H.P. Blavatsky - Le Origini Del Rituale Nella Chiesa E Nella Massoneria

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    LE ORIGINI DEL RITUALE

    NELLA CHIESA E NELLA MASSONERIA1

    di H. P. Blavatsky

    Traduzione di Marpa

    I teosofi sono molto spesso accusati, spesso davvero ingiustamente, di essere degli infe-deli e perfino degli atei. Questo un grave errore, specialmente per ci che riguarda la secon-da accusa.

    In una societ vasta, composta di molte razze e nazionalit, in unassociazione nellaquale ad ogni uomo e donna consentito di credere in qualsiasi cosa loro piaccia e di seguireo no - proprio come essi preferiscono - la religione nella quale sono nati e sono cresciuti, nonc molto posto per lAteismo. Quanto allaccusa di infedeli, essa un controsenso ed unamenzogna. Per mostrare quanto sia assurda, in ogni modo sufficiente chiedere ai nostri dif-famatori di indicarci, nellintero mondo civilizzato, quella persona che non considerata in-fedele da qualsiasi altra persona appartenente a qualche credo differente. E che ci si spostinei circoli altamente rispettabili ed ortodossi o in una societ cosidetta eterodossa, perfet-

    tamente lo stesso. unaccusa scambievole, tacitamente, se non apertamente, espressa; unaspecie di partita di tennis mentale e un reciproco lanciare la palla, in educato silenzio, gli unisulle teste degli altri. Stando ai fatti, quindi, nessun teosofo pu essere infedele pi di unqualsiasi non-teosofo; mentre, daltra parte, non c essere umano vivente che non sia un in-fedele nellopinione di un qualsiasi settario. Quanto allaccusa dAteismo, completamenteunaltra questione.

    In primo luogo, domandiamo, cosa lAteismo? il non credere allesistenza di un Dio,o di molti Dei, e di negare questesistenza? O semplicemente il rifiuto di accettare una divi-nit personale secondo la definizione piuttosto sentimentale di R. Hall, che spiega lAteismocome Un sistema feroce perch non lascia niente al di sopra di noi ad ispirare sacro timo-re, nattorno a noi a stimolare tenerezza (!). Se si prende in considerazione la prima possibi-

    lit - quella di non credere allesistenza di un Dio o di molti Dei - allora molti dei nostri nu-merosi membri dellIndia, di Birmania e di altri posti, potrebbero sollevare obiezioni; poichessi credono in molti Dei ed esseri divini, ed hanno un sacro timore di alcuni di essi. N uncerto numero di teosofi occidentali esiterebbe a confessare che crede negli Spiriti, sia dellospazio che planetari, fantasmi o angeli. E molti di noi accettano lesistenza dIntelligenze su-periori ed inferiori, e di Esseri molto al di sopra di un qualsiasi Dio personale. Questo non un segreto occulto. Ci che abbiamo ammesso nelleditoriale delLuciferdi novembre, lo ripe-tiamo ancora. La maggior parte di noi crede nella sopravvivenza dellEgo Spirituale, credenegli Spiriti Planetari e nei Nirmanakaya - quei grandi Adepti delle ere passate che, rinun-ciando al loro diritto al Nirvana, rimangono nelle nostre sfere di esistenza non come spiriti,ma come Esseri spirituali umani completi. Eccetto il loro involucro corporeo visibile, che

    hanno abbandonato, essi rimangono come erano, allo scopo di aiutare la povera umanit, perquel tanto che pu essere fatto senza peccare contro la legge del Karma. Questa , veramente,la Grande Rinuncia; un incessante, cosciente auto-sacrificio attraverso gli eoni e le ere, finoal giorno in cui gli occhi della cieca umanit si apriranno e tutti, invece chepochi, vedranno laVerit universale. Questi esseri potrebbero essere riguardati come Dio e Dei, se solo essi per-mettessero che lentusiasmo che arde nei nostri cuori al pensiero del pi puro di tutti i sacrifi-ci, alimentasse la fiamma delladorazione, o elevasse un altare in loro onore. Ma essi non vo-

    1 Articolo di H.P. Blavatsky pubblicato nelLucifer, vol. IV, nel marzo e maggio del 1889.Qui tradotto daH. P. Blavatsky Collected Writings - vol. XI, pag. 62.

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    gliono questo. In verit, il cuore segreto il (solo) tempio di Devozione accettabile, e qual-cosa di diverso, in questo caso, non sarebbe altro che ostentazione profana.

    Ora per quanto riguarda altri Esseri invisibili, alcuni dei quali sono pi in alto ancora edaltri molto pi in basso, sulla scala dellevoluzione divina. Di questi ultimi non abbiamo nien-te da dire; i primi, non hanno niente da dire a noi, perch noi siamo per loro quasi inesistenti.Lomogeneo non pu avere consapevolezza delleterogeneo; e finch non impareremo a sfi-

    larci di dosso la nostra veste mortale e a comunicare con loro da spirito a spirito, non pos-siamo sperare di riconoscere la loro vera natura. Inoltre, ogni vero teosofo sostiene che il SSUPERIORE divino di ogni uomo mortale della stessa essenza di questi Esseri Divini - oDei. Per di pi, essendo lEgo incarnato dotato di libera volont, ed avendo quindi pi respon-sabilit di essi, noi lo consideriamo superiore, se non addirittura pi divino, di qualsiasiINTELLIGENZA puramente spirituale che attenda ancora lincarnazione. Filosoficamente,la ragione di questo evidente, ed ogni metafisico della scuola orientale lo comprender.LEgo incarnato alle prese con difficolt che non esistono nel caso di una pura Essenza di-vina dissociata dalla materia; questEssenza non ha alcun merito personale, mentre lEgo sulla via del suo perfezionamento finale attraverso le prove dellesistenza, della pena e dellasofferenza. Lombra del Karma non pu cadere su ciche divino, puro, e tanto differente danoi che nessuna relazione pu esistere fra i due. Quanto a quelle divinit che nel Pantheon e-soterico ind sono considerate limitate e perci sotto il dominio del Karma, nessun vero filo-sofo consentir mai ad adorarle; esse rappresentano dei segni e dei simboli.

    Saremo quindi considerati atei, solo perch, mentre crediamo nelle Schiere Spirituali -in quegli Esseri che hanno finito per essere adorati, nella loro collettivit, come un Dioperso-nale - li rifiutiamo assolutamente come rappresentanti dellUno Sconosciuto? Perch affer-miamo che il Principio eterno, il TUTTO in TUTTO, o lAssolutezza della Totalit, non puessere espresso da parole limitate, n pu essere raffigurato da qualcosa che condizionata,n da attributi qualificativi? Inoltre, lasceremo passare senza proteste laccusa didolatria lan-ciata contro di noi dai Cattolici Romani? Essi, la cui religione tanto pagana quanto non lo nessuna religione degli adoratori del sistema solare e degli elementi; essi, che hanno ricavatoil loro. credo da quelli esistenti, per quanto mutilati e svitalizzati, molti secoli prima dellanno1 dellera cristiana, ed i cui dogmi e riti sono gli stessi di quelli di ogni nazione idolatra - seuna nazione del genere esistesse ancora da qualche parte, nello spirito dei tempi moderni. Sututta la superficie della terra, dal polo nord al polo sud, dai golfi ghiacciati dei paesi nordicifino ai piani torridi del sud dellIndia, dallAmerica centrale alla Grecia ed alla Caldea, ilFuoco Solare era adorato quale simbolo del Potere Creatore divino, della Vita e dellAmore.Lunione del Sole (lelemento maschile) con la Terra e con lAcqua (lelemento femminile,materia), era celebrata nei templi dellintero Universo. Se i pagani avevano una festa com-memorativa di questa unione - che essi celebravano nove mesi prima del Solstizio dInverno,quando si diceva che Iside avesse concepito - anche i Cristiani Cattolici Romani hanno lastessa festa. Il grande giorno santo dellAnnunciazione, ilgiorno in cui la Vergine Maria ri-cevette il favore del (suo) Dio e concep il Figlio dellAltissimo, celebrato dai cristianinove mesi prima del Natale. Da qui, ladorazione del Fuoco, le luci e le lampade nelle Chiese.Perch? Perch Vulcano, il Dio del Fuoco, spos Venere, la figlia del Mare; ed per questoche i Magi vegliavano sul fuoco sacro in Oriente, e le Vergini Vestali in Occidente; il Sole erail Padre; la Natura, leterna Vergine-Madre: Osiride ed Iside, Spirito-Materia, adorato sottociascuno dei suoi tre aspetti dai pagani e dai cristiani2. Da qui, anche in Giappone, le Verginivestite dazzurro cosparso di stelle, in piedi sullarco della luna crescente come simbolo della

    2 Brahma-Visnu-Shiva; Osiride-Iside-Oro; Padre-Figlio-Spirito Santo, etc.- N.d.T.

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    Natura femminile (nei suoi tre elementi: Aria, Acqua, Fuoco); il Fuoco, o il Sole maschile, lafeconda annualmente con i suoi raggi radiosi (le lingue di fuoco dello Spirito Santo).

    Nel Kalevala, il pi antico poema epico dei Finnici, della cui antichit precristiana nes-sun erudito pu dubitare, si parla degli dei della Finlandia, gli Dei dellaria e dellacqua, delfuoco e delle foreste, del cielo e della terra. Nella magnifica traduzione di J. M. Crawford nel-la Runa 50 (Vol. II), il lettore ritrover lintera leggenda della Vergine Maria in:

    Mariatta, ragazza leggiadra,Vergine-Madre delle terre del Nord. (p. 720)Ukko, il grande Spirito, la cui dimora in Ymla, il cielo o il paradiso, sceglie la Vergi-

    ne Mariatta come suo veicolo per incarnarsi attraverso lei in un Uomo-Dio. Essa rimane incin-ta raccogliendo e mangiando una bacca rossa (marja), poi, ripudiata dai suoi genitori, d allaluce un Figlio immortale nella mangiatoia di una stalla. In seguito il Santo Bambino spa-risce, e Mariatta va in cerca di lui. Essa chiede ad una stella, la stella che guida i paesi nordi-ci, dove il suo santo bambino si nasconde, ma la stella le risponde infuriata:

    Se lo sapessi, non te lo direi; questo tuo figlio che mi ha creata,Lasciandomi qui alla sera a vigilare,

    Per brillare eternamente nel freddo... (p.728)E non le dice nulla. Nemmeno la luna dorata laiuter, poich il bambino di Mariatta, do-po averla creata, lha lasciata nel grande cielo:

    Qui a vagare nelle tenebre,Completamente sola persino nel vagareNel mio viaggio freddo e desolato,Riposando solo nelle ore del giorno,Risplendendo solo per il bene degli altri (p.728)

    solo il Sole Argentato che, sentendo piet per la Vergine Madre, le dice:Il tuo bambino dorato laggi,L il tuo santo bambino sta dormendo,

    Nascosto nellacqua fino alla cintura,Nascosto fra i canneti e nei giunchi (p.729)Ella prende con s il santo bambino, e mentre la madre lo chiama Fiore,

    Altri lo chiamano Figlio del Dolore. (p.729) questa una leggenda post-cristiana? Affatto, poich, come ho detto, questa una

    leggenda in origine essenzialmente pagana, e riconosciuta come pre-cristiana. Quindi, consiffatti dati letterari in mano, le sempre ricorrenti accuse didolatria e di ateismo, dinfedelt edi paganesimo, dovrebbero cessare. Il termine idolatria, comunque dorigine cristiana. Fuusato dai primi Nazareni, durante i primi due secoli e la prima met del IIIsecolo delleracristiana, contro quel le nazioni che facevano uso di templi e di chiese, di statue e di immagi-ni, perch essi, i primi cristiani, non avevano n templi, n statue, n immagini, tutte cose che

    aborrivano. Quindi, il termine idolatri si addice meglio ai nostri accusatori che a noi, comedimostrer questarticolo. Con Madonne ad ogni crocicchio, con le loro migliaia di statue, daquelle di Cristo e degli angeli di tutte le forme a quelle dei Papi e dei Santi, molto pericolo-so, per un Cattolico, accusare didolatria un Ind o un Buddista. Lo affermiamo, e passiamo aprovarlo.

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    dove strisciano le cose generate dalla bava della gelosia; laltro, vasto come la volta del

    firmamento disseminato di stelle

    Il primo, il Dio che alimentava la fantasia di Calvino, quando aggiungeva alla sua dottrina

    della predestinazione quella dellInferno lastricato con i crani del bambini non battezzati. Le

    credenze ed i dogmi delle nostre Chiese sono assai pi blasfemi per le idee che implicano, di

    quelli degli idolatriprivi della luce del bene. Gliamori di Brahm sotto forma di cane da cac-

    cia con la propria figlia sotto quella di cervo, o di Giove sotto forma di cigno con Leda, sonoallegorie grandiose. Esse non furono mai considerate come una rivelazione, ma furono rico-

    nosciute essere state prodotti della fantasia poetica dEsiodo e daltri mitologi. Potremmo noi

    dire lo stesso dellefiglie immacolate del Dio della Chiesa Cattolica Romana - Anna e Maria?

    Per ora, anche solo accennare che le narrazioni del Vangelo sono anchesse tutte allegoriche,

    costituisce, per chi nato cristiano, lacme della bestemmia.

    In verit, essi potranno coprire con una mano di calce o mascherare come a loro piacer

    il Dio dAbramo e dIsacco, ma non riusciranno mai a confutare laffermazione di Marciano,

    il quale negava che il Dio dellOdio potesse essere lo stesso che il Padre di Ges. Eresia o

    no, il fatto che il Padre che nel Cielo delle chiese divenne da allora una creatura ibrida;

    un miscuglio fra il Giove osannato dai Pagani ed il Dio geloso di Mos che, exotericamente,

    il SOLE la cui dimora in Cielo ed, esotericamente, il firmamento. Non d esso nascita allaLUCE che brilla nelle Tenebre, al Giorno? Non d nascita a Dyaus, il Figlio, e non esso

    lALTISSIMO - ilDeus Caelum. E non la terra la sempre immacolata e sempre prolifica Ver-

    gine che, fecondata dallabbraccio ardente del suo Signore - i fruttificanti raggi del sole in

    questa sfera terrestre, madre di tutto ci che vive e respira nel suo vasto seno? Da ci nel ri-

    tuale, il carattere sacro dei suoi prodotti - il pane e il vino. Da ci anche lantica messis, il

    grande sacrificio alla dea delle messi (Cerere Eleusina, ancora la terra): messis per gli iniziati,

    missa per i profani4, trasformata ora nella messa cristiana o liturgia. Lantica offerta dei frutti

    della Terra al Sole, Deus Altissimus, il Pi Alto, il simbolo del G.A.D.U5

    dei Massoni mo-

    derni, divenne il fondamento del pi importante rituale fra le cerimonie della nuova religione.

    Ladorazione offerta ad Osiride-Iside (il Sole e la Terra)6; a Bel ed alla cruciforme Astarte dei

    babilonesi; ad Odino o Thor ed a Frigga degli scandinavi; a Belen ed alla Virgo Paritura deicelti; ad Apollo ed allaMagna Materdei greci - tutte queste coppie, che avevano lo stesso si-

    gnificato, passarono integralmente, e furono trasformate dai cristiani, nel Signore Dio o nello

    Spirito Santo che discende sulla Vergine Maria.

    Deus Sol o Solus, il Padre, venne reso intercambiabile con il Figlio: il Padre nella sua

    gloria meridiana, divenne il Figlio allAlba, quando si diceva di lui che fosse nato. Questa

    idea ricevette la sua piena apoteosi ogni anno il 25 dicembre, durante il solstizio dinverno,

    quando si diceva che il Sole e quindi gli Dei solari di tutte le nazioni - fosse nato. Natalis

    solis invicti. Ed il precursore del sole resuscitato cresce e diventa forte fino allequinozio di

    primavera, quando il Dio-Sole inizia la sua corsa annuale sotto il segno di Ram, o

    dellAgnello, la prima settimana lunare del mese. Il 1 Marzo era giorno di festa in tutta la

    Grecia pagana, ed i suoi neomenia erano consacrati a Diana. Per la stessa ragione, le nazioni

    cristiane celebrano la loro Pasqua la prima domenica seguente la luna piena dellequinozio di

    primavera. Con le festivit pagane furono copiati dal cristianesimo i paramenti dei loro sacer-

    4

    Dapro, davanti efanum il tempio; cio i non-iniziati che stanno davanti al tempio, ma non osano entrarci.5

    Grande Architetto dellUniverso - un termine massonico per Dio, ma che dovrebbe designare la divinit col-

    lettiva, il Demiurgo o la Mente Universale - N.d.T.6

    La Terra o la Luna, sua genitrice, sono scambiabili. Cos tutte le divinit lunari erano anche simboli rappresen-

    tativi della Terra. V.La Dottrina Segreta, Il Simbolismo Universale.

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    doti e degli Ierofanti. Potr questo essere negato? Eusebio, nella sua Vita di Costantino con-fessa - dicendo forse cos la sola verit che ebbe a proferire nella sua vita - che al fine di ren-dere il cristianesimopi attraente per i gentili, i preti (di Cristo) adottarono i vestimenti este-riori e gli ornamenti usati nel culto pagano. E, avrebbe potuto aggiungere, anche i loro ri-tuali e i loro dogmi.

    III

    materia di Storia - per quanto questultima possa essere incerta - corroborato da un grannumero di fatti preservati da scrittori antichi, che il Rituale della Chiesa e della Massoneriascaturirono dalla stessa sorgente e si svilupparono di pari passo. Ma poich la Massoneria, an-che con i suoi errori e le recenti innovazioni, era molto pi vicina alla verit che non la Chie-sa, questa inizi molto presto la sua persecuzione contro di essa. La Massoneria, nelle sue ori-gini, era semplice Gnosticismo arcaico, o Cristianesimo esoterico primitivo; il Rituale dellaChiesa era, ed , paganesimo exoterico, puro e semplice rimodellato, nonpossiamo nemmeno

    dire riformato. Leggete le opere di Ragon7

    , massone che omise di dire molto di quello che iMassoni moderni conoscono. Studiate, riunendole assieme, le accidentali ma numerose affer-mazioni fatte dagli scrittori greci e latini, molti dei quali furono Iniziati, e dalla maggior partedei pi colti neofiti e partecipanti ai Misteri. Leggete infine le calunnie elaborate e velenosedei Padri della Chiesa contro gli Gnostici, i Misteri ed i loro Iniziati - e finirete per scoprire laverit. Fu un piccolo gruppo di filosofi che, spinti dagli eventi politici del tempo, braccati eperseguitati dai Vescovi fanatici della prima cristianit - che non aveva ancora stabilito rituali,n dogmi n Chiese - furono questi pagani, che fondarono il Cristianesimo. Furono essi che,mescolando molto ingegnosamente le verit della Religione-Saggezza con le finzioni exoteri-che tante amate dagli ignoranti, misero le prime fondamenta delle Chiese ritualistiche e delleLogge della Massoneria moderna. Ci fu dimostrato da Ragon nella sua ANTE-OMNIAE della

    liturgia moderna comparata con gli antichi Misteri, che mostra i rituali trasmessi dai primimassoni; il che pu essere accertato con unadeguata comparazione dei paramenti in uso nellechiese, dei vasi sacri, delle festivit della Chiesa Latina e delle altre, con quelle delle nazionipagane. Ma le Chiese e la Massoneria hanno preso strade completamente diverse dal tempo incui le due erano una cosa sola. Se si chiede come un profano possa conoscere ci, la risposta: lantica e la moderna Massoneria, sono uno studio obbligatorio per ogni Occultista orienta-le.

    La Massoneria, nonostante i suoi accessori e le sue innovazioni moderne (particolar-mente 1introduzione in essa dello Spirito Biblico), fa del bene sia sul piano morale che sul

    7 Ragon Jean Marie. Un massone francese, scrittore autorevole e grande simbolista, che tent di ricondurre laMassoneria alla sua primitiva purezza. Nacque a Bruges nel 1789 e fu accolto ancora giovanissimo nella Loggia

    e nel Capitolo del Veri Amici; dopo essersi trasferito a Parigi, fond la Societ dei Trinosofi. Si narrava che

    fosse in possesso dalcuni documenti donatigli dal Conte di Saint Germain, dai quali egli trasse tutta la sua note-

    vole conoscenza sulla Massoneria delle origini. Mor a Parigi nel 1866 lasciando numerose opere e manoscritti

    che furono da lui donati al Grande 0riente- Delle opere rese pubbliche pochissime sono ora ottenibili, mentre

    altre sono completamente scomparse. Ci fu dovuto a misteriose persone (si pensa ai Gesuiti) che si affrettarono

    ad acquistare tutte le edizioni dopo la sua morte... N.d.T. dal Glossario Teosofico. Edizione Completa Cintamani

    pag. 204.

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    piano fisico - o agiva cos, almeno fine a qualche tempo fa8. Era una vera ecclesia nel senso

    dunione fraterna e daiuto scambievole, e questa la sola religione al mondo se consideriamo

    il termine come derivato da religare, unire insieme, poich non tenendo conto della razza e

    dellafede - rende fratelli tutti gli uomini che vi appartengono. Se avesse potuto fare di pi

    di quanto fatto finora con le enormi ricchezze a sua disposizione, non affare nostro. Almeno

    fino ad ora, non abbiamo visto mali visibili o manifesti provenire da questistituzione, e nes-

    suno, eccetto la Chiesa Romana, ha mai affermato che ne abbia fatto. Pu, la Chiesa della cri-stianit, dire altrettanto? Che la storia profana ed ecclesiastica risponda alla domanda. Innan-

    zitutto, ha diviso lintera umanit in Caini ed Abeli; ha massacrato milioni duomini nel nome

    del suo Dio - il Signore degliEserciti, in realt, il feroce Jehovah Sabbaoth - ed invece di dare

    impulso alla civilt, cosa di cui si gloriano i suoi seguaci, lha ritardata durante il lungo ed o-

    scuro Medioevo. Solo sotto gli assalti reiterati della Scienza e in seguito alla rivolta degli uo-

    mini che volevano rendersi liberi, essa cominci a perdere terreno e non pot continuare ad

    arrestare il progresso della cultura. Ha essa mitigato, come afferma, lo spirito barbaro del

    paganesimo? Molto energicamente, diciamo NO. Fu la cristianit, con il suo odium teologi-

    cum, poich non poteva pi a lungo reprimere il progresso umano, che infuse nella civilt

    moderna il suo letale spirito dintolleranza, il suo egoismo feroce, la sua avidit e crudelt,

    sotto la maschera di una cristianit ipocrita ed umile. Quando, i Cesari pagani, furono pisanguinari e pi freddamente crudeli dei moderni Potenti e dei loro eserciti? Quando ci furono

    milioni di proletari pi affamati di quanti ce ne sono ora? Quando lumanit ha versato lacri-

    me e sofferto pi che nellepoca attuale?

    S, vi fu un giorno in cui Chiesa e Massoneria furono una cosa sola. Furono, quelli, secoli

    dintensa reazione morale, un periodo di transizione in cui il pensiero era pesante come un in-

    cubo, unepoca di lotta. Perci, quando la formazione di nuovi ideali condusse alla demoli-

    zione dei vecchi templi ed alla distruzione degli antichi idoli, si fini in realt col ricostruire

    quei templi con i vecchi materiali e con lerigere gli stessi idoli sotto nomi nuovi. Fu un re-

    stauro universale, un riverniciamento - ma solo a fior di pelle. La Storia non sar mai capace

    di dirci - ma la tradizione e la ricerca accurata lo faranno - quanti veri Ierofanti ed alti Iniziati

    furono costretti a diventare dei rinnegati allo scopo di assicurare la sopravvivenza dei segretidellIniziazione. Praetextatus, proconsole di Achaia, degno di fede quando, nel IV secolo

    della nostra era, afferm che privare i greci dei sacri misteri che uniscono assieme lintera

    umanit, equivale a privarli della loro vita. Gli Iniziati colsero forse il suggerimento; equin-

    di si unirono, nolens volens, aiseguaci della nuova fede che diventavano sempre pi prepo-

    tenti, agendo di conseguenza. Alcuni gnostici ebrei ellenizzati fecero lo stesso; e cos pi di

    un Clemente Alessandrino - un convertito solo apparentemente, ma un ardente neoplatonico

    e, nellintimo, anche un filosofo pagano - divenne listruttore degli ignoranti Vescovi cristiani.

    In breve, il convertito suo malgrado mescol le due mitologie esteriori, lantica e la recente, e

    mentre elargiva la miscela alle masse tenne per s le verit sacre.

    Di che genere fossero questi cristiani pu essere dedotto dallesempio del neoplatonico

    Sinesio. Quale studioso ignora il fatto, o potrebbe presumere di negare, che il discepolo prefe-

    rito e devoto dIpazia9

    - la vergine filosofa, la martire e la vittima dellinfame Cirillo di Ales-

    8

    Dopo linizio della Massoneria, la prima spaccatura che si cre fu quella fra i Massoni inglesi ed americani ed

    il francese Grande Oriente dei Figli della Vedova... Fu allora ritenuto giusto creare da queste due suddivi-

    sioni della Massoneria una Sezione Protestante massonica ed una Chiesa Cattolica Romana, in modo da salva-

    guardare, in ogni caso, il ritualismo e lamore fraterno.9

    Una giovane donna filosofa che visse ad Alessandria durante il Vsecolo d. C. e che insegn a molti uomini

    famosi, tra cui il Vescovo Sinesio. Era figlia del matematico Teone e divenne famosa per la sua conoscenza.

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    sandria - non era neppure stato battezzato quando gli fu offerto dai Vescovi di Egitto la Dio-

    cesi Episcopale di Tolemaide? Ogni studioso informato che, quando finalmente fu battezza-

    to, accett la carica offertagli non senza gravi riserve e solo dopo aver stabilito che il patto ef-

    fettivamente firmato gli garantisse che le sue condizioni sarebbero state accettate ed i suoi fu-

    turi privilegi garantiti. La clausola principale del patto, singolare. Era una condizione sine

    qua non che gli permetteva di astenersi dal professare le dottrine (cristiane), poich lui, il

    nuovo Vescovo, non credeva in esse! Cosi, sebbene battezzato ed ordinato nei gradi del dia-conato, del sacerdozio e dellepiscopato, non si separ mai da sua moglie, non abbandon mai

    la filosofia platonica, e neppure gli svaghi rigorosamente proibiti agli altri Vescovi. Ci avve-

    niva alla fine del V secolo.

    Simili transazioni tra filosofi iniziati e preti ignoranti del giudaismo riformato furono in

    quellepoca numerose. I primi tentavano di salvare il loro giuramento ai Misteri e la loro

    dignit personale e, per far ci, dovettero ricorrere ad uno spiacevolissimo compromesso con

    lambizione, lignoranza, e la marea crescente del fanatismo popolare. Essi credevano

    nellUnit Divina, lUNO o Solus incondizionato ed inconoscibile; eppure acconsentirono a

    rendere pubblico omaggio e pagana riverenza al Sole, al Sole che si muove fra i suoi dodici

    apostoli, i 12 segni dello Zodiaco, alias, i 12 figli di Giacobbe. Gli hoi polloi che rimanevano

    ignoranti dellUNO, adoravano il Sole fra i suoi 12 Apostoli ma, nellintimo, rendevano o-maggio agli dei adorati nellantichit Trasferire questadorazione dalle divinit solari-lunari

    ed altre cosmiche ai Troni, agli Arcangeli, alle Dominazioni e ai Santi, non era difficile: tanto

    pi che le Dignit siderali conosciute furono ammesse, quasi senza cambiare nome, nel nuovo

    Canone cristiano. Cos, mentre durante la Messa, il Grande Eletto rinnovava, a bassa voce,

    la sua assoluta adesione allUnit Suprema Universale dellincomprensibile costruttore e

    pronunciava con tono solenne e sonoro la Parola Sacra (ora sostituita dalla massonica Pa-

    rola sussurrata), il suo assistente procedeva a salmodiare il Kyrielle dei nomi di questi es-

    seri siderali inferiori che le masse dovevano adorare. In realt, al catecumeno ignorante che

    solo pochi mesi o settimane prima aveva offerto preghiere al Bue Apis e al Cinocefalo,

    allIbis sacro e ad Osiride dalla testa di falco, lAquila di San Giovanni10

    e la divina colomba

    Cadde martire per la cospirazione di Teofilo, Vescovo di Alessandria, e di suo nipote Cirillo, e venne assassinata

    per loro ordine. Con la sua morte finisce la scuola neoplatonica. - dal Glossario teosofico. Edizione Completa

    Cintamani pag. 120.10E un errore dire che Giovanni lEvangelista divenne il Santo Patrono della massoneria solo dopo il XVI seco-

    lo, e questo comporta un duplice errore. Tra Giovanni il Divino, il Veggente ed autore dellApocalisse, e

    Giovanni lEvangelista che ora mostrato in compagnia dellAquila, c una grande differenza, poich

    questultimo Giovanni una creazione di Ireneo, come il quarto Vangelo. Entrambi furono il risultato della di-

    sputa che il detto Vescovo di Lione ebbe con gli gnostici, e nessuno potr mai dire il reale autore del pi grande

    degli Evangeli. Ma quello che noi sappiamo, che laquila legittima propriet di Giovanni, lautore

    dellApocalisse, scritta originariamente parecchi secoli a.C., e solo riedita prima di ricevere lospitalit canonica.

    Questo Giovanni, o Oannes, fu, dallinizio dei tempi, il Patrono accettato di tutti gli antichi gnostici egiziani e

    greci - che furono i primi Costruttori o Massoni del Tempio di Salomone, come, ancora prima, lo erano stati

    delle Piramidi. Il suo attributo era lAquila, luccello di Giove, consacrata al Sole da tutti i popoli antichi. Anche

    gli ebrei ladottarono fra gli Iniziati cabalisti, come il simbolo della Sephira Tiphe-reth, lAEther spirituale o

    Aria, com detto da Myer nella sua Qabbalah (p. 230). Presso i Druidi, laquila era il simbolo della Deit su-

    prema, e, anche parte del simbolo dei Cherubini. Adottato dagli gnostici precristiani, la si pu vedere in Egitto ai

    piedi del Tau, prima di essere messa, nel grado dei RosaCroce, ai piedi della croce cristiana. Preminentemente

    uccello del Sole, lAquila inevitabilmente connessa con ogni dio solare, ed il simbolo di ogni veggente che

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    (testimone del Battesimo mentre volteggia sullAgnello di Dio), devono essere apparsi come

    il naturale sviluppo ed il seguito della propria sacra zoologia nazionale, che aveva imparato ad

    adorare fin dalla nascita.

    IV

    Pu dunque essere dimostrato che il rituale della Massoneria moderna e della Chiesa di-scendono in linea diretta dagli Iniziati gnostici, dai neoplatonici e dagli Ierofanti che rinnega-

    rono i Misteri pagani di cui perdettero i segreti, che per furono invece conservati da coloro

    che non accettarono mai compromessi. Se la Chiesa e la Massoneria sono disposte a dimenti-

    care la storia della loro vera origine, i teosofi non lo sono. Essi ribadiscono: La Massoneria e

    le tre grandi religioni cristiane11

    hanno ereditato gli stessi beni. Le cerimonie e le parole di

    passo della prima, e le preghiere, i dogmi ed i riti delle seconde, sono copie camuffate di pu-

    ro paganesimo (tanto diligentemente copiate e prese in prestito dagli ebrei) e dalla Teosofia

    neoplatonica. Parimenti, le parole di passo usate ancor oggi dai Massoni Biblici e connesse

    con la trib di Giuda, con Tubal Cain ed altri dignitari zodiacali del Vecchio Testamento,

    sono glipseudonimi ebraici degli antichi dei dellaplebe pagana, non gli dei degli Hierogram-

    matici, gli interpreti dei veri Misteri. Quanto segue lo prova.I buoni fratelli massoni potranno difficilmente negare di essere veramente, di nome, dei

    Solicoles, degli adoratori del Sole nei cieli, nel quale lerudito Ragon scorgeva un simbolo

    grandioso del G.A.D.U. - come certamente . La sola difficolt che ebbe fu di provare - cosa

    che nessuno pu fare - che il suddetto G.A.D.U. non era il Sol del piccolo guazzabuglio exote-

    rico dei Pro-fanes, ma era il Solus dei grandiEpoptai. Poich il segreto delfuoco del Solus,

    lo spirito del quale sirradia nella stella fiammeggiante massonica12

    , un segreto ermetico,

    e questo segreto, a meno che un massone non studi la vera Teosofia, per lui perduto. Egli

    oggi non pu comprendere pi nemmeno le piccole indiscrezioni dello Tshudi. Ancora oggi

    Massoni e cristiani santificano il Sabbath e lo chiamano il Giorno del Signore; eppure sanno

    bene che sia il Sunday che il Sonntag dellInghilterra e della Germania protestanti significano

    entrambi, esattamente come 2.000 anni fa, il giorno del sole (Sun-day).E voi, Reverendi e buoni Padri, Preti, Ecclesiastici e Vescovi, voi che tanto caritatevol-

    mente definite idolatra la Teosofia e condannate pubblicamente e privatamente i suoi ade-

    renti alla perdizione eterna, potete vantarvi di non avere nelle vostre Chiese o nei vostri Tem-

    pli un solo rito, paramento o vaso sacro, che non vi sia venuto dal paganesimo? No, affermar-

    lo sarebbe troppo pericoloso, non solo di fronte alla storia ma, anche, davanti alle ammissioni

    della vostra stessa corporazione sacerdotale.

    Ricapitoliamo, solo per giustificare le nostre affermazioni:

    I sacrificatori romani dovevano confessarsi prima di compiere il sacrificio scrive Du Choul.

    I sacerdoti di Giove portavano un cappello nero alto e quadrato (vedere i moderni sacerdoti

    greci ed armeni), il copricapo dei Flamines. La sottana nera dei preti cattolici romani la hie-

    rocoraces nera, lampio abito dei sacerdoti di Mitra, cosi chiamato perch aveva il colore del

    corvo (corax, corvo). Il Re-Sacerdote di Babilonia possedeva un sigillo che portava al dito

    su un anello doro e delle pantofole che i potenti, sottomessi al suo dominio, baciavano, un

    guarda nella luce astrale e vede in essa le ombre del Passato, del Presente e del Futuro, tanto facilmente quanto

    laquila guarda il sole.11

    La Cattolica Apostolica Romana, la Greco Ortodossa e la Protestante. - N.d.T.

    12Nelle Logge massoniche rappresenta il G.A.D.U, (o Grande Architetto dellUniverso) - N.d.T.

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    mantello bianco, ed una tiara doro dalla quale pendevano due bande. Ed i Papi hannolanello-sigillo e le pantofole, per lo stesso uso; un mantello di raso bianco bordato di stelledorate, una tiara con due bande laterali coperte di pietre preziose, etc. etc. Labito di rasobianco (alba vestis) lindumento dei sacerdoti diIside; la sommit del capo dei sacerdoti diAnubis era rasata (Giovenale)13, da cui la tonsura; la pianeta dei Padri cristiani la copiadellindumento che copriva i sacerdoti sacrificatori dei fenici, un indumento chiamato calasi-

    ris, legato al collo, e che scendeva fino ai talloni. La stola viene ai nostri preti dallabitofemminile indossato dai Galli che svolgevano nel Tempio le stesse funzioni dei maschi Nau-tches (danzatori che si prostituivano), il cui ufficio era quello dei Kadeshim ebraici;14 la lorocintura di castit deriva dallephod ebraico e dal cordone isiaco, poich i sacerdoti di Isideerano votati alla castit. (Per i dettagli vedere RagonLa Messa ed i suoi Misteri pag. 21).

    Gli antichi pagani usavano lacqua santa o lustrale per purificare le loro citt, i campi, itempli e gli uomini, proprio come si fa oggi nei paesi Cattolici Romani. Le fonti si trovavanoalla porta dogni Tempio, piene dacqua benedetta ed erano chiamatefavissae ed aquiminaria.Prima di offrire il sacrificio il gran sacerdote o il curio (da dove il termine curato), immergevaun ramo di lauro nellacqua lustrale ed aspergeva con esso la pia congregazione riunita; e ciche allora era chiamato lustrica e aspergilium, ora chiamato aspersorio (o, in francese, gou-

    pillon). Esso, nelle mani delle sacerdotesse di Mitra, era il simbolo del lingam15

    universale.Immerso durante i Misteri nellacqua lustrale, si aspergevano con esso i fedeli. Era lemblemadella Fecondit Universale; quindi, luso dellacqua benedetta nella cristianit, un ritodorigine fallico. Ancora di pi: lidea sottostante assolutamente occulta ed appartiene allamagia cerimoniale. Le purificazioni erano effettuate con il fuoco, lo zolfo, laria e lacqua. Perallontanare gli dei inferiori era usato laspersione.

    Le volte delle cattedrali e delle chiese greche e romane sono spesso dipinte di blu e dis-seminate di stelle doro, per raffigurare la volta celeste. Ci copiato dai templi egiziani, do-ve venivano adorati il sole e le stelle. Inoltre lo stesso omaggio, come ai tempi del paganesi-mo, reso allOriente, (o punto Orientale) nellarchitettura cristiana e massonica. Ragon lodescrisse esaurientemente nei suoi volumi oggi distrutti. Laporta princeps, la porta del Mon-

    do e del Re della Gloria che dapprima significava il Sole e che ora il suo simbolo umano,il Cristo, la porta dellOriente e, in ogni chiesa o tempio, sta di fronte allEst. attraversoquesta porta della vita - il solenne sentiero attraverso il quale lingresso giornalierodellastro luminoso nel quadrilungo16della terra o tabernacolo del Sole si effettua ogni matti-na - che il neonato e introdotto e portato alla fonte battesimale; ed alla sinistra di questo(lo scuro Nord da dove si avviano gli apprendisti e dove i candidati sostenevano la loro

    13 Satira VI.14 Il termine Kadeshim che viene dallebraico Kadosh,consacrato, usato nel Vecchio Testamento quasi come

    un appellativo di obbrobrio; questi mezzi sacerdoti erano cio dei galli, i sacerdoti evirati dei riti lascivi di Ve-

    nere Astarte, che vivevano nella casa del Signore (II Re, II, 23, 7) - dal Glossario Teosofico. Edizione Completa

    Cintamani pag. 127.15 O Linga (sanscrito) simbolo della creazione astratta; la Forza, o Energia, che solo su questa terra diventa

    lorgano della procreazione. In origine il Lingam non ebbe mai il significato grossolano connesso al fallo; in In-

    dia, come in Egitto, esso significava semplicemente che 1Energia (Forza) creativa e procreatrice, divina.

    Lidea grossolana connessa con il fallo non ind ma greca e, soprattutto, ebraica. - N.d.T. dal Glossario Teoso-

    fico. Edizione Completa Cintamani pag. 143.16 Un termine massonico: un simbolo dellArca di No e dellAlleanza, del Tempio di Salomone, dei Tabernaco-

    li, degli accampamenti degli israeliti, tutti costruiti come quadrati oblunghi. Mercurio ed Apollo erano rappre-

    sentati da cubi e da quadrati oblunghi, e lo stesso della Kaaba, il grande tempio della Mecca.

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    prova dellacqua) che oggi sono poste le fonti battesimali, nello stesso luogo in cui antica-

    mente erano le acque lustrali (piscinas), poich le vecchie Chiese erano state Templi pagani.

    Gli altari della Lutezia pagana furono sotterrati e poi riscoperti sotto il coro di Notre Dame di

    Parigi, ed i suoi pozzi lustrali, in detta Chiesa, esistono ancora. Quasi tutte le grandi ed anti-

    che Chiese del continente anteriori al Medio Evo, furono una volta dei Tempi pagani, in virt

    degli ordini emessi dai Vescovi e dai Papi di Roma. Papa Gregorio il Grande lo ordin come

    segue al monaco Agostino, suo messo in Inghilterra: Distruggete gli idoli, mai i Templi!Spruzzateli di acqua santa, mettete in essi delle reliquie, e lasciate che le nazioni adorino nel

    luogo in cui sono abituate a farlo17

    .

    Non abbiamo che da consultare le opere del Cardinale Baronius per trovarne la con-

    fessione nellanno XXXVI dei suoiAnnali. Alla Santa Chiesa, egli dice,fu permesso di ap-

    propriarsi dei riti e delle cerimonie usati dai pagani nei loro culti idolatri, perch essa (la

    Chiesa) li purificher con la sua consacrazione!. InLes Antiquits Gauloises et Francoises

    (Libro II, cap.19) di Fauchet, leggiamo che i Vescovi di Francia adottavano ed usavano le ce-

    rimonie pagane al fine di convertire i pagani al Cristo.

    Ci accadeva quando le Gallie erano ancora una contrada pagana. Ma gli stessi riti e

    le stesse cerimonie, ancora in uso nella Francia cristiana e nelle altre nazioni cattoliche, sono

    celebrate adesso nel ricordo riconoscente dei pagani e dei loro Dei?

    V

    Fino al IV secolo, le Chiese non avevano altari. Fino ad allora, laltare era una tavola

    eretta al centro del Tempio per luso della Comunione, o pasto fraterno (la Caena, in quanto

    Messa, che originariamente era detta di sera). Nello stesso modo, la tavola eretta oggi nelle

    Logge per i banchetti massonici che di solito chiudono i lavori della Loggia; e durante i

    quali gli Hiram Abiff resuscitati, I Figli della Vedova, onorano i loro brindisi col fuoco -

    metodo di transustanziazione massonica. Chiameremo altari anche le loro tavole per i ban-chetti? E perch no? Gli altari furono copiati dallara maxima della Roma pagana. I latini

    mettevano delle pietre quadrate ed oblunghe vicino alle loro tombe, e le chiamavano ara, alta-

    re; erano consacrate agli DeiLari ed aiMani. I nostri altari provengono da queste pietre qua-

    drate, unaltra forma delle pietre che limitavano i confini e conosciute come Dei Termini -

    gli Hermes ed i Mercuri, da doveMercurius quadratus, quadriceps, quadrifronts, ecc., gli dei

    a quattro facce i cui simboli, fin dalla pi remota antichit, erano queste pietre quadrate. La

    pietra su cui sincoronavano gli antichi re dellIrlanda, era un altare siffatto. Una pietra del

    genere nellabbazia di Westminster, dotata, per di pi, di voce. Quindi, i nostri altari e i no-

    stri troni discendono direttamente dalle pietre Priapiche che segnavano e delimitavano i con-

    fini dei romani - cio, gli Dei Termini.

    Ma i lettori fedeli alla guida della Chiesa, non sindigneranno nellapprendere che icristiani adottarono il modopagano di adorare in un Tempio solo durante il regno di Diocle-

    ziano?Fino a quel periodo essi ebbero un orrore insormontabile per gli altari e per i Templi, e

    li aborrirono fino ai primi 250 anni della nostra era. Questi primi cristiani erano davvero cri-

    stiani; i cristiani moderni, sono pi pagani degli antichi idolatri. I primi, erano quello che ai

    giorni nostri sono i Teosofi. A partire dal IV secolo, essi divennero i Gentili elleno-giudaici,

    17In Bartolomeo de Sacchi da Platino (o di Piadena) Vitae Pontificum.

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    senza la filosofia dei neoplatonici. Leggete ci che Minucio Felice diceva nel III secolo ai

    romani:

    Voi immaginate che noi (i cristiani) nascondiamo ci che adoriamo perch non ab-

    biamo n Templi naltari? Ma quale immagine di Dio potremmo noi erigere, dato

    che lUomo stesso limmagine di Dio? Quale Tempio potremmo erigere alla Divi-

    nit, quando lUniverso, che opera sua, pu appena contenerlo? Come metteremmo

    su di un trono, in un solo edificio, il potere di una siffatta Onnipotenza? Non me-glio consacrare alla Divinit un Tempio nel nostro cuore e nel nostro spirito?

    18

    Ma allora i Chrstiani del genere di Minucius Felix avevano in mente il comandamento del

    MAESTRO INIZIATO: Non pregate nelle sinagoghe e nei templi come fanno gli ipocriti, per

    essere visti dagli uomini (Matteo,VI;5). Essi ricordavano la dichiarazione di Paolo,

    lApostolo-Iniziato, il Maestro Costruttore, (I Corinzi, III,10), che lUOMO era lunico tem-

    pio di Dio in cui lo Spirito Santo, lo spirito di Dio, dimorava (ibidem,III, 16). Essi ubbidivano

    ai veri precetti cristiani, mentre i cristiani moderni obbediscono solo ai canoni arbitrari delle

    loro rispettive Chiese, e alle regole dei loro antenati. I teosofi sono notoriamente atei, pro-

    clama uno scrittore della Church Chronicle. Non se ne conosce uno che assista al servizio

    divino... la Chiesa per essi odiosa; e dando subito libero sfogo alla sua collera, riversa le

    sue accusa sugli infedeli pagani della S. T. Luomo di chiesa moderno prende a sassate i teo-sofi come i suoi antenati, i Farisei della Sinagoga dei Libertini(Atti, VI-9) lapidarono Stefa-

    no, per aver egli detto ci che dicono anche molti teosofi cristiani, cio, che lAltissimo non

    risiede in un tempio costruito con le mani (ibidem,VII, 48); e, proprio come fecero quei giu-

    dici iniqui (ibidem, VI, 11), corrompono gli uomini per farli testimoniare contro di noi.

    Senza dubbio, amici, voi siete davvero i diretti discendenti dei vostri predecessori, sia

    dei colleghi di Saul che del Papa Leone X, il cinico autore della mai troppo famosa sentenza:

    Quanto ci utile questafavola del Cristo - Quantum nobis prodest hac fabula Christi!.

    VI

    La teoria del Mito Solare riproposta oggi ad nauseam - e la sentiamo ripetere dai

    quattro punti cardinali dellorientalismo e del simbolismo, applicata indiscriminatamente a

    tutte le cose e a tutte le religioni, eccetto che alla Chiesa cristiana ed alla religione-di-stato.

    Senza dubbio il Sole stato, attraverso tutta lantichit e da tempi immemorabili, il simbolo

    della Divinit Creatrice - in ogni nazione, non solo presso i Parsi; lo stesso con il Ritualisti.

    Come era nei tempi antichi, cos esso ora. Per i pro-fanes, la nostra stella centrale il Pa-

    dre; per gliEpoptai (o Iniziati) il Figlio della Divinit eternamente inconoscibile. Ragon, il

    gi citato massone, dice:

    Il Sole era limmagine pi sublime e naturale del GRANDE ARCHITETTO, come

    pure la pi ingegnosa di tutte le allegorie con cui luomo morale e buono (il vero

    Saggio) abbia mai raffigurato lIntelligenza infinita ed illimitata.19

    A parte queste ultime parole, Ragon nel giusto; poich ci mostra il simbolo allontanarsi gra-

    dualmente dagli ideali cos rappresentati e concepiti, per diventare alla fine, nella mente del

    suoi ignoranti adoratori, da simbolo, il Sole stesso. Successivamente, il grande autore masso-

    18

    (Octavius, XXXII, 1-2. Queste parole furono indirizzate da Octavius Jannuarius a Q. Caecilius Natalis. - Nota

    del Compilatore Boris de Zirkoff).19

    La Messe et ses mystres, pag.4.

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    nico dimostra che il Sole fisico era considerato dai primi cristiani sia il Padre che il Figlio.Oh, fratelli iniziati, egli esclama, potete voi dimenticare che:

    Nei Templi della religione esistente, una gran lampada arde notte e giorno? Essa sospesa di fronte allaltare principale, depositario dellarca del Sole. Unaltra lampa-da arde davanti allaltare della Vergine Madre, ed lemblema della luce della luna.Clemente di Alessandria cinsegna che furono gli egiziani a stabilire luso religioso

    delle lampade... Non sappiamo che il pi sacro ed il pi terribile del doveri era affi-dato alle Vestali? Se i Templi massonici sono illuminati da tre luci astrali, il sole, laluna e la stella geometrica, e da tre luci vitali, lo Ierofante ed i suoi due Episcopes,(Sorveglianti), perch uno dei padri della massoneria, il sapiente Pitagora, suggersaggiamente che non dovremmo parlare di cose divine senza la luce di una lampada.I pagani celebravano una festa delle lampade (Lampadophoria) in onore di Minerva,di Prometeo e di Vulcano. Ma Lattanzio e alcuni dei primi Padri della nuova fede,protestavano amaramente per lintroduzione delle lampade pagane nelle Chiese. Seaccondiscenderanno, scrisse Lattanzio, a contemplare quella luce che noi chia-miamo saggiamente, dovranno riconoscere subito che Dio non ha bisogno delle lorolampade. EVigilantus aggiunse: Sotto il pretesto della religione la Chiesa ha in-

    staurato lusanza dei Gentili di illuminare con ignobili candele mentre c l il SOLEche illumina di migliaia di luci. Non un grande onore, perlAGNELLO DI DIO [il so-le cos rappresentato?], che il sole rappresentato come occupante il centro del Trono[lUniverso, lo colmi con i raggi della sua Maest?.

    Questi passi ci provano che in quei giorni la Chiesa primitiva adorava IL GRANDEARCHITETTODELLUNIVERSO nella sua immagine del SOLE, lunico del suo genere...20In effetti, come i candidati cristiani pronunciano il loro giuramento massonico rivolti ad O-riente mentre il loro Venerabile rimane nellangolo orientale come facevano iNeofiti deiMisteri pagani, cos la Chiesa, a sua volta, ha conservato il medesimo rito. Durante la GrandeMessa, lAltare Maggiore (ara maxima) ornato con il Tabernacolo opisside; (cassetta nellaquale custodita lOstia) e con sei candele accese. Il significato esoterico della pisside e del

    suo contenuto - il simbolo del Cristo-Sole - che essa rappresenta il risplendente astro lumi-noso, mentre le sei candele, tre alla sua destra e tre alla sua sinistra, rappresentano i sei pianeti(i primi cristiani non ne conoscevano di pi). Questa disposizione una copia del candeliere asette braccia della Sinagoga, che ha un significato identico. Sol est Dominus meus, il Sole il mio Signore!, esclama David nel Salmo 95, tradotto molto ingegnosamente nella versio-ne autorizzata con Il Signore un grande Dio, un grande Re, al di sopra di tutti gli Dei(verso 3), cio, in realt, dei pianeti! J. Augustin Chaho pi sincero quando, nella sua Philo-sophie des religions compares, scrive:

    Tutti sono dev (demoni), su questa Terra, eccetto il Dio dei Veggenti (o Iniziati), il su-blime IAO21; e se in Cristo voi non vedete altro che il SOLE, allora voi adorate un dev, unfantasma, come lo sono tutti i figli della notte.

    Poich lOriente, lEst, il punto cardinale dove sorge lastro del giorno, il grande dispensato-re e reggitore della vita, il creatore di tutto ci che vive e respira su questo globo, non c dameravigliarsi se tutte le nazioni della terra adorassero in esso lagente visibile del Principio edella Causa invisibili, e se la messa fosse officiata in onore di colui che il datore delle mes-

    20La Messe et ses mystres, pag.19-20.21 (Greco). IAOIl Dio pi importante dei fenici - la luce concepibile soltanto dallintelletto, il principio fisico espirituale dogni cosa, lEssenza maschile della Saggezza. la Luce Solare ideale. - N.d.T. dal Glossario Teo-sofico Edizione Completa Cintamani pag. 114.

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    sis, o raccolto. Ma fra ladorare lideale in s e ladorare il simbolo fisico, cio una partescelta a rappresentare lintero ed il TUTTO, c un abisso. Per legiziano istruito, il Sole eralocchio di Osiride, non Osiride stesso; e cos era per gli zoroastriani colti. Per i primi cri-stiani, invece, il Sole divent la Deit, in toto; e a forza di causistica, sofismi e dogmi che nondevono essere discussi, le Chiese cristiane moderne sono riuscite ad obbligare anche le perso-ne colte ad accettare la stessa idea, fino ad ipnotizzarle con la credenza che il loro Dio

    lunica vera Divinit vivente, il creatore del Sole, non il Sole stesso - un demone adorato daipagani. Ma quale differenza pu esserci fra un demone malvagio ed un Dio antropomorficocome quello raffigurato nei Proverbi di Salomone? Questo Dio, a meno che i poveri, i di-sperati, gli ignoranti, non Lo invochino quando il loro timore incombe come una desolazio-ne e la loro distruzione... come un turbine, li minaccia con parole come queste: Anchiorider delle vostre sventure, mifar beffe quando lo spavento vi piomber addosso (Prover-bi, I, 26). Paragonate questo Dio con il grande Avatar22 sul quale fondata la leggenda cri-stiana; identificatelo con quel vero grande Iniziato che disse: Beati quelli che piangono, per-ch saranno consolati (Matteo,V, 4), e quale il risultato del paragone?

    Questidentificazione con un Dio brutale bastava a giustificare la gioia diabolica di Ter-tulliano, che sorrideva e godeva allidea che il suo pi stretto parente infedele sarebbe arrosti-

    to nel fuoco dellInferno; nonch il consiglio di Hieronymus ai cristiani convertiti, di schiac-ciare sotto i piedi il corpo della propria madre pagana, se essa avesse cercato dimpedire lorodi abbandonarla per sempre per seguire il Cristo. Il che basta a fare delle omnes gentesdellInquisizione, e dei tiranni e assassini, della Chiesa intera i pi grandi e nobili esemplaridella cristianitpratica che abbiano mai vissuto!23

    VII

    Il rituale della cristianit primitiva - com stato ormai sufficientemente dimostrato - de-

    riva dallantica Massoneria. Questa, a sua volta, lerede dei Misteri a quel tempo quasi deltutto estinti. Su questi ultimi, diremo ora poche parole.

    ben risaputo che in tutta lantichit, ogni nazione, accanto alladorazione popolarecomposta dalle forme della lettera morta e dalle vuote cerimonie exoteriche, aveva il suo cultosegreto conosciuto al mondo come quello dei MISTERI. Strabone, fra molti altri, confermaquestasserzione (vedi Geographica lib. X, cap. III, Sez. 9). Nessuno poteva essere ammessoai Misteri, se non fosse stato preparato tramite un allenamento particolare.. I neofiti, istruitinella parte superiore dei Templi, erano iniziati ai Misteri finali nelle cripte. Queste istruzionierano lultima sopravvivenza della Saggezza arcaica, ed essi venivano rappresentati sotto laguida degli alti Iniziati. Usiamo di proposito la parola rappresentati; perch le istruzioni o-rali venivano date solo, a bassa voce, nelle cripte, in un silenzio solenne ed in segreto. Nel

    corso delle lezioni pubbliche e degli insegnamenti collettivi, il modus operandidellevoluzione graduale del Cosmo, dei mondi, ed infine della nostra terra, degli dei e degliuomini, era interamente impartito in modo simbolico. Le grandi rappresentazioni pubbliche

    22(Sanscrito). Incarnazione divina, La discesa di un Dio o di qualche Essere superiore che progredito oltre la

    necessit della rinascita nel corpo di un semplice mortale. - N.d.T.23 Questo passaggio che si riferisce agli scritti di Tertulliano pu essere trovato nel suoDe Spectaculis Cap. XXX.Per quanto riguarda il consiglio di Girolamo, pu essere trovato nel suoEpistola XIV: Ad Heliodorum Monachum,2. Vedi Corpus Scriptorum Ecclesiaticorum Latinorum, Vol.54: S. Eusebii Hieronymi Epistolae. Pars I, pp.46-47.Edizione Isidorus Hilberg. - Nota del Compilatore Boris de Zirkoff).

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    durante le feste dei Misteri avevano come testimone la folla, e le verit personificate erano

    adorate dalle moltitudini - ciecamente. Solo gli alti Iniziati, gliEpoptae, comprendevano il lo-

    ro linguaggio ed il loro reale significato. Tutto questo, e molto di pi, ben conosciuto nel

    mondo degli studiosi.

    Era unasserzione comune a tutte le nazioni antiche che i veri Misteri di ci che poco fi-

    losoficamente era chiamata creazione,fossero stati divulgati agli eletti della nostra (quinta)

    razza, dalle sue prime dinastie di Sovrani divini - Dei incarnati, incarnazioni divine, oAva-tar. Le ultime Stanze tratte dalLibro di Dzyan dellaDottrina Segreta (Vol. II pag. 21), par-

    lano di quelli che regnarono sui discendenti prodotti dal ceppo santo e che ridiscese-

    ro, fecero la pace con la quinta (razza), le diedero insegnamenti e listruirono

    La frase fecero la pace, mostra che in precedenza cera stata una disputa. Il destino

    degli atlantidei nella nostra filosofia e quello dei pre-diluviani nella Bibbia, avvalorano

    questidea. Ancora una volta - molti secoli prima dei Tolomei - lo stesso abuso della cono-

    scenza sacra sinsinu fra gli Iniziati del Santuario in Egitto. Conservati per innumerevoli se-

    coli in tutta la loro purezza, i sacri insegnamenti degli dei, a causa dellambizione e

    dellegoismo personali, si corruppero di nuovo. Il significato dei simboli fu sovente profanato

    da interpretazioni indecorose, e ben presto i Misteri Eleusini furono i soli a rimanere puri dal-

    le adulterazioni ed innovazioni sacrileghe. Questi venivano celebrati in onore di (Cerere) De-metra, o Natura, in Atene ed ad essi veniva iniziato il fior fiore degli intelletti dellAsia Mino-

    re e della Grecia. Zosimo, nel suo IV libro, afferma che questi Iniziati includevano lintera

    umanit24; mentre Aristide chiama i Misteri il Tempio comune della terra.

    Fu per conservare qualche ricordo di questo tempio e alloccorrenza ricostruirlo, che

    alcuni eletti fra gli Iniziati furono scelti e messi in disparte. Ci fu fatto dai loro grandi Iero-

    fanti in ogni secolo, dal tempo in cui le allegorie sacre mostrarono i loro primi segni di profa-

    nazione e di decadenza. Infine, i Grandi Misteri dEleusi seguirono lo stesso destino dei pre-

    cedenti. La loro previa ed eccelsa nobilt ed i loro scopi sono descritti da Clemente di Ales-

    sandria che ci dimostra che i grandi Misteri divulgano i segreti e i modi di costruzione

    delluniverso, essendo questo il principio, la fine e lo scopo ultimo della conoscenza umana,

    affinch con loro fosse mostrata allIniziato la natura di tutte le cose, come esse sono (Strom.,Libro V, Cap. XI). Questa la Gnosis pitagorica - la conoscenza delle cose come sono. E-

    pitteto parla di queste istruzioni con la pi alta stima: Tutto ci che fu l decretato fu stabilito

    dai nostri Maestri per listruzione degli uomini e per la correzione dei nostri costumi (apud

    Arrian. Dissert., lib. III, cap. 21). Platone afferma la stessa cosa nel Fedone, 69 C: Lo scopo

    dei Misteri era di ristabilire lanima nella sua purezza primordiale, o quello stato di perfezione

    dal quale essa era precipitata.

    VIII

    Ma venne un giorno in cui i Misteri deviarono dalla loro purezza, nello stesso modo

    delle religioni exoteriche. Ci accadde quando lo Stato, su consiglio di Aristogiton (510 a.C.),

    pens di ricavare dai Misteri dEleusi una costante e feconda sorgente di rendita. Una legge fu

    promulgata proprio per questo scopo: dora innanzi, nessuno avrebbe potuto essere iniziato

    senza pagare una certa somma per tale privilegio. Quel beneficio che fino ad allora poteva es-

    24

    Dice Cicerone inDe Natura Deorum (Lib.I,119): Omitto Eleusinem sanctam illam et augustam, ubi initiantur

    gentes orarum ultimae.

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    sere acquistato solo a prezzo di incessanti, quasi sovrumani- sforzi, verso la virt e la perfe-zione, poteva ora essere conquistato con loro. I laici - ed anche gli stessi sacerdoti - accettan-do tale profanazione perdettero infine il loro grande rispetto per i Misteri interni, e ci fin percondurre allulteriore profanazione della Scienza Sacra. La squarcio fatto nel velo si allargsempre di pi con ogni secolo; e pi che mai gli Ierofanti Supremi, temendo la pubblicazioneo la distorsione finale dei pi sacri segreti della natura, lavorarono ad eliminarli dal program-

    ma interiore, limitando la piena conoscenza dessi solo ai pochi. Sono essi quelli messi in di-sparte, i soli che divennero i custodi della divina eredit delle ere. Sette secoli dopo troviamoApuleio che, nonostante la sua sincera inclinazione alla magia e al misticismo, scrive nel suoAsino doro (Libro VIII, cap. 27, 28, 29; Libro IX, cap. 8) una satira amara contro lipocrisiaed il libertinaggio di alcuni ordini di sacerdoti semi-iniziati. Ed ancora attraverso lui che ap-prendiamo come ai suoi tempi (2 secolo d.C.) i Misteri fosse diventati cos generali, che per-sone dogni classe e condizione, in ogni paese, uomini, donne e bambini, erano tutti iniziati aiMisteri! LIniziazione era diventata tanto generale, quanto lo ai giorni nostri il Battesimoper i cristiani; e, come ora questultimo, divenne senza significato, cio, una cerimonia dallalettera morta ed assolutamente formale. Appena un po dopo, i fanatici della nuova religionemisero le loro pesanti mani sui Misteri.

    Gli Epoptai, quelli che vedono le cose come sono, scomparvero uno dopo laltro, e-migrando in regioni inaccessibili ai cristiani. IMystae (da mystes, mistici o velati), quelliche vedono le cose solo come appaiono, rimasero ben presto soli, unici padroni della situa-zione.

    Sono i primi, i messi da parte, che hanno preservato i veri segreti; e sono i Mystes,quelli che li conoscevano solo superficialmente, che misero la prima pietra per la fondazionedella Massoneria moderna. da questa fraternit primitiva di Massoni mezzo pagani e semi-convertiti, che sono nati il rituale e la maggior parte dei dogmi cristiani. Sia gliEpoptae che iMystee meritano entrambi il nome diMassoni: perch entrambi, mantenendo fede ai loro im-pegni ed alle ingiunzioni dei loro Ierofanti eBasileis, i Re spariti da tanto tempo, ricostrui-rono i loro Templi - gli Epoptae quello inferiore, ed i Mystes quello superiore. Queste e-

    rano, nellantichit, i rispettivi nomi di tali templi ed anche oggi, in alcune regioni, esse sonodefinite cos. Sofocle parla nellElettra (707) delle fondamenta dAtene - il luogo dove si ce-lebravano i Misteri Eleusini - come delledificio sacro degli dei, cio, costruito dagli dei.LIniziazione era descritta come una passeggiata nel Tempio, e la purificazione o la rico-struzione del Tempio si riferiva al corpo di un Iniziato nel corso della sua ultima e supremaprova (vedi Giovanni, II, 19)25. Anche la Dottrina Esoterica era talvolta chiamata con il nomedi Tempio, e la religione exoterica popolare con quello di citt. Costruire un Tempio, si-gnificava fondare una Scuola esoterica; costruire un Tempio nella citt, significava stabili-re un culto pubblico. Quindi, i veri Massoni sopravvissuti del Tempio inferiore o dellacripta, il sacro luogo dellIniziazione, sono i soli custodi dei veri segreti massonici ora perdutiper il mondo. Accordiamo volentieri alla Fratellanza dei Massoni moderni il titolo di Co-

    struttori del Tempio superiore,per quanto la superiorit apriori dellaggettivo comparativo tanto illusoria quanto la fiamma del rovo ardente di Mos nelle Logge dei Templari.

    IX

    25 ...Ges rispose loro: disfate questo tempio, e in tre giorni lo far risorgere. (vedi Note sul Vangelo di San

    Giovanni di H.P. Blavatsky.

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    La mal compresa allegoria conosciuta come discesa nellAde, ha causato guai infiniti.

    La favola exoterica di Ercole e di Teseo che discendono nelle regioni infernali; ilviaggio

    aglInferi di Orfeo, che trova il suo cammino a causa del potere della sua Lira (Ovidio, Meta-

    morfosi,X, 40-48); quello di Krishna ed infine quello di Cristo, che discese allInferno e il

    terzo giorno risuscit da morte, furono travisati oltre ogni dire dagli adattatori non iniziati ai

    riti pagani, che li trasformarono poi in dogmi e riti della Chiesa.Astronomicamente, questa discesa nellinferno simboleggiava il Sole durante

    lequinozio autunnale, quando abbandonava le alte regioni siderali - per cui si supponeva un

    combattimento fra lui e il Demone de1le Tenebre il quale aveva la meglio sullastro luminoso.

    Simmaginava allora che il Sole passasse attraverso una morte temporanea, e discendesse nel-

    le regioni infernali. Ma, misticamente, questa discesa rappresentava i riti dellIniziazione

    nelle cripte del Tempio chiamate il Mondo Inferiore (lAde). Bacco, Eracle, Orfeo, Asclepio e

    tutti gli altri visitatori della cripta, discendevano tutti nellinferno e da l risalivano il terzo

    giorno, perch tutti erano degli Iniziati e Costruttori del Tempio Inferiore Le parole ri-

    volte da Mercurio a Prometeo incatenato sulle aride rocce del Caucaso - legato, cio,

    dallignoranza al suo corpo fisico e divorato quindi dagli avvoltoi della passione - si adattano

    ad ogni neofita, ad ogni Chrstos26

    durante la prova: Non ci sar termine al tuo supplizio fin-ch il (o un) Dio non apparir e non ti sollever dai tuoi dolori, acconsentendo a discendere

    con te nel tenebroso Hades, nelle oscure profondit del Tartaro (Eschilo, Prometeo Incate-

    nato 1026-29).

    Ci significa semplicemente che finch Prometeo (luomo) non trover il Dio, o lo Ie-

    rofante (lIniziatore), che volontariamente discender con lui nella cripta dellIniziazione e lo

    guider in ogni anfratto del Tartaro, lavvoltoio delle passioni non cesser di divorare i suoi

    organi vitali27

    . Eschilo, in qualit dIniziato, non avrebbe potuto dire di pi; ma Aristofane,

    meno pio o pi audace, nella sua immortale satira (Le rane) divulg il segreto della discesa

    allinferno dEracle a tutti quelli che non erano accecati da pregiudizi troppo radicati. Vi tro-

    viamo il coro dei beati (gli Iniziati), i Campi Elisi, larrivo di Bacco (il Dio Ierofante) con

    Eracle, il ricevimento con le torce accese, emblemi della nuova VITA e RESURREZIONE dalletenebre dellignoranza umana alla luce della conoscenza spirituale - la VITA eterna. Ogni pa-

    rola della brillante satira mostra lintenzione interiore del poeta:

    Animatevi, torce ardenti giacch tu vieni

    agitandole nella tua mano, Iacco,

    stella fosforescente del rito notturno.

    Le iniziazioni finali avevano sempre luogo di notte. Quindi parlare di qualcuno come

    disceso nellAde equivaleva nellantichit definirlo un Perfetto Iniziato. A coloro che si sen-

    tono inclini a respingere questa spiegazione, porr una domanda: Possono essi spiegare, in tal

    caso, il significato di una frase contenuta nel sesto libro dellEneide di Virgilio? Cosa pu vo-

    26Nel vocabolario del Tempio dei pagani, Chrstos significava un discepolo in probazione, un candidato allo sta-

    to di Ierofante. Quando vi era giunto attraverso lIniziazione, lunghe prove e sofferenze, ed era stato unto, il

    suo nome era cambiato in Christos, nel linguaggio esoterico dei Misteri, il Purificato.27

    La parte oscura della cripta, nella quale si supponeva che il candidato allIniziazione si liberasse per sempre

    delle sue passioni cattive e dei suoi desideri malvagi. Da ci, le allegorie dOmero, dOvidio, di Virgilio ecc.,

    prese tutte alla lettera dagli studiosi moderni. Il Flegetonte era un fiume del Tartaro in cui il candidato veniva

    immerso tre volte dallo Ierofante, dopo di che le prove erano terminate e luomo nuovo nasceva di nuovo. Egli

    aveva lasciato per sempre nelloscura corrente il vecchio uomo peccaminoso, e risorgeva il terzo giorno dal Tar-

    taro come individualit, essendo morta la personalit. Personaggi quali Issione, Tantalo, Sisifo ecc., sono cia-

    scuno una personificazione di qualche passione umana.

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    ler dire il poeta se non quello che abbiamo detto, quando, introducendo il vecchio Anchise nei

    Campi Elisi, lo mostra mentre consiglia al figlio Enea il viaggio in Italia dove dovr com-

    battere nel Lazio un popolo rude e barbaro? Ma, egli aggiunge, prima di avventurarti l, di-

    scendi nellAde, cio diventa un Iniziato.

    I benevoli clericali che, alla pi piccola provocazione, sono sempre pronti a mandarci

    nel Tartaro e nelle regioni infernali, non sospettano affatto quali buoni auguri essi formulano

    per noi; n quale santit di carattere si doveva acquistare per poter entrare in un luogo tantosacro.

    Non erano solo i pagani ad avere i loro Misteri. Bellarmino afferma (De Eccl. Triumph.,

    lib. 3, cap.17) che i primi cristiani adottarono labitudine, sullesempio delle cerimonie paga-

    ne, di riunirsi nelle Chiese durante le notti che precedevano le loro festivit, dette vigilie o

    veglie. Allinizio le loro cerimonie furono compiute con la pi edificante santit e purezza.

    Ma molto presto in queste assemblee sinsinuarono abusi immorali tali, che i Vescovi riten-

    nero necessario abolirle. Abbiamo letto in dozzine di libri delle licenziosit che regnavano

    nelle festivit religiose pagane. Cicerone (De Legibus, II, XV, 37) ci mostra Diagonda il Te-

    bano che, per poter ovviare a tali disordini durante le cerimonie, non trov altro mezzo che

    quello di sopprimere i Misteri stessi. Nondimeno, quando paragoniamo i due tipi di celebra-

    zioni - i Misteri pagani, vetusti per et secoli prima della nostra era, e leAgapae c

    ristiane inuna religione appena nata ma che aspirava ad uninfluenza purificatrice sui suoi convertiti -

    possiamo solo avere piet per la cecit mentale dei suoi difensori, e citare per loro utilit Ro-

    scommon, che si chiede:

    Dal momento che cominciate con tanta pompa e ostentazione, perch il vostro fine

    cos meschino e basso?28

    X

    Il Cristianesimo primitivo - essendo derivato dallantica Massoneria - aveva

    anchesso i suoi segni, le sue parole di passo, ed i suoi gradi dIniziazione. Massoneria un

    termine antico, ma il suo impiego venne molto tardi nella nostra era. Paolo si autodefiniva un

    maestro costruttore, ed era uno dessi. Gli antichi Massoni si autodefinivano con svariati

    nomi, e la maggior parte degli Eclettici Alessandrini, o Teosofi di Ammonio Sacca e gli ultimi

    neoplatonici, erano virtualmente tutti Massoni. Essi erano tutti legati al segreto con giuramen-

    to, si consideravano una Fratellanza ed avevano anche i loro segni di riconoscimento. Gli E-

    clettici, o Filaleti, includevano nei loro ranghi i dotti pi capaci ed eruditi dellepoca, come

    pure diverse teste coronate. Lautore di Filosofia Eclettica dice:

    Le loro dottrine furono adottate dai pagani e dai cristiani, in Asia ed in Europa, e per

    un periodo tutto sembr essere favorevole ad una fusione generale delle credenze reli-

    giose. Gli imperatori Alessandro, Severo e Giuliano abbracciarono tali dottrine. Ma la

    loro influenza predominante sulle idee religiose, eccit la gelosia del cristiani di Ales-

    sandria La scuola fu spostata ad Atene, ed infine chiusa dallImperatore Giustiniano. I

    Suoi insegnanti si ritirarono in Persia,29

    dove fecero molti discepoli.30

    28De Arte Poetica Liber;Ad Pisones, linee 17-18 by Wentworth Dillon, Earl of Roscommon. Vedi Poetical

    Works of Wentworth Dillon, Edinburgh 1780.29

    E, si pu aggiungere, oltre che in Persia, in India e nel lAsia Centrale poich nei paesi asiatici troviamo ovun-

    que la loro influenza (H.P.B.).30

    A. Wilder;New Platonism and Alchemy, Albany, N. Y. 1869, pag. 19.

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    Alcuni dettagli in merito potranno forse essere interessanti. Sappiamo che i Misteri Eleusini

    sopravvissero a tutti gli altri. Mentre i culti segreti degli dei minori come quelli dei Curates,

    deiDactyli, gli adoratori di Adonis, dei Cabiri e perfino quelli dellantico Egitto, erano scom-

    parsi completamente sotto la mano vendicativa e crudele di Teodosio31

    , i Misteri Eleusini non

    potevano essere soppressi altrettanto facilmente. Essi erano in verit la Religione

    dellumanit, e brillavano in tutto il loro primitivo splendore se non nella loro primitiva pu-

    rezza. Occorsero molti secoli per abolirli, e non potettero essere completamente soppressiprima dellanno 396 della nostra era. Fu allora che apparvero per la prima volta sulla scena i

    Costruttori del Tempio Superiore, o Tempio della Citt , e lavorarono accanitamente per in-

    trodurre i loro particolari dogmi e rituali nella nascente ed ognora combattiva e litigiosa

    Chiesa. Il triplice Sanctus della Chiesa Cattolica Romana il triplice S.. S.. S.. di questi lon-

    tani Massoni, ed il prefisso moderno dei loro documenti o dogni balaustra scritta - le ini-

    ziali di Salutem o Salute, come astutamente detto da un Massone. Questo triplice saluto

    massonico, il pi antico modo di salutarsi fra Massoni (Ragon).

    XI

    Ma gli innesti massonici sullalbero della religione cristiana, non si limitarono solo a

    questo. Durante i Misteri di Eleusi il vino rappresentava Bacco, e Cerere il vino ed il pane o

    frumento32

    . Ora, Cerere o Demetra era ilprincipio femminileproduttore della Terra, la sposa

    del Padre Aethero Zeus; e Bacco, il figlio di Zeus-Jupiter, era suo padre manifestato: in altre

    parole, Cerere e Bacco erano le personificazioni della Sostanza e della Spirito, i due principi

    vivificanti nella Natura e sulla Terra. Lo Ierofante iniziatore, prima della rivelazione finale dei

    Misteri, offriva simbolicamente al candidato il vino e il pane, e questi mangiando e bevendo

    testimoniava come lo spirito avesse vivificato la materia - cio, che la divina sapienza del S

    superiore fosse penetrata nel S interiore o Anima, e ne avesse preso possesso tramite ci che

    gli era stato rivelato.

    31Luccisore dei Tessalonici, che furono trucidati da questo pio figlio della Chiesa.

    32Bacco certamente dorigine indiana. Pausania lo indica come il primo che guid una spedizione contro

    lIndia, il primo che gett un ponte sullEufrate. Il cavo che serviva ad unire le due rive opposte e ancora visibi-

    le, scrive questo storico; era tessuto con ceppi di vigne ed edera rampicante (Periegesis, X, XXIX, 4).Arriano

    e Quinto Curzio spiegano 1 allegoria della nascita di Bacco dalla coscia di Giove, dicendo che egli era nato sul

    monte indiano Meru (da Mers coscia). Sappiamo che Eratostene e Strabone ritenevano che il Bacco indiano

    fosse stato inventato dai cortigiani dAlessandro, solo per fargli piacere, perch egli credesse di avere conquista-

    to lIndia come si supponeva avesse fatto Bacco. Ma, da un altro lato, Cicerone menziona il Dio come un figlio

    di Tione e di Nisus, e Dionisio, o Dinusos, significa Dio-Nis dal monte Nysa nellIndia. Bacco incoronato di

    edera, o Kissos, Krishna, uno dei cui nomi Kissen. Dioniso era, preminentemente, il dio che si riteneva libe-

    rasse le anime degli uomini dalle loro prigioni di carne - e lAde o Tartaro umano, uno dei significati simbolici

    della carne. Cicerone chiama Orfeo un figlio di Bacco; e c una tradizione che non solo rappresenta Orfeo come

    proveniente dallIndia (si dice che fosse chiamato orfns, scuro e di tinta bruna), ma lo identifica anche con Ar-

    juna, il chela ed il figlio adottivo di Krishna. (Vedi Five years of Theosophy. Articolo: Era conosciuta la scrittu-

    ra prima di Panini?

    [La menzione di Arriano nella precedente nota si riferisce alla suaAnabasi di Alessandro, Libro V, 1, 6 dove si

    pu trovare il seguente passaggio:

    Allora Dionysos chiam questa citt Nysa in onore della sua balia Nysa, e chiam il territorio Nysaean; e alla

    montagna vicino alla citt egli diede il nome di Merus ( coscia) [Mron], perch secondo la leggenda, egli crebbe

    nella coscia [n mro], di Zeus [Dios].

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    Questo rito fu adottato dalla Chiesa cristiana. Lo Ierofante, che era chiamato il Padre, ora passato integralmente con minorconoscenza - nel prete Padre, che oggi impartiscela stessa comunione. Ges definisce se stesso la vigna e suo Padre il vignaiolo; e la sua in-giunzione nellultima Cena mostra la sua perfetta conoscenza del significato simbolico delpane e del vino, e la sua identificazione con i logoi degli antichi. Chiunque mangia la miacarne e beve il mio sangue, avr vita eterna (Giovanni VI, 54). ... Molti dei suoi discepoli,

    uditolo che lebbero, dissero: Questo parlare difficile (ibidem, 60); ed egli aggiunse: Leparole (remata, parole arcane) che vi ho dette, sono spirito e vita (ibidem., 63). Ed esse losono, perch lo Spirito che vivifica. Inoltre, queste rmata di Ges sono effettivamente ilmodo arcano di parlare di un Iniziato.

    Ma fra questo nobile rito, antico quanto lo stesso simbolismo, e la sua ultima interpreta-zione antropomorfica ora conosciuta come transustanziazione, c un abisso di sofisma eccle-siastico. Di quale forza la spiegazione - Guai a voi, uomini della Legge che avete gettatovia la chiave della conoscenza (e ancor oggi non permettete che la gnosi sia data ad altri); edio, con forza dieci volte maggiore, dico che mai come ora queste parole sono state pi attuali.S, questa gnosi non solo non la lasciate penetrare in voi, ma impedite che altri possano rag-giungerla. (Luca, XI, 52). Ma non solo il clero moderno a meritarsi questo biasimo. I Mas-

    soni, discendenti o, in ogni caso, i successori dei Costruttori del Tempio Superiore al tempodei Misteri, essi, che dovrebbero avere la conoscenza migliore, beffano e disprezzano queifratelli che ricordano loro la propria vera origine. Parecchi grandi studiosi e cabalisti moderniche sono Massoni, e dei quali si potrebbe fare il nome, ricevono dai loro Fratelli molto peggiodi unalzata di spalle. sempre la stessa vecchia storia. Se ne lamenta anche Ragon, a suotempo il pi erudito Massone del nostro secolo, con queste parole:

    Tutti gli antichi racconti attestano che nellantichit le iniziazioni comportavano unimponente cerimoniale, e che divennero memorabili a causa delle grandi verit divulga-te e della conoscenza che ne derivava. Eppure ci sono alcuni Massoni moderni, di scar-sa cultura, che si affrettano a trattare da ciarlatani tutti coloro che fortunatamente ricor-dano queste antiche cerimonie, e le spiegano loro!33

    XII

    Vanitas vanitaturn! Nulla di nuovo sotto il sole. LeLitanie della Vergine Maria lo pro-vano nella maniera pi certa. Papa Gregorio I introdusse ladorazione della Vergine Maria, edil Concilio di Calcedonia la proclam Madre di Dio. Ma lautore delleLitanie non ebbe nem-meno la decenza (o lintelligenza?) di fornirle qualche aggettivo e titolo che non fosse pagano,come ora dimostrer. Non c un simbolo, n una metafora di queste famose Litanie, che nonsia gi appartenuto ad una folla di dee pagane: tutte Regine, Vergini, e Madri; tre titoli, questiche si applicavano ad Iside, Rea, Cibele, Diana, Lucifera, Lucina, Luna, Tellus, Latona tri-formis, Proserpina, Ecate, Giunone, Vesta, Cerere, Leucotea, Astarte, Venere celeste ed Ura-nia,Alma Venere, ecc., ecc., ecc.

    Inoltre, a fianco del significato primitivo della trinit (il significato esoterico - quello diPadre, Madre, Figlio), non vi forse quello della Trimurti occidentale (le tre Facce), che nelPantheon massonico significano il Sole, la Luna, ed il Venerabile?Una piccola alterazione,senza dubbio, del germanico e nordico Fuoco, Sole, e Luna.

    33Cours philosophique et interprtatif des initiations anciennes et modernes,pag. 87, nota 2.

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    lintima conoscenza di questo, forse, che fa fare al Massone J. M. Ragon la seguentedescrizione della sua professione di fede:

    il Figlio lo stesso che Oro, figlio dIside e di Osiride, egli il SOLEche ogni anno

    salva il mondo dalla sterilit e le razze dalla morte universale.

    E prosegue parlando delle litanie particolari della Vergine Maria, dei templi, della festi-vit, della messe e dei servizi della Chiesa, dei pellegrinaggi, degli oratori, del giacobini, dei

    francescani, delle vestali, dei prodigi, degli ex voto, delle nicchie, della statue, ecc.,ecc., ecc.De Maleville, grande erudito ebreo e traduttore della letteratura ebraica, osserva che gliebrei danno alla luna tutti quei nomi che, nelle litanie, sono usati per glorificare la Vergine.Egli trova inoltre nelleLitanie di Ges, tutti gli attributi dOsiride - il Sole eterno - e di Oro,il Sole annuale. E lo prova.

    Mater Cristi la madre del Redentore degli antichi Massoni, che il Sole. Fra gli egi-ziani, gli hoi polloi (le masse profane) sostenevano che il bambino, simbolo della grande stel-la Centrale, Oro, era figlio di Osireth a di Oseth, le cui anime, dopo la morte, avevano anima-to il Sole a laLuna. Iside divent presso i feniciAstarte, ilnome sotto il quale essi adoravanola luna, personificata coma una donna fornita di corna che simboleggiavano le estremitdellarco della luna crescente. Astarte era raffigurata allequinozio di autunno dopo la sconfit-

    ta di suo marito (del Sole) da parte del principe della Tenebre e la sua discesa nellAde, pian-gente per la perdita del suo sposo che era anche suo figlio, allo stesso modo dIside che pian-ge per quella del suo consorte, fratello e figlio (Osiride-Oro). Astarte tiene in mano un bastonea forma di croce, una croce regolare, e piange in piedi sulla luna crescente. La Vergine cri-stiana, Maria, spesso rappresentata nello stesso modo, in piedi sulla luna nuova, circondatadi stelle e piangente per la morte del figlio suo. Justa crucem lacryrnosa dum pendebat filius(vedi Stabat Mater Dolorosa). Non essa dunque lerede dIside e di Astarte, chiede lautore?

    In verit, non avete che da recitare le Litanie alla Vergine della religione Cattolica Ro-mana, per rendervi conto che ripetete gli antichi incantesimi indirizzati adAdonaia (Venere),la madre di Adonis, Il dio Solare di tante nazioni; aMylitta (la Venere assira) dea della natura;adAlilat, che gli arabi simbolizzarono nelle due corna lunari; a Selene, moglie e sorella di He-

    lios, il dio Sole dei greci; o allaMagna Mater, Vas honestissime, purissime, castissime la Ma-dre universale di tutti gli esseri - perch ESSA MADRE-NATURA.Maria (Mary), , veramente, lIsisMyrionymos, cio la Da Madre dai diecimila nomi!

    Come il Sole, che era Febo in cielo, diventaApollo sulla terra e Plutone nelle regioni ancorapi basse (dopo il tramonto del sole), cosi anche la luna, che era Febe in cielo eDiana sullaterra (o Gea, Latona, Cerere), diventa Ecate e Proserpina nellAde. Perch allora meravi-gliarsi se Maria chiamata Regina Virginum, Regina delle Vergini, e castissima, quandoanche le preghiere a lei offerte alle sei del mattino e della sera sono copiate da quelle cantatealle stesse ore dai Gentili pagani in onore dl Febe e dEcate? Il verso della Litania allaVergine, stella mattutina34, non , come sappiamo, che la copia fedele di un versetto delleLitanie triformis dei pagani. Fu solo durante il Concilio che condann Nestorio, che a Maria

    fu dato par la prima volta lappellativo di Madre di Dio -Mater Dei.In seguito avremo qualcosa da dire su queste famose Litanie alla Vergine, e dimostre-remo pienamente la loro origine. Man mano che procediamo, selezioneremo le nostre provedai classici e dai moderni, ed integreremo il tutto con gli Annali delle religioni basati sullaDottrina Esoterica. Nel frattempo, possiamo aggiungere poche altre informazioni e dareletimologia dei termini pi sacri usati nel rituale ecclesiastico.

    34 La Stella mattutina, oLucifero, il nome col quale si fa chiamare Ges (Apocalisse XXII,16) ma che, nondi-

    meno, divent il nome del Diavolo quando fu adottato dalla Rivista teosofica (The Lucifer).

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    XIII

    Rivolgiamo un po della nostra attenzione alle assemblee dei Costruttori del Tempio

    Superiore, nei primi tempi della cristianit. Ragon ci ha chiaramente mostrato lorigine deiseguenti termini:a) - La parola messa viene dal latino messis - raccolto da dove il nomeMessia, co-

    lui che fa maturare il raccolto, cio, Cristo, il Sole.

    b) - La parola Loggia usata dal Massoni, i deboli successori degli Iniziati, ha la sua

    radice in loga (loka in sanscrito), una localit ed un mondo; ed inLogos, in greco la Parola, undiscorso: per cui il pieno significato un luogo dove certe cose sono discusse.

    c) - Queste assemblee del logos dei primitiviIniziati Massoni erano chiamate Synaxis,

    riunioni dei Fratelli allo scopo di pregare e di celebrare la caena (cenare) dove erano usatesolo offerte di cibi senza sangue, di frutta a cereali. Poco tempo dopo queste offerte comincia-

    rono ad essere chiamate hostiae od ostie consacrate e pure, in contrapposizione ai sacrifici

    impuri (come quelli dei prigionieri di guerra,hostes,

    da cui la parolaostaggio).

    Poich le of-ferte consistevano dei frutti del raccolto, i primi frutti delle messis, da ci ebbe origine la pa-rola messa. E siccome nessun padre della Chiesa ha mai menzionato, come avrebbero fatto

    certi dotti, che la parola messa viene dallebraico missah (oblaturn, offerta), una spiegazione

    vale laltra. Per una approfondita ricerca sulle parole missa emizda, vedere The Gnostics andtheir Remains di C. W. King pag. 124 e seguenti.

    Ora, la parola synaxis aveva per i greci il suo equivalente nella parola agyrmos (un in-

    sieme di uomini, cio unassemblea), termine che si riferiva allIniziazione durante i Misteri.

    Entrambe le parole - synaxis e agyrmos35

    caddero in disuso con i cristiani, mentre la parola , omessa, prevalse e rimase. I teologi, desiderosi come sono di velare la vera etimologia della pa-

    rola, sostengono invece che il termine messia (Messiah) e derivato dalla parola latina missus

    (il messo, linviato). Ma se cos, allora questo significato pu egualmente essere applicato alSole, il messaggero annuale, inviato a portare luce e nuova vita alla terra ed ai suoi prodotti.

    La parola ebraica per Messiah, mashiah (unto), da mashah (ungere), ben difficilmente potr

    essere applicata al significato ecclesiastico, o confermarlo; n, a ben riflettere, la parola latina

    missa (messa) pu derivare da quellaltra parola latina mittere, missum, mandare o conge-dare. Perch il servizio della comunione - il suo cuore e la sua anima - basato sulla consa-

    crazione e sullofferta dellostia, o hostia (sacrificio), una cialda friabile (sottile come pane in

    sfoglia) che nellEucarestia rappresenta il corpo di Cristo e che lo sviluppo diretto delleofferte di frumento o di cereali. Nuovamente, le masses primitive erano caenas (lultimo pasto

    della giornata), le quali, dai semplici pasti dei romani che prima di mangiare si lavavano, si

    ungevamo, ed indossavano un indumento per la cena, diventarono dei pasti consacrati in me-moria dellUltima Cena del Cristo.

    Al tempo degli Apostoli, gli ebrei convertiti sincontravano durante le loro synaxis per

    leggere i Vangeli e la loro corrispondenza (Epistole). San Giustino (150 d. C.) ci dice che

    queste solenni assemblee si tenevano nel giorno chiamato Sole (Sunday36

    , dies magnus) e che

    35Hesychius d il nome (agyrmos) al primo giorno dellIniziazione nei Misteri di Cerere, dea del frumento, e ne

    parla anche con il nome di Synaxis. I primi cristiani, prima che fosse adottato il termine messa, chiamavano la

    celebrazione dei loro Misteri Synaxis ,unaparola composta da sun (con) ad ago (io conduco) - da dove il greco

    synaxis o assemblea.36

    Sun-day (inglese), significa appunto giorno del sole, come lo scandinavo songang. - N.d.T.

  • 8/14/2019 H.P. Blavatsky - Le Origini Del Rituale Nella Chiesa E Nella Massoneria

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    in tali occasioni si cantavano salmi e si celebrava il battesimo con lacqua pura e le agapae

    della santa caena con il pane ed il vino Cosa hanno dunque a che fare queste ibride com-

    binazioni di pranzi pagani romani, elevati dagli inventori dei dogmi ecclesiastici a mistero sa-

    cro, con ilMessiah ebreo che colui che deve discendere nel pozzo (o Ade) o con il Messias

    che ne la sua traduzione greca?Com dimostrato da Nork, Ges non fu mai unto, n come

    sacerdote n come re, quindi il suo nome diMessiah non pu derivare dal suo attuale nome

    ebraico equivalente. Tanto pi che la parola unto o spalmato con olio un termine omeri-co, ed chris e chrio, che significano entrambi ungere il corpo con olio (vedi Il significato

    esoterico dei Vangeli H.P.B. Collected Writings Vol. XI pag. 172).

    Un altro massone di alto grado, autore de LOrigine delle Misure, J. Ralston Skinner

    riassume questo imbroglio secolare in poche righe:

    il fatto che ci furono due Messia: Uno, chesi impose di discendere nel pozzo per

    salvare il mondo37

    - e questo era il sole privato dei suoi raggi doro e coronato di raggi

    neri come una corona di spine (che simbolizzano questa perdita); laltro, era il Messia

    trionfante che aveva raggiunto la sommit dellarco del cielo, personificato come ilLe-

    one della Trib di Giuda. In entrambi i casi aveva la croce

    Alle ambarvales, le feste in onore di Cerere, lArvale (lassistente del Grande Sacerdote), ve-

    stito di bianco immacolato, poneva una focaccia di grano, lacqua ad il vino sullhostia

    (lofferta sacrificale), assaggiava il vino della libagione,elo dava da assaggiare a tutti gli al-

    tri. Loblazione(lofferta) era poi elevata dal Gran Sacerdote. Essa simboleggiava i tre regni

    della natura - la focaccia di grano, il regno vegetale; il vaso sacrificale o calice, il regno mine-

    rale; ed ilpallio (indumento dello Ierofante simile ad una sciarpa, un lembo del quale veniva

    posto sulla coppa del vino delloblazione), il regno animale. Questa sciarpa era confezionata

    con lana pura tosata da un agnello bianco.

    Il sacerdote moderno ripete, gesto per gesto, gli atti del sacerdote pagano. Egli innalza

    ed offre il pane che va consacrato, benedice lacqua che deve essere messa nel calice, e poi in

    esso versa il vino, benedice laltare, ecc., ecc., e, andando verso