Haiku - La Sensazione delle Cose - Anteprima

7/28/2019 Haiku - La Sensazione delle Cose - Anteprima

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Giugno 2013

MenteSuggeSostanza Edizioni

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graca ed impaginazione: D22 Gecko Art

in copertina:Camminando per il sentiero in primavera, Ma Yuan (Dinastia Song)


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Haiku

il sentimento delle cose

a cura di MenteSuggeSostanza

orientamenti


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Indice

Introduzione

Matsuo BashoYosa BusonKobayashi IssaMasoka ShikiAltri Autori

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Guardando ori di pruno al chiar di luna, Ma Yuan (Dinastia Song)


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Introduzione

Nella lunga ase della lirica giapponese che va dal VIII al XV

secolo d.C. - cio dal Manyoshu a tutta la serie della ventunoantologie (Chokusenshu) compilate per volont imperiale, ilmodello principale il anka, stroa di 31 sillabe suddivisain cinque misure, rispettivamente di 5,7,5,7, e 7 sillabe. Inquesto modo metrico, il bisogno di essenzialit dello spiritogiapponese arriva subito a riconoscersi in termini di logica

ormale, in una sigla immaginativa e stilistica tessuta su po-chi accordi, ma capace, di innite variazioni musicali.

Intanto, ra il XIV e il XV secolo, nel gusto giapponese comin-cia a arsi strada unaltra orma poetica, il Renga, la poesia ca-

tena, orma tra ludica e cerimoniale, nascente dallincontro edal dialogo tra diversi poeti. Il renga parte dalla struttura delanka, e su quello schema binario sinseriscono gli interventidei poeti che partecipano alla riunione, no a creare appuntola concatenazione poetica che pu arrivare sino a cento stroe.La sua stessa natura ha condannato il Renga a degenerazioni

meccaniche, ma il ne senso estetico giapponese ancora unavolta interviene portando una ventata di reschezza, nel XVIIsecolo, grazie soprattuto ad un poeta straordinario comeMatsuo Basho, dal Renga si stacca quella prima misura dello


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schema binario e diventa corpo isolato dal tutto, una poesiadi sole tre misure, chiamata allinizio Haikai e poi Haiku. Ilgrande Haiku il momento decisivo della civilt giapponese,esso racchiude lessenza pi pura dellanimo giapponese, che

si schiude come un loto ai primi lucori dellalba.

Lhaiku lo spazio breve di un respiro, lincresparsi di una pic-cola onda, una goccia che greve cade sul suolo, una ugaceimmagine della realt: Mono No Aware, il sentimento dellecose: la nostalgia, il rimpianto per il tempo che passa, la com-prensione della mutevolezza e della caducit senza soeren-za, una poesia che vive di silenzi, ma brucia come una am-ma istantanea il poeta, i cui pensieri gli imprigionavano lamente. Cosa rappresenta lHaiku? la totale inadeguatezza dellinguaggio nei conronti dellespressione del reale, lesigenza

di sdare le parole, di sperimentare, tornare allessenzialitdel mondo, nuda e cruda, essere vicini ad una lama alata,percepire il tremolio atuo delle ombre del divenire, un unicosemplice gesto, per cogliere la visione minima ma immensadel utto. Elementi principali di questa poesia sono lo Yu-

gen, chi sapr coglierlo si trover in contatto con il mistero,

il termine composto da due caratteri Yu, che signica indi-stinto, vago, febile, e Gen, misterioso, occulto, potrebbe esse-re reso con proondit misteriosa, il carattere della realt,impossibile da cogliere attraverso la razionalit, ma solo con


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la semplicit della visione, questa vaghezza piena di tutte lecose del creato, lunione del mistero con la realt mondana.Ecco perch lhaiku invita allimmedesimazione, la situazio-ne descritta deve essere vissuta dal lettore, un godimento

della rivelazione.

La struttura dellhaiku comporta questo piacere, e un qual-siasi lettore diventa subito scrittore, secondo Roland Bathes,esso possiede: una propriet antasmagorica, per cui ci si im-magina sempre di poterne comporre da s con acilit, in que-sto modo si abbatte la tradizionale divisione tra godimentopassivo ed attivo di un testo. non per nulla acile comporrehaiku, questa spontaneit dellatto, sembra paradossale, masi ottiene solo dopo un allenamento intensissimo e che duraanni. Il poeta si immerge in questa sensazione di fuidit, non

mai un osservatore distaccato, ma la vive, in Occidente sitende ad aumentare la dustaza tra chi scrive e chi legge, inquesto modo soggetto ed oggetto perdono i tratti distinti-vi. Ogni Haiku la usione di improvvisazione ed aderenzaallo schema, bisogna saper conerire allispirazione un canaleprivilegiato per diventare poesia, la struttura di 17 sillabe

solo lo scheletro che valorizzer quellispirazione. Ergo tuttoacquisisce valore, le cose quotidiane sono chiamate in causa,quelle ordinarie, abituali, lio individuale conuso con lu-niverso, anche se non manca una certa introspezione perso-


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nale, ma onn mai compiacimento di s, tutto concatenato,ogni cosa se stessa e al contempo qualcosaltro, non ci sonospesso distinzioni tra gli esseri citati, si sottolinea la totalitpiuttosto.

NellHaiku diuso il uga, un gusto rafnato, che cia cogliere il valore delle cose prossime, trasgurandole inunincantevole sublimit, inaccessibile allintelletto. Questaconcisione ondamentale per tradurre limpressione di quelsolo ugace attimo, citando ancora Barthes: Avete il diritto,

suggerisce lhaiku, desser utile, breve, ordinario, racchiudeteci che vedete, ci che sentite, in un minimo orizzonte di paro-le, e sprete interessare: avete il diritto di ondare voi stessi (e a

partire da voi stessi) ci che vi sembra ragguardevole, la vostrarase, qualunque essa sia, enuncer una morale, produrr un

simbolo, voi sarete proondo; con minimo dispendio, la vostrascrittura sar piena.La brevit sopracitata si ritrova in tutte le altre arti giapponesi,ad esempio nel Sumie, la pittura ad inchiostro, leconomia inatto di tratti del pennello assurge qui ad arte, il pittoree giap-ponese non riempie lo spazio, ma valorizza il vuoto, gli inter-

stizi tra le cose, ovviamente una cultura intrisa di Buddhi-smo, la dottrina del Sunyata, il vuoto essenziale, nch nonsi comprende che le cose sono insignicanti in se stesse, eci che veramente conta lo sondo e linterconnessione, non


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si comprender mai lhaiku. Nella musica giapponese, sonoimportanti le pause, non le note, e questo Ku (vuoto), vibranellhaiku, e occore qui capire che non il vuoto della priva-zione o dellassenza, ma quello della totalit incomparabile

dellesistenza, in tutta la sua orza, lo spazio della pienezzainsondabile.

Lhaiku uno specchio vuoto, si crea nello spazio senza sim-bolizzare nulla, non ha la pretesa di avere signicato, unim-magine opaca priva di rifessi, incommentabile, possiamosolo dire che qualcosa avviene, lhaiku come uneco lontana cidice:Abbandona le parole, ai spazio agli eventi.

I Grandi Haijin

Matsuo Basho

La gura che pi di tutte si staglia grandiosa sopra tutte lealtre sicuramente quella di Basho, per lui non c dierenzatra poesia e vita: La vera poesia condurre una bella vita.Vivere la poesia meglio che scriverla. Essa non una mae-ra considerazione estetica, ma signica che tutto pu esserepoesia, ci vengono in mente le magniche parole di Gusta-ve Flaubert: Non c atomo nelluniverso che non contenga inesso un grano di poesia. I versi di Basho comunicano que-


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sto senso di libert come nessuno, bench usi un linguaggiodestrutturato, i suoi haiku sono un invito alla riscoperta delmiracolo del mondo, pervasi da un senso estremo di malin-conia per la ugacit e la bellezza, Tomas Mann diceva che

a volte la bellezza pu traggere come un dolore, questo ilsenso supremo degli Haiku di Basho, la punta acuminata del-la visione che si concca nel cuore molle del poeta, la carnetenera straziata e battuta da questa poesia diviene la tela per-etta per descrivere il mondo.

Yosa Buson

E il pi estetico di tutti, abile pittore della tradizione Sumie(disegno ad inchiostro di origine cinese), Buson si muove sullo del pi dolce e sensuale cromatismo, ma capace anche

di un sentimento lirico possente e nostalgico.

Kobayashi Issa

Forse colui il quale si avvicina di pi a Basho, oraano di en-trambi i genitori, il poeta della compassione per tutti gli

esseri viventi, soprattutto quelli pi indiesi, i suoi versi sonoorse i pi struggenti, lineluttabilit del destino traspare chia-ramente.


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Masoka Shiki

Nasce nellera Meiji, il periodo di riapertura del GiapponeallOccidente (dal 1868 in poi), un rinnovatore della tra-

dizione. i suoi haiku trasmettono un senso di allerta vigile,sempre in bilico per catturare tutte le orme delessere.

Ivan Rusciano

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