Hosting: 20 trucchi SEO per ottimizzare il proprio sito - II parte

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Tecniche SEO per migliorare l’indicizzazione di un sito - Seconda Parte -

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Tecniche SEO per migliorare l’indicizzazione di un sito

- Seconda Parte -

Scopriamo le tecniche SEO

che i professionisti usano

per migliorare le indicizzazioni

dei contenuti web

#e-Commerce

Contenuti a cura di HostingTalk

Una volta acquistato l’hosting più adatto alle proprie esigenze,

ad esempio scegliendolo fra la varietà di piani proposti,

bisogna creare il sito e, ovviamente ottimizzarlo

dal punto di vista SEO.

Il buon posizionamento, infatti, è la via per ottenere

la giusta raggiungibilità e visibilità, raccogliendo traffico

che può in parte tramutarsi in un’opportunità business di successo.

A tutto questo mirano i consigli SEO già evidenziati

e gli altri dieci trucchi di ottimizzazione SEO che seguono.

La pratica di internal linking è fondamentale dal punto di vista SEO,

anche se non è sempre recepita e applicata correttamente.

Prima di tutto, capiamo che l’internal linking è utile

a collegare fra loro le pagine interne del sito per acquisire autorità

e, soprattutto, per aiutare le pagine con minor ranking

a salire nella SERP, sostenute dal miglior posizionamento di altri contenuti.

Inoltre, l’internal linking aiuta a disseminare le informazioni

lungo l’intero sito, a dare maggiori spunti di approfondimento

agli utenti e a offrire una coerenza di trattazione.

Infine, l’internal linking garantisce un maggior valore del sito

rispetto alle keyword con cui si vuole posizionare il sito Web.

Fra chi dice di non concentrarsi sulla link building e chi, al contrario, la giudica

un’ottima strategia SEO, la posizione corretta da mantenere è sempre quella intermedia.

La link building è l’attività con cui si tenta di ottenere

il maggior numero di link in ingresso da parte dei siti

con una buona reputazione e con un’alta visibilità e traffico.

Il consiglio SEO ideale per applicare la link building

è quello di mantenere sempre un atteggiamento di non esagerazione.

In pratica, la link building va condotta in modo assennato e sensato,

senza forzare l’uso dei link anche in contesti in cui non hanno significato

e mantenendo, quindi, la maggiore naturalità possibile.

Inoltre, l’obiettivo non è tanto la raccolta di link,

quanto la qualità del contenuto offerto ai lettori,

da cui deriverà automaticamente un’attività di link building naturale.

Lo stesso ragionamento deve essere applicato anche alle pratiche di guest posting.

I social media sono un aiuto SEO non indifferente!

Per quanto molti professionisti non credano

nelle piattaforme social per ottenere la visibilità SEO desiderata,

c’è da convincersi che l’uso di Facebook, Twitter, Google+,

ma anche LinkedIn negli opportuni contesti

(senza contare i social basati sulle immagini come Instagram o Pinterest)

sono un aiuto non indifferente nel posizionamento.

Inoltre, i social network coadiuvano l’interazione con la community,

l’incoraggiamento dei brand ambassador naturali

e l’individuazione delle critiche e delle criticità.

Tutto questo fermento, oltre alla grande concentrazione di utenti

che i social garantiscono,

sono vantaggi SEO di non poco conto.

Nel corso del precedente appuntamento, abbiamo parlato

dell’importanza delle parole chiave e delle loro densità nei contenuti.

In realtà, c’è un altro metodo di ottimizzazione SEO

che prevede l’uso della frasi chiave o long tail keyword.

Una strategia SEO focalizzata sulle frasi chiave, permette di raggiungere

rapidamente un alto rank in nicchie di ricerca dove la competizione è minore.

In questo modo, si assecondano anche

le ricerche naturali degli utenti Web, che sono sempre propensi

a usare il linguaggio naturale sui motore di ricerca,

utilizzando intere frasi colloquiali contenenti

le parole chiave e non i singoli termini.

Adoperando le long tail keyword, si rendono le pagine Web

raggiungibili da una miriade di utenti,

migliorando così la visibilità e il traffico.

Non creare le categorie per i contenuti è un errore

davvero gravissimo dal punto di vista SEO.

Infatti, le categorie contribuiscono a produrre

una struttura visibile dell’intero sito Web,

in modo da semplificare anche la catalogazione

e il posizionamento da parte degli algoritmi dei motori di ricerca.

Inoltre, l’uso delle categorie rende il sito più user-friendly per i visitatori,

in modo che sia il più semplice possibile da navigare.

Ogni categoria deve poi contenere diverse sottocategorie,

in modo da migliorare l’ottimizzazione SEO.

Una volta migliorata la struttura del sito,

è di fondamentale importanza l’uso delle

sitemap.

I motori di ricerca valutano le sitemap (o tabelle dei contenuti)

per verificare quali contenuti sono disponibili online

per la navigazione degli utenti.

A volte, le sitemap sono anche visibili e cliccabili

dai visitatori in formato HTML e possono aiutare

a individuare con più celerità i contenuti di interesse.

Al contrario, una sitemap in formato XML

è specificamente progettata per i motori di ricerca,

ai quali server per migliorare l’indicizzazione della struttura del sito.

Da questo trucco in poi, seguono tutti i consigli

che non sono obbligatori e necessari, ma, se applicati,

aiutano notevolmente l’indicizzazione del sito.

Il primo di questi consigli riguarda la frequenza di aggiornamento.

Un sito mantenuto in modo costante e rinnovato di continuo nei contenuti

è un sito che rinnova la sua indicizzazione, migliorandola giorno dopo giorno.

Ovviamente, la necessità di un aggiornamento frequente

non deve scadere nella scarsa qualità dei contenuti o,

ancora peggio, nel copia e incolla all’impazzata,

solo per avere una maggiore quantità di articoli

e mostrare così una maggiore frequenza di aggiornamento.

Infine, c’è da notare che la frequenza deve essere il più costante possibile,

per mostrare anche la volontà di mantenere vivo il sito,

anche dopo la pubblicazione online.

Come già indicato nel suggerimento relativo all’uso dei social network,

costruire una community e coccolarla è di fondamentale importanza anche ai fini SEO.

Non solo. È importante imparare a chiedere ai lettori

cosa desidererebbero trovare sulle pagine del sito

(anche attraverso delle apposite survey),

cercando di coinvolgerli nell’attività di mantenimento delle pagine.

Un altro aspetto di fondamentale importanza ai fini SEO è l’interazione.

Quando si redigono i contenuti come quelli di un blog,

è di fondamentale importanza cercare di inserire delle call-to-action,

come ad esempio l’invito a esprimere cosa i lettori pensano

attraverso la sezione dei commenti.

Maggiori saranno i commenti di buona qualità,

migliore sarà anche il posizionamento nei motori di ricerca.

Sempre a proposito di commenti, a volte c’è l’abitudine

a invogliare i lettori a commentare anche attraverso pratiche

non proprio consone,

come ad esempio l’inserimento del primo commento oppure,

nei thread già infuocati,

scrivendo direttamente alcuni interventi pensati appositamente

per accendere ancora più gli animi.

Sono pratiche non proprio ideali e, soprattutto,

se diventano necessarie, vanno eseguite con estrema moderazione.

Il consiglio è di evitare quindi le tecniche di trolling

o spamming e lo spam va evitato

anche se la strategia SEO presume

l’uso di apposite newsletter.

Infine, la chiave del successo SEO è la diversificazione,

dove con questo termine non si intende

trattare una babele di argomenti poco connessi fra loro.

Una volta scelta la tematica, è importante mantenere

la linea editoriale intrapresa.

In questo senso, diversificare significa rendersi unici

rispetto a ciò che propone la concorrenza

nella stessa nicchia di riferimento.

Pubblicare e mantenere un sito o, ancora di più, un blog

non è mai una pratica dal rapido esito positivo,

ma richiede comunque fatica, sforzi, sacrifici e ingegno

per consentire, con il tempo, il raggiungimento del successo,

a cui si giunge anche con una corretta ottimizzazione SEO.