Guida orto e frutteto Bayer

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Guida prodotti Bayer

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  • Manuale per

    Bayer per lambiente: questo opuscolo stampato su carta proveniente da foreste gestite inmaniera corretta e responsabile

    OrtaggiCetriolo pag. 24Fagiolo e fagiolino pag. 27Fragola pag. 29Lattuga e lattughino pag. 26Melanzana pag. 22Patata pag. 20Peperone e peperoncino pag. 18Pomodoro pag. 16 Zucchina pag. 23

    FruttiferiAgrumi pag. 45Melo pag. 31Olivo pag. 43Pesco e Nettarino pag. 35Vite pag. 39

    ProtezioneGamma Natria pag. 50Parassiti animali pag. 52Malattie fungine pag. 59Insetti utili pag. 64

    GeneraleTipo di terreno pag. 02Concimazione pag. 03Compostaggio pag. 04Attrezzi per lorto e il frutteto pag. 05Strutture di sostegno pag. 07Semina dellorto e trapianto pag. 08Messa a dimora del frutteto pag. 10Innesto pag. 11Potatura e forme dallevamento pag. 12Irrigazione pag. 15

  • coltivare lorto e il frutteto Con questo manuale, Bayer Garden vuol far avvicinare tutti al piacere della coltivazione difrutta e verdura: veder crescere le piante, rac-cogliere insalata tenera e fresca, frutta matura,saporita e profumata, d enorme soddisfazione! Coltivare un hobby molto impegnativo: lepiante hanno necessit proprie e dobbiamotener conto di molti fattori che possono esseredeterminanti nel risultato: lesposizione al sole,la nutrizione, lirrigazione e il tipo di terreno;vanno seguite passo passo nella loro crescita,nutrite con concimi e difese da parassiti conagrofarmaci, utilizzati razionalmente in modo dasalvaguardare lambiente.In queste pagine vengono forniti consigli utiliper la coltivazione, dalla semina fino al raccolto.Vengono indicati inoltre i prodotti da utilizzareper la difesa delle piante, eseguita in modo tra-dizionale con prodotti di sintesi, o con prodottiammessi per limpiego in agricoltura biologica.Alla fine sarete ricompensati ampiamente einorgogliti dai preziosi doni che il vostro orto e ilvostro frutteto vi offriranno.

    www.bayergarden.itIl nuovo sito ricco di contenuti aggiornati facili da scopriregrazie al restyling grafico che agevola la navigazione.Semplicit nella ricerca dei prodotti, disponibilit di consigli e buone pratiche, oltre che focus su argomenti di particolareinteresse, sono i punti di forza del nostro nuovo sito.

  • Tipo di terreno Un fattore molto importante di cui tener conto per lariuscita della coltivazione la qualit del terreno. Lepiante necessitano di suoli fertili, permeabili e senzaumidit stagnante. Le radici occupano generalmentestrati superficiali: sia gli ortaggi che gli alberi da fruttonon superano i 40-60 cm di profondit, ed questo lostrato di terreno sul quale dobbiamo intervenire e chepossiamo migliorare con opportuni accorgimenti. Isuoli vengono classificati in funzione della tessitura,del pH, del contenuto in elementi nutritivi e sostanzaorganica.

    In base alla tessitura, vengono distinti terreni leggeri, a medio impasto epesanti. In natura il suolo costituito da una miscela dei tre con percentualimolto variabili. I terreni leggeri (sabbiosi o ghiaiosi) sono costituiti da parti-celle non compattate; i terreni a medio impasto sono ricchi di humus, fertilie assorbono bene lacqua; i terreni pesanti (argillosi) sono formati da finis-sime particelle compattate fra loro, in periodi di siccit sono molto duri,

    dopo una pioggia diventano collosi e impiegano molto tempo ad asciugare.La tessitura di un terreno pu essere modificata e migliorata con tecnicheagronomiche, incorporandovi annualmente sostanza organica, terriccio dagiardino e torba. Il pH il grado di acidit o alcalinit di un terreno. Lepiante prediligono un determinato pH per vivere e svilupparsi al meglio. Lepiante acidofile, ad esempio (quali azalee, rododendri, e altre) richiedonoterreni a pH acido. Questa caratteristica da tenere in considerazionenella scelta del fertilizzante da somministrare.

    I terreni leggeri sono granulosi altatto: non si riesce a compattarli e adar loro una forma.

    I terreni di medio impasto sono soffici, dif-ficilmente mantengono una forma e trat-tengono bene lumidit

    I terreni pesanti sono quelli che, quandosono umidi, permettono di ottenere unapalla se schiacciati fra le mani

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    A sinistra esem-pio di terrenoleggero, a destraterreno pesante

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  • 3ConcimazioneLa concimazione serve ad aumentare nel terreno la dotazione di elementinutritivi necessari allo sviluppo delle piante e quindi soddisfarne il fabbiso-gno nutrizionale: il raccolto dipende sempre solo da quanti nutrienti ven-

    gono rilasciati dal terreno.Concimazione di fondo - Si fa in autunno-

    inverno, in occasione della lavorazionedel terreno, mediante l'apporto di so-

    stanza organica e la costituzione diuna scorta di elementi nutritivi pocomobili come fosforo e potassio. Laconcimazione di fondo prevede, neiterreni da orto sfruttati intensiva-mente, la distribuzione di BayfolanNatria, concime di origine naturale

    che migliora le caratteristiche del ter-reno (80-100 g/m2). Nei terreni sab-

    biosi o argillosi si distribuiscono 10litri/m2 di torba bionda o 3-5 kg/m2 di

    scarti vegetali compostati.

    Concimazione d'impianto - Il fabbisogno dellepiante viene poi soddisfatto allimpianto o alla se-mina della coltura e si utilizza un prodotto a ces-sione programmata quale Bayfolan Multi Orti eGiardini secondo le indicazioni riportate neltesto (riferite alla coltivazione nelle normali con-dizioni ambientali, senza protezioni o coperturee con una terra da orto di medio impasto e nor-malmente dotata di sostanza organica). Nei ter-reni sabbiosi o con molto scheletro opportunonon superare la dose di 30 g/m2 (3 kg/100 mq) diBayfolan Multi Orti e Giardini per volta; se sono ri-chieste quantit maggiori, vanno suddivise in2 interventi successivi distanziati di 2-3 set-timane. Concimazione di copertura - E ne-cessaria durante la fase vegetativa eriproduttiva della pianta: per far frontea richieste superiori di nutrienti (es.durante la fioritura) si deve intervenirecon concimi a pronta cessione cherendano disponibili i nutrienti in unbreve arco di tempo (pochi giorni); siconsiglia di usare Bayfolan PRO Univer-sale localizzato fra le file o attorno allapianta ad una distanza di 10-15 cm.

  • 4CompostaggioIn natura, residui organici (quali foglie secche) vengono decomposti da mi-crorganismi e insetti presenti nel terreno fino ad ottenere acqua, anidridecarbonica, sali minerali e humus.Il compostaggio la riproduzione su piccola scala di quanto avviene in na-tura: il risultato di un processo monitorato dalluomo per controllare, inpresenza di ossigeno, la decomposizione e lhumificazione di diverse mate-

    rie organiche ad opera di macrorganismi come in-setti e lombrichi e di microrganismi quali batteri,alghe, funghi ecc. La composizione di questa popo-lazione microbica molto variabile in funzione delclima e del substrato.Eseguite il compostaggio in un angolo del vostroorto: posizionate un contenitore in plastica o inlegno, senza fondo, riparato dalle intemperie edalla luce del sole ma nel contempo arieggiato perfavorire lossigenazione e per conservare il caloredurante linverno. Avendo lo spazio si pu ancheprevedere di fare un cumulo sul terreno, riparatosotto un telo impermeabile.Per ottenere un buon risultato occorre guidare la

    Materiali utilizzabili per il compostaggio

    Inserite nella compostiera i seguenti materiali:- scarti di frutta e verdura, scarti vegetali di cucina- fiori recisi appassiti, piantine verdi appassite anche con pane di terra- pane raffermo o ammuffito, gusci d'uova ridotti in piccoli pezzi- fondi di caff, filtri di the- foglie, segatura, paglia- sfalci d'erba (prima si fanno appassire; consigliabile mescolarli con altro materiale)- rametti sminuzzati, trucioli, cortecce e residui di potatura- carta comune, cartone, fazzoletti di carta, carta da cucina

    In piccoli quantitativi, potete inserire nel compost anche:- bucce di agrumi ridotte in piccoli pezzi- piccole quantit di cenere (la cenere contiene molto calcio e potassio)- avanzi di carne, pesce, salumi e formaggi- foglie di piante di difficile degradazione (magnolia, aghi di conifere)NB: pezzi di legno o foglie non decomposti presenti nel compost maturo aiutano l'innesco del pro-cesso e danno porosit alla massa

    Non inserite nel compost i seguenti materiali:- carta patinata in genere, riviste, stampe a colori, cartone plastificato- piante infestanti con semi o piante malate- scarti di legname verniciato- vetri, metalli, batterie, oli esausti

    Humus

    Copertura

    Laria devepoter passara

    Il materiale va inseritodallalto

  • 5Attrezzi per lorto e il frutteto

    decomposizione attraverso un equilibrato mix tra carat-teristiche e dimensioni dei materiali raccolti, umidit, ae-razione e temperatura.I residui organici utilizzabili per il compost sono gli scartivegetali di cucina, dellorto e del giardino, foglie, fondi dicaff, filtri di t, gusci di uova e di noci, pezzi di cartonee altro. I materiali raccolti possono essere ricchi di cellulosa,amido e zuccheri (residui di potatura, cortecce, cartone,e altro), o ricchi di sostanze proteiche (rifiuti di cucina,scarti dellorto ecc.); una preponderanza dei primi pro-voca una riduzione dellhumus nel compost mentre uneccesso dei secondi provoca perdita di azoto.Inserite il materiale nellapposito contenitore o sul cu-mulo avendo cura di rigirarlo con un bastone 1-2 volte al mese nei primimesi. Dopo 2-3 settimane, il compost raggiunge una temperatura di 60-70C. Dopo 6-12 mesi il compost maturo, ha un aspetto soffice, colorescuro e odore gradevole. A questo punto pu essere tolto dal basso delcontenitore, che continueremo a riempire, ricordandoci di rimescolare ilnuovo materiale inserito.Il compost ottenuto fertile e profuma di sottobosco (se maleodorantequalcosa andato storto). Possiamo utilizzarlo come fertilizzante nella pre-parazione del terreno o per le piante del giardino: migliora la struttura delsuolo e la disponibilit di elementi nutritivi, quali lazoto. E adatto anchecome terriccio per i vasi e nelle buche delle nuove piante da mettere a di-mora.

    Per coltivare la terra del nostro orto o del nostro frutteto necessario averea disposizione attrezzi che rendano meno faticoso il lavoro. Scegliamosempre attrezzi di qualit, maneggevoli e, se possibile, leggeri, per ren-dere il lavoro pi facile.

    Attrezzi per la preparazione del terreno: indispensabili per la-vorare il terreno, una buona vanga e una buona zappa dovreb-bero avere la lama in acciaio inossidabile ed esseremaneggevoli. Esistono diversi tipi di zappa: la zappa tradizio-nale, a lama rettangolare, serve per muovere il terreno e toglierele infestanti; la zappa olandese ha la lama in linea col manico eserve per diserbare; la zappa per sarchiatura ha invece la lamapiegata di 90 rispetto al manico e ha la funzione di togliere leerbacce, viene utilizzata anche per operazioni di rincalzatura; lazappetta a manico corto, analoga a quella tradizionale, adattaa lavorazioni di precisione. Per rompere e rivoltare il terreno eper incorporare il concime, viene utilizzata la motozappa: in al-cuni modelli il motore aziona direttamente le zappe che, ruo-tando, determinano il movimento dellattrezzo; loperatore regolavelocit e profondit. In altri modelli, detti motocoltivatori, il mo-tore aziona sia le ruote che le zappe; sono adatti ad appezza-

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  • menti pi grandi. Un buon rastrellodovrebbe essere leggero, bilanciato eavere 10-14 denti; si impiega perspianare il terreno e preparare leaiuole.

    Attrezzi per il trapianto: la palettaserve a scavare la terra per mettere adimora le piantine o per rinvasarle,deve essere robusta e avere un ma-nico anatomico. Il piantatoio (o cavic-chio) molto utile per fare buchi nel terreno in cui trapiantare ortaggi qualiinsalate e cavoli; utile anche per compattare la terra attorno alle radicidopo il trapianto.

    Attrezzi per tagli e potature: le forbici sonomolto utili per piccole operazioni di taglio e pota-tura; devono essere di ottima qualit e tenutebene, affilate e non arrugginite. Il troncarami una forbice dotata di lunghi manici, utile per ta-gliare rami un po pi spessi. Per il taglio di ramipi grossi necessario utilizzare un seghetto alama ricurva. Lo svettatoio un attrezzo di taglioapplicato in cima a una pertica per raggiungere irami pi lontani; le lame vengono azionate tirandouna funicella. Per tagliare tronchi necessario in-vece dotarsi di una motosega. I rami e tutti i resi-dui di potatura vengono infine ridotti in piccoli

    pezzi tramite un trituratore o cippatore.

    Attrezzi per lirrigazione: un annaffiatoio da 8-10 litri essenziale quando si devebagnare una pianta. E utileavere anche un annaffiatoiodedicato esclusivamente al-limpiego dei diserbanti. Perinnaffiare un orto utile di-sporre di un tubo di gomma,da tenere sempre ben arroto-lato, con in cima una lancia ouna pistola a spruzzo rego-labile, per il controllo delflusso dellacqua. Se non sivuole avere lincombenza di dover innaffiare tutti i giorni possibile appli-care un timer al rubinetto dellacqua.Per difendere le piante dai parassiti, occorre disporre di una pompa chenebulizzi le soluzioni insetticide o fungicide. Le pompe in genere sono apressione e possono essere piccole, contenenti un paio di litri di soluzione,o da portare a spalla, con relativa lancia, per 5-20 litri.

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  • Coglifrutta: costituito da un sacchetto applicato a unapertica, in modo tale da raggiungere e raccogliere i fruttidai rami pi alti.

    Carriola: utile per effettuare spostamenti di terra o ra-maglie: la pi adatta quella a una ruota.

    Forcone: utile per spostare rifiuti, lavorare terreni scioltie sollevare gli ortaggi; i forconi a denti piatti si usano perestrarre le patate.

    Pali: alcuni ortaggi, come pomodori e cetrioli, o giovani piante appenamesse a dimora, con fusti deboli, hanno bisogno di essere sorretti. A talescopo possono essere impiegati pali robusti di diametro variabile, oppureanche semplici canne di bamb. Per lorto esistono intelaiature su cui lepiante si arrampicano e vengono fissate, sono molto usateanche corde e reti sorrette da tutori.

    Miniserre: molte piante, per superare linverno, per antici-pare lo sviluppo o per produrre pi a lungo, necessitano ri-pari che le proteggano dalle basse temperature, dalle brinatee dalla grandine. In commercio esistono piccole serre perlorto familiare, realizzate con strutture in acciaio plastificatoe copertura trasparente. Sono molto comode e facili da mon-tare.

    Pacciamatura: consiste nel coprire il terreno con uno stratodi materiale, come paglia, segatura, foglie, corteccia, oppure con un filmplastico nero o un telo di cellulosa e amido. Gli scopi sono molteplici: impe-dire la crescita delle erbe infestanti, conservare l'umidit nel suolo, evitarel'erosione e mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperaturapi elevata e costante nei mesi freddi.

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    Strutture di sostegno

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    Da sinistra: per sostenere le piante si prestano molto bene strutture di sostegno realizzate con canne dibamb fissate in alto a una canna orizzontale (1), con canne di bamb legate in alto (2), con i ramidella potatura ben infissi nel terreno (3) e con fili di ferro o di corda di cocco fissati fra due paletti (4)

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  • Semina dellorto e trapiantoI semi si trovano in commercio confezionati in bustine sulle quali sono ri-portate, oltre alle caratteristiche della variet, tutte le indicazioni necessa-rie alloperazione di semina (profondit, periodo e altro).La semina pu essere effettuata sia direttamente in orto, sia in semenzaio:in ogni caso, prima di eseguire la semina, necessario preparare il ter-reno, definire la giusta profondit di semina e il giusto grado di umidit e ditemperatura. Si ricorre alla semina in semenzaio nel caso di semi molto piccoli e

    quando si vuole anticipare il trapianto; si effettua normalmente in una pic-cola serra coperta in cui si mantengono costanti lumidit e la temperatura.Le dimensioni del semenzaio e della serra devono essere adeguati allaquantit di semi da seminare, alla loro dimensione e alle dimensioni delle

    piantine prima del trapianto. Il volume di terriccio deve permettere allapianta di sviluppare bene le radici: generalmente sufficiente uno spes-sore di 10 volte il diametro del seme. Le vaschette di semina si trovano neinegozi specializzati, ma possono essere anche costruite in casa, utiliz-zando materiale di recupero, come, ad esempio, le vaschette del gelato,dopo averle forate sul fondo e inserite in una busta di plastica trasparente,oppure bicchierini di plastica in sacchetti trasparenti. Utilizzate un sub-strato soffice e drenante, composto da terra universale mista a sabbiagrezza in parti uguali. I semi possono essere distribuiti a spaglio (semi pic-coli), in file parallele (disposti in solchi pi o meno profondi) o posti inbuche dette postarelle (semi pi grossi). Devono essere interrati a una

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    Tipi di seminaDa sinistra: aspaglio, adatto asemi piccoli; afila e a riga,quando si di-spongono in unsolco pi o menoprofondo; a po-starelle, quando isemi si depon-gono in piccolebuchette equidi-stanti, adatto aisemi pi grossi

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    Semina in semenzaio Si distribuiscono a spaglio uniformemente i semi (1) che vanno coperti da unleggero strato di terriccio (2). Bisogna poi irrigare leggermente (3) con un annaffiatoio a getto sottile

  • profondit proporzionale alla loro dimensione. Occorre bagnare abbondan-temente subito dopo la semina. Le piantine appena nate non devono re-stare troppo a lungo nel semenzaio, per evitare che filino, cio chediventino troppo alte e di colore pallido.Per preparare gradualmente le piantine appena nate alla definitiva messaa dimora in orto, buona norma trapiantarle in appositi vasetti non appenahanno almeno 2 foglie. Questoperazione, detta picchettatura, delicata inquanto si rischia di danneggiare le radici. Tenete le piantine in una posi-zione illuminata, ma mai sotto il sole diretto. E consigliabile nutrirle con unconcime liquido (tipo Bayfolan Universale, 1 tappo misurinoogni 4 litri dacqua) da somministrare poco per volta. La messa a dimora o trapianto delle piantine in orto viene ef-fettuata quando le loro radici hanno completamente riempito ilvasetto. Viene eseguita in due modi: mettendo nel terreno lapiantina con tutto il suo pane di terra, oppure trapiantandola aradice nuda. La prima tecnica quella pi sicura e si adattasia alle piantine fatte in casa che a quelle acquistate in va-setto: si scava una buca sufficientemente grande da contenerelintero pane di terra, lo si pone sul fondo, infine si chiude labuca con altro terriccio, facendo attenzione a non coprire diterra il colletto della pianta. Nel caso le radici siano arrotolate allesternodel pane, contro il vasetto, bene staccarle prima del trapianto. Se si di-spone di piantine a radice nuda, bisogna far attenzione a distendere accu-ratamente lapparato radicale allinterno della buca, che viene infinerichiusa con altra terra pressandola bene. Dopo il trapianto sempre ne-cessario bagnare abbondantemente.

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    La pianta va tra-piantata con tuttoil suo pane di terraavendo cura cherimanga copertafino al colletto

    Trapianto - Fare dei fori con un piantatoio e inserire la piantina col pane di terra o aradice nuda. Per fare le righe dritte aiutarsi con una cordicella. Col piantatoio com-pattare la terra contro la piantina. Il trapianto ben eseguito se, tirando una foglia,questa si strappa ma la pianta rimane fissa nel terreno. Bagnare successivamente.

    Avvicendamento o rotazione.Lavvicendamento, o rotazione delle colture, una pratica che permette di entrare in equilibrio con l'ambiente in cui si opera utilizzando il suolo nel modo pi razionale. Si suddivide lorto in lotti destinati a una sola coltura, sostituendola di anno in anno con unaltra, secondo schemi predefiniti.Scopo dellavvicendamento colturale quello di mantenere costante il tasso di sostanza organica nel suolo facendo seguire una coltura miglioratrice ad una depauperante in modo da evitare la stanchezza del terreno (impoverimento) dovuta dalla continua presenza delle medesime specie.Con lavvicendamento si evita anche il pericolo di diffusione di parassiti e malattie specifiche di alcune colture.Esempio di rotazione nel caso si sia diviso lorto in sei settori: 1 anno, crucifere; 2 anno, leguminose; 3 anno, composite; 4 anno, liliacee; 5 anno, cucurbitacee; 6 anno, solanacee.

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    La prima cosa da fare quando si mette a dimora una pianta preparare labuca nel terreno. Questa deve essere sufficientemente grande per acco-gliere la pianta: il diametro deve essere di circa 80cm, la profondit di circa60cm. Questoperazione va eseguita in largo anticipo, anche un meseprima della messa a dimora.Ponete alla base della buca uno strato di ghiaia, quindi un po di letamematuro, o compost, o concime granulare a cessione programmata qualeBayfolan Multi Orti e Giardini, e un po di terriccio di buona qualit misce-lato a concime granulare. Estraete la pianta dal vaso e ponetela nella bucasopra il terriccio che avete disposto; allargate leggermente le radici piesterne, senza per rompere la zolla di terra che le avvolge per non ri-schiare di danneggiarle. Infine, riempite gli spazi vuoti e chiudete la bucacon terriccio rimanendo al di spora del punto dinnesto, che non deve es-sere mai coperto. Legate la pianta a un tutore (un palo) fissato profonda-mente nel terreno, senza stringere troppo il legaccio.

    Le buchevanno prepa-rate in anti-cipo, anche unmese prima, edevono essereabbastanzaampie

    Messa a dimora del frutteto

    Il pane di terranon deve essererotto ma oppor-tuno liberare leradici pi superfi-ciali

    Sul fondo dellabuca mettete delconcime e dellaghiaia e quindi lapianta con lin-tero pane di terradistendendo leradici esterne

    Chiudete la bucacon il terriccio fa-cendo attenzionea non coprire lin-nesto

  • InnestoLinnesto consiste nel saldare sullapparato radicale di unapianta (detta portainnesto) una porzione di ramo (dettamarza o nesto o gentile), o anche una gemma (detta scu-detto), provenienti dalla cultivar che ci interessa, purch ap-partenente alla stessa specie o a una specie affine.Il portainnesto in grado di regolare lo sviluppo della parteaerea riducendola (portainnesti nanizzanti) o rafforzandola,di influire sulla precocit della produzione e anche sulla lon-gevit della cultivar. Con la scelta del portainnesto si puadattare una cultivar a un particolare tipo di terreno e allediverse condizioni climatiche. Anche la resistenza ai paras-siti pu essere indotta dai portainnesti.Un portainnesto si dice franco quando nasce dal seme diuna pianta coltivata mentre definito "selvatico" se unapiantina nata spontaneamente: le piante che ne derivano sono vigorose.Spesso i portainnesti provengono da talea e sono stati selezionati per di-sporre di piante con caratteristiche specifiche.In commercio le piante da frutto vengono di regola vendute gi innestate.Se si vuole effettuare da soli linnesto di una pianta seguite le semplici re-gole riportate nello schema.

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    Innesto a gemma o a occhioSi preleva una gemma da un ramo vigoroso di una cultivar e la si inserisce nel portain-nesto su cui si fa una incisione a T, si sollevano i due lembi di corteccia, vi si inserisce loscudetto contenente la gemma e si lega il tutto con rafia; consigliabile coprire con unmastice apposito.

    Innesto a marzaSi utilizzano 2-3 porzioni di rami di un anno, con 2-3 gemme. Si pu procedere in diversimodi. Per realizzare quello a spacco si taglia verticalmente il ramo per alcuni centimetri

    (dopo averlo ben legato subitosotto) e vi si inseriscono lemarze tagliate appuntite versoil basso. Quello a corona in-vece prevede di fare delle inci-sioni verticali sulla cortecciadel portainnesto e inserirvi lemarze tagliate a V. E fonda-mentale che marza e portainne-sto vengano perfettamente incontatto, quindi necessariauna legatura ben stretta ed consigliabile coprire con unmastice apposito.

    INNESTO A CORONAINNESTO A SPACCO

    Giovane piantinadi vite innestata

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    Potatura e forme dallevamentoLa potatura una pratica atta a determinare la forma della pianta, il suo

    modo di crescere e di fruttificare per mas-simizzare la resa produttiva. Si effettuamediante il taglio di rami in periodi ben de-finiti e caratteristici di ogni specie. La pota-tura delle piante in giardino normalmenteviene fatta sia per ottenere una buona pro-duzione, sia per ottenere una pianta conuna bella chioma.La potatura pu avvenire durante il riposovegetativo oppure quando la pianta invegetazione (potatura verde).Quando si acquista una giovane pianta dafrutto si acquista un astone gi innestatoda 1 o 2 anni, pronto per essere trapian-tato, cui va impostata la forma che si vuoleottenere quando la pianta sar adulta;dopo limpianto la pianta va tagliata allal-tezza della prima ramificazione (dettaanche impalcatura) che si vuole ottenere.Normalmente per le piante in commerciosono gi provviste dei rami principali dellaprima impalcatura: queste sono pi facilida gestire per lhobbista poich basta as-secondarne la forma.

    Nei primi 3-4 anni dimpianto, si imposta la forma della pianta, mentre inseguito occorre mantenerla, regolandone lo sviluppo per ottenere unequili-brata fruttificazione senza incorrere nel fenomeno dellalternanza. Ognispecie necessita una potatura appropriata ed necessario conoscere qualirami fruttificheranno. Normalmente con la potatura si eliminano i rametti in-seriti sulle branche e presenti in numero eccessivo, i succhioni e i polloni, irami secchi o lesionati. I rami pi grossi difficilmente vanno tagliati se nonper motivi di forma della pianta, di rinnovamento e di risanamento mentrele branche vanno accorciate periodicamente per mantenere la pianta nelledimensioni volute o possibili nel giardino.

    Su diverse specie, come melo e ciliegio, la potatura havalore di accompagnamento e di attivazione dellosforzo produttivo, mentre altre, come la vite e il kiwi,hanno bisogno interventi pi energici. La necessit diinterventi cambia non solo con la specie, ma anche conla variet, il sistema di allevamento, il tipo di terreno ela disponibilit di acqua.Se la potatura stata eseguita correttamente, la rea-zione positiva si vede in termini di vegetazione e di frut-tificazione. In un piccolo frutteto, tre sono le forme dallevamentoconsigliabili, quelle appiattite, quelle a vaso e quelle apiramide.

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    succhioni

    I succhioni e ipolloni, cio irami dritti versolalto, vanno eli-minati

    Forma di allevamento a vaso su pesco

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  • Le forme appiattite, come la palmetta, sono quelle in cui le piante sonoallevate con sostegno di pali e fili orizzontali e sono indicate se vi pocospazio, infatti hanno uno spessore di un metro o poco pi. Sono adatte permolti fruttiferi, fra cui melo, pero e susino.La forma a vaso quella in cui le piante si allevano cercando di ottenereuna forma simile a quella naturale, partendo da 3-5 branche che sono de-stinate a diventare i rami, allevate in modo da formare un cono rovesciato.E adatta a specie di ridotta vigoria ma anche per melo, fico e susino.La forma a piramide, quella in cui lastone viene lasciato ramificare natu-ralmente, ha i minori problemi di potatura e di governo. E adatto per melo,pero e pesco.

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    Come potare

    Le grosse branche vanno potate ta-gliandole ad angolo retto con unasega, senza provocare scoscia-menti, in altre parole lacerazionidella corteccia nella parte inferiore.Si procede eseguendo un taglio ini-ziale nella parte inferiore del ramo,a circa mezzo metro dal punto din-serzione, quindi si esegue il tagliodalla parte superiore e infine si eli-mina il moncherino vicino al tronco. La potatura dei rami pi piccoli,quelli con le gemme, consente diconcentrare la forza della pianta nelrinnovo della chioma e nella produ-zione di frutti. Il taglio deve esserefatto poco sopra ad una gemma einclinato in senso parallelo alla suadirezione.

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    1 taglio nella parte inferiore 3 taglio

    50 cm.

    2 taglio

    Palmetta a branche orizzontali piegatea 90 rispetto al fusto e legate a fili disostegno. Langolazione con cui fissarele branche pu essere anche di 45

    Allevamento a vaso: dal troncopartono 3 o pi branche che ven-gono disposte a forma di conorovesciato

    Lallevamento a piramide quello in cui la piantaviene lasciata ramificarenaturalmente

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    Diradamento dei fruttiPer migliorare la qualit e la pezzatura del raccolto, alcune settimane dopola fioritura, se vi stata unabbondante allegagione, occorre eliminare al-cuni frutticini, scegliendo quelli pi piccoli o malformati. Pi avanti si avr una cascola naturale e in seguito si dovr eseguire un ul-teriore diradamento dei frutti. Ad esempio, nel melo si consiglia di lasciareun frutto ogni 8-10 cm.

    Operazioni culturaliConsigli sulle operazioni colturali da eseguire per ogni specie coltivatavengono forniti nelle pagine descrittive di ogni coltura da orto e frutteto pre-senti in questo manuale. Di seguito vengono riportate quelle pi comuni.Una volta allanno occorre rivoltare il terreno: questoperazione pu esserefatta a mano (vangatura) oppure con una motozappa (fresatura). Entrambe

    le operazioni, effettuate prima della se-mina o del trapianto, consistono nel ri-durre il terreno in piccoli blocchi chevengono rivoltati e sminuzzati. La profon-dit della lavorazione in genere di 20-30 cm. Dopo la vangatura o la fresaturaoccorre rendere piano il terreno conlaiuto di un rastrello.Unaltra operazione importante nellorto la sarchiatura, che consiste nel tagliare erovesciare lo strato di terreno superficialelungo l'interfila, con unapposita zappetta.Questa operazione permette di eliminarele erbe infestanti, favorire la circolazionedell'aria e del calore del sole nel terreno,

    Quando potareGennaio: meli, peri e kiwiFebbraio: meli, peri, kiwi, albicocchi, susini e vitiMarzo: peschi, viti e agrumiAprile: si asportano rami secchi o lesionatiMaggio: si eseguono operazioni correttive sulle brancheGiugno: si effettua la potatura verdeLuglio/Settembre: si esegue la potatura post-raccoltaOttobre: non effettuate potatureNovembre/Dicembre: meli, peri, albicocchi e susini; meglio rimandare a inizioanno

    Per vangare oc-corre effettuareuno scavo suuno dei lati lun-ghi dellaiuola edepositare laterra lateral-mente; quindi ro-vesciarci dentrouna porzione diterreno fino allafine dellaiuola.Per finire si riem-pie lultima partedellaiuola con laterra che erastata asportata

    Dopo unallega-gione abbon-dante e dopo lacascola, i frutti ineccesso vannoasportati

  • di ridurre l'evaporazione dell'acqua e trattenere l'umidit. Nellorto spesso occorre riportare terra dall'interfila alla base delle piante.Questa operazione si chiama rincalzatura e si esegue con la zappa o colrastrello, spostando il terreno dall'interfila al piede delle piante. Viene effet-tuata per prevenire linverdimento dei tuberi della patata e per favorire lim-bianchimento del radicchio.

    IrrigazioneLacqua indispensabile per tutte le piante, soprattutto per ortaggi e frutti-feri, che ne contengono unelevata percentuale. Lacqua proveniente dalleprecipitazioni non sufficiente, ma necessario ricorrere allirrigazione. Isistemi di irrigazione che si possono adottare in orto o in frutteto, sono di-versi. Il pi semplice quello a pioggia, effettuato a mano con una lancia o conirrigatori fissi, oscillanti o a girandola. il sistema meno adatto per gli or-taggi in quanto la bagnatura delle foglie porta facilmente allo sviluppo dimolte malattie, come ad esempio la peronospora. Inoltre si ha notevolespreco di acqua.Pi complessi nella realizzazione sono i sistemi goccia a goccia che per-mettono di apportare il giusto quantitativo di acqua alla base delle piante,senza sprechi e senza bagnarne le foglie. Si dispone un tubo poroso lungole piante, oppure di un tubo al quale vengono applicati dei gocciolatoi incorrispondenza delle piante da bagnare.Limpianto pu essere collegato a timer programmabili in base alle esi-genze. Il momento pi opportuno per irrigare la sera, quando la tempera-tura pi bassa e lacqua fornita al terreno non si perde per evaporazione.Quando fa molto caldo, pu essere necessario bagnare anche due volte algiorno.

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    Impianto di irrigazione localizzato a gocciaImpianto di irrigazione a pioggia

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  • PomodoroIl pomodoro, Solanum lycopersicum, originario della zona compresa traMessico e Per, stato importato in Europa nel 1540, dallo spagnolo Her-nn Corts; le condizioni climatiche favorevoli a questa specie fecero s

    che, nella seconda met del XVII secolo, si inizi a coltivarloanche in Italia. Il frutto, originariamente, aveva un caratteri-

    stico colore oro, da cui il suo nome; con selezioni e inne-sti successivi stato poi ottenuto l'attuale colore rosso.Il pomodoro una pianta erbacea, eretta o ricadente,

    alta anche pi di un metro. I fiori sono gialli. I fruttihanno polpa carnosa con piccoli semi e possono avere

    forme e dimensioni molto diverse: tondo, ovale, al-lungato, a grappolo e a ciliegia. Tutte le parti verdisono tossiche, in quanto contengono solanina.Anche i frutti verdi la contengono.Clima: il pomodoro richiede climi temperato-caldi; la

    temperatura ottimale di 20-24C. E una pianta moltosensibile al freddo.Semina: nei climi caldi si semina direttamente a dimora

    in marzo-maggio. Quando le piante raggiungono i 5-6 cmoccorre diradare lasciando una sola piantina ogni 20-60 cm. La semina in

    semenzaio protetto si effettua in dicem-bre-febbraio, o in marzo se allaperto,con 3-4 g di seme per m a una profon-dit di 2-5 mm. Trapianto: normalmente si utilizzanopiantine acquistate, che si trapiantano,in base alla variet coltivata, a una di-stanza di 20-60 cm sulla fila e 1-1,5 mtra le file. E necessario sostenere lepiante con un tutore o con unimpalca-tura a fili. Loperazione analoga se sidispone di piantine prodotte diretta-mente.Terreno: si adatta a qualsiasi tipo diterreno con pH leggermente acido omoderatamente basico.Cure colturali: in pre-trapianto, allapreparazione del terreno, occorre con-

    cimare con Bayfolan Natria, concime di origine naturale (80 g/m2). Succes-sivamente, si fanno altri tre apporti con Bayfolan Multi Orti e Giardini, ilprimo allallegagione del 1 palco, cio il primo ramo che porta fiori, il se-condo alla fioritura del 4 palco (dose di 50 g/m) e il terzo allallegagionedel 4 palco (dose di 20 g/m). In alternativa, durante la vegetazione, utiliz-

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    ORTAGGI

    Si eliminano i getti late-rali, lunghi 2-3 cm, chesi trovano allascelladellattaccatura dellefoglie

    Quando si sono for-mati quattro grappoli difrutti occorre cimare lepiante

    Solanum lycopersicum (= S. esculen-tum)Fam. Solana-ceae

    Potatura verde

  • 17

    zate Bayfolan Pro Universale, concime a cessione immediata, alla dose di25-35 g/m. Il pomodoro necessita abbondanti bagnature. E buona praticaasportare i germogli ascellari e cimare la pianta, per impedire un eccessivosviluppo in altezza. Raccolta: i pomodori da salsa si raccolgono quando sono completamente

    rossi, mentre quelli da insalataquando sono ancora rosati. I po-modori San Marzano, destinatialla produzione disalsa, possono essereconservati in freezerfino al momento del-limpiego. Propriet: il pomodorocrudo contiene lico-pene, sostanza attivanaturale, efficace con-tro i radicali liberi.

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    SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO CIMATURA RACCOLTA

    Marzo 2 foglie vere Aprile - Maggio 4 grappoli di frutti Giugno - Ottobre

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia,septoriosi, sclerotinia, Pythium.

    Curiosit Un tempo si riteneva che il pomodoro avesse propriet afrodisiache tanto chei francesi anticamente lo definivano pomme d'amour, "pomo d'amore". Si dice anche cheSir Walter Raleigh, dopo lintroduzione di questa solanacea in Europa, avesse donato allaRegina Elisabetta I una piantina di pomodoro carica di frutti, battezzandola col nome diapples of love (pomo d'amore).

    Diverse variet di po-modoro: tondo, Cuoredi Bue e S. Marzano

    Tuta absoluta

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    Peperone e peperoncinoIl peperone originario del continente americano: la popolazione

    degli Aztechi coltivava dozzine di variet di Capsicum annuum,che venne poi importato in Europa nel XVI secolo, in seguito alle

    spedizioni nelle terre del nuovo mondo. E un arbusto perenne alto da 30 cm a 1m, coltivato

    come specie annuale. Il frutto inizialmente di coloreverde, quindi passa attraverso varie tonalit di giallo,arancio e rosso; la sua forma molto variabile. Clima: richiede climi temperato-caldi; la temperaturaottimale di 20-23C.Semina: si effettua a spaglio in semenzaio protetto(temperatura superiore a 20C) in febbraio-aprile, con2-3 g di seme per m, a una profondit di 2-3 mm.

    Quando le piantine hanno emesso quattro foglie si tra-sferiscono in vasetti di torba (picchettatura), dove si la-

    sciano per un paio di mesi. Non consigliabile seminare

    direttamente a dimora.Trapianto: le piantine nate in semenzaio e trasferite nei vasetti vannomesse a dimora in aprile-maggio, quando le temperature notturne nonscendono sotto i 15C. La distanza di 30-50 cm sulla fila e 50-70 cm trale file. Il colletto va lievemente interrato. Non conviene ritardare il trapianto,in quanto le piantine possono facilmente "filare" e si aggroviglia l'apparatoradicale. E consigliabile impiegare piantine acquistate gi pronte per es-

    sere trapiantate.Terreno: necessita un ter-reno a medio impasto epermeabile, con pH legger-mente acido ed esposi-zione soleggiata. Sonopiante sensibili ai terrenisalini.Cure colturali: si concimaalla preparazione del ter-reno, in pre-trapianto, conBayfolan Natria, concimedi origine naturale (50g/m2). Successivamente si

    PeperoncinoSi coltiva come il pepe-rone ma ha bisogno dimolta acqua, senzaper creare ristagni.Per aumentare il gustopiccante dei frutti,basta ridurre, anchedrasticamente, le innaf-fiature nei 2-3 giorniprecedenti la raccolta.

    SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO A DIMORA RACCOLTA

    Gennaio - Aprile 4 foglie vere Aprile - Maggio Giugno - Ottobre

    Capsicum annuumFam. Solanaceae

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    fanno altri tre interventi con Bayfolan Multi Orti e Giardini, (30 g/m), tuttialla dose di 30 g/m: il primo allinizio della fioritura, il secondo allingrossa-mento dei primi frutti e il terzo allinizio della raccolta. In alternativa, du-rante la vegetazione, utilizzate Bayfolan Pro Universale, concime a

    cessione immediata, a 25-35 g/m. I peperoni necessitano bagnature noneccessive, da eseguire con regolarit. La specie si avvantaggia della rin-calzatura, pratica che favorisce l'emissione di numerose radici avventizie,da effettuarsi quando la base della piantina tende a lignificare. Si effettuaanche la scacchiatura dei getti ascellari e la cimatura a due foglie sopra ifrutti in formazione (vedi pota-tura verde del pomodoro).Raccolta: viene eseguita sca-larmente, quando i fruttihanno raggiunto la colora-zione e la dimensione deside-rate.Propriet: ha elevato conte-nuto in vitamine B e C, il suobasso contenuto calorico lorende adatto alle diete dima-granti. Le variet piccanti fa-voriscono le attivit digestivee stimolano la secrezione ga-strica ma sono sconsigliate achi soffre di ulcera o di ipera-cidit gastrica, e ai bambini.

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia,septoriosi, sclerotinia, Pythium.

    Curiosit Causa della piccantezza del peperone sono l'alca-loide capsaicina e i capsaicinoidi. Ognuno di essi ha piccan-

    tezza e sapore diversi in bocca e la loro variazione nelleproporzioni determina le diverse sensazioni prodotte dalledifferenti variet. La capsaicina provoca dolore e infiam-mazioni se consumata in eccesso. Il bruciore che perce-piamo in realt non esiste in quanto semplicemente lacapsaicina che interagisce coi termorecettori presenti nella

    bocca e nello stomaco che mandano un segnale al cervellocome se "bruciassero". La piccantezza dei peperoncini misu-

    rata dalla scala di Scoville da 0 a 10.

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    Nottua fogliare

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    PatataLa patata, Solanum tuberosum, originaria dellAmerica del

    Sud, dove, gi nel II millennio a.C., veniva utilizzatanelle zone pi elevate delle Ande, si diffuse lenta-

    mente in Europa e in Nord America dopo la scopertadel Nuovo Mondo. una pianta erbacea annuale con radici ramificatee uno stelo che, nei primi stadi dello sviluppo, haportamento eretto (altezza da 60 a 150 cm) mentre,

    raggiunta la maturit, assume portamento prostrato.La parte edule, la patata, un tubero.

    Clima: richiede climi miti e freschi; la temperatura otti-male di 15C.

    Piantagione: per la riproduzione delle patate si usano i tu-beri, cio le patate stesse. E consigliabile usare tuberi perfetta-

    mente sani e forniti di gemme (chiamate occhi) ben sviluppate. Ituberi devono avere un diametro compreso tra i 4 e gli 8 cm. Si mettono adimora tra febbraio e giugno nelle regioni settentrionali e in settembre-di-cembre a sud, a distanza di 30 cm sulla fila e 50-60 cm tra le file. E possi-bile impiegare anche patate pi grosse, tagliandole in 2-3 pezzi contenenti2-3 occhi ciascuno e lasciandole allaria per 3-4 giorni. Il terreno va lavo-rato a fondo tracciando dei solchi profondi 7-10 cm in cui depositare e in-terrare i tuberi.Terreno: necessita un terreno a medio impasto, profondo, fresco e con pHleggermente acido.Cure colturali: due settimane dopo la piantagione bisogna effettuare laprima rincalzatura, radunando la terra sulla fila e coprendo i germogli finoal colletto. La medesima operazione si ripete ogni 20 giorni fino a quandole piante si toccano. La patata ha elevata necessit di concime: occorreconcimare allimpianto con Bayfolan Natria, concime di origine naturale (80g/m2). Successivamente si fanno ancora 2 interventi con Bayfolan MultiOrti e Giardini alla dose di 40 g/m, il primo allemergenza della chioma, trale file e il secondo allinizio della suberificazione ai lati della rincalzatura. Inalternativa, durante la vegetazione, utilizzate Bayfolan Pro Universale,

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    Coltivazione in-dustriale e ama-toriale di patate

    Solanum tuberosumFam. Solanaceae

  • concime a cessione immediata, alla dose di 15-25 g/m. Nella fase di ger-mogliamento la patata ha mode-ste esigenze idriche e leirrigazioni vanno fatte nei mo-menti di carenza per mantenerela freschezza del terreno. In se-guito le irrigazioni devono re-stare costanti facendoattenzione a non provocare ri-stagni.Raccolta: si effettua tra metluglio e settembre, normalmentequando la pianta appassita.Prima di procedere alla raccolta bene tagliare e asportare lavegetazione aerea. Le patatevanno fatte asciugare qualchegiorno e quindi possono essereconservate molti mesi al buio,ad una temperatura di 6-10C.

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    1A RINCALZATURA 2A RINCALZATURA RACCOLTA

    Nord: Febbraio - GiugnoSud: Settembre - Dicembre Dopo 2 settimane Dopo un mese Luglio - Settembre

    50 cm

    30

    cm

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, muffa grigia, rizoctonia, septoriosi,sclerotinia, Pythium.

    Dorifora

    IMPIANTO

    a Si tracciano deisolchi nel terreno e sidepongono i tuberib Si effettua unaprima rincalzaturadopo 15 giornic Dopo un mese sieffettua la secondarincalzature in mododa formare dei fossettitra le file

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    Fasi della coltivazione della patata

    I mangiatori di patate di Vincent Van Gogh

    Curiosit Quando la patata arriv in Europa si riteneva che ilsuo consumo diffondesse la lebbra mentre pi tardi, nell'Encyclo-pdie del 1765, veniva definita "cibo flatulento". Le patate quando giunsero in Italia ebbero una buona accoglienzae vennero chiamate "tartuffoli".

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    MelanzanaA differenza delle altre solanacee tutte originarie del Sudamerica, la me-

    lanzana (Solanum melongena) comparve sulle tavole italiane a par-tire dal XV secolo, importata dallIndia.

    E una pianta erbacea, eretta, alta da 30cm a poco pi di unmetro. Ha fiori violacei o bianchi e frutti grandi, allungati o ro-tondi, normalmente violacei. I frutti crudi, contenendo solanina,sono tossici e di sapore sgradevole ma divengono commesti-bili e molto gradevoli dopo la cottura.Clima: richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale

    di 21-29C e la crescita si arresta quando scende sotto i 12C.Semina: nei climi caldi, in marzo-aprile, si mettono direttamente

    a dimora una decina di semi in buche profonde 5 cm. La distanzadi semina di 30-50 cm sulla fila e 70-100 tra le file. Quando le

    piante raggiungono i 4-5 cm occorre diradare lasciandone una solaper buca. La semina in semenzaio protetto si effettua in gennaio-

    marzo, a spaglio, con 2-4 g di seme per m, a una profondit di 0,5-1cm. Quando le piantine hanno raggiunto i 6-7 cm e hanno emesso la

    quinta foglia, si trapiantano in vivaio o in vasetti di torba dove si lascianoper un paio di mesi.Trapianto: le piantine nate in semenzaio vanno messe a dimora tra feb-braio e maggio, quando non vi pi il pericolo di gelate tardive. La di-stanza quella riportata per la semina. in ogni caso consigliabile

    impiegare piantine acquistate gi pronte per essere trapiantate.Terreno: deve essere di medio impasto, profondo, ben drenato e con pHleggermente acido.Cure colturali: le melanzane necessitano rincalzature ogni 20-30 giorni.Quando le piante raggiungono i 25 cm occorre cimarle e le variet alte ne-cessitano di sostegni. Occorre concimare alla preparazione del terreno

    Marzo - Aprile Altezza 4-5 cm Giugno - OttobrePiante alte 25 cm70 cm

    30

    cm

    SEMINA DIRADAMENTO CIMATURA RACCOLTA

    Malattie e parassiti

    Afidi, Tuta absoluta, mosca bianca, dorifora,minatrici fogliari, nottue, tripidi, acari e luma-che.Oidio, muffa grigia e peronospora.

    Afidi

    Solanum melongenaFam. Solanaceae

  • con Bayfolan Natria (80 g/m); successivamente necessitano ancora tre in-terventi con Bayfolan Multi Orti e Giardini tutti alla dose di 30 g/m, alla ri-presa vegetativa, allallegagione dei primi frutti e allinizio della raccolta. Inalternativa, durante la vegetazione, utilizzate Bayfolan Pro Universale. Lemelanzane richiedono bagnature costanti: tre volte la settimana primadellallegagione e successivamente una, facendo sempre attenzione a nonbagnare le foglie. Raccolta: si effettua scalarmente dalla primavera allautunno quando ifrutti non sono ancora completamente maturi e sono ancora compatti.Propriet: ricca di vitamine e sali minerali, ha un basso potere nutritivo,contiene molta fibra, ipotensiva e diuretica.

    ZucchinaOriginaria dellAmerica centrale, la zucchina (Cucurbita pepo) una zuccail cui frutto viene utilizzato immaturo; se si lascia crescere il frutto diventamolto grosso, lungo anche oltre mezzo metro. una pianta erbacea annuale, gracile, con un fusto strisciante o rampi-cante, ramificato, piuttosto lungo. I fiori, gialli, hanno sesso diversosulla stessa pianta: sono commestibili e assai apprezzati. Il frutto pi o meno cilindrico e la sua grossezza dipende unica-mente dal momento della raccolta, il colore verde e lapolpa pi chiara. Clima: vuole un clima temperato caldo, poco ventoso.Richiede una buona esposizione al sole e temperaturaottimale di 20-28C. Semina: in semenzaio si semina a marzo, utilizzando vasettidel diametro di 10 cm, mettendo 2 semi per ciascuno. In aprile-maggio sisemina direttamente a dimora in buche profonde 5-7 cm, distanti tra loroun metro sulla fila e tra le file; in ogni buca si mettono 4 semi. Occorre dira-dare lasciando 2 piante ogni metro. Anche le branche vanno diradate, se ilcespuglio troppo folto. La cimatura dei tralci laterali pu essere effettuata

    quando questi sono lunghi una sessantina di cm. Trapianto: le piantine con 4-5 foglie vanno trapiantate col pane di terra, inaprile.Terreno: deve essere di medio impasto, ricco di humus, con pH tenden-zialmente acido.Cure colturali: abbastanza esigente in fatto di concimazione: alla prepa-

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    Cucurbita pepoFam. Cucurbita-ceae

    SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

    Aprile - Maggio 5 - 6 foglie Luglio - Settembre

  • razione del terreno, in pre-semina, distribuiteBayfolan Natria, concime di origine naturale(70 g/m2). Successivamente occorrono dueinterventi con Bayfolan Multi Orti e Giardini di20 g/m: il primo allinizio della fruttificazionee il secondo allinizio della raccolta. In alter-nativa, durante la vegetazione, utilizzate Bay-folan Pro Universale, concime a cessioneimmediata, alla dose di 15-20 g/m. Bagnatenormalmente allinizio del periodo vegetativoo subito dopo il trapianto mentre successiva-mente, fino allingrossamento dei frutti, suf-ficiente tenere umido il terreno. E preferibile

    non bagnare le foglie. Per la coltivazione sono utili tutori alti un metro epiantati accanto alla pianta che andr legata su di essi con fili di rafia. una pratica consigliabile perch favorisce la circolazione dellaria tra le fo-glie e le operazioni di raccolta.

    Raccolta: si raccolgono tagliandole con un coltello affilato nellarco di 2-3mesi quando hanno raggiunto la dimensione voluta (in genere 12-15 cm).Propriet: una specie povera di sali, vitamine ed enzimi, facilmente di-geribile e rinfrescante, adattissima per le diete.

    CetrioloOriginario dellIndia, il cetriolo (Cucumis sativus) unapianta annuale con fusto erbaceo che pu raggiungere i 4 m di lunghezza, con portamento strisciante o rampi-cante. Ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta. Ifrutti sono allungati, di colore verde. La polpa, verde chiaro,

    dolce, fresca e croccante.Clima: temperato caldo e umido.

    Semina: si effettua in aprile-maggio, direttamente a dimora. Lefile devono essere distanti un metro luna dallaltra, distanziando

    le piantine 50 cm sulla fila. E consigliabile mettere 3 semi per ognibuca, diradando e lasciando solo le pi robuste quando le piantine

    hanno 7-8 foglie. Non opportuno coltivare nuovamente i cetrioli sullostesso terreno prima di 3-4 anni.

    Terreno: necessita un terreno a medio impasto, profondo e con pH legger-mente acido. Richiede una posizione in pieno sole.

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    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottuefogliari, acari e lumache.

    Oidio, muffa grigia e peronospora.

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    Cucumis sativusFam. Cucurbitaceae

    Le zucchine si rac-colgono corretta-mente tagliandolecon un coltello affi-lato

    Oidio

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    Cure colturali: occorre concimare prima della semina con Bayfolan Natria,concime di origine naturale (70 g/m2). Successivamente occorre concimareancora con Bayfolan Multi Orti e Giardini 20 g/m dopo 2-3 settimane, 20 g/m allinizio della fruttificazione e altri 20 g/m a met raccolta. In alter-nativa, durante la vegetazione, utilizzate Bayfolan Pro Universale, concimea cessione immediata, a 10-20 g/m. indispensabile irrigare soprattuttonelle prime fasi del ciclo colturale, in seguito innaffiate con regolarit,avendo cura di non lasciare asciugare troppo il terreno. Lapice vegetativova spuntato sopra la quarta foglia per stimolare la produzione di getti late-rali con fiori femminili che produrranno frutti. Quando la pianta ha raggiuntouna certa dimensione pu essere fatta salire su tutori, siano essi bastoni oreti.Raccolta: dopo due mesi dalla piantagione si possono cominciare a racco-gliere i cetrioli, che devono essere ben sodi.

    Propriet: un frutto molto dissetante, rinfrescante, depurativo.Non ha colesterolo e solo 11 calorie ogni 100 g.Contiene vitamina C. Alcune persone, e in parti-colare i bambini, hanno problemi a dige-rirlo.

    Aprile - Maggio 7 - 8 foglie Eliminate le piante deboli Giugno - Settembre

    TRAPIANTO O DIRADAMENTO

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottuefogliari, acari e lumache.

    Oidio, muffa grigia e peronospora.

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    &SSEMINA CIMATURA RACCOLTA

    Cetriolini

    Nottue fogliari

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    Lattuga e lattughinoComposita annuale originaria dellAsia centro meridionale e del

    Vicino Oriente che presenta un cespo costituito da fogliea spatola o tondeggianti inserite in un breve fusto. La lat-tuga (Lactuca sativa) la pi nota tra le insalate e in Ita-lia viene molto coltivata. Ne esistono un grande numero

    di variet, le pi importanti sono:- cappuccio: la pi caratteristica, con foglie grandi ecarnose;- iceberg: compatta con foglie croccanti, di colore

    chiaro e sapore delicato;- romana: con forma allungata e sapore deciso;

    - lattughino: morbido, da taglio, con foglie ondulate di co-lore verde intenso o rossiccio.

    Clima: temperato. Teme il freddo intenso e il caldo secco.Semina e trapianto: durante tutto lanno in semenzaio. Il tra-

    pianto si effettua un mese dopo la semina ponendo le piantine distanti 25cm sulle file e 40 cm tra le file. Le lattughe possono essere seminateanche direttamente a dimora tra febbraio e aprile e a settembre-ottobre.Occorrono 2 g di seme per m. Profondit di semina: 1-2 cm. Il lattughinoinvece si semina a spaglio a 0,3-0,5 cm di profondit impiegando circa 5 gdi seme per m.

    Lactuca sativaFam. Composi-tae

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, nottue fogliari, minatricifogliari e lumache.

    Oidio, peronospora, ruggine, muffa grigia,sclerotinia e alternaria.

    Nottue fogliari

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    Coltivazione dilattuga in pienocampo

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    Terreno: necessita terreno sciolto, ben drenato e soleggiato; pH neutro otendente allacido.Cure colturali: si concima prima della semina o del trapianto con BayfolanNatria (20 g/m); dopo due settimane dal trapianto occorre distribuire an-cora 20 g/m di Bayfolan Multi Orti e Giardini. In alternativa, durante la ve-getazione, utilizzate Bayfolan Pro Universale, concime a cessioneimmediata, a 15-25 g/m. Irrigate spesso anche quando le piante sono bensviluppate.Raccolta: si effettua una raccolta scalare dei cespi man mano che sonoben formati, prima della comparsa dello stelo fiorale, tagliandoli alla basecon un coltello ben affilato; in media il raccolto di 1,5 kg di lattuga per m.Il lattughino invece consigliabile tagliarlo non troppo basso usando le for-bici; nel corso dellanno possibile effettuare 2-3 tagli in quanto le piantetagliate ricacciano. Si raccolgono da 500 g a 2 kg di insalatina per m.Propriet: le foglie della lattuga hanno propriet diuretiche e stimolanolintestino pigro; contengono vitamine A, C e quelle del gruppo B. Hannobasso valore calorico: 20 cal/100 g.

    Fagiolo e fagiolinoIl fagiolo, Phaseolus vulgaris, originario delPer e di altre regioni calde della Terra.Le variet di fagiolo possono essere nane (adesempio Borlotto e Cannellino) o rampicanti (adesempio Vigevano e Lima). Il frutto un baccelloche contiene allinterno i fagioli (semi). Alcunevariet hanno un baccello duro, non commestibile,altre hanno un baccello commestibile, come i piattonie i fagiolini.Clima: predilige clima temperato caldo. Non tollera le ge-late e le precipitazioni eccessive.Semina: direttamente a dimora a inizio primavera a sud e inmaggio-inizio giugno a nord. Le variet nane richiedono file di-stanti 60 cm con piantine sulla fila ogni 6-7 cm, mentre per le va-riet rampicanti le file devono essere distanti un metro luna dallaltrae la distanza tra le piantine 20 cm. Profondit di semina: 3-5 cm. Terreno: necessita un terreno a medio impasto, profondo, ben drenato econ pH leggermente acido.Cure colturali: occorre concimare con Bayfolan Natria (30 g/m) alla lavo-razione del terreno e Bayfolan Multi Orti e Giardini (20 g/m) allo stadio di

    SEMINA 1 DIRADAMENTO 2 DIRADAMENTO RACCOLTA

    Secondo le specieQuando le piantine pos-sono essere maneggiate 5 - 6 foglie Giugno - Novembre

    40 cm 10

    cm 25

    cm

    Phaseolus vulgarisFam. Leguminosae

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    Variet rampicantiSEMINA DIRADAMENTO IRRORAZIONE ACQUA RACCOLTA

    Marzo - Giugno Togliete le piante deboli Giornalmente con siccit Maggio - Settembre

    1 m20

    cm

    3-4 foglie. E indispensabile irrigare soprat-tutto nelle prime fasi del ciclo colturale e almomento della formazione dei baccelli. Levariet rampicanti, quando hanno rag-giunto una certa dimensione, vanno sor-rette da tutori, siano essi bastoni o reti.Raccolta: i fagioli da sgranare vanno rac-colti con i baccelli quasi secchi se si vo-gliono conservare, mentre, per cucinarlifreschi o surgelarli, i baccelli devono es-sere morbidi. I fagiolini e i piattoni, invece,vanno raccolti giornalmente freschi e nonmolto ingrossati perch altrimenti diven-tano filamentosi.Propriet: riconosciuto avere attivitipotensiva, diuretica e antiinfiammatoria.

    Curiosit Nelle radici vi sono degli in-grossamenti sede di microrganismi che fis-sano lazoto atmosferico aumentando ilcontenuto di tale nutriente nel terreno.

    Malattie e parassitiAfidi, nottue fogliari e lumache.

    Antracnosi, mal bianco, ruggine, pero-nospora e muffa grigia.

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    Sopra pianta di fagiolino, sotto fiore

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    Mal bianco

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    Fragola il frutto che simboleggia il ritorno della primavera;nel linguaggio dei fiori sta a significare stima eamore. La fragola (Fragaria vesca) una specie erbacea pe-renne, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Lapiantina raggiunge 10-20 cm di altezza; munita dilunghi stoloni dai quali si originano nuove piantine.Emette piccoli fiori bianchi a 5 petali, da cui si svilup-pano i frutti rossi e profumati. La fragola , in realtun falso frutto, costituito dallingrossamento del ricet-tacolo fiorale che diviene succulento; i veri frutti sonoinvece i piccoli punti neri presenti in superficie (detti acheni).Le fragole coltivate derivano da due specie originarie dell'America: Fraga-ria virginiana, importata dalla Virginia nel XVII secolo, e Fragaria chiloensisgiunta dal Cile nel XVIII secolo. Entrambe producono fragole di grosse di-mensioni, di buon sapore e profumo, tuttavia non paragonabili a quelledella nostra specie selvatica.Clima: richiede climi temperati e ventilati; cresce bene anche in zone fre-sche e ad altezze di 700-1000 m. Resiste ai freddi invernali ma moltosensibile ai ritorni di freddo e alle gelate tardive.Propagazione: la fragola emette stoloni dai quali hanno origine nuovepiantine. Dopo la raccolta, generalmente, le piante emettono gli stoloni;questi vengono recisi e trapiantati. Per favorire lattecchimento delle pian-tine appena trapiantate consigliabile irrigare a pioggia. In commerciosono comunque disponibili piantine gi pronte per il trapianto.Terreno: predilige il terreno di sottobosco, soffice e fresco. Richiede pHacido (5-6), anche se non indispensabile.

    Fragaria vescaFam. Rosaceae

    PICCOLI FRUTTI

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    IMPIANTO PACCIAMATURA RACCOLTA RIMOZIONISTOLONI

    Luglio - Agosto20 giorni prima della raccolta Aprile - Giugno Giugno - Settembre

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici e nottue fogliari,tripidi, acari e lumache.

    Muffa grigia e oidio.

    Botrite

    Pacciamatura confilm biodegradabile

    Gli stoloni possono essere fissati al terreno o in un vasettointerrato per ottenere nuove piante

    Cure colturali: si concima alla prepara-zione del terreno, in pre-trapianto, conBayfolan Multi Orti e Giardini (50 g/m);successivamente a inizio fruttificazione eogni 2 mesi sulle variet rifiorenti si distri-buisce il prodotto alla dose di 20 g/m. Dalsecondo anno si effettua una prima conci-mazione a inizio vegetazione con 20 g/mdi Bayfolan Multi Orti e Giardini, una se-conda alla stessa dose a inizio fruttifica-zione e una terza (dose di 30 g/m) a fineestate. In alternativa, durante la vegeta-zione, utilizzare Bayfolan Pro Universale,concime a cessione immediata, a 10-20g/m. La fragola richiede annaffiature mo-derate e continuative, molto sensibile airistagni dacqua. A fine inverno si effettuala toelettatura, consistente nellelimina-zione delle foglie e degli stoloni secchi, la-sciando solo 2-3 germogli per pianta.Raccolta: le fragole vengono raccolte apartire da aprile-maggio, man mano chematurano. La raccolta si pu protrarre finoa settembre nelle variet rifiorenti.Propriet: le fragole sono ricche di vita-mine A, B e C, contengono sali minerali(calcio, fosforo e ferro) e pochi zuccheri. possono anche essere aggiunte a mine-stre e frittate.

  • 31

    MeloIl melo un albero vigoroso, che pu raggiungere i 10 m di altezza, conforma eretta, chioma globosa e apparato radicale piuttosto superficiale. Lacorteccia del tronco liscia e le foglie, di forma ovale eappuntita, sono di color verde scuro con il margine se-ghettato. Fiorisce in aprile: i fiori, ermafroditi, sono compo-sti da cinque petali di colore bianco rosato e sono riuniti incorimbi. Le gemme sono a legno e miste, portate dai ramifruttiferi. Produce su dardi, lamburde, brindilli e rami misti.La mela un falso frutto detto pomo: ha forma tondeg-giante, pi o meno allungata o appiattita; le dimensioni va-riano secondo la variet; il colore pu essere giallo, verde,

    rosso; la polpa bianca o giallina. La maggior parte delle variet auto-sterile, per cui occorre piantare almeno due variet per ottenere una buona

    POTATURA TRATTAMENTI RACCOLTA

    Dicembre-Marzo Marzo-Agosto Luglio-Ottobre

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    FRUTTIFERI

    Malus spp.Fam. Rosaceae

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    Come riconoscere le formazioni fruttifere?Esistono tre tipi di gemme, a legno (da cui derivano rami), a fiore (dove si formeranno i

    fiori e quindi i frutti) e miste; sonopresenti su rami di diverso tipo, va-riabili da specie a specie. I pi co-muni rami con gemme a fiore sonoi rami misti, i dardi, le lamburde, ibrindelli e i mazzetti di maggio.I rami misti sono rami con gemmea legno e a fiore, sono presentisulla quasi totalit dei fruttiferi esono quelli pi produttivi.I brindelli sono rametti di 15-30 cmdi lunghezza che producono, sulle

    pomacee, una gemma mista allapice e gemme a legno che danno origine a fogliesullasse; sulle drupacee producono solo gemme a fiore.I dardi sono gemme a legno appuntite che danno origine a un ramo cortissimo, di 1-2cm, con una gemma a legno. Il secondo anno si allunga di un altro paio di cm e il terzoda origine a una gemma a fiore e prende il nome di lamburda. Sono caratteristici dellepomacee e possono produrre per una decina danni. Sempre sulle pomacee si trovanoingrossamenti allattacco delle gemme a fiore, le borse, molto corte e in grado di dareorigine a dardi e a brindelli. Raggruppamenti di borse e di lamburde sono detti zampedi gallo.I mazzetti di maggio sono invece propri delle drupacee, sono tozzi e corti, non supe-rano i 6 cm di lunghezza. Come i dardi diventano produttivi dopo 2-3 anni. Vanno con-servati perch possono produrre per molti anni, nel ciliegio anche 40.

    a legno a fiore a legno e a fiore

    TIPI DI GEMME

    LAMBURDA ZAMPA DI GALLO

    drupacee

    BRINDILLO

    LAMBURDA E DARDOSU BORSA

    drupaceepomacee

    pomacee

    RAMO MISTO

    BORSA

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    fruttificazione. L'impollinazione entomofila.Variet: migliaia sono le cultivar di melo attualmente presenti sul mercato;maturano tra fine agosto e fine ottobre e possono essere conservate alungo. Alcune variet sono resistenti alla ticchiolatura, un patogeno moltopericoloso che necessita continui trattamenti fungicidi. Queste variet, fracui Gold Rush, Summerfree, Primiera e Crimson Crips, sono adatte allortofamiliare e allottenimento di frutti biologici. Esistono anche variet orna-mentali, che si possono coltivare anche in vaso, sul terrazzo; hanno fiori-tura abbondante e piccoli frutti che maturano in ottobre. Portainnesti: quello pi usato lM9, che induce scarsa vigoria e alta pro-

    duttivit. L'innesto su franco confe-risce grande sviluppo e rende lapianta molto longeva, entra per inproduzione pi tardi.Piantagione: gli astoni innestativengono messi a dimora in au-tunno o in primavera, distanziati di3-4 metri luno dallaltro; la miglioreesposizione in pieno sole.Clima: il melo si adatta ovunque,anche se predilige climi freschi ezone montane tra i 600 e i 1000metri. Soffre temperature inferiori a-20C.Terreno: non ha particolari esi-genze di terreno, purch non siatroppo umido o argilloso. Teme lasiccit, i ristagni d'acqua e lec-cesso di calcare.Cure colturali: allimpianto distri-buite Bayfolan Multi Orti e Giardini(50g mescolati alla terra di riempi-

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    Variet Pomella genovese

    Variet GrannySmith. A sinistravariet Calville

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    mento della buca), 100 g al secondo anno, e, a partire dal terzo anno dim-pianto, ogni anno 30 g/m2 prima della fioritura, un mese prima della rac-colta e a fine inverno. In agricoltura biologica, al momento dellimpiantounite Bayfolan Natria alla terra di riempimento della buca, a partire dal 3anno dimpianto consigliabile concimare in post-fioritura e in autunno conlo stesso prodotto (50-100 g/m2). Durante i periodi siccitosi, soprattutto dopo la fioritura, il melo necessitafrequenti ma moderate irrigazioni che favoriscano lingrossamento deifrutti; tali irrigazioni vanno sospese un mese prima della raccolta. sem-pre consigliabile impiegare un impianto di irrigazione a goccia.Con elevata allegagione bisogna praticare un primo diradamento tre setti-mane dopo la fioritura, eliminando i frutti malformati; successivamente, in

    giugno, dopo la cascola, si interviene lasciando 1-2 frutti per lamburda.Potatura: la potatura del melo va fatta durante il

    riposo vegetativo, diradando e sfoltendo i ramivigorosi nella parte apicale. La potaturaverde si effettua in giugno e in agosto sullepiante con eccessivo vigore, per eliminare isucchioni.

    Raccolta: le mele si raccolgono da agosto a otto-bre, secondo le variet:

    - agosto: Gala; - settembre: Delicious rosse; - met settembre/inizio ottobre: Golden Deli-cious e Stark Delicious;- fine settembre/met ottobre: Renetta del Ca-nada; - ottobre: Stayman e Annurca;

    - novembre: Imperatore, Fuji, Granny Smith.Propriet: la mela contiene zuccheri semplici, vita-

    mine, acidi organici e tannini. Una mela sbucciata hasolo 53 kcal/100 g. consigliata nelle diete perchcontiene pectine che hanno effetto saziante e protet-

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    Variet Renettadel Canada. Adestra: Piccolemele ornamen-tali. Sotto varietCrimson Crisp,resistente allaticchiolatura

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    tivo sulle mucose. La mela in grado di dare un prezioso apporto di ca-rotenoidi (20 g/100 g).La buccia contiene una quantit trascurabile di nutrienti che invece si tro-vano abbondanti nella polpa.

    Malattie e parassiti

    Afidi, cocciniglie, carpocapsa, cidia, tentre-dini, larve minatrici, ragno rosso.

    Ticchiolatura, mal bianco.

    Ticchiolatura

    Pesco e nettarinoIl pesco un albero di dimensioni medio-piccole, che pu raggiungere almassimo 8 m di altezza. Ha corteccia bruno-cenerina, rami radi, divaricati,dapprima verdi e poi rossastri. Lapparato radicale superficiale. Le fogliesono lanceolate, strette, seghettate e con un corto picciolo. La fioritura, cheprecede la comparsa delle foglie, inizia a fine marzo. I fiori, costituiti da cin-que petali rosa, sono riuniti in gruppi di 3 o 4. La maggior parte dei fiori autofertile. Il frutto una drupa carnosa, tondeggiante, solcata longitudinal-mente. La pesca comune ha frutti a polpa bianca o gialla, con buccia pe-losa; la pesca noce, o nettarina, ha frutti glabri e lucidi, a polpa bianca ogialla; la percoca ha polpa gialla e soda. Le pesche maturano da fine mag-gio (precoci) fino a settembre (tardive). La maturazione scalare e pu du-rare un paio di settimane.

    Variet: la facilit con cui si riescono ad ottenere nuove cultivar di pesco fas che ne siano disponibili un gran numero e che sia difficile orientarsi nellascelta. I caratteri principali che distinguono le diverse cultivar di pesca sonoil colore della polpa (gialla o bianca), laspetto della buccia (pelosa o gla-bra), lepoca di maturazione (precoce o tardiva) e la destinazione duso (perconsumo fresco o trasformazione). - pesche precoci: maturano in giugno; le prime a maturare sono laTasti Red a polpa gialla e la Amanda a polpa bianca. Hannofrutti di media grossezza, con buccia rossa e qualit or-ganolettiche buone.

    - pesche a maturazione intermedia: maturano inluglio; fra quelle a polpa gialla, molto diffusa laRedhaven, inoltre la Flavorcrest; fra quelle apolpa bianca vi sono Maria Bianca, Francy eMaura; le Royal producono frutti dolci, grossi econsistenti.

    Prunus sp. =Persica sp. Fam. Rosaceae

  • 36

    La cura delle piante durante il periodo vegetativo

    Ad aprile alla base dei rami fruttiferi si lasciano solo 1-2 germogli che serviranno lanno successivo egli altri vanno cimati a una foglia. A maggio si diradano i frutti e si tolgono i rametti dorsali in eccesso.A giugno vanno cimati i germogli apicali pi vigorosi 5 foglie sopra lultimo frutto. In estate, dopo laraccolta, tagliate il ramo che ha fruttificato al di sopra del germoglio allevato a primavera.

    - pesche tardive: maturanoin settembre; fra quelle apolpa gialla vi sono la Fair-time, Red Fall, Tardibelle eRed Star; fra quelle a polpabianca la Douceur e la Gla-dys con frutti grandi.

    - nettarine: hanno un calendario simile a quellodelle pesche normali. Tra quelle a polpa gialla,Big Bang matura a giugno, Big Top a luglio,Venus e Orion ad agosto, Fair a settembre. Frale poche a polpa bianca: Magique (luglio), SilverStar e Royal Queen (agosto).- percoche: adatte alla cottura e alla conserva-zione in scatola, sia in pezzi che come confet-tura, venivano un tempo impiegate quasiesclusivamente per uso industriale, ora alcunevariet vengono apprezzate anche per il con-sumo fresco: Carson, Androse e Baby Gold 9.Maturano tra inizio luglio e fine agosto.

    - platicarpa: sono di origine orientale, caratteriz-zate dalla forma schiacciata; hanno sapore earoma eccellenti (Ufo e Sweet Cap).Portainnesti: molto importante, per avere unbuon raccolto, la scelta del portainnesto giu-sto rispetto al tipo di terreno. Attualmente il piimpiegato un ibrido di pesco x mandorlo(GF677) che induce vigoria anche se porta allaproduzione di frutti pi piccoli rispetto al francoSlavo (Prunus silvestris), molto utilizzato in pas-

    A sinistra, diverse variet dipesco

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    POTATURA

    Marzo

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    sato. Sono disponibili anche piante selezionate di franco Montclar, indicateper terreni freschi.Piantagione: la messa a dimora si effettua in autunno con astoni innestatidi due anni. Le piante vanno distanziate di 5-6 m luna dallaltra; nel casodi forma dallevamento a palmetta le distanze possono scendere anche a3-4 m.Clima: il pesco predilige clima mite, con estati calde e inverni piuttosto fre-schi: per fiorire necessita un certo periodo con temperature inferiori a 7C.In inverno il pesco resiste anche a temperature di 15C; soffre le gelatetardive e il vento, soprattutto in prossimit della fioritura, prima della matu-razione, che causano il distacco anticipato dei frutti.Terreno: ama suoli sciolti e profondi, teme quelli umidi e pesanti. Innestatosu mandorlo resiste ai terreni calcarei.Cure colturali: prima della raccolta, irrigate abbondantemente, settimanal-mente, per circa un mese. sempre consigliabile impiegare un impianto diirrigazione a goccia. Allimpianto distribuite Bayfolan Multi Orti e Giardini(100g per pianta) mescolandolo alla terra di riempimento della buca; ripe-tete lapporto ogni anno (30g/m2) prima della fioritura, a inizio estate e afine inverno. In agricoltura biologica, Bayfolan Natria (50-100 g/m2), in

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    DIRADAMENTO RACCOLTA POTATURA ESTIVA

    Maggio Giugno-Agosto

    SCELTA DEI GERMOGLI

    Aprile-maggio Dopo la raccolta

    Sotto: pesconoce alle porte diMilano

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    post-fioritura e in autunno. In primavera consigliabile effettuare anche una conci-mazione azotata. Al momento dellim-pianto si mescola il concime con la terradi riempimento della buca. Per ottenerefrutti belli e grossi utile praticare il dira-damento 4-6 settimane dopo la fioritura.Potatura: la potatura dei peschi ha loscopo di regolare la produzione e miglio-rare la qualit dei frutti. In linea di mas-sima va fatta energicamente diradando esfoltendo la chioma; per mantenere inequilibrio vegetazione e produzione, lapotatura deve essere man mano mag-giore col passare degli anni fino a elimi-nare anche il 50% dei rami misti. Bisognasempre ricordare che il pesco fruttifica sullegno dellanno precedente.La potatura verde va effettuata in aprile,lasciando solo 1-2 germogli alla base deirami fioriferi; in maggio si effettua il dira-damento dei germogli dorsali; in giugnovengono cimati anche i germogli apicali,se vigorosi, e in estate, dopo la raccolta,si tolgono i rami che hanno fruttificatosopra i germogli basali.

    Raccolta: le pesche si raccolgono da giugno a settembre, quando sonomature, staccate delicatamente per non danneggiarle.Propriet: la pesca contiene zucchero (in prevalenza saccarosio) e solo28 calorie/100 g; ricca di vitamine A, B1, B2, C e PP, di pectina e di caro-tenoidi; contiene sali minerali quali potassio, fosforo, magnesio, zolfo eferro. depurativa, ha azione diuretica, energetica, leggermente lassa-tiva e sedativa.

    Bolla

    Malattie e parassiti

    Afidi, cocciniglie, cydia, anarsia, tignola,mosca della frutta, ragnetto rosso.Bolla del pesco, oidio, monilia.Seccume delle foglie: malattia batterica causadi macchie brune sulle foglie di cui pu cau-sarne la totale caduta.Virosi: vaiolatura delle drupacee (o sharka),causata da virus trasmessi da afidi.

    Fiori di pesco

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    ViteVitis vinifera comprende due sot-tospecie: V. vinifera silvestris (vitiselvatiche) e V. vinifera sativa(viti coltivate).La vite ha un fusto esile e con-torto, a portamento rampicante;possiede organi erbacei che siavvolgono ai sostegni (viticci ocirri). Le foglie sono semplici ealterne. Le infiorescenze sonograppoli composti da numerosipiccoli fiori, ognuno dei qualidar origine alle bacche (oacini). Il grappolo pu avereforma, dimensione e colore va-riabili a seconda della variet. Produce sui tralci dellanno, nati da gemmemiste dellanno precedente. Variet: le variet di uva coltivate in Italia e nel mondo sono centinaia e al-trettanti sono i cloni selezionati per ognuna di esse. Vengono distinte, inbase alla destinazione duso, variet di uva da vino e variet di uva da ta-vola. Per quanto riguarda le variet da vino a bacca bianca, le pi diffusesono: Chardonnay, Moscato, Prosecco, Riesling, Tocai, Trebbiano, Ver-naccia. Fra quelle a bacca nera: Barbera, Cabernet Sauvignon, Dolcetto,Lambrusco, Marzemino, Merlot, Nebbiolo, Pinot nero, Sangiovese. Perquanto riguarda le uve da tavola, le principali sono: Italia, con acini grossi,gustosi e croccanti; Regina, color giallo dorato, con acini grossi, dolce eottima al gusto; Red Globe, con grappoli grandi e acini grossi di colore ro-sato, sapore dolce; Pizzutello Bianco, con acini medio-grandi, di coloregiallo-verdastro o giallo-dorato, dolce e molto gradevole; Baresana o Im-peratore, unottima cultivar di origine antichissima con acini molto grossi,di colore giallo dorato chiaro e polpa piuttosto croccante e succosa. Nonvanno dimenticate le variet di uva apirena, cio senza semi, selezionateper consumo fresco. Portainnesti: la vite viene innestata su portinnesti americani, resistentialla fillossera. I pi diffusi sono: Kober 5BB, ottimo per terreni fertili; 420Aper zone asciutte di collina; 140 Ruggeri e 1103 Paulsen, per terreni sicci-tosi e calcarei.Piantagione: limpianto di un vigneto viene fatto in autunno, o comunque

    ALLEVAMENTO ALLEVAMENTO RACCOLTA

    1 anno Giugno-luglio Agosto - ottobre

    Vigneto familiareallevato a spal-liera con im-pianto diirrigazione a goc-cia

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    entro marzo, mettendo a dimora giovani piantine innestate e radicate (bar-batelle) di 2 anni. Le piante vanno fatte crescere sostenute da pali, con di-versi sistemi di allevamento, esposte alla luce. Clima: la vite si adatta a moltissimi climi purch posta in pieno sole: la ra-diazione solare un fattore determinante per la maturazione dell'uva e ilsuo grado zuccherino. Per quanto riguarda le temperature si hanno dannicon -15C in inverno e -5C in caso di brinate tardive, motivo per cui le vitinon possono essere coltivate oltre i 1000 m di altitudine. Terreno: la vite predilige suoli a medio impasto con pH compreso tra 6,5 e7,5 mentre sarebbero da evitare quelli sabbiosi e argillosi. I terreni sassosisono indicati per le uve da tavola che ne traggono beneficio e produconograppoli con acini grossi e croccanti.Sistemi di allevamento e potatura: le forme dallevamento adottate per lacoltivazione della vite sono numerose, fra cui lalberello, la spalliera, il cor-done speronato e la pergola. Lalberello un sistema di allevamentoadatto alle zone calde; il tronco viene tenuto alto, da 20 cm a un metro; daesso partono 2-4 branche con speroni che vengono rinnovati tutti gli anni.Si piantano al centro di un quadrato di 1,2-2 m di lato. Il sistema a spalliera

    una struttura sorretta da fili tesi tra pali; sui pali si fissa il tronco, alto 80-100 cm, da cui si allevano un tralcio a frutto e uno sperone. Il primo si ta-glia a 6-12 gemme, si fissa sul filo e sar lunico tralcio uvifero che dallaprimavera dar origine ai grappoli; il secondo si pota a 2 gemme che da-ranno origine al tralcio fruttifero e allo sperone dellanno successivo. Le vitisi piantano a una distanza di 1,3-1,8 m luna dallaltra. Il cordone spero-

    nato un sistema a cordone permanente, particolarmente semplice damantenere. Il fusto viene fatto crescere a 70 e 110 cm di altezza e si piegaper formare un cordone orizzontale permanente lungo 1,2-1,5 m che sifissa al filo inferiore dellimpalcatura. Su di esso sono presenti speroni frut-

    Sistema di allevamentoa spalliera

    Sistema di allevamentoSylvoz

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    tiferi ogni 25-30 cm; il secondo e il terzo filo servono per legare la vegeta-zione dellanno. Con la potatura di produzione si eliminano gli speroni e irelativi tralci che hanno prodotto, mentre il tralcio che si formato alla basedello sperone si pota a 2-3 gemme. La distanza sulla fila va da 1,5 a 2,5 mtra pianta e pianta. La pergola formata da due strutturedi sostegno, una verticale e una orizzontale o obliqua,posta a 1-2 m da terra; su questultima si tendono i filialla distanza di mezzo metro luno dallaltro. Sui fili alti,lungo il filare, vengono legati cordoni permanenti e lanuova vegetazione mentre i capi fruttiferi, da sostituireogni anno, vanno distesi sul tetto. Il sistema Sylvoz adatto ai terreni fertili. Il ceppo si fa arrivare a 180 cm dialtezza e si piega per formare un cordone orizzontalepermanente lungo 2-3 m che si fissa al filo centrale del-limpalcatura. Su di esso sono presenti 6-8 tralci uvifericon 10-12 gemme; questi tralci vanno piegati verso il basso e legati al filoinferiore. Sulle curvature degli speroni si formano dei germogli che si le-gano al filo superiore e servono per lanno successivo. Le viti vanno pian-tate a 2-3 m di distanza le une dalle altre. Nella potatura di produzione sielimina il ramo ad archetto che ha fruttificato e si alleva un tralcio nato sullacurvatura.Cure colturali: il terreno va tenuto libero da infestanti con periodiche lavo-razioni. La vite richiede irrigazioni solo nel caso di grave siccit. Frequentipiogge possono favorire malattie fungine come la peronospora e la botrite.

    La concima-zione di fon-damentaleimportanza;somministrateBayfolan MultiOrti e Giardini(3-4 kg ogni100m2 per uveda vino, e 6-7kg ogni 100m2per uve da ta-vola) alla ripresavegetativa; nutri-rete la pianta inmodo equili-

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    A sinistra: uve datavola di varietItalia e Pizzu-tella bianca

    Cordone speronato

    Sistema di alle-vamento a cor-done speronato

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    brato per 4 mesi.In alternativa,Bayfolan Pro Uni-versale ogni 2-3mesi. Al trapiantosomministrate imedesimi prodottialla dose di 100-150 g per buca. Inagricoltura biolo-gica, alla ripresavegetativa e inpost raccolta, im-piegate BayfolanNatria (50-100g/m2). Interrate

    leggermente il prodotto ed effettuate una leggera irrigazione. Al trapiantooltre ai concimi sopra menzionati sempre consigliabile somministrare le-tame. Utile il sovescio con leguminose. La cimatura consiste nellaspor-tare gli apici per migliorare lafflusso degli zuccheri verso i grappoli; sieffettua a fine giugno per favorire la crescita di femminelle o entro agosto,allinvaiatura, asportando gli apici in modo pi soft, cercando di lasciare pifoglie possibile.Raccolta: luva viene raccolta quando gli acini sono maturi, tagliando ilgrappolo al peduncolo.

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    Uve bianche davino: da sinistraAlbana di Roma-gna e Malvasiadel Lazio

    Malattie e parassiti

    Tignola dell'uva, tignoletta dell'uva, cicaline e acari.Oidio, peronospora, botrite.Malattie da virus (quali Accartocciamento fogliare, Arriccia-mento) e fitoplasmi (Flavescenza dorata), trasmessi da coccini-glie e cicaline e dallutilizzo di materiale di propagazione infetto.

    Oidio

    Uve rosse davino: da sinistraAglianico e Bar-bera

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    OlivoLolivo una pianta sempreverde a crescita molto lenta, chepu raggiungere dimensioni rilevanti e avere una vita pi chemillenaria. dotato di apparato radicale superficiale. Il fusto formato da un legno duro e molto profumato, con corteccia dicolore grigio, liscia nei primi anni e poi nodosa e scura. Lachioma ha forma conica e irregolare. Le foglie sono piccole,lanceolate, coriacee con la pagina inferiore grigio-argentea equella superiore di colore verde. I fiori sono piccoli e abbon-danti, formati da 4 petali bianchi, riuniti in minuscoli grappoli di10-15 fiori a formare uninfiorescenza detta mignola. Lo svi-luppo delle infiorescenze ha inizio in aprile ma la fioritura verae propria si ha tra fine maggio e inizio di giugno. L'impollina-zione anemofila. Le olive sono drupe carnose di forma ovoi-dale, con un seme (nocciolo) duro e legnoso. La polpacontiene il 25-30% di olio. In olivicoltura molto frequente lalternanza di produzione,cio il fatto che un anno le piante producono molto e il suc-cessivo molto poco. Le cause sono molteplici e legate fra loro; innanzituttola predisposizione varietale, le condizioni climatiche, le potature sbagliate,la concimazione inadatta, gli attacchi parassitari, in particolare della moscadell'olivo e, non ultimo, il ritardo nella raccolta dei frutti. Per superare que-sto problema consigliabile intervenire con la potatura, anche straordina-ria, irrigare e concimare durante l'anno e anticipare la raccolta.Variet: sono classificate, in relazione alla destinazione del frutto, in va-riet da mensa e variet da olio, tenendo comunque presente che tutte lecultivar possono essere utilizzate per entrambi gli impieghi. Fra le varietda mensa: Ascolana tenera, coltivata in tutta Italia, pianta vigorosa dalladrupa grossa e polposa; Dolce di Cerignola, presente in Puglia, media-mente vigorosa e con frutti grossi; Nocellara etnea, siciliana, vigorosa, confrutto grosso e maturazione tardiva. Fra le variet da olio: Frantoio, diffusain Toscana, con frutto grosso, polposo e ricco di olio; Leccino, presentenellItalia centrale, con frutti grossi e carnosi, da cui si ricava un olio dibuona qualit; Coratina, diffusa in Puglia, con frutto grosso e produzioneelevata ma alterna.Portainnesti: un tempo si utilizzava come portainnesto lolivo selvatico,mentre oggi si utilizzano cultivar rustiche e vigorose, gli olivastri, ottenutida semi di piante coltivate o da talea. Piantagione: si effettua in marzo, subito prima della ripresa vegeta-tiva, dopo una lavorazione profonda del terreno; si mettono a di-mora gli astoni innestati o anche i polloni provvisti diradici. I primi frutti si possono avere gi dopo treanni. Clima: lolivo predilige climi tipicamente mediterranei,temperato-caldi, con ridotte precipitazioni ma elevatailluminazione; mal sopporta leccessiva siccit, i ri-stagni idrici nella zona interessata dalle radici e i lun-ghi abbassamenti di temperatura in inverno.

    Olea europaea Fam. Oleaceae

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  • Terreno: si adatta a ogni tipo di suolo, anche calcareo, ma preferisce quellisciolti o di medio impasto.Cure colturali: lirrigazione non indispensabile ma consigliabile soprat-tutto nei primi anni d'impianto e nel periodo estivo; carenze di acqua pos-sono ridurre le produzioni. La concimazione si effettua alla ripresa vegetativa con Bayfolan Multi Ortie Giardini alla dose di 2-2,5 kg per pianta; questo trattamento nutrir lapianta in modo equilibrato per 4 mesi. In alternativa somministrate Bayfo-lan Pro Universale ogni 2 mesi. Al trapianto, i medesimi prodotti si utiliz-zano alla dose di 10-30 g per buca da 30 cm (40-80 g per buche da 60cm).In agricoltura biologica somministrate Bayfolan Natria (70-90 g/m2). Al tra-pianto il medesimo prodotto si utilizza nella buca. sempre consigliabileapportare anche del letame.

    Potatura: va effettuata a fine inverno, prima che la pianta entri in vegeta-zione. L'olivo produce sui rametti a frutto di un anno, lunghi da 25 a 50 cm,che vanno scelti e conservati; va eliminato invece il maggior numero di ra-metti a legno, quelli a direzione verticale e quelli secchi o danneggiati. Raccolta: le olive non hanno un periodo di raccolta ben preciso sia per ledifferenze tra cultivar e cultivar, sia perch molte variet sono a matura-zione scalare; in genere si effettua a ottobre per il consumo fresco e tra lamet di ottobre e gennaio per produrre olio. Le olive da olio si raccolgonoquando i frutti sono maturi mentre quelle da tavola a cavallo dell'invaiatura,in funzione delle lavorazioni che verranno effettuate in seguito, per poteressere consumate. Le olive dovrebbero essere raccolte precocemente, mamature, perch hanno sapore pi gradevole, acidit pi bassa e resa inolio migliore.Propriet: le olive contengono il 18-24% di olio che viene estratto con lamolitura. Lolio doliva, povero di grassi sa