HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs...

10
HI-END MAGAZINE ®

Transcript of HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs...

Page 1: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

HI-END MAGAZINE®

Page 2: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

59OrtOfON MC A95▼ FDS 251

Nonostante cotante e cotali elucubrazioni men-tali, spinto soprattutto dall’entusiasmo quasiadolescenziale che mi ha assalito all’atto della

proposta, ho affrontato l’ennesima sfida con grandeenergia! Spero proprio che ciò emerga dalla mia recen-sione di questo piccolo capolavoro di tecnologia, as-servito peraltro ad uno dei media più antichi del no-stro universo di appassionati, ovvero il vinile. Quasi un secolo di attività è un traguardo davvero in-credibile se si pensa all’alta fedeltà, nel cui ambito,aziende che operano da un decennio appena, sono difatto considerate già storiche! Si tratta di un’altra fan-tastica storia scandinava che comincia nel 1918, quan-do Axel Petersen e Arnold Poulsen fondarono la Elec-trical Phono Film Company, ripromettendosi così dirisolvere tecnicamente il problema di poter aggiunge-re una traccia audio alla pellicola cinematografica finoad allora inesorabilmente muta, nonostante le enormibarriere tecnologiche che si frapponevano fra loro el’obiettivo perseguito. Eppure nel giro di soli cinqueanni ci riuscirono ed il primo film con traccia sincro-nizzata fu proiettato a Copenaghen. Da quel momentoin poi il metodo di registrazione introdotto dai duegeniali ingegneri passò dalla distribuzione e utilizzoin tutta Europa, divenendo standard, fino ad essereadottato dall’industria cinematografica d’oltreoceanodecretandone il successo definitivo! Addirittura le te-stine per pellicola, sviluppate dai due, furono utilizza-te fino al 1968. Oltre alle testine, idearono cineprese,microfoni a condensatore, compressori dinamici, oscil-

loscopi, strumenti ottici e amplificatori da studio conaccessori per il missaggio, dopo aver sviluppato ingran segreto, durante la seconda guerra mondiale,una testina per l’incisione di dischi per grammofono eun amplificatore dedicato. La qualità di incisione rea-lizzata con quella testina era tale da innalzare il livelloda 5 kHz a 14 kHz ma non esisteva alcun fonorivela-tore con l’abilità di poter riprodurre con la stessa qua-lità, per cui presero la decisione di produrlo in pro-prio: lo realizzarono e crearono anche un braccio persostenerlo al meglio e tracciare nel migliore dei modiil solco (ovviamente si trattava di riproduzione mono-fonica). Per questo motivo, dopo aver cambiato nel1946 il nome della compagnia in “Phono Film Indu-stry A/S”, nel 1948 diedero alla luce ufficialmente laprima testina a bobina mobile al mondo, la leggenda-ria “Type Mono-A Cartridge” grazie all’apporto di unaltro ingegnere passato alla storia, tale Holger Chri-stian Arenstein. Il brevetto li rese famosi in tutto ilmondo. Nel 1951 “Ortofon A/S” nacque come unasussidiaria della casa madre, facendo propri due voca-boli greci: “orto” (corretto) e “fon” (suono). Negli annisuccessivi portarono a nuovi standard le testine di in-cisione per poi passare naturalmente da quelle mono-foniche a quelle stereofoniche. Nel 1959 arrivò la leg-gendaria “SPU” (stereo pick up) prima testina da ri-produzione stereofonica, progettata da Robert Gud-mandsen, che per l’ennesima volta stabilì gli standarddi eccellenza innalzandoli ad un nuovo livello di ec-cellenza. Nel 1969 Ortofon produsse la prima testina a

Di quanta responsabilità si è investiti quando si deve recensire un oggetto che commemorail novantacinquesimo anno di attività di un’azienda?? A mio modestissimo avviso diun’enorme responsabilità! I dubbi che attanagliano in una circostanza del genere sono tan-tissimi, riguardo alle proprie capacità di essere effettivamente all’altezza di un compito cosìgravoso, riguardo all’oggetto stesso, che potrebbe non rivelarsi effettivamente di livello taleda giustificarne la propria sopravvivenza nella giungla dell’high end.

di Alberto Guerrini

95 ANNI E NON sENtIrlI

Il meglIo della tecnologIa a servIzIo della tradIzIone del suono In puro campo analogIco

TESTINA A BOBINA MOBILEOrtOfON MC A95

Page 3: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver
Page 4: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

magnete mobile, basata sul sistema di generazione de-nominato “VMS” (Variable Magnetic Shunt) battezza-ta “M-15”. Negli anni settanta fecero di nuovo da mat-tatori con le testine a bobina mobile MC20 e MC20MkII che, in virtù del “Wide Range Damping Sy-stem”, un innovativo sistema di smorzamento in gra-do di innalzare le capacità di tracciabilità in manieradrastica, vinsero innumerevoli premi in tutto il mon-do. Negli anni 80, con lo sviluppo di magneti basati suCobalto e Neodimio e materiali per i cantilever comezaffiro, boro e rubino, con punte con finitura diamantesempre più precise, oltre alle innovazioni estreme nelcampo del processamento dei materiali per lo shell e ilraffinamento spinto del rame ottenuto in Giapponeper i conduttori delle bobine, si cominciarono a sfor-nare fonorilevatori sempre più performanti, innalzan-do l’asticella della competizione globale a livelli maivisti. L’arrivo del gioiello protagonista di questa provaè la consacrazione dell’eccellenza assoluta raggiuntacon un ruolo centrale che ha visto sempre come prota-gonista la ricerca e lo sviluppo a trecentosessanta gra-di!

DESCRIZIONECinque anni dopo il 90° anniversario celebrato con laMC A90, una delle testine più acclamate della storia,eccone un’altra che si propone l’ingrato compito didover ristabilire a tutti i costi i limiti appena raggiuntie porli un gradino al di sopra di quanto appena fatto.La A95 è, come poc’anzi accennato, l’apoteosi del pro-cesso di ricerca e sviluppo. Il corpo è realizzato in tita-nio con un processo di saldatura chiamato “selectivelaser melting” che fonde le particelle di titanio con uncontrollo assoluto, strato per strato, raggiungendo unlivello di coesione eccezionale e ottenendo un aumen-to notevole dello smorzamento interno delle vibrazio-ni. L’effetto smorzante è innalzato ulteriormente gra-zie ad un pesante disco in platino, posto tra due smor-zatori in gomma (WRD wide range damping): ciò per-mette una tracciabilità, in corrispondenza del pesoraccomandato di 2,3 grammi, di ben 90 µm e, di conse-

guenza, beneficiandone con alta linearità di risposta,specialmente in gamma alta. Il cantilever dello stilo èin boro con la parte apicale realizzata con il processoproprietario chiamato Replicant 100, che deve rendereil diamante in tutto e per tutto simile a quello che hainciso la traccia. Il diamante ottenuto con questa tecni-ca ha una superficie di contatto estremamente ampia,accoppiata ad una forma notevolmente rastremata, ot-tenendo una risposta eccezionale, dovuta ad un’accu-ratezza di tracciatura senza precedenti. Il magnete è inneodimio veramente compatto e leggero, circondatoda un’armatura in una speciale lega, molto meno ma-gnetica del normale ferro metallico, per non influen-zare per nulla il campo magnetico generato dal ma-gnete stesso. La bobina è avvolta con un rame deno-minato “Aucurum” un OFC placcato oro con livello dipurezza 6Nx. La protezione degli avvolgimenti dellabobina è ottenuta utilizzando un materiale elastomeri-co termoplastico proprietario, denominato “TPE”, econtribuisce anch’esso allo smorzamento complessivointerno della testina. Per eliminare tutti i possibili ele-menti di interferenza nei confronti del campo magne-tico, che introdurrebbe distorsione ulteriore, è stato in-serito, in posizione strategica, all’interno del magnete,un piccolo elemento cilindrico di materiale conduttivo(battezzato FSE Field Stabilization Element), che stabi-lizza il campo magnetico con grande miglioramentodella separazione tra i canali, minimizzando la distor-sione di intermodulazione.

L’IMPIANTO D’ASCOLTO UTILIZZATO L’ascolto è stato effettuato inserendo la testina A95 alposto del riferimento nella mia catena d’ascolto cosìcomposta: Sorgente Digitale per Musica Liquida:Mac Mini, iTunes con Engine Pure Music2, AudirvanaPlus, convertitore D/A USB 24/192, EMM LABSDAC2X Cablaggio USB Kimber Kable SelectKS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3,Lumen White Silver Flame; Sorgenti digitali: CD TeacVRDS-10 modificato a valvole Emmebi, Lettore IbridoDVD-DVDA-SACD-Blu Ray Labtek Oppo 105EU Tu-bes; Sorgente Analogica: Giradischi Michell Gyrodec,Braccio SME 309, Testina Clearaudio Titanium MC,con Cablaggio Audioquest Wel Signature; Preamplifi-catore: Convergent Audio Tecnology Legend, con Sta-dio Phono MM, MC; due Amplificatori Finali a Val-vole: McIntosh MC275 in configurazione mono; SuperCondizionatore di Rete: Emmebi Custom Made A.G.Signature 110/220V; Cavi di Potenza: Nordost SPMReference; Cavi di Segnale tra Pre ed Finali Mono:Audioquest Horizon Dbs 72V; Cavo di segnale tra CDVRDS-10 e Pre: Nordost Spm Reference; Cavi di se-gnale tra Labtek Oppo 105EU Tubes e Pre: RCA Nor-dost Valhalla; Cavo di Alimentazione Pre: NordostValhalla; Cavo di alimentazione DAC Emm Labs:Nordost Brahma con terminazioni Furutech; Cavo dialimentazione Oppo 105EU Tubes: Van Den Hul TheMains Stream; Cavi di alimentazione Finali: NordostValhalla; Cavo di alimentazione CD Vrds-10: Nor-dost Shiva.

PROVA DI ASCOLTOIl rodaggio di una testina è sempre un processo a cuisi deve dedicare una cautela notevolissima, perciò ne-

61OrtOfON MC A95▼ FDS 251

La testina nel suo splendore, si noti l’organicità dello shellsnello e monolitico grazie al processo di saldatura del Tita-nio denominato SLM

Page 5: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

cessita di tempi molto più lunghi rispetto a quello chesi può effettuare con componenti tradizionali. Non sipuò di certo lasciare in loop per settimane come si faper un CD, poiché la presenza in loco durante l’opera-zione è assolutamente necessaria. Ragion per cui, ar-mato di santa pazienza, ho provveduto finché non hopercepito una stabilità definitiva delle proprietà soni-che della testina.Per questa prova ho impiegato uno dei miei dischipreferiti in assoluto, si tratta del “Clearaudio Music-Pickup Test Record”, una compilation di brani, anchemolto datati (non per questo di cattiva qualità, anzi!),tratti dalla discografia della casa di registrazioneOpus 3, anch’essa scandinava, nello specifico svedese.La prima traccia ci dona una Peoria Jazz band “NewSides” Milenberg Joys (tratto dal disco Opus 3 7911)(Jelly Roll Morton / Paul Mares / Leon Roppolo) conben tre tipi di trombone (il flicorno, il trombone a val-vola e il trombone classico): il trombone a valvola e iclarinetti, assieme agli altri fiati, ci prendono letteral-mente a schiaffi per la foga e la forza dinamica quasiselvaggia che assumono, una sensazione fisica che sipuò provare solo in presenza di fonorivelatori di livel-lo assoluto come questo oppure, in alternativa, assi-stendo, a patto di essere molto vicini all’evento, aduna performance dal vivo (eventualità molto più eco-nomica rispetto all’acquisto di un impianto di livello eche ognuno dovrebbe aver provato almeno una voltanella vita). La timbrica straordinariamente realistica citrascina nel ritmo “old school Jazz” che predilige que-sta formazione che tutto si direbbe tranne essere sve-dese. La sezione in cui il trombone a valvola è suonatocon la sordina “Harmon” ci regala una sensazionerara, in cui si capisce perfettamente che la distorsioneparte dallo strumento e non dai diffusori, l’aria chestimola il ronzio ad alta frequenza caratteristico è in-credibilmente in evidenza. Tutti i fiati sono brillanti,chiari, aperti ma mai fastidiosi, il livello di articolazio-ne, accompagnato da dettagli infinitesimali, è travol-gente per chi non sia abituato al vero suono analogicodi altissimo livello. Il crescendo continuo del branoporta a dinamiche importantissime, riprodotte conuna fedeltà tale che sembra di assistere personalmentealla registrazione. I rulli di tom verso la fine del brano, che si risolvonoquasi sempre sui piatti, sono semplicemente fantastici,per accuratezza nei confronti della controparte reale!Le pelli sono realistiche al massimo e reagiscono esat-tamente come dovrebbero. Il controllo spaventoso deiconi dei woofer, che hanno un comportamento assolu-tamente perentorio e delle transizioni da uno statoall’altro che vanno alla velocità della luce, mette inluce il perfetto sodalizio che si viene a creare tra rice-vitore e impianto. Il risultato è asciutto, fisico incredi-bilmente verifico!Segue una traccia composta da J.S. Bach. “Gelobetseist du, Jesu Christ” BWV 604 (tratto dal disco Opus3 7707), in cui abbiamo un magnifico organo, accom-pagnato da uno strumento a campane tubolari (BellChime). C’è un magnifico tappeto ultrabasso, che siestende quasi al di sotto dei limiti possibili di riprodu-zione, illuminato da un tripudio di piccoli tintinnii ingamma alta e altissima, a seconda dell’ottava corri-spondente dello strumento, che stupiscono per la fisi-cità e tridimensionalità. Sembra quasi di vederli oscil-

lare dopo il colpo che li eccita. La dinamica è clamoro-sa e la sollecitazione che subisce la porzione superioredel diffusore, comandata dal filtro crossover di com-petenza (fortunatamente di altissimo livello nelle miefidate Lumen White), è estrema ma, al contempo, as-solutamente precisa e pulita, scevra di ogni possibiledistorsione. Il risultato in sala è di livello assoluto, conuno sviluppo lungo i piani di una puntualità fuoridalla norma. La trasparenza è rimarchevole, nessunodei due protagonisti sovrasta l’altro, l’efficacia diognuno è preservata fino al dettaglio più lieve e microaccennato. Il contrasto dinamico è fantastico, con unacapacità di risoluzione dei transienti che rasenta laperfezione.L’incisione successiva “Pipor och strangar Muylin-da”, dell’autore inglese del ‘600 Anthony Holborne,eseguita dal gruppo Pro Musica Instrumentalis (trattadal disco Opus 3 7906), ha uno stampo decisamenteantico, caratterizzato da un incrocio di flauti delicati,con un attacco morbido, ma una quantità stupefacentedi micro dettaglio e micro contrasto. Le lievissime va-riazioni di intensità dell’esposizione strumentale sonoperfettamente ricostruite, con una timbrica eccezional-mente ben centrata. Benché sia tutto molto soft, glistrumenti sono vividi e perfettamente focalizzati, ecci-tano l’ambiente evidentemente ampio in cui la perfor-mance è stata registrata, con efficacia, evidenziandouna scena sonora perfettamente proporzionata e cre-dibile.Violino, chitarra e cittern sono l’insolito trio protago-nista del quarto brano, cantato da Bert Deivert “Joh-nny is a shoemaker by trade” (tratto dal disco Opus 38006 “When I Look at You” di Bert Deivert andfriends). La voce ben vibrata del cantante è molto cari-ca in gamma media e rappresenta una bella sfida peril medio dei diffusori; nonostante ciò l’articolazione èeccezionale e la focalizzazione elevatissima. Ogni va-riazione di altezza che sia imposta alle corde vocali oche sia di diaframma si percepisce alla perfezione e ilrisultato, sia espressivo che qualitativo, è notevolissi-mo. L’antico strumento a corde che risale al Rinasci-mento, parente povero a dieci corde del liuto ma al-l’epoca ben più popolare, ha un attacco molto dinami-co e impattante, che mette nettamente in secondo pia-no quello della chitarra, relegandola a mero supportoma mai sovrastandola o cancellandola. Stavolta il tap-peto di supporto è in gamma media, rappresentatodal violino articolatissimo e con una presenza vera-mente molto importante. L’impronta timbrica è dinuovo verifica al massimo, l’intero complesso di ele-menti costitutivi si manifesta in maniera equanime,con un corredo di vibrazioni, dalle più flebili alle piùevidenti, che descrivono in maniera più che esaustivatutte le peculiarità di questo magnifico mezzo.Nel quinto brano David Patrick all’organo, interpretail “Prelude on the Welsh Hymn Tune Rhosymedre”composto dall’inglese Ralph Vaughan Williams (trattodal disco Opus 3 8005).Qui l’organo si erge ad unicoprotagonista, ci si può concentrare senza alcuna di-strazione sull’azione delle canne, tanto per partire dal-l’estremo conclusivo dello strumento. Gli sbuffi, anchei più lievi, hanno una componente in gamma altaestremamente complessa, che contribuisce in manieradefinitiva a caratterizzare l’effetto di realismo assolutocui si assiste; non ci sono picchi estremi eppure il di-

62 FDS 251▼ OrtOfON MC A95

Page 6: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

scernimento di ogni minima oscillazione dinamica ècatturato ogni volta. L’azione parte dall’esecutore,passa per tastiera e pedaliera e diventa man manonota fisica, distinta in ogni minimo step. La sensazio-ne di tridimensionalità, profondità e altezza della sce-na è ovviamente elevata a livelli sommi, con una per-cezione che trascende il puro senso dell’udito e che fapartecipare il corpo nella sua interezza, ed essenzial-mente enfatizza al massimo quanto si dice sulla diffe-renza tra l’analogico di alto livello ed il digitale di pariqualità.Il gruppo tradizionale di flamenco Solera suona il pez-zo “Campanilleros” (tratto dal disco Opus 3 7919“Flamenco” Solera). Le due chitarre hanno un’impo-stazione arcaica, si affiancano ai sonagli alle dita diuna ballerina ed al tamburello, tutti intensi e vibranti.I saliscendi vocali degli interpreti creano una sollecita-zione eccezionale, a partire dalla banda media. Ancorauna volta ciò che si nota è l’articolazione magnificache percorre questa porzione dello spettro, senza solu-zione di continuità alcuna. Le voci sono perfettamenteben distinte, si percepiscono tutte le differenze, daquelle timbriche e vibrazionali a quelle squisitamentedi diaframma (particolarmente accentuate quando sitratta di artisti di flamenco, quasi a rasentare il latratoanimalesco).

Il brano di chiusura del primo lato è “O du HelgeAnde”, composto da Otto Olsson, diretto da GeorgLidstrom e eseguito dal coro Lidaskoren (tratto dal di-sco Opus 3 7807 “Sakralt” Georg Lidstrom – Lidasko-ren ). Si tratta di un coro in una chiesa di grandi di-mensioni, non si riesce quasi a credere quanto si esten-da la scena sonora oltre i confini fisici della salad’ascolto. Tutte le singole sezioni sono in evidenza,inutile sottolineare la quantità enorme di aria che haattorno ognuno dei punti di emissione. I timbri ma-schili e femminili sono entità perfettamente distinte eal contempo unico organismo come assieme, senzasciogliersi in un’informe amalgama priva di senso lo-gico alcuno. Il secondo lato si apre con un meraviglioso pianoforte(per la precisione uno Steinway and Sons Grand Pia-no), dai connotati inequivocabilmente chiarissimi, nelbrano “Goldberg Varations Aria”, (J.S. Bach BWV 988tratto dal disco Opus 3 0201). Ogni nota è scolpita let-teralmente per quanto forte a livello dinamico, contra-stata, intensa e ricca. Il contenuto armonico ricchissi-mo si fonde con una rampa di smorzamento semplice-mente perfetta, dovuta all’ineccepibile laccatura delmobile. La coda dello strumento è descritta in manieraa dir poco esaustiva. Si percepiscono non solo conl’udito ma con tutto il corpo le informazioni relative

63OrtOfON MC A95▼ FDS 251

Particolare dell’architettura del gruppo magnetico, con magnete in Neodimio, cantilever in Boron e punta in diamante realiz-zata mediante procedura denominata Replicant 100

Page 7: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver
Page 8: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

alle dimensioni dello strumento ed anche dell’ambien-te che lo circonda al momento della presa su nastroMaster. I pedali agiscono in maniera netta sul moto vi-brazionale delle corde, sempre con un effetto correttoe condivisibile, mai in maniera spropositatamente al-terata, come capita in presenza di fonorivelatori natisolo per stupire. La Peoria Jazz band si esibisce (il verbo non è scelto acaso vista la tridimensionalità e la materializzazionevera e propria a cui si assiste in sala d’ascolto) ancorauna volta con il pezzo “Flat Foot Floogie”, compostoe originariamente suonato da Slim Gaillard, Slam Ste-wart, Bud Green (Tratto dal disco Opus 3 “New Si-des” 7911). Il trombone classico è posizionato al-l’estremità opposta rispetto ai clarini, vibra che è unpiacere e sposta una mole d’aria impressionante, è vi-vido e quasi solido, per quanto riesce a smuovere leviscere del sottoscritto in sala. Gli intrecci fra tromba,flicorno, clarinetto e trombone a valvola sono cinguet-tii per contenuto dinamico e contrasto chiaroscurale. Idettagli emergono in grande abbondanza su ogni li-vello e ogni piano, senza soluzione di continuità. Ilclarinetto non solo fornisce precise informazioni sullaprima vibrazione d’ancia, ma dona anche dettaglisull’apertura meccanica delle chiavi, con piccoli colpimetallici perfettamente percepiti. Il contrasto in gam-ma medioalta è ricchissimo sia in campo microscopicoche macroscopico.Stavolta è Torvald Toren a stupirci con un brano d’or-gano, composto Louis Vierne, (“Symphonie No. 1,Op. 14 Prelude”, ratto dal disco Opus 3 8203). L’orga-no è a dir poco immanente, con una forza importantis-sima. È davvero difficile concentrarsi su una quantitàdi componenti costitutivi così corposa. Cercherò il piùpossibile di farmi capire, cominciando con lo strumen-to di per sé, l’azione combinata di pedali e tastiera èsicura e precisissima, il percorso dell’aria attraverso lecanne è vivido, gli sbuffi che si generano al termine diesse sono perfettamente percepibili e a fuoco in ma-niera estremamente vivida. La discesa in basso al co-spetto delle note più gravi genera un impatto viscera-le raramente percepito in sala d’ascolto, se non al co-spetto del riferimento (Clearaudio Titanium) e di po-chissimi altri esempi. La timbrica imperiosa dello stru-mento è perfettamente restituita con rigore e periziaestremi. La cosa che impressiona maggiormente è, pa-radossalmente, la quantità di dettagli percepita ingamma alta e medioalta, che completa la sensazionedi veridicità estrema dell’informazione audio percepi-ta. Le note singole della trama principale, pur sostenu-te da accordi potenti e vigorosi, favorite dalla traspa-renza di cui è capace questa testina, segnano la com-posizione e la delineano perfettamente. Persino quan-do le note più acute si susseguono sempre più rapide,in chiusura del brano, con un crescendo continuo, ri-mangono perfettamente stagliate nel contesto di unsaliscendi dinamico ultra intenso. Il livello di pressio-ne sonora ai massimi non prevarica mai sulle informa-zioni salienti della scena sonora, persino nei momentidi minimo rimane particolareggiata e caratterizzata dapiani sonori letteralmente scolpiti nella roccia.Nel quarto brano Nilla Pierrou al violino suona unbrano di T. Aulin intitolato “Idyll from Akvareller”per violino e piano(tratto dal disco Opus 3 7912). Ilviolino è di una delicatezza spettacolare per efficacia

di intervento e naturalezza di azione. L’archetto viag-gia sulle corde con agilità estrema, donando un suonolevigato e estremamente realistico, come solo unagrande registrazione analogica, rivelata da una testinadi livello assoluto, può donare. I punti di acuto e di in-tensificazione della melodia sono altrettanto intensi,quanto quelli di minimo, con un tappeto basso ecce-zionalmente profondo, sfoggiando un contrasto dina-mico di primissimo livello.Lo strumento a tastiera, seppur relegato a mero sup-porto, mantiene inalterato tutto il potenziale già ac-cennato in precedenza, quando si è espresso come so-lista. Proporzioni perfette e una concatenazione mec-canica che rasenta la perfezione, per efficacia di inter-vento per realismo e precisione. L’azione dei pedali è precisa ed esaustivasull’efficacia riproduttiva della sezione di risonanza.Nel quinto brano i Crooks, formazione Jazz “old scho-ol”, con banjo e chitarra protagonisti assoluti, inter-pretano “Temptation Rag” di Henry Lodge (tratto

65OrtOfON MC A95▼ FDS 251

dIscHI utIlIzzatI nella prova

Page 9: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

dal disco Opus 3 7816). Gli strumenti a corda hannouna carica dinamica prorompente. Le percussioni,sebbene si tratti prevalentemente di colpi delle bac-chette sui bordi dei tamburi e di alcuni passaggi dicharleston e piatti, sono marcate e persistenti, con deitransienti di attacco e di rilascio ripidissimi nella lororappresentazione grafica. Il contrabbasso si alternanella trama di supporto con una forza ed un garbofuori dal comune.I passaggi di banjo stagliano le corde metalliche conacutezza e grande contrasto dinamico. La vibrazionein compressione caratteristica dello strumento, indottadalla cassa coperta non da una parete di legno comenei liuti ma da una pelle naturale, è colta assoluta-mente alla perfezione e mai si piega in presenza delresto dei componenti. La chitarra è estremamente ve-loce, nel contempo pungente e efficace, ricchissima difine dettaglio, si notano alla perfezione i passaggi del-le dita sulle corde così come le sollecitazioni indottesu di esse talvolta dalle unghie e talvolta delle dita,che sfociano in una esposizione ricca e piacevolissima.“Gaudete Gaudete” è l’incisione finale, eseguita dalKammarkoren Sangkraft (tratto dal disco Opus 30101), un coro imponente quanto complesso. Ad unascolto più attento dona una messe di singolarità bendelineate, che non sono solo circondate da grandiquantità d’aria come in precedenza evidenziato, masono caratterizzate singolarmente da una molteplicitàincredibile di dettagli distintivi, articolazione nella

quota parte di gamma a cui appartengono nelle variesezioni. Non parliamo poi dell’ambienza incredibil-mente tridimensionale che generano nei confronti del-la Chiesa in cui sono stati registrati, restituita in salad’ascolto a vagonate. I ritorni, i riverberi e persino glispostamenti d’aria generati sono percepibili con unafacilità imbarazzante.

CONCLUSIONIRiuscire a descrivere una sensazione di chiarezza e didefinizione così forte è già difficile, figuriamoci la per-cezione di veridicità e di effetto live che sono riuscitoad ottenere grazie ad un set up ottimale di questo ma-gnifico capolavoro di micro ingegneria. La velocità dirisoluzione dei transienti è spaventosa, ma la cosa an-cora più interessante è l’azione fisica (che viene defini-ta comunemente “punch”) che si prova non solo ingamma bassa, ma in gamma media, alta ed altissima.Una differenza sicuramente abissale rispetto alla me-dia delle testine di livello alto ascoltate in innumere-voli fiere e prove. L’eccezionale separazione dei canali,l’aria attorno ai musicisti e ai componenti dei cori, lafinissima trama di definizione degli strumenti metalli-ci, lo squillo delle campane tubolari, la vibrazionechiara dei componenti interni metallici che provienedagli strumenti a fiato sono sinonimi di una realizza-zione tecnica che ha pochi paragoni sul mercato, quasinessuno è in grado di tener testa. Potrei continuare all’infinito ad elencare tutti i para-metri in campo dinamico, sia a livello macroscopicoche microscopico, l’articolazione del basso affiancataad un controllo ed un’asciuttezza estremi. Non si è assistito ad alcuna sbavatura in nessun ambi-to, ma solo ad una sensazione di apertura e ricostru-zione tridimensionale in sala d’ascolto al limite deltangibile! Un’esperienza semi mistica che può esseresuperata solo dall’ascolto diretto della bobina del ma-ster da cui è stata tratta l’incisione o da una perfor-mance dal vivo. Lasciatemelo dire, solo l’analogico riesce a donareun’immersione così completa all’interno della ripro-duzione musicale, donando all’ascolto una miriade diplus a livello di fruizione che oserei definire più cor-porea che non puramente auditiva.

66 FDS 251 ▼ OrtOfON MC A95

caratterIstIcHe tecnIcHe dIcHIarate

Fonorivelatore mc ortofon a95

voltaggio di uscita a 1000 Hz, 5 cm/sec.: - 0,2 mV;Bilanciamento dei canali a 1 kHz: < 0,5 dB;separazione dei canali a 1 kHz: > 25 dB;separazione dei canali a 15 kHz: > 22 dB;range di frequenza a – 3 dB: 10 Hz - 50 kHz;risposta in frequenza: 20 Hz-20.000 Hz (+2 dB/- 1 dB);tracciabilità a 315 Hz in corrispondenza della forza ditracciamento raccomandata: 90 µm;compliance dinamica, laterale: 13 µm/mN;tipologia di stilo: Special polished Nude Ortofon Repli-cant 100 su cantilever in Boron;raggio della punta dello stilo: r/R 5/100 µm;range di settaggio della forza di tracciatura: 2,0-2,5 g(20-25 mN);Forza di tracciatura raccomandata: 2,3 g (23 mN);angolo di tracciatura: 23°;Impedenza interna (resistenza in corrente continua): 7Ohm;Impedenza di carico raccomandata: > 10 Ohm;materiale di avvolgimento della bobina: Aucurum;materiale del corpo della testina: Titanio SLM (saldatacon tecnologia Selective Laser Melting);Finitura: Silver;peso complessivo della testina: 6 gr;

prezzo di listino: 4.999 €

distributore per l’Italia: audiogamma spawww.audiogamma.it

Page 10: HI-END MAGAZINE€¦ · DAC2X Cablaggio USB Kimber Kable Select KS2436Ag, USB Audioquest Coffee Dbs 7, RCA Au-dioquest Horizon Dbs 7; Diffusori: Martin Logan SL3, Lumen White Silver

Giradischi SL - 1200G

FORM FOLLOWS MUSIC.Alta Fedeltà – La nuova Era. Un classico che si rinnova per restituire intatto il suono della Musica analogica.

technics.com/it

R1SL-1200G30C700OTTAVA TMT700

Lasciati guidare alla riscoperta della Musicacon i prodotti della gamma Hi-Fi Technics