Haydn Mozart e Beethoven

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Haydn Mozart e Beethoven: storia della musica.

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    LET DI HAYDN MOZART -BEETHOVEN

    Nella storia della musica il termine Classicismo indica l'epoca e lo stile dei 3 grandi maestri viennesi HAYDN, MOZART, BEETHOVEN (Classicismo viennese). Questo concetto entr in uso dopo la morte di BEETHOVEN, suggerito dalla perfezione della forma e dall'ideale di bellezza presenti, in particolare, nella musica di MOZART.

    Classico significa in genere esemplare, bello, equilibrato, armonioso e insieme semplice e comprensibile. Un equilibrio perfetto tra sentimento e ragione, ma anche tra contenuto e forma.

    WINCKELMANN defin classica l'arte dell'Antichit, di cui, conformemente agli ideali del suo tempo, ammirava la nobile semplicit e quieta grandezza (1755).

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    Il concetto di classicismo in musica fu elaborato per primo da

    Amadeus Wendt(Universit di Gttingen)

    Pubblic il volume Sullo stato attuale dell'arte

    1836

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    LA FORMA SONATALet di Haydn, Mozart e Beethoven

    La forma-sonataIl procedimento compositivo maggiormente adoperato nel periodo classico (rester valido fino ad Ottocento inoltrato) la forma-sonata. Si tratta non di una forma nel senso stretto del termine, quanto piuttosto di un principio compositivo fondato sulla organizzazione coerente e unitaria di elementi armonico-tonali e tematici che si succedono nel tempo secondo una strategia fatta di tensioni e di risoluzioni, di rapporti di contrasto/ contrapposizione e/o affinit.

    La forma-sonata di norma adoperata nei primi movimenti di una qualsiasi composizione strumentale, sia solistica (sonate) che cameristica (quartetti, quintetti per archi) che orchestrale (sinfonie e concerti). Molto spesso la si applica anche ai movimenti finali e, talvolta, ai movimenti intermedi.

    Risale al primo Ottocento la codificazione teorica della forma-sonata come struttura tipica dello stile classico.

    Principali responsabili della teorizzazione della forma-sonata furono 3 autori di trattati di composizione che influirono segnatamente sul corso della didattica musicale ottocentesca. Il primo ad esporre lo schema di questa forma fu il boemo AntonnReicha (1770-1836), attivo prima a Vienna, dove fu in contatto con Haydn e Beethoven, e poi a Parigi come professore di contrappunto e fuga al Conservatoire de Musique. Con lui, nel 1826, studiarono Berlioz e Liszt.

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    forma-sonata

    Sonata Sinfonia

    Duo

    Trio

    concerto

    quartetto

    Musica strumentale e forma-sonata

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    Permangono alcuni generi ereditati dal periodo barocco:musica strumentale

    SonataTrio (dalla Sonata a Tre)ConcertoSinfonia

    Divertimento per fiati o archi (dalla Suite)

    musica sacra: Messaopera: Opera seria e opera buffa

    nellorbita della forma- sonata

    Novit della forma-sonata

    Per la prima volta nella forma-sonata la musica si organizza in un linguaggio sintatticamente complesso e non preso a prestito da altri linguaggi; la suite era strutturata secondo il modello delle danze, e quindi di una cerimonia sociale; il concerto grosso e quello solistico tripartito di tipo vivaldiano, pur avviando il processo di formazione di un linguaggio musicale autonomo, riflettono le forme e gli stilemi del teatro melodrammatico. Solo la forma-sonata realizza per la prima volta compiutamente l'aspirazione ad una musica che parli un suo linguaggio in un ambito suo proprio; per usare una metafora letteraria si potrebbe dire che se l'invenzione dell'armonia ha posto le basi di una grammatica del linguaggio musicale, la forma-sonata ha creato non solo una sintassi, ma una struttura narrativa paragonabile al romanzo modernamente inteso. L'accusa che gli illuministi muovevano alla musica strumentale - di non riuscire a parlare, a comunicare, ad esprimersi in modo compiuto ma solamente a sfiorare i sensi - viene di fatto superata proprio nell'impianto linguistico e narrativo della forma-sonata.

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    IL LAVORO DEL COMPOSITORE E IL RUOLO DELLA MUSICA NELLA SOCIET

    Franz Joseph Haydn(1732-1809)

    Wolfgang Amadeus Mozart(1756-1791)

    Ludwig van Beethoven(1770-1827)

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    Haydn (1732-1809) nasce a Rohrau da una famiglia di assai modeste condizioni.Fu fanciullo cantore della cattedrale di Santo Stefano a Vienna. Ma con la muta della voce Haydn fu congedato; inizi cos per lui un decennio (1750-60) assai difficile fra stenti e difficolt economiche di ogni genere. La sua condizione sociale mut radicalmente soltanto a partire dal 1761, anno in cui il conte Paul Anton Esterhzy lo volle al suo servizio. Nel 1762, dopo la morte di Paul Anton, gli successe il fratello Nikolaus, grande amatore di musica e appassionato suonatore di baryton.

    A partire dal 1776 Nikolaustrasfer la propria residenza a Esterhza

    Haydn rimase al servizio di Nikolaus per tutta la vita, e a Esterhza compose la maggior parte della sua musica. A sua disposizione aveva un ambiente tranquillo, tempo per lavorare, e, pi importante di tutto, una piccola orchestra di circa venti elementi e un piccolo gruppo di cantanti.

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    Divenuto famoso, Haydn cominci, pur rimanendo sempre legato alla corte, a intrattenere rapporti con gli editori, a promuovere sottoscrizioni per la pubblicazione dei quartetti e a firmare contratti per l'esecuzione delle sue Sinfonie al di fuori della corte, a Vienna, a Parigi e a Londra.

    A Parigi Haydn approd grazie alla Loge Olympiquemassonica per la quale compose 6 sinfonie (nn.82-87) presentate ai Concerts de la Loge Olympique e al Concert Spirituel. A queste sinfonie vanno aggiunte altre 5 sinfonie (nn.88-92) sempre pensate per esecuzioni parigine. Anche in questi lavori si vede come Haydn fosse sempre alla ricerca di effetti nuovi sia nel campo della forma che dell'orchestrazione.

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    Morto Nikolaus nel 1790, suo fratello Paul Anton licenzi l'orchestra tenendo Haydn come maestro di cappella ma sollevandolo da qualunque obbligo (gli venne pertanto accordata una congrua pensione annua gi del resto accordatagli da Nikolaus). Libero da impegni ma confortato dalla somma annua elargitagli dalla corte, Haydn firm un contratto con Johann Peter Salomon grande impresario di Bonn ma residente a Londra, per la composizione di 12 Sinfonie per Londra. Salomon port Haydn con s a Londra dove rimase per due stagioni: dal 1791-92 e dal 1794-95). Le dodici Sinfonie (dalla 93 alla 104) in seguito dette "Londinesi" ebbero uno straordinario successo (Haydn ricevette persino una laurea Honoris causa dall'universit di Oxford).

    CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULLO STILE DI HAYDN

    Let di Haydn, Mozart e Beethoven

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    Haydn considerato padre della Sinfonia e del Quartetto, e tale era anche per i suoi contemporanei con particolare riguardo a Mozart e a Beethoven. La forma-sonata va definendosi con lui.

    Sul piano stilistico Haydn non un musicista dialettico: i temi non sono mai contrapposti, lo sviluppo non un campo di battaglia, la ripresa non risolve alcun conflitto. Haydn ha invece il dono del saper discorrere e conversare; il quartetto lo strumento principe attraverso cui si realizza questa capacit di colloquiare che si rivela soprattutto nello sviluppo: un colloquiare che non lo scambio futile di battute in un salotto, o il piacevole o distratto brusio attorno ad una mensa imbandita. Haydn un sapiente narratore e la struttura della forma-sonata finalizzata alla costruzione di un racconto denso, con vari personaggi e vicende complesse, con un inizio e una fine. Il romanzo-sonata va seguito passo passodall'ascoltatore con attenzione e partecipazione, rincorrendo le varie fasi attraverso cui si snoda la vicenda. In questo romanzo, come in tutti i romanzi del Settecento, implicito un insegnamento, uno sfondo etico che regge la vicenda: una lezione di severit e di seriet morale, la fede nella ragione costruttrice, nella coerenza del discorso, nel valore del proprio lavoro artigianale, ed infine nella capacit della musica di reggersi autonomamente come discorso pienamente valido senza bisogno di ricorrere ad espedienti, a virtuosismi di sorta, emotivi o tecnici.

    Ancora Goethe scrive acutamente di Haydn che fa senza esaltazione ci che fa, con innocenza e ironia, lontano in fondo, possiamo aggiungere, dai turbamenti e dalle improvvise malinconie dello Sturm und Drang, come dal pathos mozartiano.

    Si rileva per nella sua musica anche il gusto per il sorprendere, per leffetto non previsto: dal colpo di timpano, agli strumenti di una sinfonia che abbandonano la scena, alla reinterpretazione in senso strumentale di gustose onomatopee o immagini (lorologio a pendola, la danza dellorso e cos via).

    Ascolto: finale Sinfonia n. 45 degli addii

    Video

    Partitura

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    MOZARTIl periodo classico

    Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo JoannesChrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 Vienna, 5 dicembre 1791).

    Mozart annoverato tra i geni della musica. Dotato di raro talento, manifestatosi precocemente, mor a trentacinque anni di et lasciando pagine indimenticabili di musica sinfonica, sacra, da camera e operistica. La musica di Mozart considerata la "musica classica" per eccellenza; Mozart il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenit. E Mozart raggiunge nella sua musica vertici di perfezione ineguagliabile, tanto che Nietzsche lo considerer il simbolo dello "Spirito Apollineo della Musica", in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definir l'emblema dello "Spirito Dionisiaco della Musica".

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    La vita di Mozart si snoda in alcuni periodi fondamentali:

    1. 1762-1772: il periodo della formazione comprendente i viaggi di studio

    2. 1772-1781: il periodo dei capolavori fino al distacco da Salisburgo

    3. 1781-1791: gli anni della maturit a Vienna

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    Nel 1763 viaggia a Monaco, Augusta, Treviri, Magonza, Francoforte, Bonn, Bruxelles, Parigi e Londra, Amsterdam, L'Aia,

    Parigi di nuovo e, attraverso la Svizzera, il ritorno a casa nel 1766.

    Durante questi viaggi conosce a Londra J.Chr. Bach il cui stile sinfonico e il cui stile galante influiranno profondamente nel

    talento del fanciullo prodigio.

    A Parigi conosce alcuni intellettuali fra cui Grimm, l'enciclopedista.

    Dopo tre anni passati a Salisburgo Leopold ritiene Mozart maturo per affrontare il melodramma italiano nella sua patria naturale: i

    due partono cos alla volta dell'Italia.

    I viaggi di Mozart in Italia sono tre:

    Primo viaggio: dal 1769 al 1771. E' a Verona, Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e quindi Torino e Venezia. Mozart quattordicenne

    conosce cos Piccinni e Noverre a Milano, Giovanni Battista Martini (grande conoscitore della musica rinascimentale italiana e

    particolarmente di Palestrina) a Bologna, Nardini a Firenze, l'opera seria e buffa a Napoli, la polifonia romana.

    Rappresenta la sua opera il Mitridate a Milano ottenendo grande successo.

    Secondo e terzo viaggio: del 1771 (il secondo) dal 1772 al 1773 (il terzo). Sono entrambi pi brevi e fanno capo essenzialmente a Milano per

    allestirvi la serenata Ascanio in Alba e l'opera seria Lucio Silla.

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    I due poli verso cui tende Mozart dopo i viaggi in Italia sono Vienna e Monaco.

    A Vienna passa l'estate del 1773 dove conosce i primi capolavori di Haydn. Alla fine del 1774 a Monaco dove rappresenta una sua opera di grande successo: La Finta giardiniera.

    Non ottenendo per il posto sperato a corte, parte alla volta di Parigi, non pi con il padre ma con la madre. La partenza avviene nel settembre 1777 via Monaco e Mannheim: qui Mozart si concede una lunga sosta a contatto con la seconda generazione dei mannheimer (Cannabich era allora il direttore).

    A Parigi vi arriver soltanto nel marzo del 1778. Tuttavia non si ripetono i successi della precedente visita parigina. Su tutto poi si abbatte la morte della madre e la prova dell'infedelt della donna amata, Aloysia Weber.

    Dopo il ritorno a casa (Salisburgo) da Parigi, Mozart verr allontanato dalla corte di Salisburgo (1781) per incomprensioni con larcivescovo Colloredo(Lettere). Si trasferir a Vienna dove, a parte saltuari e brevi allontanamenti, rimarr stabile fino al 1791, anno della sua morte.

    1781-1791

    decennio viennese (anni della libera professione)

    Scrive opere in musica (9 su un totale di 19)Concerti per pianoforte e orchestra (17 su un totale di 27)

    Quartetti per archi (10 su un totale di 23)Sonate per pianoforte (10 su un totale di 19)

    Sinfonie (7 su 41 di cui 3 nel 1788)

    Declina la produzione sacra

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    CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULLO STILE DI MOZART

    Let di Haydn, Mozart e Beethoven

    Se in Haydn i temi hanno ben raramente caratterecontrastante, tanto che alcuni critici hanno definito la forma-sonata haydniana come fondamentalmente monotematica,tutto diverso quanto si verifica in Mozart.In Mozart i temi hanno sempre il rilievo di protagonisti, quasidue caratteri e personaggi diversi: da essi si origina quelconfronto che si manifesta nello sviluppo, dove apparirannocome innalzati su un ideale palcoscenico.Gli altri aspetti dello stile mozartiano sono la perfezione elequilibrio formali (in questo senso Mozart non statoinventore di generi nuovi al pari di Haydn, se facciamoeccezione per il concerto per pianoforte e linserimento dellostesso nella musica da camera), la coerenza stilistica, il gustoper la variazione tematica, il perfetto equilibrio (dosaggio) dielementi melodici e contrappuntistici, lespressivit melodica.

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    Il linguaggio di Mozart parla alluomo e con luomo si identifica e in questo senso pur appartenendo a una sfera celeste, esso riflette la natura umana pi di qualunque altro, senza per mai dimenticare la propria natura apollinea, tutta squisita misura e decenza:

    Poich le passioni anche violente non devono mai arrivare fino al disgusto, cos pure la musica, anche nel momento pi terribile,

    non deve mai offendere l'orecchio, ma sempre far godere e rimanere sempre musica (al padre, Vienna, 26 settembre 1781).

    RecitativoMETASTASIO, P. DemofoonteAt.1, sc.4

    RecitativoMa che vi fece, o stelle, la povera Dircea, che tante unite sventure contro lei! Voi, che inspiraste i casti affetti alle nostr'alme; voi, che al pudico imeneo foste presenti, difendetelo, o numi: io mi confondo. M'oppresse il colpo a segno, che il cor mancommi, e si smarr l'ingegno.

    AriaSperai vicino il lido, credei calmato il vento, ma trasportar mi sento fra le tempeste ancor. E, da uno scoglio infido mentre salvar mi voglio, urto in un altro scoglio del primo assai peggior.

    Audio Antonio Duni Demofoonte, 1737 Audio Gluck Demofoonte (Milano, 6 gennaio 1743) Audio Mozart Ma che vi fece o stelle, K 368 1781

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    "Vorrei spiegarvi, oh Dio!", K.418 1783Il curioso ndiscreto, il, 6 (Da Ponte?) Vorrei spiegarvi, oh Dio! qual l'affanno mio; ecc. ma mi condanna il fato a piangere e tacer. Arder non pu il mio coreper chi vorrebbe amore e fa che cruda io sembri, un barbaro dover, ecc. Vorrei spiegarvi, oh Dio, ecc.

    Ah conte, partite, correte,fuggite, lontano da me. La vostra diletta Emilia vaspetta; Languir non la fate, degna d'amor.Ah stelle spietate! nemiche mi siete.Mi perdo s'ei resta, oh Dio! mi perdo. Ah conte, partite, ecc. Partite, Correte, d'amor non parlate, vostro il suo cor, ecc.

    Audio

    BEETHOVEN

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    il primo periodo, della formazione, comprende le opere giovanili legate ad Haydn e ai modelli settecenteschi sui quali Beethoven si era formato. Questo periodo termina intorno al 1802 e corrisponde grosso modo al periodo della stesura del testamento di Heiligenstadt (testamento). (Opere: primi concerti, trii con pf, quartetti op. 18, sinfonie 1 e 2)

    il secondo periodo, detto periodo eroico, comprende le opere pi celebri di Beethoven (la conoscenza di Beethoven presso i compositori romantici si deve proprio alla diffusione di queste opere). Esso termina intorno al 1815-16gli anni tristi dei dissidi con la madre di Karl, e della delusione amorosa con l'immortale amata. (Sinfonie 1 6; Fidelio, quartetti op. 59, concerti pf 3 5)

    il terzo periodo, a cui appartengono gli ultimi sei quartetti, le ultime cinque sonate per pianoforte, la nona sinfonia e la missa solemnis quello delle opere "difficili", delle opere non comprese n dai contemporanei, n dai posteri. Queste composizioni furono giudicate "bizzarre" e ricondotte alla tragica sordit che attanagliava il compositore negli ultimi anni.

    Beethoven

    Episodio significativo nella vita di Beethoven:

    nel 1808 Girolamo Bonaparte gli offerse il posto di maestro di cappella a Kassel. Fu allora che tre nobiluomini viennesi, l'arciduca Rodolfo, il principe Lobkowitz e il principe Kinsky, gli offersero senza condizione alcuna una rendita annua di 4000 fiorini purch egli declinasse l'invito e continuasse a

    rimanere a Vienna. Cosa che Beethoven accett con l'impegno formale di un contratto.

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    BEETHOVEN DI FRONTE ALLA MUSICA

    Molti musicisti romantici hanno meditato e scritto sulla loro arte, - Beethoven, Hoffmann, Schumann, Berlioz, Weber, Liszt, Wagner ecc. - e i loro scritti rappresentano un documento del massimo interesse per poter tracciare una linea della storia dell'estetica musicale nel romanticismo. Beethoven tuttavia, meriterebbe un posto particolare: la sua opera, la sua vita, il suo destino sfortunato sono diventati simboli nel romanticismo e hanno alimentato una vasta letteratura che spesso ha mitizzato la sua figura. L'ideale della musica e del musicista romantico trovano in Beethoven il modello pi perfetto e la sua arte stata considerata per molti decenni come il punto culminante della storia della musica. Anche se, come si detto, Beethoven stato un mito non solo musicale, ma anche estetico, culturale e politico per buona parte dell'Ottocento, in questa sede interessa soprattutto per i suoi scritti. Beethoven ha lasciato infatti con i suoi quaderni di conversazione - noto che negli ultimi anni la sordit lo costringeva a comunicare col prossimo per iscritto - con il suo ricco epistolario, una preziosa testimonianza del suo pensiero. Beethoven, vissuto nell'epoca di passaggio tra l'illuminismo e il romanticismo ha raccolto con la sua pronta sensibilit e con la sua vasta cultura gli echi del profondo travaglio della sua et. Rileggendo il suo epistolario e i quaderni di conversazione rimastici, si trova una insospettata ricchezza e profondit di pensiero che rivela una cultura non comune: Beethoven lesse filosofi, poeti, storici e critici e il suo sapere era ben pi vasto rispetto alla normale cultura di un musicista.

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    In una lettera del 1809 agli editori Breitkopf e Hartel in cui sollecitava l'invio di molti libri scriveva: Non c' quasi trattato che sia oggi troppo dotto per me. Senza presumere di possedere una vera erudizione io mi sono sforzato fin dall'infanzia di comprendere il pensiero dei migliori e dei pi saggi di ogni tempo. Vergogna allartista che non considera una colpa il non spingersi almeno cosi lontano. Con ci Beethoven intendeva affermare un ideale di musicista e di uomo antitetico al concetto di musicista come artigiano. La musica deve impegnare tutto l'uomo e la condizione dell'artista non pu che essere l'assoluta libert da qualsiasi vincolo morale e materiale. Numerose sono le lettere in cui Beethoven riafferma questo ideale umanistico del musicista testimoniando inoltre la viva esigenza d'inserire la musica nel tessuto vivo della cultura.In una lettera del compositore a F. A. Hoffmeister scriveva ironicamente: Nel mondo ci dovrebbe essere un'unica organizzazione di vendita dellarte; l'artista dovrebbe inviare semplicemente l le sue opere e in cambio gli si darebbe tanto denaro quanto gli occorre per i suoi bisogni.... Alcuni anni pi tardi, nel 1809, in un abbozzo di contratto affermava: Deve essere il fine e l'aspirazione di ogni vero artista di procurarsi una posizione in cui non infastidito da altri compiti o da preoccupazioni economiche ... possa votarsi alle composizioni di grandi opere da offrire al pubblico....

    Questo senso d'insofferenza per tutti quei legami e condizionamenti che i musicisti del passato sopportavano senza neppur pensare alla possibilit di mutarli, in Beethoven unito alla viva coscienza dell'individualit della propria opera. In una conversazione con Louis Schlsser del 1822 o 23 analizza lucidamente tutto il processo creativo mostrando come la stesura fosse preceduta da un lungo travaglio, da una paziente meditazione. Cos si spiegava: lo porto i miei pensieri con me per molto tempo prima di trascriverli. Posso fidarmi della mia memoria ed essere certo che, una volta trovato un tema, non lo dimenticher anche dopo anni.... Continuando ad esporre il lento lavorio creativo cos conclude: Voi mi chiedete donde provengano le mie idee. lo non posso rispondere con certezza: esse nascono pi o meno spontaneamente. Le afferro con le mani nell'aria, passeggiando nei boschi, nel silenzio della notte, o agli albori del giorno. Stimolato dai sentimenti che il poeta traduce in parole, ed io in suoni che riecheggiano dentro di me e mi tormentano fino al momento in cui infine mi stanno dinnanzi nella forma di note. Questi e numerosi altri frammenti pur non avendo un particolare valore da un punto di vista strettamente estetico e filosofico, testimoniano soprattutto il senso prettamente romantico della missione dell'artista e del musicista, del valore della propria opera e della individualit e rappresentano il sostrato culturale su cui si sviluppata la concezione romantica della musica.

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    Si gi detto come Beethoven non fosse per nulla digiuno di filosofia e si pu dire che i suoi maestri siano stati Kant e Schelling. Il primo per quanto riguarda il suo rigorismo morale; trascrisse infatti significativamente nei suoi quaderni dalla Critica della ragion pratica la legge morale in noi ed il cielo stellato sopra di noi. Kant!!! ed altre citazioni ancora tratte dalle opere di Kant, a testimonianza dellammirazione per il filosofo tedesco. Da Schelling invece ha tratto il suo concetto dell' arte come rivelazione dell'Assoluto, come incarnazione dell'infinito. Alla musica Beethoven riconosce la pi alta funzione unificatrice, il valore di messaggio eterno; in essa vive una sostanza eterna, infinita, non del tutto afferrabile.Beethoven anzitutto con l'esempio della sua stessa vita e poi nei suoi appunti disordinati e nelle sue lettere ha delineato con estrema suggestione l'atteggiamento del musicista romantico di fronte alla musica e non per nulla rimasto un punto di riferimento per tutta la letteratura musicale della prima met dell'Ottocento sino a Wagner.

    59 1805/6 Quartetti "Rasoumousky"59 / 1 1805/6 Quartetto n. 7 in fa maggiore 59 / 2 1805/6 Quartetto n. 8 in mi minore 59 / 3 1805/6 Quartetto n. 9 in do maggiore

    Partitura Audio finale op. 59 n. 3

    Ignaz Schuppanzigh 1776 -1830

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    LA MUSICAPeriodo classico

    LA PRODUZIONE SINFONICAPeriodo classico

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    HAYDN E LORCHESTRA

    Partitura Haydn Sinfonia degli Addii

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    MOZART SINFONIE

    La sinfonia n. 35 in Re maggiore K 385 nota come sinfonia Haffner e fu composta da Mozart nei primi anni del suo soggiorno viennese.Sigmund Haffner Junior, a cui la sinfonia stata dedicata, era un membro di un'altolocata famiglia saliburghese legata da rapporti di stima e di amicizia con la famiglia Mozart.La sinfonia, nella tonalit di Re maggiore, doveva rappresentare un brano brillante e di intrattenimento e originariamente fu piuttosto concepita come una serenata: erano infatti previsti due minuetti e una marcia. La sua forma era quindi ben lontana dal rigido sinfonismo viennese che prevedeva quattro movimenti ben definiti.La sinfonia doveva essere eseguita per il conferimento del titolo nobiliare "von Imbachhausen" alla famiglia Haffner ed quindi logico che il carattere dovesse essere quello brillante. Mozart tuttavia non scrisse mai la marcia ed invi a Salisburgo la partitura in pi riprese. Si presume che in occasione della festa la marcia fosse rimpiazzata con quella presente nella serenata K 250 scritta anch'essa nella medesima tonalit.Lo schema del primo movimento (allegro con spirito) una forma-sonata in cui la cui struttura nascosta da una elaborazione di un unico tema articolato su un gioco contrappuntistico di grande effetto. L'impianto di questo tempo e il suo ampio respiro preludono le pi grandiose sinfonie della maturit. Seguono un andante un minuetto e un presto.

    Audio partitura

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    Jupiter spartitoaudio

    BEETHOVEN SINFONIE

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    Sinfonia n. 3 spartito

    Spartito I movimento III movimento IV movimento

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    Partitura

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    LA PRODUZIONE DI QUARTETTILet di Haydn, Mozart e Beethoven

    Quartetti di Haydn (1732 1809) (68 quartetti di cui 6 spuri)

    6 quartetti op. 9 (1771) 6 quartetti op. 17 (1771)6 quartetti op. 20 (1772)

    6 quartetti op. 33, Quartetti Russi (1781)1 quartetto op. 42 (1785)

    6 quartetti op. 50, Quartetti Prussiani (1787)3 quartetti op. 54, 3 quartetti op. 55 (1788)

    6 quartetti op. 64 (1790)3 quartetti op. 71, 3 quartetti op. 74 (1793)

    6 quartetti op. 76 (1796-1797)2 quartetti op. 77 (1799)

    1 quartetto op. 103 (1803)

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    Haydn, quartetto op. 20 primo movimento

    Haydn, Quartetto op. 20 finale Fuga a due soggetti

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    Partitura completa 1 mov 2 mov. 3 mov. 4 mov.

    nn. 14 19 dedicati ad Haydn

    I quartetti di Mozart (1756 1791)

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    33

    Quartetto in re min. (Sviluppo complessit contrappuntistica)

    18 1798/1800 Sei Quartetti18 / 1 1798/1800 Quartetto n. 1 in fa maggiore 18 / 2 1798/1800 Quartetto n. 2 in sol maggiore 18 / 3 1798/1800 Quartetto n. 3 in re maggiore 18 / 4 1798/1800 Quartetto n. 4 in do minore 18 / 5 1798/1800 Quartetto n. 5 in la maggiore 18 / 6 1798/1800 Quartetto n. 6 in si bemolle maggiore

    59 1805/6 Quartetti "Rasoumousky"59 / 1 1805/6 Quartetto n. 7 in fa maggiore 59 / 2 1805/6 Quartetto n. 8 in mi minore 59 / 3 1805/6 Quartetto n. 9 in do maggiore

    74 1809 Quartetto n. 10 in mi bemolle maggiore "Harpe"95 1810 Quartetto n. 11 in fa minore "Quartetto serioso"127 1823/4 Quartetto n. 12 in mi bemolle maggiore 130 1825/6 Quartetto n. 13 in si bemolle maggiore 131 1826 Quartetto n. 14 in do diesis minore 132 1825 Quartetto n. 15 in la minore 135 1826 Quartetto n. 16 in fa maggiore133 1825/6 Grosse fugue in si bemolle maggiore (nata come finale dellop. 130)

    I quartetti di Beethoven (17701827)

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    MOZART OPEREclassicismo

    Die Schuldigkeit des ersten Gebotes' [L'obbligo del primo comandamento) K35Apollo et Hyacinthus K38 - (13 maggio 1767, Universit di Salisburgo)Bastien und Bastienne K50 - (2 ottobre 1390. Architektenhaus. Berlino)La finta semplice K51 - (1 maggio 1769. Corte dell'Arcivescovo. Salisburgo)Mitridate, re di Ponto K87 (K.74a) - (26 dicembre 1770. Teatro Regio Ducale. Milano)Ascanio in Alba K111- (17 ottobre 1771. Teatro Regio Ducale. Milano)Il sogno di Scipione K126 - (1 maggio 1772. Residenza Arcivescovile. Salisburgo)Lucio Silla K135 - (26 dicembre 1772, Teatro Regio Ducale. Milano)La finta giardiniera K196 - (13 gennaio 1775. Redoutensaal. Monaco)Il re pastore K208 - (23 aprile 1775, Residenza Arcivescovile. Salisburgo)Zaide K344 (opera incompiuta) - (27 gennaio 1866. Francoforte)Thamos Knig in gypten K345 (cori e intermezzi musicali)Idomeneo, ossia llia ed Idamante, K366 - (29 gennaio 1781. Court Theatre. Monaco)Die Entfhrung aus dem Serail [II ratto dal serraglio) K384 - (16 luglio 1782. Burgtheater. Vienna)L'oca del Cairo K422 (opera incompiuta) (1784. aprile 1860. Francoforte)Lo sposo deluso, ossia La rivalit di tre donne per un solo amante K430 (opera incompiuta) (1784) Der Schauspieldirektor (L'impresano teatrale) K486 (7 febbraio 1786. Palazzo Schnbrunn. Vienna) Le nozze di Figaro K492 - (1 maggio 1786. Burgtheater. Vienna)Don Giovanni, ossia II dissoluto punito K527 - (29 ottobre 1787. Teatro Nazionale di Praga) Cos fan tutte, ossia La Scuola degli Amanti K588 - (26 gennaio 1790. Burgtheater. Vienna) Die Zauberflte [II flauto magico) K620 . (30 settembre 1791. Theater auf der Wieden. Vienna) La clemenza di Tito K621 - (6 settembre 1791. Teatro Nazionale di Praga)

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    Mozart Le Nozze di Figarolibretto di Lorenzo Da Ponte

    dalla commedia Le Mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

    Commedia per musica in quattro attiPrima: Vienna, Burgtheater, 1 maggio 1786

    Personaggi:il conte dAlmaviva, grande di Spagna (B); la contessa dAlmaviva, sua moglie (S); Susanna, cameriera della contessa (S);

    Figaro, cameriere del conte (B); Cherubino, paggio del conte (S);

    Marcellina, governante (Ms); Bartolo, medico di Siviglia (B); Basilio, maestro di musica (T);

    Don Curzio, giudice (T); Antonio, giardiniere del conte e zio di Susanna (B); Barbarina, sua figlia (S); paesani, contadinelle

    1764 1770 1774 1777 1781 1784 1787 1790

    opere serie 21 21 20 23 18 20 25 18

    opere buffe 30,6 30 30 30 55 56 55 79

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    1764 1770 1774 1777 1781 1784 1787 1790

    Titolo del grafico

    opere serie opere buffe

    La diffusione del genere dramma giocoso nel Settecento

    Contessa Barbarina

    Conte ?

    Susanna Cherubino ?

    Figaro Marcellina ?

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    Atto I

    Duettino Figaro e Susanna

    Cinque, dieci, venti, trenta, trentasei, quarantre

    Duettino Figaro Susanna Vienna 1786

    BSusanna

    A+BTemi sovrapposti

    BFigaro

    AFigaro

    (misurando la camera)

    Cinque... dieci... venti... trenta...trentasei... quarantatr...

    (fra s, guardandosi nello specchio davanti al quale sta provandosi un cappellino ornato di fiori)

    Ora s ch'io son contenta:sembra fatto inverper me.

    (a Figaro, seguitando a guardarsi)

    Guarda un po', mio caro Figaro,guarda adesso il mio cappello.

    FIGAROCinque... dieci... venti...

    FIGARO

    S, mio core, or pi bello:sembra fatto inverper te.

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    Atto I...i vantaggi dessere a due

    passi dalle camere dellaristocratica coppia (Se a caso Madama).

    Lo jus primae noctis

    La contessa suona il campanello e Susanna deve correre al servizio.

    Atto I

    Rimasto solo, Figaro medita sul da farsi (cavatina Se vuol ballare, signor contino).

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    Atto I

    Uscito Figaro, entra in scena la vecchia Marcellina, governante a palazzo: in compagnia del dottor Bartolo che si offre di farle da avvocato.

    Atto I

    Duetto Susanna Marcellina(Via resti servita, Madama brillante).

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    Atto I

    Cherubino (Non so pi cosa son, cosa faccio).

    Atto I

    Conte / Susanna / Cherubino

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    Atto II

    Entra Susanna che racconta alla contessa dei tentativi di seduzione del conte nei suoi confronti. Giunto nella stanza, Figaro comincia a ordire la trama per smascherare il padrone.

    Figaro invia quindi nella camera Cherubino non ancora partito per Siviglia in modo che provi gli abiti femminili.

    Atto II

    Coperto di rossore, il paggio viene poi obbligato dalla contessa a cantarle la canzonetta che ha scritto (Voi che sapete), e quindi Susanna comincia a vestirlo

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    Atto II

    Ritorno improvviso del Conte. Cherubino si nasconde nel bagno poi, mentre il Conte alla ricerca di un mezzo per buttar gi la porta, si getta dalla finestra.

    Nel bagno entra Susanna

    Atto II

    Confessione della Contessa e conseguente litigio

    Apparizione di Susanna con stupore del Conte e della Contessa. Riconciliazione dei coniugi.

    Entrata di Figaro, e suo primo interrogatorio.

    Entrata di Antonio e secondo interrogatorio di Figaro.

    Entrata di Marcellina, Basilio e Bartolo.

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    Finale II Struttura

    Conte + Contessa

    Conte + Contessa + Susanna

    Conte + Contessa + Susanna + Figaro

    Conte + Contessa + Susanna + Figaro + Antonio

    Uscita Antonio

    Conte + Contessa + Susanna + Figaro + Marcellina + Bartolo + Basilio

    Atto IV Giunge in giardino

    Susanna con la contessa, e comincia la recita degli inganni. Fingendo di restar sola a prendere il fresco, Susanna eccita la gelosia di Figaro (Deh vieni non tardar).

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    Mozart, Nozze di Figaro, Vienna 1786N. 28. Recitativo ed Aria

    SUSANNAGiunse alfin il momentoche godr senz'affannoin braccio all'idol mio. Timide cure,uscite dal mio petto,a turbar non venite il mio diletto!Oh, come par che all'amoroso focol'amenit del loco,la terra e il ciel risponda,come la notte i furti miei seconda!

    Deh, vieni, non tardar, oh gioia bella,vieni ove amore per goder t'appella,finch non splende in ciel notturna face,finch l'aria ancor bruna e il mondo tace.Qui mormora il ruscel, qui scherza l'aura,che col dolce sussurro il cor ristaura,qui ridono i fioretti e l'erba fresca,ai piaceri d'amor qui tutto adesca.Vieni, ben mio, tra queste piante ascose,ti vo' la fronte incoronar di rose.

    Fidelio di Ludwig van Beethoven (1770-1827)libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, da

    Lonore di Jean-Nicolas Bouilly

    Opera in due atti

    Prima:Vienna, Theater an der Wien, 20 novembre 1805 (seconda

    versione: Theater an der Wien, 29 marzo 1806;

    Personaggi:Don Fernando, ministro (B); Don Pizarro, governatore di una

    prigione di stato (B); Florestan, un prigioniero (T); Leonore, sua moglie, sotto il nome di Fidelio (S); Rocco, carceriere (B);

    Marzelline, sua figlia (S); Jaquino, portiere (T); prigionieri, ufficiali, guardie, popolo

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    Fidelio libretto