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  • Grandi cose ha fatto in me lOnnipotenteE santo il suo nomeDi generazione in generazioneLa sua misericordiaSi stende su quelli che lo temono.

    (Lc 1, 49-50)

    Primo Aglietti (1907), Madonna col bambino (Fiesole S. Francesco)

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    GUIDA LITURGICAFRANCESCANA2015-2016 - Anno C - Ciclo IIPROVINCIA TOSCANASAN FRANCESCO STIMMATIZZATO

  • Guida Liturgica Francescana2015-2016

    PROVINCIA TOSCANASAN FRANCESCO STIMMATIZZATO

  • Redazione:a cura della Segreteria Provinciale ofmFirenze

    Imprimatur:Fr. Guido FineschiMinistro provincialeFirenze, 1 novembre 2015

    Stampa:Tipolitografia Pegaso in Firenze

    In copertina:Il ritorno del figliol prodigo di Osamu Tanimoto (2014)

    Allinterno: Le opere di Misericordia corporale (1934)di Baccio M. Bacci

  • CALENDARIO

    Per la Celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore

    per le Famiglie Francescanedi Toscana

    ANNO LITURGICO 2015-2016secondo ledizione III tipica del Messale Romano

    Anno C - Ciclo II

  • CALENDARIO 2016

  • CALENDARIO 2016

  • PRONTUARIO

    I pastori danime devono vigilare attentamente che nellazione liturgica non solo siano osservate le leggi che rendono possibile una celebrazione valida e lecita, ma che i fedeli vi prendano parte in modo consapevole, attivo e fruttuoso (SC, 11).

    Poich la celebrazione dellEucaristia, come tutta la Liturgia, si compie per mezzo dei segni sensibili, mediante i quali la fede si alimenta, sir-robustisce e si esprime, si deve avere la massima cura nello scegliere e nel disporre quelle forme e quegli elementi che la Chiesa propone, e che, considerate le circostanze di persone e di luoghi, possono favori-re pi intensamente la partecipazione attiva e piena e rispondere pi adeguatamente al bene dei fedeli (IM, 20). ABBREVIAZIONI

    AC Norme per lAnno liturgico e il CalendarioCP Istruzione sui Calendari particolariIH Principi e norme per la Liturgia delle OreIM Ordinamento generale del MRCDC Codice di Diritto CanonicoMR Messale Romano

    Lezionario da usare

    Lezionario domenicale-festivo: ciclo C.Prima lettura del Lezionario feriale per annum: II serie.

  • PRONTUARIO

    IL TEMPO ORDINARIO

    Il tempo ordinario nel 2016 comprende 33 settimane: 5 si celebrano prima della Quaresima, dall11 gennaio, luned dopo la festa del Battesimo del Signore, fino al 9 febbraio, marted prima delle Ceneri.Dopo la Pentecoste il tempo ordinario si riprende dalla 7 settimana, omettendo la 6, il 16 maggio, luned dopo la domenica di Pentecoste.

    TABELLA DEI GIORNI LITURGICIsecondo lordine di precedenza (AC, 59)

    I

    1. Triduo pasquale della Passione e Risurrezione del Signore.2. Natale del Signore, Epifania, Ascensione e Pentecoste. Domeniche di Avvento, Quaresima e Pasqua. Mercoled delle Ceneri. Ferie della Settimana Santa, da luned a gioved. Giorni dellottava di Pasqua.3. Solennit del Signore, della B.V. Maria e dei Santi iscritte nel calendario

    generale. Commemorazione di tutti i fedeli defunti.4. Solennit proprie, e cio: a) Solennit del Patrono principale del luogo, paese o citt(a); b) Solennit della Dedicazione e dellanniversario della Dedicazione della

    propria chiesa; c) Solennit del Titolare della propria chiesa; d) Solennit del Titolare o del Fondatore o del Patrono principale dellOrdine

    o Congregazione1.

    (a) La celebrazione deve essere fatta anche dai Religiosi.1 Soltanto una di queste va fatta come solennit; le altre si fanno come festa. Se il Fon-

    datore soltanto beato, si celebra come festa (CP, 12).

    II

    5. Feste del Signore iscritte nel calendario generale.6. Domeniche del tempo di Natale e domeniche del tempo ordinario.7. Feste della B.V.M. e dei Santi del calendario generale.

  • 8. Feste proprie, e cio: a) festa del Patrono principale della Diocesi2 (a); b) festa dellanniversario della Dedicazione della chiesa cattedrale(a); c) festa del Patrono principale della regione o provincia, della na-zione o di

    un territorio pi ampio2 (a); d) festa del Titolare, del Fondatore, del Patrono principale dellOrdine o

    Congregazione e della provincia religiosa, salvo quanto prescritto al n. 4 d; e) altre feste proprie di qualche chiesa; f) altre feste iscritte nel calendario di ogni diocesi, Ordine o Congregazione.9. Ferie di Avvento dal 17 al 24 dicembre compreso. Giorni fra lottava di Natale. Ferie di Quaresima.

    2 Per ragioni pastorali si pu celebrare come solennit (CP, 8, 9).(a) La celebrazione deve esse fatta anche dai Religiosi.

    III

    10. Memorie obbligatorie del calendario generale.11. Memorie obbligatorie proprie, e cio: a) memoria del Patrono secondario del luogo, della diocesi, della regione o

    provincia religiosa; b) altre memorie obbligatorie iscritte nel calendario di ogni diocesi, o Ordine

    o Congregazione(b).12. Memorie facoltative3, che, tuttavia, si possono celebrare anche nei giorni

    elencati al n. 9, nel modo particolare descritto in Principi e Norme per luso del Messale Romano e della Liturgia delle Ore (cf p. 26, n. 10).

    Allo stesso modo si possono celebrare come memorie facoltative le memo-rie obbligatorie che cadono nelle ferie di Quaresima.

    13. Ferie di Avvento fino al 16 dicembre incluso. Ferie del tempo di Natale dal 2 gennaio al sabato dopo lEpifania. Ferie del tempo pasquale, dal lunedi dopo lottava di Pasqua al saba-to prima della Pentecoste. Ferie del tempo ordinario.

    3 Una memoria propria va preferita a quella generale non obbligatoria (CP, 23 c).(b) In ogni chiesa o cappella, si deve celebrare la memoria del Santo o del Beato (iscritto

    nel Martirologio) di cui si conserva il corpo (CP, 11).

    PRONTUARIO

  • ORDINAMENTO DELLANNO LITURGICO E DEL CALENDARIO

    Giorni liturgici

    1. Il giorno liturgico decorre da una mezzanotte allaltra. La celebra-zione, per, della domenica e delle solennit inizia dai Vespri del giorno precedente (AC, 3).

    2. La domenica si deve considerare come la festa primordiale (AC, 4). Per la sua particolare importanza, la domenica cede la sua celebra-zione solamente alle solennit e alle feste del Signore iscritte nel calen-dario generale; ma le domeniche di Avvento, di Quaresima e di Pasqua hanno sempre la precedenza anche sulle feste del Signore e su tutte le solennit. Le solennit, che coincidono con queste domeniche, si trasfe-riscono ad altro giorno (cf. p. 9, n. 10).

    3. Le solennit rientrano fra i giorni principali, e la loro celebrazione inizia con i primi Vespri, il giorno precedente. Alcune solennit hanno anche una Messa propria della vigilia, da usarsi alla sera del giorno pre-cedente, qualora si celebri la Messa nelle ore serali (AC, 11).

    4. Le feste si celebrano nellambito del giorno naturale; quindi non hanno i primi Vespri, a meno che si tratti di feste del Signore che cadono nelle domeniche del tempo ordinario o del tempo di Natale e ne sosti-tuiscono lUfficio (AC, 13).

    5. Le memorie sono obbligatorie o facoltative; la loro celebrazione si compone con la celebrazione della feria secondo le norme esposte nelle Istituzioni generali relative alla Messa e alla Liturgia delle Ore.

    Le memorie obbligatorie che coincidono con le ferie della Quare-sima, si possono celebrare solamente come memorie facoltative (cf p. 26, n. 10).

    Se il Calendario riporta nello stesso giorno pi memorie facoltative, se ne pu celebrare una sola, omettendo le altre (AC, 14).

    6. Nei sabati del tempo ordinario si pu fare la memoria facoltativa della beata Vergine Maria, purch non coincida con una memoria ob-bligatoria (AC, 15).

    7. I giorni della settimana che seguono la domenica si chiamano ferie. La loro celebrazione differisce a seconda dellimportanza propria di ciascuna (AC, 16).

    Le Rogazioni e le Quattro Tempora

    8. Con le Rogazioni e le Quattro Tempora, la Chiesa suole pregare il

    PRONTUARIO

  • Signore per le necessit degli uomini, soprattutto per i frutti della terra e per il lavoro delluomo, e ringraziarlo pubblicamente.

    In questi giorni, per la celebrazione della Messa si pu usare un for-mulario adatto scelto tra quelli indicati nelle Messe per varie necessit o votive, secondo quanto stabilito in IM, nn. 331-334.

    Per ulteriori precisazioni date dalla CEI, cf. Messale Romano, ed. it., 1983, p. LX.

    Coincidenza delle celebrazioni liturgiche

    9. Se nello stesso giorno cadono pi celebrazioni si fa quella che, nellelenco dei giorni liturgici, occupa il posto superiore (AC, 60).

    10. Se qualche anno una solennit impedita, si trasferisce al primo giorno libero da una delle ricorrenze elencate nella tabella delle prece-denze ai nn. 1-8 (AC, 60).

    Tuttavia se la solennit impedita da una domenica di Avvento, di Quaresima o di Pasqua, si trasferisce al luned seguente o al giorno li-bero pi vicino, secondo la norma generale. Se per la coincidenza con la domenica delle Palme o di Pasqua, si trasferisce al primo giorno libero dopo la domenica dellottava di Pasqua (Congr. Culto divino, 22 apr. 1990: Notitiae 26 [1990] 160). Le altre celebrazioni impedite per quellanno si omettono (AC, 60).

    11. Se nello stesso giorno vengono a coincidere i Vespri dellUfficio corrente e i primi Vespri del giorno seguente, prevalgono i Vespri della celebrazione che nella tabella delle precedenze posta per prima; in caso di parit, prevalgono i Vespri del giorno corrente (AC, 61).

    Celebrazione esterna

    12. Per il bene pastorale dei fedeli, lecito riprendere nelle dome-niche del tempo ordinario quelle celebrazioni che ricorrono durante la settimana e che sono particolarmente care alla piet dei fedeli, purch nellelenco dei giorni liturgici, abbiano la precedenza