Guida su Camera Raw 8 - Photoshop, Fotografia, e tutto ...Quando abbiamo la necessità di...

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Guida su Camera Raw 8.2 di Francesco Marzoli www.digitalpostproduction.it

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Guida su Camera Raw 8.2

di Francesco Marzoliwww.digitalpostproduction.it

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Biografia

Francesco Marzoli nasce a Pescara nell’Aprile del 1985. Fin da piccolo ha mostrato la sua passio-ne per l’arte e pittura, passioni che nel corso degli anni si sono convertite in forma digitale. Le sue prime esperienze con i programmi di fotoritocco nascono all’età di 14 anni con l’acquisto del suo primo computer grazie alla frase …“mi metti un programma per disegnare?” da lì il suo amore per il digital imaging è cresciuto sempre più.

Oggi è docente e consulente in corsi, workshop e seminari su Photoshop.

Insegna presso la Business School del Sole 24 Ore a Roma nel master sull’Arte e i Beni Culturali, e presso l’Università Europea del Design a Pescara.

Relatore tra i più importanti eventi fotografici in Italia, come al Photoshow di Roma e Milano per Xrite presso lo stand Wacom. Francesco è Adobe Certified Expert in Photoshop e Beta Tester per i prodotti X-Rite.

E’ stato autore della prima Guida su Camera Raw, tra le vincitrici dell’Adobe YouGC Contest. Nel suo sito internet www.digitalpostproduction.it parla di post-produzione a 360° con articoli e tutorial, inoltre è YouTube Partner pubblicando periodicamente video-tutorial.

Roberto Tomesani lo descrive così:

“Entusiasta e positivo, Francesco ha una particolare abilita’ nel trasferire, ai suoi allievi, concetti anche complessi, in modo che vengano percepiti come intuitivi e lineari. Mentre la competenza tecnica e la conoscenza degli applicativi sono appannaggio di molti “tecnici”, questa capacita’ di interrelazione e questa empatia nella docenza sono, invece, doti rare, quanto preziose.”

Dal 2010 è anche  Pro-Supporter della TAU Visual Associazione Nazionale Fotografi Professioni-sti, ed è cofondatore dei CCC - Color Correction Campus.

Persona molto dinamica e schietta, con tanta voglia di mettersi in discussione, sempre alla ricer-ca di stimoli che gli permettano di esprimere la sua creatività.

Sito: http://www.digitalpostproduction.it

Facebook: http://www.facebook.com/francescomarzoli

Linkedin: http://it.linkedin.com/in/francescomarzoli/

Youtube: http://www.youtube.com/marfra851

Twitter: http://twitter.com/francescospx

“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno della tua vita.”

Confucio

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Indice | iii

Indice 1 Formati 1

RAW 1

JPEG 1

Formati Misti 1

TIFF 1

PSD 2

DNG 2

2 Adobe Camera Raw 3

Schemarta 4

3 Importazione immagini 5

Importazione di foto con Bridge 6

Importazione di foto con Lightroom 6

4 Modifiche base dell’immagine 7

Workflow o flusso di lavoro 7

Apertura di una singola immagine 8

Aperture di più immagini 8

Apertura di file raw come Oggetti Avanzati in Photoshop 9

Salvataggio delle immagini da Camera Raw 9

5 L’istogramma e l’esposizione digitale 10

6 Il pannello base 12

7 Il pannello Curva di Viraggio 14

8 Il pannello Dettagli 16

9 Il pannello HSL/Scala di grigio 19

10 Il pannello Divisione toni 22

11 Il pannello Correzione lente 23

12 Il pannello Effetti 25

13 Il pannello Calibrazione fotocamera 27

14 Correzioni localizzate 30

15 Strumenti di Camera Raw 32

Rimozione macchie 32

Rimozione occhi rossi 32

Taglierina 32

Raddrizza foto 34

Zoom e Mano 34

TAT Target Adjustament Tool 34

Campionatore Colore 34

Rotazione

16 I ponnelli Predefiniti ed Istantanea 23

14 Preferenze 36

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1Formati Siamo arrivati ormai alla terza versione di questa guida su Camera Raw. Oggi più che mai abbiamo un notevole incremento delle reflex sul mercato e la maggior parte delle fotografie vengono scattate in formato Raw. Inoltre ad ogni aggiornamento di Photoshop vengono aggiunte sempre nuove funzioni, quindi mi sembra doveroso dedicare una nuova guida a questo fantastico Plug-in.

Prima di iniziare a parlare di Camera Raw, affrontiamo il tema dei formati dei file, per avere una pa-noramica generale dei tipi di formati in circolazione per la memorizzazione delle immagini. E’ impor-tante conoscere tutti i tipi per sapere i vantaggi e gli svantaggi di ognuno di essi, ma sopratutto per sapere quale tipo di file scegliere nel momento più opportuno.

JPEG

Lo standard più utilizzato per le immagini, lo troviamo ovunque dalle economiche compatte, alle co-stosissime reflex

Vantaggi

Dimensioni ridotte! Infinità di immagini potranno essere memorizzate nella vostra schedina.

Trasferimento e memorizzazione sul vostro computer ad una alta velocità.

Svantaggi

Perdita di dettaglio e qualità d’immagine.

Applicazioni

In vacanza, tra amici, quando non si ha bisogno di qualità elevata, in genere viene utilizzato dai fotore-porter per avere subito pronti le immagini senza ulteriori tempi di post produzione.

RAW

E’ il file che contiene i nostri dati del sensore, senza aver subito alcun processo, grezzo. Paragonabile al negativo dell’analogico.

Lo troviamo nelle macchine reflex.

Vantaggi

Essendo un formato non processato possiamo modificare i nostri valori: spazio di colore, contrasto,

bilanciamento del bianco ecc…senza perdita di qualità.

Svantaggi

Dimensioni dei file molto grandi;

Al contrario del JPEG si impiega tempo a trasferirli sul proprio PC e il caricamento di ogni anteprima può essere molto lento.

Applicazioni

Quando si ha bisogno di qualità, di post produzione e di stampa.

Formati Misti

Le più reflex possiedono un formato misto di salvataggio delle immagini: RAW+JPEG. Queste salveran-no la stessa foto con 2 estensioni diverse

Vantaggi

Qualità del Raw e comodità del Jpeg;

Svantaggi

Tempo di riempimento della scheda di memoria molto breve!;

Applicazioni

Quando abbiamo la necessità di visualizzare le nostre foto in un pc dove non sono presenti programmi per la visualizzazione dei Raw, o per generare le anteprime delle foto molto più rapidamente e poi suc-cessivamente aprire il file Raw per le modifiche.

Formato TiFF

Il Tiff è un formato di file in cui è possibile salvare l’immagine senza rischi di perdita di qualità.

Generalmente è usato per andare in stampa dopo tutte le modifiche apportate all’immagine. Viene usato da laboratori e centri di stampa, in quanto è anche uno dei maggior formati di acquisizione da scanner.

Formato PSD

Il formato PSD è il formato nativo di Photoshop. E’ più veloce rispetto ad un file TIFF.

Mantiene tutti i livelli, canali alfa, tracciati, trasparenza dell’immagine. Viene usato come file di archivia-zione per conservare il file originario e come file di salvataggio durante modifiche di post produzione.

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Formato DNG

Il DNG è un formato Raw, le cui specifiche di scrittura sono libere.

In altre parole: Stiamo assistendo ad una vera e propria guerra tra produttori di fotocamera digitali, ognuno di essi ha un suo formato proprietario di scrittura, che possono essere CR2 per Canon, NEF per Nikon e così via. I Raw proprietari hanno bisogno o del software in dotazione della fotocamera o aggiornamenti di Camera Raw per consentire a quest’ultimo di leggere i file, ma non tutte le specifiche sono sempre a disposizione. Immaginiamo cosa potrebbe accadere tra qualche anno se i nostri softwa-re, non funzionassero più su sistemi operativi avanzati?

Nel 2004 Adobe ha sviluppato il formato DNG (digital negative) che nasce come un formato aperto, in cui le specifiche per la scrittura sono disponibili gratuitamente e possono essere inserite nei software di elaborazione immagini e di scrittura di file Raw.

Infatti società come Apple e Microsoft hanno già sviluppato software che supporti il file DNG, altre qua-li Hasselblad, Casio, Samsung e Richo consentono la scrittura del formato DNG come formato originario per il salvataggio del Raw usato dalla fotocamera (elenco completo disponibile su http://www.adobe.com/it/products/dng/supporters.html).

Vantaggi DNG

I vantaggi offerti dal DNG sono tanti, come poter utilizzare fotocamere diverse ed avere un unico for-mato, eliminazione dei file collaterali XMP, supporto di sviluppo futuro ed inoltre può contenere anche il file Raw con il formato proprietario, es. all’interno del DNG può essere contenuto il file CR2 a scapito però delle dimensioni del DNG stesso. Se non si possiede una fotocamera che scatti nativamente in DNG è possibile scaricare il DNG Converter dal sito http://www.adobe.com/it/products/dng/ Quest’ul-timo segue di pari passo la stessa versione di Camera Raw e ha le stesse fotocamere supportate.

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2Adobe Camera Raw 8.2

Camera Raw

Camera Raw è un plug-in nato come elaboratore d’immagini raw ma dalla versione 4.0 è possibile modificare anche i file JPG e TIFF di livel-lo unico in RGB. Esso ci permette di lavorare in modo non distruttivo sull’immagine quindi di apportare i cambiamenti senza sovrascrivere il file originale. Tutte le operazioni e le elaborazioni effettuate vengo-no salvate in un file d’istruzione con estensione XMP.

Può aprire immagine prodotte da qualsiasi fotocamera anche quelle di dimensioni superiori a 65.000 pixel e fino a 512 megapixel di for-mato.

Le prime versioni di Camera Raw erano da esclusivamente di suppor-to a Photoshop, in quanto iniziavamo un flusso di lavoro da Camera Raw e poi completare il tutto con Photoshop.

Ora Camera Raw 8 CC è diventato sempre più uno strumento a se state, e con le nuove funzionalità si è in grado di effettuare un flusso completo per l’elaborazione di un’immagine dall’inizio fino alla fine. Questo non vuol dire che Camera Raw può sostituire Phothoshop, anzi, abbiamo sempre più a disposizione strumenti per un editing complessivo della nostra immagine fin dal primo momento dall’a-pertura del file Raw, quindi sfruttando tutti i vantaggi messi a dispo-sizione da un file Raw.

Alcuni fotografi preferiscono elaborare esclusivamente il file Raw, senza passare per Photoshop. Un esempio molto concreto lo trovia-mo in Lightroom, dove il pannello “Sviluppo” è lo stesso motore iden-tico a quello di Camera Raw, quindi la maggior parte delle operazioni, vengono svolte all’apertura. Penso che in Camera Raw dobbiamo po-ter tirar fuori il massimo dalla nostra fotografie a livello di esposizio-ne, contrasto, bilanciamento, calibrazione, e poi lasciare a Photoshop il lavoro di Retouching e di Sharpening.

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3Importazione immaginiLa prima operazione da effettuare, dopo aver fotografato, è quella di scaricare le foto sul computer. Molti utenti in questo caso non sanno che scelta operare, c’è chi usa Bridge, chi Lightroom, altri sca-ricano i file direttamente da Finder o Esplora Risorse e poi aprono Photoshop. Quando usare Bridge? Quando usare Lightroom? Qual’è la differenza tra i due?

Bridge è un browser di file avanzato ed un elaboratore d’immagini. Ci permette di navigare tra le cartelle, selezionare e revisionare file, aprire Camera Raw, importare foto, applicare metadati, e tanto altro ancora. E’ utilizzato da i fotografi, webdesigner, animatori, grafici e tutto ciò ha a che fare con la Creative Suite. Come ci dice il nome Bridge, cioè ponte, ci permette di effettuare un collegamento ed una gestione avanzata tra tutti i nostri file ed i Software Adobe.

Lightroom è stato pensato esclusivamente per fotografi. Permette di gestire grandi quantità di foto-grafie e di ridurre al minimo i tempi necessari per l’elaborazione e l’organizzazione del tutto. E’ gestito a moduli quali Libreria, Sviluppo, Presentazione, Stampa e Web. Già da questo elenco si può immaginare che il fotografo apre Lightroom e non deve pensare a nient’altro.

Ha un unico software per gestire in modo veloce il suo flusso di lavoro. Lightroom lavora usando i cataloghi, con i quali permette l’apertura di file offline, cioè che non devono essere presenti sul disco locale. Oltre a questo, i cataloghi mantengono traccia di modifiche, istantanee, presentazioni e tante altre informazioni.

Bridge, Lightroom e Photoshop utilizzano lo stesso motore di Camera Raw. Quindi non ha importanza con quale dei tre software si modifichi il raw, il risultato sarà sempre lo stesso.

E’ possibile aprire un file, modificarlo in Camera Raw e successivamente aprirlo con Lightroom. Si noterà che mantengono le stesse impostazioni. In Lightroom i controlli di Camera Raw li troviamo sotto la sezione Sviluppo.

importazione di foto con Bridge

Nel farlo ci viene incontro l’utility di Bridge chiamata Programma per scaricamento foto, la troviamo sotto il menù File - Ottieni foto da fotocamera.

Inserita la nostra scheda di memoria all’interno del lettore di card apriamo Bridge e lanciamo Programma per scaricamento foto.

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importazione di foto con Lightroom

Possiamo impostare Lightroom in modo tale che ogni qualvolta che si inserisce una scheda di memoria, apre il pannello Importa foto. Questo è molto simile a Programma di scaricamento in Bridge.

Anch’esso permette di effettuare backup e aggiungere metadati, inoltre permette di inserire parole chiavi per la ricerca rapida delle foto, e durante la scrittura della parola, esso ci mostra le parole già utilizzate in modo tale da non commette errori nella digitazione. In più Importa foto ha un controllo per evitare che le foto vengano importate due volte.

Le miniature delle immagini importate vengono via via visualizzate nell’area centrale e quando si finisce è possibile rimuovere la schedina e cancellare i file.

Anche in Lightroom è possibile impostare direttamente la conversione dei file raw proprietari in file DNG durante l’importazione, ma questo rallenterà il processo stesso.

Selezioniamo la sorgente da cui vogliamo importare le foto e successivamente la posizione su cui vo-gliamo scaricarle. Possiamo far in modo che Bridge rinomini tutti i file da solo e che li elimini dalla schedina selezionando l’opzione Elimina file originali.

Altra importante funzione è “Salva copie in” che ci consente di effettuare già un backup delle nostre foto.

Nella finestra di dialogo avanzata è possibile vedere l’anteprima delle fotografie e visualizzare i pulsanti “attiva tutto” o “disattiva tutto”.

E’ possibile rinominare i file scegliendo una delle impostazioni predefinite seguite, volendo, da una nota personale. Inoltre è possibile mantenere i nomi dei file originali all’interno del file XMP, in modo da poterli recuperare successivamente e applicare il nome dell’autore ed il copyright ai metadati.

Di solito l’opzione “Apri in Bridge” viene lasciata attiva in modo tale da avere già a video il contenuto della cartella al termine dello scaricamento.

“Converti in DNG” ci consente di convertire tutti i file raw in DNG durante l’importazione, non tutti la utilizzano, poichè è un’ operazione che richiede tempo. Oltre alla conversione viene creata anche un’anteprima in JPEG che si consiglia di lasciare impostata su “Dimensione Medie” e “Compressa” all’in-terno del pannello Impostazioni. Inoltre si consiglia di lasciare impostata la voce “Mantieni immagine raw” perchè mantiene i dati originali del raw.

Ora possiamo finalmente premere il pulsante “Acquisisci foto” e attendere lo scaricamento di esse.

Una volta completato il tutto, viene aperto Bridge, se era stata spuntata la casella “elimina file originali”, ci viene chiesta la conferma per eliminarli definitivamente dalla scheda. E’ buona abitudine formattare la schedina ogni qual volta si esegue una nuova serie di foto onde evitare possibili corruzioni. Tuttavia se state effettuando molti scatti e non volete formattare, è possibile attivare l’opzione, in modo tale da non farvi sorgere il dubbio: le ho scaricate le altre foto? Qual era l’ultimo file che ho scaricato?

All’interno della finestra di Bridge possiamo navigare tra i file con le frecce e facendo doppio click su di essi, si apriranno in Photoshop. Possiamo anche aprire Camera Raw direttamente in Bridge, senza lanciare Photoshop, selezionando uno o più file e premendo Cmd+R (Mac) o Ctrl+R (Windows).

Un vantaggio preziosissimo nel lanciare Camera Raw da Bridge è che ci consente di effettuare opera-zioni in in background senza compromettere le prestazioni di Photoshop.

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4Modifiche base dell’immagineCon Camera Raw 8 si sono ampliate le possibilità che abbiamo a disposizione per editare un’immagine. Stabilire un metodo nella modifica ci permette di risparmiare tempo, e di ottimizzare l’immagine in modo più preciso. Il nuovo flusso di lavoro consigliato è il seguente:

1. Impostazione del punto di bianco

2. Applicare il profilo della fotocamera (se esistente)

3. Attivare la correzione del profilo lente (distorsioni, aberrazioni e vignettatura)

4. Impostare la luminosità generale della scena

5. Impostazione il punto di ritaglio per le luci con il cursore Luci

6. Impostazione il punto di ritaglio per le ombre con il cursore Ombre

7. Compensare eventuali difetti con i cursori Neri e Bianchi

8. Regolazione del contrasto dei mezzi toni con Chiarezza

9. Regolazione precisa del contrasto nella curva dei toni

10. Regolazione precisa della saturazione/brillantezza dei colori

11. Ritocco con pennello correttivo

12. Regolazioni localizzate con Filtro graduato o radiale

13. Aggiunta di Nitidezza e Rimozione dei Disturbi

14. Applicazione di un Ritaglio

15. Apertura immagine in Photoshop

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Apertura di una singola immagine

Aprendo un solo file in Camera Raw viene subito visualizzato il nome e la marca della fotocamera sul-la barra di stato. Appena sotto, partendo da sinistra, sono visualizzati gli strumenti di Camera Raw, successivamente il controllo sull’anteprima(P) e la modalità a schermo intero(F).

A destra troviamo l’istogramma calcolato in base allo spazio di colore impostato nel flusso di lavoro, nel nostro caso sRGB. I due triangoli in alto ai bordi dell’istogramma rappresentano gli eventuali ritagli di luce e di ombre effettuati con i comandi Esposizione e Luci e Ombre. Questi cambiano colore in base ai canali che hanno subito il ritaglio. Se è bianco c’è un ritaglio su tutti e tre i canali. Cliccando su di essi visualizziamo l’area sull’immagine in cui si sta effettuando il ritaglio. Il colore rosso sta per le luci, mentre i blu per le ombre.

Subito sotto l’istogramma, troviamo le informazioni sui dati di scatto: il diaframma, il tempo di scatto, gli ISO e la lente utilizzata con la relativa focale.

In fondo troviamo: i livelli di zoom, il pulsante “Salva con nome”, “Apri immagine”, “Annulla” e “Chiudi”. Al centro troviamo delle scritte in blu, cliccando su di esse si apriranno le opzioni per il flusso di lavoro.

Opzioni flusso di lavoro

“Spazio colore” corrisponde allo spazio colore di destinazione che avrà l’immagine all’interno di Photo-shop. Se scegliamo il profilo una periferica specifica, ad esempio quella di una stampante, Camera Raw ci dà un’anteprima del risultato finale, facendoci impostare anche l’intento di rendering. Questa sezio-ne richiede un minimo di conoscenza nella gestione del colore, che non viene trattata in questa guida.

“Ridimensionamento immagine” ci consente di ridimensionare la nostra immagine in base alle opzioni che si sembrano più opportune. Se non vogliamo correre rischi possiamo impostare il ridimensiona-mento di un solo lato, lasciando a Camera Raw il compito di impostare l’altro, per mantenere le giuste proporzioni.

“Nitidezza output” possiamo impostare la nitidezza per: nessuna, schermo, carta lucida o carta opaca”; questa opzione è utile solo se non si intende aprire la foto con Photoshop e salvarla direttamente da Camera Raw, andando a dare ulteriori dettagli alla foto. Questa parte viene illustrata meglio nel pan-nello Dettagli.

Infine è presente l’opzione “Apri immagini in Photoshop come oggetti avanzati” che anch’essa viene descritta più avanti.

Aperture di più immagini

Selezionando più foto all’interno di Bridge e usando i comandi Cmd+O(Mac) o Ctrl+O(Windows) per aprire Camera Raw da Photoshop o Cmd+R(Mac) Ctrl+R(Windows) per aprire Camera Raw da Bridge, viene visualizzata la modalità di Camera Raw per immagini multiple.

Notiamo che tutte le miniature delle immagini selezionate sono presenti alla sinistra della finestra. E’ possibile effettuare una nuova selezione all’interno delle immagini utilizzando i pulsanti Shift o Cmd(Mac) Ctrl(Windos) o premere il tasto sopra le miniature “Seleziona tutto”.

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Solo nel momento in cui si salva l’immagine in formato PSD il file raw verrà incluso in esso.

Un altro metodo per aprire un oggetto avanzato in Photoshop è quello di tenere premuto il tasto Shift mentre si clicca il pulsante “Apri immagine”.

Salvataggio delle immagini da Camera Raw

Se si clicca il pulsante “Salva immagine...” si apriranno le opzioni di salvataggio. Queste consentono di selezionare la destinazione del salvataggio, il nome del file ed il formato. Nella sezione Denominazione file, è possibile far rinominare in automatico tutte le immagini aperte in Camera Raw scegliendo le op-zioni: Numero Seriale, Lettera Seriale, e Data. Nel momento in cui si clicca su “Salva”, vengono applicate queste impostazioni, oltre quelle impostate nelle opzioni di flusso di lavoro. Il processo, come già detto, viene effettuato completamente in background e ci lascia liberi di continuare a lavorare. In basso a sini-stra troviamo un contatore che ci indica quante foto rimangono al termine del salvataggio.

Se utilizziamo Camera Raw per aprire un JPEG salvandolo come DNG, sappiate che il DNG non acqui-sterà mai la qualità di un file raw. Un file JPEG non potrà mai tornare ad essere un raw, perchè è stato compresso e processato.

Se stiamo lavorando sullo stesso set, e le opzioni di salvataggio ci sono congeniali alla maggior parte delle foto, possiamo premere il pulsante Alt mentre clicchiamo su “Salva...” questo farà in modo che non si apra la finestra di dialogo.

Le immagini selezionate avranno un bordino blu sottile, mentre l’immagine su cui stiamo lavorando e che vediamo nella finestra principale, avrà un bordino blu più marcato.

Il pulsante “Sincronizza” consente di sincronizzare tutte le impostazioni e le modifiche effettuate, in un sol colpo su tutte le immagini selezionate! Il pannello sincronizza consente di scegliere quali opzioni applicare a tutte le immagini.

E’ possibile effettuare la sincronizzazione in modo più veloce e comodo anche da Bridge. Dopo aver modificato una sola foto in Camera Raw ed aver cliccato sul pulsante “Chiudi”, essa apparirà nella fine-stra di Bridge con il simbolo di Camera Raw in alto a destra.

Questo vuol dire che l’immagine è stata aperta e modificata in Camera Raw.

Selezionando la miniatura e cliccando con il destro scegliamo la voce Impostazioni di sviluppo - Copia Impostazioni Cmd+Alt+C(Mac) Ctrl+Alt+C(Windows). Successivamente selezioniamo tutte le foto a cui vogliamo applicare le stesse impostazioni e scegliamo Impostazioni di sviluppo - Incolla impostazioni Cmd+Alt+V(Mac ) Ctrl+Alt+V(Windows), si aprirà cosi la stessa finestra Sincronizza di Camera Raw.

Utilizzando il comando Sincronizza e successivamente lo strumento zoom è possibile impostare un livello di zoom per tutte le immagini, in modo tale da avere un controllo più dettagliato nella finestra di anteprima. Inoltre è possibile contrassegnare le immagini da scartare con una X rossa, utilizzando il comando Backspace o Canc.

Apertura di file raw come Oggetti Avanzati in Photoshop

Nelle opzioni del flusso di lavoro, è presente l’opzione “Apri come oggetto avanzato”; se è selezionata, nel momento in cui si apre Photoshop, il primo livello non sarà lo sfondo ma direttamente l’oggetto avanzato contenente il raw dell’immagine.

Se si fa doppio click sulla miniatura del livello, si aprirà di nuovo Camera Raw con il file. Attenzione! Non si tratta del file originale bensì di una copia di esso, salvato all’interno dei file temporanei.

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5L’istogramma e l’esposizione digitaleL’istogramma di Camera Raw rappresenta un’anteprima della forma che avrà l’istogramma finale in fase di output. Al variare delle regolazioni esso cambierà e varierà a seconda dello spazio colore impostato nelle opzioni di flusso di lavoro. Per esempio se stiamo utilizzando uno spazio di colore sRGB è molto probabile che ci siano dei ritagli sull’istogramma, quindi è buona norma lavorare in Prophoto RGB.

Che significato ha il grafico paragonabile ad una montagna, che si muove se intervengo cambiando qualcosa? Vediamolo nel dettaglio.

Oggi è possibile acquisire i raw da una fotocamera ad una profondità di 12 bit, equivalente a 4096 livelli per canale registrabile, ed in alcuni casi a 14bit.

OMBRE

SPAZIO GAMMALINEARE

CORREZIONE CURVA DI GAMMA

INFORMAZIONITONALI CORRETTE

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Tornando all’istogramma, nella parte sinistra ci sono i livelli relativi alle ombre, mentre nella parte de-stra ci sono i livelli relativi alle luci.

Se scattiamo una foto sottoesposta, notiamo che l’istogramma è spostato tutto a sinistra, infatti tutte le informazioni tonali, quindi i livelli, sono concentrati dalla parte delle ombre lasciando la zona di destra con pochissime informazioni sui livelli di luce.

L’occhio umano interpreta la luce in modo non lineare, mentre i sensori digitali lo fanno in modo lineare. Per ovviare a questo problema o sovraesponiamo in fase di scatto o con Camera Raw si cerca di spostare a destra il cursore esposizione per schiarire l’immagine.

E’ possibile recuperare molti dettagli di luce, rispetto ai dettagli di ombra, perchè occorrono molti meno livelli di informazioni per le luci. Infatti, nello schiarire un’immagine troviamo molta più posterizzazione e rumore nei dettagli in ombra che in quelli di luce.

E’ importantissimo determinare l’esposizione corretta, perchè i sensori delle macchine a 12 bit posso-no registrare fino ad un massimo di 4096 livelli e la maggior parte di essi vengono memorizzati nella gamma più luminosa.

Ogni diminuzione di stop fa dimezzare i 4096 livelli, spostare l’istogramma sulla sinistra e perdere informazioni.

L’esposizione ideale è quella più luminosa possibile, ma facendo in modo che non avvengano ritagli sulle luci.

La profondità di colore rappresenta il numero massimo di colori riproducibili.

Ogni colore viene creato miscelando i tre canali quali Rosso, Verde e Blu.

Se impostiamo la profondità su 16 bit per canale avremmo: 16bit x 3 canali = 48 bit.

Un bit in informatica corrisponde a 0 e 1, quindi ha all’interno 2 valori.

Eseguiamo 248 = 281474,9 miliardi di tonalità! Se ripetiamo lo stesso calcolo per le immagini ad 8bit ci accorgiamo che il risultato è solo 16,8 milioni di tonalità contro i 281474,9 miliardi di tonalità.

Quindi lavorare con immagini a 16 bit, ci consente di avere immagini con colori e sfumature più ricche!

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6Il pannello BaseNel pannello base vengono apportate la maggior parte delle modifiche. La maggior parte delle foto possono essere modificate utilizzando solo questo pannello. Dalle versione CS6 ed anche nella CC con l’introduzione del nuovo processo 2012 sono stati introdotte delle nuove funzionalità. Esposizione, contrasto, luci, ombre, neri e bianchi. Alcuni dei nomi rimangono gli stessi, ma con il nuovo processo questi si comportano in modo diverso rispetto al precedente del 2003/2010.

Bilanciamento del bianco

La sezione dedicata al bilanciamento del bianco indica la temperatura della luce presente al momento dello scatto. Se si scatta in formato raw non è importante impostare il bianco prima, perchè Camera Raw ci permette di effettuare regolazioni che vanno da 2000K fino a 50.000K.

All’apertura del file viene sempre impostato su “Come scattato” ma possiamo modificare i valori scegliendone altri dal menù a tendina, spostando il cursore Temperatura.

Il cursore Tinta, bilancia la luce verso il verde o il magenta. Un altro modo più veloce e semplice per impostare il bilanciamento del bianco è quello di utilizzare lo strumento bilanciamento bianco e fare click su un area grigio chiaro. Attenzione! Non selezionate mai un’area bianca, in quanto potrebbero esserci dei ritagli di canale e causare risultati non desiderati.

Un metodo professionale per bilanciare il bianco è quello di usare un Color Checker Passport durante la fase di scatto, ciò consente di ottenere letture professionali in diverse condizioni di luce. I pannelli sono reperibili sul sito www.xritephoto.com.

Esposizione

Con il processo del 2012, c’è solo un comando per la regolazione della luminosità complessiva, il cur-sore Esposizione, che è essenzialmente una miscela di vecchio, 2003/2010 dei cursori esposizione e luminosità. Se tiene premuto Alt mentre si trascina il cursore, si attiverà la modalità Soglia che ci mostra eventuali ritagli sulle luci. Come detto prima un altro metodo per visualizzare i ritagli di luce è control-lare il triangolo di destra in alto all’istogramma. Con il nuovo algoritmo di Camera Raw 8 dobbiamo ab-bandonare il vecchio modo di pensare alla regolazione dell’esposizione e concentrarci sulla maggiore regolazione dei mezzi toni per poi andare a rifinire il tutto con gli altri cursori.

Contrasto

Anche qui con l’introduzione del nuovo processo il cursore Contrasto si comporta in modo leggermen-

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re in positivo, il contrasto si estende sempre di più. Un utilizzo della Chiarezza positiva può essere usato per creare ritratti con “effetto dragan”. Esiste il valore positivo e negativo. Applicando una Chiarezza negativa si vanno ad ammorbidire i mezzi toni, ed è usato, per il ritocco della pelle nei ritratti e nelle foto di bellezza, combinato con il pennello regolazione.

Vividezza e Saturazione

Il cursore Saturazione ci consente di saturare l’immagine in tutti i suoi colori in modo lineare, mentre il cursore Vividezza ha un controllo della saturazione non lineare e agisce solo sui colori poco saturi, lasciando intatti gli altri. Diciamo che vividezza è un controllo “intelligente” in quanto oltre a saturare i colori deboli, al suo interno ha un controllo, che agisce in modo contenuto sui toni della pelle.

te diverso. Il punto medio su cui si basa il contrasto varia a seconda del contenuto dell’immagine. Così con le immagini in Low Key(principalmente scure) il punto medio si sposta leggermente più a sinistra mentre con le immagini in High Key (prettamente chiare) essa sposta più a destra. Di conseguenza, il comportamento di Contrasto si adatta un po ‘ a seconda del contenuto dell’immagine.

In pratica possiamo pensare al cursore Esposizione come un controllo per stabilire la luminosità dei mezzi toni e il cursore del Contrasto come controllo per l’impostazione della quantità di contrasto in-torno a quel punto medio. Lavorando con questi due cursori arriviamo abbastanza rapidamente ad un giusto compromesso tra luminosità e contrasto. Una delle cose che tende a confondere alcune persone è il fatto che, c’è un intero pannello dedicato al contrasto che si chiama “Curva di viraggio”. In sostanza, bisogna utilizzare i cursori in quel pannello solo dopo aver definito il contrasto principale. Un ultima miglioria sta nel fatto che il cursore contrasto non produce slittamenti tonali, come avvine all’interno delle curve di Photoshop.

Luci e Ombre

Luci ed Ombre hanno più o meno lo stesso funzionamento delle precedenti versioni di Recupero e Luce di schiarita. Ci consentono di controllare la regolazione delle luci e delle ombre dopo aver regolato l’esposizione e il contrasto. Il funzionamento dei due cursori è lo stesso, partendo dagli opposti della scala tonale. La cosa importante è che hanno un funzionamento che si estende intorno alla scala dei toni medi, quindi una regolazione delle ombre non andrà mai ad intaccare le luci, e viceversa. In modo tale da avere un utilizzo più semplice dei due cursori senza intaccare la luminosità generale già impo-stata con “Esposizione”. Anche qui è possibile utilizzare il pulsante “Alt” per controllare i vari clipping in modalità soglia.

Ricapitolando quanto detto fin’ora:

1. Regolare l’esposizione concentrandoci sui toni medi dell’immagine

2. Recuperare il contrasto in base al punto medio che abbiamo impostato in precedenza

3. Impostare un punto per le ombre e per le luci con Luci ed Ombre.

A questo punto dovremmo avere già un look quasi definitivo per la nostra immagine utilizzando solo questi quattro cursori.

Bianchi e Neri

I cursori Bianchi e Neri possono essere utilizzati per mettere a punto gli estremi della gamma tonale. Nella maggior parte dei casi dovrebbero essere usandi solo dopo il primi quattro cursori, esposizione, contrasto, luci e ombre. Se abbiamo la necessità di modificare ulteriormente il punto delle ombre e delle luci, possiamo utilizzare i Bianchi e Neri per determinare con precisione quanto le ombre e le luci devono essere tagliate, preservando le relazioni tonali complessivi nell’immagine.

Chiarezza

Chiarezza, aggiunge un contrasto localizzato solo sui mezzitoni. E’ uno strumento utilissimo, perchè non va a toccare le ombre e le luci, ma aggiunge contrasto solo nelle zone limitrofe. Spostando il curso-

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7Il pannello Curva di ViraggioIl pannello Curva di Viraggio ci consente di applicare maggior contrasto alla foto in modo più preciso dopo aver regolato il cursore Contrasto nel pannello Base.

La forma più comune è la classica curva ad “S”. Se la pancia superiore della “S” è rivolta verso l’alto si ha un contrasto positivo, cioè le ombre dell’immagine saranno più chiuse e le luci più forti; Se la pancia su-periore della “S” è rivolta verso il basso, si ha un contrasto negativo, ombre più aperte e luci più deboli. In altre parole, maggiore è la ripidità della curva, maggiore sarà il contrasto.

Sezione Parametrica

Troviamo cursori per le luci, ombre, colori chiari e colori scuri. Inoltre sotto l’istogramma, troviamo altri tre cursori, che sono i punti di intervallo dei toni, al variare di uno di quest’ultimi cambierà la ripidi-tà della curva, quindi durante la regolazione è importante regolare i cursori con precisione. Un altro metodo per la modifica dei valori nella sezione paramentrica è quello di usare lo “Strumento di regola-zione mirata TAT” (T), impostando il valore su “Curva Paramentrica” ed andando a cliccare e trascinare il mouse su di un punto dell’immagine che vogliamo modificare.

Sezione Punti

La sezione Punti è molto simile alle regolazioni Curve che troviamo in Photoshop. Infatti è possibile aggiungere punti cliccando su una parte della linea e spostarli per ottenere il risultato desiderato. Tanto più si porta in alto il punto e tanto più quella parte tonale dell’immagine sarà chiara. Viceversa tanto più si porta giù il punto e tanto più sarà scura.

Un altro metodo per aggiungere un punto nella sezione Punti è quello di tenere premuto il tasto Cmd(Mac) o Ctrl(Windows) e passare sull’immagine. Notiamo che sulla linea della curva compare un pallino che rappresenta la zona tonale in cui ci troviamo, a questo punto clicchiamo sull’immagine e il pallino si trasforma in un punto. Per rimuoverli è sufficiente cliccare su di un punto e premere il tasto Canc o Backspace. Inoltre è possibile applicare delle impostazioni predefinite, quali Lineare, Contrasto Medio e Forte.

Scelta dei Canali

Nel nuovo Camera Raw, all’interno della Sezione Punti è possibile scegliere i vari Canali RGB singolar-mente. Questo ci può essere utile per fare delle correzioni mirate per delle dominanti nelle ombre e nelle luci, o per effettuare viraggi o effetti parcolari nella nostra foto tramite la correzione colore.

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8Il pannello DettagliD’ora in avanti la parola contrasto, non andrà confusa con il contrasto tonale, visto in precedenza, ma andrà ad indicare la “nitidezza” di un’immagine.

Nel momento in cui scattiamo una fotografia, che si voglia o meno, essa perde di nitidezza. Una causa può essere l’utilizzo di un’ottica di bassa qualità o del filtro antialiasing incorporato nel sensore. La fase che andremo a vedere, viene chiamata “pre-contrasto” e ci consente di ridare nitidezza ad una foto. Il fattore di contrasto da applicare non è uguale per tutte le immagini, perchè a seconda del tipo di foto-grafia va applicato un contrasto appropriato. Per esempio le fotografie scattate in JPEG molto spesso non hanno bisogno di pre-constrasto, in quanto il software della fotocamera imposta già un contrasto all’immagine, infatti aprendo un file JPEG in Camera Raw i cursori all’interno del pannello Nitidezza sono impostati a zero.

Aprendo il pannello dettagli, troviamo la sezione Nitidezza e la sezione Riduzione disturbo. Prima di procedere con qualsiasi operazione in questo pannello, Camera Raw ci ricorda che dobbiamo imposta-re lo zoom al 100%, altrimenti non vedremo gli effetti applicati.

Nitidezza

Il cursore Fattore indica la quantità di nitidezza da applicare alla foto. Per i file Raw essa viene impostata di default su 25. Aumentando il Fattore, aumenta la nitidezza generale. Il cursore Raggio determina la distribuzione di tale nitidezza cioè determina la dimensione dell’alone prodotto nei bordi.

Più è basso e più vengono evidenziati i dettagli piccoli, più è alto e più vengono evidenziati i bordi morbidi.

L’impostazione predefinita è 1,0 e di solito ci si scosta poco da questi valori per la maggior parte delle immagini.

Il cursore Dettagli ci consente di applicare maggior dettaglio, senza generare disturbi. Se teniamo pre-muto il tasto Alt mentre trasciniamo il cursore Dettagli o Raggio, visualizziamo l’anteprima del con-trasto in un livello isolato con sfondo grigio. Possiamo paragonarlo all’effetto ottenuto in Photoshop quando utilizziamo un livello differente per il contrasto con sfondo grigio 50% e con metodo di fusione impostato su “Sovrapponi” (il classico filtro accentua passaggio).

Il cursore Mascheratura applica in modo intelligente la nitidezza , in modo da contrastare le aree con bordi e lasciare intatte aree piatte.

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Dalla versione 6 di Camera Raw, il processo di riduzione del disturbo è miglioro notevolmente rispetto alle precedenti versioni, questo grazie ad un miglioramento nel processo di demosaicizzazione dell’im-magine, nel controllo della nitidezza e nel controllo del rumore. Infatti troviamo nuovi cursori per ge-stire la riduzione del disturbo.

Il cursore Luminanza ci permette di rimuovere la granulosità monocromatica del rumore. Se viene usa-to in maniera esagerato, può portare all’ammorbidimento dei dettagli dell’immagine.

Il cursore Dettagli di luminanza ci consente di recuperare dei dettagli persi con l’utilizzo del cursore pre-cedente di Luminanza. Di default è impostato su 50, se viene usato in maniera esagerata può portare a sgradevoli artefatti.

Se l’immagine ha un aspetto troppo plastico e smussato, possiamo utilizzare il nuovo cursore Contrasto Luminanza. Quest’ultimo va a contrastare leggermente il canale di Luminanza facendo in modo che la trama dell’immagine diventi più visibile. Si ottengono dei buoni risultati quando il cursore Dettagli Luminanza ha un valore basso.

I cursori per la riduzione del disturbo nel colore ci permettono di rimuovere completamente ed in modo ottimale il rumore di crominanza. Essi lavorano indipendentemente dai valori di luminanza e per la maggior parte delle volte possiamo impostare il cursore Colori al massimo.

Se notiamo una desaturazione nell’immagine possiamo utilizzare il cursore Dettagli colore per recuperare del colore. Anch’esso di default, come il precedente cursore Dettagli luminanza, viene im-postato su 50.

Se teniamo premuto il pulsante Alt mentre trasciniamo il cursore Mascheratura, ci viene mostrata un’ anteprima, dove le aree bianche corrispondono alle aree nelle quali la nitidezza viene applicata, le aree nere le zone in cui la nitidezza non viene applicata.

La funzione è equivalente a una maschera di livello in Photoshop.

Di seguito troviamo delle impostazioni consigliate per differenti tipologie di foto:

Per un ritratto Fattore: 40 Raggio:1,2 Dettagli: 25 Mascheratura: 60 in modo da contrastare di più zone come occhi e bocca e lasciare intatta la pelle,.

Per un paesaggio Fattore: 40 Raggio:0,8 Dettagli: 50 Mascheratura: 0

Per un soggetto con molti dettagli Fattore: 45 Raggio:0,5 Dettagli: 80 Mascheratura: 0. come ad esem-pio un bosco.

Tutti i settaggi effettuati nella sezione Nitidezza, vengono applicati sul canale Luminanza dell’immagi-ne, in modo da non produrre disturbi di colore.

Riduzione disturbo

I cursori Riduzione disturbo permetto di ridurre il rumore prodotto dalle nostre fotocamere. Più gli ISO aumentano e più il rumore aumenta. Il rumore di luminanza si manifesta con la presenza di una gra-nulosità monocromatica variabile, mentre quello di crominanza presenta un insieme di piccoli punti colorati, maggiormente evidenti in aree monocromatiche ed uniformi.

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9Il pannello Hsl/Scala di grigio

All’interno del pannello, troviamo tre sezioni dedicate alla Tonalità, alla Saturazione e alla Luminanza. Infatti HSL sta per Hue, Saturation, Lightness. Dentro ogni sezione sono presenti 8 cursori per la regola-zione dei singoli colori quali: Rossi, Arancioni, Gialli, Verdi, Acquamarina, Blu, Viola, Magenta.

Tonalità

All’interno della sezione tonalità possiamo effettuare dei viraggi cromatici sulle tinte a nostro piacimen-to. Per esempio è possibile far diventare un tramonto più tendente all’arancio che al rosso spostando il cursore Rossi verso sinistra ed il cursore Gialli verso destra. Un’altro esempio lo troviamo nel momento in cui dobbiamo far diventare l’acqua del mare più azzurra e meno verdastra. Il cursore Acquamarina ha sul interno un controllo sui toni dell’acqua, quindi spostando il cursore verso sinistra otteniamo un acqua più azzurra.

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Saturazione

Con la saturazione andiamo ad indicare la quantità di tinta deve essere presente in un determinato colore. Non andiamo a modificare il colore, come succedeva nel pannello Tonalità, ma andiamo a dire quanto questo colore deve essere “pieno”, appunto saturo.

In altre parole tornando all’esempio del tramonto, andiamo ad indicare quanto Arancione deve essere il nostro cielo. Per farlo basta selezionare il cursore Arancioni all’interno delle sezione Saturazione e spostarlo verso destra.

Se al contrario vogliamo diminuire la saturazione di un colore, quindi diminuire la tinta in quel colore, spostiamo il cursore verso sinistra. Con questa tecnica si possono creare degli effetti molto creativi, ad esempio lasciare colorato solo una parte o più parti di un immagine di un determinato colore.

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Luminanza

La luminanza determina quanto “vediamo” o meglio quanto percepiamo chiaro o scuro un colore.

Anche qui modificando i cursori possiamo intervenire su i singoli colori. Tornando sempre all’esem-pio del tramonto, possiamo impostare un arancio più scuro per il nostro cielo, spostando il cursore Arancioni verso la parte sinistra.

Converti in scala di grigio

L’opzione “Converti in scala di grigio” è strettamente legata alle sezioni Luminanza e Saturazione, essa ci permette di convertire un’immagine in bianco e nero, o meglio in scala di grigio.

Attivando l’opzione, ci viene mostrato il pannello che ha gli stessi cursori della sezione Luminanza.

“Converti in scala di grigio”, imposta la saturazione dei colori a 0 permettendoci di agire sulla luminanza dei singoli colori. Cosi facendo modificheremo i valori grigi di quest’ultimi, rendendoli più chiari o più scuri.

Una prova che si può fare è impostare manualmente tutti i cursori nella sezione Saturazione a 0 ed andare a modificare successivamente i cursori dei colori nel pannello Luminanza, si otterrà lo stesso risultato dell’opzione “Converti in scala di grigio”.

Se all’interno delle preferenze di Camera Raw è impostata la voce “Applica la miscela di scala di grigio automatica per la conversione in scala di grigio” nel momento in cui si attiverà l’opzione Converti in scala di grigio Camera Raw applicherà dei valori automatici ai cursori dei colori per ottenere un bianco e nero più bilanciato. Se quest’opzione è disabilitata o se premiamo su “Predefinito” tutti i cursori di Converti in scala di grigio si porteranno a 0.

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10Il pannello Divisione toni

Il pannello divisione toni è molto semplice ed intuitivo da utilizzare. Ci permette di assegnare delle dominanti alle luci e alle ombre. Possiamo scegliere la Tonalità e la Saturazione desiderata.

Il bilanciamento ci permette di impostare il punto di “taglio” tra la dominante della luce e la dominata dell’ombra. Qundi decidere quale dei due colori deve prevalere rispetto all’altro.

Un effetto molto creativo è quello di attivare nel pannello HSL/Scala di grigio la modalità Converti in scala di grigio, e poi nel pannello divisione toni applicare delle dominati. Tutta la foto acquisterà solo ed esclusivamente i colori impostati da noi in questo pannello.

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11Il pannello

Correzione LenteDalla versione 6.1, troviamo un pannello Correzione Lente completamente rivisitato, e nella 8 è stato dedicato un intero pannello alle aberrazioni cromatiche

Sono stati inseriti i profili degli obiettivi in commercio dei brand quali Apple(Iphone), Canon, Nikon, Sigma, Sony e Tamron, per permettere una correzione lente veloce ed automatica. Inoltre è stata inserita anche una sezione di controllo manuale dove è possibile modificare a nostro piacimento la distorsione dell’obiettivo, oltre all’aberrazione cromatica e la vignettatura lente.

Profilo

All’interno delle sezione Profilo, troviamo i controlli automatici e semi automatici per la correzione della lente. Applicando “Attiva correzioni profilo lente” la sezione Profilo verrà attivata. Possiamo scegliere tre metodi per la correzione: Automatico, Predefinito e Personale.

Impostazione: Automatico, Camera Raw cerca automaticamente un profilo per la lente utilizzata, e imposta i cursori di correzione a 100. Se il profilo non viene trovato appare un messaggio di attenzio-ne avvertendoci non è in grado di individuare automaticamente un profilo corrispondente.

Impostazione: Predefinito, Camera Raw effettua gli stessi passaggi del metodo “Automatico” ma ci permette di modificare a nostro piacimento i cursori di correzione. Anche qui se il profilo non viene trovato appare un messaggio di attenzione avvertendoci non è in grado di individuare automatica-mente un profilo corrispondente.

Impostazione: Personale, si attivano le sezioni “Profilo Lente” e “Fattore di correzione” dandoci la possibilità di selezionare manualmente il profilo delle lente utilizzato e di modificarne i fattori. Ad esempio se scattiamo una fotografia con un teleobiettivo 70-200mm f2.8 Canon, nella sezione “Profilo Lente” selezioneremo Marca: Canon, Modello: Canon EF 70-200mm f/2.8 L IS USM e Profilo: Adobe (Canon EF 70-200mm f/2.8 L IS USM).

I Profili che troviamo forniti da Adobe sono uno per ogni lente. E’ possibile creare manualmente un profilo per la nostra lente, con il programma gratuito Adobe Lens Profile Creator, scaricabile dal sito Adobe Labs all’indirizzo http://labs.adobe.com/technologies/lensprofile_creator/

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La sezione Fattore di correzione ci permette di modificare i valori del profilo selezionato nella sezione “Profili”. Al suo interno ha tre cursori Distorsione, Aberrazione cromatica e Vignettatura. Al variare di uno o più cursori varieranno i valori del profilo e quindi avremmo un effetto diverso sull’immagine.

E’ possibile salvare questi valori come predefiniti cliccando su “Impostazioni: Personale” e selezionando l’opzione “Salva nuove impostazioni predefinite profilo lente”. Così facendo, alla prossima apertura di una foto scattata con lo stesso obiettivo, e selezionando l’opzione “Attiva correzioni profilo lente” Camera Raw in automatico riconoscerà l’obiettivo ed imposterà “Impostazione: Predefinito” contente tutti i valori di correzione da noi salvati. Per ripristinare i valori originari del profilo basta cliccare su “Impostazioni: Predefinito” e scegliere la voce “Ripristina impostazioni predefinite profilo lente”

Colori

Impostando lo zoom al 100%, possiamo notare delle aberrazioni cromatiche nei bordi di aree con maggiore contrasto. Le aberrazioni cromatiche sono degli aloni colorati causati da un diverso valore di rifrazione della luce. Questo può dipendere da molti fattori come, l’utilizzo di ottiche scarse. Per ovviare a questo problema, possiamo utilizzare il controllo “Rimuovi aberrazioni cromatiche”. Spostando i rela-tivi cursori delle tonalità e con un pò di attenzione, possiamo risolvere il problema.

Manuale

Trasforma

La sezione Trasforma è molto intuitiva. Ci permette di regolare manualmente tutti i tipi di distorsione dell’obiettivo, come ad esempio l’effetto “cuscino” utilizzando il cursore Distorsione o per correggere problemi di prospettiva, molto comuni in architettura, utilizzando i cursori Verticale ed Orizzontale. Inoltre è possibile effettuare piccole rotazioni con il cursore Rotazione ed ingrandimenti o riduzioni utilizzando il cursore Scala. Nella sezione “Upright” è possibile applicare le correzioni di prospettiva in maniera bilanciata, solo a correzione in piano, in piano e verticale e in piano, in orizzontale e in vertica-le. Inoltre è possibile visualizzare la griglia attivando il pulsante “Mostra griglia” per visualizzare le aree modificate dalla correzione

Vignettatura lente

La vignettatura è la riduzione di luminosità ai bordi di un’ immagine. E’ causata da ottiche scadenti o da grandangolari spinti. In sostanza è la luce che non riesce ad arrivare in profondità sul sensore. Ciò non è sempre un difetto, anzi viene spesso usata come tecnica per effetti creativi e per focalizzare l’attenzione su di un punto. Nella sezione Vignettatura lente troviamo il cursore Quantità che sposta in negativo o in positivo il valore della vignettatura. Se vogliamo correggere, quindi schiarire i bordi dell’immagine, basta spostare il cursore verso destra, invece se vogliamo accentuarla, basta spostare il cursore verso si-nistra. Il cursore punto medio imposta quanto deve essere grande l’area su cui applicare la vignettatura.

Dalla versione CS5 la vignettatura a seguito di ritaglio è stata spostata nel pannello Effetti.

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12Il pannello Effetti

Granulosità

Cosi odiata, ma anche così amata. Da Camera Raw 6.0 in poi troviamo la nuova sezione dedicata alla Granulosità. Essa ci permette di inserire del disturbo all’interno delle nostre immagini.

Troviamo 3 cursori per la gestione. Il primo Quantità ci permette di regolare la quantità di grana che vogliamo inserire. Il secondo Dimensioni ci permette di incrementare o diminuire la dimen-sione del punto di grana ed il terzo Disturbo ci permette di creare delle zone di grana più chiare e zone più scure, per avere un effetto più casuale e realistico.

Per regolare la granulosità conviene lavorare ad uno zoom impostato dal 50% in poi.

Vignettatura a seguito di ritaglio

Il controllo vignettatura lente è limitato solo all’intera immagine, mentre, come abbiamo detto prima, la vignettatura viene sempre più utilizzata per effetti creativi, per questo la Vignettatura a seguito di ritaglio è stata spostata nel pannello Effetti. Consente di effettuare regolazioni di vi-gnettatura anche dopo aver utilizzato lo strumento taglierina, quindi dopo aver ritagliato la foto.

Gli strumenti sono gli stessi delle vignettatura lente, in più hanno:

Rotondità, che ci consente di regolare la forma dell’ovale;

Sfumatura che ci consente di creare vignettature più nette o più morbide;

Luci grazie al quale possiamo recuperare delle eventuali luci tagliate in seguito ad una vignetta-tura negativa.

Oltre al cursore Luci troviamo anche Stile della vignettatura. Impostato su Priorità alla luce, ten-derà a recuperare maggiormente delle zone di luce, all’ inteno della vignettatura, producendo dei risultati più forti e contrastati. Priorità al colore, agisce sulla luminosità dell’immagine lasciando invariati dove possibile i colori e producendo risultati più leggeri, mentre Sovrapposizione colore equivale a “colorare” gli angoli della foto con un colore che va dal nero al bianco, in base alla po-sizione del cursore Quantità.

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13Il pannello

Calibrazione fotocameraCamera Raw al suo interno ha già dei profili impostati per molte macchine fotografiche, creati in con-dizione di luce bilanciata, solare ed artificiale. Questo non basta, perchè un profilo di colore funziona solo sulle stesse condizioni di luce e sarebbe necessario ri-aggiornare il proprio profilo per ogni cam-bio di questa. Qui ci viene incontro il pannello di calibrazione fotocamera, che ci permette di regolare in modo più preciso, i colori.

E’ necessario aggiornare, ad ogni nuova uscita Camera Raw. Questo aggiorna l’elenco delle macchine compatibili ed eventuali nuovi profili. Possiamo notare, che Camera Raw mantiene in memoria lo storico dei profili, ad es. ACR 3.4 e ACR 4.4 (ACR è l’acronimo di Adobe Camera Raw) in modo tale che, se apriamo un vecchio scatto effettuato con un profilo più vecchio, a quest’ultimo non vengano modificati i colori.

Il menù Elaborazione ci consente di scegliere con quale versione, del motore, di Camera Raw voglia-mo elaborare il file. Come già detto in precedenza nel capitolo sul pannello base sono state introdotte molte migliorie per gestire il contrasto e l’esposizione, quindi è consigliato impostare l’opzione su “Elaborazione: 2012” . Se apriamo un file raw elaborato con la vecchia versione in basso a destra no-tiamo un simbolo di avvertimento con un punto esclamativo azzurro. Questo ci sta ad indicare che il raw lo si sta elaborando con il motore precedente. Se clicchiamo su questo simbolo, l’elaborazione verrà aggiornata automaticamente alla versione 2012.

E’ possibile calibrare la propria fotocamera manualmente, spostando i cursori all’interno di Calibrazio-ne fotocamera. Per una calibrazione professionale bisogna utilizzare un X-Rite ColorChecker Passport combinato con Adobe DNG Profile Editor o con il software in dotazione al pannello.

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Fotografiamo il ColorChecker Passport

Dopo aver posizionato il ColorChecker Passport vicino il soggetto e aver tenuto conto dei punti per il corretto utilizzo, possiamo fotografare il nostro target. Poichè il software per la creazione del profilo della fotocamera incluso con il ColorChecker Passport ha bisogno di un file con estensione DNG dobbiamo scaricare la fotografia effettuata al target, aprirla in Camera Raw e salvarla con l’estensione DNG. In alternativa possiamo convertirla in DNG direttamente durante l’importazione con “Program-ma per scaricamento foto” di Bridge attivando l’opzione Converti in DNG (vedi capitolo 3 Importazioni Immagini e capitolo 4 Modifiche base dell’immagine).

Il pannello ColorChecker è un mosaico composto da 24 tasselli colorati, dove vengono riportati i toni della pelle(1), i colori naturali e cromatici(2,3), la scala RGB e CMY(4) ed infine i toni in scala di grigio partendo dal bianco fino ad arrivare al nero(5). Si può trovare all’indirizzo http://www.xritephoto.com sotto la voce Prodotti - ColorChecker Products.

Corretto utilizzo

Prima di scattare una foto al ColorChecker Passport è importante tenere presente i seguenti punti:

1. Dimensione: la dimensione del ColorChecker Passport non può essere inferiore del 10% dell’area totale dell’ immagine, altrimenti potrebbero esserci poche informazioni per la creazione del profilo;

2. Rotazione e Distorsioni: Sono ammesse, ma sempre con moderazione, ad esempio se utilizziamo ottiche fisheye, assicuriamoci che il ColorChecker Passport sia posizionato al centro dove c’è minor distorsione;

3. Messa a fuoco: Con una cattiva messa a fuoco, il software del ColorChecker Passport potrebbe non riconoscere in modo automatico gli angoli del target ;

4. Esposizione: L’esposizione deve essere corretta e non ci devono essere tagli nei canali delle ombre o delle luci altrimenti il software del ColorChecker Passport non permette la creazione del profilo;

5. Illuminazione: L’illuminazione del ColorChecker Passport deve essere la stessa del soggetto. Dobbiamo fare attenzione ad non avere ombre o riflessi sul target.

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Creazione del profilo a singolo illuminante

Installiamo il programma del ColorChecker Passport che troviamo all’interno della conferzione ed avviamolo. L’interfaccia è molto intuitiva e ci fornisce da subito la possibilità di trascinare un’immagine DNG all’interno dell’area di lavoro.

Dal nostro computer selezioniamo la fotografia in formato DNG contenente il ColorChecker Passport e trasciniamola all’interno dell’area di lavoro, in alternativa possiamo premere i pulsanti Cmd+O (Mac) o Ctrl+O (Windows) per aggiungere direttamente un’immagine senza trascinarla. Una volta terminato il caricamento apparirà all’interno dell’area di lavoro la nostra foto con identificati in verde i 24 patch e gli angoli del target.

Se il software non riconosce automaticamente le patch, ci verrà chiesto di posizionare manualemente i 4 pallini verdi agli angoli del target. A questo punto premiamo il pulsate “Crea Profilo” e salviamo il file nella cartella Camera Pofiles impostata di default dal software. Una volta terminata la creazione del profilo chiudiamo e riavviamo Photoshop e Camera Raw.

Tornando al pannello Calibrazione fotocamera di Camera Raw, possiamo trovare il nostro profilo appena creato all’interno del menù “Nome:” in ultima posizione.

Per attivarlo clicchiamo su quest’ultimo e notiamo subito la differenza di colori tra il profilo “Adobe standard” e quello appena creato da noi con il ColorChecker Passport. E’ possibile applicare in maniera automatica il profilo a tutte le fotografie scattate sincronizzando la sola impostazione “Calibrazione fotocamera” (vedi capitolo 4 Modifiche base dell’immagine).

Registrando il ColorCheker Passport sul sito della X-Rite è possibile scaricare gratuitamente il software DNG ProfileManager che ci consente di gestire in maniera semplice ed ordinata tutti i nostri profili creati con il ColorChecker passport in base a tipo di illuminante, marca e modello di fotocamera.

Per maggiori informazioni sulla calibrazione della fotocamera con il ColorChecker Passport trovate un video-tutorial in italiano all’indirizzo:

http://www.digitalpostproduction.it/2010/08/calibrazione-fotocamera-color-checker-passport/

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14Correzioni Localizzate

Le correzioni localizzate consentono di applicare modifiche non distruttive, in determinati punti dell’ im-magine. A differenza di altri software come Aperture, Camera Raw effettua regolazioni direttamente sul Raw stesso, invece di produrre un immagine in pixel, quindi è possibile modificare a piacimento la foto senza perdita di qualità. A differenza della precedenti versioni in cui avevamo solo sette cursori per modi-ficare l’immagine, con Camera Raw 8 è possibile applicare anche la riduzione del disturbo in determinate aree e la riduzione dell’effetto moriè.

Pennello di regolazione

Possiamo utilizzare il Pennello di regolazione (K) per applicare le regolazioni localizzate presenti nel pan-nello laterale. Per modificare i valori di regolazione basta spostare i cursori a destra e sinistra.

Nel momento in cui selezioniamo lo strumento pennello, Camera Raw setta già l’opzione su “Nuovo” e cliccando e tenendo premuto con il tasto sinistro del mouse su un punto dell’immagine, possiamo appli-care la regolazione.

Per modificare la dimensione del pennello modifichiamo il cursore Dimensione.

Il controllo Sfumatura imposta la durezza del pennello, più il pennello è morbido e più le due circonferen-ze saranno distanti tra di loro.

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Con il Flusso è possibile simulare un controllo pressione di una tavoletta grafica, serve per creare pen-nellate sovrapposte, infatti se abbiamo una tavoletta con il controllo pressione, il cursore Flusso segue la pressione della tavoletta.

Densità ci indica l’opacità del livello. Può sembrare uguale al flusso, ma immaginiamo di avere un’o-pacità impostata al 20% ed un flusso al 50%, possiamo passare anche più volte, ma le sovrapposizioni delle pennellate potranno essere applicate ad un massimo del 20%. Se utilizziamo la Densità allo 0% il pennello ci funge da gomma o premendo il tasto Alt si attiva la modalità Cancella, infatti la Densità è impostata a zero.

Se è imposta l’opzione “Aggiungi”, tutte le pennellate verranno applicate a quel pennello e con quelle regolazioni, mentre se si desidera effettuare un’altra regolazione cliccare sul pulsante “Nuovo”.

Per rimuovere una regolazione basta cliccare sul contrassegno e premere il tasto Canc o Backspace.

Rimanendo fermi con il mouse sul contrassegno, esso ci mostra la relativa zona in sui cui è stato appli-cato il pennello. Per nascondere i contrassegni premere (H) o per disattivare l’anteprima premere (P).

E’ possibile modificare le impostazioni di pennelli già applicati cliccando sul relativo contrassegno, quest’ultimo avrà al centro un pallino nero che ci indica che è stato selezionato. Da questo momento in poi Camera Raw setta il pennello nella modalità Aggiungi e tutte le modifiche ed ulteriori pennellate verranno applicate soltanto a quel contrassegno.

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Oltre ai controlli standard sono presenti quelli per la nitidezza e quello per i colori. Il primo serve per applicare ulteriore nitidezza in determinati punti. Ad esempio è possibile utilizzarlo per contrastare di più gli occhi, o applicarlo insieme alla chiarezza negativa per il ritocco della pelle. Il rettangolo Colore viene utilizzato per colorare parti di immagine, viene utilizzato spesso per la colorazione di immagini in bianco e nero e per effetti creativi. Cliccando sul rettangolo, si apre la finestra di dialogo Selettore colore dove è possibile scegliere il colore e la relativa saturazione. Se la saturazione è impostata a zero l’effetto Colore non viene applicato.

Nel fondo del pannello troviamo due opzioni Maschera Automatica e Mostra maschera, se è seleziona-ta l’opzione Mostra maschera, tutta la zona sui cui è stato applicato il pennello viene colorata del colore situato al suo fianco; mentre modalità Maschera automatica è un controllo intelligente che riconosce le aree con lo stesso tono e colore ed applica le pennellate solo in quelle zone (immaginiamo un pennello con una bacchetta magica inclusa).

Se viene usato troppe volte o per vaste aree può portare a rallentamenti di Camera Raw e a sgranature di pixel sull’effetto applicato.

Filtro graduato e Filtro radiale

Il Filtro graduato (G) consente di applicare delle sfumature lineari di regolazioni. Tutti i controlli visti nel pennello di regolazione sono disponibili anche nel Filtro graduato, eccezion fatta per le maschere.Per tracciare una sfumatura basta cliccare e tenere premuto il pulsante sinistro del mouse nel punto in cui si vuol far partire la sfumatura, tracciare una retta, che stabilirà la dimensione e l’angolazione della nostra sfumatura, e rilasciare il mouse. Si possono tracciare sfumature oblique ad angoli di 45° tenendo premuto il tasto Shift. La linea tratteggiata verde corrisponde al punto massimo di applicazione dell’ef-fetto, la linea tratteggiata rossa corrisponde al punto minimo. Cliccando su uno dei due contrassegni è possibile modificare la dimensione e la rotazione, inoltre cliccando sulla linea tratteggiata nera centrale si può traslare la sfumatura mantenendo inalterate le dimensioni. Un utilizzo pratico sta nell’utilizzare il Filtro graduato con il controllo Colori per aggiustare i cieli di un’immagine. Anche qui cliccando sul contrassegno e premendo i tasti Canc o Backspace, possiamo cancellare il filtro, oppure se clicchiamo su Nuovo possiamo aggiungerne un altro. Ad esempio utilizzarne uno per ottimizzare i colori del cielo ed un atro per i colori del mare.

Il Filtro radiale(J) ha lo stesso funzionamento del filtro graduato dove al posto di tracciare una sfumatu-ra lineare, se ne traccia una radiale, proprio come in Photoshop. Inoltre è possibile definire se gli effetti devono essere applicati all’interno o all’esterno della circonferenza.

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Rimozione occhi rossi

Con lo strumento attivo, basta selezionare un rettangolo intorno l’occhio e Camera Raw riconosce automaticamente l’area da correggere. Inoltre è possibile modificare il cursore Pupilla per stabilire con precisione la dimensione e Scurisci per regolarne la quantità.

Taglierina

Lo strumento Taglierina (C) a prima vista può sembrare uno strumento banale, ma al suo interno si celano molti segreti! Per utilizzarlo, basta selezionare lo strumento e tenere premuto tasto sinistro del mouse per definire l’area di ritaglio. Se non siamo soddisfatti, possiamo modificarne i bordi, cliccando sugli angoli e premendo Canc o Backspace cancelliamo il ritaglio.

Tenendo premuto sull’icona della taglierina, ci vengono offerte più opzioni: 1a1 sta nel mantenere l’area di ritaglio quadrata quindi di un rapporto 1 a 1, 2 a 3 sta nel mantenere il formato sempre di due terzi, e cosi via tutti gli altri. L’opzione Personalizza ci farà impostare direttamente le dimensioni di output finali ed infatti se andiamo a vedere nelle opzioni di flusso di lavoro, notiamo che Dimensioni ritaglio ha il valore immesso da noi.

Ad esempio se abbiamo la necessità di creare immagini per la una gallery online di dimensioni 600x400, impostiamo nell’opzione personalizza 600x400 e il tutta l’immagine verrà salvata con dimensione 600x400 e se vogliamo ritagliarla, non verrà salvata più piccola ma verranno rimosse le parti in eccesso mantenendo le dimensioni stabilite.

15Strumenti di Camera Raw

Rimozione macchie

Lo strumento rimozione macchie (B) consente di rimuovere i difetti di una foto. Lavora in due modalità Correggi o Clona in cui è possibile decidere l’opacità d’intervento. Correggi è simile al pennello corret-tivo, e campiona i dati intorno ad esso fondendoli con quelli campionati mentre Clona è simile ad un timbro clone miscelato con un pennello correttivo.

Per correggere l’immagine è sufficiente cliccare sulla macchia, tenere premuto il pulsante sx del mouse ed impostare la dimensione del raggio di correzione. Se si sbaglia basta ri-cliccare sul cerchio e premere il tasto Canc o Backspace. Premendo il pulsante (H) o disattivando l’opzione mostra sovrapposizione è possibile nascondere tutti i cerchi generati dal pennello, inoltre premendo (P), possiamo disattivare e riattivare l’anteprima per visualizzare il prima e dopo correzione.

Lo strumento rimozione macchie è molto utile se usato in modalità sincronizzata per rimuovere lo sporco del sensore o dell’obiettivo sulle nostre foto. Apriamo più immagini in Camera Raw, premiamo seleziona tutto e modifichiamo la prima immagine dell’elenco, automaticamente il pennello sarà ap-plicato a tutte le altre.

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Inoltre se si effettua un salvataggio direttamente da Camera Raw in .psd, ci viene chiesto se voglia-mo mantenere i pixel ritagliati. Se è stata attivata la funzione Mantieni i pixel ritagliati, da Photoshop è sufficiente selezionare Immagine - Mostra tutto per rivisualizzare l’immagine intera.

Raddrizza foto

Lo strumento Raddrizza foto (A) è molto semplice da usare, basta tracciare una retta sulla linea che vogliamo raddrizzare e Camera Raw calcolerà automaticamente l’angolo rotativo dell’immagine. Se all’interno dello strumento Taglierina è attivata un opzione di dimensione personalizzata, anche dopo aver utilizzato lo strumento Raddrizza quest’ultima verrà mantenuta.

Dalla versione CS5 questa funzione è stata anche implementata in Photoshop.

Zoom e Mano

Con lo strumento Zoom possiamo zoommare la foto e con Mano è possibile spostarsi all’interno della finestra zoommata. Di solito questi comandi non vengono usati, in quanto Zoom in avanti è possibile effettuarlo premendo i tasti Cmd++ (Mac) o Ctrl++ (Windows) mentre Zoom Indietro Cmd+- (Mac) o Ctrl+- (Windows). Mano tenendo premuto Spazio.

TAT Target Adjustament Tool

Grazie allo strumento TAT Target Adjustament Tool (T) si possono effettuare regolazioni più intuitive, in-fatti molti utenti lo ritengono più semplice da utilizzare. Basta selezionare quale valore voler modifica-re: Curva parametrica, Tonalità, Saturazione, Luminanza, cliccare con il mouse su un punto e trascinare a destra o a sinistra per modificarne i valori.

Ad esempio possiamo schiarire le luci selezionando Curva parametrica, di seguito clicchiamo su un punto chiaro e trascinare il cursore a destra. E’ possibile vedere i risultati applicati nel pannello Curva di viraggio.

Campionatore Colore

Con Campionatore Colore (S) E’ possibile campionare fino a 9 combinazioni di colore dell’immagine. Essi vengono riportati sopra all’anteprima. Possiamo cancellarli tutti insieme premendo Cancella cam-pionatori o tenendo premuto il tasto Alt e cliccare singolarmente su di essi.

Rotazione

E’ possibile ruotare l’immagine di 90°, utilizzando i pulsanti appositi o premendo (L) per Sinistra ed (R) per Destra. Inoltre è possibile ruotare l’immagine direttamente da Bridge premendo i tasti Cmd+U(Mac) o Ctrl+U(Windows).

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16I pannelli Predefiniti ed

IstantaneaIn fondo a destra di ogni pannello troviamo l’icona del “Menù Impostazioni Camera Raw”.

All’interno ci sono i comandi quali: “Impostazioni immagine”, che sono le impostazioni correnti.

“Impostazioni predefinite Camera Raw”, che ripristina il tutto al momento dello scatto.

“Conversione precedente” che applica l’ultima impostazione presente al momento del salvataggio.

Se sono attive delle impostazioni personali, saranno visibili sotto la voce “Impostazioni personali”.

Dopo aver modificato un’immagine è possibile creare un’impostazione personalizzata cliccando sul menù a comparsa di Camera Raw e selezionando “Salva impostazioni...” si aprirà la finestra di dialogo dove è possibile selezionare le impostazioni da salvare.

Predefiniti

Le impostazioni salvate, vengono visualizzate all’interno del pannello “Predefiniti”, e nel menù a com-parsa di Camera Raw sotto la voce “Applica predefinito”. Se stiamo lavorando ad uno stesso set, possia-mo anche decidere di rendere predefinite le impostazioni correnti. Per farlo, selezioniamo “Salva nuove impostazioni predefinite Camera Raw”. Per ritornare alle impostazioni di base clicchiamo su “Ripristino impostazioni predefinite Camera Raw”.

istantanea

Se ancora non siamo sicuri delle impostazioni, o se vogliamo fare delle prove, possiamo creare delle istantanee dal menù “Istantanea” e cliccare sul foglio in basso a destra. Un instantanea è una “fotogra-fia” delle nostre impostazioni in quel preciso momento. E’ la stessa funzione che troviamo nel pannello Storia di Photoshop.

Come abbiamo visto all’inizio, è possibile scegliere se salvare le informazioni XMP sul Database Camera Raw o creare dei file collaterali. Nel caso in cui sia impostato Database Camera Raw, è comunque pos-sibile salvare su file le impostazioni XMP scegliendo Esporta impostazioni XMP. Aggiorna anteprima DNG ci consente di aggiornare l’anteprima JPEG contenuta nell’intestazione del file DNG, solo se dalle preferenze di Camera Raw è disattivata l’opzione Aggiorna anteprima incorporate.

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Preferenze di Camera Raw

Cliccando sul pulsante Preferenze Camera Raw Apre la finestra di dialogo di Preferenze dove è possibile impostare le opzioni di Camera Raw.

Nelle impostazioni Generali troviamo “Salva impostazioni immagine in”: File collaterali XMP. Nei file XMP vengono salvati tutti i metadati e i settaggi effettuati con Camera Raw. Nei file come JPEG, DNG e TIFF i metadati XMP possono essere anche scritti direttamente all’interno del file nell’apposita sezione dedicata all’XMP, mentre per il discorso che facevamo prima su i file RAW proprietari, è consigliabile salvare i metadati XMP in file esterni detti File Collaterali XMP.

Per spostare i file raw da una cartella all’atra è consigliabile usare Bridge, perchè nel momento in cui si seleziona il raw, Bridge seleziona automaticamente, ed in modo nascosto, anche il file XMP, cosa che non farebbe Esplora risorse o Finder.

Se stiamo lavorando allo stesso file, ma su postazioni diverse, è possibile sostituire da una parte all’altra solo il file XMP per aggiornare le impostazioni.

Successivamente troviamo “Applica nitidezza a:” Tutte le immagini o Anteprima, quest’ultima consente l’operazione di contrasto anche con altri software. Nelle ultime versioni di Camera Raw i controlli di con-trasto sono notevolmente migliorati è consigliabile lasciare l’opzione selezionata su Tutte le immagini.

Nella sezione delle impostazioni predefinite, troviamo la voce “Applica la regolazione automatica dei toni”; questa opzione equivale a premere “Auto” nel pannello dei controlli Base, la differenza è che viene effettuata in modo autonomo da Camera Raw, all’apertura di ogni nuova immagine, lasciando invariate quelle precedentemente aperte. Nonostante l’algoritmo sia notevolmente migliorato è consigliabile disattivare tale opzione. La seconda opzione è: “Applica la miscela di scala di grigio automatica per la conversione in scala di grigio”; attivando questa opzione, nel momento in cui si converte la foto in bian-co e nero dal pannello HSL, Camera Raw calibrerà ogni singolo colore per ottenere il risultato ottimale. E’ consigliabile lasciarla attiva come opzione.

Le ultime due opzioni “Impostazioni predefinite specifiche per il numero di serie della fotocamera” e “Impostazioni predefinite specifiche per il valore ISO della fotocamera”, consentono a Camera Raw di applicare delle impostazioni automaticamente in base al tipo di macchina e/o al tipo di ISO utilizzati. E’ molto utile per esempio salvare le impostazioni predefinite per la riduzione del rumore con diversi valori di ISO, in modo tale che si applichino automaticamente ogni volta che si aprirà un’immagine con ISO differente.

Nella sezione Cache Camera Raw impostiamo la dimensione massima che Camera Raw e Bridge possono utilizzare per salvare le anteprime delle immagini. Possiamo anche selezionare una posizione differente, magari su un hd esterno, per non occupare spazio sull’hd interno del nostro computer.

Nella sezione Trattamento file DNG è possibile far in modo che Camera Raw ignori i file collaterali XMP per i DNG. Come detto prima è possibile scrivere i metadati XMP all’interno dell’intestazione del file, ma alcuni software creano file collaterali XMP anche per i DNG. Inoltre è possibile impostare le dimensioni dell’anteprima da incorporare all’interno del file.

Nella sezione Trattamento JPEG e TIFF è possibile far in modo che Camera Raw apra tutti i file JPEG e TIFF supportati o soltanto quelli con impostazioni cioè già aperti con l’apertura “forzata” tramite il co-mando da Bridge. Invece se le opzioni sono disattivate i file verranno aperti direttamente in Photoshop.

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Guida su Camera Raw 8.2 - Francesco Marzoli - 2013 - www.digitalpostproduction.it

Foto di copertina: diw.it model: Angela Padalino