HOWARD IL PAPERO
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presenta: howard il papero!™creato e scritto da
steve gerberillustrato e colorato da
frank brunnerco-autori
chine di steve leialoha
fabio & giulio amelia (studio parlapà), lettering marv wolfman, supervisore
osservate: un papero depresso.
per due volte ha salva-to la città di cleveland… prima dalla minaccia anfi-bia della rana umana, poi dalle zanne dell’orribile
mucca infernale.
e che ringraziamenti ha ricevuto? la prima volta,
la prigione, la secon-da volta, è stato bene-
volmente ignorato.
ora, senza una casa, senza un quattrino, si sporge sulle rive del fiume cuyahoga e contempla…
…il suicidio? già, be’, forse.
*
* howard il barbarotraduzione: fiorenzo delle rupi (studio parlapà)
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oppure, forse qualcosa di meno dra-
stico.
tipo una nuotatina per rilas-
sarmi, e aver l’occasione
di riflet-tere.
c’è sempre una via d’uscita, dico io. le cose
non sono mai nere come…
…melma.
ora basta! non
lo sopporto più! questo mondo è ir-
recupe-rabile!
nah… c’è solo una cosa
che non va. è go-vernato da scimmie
pelate anziché dai pennuti.
che ci faccio qui?
nulla di produttivo,
questo è certo! quindi perché disturbarsi a rimanere? non sono mica un
masochi-sta.
un salto giù da quella assurda torre e questa vita di sofferenze sarebbe finita.
ma certo. me ne vado col botto. un bello
splash. l’ultimo urrà. perché no?
insomma… tanto nessuno se ne accorgerà.
poco dopo, sull’altra riva…
figurarsi. l’idiota che
ha progettato questo aborto
architettonico si è dimenticato di
metterci una porta!
uh, è più alta di quello che pensavo…
ma ormai non si torna indietro.
come si suol dire, il dado è
tratto…
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aiuto!
…e il dado sono io. o qualcosa del gen…
ehi, questo sì che è stra-no. il muro è fatto di vec-chie carte di credito
di pla-stica!
ma che po-sto è questo?!
perché…?
ripen-sandoci… chi se ne frega?
sono venuto a ucci-dermi, non a fare l’ispet-
tore del catasto.
allora, se non ci sono
porte… immagino che inizierò ad arram-picarmi.
la salita è lenta e ardua. i piedi pal-mati di howard non fanno attrito sulla superficie liscia e sintetica. più di una volta scivola… e quasi si presenta in anticipo al suo appuntamento con
il destino. ma il papero perse-
vera, e…
una finestra! era ora!
ho diritto a riprendere fiato, prima di morire.
dovevo immagi-narmelo che nean-
che il suicidio poteva esser semplice in
questo mon--
uh…?!
voltandosi sulle piume della coda, howard sbircia all’interno della finestra e vede:
s-sei un papero!
sì, lo so. voi scimmie
pelate me lo ricordate in
continua-zione.
come mai le catene, dolcezza?
sono tenuta prigioniera da un pazzo! devi salvarmi… ti prego… ti supplico…!
mi rendo conto che è assurdo,
gente… ma che dia-volo…? sarà sempre meglio che farla fini-ta. bene, signorina. pronta o no, ecco
che arr…
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…rivo!
oh no.
l’ascia cerimoniale!
prendila! difenditi!
“prendi-la”, dice lei! pesa [urgh] una tonnel-
lata!
ed è in-castrata in questo stupido ceppo!
e poi… non posso semplicemente squartare uno stupido animale! cosa faccio
anche se la sblocco…
il pen-nuto viene
scaraventato dall’altro lato della stanza, lontano dalla
bestia schiuman-te, trascinato dal peso della
lama masto-dontica…
…finché non urta la parete opposta della camera…
e una certa corda…
…facen-do calare dall’alto
la sua sal-vezza…
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…in modo violento e totalmente inaspettato.
miseriaccia! l’ha schiacciato! quando si dice una sfortuna
da cani…
poveraccio, ma almeno non ha
sofferto.
tuttavia, avrei preferito domar-lo con uno spun-
tino per cani, piuttosto
che…
uh-oh! inizia a risplendere!
aw, vogliamo scherzare? si sta trasfor-
mando!
“in… uno di loro!”
splendido! davvero grandioso!
adesso sono un assas-sino! salgo quassù per
fare fuori me stes-so, e invece…
non temere, intruso piumato.
avrai ampie opportunità di
andare incontro al tuo destino. que-sto te lo garan-
tisco io.
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e così howard cade privo di sensi mentre la notte lascia spazio al matti-no. intanto, a 500 miglia di distanza…
parker! non muoverti!
nell’ufficio del daily bugle di new york, l’asso dei fotografi dilettanti peter parker viene richiamato dall’editore j. jonah jameson.
troppo tardi, j.j.j… ho già riscosso il mio asse-
gno.
moooolto diver-tente, parker. sei un comico
nato.
quindi prova a
ridere anche su questo bi-glietto aereo per l’incarico del secolo!
occavoli. j.j.j. mi manda in flo-rida… canada…
europa… questa è un’occasione da non spre-
care!
so che sembra assurdo, ma circolano voci incontrollate
là dove sei diretto…
…si parla di una nuova strana minaccia mutante! voglio delle foto, parker!
bene. dove sono diretto?
cleveland! e devi dare
la caccia a… un papero che
parla come un uomo!
bene, ora muoviti! e non tornare senza
qualche foto.
cleveland. un papero. mi sento
poco bene…!
nonostante questo, il giovane fotogra-fo (che è anche lo stupefacente uomo ragno) si mette in viaggio e arriva al-l’aeroporto inter-nazionale hopkins intorno a mezzo-
giorno…
…proprio quando il pen-nuto svenuto fa ritorno nel mondo reale.
signor papero?
signor papero, sei sveglio?
uh…? oh… sì… è solo
che… non rie-sco a ritrovare
la testa…!
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i miei vestiti! dove sono i miei
vestiti?!
dove mi trovo?!
siamo sulla stessa barca, paperotto.
siamo entrambi prigionieri di pro-rata, il mago fi-
nanziario impazzito.
sì, ma… da dove viene
questa spada? e chi mi ha ve-stito così?
la spada ti servirà. e… be’, ti ho cambiato io d’abito… su ordine
di pro-rata.
davvero commo-vente. è imba-
razzata.
seguitemi, donna e pen-nuto acqua-
tico…
[ulp]
...e capirete che avete altre preoccupa-
zioni.
osservate l’ufficio di pro-rata, che presto diventerà l’amministratore delegato dell’universo!
e ammirate soprattutto il mio
cimelio più prezioso…
il calcolatore cosmico.
poiché la vostra sorte è strettamente legata alla sua chiave ingioiellata mancante.
con ogni mezzo neces-sario, devo procurarmi
quella chiave entro mezzanotte.
poiché a quell’ora il registro di bilancio stellare entra in alli-neamento… le di-
chiarazioni astrali vanno consegna-
te, e io…
…e sol-tanto io
riscuoterò il dividendo cosmico!
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voi otterrete la chiave per me… oltre questo portale dimensionale…
come avrebbe fatto il mio barbaro mercenario…
…se tu non avessi rotto ogni osso del
suo corpo!ah, al-
lora è per questo!
senti, è stato un in-
cidente. e non credo proprio che sia giusto dare la col-
pa a me…
dentro, idiota!
e così, la donna e il papero precipi-
tano tra gli universi. la voce rauca
di pro-rata è il loro unico legame
con la realtà… e un legame a dir
poco tenue: “i miei antenati erano
stregoni egiziani, streghe zingare,
druidi… ed erano dei falliti, dei
cialtroni mistici, tutti quanti!
“questo perché non riusci-
vano a inquadrare il dominio
del mondo in termini di conta-
bilità. l’universo è il reso-
conto di bilancio supremo.
“e colui che fa
quadrare i conti,
può governare
l’infinito!”
siamo atterrati in una
specie di nido… mi ricorda quello in
cui sono nato.
ehi… tutto bene?
uh-uh… solo un po’
scossa.
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guarda… quella è la cittadella di sai-fuur, proprio come pro-rata me l’aveva descritta.
la chiave ingioiellata è là dentro.
avanti… pren-diamola e chiudiamo
questa storia.
perché non chiudiamo questa storia non prenden-
dola?
per la colonna rossa!
perché pro-rata
ci osserva, paperotto!
una damigella…
inseguita da un uccello bahnd appena uscito dal guscio!
devo ucciderlo ora… prima che
maturi!
per- ché sono
strasicuro che si riferisca a me?
chiudendo gli occhi e con una preghiera nel becco…
…howard colpisce!
e quando la lancia del guerriero si
spezza…
lo catapulta giù dalla sua strana cavalcatura e lo butta a terra…