portoghesi) erano ripetute le stesse rime in luoghi fissilungo la composizione. Ma in «Ontem posse o sol e a noute» l'anda-mento circolare della sestina e messo al servizio dell'intensificazionedi sentimenti e ansie che popolano un universo senza prospettive,dando cOSIvita a una atmosfera dolente che quasi sconfina nel tra-gico.

Osservazioni simili potrebbero essere fatte a proposito della se-stina di Sá de Miranda «Não posso tornar os olhos». L'intensifica-zione dei procedimenti caratteristici deUa tradizione peninsulare e,peraltro, una delle rnolte componenri dell'opera poetica di Sá de Mi-randa, caratterizzata da una forma estremamente sperimentale. Lesue pagine si aprono ali'influenza di autori e correnti che vanno dalDolce stil novo, da Dante e da Petrarca al neoplatonismo e alio stoi-cismo, in situazioni che non sono sempre facilmente conciliabili.L'amore e rappresentato tanto come passione nefasta, che come sen-timento perfetto, in consonanza con una prospettiva moralizzatriceimbevuta deU'immaginario cristiano. E in questo contesto che deveessere interpretato il discorso deUa vecchia Inês neU'egloga «Encan-tamento», quando essa critica la nuova moda degli amanti pallidi elamentosi che si chiamano «fiaccola ardente», «fuoco», «ardore». Eanche neUe sue commedie, il poeta si burla di questo tipo di compor-tamento, molto in voga all' epoca.

Ma sarà proprio Sá de Miranda, dopo il viaggio in Italia tra il1521e il1526, a svolgere un ruolo fondamentale nell'introduzione del mo-dello Petrarca. Oltre ad aver importato in Portogalio l' endecassillaboe il sonetto, egli e stato anche il primo cultore della canzone petrar-chesca. Molto celebre qui la sua «Canção a Nossa Senhora» (Virgem/ermosa que achastes a graça), che segue da vieino lo schema dell'ul-

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tima composizione del Canzoniere. Peraltro essa mostra anche l'in-fluenza esercitata dai sostrati peninsulari preesistenti, come la pre-senza delIa tradizione delIa litania lauretana nelIa penisola iberica el'esempio delle Cantigas de Santa Maria del re di Castiglia e León,Alfonso x.

Virgem toda sem magoa, inteira e pura,Sem sombra nem d'aquela culpa erradaPor todos até o fim des o começo,Craridade do sol nunca turbada,Santissima e perfeita criatura,Ante quem de mim fujo e aborreço,Hei medo a quanto fiz, sei que mereço!Vergine tutta senza macchia, intera e pura, / Senza neppure l'ombra di quella

colpa errata / Da tutti dalla fine sino all'inizio, / Chiarore dei sole mai turbato, /Santissima e perfetta creatura, / Al cui cospetto rifuggo e m'aborrisco, / Terno cioche per quanto feci, io 50 di meritare!

Francisco Sá de Miranda, «Canção A Nossa Senhora», vv. 14-19

In effetti, sia nelIa «Canção a Nossa Senhora», che nell'altra can-zone dedicata da Sá de Miranda alia Vergine, «À festa da Anun-ciação de Nossa Senhora», l'atmosfera lirica delI'ultima composi-zione del Canzoniere e sostituita da un tono di inno morale e reli-gioso proprio delIa litania lauretana. In <<À festa da Anunciação deNossa Senhora», il modelIo petrarchesco e seguito in modo nonmeno interessante e viene seguito lo schema formale di una delIe piúapprezzate canzoni di tema profano di Petrarca: «Chiare, fresche etdolci acque». Lo stesso contenuto del commiato di questa composi-zione e trasposto nel testo portoghese, con aliusione ali' ornamentostilistico e ali'opinione del pubblico. Anche se la consacrazione aliaVergine di componimenti modellati in schemi metrici diversi daquello utilizzato da Petrarca non ê un fatto senza precedenti, lascelta di Sá de Miranda illustra bene illivelIo di apertura all'innova-ione petrarchesca che caratterizza la sua opera.

3.ImitatioIl petrarchismo portoghese del Cinquecento si afferma piena-

mente quando, a mezzo il secolo, la teoria delI'imitazione si eleva de-finitivamente a base di tutto illavoro letterario. La vasta diffusione

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nel Portogalio rinascimentale delI'Ars poetica di Orazio avrà senz'al-tro contribuito alia adozione di forma e modelIo del petrarchismoportoghese delI'epoca. António Ferreira dedica due epistole sul mo-dello d'Orazio ali' apologia dei precetti del poeta latino, una rivolta aPero de Andrade Caminha (1.8) e l'altra indirizzata a Diogo Bernar-des (1.12). Del primo merita particolare attenzione l'epistola a Fran-cisco de Andrade (17). Si ricordino inoltre quelIe di Diogo Bernar-des a Francisco Sá de Miranda e António Ferreira (sono la 1e la 2).In questo contesto, il nome di Petrarca ê continuamente evocato nelsuo valore esemplare. Ma il profondo rinnovamento poetico che haluogo in questo período ê indissociabile da un sostanziale allarga-mento degli orizzonti culturali, che passa dalia profonda conoscenzanon solo degli autori dell'antichità e delIa letteratura neolatina, maanche di Petrarca, dei petrarchisti italiani e dei poeti della vicinaSpagna, con particolare interesse per Boscán e Garcilaso. Se aggiun-giamo a queste diverse fonti certe costanti della tradizione peninsu-lare, potremo comprendere meglio l'ampiezza di questa rete di inter-sezioni. Nemmeno lo stesso António Ferreira (il poeta che in questoperiodo difende con maggior tenacia il modello rinascimentale, alpunto da rifiutare l'uso delIa redondilbai non puõ non pagare il pro-prio tributo alia tradizione peninsulare. D' altronde, molti poeti deICinquecento fanno da cerniera tra Rinascimento e Manierismo: basticitare Diogo Bernardes e lo stesso Camões.

Le diverse situazioni amorose presentate nelIe pagine del Canzo-niere sono ricreate attraverso un apparato stilistico che rivela una as-similazione per niente superficiale dei precetti del Petrarca e che ê

indissociabile dali'introduzione delle nuove forme italianizzanti, cOSIcome della familiarità alia tecnica compositiva che i nuovi cultoristanno acquisendo. Dal modo vago e distante con cui la figura fem-minile era rappresentata dai poeti del Cancioneiro geral, si passa aliadescrizione particolareggiata delle sue doti e degli effetti della suapresenza: come e ben illustrato dal significativo numero di imitatoridel celebre sonetto del Bembo «Crin d' oro crespo e d' ambra tersa epura» (António Ferreira, Caminha, Diogo Bernardes, António Lopesda Veiga, il Soropita e perfino Camões)

Seppure il calco di versi ed espressioni celebrati dal Canzoniere edai Triumphi, o perfino la citazione di alcuni suoi versi nelI'originalesiano di uso corrente, la traduzione letterale di composizioni di Pe-

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trarca o dei petrarchisti e rara. Caminha riprende frequentemente, inversione portoghese, alcuni incipit del Canzoniere per svilupparli inmodo personale con un procedimento che ha alcune somiglianze conla tecnica della glossa. ln Ferreira, e molto comune l'integrazionecongiunta di prestiti petrarcheschi di diversa provenienza con ele-menti di altra origine. Nel contempo, entro l'ambito dei generi edelle forme letterarie, la lezione di Petrarca si aliarga a molte altrearee che travalicano l' ambito ristretto della lírica. N ella tragedia Ca-stro di António Ferreira, e contenuta una delle piú intense rappre-sentazioni del tema amoroso del teatro cinquecentesco, per il modoin cui il modello e posto al servizio della drammatizzazione di un epi-sodio della storia nazionale: gli amori del principe Pedro e di Inês deCastro. L'esempio petrarchesco arriva perfino a interferire sull'irnita-zione di autori antichi o neolatini, ponendosi come piano mediatoreper la ricreazione di concetti o stilerni propri della sua opera in con-sonanza con la lezione del vate italiano. In verità, pur assumendo ilpetrarchismo un ruolo predominante nell'ambito dell'espressionedella liricità amorosa rinascimentale, sono molto rari i testi che pos-sono essere letti unicamente in funzione di questo modello, a causadelle forti contaminazioni.

Per quanto riguarda la forma 'canzoniere', Antônio Ferreira e au-tore dell'unico canzoniere petrarchesco concepito come sequenza ditesti narrativamente organizzati su cui puõ contare il petrarchismocinquecentesco portoghese: illibro di sonetti dei Poemas lusitanos,diviso in due parti. Le tre prime cornposizioni, di carattere proe-miale, seguono, rispettivamente la lezione di Orazio, Petrarca eBembo. Nei sonetti che vanno fino al 32 e descritto un amore dedi-cato a una donna bella e virtuosa, individuata attraverso il senbalSerra, ma e índifferente ali'origine della sofferenza dell'amante. Nellaserie di composizioni che segue e che si estende fino al termine dellaprima parte e presentato un altro tipo di amore, di carattere gratifi-cante. Con la seconda parte, si apre una sequenza di sonetti di temafunebre, dedica ta alia stessa figura femminile. TI libro e completatopoi da due libri di odi consacrate a personalità contemporanee, cOSIcome 5 delle 9 elegie che seguono. Nei Poemas lusitanos, inoltre, tro-viamo anche le 12 egloghe, le 26 epistole divise in due libri, gli epi-taffi e i 5 atti della tragedia Castro.

Già il canzoniere che Pero de Andrade Caminha dedica a D. Fran-

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cisca di Aragona, dama di corte di sangue reale, famosa per la suabellezza cantata da tutti i grandi poeti dell'epoca, obbedisce a un al-tro criterio di strutturazione seriale, da situare a margine di un'inten-zione di ordinamento narrativo. Si divide in sezioni organizzate in-torno a forme poetiche, alcune italianizzanti, altre rispettose dellatradizione peninsulare. L'incidenza di questo secondo modello dicanzoniere, nell' ambito della poesia petrarchesca del Cinquecento, sidimostrerebbe vastissima se ampliassimo la ricerca ai cancioneiros demão, cioê ai canzonieri miscellanei manoscritti. Questi rappresen-tano una magnífica testimonianza del periodo sui gusti del pubblico,tenendo presente che era solitamente il possessore (con un maggioreo minore intervento del copista, nel caso in cui non fosse stato com-pilato da lui in prima persona) a scegliere le composizioni. Nellastragrande maggioranza dei casi si tratta di canzonieri in cui sonoriuniti testi che, oltre a manifestare una certa differenza nelle prefe-renze stilistiche, sono organizzati secondo un modello seriale.

Tornando al poetare di Pero de Andrade Caminha, le doti femmi-nili cui e conferito maggior rilievo sono la bellezza degli occhi e l' ec-cellenza dello sguardo. La donna, rappresentata intimamente legataal domínio semantico del chiarore e della luminosità, si adorna diun'aura celestiale, pur non essendole attribuito, come nel dolce stilnovo, il ruolo di intermediario tra cielo e terra. La sua presenza fisicae pregnante e la sua perfezione spirituale assoluta, ma senza ispirarele laceranti sensazioni vissute dal poeta del Canzoniere. ln verità,1'amante non aspira ad altro se non a contemplarla, secondo i prin-cipi di un neoplatonismo rarefatto. Questo concetto diventa il co-mune denominatore della concezione amorosa che domina la poesiadi Caminha e del modello che presiede ali'organizzazione seriale delcanzoniere dedicato a D. Francisca di Aragona. ln verità, il neoplato-nismo e un trampolino di lancio da cui, con la diluizione dei segninarrativi e individuali della vita amorosa, questa esperienza si guada-gna la possibilità di proiettarsi socialmente, in termini omologanti.

La fortuna di questo modello di organizzazione seriale illustra laprofonda radicazione del modello petrarchista come codice disponi-bile al riuso nelle piú diverse situazioni letterarie e sociali. Ma il fattoche il canzoniere dedica to a D. Francisca di Aragona e i Poemas lusi-tanos siano strutturati in sezioni in base alie differenti forme poeti-che, dimostra come il petrarchismo, in quanto codice essenziale di

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tutta la produzione rinascimentale, sia indissociabile dalia compo-nente formalizzante assunta dalla teoria dell'imitazione.

4. TrasformatioA mano a mano che il Cinquecento si avvia verso la fine, il princi-

pio dell'imitazione tende a essere interpretato sempre piú libera-mente, ma anche con maggiore inquietudine, riflettendo l'instabilitàtipica del Manierismo. Petrarca continua a ergersi come importanteriferimento di tutta la produzione letteraria di quel período, ma tra ilsuo esempio e i suoi seguaci non si stabiliscono piú vincoli specularidiretti. Paralielamente, lo spazio riservato alia citazione testuale o alcalco espressivo si fa sempre piú esiguo, per lasciare spazio a unaimitazione trasformatrice. E sintornatico, in questo senso, che i riferi-menti al Petrarca e ai suoi imitatori, presenti nella corrispondenza ededicati al travaglio poetico, siano proiettati in quadri di fantasia,come climostrano alcune epistole di Diogo Bernardes (la 21 e la 28),o le ottave che Camões dedica a D. Antônio de Noronha.

Per quanto riguarda la figura femminile, seppur con contorni piúsfumati e con un ritratto presentato in forma piü dispersiva, la suapresenza e intensissima. Alia sua assimilazione a quanto di piú fluidoesista in natura (la brezza, l'aurora, le acque correnti) e al suo di-stacco nel tempo e nello spazio, si sovrappone una evocazione attra-verso l'esercizio di una memoria estremamente definita. Paraliela-mente, gli attributi che la caratterizzano sono cosi disuguali da esserequasi inconciliabili. Da un lato la dolcezza della Laura stilnovista evalorizzata alla luce della dottrina neoplatonica, dall'altro, leasprezze di una Laura inclifferente sono ingigantite dal sentimentodel disinganno del mondo. Se questo modello femminile si trova lar-gamente rappresentato nell' opera di vari poeti del Manierisrno, e inCamões che esso raggiunge la sua massima forza espressiva. Bastipensare a quella «humana fera tão ferrnosa», celestiale e ferina dellacanzone decima: «Pareceu-me que tinha forma humana / mas cinti-lava espíritos divinos».

La sua pregnanza, mentre accentua l'ansia del possesso, ne alion-tana la possibilità. D' altronde, in questo universo non e solo la figurafemminile a essere rappresentata in modo irregolare. Tutto vi e sud-diviso per esperienze, tempi e luoghi frammentari. Di conseguenza, igrandi motivi dell'universo sentimentale di Petrarca sono ricreati alia

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luce di un disinganno e di una drammaticità che superano di molto itermini in cui, nel Canzoniere, era rappresentato questo sentimentodi dissidio, La lucidità e lo sforzo di razionalizzazione del poeta coin-cidono a ogni passo con il desconcerto do mundo, cioê con la disar-rnonia, la delusione del mondo, tra ansie spirituali e desideri corpo-rali, tra l'accettazione del fato e la determinazione eroica. Gli effettidi dispersione che colpiscono la sua intimità, ingigantiti alia luce diquesta prospettiva, travano in Camões il maggiore interprete. Prota-gonista di una «[. .. ] vida / pelo mundo em pedaços repartida», di-spersa «por terra e mares apartados», perseguitato da «males em pe-daços», il suo destino e quello del pellegrino di amore che «[oo.]agora livre, agora atado, / em várias flamas variamente ardia» (adessolibero, adesso prigioniero / di diverse fiamme ardeva). Quando ilpeso del fato gli ricade addosso, egli si consegna nelle mani del de-stino perché «Não se pode com o Fado ter cautela; / nem pode ha-ver nenhum contentamento / que não seja trocado em dura estrela»(Non si puõ col Fato aver cautela, / né ci puõ essere alcun contenta-mento / che non sia mutato in triste sorte). TI che non impedisce, inaltre occasioni, che il poeta s'indigni di fronte a «o Céu severo, / asEstrelas e o Fado sempre fero», che «com meu perpétuo dano se re-creiam, / mostrando-se potentes e indignados / contra um corpo ter-reno, / bicho da terra vil e tão pequeno» (al Cielo severa, / le stelle eil Fato sempre ferino [che] con il mio perpetuo danno si ricreano, /mostrandosi potenti e indignati con un corpo terreno, / bestia dellaterra vile e tanto piccolo). I momenti in cui la voglia di vivere si fapiú intensa, sono proprio quelli in cui la vita gli si nega, come eglidice nella canzone X:

A piedade humana me faltava,a gente amiga já contrária via,no primeiro perigo; e, no segundo,terra em que pôr os pés me falecia,ar para respirar se me negava,e faltavam-me, enfim, o tempo e o mundo.Que segredo tão árduo e tão profundo:nascer para viver, e para a vidafaltar-me quanto o mundo tem para ela!La pietà umana mi mancava, / la gente amica contraria io già vedevo / nel mio

primo periglio; e, nel secondo, / terra in cui posare i piedi mi veniva meno, / aria per

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respirar mi si negava, / e mi mancavano infine il tempo e il mondo. / Quale arduosegreto e si profondo: / nascere per vivere e per la vita / mancarmi quanto il mondole destina!

Scaturisce da qui un atteggiamento narcisistico che, nel contestodel petrarchismo camoniano, ha per contrappunto l'assenza del temadella trasformazione propría di Dafne. Camões (e con lui i poeti delsuo tempo) non si e mai paragonato al cantore dell'albero di Apollo,né ha mai visto i suoi capelli trasformati in verdeggianti fronde, né isuoi piedi sprofondare nel terreno. Nel cupo universo del petrarchi-smo del período manierista, il desiderio del mutamento e costante-mente ostacolato. In «Transforma-se o amador na coisa amada» (Sitrasforma l' amante nella cosa ama ta), la trasformazione per via spiri-tuale non soddisfa l'ansia dei sensi. Nella egloga dei Fauni, e rappre-sentata una scena dove tutto cambia, tranne la durezza femminile. In«Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades» (Mutano i tempi,mutan le volontà), la catena di trasformazioni dialettiche che sostienel'universo e confrontata con la mancanza di ordine di questo muta-mento. In un punto limite, nemmeno la poesia soddisfa il poeta, seb-bene questa insoddisfazione serva da alibi per la perpetuazione delcanto.

Nell'opera di Diogo Bernardes, questo narcisismo acquista notemolto delicate. L'ingrandimento degli effetti del dissidio dà luogo aun atteggiamento di introversione concepita in termini piú passiviche in Camões, da cui risulta una sottile malinconia. La descrizionedella figura femminile e l'analisi dei mali che consumano l'amante sitraducono in un gusto riflessivo dominato dalla dolendi uoluptas. Mal' ambito tematico che a questo proposito merita maggior rilievo equello del sentimento della natura. Sono molto delicati i quadri natu-rali dove le sensazioni del poeta si fondono con il paesaggio, e nonsolo in Diogo Bernardes, ma anche in D. Manuel de Portugal e in al-tri poeti che, esemplarmente, si serviranno del modello petrarchescoper elevare illoro canto a lo divino. La tensione narcisistica, associataal sentimento del dissidio, quindi, conferisce al petrarchismo di que-sto periodo un sapore intirnista che non e facilmente conciliabile conil convenzionalismo della forma.

In questo universo non e facile trovare soluzioni sul piano pura-mente empirico. Nella sesta ode di Camões, l'amore e prospettatocome forma di purificazione dalle ansie terrene, in funzione di un

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neoplatonismo di matrice ficiniana. Eppure, l'enigmatico commiatodi questa composizione porta a ripensare l' efficacia di quel processo.A sua volta, nell'episodio dell'Isola degli Amori, nel nono canto diOs Lusiadas, e messo in scena un quadro paradisiaco ispirato alTriumphus cupidinis, ma sprovvisto di quelle note di concupiscenzacorrosiva che avvolgevano l'isola di Venere, di modo che l'unione trale ninfe e i naviganti che fanno ritorno dal glorioso viaggio serve acontrastare la disarmonia che regna nel «mundo rebelde». Se questoquadro rappresenta, perõ, un premio simbolico, la sua concezione edeliberatamente collocata sul piano della finzione : una «ilha angé-lica pintada» (un'isola angelica dipinta), come la designa Camões.

Nel quadro del petrarchismo cinquecentesco e infine una compo-sizione basata sulla redondilha a offrirci uno dei momenti piú armo-niosi di comunione tra aspirazioni diverse - nelle bellissime strofe diCamões dedicate a «íia cativa com quem andava d'amores na Índia,chamada Bárbora»:

Pretos os cabelos,onde o povo vãoperde opiniãoque os louros são belos.Pretidão de Amor,tão doce a figura,que a neve lhe juraque trocara a cor.Leda mansidãoque o siso acompanha;bem parece estranha,mas bârbora não.Presença serenaque a tormenta amansa;nela enfim descansatoda a minha pena.Esta é a cativaque me tem cativo,e, pois nela vivo,é força que viva.Neri i capelli / dove il popolo vano / perde I'opinione / che i biondi siano belli. /

Nerezza d'Amore, / cOSIdolce la figura / che la neve le giura / che scambierebbe il

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colore. / Lieta mansuetudine / che il senno accompagna; / sembra SI strana, / mabarbara no. / Presenza serena / che la tormenta placa; / in lei infin riposa / ogni miapena. / Questa e la schiava / che mi tiene schiavo / e poiché in lei vivo / e forza cheio viva.

Nella scia dei petrarchismo, stava prendendo forma, in queglianni, una efficace rivitalizzazione della poesia peninsulare. Uno deipiú suggestivi aspetti di quel processo riguarda la figura femminile.Dall'incontro tra la finezza di Laura e la freschezza di figure popola-resche risulta la delicatezza dei profilo di una Leonor che va alIafonte, o 1'incanto di more che risvegliano passioni sublimi. E inevita-bile, a questo proposito, che la diffusione dei modelIo petrarchescosi effettui, nel Portogallo cinquecentesco, in seno a un ambiente cul-turale segnato dalla prossimità dei contatti con altri popoli, altri con-tinenti e altre etnie, e che conferisca un carattere peculiarissimo ai fe-nomeni di contaminazione da ll derivanti. Nella sua settima decada,Diogo do Couto racconta di aver letto in India, in compagnia di uncapo indigeno, Dante, Petrarca e Bembo negli originali italiani. Sel'immagine serena di un amore felice contenuto nelle strofe a Bár-bora schiava non puõ essere totalmente compresa senza tener contodi tali circostanze storiche, il carattere gratificante deI sentimentoche le ispira ha per contrappunto letterario il superamento del mo-dello petrarchesco. La pelle scura e i capelli neri soppiantano la bel-lezza di una Laura. Infatti, dai tempi di Sá de Miranda fermentavanoreazioni a Petrarca, che acquisteranno maggiore consistenza sul fi-nire del secolo. Lo stesso Camões, nella terza epistola, rifugge dalIeesagerazioni di certi amanti che portano sempre Boscán nelIa ma-nica. E quindi significativo che la poesia peninsulare, dove il poetatoscano ha tardato a dare i suoi frutti, sia anche quella in cui si fannosentire le piú vive reazioni al suo magistero.

La parabola descritta dal petrarchismo portoghese dei Cinque-cento si conclude con l' adattamento di questo modello alla poesia ditema religioso. TI superamento dei dissidio trova la soluzione defini-tiva nella remissione verso il divino, concepita alia luce di un neopla-tonismo cristiano. Questo processo e già anticipato nelle famose re-dondilbas di Camões «Sôbolos rios», seppur la felicità suprema siaancora situata su di un piano inaccessibile al poeta, l' aldilà. Ma incerte composizioni di Diogo Bernardes, D. Manuel de Portugal, fra'Agostinho da Cruz, Baltasar Estaço o Martim Castro do Rio (e di

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molti altri poeti, alcuni dei quali hanno anche trattato temi profani),le contingenze del materiale sono superate spiritualmente e il dissi-dio e ormai placato dalla remissione verso Dio. Cosi, 1'imitazione delmodello petrarchesco poggia su criteri selettivi, adattati ai temi delladevozione. Le figure femminile innalzate sono sante o la stessa Ver-gine, lodate in composizioni scritte nelle forme metriche piú diverse,con particolare interesse per il modello dell'ultima canzone del Can-zontere.

D'altronde, 1'apprezzamento del valore edificante dell'opera di Pe-trarca era già documentato alia fine dei Trecento o all'inizio deiQuattrocento, nelle pagine dell'Orto do Esposo e del Booscodeleitoso, e fino alla prosa della generazione di Avis, del trattato diJoão de Barros Espelho de casados (1540). A sua volta, nelI'opera deiprosatori della seconda metà del secolo si accentua 1'importanza delsostrato religioso, in accordo con una tendenza che si esprime inpoesia -1'Imagem da vida cristã (1563 e 1572) di fra' Heitor Pinto, iDiálogos (1589 e 1604) di fra' Amador Arrais, il Tratado en contra ypro de la vida solitaria (1592) di Cristóvão da Costa.

Bibliografia:José V. de Pina Martins, Humanisme et renaissance de l'Italie au Portugal. Les

deux regards de [anus, Lisbonne, Paris, Fondation Calouste Gulbenkian, 1989, 2voll.; T. F. Earle, The Muse Reborn. The Poetry of António Ferreiro, Oxford, Claren-don Press, 1988 [trad. port. Lisboa, Caminho, 1990]; Rita Marnoro, O petrarquismoportuguês do renasamento e do maneirismo, Universidade de Coimbra, 1997.

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