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    Numero 0 La Quarta Via Informazioni

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    Confraternite della Tecain Italia e allEstero

    CONFRATERNITA DELLA TECADI ROMASEDE CENTRALE E NAZIONALEViale Gottardo, 6600141 Roma (RM)Referente: Fr. Alessandro Albanese+39 (333) 4763495 Accesso solo su invito

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    CONFRATERNITA DELLA TECADI GENOVA Via Mura degli Zingari, 3516100 Genova (GE)Referente: Fr. Giorgio Tagliafico+39 (335) 5897535 Accesso solo su invito

    CONFRATERNITA DELLA TECADI BARCELLONACalle Villarroel, 90 2 208011 Barcellona - SpagnaReferente: Fr. Giovanni M. Quinti+34 (630) 618422 Accesso solo su invito

    Altri Gruppi di Studio sono attivi nelle seguenti citt:AREZZO, PERUGIA, TRENTO,

    CATANIA, VICENZA Per informazioni sulle sedi operative di ciascunGruppo di Studio, contattare una delle

    Confraternite Centrali.

    Le dispense di studio della Quarta Via non hannoalcun prezzo di abbonamento e sono distribuiteesclusivamente ai nostri associati. Come tutte lealtre nostre pubblicazioni questa dispensa vienesostenuta da unofferta associativa annua e dalleofferte e dalle decime dei membri dellaAssociazione La Teca di Roma. Chiunque volessesostenere questa pubblicazione associandosi, pufarlo inviando una richiesta a: La Teca di Roma Via Gottardo, 66 00141 ROMA oppure via e-mail a: [email protected]

    Fondatore: Giovanni M. QuintiPresidente: Alessandro Albanese Direttore Responsabile: Marco CapulliIdeatori: Luigi Di Sante e Sonia IacoangeliEditore: La Teca - AssociazioneGrafica: Nemo SrlRiproduzione: Tecnoitalia - TrentoCollaboratori di questo numero: P. Grasso, M.Pirolo, G. Tagliafico

    Manoscritti, fotografie e disegni inviati allaRedazione, anche se non pubblicati, non sirestituiscono.

    Per favore comunicate tempestivamente ognicambiamento del vostro indirizzo postale,includendo il vostro vecchio indirizzo insieme aquello nuovo.

    Associazione La Teca Ogni riproduzione,anche parziale, vietata se non autorizzata, informa scritta, dalla Redazione.Registrazione presso il Trib. di Arezzo N16/2003Ruolo Generale n834/2003 Associazione diUmanit e Cultura La Teca C.F. 97276070584Redazione Nazionale e Sede Legale: VialeGottardo, 66 00141 Roma

    In copertina

    Il Logo dellAssociazione di Umanit e CulturaLA TECA che, attraverso la sua opera, permetteal reale pensiero di Gurdjieff di essere conosciuto,

    tramandato e compreso.

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    Numero 0 La Quarta Via Sommario

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    SommarioPagina 4 U n benvenuto a i nuovi lettori

    Lettera di G. M. QuintiUna lettera di benvenuto a tuttii nuovi Lettori delle dispense diStudio La Quarta Via

    Pagina 5 Editoriale Vivere dAmore Cosciente

    Pagina 6 Le m otivazioni dellabbandono di G. daparte di Ouspensky Il tassello che li separ

    Pagina 9 Studio ed a pprofondimento dei Testi Sacri

    Le Sacre Scritture ela Quarta Via

    Per quale motivo il sig.Ouspensky abbandon illavoro di monsieur Gurdjieff?

    Il linguaggio della Quarta Via presenta moltissime analogiecon quello dei Testi Sacri delCristianesimo e dellIslam

    Pagina 13 Una presentazione per i nuovi lettori

    Perch queste dispense? Luomo ha a disposizione un potente strumento dicomunicazione: quello della parola.

    Pagina 15 Le Origini della Quarta Via

    Gurdjieff e ilCristianesimo delle Origini

    Possiamo considerare ilmessaggio di G. apparentementearticolato e spesso di difficilecomprensione per chi si avvicinaallo stesso senza una guida

    Pagina 20 Le e mail dal sito di Quarta Via

    La Casa dellAnfitrione Il sito www.quartavia.org pubblica alcune e-mail perdivulgare linsegnamento.

    Pagina 21 Fare a micizia con il limite

    La Maestra Oscura Il 5 aprile di questanno, il miounico fratello morto

    Pagina 23 Le lettere al Fondatore

    Pagina 24 Flacone 0

    In Pillole: Ma che coslAttenzione divisa?

    Le risposte del nostroFondatore e una nuova rubricache riassumer i concetti fondamentali della Quarta Via.

    Gli Articoli contrassegnati dal logo

    vengono letti, studiati ed approfonditi dai Gruppi di Studio LA TECA presenti in Italia.Se desideri partecipare manda una richiesta a: La Teca Via Gottardo, 66 00141 ROMA

    Ti invieremo lindirizzo e gli orari degli incontri del Gruppo di Studio a te pi vicino.

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    Un benvenuto ai nuovi Lettori

    Lettera di G. M. Quinti Conduttore delle Associazioni LA TECA

    Regista e Produttore TeatraleFondatore della CompagniaGLI ASCOLTATORI DELLA VOCE

    Gentile Lettore - Cortese Lettrice,

    avevo appena 11 anni quando intrapresi lo studio delle Scritture. In quel periodo nulla sapevo di Quarta Viao di monsieur Gurdjieff. Il mio Maestro allora era Guglielmo Standridge, un Pastore evangelico, chenonostante la mia giovane et mi accolse con amore e minsegn ad applicarmi nello Studio e nella RicercaSpirituale.A 13 anni produssi la mia prima pubblicazione, un trattato di numerose pagine sul primo capitolodellApocalisse. Solo due anni dopo un parente, fisicamente lontano, mi fece conoscere la Quarta Via. Miononno, dalla parte materna, ebbe un contatto con il gruppo di Gurdjieff a New York. Nulla so su quelluomoche, anchegli di nome Giovanni, ebbe un contatto con lInsegnamento. E morto prima della mia nascita.A parte linteresse di mia madre con nessun altro potevo, nella mia famiglia, parlare dellInsegnamento.Cercai una scuola e quel parente, pur stando lontano, sinformava di ci che facevo. Ogni tanto, quandoandavo a trovarlo in Sicilia, mi consegnava dei libri, o mi parlava di Steiner, di Genon, del Sufismo. Ma mifaceva anche fare dei lavoretti: mi faceva raccogliere la frutta, lavorare la terra e mi faceva mangiare soloci che io stesso raccoglievo e pulivo. Quanto lho odiato per questo!In alcune scuole istituzionalizzate che trovai su dei segnalibri e che frequentai mi guardavano con sospettoo anche terrore: non avevo ancora 15 anni. Mi ricordo la discussione di alcuni membri respondabili, fatta inmia presenza, su quale tariffa far pagare ad un ragazzino per la sua frequentazione nella scuola. E anche:Un ragazzino pu frequentare la Quarta Via? La vietiamo ai minorenni?

    Intanto continuavo i miei studi, persi alcuni mesi di scuola, perch mi rifugiavo in biblioteche per studiare ilgreco antico, lebraico, ma anche alcune dottrine parallele ed ebbi un maestro di Kabbala e fui iniziato dauna maestra Esseno-Egizia, dal cuore immenso. Mi ricordo ancora la sua insistenza nel volermi regalare unaccappatoio, lunico che aveva, solo perch mi piaceva. Economicamente se la passava molto male. Da quelgiorno, ogni volta che andavo a trovarla, rimanevo in silenzio e non feci pi alcuna osservazione su nulla, pernon ritrovarmela nelle mani. Quanto fu prezioso tale insegnamento! Oggi quellaccappatoio ancora nel mioarmadio e ogni tanto lo guardo con dolcezza.A 17 anni tenni la mia prima conferenza pubblica. Siccome ero un appassionato di simbologia sacra, ritenniutile iniziare a divulgare alcuni parallelismi fra liconografia dei Tarocchi e il Sistema della Quarta Via. Quelmio parente venne a sapere di questa mia iniziativa spontanea. In quel primo incontro, dove erano presenti pi di cento persone, uno studioso demol punto per punto i presupposti sui quali poggiavano le mie teorie. Non posso dire di aver fatto una splendida figura e non mi azzardai pi, per numerosi mesi, a parlare in

    pubblico. Il giorno dopo la conferenza quel parente mi telefon e mi chiese come stavo. Ero non soloarrabbiato, ma anche amareggiato per la figuraccia fatta. Sapevo che quel mio amico sarebbe venuto atrovarti mi disse e mi diede una descrizione fisica delluomo che aveva demolito il mio discorso! Alloracompresi che forse il nostro peggior nemico mandato proprio da chi ci ama.Oggi sono qui a presentare queste dispense di studio, molti anni sono passati da allora, molti Maestri mihanno aiutato, molti mi hanno insegnato ed ora spero che queste dispense possano essere unoccasione perqualcuno che, come me allora, sia alla Ricerca del Vero.Do il benvenuto ai nuovi lettori che non conoscono la Confraternita della Teca, una Confraternita dove si pratica il Vero Sistema, che ha come obiettivo quello di far rivivere lInsegnamento di Gurdjieff, oggi inmano a molti maldestri affaristi. A tale Confraternita dobbiamo la produzione di questi Quaderni di Studio. Non sapevo che avrei avuto la Responsabilit di guidare un Gruppo cos importante, n che avrei incontratoalcuni Fratelli che, prendendomi per mano, mi avrebbero mostrato cosa vuol dire essere degli allievi. A lorotutto il mio ringraziamento e allAssoluto il mio primo ed ultimo Ricordo.

    Giovanni Maria Quinti

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    Le motivazioni dellabbandono di G. da parte diOuspensky

    Il tassello che li separdi Giovanni M. QuintiIMPORTANTE : Le Dispense di Quarta Via sono pensate per lo studio in gruppo o individuale.A destra di ciascun articolo, contrassegnato dal simbolo Studio nel Sommario a pag. 3,

    troverete una serie di domande che potranno aiutarvi a concentrare lattenzione sui punti salienti deldiscorso. Potete rispondere verbalmente, se fate parte di un gruppo, oppure scrivendo le vostre risposte suun quaderno a parte. Ci vi aiuter a redigere un vero e proprio materiale di approfondimento personale.Consigliamo di leggere ciascun articolo per almeno tre volte. Buon Lavoro!

    Per quale motivo il sig. Ouspensky abbandon il lavoro dimonsieur Gurdjieff? (Allinterno del testo troverai dei numeri, aciascun numero corrisponde una domanda. Qui da leggere ladomanda 1) Questa domanda non banale. Ouspensky stato il principale allievo di G. nel far conoscere al mondo il suo metodo.Senza di lui, molto probabilmente, il lavoro di G. non sarebbegiunto a noi cos come lo oggi. Egli era profondamente legato alMaestro, avendo deciso di dedicare tutta la sua vita e la suaattenzione al metodo del maestro caucasico, durante gli otto annidi apprendistato. Gi dopo i primissimi giorni di vicinanza, scrive:avevo lintima convinzione che per me qualcosa era gicambiato e che ora tutto stava per prendere una via diversa(Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto pag. 35).In Frammenti di un I. S. leggiamo tutti gli studi fatti, le riflessioniemerse ed i collegamenti concettuali che oggi formano quello chedefiniamo il metodo di G. Nonostante, per, tutte le riflessionifilosofiche e le scoperte emotive cresceva in lui, quasicontemporaneamente, una fondamentale insoddisfazione, la percezione di una sostanziale differenza fra lui e G., che compresesolo dopo moltissimo tempo, ma che sin dallinizio gli risultchiara: vi erano idee che non potevo accettare e che misembravano fantastiche (o.c. pag. 34).

    In altri momenti egli si sorprende di alcune persone che pensavanodi aver capito tutto il sistema di G. gi dopo pochissimo tempo chelo frequentavano, mentre ancora erano molte le cose che, per lui,non erano chiare. In unoccasione Ouspensky fece unastraordinaria esperienza, che consider quasi supernormale, nellaquale fece il tentativo di comprendere il motivo di taleinsoddisfazione. Vediamo cosa accadde. Si trovava alla presenza diG. con altre persone, quando, improvvisamente:

    cominciai ad udire i suoi pensieri. Eravamo seduti in quella piccola camera dal pavimento di legno senza tappeto, come se ne trovano nelle case di campagna. G. sedeva tranquillo e

    (1) Prima di leggere questoarticolo, quale pensavi fosse ilmotivo della separazione fraGurdjieff e Ouspensky, il suoallievo pi noto?

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    continuava a tacere. Ma ecco che nel silenzio, intesi la sua voce dentro di me, come una domanda precisa. Guardai verso di lui: stava immobile e sorrideva. La sua domanda aveva provocato in me una fortissima emozione. Tuttavia gli risposi affermativamente (ad alta voce). Ma perch dice questo? domand G. Gli ho forse chiesto qualcosa? E (dal mio interno) mi pose immediatamente unaltra domanda ancora pi pressante, nello stesso modo. E io gli risposi di nuovo con voce naturale. (Gli altri) erano visibilmente stupiti G. mi poneva domande silenziose ed io gli rispondevo ad alta voce. Ero molto agitato (o.c. pag. 291 - le parentesi sono nostre). Questaesperienza lo sconvolse profondamente. Si sentiva turbato perchle domande che questa voce interiore gli poneva erano straordinariamente attinenti alla sua vita, ai suoi problemi, forse anche agli ostacoli che non riusciva a superare: si trovava di fronte a se stesso. . (quella voce mi fece capire) che G. aveva ragione: tutto ci che avevo considerato in me come solido e degno di fiducia, in realt, non esisteva (o.c. pag. 292 - le

    parentesi sono nostre ). (2) Per ora non ci addentreremo nel tentativo di comprendere quale siastata lesperienza di Ouspensky, n quale sia il valore o la provenienza di questa voce interiore che nel Sistema, invece, hauna fondamentale importanza; bens interessante notare cosa fecedopo: cerc di sfruttare quello stato di coscienza alterata perriflettere su ci che ancora non gli era chiaro del Sistema. Ci cheavvenne fu importante, ci permette di intendere le tensioni diOuspensky, ed anche la sua natura di filosofo ed intellettuale. Eglivolle approfittare delloccasione: quella sua chiarezza mentale,sorta dallo stato psichico suddetto, poteva diventare strumento percomprendere il tassello mancante, la Chiave di lettura che eglidefiniva fondamentale, ma che ancora non era in suo possesso. Dicosa si trattava? Cosa G. non gli aveva ancora rivelato? Eppurequelloccasione non gli diede la risposta attesa, non era ancora ilmomento. Solo pi avanti comprese di cosa si trattava. Larivelazione del tassello mancante al Sistema Gurdjieff gener inlui un rifiuto non pi intellettuale, ma emotivo. Fu la vittoriadellirrazionale sullintellettuale raziocinante. Quel tassellomancante fu la vera causa della sua separazione da G.

    Alcuni pensano che Gurdjieff e Ouspensky non andasserodaccordo. C, addirittura, chi afferma (erroneamente) cheOuspensky avesse criticato luomo Gurdjieff, per chiss qualemotivo, etichettandolo come stregone. Molte, anzi troppe, sonole illazioni che non hanno alcun fondamento reale. In effetti,Ouspensky non aveva niente contro monsieur Gurdjieff. Tantvero che alla morte della Signora Ostrowska, consorte di Gurdjieff,gli port le sue condoglianze, rimanendo vicino allo stesso G. Ciche li divise, invece, fu un motivo puramente teorico. Lo stessoOuspensky spiega i motivi di tale separazione nel suo Frammentidi un Insegnamento Sconosciuto, a pag. 413: Per quanto concerne la mia relazione con G., vedevo chiaramente allora che mi ero sbagliato su molte cose e che, se restavo ancora con G, non sarei pi andato nella stessa direzione dellinizio. E pensavo che tutti i membri del nostro piccolo gruppo, salvo rare eccezioni,

    (2) Come giudichi questaesperienza? Che valore ha,secondo te?

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    erano in una situazione analoga, se non identica. Era una constatazione sorprendente, ma assolutamente giusta. Non avevo niente da ridire sui metodi di G., salvo che non mi convenivano.Un esempio molto chiaro mi venne allora in mente. Non avevo mai avuto un atteggiamento negativo verso la via religiosa e mistica, vale a dire verso la via del monaco; tuttavia non avrei potuto pensare nemmeno per un istante che una tale via fosse possibile o conveniente per me. Ora, dopo tre anni di lavoro, miero accorto che G. stava conducendoci in effetti verso il monastero, e che egli ormai esigeva da noi losservanza di tutti i riti e di tutte le cerimonie della via religiosa. Questo fatto era per me, naturalmente, un valido motivo per non essere daccordo conG, e per andarmene, anche a rischio di perdere la sua direzioneimmediata. E nel contempo ci non avrebbe voluto certo dire cheio consideravo sbagliata la via religiosa in generale. Al contrario,questa via potrebbe essere persino molto pi corretta della mia, ma essa non la mia.(3)

    Ci che oggi conosciamo del Sistema Filosofico di Gurdjieff , inrealt, fortemente influenzato dal pensiero dello stesso Ouspensky,dalle sue caratteristiche intellettuali e dalle sue limitazioni emotive.Ci che era linsegnamento originale sepolto ormai con il suostesso fondatore e solo in alcune rarissime scuole realmente praticato. (4) Che cosa vuol dire G. stava conducendoci, in effetti,verso il monastero? Quali sono le implicazioni mistico-teologichedel sistema Gurdjieff? Se analizziamo etimologicamente il terminemonastero, riconosciamo la radice greca monos vale a direunico; il monastero quindi il luogo dove si costruiscelelemento unico, stabile, indivisibile. Esiste definizione migliore per descrivere sinteticamente gli obiettivi del suo sistema? Ad un

    certo punto, dopo lo studio e le approfondite ricerche, Ouspenskysi rende conto che qualcosa non era chiaro, che tutto il Sistema, gliesercizi ed il Lavoro mancavano di qualcosa. Gurdjieff,lentamente, sembrava volesse portarli verso il misticismo religioso,cosa che Ouspensky non riusciva a tollerare per motivi puramenteemotivi. Egli, non riusc a comprendere che lapproccio di G. neiconfronti del misticismo era profondamente differente da qualsiasiforma di religiosit costituita e che, ad un certo livello, il percorsoassume gli stessi sapori di una via mistica, della via yogica e dellavia del fachiro (approfondiremo pi avanti quanto detto). Poich, pur essendo la Quarta Via oltre le tre pi note, in alcuni aspetti leingloba e le incorpora tutte.

    Concludiamo affermando che il sistema Gurdjieff stato profondamente mal interpretato da coloro che si basano solo sugliscritti di Ouspensky. Il suo Sistema molto pi vasto di unsemplice approccio filosofico alle tematiche fondamentali. unavia di risveglio che porta alla costruzione dellElemento Unico. una Via totalizzante, un percorso fatto di rinunce concrete di s edi profonde trasformazioni. la Via stretta che solo pochissimi possono percorrere.

    (3) Rileggi nuovamente ci chescrive Ouspensky. Che sensa-zioni ti lasciano queste parole?Cosa ne pensi?

    (4) Sapevi che molto di ci che insegnato su Gurdjieff , inrealt, insegnamento diOuspensky e non ha alcunaattinenza con lInsegnamentoReale?

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    St u d i o ed a p p r o f o n d i m en t o d ei Test i Sa cr i

    Le Sacre Scritture ela Quarta Via

    di Fratel GaioIl linguaggio della Quarta Via presenta moltissimeanalogie con quello dei Testi Sacri delle Religioni diOccidente. Lintento di questi approfondimenti proprioquello di evidenziare i possibili parallelismi fra il SistemaGurdjieff e soprattutto lAntico e il Nuovo Testamento.

    Scopriremo che tutti gli aspetti dellInsegnamento delMaestro, dai concetti di Lavoro, di Essenza, diPersonalit, alla divisione fra Centri Inferiori e Superiori,hanno un corrispettivo nelle Sacre Scritture e nei Vangeli.

    Chi sono o chi erano i profeti? Il termine profeta proviene dalgreco prophetes, che una derivazione di pro (prima) e phanai (dire), cio colui che dice prima. Il termine greco phanai vicino al termine logos. Profeta, quindi, non ha soltanto ilsignificato di vaticinatore, di chiaro-veggente che predice glieventi, ma anche di colui che prima della parola, cio che ha uncontatto con la Parola, il Logos cristiano, la Parola di Dio, la VoceEssenziale. Quindi, nel linguaggio della Quarta Via, il profeta colui che parla attraverso la Parola Essenziale che intimamentecollegata ai Centri Superiori (C.S.). (1) I testi sacri antichi cimostrano che questo rapporto profondo con lEssenza ponelindividuo in uno stato dunit e gli permette di accedere a quelmondo interiore dove presente passato e futuro sono ununica cosa.Lo studio della vita dei profeti sia del Vecchio che del NuovoTestamento, di tutte le tradizioni fra cui anche quella islamica, fonte di grande arricchimento per lanima. Il profeta, luomo cheha raggiunto lUnit Essenziale, una sola cosa con le sue parole;non esiste differenza fra quello che dice e quello che , i suoni che

    escono dalla sua bocca, sgorgano direttamente dal suo cuore. Neimomenti di necessit, egli sa utilizzare la forza della Parola. Nellultimo libro della Bibbia, lApocalisse, leggiamo cheGiovanni, in una visione mistico-profetica, vede il Cristo immersoin una simbologia assolutamente affascinante: i suoi piedierano simili a terso rame, arroventato in una fornace; e la sua voceera come la voce di molte acque. Ed egli teneva nella sua manodestra sette stelle;e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo volto era come il sole, quando splende in tutta la suaforza. (Ap. 1:15,16).Questa spada che esce dalla bocca di Cristo simboleggia la SuaParola, la Parola Profetica, Essenziale che usa per due scopi (a

    doppio taglio): per distruggere il male e per separare il bene dalmale, la polpa dalla buccia, lapparente dal sostanziale. Nel NuovoTestamento questo concetto espresso in diversi modi. Cristodiventa la Parola di Dio, il Verbo uscito da lui stesso, il suo Soffio.

    (1) Secondo te perch importante studiare la vita deiProfeti?

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    (Gv 1:1). lequivalente di colui che, unendosi alla Sua Essenza,vibra della stessa forza del Cristo, diventando uno con Dio. In talmodo egli diventa il Verbo di Dio e la Sua Parola una con laParola di Dio, perch EGLI STESSO quella Parola. (2)Tale il Profeta. Questa unione intima fra ci che insegna e ciche mostra limportanza di uno studio meditato sulla vita dei profeti. Le loro parole erano inebriate dalla vicinanza dei CentriSuperiori. Studieremo, attraverso queste pagine, le loro esperienzee parole. Possiamo sin da ora tracciare un elemento fondamentale,un unico denominatore comune che contraddistingue tutti i Profetidescritti nei testi sacri? Qual il loro messaggio? La vergogna diAdamo scopertosi nudo, il coraggio di Daniele e di No,lAmicizia sincera di Abramo ecc. ci insegnano che la corsia preferenziale per poter dialogare con la propria Essenza, conlEmmanuele (Dio in noi) la purezza del cuore. (3) Con questotermine non si intende la perfezione, limpeccabilit, ma un amore profondo per la lealt, ed un contatto intimo con lEssenza. Il lorocuore uno specchio che riflette un volto pi grande. Costorotentano continuamente di tenere pulito il cuore, attraverso ci chefavorisce lEssenza. (4) Nonostante abbiano spesso ruoli di guida,di governo, di potere, non si lasciano macchiare da questo, benssanno a chi appartengono davvero: al Grande Infinto sopra di loro.C un ricordo di s pi grande di questo? Faremo adesso lelencodei Profeti che studieremo, tralasciando le differenze sia diappartenenza religiosa (ebraica, cristiana o islamica) che le diverseclassificazioni che li differenziano. Cercheremo, cio, di inserirenellunico insieme dei profeti anche i Patriarchi, i SommiProfeti, ecc., con lintento di non confondere ulteriormente le ideea coloro che si avvicinano per la prima volta a questi argomenti. Ilnostro non sar uno studio sul significato comunemente inteso

    come religioso, ma soprattutto sul loro valore tecnico espirituale. Siamo alla ricerca di strumenti che possano, anche pernoi cercatori del terzo millennio, essere Luce e Guida al Lavoro sudi s.

    STUDIEREMO:

    ADAMO: Adamo il primo profeta nella storia. Ci che accadenella sua vita delinea la separazione, nel percorso umano, fralessenza e la personalit. NOE: Grande Amico di Dio. La sua vita esprime la costruzionedellElemento Stabile, il Centro di Gravit che permane e salva daldiluvio.ABRAMO: Colui che riesce a costruire un rapporto con lEssenza,intimo e profondo; che diventa amico dellEssenza.GIACOBBE: Colui che acquista la primogenitura attraversolastuzia machiavellica della personalit.GIUSEPPE: Colui che riesce ad avere la meglio sulle personalit,che riesce a vincere su di esse e a governarle.MOS: Colui che riesce ad andare oltre il bene ed il male, checostruisce un rapporto vero con lAssoluto Oggettivo, che sbaglia, paga per i suoi errori, ma non smette di essere amico vero di Dio.DAVIDE: Il Fondatore di Una Nuova ed Unica Nazione.GIOBBE: Colui che si ribella, nella disperazione, rifiutando la propria essenza. Ma poi la ritrova e si arricchisce ulteriormente.DANIELE: Il profugo che con lAmicizia di Dio riesce a vinceresul Re che lo imprigiona.

    (2) Secondo te cosa vuol dirediventare la Parola stessa di Dio?

    (3) Cosa vuol dire, secondo te,essere puri di cuore?

    (4) Cosa favorisce la crescita

    dellEssenza? Esistono azioni pratiche che puoi elencare?

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    esempio il libro di Isaia o di Daniele, oppure la Genesi (dal gr.Ghenesis le origini) o il Deuteronomio (gr. Copia della Legge)ecc. Ciascun libro , al suo interno, suddiviso in capitoli e versetti.Questa suddivisione viene fatta risalire al XIII sec. d.C. Nellascrittura il capitolo viene sempre trascritto prima del versetto,separandolo da : (due punti). Ad esempio se voglio leggere lafrase: Nel principio Iddio cre i cieli e la terra dovr andare al primo libro della Bibbia (Genesi), nel primo capitolo, al primoversetto. Il modo in cui lo trascriver sar il seguente: Gn(abbreviazione di Genesi) 1:1. Questa dicitura Gn 1:1-6significher che dovr leggere la Genesi al primo capitolo DALversetto 1 AL versetto 6. La dicitura Gn 1:1,4,6 significher chedovr saltare, nella lettura, dal vers. 1 al 4 al 6 senza leggerlicontinuativamente. Posso anche trovare questi due sistemiimpiegati contemporaneamente. (Ad es. se trovo Gn 1:1,3,5-9). (7)Il Corano, invece, stato scritto da un solo autore ispirato(Mohammad) ed suddiviso in 114 sure e ciascuna sura divisa inversi (in arabo aya segno). I nomi delle sure derivano da parolechiave tratte dal testo di ognuna; a volte la stessa sura indicatacon nomi diversi. Per comprendere esattamente il significato di ciche Maometto scriveva, dovremmo leggere il Corano in Arabo, cidicono i nostri amici e fratelli mussulmani. Daltro cantodovremmo avere dimestichezza con lebraico, laramaico ed ilgreco dialettale (koin), perch anche il Nuovo ed il VecchioTestamento sono soggetti a non poche manipolazioniinterpretative. Fin quando questo non sar possibile dovremoarmarci di un buon vocabolario e cercare, quando qualcosa non chiaro, di rivolgerci alla fonte del testo originale, studiando lesfumature che lautore voleva trasmettere e che si sono perdutenella traduzione. Per quanto riguarda le traduzioni italiane abbiamo

    scelto per il Nuovo e Vecchio Testamento la Versione Riveduta e per il Corano la Versione di Hamza Piccardo edito da NewtonCompton. (Nel caso in cui aveste difficolt a reperire tali testi,contattate la sede di Roma).Abbiamo detto che ogni sura suddivisa da un aya (versetto) e lagrafia la seguente: per leggere la sura 18 (considerata una fra le pi belle dai mussulmani) ai versetti 23 e 24, scriversemplicemente 18,23-24. (8) Ora siamo pronti per iniziare questoaffascinante viaggio verso lo studio dei testi Sacri, alla luce del punto di vista essenziale per un Cercatore della Quarta Via: ilLavoro su di S. Non dimentichiamoci che dovremo armarci di pazienza e di cuore puro, fino al punto da renderci conto che iversetti di tali testi si aprono a noi solo quando noi ci apriremo adessi. Potremo renderci conto che, nellaffannosa ricerca fra unversetto e laltro, un poco qui e un poco l, (Isaia 28:10),stiamo, in realt, cercando noi stessi.

    (7) Chi di voi riesce a trovare,nella Bibbia, il pi velocemente possibile i seguenti versetti: Mt12:33 e Gv 13:34-38?

    (8) Chi di voi sa trovare nelCorano, questi versetti il pivelocemente possibile?

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    ma soprattutto non sappiamo ascoltare. Bisogna imparare acomunicare, e per fare ci occorre approfondire la conoscenza di sestessi (e quindi degli altri). Se non si disposti a questo, allora persinole parole del pi grande dei Maestri non ci potranno aiutare nellacrescita.Le nostre dispense nascono dallesigenza di esplorare e diffondere icontenuti dellInsegnamento gurdjieffiano, attraverso due fondamentalimezzi: lo strumento cartaceo e il dibattito di gruppo. Le letture sonostrutturate passo passo, e delle domande ci aiutano a non uscire fuoridal seminato, rimanendo vicini al nucleo contenutistico previsto dalsingolo brano. La possibilit di rileggere pi volte il testo, anchequando si soli, aiuta a non fissare la nostra mente solo su alcuni passi,magari quelli a noi pi vicini. Si tratta di un vero e proprio esercizio diattenzione, unattenzione che va allenata soprattutto in gruppo: nonsolo attenzione mentale, ma soprattutto attenzione di cuore,nellascoltare tutti gli altri compagni di viaggio. Lo Studio per noi equilibrio tra sapere ed essere, tra mente e cuore, tra lio e il mondo.Solo allora pu accadere qualcosaPer noi il gruppo riveste un ruolo importantissimo: esso rappresenta ilPrieur, dove ogni individualit ha un ruolo preciso, valorizza il proprio vissuto, mette a disposizione degli altri il proprio livello dicomprensione e il proprio Lavoro, e nello stesso tempo riceve le stessecose dai compagni. Lo scopo lo stesso per tutti: la crescita armonicadellUomo. La comunit offre al singolo lopportunit di specchiarsinegli altri, per conoscere se stesso, per poter comprendere meglio lagiusta direzione. Per questo motivo gran parte del nostro Lavoro sisvolge in gruppo, perch il primo passo da fare quello di uscire dallanostra meccanica ripetitivit, basata su un caparbio attaccamento a noistessi e alle nostre idee. Vogliamo diventare veramente aperti e capacidi essere elastici. Nelle nostre dispense pubblichiamo spesso utili

    osservazioni e testimonianze di persone che ogni giorno portano avantiil difficile compito di lavorare su se stesse. Il cercatore che si accostaalle nostre letture di gruppo osserver subito quanto di pi umano possiamo trovare intorno a noi: da una parte gli egocentrismi e ladifficolt di comunicare con il prossimo, ma dallaltra un ampliarsidella comprensione con il contributo di chi ci seduto accanto. Tuttoquesto a una condizione: che si comprenda la reale esigenza diapprendere, nonch la parzialit di ci che si compreso fino ad ora.Siamo incompleti. Ognuno di noi, nellaccostarsi alla Ricerca, sispecializza su alcune parti di essa, che fanno meno attrito con le nostrenaturali inclinazioni. Invece di restare sempre uguali a noi stessi,magari anche splendide persone, ma incomplete, dovremmo andaredove non abbiamo mai osato, dovremmo esplorare orizzonti ignoti.

    Allora entra, siediti qui, accanto a me, guarda negli occhi tutti coloroche ti stanno di fronte: non sono poi cos diversi da te, piccoli uomini pieni di paure e bisognosi di sperimentare lUnione. Forse tu saiqualcosa di pi: allora mettilo a disposizione con generosit. Maricorda sempre che c sicuramente ancora qualcosa che deviimparare: allora ascolta, perch senzaltro qualcuno te lo insegner. Il Dare e il Ricevere sono ununica cosa. Adesso senti questo cerchio cheti si stringe intorno e ti dice di aprirti allaltro, perch rappresenta proprio quella parte che ti manca. Bene, ti sento sereno, ti sento, per una volta, in pace. Allora cominciamo la Lettura!

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    Le Origini della Quarta Via

    Gurdjieff e ilCristianesimo delleOrigini

    di Giorgio C. Tagliafico Possiamo considerare il messaggio di G. apparentemente articolato espesso di difficile comprensione per chi si avvicina allo stesso senza

    una guida che abbia gi vissuto in prima persona il percorso di fugadalla prigione (che per G. rappresenta simbolicamente la gabbia dimaschere della falsa personalit), affidandosi solamente alla letturadi testi sullargomento.Tramite gli articoli di studio, proposti nelle dispense, trattiamoargomenti che servono a chiarirci questo messaggio giungendovi da pi punti di vista poich lo stesso messaggio lo si pu ritrovare, unavolta entrati in possesso della chiave di lettura, in molte tradizioni.Vorrei introdurre, nella trattazione di questo argomento, alcunecitazioni tratte da un testo poco conosciuto in cui il messaggiogurdjieffiano viene presentato nella sua pi profonda essenzialit.Si tratta di: Monsieur Gurdjieff, ma lei chi ? di Ren Zuber, un

    allievo di G. durante loccupazione di Parigi da parte dei tedeschi.Lo Zuber sembra aver colto lachiave di lettura che permette dicomprendere ilmessaggio esoterico di Testi Sacri della nostraTradizione, quali il Vecchio e Nuovo Testamento; nonch di quelli dialtre Tradizioni pi o meno lontane dalla nostra.Leggiamo, dalla testimonianza di Ren Zuber,come Gurdjieff parlava di questi argomenti:Facendo allusione al comandamento ben noto che prescrive di amare il prossimo come se stessi,chiese chi ne fosse capace. I comandamentiesistono come un ideale ma la scienza, che cirenderebbe capaci di osservarli, perduta. Essacostituisce tuttavia laltra met del cristianesimo, ilsuo esoterismo, ed stata conservata in alcuneScuole. (1) Ognuno potr esservi iniziato duranteil soggiorno allIstituto che si appena aperto alPrieur, a condizione di risentirne la necessit.Cos egli ha parlato del cristianesimo, ma soltantoa delle persone che ne avevano una certaconoscenza. Si sa, comunque, quanto poco a luiimportasse letichetta: ebreo, cristiano, buddista,lamaista, islamico... appena si arriva al midollo sitocca, sotto appellativi diversi, la stessa verit.(Pag. 41). Leggiamo anche in Frammenti: Dovete capire,diceva, che ogni vera religione, parlo di quellecreate con uno scopo preciso da uomini veramente

    1) Sapevi che linsegnamento diGurdjieff era, in realt, Cristia-nesimo Esoterico?

    Che

    relazione

    C

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    pseudonimo Rafael Lefort nel suo I Maestri di Gurdjeiff )disancorandole dalle sue radici profondamente cristiane, commette unerrore assai grave.

    Gurdjieff spiega i Vangeli

    Le corrispondenze fra i Vangeli e le parole di Monsieur Gurdjieff sono

    numerosissime. Anzi, lo stesso Gurdjieff fa, molte volte, esplicitiriferimenti ad essi. Voglio ora pubblicare soltanto alcuni parallelismitra Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto di Ouspensky (tranneove diversamente citato) e alcuni versetti dei quattro Evangeli.Queste corrispondenze sono innumerevoli. Perch non provate voistessi a trovarne alcune e a comunicarle alla nostra Redazione?(Trovate lindirizzo nella seconda pagina di copertina). Sarannocertamente pubblicate in un prossimo numero.Per ora inseriamo quelle che, a colpo docchio, ci sono venute in mente per permettere liberamente a tutti di individuare il loro senso pi profondo e le loro corrispondenze pi strette. (4)

    Matteo 10:38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me,non degno di me. Matteo 10:39 Chi avr trovato la sua vita la perder; e chi avr perduto la sua vita per causa mia, la trover.

    necessario il sacrificio, disse G. Se niente sacrificato, niente puessere ottenuto, ed indispensabile sacrificare ci che prezioso, almomento stesso, sacrificare molto e per molto tempo. (Frammenti pag. 40)

    Matteo 5:37 Ma il vostro parlare sia: S, s; no, no; poich il di piviene dal maligno.

    Fusione, unit interiore, sono ottenute nelluomo per frizione, permezzo della lotta fra il s ed il no. (pag. 39)

    Matteo 23:27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perch sietesimili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, madentro sono pieni dossa di morti e dogni immondizia. Matteo 23:28 Cos anche voi, di fuori sembrate giusti allagente; ma dentro siete pieni dipocrisia e diniquit.

    Nella maggior parte dei casi luomo si identifica con ci che glialtri pensano di lui, con il modo in cui lo trattano, con il loroatteggiamento nei suoi confronti. Luomo pensa sempre che lagente non lo apprezzi abbastanza, che non sia abbastanza corteseo educata. Tutto questo lo tormenta, lo preoccupa, lo rende

    4) Leggete per almeno tre volteciascuna citazione evangelica,cercando di meditarvi su concuore e mente sgombri. Discutetesolo alla fine della lettura,indicando quale passo vi ha picolpito e comunicato qualcosa.

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    sospettoso; egli disperde in congetture o supposizioni una enormequantit di energie, sviluppando in s un atteggiamento diffidente edostile verso gli altri. Come lo si guarda, ci che si pensa di lui, ci chesi dice di lui, tutto questo assume ai suoi occhi unimportanza enorme.(pag. 168)

    Matteo 7:1 Non giudicate, affinch non siate giudicati; Matteo 7:2 perch con il giudizio con il quale giudicate, saretegiudicati; e con la misura con la quale misurate, sar misurato a voi. Matteo 7:3 Perch guardi la pagliuzza che nell'occhio di tuo fratello,mentre non scorgi la trave che nellocchio tuo? Matteo 7:4 O, come potrai tu dire a tuo fratello: Lascia che io titolga dallocchio la pagliuzza, mentre la trave nellocchio tuo? Matteo 7:5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora civedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.

    La considerazione esteriore la capacit di adattarsi agli altri, allaloro comprensione e alle loro esigenze. Considerando esteriormente,un uomo fa ci che necessario per rendere la vita pi facile a sestesso e agli altri Se un uomo si ricorda realmente di s, comprendeche anche laltro uomo una macchina, nello stesso modo in cui egli lo. Allora si metter al posto dellaltro, diventer capace dicomprendere e sentire ci che un altro uomo pensa o sente. Se pu farequesto, il suo lavoro diventer molto facile per lui una giustaconsiderazione esteriore molto importante nel lavoro. (pag. 170-171)

    Luca 21:34 Badate a voi stessi, perch i vostri cuori non sianointorpiditi Luca 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni momento

    Non vi niente di nuovo nellidea di sonno. Fin dalla creazione delmondo, stato detto agli uomini che essi erano addormentati e chedovevano svegliarsi. Per esempio, quante volte leggiamo nei Vangeli:svegliatevi, vegliate, non dormite. I discepoli di Cristo, persinonellorto del Getsemani, mentre il loro Maestro pregava per lultimavolta, dormivano. Questo dice tutto. Ma gli uomini lo comprendono?Essi considerano ci una figura retorica, una metafora mi statosovente chiesto, seriamente, perch i Vangeli non parlano mai delsonno, mentre se ne parla in ogni pagina. Ci dimostra semplicementeche la gente legge il Vangelo dormendo. (pag. 160)

    Giovanni 3:3 Ges gli rispose: In verit, in verit ti dico che se unonon nato di nuovo non pu vedere il regno di Dio.

    Svegliarsi, morire, nascere, sono tre stadi successivi; e se studiateattentamente i Vangeli, vedrete che sovente vi sono riferimenti sulla possibilit di nascere, ancora pi sovente sulla necessit di morire e pi spesso ancora sulla necessit di svegliarsi: Vegliate e pregate perch non sapete n il giorno n lora Abbiamo gi abbastanza parlato della nascita. Nascere sta a significare linizio di una nuovacrescita dellessenza, linizio della formazione dellindividualit,linizio dellapparizione di un Io indivisibile.(pag. 241-242)

    Matteo 6:21 Perch dov' il tuo tesoro, l saranche il tuo cuore.

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    Lidea del Centro di Gravit pu essere interpretata in parecchiemaniere diverse. uno scopo pi o meno permanente e la percezionedellimportanza relativa delle cose e in rapporto a questo scopo. Cisignifica che determinati interessi divengono pi importanti diqualsiasi altra cosa: uno acquisisce una direzione permanente, non vaun giorno in una direzione e un altro giorno in unaltra. Va in una soladirezione e conosce la direzione. Pi forte il vostro centro di gravit pi siete liberi da accidenti. ( La Quarta Via pag. 112)

    Luca 9:60 Ma Ges gli disse: Lascia che i morti seppelliscano i loromorti; ma tu va ad annunziare il regno di Dio. Accade talvolta che lessenza di un uomo muoia, mentre la sua personalit ed il suo corpo rimangono vivi. Una considerevole percentuale delle persone che vediamo nelle strade di una grande cittsono interiormente vuote; in realt, esse sono gi morte. Per nostrafortuna non vediamo tutto questo e non ne sappiamo nulla. Sesapessimo quanti uomini sono gi morti e quanto numerosi sono questicadaveri che governano le nostre vite, lo spettacolo di questorrore cifarebbe perdere la ragione. (pag. 183)

    Matteo 21:33 Udite unaltra parabola: Cera un padrone di casa, ilquale piant una vigna, le fece attorno una siepe, vi scav una buca per pigiare luva e vi costru una torre; poi l'affitt a dei vignaiuoli ese ne and in viaggio. Matteo 21:34 Quando fu vicina la stagione dei frutti, mand i suoiservi dai vignaiuoli per ricevere i frutti della vigna. Matteo 21:35 Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, neuccisero un altro e un altro lo lapidarono. Matteo 21:36 Da capo mand degli altri servi, in numero maggiore

    dei primi; ma quelli li trattarono allo stesso modo. Matteo 21:37 Finalmente, mand loro suo figlio, dicendo: Avrannorispetto per mio figlio. Matteo 21:38 Ma i vignaiuoli, veduto il figlio, dissero tra di loro:Costui lerede; venite, uccidiamolo, e facciamo nostra la suaeredit. Matteo 21:39 Lo presero, lo cacciarono fuori della vigna e luccisero. Matteo 21:40 Quando verr il padrone della vigna, che far a queivignaiuoli? Matteo 21:41 Essi gli risposero: Li far perire malamente, queimalvagi, e affider la vigna ad altri vignaiuoli i quali glienerenderanno il frutto a suo tempo.

    luomo paragonato ad una casa senza padrone, n sovrintendente,occupata da una moltitudine di servitori che hanno interamentedimenticato i loro doveri: nessuno vuole fare ci che deve, ognunocerca di essere il padrone, non fosse che per un momento, e, in questaspecie di anarchia, la casa minacciata dai pi gravi pericoli. La solasperanza di salvezza che un gruppo di servitori pi sensati siriuniscano ed eleggano un sovrintendente temporaneo cio unsovrintendente delegato. Questo sovrintendente delegato pu alloramettere gli altri servitori al loro posto, e costringere ognuno a fare illoro lavoro: la cuoca in cucina, il cocchiere in scuderia, il giardiniere ingiardino ecc. In questo modo la casa pu essere pronta per larrivo delvero sovrintendente, il quale, a sua volta, preparer larrivo del VeroPadrone. (pag. 70-71)

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    Le e-mail dal sito di Quarta Via

    La Casa dellanfitrione Carissimi Amici di QuartaVia.org,vogliamo inviarvi una parabola sul concetto di scuola,maestro e allievo. Certi che potr darvi qualcheindicazione aggiuntiva sul profondo significato di questitermini, vi diamo appuntamento alla prossima volta!LO STAFF

    Il maestro come lanfitrione nella sua casa. I suoi ospitisono coloro che cercano di studiare la Via e che non sonomai stati in una casa. Essi hanno solo una vaga idea di ciche pu essere una casa, eppure la casa esiste. Quando gli

    ospiti entrano in casa e scoprono il salotto e chiedono: Checos?, viene loro risposto: il luogo dove ci si siede.Allora si siedono sulle sedie, ma sono solo vagamentecoscienti della funzione della sedia. Lanfitrione liintrattiene, ma essi continuano a porre domande, talvoltairrilevanti. Da buon anfitrione non li biasima per questo; peresempio, quando vogliono sapere dove e quandomangeranno. Non sanno che nessuno solo e che in quel preciso momento altri sono impegnati a cucinare, e cheesiste unaltra stanza dove si sederanno per mangiare. Sono perplessi perch non possono vedere n il pasto n i preparativi del pasto, e forse sono anche dubbiosi e talvolta a

    disagio. Il buon anfitrione, che conosce i problemi degliospiti, fa del suo meglio per metterli a loro agio affinchsiano in grado di gustare il cibo quando arriver. Allinizio,gli ospiti non sono in condizione di avvicinarsi al cibo.Alcuni ospiti sono pi svelti degli altri a capire e ad afferrarei rapporti tra i vari elementi della casa. Sono loro che possono comunicare ci che sanno agli amici pi lenti. Inquel frangente, lanfitrione d ad ogni ospite la risposta checorrisponde alla sua capacit di percepire lunit e lafunzione della casa. Non sufficiente che una casa esista,che sia pronta per ricevere ospiti e che lanfitrione sia presente. Qualcuno deve esercitare attivamente la funzionedanfitrione, affinch gli estranei, che sono gli ospiti e di cuilanfitrione si assume la responsabilit, possano abituarsi allacasa. Allinizio, molti di loro non sono coscienti di essereospiti o, pi precisamente, di ci che significhi la situazionedi ospite: ci che possono dare e ci che possono ricevere daquesta situazione. Lospite di esperienza, che ha studiato lecase e lospitalit, a lungo andare si trova a suo agio nellacondizione di ospite, e inoltre in grado di capire megliotutto ci che si riferisce alle case e ai vari aspetti della vitanelle case. Finch impegnato a capire che cos una casa oa cercare di ricordarsi le regole delletichetta, la suaattenzione troppo presa da questi fattori per essere in gradodi osservare, per esempio, la bellezza, il valore o la funzionedellarredamento.

    Il sito www.quartavia.org, (OrganoUfficiale dellAssociazione diUmanit e Cultura La Teca) inviasettimanalmente una e-mail perinformare e divulgare lInsegnamento. Molti ci hanno chiesto di poterleggere le e-mail gi inviate (abbiamoiniziato nellanno 2000). Questa loccasione per farlo. Ogni mese neinseriremo una fra quelle che cisembrano essere state maggiormenteapprezzate.

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    Fare amicizia con il limite

    La Maestra Oscuradi Michele Pirolo

    Vi proponiamo queste pagine scritte da Michele Pirolo, un nostro Confratello.Crediamo che i nostri lettori sapranno intravedere i lampi di coscienza racchiusi inqueste parole.

    Il 5 aprile di questanno, il mio unico fratello morto. Eravamo in casa per pranzo con imiei genitori. Una telefonata: ... si sentito male in strada. Stanno tentando dirianimarlo. Non si riprende. Mia madre, in angoscia come tutte le volte, preme su me emio padre affinch in fretta, ci avviamo alla porta. In macchina, nel traffico alienante ed

    annullante del Raccordo Anulare di Roma, la preoccupazione lascia il posto al dolore.Sempre pi forte. Una telefonata, poi due. Non si riprende, non si riprende.Faccio quel che posso nel traffico, pur sapendo in cuor mio che mio fratello stavolta nonce lha fatta. Lho sentito con tutto me stesso.Altre volte mi capitato di sentire e di vivere i suoi incidenti, i suoi malanni sempretaciuti, nascosti, coperti. Stavolta no, non cos semplice. Lo so.Arriviamo al pronto soccorso e annullo ogni protesta dei miei genitori circa il fatto dilasciare la macchina dove si trova, per raggiungere al pi presto mio fratello. Ma Io so.Li faccio scendere e cerco un posteggio vicino, giusto per darmi il tempo di resistere allanostalgia che gi assale la mia umanit e per non aggiungerci la visione di mia madrenellatto di questa separazione.Trovo mia madre in terra su unaiuola contornata da gente e mio padre colmo di lacrime,tornato quel bambino, quando non aveva neanche sette anni, che seppe della scomparsadi mio nonno. Tutti non sono pi quelli con cui contendevo nella quotidianit.Tutti sono la stessa cosa ora. Io compreso. Ununica differenza. Una voce. La conosco daun po di tempo. Sono qui! con me. Gli spasmi del pianto che mi avvolgono sismorzano in dolcezza ed una luce di barbigli mi fortifica, vivificando un sensodappartenenza e damore dimenticato. Abbraccio tutti come non facevo fin da bambino.Devi rimanere in piedi tu, ora! Poi sarai libero di piangere e di ricordare. Ora per,sostieni damore gli altri. Questa la cronaca di un addio. A Dio, appunto. Poi, oltre, lecose che rimangono, assumono un nuovo valore. Il valore degli insegnamenti.La morte, dir il mio Maestro qualche tempo dopo, ha qualcosa di magico. questamagia che mi permette di percepire Dio. Quando muore qualcuno a te vicino, comese Dio ti riportasse a quando sei nato. Abbatte tutte le difese e si mostra a te come se tufossi tornato un bambino. Si mostra a te, cos come davvero sei. Questo: Come davverosei, ti fa comprendere delle cose che prima avresti solo detto di capire a parole. Eccoallora Dio, inaspettato, presentarsi alla porta. Dun tratto, i centomila veli che il mondo pone sullAnima, bruciano di colpo e si ha la possibilit di comprendere mille mondi,mille cose. Mio fratello non era una persona semplice con cui relazionarsi. La suacomplessit risiedeva nel fatto che, al suo modo di intendere la vita e agli atteggiamentidistruttivi che utilizzava, a volte contrapponeva slanci di spontanea umanit. Questo particolare, rendeva chi gli stava attorno, guardingo.

    Costruire le maschere di fronte a lui, per chiunque non avesse maturato in s la propriaEssenza, era quasi naturale. Io tra questi, costruivo un muro dindifferenza alle suesmargiassate, alla sua prorompente ironia, alle sue dissacranti battute su tutto e tutti.

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    Le Lettere al

    [email protected]

    Secondo voi qual la differenza sostanziale checaratterizza l'insegnamento di G. Gurdjieff daglialtri insegnamenti proposti da altri maestrispirituali che mirano sempre ad un lavoro personale ed interiore. Per esempio le pratiche chesono parte del buddismo tibetano o anche delmaestro vietinamita thich Nhat Hanh. Oppureancora del Maestro Indiano Yogananda, Osho eKrisnamurti. E per venire pi in occidente delmaestro Mikhael Aivanhov. Considerato cheattualmente si stanno diffondendo tutti questiinsegnamenti vorrei conoscere il vostro parere in proposito. Vi ringrazio. Luigi

    Gentilissimo Amico, per rispondereesaustivamente a tutte le sue domande,bisognerebbe tracciare un parallelismo fraciascuna delle figure da lei segnalate e la storiadella Tradizione antichissima a cui Gurdjieff facontinuamente riferimento nei suoi insegnamenti.

    Gli obiettivi teorici sono sempre i medesimi ed inquesto il lavoro di Gurdjieff non si diversificamolto dagli altri: il ricongiungimento dell'uomoall'Assoluto, nella sua forma pi vera a completa.Ci che muta sono i mezzi e gli strumenti, chenelle mani degli uomini giusti, diventano efficaciaffinch tale obiettivo si compia. Quindi siricordi: ancora prima che il Metodo, pot il Maestro.

    Caro Giovanni, sono Caterina scusa se mi sono permessa di scriverti, ma ho bisogno di raccontartilo sconvolgimento che le due giornatesull'Enneagramma che hai condotto, mi hanno procurato. Ieri ed oggi ho dovuto violentarmi perandare al lavoro, e a casa vorrei stare sempre nellostudio a pensare. Gia' da tempo ho perso interessea tante cose, soprattutto da quando ho potutoverificare che siamo sottoposti fortemente agliinflussi planetari e ci illudiamo invece di fare esmuovere il mondo. Mi piaceva andare a guardarele vetrine, lo consideravo il mio modo di volermi bene, ma in questi ultimi tempi hanno perso luce per me e sabato sera, dopo quelle tue parole, erano

    proprio spente. Domenica sera invece, tornando acasa ho pensato al mio rapporto con mio maritosecondo l'enneagramma, lui non sa dirmi di no edio sono una povera perfezionista, quando sonoentrata in casa mi ha fatto tenerezza, ma non sonoriuscita ad abbracciarlo, come sempre del resto.Ora credo di non riuscire ed anche di non voleretornare alla vita ordinaria di macchina felice degliinganni della vita, ma comunque macchina sonoed ho paura di non essere capace di lavorare perl'evoluzione all'interno di un gruppo, mi sembrad'aver capito che tu venga raramente nella miacitt ed io ho l'impressione che solo tu riesca a parlare al mio cuore in quei particolari momenti incui abbassi il tono della voce e dici cosedolcissime su Dio. Per ora il ricordo e' vivo emeraviglioso, ma quanto potr durare? Unabbraccio, Caterina.

    Dolce Caterina, la tua lettera mi ha fatto moltatenerezza. In poche parole mi hai fatto capirequello che avevi dentro. Per me l'esperienza delweekend scorso stata davvero piacevole,illuminante e foriera di benedizioni. Anche iosono grato di questo! Ora per, importante chevoi, e tu per prima, iniziate a lavorare davvero. Mi ricordo il tuo desiderio espresso di "andare avivere in Tibet" eppure, dolce Caterina, ... Se nontrovi il Tibet nel tuo ufficio correresti il rischio ditrovare il tuo ufficio, in Tibet! Ti sono vicino.

    Mi chiamo Francesco, ho 27 anni e la mia professione e quella di barman. I miei interessifilosofici mi hanno portato a incontrare il nome diGurdjieff, ormai qualche anno fa, in un piccololibretto intitolato "I maestri: le voci dal silenzio",dove insieme ad altri personaggi storici come ilBuddha, o Hakuin, o Milarepa, compariva in uncapitolo intitolato "ricordare se stessi" il nome diG. Eppure quello che cerco, oggi, sono orecchie e bocche, non solo carta e inchiostro...

    Le orecchie e le bocche non possono essereriportate su un foglio. Cerchi, indaghi, masopratutto ESPERIMENTI. Incontri e guardinegli occhi, non abbia paura. Si ricordi chelInsegnamento pu passare solo attraversouomini e donne che hanno fatto qualche passonella Via e che un albero si riconosce dai suoi frutti. I libri sono solo una mappa; la mappa di unluogo che pu essere visitato soltanto a piediscalzi e con lardente desiderio di percorrerlo. Buona: Ricerca!

    Giovanni Maria Quinti

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    Ma che coslAttenzione Divisa?

    LAttenzione Divisa lo strumento per facilitare il Ricordo di s. Ma come possiamo svilupparla?

    a grande forza che si oppone al ricordo limmaginazione, che lo stato costante in cui si trova la mente umana. Ora abbiamo limmaginazione creativa cosciente elimmaginazione inconscia o automatica. Limmaginazione automatica (il sonno da

    svegli nel quale abitualmente viviamo) particolarmente dannosa perch spreca molte energie che potremmo usare per la nostra evoluzione. Soprattutto quando siamo preda di emozioni negative quali ansia, paura e rabbia, siamo trascinati da forze sulle quali non abbiamo nessun controllo. fondamentale ridurre le funzioni che comportano un inutile dispendio di energiae creano una continua agitazione mentale, e il lavoro sul ricordo va quindi portato avanti parallelamente ad altri tipi di lavoro, come ad esempio quello sulle emozioni negative. Lesercizio iniziale che viene insegnato nelle scuole della Quarta Via per sviluppare il ricordo di s quello della cosiddetta attenzione divisa (Ouspensky, Frammenti p. 134). Quando osserviamo qualcosa, la nostra attenzione diretta sulloggetto osservato; se

    contemporaneamente riusciamo a portare lattenzione anche su noi stessi, avremo una simultanea percezione di noi e delloggetto esterno. Esercitandosi costantemente svilupperemo nel tempo un nuovo modo di percepire le cose, pi profondo ed anche pi interessante. Diventeremo osservatori delle nostre dinamiche interne, dove ci confrontiamo con i nostri pensieri ed emozioni, e diquelle con il mondo esterno, che coinvolgono il nostro rapporto con gli altri.Quando questa capacit acquisir un certo grado di sviluppo, la maggiore consapevolezza di noi stessi, soprattutto dei nostri conflitti e disarmonie, porter

    anche frustrazione e desiderio di cambiamento. Ci si render per conto che trasformare se stessi, cercando di intervenire sulle nostre dinamiche interne edesterne, molto difficile e si rischia di creare ancora pi confusione. In questa

    fase possiamo solo osservarci. Perch lesercizio dellattenzione divisa possa aprire la strada al reale cambiamento di s necessario sviluppare un altro elemento, un punto di riferimento costante esterno a noi. Nelle situazioni che ci vedono coinvolti saremo allora consapevoli di noi stessi, delloggetto di fronte a noi e di questo terzo elemento che permetter di creare una dinamica nuova. Nellarticolo di Fratel Gaio Da Abramo ad Abrahamo (La Quarta Via n.3 Anno 2) questo elemento stato chiamato Dio: purtroppo questa parola richiama in molte persone delle associazioni che provengono dalla propria cultura ed educazione religiosa e possono creare sentimenti conflittuali. Se riusciremo, per, a mantenere questo terzoelemento sempre vicino a noi, esso ci permetter in ogni situazione di collegarci ad una terza

    dimensione e sempre pi spesso ci fornir laiuto necessario a trovare nuove modalit per risolvere i conflitti e superare i dualismi interni ed esterni.

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    a cura di Andrea Bertolini

    Spieghiamo inPillole cosa sialAttenzioneDivisa indicatada Gurdjieffcome strumentoper stabilizzareil Ricordo di S.

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    Ecco come IscriversiGentile Amico/a,LAssociazione La Teca presente in diverse citt italiane si occupa di divulgare linsegnamento dellaQuarta Via . Ultimamente questo Metodo, ben precedente allo stesso fondatore (G.I. Gurdjieff) che a lei hadato questo nome, viene mal interpretata e indebitamente trascurata.

    Per una comprensione completa del Sistema dobbiamo, necessariamente, fare uno studio comparato con lefonti Tradizionali dellOccidente e dellOriente a noi pi vicino. Questo studio apre al ricercatore orizzontinuovi e gli permette di intravedere lintelaiatura comune dietro il sistema occidentale di spiritualit:laQuarta Via . Chiamata, nel corso dei secoli in maniera diversa, la rinveniamo negli studi alchemicimedioevali, nei simboli sacri delliconografia religiosa, nei testi arabi di tradizione sufi, negli insegnamentidi alcune sette precristiane e nella Chiesa Cristiana del primo secolo. Non a caso, quindi, lo stesso monsieurGurdjieff aveva definito il suo insegnamento cristianesimo esoterico delle origini.

    Su questi punti verte la trattazione delle dispense di studio della nostra Associazione e vertono anche tutte leattivit che i nostri gruppi effettuano in diverse citt italiane. (Trover lelenco delle attivit presso il sitointernet www.quartavia.org, nella sezione conferenze)Per poter partecipare alle nostre attivit, oricevere le dispense di studio, necessario Associarsi.

    La quota Associativa, per un anno, pu essere di due tipi:

    - Socio Aggregato Euro 5,00, permette laccesso a tutti gli appuntamenti e agli incontri di studioorganizzate dalla Teca di Roma.

    - Socio Sostenitore con un minimo di Euro 54,00 permette laccesso a tutti gli appuntamenti e agliincontri di studio organizzati dalla Teca di Roma e la ricezione mensile (via posta ordinaria) dellaDispensa di Studio della Quarta Via. (Nel caso in cui lei risiedesse fuori dellItalia, dovraggiungere 35,00 Euro per laggravio delle spese postali di spedizione della Dispensa di Studio.)

    Nel caso volesse Associarsi la preghiamo ritornarci a mezzo posta ordinaria gli uniti moduli compilati efirmatianche nella parte che riguarda il trattamento dei dati personali, con allegato un assegno circolarenon trasferibile (della quota relativa alla tipologia di Socio scelta) intestato a:

    Associazione di Umanit e Cultura La Teca di Roma

    Via Gottardo, 66 00141 ROMA

    Oppure, se preferisce, pu inviare la sua Quota Associativa attraverso un vaglia postale, causale delversamento:Quota associativa socio Aggregato oppure Quota associativa socio Sostenitore ed allegarefotocopia della ricevuta di pagamento.

    In questo modo ricever la tessera Associativa per lanno in corso e potr usufruire dei relativi servizi.

    Sperando di vederLa tra i nostri Soci, La salutiamo con cordialit,

    Associazione di Umanit e CulturaLA TECA di Roma

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    Da compilare e spedire:MODULO 1

    SCHEDA DI ISCRIZIONE ALLASSOCIAZIONE LA TECA DI ROMA (Si prega di scrivere in stampatello in modo chiaro e leggibile)

    Il/la sottoscritt....Nat ail . .Residente aStato c.a.p....In via.n..

    Indirizzo email..Codice fiscale TelefonocellData di iscrizione (odierna)..

    CHIEDE DI ISCRIVERSI ALL ASSOCIAZIONE DI UMANITA E CULTURALA TECA DI ROMA E VERSA LA QUOTA ASSOCIATIVA DI:

    SOCIO AGGREGATO EURO 5,00SOCIO SOSTENITORE CON UN CONTRIBUTO MINIMO DI EURO 54,00(Nel caso in cui il Socio risiedesse fuori del territorio Italiano deve aggiungere 35,00 Euro per la maggiorazione dispese di spedizione delle Dispense di Studio)

    FIRMA

    ..

    AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI DEL D.Leg. 196/03

    Autorizzo lAssociazione Culturale La Teca di Roma ad utilizzare i miei dati personali esclusivamente per la gestioneinterna dei propri archivi, tra i quali quello del libro soci. Liscrizione allAssociazione Culturale La Teca di Roma dadiritto a ricevere offerte legate allo scopo dellAssociazione. Se non si desidera riceverle barrare la casella qui sotto.Titolare del trattamento Associazione Culturale La Teca di Roma con sede in Via Gottardo 66 Roma. Potrai esercitarei diritti di cui allart.7 (diritto di accesso ai dati personali ed altri diritti) qui allegato, rivolgendoti allAssociazioneCulturale La Teca di Roma.

    Non voglio ricevere materiale informativo

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    Da compilare e spedire:MODULO 2

    SCHEDA DI ADESIONE ALLINIZIATIVA EDITORIALE(Senza la compilazione di questa scheda non si pu essere certi di ricevere le dispense di Studio)

    Il/la sottoscritt ... ...

    Allega alla presente un assegno circolare di euro ...Ha effettuato in data . un vaglia di euro (di

    cui allego fotocopia della ricevuta) intestato a: La Teca di Roma Via Gottardo, 66 Roma 00141 causale del versamento: Versamento quota associativa tipo aggregato o sostenitore.Ha provveduto a pagare la quota direttamente al Responsabile Editoriale delGruppo di che confermer telefonicamente.

    SI PREGA DI EFFETTUARE LE SPEDIZIONI AL SEGUENTE INDIRIZZO:(Si prega di scrivere in stampatello in modo chiaro e leggibile COMPILARE SEMPRE)

    Via.. N

    Cap . Citt STATO....PR..

    SOLO Nel caso in cui lei stesse frequentando un Gruppo di Studio e volesse ricevere le dispensedirettamente dal Referente del Gruppo e non nella propria abitazione compili la parte sottostante:

    Si prega di inviare la mia dispensa al Gruppo di _________________________ (indicare la citt).La ricever, ogni mese, direttamente dal Responsabile Editoriale preposto.

    FIRMA

    ..

    Per gli Studenti dei Gruppi di Studio

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    Legga la normativa sulla Privacy

    Art. 7 Dec. Leg . 196/03 (Dir it to di accesso ai d ati personal i ed alt ri di ri tt i)

    1) L'interessato ha diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che loriguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.

    2) L'interessato ha diritto di ottenere l'indicazione:a) dell'origine dei dati personali;

    b)

    delle finalit e modalit del trattamento;c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici;d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi

    dell'articolo 5, comma 2;e) dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che

    possono venirne a conoscenza in qualit di rappresentante designato nel territorio dello Stato, diresponsabili o incaricati.

    3) L'interessato ha diritto di ottenere:a) l'aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di

    legge, compresi quelli di cui non necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali idati sono stati raccolti o successivamente trattati;

    c) l'attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per

    quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato ilcaso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamentesproporzionato rispetto al diritto tutelato.

    4) L'interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorch pertinenti allo scopo

    della raccolta; b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita

    diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.

    Ha qualche amico a cui potrebbe interessare la lettura di questa Dispensa?

    Ci invii il suo nominativo a: La Teca di Roma Viale Gottardo, 66 00144 RomaOppure via e-mail allindirizzo:[email protected]

    Gliene spediremo una copia gratuitamente e senza alcun impegno!