Guida didattica "Creare un Orto Circuito"
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“Che la natura e la cultura siano fondamentali è risaputo, ma che
vadano a braccetto in una danza ludico-educativa è qualcosa di
sensazionale”.
Dal blog: www.cantierecreativo.biz
La Primavera è nell’aria, si riparte con l’Orto Circuito!
Guida teorico pratica alla realizzazione di un orto scolastico
Indice
Gioco Quiz: “Il Nostro Orto”________________________ pag. 4
Trama della vita___________________________________ pag. 5
Sopralluogo e Misurazioni__________________________ pag. 6
Mappa Giardino/Agenda___________________________ pag. 7
Lombricaio______________________________________ pag. 8
Compostiera_____________________________________ pag. 9
Letture Animate__________________________________ pag.10
Semenzaio______________________________________ pag.11
Abbecedario Aromatiche/Officinali___________________ pag.12
Casa degli Insetti________________________________ pag.13
L’Agronomo o il Dottore delle Piante________________ pag.14
Trapianto/Pacciamatura/Irrigazione_________________ pag.15
Aiuola Aromatiche/Officinali______________________ pag.16
Irrigazione e cura dell’orto________________________ pag.17
Gioco raccolta — pulizia e preparazione del Suolo_____ pag.18
Sovescio Autunnale______________________________ pag.19
L’orto uno spazio aperto_________________________ pag.20-21
Note___________________________________________ pag.22
Ringraziamenti__________________________________ pag.23
Cos’è Cantiere Creativo
Nasce con l’intento di aggregare
le persone per ridare vita e nuo-
va linfa alla conoscenza, alla
creatività e all’espressività.
Libera associazione di fatto,
apartitico, pacifista, con durata
illimitata nel tempo e senza sco-
po di lucro. Ass.ne culturale re-
golarmente iscritta, riconosciuta
dall'Agenzia dell'Entrate di Lati-
na e dal Comune di Pontinia
(LT).
La Associazione promuove stu-
di, manifestazioni ed iniziative di
varia natura, che contribuiscano
alla crescita degli interscambi
culturali e professionali. Essa
considera obiettivo primario la
realizzazione di progetti innova-
tivi e la produzione di una quali-
ficata attività di ricerca e comu-
nicazione in tali ambiti.
www.cantierecreativo.biz
Una guida didattica
per insegnanti ed
educatori
La guida “Creare un Orto
Circuito” rappresenta il
prodotto finale del proget-
to Orto Circuito.
Essa descrive le attività
svolte in classe con gli
alunni della scuola ele-
mentare sotto forma di
schede didattiche e ogni
scheda è correlata da un
approfondimento specifi-
co a lato.
Le attività sono state sud-
divise in base alle stagio-
ni dell’anno e per classi di
riferimento, sarà poi cura
dell’educatore o dell’inse-
gnante saper adattare
ogni attività specifica in
base al gruppo con cui si
intende lavorare.
L’orto e le attività ad essa
correlate rappresentano
in questo contesto lo stru-
mento educativo attraver-
so il quale poter riflettere
ed educare alla diversità,
alla sostenibilità, al lavoro
di gruppo, alla socializza-
zione, etc..
Ci auguriamo che possa
essere strumento utile e
d’ispirazione per chi vo-
glia moltiplicare questi
semi di conoscenza…
Ilenia, Annalisa, Gianpaolo
Ass. Culturale
Cantiere Creativo
Corto circuito: collegamento fra due punti di un circuito che ha resistenza nulla e quindi non impone vincoli sulla corrente che passa attraverso di esso che può assumere valori anche molto elevati.
Cos’è Orto Circuito Il progetto di Iniziativa giovani Orto Circuito, finanziato dal programma euro-
peo Gioventù in Azione, nasce con l’obiettivo di offrire alle giovani genera-
zioni della città e agli stessi abitanti di Pontinia, un ambiente sociale ed edu-
cativo stimolante e diversificato: un orto didattico che crei un circuito attivo
tra le diverse generazioni, riportando in alto il legame tra l’uomo e la terra e
la comprensione dello stretto legame e dell’interdipendenza dell’uomo con
la natura.
Per 15 mesi, da Settembre 2013 a Dicembre 2014, alcuni ragazzi dell’asso-
ciazione Cantiere Creativo, con la collaborazione di un agronomo, hanno
creato in modo collaborativo e partecipato un orto didattico nella scuola ele-
mentare di B.go Pasubio di Pontinia, animandolo con attività ludico-
didattiche rivolte agli alunni della scuola e con eventi e workshop
aperti alla popolazione e ai genitori.
Le attività previste dal progetto hanno visto la realizzazione e la cura dell’or-
to e delle aree annesse: semenzaio, compost, casa degli insetti, lombricaio,
aiuola di piante aromatiche e cespugli mediterranei. Il programma didattico
è stato suddiviso per classi di età di modo che ogni classe fosse partecipe
della realizzazione dell’intera area e degli elementi che la componevano.
Periodicamente sono state organizzate delle giornate Porte Aperte che han-
no visto genitori, insegnanti, alunni e popolazione lavorare insieme per il
giardino della scuola.
Attività educative e sociali, esperienze sensoriali, letture animate, educazio-
ne non formale, attività artistiche, mani nella terra, sono le sfumature di que-
sto quadro del futuro che ha creato nel lungo periodo un piccolo ecosiste-
ma sostenibile nel giardino di una scuola.
“Ogni riforma della
scuola si è sem-
pre dimenticata di
introdurre una in-
novazione piccola
ma fondamentale:
l’istituzione di un
orto di classe, in
cui sin dalle ele-
mentari i bambini
possano fare
esperimenti di col-
tivazione. Impare-
rebbero molto con
poca fatica e
grande diverti-
mento, e si vacci-
nerebbero contro i
pericoli di una vita
prevalentemente
virtuale, che
preoccupa giusta-
mente pedagogi-
sti, psicologi, neu-
roscienziati e ge-
nitori responsabili.
Oggi più che mai
occorre ripartire
dalla terra come
momento fonda-
mentale di cono-
scenza, crescita e
di autoformazio-
ne.”
Ernesto Ferrero
scrittore e
critico letterario
Stefano Proietti, il Dottore delle piante, durante il trapianto di giovani piantine
La parola al Dottore delle Piante
Orto Circuito ha rappresentato per la nostra provincia un esempio virtuoso, un luogo
di incontro, di cooperazione sociale, dove i ragazzi hanno imparato il “lavorare assie-
me” che implica la risoluzione di problemi senza conflitti, dove si costruisce un tessu-
to sociale in grado di facilitare gli scambi di esperienze e conoscenze fra individui di
sesso e colture diverse, dove forse noi adulti abbiamo appreso dai più giovani quan-
to bello sia vivere in armonia con la natura. L’orto permette infatti, di riprendere il
contatto con la terra, ci insegna a sperimentare l’effetto a lungo termine delle proprie
azioni, a prendersi cura di qualcosa e a riscoprire la ciclicità del cibo. È un punto
fondamentale per l’educazione delle generazioni future, dove imparare il senso di
responsabilità, dove imparare la biologia e dove crescere a livello sociale. L’orto
riesce a riunificare bisogni, identità, tutele ed istanze di libertà per tutti i cittadini,
indipendentemente dalle loro più o meno elevate abilità. In questo si ritrova il valore
del lavoro non solo come fonte di reddito individuale, ma anche come elemento fon-
dante di una società più giusta, più coesa e sostenibile.
Mi auguro che altre realtà Italiane possano prendere spunto da quanto messo in
opera con il progetto Orto Circuito e creare a loro volta dei piccoli angoli di paradiso
dove i bambini possano crescere sani, felici e con le mani sporche di terra.
Grazie di cuore all’associazione culturale Cantiere Creativo.
Stefano Proietti
Cos’è un Orto
Sinergico
L'Agricoltura Sinergica
è un metodo di coltiva-
zione elaborato dall'a-
gricoltrice spagnola
Emilia Hazelip.
Si basa sul principio,
ampiamente dimostrato
dai più aggiornati studi
microbiologici, che,
mentre la terra fa cre-
scere le piante, le pian-
te creano suolo fertile
attraverso i propri
"essudati radicali", i
residui organici che
lasciano e la loro attivi-
tà chimica, insieme a
microrganismi, batteri,
funghi e lombrichi.
I prodotti ottenuti con
questa pratica hanno
una diversa qualità, un
diverso sapore, una
diversa energia e una
maggiore resistenza
agli agenti che portano
malattie; attraverso
questo modo di coltiva-
re viene restituito alla
terra, in termini energe-
tici, più di quanto si
prende, promuovendo i
meccanismi di autofer-
tilità del suolo e facen-
do dell'agricoltura
un'attività umana so-
stenibile.
Gioco Quiz: “Il nostro Orto” Contenuti: Gli elementi essenziali dell’orto e all’importanza del lavoro agricolo. L’interdipendenza con l’ambiente circostante. Il compost e la compo-stiera (Materiale decomposto ricco di elementi nutrienti per la terra dell’orto). Riconoscere i tipi di erbe aromatiche. I lombrichi e gli insetti impollinatori. Il ciclo dell’acqua.
Obiettivi: Presentare il progetto “ Orto Circuito” alle classi e prima cono-scenza. Comprendere cos’è un orto e i suoi elementi. Introdurre le varie strut-ture che completeranno l’area orto.
Materiali: Fogli A3, Cartelloni, Colori pastello, Colori a spirito, Matite, Penne, Tratto-pen, Gomme da cancellare, Forbici, Supporti (palette) di plastica o al-tro materiale, Post-it, Scotch, Colla.
Durata: 55 minuti.
Classi di Riferimento: IV° e V°
Con l’ausilio di un gioco a quiz vengono introdotti ai ragazzi le tematiche ine-renti all’orto e le diverse aree intorno all’orto che verranno costruite. Ogni do-manda introduce l’argomento. Domande multiple, indovinelli e gioco-cartellone. La classe viene divisa in gruppi da max 5-6 bambini. Si da ai grup-pi una paletta a testa con un vegetale, che sarà il nome della loro squadra: Pomodoro, Zucchina, Insalata, Melanzana, Zucca.
Spiegare le regole del gioco. Per ogni domanda avranno a disposizione 15 secondi. Per prenotare la risposta si deve alzare la paletta (in silenzio). Sca-duto il tempo, si chiede alla squadra che si è prenotata per prima di dare la loro risposta. Poi si chiede alle altre squadre se secondo loro è giusta o sba-gliata. Si chiede a tutti i gruppi che risposta hanno dato. L’educatore dà la ri-sposta giusta, integrandola con commenti e spiegazioni ulteriori domande.
AUTUNNO
Il Gioco Quiz in classe sul ciclo dell’acqua
Cos’è un EcoSistema
"E' l'unità che include gli
organismi che vivono insie-
me in una certa area
(comunità biotica), intera-
genti con l'ambiente fisico
(biotopo) in modo tale che
un flusso di energia porti ad
una ben defini-
ta struttura biotica e ad
una ciclizzazione dei mate-
riali fra viventi e non viventi
all'interno del sistema". L’E-
cosistema è caratterizzato
dalla diversità di comunità e
di specie. L'ecosfera presen-
ta una grande varietà di spe-
cie biologiche, che viene
chiamata biodiversità. La
diversità di comunità è data
dall'insieme di tutti i differenti
ambienti biotici naturali pre-
senti sul pianeta, biomi e
comunità acquatiche.
La diversità di specie riguar-
da l'insieme di tutte le specie
viventi. La diversità genetica
è la somma complessiva
delle informazioni contenute
nei geni degli organismi di
piante, animali e microorga-
nismi che popolano la Terra.
A partire dalla rivoluzione
industriale, le attività umane
hanno determinato una ridu-
zione della biodiversità. L'e-
spressione "sviluppo soste-
nibile" è diventata molto
popolare nel1987, quando è
stato pubblicato il rapporto
Brundtland, che presenta i
risultati della commissione
mondiale per l'ambiente e lo
sviluppo, in esso viene così
definito: "lo sviluppo è soste-
nibile se soddisfa i bisogni
delle generazioni presenti
senza compromettere le
possibilità per le generazioni
future di soddisfare i propri
bisogni".
L’interdipendenza tra gli elementi di un ecosistema con il gioco “Trama della Vita”
Gioco: “La Trama della Vita” Contenuti: L’interdipendenza tra gli elementi di un ecosistema. Le va-rie aree dell’orto da costruire. Obiettivi: Comprendere cos’è un orto e i suoi elementi. Introdurre le varie strutture che completeranno l’area orto. Comprendere l’interdipen-denza esistente in un ecosistema. Materiali: Gomitolo di spago o filo, scotch multi attacco (che lo puoi attaccare e riattaccare più volte, su cui poterci scrivere) in alternativa si posso stampare mini cartellini, da plastificare con cordino da attaccare al collo, deve essere visibile, lista degli elementi. Durata: 55 minuti. Classi di Riferimento: III° Gli alunni si dispongono in cerchio e viene assegnato ad ognuno un ele-mento (acqua, terra, pianta, etc..) facente parte di un ecosistema. Attraver-so un gomitolo di filo/spago, ogni alunno deve trovare un elemento tra i suoi compagni al quale egli è legato. Es: Acqua – Pianta. L’alunno deve anche spiegare il perché i due elementi sono collegati.
Il primo alunno tiene da una parte il filo e lancia il gomitolo al compagno con cui ha trovato un legame. Quest’ultimo dovrà fare lo stesso e cercare un elemento a cui è collegato. Ogni elemento può avere più di una connes-sione con gli altri. Si continua fino a quando tutti sono collegati almeno con un altro elemento. L’educatore può integrare le risposte degli alunni, i colle-gamenti trovati chiarificando alcuni aspetti e con il lavoro pratico che si an-drà a fare. Quando tutto il gruppo è collegato, si potrà riflettere su quante connessioni esistono in natura e su come ogni elemento ha bisogno dell’al-tro per esistere e vivere. L’uomo stesso ha bisogno di svariati elementi. L’immagine che apparirà sarà proprio una trama di connessioni, la trama della vita, di un ecosistema.
Per un ulteriore riflessione si può chiedere ad uno degli elementi di lasciare le proprie connessioni. Quell’elemento è un elemento che è venuto a man-care. Si escludono altri elementi. Così’ facendo il sistema diventa instabile fino quasi a crollare.
L’Agricoltura e
il Territorio
L'alimentazione eu-
ropea può diventare
sicura e salubre so-
lo grazie a un'agri-
coltura non contami-
nata, riconoscendo
alla natura le sue au-
tonome capacità
produttive – messe
in ombra da un di-
struttivo titanismo
tecnologico – e ban-
dendo progressiva-
mente, ma rapida-
mente, i veleni chi-
mici dalle campa-
gne.
Piero Bevilacqua, La
mucca è savia, 2002
Gioco: “Sopralluogo e Misurazione”
Contenuti: sole, temperatura, stagioni, clima, misurazioni e calcoli.
Obiettivi: Far conoscere lo spazio esterno, il giardino della scuola, dove
verrà costruito l’orto e le opere accessorie. Organizzazione dello spazio,
individuazione e studio degli spazi adatti per la realizzazione dell’orto.
Materiali: rolline metriche, nastro perimetro, picchetti, martello,
block notes, penne.
Durata: 1 Ora
Classi di riferimento: IV° e V°
La classe sarà divisa in gruppi per facilitare le operazioni di misurazione
sull’intera area del giardino scolastico affinché si individuino le diverse
aree di interesse (orto, aiuola, compostiera ecc.).
Ogni gruppo avrà una mansione specifica: chi misura con la rollina, chi
prende appunti, chi mette il nastro, chi mette il picchetto. Dopo la raccolta
Osservare e conoscere lo spazio esterno, dove verrà costruito l’orto e le opere accessorie con gli esercizi delle misurazioni.
Il Raccolto nei
mesi autunnali
Gioco: “La Mappa Giardino/
Agenda” Contenuti: Favorire lo sviluppo di attività metacognitive attraverso la co-
struzione e l’utilizzo di modelli e schemi. Riconoscere i materiali e il loro utiliz-
zo.
Obiettivi: Verrà disegnata la mappa del giardino con la partecipazione atti-
va degli alunni. Sarà realizzato un cartellone-progetto del giardino con l’agen-
da delle attività che seguiranno nella programmazione dell’orto e i materiali
utilizzati per la costruzione della casa degli insetti, compostiera e orto
Materiali: Fogli A4, A3, matite, penne, colori, cartelloni bristol 70x90
Durata: 1 ora
Classi di riferimento: IV e V
La classe verrà suddivisa in gruppi, massimo tre, dove ad ognuno sarà richie-
sto di rappresentare visivamente attraverso il disegno, la realizzazione della
mappa del giardino.
Sul primo cartellone sarà disegnato il perimetro dell’area con le misure effetti-
ve prese dagli alunni e messe in scala. All’interno dell’area formatasi, saran-
no inserite lo spazio riguardante l’orto sinergico, la casa degli insetti e la com-
postiera.
Nel secondo cartellone, sarà rappresentata l’agenda annuale con la ricerca,
la descrizione degli ortaggi tipici di ogni stagione e le operazioni che verranno
svolte nell’orto negli incontri successivi. Nel terzo cartellone saranno disegna-
ti i materiali e gli strumenti necessari alla messa in opera dell’orto e delle ope-
re accessorie.
La creazione dei cartelloni della mappa/agenda
CHARLES DARWIN
E I LOMBRICHI
Charles Darwin si inte-
ressò di queste umili
creature per gran parte
della sua vita e dedicò
loro il suo ultimo lavoro
pubblicato nel 1881, un
anno prima della sua
morte. Il libro si intitola:
“La formazione della
terra vegetale per l’a-
zione dei lombrici, con
osservazioni intorno ai
loro costumi”, e fu rite-
nuto, da molti studiosi
dell’epoca, più una cu-
riosità che un vero e
proprio testo scientifico.
Con questo trattato
Darwin dimostrò al
mondo scientifico come
i lombrichi, e gli altri
animali che vivono nel
suolo, siano i diretti re-
sponsabili della forma-
zione e del funziona-
mento dei suoli.
“Il Lombricaio”
Contenuti: Trasformazione della materia organica, la fertilità del suolo, l’impiego
dei materiali diversi.
Obiettivi: Far conoscere l’importanza del Lombrico e la sua attività nel terreno.
Costruzione di un habitat naturale per i lombrichi per facilitare la loro riproduzione.
Materiali: Terriccio, foglie, sabbia, lombrichi, contenitore di plastica alto, guanti,
innaffiatoio, trapano, videoproiettore, schede informative.
Durata: 1 Ora
Classi di riferimento: III
La classe verrà introdotta all’interno del mondo dei Lombrichi attraverso la proie-zione di un video descrittivo che farà da cappello all’attività vera e propria dell’ alle-stimento e della costruzione del lombricaio. Per lombricaio si intende una casa momentanea, utile per l’osservazione quotidiana del lavorio dei Lombrichi ( il mate-riale utilizzato per la casa è un ampio contenitore di plastica, sarebbe preferibile il vetro, ricoperto a strati). Verranno fatti vedere e toccare i diversi materiali organici necessari alla realizzazione del lombricaio stesso: primo strato di sabbia, secondo strato di terriccio, inserimento dei lombrichi, terzo strato di terriccio e foglie, ag-giunta di acqua per inumidire l’ultimo strato. Messa del lombricaio nel giardino, in un’area coperta, al riparo dal sole e dall’acqua diretti.
Identikit di un lombrico Il comune lombrico che troviamo nei terreni argillosi dei nostri orti e giardini è il: Lumbricus Terrestris. Regno animale: Phylum AnellIdi Classe: Clitellati Sottoclasse: Oligocheti Famiglia: Lumbricidi Genere: Lumbricus
Il lombricaio in classe
Cos’è il compost?
Il compost è un proces-so di degradazione bio-logico e aerobico (in presenza di ossigeno) in cui i residui organici so-no trasformati dai batteri già presenti naturalmen-te. Esso viene utilizzato come fertilizzante natu-
rale in agricoltura.
Tutto ciò che un tempo è stato vivente e che i microrganismi possono “digerire” diviene Com-post. La selezione dei mate-riali inizia in cucina e si consiglia un secchio ap-posito per i rifiuti orga-nici, ma nel nostro ca-so continua nell’orto. Un’attenta raccolta del materiale è il primo pas-so da effettuare per preparare il com-
post.
I rifiuti da compostare:
resti di frutta/ortaggi
resti di cibi non cotti
fiori secchi
filtri di tè e caffè
Erbacce
Erbe secche
fogliame
materiali legnosi
In piccole quantità carta non stampata e cartone.
La Compostiera
Obiettivi: Cogliere la funzione delle scienze. Individuare qualità e pro-prietà di oggetti e materiali. Caratterizzare le trasformazioni di oggetti e di materiali diversi. Contenuti: ciclo naturale organico delle piante, la trasformazione della materia organica, la fertilità del suolo, l’impiego dei materiali, Il riuso di mate-riali. Materiali: per la compostiera: 4 pallet in legno, viti e cerniere. Per il compost scarti verdi e scarti marroni dell’orto e del giardino Classi di riferimento: Tutte Con il contributo dei genitori è stata costruita la compostiera, attraverso il riuso di materiali come pallet di legno. In aula viene presentato agli alunni il processo di compostaggio, indicandovi le modalità d’uso e impiego, le moti-vazioni della costruzione e la necessità per il sano equilibrio organico del terreno attraverso l’uso del prodotto finito: compost. La tecnica del compostaggio a cumulo è la più vicina al processo naturale. Occorre scegliere il luogo più adatto dove allestire il cumulo. Normalmente viene indicata come ideale una porzione di orto o giardino in prossimità di una latifoglia (pianta a foglie larghe) che durante il periodo esti-vo crea sul cumulo un certo ombreggiamento mentre in inverno, avendo per-so le foglie, lascia filtrare i raggi solari. Nel corso dell’anno si procederà a smaltire il materiale da compostare get-tandolo nella compostiera stessa. In genere il compost impiega circa un an-no per giungere a maturazione e poter poi essere utilizzato come terriccio per il nostro orto.
Fotografia Il compost
Letture ai piedi
dell’albero
“L’uomo che pian-
tava gli alberi” di
Jean Giono
“Tra la terra e il cie-
lo” di Nalini N.
Nadkarni
“Chi pianta alberi
vive due volte” di
Riccardo Ferrari
“Storie del bosco
antico” di Corona
Mauro
“Il barone rampan-
te” di Italo Calvino
“Storia di un albe-
ro” di Emilie Vast
“I cacciatori di pian-
te” di Tyler Whittle
“Nella foresta del
bradipo” di Louis
Rigaud,Anouck Boi-
srobert,Sophie Stra-
dy
“L'albero che parla”
di Luigi Capuana
Letture Animate Contenuti: L’importanza degli alberi e della biodiversità per la vita. Obiettivi: Il tema dell’ambiente entrerà in contatto con gli alunni delle prime classi attraverso la narrazione delle favole. La narrazione aiuterà a sviluppare la sensibilità all’ascolto favorendo una compartecipazione alla conclusione della favo-la. Materiali: Stereo per musica , favola legata all’ambiente Classi di riferimento: I e II Introdurre il tema dell’ambiente e delle interconnessioni tra gli elementi naturali at-traverso un racconto o una favola per bambini. E’ importante che il racconto venga accompagnato da movimenti, musiche e richiede una certa competenza in tecniche di animazione teatrali. La favola può essere legata agli alberi e alle piante. Accogliere le classi con piccolo gioco sull’essere un seme fino a diventare pianta. Inizio narrazione fiaba con musiche e attività fisiche.
Lettura animata
INVERNO
Il semenzaio Contenuti: La terra e il ciclo evolutivo della pianta a partire dall’importanza dei semi. Obiettivi: Comprendere i diversi tipi di terra e terriccio. Conoscere e osser-vare il ciclo della pianta a partire dal seme e prendersene cura. Materiali: Recipienti di uso quotidiano tipo vasetti di yogurt, di gelato, bicchieri di plastica, vasi piccoli. Terriccio (meglio se misto a torba) e bustine di semi biologici o standard (che non sia semi Ibridi F1), guanti facoltativi. Acqua e innaffiatoio. Etichette adesive. Scheda informativa sulla germinazione. Classi di riferimento: Tutte Preparazione del tavolo con tutto l’occorrente, si può chiedere agli alunni di porta-re autonomamente i contenitori da casa. Breve introduzione sul terriccio (torba, terriccio universale, etc..). Spiegazione di che cos’è un seme e la sua importanza attraverso la distribuzione della scheda informativa sulla germinazione, e lettura partecipata. Osservazione dei vari semi: dimensione, colore, forma, etc.. Ogni bambino può scegliere il tipo di seme da accudire (si consiglia di portare se-mi di piante da orto che hanno una facile germinazione, per esempio: Fagioli, Bie-tole, Piselli, Zucchino, Mais, Cetriolo, Fagiolini, ecc), che poi saranno trapiantati nell’orto. Ogni alunno prepara il proprio vasetto con il terriccio e immerge il seme nella terra ad una profondità uguale alla grandezza del seme. State attenti a non compattare troppo il terreno sopra il seme, il terriccio deve rimanere morbido. Il vasetto può essere personalizzato con un’etichetta adesiva con il nome della pianta e del bambino. Si procede all’innaffiatura. I vasetti vanno esposti al sole sul davanzale in classe e innaffiati quando necessa-rio.
Il seme Dentro al Seme c’è una forza vitale a riposo che non aspetta altro che svegliarsi! Che cosa accade quindi al seme che viene messo nel terreno? Il seme nel terreno incontra l’Humus, l’argilla, il calcare, la silice, i sali mine-rali, l’acqua, l’aria, la luce e il calore che mette in moto la forza vitale del seme! Quando ci sono le condizioni di calore e umidità, il seme si risveglia e il primo movimento è di in-grossarsi fino al punto in cui il rive-stimento esterno si rompe; poi il seme emette una radi-chetta che scende giù in profondità come se volesse raggiungere il cen-tro della terra, e in un secondo mo-mento emette una fogliolina chiamata cotiledone, e per la prima volta guarda in alto verso il cielo.
Un vasetto del semenzaio
Abbecedario in classe
Le piante Aromati-
che e Officinali
Le piante Aromati-che si caratterizza-no per il loro odore intenso e spesso gradevole per l'uo-mo. La percezione di tali aromi è dovu-ta alla presenza di sostanze chiamate "oli essenziali" che hanno in natura di-verse funzioni. Le piante e le erbe officinali prendono il loro nome dalla parola latina offici-na in riferimento agli antichi labora-tori farmaceutici dove si procedeva all’estrazione di “droghe” tradizio-nalmente usate nel-la medicina popola-re. L’espressione piante officinali, co-sì come la cono-sciamo oggi, identi-fica sia le piante medicinali sia le piante aromatiche.
Abbecedario piante aromatiche/officinali
Contenuti: Caratteristiche delle piante, perché si chiamano aromatiche/officinali, saperle riconoscere e distinguere. Obiettivi: Imparare, attraverso l’osservazione e il disegno, a conoscere le pian-te aromatiche più diffuse nella nostra cucina e a scoprire piante nuove (non usate in cucina) ugualmente diffuse sul nostro territorio. Materiali: Schede informative sulla distinzione tra erbe aromatiche e officinali, sche-de immagini singole delle piante, matite, colori, fogli, video proiettore e sequenza foto piante. Classi di riferimento: I e II Preparare il video-proiettore con la sequenza delle immagine raffiguranti le piante aromatiche/officinali in ordine alfabetico: A come Anice, B come Basilico e così via. Introdurre l’argomento attraverso domande che stimolino la riflessione sulle caratteri-stiche peculiari di questo tipo di piante. Iniziare la proiezione delle immagini in ordine alfabetico, presentando le piante e invitare all’osservazione dei dettagli. Terminata la presentazione si distribuiscono le schede con le immagini agli alunni e li si invita a riprodurre tramite il disegno l’immagine della pianta. Questa attività è di preparazione alla realizzazione dell’aiuola delle piante aromatiche e officinali nel giardino.
Insetti utili Cosa sono gli insetti utili e perché mai do-vremmo avere una casetta per loro? Gli insetti fanno parte della fauna selvatica, con una casetta pos-siamo osservarli da più vicino. Per non usare più in-setticidi o sostanze chimiche di sintesi, riproduciamo un’am-biente dove possa ri-crearci una lotta biolo-gica, insomma in cui coccinelle e coleotteri - i predatori - daranno la caccia a cocciniglie e afidi - le prede e le creature più dannose per il nostro orto - per poter avere il giusto equilibrio naturale e intervenire il meno possibile contro gli at-tacchi alle piante. Gli insetti, soprattutto api, bombi e farfalle sono gli impollinatori, che con il loro posarsi e introdursi nei fiori, eseguono una delle operazioni più impor-tanti nella vita del pia-neta.
Casa degli insetti Contenuti: L’ecosistema nel giardino, il ruolo degli insetti impollinatori, sinergie tra l’orto e gli insetti Obiettivi: Realizzare un ambiente protetto per gli insetti. Comprendere ‘importanza del ruolo degli insetti in un ecosistema e nell’orto. Materiali: Per la costruzione della casa: pallet, viti, chiodi, martello, cerniere metalliche, cacciavite, seghetto, colori, pennelli. Per il riempimento della ca-sa: materiale organico: legno, pigne, foglie, paglia, sassi, cortecce, cannucce secche. Materiale inorganico: mattoni forati, scatole rosse, vasi di coccio. Classi di riferimento: III Per la costruzione della casa degli insetti prevedere di coinvolgere i genitori, dato anche il lavoro da fare. Recuperare del legname dai pallet, assemblare le tavole di legno tra di loro tramite l’utilizzo di chiodi, viti e cerniere e donare la forma che si vuole alla casa. Lasciare la parete frontale aperta e ricavare all’interno degli spazi suddivisi da dei piccoli pannelli di legno, in modo da potere inserire successivamente il materiale necessario per attirare gli insetti. Con i bambini si può riempire la casa degli insetti: ciascun bambino ha ricer-cato preventivamente specifico materiale organico. In giardino ogni bambino ha posto il materiale nella casetta, negli appositi spazi. Inserendoli in ordine di peso e a loro piacimento. Esporre la casa degli insetti in un luogo non troppo ventilato e non troppo lontano dall’orto.
Un particolare della casa degli insetti
Incontro con l’agronomo Contenuti: L’ecosistema e l’equilibrio tra l’albero, il sole, l’ac-qua, il suolo, le piante e i microrganismi, concentrando l’attenzione sulla sinergia tra le varie forze. Obiettivi: Far conoscere ai bambini una figura professionale e contenuti di scienza e biologia applicati all’orto. Materiali: Si suggerisce di portare schede e immagini che aiutino la classe a comprendere le nozioni scientifiche. Classi di riferimento: IV e V Il coinvolgimento di una figura professionale dona valore aggiunto alla didattica. Il professionista deve però essere in grado di spiega-re in modo semplice concetti che spesso sono di difficile compren-sione. L’attività può essere condotta all’esterno intorno all’orto o in classe, con l’ausilio di immagini e piante vere. I bambini ascoltano l’agronomo, scambiando con lui, domande, pensieri e opinioni. L’incontro con l’agronomo può essere di grande aiuto come prepa-razione per il trapianto delle piantine del semenzaio. Argomenti consigliati: Il suolo e la sua composizione, le piante, l’apparato radi-cale e fogliare, nutrimento delle piante, le famiglie di piante.
Fotografia L’agronomo a scuola
PRIMAVERA
ORTAGGIO SEMENZAIO PIENA TERRA RACCOLTO
Basilico Marzo-Aprile Aprile-Settembre Tutto l’anno
Carota Febbraio- Tutto l’anno
Cavolfiore Aprile/Giugno Maggio-Giugno Luglio/Dicembre
Cetriolo Marzo-Aprile Maggio/Luglio Luglio/Novembre
Cicoria Febbraio/ Aprile/Novembre
Fagiolo Aprile/Agosto Luglio/Ottobre
Indivia e Scarola Marzo/Giugno Luglio/Settembre Giugno/Marzo
Semine e trapianti
Per le semine tieni sempre presente le regole della consociazione per mettere accanto specie che si proteggono
a vicenda e che non si danneggiano crescendo vicine.
Cosa sono le Con-sociazioni?
La “consociazione” è la coltivazione simultanea di varie specie di ortaggi su una stessa aiuola. Nume-rose piante opportuna-mente consociate si sti-molano a vicenda nella crescita e si difendono reciprocamente da paras-siti e malattie. Alcune spe-cie di ortaggi invece mo-strano una vera e propria incompatibilità le une con le altre. Queste interazioni, positi-ve o negative che siano, si verificano in parte nell’am-bito delle radici, in relazio-ne alle differenti esigenze di sostanze nutritive e bat-teri del suolo. Ma anche l’aroma più o meno inten-so che ogni pianta emana esercita un influsso sulle piante vicine.
Trapianto, pacciamatura e irrigazione dell’orto
Contenuti: Trapianto delle piantine che sono nate dai semi del semen-zaio realizzato in classe. Mantenimento delle piantine attraverso l’irrigazione a goccia. Le consociazioni e la pacciamatura. Obiettivi: Comprendere attraverso la pratica come si effettua il trapianto. Conoscere i vari elementi dell’orto e le consociazioni tra piante. Materiali: foraterra, rastrello, paletta, piantine, tubi gocciolatoio, tubo irrigazio-ne, curve, innesti e tappi, paglia. Classi di riferimento: III, IV e V Portare le piantine del semenzaio e riflettere insieme sul tempo trascorso dalla semina al momento del trapianto (in genere la piantina è pronta quando è alta circa 5-7 cm e sono passate circa 40 giorni) e come i ragazzi si sono presi cu-ra delle piantine. Acquistare nuove piantine al vivaio nel caso in cui quelle del semenzaio non sono nate. Dividere gli alunni in gruppi per ottimizzare lo spazio d’intervento nel bancale che sarà stato precedentemente preparato. I bambini poseranno a terra le piantine, rimuovendole dal contenitore con cura. L’impianto d’irrigazione pre-cedentemente allestito nel bancale, sarà da riferimento spaziale nel trapianto delle giovani piantine. Importante, da rispettare i principi della consociazione. Le giovani piantine sono disposte sui cumuli del bancale, ricordate di lasciare lo spazio per i camminamenti tra un cumolo e l’altro. Dopo il trapianto, si di-spone la paglia per la pacciamatura in modo omogeneo sul terreno. Termine le operazioni di trapianto e pacciamatura, si procede con l’irrigazione a goccia.
Il trapianto
PIANTA
REPELLEN-
TE
PIAN-
TA
PRO-
TETTA
INSETTO
rosmarino,
issopo,
timo, menta,
assenzio,
salvia
cavolo cavolaia
santoreggia,
pomodoro
fagiolo mosca
lino, fagioli
nani, petu-
patata dorifora
tagete fava tonchio
avena, po-
modoro,
aspa-
rago
mosca
porro, cipol-
la, aglio
carota mosca
porro, ca-
volfiore
sedano septoriosi
Cos’è la Paccia-matura?
Per pacciamatura si intende lo strato di ma-teriale organico messo sul terreno intorno al fusto delle piante. Que-sta tecnica viene impie-gata in inverno per pro-teggere le radici delle piante dal gelo e in estate per mantenere la giusta umidità nel suolo che potrebbe essere asciutto dall’eccessiva evaporazione dell’ac-qua a seguito della for-te esposizione al caldo. Altro impiego della pac-ciamatura consiste nel proteggere la pianta dalle erbe infestanti. È sufficiente stendere con una forca il mate-riale fino a formare uno strato di almeno 6 cen-timetri. Prima di proce-dere alla pacciamatura è necessario innaffiare il terreno. È possibile anche usare l’erba dello sfalcio del prato per pacciamare le piante, in tal caso sarà sufficiente controllare che l’erba non conten-ga possibili semi di piante infestanti e che l’erba tagliata non pro-venga da prati trattati con diserbanti chimici. Altro materiale è la pa-glia, un materiale molto leggero: ottimo per trat-tenere l’umidità.
Aiuola Abbecedario Aromatiche/officinali
Contenuti: La realizzazione di un’aiuola. I 5 sensi, caratteristiche delle piante aromatiche e officinali. Riconoscimento piante. Obiettivi: Condividere lo spazio comune (giardino della scuola) con geni-tori, bambini e chiunque interessato all’aspetto funzionale e didattico. Imparare a conoscere e a distinguere attraverso i 5 sensi le diverse piante che compon-gono l’aiuola. Entrare in contatto con un’area del sapere popolare e arricchire il proprio bagaglio personale su ciò che caratterizza il nostro territorio partendo dal riconoscimento delle piante. Materiali: Per la realizzazione dell’aiuola: strumenti da lavoro: vanghe e rastrel-li. Recinzione mobile di legno. Terra riportata. Tubi e manichette per irrigazione a goccia. Piantine Aromatiche/Officinali secondo l’abbecedario, palette, rastrel-li, sassi, innaffiatori, acqua. Classi di riferimento: IV e V Osservare, odorare e assaggiare le tipologie di foglie più conosciute. Il coinvolgimento di una figura professionale dona valore aggiunto alla didattica. Il professionista deve però essere in grado di spiegare in modo semplice con-cetti che spesso sono di difficile comprensione. L’attività può essere condotta all’esterno intorno all’orto o in classe, con l’ausilio di immagini e piante vere.
Imparare a conoscere e a distinguere attraverso i 5 sensi le diverse piante che compongono l’aiuola.
Semina e Raccolta nel periodo Estivo
Con l’arrivo dell’estate l’orto è un esplosione di colori, possiamo osserva-re le rigogliose foglie, ini-ziare a vedere qualche bel frutto e ammirare i tanti fiori delle piante che abbiamo seminato e tra-piantato nei mesi prece-denti. A luglio possiamo iniziare a raccogliere fa-giolini, pomodori, melan-zane, peperoni, zucchine, cetrioli, lattughe, mais, ravanelli, carote, sedano e cipolle. Seminare diret-tamente in piena terra: biete, carote, cicorie e radicchi, cipolle precoci, indivie, fagioli, finocchi, lattughe, piselli tardivi, prezzemolo, rucola, sca-role, zucchini. L’orto esti-vo fa crescere tante cose buone, ma è in questo periodo che si seminano (fino a settembre), molte varietà; ad agosto: biete, carote, cicoria, indivia, scarola, lattuga, prezze-molo, ravanelli, rape, ci-me di rapa, valeriana, spinaci. Anche Settembre è ricco di varietà da poter seminare, ma il consiglio è di affrettarsi nei trapian-ti di finocchi, cavoli, caro-te, radicchi, scarole, indi-vie, biete, cicorie per po-ter così ottenere un buon raccolto nei mesi autun-nali.
Irrigazione e cura dell’Orto Durante i mesi estivi è necessario mantenere il bancale dell’orto con una umidità costante del terreno. Con la programmazione del sistema di irriga-zione impostato per un massimo di un’ora ogni due tre giorni, si ottiene una buona annaffiatura delle radici. Inoltre è importante notare la crescita delle cosiddette piante spontanee, che permettono di aiutare a mantenere l’umidità nel terreno e di creare ombra allo stesso, evitando l’eccessiva evaporazione dell’acqua. Consigliamo di lasciarne alcune acconto agli ortaggi, per così creare un equilibrio di biodi-versità. Le piante con il calore crescono in maniera accelerata e dunque è necessa-rio in estate munirsi di sostegni - noi li abbiamo realizzati con le canne palu-stri secche - per innalzare piante di pomodoro, fagiolo rampicante, cetriolo, sostenere le piante di melanzana, peperone e zucchino. Per arginare problemi inerenti all’attacco fungino (peronospora) sulle piante di pomodoro, consigliamo di spruzzare sulle piante alla sera, un macerato di aglio. L’aglio con la proporzione di 100 grammi su 10 litri deve esser lasciato in acqua fredda per circa due giorni.
Cura dell’orto
ESTATE
La conformazione
del Suolo
Il suolo è un habitat estre-mamente vario, uno dei più ricchi di organismi di tutta la biosfera soprattut-to dal punto di vista della fauna, detta pedofauna. Esso è costituito da fram-menti della roccia madre sbriciolati e rimaneggiati chimicamente, e da detriti di piante e animali. Nel 1998 la FAO ha forni-to un’ ulteriore definizione di suolo: il suolo è un cor-po naturale continuo, ca-ratterizzato da tre impor-tanti proprietà: - organizzazione in strut-ture, specifiche per il mezzo pedologico, che ne determinano la morfo-logia; - composizione, caratte-rizzata da costituenti mi-nerali e organici, che comprende fasi solide, liquide e gassose; - costante evoluzione nel tempo. Il suolo è quindi un’entità dinamica in continua evo-luzione. Questo fenome-no è dato dall’interazione tra diversi aspetti: - aspetto fisico, - aspetto chimico, - aspetto biologico
Gioco: “Raccolta, pulizia e preparazio-ne del suolo”
Contenuti: Il legame tra l’arte e la natura attraverso l’osservazione. Educare alla me-todologia delle fasi dell’orto. Raccogliere i frutti maturi e constatare le operazioni di crescita. Il ciclo vitale delle piante dalla fase di raccolta alla decomposizione. Pren-dersi cura del suolo per una nuova semina. Obiettivi: Riconoscere le fasi dell’orto e le attività da svolgere cronologicamen-te. Preparare il terreno al sovescio, raccogliere i frutti, compostare le piante e le erbe che occupavano il terreno. Materiali: Cartelloni con immagini di quadri, laccetti di 5 colori diversi, post-it di 5 co-lori diversi, rastrello, paletta, 2 cesti. Classi di riferimento: III, IV e V Osservare l’arte e la natura Suddividere la classe in 5 gruppi. Formare dei gruppi collegati alle attività da fare nell’orto. Ogni gruppo elegge il proprio conduttore. Elencare le attività da svolgere e riportarle su dei post-it colorati. Assegna ogni colore (attività) ad un gruppo. Fai indo-vinare le attività collegate alle opere d’arte. Svolgi le attività cronologicamente: Rac-colta dei frutti, pulizia dell’orto dai sostegni e dalle piante, estirpando tutto. Gettare in compostiera le erbe appositamente sminuzzate, proseguire nella preparazione del suolo, areggiandolo e smuovendolo in superficie. Nel nostro caso, le attività-mansioni indicate erano 5: raccoglitori (raccolgono i frutti) opera d’arte collegata: “Le spigolatrici” di F.Millet; cannucciari (estraggono i sostegni dall’orto) opera d’arte collegata: “Donne che piantano pali”, di C.Pissarro; strappatori di erbe (estirpano le erbe e le piante) opera d’arte collegata: ”Donna che raccoglie i fiori” di F.Zandomeneghi; i compostatori (portano le erbe estirpate nella compostiera) opera d’arte collegata: “Donna che spinge una carriola” di C.Pissarro; gli smuovi-terra (sarchiatura del suolo) opera d’arte collegata: “Contadine che zappano in un campo innevato” di V.Gogh.
Raccolta dei frutti
AUTUNNO
I semi del Sovescio
Il miscuglio dei semi è la parte più importante del sovescio, perché la semina è l’inizio di una nuova vita. Per creare il miscuglio tieni conto della per-centuale alta di legu-minose che funziona-no da azotofissatrici e delle brassicacee che hanno l’azione disin-fettante del terreno, come la rucola e il ra-fano. Le graminacee aiuteranno a creare maggior quantità di biomassa vegetale. Favino, veccia, lentic-chia, phacelia, sulla, grano saraceno, trifo-glio alessandrino, ave-na, orzo, segale, se-nape bianca, rucola, ravanello, pisello pro-teico, lupino, cima di rapa e rafano. La semina a spaglio è quella più veloce, non a caso è detta anche ‘alla volata’. E’ quella che ha origini più anti-che e si effettua spar-gendo il seme in modo uniforme e poi copren-dolo velocemente con un leggero strato di terra.
Il Sovescio
Contenuti: La realizzazione del sovescio, consente di apprendere gli stru-menti didattici che sono stati condivisi nei primi passaggi dell’orto, la semina, la consociazione delle piante, il miglioramento della struttura del suolo attraverso l’azione delle piante, la decomposizione della pianta, la creazione di materiale organico e il compostaggio della biomassa. Nei mesi invernali la vegetazione coprirà il suolo, proteggendolo dagli agenti climatici. Obiettivi: Dare ai bambini la possibilità di progettare la protezione del suo-lo, il suo miglioramento e la fertilizzazione dello stesso attraverso la semina di un miscuglio di varietà brassicacee, leguminose e graminacee. Materiali: Semi, ciotola per mescolare i semi, terriccio, contenitore alto per me-scolare semi e terra. Classi di riferimento: tutte La concimazione Verde, una pratica di fertilizzazione del suolo. Il Sovescio viene eseguito nel caso in cui non si decide di continuare le coltiva-zioni di ortaggi nei mesi invernali, si esegue quando si vuol far riposare il terreno e migliorare la struttura del suolo. In questo caso è importante seguire le 5 fasi del Sovescio autunnale: Scelta del miscuglio di semi con maggior numero di azotofissatrici e radice
fittonante ed elevata produzione di biomassa Semina a spaglio del miscuglio Crescita della pianta fino al 60 % di fioritura Taglio e sminuzzamento delle piante Interramento
Il lancio del miscuglio di semi
Le voci di
Orto Circuito
“Tutto passa attraverso le persone e anche saper seminare è una dote. I bambini sono appassionati perché voi arrivate con passione..” Eliana, Insegnante “L’orto scolastico deve es-sere inteso come un mo-mento di aggregazione per i bambini, ma anche stru-mento di socializzazione tra insegnanti e alunni. Ci riporta alle nostre origine, la terra.” Giampiero, un papà “Coinvolgere i genitori è importante, perché è un esempio di condivisione di obiettivi pedagogici con gli insegnanti e il genitore col-labora con la scuola.” Stefania, una mamma “Mi è piaciuto quello che avete fatto con tutti noi, poi noi lo abbiamo anche rac-contato a casa e le nostre mamme ci hanno detto che va bene quello che stiamo facendo..” Un ‘alunna della scuola “Orto circuito è stato un trasferimento di conoscen-ze a diversi livelli, i bambini hanno imparato tantissimo e a distanza di un anno sono loro che spiegano ai propri genitori e agli inse-gnanti il lavoro svolto e il perché..” Ilenia Cantiere Creativo
L’Orto uno spazio Aperto Festa dell’orto e Giornate Porte Aperte Al fine di rendere l’area orto e il giardino nel suo complesso uno spazio con-diviso si possono organizzare degli eventi in cui viene invitata la popolazio-ne e, soprattutto, i genitori degli alunni. Le Giornate “Porte Aperte” sono degli eventi organizzati in orario extra-scolastico in cui si invitano i genitori, insieme ai propri figli, per portare avan-ti dei lavori in cui occorre un numero maggiore di persone adulte. Alcuni esempi: Sistemazione dell’area orto, costruzione del bancale con la terra, costruzione del telaio della casa degli insetti, realizzazione compostie-ra, pulizia giardino, raccolta dei frutti, etc… Le feste dell’orto invece possono seguire le stagioni e i cicli scolastici. Festa di Primavera: festa aperta a bambini, genitori, insegnanti e popolazio-ne in cui viene presentato il lavoro svolto in classe nei mesi precedenti, an-che attraverso una mostra fotografica (vedi paragrafo seguente). Festa d’autunno: al rientro a scuola si può prevedere un’altra festa in cui si raccolgono i frutti dell’orto e si possono organizzare dei laboratori di cucina o attività legate al cibo con il coinvolgimento dei nonni o dei genitori. In ogni caso rendere l’orto uno spazio aperto permette di valorizzare il lavo-ro svolto e di coinvolgere maggiormente i genitori, che potranno così ren-dersi responsabili della cura e del lavoro all’interno dell’area orto.
Fotografie Alcuni momenti delle Giornate Porte Aperte
Mostra Fotografica Documentare il lavoro svolto è una buona pratica per poter avere dei punti di riferimento nel progetto e per tra-smettere agli altri le azioni. Abbiamo così scelto i migliori scatti realizzati prima della festa dell’orto estiva.
Mostra fotografica: Orto Circuito Borgo Pasubio
Note ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________
Ringraziamenti
Scrivere questa guida ci ha fatto ripercorrere mentalmente tutte le fasi del pro-getto e riconoscere l’impegno di tutti nel realizzarlo, per questo sentiamo viva-mente di ringraziare tutti coloro che sono intervenuti e che hanno sostenuto con energie, consigli, e sorrisi l’impegno; in modo particolare un sentito ringrazia-mento è rivolto alle Presidi Maria Ventura e Loretta Tufo a tutto il corpo docenti, le bidelle e il comitato dei genitori di Borgo Pasubio e un grandissimo grazie a tutti gli alunni della scuola! Grazie in particolare a Eliana Fiume e Catiuscia Boscato per il lavoro di comu-nicazione e sostegno con tutte le fitte maglie di questa rete di persone che si è creata intorno al giardino della scuola. Ringraziamo tutti i soci del Cantiere Creativo che hanno sostenuto e collabora-to al progetto, in particolare: Roberto Repele, Alessia Cristofoli, Marco Longhi, Andrea Rossetto, Emanuele Marchionne, Vanessa Palombo, Matteo Lovato, Silvia Ferrarese, Simone Coco, Lorenza Lorenzon, Fabrizio Bellachioma, Fede-rica Guzzon, Adele Cipolla, Gagandeep Singh, per ogni più piccolo e grande aiuto; per aver spalato la terra, per il tetto della casa degli insetti e l’irrigazione a goccia, per la prova compostiera, per la battaglia contro i pesticidi, per il su-dore, i sorrisi e per averci creduto insieme. Grazie in particolare a Fabrizio Bellachioma per le sue bellissime foto, grazie Marco Longhi per la grafica del Logo Orto Circuito, a Roberto Repele per il me-raviglioso viaggio letterario con le letture animate, grazie al “Dottore delle Pian-te” Stefano Proietti Dott. Agronomo, che si è dedicato con passione a questo progetto. Un ringraziamento Al Sindaco Eligio Tombolillo e all’amministrazione comunale di Pontinia, al Dirigente Sebastiano Gobbo della TRA.SCO srl e a tutti i suoi lavoratori. Grazie a questo progetto abbiamo avvertito un senso di solidarietà che ci ha permesso di costruire una piccola e solida comunità, intorno ad giardino scola-stico. Quindi grazie Orto Circuito che ci ha fatto crescere e scoprire qualcosa di nuovo… La natura utilizza un fiore nella terra per ringraziarci, noi vi auguriamo che mille e più fiori crescano insieme alle vostre idee.
Ilenia, Gianpaolo e Annalisa
Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea.
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