HI-END MAGAZINE · blues, ovvero “ Reptile ” di Eric Clapton. Sebbene non sia il mio bluesman...

8
HI-END MAGAZINE ®

Transcript of HI-END MAGAZINE · blues, ovvero “ Reptile ” di Eric Clapton. Sebbene non sia il mio bluesman...

HI-END MAGAZINE®

61POrTENTO AUDIO POWERCOND MKII ▼ FDS 265

Siccome il paragone col legno finisce presto, allora eccol’affermazione: per fare una bella foto ci vuole unabella macchina fotografica. Balle: per fare una bella

foto ci vuole un bravo fotografo. Balle: per fare una fotoci vuole la buona luce e un bel sog-getto. Balle: per fare una foto civuole l’ispirazione… e potremmoandare avanti per ore scomodan-do gli opinionisti di turno. Ora, daamante praticante della fotogra-fia analogica e digitale, ivi com-presa la stampa in camera oscura,mi permetto di dire che per fareuna bella foto occorre un bravo fo-tografo che ritragga un bel sog-getto opportunamente illuminato da una bella luce, me-glio se in un momento di ispirazione (del fotografo, delsoggetto o di entrambi). Paragone Hi-Fi (senza ripeteretutte le balle di cui sopra): la macchina fotografica è l’im-pianto, il fotografo è la musica o il musicista. Il soggetto

è l’ascoltatore, in qualche modo è lui protagonista primae spettatore poi della bella foto, no? Rimangono da piaz-zare la luce e l’ispirazione. Quest’ultima è dell’artista e semettete su Schubert o Miles Davis ne avrete, ma la luce

la danno gli accessori: cavi, strego-nerie per il bel suono e condizio-natori o ciabatteria. Anzi, direi cheoltre alla luce questi dispositivifanno l’effetto Lightroom… Scet-tici di tutto il mondo prepariamociad assistere al cambio di ascoltoad opera di strumenti alieni.

DESCRIZIONEFaccio fatica a riempire un para-

grafo intero con la descrizione di una scatola, ci vorreb-be Proust e anche lui andrebbe in difficoltà. Di fatto que-sto condizionatore è di aspetto massiccio e tuttavia gra-devole, piuttosto imponente (sarà alto circa tre unità rack)e solidissimo. Anche il peso è notevole, ma d’altronde den-

Così diceva la famosa canzoncina-filastrocca di Sergio Endrigo, per poi culminare in un pan-teistico “per fare tutto ci vuole un fiore”. Il Powercond di queste pagine è il nostro fiore, manon è che sia necessario per fare tutto, piuttosto aiuta a fare molto. Insomma leggete e sveloil mistero...

di Dimitri Santini

PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE UN FIORE

CONDIZIONATORE DI RETEPOrTENTO AUDIO POWERCOND MKII

(...) devo riconoscere che ilPortento Audio Powercond MKII èuna di quelle cose che fanno ladifferenza fra il bello e il bellis-simo.

tro c’è parecchia roba… Sul frontale ci sono solo i tre re-lais (uno generale e due assegnati ad un gruppo di pre-se ciascuno) e un generoso display che a me è piaciuto mol-to e che si occupa di fornire le tre principali indicazioni:stato dei due gruppi di prese (ON/Standby) e tensionedi rete effettiva momentanea. Il fluttuare continuo dellacubitale cifra del voltaggio è effettivamente un po’ epi-lettico, ma ci dice chiaramente il grado di stabilità del-l’erogazione di energia elettrica. Nell’esatto momento in cui ho visto l’oscillazione tra i 230e i 239 V sono immediatamente tornato con la memoriaai rari momenti in cui faticavo a trovare i punti di lavo-ro delle valvole dei miei amplificatori autocostruiti, sbal-lando sempre la tensione anodica di almeno una trenti-na di volt…Nel posteriore, oltre alle sei prese Vimar, c’è un interrut-tore di tipo “rocker” che funge da main switch. Critica mi-nima: l’orientamento delle prese fa sì che sia impossibi-le usare un cavo con presa a 90° senza sacrificare la pre-sa vicina. So già che state pensando che chi compra un ac-cessorio come questo usa di sicuro cavi Hi-Fi con prese“dritte”, ma per onestà va detto. Notevolissimo il cavo dialimentazione Musica Power Link, con connettori di tut-to rispetto ad entrambi i capi: da solo viene venduto a 439€,ma se lo prendete in bundle con questo distributore di reteil prezzo scende a 299€. Un acquisto quasi obbligato!

TECNICASento dire che dispositivi come questo possano far “se-

dere” un finale di potenza o un amplificatore integratoqualora non riescano ad erogare i picchi richiesti dai tran-sienti più impegnativi. D’altra parte per avere corrente“pulita” (non nel senso ecologico del termine) a qualchecompromesso bisogna pur scendere e Portento Audio ri-tiene di aver quadrato il cerchio in tal senso. Il filtraggioprincipale, quello che blocca le spurie ad alta frequenza,per intenderci, è posizionato in parallelo ad entrambi i duegruppi di prese: si chiama PAF (Portento Audiophile Fil-ter) e non ci è dato di sapere com’è fatto, ma la sua col-locazione garantisce l’assenza di cadute di potenza dovutea compressioni dinamiche.Per le sorgenti digitali, più sensibili ai disturbi in radio-frequenza, ci sono le ultime due prese del secondo grup-po, sulle quali insiste un filtro EMI/RFI per ciascuna. Avoler esagerare sull’ultima Schuko c’è persino un tra-sformatore di disaccoppiamento (il limite è però di 150 W)per accogliere sorgenti come PC a basso consumo. Que-sto tipo di dispositivi può infatti esso stesso generare di-sturbi all’interno della rete.Il tutto è controllato da un processore che visualizza le in-formazioni di cui sopra. Comunque se avete paura di per-dervi transienti & Co. è possibile dotare l’apparecchio diuna presa IEC C20 da 16 A allo scopo di aumentare la mas-sima potenza supportata a 3680 W - contro i 2300 di tar-ga.

ASCOLTOL’ascolto critico di questo Powercond è iniziato casual-

62 FDS 265 ▼ POrTENTO AUDIO POWERCOND MKII

63POrTENTO AUDIO POWERCOND MKII ▼ FDS 265

mente con un disco dimenticato da secoli nel settore rock-blues, ovvero “Reptile” di Eric Clapton. Sebbene non sia il mio bluesman preferito, nonostante ioriconosca pienamente il suo ruolo fondamentale in quelgenere nelle ultime decadi, il buon Eric ha sempre postouna certa attenzione alla registrazione dei suoi album, cosanon comune a molti suoi colleghi.Andando subito oltre certi classiconi, mi soffermo per leprime riflessioni sulla terza traccia, Travelin’ Light di J.J.Cale: si sente il delicato (manon troppo) apporto del Po-wercond, che lascia più li-bertà di espressione ai bassisenza che siano troppo inva-denti. Preservando una certaneutralità delle voci si ap-prezzano davvero molto learmoniche basse del cantatosussurrato. Nella traccia 4, Be-lieve in Your Life, ho final-mente ascoltato ciò che nellapresentazione del PortentoAudio è riportato come un vanto, ovvero il “nero” in-frastrumentale. Solitamente non do credito al 100% alle cartelle stampa,o meglio cerco di fare la mia tara su quanto si legge nel-le sempre lusinghiere note ufficiali, ma… volevo cambiareil titolo in “Il lato SCURO della Forza” proprio per evi-denziare questa caratteristica molto, molto piacevole. Tut-to il disco è ben fatto e nello score del Powercond devoper forza segnare un punticino a vantaggio della traspa-renza. In tutte le tracce gli strumenti sono ben visibili ele linee di basso lunghe e corpose. Anche il pizzicato – a

volte molto forte – delle corde metalliche esce davverobene e si stacca senza fatica né protagonismo (ad esem-pio in Broken Down) e rimane assolutamente credibile. Ladinamica non è per niente sacrificata, come si può capi-re bene dall’attacco di I Want a Little Girl, ma quello di cuidavvero si sente la presenza è il silenzio fra le note, checadono velocemente aumentando la sensazione di sepa-razione fra il suonato e il non suonato. Sensazione che aumenta alzando il volume: in questo casoniente si perde o si impasta, tutto rimane correttamenteal suo posto. Prima di togliere il disco voglio consigliarel’ascolto di Modern Girl, che mi sono goduto per intero sof-fermandomi sulla splendida linea di basso e sulla voce pre-sente ed emozionante e sulle corde mai fastidiose. Cori stu-pendi degli Impression, perfettamente armonizzati eperfettamente bilanciati nel contesto.Dal Blues al Soul passando per un po’ di jazz, ecco un ar-tista che ho conosciuto da poco e che amo già tantissimo,ovvero Gregory Porter, di cui propongo il meno recente“Be Good”. Da subito impatto eccezionale: dinamica da vendere masenza far rumore, atmosfera soft ma con slanci generosi,voce superba, piano molto realistico e sax soprano che pun-

teggia staccandosi ma senzaprevalere. Il Portento sembramigliorare un equilibrio giàottimo nella registrazione epare asciugare quel poco di“sporco” che rimane ren-dendo l’esperienza di ascol-to più emozionante ma sen-za fatica. La goduria aumen-ta in On my Way to Harlem,dove l’armonia che regna neifraseggi si arricchisce dei si-lenzi tra le partiture quando

la punteggiatura si fa più rarefatta. La dinamica davvero non perde un colpo ed ecco che latromba si materializza con vividezza dopo un fill poten-te e prima dell’arrivo del meraviglioso sax del solito (so-lito per Porter, ovvio) Yosuke Sato, musicista che mi pia-ce tantissimo. Viene voglia di rimettere il pezzo da capoper ripassare tutti i tessuti degli arrangiamenti e metter-li in un angolo della memoria permanente.La magia di certi pizzicati come in The Way you Want toLive è nobilitata dalla sensazione di estrema pulizia e pre-cisione che tutta la riproduzione acquista. Ad un certo pun-to mi sono girato per capire se il tintinnare di un cimba-lo sul palmo della mano non venisse da una camera, maio non ho cimbali (o tamburelli, se preferite) in casa… Mala stessa magia continua in When Did You Learn, dove lavoce di G.P. è penetrante ed ispirata. Il Powercond non haparticolare influenza sulle voci, ma l’accresciuta capaci-tà di gestire bassi profondi ed emozionanti rende l’ascol-to ancora più evocativo e gradevole. Anche la dinamica del piano nell’attacco di Imitation of Lifeè meravigliosa e il problema di questo oggetto è che por-ta ad alzare la manetta generando dissapori in casa (ul-timamente poi l’Arcam è connesso in bilanciato e ilmaggior guadagno non aiuta a tenere i volumi a livelli ci-vili), ma anche riducendo il gas si percepisce l’apporto cheil Powercond dà al godimento.Dulcis in fundo, ecco Prince con il suo omonimo album,anche questo un disco che non prendevo in mano da tem-po immemorabile: il compianto Roger Nelson raramen-

64 FDS 265 ▼ POrTENTO AUDIO POWERCOND MKII

CARATTERISTICHE TECNICHE

PORTENTO AUDIO POWERCOND MKIINUMERO DI PRESE: 6POTENZA MASSIMA OUTLET 1 (isolato): 150 WINGRESSO: 10 A IEC C14 (con fusibile)VOLTAGGIO: 100-240 V / 50-60 HzPOTENZA DISPONIBILE (230 V): 2300 WDIMENSIONI: 410 x 140 x 320 mm (L x A x P)PESO: 10.1 Kg

Prezzo: € 2.899,00

Costruttore e distributore:Portento Audiowww.portentoaudio.it

Quello che stupisce di questo ascoltoè la profondità e il controllo dei bassiunitamente alla matericità degli alti e al-tissimi: agli estremi della banda c’è lostesso comportamento, pulizia, traspa-renza, controllo. Equilibrio generale stu-pefacente (...)

WAF – The Wife Acceptance FactorImpensabile avere una moglie d’accordo sull’acquisto di undispositivo come questo. L’audiofilo medio fatica già parec-chio a far digerire l’inevitabile disordine che un impianto ge-nera con dispositivi di cui si capisce la necessità (un lettore,una sorgente, dei diffusori), immaginiamoci la diffidenza ver-so qualcosa che ingombra e potenzialmente non serve. Chepoi non è vero che non serve, ma gli stessi appassionati re-legano questi oggetti in fondo alla lista dei “to do”. Quindi ar-matevi di pazienza e argomenti molto convincenti, ma sap-piate che ne vale la pena.

te ha prodotto cose con un livello sonoro scadente e que-sto capolavoro del 1979 non fa eccezione, sequel del mez-zo fiasco che fu il suo primo album in studio. Mi ripete-rò, ma tant’è… apprezzabilissima la trasparenza e scenameravigliosa, ma gran parte del merito è senza dubbio delmaster. Quello che il Powercond mette di suo è propriociò di cui si vanta: nero infrastrumentale. Mi sono ascoltato due volte When We’re Dancing Close andSlow proprio per godermi quelle frazioni di silenzio cherendono tutto il pezzo davvero bello. Ho anche sentito ildovere (ancora, purtroppo) di alzare il volume (e pure pa-recchio) e ho ulteriormente verificato come la dinamicanon risenta minimamente del filtraggio in parallelo.Quello che stupisce di questo ascolto è la profondità e il

controllo dei bassi unitamente alla matericità degli alti ealtissimi: agli estremi della banda c’è lo stesso compor-tamento, pulizia, trasparenza, controllo. Equilibrio generalestupefacente: il Powercond ama Prince e Prince ama il Po-wercond. I colpi di cassa nella traccia 6 Bambi fanno schizzare i vu-meter dell’Accuphase, eppure tutto si ricompone velo-cemente e senza code, mantenendo la giusta separazio-ne tra le parti. Bello anche il pezzo di chiusura, It’s Gon-na be Lonely, dove le voci la fanno da padrone e dove, unavolta di più, l’equilibrio rimane eccellente anche a volu-mi impopolari.

CONCLUSIONIUna volta un amico, autocostruttore di talento e tuttoraprofessionista nel settore audio, mi disse: “In fin dei con-ti un amplificatore è corrente che entra e corrente che esce.Più gliela dai buona e meglio è”. Estendendo a tutte le elet-troniche che utilizzano corrente per fare quel che fanno,

ecco che un accessorio come quello di queste pagine do-vrebbe essere uno dei componenti base, invece di essererelegato in fondo alla lista delle cose da comprare. Va dasé che senza le basi un impianto non sta in piedi, ma seper i cavi quasi tutti cominciano a capire l’importanza del-la trasmissione del segnale (e mettono a budget cifre ra-gionevoli), non tutti hanno chiaro che il segnale trasmessodeve essere di qualità sin dal principio.Da quando ho iniziato la collaborazione con FDS mi è ca-pitato di provare moltissimi apparecchi ma anche moltiaccessori, dai più particolari ai più innovativi. Inizialmente,non vi nego, che su alcuni di loro nutrissi un certo sanoscetticismo ma ho cercato di tenere sempre la mente aper-ta e curiosa e, anche in questo caso, devo riconoscere cheil Portento Powercond MKII è una di quelle cose che fan-no la differenza fra il bello e il bellissimo. Vale il discor-so che viene fatto per i cavi: più un impianto cresce di li-vello più sarà sensibile alla qualità della corrente e alla bon-tà del segnale, quindi è certamente un approccio da se-guire da un certo punto in avanti, ma vorrei con questeultime righe consigliare a tutti di provare sulla propria pel-le (del padiglione auricolare) cosa, quanto e come cam-bia con questo Portento Powercond.

65POrTENTO AUDIO POWERCOND MKII ▼ FDS 265

IL MIO IMPIANTO

Sorgente digitale per musica liquida: Mac Book Air (Amar-ra Simphony), Windows 10 (Foobar)Sorgente digitale: SACD Sony DVP NS930VL, PS Audio Di-rectStream PerfectWave, Arcam FMJ UDP 411Amplificatore integrato: Musical Fidelity A200, AccuphaseE-270Diffusori: KEF LS50Cavi di segnale: Sound Fidelity Silver, Acrolink 7N-A2200 III,Quality Audio Arioso (RCA e XLR)Cavi di potenza: Autocostruiti a 24 conduttori solid core, Qua-lity Audio Natural MkIICavi COAX: Sound Fidelity Silver

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI

Reptile – Eric Clapton – Reprise Record (Warner)Be Good – Gregory Porter – Motéma/MembranPrince – Prince – Warner

(...) quello di cui davvero si sente lapresenza è il silenzio fra le note, che ca-dono velocemente aumentando la sen-sazione di separazione fra il suonato e ilnon suonato. Sensazione che aumentaalzando il volume: in questo caso niente siperde o si impasta, tutto rimane corret-tamente al suo posto.