Guida Final Four Legadue 2013

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La guida targata basketinside.com

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INDICEEccoci! (Il nostro benvenuto) - a cura di Daniele Tagliabue

Intervista al Presidente Marco Bonamico: “La Legadue che verrà"a cura di Davide Uccella

Ci accolgono... : il benvenuto di istituzioni e società

La Coppa Italia targata Legadue: una lunga storia - di Matteo Airoldi

L'Albo d'oro e il Programma

Il punto sulla stagione - a cura di Stefano Cioppi

La parola ai numeri uno...

Ecco a voi ... Pistoia - a cura di Gianmarco Capecchi

Ecco a voi ... Scafati - a cura di Giuseppe Giordano

Ecco a voi ... Casale Monferrato - a cura di Davide Botto

Ecco a voi ... Trento - a cura di Lorenzo Molinari & Alessandro Tovazzi

Presentiamo le sfide...

Ringraziamenti

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ECCOCI!Il nostro benvenuto

Come ogni sito che si rispetti, e una testata fedele ai suoi impegni, non poteva mancare una guida, la nostra guida, sull’ evento che oggi noi di

Basketinside.com siamo onorati di presentarvi, con i nostri occhi.

Certo, siamo ancora galvanizzati da quanto creato un mese fa per le Final Eight di Serie A: un prodotto sempre più raffinato, nel corso degli

ultimi due anni, e che con l'impegno di tutti i nostri redattori, e tutti i nostri amici del parquet, ha portato riconoscimenti di stima, attenzione

sincera da parte di addetti ai lavori, giocatori, allenatori. Ma soprattutto ha guadagnato la Vostra attenzione on-line, in termini di visualizzazioni e

download.

Un attenzione che vale più di tanti guadagni, che ci porta a fare sempre di più, sempre meglio, giorno per giorno. E che oggi però abbiamo

cercato di ripetere per il grande appuntamento delle Final Four Eurobet di Coppa Italia di Legadue a Trento, dove saremo presenti con le migliori

risorse per cercare di darvi la copertura più precisa e stuzzicante.

Ma come, ci chiederete? Cominciando da questo volumetto, che Vi guiderà nella manifestazione in-season più importante della cadetteria,

offrendovi tanti punti di vista su un campionato che ha una storia lunga ormai undici anni, ma presto dovrà essere pronto a cambiare pelle, in

vista della tanto sospirata (o odiata) riforma dei Campionati.

C'è quindi una riflessione sul presente, ma anche sul futuro di questa Lega giovane ma già pronta per nuove avventure. Partiremo quindi dal

saluto delle istituzioni locali (Comune di Trento) e dell’Aquila Basket che ospitano la due giorni, e giustamente la interpretano come frutto di un

cammino, di un percorso coperto con obiettivi raggiunti e investimenti premiati sul campo.

Romperemo così gli indugi, grazie ad un inedito punto sulla stagione a cura di coach Stefano Cioppi, e poi passeremo alle squadre: una per una,

con l'analisi tecnica e le previsioni dei nostri collaboratori sul campo, con tutto il valore aggiunto delle "Lavagne Tattiche" a cura di un altro cavallo

di razza della panchina come coach Demis Cavina. Quindi spazio alle interviste esclusive, con i n.1 delle quattro sfidanti, i coach e i giocatori:

insomma come Giorgio Tesi Group Pistoia, Novipiù Casale Monferrato, Givova Scafati e Bitumcalor Trento vivono l'attesa, a poche ore dalla

discesa in campo.

Ma come anticipato, è il futuro che ci interessa. Soprattutto. Ecco allora una provvidenziale "chiacchierata" con il Presidente di Legadue Marco

Bonamico, per dirci a che punto è il cantiere "Seconda serie", cosa vuole e cosa no in quello che noi definiamo un diamante grezzo.

Penso che gli ingredienti ci siano tutti, ma anche se mancasse qualcosa non direi più nulla: basta sfogliare le pagine della nostra bussola. Non

mi resta quindi che augurarvi una piacevole lettura, dandovi appuntamento per il 9-10 Marzo in quel del PalaTrento!

Daniele TagliabueCo- Responsabile Sezione Legadue Basketinside.com

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Presidente, queste Final Four voglionoessere anche uno spot del meglio che laLegadue sa offrire.

Posso dire che sarà un evento di rilievo assoluto:l'Aquila si sta impegnando, come ha già fattoquest'estate per la Trento Basket Cup con lanostra nazionale. La location è bellissima, c'èentusiasmo e c'è una piazza che partita dopopartita richiama spettatori: ci sono tutte lepremesse per lasciare il segno.

E quelli dal punto di vista delle squadre?Cosa e chi ci invita a vedere comeosservati speciali?

Penso che il lotto delle sfidanti sia l'ideale, difficilepretendere di meglio: Pistoia ha tanti italiani ed èsola in testa; Casale, che ha avviato un belprogetto ed ha un valore aggiunto nei nostrigiocatori, è seconda in classifica. Poi ci sono lecosiddette "outsider", e sottolineo cosiddette.Scafati ha un roster di grande qualità edesperienza, verrà a Trento per dimostrarequalcosa, e riscattare gli ultimi risultati; c'è quindila Bitumcalor, che ha tutti i tratti della squadraemergente, il giusto mix e senza strafare, conumiltà. Chiaramente, essendo unamanifestazione di due giorni, conterà molto lalunghezza delle squadre e l'impiego di tutti igiocatori. Sul chi invece, per Casale c'è DiegoMonaldi, un prospetto molto interessante,mentre Davide Pascolo a Trento sta dimostrandodi aver superato alla grande il salto di categoria. APistoia tengo d'occhio Lorenzo Saccaggi, che si èritagliato uno buonissimo spazio tra tanti top-player, infine per Scafati apprezzo molto il giovaneplay Izzo, che ha quella spregiudicatezza che mipiace sempre vedere. Però non voglio maidimenticare i cosiddetti "senatori": gente comeGalanda, Garri, Pierich e Malaventura possonosempre dare spettacolo e regalarci un'ottimapallacanestro.

La sua risposta, Presidente, ci invita ariflettere su un dato fondamentale:l'importanza di produrre e impiegaregiocatori italiani. Un obiettivo che è dasempre la ragion d'essere della Legadue.

Gli italiani sono sempre stati determinanti, maammetto che quest'anno stiano facendo moltomolto bene. Penso anche però che sia merito diuna formula giusta: perchè non basta fare uncampionato per gli italiani, una serie fatta sumisura per loro, e in cui siano in campo soltantoper giocare. Serve una categoria dove gli italianitrovino sì spazio, ma si confrontino con unacompetizione vera, di alto livello, contro giocatoriamericani e affermati per crescere davvero.

Parlava di futuro, Presidente. Allora

passiamo alla politica sportiva, unargomento inevitabile: Si parla sempre dipiù della Riforma dei Campionati: uncantiere importante, e che il prossimoConsiglio Federale (fissato nel secondoweek-end di aprile), proverà a varare conVoi e la LNP.

Abbiamo iniziato un percorso, che dovrà portarciil prima possibile alla quadratura del cerchio.Stiamo dialogando con la LNP, e posso dire chesiamo partiti bene. Siamo d'accordo sul principioche debba esistere una lega unica, campionatiinteressanti, che abbiano un senso facendocrescere i giovani italiani, e dia stabilità allesocietà. Per questo dobbiamo aumentare icontrolli sui bilanci, ma anche standardizzare icosti: troppo spesso si è speso senza tenereconto delle proprie potenzialità, e di quelle delmovimento. Un altro obiettivo comune è quello dilavorare sempre di più sul marketing e sullacomunicazione, che devono essere credibili etrasparenti. Quindi, a proposito della trasparenzae della chiarezza, dobbiamo mettere a punto unaformula che sia comprensibile e semplice pertutti: giocatori, tifosi, addetti ai lavori. L'idea cheoggi stiamo discutendo non mi pare azzeccata :troppo complessa, troppo contorta, e quando siguarda una classifica non ci si può confondere.Devo dire inoltre che non sono mai stato unamante dei play-out: io se gioco, gioco pervincere, e giocare partite non può mai significaregiocare partite che non contano. Tutte le partiteche si giocano devono contare.

Nel futuro però non c'è soltanto laprospettiva delle due leghe che siuniscono, ma anche quella dei giocatori.Mario Boni e la nuova GIBA insistono daqualche mese su temi come la riformadei parametri e la distinzione tra undered over. Da cosa si deve partire percambiare?

Vado all'ultimo argomento che mi ha segnalato: laFederazione stabilità un premio per chi faràgiocare di più i giocatori under, ma senza metteresovrattasse che gravino su chi scegliesse di nonfarli giocare: il pericolo altrimenti è quello che iroster si riempiano di effettivi che vengonoacquistati non perchè lo meritino, ma aggirareeventuali sanzioni. Sarà fissato un montepremiper ogni girone, probabilmente 250mila euro perle tre o quattro squadre che fanno giocare piùunder 22 e under 24 in termini di minutaggio. Suiparametri invece penso che la loro nascita siastata sempre legata ad un giusto obiettivo:premiare chi fa settore giovanile. In questi anniperò la situazione è cambiata, e dovrebberoessere rivisti nella loro entità: spesso peresempio vengono aggiunti i costi legati ai prestitidei giocatori, e questo compromette la loro

possibilità di giocare. In Legadue penso che ilcaso più eclatante sia quello di Michele Vitali: oggilo ammiriamo tutti, lo scorso anno non hagiocato neanche minuto. Penso sia un esempioche deve farci riflettere.

Infine, condotta la nave in porto, cosavede il Presidente nel suo futuro?

Il mio futuro in Legadue e nella nuova Lega nondipende da me: l'importante, e lo dicosinceramente, è che la nuova macchina funzioni,sia stabile, e spero che quello che è stato fatto dipositivo nelle due leghe in questi anni diventi unpunto di forza nel futuro. E' il miglior augurio cheposso farle.

Intervista al Presidente Marco Bonamico"La Legadue che verrà"

a cura di Davide Uccella

Marco BonamicoPresidente Legadue Basket

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La città ospitante

E' un vero onore per Trentoospitare la fase finale della CoppaItalia di Legadue, un evento checonferma il legame tra la nostracittà e il basket, uno sport cheinteressa un gran numero di

nostri concittadini in tutte le fasce di età. Sono molti, inparticolare i ragazzi e le ragazze, che già da piccolissimidecidono di sperimentarsi nella pallacanestro, anche inforza del fatto che sul nostro territorio operanoassociazioni sportive che hanno contribuito a farcrescere l'interesse e la passione per questa disciplinae hanno posto le basi affinché una squadra con i coloridi Trento arrivasse ai vertici nazionali.Ciò che più ci interessa, però, è quell'insieme di valoriche lo sport sano incarna: aiuta a crescere, è uncatalizzatore di energie e motore di socializzazione, maè soprattutto un grande banco di prova per imparare aconoscere i propri limiti, per acquisire il valore delladeterminazione per ottenere il risultato, per fare i conticon l'accettazione della sconfitta e la grande gioia dellavittoria. È per tutte queste ragioni che ne sosteniamo ladiffusione e la pratica, convinti che anche lo sportcontribuisca a far crescere cittadini migliori.

Alessandro AndreattaSindaco di Trento

La societa ospitante

L’Aquila Basket Trento è orgogliosa di poter organizzare laFinal Four Eurobet. L’assegnazione di questo importanteevento è un attestato di stima nei nostri confronti e unostimolo a fare del nostro meglio. Sono sicuro che ilTrentino nel suo insieme saprà rispondere in manieraadeguata all’evento in termini di partecipazione e disupporto.La Società halavorato conimpegnoaffinché lesquadre e itifosi cheverranno aTrentopossanotrovarsi a loroagio inun’atmosfera di sport e amicizia senza dimenticare lebellezze paesaggistiche ed architettoniche di questaterra. Siamo una realtà giovane ma con umiltà e con ladeterminazione che contraddistingue la gente dimontagna, vogliamo far diventare la pallacanestroun’attività sportiva primaria di questa terra.Da parte mia e della Società dunque, il più calorosobenvenuto a Trento a giocatori, dirigenti, arbitri e tifosi, conl’auspicio di un torneo giocato con grande impegno nelrispetto dei valori dell’etica sportiva. 

Luigi LonghiPresidente

Bitum Calor Aquila Basket Trento

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TRENTO

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L'avvincente stagione di Legadue Eurobetnon conosce soste. E così, dopo lospettacolare All Star Game giocato il 3Febbraio scorso a Vigevano, è arrivatoanche il turno delle Final Four di Coppa Italia,giunte quest'anno alla nona edizione. Adospitare la manifestazione sarà laavveniristica cornice del PalaTrento,situato nell'omonimo capoluogotrentino. A contendersi la coppa, invece,saranno la Novipiù Casale Monferrato, laGiorgio Tesi Group Pistoia , la Givova Scafati ei padroni di casa della Bitumcalor Trento. Enota di merito per la squadra ospitante,approdata alle fasi finali dell'eventosovvertendo ogni pronostico con la piùquotata Sigma Barcellona.

Come vi anticipavamo, la Coppa Italiaadotta questa formula per le fasifinali dal 2005, dunque ipercorriamo lastoria della competizione passo dopopasso.

La prima fu un'edizione di grandeprestigio che registrò il ritorno algrande basket, dopo le travagliatevicende societarie, della VirtusBologna. La finalissima vide peròprotagonista il magico trio dell'Upea Capod'Orlando McIntyre - Howell - Oliver (64 puntiin 3) che surclassò l'Eurorida Scafati in unmatch tiratissimo, giocato nel catino delPalaDozza di Bologna. Questa vittoria, per “T-Mac”, fu solo l'inizio di una sfavillantecarriera costellata di successi in terrasenese, con la maglia della Mens Sana.

La stagione successiva si restòsempre in terra emiliana, e alPalasport di Ferrara Scafati ebbe lapossibilità di prendersi la rivincitaalzando la coppa dopo aver sconfitto laZarotti Imola (Grappasonni top scorer degliscafatesi con 15 punti) per 90 a 81. Epico ecombattutissimo fu però il derby campanodi semifinale vinto per 66 a 64 dai gialloblusui rivali della Pepsi Juve Caserta. Adecidere la sfida ci pensò un DimitriLauwers a dir poco stratosferico echirurgico dalla lunga distanza (5 su 7 da 3al 40’ per l'esterno belga).

Il 2007 fu l'anno di Rieti, che regalò unagrande gioia ai propri tifosi accorsi in

massa allo storico PalaSojourner.Imponendosi per 71 a 61 sulla Carife Ferrara,la Sebastiani conquistò uno storico trofeo:immensa in questo trionfo la prestazione diJoe Smith, che mise a segno 17 punti in 30minuti conditi da 4 assist sfornati aicompagni.

Ferrara ospitò la kermesse anchenel 2008, quando la Fileni Jesisconfisse in finale i padroni di casadella Carife Ferrara per 72 a 62,soffocando in gola l'urlo dei tantissimisupporters estensi accorsi nell'impiantoamico a sostenere i propri beniamini. L'MVPdella gara fu uno stoico David Moss chemise a segno 21 punti con 8 su 15 da duegiocando gli interi 44 minuti del match.Anche per lui un futuro luminoso in Serie Acon la Montepaschi.

Nel 2009 si registrò invece l'iniziodell'egemonia di Veroli. I ciociari, infatti,hanno alzato la coppa del primo classificatoper ben tre stagioni di fila. Fu la VanoliSoresina a cadere per prima alPalaSomenzi sotto i colpi di un Robinsonmonumentale (15 punti con 6 su 8 da 2).79 a68 il finale. Sulla panchina giallorossasedeva il giovane di buone speranze AndreaTrinchieri che, a distanza di pochi anni,sarebbe diventato in casa Cantù uno deimigliori coach che l'Italia possa vantare.Nonostante il cambio di location,anche l'anno seguente non cambiò ilfinale: al PalaSerradimigni di Sassari,Nissim e compagni fecero un'altra impresatrafiggendo a suon di triple la difesabrindisina. La settima “Final Four”,neanche a farlo apposta, ha vistonuovamente i laziali sul gradino più altodel podio. Imola si è dovuta arrendereancora una volta in finale di fronte ad unJarrius Jackson inarrestabile. 27 i puntifinali per la guardia di Monroe, con unragguardevole 5 su 10 dalla lunga distanza.Il tabellone luminoso segnò al 40° minutoun impietoso 81 a 67 per la truppa guidatadal giovane e promettente coach DemisCavina.

L'ottava edizione della competizione– quella dello scorso anno giocata aBari - ha visto trionfare l'EnelBrindisi, formazione padrona di casa che

ha potuto così aggiungere alla sua a dirpoco perfetta stagione culminata con lapromozione in serie A, la ciliegina sullatorta. L'assoluto mattatore della finale èstato il talentuoso Jimmy Lee Hunter, atletacon un passato in NBA, autore dei 19 puntiche hanno steso una coriacea Fileni Jesiche a sua volta aveva superato al fotofinishla Givova Scafati (78-79).

La pagina di quest'anno...è ancora tutta dascrivere.

La Coppa Italia tragata Legadue:Una lunga storia

a cura di Matteo Airoldi

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Albo d'oro:

Tutte le finali dal 2004 ad oggi

Eurorida vs Caffè Maxim 81 -70

Upea vs Cimberio 87-72

BOLOGNA 2005 Upea vs Eurorida 94 - 83 UPEACAPO D'ORLANDO

Carife vs Zarotti 86-87

Eurorida vs Pepsi 77-76

FERRARA 2006 Zarotti vs Eurorida 81 -90 EURORIDASCAFATI

Pepsi vs Carife 68-78

Coopsette vs Sebastiani 64-73

RIETI 2007 Carife vs Sebastiani 61 -71

NUOVA AMGSEBASTIANI RIETI

Vanoli Soresina vs Fileni Jesi 75-82

Carife Ferrara vs BdS Sassari 85-72

FERRARA 2008 Fileni Jesi vs Carife Ferrara 72-62 FILENI JESI

Trenkwalder RE vs Vanoli Soresina 80-88

Cimberio Varese vs Prima Veroli 92-97

CREMONA 2009 Prima Veroli vs Vanoli Soresina 79-68 PRIMA VEROLI

Trenkwalder RE vs Prima Veroli 49-77

BdS Sassari - Enel Brindisi 1 05-1 06

SASSARI 2010 Prima Veroli vs Enel Brindisi 68-58 PRIMA VEROLI

Fastweb Casale - Aget Imola 76-

NOVARA 2011 Prima Veroli vs Aget Imola 81 -67PRIMA VEROLI

Givova Scafati - Fileni BPA Jesi 78-79

Tezenis Verona - Enel Brindisi 60-68

BARI 2012 Fileni BPA Jesi - Enel Brindisi 74-77

ENEL BRINDISI

Prima Veroli - Umana Venezia 91 -88

Albo d'oro:Tutte le finali dal 2004 ad oggi

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Il Programma

09/03ore 18:15

09/03ore 20:45

Finale10/03

ore 20:00

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Il punto sulla stagione:a cura di Stefano Cioppi

Vigilia delle Final Four di Coppa Italia, momentoutile per riepilogare il panorama che hacaratterizzato fin qui il campionato di Legadue.Tante le sorprese sia in positivo che in negativo, tanti ipronostici della scorsa Estate che si sono rivelatilontani dalla realtà. Una sola certezza: EQUILIBRIO.Un gruppo di 5 squadre si affiancano nel contendersi ilvertice assoluto e, subito sotto, tutte le altre chepossono ancora sognare i playoff, per addolcire ilsapore della stagione. Nonostante la scomparsadi Napoli abbia tentato inutilmente di rovinarel’avvincente campionato, grazie al cuore deigiocatori assistiamo ad eventi sportivi in cuimai un risultato può essere dato per scontato:

si è costretti a soffrire agonisticamente in ogni partita, assicurando a tutti batticuore e fortissime emozioni. Lestesse emozioni che vivremo a Trento, durante le sfide che assegneranno la Coppa di Legadue Eurobet 2013.Non può essere altrimenti, visto che scenderà in campo la capolista Pistoia: squadra che moltidimenticano nei pronostici e che, invece, continua a primeggiare grazie alla capacità dello staff nel creare “gruppiveri”, con gerarchie ed obiettivi tecnici stabiliti alla perfezione e con uomini capaci di trasportarli in campo (Galandarimane un grande esempio per tutti). Pistoia sfiderà in semifinale Scafati: fino ad un mese fa un “orologiosvizzero” nel gioco, perché ogni ruolo sembrava ricoperto da elementi con caratteristiche adatte alla Lega. Nonpossiamo sapere cosa sia successo in negativo durante questo ultimo mese, ma il secondo tempo vincentevisto a Veroli deve ricordare a tutti che Scafati è una pretendente alla vittoria finale. Nell’altrasemifinale ammireremo Casale Monferrato, seconda in classifica con grande merito: sono riusciti amantenere con loro gli italiani storici Malaventura Pierich e Ferrero, oltre a Martinoni, hanno scoperto i più bei talentidi Ware e Green ed hanno rinforzato il tutto superando con lavoro e compattezza anche i momenti critici degliinfortuni. Ma non sarà facile superare la padrona di casa Trento, neopromossa che potrebbe soffrire unpo’ di emozione, ma allo stesso tempo sarà spinta dall’entusiasmo di un campionato vissuto positivamente grazieall’esperienza di Garri, Dordei ed Elder e alla tranquillità dell’ambiente anche dopo le sconfitte. Tranquillità societariaessenziale per perseguire uno degli obbiettivi della Legadue, quello di lanciare giovani interessanti(seguite Pascolo).Le altre seguiranno le Final Four da casa: Barcellona starà affilando le proprie armi. Si trova alsecondo posto, un po’ sotto alle iniziali aspettative del sontuoso roster, ma comunque in posizione ideale perraggiungere la promozione. Brescia e Bologna possono godere di un felice periodo di pausa: hannosorpreso tutti posizionandosi tra le prime, nonostante siano partite con tante incognite. Complimenti a Martelossi eSalieri. Forlì, Trieste ed Imola sorprendono a loro volta: sanno reagire con agonismo e passione alledifficoltà economiche riconosciute dalle società e alla conseguente perdita dei giocatori migliori. Questoatteggiamento coinvolge gli appassionati, che si identificano nella voglia di lottare per la sopravvivenza dellapallacanestro nel loro territorio. Capo d’Orlando e Ferentino lavoreranno per recuperare il terrenoperso con un avvio di stagione avaro di vittorie. Stesso obiettivo per Verona e Veroli, forse le più deluse inquesti mesi rispetto ai progetti iniziali. Superate le problematiche legate agli infortuni, c’è ancora tempo per finire allagrande.

Coach Stefano Cioppi

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La parola ai numeri uno...Oggi nel basket che conta c’èanche Trento. Qual è ilsegreto? Non c'è un segreto. Allafine la differenza la fanno semprele persone e la capacità di stareinsieme. Cerchiamo di esseresquadra 24 ore al giornomettendo sul parquet quello chepossiamo dare, ognuno nelproprio ruolo e alzando l'asticellaogni giorno. Partendo da unconcetto basilare: non dobbiamoavere la presunzione di faresempre le scelte giuste, mapiuttosto rendere giuste le scelteche facciamo.

Grandissima soddisfazione aver avuto l’assegnazionedella Final Four di Coppa Italia a Trento, questa societàsta crescendo ogni anno di più, noi tifosi possiamosognare? Mi fa piacere quando ci riconoscono come una societàorganizzata. Significa che si vede il lavoro che c'è dietro. Noi nonsiamo la tipica società legata ad una persona e alle sue ambizioni.Abbiamo 7 soci che da anni fanno sacrifici per far crescere questasocietà e che hanno coinvolto un gruppo di sponsor che hannosposato il progetto. Se vogliamo continuare a crescere e provarea fare uno step in più abbiamo bisogno di radicarci ancora di piùsul territorio e mantenere quella cultura delle idee e del lavoro chefa la differenza, anche più dei budget.

Dopo il lavoro esemplare, che è sotto gli occhi di tutti diquest’anno, sappiamo che sei tornato da poco dagliStates, sempre in “azione” per preparare la prossimastagione, ci puoi rivelare qualcosa? Un manager di un clubdi basket deve garantire alla propria società contatti, connessioni,idee ed esperienze. Questo é il motivo per cui si va negli USA. Lì cisono i migliori, e dai migliori si va ad imparare e prendere spunti.Poi c'è ovviamente l'attività di scouting, ma quella dà risultati neltempo e va condivisa con lo staff tecnico.

Il futuro si costruisce anche attraverso il vivaio. Qualisono i vostri progetti in questa partita del futuro?L'attività giovanile é fondamentale. Dobbiamo innanzituttolavorare insieme a tutte le altre società del territorio perpromuovere il basket e allargare la base dei praticanti. Sonomolto contento del nostro settore giovanile, abbiamo fatto unpasso avanti in organizzazione e qualità del lavoro. Merito diMarchini e del suo staff. Dobbiamo continuare su questa strada, ese c'è qualche ragazzo che merita di giocarsi una chance in serieA, noi non abbiamo paura a dargliela. Anzi ci piace.

Il Pistoia Basket sembrastia riuscendonell'impresa dimigliorare gli ottimirisultati dello scorsoanno. Quali sono isegreti del fortunatoprogetto pistoiese?

Non ci sono segreti ci sonouomini che lavorano conimpegno come l'allenatore elo staff societario. Ci sono deigiocatori che in primis sonouomini veri e poi c'è unapiazza che da stimoli continuie trasmette passione.

Questa finale è l'ennesimo segnale chePistoia sta tornando la piazza importante diun tempo. Come vive un presidente tifosocome lei l'attesa delle Final Four?

La vivo serenamente. Non c'è ansia, è la prima voltache raggiungiamo questo importante traguardo e nesiamo felici. Proseguiamo con la politica dei piccolipassi, intanto siamo arrivati alle Final Four, tutto quellone deriverà sarà per noi motivo di soddisfazione edorgoglio.

Cosa dirà alla squadra arrivati a Trento?

No queste cose le lascio a Paolo (Moretti ndr) che èbravissimo a dare le giuste motivazioni. Vederlo inallenamento da l'idea di quanto pretenda e trasmettaai suoi giocatori. Con i giocatori ci parlerò, come siparla ai figli, come abbiamo sempre fatto nellanostra gestione “familiare”.

Quale squadra vede più in forma tra le altretre finaliste e perchè?

Non vedo favorite. Trento ha il vantaggio di giocare incasa, ma bene o male le pretendenti partono tuttealla pari. Sicuramente non ci saranno partite facili edavremo bisogno di un grande apporto dei nostrigiovani.

Salvatore TrainottiDirettore Generale - Trento

Roberto MaltintiPresidente - Pistoia

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La sua Scafati è alla quartaFinal Four: l'unica vinta nel2006. Cosa recuperare diquell'anno, per credere inun bis?

E’ difficile ritrovare qualcosa diquella fantastica squadra, ,riuscendo in uno storicadoppietta col campionato.

Sicuramente bisognerà ritrovare la carica e l’energia, la voglia di lottare sututte le palle, il giocare con intelligenza e determinazione. Ricordo il derbyinfuocato con Caserta, quindi Imola, i cui tifosi erano gemellati con la Juve,presenti in massa. Della finale ricordo una vittoria nettta, poi il viaggio diritorno fatto in Eurostar con tutta la squadra. Nei 15 giorni successivi abbiamolasciato la Coppa in esposizione nel negozio “il Campione”per permettere atutta la cittadinanza di poter ammirare il trofeo; oggi affrontiamo Pistoia, lacapolista, una squadra ben costruita, ma non abbiamo timori.

La classifica ancora non vi sorride, avete deciso di dare fiduciaall’allenatore, e pretendete dai giocatori un rendimento diverso.La due vittorie nelle ultime tre partite possono essere un punto disvolta?

La classifica attuale, nelle zone alte, rispecchia secondo me i valori dellesquadre. Per me le favorite, guardando i roster, sono Casale e Barcellona. Lavittoria di Veroli ci dà, non ancora aritmeticamente, la consapevolezza diessere ai playoff; perdendo avremmo rischiato di essere in una situazionedifficile. Le inseguitrici non mancano: Capo D’Orlando, Verona, Trieste con cuiabbiamo una differenza canestri negativa. Dobbiamo arrivare nelle primequattro: ci credo, possiamo superare Brescia.

Di nuovo Pistoia, sempre in semifinale. Questa volta per le FinalFour, dopo la “battaglia” dei playoff dello scorso anno. Un giudiziosul roster dei toscani e sul loro progetto.

Con loro nascendo una bella rivalità sportiva, visto che ci incontriamo spessoe diamo luogo a belle partite. Hicks è un fattore: se non ci sarà, dovremmoapprofittarne e mettercela tutta, ma se dovesse farcela, di certo non mi perdod'animo. Per quanto riguarda il progetto, il tutto parte da un allenatore comePaolo Moretti: competente e determinato, a mio avviso assieme al nostro exGriccioli il migliore della LegaDue. Come società sono molto bravi a pescaregiocatori importanti, anche quest’anno non si sono smentiti con Cortese chesta disputando una buonissima stagione e il lungo Borra. Pistoia è unambiente che vive di “pane e basket”: sempre caldissimo, al PalaFermi si giocaquasi sempre in una bolgia. Nel progetto di Pistoia io e il mio amico Rossanorivediamo quello che vogliamo fare. C'è una grande differenzanell'affluenza, nonostante quello che offre da anni la squadra di Scafati.

Presidente. Sul passato, qualisensazioni ha provato nel viverel’esordio della Junior in Lega A?

Dentro di me ho pensato: cosa c'è di piùbello di veder realizzato il sogno?Soprattutto se è un sogno iniziato tantianni prima quando eravamo addirittura inC1? La Serie A è stata una soddisfazioneenorme per tutta la nostra città. Breve,sfortunata, molto sfortunata, maprofondamente intensa. E' stato per me èun orgoglio poterla offrire al mioterritorio. Emozioni vissute durante certeserate come Milano o il derby vinto conBiella, rendono meno amaro un epilogopurtroppo sportivamente negativo.

Gli obiettivi concreti di questa stagione?

Fare il meglio possibile. Quando c'è di mezzo una palla e una retina ci sonotanti fattori imponderabili che fanno la differenza. Per evitare delusioniprofonde è meglio avere il solo obiettivo di fare il massimo, e poi accettarequello che si raccoglie.

Cosa pensa dell'operato del coach?

Sono molto contento di come Griccioli e il suo staff hanno lavorato in questimesi. Altrettanto come lo sono stato di Marco Crespi per molti anni. E' unapersona estremamente piacevole. E’ un tecnico capace, che sa creare unclima allo stesso tempo di esigenza e di serenità, così come sa instaurare uneccellente rapporto con i suoi giocatori: principalmente, mettendoli nellecondizioni tecniche migliori per esaltarne le caratteristiche.

Cosa pensa del pubblico di Casale?

La passione è un elemento importante nel cuore di ognuno di noi. Ogni cosadev'essere fatta con passione, affinchè sia fatta per bene. E’ quindi anche unacomponente del mio modo di vedere le partite. Non vado però oltre certi limiti,anche se qualcuno, non conoscendomi e non in buona fede, confonde la miapassione con qualcos'altro. Il pubblico, infine, è una componentefondamentale: seguire la squadra e vivere con passione il proprio tifo èelemento fondamentale per conseguire un successo. Rispetto a due anni faabbiamo un +12%. La squadra piace, e ci si diverte.

Vista anche la crisi economica che colpisce ogni settore e ancheil mondo dello sport, quali sono gli obiettivi futuri?

La crisi tocca tutti e tocca tutto. E condizionerà lo sport. Auguriamoci, per ilbene del nostro paese e della nostra gente, e indirettamente a quelli che sonocoinvolti nello sport, di vedere presto la fine di questo lungo tunnel. Ma questa,la mia, è più una speranza che una certezza. Intanto teniamoci stretto il lavoroche abbiamo fatto finora, rispettando il bilancio, allargando la base del nostrosettore giovanile, e diffondendo la pallacanestro nel territorio.

Aniello LongobardiPresidente - Scafati

Giancarlo CeruttiPresidente - C. Monferrato

La parola ai numeri uno...

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Trento arriva sulle ali dell’ entusiasmo aquesta Final Four, dopo esser riuscita adeliminare Bologna e poi Barcellona. I trentinipossono contare su un gruppo che nelcorso della stagione, si è amalgamato moltobene e può contare su un giusto mix. Ibianconeri non hanno operato sul mercato,ma hanno tenuto il nucleo di inizio stagioneaggiungendo giovani provenienti dall’ under19 per completare il roster, lavorando quindianche in ottica futura. Coach Buscagliapreferisce contare sugli uomini diesperienza e inserirei giovanigradualmente, ma non è uno di quelli chesegue delle rotazioni standard allenando colcronometro in mano, e se vede che le suenuove leve o qualche giocatore che non èsolitamente nello starting five possonoessere dei fattori, incrementa i loro minuti dipermanenza. Il roster di Trento ha un backcourt completamente straniero, compostodal capitano argentino Toto Forray e gliamericani Michael Umeh e BJ Elder. Il frontcourt è completato invece da due uomini digrande esperienza, che sono Luigi Dordei e l’argento olimpico e fresco convocato dall’ AllStar Game di LegaDue Luca Garri. Trento hauna squadra abbastanza profonda, vistoche in panchina ci sono due giovani moltointeressanti, che sono il play/guardia MarcoSpanghero e l’ ala, convocato anche lui all’ AllStar Game, Davide Pascolo; entrambiportano dinamismo e imprevedibilità, inoltrePascolo è aggressivo in difesa e a rimbalzoè un fattore. Coach Buscaglia può contaresul veterano Luca Conte, una guardia che si èrivelata molto utile visto che ha un tiro dafuori molto affidabile e su dei giovaniinteressanti, uno su tutti il play nazionaleUnder20 Stefano Bossi.

Bitum Calor Trentoa cura di Lorenzo Molinari e Alessandro Tovazzi

I PRECEDENTINESSUN PRECEDENTE

PRIMA PARTECIPAZIONE

LA SITUAZIONE

POSIZIONE GIRONE D'ANDATA10a (10 PUNTI, 5 V - 9P)

POSIZIONE ATTUALE9a (18 PUNTI, 9 V - 10 P)

AVVERSARIO IN SEMIFINALECASALE MONFERRATO

PRECEDENTE11A Andata TRENTO - CASALE 70-67

(Ware 31, Elder 19, Malaventura 15, Pascolo 14)

IL PERCORSO ALLE FINAL FOUROttavi di Finale b. Bologna Biancoblù (79-58; 83-64)

Quarti di Finale b. Barcellona PdG (83-86; 79-68)

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Trento - Dietro le quintea cura di Lorenzo Molinari e Alessandro Tovazzi

Toto, terzo anno per te a Trento, eritorno di grido in Legadue dopol'esperienza a Forlì, stavolta con unoscudetto sul petto. Come vedi lamaturazione tua e di questasquadra di cui sei il capitanoindiscusso?

Sicuramente le cose stanno andandobene, rispetto all’anno di Forlì ho un anno emezzo di esperienza in più, ho capito come

funziona: non mi sono fatto sorprendere dalla nuova categoriacome due anni fa. La maturazione della squadra sta avvenendopiano piano. Il quintetto era tutto nuovo e quindi c’è voluto un po’ditempo per trovare la giusta amalgama: nell’ultimo periodo ci siamoriusciti però e dopo la sconfitta con Imola vogliamo ripartire bene.

Le tue ambizioni di oggi, e i traguardi domani, come Toto, ecome Forray?

Le ambizioni sono di arrivare ai playoff con la squadra cercando difare bene. Per il futuro l’obiettivo sarebbe quella di rimanere qui aTrento.

Primo anno per l’Aquila tra i professionisti, e per questacittà nel campionato di LegaDue. E subito un obiettivo diprestigio, dopo aver sconfitto una Big come Barcellona: leFinal Four di Coppa Italia … come vedi questa possibilità,e chi vedi come nemici n.1 del vostro avversario?

Giocarla in casa ci dàun piccolo vantaggio euna piccola pressionein più, perché nonvogliamo deludere ilpubblico sempre piùnumeroso: speriamodi dare un motivo inpiù per avvicinare itrentini allapallacanestro. Perquel che riguarda laFinal Four penso chePistoia sia la favorita,merita il suo primoposto.

Eri tornato a Trento dopo una pausa di duestagioni, e con più grinta che mai haiportato con i tuoi “consigli” questasquadra e questa città dove non era maiarrivata, come ti vedi in questo progettoche cresce?

La vittoria e' stata una grande soddisfazione, eancor di più averla raggiunta qui a Trento. Mi sonosentito e mi sento partecipe e parte di unprogramma che ha raggiunto il primo obiettivo diarrivare in LegaDue, per aprire un nuovo estimolante periodo per un club e una città in grande crescita sotto tutti ipunti di vista cestistici. La condivisione quotidiana stimola tutti a dare ilmassimo per la pallacanestro a Trento.

A Trento hai trovato l’ambiente giusto per “insegnare” il tuocredo di gioco, i tifosi ti hanno nel cuore, la squadra giocadivertendosi e divertendo, cosa ti senti di promettere dopoaver raggiunto la terza Final four di Coppa Italia consecutivaanche in questa categoria così prestigiosa?

Dietro a ogni buon risultato, che ci sia o no una vittoria finale, c'e' sempreun ambiente, una organizzazione, un modo di affrontare le cose che, segiusto per le persone che lavorano, può dare quel qualcosa in più.Abbiamo sempre lavorato sodo, con idee e la capacità di costruire,pensare, analizzare, vivendo sì i momenti, ma rimanendo saldi suconcetti chiari e principali. Daremo il massimo, consci della difficoltà dellaFinal Four, ma stimolati da essa.

Domanda più nel dettaglio sulle squadre che insieme alla tuaAquila daranno vita alla Final Four che si disputerà proprio aTrento: come vedi la semifinale, anche in base al precedente,

e chi tra le finaliste temi dipiù?

Speriamo di riuscire a dare filoda torcere a Casale, una dellesquadre tra le più forti.Sappiamo che per vincereabbiamo bisogno di fare unapartita importante, ma si vive e cisi allena per questo. abbiamo lapossibilità di giocarla e non diguardarla e questo deve darcigioia. E’ una Final Four che vedetre pretendenti alla vittoria delcampionato: Pistoia, di grandesolidità, e Scafati che stalavorando per riprendere la suacorsa.

Maurizio BuscagliaCoach Bitumcalor Trento Andres Pablo Forray

Bitumcalor Trento

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Page 15: Guida Final Four Legadue 2013

Trento - La tattica

Si è conquistata l’invito al gran ballo da debuttante, a

coronamento di una crescita parallela tra l’area

tecnica e quella societariache tra l’altro organizza

l’evento in una piazza che sta riscoprendo la

pallacanestro come valida alternativa al volley.

Considerata ad inizio stagione come una delle

possibili sorprese, visto il noviziato in Legadue ma

non certamente per il roster farcito di esperienza e

qualità. Si è puntato sulla continuità tecnica

rinnovando dalla DNA coachBuscaglia al timone, i due playmaker Forray e Spanghero, l’esperto

Conte ed il giovane Pascolo. Un’altra (lodevole) scelta è stata quella di scommettere sui giocatori

italiani e quindi si sono firmati solo due gli stranieri: una vecchia conoscenza del nostro

campionato quale Elder e la guardia dal passaporto nigeriano Umeh, anche lui con diversi

parquet calcati in giro per l’Europa.Sotto canestro, oltre al già citato Pascolo e Basile, pochi

azzardi con l’esperienza di Dordei e dell’ex azzurro Garri, la “vera oliva nel Martini” del mercato

condotto dal GM Trainotti.

PUNTI DI FORZA: La pericolosità offensiva nell’attaccare il canestroin post basso con le ali ed i

lunghi (anche un buon 38% da 3 punti), ma anche con le penetrazioni dei piccoli.

Il gioco a campo aperto dei play e di Umeh. La panchina sempre pronta, da cui

si alzano spesso i protagonisti che non ti aspettavi alla vigilia.

Camaleontica in difesa, è capace di attuare scelte difensive diverse

anche nel corso dello stesso incontro. Il fattore campo in netto

miglioramento (superato l’obiettivo dei 2000 spettatori) e visto che si

gioca in casa…

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Page 16: Guida Final Four Legadue 2013

Attesa al riscatto dopo la retrocessione delloscorso anno, Casale diverte, lotta, e si presentaa queste Final Four da favorita n.2 sulla carta eper i numeri. Guidata in panchina dal senesedoc Giulio Griccioli, la Novipiù fa del gioco incampo aperto e dal gioco esterno la sua forza,e si appoggia in attacco al suo duo a stelle estriscie. Casper Ware, playgrounder classe '90,è la vera e propria sorpresa di questa stagione,e si appresta ad essere uno dei candidati perl'MVP di questo torneo: decisivo nei momenticaldi, sa anche liberare i compagni. Il gemello èRodney Green, che rientrato da poche partitedopo la rottura del perone, sta ritrovando le dotiatletiche fuori dal comune, e un primo passofulmineo che molte volte lascia anche i miglioridifensori a bocca aperta. C’è poi il centro lituanoButkevicius, che ha completato la truppa deglistranieri, e che dopo un inizio molto asinghiozzo, compensa i limiti offensivi e al tirocon la grinta, la difesa, e il senso della posizionenel tagliafuori. Con lui Niccolò Martinoni formauna delle coppie più temibili a rimbalzo. Epassiamo ai tanti italiani che fanno il valoreaggiunto: l’ex Varese e Virtus Bologna si starilanciando, ed è temibile sia come tiratore dalladistanza, sia nel gioco interno e spalle acanestro; Matteo Malaventura invece è laguardia d’esperienza, con tiro chirurgico eun'innata dote a realizzare dopo aver creato dalpalleggio. C’è poi il sesto uomo e capitanoSimone Pierich, ala incisiva al tiro e con ottimedoti difensive, è alla settima stagione inrossoblù. Spiccano infine la guardia classe ‚88,Giancarlo Ferrero. Ad avere minuti importantinelle rotazioni di coach Griccioli il lungovaresino Riccardo Antonelli e il classe 1993scuola Siena, Diego Monaldi, che hanno ilcompito di far rifiatare i titolari, e nei dieci minutimedi di utilizzano riescono anche a essere utilialla causa rossoblù.

Novipiù Casale Monferratoa cura di Davide Botto

LA SITUAZIONE

POSIZIONE GIRONE D'ANDATA3a (20 punti, 10 V - 4 P)

POSIZIONE ATTUALE2a (28 PUNTI, 14 V - 6 P)

AVVERSARIO IN SEMIFINALETRENTO

PRECEDENTE11A Andata CASALE-TRENTO 67 - 70

(Ware 31, Elder 19, Malaventura 15, Pascolo 14)

IL PERCORSO ALLE FINAL FOUROttavi di Finale b. Brescia (87-89; 98-84)Quarti di Finale b. Trieste (77-88; 91-75)

I PRECEDENTIMIGLIOR PIAZZAMENTO:

SEMIFINALE 2011 (vs Imola,76-79)

ULTIMA PARTECIPAZIONE:SEMIFINALE 2011 (vs Imola,78-79)

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Lei è un giocatore di esperienza, dotatodi ottime qualità offensive esicuramente avrà avuto altre offerte dasquadre, magari di LegaA. PerchèCasale e il progetto Junior?

Ho scelto di rimanere qui a Casale consapevoledi far parte di una Società che lavoraseriamente, sicuramente la progettualità che sirespira in questa piazza è stato il fattoredeterminante nella ia scelta.

Qual'è stata la scintilla che l‘ha fatta avvicinare allapallacanestro, e qual‘è stato il suo idolo fin da piccolo, a cui lei apreso sempre ispirazione ed esempio?

Direi il fatto di essere cresciuto a Pesaro, una città che vive di pallacanestro.Lì si mastica basket fin dai primissimi anni, e così è stato anche per me. Dapiccolo ricordo le giocate entusiasmanti di Magic Johnson, uno die piùgrandi cestisti di tutti i tempi.

Lei ha segnato molti canestri importanti e ha vissuto moltevittorie e promozioni nella Sua carriera. Vorrei sapere qual'éstato il canestro più importante che ha segnato veramente lavita, qual‘è stata la vittoria che si ricorderà per sempre e qual'èstata la promozione più bella che Lei ha vissuto?

Tutti i canestri segnati all'ultimo secondo rappresentano una parteimportante della mia carriera, ma se dovessi sceglierne uno direi quelloche ha regalato la promozione alla Fortitudo Bologna, il 16 giugno 2010contro Forlì. Le vittorie indimenticabili per fortuna sono tante: sul podiometto gara 5 contro Venezia che ha regalato alla Junior la primapromozione in Serie A, e la vittoria a Barcellona in Eurolega.

Tornando alla stagione in corso, ed essendo lei uno dei pilastridella squadra non che uno dei giocatori più esperti, questaNovipiù formata da molti giovani fortie rampanti dove può arrivare?

Dipende tutto da noi. Per quantoriguarda la Final Four, partiamo subitocon una semifinale difficilissima,contro i padroni di casa, maandiamo per vincere. E anche incampionato, puntiamo al massimoin regular, verso i play-off.

Giulio GriccioliCoach Novipiù Casale Monferrato

Matteo MalaventuraNovipiù Casale Monferrato

Casale - Dietro le quintea cura di Davide Botto

Qual'è stato il suo impatto con la città e ilpubblico di Casale Monferrato?

Un impatto decisamente positivo, ho trovato una cittàcompetente ed un pubblico mosso da una grandevoglia di rivalsa dopo la scorsa stagione. Noi, dal cantonostro, dobbiamo sempre proporre un basketdivertente e vincente, solo così ci saranno sempre piùpersone al palazzetto.

Sinceramente lei e il suo staff vi aspettavateun campionato giocato a questi livelli e qualipossono essere in sintesi limiti e i pregi dellasquadra?

Diciamo che limiti e pregi di questa squadra sono delle vere incognite, l'unicodato certo è che siamo alla guida di una squadra che ogni giorno lavora in campoed in palestra per migliorarsi, cercando di andare oltre ai propri limiti. Ci sonosicuramente dei margini di miglioramento, e la squadra dall'inizio della stagionead oggi ha fatto notevoli cambiamenti. Volendo trovare un difetto, direi che a voltein partita ci ritroviamo a dover inseguire gli avversari per dare il meglio di noistessi. Il pregio è la grande consapevolezza nei propri mezzi, che ci permette diuscire dalle situazioni più complicate.

Lei crede nella possibilità che la sua squadra possa lottare sia perla vittoria della Coppa Italia e sia alla promozione in LegaA?

Per quanto riguarda la promozione, il nostro obiettivo è quello di terminare laregular season nella posizione più alta possibile. Sarà durissima, dato che allafine soltanto una salirà e diverse sono le squadre che hanno le carte in regolaper farlo. Ora però il nostro unico pensiero è la Final Four, un obiettivo chevolevamo centrare fin dall'inizio e che abbiamo conquistato superandoavversari di livello. Ora vogliamo arrivare fino in fondo alla competizione, saràdurissima ma ci sentiamo pronti, vogliamo vincere per il club, per il nostro mainsponsor Novipiù, per il pubblico e per noi stessi.

Qual è l'allenatore a cui ha preso sempre ispirazione e come sidescrive lei come allenatore?

Essendo cresciuto a Siena, ho avuto modo di parametrarmi con diversiallenatori, lavorando accanto a gente come Recalcati, Frates, Dalmonte,

Pianigiani, Banchi, oltre a due figure storiche comeCardaioli e Brenci. Anche a Scafati, una figura comequella di Bianchini mi ha permesso di crescereulteriormente. Guardando al di fuori dei contestisenese e scafatese, direi sicuramente Ettore

Messina. Io invece fin dalle giovanili ho semprecercato di essere con i miei atleti un uomo vero

e una persona seria, perchè lo siano ancheloro sul campo.

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Nella città dei Krumiri non conoscono la parola“accontentarsi”. Dopo l’esperienzalampo nellamassima serie, la Junior è tornata in Legaduemantenendo alte le proprie ambizioni. Il GM Martelli ecoachGriccioli hanno quindi ben pensato di confermareil collaudatissimo gruppo degli italiani formato daMalaventura, Pierich, Ferrero e Martinoni ai quali si sonoaggiunti il giovane play Monaldi, il lungo Antonelli equalche interessante talento che è andato adimpreziosire il sempre dinamico settore giovanile.

Come tradizione casalese, il grande lavoro di scouting ha portato dal mercato estero tre stranieri diassoluto livello, che stanno disputando una stagione sorprendente. Il playmaker Ware (uno dei tantiinteressanti rookie di questa lega) e l’esterno Green, formano infatti la coppia statunitense dal migliorrendimento e lo dimostra la loro presenza ai vertici di molte graduatorie statistiche. Ma tra lesorprese è doveroso citare anche il lituano Butkevicius, uno dei giocatori più migliorati rispettoall’avvio di stagione e uno dei pochi centri di ruolo che fa del lavoro oscuro (rimbalzi, blocchi, difesa) ilproprio marchio di fabbrica. Quelle di Trento saranno le seconde FinalFour per i piemontesi, dopo lasfortunata edizione di due anni fa (giocate tra l’altro a Novara) dove furono sorprendentementeeliminati in semifinale da Imola.

PUNTI DI FORZA: Il miglior attacco del campionato dove il talento e le giocate dei dueamericani sono ben supportate da tutto il gruppo, creando quindi un perfetto

equilibrio lavorando ad unisono in entrambi i lati del campo. Ottime percentualidall’arco (anche se inferiori a Scafati), cercano di correre ogni possesso e

nonostante il ritmo altissimo è la squadra che perde meno palloni di tutti.Bukevicius è ormai un punto di riferimento importante e con lui i campo è

sostenibile il quintetto dei quattro piccoli che dà pochissimi punti diriferimento ed apre eccezionalmente il campo.

Casale - La tattica

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Page 20: Guida Final Four Legadue 2013

Un progetto più che una squadra: questa èPistoia. Si possono citare nomi, tattiche estatistiche, ma il gruppo che ha raggiuntoqueste Final Four va oltre. In questi anni laresurrezione di una piazza che ha vissuto evive per il basket, e la storica finale di CoppaItalia è un primo importante step. La grandestagione dello scorso anno, con la finale playoff,dopo il mercato estivo sembrava irripetibile. Ladecisione di rinunciare ad un comunitario e discommettere su giovani o incognite comeGraves, avevano dirottato i pronosticipromozione su altre note piazze di Legadue.Moretti e soci hanno invece smentito tutti, fortianche di una super truppa di italiani comeToppo e Galanda, addirittura migliorando leprestazioni ed arrivando a Trento comefavorita. In un campionato falsato da regoleincerte e modificati in corsa, Pistoia stadimostrando di lavorare bene, continuando afare la voce grossa sul parquet nonostante ilpiccolo budget nel salvadanaio. Il roster quasitotalmente rinnovato ha saputo trovare subitol'alchimia con l'ambiente biancorosso. Veteranie giovani hanno creato un mix efficace, doveognuno ha compiti precisi e risulta necessarioalla causa. Un primato costruitoprevalentemente sull'imbattibilità casalinga esulla compattezza in trasferta. Le Final Fourarrivano comunque in un buon momento per ibiancorossi: la GTG non sembra intenzionata ascendere dalla vetta, e la squadra sembratrarre forza dalla difficoltà ed i giovani Cortese,Saccaggi e Rullo sono molto maturati da iniziostagione. Moretti ora dovrà riuscire a gestire,oltre che le temibili avversarie, emozioni edinamiche di una finale. Molto dipenderà anchedalle condizioni dei suoi. Gran parte degliinfortuni è rientrata, ma le condizioni di Hicks,causa dell'impiego ad intermittenza delpanamense on campionato, creanoapprensione. Ma c'è voglia di vincere, perstupire ancora.

Giorgio Tesi Group Pistoiaa cura di Gianmarco Capecchi

I PRECEDENTINESSUN PRECEDENTE

PRIMA PARTECIPAZIONE

LA SITUAZIONE

POSIZIONE GIRONE D'ANDATA2a (20 punti, 10 V - 4 P)

POSIZIONE ATTUALE1a (30 PUNTI, 15 V - 5 P)

AVVERSARIO IN SEMIFINALESCAFATI

PRECEDENTE7A Andata PISTOIA-SCAFATI 88 - 86

(Mays 34, Hicks 23, Graves 22, Baldassarre e Slay 17)

IL PERCORSO ALLE FINAL FOUROttavi di Finale b. Imola (83-83; 57-50)

Quarti di Finale b. Ferentino (82-73; 77-73)

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Paolo MorettiCoach Giorgio Tesi Group Pistoia

Fiorello ToppoGiorgio Tesi Group Pistoia

Pistoia - Dietro le quintea cura di Gianmarco Capecchi

ll Pistoia Basket è partito con minoripretese dello scorso anno ma ad oggi siritrova in prima posizione e alle finali diCoppa Italia. Quali sono gli ingredienti diquesto continuo miglioramento?

Penso che gli ingredienti siano diversi! Alla basec’è comunque il nostro sistema ormaiconsolidato: un gruppo di lavoro eccezionale, unasimbiosi fantastica fra squadra, società epubblico. Tutto ciò, unito al sudore eall’applicazione in palestra, è chiaro,effettivamente finora sta funzionando alla grande e ci permette disuperare ogni avversità, e credo che anche in questa stagione i probleminon siano mancati. I risultati, e il “come” questi risultati arrivano, però,credo sia il segno tangibile di quello che ho appena detto.

Pistoia arriva a Trento come favorita. Quanto peseranno che leaspettative e gli sforzi del campionato ?

Pistoia ci va non credo da favorita, ma con la voglia di ben figurare e dionorare al massimo questo impegno. Siamo a giocarci una Coppa ed èchiaro che dobbiamo e vogliamo provare a farla nostra, ma sonoconvinto che in partite secche i valori della classifica si azzerano e ognunaparte più o meno alla pari con le altre! Troveremo tre squadre che comenoi si giocheranno le loro chances con grande convinzione: Casale eScafati sono due squadre di qualità ed esperienza, Trento ha il vantaggiodi giocare in casa e quindi da questo punto di vista può colmare il gaptecnico rispetto alle altre.

Per molti giocatori è la prima finale. Oltre all'aiuto dei veteranicome cercherà di preparali alla gara?

Cercherò di togliere pressione alla squadra, preparare bene la partita,allenarci al meglio, senza far pesare troppo

l’importanza e la difficoltà dell’impegno. Da questopunto di vista noi allenatori dobbiamo essere

bravi a fare un lavoro sottile: i giocatori hannogià le loro emozioni. Mi tornano in mente, a

questo proposito, le parole di un mio grandeidolo, Josè Mourinho, che ha sempreaffermato: “Le partite importanti, sul pianomentale, sono le più facili da preparare

per un allenatore”.

Quale squadra vede più in forma tra lealtre tre finaliste e perchè?Dico Casale perché in stagione non è mai andatanettamente sotto, è costante, regolare, solida. E’

profonda, con una tradizione vincente.

Come vive lo spogliatoio questafinale tanto attesa?

Semplicemente con serenità… E con ilpiacere di esserci! E’ un onore per noiessere arrivati all’ultimo atto di questamanifestazione e vogliamo andare agiocarci le nostre carte senza troppapressione, solo con la voglia di far bene.

Quale squadra vedi più in forma trale altre tre finaliste e perchè?

Non vedo una favorita in particolare. Trento ha il vantaggio di giocarein casa, Scafati vorrà riscattarsi dopo un periodo difficile, Casale haun roster di qualità… Credo che saranno partite molto combattute.

Nonostante gli infortuni e la panchina non troppo lungasiete riusciti brillare sia in campionato che in Coppa. Adinizio stagione avresti previsto un andamento delgenere?

La speranza di ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno c’era,ma c’era anche la consapevolezza di quanto fosse difficile. Abbiamoperò lavorato per questo, e lo stiamo continuando a fare. Il primoposto in classifica forse è inaspettato, ma piano piano, giorno dopogiorno, sta diventando un qualcosa di sempre più concreto.

Una finale playoff lo scorso anno, il campionato di verticee le Final Four in questa stagione. Quanta voglia avete diregalare un trofeo ai vostri tifosi?

C’è tanta voglia di tornare a casa con un trofeo che nella sua storiaPistoia non ha mai vinto. Ci proveremocon grande determinazione, perchévincere è sempre bello…

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Page 23: Guida Final Four Legadue 2013

Nonostante la lunga militanza nella seconda lega

nazionale, questa sarà la prima partecipazione alla

finalfour del sodalizioguidato dal presidente Maltinti,

che da un biennio ha aperto un ciclo vittorioso, dal

quale potrebbero essere raccolti ben presto i frutti

dopo un saggio e duro lavoro. La squadra sul campo

corre sugli stessi binari della passata stagione

benchè oltre a coach Moretti, siano rimasti i soli

Saccaggi, Galanda e Toppo. Ma è proprio sul carattere

e l’esperienza delle due torri che molto sapientemente si èvoluto dare la continuità ai buoni

risultati, assemblando un giusto mix tra chi conosce bene questa categoria (Hicks, Meini) e chi

vuole dimostrare di valerla (Cortese, Rullo, Borra). La guardia Graves è l’imprevedibile solista che

completa un’orchestra che sta suonandoda tempo le migliori opere in grande armonia e non

smette di ricevere le meritate standing ovations.

PUNTI DI FORZA: Meini ed il giovane Saccaggi hanno il perfetto controllo del ritmo e fungono da

veri metronomi. Corrono quando (spesso) la difesa lavora bene, ma sono pronti a sfruttare i

vantaggi a difesa schierata abbassando il ritmo. Tanto post basso specialmente con HICKS

quando da ala può sfruttare i suoi centimetri e sugli errori al tiro seguono

sempre il rimbalzo d’attacco con almeno due giocatori. A gioco rotto si

possono affidare al talento di Graves anche se le forzature sono

pochissime. Nella metà campo difensiva sono tosti , esperti e

difficilmente lasciano agli avversari qualche spazio vicino all’area

pitturata.

Pistoia - La tattica

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Page 24: Guida Final Four Legadue 2013

Scafati è pronta ad esserci, da vera veteranadella competizione, essendo la quartapartecipazione nella sua storia. La squadra delPatron Nello Longobardi e del PresidenteAlessandro Rossano non arriva alle FinalFournel migliore dei modi viste le 6 sconfitte nelleultime 9 partite, ma la vittoria di Veroli, con unsecondo tempo da incorniciare ha rilanciato ilmorale, e la Givova ha tutta le carte in regola perriportare al PalaMangano quel trofeoconquistato nella fantastica annata 2005-2006dove riuscì l’accoppiata Coppa Italia-Promozione. Il cammino è stato moltotravagliato, vista l’eliminazione al primo turnocon Napoli(che costò il taglio di Bulleri) che havisto Scafati rientrare ai quarti di finale dellacompetizione a causa del fallimento dellasquadra partenopea. Dopo la netta vittoriadell’andata dei quarti di finale sul campo di Jesi, igialloblù hanno provato a complicarsi la vita sulparquet di casa perdendo di 8 lunghezzerischiando una clamorosa eliminazione.Scafatiaveva iniziato la stagione con Gennaro Di Carlocome capo allenatore, ma dopo la sconfittainterna con Brescia interna la panchina è stataaffidata all’attuale tecnico Maurizio Bartocci; conil cambio di guida tecnica i campanisembravano aver trovato la quadratura delcerchio con 7 vittorie nelle prime 9 partite (6consecutive). Tutto apparentemente in discesa,ma un calo fisico ed una scarsa reattivitàmentale hanno di fatto affossato la corsa versoil primato della Givova con un rendimentoopposto al precedente. Questo momentodifficile ha portato all’esclusione dal roster delplay italo-argentino Antonio Porta e dell’ala-pivot Patrick Baldassarre, salvo poi reintegrarlonell’ultima gara interna con Forlì; nelle rotazioniè entrato definitivamente il giovane Luca Izzo,classe ’95 prodotto del vivaio scafatese.Uomochiave sarà il folletto americano Mays cheviaggia a 18,8 punti e il 45% dalla lunga conditi da3,2 assist e 3,2 rimbalzi di media in quasi 35minuti di utilizzo.

Givova Scafatia cura di Giuseppe Giordano

LA SITUAZIONE

POSIZIONE GIRONE D'ANDATA4a (18 PUNTI, 9 V - 5 P)

POSIZIONE ATTUALE5a (22 PUNTI, 11 V - 9 P)

AVVERSARIO IN SEMIFINALEPISTOIA

PRECEDENTE7A Andata PISTOIA-SCAFATI 88 - 86

(Mays 34, Hicks 23, Graves 22, Baldassarre e Slay 17)

IL PERCORSO ALLE FINAL FOUROttavi di Finale b. Napoli

Quarti di Finale b. Jesi (77-66; 73-81)

I PRECEDENTIMIGLIOR PIAZZAMENTO:

VITTORIA 2006 (vs Imola, 90-81)

ULTIMA PARTECIPAZIONE:SEMIFINALE 2012 (vs Jesi, 78-79)

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Maurizio BartocciCoach Givova Scafati

Patrick BaldassarreGivova Scafati

Scafati - Dietro le quintea cura di Giuseppe Giordano

Coach, la squadra staattraversando un momentodifficile, ma le Final Four sono una“competizione lampo”, la qualitàsulla carta c’è, e state reagendo:avete le carte in regola per poterprovare a conquistare il trofeo?

Sicuramente abbiamo voglia di giocarcelaper vincere questo trofeo: giocheremocon grande intensità, cercando di ripartire dal secondo tempodi Veroli dove si è vista la giusta carica emotiva e una grandepresenza difensiva. Affronteremo Pistoia, che è prima inclassifica, avversario duro e con giocatori di grandeesperienza come Galanda, Toppo e Hicks, e cercheremo diripetere la buona prova fatta al PalaFermi, puntandoovviamente ad un risultato diverso.

In semifinale affrontate Pistoia, dicevamo, unasquadra di primissima fascia: punti deboli e i puntiforti dei toscani?

Pistoia è una squadra di grandissima esperienza, che giocabene di squadra e in grado di difendere forte e di coprirsi beneanche nei rientri. Noi dobbiamo essere bravi a non dare puntidi riferimento, ad aggredirli e a muovere bene e velocementela palla visto che hanno alcuni giocatori “anagraficamenteanziani”, perché in realtà giocano ancora alla grande.

Le Final Four sono una competizione breve: le sfidesi possono vincere anche di testa, ma le partite sivincono anche col gioco. Tatticamente in cosa devemigliorare la sua squadra?

Lavoreremo sulla difesa, l’uno contro uno, eserve fiducia nel lavoro delle guardie: è da lì

che nasce gran parte del gioco.

Andrea, da capitano hai dovuto gestire iproblemi del gruppo: come aveteaffrontato il momento difficilecaratterizzato da 6 sconfitte in 7 partite?Gli ultimi risultati rilanciano le ambizioni diScafati anche in ottica Final Four?

La prova di Veroli è stata determinante, una vittoriadi carattere non facile, visto come si era messa lapartita. Credo che siamo definitivamente usciti daquesto brutto periodo, visto che neanche conTrieste avevamo giocato bene, seppur vincendo.Le Final Four rappresentano un’occasione perdimostrare che abbiamo invertito la rotta, il nostroobiettivo è sicuramente quello di vincere. In ottica

campionato credo poi che questa squadra possa davvero fare tanto,indipendentemente dalla posizione nella griglia playoff.

In semifinale affronterete un avversario probabilmente privodella sua stella(Hicks), ma come sai lefortune di Pistoia si basano sul nucleodegli italiani, gli italiani di Scafatipossono dire la loro?

Assolutamente si. Io credo che il basket èfondamentalmente un gioco di squadra, dovetutti devono dare il loro contributo, sia chi gioca1 minuto sia chi ne gioca 35. Chiunque scendein campo deve fare il proprio compito, deveavere voglia di sacrificarsi, in particolar modoin difesa. Secondo me sarà importantemuovere bene la palla in attacco, perchéPistoia è una squadra molto organizzata chesta facendo molto bene, nonostante tutti gliinfortuni avuti. E’ prima in classifica e saràpericolosa ance se Michael Hicks non dovessegiocare, quindi merita tutta l’attenzionepossibile.

Patrick: due vittorie nelle ultime trepartite risollevano morale e classificadi Scafati dopo un periodo difficile.Siete convinti di arrivare lanciati epoter vincere le Final Four?

Avere le Finale Four subito dopo la vittoria di Veroli rappresenta l’occasione peraumentare l’inerzia. Sono convinto che questa squadra dire la sua in questacompetizione e nel resto della stagione. Le Final Four oltre ad essere una bellavetrina, sono un traguardo importante, quindi faremo di tutto per cercare divincere il trofeo per dare un segnale alla società, ai tifosi, ma soprattutto a noistessi.

In estate sei ritornato a Scafati, dopo un anno a Bologna,acclamato dai tifosi. L’impatto non è stato dei migliori, ma dopo ilreintegro è cambiato qualcosa. In cosa pensi di essere miglioratoo come vuoi cambiare e migliorare il tuo gioco in questa seconda

parte di stagione, in armonia con lasquadra?

E’ la prima volta che mi sono trovato in unasituazione del genere: nella carriera, comenella vita, ci sono momenti diversi.Nonbisogna deprimersi troppo quando lecose vanno male Nè viceversa. Ho invertito larotta, ma mai dimenticare.

ANDREA GHIACCIGivova Scafati

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Già vincitrice della coppa nell’edizione ferrarese del2006, in finale proprio sulla mia Imola, l’ambiziosacompagine campana arriva in trentino per dar lustroad una stagione dall’andamento fin qui altalenantema ancora tutta da scrivere. Delle quattro finaliste èquella che vanta anche più presenze nellamanifestazione (questa è la quarta) ed anche ilpedigree del proprio roster fa pensare che aicampani non tremeranno le gambe per l’emozione.Ghiacci, Baldassarre, Bushati, Sorrentino e Rosignoli

hanno infatti già collezionato almeno una presenza alle finali. Dopo la partenza di Porta, sonorimasti tre stranieri a disposizione di coach Bartocci: il brasiliano, con passaporto italiano,Tavernari, la guardia statunitense Mays ed il connazionale Slay. Proprio sui due USA sarannopuntati i riflettori perché indubbiamente il periodo migliore dei giallo blu è coinciso con lacontinuità di rendimento e la leadership fornita dai due fuoriclasse. Una delle note più liete delleultime partite è lo spazio che si sta conquistando i il giovane Izzo, diciottenne playmakerscafatese doc,il quale, tranne qualche minuto giocato nelle amichevoli o in qualche garbage time,non aveva mai avuto a disposizione i quasi 15 minuti di media che ha giocato nelle ultime quattropartite.

PUNTI DI FORZA: E’ nettamente la squadra con più pericolosità sul perimetrodel campionato e lo dimostra il quasi 40% di media dalla lunga distanza, è

capace di piazzare considerevoli break in pochissimo tempo (le partite conloro non sono mai chiuse). Con il solo Sorrentino come play di ruolo, tutti

hanno le qualità per giocarsi il proprio uno contro uno sapendo diavere sullo scarico dei cecchini sempre pronti a colpire, compreso i

lunghi con caratteristiche spiccatamente perimetrali.

Scafati - La tattica

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Presentiamo le sfide:Pro e Contro di Trento e Casale Monferrato

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VSPRO

1) Giocare in casa. I supporters trentini sono aumentatinotevolmente nel corso della stagione, crescendo dinumero partita dopo partita.

2) Lo spirito di squadra che contraddistingue lacompagine bianconera, visto che tutti hanno sposato ilprogetto della città del Concilio mettendo da parte leindividualità. I veterani stanno facendo crescere i giovani,non tarpandogli le ali ma facendogli da mentori dandoglisuggerimenti su come migliorare nei vari aspetti delgioco.

3) Le prove di orgoglio messe in campo da Forray ecompagni nei precedenti incontri di campionato contro lealtre semifinaliste,come confermano le statistiche.Il fattodi essere la “mina vagante” di questa Coppa Italiapotrebbe dare ulteriore grinta ai bianconeri.

CONTRO

1) Trento si è dimostrata una squadra umorale,lasciandosi trascinare dall’ entusiasmo ointestardendosi in soluzioni dei singoli, perdendo dilucidità.

2) Contro Casale i bianconeri dovranno fare moltaattenzione alle palle perse, visto che nella partita dicampionato ne hanno perse ben 18 (contro le 14.5stagionali) grazie soprattutto alla maggior intensitàmessa in campo dalla compagine piemontese.

3) Un altro punto critico di Trento contro Casale è il tiro daoltre l’ arco: piemontesi ha difeso bene dalla distanza,unici tra le semifinaliste, come testimonia il misero 17.6%dal campo nel precedente.

PRO

1) Casper Ware e Rodney Green, i due migliori realizzatori delcampionato. Il primo all'andata guidò i suoi con 31 punti e sidimostrò immarcabile; il secondo, assente per infortunionella precedente partita, aumenterà la pericolosità offensivacon le sue penetrazioni.

2) La lunghezza della panchina, che potrebbe risultaredecisiva: nove giocatori nove, e sette di valore assoluto, contanta esperienza: Malaventura, Pierich e Ferrero possonoessere dei killer in una partita dentro-fuori.

3) Il tiro dai 6.75 e il gioco in campo aperto. Casale quandoriesce a correre in contropiede è molto più incisiva che adifesa schierata: lunghi come Martinoni e Butkevicius sitrovano alla grande con gli assist di Casper Ware. Ma ci sonoanche tiratori dall'arco quasi infallibili (Malaventura, Pierich,Ferrero).

CONTRO

1) Il fattore campo, anche se nelle otto edizioni precedenti,solo una volta la squadra ospitante ha alzato la coppa al cielo,nel lontano 2007.

2) I lunghi della Bitumcalor, soprattutto Pascolo e Garri, con illoro gioco spalle a canestro ma anche come intimidatoridifensivi potrebbero essere un fattore per questa gara,come fun nella partita d'andata.

3) La pressione che è sulle spalle di Casale. E' molta,arrivandoci da favorita, ed essendo è un obiettivo dichiaratodella società, da conciliare con le fatiche delcampionato.Trento può giocare a mente sgombra e chissàmai che non ci scappi la sorpresa...

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Presentiamo le sfide:Pro e Contro di Pistoia e Scafati

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PRO

1) Giocare in casa. I supporters trentini sono aumentatinotevolmente nel corso della stagione, crescendo dinumero partita dopo partita.

2) Lo spirito di squadra che contraddistingue lacompagine bianconera, visto che tutti hanno sposato ilprogetto della città del Concilio mettendo da parte leindividualità. I veterani stanno facendo crescere i giovani,non tarpandogli le ali ma facendogli da mentori dandoglisuggerimenti su come migliorare nei vari aspetti delgioco.

3) Le prove di orgoglio messe in campo da Forray ecompagni nei precedenti incontri di campionato contro lealtre semifinaliste,come confermano le statistiche.Il fattodi essere la “mina vagante” di questa Coppa Italiapotrebbe dare ulteriore grinta ai bianconeri.

CONTRO

1) Trento si è dimostrata una squadra umorale,lasciandosi trascinare dall’ entusiasmo ointestardendosi in soluzioni dei singoli, perdendo dilucidità.

2) Contro Casale i bianconeri dovranno fare moltaattenzione alle palle perse, visto che nella partita dicampionato ne hanno perse ben 18 (contro le 14.5stagionali) grazie soprattutto alla maggior intensitàmessa in campo dalla compagine piemontese.

3) Un altro punto critico di Trento contro Casale è il tiro daoltre l’ arco: piemontesi ha difeso bene dalla distanza,unici tra le semifinaliste, come testimonia il misero 17.6%dal campo nel precedente.

PRO

1) La GTG ha già battuto la Givova in campionato, anche se laformazione campana ha spesso cambiato pelle nelcorso della stagione.

2) Scafati è molto temibile ma si esalta con la stessafacilità con cui si deprime. Queste prestazioni “lunatiche”danno continuità a sprazzi non solo nell'andamento delcampionato, ma anche delle partite stesse. In una partitasecca questo carattere di Scafati può essere un'arma adoppio taglio.

3) A ranghi completi Pistoia ha dimostrato di poterselagiocare con tutte, e con l'esperienza di Galanda,l'esplosione di Borra e l'ottima forma di Toppo, Pistoiasembra avere qualcosa in più sotto le plance. Il solo Slaypotrebbe non bastare agli avversari.

CONTRO

1) Scafati potrebbe voler riscattare un campionato sotto leaspettative con un titolo importante, e gli ultimissimirisultati sul campo (Trieste e Veroli) sembranodimostrare che il peggio forse è passato.

2) Ghiacci si esalta sempre contro Pistoia ed è in unottimo momento di forma, come anche Mays e Rosignoli,infine attenzione a Baldassarre.

3) La Givova è una squadra ostica, sempre difficile averneragione in una partita secca, anche se a ranghi completiPistoia ha dimostrato di potersela giocare con tutte.

PRO

1) Ron Slay, in realtà, sarebbe un pro e un contro: in questacategoria ci sta a pennello. Preso per fare il 5 titolare ma concaratteristiche e atteggiamento da “4” puro. Viaggia a 16,9punti di media catturando 9 rimbalzi, giocatore in grado divincere una partita praticamente da solo, ma che può anchescomparire da un match o essere addirittura dannoso.

2) Il campionato non sorride ancora, ma la Coppa Italiapotrebbe essere un obiettivo importante da conquistare percalmare una piazza bollente. Giocare una competizionebreve a mente libera potrebbe essere un vantaggio.

3) Non avere un vero pivot può essere un vantaggio, visto cheBaldassarre, Slay e lo stesso Ghiacci sono giocatori piùperimetrali rispetto ai diretti avversari e potrebbero crearsidei vantaggi partendo da lontano. Come l'imprevedibileMays...

CONTRO

1) Scafati, eccetto Rosignoli, non ha un vero e propriodominatore del pitturato : sarà importante riuscire acontenere capitan Toppo e la “torre” Jacopo Borra, pivotclasse ’90 di 215 cm.

2) Coach Paolo Moretti è un gran motivatore ma anche unottimo stratega. Nella semifinsle playoff dello scorso annoha imbrigliato più volte i campani con la difesa a zona: larivedremo a Trento, tentando di costringere Scafati (primacol 39,8%) al tiro dalla lunga.

3) 807 chilometri che separano Scafati da Trento e che nonpermetteranno a molti tifosi di seguire la propria squadra inquesta importante competizione. Mai tanti chilometri didistanza da una Final Four.

VS

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RINGRAZIAMENTI

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La maggior parte delle fotografie utilizzate in questa guida sono di proprietà – o ricavate da fotografie di proprietà - diBasketinside.com*.

Cogliamo la presente occasione per ringraziare tutti i fotografi di Basketinside.com (in particolare VincenzoArtiano, Sandro Botto, Riccardo Cherubini, Dario Fico, Gianluca Gentile, Alvise Grancelli eMassimiliano Agrip) per l’eccellente lavoro svolto, senza il quale la realizzazione di questa guida non sarebbestata possibile, al pari di quello compiuto con perseveranza e passione da Davide Botto, GianmarcoCapecchi, Giuseppe Giordano, Lorenzo Molinari, Daniele Tagliabue, Alessandro Tovazzi e DavideUccella per introduzioni, interviste, presentazioni e schede relative ad ogni singola compagine partecipante.

Fondamentale quindi l’apporto del già citato Massimiliano Agrip in fase di impaginazione, cura grafica emessa in rete della presente guida, per la cui realizzazione ringraziamo vivamente la Legadue Basket (da cuisono stati tratti i loghi delle squadre partecipanti): il Presidente Marco Bonamico e l’Addetto Stampa FabrizioPungetti, esempi di disponibilità nel corso di queste settimane.

Ulteriori e doverosi ringraziamenti per la cortesia dimostrata nella stesura della guida vanno rivolti:

- alla società Aquila Basket Trento, nelle persone di Maurizio Buscaglia, Andres Pablo “Toto” Forray,Luigi Longhi, Salvatore e Stefano Trainotti;

- alla società A.S. Junior Basket Casale Monferrato, nelle persone di Giancarlo Cerutti, GiulioGriccioli, Matteo Malaventura, Marco Martelli e Riccardo Robotti;

- alla società A.S. Pistoia Basket 2000, nelle persone di Roberto Maltinti, Paolo Moretti, FrancescoPetrucci e Fiorello Toppo;

- alla società Scafati Basket, nelle persone di Maurizio Bartocci, Andrea Ghiacci, Luigi Iovino, AnielloLongobardi e Patrick Baldassarre.

Ringraziamenti conclusivi e indispensabili vanno infine indirizzati:

- ai coach Demis Cavina e Stefano Cioppi per la loro simpatia e disponibilità;

- al Comune di Trento nelle persone di Marianna Giuliano (Ufficio Stampa), e del Sindaco AlessandroAndreatta.

*Le immagini dei loghi delle squadre rappresentano un marchio registrato o di fabbrica. Si ritiene che possano essere riprodotti su questa guida, in quanto utilizzati a meri fini informativi e

descrittivi e comunque per finalità non commerciali e non apposti su prodotti, di alcuna sorta, destinati al mercato commerciale.