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1 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER H 355 03.02.06 AM 1. IMPIEGO Il contatore "universale" IET 7183 (o IET 7143), in abbinamento ad un contatore volumetrico, è in grado di calcolare l' energia termica e/o frigorifera utilizzata in impianti di riscaldamento e/o condizionamento. Per mezzo del Bus di comunicazione C-Bus è in grado di essere connesso in modo locale o telematico a un PC per letture sul posto o remote. 2. FUNZIONI PRINCIPALI – CONTEGGIO ENERGIA TERMICA E FRIGORIFERA : il contatore volumetrico invia gli impulsi relativi alla misura del volume di acqua del fluido vettore delle calorie e/o frigorie, mentre le sonde di mandata e ritorno impianto inviano i valori di temperatura; l'unità elebora questi dati e calcola in ogni momento l'energia relativa, la integra e la memorizza. – RILANCIO IMPULSI DI ENERGIA E DI VOLUME : l'unità è prevista di due uscite optoisolate; ognuna genera un impulso ogni volta che viene totalizzata una certa quantità di energia misurata e di volume di acqua passato. L'unità di misura di volume e di energia dipendono dalla portata nominale del contatore volumetrico. – ALIMENTAZIONE : i due modelli sono normalmente alimentati uno a 230 e l'altro a 24 V ~; è incorporata una batteria che garantisce l'alimentazione nel caso di mancanza temporanea di tensione. La capacità della batteria garantisce il funzionamento per circa tre anni di mancanza rete. – MEMORIA DEI DATI : tutti i dati fondamentali sono registrati in duplici copie fisicamente separate; una logica di sicurezza permette di proteggere questi dati da qualunque condizione critica, e ripristinare i dati originali. – RACCOLTA DATI (LOGGER) : tutti i consumi vengono memorizzati ogni settimana per 52 settimane, che rappre- sentano un'intera stagione annuale di riscaldamento e condizionamento. Ogni settimana inoltre viene registrato anche il picco (settimanale), della portata e della potenza elaborati su intervallo di tempo prefissabile. – ALLARMISTICA : l'unità elabora 10 diversi tipi di allarme, che generano un'uscita per usi locali o remoti; gli allarmi vengono registrati nel DATA LOGGER con il tipo e l' istante di evento. – ELABORAZIONI AGGIUNTIVE : l'unità elabora in ogni istante la portata del fluido vettore e la potenza istantanea del sistema. Presenta inoltre tutti i dati utili per l'utilizzatore normale, e dati di configurazione per il tecnico. – TELECOMANDO : l'unità è dotata di un Telecomando in uscita, attuabile mediante Telegestione; l'uso più comune è lo spegnimento dell'impianto di riscaldamento (es. : chiusura valvola di zona) per l'utente moroso. 3. SONDE DI TEMPERATURA IET 7183 e IET 7143 sono corredati da due sonde di temperatura tipo Pt 1000 calibrate in coppia, con cavetto elettrico di collegamento lungo 3 m circa. Nel caso sia indispensabile prolungarlo vedi paragrafo 10.1 a pagina 5. Le due sonde vanno inserite in due pozzetti, con diverse lunghezze in base all'applicazione. I due pozzetti non sono compresi nelle due unità e devono perciò essere ordinati a parte, nelle diverse misure necessarie. IET 7183 (230 V ~) IET 7143 (24 V ~) CONTATORE DI ENERGIA TERMICA E FRIGORIFERA CON EMETTITORE IMPULSI ENERGIA E VOLUME Secondo Norme UNI EN 1434 • Contabilizzazione automatica di energia : – consumi di energia termica (riscaldamento) e/o frigorifera (condizionamento); • Rilanci per impulsi energia e volume: – due uscite optoisolate per unità di energia e volume • Contatore volumetrico : – tutti i tipi di contatore meccanico o elettronico (es. : ultrasuoni) • Sistema di comunicazione già incorporato : – C-Bus per Telegestione via modem o gestione locale via PC • N. 1 telecomando in uscita – attuazione Telecomando via Telegestioine • Installazione sulla tubazione o su quadro con rotaia DIN • Alimentazione : IET 7183 = 230 V ~ ; IET 7143 = 24 V ~ – batteria incorporata per alimentazione in caso di mancanza rete USO RAPIDO DEL MANUALE : – INSTALLAZIONE E SCHEMA ELETTRICO : PARAGRAFI 8, 9 E 10 – COLLAUDO COLLEGAMENTI : PARAGRAFO 19 – CLASSE DI PRECISIONE DEL SISTEMA : PARAGRAFO 14 – LETTURA SEMPLIFICATA DELL'UNITA' : PARAGRAFO 15 – LETTURA COMPLETA : PARAGRAFO 20 – TARATURA PARAMETRI FISCALI : PARAGRAFO 18 BUS C

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1Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER

H 35503.02.06 AM

1. IMPIEGOIl contatore "universale" IET 7183 (o IET 7143), in abbinamento ad un contatore volumetrico, è in grado di calcolare l' energia termica e/o frigorifera utilizzata in impianti di riscaldamento e/o condizionamento. Per mezzo del Bus di comunicazione C-Bus è in grado di essere connesso in modo locale o telematico a un PC per letture sul posto o remote.

2. FUNZIONI PRINCIPALI– CONTEGGIO ENERGIA TERMICA E FRIGORIFERA : il contatore volumetrico invia gli impulsi relativi alla misura

del volume di acqua del fluido vettore delle calorie e/o frigorie, mentre le sonde di mandata e ritorno impianto inviano i valori di temperatura; l'unità elebora questi dati e calcola in ogni momento l'energia relativa, la integra e la memorizza.

– RILANCIO IMPULSI DI ENERGIA E DI VOLUME : l'unità è prevista di due uscite optoisolate; ognuna genera un impulso ogni volta che viene totalizzata una certa quantità di energia misurata e di volume di acqua passato.

L'unità di misura di volume e di energia dipendono dalla portata nominale del contatore volumetrico.– ALIMENTAZIONE : i due modelli sono normalmente alimentati uno a 230 e l'altro a 24 V ~; è incorporata una

batteria che garantisce l'alimentazione nel caso di mancanza temporanea di tensione. La capacità della batteria garantisce il funzionamento per circa tre anni di mancanza rete.

– MEMORIA DEI DATI : tutti i dati fondamentali sono registrati in duplici copie fisicamente separate; una logica di sicurezza permette di proteggere questi dati da qualunque condizione critica, e ripristinare i dati originali.

– RACCOLTA DATI (LOGGER) : tutti i consumi vengono memorizzati ogni settimana per 52 settimane, che rappre-sentano un'intera stagione annuale di riscaldamento e condizionamento. Ogni settimana inoltre viene registrato anche il picco (settimanale), della portata e della potenza elaborati su intervallo di tempo prefissabile.

– ALLARMISTICA : l'unità elabora 10 diversi tipi di allarme, che generano un'uscita per usi locali o remoti; gli allarmi vengono registrati nel DATA LOGGER con il tipo e l' istante di evento.

– ELABORAZIONI AGGIUNTIVE : l'unità elabora in ogni istante la portata del fluido vettore e la potenza istantanea del sistema. Presenta inoltre tutti i dati utili per l'utilizzatore normale, e dati di configurazione per il tecnico.

– TELECOMANDO : l'unità è dotata di un Telecomando in uscita, attuabile mediante Telegestione; l'uso più comune è lo spegnimento dell'impianto di riscaldamento (es. : chiusura valvola di zona) per l'utente moroso.

3. SONDE DI TEMPERATURAIET 7183 e IET 7143 sono corredati da due sonde di temperatura tipo Pt 1000 calibrate in coppia, con cavetto elettrico di collegamento lungo 3 m circa. Nel caso sia indispensabile prolungarlo vedi paragrafo 10.1 a pagina 5. Le due sonde vanno inserite in due pozzetti, con diverse lunghezze in base all'applicazione. I due pozzetti non sono compresi nelle due unità e devono perciò essere ordinati a parte, nelle diverse misure necessarie.

IET 7183 (230 V ~) IET 7143 (24 V ~)

CONTATORE DI ENERGIA TERMICA E FRIGORIFERACON EMETTITORE IMPULSI ENERGIA E VOLUMESecondo Norme UNI EN 1434

• Contabilizzazione automatica di energia :– consumi di energia termica (riscaldamento) e/o frigorifera (condizionamento);

• Rilanci per impulsi energia e volume:– due uscite optoisolate per unità di energia e volume

• Contatore volumetrico :– tutti i tipi di contatore meccanico o elettronico (es. : ultrasuoni)

• Sistema di comunicazione già incorporato :– C-Bus per Telegestione via modem o gestione locale via PC

• N. 1 telecomando in uscita– attuazione Telecomando via Telegestioine

• Installazione sulla tubazione o su quadro con rotaia DIN • Alimentazione : IET 7183 = 230 V ~ ; IET 7143 = 24 V ~

– batteria incorporata per alimentazione in caso di mancanza rete

USO RAPIDO DEL MANUALE :– INSTALLAZIONE E SCHEMA ELETTRICO : PARAGRAFI 8, 9 E 10– COLLAUDO COLLEGAMENTI : PARAGRAFO 19– CLASSE DI PRECISIONE DEL SISTEMA : PARAGRAFO 14– LETTURA SEMPLIFICATA DELL'UNITA' : PARAGRAFO 15– LETTURA COMPLETA : PARAGRAFO 20– TARATURA PARAMETRI FISCALI : PARAGRAFO 18

BUSC

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2 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER

INTEGRATORE ENERGIA

7183COSTER

RAF ˚cRISC ˚CM

IET

S21R

BU

4. DATI TECNICI GENERALIAlimentazione : IET 7143 24 V~; + 10% – 15%IET 7183 230 V~; + 10% – 15%Assorbimento 0,35 VABatteria tampone al litio 3,6 V - 2AhAutonomia senza alimentazione 3 - 5 anniContenitore Modulare DIN 6EProtezione contenitore IP 54Base + calotta ABSDisplay LCDContatori volumetrici per riscaldam./condizionamento :

vedi paragrafi 10.2 e 10.3 pagina 5Potenza massima misurabile 30.000 KwPortata max. misurabile 2.000 m3/hCampo temperature 0...170 °CCampo differenziale di temperatura 3...150 °CUscite energia e volume vedi paragrafo 10.5 e 10.6Classe di precisione = 2 vedi paragrafo 14 pagina 7Uscita rilancio allarme 24 V - 50 mA maxUmidità ambiente classe F DIN 40040Prova di vibrazione con 2g (DIN 40 046)

Classe di precisione 2 (vedi paragrafo 14)Classe ambientale A Temperatura ambiente : - funzionamento 5 ÷ 55 °C- immagazzinaggio – 25 ÷ + 60 °CNorme di costruzione CEIDimensioni 106 x 119 x 56 mmPeso 0,4 kg2 Sonde a corredo : Tipo Pt 1000Errore massimo assoluto +/–0,5 °CErrore massimo differenziale +/– 0,05 °CCampo di misura 0...150 °CSezione cavo 2 x 0,5 mm2Lunghezza cavo 3 mAccessori essenziali: Coppia di pozzetti per sonde (ottone o inox) GIS ...- filetto 1/2"- profondità 2 misure: 25 e 45 mmNorme : Norma specifica per il contatore UNI EN 1434Immunità ai disturbi elettrci e RF CEI EN 61000

5. DIMENSIONI DI INGOMBRO E PANNELLO FRONTALE

6. MONTAGGIO CONTATORE SU TUBO O A PARETE

123

3

4

5

6

621

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1 – Display; nel display sono inserite delle frecce per individuare i dati in quel momento presentati

2 – Pulsante avanzamento delle pagine 3 – Pulsante di deviazione avanzamento menù ("scambio") e incremento

parametri modificabili4 – Indicatori delle pagine in quel momento visualizzate

1 – Calotta di protezione2 – Base e supporto con trasformatore, componenti e morsettiere 3 – Viti di fissaggio calotta - base4 – Ganci di bloccaggio profilato DIN5 – Leva di sgancio profilato DIN6 – "Orecchie" forate per i sigilli

1 – Piastra universale di fissaggio 2 – Fascette da passare nelle cave della piastra e fissare intorno al

tubo 3 – Basetta del contatore, mostrata senza il circuito stampato, da inne-

stare sulla piastra.4 – Vite di bloccaggio basetta sulla piastra; questa vite è alloggiata

vicino al foro (5)

2

1

3

5

4

1

6

3

5

4

5 – Foro di passaggio per la vite, da sfondare con il cacciavite. Il foro è chiuso da un piccolo spessore di plastica per garantire la

tenuta IP 54. Serrare a fondo la vite.6 – Viti per il fissaggio della piastra a muro

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119

35

50,5 5

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3Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER

A OTTONE

25 GIS 025

45 GIS 045

7. SONDE DI TEMPERATURA E RELATIVI POZZETTI

7.1 Raccomandazioni molto importanti per la corretta installazione delle sonde– Le sonde vanno infilate nel pozzetto e spinte fino in fondo, per essere sicuri che sentano la temperatura del fluido :

se le sonde restano a metà pozzetto possono rilevare una temperatura parzialmente errata. La parte sensibile della sonda è l'estremità del cilindretto metallico.

– La sonda può essere sigillata per evitare manomissioni; serrare la vite del sigillo a mano e far passare il filo del sigillo attraverso il foro e la scanalatura dell'esagono.

7.2 Pozzetti (non compresi nella fornitura del contatore)I pozzetti possono essere di diversi modelli, misure e materiali, in dipendenza del tipo di applicazione.

POZZETTI STANDARD IN OTTONE (vengono forniti in coppia) :

Questi pozzetti sono imballati in coppia.

Sono disponibili altri pozzetti con differenti pro-fondità, per qualunque diametro di tubo.Vedi capitolo sonde e pozzetti del catalogo

Mis. A B Modello

1/2" 45 56 ART 015

3/4" 45 56 ART 020

1" 42 62 ART 025

Ogni voce rappresenta una coppia di pozzetti, e di manicotti a T per le sonde di mandata e ritorno.

1

2

3

1 – Passacavo per l'uscita del filo della sonda2 – Vite zigrinata e forata per il bloccaggio del filo della sonda (stingere solo manualmente)3 – Il filo del sigillo va infilato nel foro della vite zigrinata e tirato lungo la scanalatura; infine va piombato

1 – Vite zigrinata e forata per il bloccaggio del filo della sonda (stingere solo manualmente)2 – Il filo del sigillo va infilato nel foro della vite zigrinata e tirato lungo la scanalatura; infine va piombato

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POZZETTI SU MANICOTTI A "T" IN OTTONE (vengono forniti in coppia)

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H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER8. UBICAZIONE E INSTALLAZIONE APPARECCHIATURE

L'apparecchio deve essere ubicato in ambienti asciutti, rispettando le condizioni ambiente ammesse come da "Dati Tecnici". Deve essere inserito in impianti elettrici realizzati in accordo con gli standard IEC 79-14 (CEI EN 60079-14) e posizionato in un'area non pericolosa secondo gli standard IEC 79-10 (CEI EN 60079-14), in cui non si prevede una atmosfera esplosiva per la presenza di gas in quantità tale da richiedere provvedimenti particolari per la realiz-zazione, l'installazione e l'impiego delle costruzioni elettriche.Può essere installato a fondo quadro su profilato DIN, in quadri modulari DIN oppure direttamente connesso a un tubo con gli accessori a corredo : garantirsi che il tubo sia coimbentato oppure che non raggiunga temperature maggiori di 40 °C, nè inferiori alla temperatura ambiente (raffreddamento), per evitare la condensa.

9. COLLEGAMENTI ELETTRICIProcedere come segue :• Separare la base dall'unità • Montare la base sul profilato DIN o altro e controllare che i ganci (5.4 e 5.5) la blocchino correttamente• Eseguire i collegamenti elettrici come da schema rispettando le normative vigenti e usando conduttori da :

– 0,75 mm2 per la tensione di alimentazione; il diametro totale del cavo deve essere inferiore a 7 mm per attra-versare il passacavo in gomma e garantire la tenuta

– 0,35 mm2 per le sonde o per qualunque altro ingresso o uscita; diametro totale del cavo inferiore a 5 mm.Le sonde sono già fornite di questo tipo di cavo nella lunghezza di 3 m; per lunghezze maggiori vedere il paragrafo 10.1.

• Se l'alimentazione è a 24 V~ (IET 7143) ATTENZIONE : l'alimentazione a 24 Volt può essere critica se si usano trasformatori 230/24 Volt di bassa qualità. Il trasformatore deve garantire che la tensione non salga oltre i 24 Volt + 10% anche quando viene usato a vuoto : l'assorbimento dell'unità elettronica è così basso, che non carica praticamente il trasformatore.

• Programmazione dei ponticelli P1, P2 e P3 della basetta.Sulla basetta sono montati 3 ponticelli che vanno programmati al momento dell'installazione e cablaggio dell'unità.I ponticelli sono 3 : P1, P2 e P3.

– PONTICELLO P1 : serve per connettere la batteria al circuito; durante la fase di immagazzinamento la batteria è staccata attraverso questo ponticello per evitare di scaricarla qualora il tempo fosse lungo.

– PONTICELLO P2 : serve per programmare l'uscita G (alimentazione sensori ultrasuoni o simili) fra 3,6 e 5 Volt. Vedi schema elettrico paragrafo 10, uscita G.– PONTICELLO P3 : serve per programmare l'uscita impulsiva del volume che può essere o perfettamente uguale

all'uscita impulsiva del contatore volumetrico o con unità di misura già elaborata da IET 71..

• Inserire la tensione di alimentazione e controllarne la presenza ai morsetti L e N.• Togliere tensione, rimontare la calotta sulla base /morsettiera e ridare eventualmente tensione.• Dopo queste operazioni l'apparecchiatura è operante, anche senza alimentazione esterna, poichè è alimentata

a batteria.

ATTENZIONE : Il display, anche in presenza di alimentazione, potrebbe non illuminarsi subito. Se dovesse succedere, premere il tasto –> o attendere che entro un tempo massimo pari ad 1 minuto, il display si accenda automaticamente.

Le successive operazioni sono :– Impostazione dell'ora e della data dell'orologio (paragrafo 17.2 - M.8.2 e seguenti pag. 13) : è utile eseguire, in

questa fase, questa operazione per mettere in funzione l'orologio, poichè dopo circa 24 ore che il frutto è rimasto separato dalla base, la riserva di carica dell'orologio si esaurisce. Quando il frutto è inserito sulla basetta l'orologio viene alimentato dalla batteria che lo fa funzionare per anni, anche senza l'alimentazione di rete.

– Eventuale taratura di parametri fiscali e impostazione allarmi : se l'unità non è già stata tarata prima dell'in-stallazione è necessario farlo seguendo il paragrafo 18 pag. 14.

• Terminate tutte le verifiche, fissare la calotta con le 4 viti a corredo (figura 5.3) e mettere i sigilli nelle apposite "orecchiette" (figura 5.6)

– PONTICELLO P1 = Batteria non connessa (condizione di fabbrica)

= Batteria connessa (condizione di funzionamento)

– PONTICELLO P2

= Uscita G a 3,6 Volt

= Uscita G a 5 Volt

– PONTICELLO P3

= Uscita impulsi di volume elaborati in unità di misura standard da IET 71... (modalità INDIRETTA)

= Uscita impulsi di volume uguali a quelli emessi dal contatore volumetrico (condizione di fabbrica modalità DIRETTA)

BATTERIA +P1

P2 P3

TRASFO

RMATORE

MORSETTIERA SEGNALI

ALIMENT.

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5Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER L - N = Linea e neutro dell'alimentazione, a 230 oppure 24 V 50Hz,

in funzione del modello A = Uscita che si chiude in presenza di qualunque tipo di allarme. Questa stessa uscita è utilizzabile anche come Telecomando (dall'aggiornamento C1) L'uscita è di tipo Open Collector (optoisolata) A+ = positivo dell'Open Collector A0 = negativo dell'Open Collector CE = Uscita degli impulsi di energia. Questa uscita è di tipo Open Collector (optoisolata) E+ = positivo dell'Open Collector E0 = negativo dell'Open Collector CV = Uscita degli impulsi di volume. Questa uscita è di tipo Open Collector (optoisolata) V+ = positivo dell'Open Collector V0 = negativo dell'Open Collector BW = Lanciaimpulsi contatore volumetrico (meccanico, magnetico o simili) fluido vettore riscaldamento/raffreddamento U = In alternativa a BW = collegamento con contatore volumetrico a ultrasuoni con uscita tipo "BURST" oppure modulazione di frequenza

G = alimentazione sensori a ultrasuoni o simili : 3,6 V oppure 5 V selezionabile (vedi ponticello P2, paragrafo 9) BW = Ingresso impulsi (BURST o modulazione di frequenza) M = 0 Volt

BM = Sonda di temperatura di mandata (Pt 1000) BR = Sonda di temperatura di ritorno (Pt 1000) C-Bus = Bus di comunicazione locale o remota

10. SCHEMA ELETTRICO

10.1 Prolungamento delle sonde di temperaturaLe sonde di temperatura vengono fornite con un cavo lungo 3 metri; se questa lunghezza non fosse sufficiente il cavo può essere prolungato in questo modo :– usare cavi di prolunga (a due conduttori) di 0,35 mm2 di sezione; il diametro totale del cavo non deve superare i 5

mm altrimenti non passa attraverso il passacavo di gomma, che garantisce la tenuta.– i due prolungamenti per le due sonde devono avere la stessa lunghezza– usare morsetti che garantiscano una connessione a bassa resistenza di contatto, e serrare bene le viti.– non superare i 10 metri di prolunga per non pregiudicare la precisione di misura e per restare entro quanto le norme

prescrivono (vedi paragrafo 11).– per lunghezze maggiori di 10 metri, i cavi devono essere protetti e non correre assieme ad altri; in questi casi è

comunque bene contattare i tecnici COSTER.

10.2 Contatore volumetrico con lanciaimpulsi "litri per impulso" (meccanici, magnetici o simili)Questo tipo di contatore ha come uscita degli impulsi, ognuno dei quali rappresenta un certo numero di litri : litri per impulso; ad esempio i contatori meccanici (lanciaimpulso mediante contatto pulito) e i contatori magnetici (lancia impulsi a "open collector" o simili). Tempo minimo contatto chiuso del lancia impulsi : 200 msecondi.Tempo minimo contatto aperto del lancia impulsi : 800 msecondi.Velocità massima di conteggio : 1 impulso al secondo.Normalmente il contatore ha già un cavetto a 2 fili della lunghezza di 3 metri.Per il collegamento elettrico rispettare queste raccomandazioni:– fino a 3 metri, è sufficiente collegarlo direttamente alla morsettiera.– oltre i 3 metri, prolungarlo con cavetto schermato (2 fili + schermo) fino ad un massimo di 30 metri, colle-

gando lo schermo solo al punto M della morsettiera.– nei casi dubbi o di installazioni già esistenti, che escono da queste raccomandazioni, contattare i tecnici COSTER per trovare soluzioni che non richiedano il rifacimento dei cablaggi.E' raccomandabile, evitare che il cablaggio dei contatori viaggi con i cavi di rete (230 Volt); usare canaline diverse.

10.3 Contatore volumetrico con lanciaimpulsi "impulsi per litro" (BURST per volumetrici ad ultrasuoni)Questo tipo di contatore ha come uscita degli impulsi; per ogni litro passato viene emesso un certo numero di impulsi : impulsi per litro; ad esempio i contatori volumetrici a ultrasuoni. – contatore a ultrasuoni COSTER KSG... / KSF... con uscita impulsi per litro. Questo contatore ha già un'uscita

correttamente accoppiabile con l'ingresso e perciò il cavetto da 3 metri, può essere prolungato fino a 30 metri senza problemi; oltre contattare i tecnici COSTER.

E' comunque sempre raccomandabile non far correre il cavo vicino ai cavi di rete (230 Volt).– contatori a ultrasuoni di altre case produttrici: generalmente IET 71.. è compatibile con tutti i volumetrici più

usati. Per essere sicuri della compatibilità contattare i tecnici COSTER. Le caratteristiche elettriche dell' ingresso di IET 71.. sono :

Tempo minimo dell'impulso : 1 msecondo.Tempo minimo fra 2 impulsi : 18 msecondi con uscita contatore in alta impedenza (es. : Open Collector)

5 msecondi con uscita contatore in bassa impedenzaSe il volumetrico ha queste caratteristiche è perfettamente compatibile.

I numeri sopra i simboli sono quelli che la norma prevede, secondo gli standard internazionali

ATTENZIONE : l'alimentazione a 24 Volt può essere critica se si usano trasformatori 230/24 Volt di bassa qualità.Il trasformatore deve garantire che la tensione non salga oltre i 24 Volt + 10% anche quando viene usato a vuoto : l'assorbimento dell'unità elettronica è così basso, che non carica praticamente il trasformatore.

PER IL COLLEGAMENTO DELLE SONDE E DEI CONTATORI VOLUMETRICI LEGGERE ATTENTAMENTE I PROSSIMI 3 SOTTOPARAGRAFI

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6 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER

11. IMMUNITA' AI DISTURBI ELETTRICI E ALLA RADIO FREQUENZAPoichè il contatore contiene una memoria storica dei consumi dal momento dell'installazione, esso è stato proget-tato per ottenere la massima sicurezza dei dati contenuti in questa memoria, anche in presenza di disturbi elettrici e alla radiofrequenza.La norma CEI EN 61000, con tutti gli ultimi aggiornamenti, è stata presa come base delle prove.Una descrizione dettagliata di tutte queste prove è illustrata a pagina 4 del documento CET 2, che può essere richiesto a COSTER.In base alle prove precedenti il contatore risulta di Classe A, la massima prevista dalle norme.La Classe A non prevede particolari cure nella stesura dei cavi necessari per l'installazione dell'apparecchiatura;Si raccomanda comunque una certa cura che va tutta a vantaggio di un'ulteriore sicurezza .Protezione dei dati : al paragrafo 16.8 di pagina 10 è descritta la metodologia per proteggere i dati.Anche se l'apparecciatura subisse danni irreversibili intenzionali o meno, le memorie mantengono sempre i dati regi-strati; questi dati possono essere recuperati da COSTER con un' operazione fattibile presso i propri laboratori.

12. ETICHETTATURA DEI CONTATORII contatori sono etichettati secondo quanto richiede la norma UNI EN 1434.Poichè l'unità è universale, essa può essere collegata ad un contatore volumetrico di qualunque tipo e dimensione e conseguentemente tarata; l'etichetta porta lo spazio per poter scrivere dove è montato il contatore volumetrico (mandata o ritorno) e il tipo/peso dell'uscita del contatore volumetrico stesso.Questi dati appaiono anche sul display, una volta che sia stato fatto l'accoppiamento dell'unità ai contatori volume-trici; questo fa fede anche se l'etichetta fosse sbagliata, poichè i dati di accoppiamento sono memorizzati nell'unità e sono sotto sigillo.

Nota : gli impulsi registrati vengono rilanciati dopo un tempo massimo di 15 minuti.10.7 Rilancio impulsi di volume elaborati da IET 71... (modalità INDIRETTA)

L'uscita CV lancia un impulso ogni 1 o 10 o 100 o 1000 litri, in dipendenza del peso dell'uscita del contatore volu-metrico e dal tipo di uscita (litri/impulso oppure impulso/litri).Gli impulsi rilanciati hanno una durata di 100 msec. ; in presenza di più di un impulso da rilanciare l'intervallo di tempo fra un impulso e il successivo è di 2 secondi .

Esempio 1 : contatore Woltmann da 60 m3/h, con lanciaimpulsi 1000 litri/impulso. Ogni impulso rilanciato da IET 71.. è = 1000 litri.Esempio 2 : contatore a ultrasuoni da 6 m3/h, con lanciaimpulsi da 10 impulsi ogni litro.Ogni impulso rilanciato da IET 71.. è uguale a 10 litri

uscita contatore uscita contatore volume per impulso litri per impulso (l/i) impulsi per litro (i/l) rilanciato

fino a 1 litro/impulsi da 100 impulsi/litro e oltre 1 litro

oltre 1 e fino a 10 sotto 100 e fino a 10 10 litri

oltre 10 e fino a 100 sotto 10 e fino a 5 100 litri

oltre a 100 sotto a 5 1000 litri

Questo rilancio impulsi è di tipo indiretto poichè non è la copia di quanto emettono i contatori di volume, ma è già il volume elaborato che, attraverso un contatore esterno, può essere misurato in un secondo modo per sicurezza.Nota : gli impulsi registrati vengono rilanciati dopo un tempo massimo di 15 minuti.

10.8 Rilancio impulsi di volume in modalità DIRETTAL'uscita CV rilancia esattamente gli stessi impulsi ricevuti dal contatore volumetrico, nello stesso numero e forma e senza nessuna elaborazione da parte di IET 71.., se non con l'aggiunta dell'isolamento galvanico, per poter avere fili di collegamento più lunghi senza problemi. Questa uscita è utilizzata per poter calcolare la portata istantanea con alta velocità e precisione, senza i ritardi, inevitabilmente introdotti dal microprocessore di IET 71...Esempio di applicazione : limitazione automatica della portata del primario nelle sottostazioni di Teleriscaldamento.

uscita contatore uscita contatore energia per impulso litri per impulso (l/i) impulsi per litro (i/l) rilanciato

fino a 10 litri/impulso da 25 impulsi/litro e oltre 1 Kwatt ora

oltre 10 e fino a 100 sotto 25 fino a 5 10 Kwatt ora

oltre 100 sotto 5 100 Kwatt ora

Esempio 1 : contatore Woltmann da 60 m3/h, con lanciaimpulsi 1000 litri/impulso = 100 Kwatt ora ogni impulso rilanciato da IET 71....Esempio 2 : contatore a ultrasuoni da 6 m3/h, con lanciaimpulsi da 10 impulsi ogni litro = 10 Kwatt ora ogni impulso rilanciato da IET 71....

10.4 Uscita allarme e/o Telecomando (A) (da aggiornamento C1)L'uscita A è optoisolata con Open Collector : massimo 24 Volt – e massimo 50 mA.Questa uscita è compatibile con tutti gli ingressi allarme delle apparecchiature COSTER.

10.5 Lettura locale o remota (Telegestione) dell'apparecchiatura mediante PCIl contatore è dotato di un'uscita standard C-Bus per la lettura locale o remota di tutti i dati e per alcune impostazioni non fiscali.Per la lettura remota si usa il C-Bus secondo gli standard già descritti nella nota generale relativa al C-Bus.Per la lettura locale si deve usare un PC connesso al C-Bus attraverso il cavo convertitore ACB 232 oppure con-nesso all'apposito connettore degli altri amplificatori di C-Bus (NAB 628, PCB 332), con un normalissimo cavo per RS232.

10.6 Rilancio impulsi di energiaL'uscita CE lancia un impulso ogni 1 Kwh oppure 10 Kwh oppure 100 Kwattora, in dipendenza del peso dell'uscita del contatore volumetrico e dal tipo di uscita (litri/impulso oppure impulso/litri).Gli impulsi rilanciati hanno una durata di 100 msec. ; in presenza di più di un impulso da rilanciare l'intervallo di tempo fra un impulso e il successivo è di 2 secondi .

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7Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER

Prima pagina che appare costantemente sull'unità, quando l'alimentazione è presente; quando

l'alimentazione è assente, la pagina appare premendo .E' il conteggio in MWh (eventualmente allineato) totalizzato dal riscaldamento (calorie) ; se il simbolo appare alternato con ALL, significa che è in atto un allarme il cui tipo si vedrà più avanti

Premere

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v v

M.1

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

E' il conteggio in MWh (eventualmente allineato) totalizzato dal condizionamento (frigorie) , se è previsto, altrimenti questa pagina viene saltata.

Premere

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v v

M.2

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

E' la temperatura di mandata dell'impianto

Premere

0 5 1 . 0 5 ° C v

M.3

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

13. PRECISIONE, ACCOPPIAMENTO ED ETICHETTATURA DELLE SONDELa precisione delle sonde è la seguente :ERRORE MASSIMO SULLA MISURA ASSOLUTA DELLA TEMPERATURA = +/– 0,5 °C

Errore ammesso dalla norma = +/– 2 °C

ERRORE MASSIMO SULLA MISURA DIFFERENZIALE DELLA TEMPERATURA = +/– 0,05 °CErrore ammesso dalla norma = +/– 0,11 °C

Le sonde sono etichettate secondo quanto richiede la norma UNI EN 1434.Oltre a quanto richiesto, vi è anche l'indicazione del numero di accoppiamento fra le due sonde, che rende l'errore di misura differenziale delle sonde (da cui dipende in massima parte la precisione del sistema) molto più basso di quanto richiedono le norme, che non impongono l'accoppiamento stesso.Una descrizione dettagliata di tutte le prove relative è illustrata nel documento CSP 2, che può essere richiesto a COSTER.

14. CLASSE DI PRECISIONE DEL SISTEMA INTEGRATORE + SONDELa classe di precisione del sistema integratore + sonde richiesta dalle norme è la numero 2. Per la Classe 2 :

Errore massimo del sistema ammesso dalla norma UNI EN 1434 = +/– 5% con differenza temperatura 3 °C.

Errore massimo per IET 7143 e IET 7183 = +/– 3,1 % con differenza di temperatura 3 °C.

E' da notare che tutti questi errori sono calcolati con un salto termico fra temperatura di mandata e temperatura di ritorno del fluido vettore pari a 3 °C; il salto termico di 3°C è il minimo garantito dal sistema.Con salti termici maggiori l'errore si riduce in maniera quasi proporzionale.Esempio : con un salto termico di 10 °C l'errore del sistema si riduce da +/– 3,1% a +/– 1,3%.

15. OPERAZIONI E TARATURE MINIME INDISPENSABILI, LETTURA SEMPLIFICATA DELL'UNITA'In questo paragrafo vengono descritte le operazioni e le tarature minime assolutamente indispensabili per fare operare correttamente l'unità e la lettura semplificata.

15.1 Operazioni e tarature minime indispensabiliLe operazioni e le tarature descritte i seguito sono le minime che devono essere fatte per mettere in funzione IET 71..– Connessione della batteria : spostare a destra il ponticello P1 (vedi paragrafo 9. COLLEGAMENTI ELETTRICI).– impostazione corretta del valore dei litri per impulso o impulso per litro del volumetrico usato (riscaldamen-

to/raffreddamento); vedi pagine M.2.3 TF, M. 6.3. TF al paragrafi 18.5 e 18.6 .Se non sono correttamente impostati i dati precedenti, il contatore opera in maniera errata.

– Impostazione dell'ora : pagina M.8.2 del paragrafo 17.3.– Impostazione dell'indirizzo C-Bus, se si usa la gestione locale o remota : pagina M.10.1 del paragrafo 17.3.– Lettura completa dell'unità per controllare quanto fatto sopra

15.2 Lettura semplificata dell'unitàIn questo paragrafo viene descritta la lettura semplificata, di tutti i parametri di conteggio per l'uso normale.I decimali delle letture sono dopo il punto : per indicarli con più chiarezza, le norme prevedono che le cifre decimali siano nettamente distinte da quelle intere; per questo scopo le cifre decimali sono evidenziate da trattini.Gli indici a "v" si pongono automaticamente sopra i disegni che indicano con dei simboli il significato delle pagine

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8 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER

Sono i 4 allarmi del primo gruppo (ALL 1), provenienti da difetti di segnali esterni : se non esistono al posto del numero appare –.Allarme 1 = sonda di mandata guasta o scollegata per almeno 1 minutoAllarme 2 = sonda di ritorno guasta o scollegata per almeno 1 minutoAllarme 3 = distacco della parte elettronica dalla base Allarme 4 = allarme assenza portata : questo allarme si attiva quando vi è una differenza di tempe-

ratura superiore ad una certa soglia (impostabile via Telegestione) e non arriva nessun impulso dal contatore volumetrico per un certo tempo (prefissabile via Telegestione)

Premere

Sono i 6 allarmi del secondo gruppo (ALL 2), provenienti da difetti di funzioni interne : se non esistono al posto del numero appare –.Allarme 1 = corruzione di entrambe le memorie (errore irreversibile) apparecchio da ricondizionare

presso COSTERAllarme 2 = corruzione di una delle due memorie : questo errore viene automaticamente corretto e

scompare quando la memoria torna a funzionare correttamente. Tutti i conteggi fonda-mentali non subiscono alcun danno

Allarme 3 = superamento della soglia di portata massima da parte del fluido vettore del riscaldamento e/o raffreddamento, per un certo tempo prefissabile mediante Telegestione

Allarme 4 = superamento delle ore di funzionamento (prefissabili mediante Telegestione) oltre le quali le norme prevedono la ricalibrazione del sistema (normalmente 7 anni)

Allarme 5 = allarme orologio : questo allarme si verifica quando l'orologio incorporato nell'unità presenta ore o data incongruenti.

Allarme 6 = allarme scambio di unità elettronica sulla base : questo allarme si verifica quando per errore si inserisce l'unità elettronica in una base che non è compatibile, perchè di di-verso modello

Premere

In questa pagina si legge l'indirizzo di Telegestione : come modificarlo verrà spiegato in seguito

– – – = di fabbrica l'indirizzo è posto al valore – – – : apparecchiatura non gestita. Per connettere un PC locale o per la Telegestione, impostare l'indirizzo voluto

Premere

Si torna alla prima pagina (M.1), e si può ripetere il ciclo

OSSERVAZIONI :– Gli allarmi GRUPPO ALL1 e ALL 2 appaiono al momento in cui si verificano, e scompaiono quando cessano; la

data e l'ora viene registrata fino a 10 eventi.– La lettura delle temperature viene aggiornata entro qualche secondo.– Tutti i conteggi vengono aggiornati entro qualche secondo.

1 2 3 4 A L L 1 v

M.6

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

1 2 3 4 5 6 A L L 2 v

M.7

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

– – – I N D v

M.8

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

E' la differenza di temperatura fra la mandata e il ritorno; questa differenza sarà positiva nel caso del riscaldamento, e porterà il segno meno nel caso dei condizionamento.

Premere

0 1 1 . 0 3 C – c v

M.5

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

E' la temperatura di ritorno dell'impianto

Premere

0 4 0 . 0 2 ° c v

M.4

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

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9Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER16. FUNZIONI DEL SISTEMA16.1 Misura delle temperature di mandata e ritorno

La misura delle due temperature di mandata e di ritorno, rilevate dalle sonde tipo Pt 1000, è fatta attraverso un sistema che tara automaticamente i dati rilevati dalle sonde, per essere assolutamente indipendenti da tutte le condizioni che possono cambiare durante il tempo.Poichè il calcolo dell'energia è legato alla differenza fra le due temperature, viene esaltata la precisione differen-ziale della misura di temperatura, portandola fino a + /– 0,05 °C (5 centesimi di grado); le due sonde sono fra di loro accoppiate per garantire questa precisione.

16.2 Misura della portata per il fluido vettore riscaldamento e/o raffreddamentoIl metodo è diverso in dipendenza del tipo di impulsi provenienti dal misuratore volumetrico :

– impulso tipo "litri per impulso" : il misuratore volumetrico lancia un impulso quando ha totalizzato un certo numero di litri che l'hanno attraversato; questo numero può essere immesso nell'integratore in fase di taratura.

Questo tipo di misuratore volumetrico comprende : i contatori meccanici a turbina, i contatori magnetici e simili. In questa categoria sono compresi anche alcuni contatori ad ultrasuoni.– impulso tipo "impulsi per litro" : il misuratore volumetrico (generalmente a ultrasuoni) lancia ogni 1-2 secondi

circa un certo numero di impulsi per ogni litro che è passato in quei secondi. Questo metodo è complementare al precedente, ha la stessa precisione, ma ha il vantaggio di dare un'informazione ogni 1-2 secondi che permette di ricostruire più velocemente sia il volume che la portata, per ulteriori elaborazioni.

L'integratore, attraverso questi impulsi, misura i volumi di fluido passato per gli ulteriori calcoli.L'integratore può essere tarato per qualunque tipo di contatore volumetrico dalle misure più piccole a quelle più grandi.

16.3 Calcolo dell'energiaL'energia (misurata in KWh, kilowattora) viene calcolata come prodotto della differenza di temperatura fra mandata e ritorno e la quantità di fluido vettore; questo prodotto viene moltiplicato per un coefficiente che tiene conto della capacità termica dell'acqua e del peso specifico, che varia in base alla temperatura.

KWh = m3 x (Tm - Tr) x K

KWh = energia integrata (contabilizzata)m3 = metri cubi di fluido vettore passati attraverso il contatore(Tm - Tr) = differenza fra la temperatura di mandata e ritorno dell'utilizzatore (impianto o altro) K = coefficiente di capacità termica e peso specifico dell' acqua; per la definizione esatta di questo coefficiente sono

state usate le formule e le tabelle elaborate da D. Stuck & C. contenute nella norma UNI EN 1434.Sul display i conteggi vengono presentati in MWh (1 MWh = 1000 KWh) per comodità di lettura

16.4 Separazione fra energia termica e frigoriferaI contatori IET 7183 / 7143 hanno la capacità di separare l'energia termica (riscaldamento) dall'energia frigorifera (condizionamento); la separazione è fatta guardando il segno della differenza (Tm - Tr) : se la differenza è positiva si sta misurando energia termica (mandata più calda del ritorno), se la differenza è negativa si sta misurando energia frigorifera (temperatura di mandata più fredda della temperatura di ritorno).Il contatore può essere configurato per la contabilizzazione della sola energia termica (impianto di puro riscal-damento) oppure per la contabilizzazione di energia termica e frigorifera (impianto di riscaldamento invernale e condizionamento estivo).– Contatore per pura energia termica : tutta l'energia, con differenza di temperatura maggiore di 0,1 °C, viene ac-

cumulata nel contatore dell'energia termica. I m3 passati vengono sempre accumulati tutti nel relativo contatore. Può capitare, soprattutto in estate o a caldaia spenta ma con pompa in funzione, che la differenza di temperatura

divenga negativa anche se di poco; questo corrisponderebbe in teoria a energia frigorifera; questa energia non viene calcolata mentre la portata è sempre calcolata, per fare in modo tale che l'eventuale contatore esterno di m3, abbia le stesse contabilizzazioni del contatore elettronico.

– Contatore per energia termica e frigorifera : tutta l'energia, con differenza di temperatura maggiore di 0,1 °C, viene accumulata nel contatore dell'energia termica, mentre tutta l'energia con differenza di temperatura inferiore a – 0,1°C (differenza ovviamente negativa) viene accumulata nel contatore di energia frigorifera.

Il fluido vettore viene anch'esso diviso fra parte termica e parte frigorifera : è ovvio che la somma di questi due valori da il totale dei m3 transitati, somma che deve essere pari a quanto indica l'eventuale contatore meccanico.

ATTENZIONE : Via PC locale o Telegestione è possibile disabilitare il conteggio dell'energia frigorifera quando la temperatura di mandata (caso condizionamento) supera un valore tarabile (da 20 a 30 °C).

Questa funzione è descritta al paragrafo 21.2 pagina 20.

16.5 Funzione generale per gli allarmiTutti gli allarmi ALL 1 e ALL 2 sono descritti al paragrafo 15.I contatori IET 7183 / 7143 hanno la capacità di funzionare anche durante gli allarmi, salvo :– ALLARMI 1 e 2 DEL GRUPPO ALL 1 : è la rottura di una delle due sonde. Con questo errore la contabilizzazione di

energia è impossibile e perciò non può essere eseguita, mentre la contabilizzazione del volume del fluido vettore prosegue regolarmente caricando il contatore dei m3 di riscaldamento.

– ALLARME 3 DEL GRUPPO ALL 1 : distacco del frutto (con precedente rottura dei sigilli). Con questo allarme si disabilitano tutti gli altri allarmi, poichè sono ovvi. Anche i conteggi non sono ovviamente possibili.

L'insorgere di qualunque tipo di allarme è segnalato attraverso l' uscita A +, A0 (morsetti 50 e 51), che resta chiusa per tutto il tempo in cui un allarme è presente : questa uscita è compatibile con gli ingressi di allarme di qualunque apparecchiatura COSTER, e perciò può essere gestito come un qualsiasi allarme dell'impianto.

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10 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER16.6 Calcolo della portata del fluido vettore e della potenza istantanea

In base al segnale ricevuto dai contatori volumetrici viene calcolata la portata istantanea in m3/h e la potenza istan-tanea che in quel momento viene fornita all'impianto in Kw.

16.7 Memorizzazione dei conteggi La memorizzazione dei conteggi è fatta in modo da evitare nella maniera più assoluta la perdita dei dati.I conteggi più importanti da memorizzare sono 4, nelle condizioni di massimo uso dell'apparecchiatura.

– ENERGIA LATO RISCALDAMENTO (MWh)– VOLUME LATO RISCALDAMENTO (m3)– ENERGIA LATO RAFFREDDAMENTO (MWh)– VOLUME LATO RAFFREDDAMENTO (m3)

Tutti i quattro conteggi sono memorizzati anche come "conteggi totali" : sono altri quattro valori che rappresentano i conteggi totalizzati dalla nascita dell'apparecchio; sono paragonabili al contachilometri totale di un'automobile.I conteggi totali non sono in alcun modo modificabili, poichè rappresentano valori estremamente fiscali.I conteggi normalmente presentati possono essere allineati come si vedrà nel prossimo paragrafo.Il singolo conteggio è scritto su due memorie separate: qualunque delle due memorie si corrompa, viene automati-camente ripristinata dalla compagna.Solo se entrambe le memorie si corrompessero simultaneamente verrebbero persi i dati : la probabilità che questo accada è praticamente nulla, poichè le due memorie non vengono mai usate nello stesso momento e perchè i livelli di immunità e disturbi elettrici alla radiofrequenza sono il massimo che le norme prescrivono (vedi paragrafo 11).

16.8 Allineamento conteggi L'allineamento di tutti i conteggi serve per equiparare i conteggi di contatori esterni ai conteggi dei contatori dell'ap-parecchiatura, Esempio :

– il contatore viene montato dopo che il contatore volumetrico installato ha totalizzato dei conteggi. Capita normalmente quando si installa prima il contatore volumetrico a turbina, si fa già funzionare l'impianto e il

contatore incomincia ad accumulare il volume passato (m3). L'apparecchiatura IET, al momento della prima installazione e messa in funzione, ha tutti i suoi contatori azzerati

oppure con il contenuto minimo necessario al collaudo. Il conteggio dei m3 del volumetrico differisce perciò dal conteggio degli stessi m3 del contatore elettronico : è possibile allineare i due conteggi.

– il contatore viene montato in sostituzione di un contatore preesistente : anche in questo caso è utile per il cliente avere i conteggi del nuovo contatore che partono dai conteggi già effettuati sul vecchio.

L'operazione di allineamento è ovviamente protetta dal sigillo, poichè un'eventuale alterazione porta a leggere dati diversi. I dati fondamentali comunque sono sempre presenti nel contatore e non possono in nessun modo essere modificati, poichè sono dati fiscali; il prossimo paragrafo descrive meglio questi conteggi.

Nelle memorie vengono registrati i conteggi fondamentali, e i valori di allineamento impostati : in questo modo i veri conteggi sono assolutamente protetti, come pure i valori di allineamento; i conteggi da presentare all'utilizzatore sono i conteggi fondamentali, corretti dai valori di allineamento.Inoltre si memorizzano tutte le date in cui sono avvenuti eventuali allineamenti, per riconoscere errori o manomis-sioni volute.

16.9 Raccolta dati (DATA LOGGER), dei conteggi, dei picchi di potenza e portata e degli errori L'unità elettronica possiede un DATA LOGGER che memorizza 52 settimane di conteggi e di funzionamento : in questo modo si può capire, controllare ed eventualmente interpolare tutti i dati di un anno intero.

– MEMORIZZAZIONE DEI CONTEGGI : ogni settimana (alla mezzanotte circa della domenica) vengono memorizzati i quattro conteggi fondamentali raggiunti fino a quel momento (vedi paragrafo 16.8), con data e giorno.

– MEMORIZZAZIONE DEI PICCHI DI POTENZA E PORTATA: ogni settimana vengono memorizzati i valori della potenza e della portata massimi registrati nella settimana stessa.

La portata massima del fluido vettore viene calcolata sulla media di un certo numero di minuti (scelti via telege-stione), per evitare picchi istantanei non significativi; lo stesso criterio viene seguito per la potenza.

I picchi di potenza sono indifferentemente registrati per il riscaldamento e il raffreddamento, poichè è molto facile capire, in base alla stagione se sono riferiti all'uno o all'altro.

– MEMORIZZAZIONE DEGLI ERRORI (ALLARMI) : ogni tipo di allarme (vedi paragrafo 15) viene registrato sia quando nasce sia quando cessa, con data e ora esatta. Il sistema memorizza fino a 10 di questi eventi, dopo di ciò cancella i più vecchi per far posto ai nuovi.

Tutto quanto si riferisce al DATA LOGGER può essere impostato e letto attraverso il C-BUS di telegestione.

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11Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER16.10 Ore globali di funzionamento

L'unità elettronica è dotata di un contatore che accumula tutte le ore di funzionamento fin dal momento in cui esce dalla produzione; la conoscenza di questo dato è necessaria per conoscere "L'ETA' " dello strumento.Si può impostare il numero delle ore, oltre le quali il sistema dà un allarme (ALLARME n.4 GRUPPO ALL 2).Una volta preso atto di questo allarme e fatte le eventuali verifiche sul sistema, si imposterà un ulteriore periodo per ripetere l'allarme in seguito.Il periodo, espresso in ore, è in generale il numero di anni di funzionamento, oltre il quale le norme prevedono una ricalibrazione del sistema (generalmente da 5 a 7 anni).

16.11 Portata massima fluido vettoreE' possibile impostare un valore di portata massima (m3/h) per il fluido vettore; quando questa soglia viene superata per un certo tempo (standard 1 minuto modificabile via telegestione) nasce l'ALLARME 3 del GRUPPO ALL 2.

16.12 Informazioni ausiliarie per i vari conteggiAi vari conteggi è possibile associare un certo numero di caratteri impostabili e leggibili via telegestione, per una più chiara lettura dei dati

– ENERGIA TERMICA E/O FRIGORIFERA : si possono associare 16 caratteri alfanumerici, che rappresentano l'indicazione dell'utilizzatore (nomi di persone o di impianto).

16.13 OrologioL'unità è fornita di un orologio universale necessario per la contabilizzazione dei tempi e per assegnare ad ogni registrazione del DATA LOGGER ora e data di ogni singolo evento.In caso di mancanza di alimentazione di rete, la batteria del sistema mantiene funzionante l'orologio come tutta l'apparecchiatura; nel caso venga tolto il frutto dalla base l'orologio ha una riserva di carica propria di almeno 24 ore, poichè la batteria per tutto il sistema è installata nella base.

16.14 TelegestioneL'unità è dotata di C-BUS (COSTER - BUS SLAVE) per lettura locale o remota di tutti i dati. Attraverso la telegestione è possibile impostare tutti i parametri salvo quelli fiscali.

– DATI LEGGIBILI E IMPOSTABILI DA C-BUS : tutti i dati elaborati dal sistema, tutte le soglie di allarme, regolazio-ne dell'orologio, tutte le informazioni di cui al paragrafo 16.13; l'azzeramento dei DATA LOGGER degli errori può avvenire con una abilitazione particolare, accessibile solo dietro richiesta fatta ai tecnici COSTER.

– DATI LEGGIBILI E IMPOSTABILI SOLO LOCALMENTE, CON ROTTURA DEL SIGILLO : questi dati sono consi-derati fiscali e perciò non possono legalmente essere toccati, se non da persone abilitate alla rottura e al ripristino del sigillo.

Questi dati sono : tipo, peso e posizione del contatore volumetrico del fluido vettore per il riscaldamento e condi-zionamento, valori degli allineamenti per tutti i conteggi e gli allarmi di portata massima contrattuale e superamento delle ore di funzionamento (REVISIONE).

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12 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER17. LETTURA COMPLETA DELL'UNITA' E IMPOSTAZIONI NON FISCALI

La lettura completa dell'unità parte dalla lettura semplificata già descritta al paragrafo 15 : ad ogni pagina M.1 ... M.10, possono esistere delle sottopagine per leggere ulteriori informazioni, in genere connesse alla pagina di partenza, e impostare alcuni dati senza valore fiscale. Per scorrere le pagine si usa il pulsante = avanzamento pagine, mentre per deviare dal normale avanzamento si usa il pulsante = deviazione dal normale avanzamento pagine, e incremento dei dati da impostare. Il pulsante deviazione deve essere usato tutte le volte che si vuole deviare dalla normale via percorsa dal pulsante avanzamento: funziona un pò come uno scambio ferroviario.Il sottomenù deviato è mostrato dal pulsare degli indici a V sopra gli indicatori di pagina. Per effettuare le modifiche dei dati nei sottomenù premere nuovamente il tasto : si attiva il lampeggio della prima cifra da modificare, premendo ancora il valore incrementa; per passare alla cifra successiva premere il tasto durante il lampeggio. Per uscire direttamente dalla pagina di impostazione, senza proseguire con le modifiche, attendere che cessi il lampeggio (6 secondi) e premere

17.1 Menù conteggi e informazioni varie

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v v

M.1 0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v v

M.2

0 0 4 5 6 7 8 . 9 m 3

v v

M.1.1

Volume contabilizzato per fluido vettore riscaldamentoeventualmente allineato

0 0 0 0 1 . 2 3 4 m 3 / h v v

M.1.2

Portata istantanea fluido vettore riscaldamento e/o raffreddam.

0 0 0 0 2 3 . 4 5 K W v v

M.1.3

Potenza istantanea riscaldamento

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v v

M.1.4

L/IM = uscita contatore vol.litri per impulso. (Max. : 1000 l/i)IM/L = uscita contatore vol.impulsi per litro. (Max. : 1000 i/l)

F L U S S O R I T v v

M.1.5

RIT = contatore volumetricomontato su ritornoMAND = contatore volumetricomontato sulla mandata

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v v

M.1.6

m3/h alternato con PMAX =soglia massima di portata oltrela quale si attiva l'allarme portata mas-sima (Allarme 3 Gruppo ALL 2)

0 0 3 6 6 7 . 8 9 M W h v v

M.1.7

MWh alternato con TOT = conteggio totale energia riscal-damento. Non alterabile

0 0 5 6 6 7 8 . 9 m 3

v v

M.1.8

m3 alternato con TOT = come sopra per il volume.Non alterabile

0 0 4 5 6 7 8 . 9 m 3

v v

M.2.1

Volume contabilizzato per fluido vettore raffreddamentoeventualmente allineato

0 0 0 0 1 . 2 3 4 m 3 / h v v

M.2.2

Portata istantanea fluido vettore riscaldamento e/o raffreddam.

0 0 0 0 2 3 . 4 5 K W v v

M.2.3

Potenza istantanea raffreddamento

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v v

M.2.4

L/IM = uscita contatore vol.litri per impulso. (Max. :1000 l/i)IM/L = uscita contatore vol.impulsi per litro. (Max. : 1000 i/l)

F L U S S O R I T v v

M.2.5

RIT = contatore volumetricomontato su ritornoMAND= contatore volumetricomontato sulla mandata

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v v

M.2.6

m3/h alternato con PMAX = va-lore di soglia massima per la portata per attuare l'allarme por-tata massima(Allarme 3 Gruppo ALL 2)

0 0 3 6 6 7 . 8 9 M W h v v

M.2.7

MWh alternato con TOT = conteggio totale energia raffred-damento. Non alterabile

0 0 5 6 6 7 8 . 9 m 3

v v

M.2.8

m3 alternato con TOT = come sopra per il volume.Non alterabile

Premendo alla fine di ogni colonna si ritorna in te-sta e si può proseguire alla colonna successiva pre-

mendo ancora .Se invece, una volta ritornati in testa alla colonna si

preme , si torna a far scorrere di nuovo la colonna

Ricordare che alle prime pagine M1, M2 si leggono i valori eventualmente allineati, mentre nelle pagine con unità di misura alternata a TOT si leggono i valori totali, dall'inizio della vita del contatore.

I valori di default (di fabbrica), ove presenti, sono in-dicati in grassetto

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU RAF ˚cRISC ˚C

M S21R

BU

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13Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER17.2 Menù temperature

Il menù temperatura di mandata, temperatura di ritorno e differenza fra le due non ha sottomenù.

17.3 Menù allarmi, orologio, data, ora di funzionamento, logger allarmi e varie

1 2 3 4 5 6 A L L 2 v

M.9

– – – I N D v

M.10

Ora attuale in ore, minuti e sec.

1 8 - 2 3 - 1 5 O R A v

M.8.2.1

18 (ore) lampeggia : regolarecon il pulsante

1 8 - 2 3 - 1 5 O R A v

M.8.2.2

23 (min.) lampeggia : regolarecon il pulsante

1 2 3 4 5 6 71 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

M.8.3

Data in giorno - mese - anno

0 0 0 0 0 3 6 9 O R E v

M.8.4

Ore di funzionamento dell'unità dalla nascita (produzione)

0 0 0 4 3 8 0 0 O R E v

M.8.5

ORE alternato con ALL =ore oltre le quali si attua l'allarme revisione (Allarme 4 Gruppo ALL 2)

M.9.2

PROVA DISPLAY = tutti i seg-menti del display si attivano per controllarne la presenza.

1 2 3 4 A L L 1 v

M.8.1

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

ALL 1 alternato con LOGG = presenza nel logger (regi-stratore) degli allarmi col numero indicato : premendo i 2 pulsanti contemporaneamente per almeno 10 secondi si annulla questa indicazione, ma non i dati registrati.

1 2 3 4 5 6 A L L 2 v

M.9.1

ALL 2 alternato con LOGG =presenza nel logger(registratore)degli allarmi col numero indicato : premendo i 2 pulsan-ti contemporaneamente per almeno 10 secondi si annulla questa indicazione, ma non i dati registrati.

I E t 7 3 - C 1 V . X X v

M.9.3

Indica la versione del Software con il conseguente aggiorna-mento C.- C 1 = primo aggiornamento C- V. 03 = versione software 03

0 0 1 I N D v

M.10.1

001 lampeggiante = indirizzo 1In questa pagina si imposta l'indi-rizzo C-Bus dell'unità.Per mantenere l'indirizzo 1 pro-seguire premendo il tasto due volte.Per modificare premere .Tenendo premuto il pulsante, la velocità di avanzamento aumen-ta fino al massimo; lasciando il pulsante, l'indirizzo si arresta togliendo 10 al valore raggiunto in quel momento. Premendo singolarmente impostare il valore corretto, anche se era sfuggito in un primo momento.

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

1 8 - 2 3 - 1 5 O R A v

M.8.2

I valori di default (di fabbrica), ove presenti, sono indi-cati in grassetto

M.8.3.1

1 (giorno della settimana) lampeg-gia : regolare con il pulsante 1 = Lunedì, 7 = domenica

1 1 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

M.8.3.2

19 (data) lampeggia : regolarecon il pulsante

1 1 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

M.8.3.3

07(mese) lampeggia : regolarecon il pulsante

1 1 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

M.8.3.4

04(anno) lampeggia : regolarecon il pulsante

1 1 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

0 5 1 . 0 5 ° C v

M.5

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 4 0 . 0 2 ° c v

M.6

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 1 1 . 0 3 C – c v

M.7

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

1 2 3 4 A L L 1 v

M.8

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU RAF ˚cRISC ˚C

M S21R

BU RAF ˚cRISC ˚C

M S21R

BU

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14 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER18. TARATURA DEI PARAMETRI FISCALI E IMPOSTAZIONI ALLARMI

I parametri fiscali influenzano direttamente i conteggi di tutto il sistema; per modificare questi parametri è necessario aprire i sigilli dell'apparecchiatura (vedi paragrafo 5), e compiere alcune azioni direttamente all'interno dell'unità.I parametri sono :

– TIPO DI USCITA, PESO E POSIZIONE DI INSTALLAZIONE DEL CONTATORE VOLUMETRICO PER IL FLUIDO VETTORE DEL RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO.

– EVENTUALE ALLINEAMENTO DEI 4 CONTEGGI

– SOGLIA DI PORTATA MASSIMA PER IL FLUIDO VETTORE (se si desidera l'allarme realtivo)

– SOGLIA DI SUPERAMENTO ORE DI FUNZIONAMENTO PER REVISIONE E SOSTITUZIONE DELLA BATTERIA

18.1 Dip switches di attuazione per le taratureTogliendo l'unità elettronica e capovolgendola, si vede in basso a destra il dipswitch di impostazione per le tarature

POSIZIONE SINGOLO INTERRUTTORE

levetta in posizione alta, verso l'operatore

levetta in posizione bassa, lontano dall'operatore

18.2 Interruttore numero 4 : "Abilitazione RAFFREDDAMENTO"Con questo interruttore si può decidere se si vuole il conteggio del solo riscaldamento (calorie) oppure il conteggio del riscaldamento (calorie), e contemporaneamente del raffreddamento (frigorie), secondo il paragrafo 16.4.

= CONTEGGIO RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO

= CONTEGGIO DEL SOLO RISCALDAMENTO

18.3 Interruttore numero 7 : scelta per "contatore volumetrico per fluido vettore, riscaldamento e/o raffreddamento fra uscita LITRI PER IMPULSO e IMPULSI PER LITRO"

= LITRI PER IMPULSO : sono tutti i volumetrici a turbina (meccanici), i volumetrici magnetici e simili, e qualche modello dei contatori ad ultrasuoni

= IMPULSI PER LITRO : sono generalmente i volumetrici ad ultrasuoni; non tutti comunque sono di questo tipo, e perciò si consiglia di esaminare le specifiche del volumetrico, per accoppiarlo in maniera corretta all'integratore

Posizione di fabbrica : TUTTI IN BASSO

NON USATONON USATONON USATO

Abilitazione RAFFREDDAMENTO

NON USATONON USATO

Tipo uscita VOLUMETRICO fluido vettoreLitri per impulso - impulsi per litro

Menù normale o di taratura fiscale

VISTA DALL'ALTO (con unità capovolta)

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15Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER18.4 Interruttore numero 8 : scelta fra "menù di uso normale" e "menù per le tarature fiscali"

Con questo interruttore si può entrare nel menù per le tarature fiscali

= MENU' NORMALE OPERATIVO : è il menù dell'uso normale dell'unità, che non consente la mo-difica di dati fiscali.

= MENU' IMPOSTAZIONE DATI FISCALI con questo menù si può entrare a modificare tutti i dati prima descritti come fiscali : alla fine della taratura di questi dati è necessario ripassare al menù normale per poter far funzionare correttamente l'unità e proteggere i dati fiscali impostati

Una volta scelto il MENU' IMPOSTAZIONE DATI FISCALI, reinserire l'apparecchiatura sulla base e tenere premuti

contemporaneamente i due pulsanti e per almeno 10 secondi; così si entra nel menù per le tarature fiscali.

18.5 TARATURE FISCALI LATO RISCALDAMENTO

MWh alternato con TOT =conteggio totale energia riscaldamento

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.1.1 TF

MWh alternato con ALLI =conteggio allineato

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

0 7 8 9 3 1 2 . 3 m 3

v

M.2.1 TF

m3 alternato con ALLI =conteggio allineato

m3 alternato con TOT =conteggio totale volume riscaldamento

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.1.1.1........M.1.1.8 TF

Le cifre lampeggiano una ad

una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore alli-neato che si desidera.

0 7 8 9 3 1 . 2 3 m 3 v

M.2.1.1........M.2.1.8 TF

Le cifre lampeggiano una ad

una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore alli-neato che si desidera.

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v

M.2.2 TF

m3/h alternato con PMAX =soglia di allarme per la portata massima. (Max 2000 m3/h)

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v

M.2.2.1........M.2.2.7 TF

Le cifre lampeggiano una ad

una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore della portata massima di soglia

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v

M.2.3 TF

L/IM = valore dei litri per impulso ricevuti dal volume-trico, se è L/IM.IM/L = valore degli impulsi per litro se l'uscita del volu-metrico è IM/L. Max 1000 litri

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v

M.2.3.1........M.2.3.6 TF

Le cifre lampeggiano una ad

una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore della uscita del volumetrico

F L U S S O R I T v

M.2.4 TF

RIT = il volumetrico è mon-tato sul ritornoMAND = il volumetrico è montato sulla mandata

F L U S S O R I T v

M.2.4 .1...... M.2.4 .2 TF

Con scegliere RIT o MAND

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

ATTENZIONE! IMPORTANTE !

PROTEZIONE DEI DATI FISCALI :

Quando si è entrati nel "MENU' IMPOSTAZIONE DATI FISCA-LI" (levetta dell' interruttore 8 alta) si può accedere alla mo-difica di questi dati tenendo premuti per almeno 10 secondi i 2 pulsanti (come visto sopra).Se non si usano i pulsanti per almeno 15 minuti si esce dal menù, tornando alla prima pagina (M.1) del menù normale.Per rientrare nel menù taratura è necessario ristaccare il frutto dalla base, reinserirlo e premere nuovamente i due pulsanti per 10 secondi.

Una volta finite le impostazioni fiscali è necessario rimettere l'interruttore numero 8 nella posizione di "MENU' NORMALE OPERATIVO" (levetta bassa), reinserire il frutto sulla base e ripristinare i sigilli, per evitare manomissioni al contatore.

Le operazioni prima descritte servono per proteggere i dati fiscali anche quando l'operatore dimentica il dip switch nu-mero 8 in posizione alta. Dopo 15 minuti dalla fine della taratura fiscale, anche se l'operatore reinserisce il frutto e rimette i sigilli dimenticando di abbassare il dip switch 8, tutti i dati fiscali sono comunque protetti, e per modificarli è necessario rompere i sigilli per estrarre e reinserire il frutto sulla base.

I valori di default (di fabbrica), ove presenti, sono indi-cati in grassetto

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.1 TF

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 7 8 9 3 1 2 . 3 m 3 v

M.2 TF

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

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16 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER

MWh alternato con TOT =conteggio totale energia raffreddamento

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.5.1 TF

MWh alternato con ALLI =conteggio allineato

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.5.1.1........M.5.1.8 TF

Le cifre lampeggiano una ad

una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore alli-neato che si desidera.

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

0 7 8 9 3 1 2 . 3 m 3

v

M.6.1 TF

m3 alternato con ALLI =conteggio allineato

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v

M.6.2 TF

m3/h alternato con PMAX =soglia di allarme per la portata massima

0 2 0 0 0 . 0 0 0 m 3 / h v

M.6.2.1........M.6.2.7 TF

Le cifre lampeggiano una ad una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore della portata massima di soglia.Se non si desidera questo allar-me alzare la soglia ad un valore che non venga mai raggiunto dalla portata dell'impianto.(P. Max = 2000 m3/h)

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v

M.6.3 TF

L/IM = valore dei litri per impulso ricevuti dal volume-trico, se è L/IM.IM/L = valore degli impulsi per litro se l'uscita del volu-metrico è IM/L

0 0 0 1 0 0 . 0 0 L / I M v

M.6.3.1........M.6.3.6 TF

Le cifre lampeggiano una ad una (avanzano con e si modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore della uscita del volumetrico.(Max 1000 litri.)

F L U S S O R I T v

M.6.4 TF

RIT = il volumetrico è mon-tato sul ritornoMAND = il volumetrico è montato sulla mandata

F L U S S O R I T v

M.6.4 .1...... M.6.4 .2 TF

Con scegl iere RIT o MAND

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

18.6 TARATURE FISCALI LATO RAFFREDDAMENTO E IMPOSTAZIONE ALLARMI

OSSERVAZIONE : Le pagine relative alla taratura del contatore volumetri-co sono ripetute anche nel lato raf-freddamento, per comodità d'uso. Le operazioni di taratura possono essere eseguite indifferentemente sul lato ri-scaldamento e/o raffreddamento.

Le cifre lampeggiano una ad una (avanzano con e si

modificano con ).Proseguire fino a che il numero impostato è pari al valore alli-neato che si desidera.

0 7 8 9 3 1 2 . 3 m 3 v

M.6.1.1........M.6.1.8 TF

I valori di default (di fabbrica), ove presenti, sono indicati in grassetto

Le cifre lampeggiano una ad una e possono es-sere modificate secondo la procedura già vista

(avanzano con e si modificano con ). Proseguire fino al numero desiderato.

0 0 0 4 3 8 0 0 O R E v

M.7.1.........M.7.6 TF

RITORNO IN TESTA ALLA COLONNA

0 0 1 2 3 4 . 5 6 M W h v

M.5 TF

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 7 8 9 3 1 2 . 3 m 3 v

M.6 TF

m3 alternato con TOT =conteggio totale volume raffreddamento.

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 0 0 4 3 8 0 0 O R E v

M.7 TF

ORE alternato con ALL=ore oltre le quali si attua l'allarme revisione (Allarme 4 Gruppo ALL 2)

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

1 2 0 0 – – – – B A U D v

M.8 TF

BAUD = velocità di tra-smissione del C-Bus per la gestione locale o remota.

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

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17Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER19. COLLAUDO

Una volta terminata l'installazione meccanica ed elettrica del contatore, è necessario procedere al collaudo, per essere certi che il sistema rilevi le misure ed effettui i conteggi.Un collaudo malfatto può compromettere la lettura di un'intera stagione, poichè l'errore, con i sistemi di conteggio, si rivela solo molto tempo dopo, generalmente a fine stagione, quando i consumi sono già stati effettuati.

19.1 Collaudo sonda di mandataLeggere la temperatura alla pagina M5 del paragrafo 15 e controllare che il valore indicato sia congruo.

19.2 Collaudo sonda di ritornoLeggere la temperatura alla pagina M6 del paragrafo 15 e controllare che il valore indicato sia congruo.

19.3 Collaudo della differenza fra le due temperature di mandata e di ritornoCon questo collaudo si riesce a capire se le due sonde sono state scambiate fra di loro.– IMPIANTO DI RISCALDAMENTO : a impianto funzionante la differenza deve avere valore positivo; se così non

fosse le sonde sono probabilmente invertite. A impianto spento la differenza di temperatura potrebbe essere positiva o negativa : accertarsi dell'installazione

delle sonde togliendo la sonda dal pozzetto, scaldandola con le mani e controllandone i valori indicati.– IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO (raffreddamento) : a impianto funzionante la differenza deve avere valore

negativo; se così non fosse le sonde sono probabilmente invertite. A impianto spento la differenza di temperatura potrebbe essere positiva o negativa : accertarsi dell'installazione

delle sonde togliendo la sonda dal pozzetto, scaldandola con le mani e controllandone i valori indicati.

Se si scambiano fra loro le sonde quando si contabilizza solo il riscaldamento, i conteggi non vengono effettuati, mentre quando si contabilizza il riscaldamento e il raffreddamento i relativi conteggi vengono scambiati fra di loro.

19.4 Collaudo del funzionamento del contatore volumetrico del fluido vettorePer essere sicuri che il collaudo sia fatto correttamente è necessario avere l'impianto di riscaldamento e/o di condiziona-mento con il fluido vettore circolante; qualunque altro tipo di collaudo simulato può nascondere qualche problema.Far circolare il fluido per un certo tempo e controllare che il volume contabilizzato a pagina M.1.1 e a pagina M.4.1 si modifichi per un valore congruente.

FARE MOLTA ATTENZIONE CHE LE CARATTERISTICHE DEL VOLUMETRICO PER IL FLUIDO VETTORE SIANO ESATTAMENTE RIPORTATE COME TIPO E VALORE NELLE TARATURE FISCALI : UN ERRORE IN QUESTI PARAMETRI COMPROMETTE I CONTEGGI.

Se l'impianto è spento poichè si è fuori stagione, far funzionare almeno le pompe del fluido vettore.Si consiglia sempre di controllare ad inizio stagione che i conteggi avvengano.

19.6 Collaudo uscita allarmeGenerare un qualunque allarme (il più semplice è scollegare una sonda) e controllare che effettivamente l'uscita agisca, una volta che sia stata collegata ad un ricevitore di qualunque tipo (esempio: ingressi di allarme standard per le apparecchiature COSTER).Il collaudo può essere fatto anche con normale tester, scambiando eventualmente i puntali, tenendo conto che l'uscita è di tipo OPEN COLLECTOR.

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18 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER

0 0 4 5 6 . 7 8 9 m 3

v v 0 0 0 0 1 . 2 3 4 m 3 / h v v

0 0 0 0 2 . 3 4 5 K W v v

0 0 0 0 2 5 . 0 0 L / I M v v

F L U S S O R I T v v

0 0 0 0 2 . 3 4 5 m 3 / h v v P M A X

0 0 3 6 6 . 7 8 9 M W h v v T O T

0 0 5 6 6 . 7 8 9 m 3

v v T O T

0 0 4 5 6 . 7 8 9 m 3

v v 0 0 0 0 1 . 2 3 4 m 3 / h v v

0 0 0 0 2 . 3 4 5 K W v v

0 0 0 0 2 5 . 0 0 L / I M v v

F L U S S O R I T v v

0 0 0 0 2 . 3 4 5 m 3 / h v v P M A X

0 0 3 6 6 . 7 8 9 M W h v v T O T

0 0 5 6 6 . 7 8 9 m 3

v v T O T

0 0 1 I N D v

0 0 0 0 0 3 6 9 O R E v

0 0 0 4 2 6 0 0 O R E v ALL

1 2 3 4 A L L 1 v LOGG

1 8 - 2 3 - 1 5 O R A v

1 2 3 4 5 6 A L L 2 v LOGG

I E T 7 3 - X X - V E R v

Regolazione ora Regolazione data

Programma indirizzo

SEGMENTI TUTTI ACCESI

20. TAVOLA RIASSUNTIVA LETTURE (SENZA LA PARTE DELLE TARATURE FISCALI), come si possono vedere senza rompere i sigilli

1 1 9 - 0 7 - 0 4 D A T v

0 0 1 2 3 . 4 5 6 M W h v v

M.1

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 0 1 2 3 . 4 5 6 M W h v v

M.2

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 5 1 . 0 5 ° C v

M.3

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 4 0 . 0 2 ° c v

M.4

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

0 1 1 . 0 3 C – c v

M.5

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

– – – – A L L 1 v

M.6

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

– – – – – – A L L 2 v

M.7

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

– – – I N D v

M.8

RAF ˚cRISC ˚CM S21R

BU

Page 19: H 355 CONTATORE DI ENERGIA TERMICA E … · 2 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER INTEGRATORE ENERGIA 7183 COSTER RISC RAF

19Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AMCOSTER21. DATI IMPOSTABILI SOLO VIA TELEGESTIONE

Alcune funzioni con i relativi parametri possono essere impostate e modificate solo via Telegestione con PC locale o remoto e con qualifica di amministratore al massimo livello del programma SWC 701.

21.1 ALLARME ASSENZA PORTATA CON DIFFERENZA DI TEMPERATURA IN ATTOQuesto allarme è nel GRUPPO ALL 1 numero 4 (vedi pagina M.8 paragrafo 15)Come già visto prima questo allarme è utile quando di fronte ad una esistente differenza di temperatura fra mandata e ritorno, il misuratore del flusso del fluido vettore non invia nessun impulso per un certo tempo.Di fabbrica la differenza di temperatura è fissata in 5 °C (valore assoluto, poichè questa differenza può essere po-sitiva o negativa in funzione del riscaldamento o raffreddamento).Il tempo da superare è, sempre di fabbrica, 24 ORE.

21.2 BLOCCO DEL CONTEGGIO DELL'ENERGIA DI RAFFREDDAMENTO QUANDO LA TEMPERATURA DI MANDATA SUPERA UN CERTO VALORE

Questa funzione blocca il conteggio dell'energia relativa al condizionamento estivo quando la temperatura di mandata supera un certo valore (di fabbrica 23 °C); sempre di fabbrica questa funzione è attivata.La ragione di questa funzione è la seguente :se la macchina generatrice del freddo (CHILLER) si spegne per qualunque ragione e la pompa di circolazione con-tinua a funzionare può darsi che la temperatura di mandata salga e contemporaneamente la temperatura di ritorno salga anche lei e in modo maggiore , poichè viene riscaldata dalle varie utilizzazioni; trova l'ambiente caldo perchè non è più condizionato. Senza questa funzione si misura l'energia frigorifera che gli ambienti cedono al sistema di condizionamento nella fase transitoria.

21.3 INTERVALLO DI CALCOLO PER LA PORTATA E LA POTENZA MASSIME PER IL DATA LOGGERAl paragrafo 16.10 è illustrata la memorizzazione dei picchi di potenza e portata, che vengono registrati nel LOGGER ogni settimana. Il tempo di base per il calcolo di questi due valori (di fabbrica 15 minuti) può essere modificato.

21.4 IMPOSTAZIONE DELLE DATE DELL'ORA LEGALE E SOLARELe date dell'ora legale e di quella solare possono essere stabilite automaticamente dall'unità (di fabbrica la posizione è automatica) oppure possono essere inserite manualmente.

21.5 USCITA AUSILIARIA RILANCIO ALLARMI E/O TELECOMANDO (DA AGGIORNAMENTO C1)Questa uscita ausiliaria (A) può essere utilizzata come rilancio allarme e/o come Telecomando controllabile via Telegestione.Le funzioni che possono essere programmate via Telegestione sono :

– SOLO ALLARME : l'uscita viene attivata alla presenza di uno o più allarmi (vedi paragrafo 15) scelti a piacere– SOLO TELECOMANDO : l'uscita viene attivata o disattivata dal programma di Telegestione.– ALLARME + TELECOMANDO : è la somma delle due funzioni precedenti – NON USATA : l'uscita non viene usata

L'applicazione più comune di questa uscita è la possibilità di togliere il riscaldamento ad un utente moroso in un impianto a zona.

Page 20: H 355 CONTATORE DI ENERGIA TERMICA E … · 2 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso H 355 - IET 7143 - 7183 03.02.06 AM COSTER INTEGRATORE ENERGIA 7183 COSTER RISC RAF

20 Riserviamo il diritto di modifiche senza preavviso

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