(H. Simon, 1983) LA PROGETTAZIONE DEL MIGLIORAMENTO.

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(H. Simon, 1983) LA PROGETTAZIONE DEL MIGLIORAMENTO

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(H. Simon, 1983)

LA PROGETTAZIONE DEL MIGLIORAMENTO

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(H. Simon, 1983)

“Progettare è un’attività intellettuale e operativa di

trasformazione di situazioni date in

situazioni desiderate”

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Analisimacro

del servizio

Qualitàdei

processi

Soddisfaz. delle partiinteressate

Risultati(efficacia/efficienza)

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Analisimacro

del servizio

Qualitàdei

processi

Soddisfaz.

delleparti

interessate

COMUNICAZIONEAgli organi decisionali per le politiche di

miglioramento

Risultati(efficacia/efficienza)

IndividuazioneNodi Problematici

ANALISI DELLE CAUSE

Analisimicro

(dei problemi)

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RAPPORTO 1

RAPPORTO 2

RAPPORTO 3

Rapportiper gli specifici decisori(famiglie, docenti, C.d.C. )

Dati dall’analisi dei risultati

Dati della Soddisfazionedei clienti

PUNTI DI FORZA – PUNTI DI DEBOLEZZA

PROBLEMI IMPORTANTI

PRIORITÀTRA I PROBLEMI

NODI

CAUSE

MIGLIORAMENTO

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IL CICLO DEL PROGETTOIL CICLO DEL PROGETTO

PROGRAMMAZIONE LINEE GUIDA

PRIMA IDENTIFICAZIONE

ELABORAZIONE PROPOSTA

FINANZIAMENTO

REALIZZAZIONE

VALUTAZIONE EX POST

Valutazione Valutazione ex anteex ante

Valutazione Valutazione ex anteex ante

MonitoraggioMonitoraggio

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PROGETTARE SIGNIFICA :

• DEFINIRE OBIETTIVI PER RISOLVERE PROBLEMI

• STABILIRE MODI E TEMPI PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI

• VALUTARE I RISULTATI.

LA PROGETTAZIONE È UN PROCESSO POTENZIALMENTE CONFLITTUALE DI RIDUZIONE DELLA COMPLESSITÀ FINALIZZATO AL

CAMBIAMENTO.

PER PROGETTARE OCCORRE INFATTI OSSERVARE, VALUTARE E DECIDERE,

CIOÈ EFFETTUARE SCELTE ED ESCLUSIONI CHE TENDONO A RIDURRE LA COMPLESSITÀ DEL REALE.

PER INTRODURRE QUALITÀ NELLA PROGETTAZIONE BISOGNA IMPADRONIRSI DELLE REGOLE DELLA PROGETTAZIONE, MA ANCHE

IMPARARE A GESTIRE I CONFLITTI.

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Che cosa è un problema

Un problema è lo scarto tra l’atteso e l’osservato

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Qualunque progetto di miglioramento della qualità ha alla base un’analisi della situazione al fine di identificare i problemi ed evidenziare quali siano quelli prioritari. Questa classificazione può essere effettuata attraverso :• l’osservazione diretta, con ricerche e indagini• l’osservazione indiretta, con statistiche, studi, ricerche altrui, segnalazioni o domande.

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La scelta su quali problemi affrontare per primi può essere effettuata in modo autoritario (i criteri di scelta vengono stabiliti da decisori tagliando fuori una parte consistente di soggetti che ne avrebbero titolo), partecipativa (i criteri di scelta vengono resi espliciti, discussi e confrontati tra tutti i soggetti che ne hanno titolo) pseudopartecipativa (i criteri di scelta vengono resi espliciti, ma non c’è un vero confronto tra tutti i soggetti aventi titolo).

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Logica di approccio ai problemi

identificarlielencarliselezionare le prioritàimpostare il problema pianificare la soluzione

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Criteri di qualità di un problema:

• Pertinente al ruolo del soggetto agente • Chiaro e preciso nella formulazione• Documentato con dati di buona qualità• Rilevante in quanto scelto in base a criteri

di "rilevanza“• Accettato in quanto scelto con modalità

partecipative• Affrontabile con le risorse disponibili

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Tra i criteri di qualità per la selezione e risoluzione dei problemi è importante ricordare:

l’esperienza e la competenza del gruppo in rapporto al problemala motivazione e la spinta del gruppo ad affrontare e risolvere il problema

Criteri di qualità

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Il criterio deve specificare con chiarezza e precisione i livelli di prestazione che devono essere

raggiunti per soddisfare lo standard stabilito

I criteri devono essere: comprensibili,

ragionevoli, osservabili,

misurabili (il più possibile) ottenibili.

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Gli indicatori appartengono alla stessa famiglia logica dei

criteri; sono specificazione dei

criteri, informazioni che rendono

misurabili i criteri.

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RICONOSCIMENTO DEL PROBLEMA

RICERCA ED ESAME SOLUZIONE

LA VALUTAZIONE

MODELLI

LIVELLO DI ATTESA OBIETTIVI

VALUTAZIONE

REALIZZAZIONE

CONTROLLO CONGRUENZA

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A INDIVIDUARE IL PROBLEMA DA AFFRONTARE

METODOLOGIA METODOLOGIA

B DEFINIRE GLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE

C SCEGLIERE GLI STRUMENTI DA USARE

D CREARE LE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE

E ATTRIBUIRE RESPONSABILITA’ DI ATTUAZIONE

F ELABORARE LE METODOLOGIE DA SEGUIRE

G COSTRUIRE I PROTOCOLLI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DI PROCESSI/PRODOTTI/ESITI

H CALCOLARE IL PREVENTIVO DI SPESA

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A

LE PROCEDURE PER ELABORARE UN LE PROCEDURE PER ELABORARE UN PROGETTOPROGETTO

PROGETTO

PERCHE’

B IN CHE MODO

C IN QUALI TEMPI

C CON QUALI COSTI

C CON QUALI RISORSE

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Il modello di progettazione può essere utilizzato come

Protocollo operativo dettagliato per orientare la progettazione;

Strumento formativo per insegnare le corrette tecniche progettuali;

Griglia per valutare la qualità dei progetti, previa ponderazione dei criteri.

Modello di progettazione

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FORMULARIO DI PRESENTAZIONEMISURA 1 AZIONE 1.1.a

IL PROGETTO

C1) Motivazione dell’intervento (Analisi dei bisogni, ecc.)

C2) Obiettivi formativi specifici e trasversali

C3) Risultati attesi

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COERENZA DEL PERCORSO PROGETTUALE

D1) Articolazione e contenuti del progetto

D2) Linee metodologiche - Utilizzazione di materiali didattici e risorse tecnologiche

D3) Modalità di valutazione dell’apprendimento

D4) Modalità di monitoraggio e di valutazione del processo

D5) Modalità di informazione e pubblicizzazione

D6) Risorse umane

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COERENZA DEL PERCORSO PROGETTUALE

D7) Elementi qualitativi del progetto

D7 - 1) Elementi di qualificazione interni al progetto

D7 – 2) Elementi di priorità

D 8) Integrazione con le attività e le valutazioni istituzionali