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Indice

Lettera del Rettore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

La LUM Jean Monnet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

La LUM per lo studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

La Facoltà di Economia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

La Facoltà di Giurisprudenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

La Scuola per le Professioni Legali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288

La Formazione post laurea della LUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296

Premio LUM per l’arte contemporanea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314

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Carissimi studenti,

si rinnova anche quest’anno, per mezzo delle pagine che vi apprestate a consultare, il compito per me felice di presentarvi l’insieme dei percorsi di studio che la nostra Università ha pensato e creato per i suoi studenti.

La conoscenza è il più affascinante dei viaggi che ogni uomo o donna può compiere fuori e dentro se stesso. Quella che ora stringete tra le vostre mani aspira ad es-sere più che una semplice elencazione dei nostri corsi d’insegnamento. Ogni guida è sempre una raccolta di “percorsi possibili”! Una guida per lo studente credo debba essere una collezione di percorsi possibili nel mondo affascinante della conoscenza: percorsi di cresci-ta intellettuale personale e forse, ancor più, orizzonti di crescita culturale collettiva.

Ogni università è, in fondo, un mondo, non separato dal resto della società, in cui si sceglie di entrare per crescere vivendolo nella sua poliedrica realtà. E ogni crescita individuale è un cammino. Un cammino animato da quell’ansia bellissima e feconda, propria della giovinezza, di trovare risposte concrete alle pressanti domande che pone il proprio futuro immaginato. Non so se tra queste pagine ciascuno di voi riuscirà a trovare quelle risposte che cerca. Ma so per certo che è a questa vostra assoluta esi-genza di crescita nella conoscenza che abbiamo pensato approntando i nostri corsi di studio.

Il nostro scopo è sempre stato, e tale resta, quello di dare a voi studenti strumenti di analisi del reale, possibilmente i migliori che la moderna pedagogia e le eccellenze accademiche della nostra società ci mettono a disposizione. La complessità della con-temporaneità pone sfide costanti che non perdonano incertezze e pressappochismo. Occorre una salda formazione, una preparazione metodologicamente attenta e pro-blematicamente orientata costruita sulla sinergia tra la prassi e l’idea.

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Penso ad un passo della “Repubblica” in cui Platone, chiarendo la natura degli inse-gnamenti della sua Accademia scriveva: “[…] tutto deve essere abbracciato con uno sguardo di insieme rivolto all’affinità così delle discipline tra loro come la natura del vero essere […], chi è capace di questo sguardo è dialettico”.

Non abbiamo la presunzione di giungere a tanto: non pretendiamo di riuscire ad aiu-tarvi ad indagare la natura profonda del vostro essere, ma, fedeli a quel buon insegna-mento platonico, aspiriamo ad insegnarvi un metodo. Quello dialettico è un metodo di conoscenza, uno dei tanti, ma la sua essenza è il dubbio: la conoscenza come percorso su cui fare un cammino continuo rifuggendo il dogma. La nostra offerta formativa è improntata a questo principio!

Di fronte alla complessità delle problematiche che animano la società contemporanea, le scorciatoie dogmatiche sono insidie! La semplicità un po’ spicciola delle risposte che esse offrono hanno il gusto piacevole della fatica rifuggita. Ma capire il mondo d’oggi, prepararsi alla sua complessità non è compito facile, richiede un impegno e una dedizione che non ammette scorciatoie di comodo. Di fronte all’impegno notevole che noi immaginiamo spenderete nel vostro percorso di conoscenza, noi sentiamo il dovere di dare a voi il meglio della offerta formativa possibile. Perché, in fondo, anche per la nostra Università questo che prosegue di anno in anno è un percorso di crescita. Cresciamo con voi, miglioriamo con voi!

La pratica pedagogica, la quotidianità della ricerca, la costruzione ideale e materiale di luoghi di apprendimento e conoscenza è appagante. Formare culturalmente generazio-ni di studenti è una impresa affascinate. E ai miei occhi la nostra Università rifulge di questo fascino. Un fascino reale, però! Tutti gli studi di settore ci dicono che la nostra Università si conferma come una delle punte di assoluta eccellenza tra le Istituzioni pri-vate di formazione del nostro Paese. Continuiamo su questo cammino, un passo dopo l’altro, lungo una strada di crescita culturale che ci ha dato già tante gioie e soddisfazio-ni, diverse eppure indissolubilmente parte di quelle che ciascuno di voi individualmente ha provato, e mi auguro continui a provare, vivendo la nostra Università!

Emanuele DegennaroRettore

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Fare dei punti di debolezza delle singole Università i nostri punti di forza. Così la LUM ha impostato la scelta della propria offerta formativa. I vari percorsi didattici delle singole Università si presentano solitamente, agli occhi dello studente prossi-mo a iscriversi, come un labirinto inestricabile. Di più: molti atenei proponevano in passato - ma non solo in passato - corsi di studio con il grave limite di essere rigidi e immutabili. Non si adattavano, infatti, alle capacità e agli interessi dello studente, se non a grandi linee. La Guida dello Studente 2010-2011 mostra come la LUM abbia pensato, invece, a un percorso universitario aperto e dinamico, che permetta ai suoi iscritti di inserirsi in un contesto internazionale. Oltre ai benefici economici e ai servizi a disposizione per gli studenti, infatti, la Guida illustra come compiere un periodo di studio all’estero nell’ambito di programmi comunitari e in particolare dei rapporti con l’Action Jean Monnet della Commissione Europea, per la quale la LUM è titolare di 12 corsi e/o mo-duli su tematiche comunitarie. Non solo: la LUM si proietta in un progetto di interna-zionalizzazione particolarmente ambizioso, con un Dottorato di ricerca internazionale di cui è capofila e che vede la partecipazione di cinque Paesi europei nel contesto di una tematica di attualità, qual è l’Economia ed il Management delle risorse naturali, al quale si è aggiunto dallo scorso anno accademico anche il Dottorato di Ricerca in “Teoria generale del processo: Amministrativo, Civile, Penale e Tributario”.

La Guida contiene tutte le informazioni utili per orientarsi, immatricolarsi e inscriversi agli anni successivi. Vi ricordo, inoltre, che le informazioni della Guida dello Studente sono disponibili anche on-line, all’indirizzo www.lum.it.

Felice GnagnarellaDirettore Amministrativo

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La LUM Jean Monnet

La Lum Jean monnet

«Come emergere nel nuovo mondo glo-bale?»: è un quesito fondamentale so-prattutto per chi opera nel campo della formazione. È il quesito che la Lum Jean Monnet, tra le prime Università private del Sud Italia, ha ben presente sin dal-la sua nascita. Dal 1995, infatti, la sua “mission” consiste nel rispondere all’e-sigenza di formare una classe dirigente competente e autorevole. Cogliendo in pieno le opportunità forni-te dall’autonomia degli atenei, la Lum Jean Monnet ha sempre individuato nel-le proprie scelte strategiche due direttri-ci: il Mezzogiorno e l’Europa. Nel primo caso, l’Ateneo ha cercato di consolidare il proprio rapporto con un territorio dina-mico e in profonda trasformazione come quello del sud Italia, ponendosi come in-terlocutore privilegiato con molte ammi-nistrazioni locali, offrendo competenze e risorse, partecipando compiutamente al miglioramento del tessuto produttivo e istituzionale. Allo stesso tempo, per rendere la dimen-sione locale una risorsa e non un limite, la Lum Jean Monnet ha da sempre mo-strato una vocazione internazionale e un convinto impegno europeista. Non a caso, sin dal 1996-1997 l’Ateneo ha rice-

vuto il riconoscimento da parte dell’Ac-tion Jean Monnet – Commissione Eu-ropea di Bruxelles – come sede di corsi permanente e moduli di insegnamento finalizzati a diffondere la cultura dell’in-tegrazione europea. In questo modo, la Lum Jean Monnet mostra la volontà di coniugare il locale e il globale, non rendendo queste due dimensioni antagoniste, ma complemen-tari: il tutto a vantaggio dello studente iscritto, che ha a disposizione l’esperien-za e l’autorevolezza del corpo docente, oltre alla disponibilità di efficienti strut-ture, tra le quali un Campus Universi-tario all’avanguardia a livello interna-zionale. Iniziative come la “Settimana Europea” testimoniano la precisa volon-tà di contribuire all’integrazione europea sotto i punti di vista economico, giuridico e scientifico, mentre eventi come il Pre-mio LUM per l’Arte Contemporanea e il Forum annuale dell’Autonomia Locale indicano un rapporto dinamico e conti-nuo con il territorio. Né mancano i mo-menti ludici, come le cinque edizioni de “La Notte prima degli Esami”, dedicata agli studenti in preparazione dei rispetti-vi esami estivi. La Lum Jean Monnet, inoltre, non lascia soli i suoi studenti dopo la laurea: corsi di specializzazione e di perfezionamento,

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dottorati di ricerca e Master universitari (di I e II livello) permettono di perfeziona-re la formazione universitaria, sia fornen-do abilità di carattere professionale, tali da permettere un naturale ingresso nel mondo del lavoro, sia costruendo i primi passi per una futura carriera accademica. Non dimentichiamo che il 78% dei laure-ati LUM Jean Monnet trova lavoro a un anno dalla laurea. Come si potrà leggere nelle pagine che seguono di questa Gui-da, l’Ateneo pone lo studente nelle mi-gliori condizioni per riempire uno spazio professionale ancora scoperto: quello di divenire uno dei futuri “manager del Me-diterraneo”. Poi toccherà a lui rimboccar-si le maniche!

Il sistema universitario italiano

È stato calcolato che due terzi almeno dell’offerta formativa degli atenei italiani sia stata rivista negli ultimi due anni. La Lum Jean Monnet non fa eccezione, in questo senso.A partire dall’anno accademico 2008-2009 la Lum si è adeguata alla riforma del si-stema universitario italiano introdotta dal DM 270/04 che sostituisce il D.M. 509/99. Le principali novità di questa riforma prevedono la ridenominazione dei titoli conferiti alla conclusione dei corsi di stu-dio introducendo la laurea al posto della

laurea triennale e la laurea magistrale al posto della laurea specialistica. Inoltre è prevista la separazione tra la laurea (180 CFU) e la laurea magistrale (120 CFU). Peraltro, per le classi di laurea che danno accesso alle professioni legali e per quel-le istituite in applicazione di specifiche norme e direttive dell’Unione Europea è prevista l’istituzione di un corso di laurea magistrale a ciclo unico (di 5 o 6 anni). Il D.M. 270/04 ha previsto la riduzione del numero degli esami portando gli esami per la laurea ad un massimo di 20, per quella magistrale ad un massimo di 12 e per quella magistrale a ciclo unico ad un massimo di 30. La nuova riforma ha apportato vari cor-rettivi alla precedente soprattutto fina-lizzati all’incremento del tasso annuo dei laureati, alla riduzione del fenomeno degli abbandoni e alla durata media di percorrenza degli studi, a favorire la mo-bilità di studenti e il riconoscimento dei crediti universitari. Allo stesso tempo si è cercato di favorire il processo di interna-zionalizzazione e migliorare l’efficacia, la qualità e la coerenza dei corsi di studio. Per le professioni legali di avvocato, no-taio e magistrato è stato istituito, già dall’anno accademico 2006-2007, un percorso unitario di cinque anni (laurea magistrale a ciclo unico), che da’ diritto

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a 300 crediti formativi. È prevista anche l’attivazione dall’a.a. 2010-2011 di corsi triennali per le classi di laurea non cor-relate alla formazione delle professioni legali “classiche”. La riforma prevede inoltre che anche i laureati triennali abbiano diritto al titolo di “Dottore”. Chi sceglierà di proseguire gli studi potrà diventare “Dottore magi-strale”, mentre chi vorrà intraprendere il dottorato conseguirà il titolo di “Dottore di ricerca”.

I crediti formativi

Il Credito Formativo Universitario (CFu) rappresenta la quantificazione dello stu-dio dello studente e consiste in un’unità di misura che permette di concretizzare il suo lavoro di apprendimento. Il valore quantitativo di ogni singolo Credito Formativo Universitario (CFU) è individuato in 10 ore di didattica (6 di lezioni e 4 di esercitazioni ed esami) e in 15 ore di studio individuale. I CFU attri-buiti a ciascun insegnamento determina-no anche il numero di pagine dei testi di riferimento da inserire nel programma di esame: a ogni credito corrisponderanno circa 65 pagine, fatta salva la documen-tazione (ad esempio giurisprudenziale). Lo studente matura i crediti formativi universitari solo al superamento dell’esa-

me di profitto, il numero dei crediti ma-turati per ciascun modulo/insegnamento è lo stesso indipendentemente dal voto riportato ed è pari al valore stabilito dall’ordinamento didattico: un voto più alto non comporta un maggior numero di crediti maturati.Il voto – nella scala tradizionale da 18/30 a 30/30 – rimane elemento fondamentale e distintivo del livello di apprendimento di ogni singolo studente.Un anno accademico richiede, a uno stu-dente impegnato a tempo pieno nello studio, una quantità media di lavoro fis-sata in 60 crediti, vale a dire 1.500 ore di lavoro.La laurea prevede l’acquisizione di 180 crediti, la laurea magistrale di 120 crediti, la laurea magistrale a ciclo unico in Giu-risprudenza di 300. A questi vanno even-tualmente aggiunti i crediti formativi che si possono acquisire con i master (60 cre-diti), corsi di specializzazione (60 crediti) o corsi di perfezionamento (15-30 crediti).

Laurea

La laurea si può conseguire dopo tre anni di studio e assicura una adeguata padro-nanza di metodi e contenuti scientifici generali, oltre all’acquisizione di cono-scenze professionali.La laurea si consegue con l’acquisizione

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di 180 crediti, ovvero 60 per ognuno dei tre anni di cui si compone.La tesi viene sostituita da una prova fi-nale: generalmente si tratta di elaborati o relazioni, le cui modalità di svolgimento sono definite dai singoli atenei.Gli studenti immatricolati prima della riforma possono completare gli studi se-condo il vecchio ordinamento. Possono anche decidere di passare al nuovo siste-ma sottoponendo alla Facoltà il proprio curriculum per una verifica delle affinità tra i corsi seguiti e quelli del nuovo ordi-namento.La laurea consente:• l’ingresso nel mondo del lavoro;• l’accesso ai concorsi nella Pubblica

Amministrazione (in base alla circola-re del 27 dicembre 2000) e l’iscrizione agli albi professionali nella sezione B;

• il proseguimento degli studi con un corso di laurea magistrale, un master di primo livello, un corso di specializza-zione o un corso di perfezionamento.

Laurea magistrale

La laurea magistrale prevede due anni di studio e fornisce una formazione di livel-lo avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.La laurea magistrale si consegue con l’ac-quisizione di 120 crediti e si conclude con

l’elaborazione e la discussione di una tesi.Per tutti gli studenti in possesso di una laurea, anche del vecchio ordinamento, l’accesso è condizionato al possesso dei requisiti curriculari, definiti nel regola-mento del corso di studi. Indipendente-mente dai requisiti curriculari è prevista una verifica della personale preparazio-ne, con modalità che vengono definite nel regolamento didattico del corso di studi. Non sono previsti debiti formativi aggiuntivi, ovvero obblighi formativi ag-giuntivi, al momento dell’accesso al cor-so di laurea magistrale. Con la laurea magistrale il laureato può:• inserirsi in specifici ambiti lavorativi

con un’elevata qualificazione;• accedere ai concorsi nella pubblica

amministrazione e iscriversi agli albi professionali nella sezione A;

• proseguire gli studi con un master di II livello, oppure con un corso di perfe-zionamento, con un corso di specializ-zazione o con il dottorato di ricerca.

Laurea magistrale a ciclo unico

La Laurea magistrale a ciclo unico è atti-va per la Facoltà di Giurisprudenza e pre-vede per le professioni legali di avvocato, notaio e magistrato un percorso unitario di cinque anni, che darà diritto a 300 cre-diti formativi e che si conclude con l’e-

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laborazione e la discussione di una tesi.Con la laurea magistrale il laureato può:• inserirsi in specifici ambiti lavorativi

con un’elevata qualificazione;• accedere ai concorsi nella pubblica

amministrazione e iscriversi agli albi professionali;

• accedere alla Scuola di specializzazio-ne per le professioni legali, al fine di sostenere gli esami di avvocato, magi-strato e notaio;

• proseguire gli studi con un master di II livello, oppure con un corso di perfe-zionamento, con un corso di specializ-zazione o con il dottorato di ricerca.

Dopo la laurea

Per chi vuole perfezionare i propri studi, ci sono diverse opportunità:

master universitario di I o II livello

Il master universitario di I livello o di II livello è un corso di studi che fornisce abilità di carattere professionale, aperto anche a professionisti che intendano mi-gliorare la propria qualificazione profes-sionale. Il master può essere organizzato in collaborazione con imprese o enti del settore di riferimento. Al contrario di altri “corsi di perfezionamento” attivati dalle Università, il master universitario rilascia

un titolo accademico.Vi si può accedere dopo la laurea (master di I livello) o dopo la laurea specialistica (master di II livello). In entrambi i casi, il master si consegue con l’acquisizione di almeno 60 crediti. Possono essere ricono-sciuti come crediti per il conseguimento del master anche attività didattiche affini, come quelle svolte durante corsi di perfe-zionamento organizzati dall’Università.I master sono a numero chiuso. La se-lezione avviene tramite colloqui o altre forme di accesso. I corsi, la cui frequenza è obbligatoria, prevedono lezioni in aula, studio individuale, attività di laboratorio, e si concludono con un periodo di tiro-cinio presso enti o imprese. Durante il corso sono previste verifiche periodiche delle competenze acquisite e una prova finale che non da’ luogo a votazioni.

Corso di specializzazione

È un corso post-Laurea o post-Laurea Magistrale che fornisce conoscenze e competenze per funzioni richieste nell’e-sercizio di particolari professioni, per le quali permette di ottenere l’abilitazione. Dura in media due anni, attribuendo al-meno 60 crediti per anno di studio. Le scuole di specializzazione post-laurea attualmente attivate sono destinate a confluire nelle lauree specialistiche e nei

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master di II livello, salvo quelle dell’area medica, quelle per la formazione degli in-segnanti della scuola secondaria, quelle per le professioni legali (istituite in ap-plicazione di specifiche norme di legge o direttive dell’Unione europea).

Corso di perfezionamento

Il corso di perfezionamento è un corso di approfondimento scientifico e di forma-zione permanente. Vi si accede dopo la laurea o la laurea magistrale.La frequenza è obbligatoria. A differenza di un master, non rilascia un titolo acca-demico, ma un attestato di partecipazio-ne che certifica le competenze acquisite. Da’ la possibilità di acquisire crediti che possono essere riconosciuti per l’accesso ai master.Non è prevista una durata standard: la durata varia a seconda dell’articolazione didattica e delle competenze che il corso intende fornire. Il corso è riservato ad un numero limitato di partecipanti, selezionati attraverso colloqui o altre forme di verifica.

Dottorato di Ricerca

Il dottorato di ricerca è il massimo titolo accademico riconosciuto in Italia. Dura tre o quattro anni e vi si accede dopo la laurea specialistica.

L’ammissione avviene tramite concorso per titoli ed esami. È riservato ad un nu-mero ristretto di partecipanti, alcuni po-sti sono finanziati dall’università tramite borse di studio.Questo percorso è destinato soprattutto a coloro che intendono intraprendere la carriera universitaria, anche se vi posso-no essere interventi concordati con enti e imprese al fine di formare personale do-tato di alto livello.Il titolo di dottore di ricerca si consegue dopo un percorso di studi e di ricerca fi-nalizzato all’approfondimento dell’inda-gine scientifica e della metodologia di ricerca in uno specifico settore, e si con-clude con l’elaborazione di una tesi finali.

La nostra università

L’offerta formativa della LUM è articolata su due Facoltà, con un Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico, un Corso di Lau-rea, un Corso di Laurea Magistrale, un Corso di Laurea Specialistica (per gli stu-denti che si sono iscritti alla classe 31 in Scienze Giuridiche prima dell’a.a. 2006-2007 e che hanno deciso di non confluire nella Laurea Magistrale a ciclo unico), una Scuola di Specializzazione, cinque Corsi di Perfezionamento, dieci Master di I livello, un Master di II livello e due Dottorati di ricerca.

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La LUM Jean Monnet

La Facoltà di economia ed i Corsi di laurea

Il Preside della Facoltà di Economia è il Professore Antonello Garzoni. Come Classe di Lauree è stata scelta la CLaSSe L-18 SCIenZe DeLL’eCono-mIa e DeLLa GeStIone aZIenDaLe, con il corso in economia ed organizza-zione aziendale che si suddivide in tre curricula professionalizzanti, aventi in comune il primo anno: • economia aziendale e management

(EAM);• Banche, mercati e Finanza (BMF);• management del turismo, dello

Sport e dell’arte (TSA).

È stata prevista la possibilità per gli stu-denti già iscritti con il vecchio ordinamen-to della laurea triennale, di poter effet-tuare il passaggio alla nuova laurea con il riconoscimento degli esami già sostenuti.

Inoltre per questo anno accademico la Facoltà ha deliberato che per accedere alla laurea lo studente dovrà effettuare un colloquio psicoattitudinale che in ogni caso non precluderà l’iscrizione.

Per quanto riguarda la Laurea magistrale è stata attivata la CLaSSe Lm-77 SCIenZe eConomICo aZIenDaLI, con il corso in economia e management, che si suddivi-

de in tre curricula professionalizzanti: • Consulenza aziendale e Libera Pro-

fessione (MCA); • Corporate Finance & Banking (CFB);• International marketing (MIM).

Per questo anno accademico la Facoltà ha deliberato che per accedere alla lau-rea magistrale lo studente dovrà effet-tuare un colloquio psicoattitudinale che in ogni caso non precluderà l’iscrizione.

Ciascun percorso professionalizzante verrà attivato se verranno raggiunti i quindici iscritti.

La Facoltà di Giurisprudenza ed i Corsi di laurea

Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza è il Professore Roberto Martino. La Classe di Lauree magistrale LmG/01 prevede la laurea quinquennale in Giuri-sprudenza che si suddivide in due curri-cula professionalizzanti:• International Business Lawyer (IBL);• Professioni legali (PL).

Per questo anno accademico la Facoltà ha deliberato che per accedere alla lau-rea magistrale lo studente all’atto dell’i-scrizione dovrà effettuare un colloquio preselettivo che in ogni caso non preclu-derà l’iscrizione.

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La facoltà di Giurisprudenza ha, inoltre, istituito un nuovo corso di laurea in Di-ritto dell’impresa nella CLaSSe L-14 – SCIenZe DeI SeRVIZI GIuRIDICI che si articola in due curricula professiona-lizzanti: • Giurista di impresa (GI); • Esperto in Pubblica amministrazione

(EPA).

progetto è stato presentato dal Prof. Emanuele Degennaro. Sono attivi, inoltre, i seguenti corsi Jean Monnet:• Corso per Manager dei trasporti

nell’Unione Europea – Prof. France-sco Morandi;

• Diritto penale dell’Economia Co-munitaria – Prof. Niccolò Pollari;

• Diritto Sindacale dell’Unione Euro-pea – Prof.ssa Fausta Guarriello;

• Economia e politica dell’Unione Eu-ropea nel Mediterraneo – Prof. Lu-cio Laureti;

• Il Mediterraneo nella storia dell’In-tegrazione Europea – Prof. Pier Vir-gilio Dastoli;

• Il Diritto penale dell’Unione Euro-pea – Prof. Giuseppe De Benedictis;

• Integrazione politica ed economica europea – Prof. Massimo Mariani;

• Management sportivo e del tempo libero – Prof. Francesco Manfredi;

• Diritto tributario comunitario per le imprese – Prof. Mario Damiani;

• Le pari opportunità nell’Unione Eu-ropea – Prof.ssa Letizia Marinelli;

• Sicurezza Sociale e Tutela dell’am-biente nell’Unione Europea – Prof. Pietro Magno.

action Jean monnet Commis-sione europea di Bruxelles

La Commissione Europea finanzia progetti volti a sviluppare lo studio del processo di integrazione europea da un punto di vista storico, econo-mico, scientifico, politico e giuridico. L’Action Jean Monnet, preposta dal-la Commissione Europea alla promo-zione di insegnamenti concernenti l’integrazione europea, assegna alle Università degli Stati membri dell’U-nione Europea alcuni moduli di inse-gnamento, corsi permanenti, cattedre e poli di ricerca.Dall’anno accademico 2007/2008 la LUM ha ottenuto un ulteriore modu-lo Jean Monnet in Company Law and real estate law in eu (unico proget-to finanziato su questa tematica). Il

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La LUM Jean Monnet

Dottorato Internazionale di Ricerca in “economics and management of natural Resources”

Coordinatore: Prof. Dominick Salvatore

Il Dottorato Internazionale di Ricerca in “Economics and Management of Natural Resources” è stato attivato in collaborazione con l’Università serba Megatrend di Belgrado e con l’Univer-sità rumena Alma Mater di Sibiu con l’intento di integrare e ampliare l’of-ferta formativa dell’Università Lum Jean Monnet promuovendo il dibat-tito e la ricerca sulle risorse naturali, nuovo polo attrattivo delle dinamiche di globalizzazione. Coordinatore del Dottorato è il Prof. Dominick Salva-tore, Ordinario di Economia Politica presso l’Università LUM Jean Monnet, economista di fama mondiale e autore di pubblicazioni dal forte ascendente sull’erudito pubblico del settore.Il dottorato apre le porte a una nuova concezione di istruzione post laurea di avanguardia, capace di unire in-tenti di integrità e originalità forma-tiva a caratteristiche di internaziona-

lità e di interazione interculturale. È questo un approccio sempre più ri-chiesto dagli studenti e dall’odierna società, maggiormente partecipe ai molteplici dibattiti relativi all’evolu-zione del settore energetico e delle risorse naturali.Scopo principale del corso è quello di formare i candidati negli ambiti del controllo della gestione e dell’attività finanziaria, fornendo, durante la for-mazione di base, le giuste conoscenze atte ad operare nel campo della ricer-ca inerente le risorse naturali, sempre più fulcro delle attenzioni dei produt-tori di energia e degli utenti finali. Il Dottorato, di volta in volta, sposta l’attenzione sull’Economia e il Mana-gement strategico delle risorse na-turali, sulla Statistica, sulle Politiche dell’UE, tenendo conto del carattere di internazionalità che fa da sfondo all’ambito della ricerca precipua. I Corsi di specializzazione hanno a og-getto materie più specifiche, inerenti l’area geologica (con uno studio parti-colare su idrocarburi, energia, minera-li e risorse agricole) e quella economi-ca del Banking e della finanza (energy trading e risk management).

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Il carattere di unicità del Dottorato è avvalorato dall’opportunità, data a tutti i dottorandi, di frequentare periodi di studio presso tutte le Uni-versità Partner. La conoscenza della lingua Inglese si inserisce, in questo contesto internazionale, come fatto-re essenziale ed imprescindibile per lo svolgimento del presente ciclo di studi.Il corso di Dottorato offre la possibili-tà a tutti i laureati, senza limitazioni di età o di cittadinanza, in possesso di titolo di laurea specialistica o ma-gistrale di secondo livello, o di titolo equivalente del vecchio ordinamento, in Economia, Giurisprudenza, Inge-gneria gestionale e Scienze geologi-che, di poter partecipare al concorso di ammissione.

Per ottenere maggiori informazioni re-lative al corso ci si può rivolgere alla Responsabile del Dottorato, Dott.ssa Giulia Gazzilli (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978223).

Dottorato di Ricerca in “teoria generale del processo: amministrativo, civile, penale e tributario”

Coordinatore:Prof. Roberto Martino

Il Dottorato di Ricerca in “Teoria ge-nerale del processo: amministrativo, civile, penale e tributario” costituisce il primo corso di dottorato in Italia che affronta la tematica processua-le in prospettiva multidisciplinare e trasversale. A fronte dei legami an-che di carattere storico-culturale che possono consentire di ricondurre ad una matrice sostanzialmente unita-ria i processi amministrativo, civile e tributario, infatti, manca ancora oggi un’iniziativa formativa e di ricerca ido-nea a legare in un’unica prospettiva anche un modello processuale tradi-zionalmente considerato autonomo e privo di relazioni con ogni altra tipo-logia processuale italiana: il processo penale. Una siffatta metodologia, pe-raltro, è al centro di alcune importanti iniziative di ricerca di Ateneo in corso di svolgimento; iniziative che vedono come protagonisti Professori e Ricer-

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La LUM Jean Monnet

catori della LUM, tutti componenti del Collegio dei Docenti del Dottorato. La formazione dei dottorandi verte-rà, in una prima fase, su tematiche di base come, ad esempio, i principi co-stituzionali del processo, il riparto del-la giurisdizione, l’istruzione probato-ria e la piena conoscenza del fatto da parte del giudice, i poteri decisori del giudice e le impugnazioni. Ciascuna di queste tematiche verrà affrontata sia nella prospettiva correlata alle peculiarità dei singoli processi (am-ministrativo, civile, penale e tributa-rio) sia nell’ottica della comparazione tra i singoli modelli processuali. Ciò allo scopo di far emergere quella con-cezione unitaria della “giurisdizione-giustizia” che rappresenta uno dei portati di maggior rilievo della nostra Carta costituzionale. Una siffatta im-postazione, peraltro, sarà arricchita tanto attraverso l’approfondimento delle ricadute che sul processo deter-minano il diritto internazionale (ba-sti pensare alla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) e soprattutto il diritto dell’Unione eu-ropea (anche nella logica del rinvio pregiudiziale e dello stesso processo

comunitario), quanto attraverso l’uti-lizzo del metodo comparatistico con riferimento ai principali modelli pro-cessuali stranieri.Parallelamente al percorso formativo di base, il dottorato si caratterizza per una impostazione multi-curriculare, finalizzata a consentire una forma-zione che sia al contempo generale ed analitica in relazione alla singola disciplina che il dottorando sceglierà come prioritaria nel proprio percorso di ricerca. Tale percorso di ricerca, pertanto, prenderà costantemente avvio da un background culturale originale in quanto frutto di quell’ap-proccio comparatistico-unitario che costituisce la cifra distintiva del Dot-torato di Ricerca in “Teoria generale del processo: amministrativo, civile, penale e tributario”.Coordinatore del Dottorato è il Prof. Roberto Martino, Preside della Facol-tà di Giurisprudenza dell’Università LUM Jean Monnet e Ordinario di Di-ritto Processuale Civile presso la stes-sa Università. Il Collegio dei Docenti è formato da Professori e Ricercatori della LUM Jean Monnet, con la parte-cipazione di studiosi di altri atenei.

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Il corso di Dottorato offre la possibilità a tutti i laureati, senza limitazioni di età o di cittadinanza, in possesso di titolo di laurea magistrale o specia-listica in Giurisprudenza, o di titolo equivalente del vecchio ordinamento, in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, di poter partecipare al con-corso di ammissione.

Per ottenere maggiori informazioni relative al corso ci si può rivolgere alla Dott.ssa Mariateresa Santaloia (e-mail: relazioni.esterne, Tel. 080-6978219) o alla Dott.ssa Valentina Chieppa (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978213).

La Rivista “Illuminist”

Sin dall’a.a. 2006-2007 la LUM vanta una rivista quadrimestrale dal titolo “ILLU-MINIST”, ora diretta dal prof. PAOLO DE NARDIS. La rivista annovera nel suo Co-mitato Scientifico i proff. Leone Barbieri, Michele Cifarelli, Dominick Salvatore, Vincenzo Donativi, Marcello Maria Fra-canzani, Pietro Magno, Roberto Martino, Nicola Picardi e Renato Scognamiglio.ILLUMINIST vuole essere, allo stesso tempo, palestra delle ricerche e spec-chio delle iniziative future. Non si tratta di un semplice organo di informazione dell’Ateneo, quanto di un momento di riflessione e dibattito culturale nel set-tore delle scienze sociali, allo scopo di promuovere e arricchire tanto gli studi nelle varie discipline, quanto la vita del-le istituzioni universitarie. Il tutto nella convinzione che la ricerca e il dibattito culturale siano i principali motori per lo sviluppo della regione Puglia, orientata storicamente e costantemente al bacino del Mediterraneo. Nello spirito della LUM la rivista vuole dimostrare alla comunità scientifica e al territorio di riferimento che l’Università può costituire un fattore di promozione tra i soggetti del mondo culturale, econo-mico e industriale, incentivando un dialo-

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La LUM Jean Monnet

go che produca programmi di sviluppo e progetti di crescita.In sintesi, dunque, “dall’Università al mercato” e “dal mercato all’Università”, in un sistema di cross-fertilization tra di-verse scienze e tra queste e il tessuto economico.

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La Lumper lo studente

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La Lumper lo studente

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Immatricolazione

Lo studente dovrà presentare domanda di immatricolazione in carta bollata, su modulo da scaricare dal sito www.lum.it (o da ritirare presso la Segreteria), con dichiarazione sostitutiva di certificazio-ne, con le proprie generalità e la dichia-razione sostitutiva dell’atto di notorietà (ai sensi della normativa vigente), con la dichiarazione dei titoli di studi superio-ri conseguiti. La domanda dovrà essere corredata dai seguenti documenti:• tre fotografie identiche formato tesse-

ra, di cui una verrà autenticata a cura della segreteria;

• una fotocopia firmata della carta di identità (fronte retro);

• una marca da bollo da euro 14,62;• la documentazione attestante il versa-

mento della prima rata del contributo unico effettuato a mezzo assegno non trasferibile intestato a Lum Jean Monnet o a mezzo bonifico banca-rio da effettuarsi sul c/c 21504 della Banca Popolare di Novara – Sede di Bari – Viale della Repubblica 73 (IBAN IT07-O-05608-04000-000000021504) intestato alla Lum Jean Monnet con la causale “prima rata contributo unico a.a. 2010-2011”;

• eventuali certificazioni convertibili in

Crediti Formativi Universitari (CFU);• una copia del versamento della Tassa

Regionale per il Diritto allo Studio, da effettuarsi direttamente attraverso bollettini della Regione Puglia.

La presentazione di tutta la documenta-zione amministrativa richiesta, completa del versamento della prima rata delle tasse, è condizione necessaria per l’ac-cettazione e la regolarità dell’ammissio-ne stessa.Ad immatricolazione avvenuta verranno emessi tre certificati in carta libera per uso assistenziale o previdenziale.Il versamento anche della sola prima rata si intende quale manifestazione di volon-tà di iscrizione. Lo studente dovrà, co-munque, formalizzare tale iscrizione con il versamento della seconda rata al fine di poter sostenere gli esami. Quanto ver-sato non verrà restituito in nessun caso.

Iscrizione ad anni successivi al primo

Lo studente già immatricolato che in-tende rinnovare l’iscrizione per l’anno accademico in corso deve presentare in Segreteria Studenti, nel periodo dal 1° agosto al 5 novembre, domanda di iscri-zione in carta legale, redatta su apposito modulo da scaricare dal sito www.lum.

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La LUM per lo studente

it (o da ritirare presso la Segreteria), cor-redata dalla seguente documentazione:• una marca da bollo da euro 14,62;• il versamento della prima rata del

contributo unico effettuato a mezzo bollettino MAV (che gli iscritti riceve-ranno direttamente a casa) emesso da Banca Popolare di Novara e pagabile presso qualunque istituto bancario od ufficio postale o a mezzo assegno non trasferibile intestato a Lum Jean Monnet o a mezzo bonifico banca-rio da effettuarsi sul c/c 21504 della Banca Popolare di Novara – Sede di Bari – Viale della Repubblica 73 (IBAN IT07-O-05608-04000-000000021504) intestato alla Lum Jean Monnet con la causale “prima rata contributo unico a.a. 2010-2011”;

• una copia del versamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio, da effettuarsi direttamente su bollettini della Regione Puglia.

L’iscrizione non verrà accolta qualora lo studente non sia in regola con i versa-menti. A iscrizione avvenuta verranno emessi tre certificati in carta libera per uso assistenziale o previdenziale.Il versamento anche della sola prima rata si intende quale manifestazione di volontà di iscrizione. Lo studente dovrà

comunque formalizzare tale iscrizione con il versamento della seconda rata al fine di poter sostenere gli esami. Quan-to versato non verrà restituito in nes-sun caso.

Iscrizione studenti fuori corso

Lo studente è considerato fuori corso quando, avendo frequentato le attività formative previste dal Corso di laurea prescelto, non abbia superato gli esami e le altre prove di verifica previsti e non ab-bia acquisito, entro la durata normale del Corso, il numero dei crediti necessario per il conseguimento del titolo di studio.Lo studente fuori corso deve presenta-re in Segreteria Studenti la domanda di ricognizione in carta legale redatta su apposito modulo da ritirarsi, unitamente al bollettino tasse presso la stessa segre-teria, corredata dai seguenti documenti:• moduli statistici e informativi allegati

alla domanda di iscrizione;• una marca da bollo da euro 14,62;• il versamento della prima rata del

contributo unico effettuato a mezzo assegno non trasferibile intestato a Lum Jean Monnet o a mezzo bolletti-no MAV (che gli iscritti riceveranno di-rettamente a casa) emesso da Banca Popolare di Novara e pagabile presso qualunque istituto bancario od ufficio

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postale o a mezzo bonifico bancario da effettuarsi sul c/c c/c 21504 della Banca Popolare di Novara – Sede di Bari – Viale della Repubblica 73 (IBAN IT07-O-05608-04000-000000021504) intestato alla Lum Jean Monnet con la causale “prima rata contributo unico a.a. 2010-2011”;

• una copia del versamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio, da effettuarsi direttamente su bollettini della Regione Puglia.

Lo studente fuori corso non ha obblighi di frequenza.

Iscrizione studenti ripetenti

Si considera “studente ripetente”:• lo studente che, avendo acquisito la

frequenza prevista per il consegui-mento del titolo di studio, intenda mo-dificare il proprio piano di studi;

• lo studente che entro la durata del Corso di laurea non abbia ottenuto il riconoscimento della frequenza per tutte le attività formative previste dall’Ordinamento didattico;

• lo studente fuori corso che non abbia superato alcun esame previsto dall’or-dinamento per otto anni accademici consecutivi e tuttavia abbia richiesto ed ottenuto l’autorizzazione del Con-

siglio di Facoltà competente alla riat-tivazione della propria carriera.

Il Consiglio di Facoltà può definire a qua-le anno di Corso debba essere considera-to iscritto lo studente ripetente.Lo studente ripetente è tenuto di nor-ma a frequentare nuovamente le attivi-tà formative previste per l’anno di Cor-so al quale viene considerato iscritto (in qualità di ripetente), allo scopo di poter superare gli esami o le prove di verifica che mancano al completamento della sua carriera formativa. L’eventuale esenzio-ne alla frequenza deve essere approvata dal Consiglio di Facoltà.

ammissione di studenti con titolo di studio conseguito all’estero e di studenti stranieri

Gli studenti stranieri o i cittadini italia-ni residenti all’estero, muniti di titolo di studio conseguito all’estero, sono am-messi ai Corsi di laurea nelle Università italiane sulla base delle norme emanate dai competenti ministeri.

norme per l’immatricolazione di laureati

Gli studenti già in possesso di un titolo di studio di livello universitario che in-

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La LUM per lo studente

tendono iscriversi ad un Corso di laurea devono presentare domanda alla Segre-teria Studenti corredata dal certificato di laurea, entrambi in carta legale, con l’in-dicazione del voto finale e delle votazioni riportate negli esami di profitto. Ricevuta comunicazione dal Consiglio di Facoltà, gli interessati provvederanno a regolariz-zare la loro posizione amministrativa pre-sentando alla Segreteria Studenti tutta la documentazione richiesta per l’immatri-colazione.

tasse e norme per l’iscrizione

Lo studente è considerato regolarmente iscritto solo nel momento in cui ha ef-fettuato il pagamento della prima rata, previa accettazione della domanda do-cumentata da parte della Segreteria Stu-denti. In base alle vigenti disposizioni di legge lo studente che ha effettuato l’iscrizione ad un anno di corso non ha di-ritto in nessun caso alla restituzione del-le tasse, soprattasse e contributi pagati.

Inizio e chiusura iscrizioni per matricole laurea triennale e laurea magistrale a ciclo unico.

Le immatricolazioni al primo anno inizia-no il 2 agosto 2010 e terminano il 30 otto-bre 2010, seguendo l’ordine cronologico

delle domande sino al completamento dei posti disponibili, salvo proroghe.

All’atto dell’iscrizione lo studente usu-fruirà di un colloquio preselettivo che, in ogni caso, non precluderà l’iscrizione.

esenzioni matricole laurea in economia e organizzazione aziendale e laurea magistrale in Giurisprudenza.

Sono previste le seguenti esenzioni par-ziali per meriti scolastici:• 30% sul contributo unico iscrizione

per gli studenti che hanno conseguito il voto di 100/100 alla maturità;

• 15% sul contributo unico iscrizione per gli studenti che hanno conseguito il voto tra 99 e 95/100 alla maturità;

• 10% sul contributo unico iscrizione per gli studenti che hanno conseguito il voto tra 94 e 90/100 alla maturità.

esenzioni per studenti iscritti ad anni successivi al primo

È prevista un’esenzione parziale per me-rito per gli studenti in corso: • 2° anno: esenzione del 15% sul contri-

buto unico iscrizione per gli studenti che hanno superato nella sessione au-tunnale 3/4 degli insegnamenti del 1°

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anno con una media superiore ai 27/30;• iscrizione agli anni successivi: esenzio-

ne del 15% sul contributo unico iscri-zione per gli studenti che hanno supe-rato nella sessione autunnale tutti gli insegnamenti dell’anno precedente più i 3/4 di quelli dell’anno in corso con una media superiore ai 27/30.

Per quanto riguarda il calcolo dei ¾ de-gli esami sostenuti nell’anno precedente (comprensivi degli insegnamenti a scel-ta, come da piani di studio) va fatto in via esemplificativa nel modo seguente:• su un totale di otto esami, si richiede il

superamento di sei esami;• su un totale di sette esami, si richiede

il superamento di cinque esami;• su un totale di sei esami, si richiede il

superamento di quattro esami.In ogni caso, per i percorsi con un nume-ro diverso di esami per anno di corso, il calcolo dei ¾ degli esami va fatto appros-simando il risultato per difetto.

Le esenzioni sono calcolate automatica-mente nella seconda rata

Iscrizione alla laurea magistrale

Si possono iscrivere alle lauree magistrali e specialistiche gli studenti che, al mo-mento dell’iscrizione, sono in possesso della laurea triennale o quadriennale. È

prevista l’iscrizione con riserva per quegli studenti che, all’atto dell’immatricolazio-ne al primo anno, devono ancora soste-nere l’esame di laurea entro la sessione di marzo 2011. Per l’iscrizione alla laurea specialistica, qualora la laurea triennale conseguita non dovesse essere quella per cui vengono riconosciuti i Crediti For-mativi Universitari (CFU), lo studente do-vrà colmare i debiti formativi che saranno stabiliti dai Consigli di Facoltà. La stessa regola vale per coloro che sono in posses-so della laurea quadriennale. Per quanto riguarda la laurea Magistra-le, all’atto dell’iscrizione lo studente usu-fruirà di un colloquio preselettivo che, in ogni caso, non precluderà l’iscrizione.

Le immatricolazioni al primo anno inizia-no il 2 agosto 2010 e terminano il 30 otto-bre 2010, seguendo l’ordine cronologico delle domande sino al completamento dei posti disponibili, salvo proroghe. Non sono previste esenzioni per l’iscrizione alla laurea specialistica.

esenzioni matricole laurea magi-strale in economia e management

Sono previste le seguenti esenzioni par-ziali per meriti scolastici:• 15% sul contributo unico iscrizione

per gli studenti che hanno consegui-

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La LUM per lo studente

to la laurea con la votazione di alme-no 105/110;

• 30% sul contributo unico iscrizione per gli studenti che hanno conseguito a lau-rea con la votazione di 110/110 e lode.

esenzioni per studenti iscritti ad anni successivi al primo

È prevista un esenzione parziale per me-rito per gli studenti in corso: • 2° anno: esenzione del 15% sul contri-

buto unico iscrizione per gli studenti che hanno superato nella sessione au-tunnale 3/4 degli insegnamenti del 1° anno con una media superiore ai 27/30.

Le esenzioni sono calcolate automatica-mente nella seconda rata

esenzioni totali per studenti meritevoli

Per questo anno accademico è prevista un’esenzione totale per gli studenti me-ritevoli:• n. 4 esenzioni totali dalle tasse per il

Corso di Laurea Magistrale in Giuri-sprudenza;

• n. 3 esenzioni totali dalle tasse per il Corso di Laurea in Economia e orga-nizzazione aziendale;

• n. 1 esenzione dalle tasse per il Corso di Laurea in Economia e Management

Per l’anno accademico 2010-2011 il contributo unico per le immatricolazioni e le iscrizioni agli anni successivi è di euro 3.750,00

La domanda di immatricolazione in bol-lo da Euro 14,62 diretta al Presidente, corredata dalla documentazione di rito (vedi elenco disponibile presso la Segre-teria della Facoltà o sul sito www.lum.it), dal versamento della prima rata di euro 2.000,00 e dal versamento della Tassa Regionale per il Diritto allo studio (bollettino disponibile in segreteria) do-vrà essere presentata personalmente o per mezzo di incaricato e non per corri-spondenza entro le ore 12.00 del giorno 30 ottobre 20010 presso la Segreteria di Facoltà - ss. 100 km.18 - Casamassima (BA). Dopo tale data sarà applicata una indennità amministrativa per ritardato pagamento del 5%.Le iscrizioni agli anni successivi al primo termineranno il 5 novembre 2010. La do-manda di iscrizione in bollo da Euro 14,62 diretta al Presidente, corredata dalla do-cumentazione di rito (vedi elenco dispo-nibile presso la Segreteria della Facoltà o sul sito www.lum.it), dal versamento della prima rata di euro 2.000,00 e dal versamento della Tassa Regionale per il Diritto allo studio (bollettino disponibile

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in segreteria) dovrà essere presentata personalmente o per mezzo di incarica-to e non per corrispondenza entro le ore 12.00 del giorno 5 novembre 2010 presso la Segreteria di Facoltà – ss. 100 km.18 – Casamassima (BA). Dopo tale data sarà applicata una indennità amministrativa per ritardato pagamento del 5%.Il saldo della seconda rata di euro 1.750,00 dovrà essere corrisposto entro e non oltre il 5 gennaio 2011. Dopo tale data sarà ap-plicata una indennità amministrativa per ritardato pagamento del 5%.

La Lum da quest’anno accademico ha sottoscritto una convenzione con un Isti-tuto bancario che darà agli studenti l’op-portunità di corrispondere le rate univer-sitarie in maniera dilazionata, attraverso un’apposita procedura di finanziamento. I criteri e le modalità saranno disponibili sul sito www.lum.it.

attivazione curricula professionalizzanti triennali, magistrali a ciclo unico, magistrali e specialistici

Ciascun curriculum professionalizzante verrà attivato solo se verranno raggiunti i quindici iscritti per la laurea e per quella magistrale a ciclo unico e i dieci iscritti per la laurea magistrale.

esoneri dalle tasse universitarie per studenti portatori di handicap

La LUM, in ottemperanza al DPCM 09/04/01, ha disposto l’esenzione totale delle tasse per gli studenti con handicap pari o superiore al 66%.

Iscrizione studenti fuori corso

Il contributo unico sarà di euro 3.750,00, senza alcuna esenzione, oltre il versa-mento della Tassa regionale per il Diritto allo studio da effettuarsi direttamente su bollettini della Regione Puglia.La domanda di iscrizione in bollo, da euro 14,62, diretta al Presidente, corredata dalla documentazione di rito (si veda elenco disponibile presso la Segreteria della Facoltà o sul sito www.lum.it) e dal versamento della prima rata di euro 2.000,00, dovrà essere presentata perso-nalmente o per mezzo di incaricato e non per corrispondenza entro il 5 novembre 2010. Il saldo della seconda rata di Euro 1.750,00 dovrà essere corrisposto entro e non oltre il 5 gennaio 2011.

Per ogni versamento effettuato oltre i termini prescritti sarà applicata una in-dennità amministrativa del 5 % per ritar-dato pagamento.

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La LUM per lo studente

trasferimento da altra università

Lo studente iscritto presso altra Uni-versità e che desidera iscriversi alla Lum, dovrà presentare dal 2 agosto al 5 novembre una ricevuta attestante la domanda di trasferimento richiesta all’Università di provenienza. É possibi-le presentare la documentazione anche dal 6 novembre ed entro e non oltre il 31 dicembre, ma in questo caso lo studente dovrà aver rinnovato presso l’Università di provenienza l’iscrizione al nuovo anno accademico. Il foglio di congedo, con la trascrizione dell’intera carriera scolastica dello studente, viene trasmesso d’ufficio alla Lum dall’Ateneo o Istituto dal qua-le lo studente si trasferisce. Lo studente dovrà provvedere a immatricolarsi dopo il ricevimento della lettera di comunica-zione dell’approvazione della Facoltà e dovrà presentare la domanda e la docu-mentazione prescritte per l’immatricola-zione.

Iscrizioni studenti trasferiti

Il contributo unico sarà di euro 3.750,00, senza esenzioni per il primo anno di corso, oltre il versamento della Tassa regionale per il Diritto allo studio da ef-fettuarsi direttamente su bollettini della Regione Puglia.

La domanda di iscrizione in bollo, da euro 14,62, diretta al Presidente, cor-redata dalla documentazione di rito (si veda elenco disponibile presso la Segre-teria della Facoltà o sul sito www.lum.it) e dal versamento della prima rata di euro 2.000,00, dovrà essere presentata personalmente o per mezzo di incaricato e non per corrispondenza, non appena lo studente riceverà l’avviso dell’arrivo del-la documentazione dall’Università di ori-gine. Il saldo della seconda rata di Euro 1.750,00 dovrà essere corrisposto entro e non oltre il 5 gennaio 2011. Qualora la documentazione dell’Università di origi-ne pervenisse dopo la scadenza di una delle rate, lo studente non è tenuto a pa-gare l’indennità amministrativa per il ri-tardato pagamento relativa alla/e rata/e scaduta/e.

Per ogni versamento effettuato oltre i termini prescritti sarà applicata una in-dennità amministrativa per ritardato pa-gamento del 5%.

trasferimento ad altra università

Lo studente può chiedere di trasferirsi ad altra Università o Istituto presentan-do domanda in carta legale su apposito modulo in distribuzione presso la Segre-teria Studenti, dal 1° agosto al 5 novem-

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bre. La domanda deve contenere l’indi-cazione dell’Università presso la quale lo studente intende trasferirsi e i moti-vi del richiesto foglio di congedo. Colui che presenta domanda di trasferimento dopo il 5 novembre e comunque non ol-tre il 31 dicembre è tenuto a iscriversi all’anno accademico successivo e al ver-samento della prima rata. Alla domanda deve essere allegato il libretto d’iscrizio-ne. A partire dalla data di presentazione della domanda di trasferimento non è più consentito sostenere alcun esame. Gli studenti che presentano domanda di trasferimento sono tenuti ad effettuare tutti i pagamenti prescritti.Coloro che si sono trasferiti ad altra Uni-versità non possono far ritorno all’Uni-versità di provenienza se non per gravi e giustificati motivi e non prima che sia trascorso un anno solare dalla data del rilascio del foglio di congedo. Gli stu-denti che ottengono l’autorizzazione a ritornare saranno ammessi all’anno in corso a cui danno diritto gli esami su-perati indipendentemente dall’iscrizio-ne ottenuta precedentemente. Saranno inoltre tenuti a superare quelle ulterio-ri prove integrative che la Facoltà rite-nesse necessarie per adeguare la loro preparazione a quella degli studenti della Lum.

Rinuncia agli studi

Lo studente che intende rinunciare all’i-scrizione e abbandonare gli studi deve presentare in Segreteria Studenti appo-sita domanda, in carta legale, nella quale dovrà essere specificato il motivo della rinuncia. Tale domanda deve essere re-datta su modulo prestampato da ritirarsi presso la Segreteria Studenti, allegando il libretto d’iscrizione.Lo studente che rinuncia agli studi può chiedere la restituzione del titolo di studi medi eventualmente presentato all’atto dell’immatricolazione, ma non ha alcun diritto alla restituzione di tasse, soprat-tasse e contributi versati.Il titolo originale di studi medi sarà resti-tuito solo allo studente che ne è titolare o a persona munita di regolare delega au-tenticata da notaio o da ufficio comunale.

Libretto d’iscrizione - tessera di riconoscimento

Agli studenti immatricolati viene rilasciato un libretto di iscrizione - tessera di ricono-scimento, valido per l’intero Corso di stu-di. Tale documento deve essere aggiorna-to ogni anno dalla Segreteria. Al termine degli studi o in caso di trasferimento, de-cadenza o rinuncia agli studi il documento deve essere restituito alla Segreteria.

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La LUM per lo studente

In caso di furto, smarrimento o distruzio-ne del libretto, lo studente deve speci-ficare le circostanze in cui è avvenuto il fatto e chiedere il rilascio del duplicato presentando alla Segreteria:• domanda redatta in carta legale con-

tenente le generalità del richiedente e il numero di matricola;

• copia della denuncia di furto o smarri-mento rilasciata da autorità della Pub-blica sicurezza o Carabinieri;

• due fotografie formato tessera debita-mente firmate sul retro;

• quietanza del pagamento per indenni-tà – duplicato del libretto di iscrizione di euro 10,00.

Lo studente è responsabile personalmen-te di eventuali alterazioni apportate al li-bretto. Qualunque alterazione, abrasione o cancellatura, a meno che non sia appro-vata con firma del Presidente della Com-missione esaminatrice o dalla Segreteria studenti, fa perdere validità al libretto, rende lo studente passibile di provvedi-mento disciplinare e, nei casi più gravi, di denuncia all’autorità giudiziaria.

Rilascio di certificati

Per ottenere il rilascio di certificati lo stu-dente deve ritirare in Segreteria il mo-dulo di richiesta e compilarlo in ogni sua

parte in modo chiaro e leggibile. I certi-ficati si potranno ritirare dopo tre giorni lavorativi dalla data della richiesta.La certificazione e i documenti relativi alla carriera scolastica saranno rilasciati qualora gli studenti siano in regola con il pagamento delle tasse.I certificati devono essere ritirati perso-nalmente dall’interessato. La segreteria può rilasciare i documenti ad altre per-sone purché munite di delega in carta libera rilasciata dall’intestatario della certificazione. Ogni richiesta deve esse-re accompagnata dal libretto personale dello studente.

Diploma di maturità

Il diploma originale di studi medi supe-riori deve essere consegnato in Segre-teria e rimarrà depositato agli atti della Segreteria Studenti per tutta la durata degli studi universitari; potrà essere re-stituito all’interessato solo dopo il con-seguimento della laurea o per rinuncia agli studi.I diplomi originali giacenti in Segreteria Studenti devono essere ritirati personal-mente dagli interessati. Per gravi motivi la Segreteria può consegnare il diploma ad altra persona purché munita di rego-lare delega autenticata da notaio o da ufficio comunale.

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Lo Sportello informativo e di accoglienza

La Lum ha attivato uno sportello opera-tivo, gestito interamente dagli studenti e dai Tutor di Facoltà, preposto all’infor-mazione e all’accoglienza, per consentire alle matricole la scelta del percorso for-mativo più idoneo alle singole vocazioni e per consentire un rapido inserimento nella vita universitaria. Durante il corso degli studi universitari lo sportello svol-ge, attraverso procedure di ri-orienta-mento e di tutoring, una costante azione di sostegno per gli studenti.

La frequenza delle lezioni

Gli studenti sono tenuti a frequentare almeno il 75% delle ore relative ad ogni insegnamento del loro corso di laurea; qualora non raggiungano tale percentua-le, sono tenuti a seguire degli incontri di recupero a discrezione del docente titola-re del corso. Gli studenti lavoratori sono esentati dall’obbligo della frequenza.

Ricevimento studenti

La Lum attribuisce particolare impor-tanza al ricevimento degli studenti che, mediante un dialogo diretto con i docenti titolari del corso di insegnamento, hanno

l’opportunità di approfondire e di affina-re la propria preparazione. Pertanto tutti i docenti ricevono settimanalmente gli studenti, secondo l’orario affisso all’ini-zio dell’anno accademico nelle bacheche dell’università.

tutor didattico

Ogni responsabile del corso di insegna-mento nomina un Tutor didattico, scelto tra i ricercatori o i cultori della materia, che ha il compito di supportare gli stu-denti nell’attività di studio e di ricerca.

Servizio di “counselling psicologico” e di orientamento attitudinale

Per sostenere l’attività di orientamento, e anche al fine di evitare rallentamenti del percorso universitario o il suo abban-dono, la Lum ha predisposto un servizio gratuito di “Counselling psicologico”, che viene tenuto da psicologi iscritti all’Albo e tenuti al segreto professionale.

Programma erasmus

Il programma Erasmus consente la mo-bilità degli studenti durante il percorso universitario nell’ambito dell’Unione Europea sulla base dei finanziamenti che vengono annualmente stabiliti dalla

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La LUM per lo studente

Commissione Europea. Gli studenti tito-lari di status erasmus possono trascor-rere un periodo che va da un minimo di tre ad un massimo di dodici mesi presso un’Università europea aderente avvalen-dosi, così, di un’eccellente opportunità per vivere appieno nell’attuale dimensio-ne europea grazie ad un effettivo scam-bio culturale con studenti e docenti ap-partenenti ad altre realtà accademiche.L’Università LUM Jean Monnet ha, sin dalla sua costituzione, inteso conferire alla propria offerta formativa un respiro internazionale e ha realizzato i suoi pro-getti grazie alla creazione di accordi con università estere e all’accoglienza di stu-denti stranieri ed europei, provenienti in particolare dall’area mediterranea. Dal 2004, in seguito all’ottenimento dell’E-rasmus University Charter, documento essenziale per l’accreditamento dell’ate-neo nel circuito europeo del Programma Erasmus, sono stati stipulati, secondo le formalità richieste dal progetto e con la finalità di avviare regolari scambi di stu-denti e di personale docente e non do-cente, accordi bilaterali con altre univer-sità europee quali l’Université Lumière Lyon 2 (Francia), l’Université Dauphine de Paris (Francia), l’Institut Universitai-re de Technologie (IUT) de Saint Etien-ne (Francia), la University of Miskolc

(Ungheria), l’Academic of Economic Stu-dies of Bucarest (Romania), la University “Petru Maio” di Targu Mures (Romania), la Skarbek Graduate School of Business Economics - Higher School of Internatio-nal Commerce and Finance in Warsaw (Polonia), la Wyzsza Szkola Bankova di Wroclaw (Polonia), la University of Malta, la University of Wurzburg (Germania), la National and Kapodistrian University of Athens (Grecia), l’Universidad Rey Juan Carlos di Madrid (Spagna), l’Universitat de Lleida (Catalonia, Spagna), la Univer-sidad de Oviedo (Spagna).Possono partecipare alla selezione gli studenti, iscritti almeno al secondo anno di una delle Facoltà della LUM Jean Mon-net, che: • abbiano inserito nel piano di studi, o

che si impegnino ad inserire in quello dell’A.A. 2010/2011, gli insegnamenti che si intendono seguire presso l’uni-versità straniera, entro i termini previsti;

• abbiano provveduto, entro i termini stabiliti, al rinnovo dell’iscrizione per l’a.a. 2010/2011 oppure, solo nel caso in cui l’attività di studio da svolgere all’e-stero consista unicamente nella prepa-razione della tesi di laurea, presentare prima della partenza la domanda di Laurea da sostenere entro la sessione straordinaria dell’a.a. 2010/2011;

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• abbiano accettato la norma che non consente allo studente Erasmus di conseguire il titolo di studio finale pri-ma della conclusione del periodo di studio all’estero;

• non abbiano beneficiato, negli anni precedenti, dello status di studente Erasmus;

• siano cittadini di uno degli Stati mem-bri dell’Unione Europea.

Con riferimento all’a.a. 2010/2011 sono stati nominati Coordinatori Dipartimen-tali del Programma Erasmus il Prof. An-tonello Garzoni (Preside della Facoltà di Economia) ed il Prof. Roberto Martino (Preside della Facoltà di Giurisprudenza).

Per ottenere maggiori informazioni rela-tive al programma ci si può rivolgere alla Coordinatrice Istituzionale, Dott.ssa Giu-lia Gazzilli (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978223).

attestato Internazionale di Informatica

La Lum, in quanto “Test Center” ricono-sciuto dall’Associazione Italiana Calcolo Automatico, sostenuta dall’Unione Eu-ropea e d’intesa con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), consente di conseguire la patente ECDL (European Computer Driving Licence),

ovvero la “Patente Europea per l’uso del computer”. Quest’ultima, tra l’altro, è tra i titoli di merito considerati nei concorsi pubblici. Si tratta di una certificazione internazionale che attesta la conoscenza dei più avanzati software applicativi uti-lizzati nel mondo del lavoro.

Rilascio del diploma di laurea e di eventuali duplicati

Per ottenere il rilascio del diploma origi-nale di laurea occorre attenersi alle indi-cazioni contenute nel paragrafo “Doman-da di Laurea”. In caso di smarrimento del diploma origi-nale di laurea, l’interessato può chiedere al Presidente, con apposita domanda re-datta su carta legale e corredata dai do-cumenti comprovanti lo smarrimento, il duplicato del diploma, previo versamen-to dell’indennità per il rilascio del mede-simo. I diplomi originali di laurea giacenti in Segreteria di Rettorato devono essere ritirati personalmente dagli interessati. Per gravi motivi la Segreteria può conse-gnare il diploma ad altra persona purché munita di regolare delega autenticata da notaio o da ufficio comunale.

L’ufficio Stage

L’ufficio stage è una struttura stabile all’interno dell’Università che consente,

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La LUM per lo studente

sia agli studenti che ai laureati, di arric-chire ed approfondire la formazione ri-cevuta, promuovendo e realizzando sta-ges presso aziende, Enti pubblici, ordini professionali,associazioni di categoria e favorendo il placement di laureandi e neolaureati.I servizi offerti sono molteplici:1. servizi counselling psicologico e di-

dattico;2. gestione completa delle procedure di

attivazione degli stages;3. controllo e monitoraggio delle proce-

dure di svolgimento dello stage;4. invio di elenchi aggiornati dei dati dei

propri laureati alle imprese convenzio-nate;

5. segnalazione delle figure professio-nali richieste dalle aziende ai propri laureati.

Le principali attività realizzate sono di seguito elencate:1. convenzione con CONFAPI Puglia;2. partecipazione al progetto FiXO;3. partnership con enti pubblici; 4. programmi di stage in partnership

con la CRUI: oltre all’attività svolta in modo diretto, l’ufficio stage, in riferimento alla convenzione qua-dro tra la fondazione CRUI per le università Italiane e le singole uni-

versità, per la realizzazione dei pro-grammi di stage, ha aderito a tutti i programmi ritenuti utili per qualifi-care ulteriormente l’offerta;

5. programma ambasciate: consiste in uno stage presso le Direzioni Ge-nerali (in Italia) o le sedi estere del Ministero degli Affari Esteri (amba-sciate, consolati, istituti di rappre-sentanza culturale presso organismi internazionali);

6. programma Scuola Superiore dell’E-conomia e delle Finanze: tale pro-gramma è orientato ad offrire la pos-sibilità di effettuare un periodo di formazione presso il Ministero, con particolare riguardo all’attività svol-ta dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di bilancio e di finanza pubblica;

7. programma Agenzia Spaziale Italia-na: tale programma ha l’obiettivo di acquisire una conoscenza diretta e concreta dell’attività svolta nel set-tore aerospaziale, al fine di comple-tare e/o favorire il percorso formati-vo universitario dello studente;

8. programma Farmaindustria: il pro-gramma rappresenta un’importante iniziativa che avvicina il mondo ac-cademico e il mondo del lavoro, of-frendo ai laureandi la possibilità di

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effettuare un periodo di formazione in un settore di grande rilievo;

9. programma Ministero delle Attivi-tà Produttive - Università Italiane: i laureandi potranno approfondire la loro personale formazione, ed al tempo stesso sperimentare la realtà lavorativa, comprendendo logiche e sistemi di relazioni proprie del mon-do produttivo.

Le convenzioni già stipulate ed attive sono consultabili sul sito dell’Università LUM.

Inoltre, sono previsti stages presso Studi Legali nazionali e internazionali per gli studenti iscritti al Corso di laurea Magi-strale in Giurisprudenza – curriculum in International Business Lawyer.

La Biblioteca [email protected]

Orario della Biblioteca (Il Baricentro ples-so OE, primo piano) dal lunedì al vener-dì dalle 9,15 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,45.

La Biblioteca Interfacoltà, specializzata nelle scienze sociali, in particolare in diritto ed economia, possiede un patri-monio librario, in costante e progressivo incremento, composto da monografie,

periodici in formato cartaceo, periodici in formato elettronico, periodici online e banche dati, tra cui si segnalano: De Jure, Juris Data, Il foro italiano, Aida e Bankscope. È inoltre disponibile un Fon-do librario di ambito giurisprudenziale dal grande pregio storico-culturale. Dal 2006 l’Università, entrando a far parte del Polo SBN “Terra di Bari”, offre la possibilità ai propri utenti di consultare in linea i propri cataloghi e quelli delle maggiori biblioteche italiane, attraver-so l’OPAC nazionale curato dell’Isti-tuto Centrale del Catalogo Unico. Tale progetto, basato sulla cooperazione tra le biblioteche, rende SBN un servizio nazionale di ricerca, localizzazione e accesso ai documenti ovunque essi si trovino, dando anche la possibilità di ac-cedere al prestito interbibliotecario. La Biblioteca dispone di tre sale studio per la consultazione dei testi e dei periodici e di una sala informatica, allestita per la consultazione delle banche dati on line e dei periodici in formato elettronico. In Biblioteca sono attivi i servizi di prestito interbibliotecario, di document delivery e di reference, fornendo assistenza spe-cializzata per la ricerca di materiale bi-bliografico e per la consultazione delle banche dati italiane e straniere.

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La LUM per lo studente

I Laboratori di Informatica

La Lum è dotata di diverse aule infor-matiche, con i più aggiornati software di office automation. È inoltre predispo-sta una rete multimediale didattica per la condivisione delle risorse hardware e software. L’ateneo è stato accreditato dall’Associazione Italiana Calcolo Auto-matico come Test Center per l’effettua-zione di esami finalizzati all’acquisizio-ne della Patente Europea del Computer (ECDL).

La mensa universitaria

Gli studenti della Lum possono usufrui-re, a prezzi convenzionati, di una Mensa all’interno del campus.

La Residenza universitaria

La Lum offre la possibilità ai propri iscritti di usufruire, a prezzi convenzio-nati, di confortevoli sistemazioni abi-tative presso alloggi siti nel complesso residenziale Barialto, situato nei pressi dell’Università.

Il tempo libero

A poca distanza dalla sede dell’Universi-tà sorge il Barialto Golf Club, dotato di campo da golf, oltre che di campi da ten-nis, tutti accessibili agli studenti Lum.

orario della Segreteria Studenti

Gli uffici della Segreteria Studenti sono aperti al pubblico tutto l’anno – compre-so il mese di agosto – dal lunedì al vener-dì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Il sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

Facoltà di economia

Le sessioni e il calendario degli appelli d’esame

Le sessioni degli appelli d’esame, pubbli-cati sul sito dell’Università, si suddivido-no nel modo seguente:

a. sessione autunnale: tre appelli, di cui due da tenersi nel periodo 1 set-tembre - 3 ottobre, distanziati da almeno 14 giorni, uno nel periodo 23 novembre - 5 dicembre;

b. sessione invernale: due appelli, di-stanziati di almeno 14 giorni, dal 18 gennaio al 27 febbraio;

c. sessione primaverile: un appello da tenersi nel periodo 23 maggio – 5 giugno;

d. sessione estiva: due appelli, di-stanziati di almeno 14 giorni, dal 7 giugno al 17 luglio.

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La tesi e il voto di laurea(dal regolamento della Facoltà di economia del 1° ottobre 2009)

TITOLO QUARTO PROVA FINALE DEL CORSO DI LAUREA

art. 16. obiettivo della prova finale

1. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella preparazione, sotto la supervisione di un docente “relatore”, di una relazione scritta, che può trarre spunto da un’espe-rienza di lavoro (stage) o di studio e rappresenta un momento di compren-sione profonda ed applicazione alla re-altà di una serie di strumenti e tecni-che che si è avuto modo di apprendere nell’ambito dei corsi frequentati.

2. Le prove finali si distinguono in:a. prova finale compilativa, avente

per oggetto una rassegna della let-teratura dell’argomento trattato;

b. prova finale di ricerca, avente per oggetto una rassegna della lettera-tura e un lavoro empirico a suppor-to del lavoro di ricerca;

c. prova finale con soggiorno all’este-ro, avente per oggetto un tema di

ricerca portato avanti in periodo svolto presso università straniere.

3. La struttura della prova finale viene concordata con il docente relatore. Essa può variare a seconda della di-sciplina oggetto della prova finale.

art. 17 - Individuazione del relatore

1. Relatore di una prova finale triennale può essere qualsiasi docente Titola-re di insegnamento presso la Facoltà nella quale lo studente si laurea, pur-ché la disciplina oggetto della prova finale sia inserita nel piano di studi.

2. Ogni docente non può avere in carico più di 10 tesisti (laureandi triennali) per sessione di laurea.

art. 18 - adempimenti relativi all’avvio del lavoro di prova finale

1. L’avvio della procedura di assegnazione è possibile non prima dell’iscrizione al terzo anno e non senza aver conseguito tutti i crediti del primo anno ed il ses-santa per cento dei crediti del secondo.

2. Lo studente, ottenuta la disponibilità del docente relatore, deve rivolgersi in Segreteria Studenti ed ottenere sul Modulo 1 la certificazione: a. dei requisiti di cui al punto 1;b. del rispetto di quanto previsto al

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La LUM per lo studente

precedente punto 17.2.3. Dopo aver ottenuto la certificazione

dalla segreteria, lo studente deve ri-volgersi al docente relatore, per l’ac-cettazione formale sul Modulo 1.

4. Il Modulo 1 accettato dal docente deve essere presentato in Segreteria Studenti entro i seguenti termini: a. 15 febbraio per la sessione estiva

(luglio);b. 15 maggio per la sessione autunna-

le (ottobre);c. 15 luglio per la sessione invernale

(dicembre); d. 15 ottobre per la sessione primave-

rile (marzo).5. La Segreteria Studenti rilascia ricevu-

ta della presentazione della domanda; la ricevuta consegnata alla studente comprova l’avvio del progetto di tesi e deve essere mostrata in Biblioteca per l’accesso al prestito di libri.

art. 19 - adempimenti relativi alla conclusione del lavoro di tesi

1. L’ammissione alla discussione della prova finale richiede: a. il superamento degli esami previsti

dal piano di studi; b. l’acquisizione del numero dei crediti

previsti dall’ordinamento didattico;c. la dichiarazione di ammissione alla

prova finale da parte del Relatore; d. l’essere in regola con gli aspetti

amministrativi e procedurali di cui ai precedenti punti.

2. Per accedere alla discussione della prova finale, lo studente deve pre-sentare “domanda di ammissione all’esame di Laurea” (Modulo 2). La domanda va consegnata in Segreteria Studenti, completa di versamento, en-tro i seguenti termini: a. 31 maggio per la sessione estiva

(luglio); b. 31 luglio per la sessione autunnale

(ottobre); c. 30 ottobre per la sessione inverna-

le (dicembre); d. 31 gennaio per la sessione prima-

verile (marzo).3. La Segreteria Studenti rilascia allo

studente la ricevuta della presenta-zione della domanda.

4. Almeno 20 giorni prima della seduta di laurea lo studente deve consegna-re in Segreteria il Modulo 3 (consegna dell’elaborato finale), firmato dal rela-tore per l’approvazione dell’ammissio-ne del candidato alla prova finale ed in cui il relatore specifica il tipo di elabo-rato finale consegnato (tesi compilati-va, di ricerca, con soggiorno all’estero). Se nulla è specificato la Segreteria ca-

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taloga la tesi come “non specificata”. Al Modulo 3 devono essere allegati: a. l’elaborato oggetto della prova fi-

nale, in copia singola cartacea per il relatore;

b. un CD ROM contenente il file in for-mato pdf dell’elaborato oggetto della prova finale per gli atti della facoltà;

c. il libretto universitario;5. La Segreteria Studenti non può accet-

tare elaborati finali non in regola con quanto previsto ai punto 4. La manca-ta consegna del libretto e dell’elabora-to finale nei termini previsti comporta la non ammissione d’ufficio alla ses-sione di laurea.

6. Lo studente che, pur avendo presen-tato domanda di ammissione all’esa-me di laurea (modulo 2), non risulti in regola con quanto previsto al punto 4, dovrà presentare una nuova domanda di ammissione (modulo 2) per la sessio-ne di laurea successiva, allegando uni-camente la quietanza del versamento dell’importo previsto ed indicato dalla segreteria per le spese amministrative.

art. 20 - Svolgimento della prova finale

1. La discussione della prova finale av-viene con una Commissione di Laurea composta da almeno 5 membri, nomi-

nati tra i professori di ruolo, i ricercatori incardinati presso l’Università LUM e i professori titolari di insegnamento pres-so l’Università LUM. La Commissione è presieduta da un professore di prima fascia di ruolo presso l’Università LUM o, nel caso questi ultimi siano assenti giustificati, da un professore di seconda fascia di ruolo presso l’Università LUM.

2. La Segreteria Studenti espone con al-meno tre giorni di anticipo rispetto alla data di Laurea l’elenco definitivo dei candidati ammessi allo svolgimen-to della prova finale, gli orari previsti e i componenti della commissione. Gli orari previsti e i componenti della com-missione possono subire variazioni. Il candidato è tenuto a presentarsi nel giorno, luogo, ed ora indicati nell’avviso di laurea presso la segreteria studenti.

3. L’elenco dei candidati ammessi non è vincolante e può essere soggetto a va-riazioni da parte della Commissione.

4. Il candidato che risulti assente può sostenere la discussione della propria prova finale nella sessione di laurea successiva.

art. 21 - Criteri per l’assegnazione del punteggio finale

1. La valutazione conclusiva della prova finale è espressa in centodecimi. Lo

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La LUM per lo studente

studente supera la prova finale quan-do consegue una votazione comples-siva non inferiore a sessantasei punti, con giudizio positivo assegnato alla prova finale.

2. Il voto finale di laurea tiene conto delle valutazioni conseguite nelle attività formative precedenti, come media ponderata delle votazioni espresse in trentesimi e rapportate in cento decimi; il voto di partenza del candidato è calcolato arrotondan-do i decimali, a partire da 0,20, all’u-nità superiore.

3. Al voto di partenza calcolato come so-pra illustrato è possibile aggiungere fino ad un massimo di sette punti così ripartiti:a. fino ad un massimo di quattro pun-

ti per la valutazione da parte della Commissione di Laurea dell’elabo-rato finale, avuto riguardo alla com-plessità delle tematiche trattate, alla originalità dell’analisi svolta, alla conoscenza scientifica dell’ar-gomento oggetto dell’elaborato. È fatta salva la possibilità di ottenere un punto aggiuntivo quando lo stu-dente raggiunge il punteggio di 99 o 104 o 109;

b. un punto per la valutazione del tempo di laurea (laurea in corso);

c. un punto se il candidato ha conse-guito almeno 2 lodi;

d. un punto se il candidato ha svolto un percorso di studio internaziona-le certificato dall’università (Era-smus o autonomo programma di scambio).

4. La Commissione di Laurea può espri-mere la propria valutazione unica-mente con riferimento ai punti incre-mentali di cui al punto 3.a. I punti incrementali di cui ai punti 3.b, 3.c e 3.d sono attribuiti direttamente dagli uffici amministrativi sulla base del rispetto dei relativi requisiti da parte degli studenti. Gli studenti che bene-ficiano di convenzioni per l’attribuzio-ne di crediti formativi non possono ottenere i punti incrementali di cui ai punti 3.b, 3.c. e 3.d.

5. Qualora il voto finale sia centodieci, la commissione all’unanimità può conce-dere la lode, riconosciuto il carattere particolarmente innovativo dell’elabo-rato finale.

art. 22 – Lay out della prova finale

1. Il frontespizio della prova finale deve contenere le seguenti informazioni:• il corso di laurea;• la disciplina oggetto della prova fi-

nale;

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• il titolo della prova finale;• il nome del relatore;• il nome del laureando e il numero di

matricola;• l’anno accademico relativo alla ses-

sione di laurea.2. La prova finale deve essere corredata

da un indice strutturato per capitoli, paragrafi e sottoparagrafi numerati. In generale, è opportuna una introdu-zione che chiarisca l’obiettivo oggetto della prova finale e una conclusione che riassuma i principali messaggi e le più importanti riflessioni che pos-sono essere dedotte a valle del lavoro finale. La struttura della prova finale deve essere comunque concordata con il docente relatore e può variare a seconda della disciplina oggetto della prova finale.

3. L’elaborato oggetto della prova finale deve attenersi alle seguenti indicazio-ni di tipo grafico: cartelle da 25 righe per 50 battute. Per chi utilizza Word, questo significa applicare le seguenti opzioni di formattazione: • margini: 3 cm lato destro e lato sini-

stro; 4 cm superiore e inferiore;• carattere: times new roman 13 o

similare;• interlinea: 1,5.

TITOLO QUINTO PROVA FINALE (TESI) DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

art. 23 - obiettivo della tesi

1. La tesi della Laurea magistrale qualifica in modo significativo il percorso forma-tivo ed è il risultato di un’attività di ri-cerca svolta sotto la supervisione di un docente “relatore” su un tema ricondu-cibile alle discipline che caratterizzano il curriculum dello studente. Può trarre spunto da un’esperienza di lavoro (sta-ge) o di studio in Italia e all’estero, ma non può e non deve essere un report dell’esperienza di stage. Essa rappre-senta un momento di comprensione profonda ed applicazione alla realtà di una serie di strumenti e tecniche che si è avuto modo di apprendere nell’am-bito dei corsi frequentati. Nella tesi lo studente deve dimostrare padronanza delle basi metodologiche degli ambiti disciplinari rilevanti e deve approfondi-re un argomento specifico sviluppando, in modo originale, aspetti teorici e di natura empirica.

2. Le tesi si distinguono in:a. tesi compilativa, avente per ogget-

to una rassegna della letteratura dell’argomento trattato;

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La LUM per lo studente

b. tesi di ricerca, avente per oggetto una rassegna della letteratura e un lavoro empirico a supporto del la-voro di ricerca;

c. tesi con soggiorno all’estero, aven-te per oggetto un tema di ricerca portato avanti in periodo svolto presso università straniere.

3. Il lavoro di preparazione della tesi cor-risponde indicativamente ad un impe-gno di 4 mesi a tempo pieno (20 CFU).

art. 24 – Disposizioni specifiche relative alla tesi del corso di laurea magistrale

1. La tesi del corso di laurea magistrale è regolata dalle disposizioni relative alla prova finale del corso di laurea triennale ed illustrate al titolo che pre-cede; peraltro, a. con riferimento alla disposizione di

cui all’art. 18.1, nel caso della tesi di laurea magistrale lo studente può pianificare con un docente relatore e le strutture amministrative dell’u-niversità lo svolgimento della tesi non prima dell’iscrizione al secondo anno e non senza aver conseguito tutti i crediti del primo anno;

b. con riferimento alla disposizione di cui all’art. 17.2, nel caso della tesi

di laurea magistrale ogni docente non può avere in carico più di 5 te-sisti per sessione di laurea;

c. con riferimento alla disposizione di cui all’art. 19.4.a, nel caso della tesi di laurea magistrale lo studente deve presentare in segreteria 2 co-pie cartacee dell’elaborato oggetto della tesi.

2. Altresì, con riferimento alla tesi di lau-rea magistrale, a. il Preside nomina per ciascuna tesi

ammessa alla discussione, tra i professori titolari di insegnamento presso la LUM e a prescindere dal fatto che insegnino in corsi di lau-rea magistrale un controrelatore (discussant);

b. la seduta di Laurea prevede la pre-sentazione della tesi da parte del candidato, sotto la guida del rela-tore e con l’intervento del contro-relatore (discussant), oltre ad even-tuali interventi di altri membri della Commissione;

c. la discussione della tesi può essere valutata sino ad un massimo di otto punti, avuto riguardo alla comples-sità delle tematiche trattate, alla originalità dell’analisi svolta, alla co-noscenza scientifica dell’argomento oggetto dell’elaborato. In termini

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indicativi, ai fini della valutazione dell’elaborato finale, una tesi può es-sere giudicata sufficiente (0-2 punti), discreta (3-4 punti), buona (5-6 pun-ti), eccellente (7-8 punti). È fatta sal-va la possibilità di ottenere un punto aggiuntivo quando lo studente rag-giunge il punteggio di 99 o 104 o 109;

d. nel caso di un voto pari a 110/110 può essere attribuita la lode su pro-posta del relatore e con voto unani-me della commissione. Il riconosci-mento potrà essere attribuito per il carattere innovativo della tesi, per la qualità della discussione e per il curriculum di studio del candidato.

Facoltà di GiurisprudenzaLe sessioni e il calendario degli appelli d’esame

Le sessioni degli appelli d’esame, pubbli-cati sul sito dell’Università, si suddivido-no nel modo seguente:

a. sessione autunnale: tre appelli, di cui due, distanziati di almeno 15 giorni, da tenersi dal 1° settembre al 1° ottobre e uno dal 29 novembre al 4 dicembre;

b. sessione invernale: due appelli, di-stanziati di almeno 15 giorni, dal 15 gennaio al 25 febbraio;

c. sessione estiva: tre appelli, distan-ziati di almeno 22 giorni, dal 25 maggio al 25 luglio.

La tesi e il voto di laurea(dal regolamento della Facoltà di Giurisprudenza de’l’8 luglio 2010)

TITOLO TERZO PROVA FINALE DEI CORSI DI LAUREA TRIENNALI (CLASSE 31 E CLASSE L14)

art. 10. obiettivo della prova finale

1. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella preparazione, sotto la supervisione di un docente “relato-re”, di un elaborato scritto il cui conte-nuto sviluppa un tema di tipo esclusiva-mente teorico o supportato da evidenze empiriche. Essa può trarre spunto da un’esperienza di lavoro (stage) o di stu-dio e rappresenta un momento di com-prensione profonda ed applicazione alla realtà di una serie di strumenti e tecni-che che si è avuto modo di apprendere nell’ambito dei corsi frequentati.

2. Le prove finali si distinguono in:a. prova finale compilativa;

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La LUM per lo studente

b. prova finale di ricerca;c. prova finale con soggiorno all’e-

stero.3. La struttura della prova finale viene

concordata con il docente relatore. Essa può variare a seconda della di-sciplina oggetto della prova finale. Gli studenti devono attenersi alle indica-zioni contenute nell’Art 16 per quanto riguarda il lay out grafico dell’elabora-to oggetto della prova finale (caratte-ri, interlinea, spazi).

4. Per presentare la prova finale alla va-lutazione della commissione di Laurea lo studente deve aver già acquisito il numero di crediti previsti dall’ordina-mento didattico del corso di studi al netto di quelli da conseguire con lo svolgimento della prova finale.

5. La discussione della prova finale av-viene in quattro sessioni, le cui date vanno indicate dal Consiglio di Facol-tà all’inizio di ogni anno accademico.a. Sessione estiva: luglio.b. Sessione autunnale: ottobre.c. Sessione invernale: gennaio.d. Sessione primaverile: marzo.

art. 11 - Individuazione del relatore ed assegnazione della prova finale

1. In vista della conclusione del corso di studi, non prima dell’iscrizione al

terzo anno e non senza aver conse-guito tutti i crediti del primo anno ed il sessanta per cento dei crediti del secondo, lo studente può pianificare con un docente relatore e le strutture amministrative dell’Università lo svol-gimento dell’elaborato finale.

2. Relatore di una prova finale triennale può essere qualsiasi docente titolare di insegnamento presso la facoltà nel-la quale lo studente si laurea, purché la disciplina oggetto della prova finale sia inserita nel piano di studi.

3. Ogni docente non può avere in carico più di 20 tesisti (laureandi trienna-li) contemporaneamente. Il docente potrà assegnare la tesi di laurea solo dopo che la segreteria abbia certifica-to sul modulo 1 che il predetto limite non è stato superato.

4. Il relatore deve esplicitamente ap-provare la presa in carico dello stu-dente tesista, firmando il Modulo 1 nella sezione “accettazione della nomina a relatore”, dopo che la se-greteria abbia certificato sullo stesso modulo il rispetto dei requisiti di cui ai punti 1 e 3.

5. È rimessa all’autorità del docente la direzione nella stesura dell’elaborato finale da parte del candidato.

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art. 12 - adempimenti amministrativi

1. Lo studente deve dapprima rivolgersi in segreteria studenti ed ottenere sul Modulo 1 la certificazione dei requisiti di cui ai punti 1 e 3 dell’art. 11 e la disponibilità del docente ad accettare la tesi. Dopo aver ottenuto la certifi-cazione dalla segreteria, lo studente deve rivolgersi al docente relatore per l’accettazione sul Modulo 1. Dopo aver ottenuto l’accettazione da parte del relatore, lo studente può recarsi nuovamente in Segreteria per pre-sentare la “domanda di assegnazione della prova finale di laurea triennale”

2. La domanda deve essere presenta-ta in DUPLICE COPIA alla Segreteria Studenti entro i seguenti termini pe-rentori: a. 15 febbraio per la sessione estiva

(luglio);b. 15 maggio per la sessione autunna-

le (ottobre);c. 15 luglio per la sessione invernale

(dicembre); d. 15 ottobre per la sessione primave-

rile (marzo).3. La Segreteria Studenti trattiene una

copia della domanda e restituisce la seconda copia. La ricevuta consegna-

ta allo studente comprova l’avvio del progetto di tesi e deve essere mostra-ta in Biblioteca per l’accesso al presti-to di libri.

art. 13 - adempimenti didattici

1. L’ammissione alla discussione della prova finale richiede: a) il superamen-to degli esami previsti dal piano di studi; b) la dichiarazione di ammis-sione alla prova finale da parte del Relatore; c) l’essere in regola con gli aspetti amministrativi e procedurali di cui ai precedenti punti.

2. Per accedere alla discussione della pro-va finale, lo studente deve presentare “domanda di ammissione all’esame di Laurea” (Modulo 2). La domanda va con-segnata in DUPLICE COPIA in Segrete-ria Studenti, completa di versamento, entro i seguenti termini perentori: a. 31 maggio per la sessione estiva

(luglio); b. 31 luglio per la sessione autunnale

(ottobre); c. 30 ottobre per la sessione inverna-

le (dicembre); d. 31 gennaio per la sessione prima-

verile (marzo).La Segreteria studenti rilascia la rice-vuta allo studente della presentazione della domanda.

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La LUM per lo studente

3. All’atto della presentazione della do-manda di cui al punto 2, e comunque prima dell’inizio della sessione di esa-mi immediatamente antecedente la data fissata per la seduta di laurea, lo studente è tenuto a verificare in Se-greteria la regolarità degli esami so-stenuti, eventualmente consegnando fotocopia del libretto o altra documen-tazione richiesta.

4. Almeno 20 giorni prima della seduta di laurea lo studente deve consegna-re in Segreteria il Modulo 3 (consegna dell’elaborato finale), firmato dal rela-tore per l’approvazione dell’ammissio-ne del candidato alla prova finale ed in cui il relatore specifica il tipo di elabo-rato finale consegnato (tesi compilati-va, di ricerca, con soggiorno all’estero). Se nulla è specificato la Segreteria ca-taloga la tesi come “non specificata”. Al Modulo 3 devono essere allegati: a. un CD ROM contenente il file in

formato pdf dell’elaborato oggetto della prova finale per gli atti della facoltà;

b. il libretto universitario.5. Almeno 6 giorni prima della seduta di

laurea lo studente deve consegnare in Segreteria l’elaborato oggetto della prova finale, in copia singola cartacea per il relatore.

6. La Segreteria Studenti non può accet-tare elaborati finali non in regola con quanto previsto ai punti 4 e 5. La man-cata consegna del libretto e dell’ela-borato finale nei termini previsti com-porta la non ammissione d’ufficio alla sessione di laurea.

7. Lo studente che, pur avendo presen-tato domanda di ammissione all’esa-me di laurea (modulo 2), non riesce ad essere in regola con quanto pre-visto ai punti 4 e 5, dovrà presentare una nuova domanda di ammissione (modulo 2) per la sessione di laurea successiva, allegando unicamente la quietanza del versamento di euro 10 per le spese amministrative.

art. 14. Svolgimento della prova finale

1. La discussione della prova finale av-viene con una Commissione di Laurea composta da almeno 5 membri, no-minati tra i professori di ruolo, i ricer-catori incardinati presso l’Università LUM e tra i professori titolari di inse-gnamento presso l’Università LUM. La Commissione è presieduta da un professore di prima fascia di ruolo presso l’Università LUM o, nel caso questi ultimi siano assenti giustificati, da un professore di seconda fascia di

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ruolo presso l’Università LUM.2. La Segreteria Studenti espone con

almeno tre giorni di anticipo rispetto alla data di Laurea l’elenco definitivo dei candidati ammessi allo svolgimen-to della prova finale, gli orari previsti e i componenti della commissione. Gli orari previsti e i componenti della commissione possono subire varia-zioni. Il candidato è tenuto a presen-tarsi, nel giorno e nell’orario indicato nell’avviso di laurea indicato dalla se-greteria studenti.

3. L’elenco dei candidati ammessi non è vincolante e può essere soggetto a va-riazioni da parte della Commissione, qualora venga accertato il mancato rispetto di quanto previsto all’art. 13.

4. Il candidato che risulterà assente potrà sostenere la discussione della propria prova finale nella sessione di laurea successiva.

art. 15 - Criteri della Commissione di Laurea per l’assegnazione del punteggio finale

1. La valutazione conclusiva della prova finale è espressa in centodecimi. Lo studente supera la prova finale quan-do consegue una votazione comples-siva non inferiore a sessantasei punti,

con giudizio positivo assegnato alla prova finale.

2. Il voto finale di laurea tiene conto del-le valutazioni conseguite nelle attivi-tà formative precedenti, come media delle votazioni espresse in trentesimi e rapportate in centodecimi (il voto di partenza del candidato è calcolato arrotondando i decimali, a partire da 0,20, all’unità superiore) cui è possibi-le aggiungere fino ad un massimo di sette punti così ripartiti:a. fino ad un massimo di quattro pun-

ti per la valutazione da parte della Commissione di Laurea dell’elabo-rato finale, avuto riguardo alla com-plessità delle tematiche trattate, alla originalità dell’analisi svolta, alla conoscenza scientifica dell’ar-gomento oggetto dell’elaborato. È fatta salva la possibilità di ottene-re un punto aggiuntivo quando lo studente raggiunge il punteggio di 104 o 109;

b. un punto per la valutazione del tempo di laurea (laurea in corso);

c. fino ad un massimo di due punti per la valutazione del curriculum dello studente (+1 punto se il can-didato ha conseguito almeno 2 lodi; +2 punti se il candidato ha conse-guito almeno 4 lodi).

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La LUM per lo studente

3. La Commissione di Laurea può espri-mere la propria valutazione unica-mente con riferimento ai punti in-crementali di cui al punto 2.a. I punti incrementali di cui ai punti 2.b e 2.c sono attribuiti direttamente dagli uffici amministrativi sulla base del rispetto dei requisiti da parte degli studenti. Gli studenti che beneficia-no di convenzioni per l’attribuzione di crediti formativi non possono ot-tenere i punti incrementali di cui ai punti 2.b e 2.c.

4. Qualora il voto finale sia centodieci, la commissione all’unanimità può conce-dere la lode, riconosciuto il carattere particolarmente innovativo dell’elabo-rato finale.

art. 16 – Lay out della prova finale

1. Il frontespizio della prova finale deve contenere le seguenti informazioni:• Il corso di laurea triennale.• La disciplina oggetto della prova

finale.• Il titolo della prova finale.• Il nome del relatore.• Il nome del laureando triennale e il

numero di matricola.• L’anno accademico relativo alla

sessione di laurea.2. La prova finale deve essere corredata

da un indice strutturato per capitoli, paragrafi (e sottoparagrafi) numerati. La struttura della prova finale deve essere comunque concordata con il docente relatore e può variare a se-conda della disciplina oggetto della prova finale.

3. L’elaborato oggetto della prova finale deve attenersi alle seguenti indicazio-ni di tipo grafico: cartelle da 25 righe per 50 battute. Per chi utilizza Word, questo significa applicare le seguenti opzioni di formattazione: • Margini: 3 cm lato destro e lato si-

nistro; 4 cm superiore e inferiore.• Carattere: times new roman 13 o

similare.• Interlinea: 1,5.

TITOLO QUARTO PROVA FINALE DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA

art. 17 - obiettivo della tesi

1. La tesi della Laurea specialistica qua-lifica in modo significativo il percorso formativo ed è il risultato di una atti-vità di ricerca svolta sotto la supervi-sione di un docente “relatore” su un tema riconducibile alle discipline che caratterizzano il curriculum dello stu-

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dente. Può trarre spunto da un’espe-rienza di lavoro (stage) o di studio in Italia e all’estero, ma non può e non deve essere un report dell’esperien-za di stage. Essa rappresenta un mo-mento di comprensione profonda ed applicazione alla realtà di una serie di strumenti e tecniche che si è avuto modo di apprendere nell’ambito dei corsi frequentati. Nella tesi lo studen-te deve dimostrare padronanza delle basi metodologiche degli ambiti disci-plinari rilevanti e deve approfondire un argomento specifico sviluppando, in modo originale, aspetti teorici e di natura empirica.

2. Le prove finali si distinguono in:a. prova finale compilativa;b. prova finale di ricerca;c. prova finale con soggiorno all’e-

stero.3. La struttura della tesi viene concor-

data con il docente relatore. Essa può variare a seconda della disciplina og-getto della tesi. Gli studenti devono attenersi alle indicazioni contenute nell’Art. 16 per quanto riguarda il lay out grafico dell’elaborato oggetto del-la tesi (caratteri, interlinea, spazi).

4. Per presentare la tesi alla valutazione della commissione di Laurea lo stu-dente deve aver già acquisito il nume-

ro di crediti previsti dall’ordinamento didattico del corso di studi al netto di quelli da conseguire con lo svolgimen-to della tesi.

5. La discussione della tesi avviene in quattro sessioni, le cui date vanno in-dicate dal Consiglio di Facoltà all’ini-zio di ogni anno accademico:a. Sessione estiva: luglio.b. Sessione autunnale: ottobre.c. Sessione invernale: dicembre.d. Sessione primaverile: marzo.

art. 18 - Individuazione del relatore ed assegnazione della tesi

1. In vista della conclusione del corso di studi, non prima dell’iscrizione al secondo anno e non senza aver con-seguito tutti i crediti del primo anno, lo studente può pianificare con un do-cente relatore e le strutture ammini-strative dell’Università, lo svolgimen-to della tesi.

2. Relatore di una tesi può essere qual-siasi docente titolare di insegnamento presso la facoltà nella quale lo studen-te si laurea, purché la disciplina og-getto della tesi sia inserita nel piano di studi.

3. Ogni docente non può avere in carico più di 15 tesisti (laureandi bienna-li) contemporaneamente. Il docente

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La LUM per lo studente

potrà assegnare la tesi di laurea solo dopo che la segreteria abbia certifica-to sul modulo 4 che il predetto limite non è stato superato.

4. Il relatore deve esplicitamente appro-vare la presa in carico dello studente tesista, firmando il Modulo 4 nella sezione “accettazione della nomina a relatore”, dopo che la segreteria ab-bia certificato sullo stesso modulo il rispetto dei requisiti di cui al punto 1.

5. È rimessa all’autorità del docente la direzione nella stesura dell’elaborato finale da parte dello studente.

art. 19 – adempimenti amministrativi

1. Lo studente deve dapprima rivolgersi in segreteria studenti ed ottenere sul Modulo 4 la certificazione dei requisiti di cui all’art. 18.1 e 18.3 e la disponi-bilità del docente ad accettare la tesi. Dopo aver ottenuto la certificazione dalla segreteria, lo studente deve ri-volgersi al docente relatore per l’ac-cettazione sul Modulo 4. Dopo aver ottenuto l’accettazione da parte del relatore, lo studente può recarsi nuo-vamente in Segreteria per presentare la “domanda di assegnazione della tesi di laurea specialistica”

2. La domanda deve essere presenta-

ta in DUPLICE COPIA alla Segreteria Studenti entro i seguenti termini pe-rentori: • 15 febbraio per la sessione estiva

(luglio);• 15 maggio per la sessione autunna-

le (ottobre);• 15 luglio per la sessione invernale

(dicembre); • 15 ottobre per la sessione primave-

rile (marzo).3. La Segreteria Studenti trattiene una

copia della domanda e restituisce la seconda copia. La ricevuta consegna-ta alla studente comprova l’avvio del progetto di tesi e deve essere mostra-ta in Biblioteca per l’accesso al presti-to di libri.

art. 20 - adempimenti didattici

1. L’ammissione alla discussione della tesi richiede: a) il superamento degli esami previsti dal piano di studi; b) la dichiarazione di ammissione alla tesi da parte del Relatore; c) l’essere in regola con gli aspetti amministrativi e procedurali di cui ai precedenti punti.

2. Per accedere alla discussione del-la tesi, lo studente deve presentare “domanda di ammissione all’esame di Laurea Specialistica” (Modulo 5). La domanda va consegnata in DUPLICE

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COPIA in Segreteria Studenti, com-pleta di versamento, entro i seguenti termini perentori: • 31 maggio per la sessione estiva

(luglio); • 31 luglio per la sessione autunnale

(ottobre); • 30 ottobre per la sessione inverna-

le (dicembre); • 31 gennaio per la sessione prima-

verile (marzo).La Segreteria studenti rilascia la rice-vuta allo studente della presentazione della domanda.

3. All’atto della presentazione della do-manda di cui al punto 2, e comunque prima dell’inizio della sessione di esa-mi immediatamente antecedente la data fissata per la seduta di laurea, lo studente è tenuto a verificare in Se-greteria la regolarità degli esami so-stenuti, eventualmente consegnando fotocopia del libretto o altra documen-tazione richiesta.

4. Almeno 20 giorni prima della seduta di laurea lo studente deve consegna-re in Segreteria il Modulo 3 (consegna dell’elaborato finale), firmato dal re-latore per l’approvazione dell’ammis-sione del candidato alla prova finale ed in cui il relatore specifica il tipo di elaborato finale consegnato (tesi

compilativa, di ricerca, con soggior-no all’estero). Se nulla è specificato la Segreteria cataloga la tesi come “non specificata”. Al Modulo 3 devono es-sere allegati: a. un CD ROM contenente il file in

formato pdf dell’elaborato oggetto della prova finale per gli atti della facoltà;

b. il libretto universitario.5. Almeno 6 giorni prima della seduta di

laurea lo studente deve consegnare in Segreteria l’elaborato oggetto della prova finale, in copia singola cartacea per il relatore.

6. La Segreteria Studenti non può accet-tare elaborati finali non in regola con quanto previsto ai punti 4 e 5. La man-cata consegna del libretto e dell’ela-borato finale nei termini previsti com-porta la non ammissione d’ufficio alla sessione di laurea.

7. Lo studente che, pur avendo presen-tato domanda di ammissione all’esa-me di laurea (modulo 2), non riesce ad essere in regola con quanto pre-visto ai punti 4 e 5, dovrà presentare una nuova domanda di ammissione (modulo 2) per la sessione di laurea successiva, allegando unicamente la quietanza del versamento di euro 10 per le spese amministrative.

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La LUM per lo studente

art. 21 - Svolgimento della tesi

1. Il Consiglio di facoltà, o in mancanza il Preside, nomina per ciascuna tesi di laurea specialistica ammessa alla discussione, un correlatore (discus-sant), il cui ruolo è quello di interlocu-tore in sede di discussione della tesi all’esame di laurea. Il correlatore è nominato tra i professori titolari di in-segnamento presso l’Università LUM o tra i ricercatori dell’Università, a prescindere dal fatto che insegnino in corsi della Laurea specialistica.

2. La discussione della tesi avviene con una Commissione di Laurea composta da almeno 7 membri, nominati tra i professori di ruolo, i ricercatori incardi-nati presso l’Università LUM e tra i pro-fessori titolari di insegnamento presso l’Università LUM. La Commissione è presieduta da un professore di prima fascia di ruolo presso l’Università LUM o, nel caso questi ultimi siano assenti giustificati, da un professore di secon-da fascia di ruolo presso l’Università LUM. La seduta di Laurea prevede la presentazione della tesi da parte del candidato, la discussione della tesi con l’intervento del corrorelatore (discus-sant) ed eventuali interventi di altri membri della Commissione.

3. La Segreteria Studenti espone con almeno tre giorni di anticipo rispetto alla data di Laurea l’elenco definitivo dei candidati ammessi allo svolgimen-to della tesi, gli orari previsti e i com-ponenti della commissione. Gli orari previsti e i componenti della commis-sione possono subire variazioni. Il candidato è tenuto a presentarsi, nel giorno e nell’orario indicato nell’avvi-so di laurea indicato dalla segreteria studenti.

4. L’elenco dei candidati ammessi non è vincolante e può essere soggetto a va-riazioni da parte della Commissione, qualora venga accertato il mancato rispetto di quanto previsto all’art. 20.

5. Il candidato che risulterà assente po-trà sostenere la discussione della pro-pria tesi nella sessione di laurea suc-cessiva.

art. 22 - Criteri della Commissione di Laurea per l’assegnazione del punteggio finale

1. In ossequio alle vigenti norme in mate-ria, nel determinare il voto di laurea la commissione tiene conto della prova finale e valuta la carriera complessiva del candidato. La Facoltà ritiene che la modalità per realizzare la sintesi dei

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due aspetti sia la seguente. Il voto di laurea viene ottenuto aggiungendo al punteggio della prova finale la media (ponderata sulla base dei crediti) dei voti relativi agli esami previsti dal pia-no di studi per il biennio specialistico, espressa in centodecimi. Sono esclusi dal calcolo della media i voti riportati negli esami eventualmente sostenuti per il recupero di debiti formativi. En-trano invece nel calcolo della media i voti riportati negli esami che sono sta-ti riconosciuti equipollenti ad esami previsti nel piano di studi al fine del conseguimento dei crediti del biennio specialistico, così come indicati nei ri-spettivi regolamenti didattici.

2. Per la tesi è previsto normalmente un aumento che non può superare 8 pun-ti su 110. Per aumento fino al massimo di 11 su 110, su richiesta del relatore in ragione della particolare qualità della tesi, da inoltrare con un anticipo di almeno 15 giorni rispetto alla data stabilita per la seduta di laurea, deve essere insediata una commissione di lettura composta da tre docenti no-minati dal Consiglio di Facoltà, o in mancanza dal Preside. Spetta alla pre-detta Commissione di lettura propor-re la concessione dei punti aggiuntivi sopra indicati.

3. Qualora il voto finale sia centodieci, la Commissione all’unanimità può con-cedere la lode, riconosciuto il caratte-re particolarmente innovativo dell’ela-borato finale.

TITOLO QUINTO PROVA FINALE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

art. 23 - obiettivo della tesi

1. La tesi della Laurea magistrale a ciclo unico qualifica in modo significativo il percorso formativo ed è il risultato di una attività di ricerca svolta sotto la supervisione di un docente “relatore” su un tema riconducibile alle disci-pline che caratterizzano il curriculum dello studente. Può trarre spunto da un’esperienza di lavoro (stage) o di studio in Italia e all’estero, ma non può e non deve essere un report dell’espe-rienza di stage. Essa rappresenta un momento di comprensione profonda ed applicazione alla realtà di una serie di strumenti e tecniche che si è avuto modo di apprendere nell’ambito dei corsi frequentati. Nella tesi lo studen-te deve dimostrare padronanza delle basi metodologiche degli ambiti disci-plinari rilevanti e deve approfondire

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La LUM per lo studente

un argomento specifico sviluppando, in modo originale, aspetti teorici e di natura empirica.

2. Le prove finali si distinguono in:a. prova finale compilativa;b. prova finale di ricerca;c. prova finale con soggiorno all’e-

stero.3. La struttura della tesi viene concor-

data con il docente relatore. Essa può variare a seconda della disciplina og-getto della tesi. Gli studenti devono attenersi alle indicazioni contenute nell’Art. 16 per quanto riguarda il lay out grafico dell’elaborato oggetto del-la tesi (caratteri, interlinea, spazi).

4. Per presentare la tesi alla valutazione della commissione di Laurea lo stu-dente deve aver già acquisito il nume-ro di crediti previsti dall’ordinamento didattico del corso di studi al netto di quelli da conseguire con lo svolgimen-to della tesi.

5. La discussione della tesi avviene in quattro sessioni, le cui date vanno in-dicate dal Consiglio di Facoltà all’ini-zio di ogni anno accademico:a. Sessione estiva: luglio.b. Sessione autunnale: ottobre.c. Sessione invernale: dicembre.d. Sessione primaverile: marzo.

art. 24 - Individuazione del relatore ed assegnazione della tesi

1. In vista della conclusione del corso di studi, non prima dell’iscrizione al quar-to anno e non senza aver conseguito tutti i crediti del terzo anno, lo studente può pianificare con un docente relatore e le strutture amministrative dell’Uni-versità, lo svolgimento della tesi.

2. Relatore di una tesi può essere qual-siasi docente titolare di insegnamento presso la facoltà nella quale lo studente si laurea, purché la disciplina oggetto della tesi sia inserita nel piano di studi.

3. Ogni docente non può avere in carico più di 15 tesisti (laureandi del corso di laurea quinquennale) contemporane-amente. Il docente potrà assegnare la tesi di laurea solo dopo che la segrete-ria abbia certificato sul modulo 7 che il predetto limite non è stato superato.

4. Il relatore deve esplicitamente appro-vare la presa in carico dello studente tesista, firmando il Modulo 7 nella sezione “accettazione della nomina a relatore”, dopo che la segreteria ab-bia certificato sullo stesso modulo il rispetto dei requisiti di cui al punto 1.

5. È rimessa all’autorità del docente la direzione nella stesura dell’elaborato finale da parte dello studente.

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art. 25 – adempimenti ammini-strativi

1. Lo studente deve dapprima rivolgersi in segreteria studenti ed ottenere sul Modulo 7 la certificazione dei requisiti di cui all’art. 24.1 e 24.3 e la disponi-bilità del docente ad accettare la tesi. Dopo aver ottenuto la certificazione dalla segreteria, lo studente deve ri-volgersi al docente relatore per l’ac-cettazione sul Modulo 7. Dopo aver ottenuto l’accettazione da parte del relatore, lo studente può recarsi nuo-vamente in Segreteria per presentare la “domanda di assegnazione della tesi di laurea specialistica”.

2. La domanda deve essere presentata in DUPLICE COPIA alla Segreteria Stu-denti entro i seguenti termini perentori: • 15 febbraio per la sessione estiva

(luglio);• 15 maggio per la sessione autunna-

le (ottobre);• 15 luglio per la sessione invernale

(dicembre); • 15 ottobre per la sessione primave-

rile (marzo).3. La Segreteria Studenti trattiene una co-

pia della domanda e restituisce la secon-da copia. La ricevuta consegnata alla studente comprova l’avvio del progetto

di tesi e deve essere mostrata in Biblio-teca per l’accesso al prestito di libri.

art. 26 - adempimenti didattici

1. L’ammissione alla discussione della tesi richiede: a) il superamento degli esami previsti dal piano di studi; b) la dichiarazione di ammissione alla tesi da parte del Relatore; c) l’essere in regola con gli aspetti amministrativi e procedurali di cui ai precedenti punti.

2. Per accedere alla discussione del-la tesi, lo studente deve presentare “domanda di ammissione all’esame di Laurea Specialistica” (Modulo 8). La domanda va consegnata in DUPLICE COPIA in Segreteria Studenti, comple-ta di versamento, entro i seguenti ter-mini perentori: • 31 maggio per la sessione estiva

(luglio); • 31 luglio per la sessione autunnale

(ottobre); • 30 ottobre per la sessione invernale

(dicembre); • 31 gennaio per la sessione primave-

rile (marzo).La Segreteria studenti rilascia la rice-vuta allo studente della presentazione della domanda.

3. All’atto della presentazione della do-manda di cui al punto 2, e comunque

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La LUM per lo studente

prima dell’inizio della sessione di esa-mi immediatamente antecedente la data fissata per la seduta di laurea, lo studente è tenuto a verificare in Se-greteria la regolarità degli esami so-stenuti, eventualmente consegnando fotocopia del libretto o altra documen-tazione richiesta.

4. Almeno 20 giorni prima della seduta di laurea lo studente deve consegna-re in Segreteria il Modulo 3 (consegna dell’elaborato finale), firmato dal rela-tore per l’approvazione dell’ammissio-ne del candidato alla prova finale ed in cui il relatore specifica il tipo di elabo-rato finale consegnato (tesi compilati-va, di ricerca, con soggiorno all’estero). Se nulla è specificato la Segreteria ca-taloga la tesi come “non specificata”. Al Modulo 3 devono essere allegati: a. un CD ROM contenente il file in

formato pdf dell’elaborato oggetto della prova finale per gli atti della facoltà;

b. il libretto universitario;5. Almeno 6 giorni prima della seduta di

laurea lo studente deve consegnare in Segreteria l’elaborato oggetto della prova finale, in due copie cartacee, una per il relatore ed una per il correlatore.

6. La Segreteria Studenti non può accet-tare elaborati finali non in regola con

quanto previsto ai punti 4 e 5. La man-cata consegna del libretto e dell’ela-borato finale nei termini previsti com-porta la non ammissione d’ufficio alla sessione di laurea.

7. Lo studente che, pur avendo presen-tato domanda di ammissione all’esa-me di laurea (modulo 2), non riesce ad essere in regola con quanto pre-visto ai punti 4 e 5, dovrà presentare una nuova domanda di ammissione (modulo 2) per la sessione di laurea successiva, allegando unicamente la quietanza del versamento di euro 10 per le spese amministrative.

art. 27 - Svolgimento della tesi

1. Il Consiglio di facoltà, o in mancanza il Preside, nomina per ciascuna tesi di laurea specialistica ammessa alla discussione, un correlatore (discus-sant), il cui ruolo è quello di interlo-cutore in sede di discussione della tesi all’esame di laurea. Il correlato-re è nominato tra i professori titolari di insegnamento presso l’Università LUM o tra i ricercatori dell’Università, a prescindere dal fatto che insegnino in altri corsi di laurea.

2. La discussione della tesi avviene con una Commissione di Laurea composta da almeno 7 membri, nominati tra i

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professori di ruolo, i ricercatori incar-dinati presso l’Università LUM e tra i professori titolari di insegnamento presso l’Università LUM. La Commis-sione è presieduta da un professore di prima fascia di ruolo presso l’Universi-tà LUM o, nel caso questi ultimi siano assenti giustificati, da un professore di seconda fascia di ruolo presso l’Univer-sità LUM. La seduta di Laurea prevede la presentazione della tesi da parte del candidato, la discussione della tesi con l’intervento del corrorelatore (discus-sant) ed eventuali interventi di altri membri della Commissione.

3. La Segreteria Studenti espone con al-meno tre giorni di anticipo rispetto alla data di Laurea l’elenco definitivo dei candidati ammessi allo svolgimento della tesi, gli orari previsti e i compo-nenti della commissione. Gli orari pre-visti e i componenti della commissione possono subire variazioni. Il candidato è tenuto a presentarsi, nel giorno e nell’orario indicato nell’avviso di lau-rea indicato dalla segreteria studenti.

4. L’elenco dei candidati ammessi non è vincolante e può essere soggetto a va-riazioni da parte della Commissione, qualora venga accertato il mancato rispetto di quanto previsto all’art. 26.

5. Il candidato che risulterà assente potrà

sostenere la discussione della propria tesi nella sessione di laurea successiva.

art. 28 - Criteri della Commissione di Laurea per l’assegnazione del punteggio finale

1. In ossequio alle vigenti norme in ma-teria, nel determinare il voto di laurea la commissione tiene conto della prova finale e valuta la carriera complessiva del candidato. La Facoltà ritiene che la modalità per realizzare la sintesi dei due aspetti sia la seguente. Il voto di laurea viene ottenuto aggiungendo al punteggio della prova finale la media dei voti relativi agli esami previsti dal piano di studi, espressa in centodeci-mi. Sono esclusi dal calcolo della me-dia i voti riportati negli esami even-tualmente sostenuti per il recupero di debiti formativi. Entrano invece nel calcolo della media i voti riportati negli esami che sono stati riconosciuti equi-pollenti ad esami previsti nel piano di studi al fine del conseguimento dei crediti del corso di laurea magistrale, così come indicati nei rispettivi regola-menti didattici.

2. Per la tesi è previsto normalmente un aumento che non può superare 8 punti su 110. Per aumento fino al massimo

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La LUM per lo studente

di 11 punti su 110, su richiesta del re-latore in ragione della particolare qua-lità della tesi, da inoltrare con un an-ticipo di almeno 15 giorni rispetto alla data stabilita per la seduta di laurea, deve essere insediata una commissio-ne di lettura composta da tre docenti nominati dal Consiglio di Facoltà, o in mancanza dal Preside. Spetta alla pre-detta Commissione di lettura proporre la concessione dei punti aggiuntivi so-pra indicati.

3. Qualora il voto finale sia centodieci, la Commissione all’unanimità può con-cedere la lode, riconosciuto il carattere particolarmente innovativo dell’elabo-rato finale.

Roma, Pomezia e Lodi e Francavilla a mare: le nuove sedi di tutoraggio per gli studenti fuori sede

Dall’a.a. 2010-2011 sono a disposizione per gli studenti fuori sede della LUM Jean Monnet quattro nuove sedi di tuto-raggio a Roma, Pomezia, Lodi e Franca-villa a Mare.– Nella sede di Pomezia saranno attivati

i tutoraggi per il primo anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza e per il primo anno della Facoltà di Eco-nomia.

Sede tutoraggio di Pomezia: via Pontina km 31.400 - 00040 POMEZIA (RM) - Tel. 06 91 255 309 - fax: 06-91 255 600; mail: [email protected]– Nella sede di Francavilla a Mare sono

attivi i tutoraggi per l’intero quinquen-nio della facoltà di Giurisprudenza e quelli del MADIS - Master Universitario in “Dirigente Scolastico” di II livello.

Sede di tutoraggio di Francavilla a mare: c/o Campus Maria Ausiliatrice Via dei Frentani, 130 - 66023 Francavilla al Mare (CH) Tel. 085 4918838; mail: [email protected] – A seguito dell’accordo quadro nazio-

nale siglato nei mesi scorsi tra la Lum Jean monnet e la Confapi, sono state attivate due nuove sedi di tutoraggio a Roma e a Lodi per il corso di laurea in “Diritto dell’impresa” inserito dall’a.a. 2010-2011 nella nuova offerta formati-va della facoltà di Giurisprudenza.

Sede di tutoraggio di Roma-Pomezia: via Pontina km 31.400 - 00040 POMEZIA (RM) - Tel. 06 91 255 309 - fax: 06-91 255 600; mail: [email protected] di tutoraggio di Lodi: Centro Studi Giuridici presso sede ASVIL s.c.r.l. - Via Dell’Artigianato, 4 - Frazione di San Gra-to - 26900 Lodi Tel. 06 69015 mail: [email protected]

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Prof. Antonello GarzoniPreside

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Prof. Antonello GarzoniPreside

La Facoltàdi Economia

Prof. Antonello GarzoniPreside

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La FaCoLta’ DI eConomIa

In un ambiente in costante evoluzione, l’unica certezza è quella che nasce dalle proprie capacità. La Facoltà di Economia offre un programma di studi professiona-lizzante e completo, articolato in tre corsi di laurea triennale e tre corsi di laurea magistrale, orientati allo sviluppo del-le conoscenze e delle competenze più apprezzate dal mondo del lavoro: dagli strumenti di analisi per comprendere l’evoluzione dei mercati e dell’economia internazionale alle più recenti tecniche di gestione aziendale.

Una facoltà moderna e dinamica che pone lo studente al centro del sistema universitario, grazie all’utilizzo di meto-dologie didattiche innovative, parteci-pative e coinvolgenti, rese possibili dal buon rapporto docente/studente: lezio-ni frontali, discussione di casi aziendali, laboratori, esercitazioni, simulazioni e business games come leve per svilup-pare le capacità individuali di teamwor-king, di analisi e presentazione di dati, di problem solving. Un modo innovativo per apprendere, facendo leva sulle atti-tudini personali e sviluppando compe-tenze su cui poter contare nei momenti futuri di lavoro. Gli studenti possono poi usufruire di servizi di supporto alla

didattica, come la presenza di tutor cui chiedere approfondimenti sui contenuti svolti in aula. Un aiuto in più per riuscire a chiudere il percorso di laurea nei tem-pi previsti ed essere pronti ad affrontare nuove sfide.

L’innovazione nella didattica si basa su un corpo docente di grande valore, con una radicata esperienza in ambito acca-demico e professionale, formatosi nelle più importanti università italiane e stra-niere, ed in grado di rendere interessan-te e piacevole ogni momento formativo. Tra i docenti della LUM, coordinati dal Preside Antonello Garzoni, ordinario di Economia Aziendale, vi sono infatti Do-minick Salvatore, ordinario di Economia Politica ed economista di fama mondiale, michele Cifarelli, ordinario di Statistica presso l’Università Bocconi, Sandro Ca-staldo, ordinario di Marketing presso l’U-niversità Bocconi, maurizio Dallocchio, ordinario di Finanza aziendale presso l’Università Bocconi, Felice Santonasta-so, già ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università La Sapienza di Roma, Liliana Rossi Carleo, ordinario di Diritto Privato presso l’Università Roma Tre.

Nei nostri percorsi di laurea è stata data maggiore importanza alla dimensione internazionale dello studio, attraverso

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La Facoltà di Economia

l’ufficio relazioni internazionali, che cura i rapporti con Università estere consorziate.

L’ufficio stage e placement, infine, cura le relazioni con le aziende nazionali e del territorio e organizza incontri con im-prenditori e manager. Solo attraverso un reale contatto con il mondo del lavoro lo studente può verificare sul campo quan-to ha appreso durante il percorso univer-sitario e prepararsi ad affrontare la sua vita lavorativa in modo consapevole.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)

Laurea in economia e organizzazione aziendale (Classe L18)

economia aziendale e management (eam) offre una visione a 360° dell’a-zienda e del sistema competitivo in cui è inserita, sviluppando competenze di management a tutto tondo: marketing, strategia, organizzazione, contabilità, programmazione e controllo sono i capi-saldi di una formazione economico-azien-dale. Una conoscenza ampia, spendibile in qualsiasi contesto lavorativo (dal mon-do aziendale alla libera professione), che consente di rimanere liberi di decidere successivamente l’ambito in cui specia-lizzarsi.

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La Facoltà di Economia

eamInSeGnamentI CFu

1° anno Economia politica 13 Economia aziendale e gestione delle imprese 12 Matematica generale e finanziaria 12 Diritto privato 10 Diritto pubblico 6 Informatica 1 2 Inglese 1 4

totale crediti 592° anno Contabilità e bilancio 11 Statistica 8 Economia delle aziende pubbliche e non profit 6 Diritto commerciale 8 Marketing 7 Finanza aziendale 8 Economia degli intermediari finanziari 8 Informatica 2 2 Inglese 2 3

totale crediti 613° anno Diritto tributario 6 Organizzazione aziendale 6 Programmazione e controllo 6 Economia internazionale 8 Strategia e politica aziendale 6

Mercati e istituzioni 6 Due insegnamenti a scelta 12 Tirocinio 6 Prova finale 4

totale crediti 60

totale crediti generale 180totale Insegnamenti 20

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)

Banche, mercati e Finanza (BmF), orientato a chi vuole comprendere le re-gole dei mercati finanziari internazionali e fare della finanza la propria area di spe-cializzazione, sia all’interno di aziende che in banche ed altri intermediari finan-ziari: finanza aziendale, finanza immobi-liare, economia internazionale, economia degli intermediari finanziari, economia e gestione delle istituzioni finanziarie. Il corso consente sbocchi professionali nel settore finanziario e immobiliare, coe-renti tanto con l’offerta di lavoro locale quanto con le nuove opportunità di inse-rimento emergenti nelle realtà nazionali ed internazionali.

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La Facoltà di Economia

BmFInSeGnamentI CFu

1° anno Economia politica 13 Economia aziendale e gestione delle imprese 12 Diritto privato 10 Matematica generale e finanziaria 12 Diritto pubblico 6 Informatica 1 2 Inglese 1 4

totale crediti 592° anno Contabilità e bilancio 10 Statistica 8 Diritto commerciale 8 Marketing 6 Economia degli intermediari finanziari 8 Finanza aziendale 9 Programmazione e controllo delle aziende di credito 6 Informatica 2 2 Inglese 2 3

totale crediti 603° anno Economia del mercato mobiliare 8 Economia e gestione delle istituzioni finanziarie 7 Finanza immobiliare 7 Diritto tributario 6 Economia e finanza internazionale 8

Strategia e politica aziendale 9 Un insegnamento a scelta 6 Tirocinio 6 Prova finale 4

totale crediti 61

totale crediti generale 180totale Insegnamenti 19

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)

management del turismo, dello Sport e dell’arte (tSa), per chi vuole occupar-si con competenza e professionalità di un’area in grande ascesa: quella del tem-po libero, dello sport, dell’entertainment, della cultura, dell’arte. Management del-lo sport, economia dell’arte e della cul-tura, strategia delle aziende turistiche, diritto sportivo, marketing del turismo e dei beni culturali sono solo alcuni dei cor-si proposti in questo curriculum di studi. Si tratta di competenze oggi fondamen-tali per la corretta gestione dei proget-ti pubblici e privati nei settori dell’arte, dello sport e più in generale nel settore turistico.

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La Facoltà di Economia

tSaInSeGnamentI CFu

1° anno Economia politica 13 Economia aziendale e gestione delle imprese 12 Diritto privato 10 Matematica generale e finanziaria 12 Diritto pubblico 6 Informatica 1 2 Inglese 1 4

totale crediti 592° anno Contabilità e bilancio 8 Statistica 8 Diritto commerciale 8 Marketing 6 Management dello sport e dell’entertainment 8 Economia degli intermediari finanziari 8 Finanza aziendale 8 Informatica 2 2 Inglese 2 3

totale crediti 593° anno Economia e sviluppo dell’arte, del cinema e della cultura 8 Diritto sportivo 6 Marketing del turismo e dei beni culturali 9 Organizzazione aziendale 8 Strategia delle aziende turistiche 9

Due insegnamenti a scelta 12 Tirocinio 6 Prova finale 4

totale crediti 62

totale crediti generale 180totale Insegnamenti 19

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

ContaBILIta’ e BILanCIoEAM – 11 CFU, BMF – 10 CFU, TSA – 8 CFUProf. Giovanni maria [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire agli stu-denti una solida base conoscitiva delle metodologie di costruzione e lettura del bilancio d’esercizio e del bilancio conso-lidato redatti secondo i principi contabili nazionali ed internazionali.

Programma del corso Nella prima parte del corso sono affrontate le problematiche di rilevazione delle princi-pali operazioni aziendali e sono sviluppati i temi di classificazione e rappresentazione dei valori in bilancio, in ossequio a quanto stabilito dalla normativa civile e dai prin-cipi contabili nazionali ed internazionali. È altresì affrontato il tema della fiscalità d’impresa, con particolare riferimento ai profili di rappresentazione contabile. Nella seconda parte del corso sono affrontate le tematiche di valutazione secondo i principi contabili nazionali ed internazionali. Infi-ne, sono analizzate le tecniche di redazio-ne del bilancio consolidato.

testi consigliati• Principi Contabili OIC – Giuffrè. • A. Giussani, Introduzione ai principi

contabili internazionali, Giuffrè, ult. edizione.

• A. Prencipe – P. Tettamanzi, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali, Egea, ult. edizione.

• Slides ed eserciziario a cura dei docenti.

DIRItto CommeRCIaLeEAM, BMF, TSA – 8 CFUProf. Felice [email protected]

obiettivi del corso

Condurre i candidati alla conoscenza critica dell’attività d’impresa sia nel-la forma individuale che societaria con particolare riguardo al finanziamento dell’impresa e al mercato mobiliare con tutte le conseguenti implicazioni sulla re-lativa disciplina.

Programma del corso Le Fonti del Diritto Commerciale; L’im-presa del codice civile nella normativa Costituzionale nel Diritto Comunitario; Impresa Commerciale e Agricola Orga-nizzazione dell’Impresa (Segni distin-tivi-Diritti di Privativa); L’azienda e la

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La Facoltà di Economia

sua circolazione; La Concorrenza nella prospettiva comunitaria e nazionale; La repressione della concorrenza sleale; La disciplina della Pubblicità; I contratti dell’Imprenditore (Contratti per lo scam-bio o distribuzione dei beni, per esecuzio-ne di opere e servizi, per la promozione o la conclusione di affari); L’imprenditore collettivo: società a base personale e a base capitalistica; Le società cooperati-ve; Il finanziamento dell’attività d’impre-sa: Il mercato mobiliare;

testi consigliati• V. Buonocore, Istituzioni di diritto com-

merciale, Giappichelli, ult. edizione.• Si richiede la consultazione del Codi-

ce Civile a cura di A. Di Majo, Giuffrè, 2010 o De Nova, Codice Civile e leggi collegate, Zanichelli, 2010.

DIRItto PRIVatoEAM, BMF, TSA – 10 CFUProf. Liliana Rossi [email protected]

obiettivi del corsoIl corso è volto a fornire la conoscenza istituzionale delle disposizioni relative alle materie trattate ed una visione siste-matica della disciplina.

Programma del corso I. Introduzione alle scienze giuridiche: a) l’ordinamento giuridico e le fonti del diritto; b) i rapporti giuridici; c) i sog-getti di diritto; d) l’attività giuridica; e) la tutela dei diritti. – II. Obbligazioni: a) il rapporto obbligatorio; b) le vicen-de dell’obbligazione; c) l’atto illecito, le responsabilità speciali ed il danno. – III. Contratti: a) il contratto in generale; b) l’efficacia; c) l’interpretazione; le patolo-gie; d) i contratti dei consumatori. – IV. Beni e situazioni giuridiche di apparte-nenza: a) i beni; b) i diritti reali; c) pro-prietà; d) diritti reali e di godimento; e) comproprietà e condominio; f) possesso; g) beni immateriali e situazioni giuri-diche di appartenenza; h) circolazione dei diritti reali e dei diritti su beni im-materiali. – IV. Famiglia: a) nozione; b) matrimonio e forme matrimoniali; c) sta-tus familiari; d) regime patrimoniale dei coniugi; e) crisi del matrimonio ed effetti patrimoniali. – V. Successioni: a) le re-gole della successione; b) successione necessaria; c) successione legittima; d) successione testamentaria.

testi consigliati• Le istituzioni del diritto privato – Ma-

nuale modulare coordinato dal prof Ma-rio Nuzzo: T. 1 – M. Nuzzo, Introduzio-

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

ne alle scienze giuridiche, Giappichelli, ult. edizione (escluso Cap. II, Sez. da III a V); T. 2 - F. Macioce, L’obbligazione e il contratto, (escluso Parte I, Cap. III, nonché Parte II, Cap. II e IV); T. 4, L. Rossi Carleo – E. Bellisario, Famiglia e successioni.

Oppure• A. Torrente – P. Schlesinger, Istituzioni

di diritto privato, Giuffrè, ult. edizione, Capitoli da I a XL, da LIV a LV, da LXV a LXXXI.

• Codice civile e leggi complementari, aggiornata all’anno corrente, qualsia-si ed., limitatamente ai testi normativi che regolano le materie sopra indica-te (i testi normativi eventualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito: www.nor-mattiva.it).

DIRItto PuBBLICo EAM, BMF, TSA – 6 CFUProf. amedeo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire agli studen-ti utili strumenti ermeneutici, attraverso una panoramica completa concernente

il sistema delle fonti del diritto, la Co-stituzione, le istituzioni e le libertà co-stituzionali.

Programma del corso Norma e ordinamento giuridico. La coeren-za dell’ordinamento: i criteri di risoluzione delle antinomie. La completezza dell’ordi-namento: i mezzi di integrazione. L’inter-pretazione giuridica. Le fonti del diritto. I “tipi” di atti normativi e la loro disarti-colazione. Il sistema delle fonti. Forme di Stato e forme di governo; l’organizzazione costituzionale italiana; il Parlamento, il Governo; il Presidente della Repubblica; la giustizia costituzionale e la Corte costitu-zionale; gli “altri” organi; le Regioni; la po-testà legislativa regionale; le autonomie territoriali. Diritti e libertà costituzionali. La giurisdizione. L’atto amministrativo e principi in tema di amministrazione.

testi consigliati• F. Modugno (a cura di), Lineamenti

di diritto pubblico, Giappichelli, ult. edizione. Eventuali paragrafi non ne-cessari saranno indicati durante le lezioni.

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La Facoltà di Economia

DIRItto SPoRtIVoLTSA – 6 CFUProf. Luigi [email protected]

obiettivi del corsoFornire allo studente una preparazione teo-rico-pratica in un campo, di rilevanza econo-mica, che abbracci sia il diritto amministra-tivo, che il diritto penale che quello civile.

Programma del corso Lo sport come ordinamento. Le fonti. I soggetti. I contratti. Diritto dell’impresa sportiva. Sponsorizzazione. Diritto di im-magine e licenze. La commercializzazione dei diritti televisivi. Il fallimento delle so-cietà di calcio e le vicende del titolo sporti-vo. Europa e sport. La libera circolazione. Il diritto antitrust. Legislazione sportiva comparata., internazionale, nazionale, re-gionale. Legislazione sportiva. Figure pro-fessionali. Il contratto di lavoro sportivo. La responsabilità civile, penale. Ammini-strativa. Il doping. Rapporto tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva. Gli organi della giustizia sportiva e contenzioso.

testi consigliati• L. Casini, Il diritto globale dello sport,

Giuffrè, 2010.

DIRItto tRIButaRIoEAM, BMF – 6 CFUProf. mario Damiani [email protected]

obiettivi del corsoConseguire una preparazione di base ido-nea a comprendere i principi essenziali e gli elementi strutturali del sistema fisca-le italiano ed a permettere le applicazioni più significative della normativa tributa-ria nell’attività propria delle imprese ed in quella professionale di primo livello.

Programma del corso

I principi costituzionali e comunitari del diritto tributario. I tributi; la norma tributaria; i soggetti passivi e la solida-rietà tributaria. L’attuazione del tributo (territorialità, dichiarazioni, controlli, ac-certamento), la riscossione e il rimborso. Principi sulle sanzioni e sugli strumenti deflativi del contenzioso. L’imposta sul reddito delle persone fisiche ed in parti-colare i redditi di impresa. L’imposta sul reddito delle società e L’IRAP. L’imposta sul valore aggiunto, i concetti di base sul funzionamento del tributo. Cenni sulle operazioni straordinarie delle imprese, sulla fiscalità internazionale e sul federa-lismo fiscale.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

testi consigliati• R. Lupi, Diritto Tributario, parte gene-

rale e parte speciale, Giuffrè, ult. edi-zione.

• G. Falsitta, Manuale di diritto tributa-rio, Cedam, ult. edizione.

• F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributa-rio, UTET, ult. edizione.

eConomIa aZIenDaLe e GeStIone DeLLe ImPReSe EAM, BMF, TSA – 12 CFUProf. antonello GarzoniProf. angelo antonio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso si propone di trasferire allo stu-dente le idee guida del pensiero manage-riale moderno, di imparare ad utilizzare strumenti e modelli nell’analisi delle re-altà aziendali, di fornire una visione uni-taria della struttura e del funzionamento delle aziende, di osservare i fenomeni aziendali.

Programma del corso Il corso è articolato in due moduli. Il pri-mo modulo (Economia aziendale) intro-duce ai concetti di base dell’economia e

della gestione d’azienda: gli istituti e le aziende; il soggetto economico, l’asset-to istituzionale e le finalità di istituto; le combinazioni economiche; il principio di economicità; il bilancio di esercizio; la riclassificazione del conto economi-co e dello stato patrimoniale; i calcoli economici di convenienza (le economie di scala, le economie di apprendimento, le economie di raggio d’azione, i costi di transazione); la progettazione degli assetti organizzativi, la struttura orga-nizzativa, i sistemi operativi. Il secondo modulo (Gestione delle imprese) si fo-calizza sulla creazione di valore come obiettivo dell’impresa, approfondendo la dimensione gestionale e strategica: il sistema di governo che occorre adottare affinché la gestione dell’impresa sia al-lineata agli interessi degli stakeholder; i problemi che si pongono nelle diverse aree gestionali dell’impresa (finanza, marketing, produzione, innovazione, protezione). I mezzi con cui le scelte strategiche si traducono in scelte opera-tive nella vita quotidiana dell’impresa.

testi consigliati• G. Airoldi – G. Brunetti – V. Coda, Cor-

so di economia aziendale, Il Mulino, 2005 (solo capitoli segnalati).

• S. Pivato – N. Misani – A. Ordanini – F.

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La Facoltà di Economia

Perrini, Economia e Gestione delle Im-prese, Egea, 2004, ult. edizione (solo capitoli segnalati).

• A. Marino – D. Montemerlo – F. Perrini, Economia aziendale e gestione d’impre-sa: Casi e esercizi, Egea, 2006.

eConomIa DeGLI InteRmeDIaRI FInanZIaRIEAM, BMF, TSA – 8 CFUProf. Claudio [email protected]

obiettivi del corsoIl corso prende in esame i profili tecnici, istituzionali, gestionali e regolamentari del sistema finanziario e delle sue com-ponenti, ovvero gli strumenti, i mercati e gli intermediari finanziari. La didattica prevede lezioni ed esercitazioni.

Programma del corso I concetti fondamentali del sistema fi-nanziario e dell’intermediazione finan-ziaria. La regolamentazione e la vigi-lanza nel sistema finanziario. I servizi di pagamento. Gli strumenti di debito. Gli strumenti di partecipazione. Gli stru-menti assicurativi. Gli strumenti derivati. Gli strumenti dell’intermediazione credi-tizia. Gli strumenti del risparmio gestito

e i servizi di intermediazione mobiliare. I mercati finanziari. Gli intermediari credi-tizi, mobiliari e assicurativi. I rischi tipici dell’intermediazione finanziaria.

testi consigliati• L. Nadotti – P. Porzio – D. Previati, Eco-

nomia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, 2009.

• L. Munari, Strumenti finanziari e credi-tizi. Dai bisogni alle soluzioni, McGraw-Hill, 2006.

• Altri materiali saranno indicati dal do-cente durante il corso.

eConomIa DeL meRCato moBILIaReBMF – 8 CFUProf. Candida [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di illustrare la struttu-ra ed il funzionamento dei mercati mobi-liari e di descrivere i modelli teorici e le tecniche operative alla base della valuta-zione degli investimenti.

Programma del corso La struttura del Corso si articola in tre parti.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

La prima parte presenta le funzioni eco-nomiche del mercato dei capitali e ne descrive le caratteristiche istituzionali, normative ed organizzative, sofferman-dosi anche sulle relazioni tra mercati ed istituzioni e sulle condizioni di efficienza del sistema.La seconda parte è dedicata allo studio delle caratteristiche tecniche e dei profi-li gestionali degli strumenti e dei servizi finanziari e dei modelli di valutazione di rendimento e di rischio degli investimen-ti obbligazionari e azionari. La terza parte analizza i principali contri-buti offerti dalla teoria per la costruzione di portafogli efficienti.

testi consigliati• P.L. Fabrizi (a cura di), L’economia del

mercato mobiliare, EGEA, 2006.• C. Bussoli C., MiFID, nuovi canali di

negoziazione e nuove prospettive per l’intermediazione finanziaria in Europa, Cacucci, 2008.

• L. Leonelli – G. Nicolini, Economia del mercato mobiliare, Texmat 2007.

• Altri materiali saranno indicati dal do-cente durante il corso.

eConomIa DeLLe aZIenDe PuBBLICHe e non PRoFIt EAM – 6 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si pone l’obiettivo di definire gli scenari ed i trend che incideranno sul pro-cesso di innovazione nel settore pubblico e non profit, di presentare i modelli e gli stru-menti di organizzazione, gestione e misu-razione oggi a disposizione delle corrispon-denti aziende, di discutere i cambiamenti sociali e le innovazioni di management che incideranno sulla definizione del ruolo, dei compiti e delle attività delle amministrazio-ni pubbliche e dei soggetti non profit.

Programma del corso Il sistema pubblico ed il Terzo settore: cambiamenti e riforme. Le aziende pub-bliche e non profit. I processi tipici. Mec-canismi di governance e di relazione del sistema pubblico. Le caratteristiche della gestione delle aziende pubbliche e non profit. Il sistema di finanziamento. Il si-stema delle rilevazioni. I sistemi di pro-grammazione e controllo. Modelli orga-nizzativi e sistema di pubblico impiego.

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La Facoltà di Economia

testi consigliati• E. Borgonovi, Principi e sistemi azien-

dali per le amministrazioni pubbliche, EGEA, 2005.

eConomIa e FInanZa InteRnaZIonaLeBMF – 8 CFUProf. Giovanni [email protected]

obiettivi del corsoIl corso di Economia e Finanza Interna-zionale ha l’obiettivo di offrire agli stu-denti le conoscenze di base e gli stru-menti tecnici-scientifici indispensabili per affrontare lo studio delle discipline economiche.

Programma del corso La bilancia dei pagamenti. I principi contabili riguardanti la bilancia dei pa-gamenti. Disequilibrio nelle transazioni internazionali. Transazioni internazionali degli Stati Uniti. La posizione degli Stati Uniti negli investimenti internazionali.Mercati valutari e tassi di cambio. La fun-zione dei mercati dei cambi. I tassi di cam-bio e la bilancia dei pagamenti. Rischio di cambio, copertura e speculazione. Effi-cienza dei mercati esteri dei cambi. I mer-

cati dell’eurovaluta. L’approccio moneta-rio alla bilancia dei pagamenti e al tasso di cambio. Approccio monetario con i tassi di cambio fissi e in regime di cambi flessibiliL’aggiustamento con tassi di cambio fles-sibili. L’aggiustamento della bilancia dei pagamenti tramite variazioni del tasso di cambio. La stabilità dei mercati dei cambi. Mercati dei cambi stabili e instabili. Effetto J e stime dell’elasticità.La determinazione del reddito in un’economia chiusa e molti-plicatore. Le politiche di aggiustamento in un’economia aperta. Equilibrio del merca-to dei beni, del mercato della moneta e del-la bilancia dei pagamenti. Politiche fiscali e monetarie necessarie per l’equilibrio in-terno ed esterno con cambi fissi. Il modello IS-LM-BP con tassi di cambio flessibili.Cambi fissi e cambi flessibili: le ragioni. Sistema monetario europeo. La creazio-ne dell’euro. Il sistema di Bretton Woods: funzionamento, evoluzione e crisi. Il si-stema monetario internazionale attuale.

testi consigliatiLo studente può svolgere lo studio su qualunque Testo di economia monetaria internazionale. Si segnala, comunque, il testo dove lo studente può seguire il ci-clo di lezioni:• D. Salvatore, Economia Monetaria In-

ternazionale (Etaslab), ult. edizione.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

• Letture e altro materiale didattico utiliz-zato o suggerito nel corso delle lezioni.

eConomIa e GeStIone DeLLe IStItuZIonI FInanZIaReBMF – 7 CFUProf. Claudio Giannotti Prof. Candida Bussoli [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso si propone di analizzare i processi caratteristici della gestione delle istitu-zioni finanziarie, approfondire i compor-tamenti degli operatori, consentendo di sviluppare competenze applicabili ai pro-cessi gestionali degli intermediari.

Programma del corso Il corso si sviluppa lungo tre filoni di analisi. La prima parte introduce la dinamica evolutiva dei modelli di organizzazione degli intermediari finanziari alla luce dei cambiamenti ambientali e di sistema. La seconda parte esamina l’organizza-zione e la gestione della banca: le politi-che di raccolta e di impiego; la gestione del capitale; le principali tecniche di ge-stione dei rischi tipici; i modelli organiz-zativi; l’analisi di bilancio ed i criteri di

misurazione della performance. La terza parte è dedicata all’analisi dei processi caratteristici della gestione delle società di assicurazione: le funzioni dell’impresa di assicurazione; i rischi specifici assicu-rativi; il bilancio; le combinazioni fra at-tività assicurativa e bancaria realizzate attraverso la bancassicurazione.

testi consigliati• A. Banfi – V. Capizzi – L. Nadotti – M.

Valletta, Economia e gestione della banca, McGraw-Hill, 2010.

• P. Mottura – S. Paci, Economia e ge-stione della banca e dell’assicurazione, Egea, 2009.

eConomIa e SVILuPPo DeLL’aRte, DeL CInema e DeLLa CuLtuRaTSA – 8 CFUProf. Luca Scandale [email protected]

obiettivi del corsoIl corso affronta l’economia della cono-scenza e si sofferma sui processi produt-tivi dell’arte, della moda, dello spettaco-lo. I casi empirici relativi al Mtv Music Awards, il marchio Diesel, il design della Apple, il Festival del Cinema di Venezia,

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La Facoltà di Economia

la Capitale Europea della Cultura verran-no analizati attraverso lavori di gruppo o individuali.

Programma del corso Quale economia muove l’arte, la moda, lo spettacolo? In che modo i prodotti nasco- no, muoiono si evolvono nella moderna economia globale? Come si afferma un marchio nel mondo dello star system? A queste domande il corso tenta di rispon-dere attraverso le analisi teoriche ed em-piriche relative all’economia della cultura.Il corso punta a rendere chiaro come l’e-conomia delle cultura è oggi una rete glo-bale di relazioni (musica, cinema, moda, design) che determina effetti di learning by doing nei consumatori. Dal gadget dei musei alle televisioni pay per view, dal fashion alle grandi catene di distribuzio-ne, dalla musica al cinema, intere filiere produttive globali occupano decine di milioni di lavoratori nell’industria del ci-nema, della musica, dell’arte.

testi consigliati• D. Throsby, Economia e cultura, Il Mu-

lino, ult. edizione.• Dispense del docente.

eConomIa InteRnaZIonaLeEAM – 8 CFUProf. Dominick Salvatore Prof. Lucio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso fornisce gli strumenti necessari per valutare i problemi che investono l’E-conomia Mondiale: dalla globalizzazione dei mercati alle sempre più frequenti cri-si economico- finanziarie che colpiscono i Pvs ed i mercati emergenti.

Programma del corso Verranno esposte le principali teorie del commercio internazionale; il ruolo de-gli organismi internazionali WTO, FMI e Banca Mondiale; le varie forme di in-tegrazione e di creazione delle aree di libero scambio che riflettono il sempre maggiore interesse della Comunità Eco-nomica internazionale ai fini della com-prensione dei fenomeni di globalizzazio-ne, internazionalizzazione e outsourcing. Infine saranno trattati i principi fonda-mentali dell’economia monetaria inter-nazionale con particolare riferimento alla struttura dei mercati valutari, al funzio-namento dei meccanismi di aggiusta-

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

mento automatici dei tassi di cambio e dei nuovi strumenti finanziari.

testi consigliati• D. Salvatore, Economia Internazionale,

ETAS 2008.• D. Salvatore, Economia monetaria in-

ternazionale, ETAS 2008.

eConomIa PoLItICaEAM, BMF, TSA – 13 CFUProf. Dominick Salvatore Prof. Lucio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso analizza il comportamento dei singoli agenti economici che sono parte di un sistema economico: consumatori, produttori, investitori e imprese. Il cor-so approfondisce come questi sogget-ti prendono le decisioni economiche e come queste decisioni siano influenzate da fattori come prezzi,redditi, tassi d’in-teresse e fattori internazionali.

Programma del corso Introduzione alla microeconomia (Cap. I e cap. II); Teoria del comportamento del consumatore e della domanda (cap.

III, cap. IV, cap. V e cap. VI); Produzio-ne, costi e mercati concorrenziali (cap. VII e cap. VIII); Mercati con concorrenza imperfetta (cap. X, cap. XI e cap. XII). Duopolio; oligopolio; teoria dei giochi; Beni pubblici, esternalità, fallimento di mercato.Programma del corso Macroeconomia:Elementi di contabilità nazionale. Il mercato reale. Il mercato monetario. Le politiche monetarie e fiscali. Relazioni economiche internazionali. Domanda aggregata. Offerta aggregata. Curva di Phillips. Inflazione.Il processo formativo prevede: – lezioni teoriche che hanno per ogget-

to le tematiche nelle quali si articola il programma del corso;

– esercitazioni, per favorire l’analisi eco-nomica delle tematiche trattate nel corso delle lezioni mediante un ap-proccio matematico-statistico dei casi di studio.

testi consigliati• D. Salvatore, Microeconomia: Teoria e

applicazioni, Franco Angeli, 2009.• R. Dornbusch – S. Fischer – R. Startz,

Macroeconomia, McGraw-Hill, 2006.

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La Facoltà di Economia

FInanZa aZIenDaLeEAM – 8 CFU, BMF – 9 CFU, TSA – 8 CFUProf. antonio SalviProf. massimo mariani [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso analizza i principi e gli strumenti delle decisioni aziendali di investimento e di finanziamento con il fine di verificare il loro contributo alla creazione di valore per gli azionisti.

Programma del corso 8 CFUIntroduzione alla finanza aziendale. Riclas-sificazione di bilancio. Analisi finanziaria: determinazione degli indici di bilancio e dei flussi di cassa. Il valore finanziario del tempo, il costo opportunità del capitale e il criterio del valore attuale netto. Rendimen-to e valore delle azioni. Criteri di valutazio-ne degli investimenti. Rischio, rendimento e costo del capitale. Teoria del portafoglio e CAPM. Rischio e capital budgeting. Ef-ficienza del mercato. Politiche finanziarie aziendali. Interazione fra decisioni di inve-stimento e di finanziamento. Finanza age-volata. Finanza dei gruppi aziendali.

9 CFUSarà garantito un approfondimento ag-giuntivo alle tematiche di maggior rilievo.

testi consigliati• M. Dallocchio – A. Salvi, Finanza d’A-

zienda, EGEA, 2004.

FInanZa ImmoBILIaReBMF – 7 CFUProf. massimo mariani [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti gli strumenti di base per analiz-zare le operazioni di finanza immobiliare in un contesto caratterizzato da mercati maturi con rischi di depressione ed aree emergenti con opportunità di crescita.

Programma del corso Caratteristiche del mercato immobiliare: principi, modelli e regole di funziona-mento. I soggetti e le istituzioni operan-ti. Collegamenti tra mercato immobiliare e mercato finanziario. Indicatori di per-formance per l’analisi degli investimen-ti. Il rischio immobiliare. La valutazione immobiliare. Strumenti e tecniche di finanziamento delle operazioni immobi-

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

liari. Operazioni di finanza strutturata nell’ambito del real estate. Case studies. Cenni su SGR e Fondi Immobiliari.

testi consigliati• A. Borghi, Finanza Immobiliare, Egea,

2008.• Dispense a cura del docente.

InFoRmatICa 1EAM, BMF, TSA – 2 CFUProf. egidio [email protected]

obiettivi del corsoUtilizzo professionale del P.C., conoscen-za dell’hardware e del software, sistemi operativi, Internet e posta elettronica.

Programma del corso Concetti di base, hardware e software, memorie, periferiche, reti informatiche, sistemi operativi, Windows, gestione dei files, Internet Explorer e sue funzio-ni principali, posta elettronica, Outlook e sue funzioni principali.

testi consigliati• A cura di F. Baccalini, ECDL Syllabus

4.0, McGraw-Hill, 2007.

InFoRmatICa 2EAM, BMF, TSA – 2 CFUProf. egidio [email protected]

obiettivi del corsoUtilizzo dei pacchetti più diffusi nell’au-tomazione d’ufficio, elaborazione testi Word, foglio elettronico Excel, presenta-zioni PowerPoint.

Programma del corso Elaborazione testi, Word funzioni prin-cipali, foglio elettronico, Excel funzioni principali, suo utilizzo come semplice da-tabase, presentazioni, PowerPoint fun-zioni principali, esercitazioni pratiche nel laboratorio di informatica sui software applicativi trattati.

testi consigliati• A cura di F. Baccalini, ECDL Syllabus

4.0, McGraw-Hill, 2007.

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La Facoltà di Economia

InGLeSe 1EAM, BMF, TSA – 4 CFUProf. matthew [email protected]

obiettivi del corso

Il corso si rivolge a studenti con competen-ze linguistiche di livello A2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiettivo finale è di raggiungere il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito professionale.

Programma del corso Grammar: Present simple and continu-ous. Countable and uncountable. Offers and requests. Comparatives and superla-tives. Past simple. Modals of possibility. Future plans and intentions. The impra-tive. Vocabulary: Roles and activities. Us-ing the internet. Quantity and number. Synonyms, prefixes. The fashion indus-try. Opposites. Business failure, Colloca-tions. Financing ventures. Phrasal verbs. Finding a job. Skills: Explaining your job. Checking information. Being polite. De-scribing products. Telling a story. Mak-ing predictions. Making an appointment. Explaining what to do. Reading: Move over game boys. No hiding place. Office

workers admit being rude. Fashion’s fa-vourite. Passion into profit. An elevator to space. Arabia’s field of dreams. The online job market.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

• E. Camesasca – A. Gallagher – I. Mar-tellotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Longman, 2006.

InGLeSe 2EAM, BMF, TSA – 3 CFUProf. matthew [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si rivolge a studenti con compe-tenze linguistiche di livello A2/B1, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiet-tivo finale è di consolidare il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito pro-fessionale.

Programma del corso Grammar: Future plans and intentions. The imperative. Modals of obligation.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

Present perfect. Passives. Conditional 1. Adjectives and adverbs. Conditional 2. Present perfect and past simple. Vo-cabulary: Phrasal verbs. The application process. Multi-part verbs. Word building. Synonyms. Insurance. Feedback on ser-vice. Just-in-time production. Manage-ment styles.Skills: Making an appointment. Explain-ing what to do. Making an appointment. Making suggestions. Describing a graph. Expressing arguments. Dealing with problems. Managing time. Creative solu-tions. Giving reasons. Reading: Arabia’s field of dreams. The online job market. Arabia’s field of dreams. Marketing to students. Cheaper and cheaper. Fighting fraud. Getting better service. Revolution in the car industry. A different perspec-tive. The kids are all right.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

• E. Camesasca – A. Gallagher – I. Mar-tellotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Longman, 2006.

manaGement DeLLo SPoRt e DeLL’enteRtaInment TSA – 8 CFUProf. Francesco manfredi [email protected]

obiettivi del corsoIl corso mira a condividere le opportu-nità che derivano alle organizzazioni sportive ed ai soggetti che operano nel campo dell’entertainment dai cambia-menti sociali, culturali, legislativi ed economici, a definire le connesse stra-tegie, a trasferire conoscenze relative a modelli, logiche, tecniche e strumenti di pianificazione e controllo, raccolta fondi, comunicazione e gestione di eventi e di impianti.

Programma del corso Il settore sportivo. Il management dello sport. Le strategie nelle organizzazio-ni sportive. Il marketing dello sport. Le sponsorizzazioni sportive. Comunicazio-ne e new media per lo sport. La gestio-ne dell’impiantistica sportiva. Il settore dell’entertainment. Il concetto di ser-vizio. Lo spettacolo dal vivo. Strategie e modelli organizzativi. Gli eventi per il tempo libero.

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La Facoltà di Economia

testi consigliati• G. Piantoni, Lo sport tra agonismo, bu-

siness e spettacolo, Etas Libri, 1999.

maRKetInG EAM – 7 CFU, BMF, TSA – 6 CFUProf. marco aurelio [email protected]

obiettivi del corsoComprendere in cosa consiste e come si gestisce il moderno marketing attraver-so l’analisi, la pianificazione e la gestione basata sul valore per i clienti per otte-nere la piena fiducia dei propri clienti e di tutti i portatori di interessi interni ed esterni all’azienda.

Programma del corso Il corso approfondisce i fondamenti del moderno marketing management orien-tato alla creazione di valore superiore per i clienti e per l’azienda in una prospettiva relazionale, competitiva ed economica. I contenuti saranno suddivisi in quattro aree tematiche di studio: 1) L’analisi del valore (Marketing, Ambiente e Concor-renza, Analisi della Domanda e Ricerche di mercato); 2) La progettazione e la pia-nificazione del valore (Segmentazione, Targeting e Posizionamento, Sviluppo e

gestione del prodotto, Definizione e ge-stione del prezzo); 3) La comunicazione ed erogazione del valore (Comunicazio-ne, Distribuzione e Vendita, Marketing digitale); 4) Marketing planning (Piano di marketing). Il corso prevederà la realizza-zione di esercitazioni e discussione di casi aziendali volti ad approfondire la cono-scenza sviluppata con le lezioni teoriche e attraverso lo studio dei materiali didattici.

testi consigliati• AA.VV. (a cura di S. Castaldo), Marketing

e Fiducia, Il Mulino – strumenti, 2009.

maRKetInG DeL tuRISmo e DeI BenI CuLtuRaLI TSA – 9 CFUProf. Franco De anna [email protected]

obiettivi del corsoFornire agli studenti strumenti analitici ed operativi per affrontare con basi pro-fessionali le attese espresse dallo speci-fico mercato settoriale del lavoro perme-ato da alti livelli di competitività.

Programma del corso Nella considerazione che i settori del Tu-rismo e Artistico-culturale, spesso vicini

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

quando non compenetrati, esprimono un crescente fabbisogno di managerialità atta a declinare positivamente e profit-tevolmente le risorse disponibili, il CdS approfondisce gli aspetti connessi all’e-conomia e alla gestione delle imprese tu-ristiche e culturali in un’ottica aziendale di creazione di valore.Analisi competitiva e condotte strategi-che, pianificazione e controllo di gestio-ne, organizzazione e gestione del manpo-wer specializzato, strategie di marketing e finanziarie sono le tematiche basilari trattate in dettaglio per quanto concerne i Beni Culturali.Misurazione ed evoluzione della do-manda, destinazione e comportamento del consumatore, impatto ambientale e socioculturale, organizzazione ed inter-mediari, pianificazione, implementazio-ne e sviluppo quelle inerenti il settore Turistico.

testi consigliati• C. Cooper – J. Fletcher – D. Gilbert – R.

Sherpherd – S. Wanhill, Economia del Turismo, Zanichelli, ult. edizione.

• L. Solima, L’impresa culturale, Carocci, ult. edizione.

• S. Sciarelli, Il management dei sistemi turistici locali, Giappichelli, ult. edi-zione.

matematICa GeneRaLe e FInanZIaRIa EAM, BMF, TSA – 12 CFU

Corso A – L Prof. alberto [email protected]. Luigi [email protected]

Corso M – ZProf. alberto [email protected]. marianna De [email protected]

obiettivi del corsoApprendere i fondamenti del calcolo dif-ferenziale e del calcolo integrale. Appren-dere i fondamenti del calcolo finanziario.

Programma del corso Insiemi, funzioni, estremo superiore ed estremo inferiore. Successioni, limiti e proprietà dei limiti. Funzioni continue e relativi teoremi. Calcolo differenzia-le e relativi teoremi. Punti di massimo e di minimo di una funzione. Studio del grafico di una funzione. Integrazione se-condo Riemann e teorema fondamentale del calcolo. Cenni sulle funzioni di più

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La Facoltà di Economia

variabili. Definizioni fondamentali della matematica finanziaria. Leggi e regimi finanziari in una e due variabili. Rendite certe. L’ammortamento dei prestiti. La valutazione delle operazioni finanziarie.

testi consigliatiPer la parte di Matematica generale:• P. Marcellini – C. Sbordone, Elementi di

calcolo, Versione semplificata per i nuo-vi corsi di laurea, Liguori Editore, 2004.

Per la parte di Matematica finanziaria:• F. Cacciafesta, Matematica Finanziaria

(Classica e Moderna) per i corsi trienna-li, GIAPPICHELLI, 2006.

meRCatI e IStItuZIonIEAM – 6 CFUProf. Luca [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha carattere monografico, affron-tando di volta in volta argomenti d’attua-lità, ricostruiti nella loro evoluzione stori-ca e dottrinaria.

Programma del corso Il tema affrontato è quello delle crisi eco-nomiche, di cui si offrirà un inquadra-mento dottrinario e storico-istituzionale,

facendo particolare riferimento alla crisi del 1929 e a quella del 2008.

testi consigliati• I testi verranno forniti dal docente du-

rante il corso.

oRGanIZZaZIone aZIenDaLe EAM – 6 CFU, TSA – 8 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si pone l’obiettivo di analizzare e comprendere le sfide che si presentano oggi alle organizzazioni e che risultano es-sere significativamente diverse da quelle degli anni Settanta ed Ottanta. In funzione di questo, il corso è diviso in tre parti. La prima parte analizza l’evoluzione storica del concetto di organizzazione aziendale, nella seconda si approfondisce il concetto di assetto organizzativo e le principali de-terminanti strutturali, nella terza si analiz-zano le architetture organizzative.

Programma del corso L’evoluzione delle teorie dell’organizza-zione. Le teorie classiche. Le teorie dell’a-zione organizzativa. Gli approcci moderni. L’assetto organizzativo. Le determinanti

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

strutturali. Le architetture organizzative. I modelli tradizionali. I modelli innovativi.

testi consigliati• R. Daft, Organizzazione aziendale,

Apogeo, 2007.

PRoGRammaZIone e ContRoLLo EAM – 6 CFUProf. Filippo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di sviluppare le capa-cità di utilizzo degli strumenti di control-lo di gestione a supporto dei processi di governo dell’attività di impresa e le capa-cità di interpretazione ed analisi critica dei risultati.

Programma del corso Nella prima parte del corso si delineano i tratti caratteristici dei sistemi di controllo di gestione. La seconda parte è dedicata interamente all’analisi delle metodologie di determinazione quantitativa dei costi di produzione: metodologie tradizionali (cen-tri di costo) e metodologie avanzate (acti-vity based costing); tecniche di misurazio-ne dei costi nei diversi contesti produttivi

(lavorazioni su commessa e produzioni per processo); metodologie di misurazione dei costi a valori preventivi (costi standard e costi normalizzati). La terza parte del cor-so si focalizza sulla rilevazione analitica dei costi e dei ricavi (metodi e flussi). Infi-ne, nella quarta parte del corso, si appro-fondiscono gli aspetti metodologici legati alle decisioni di breve periodo: analisi dei sistemi di misurazione a costo diretto va-riabile e identificazione delle informazioni rilevanti ai fini della scelta.

testi consigliati• A. Arcari Programmazione e controllo,

McGraw-Hill, 2009.• Materiali didattici integrativi disponi-

bili sul sito web del libro.• Eserciziario a cura del docente.

PRoGRammaZIone e ContRoLLo DeLLe aZIenDe DI CReDItoBMF – 6 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corsoFormare lo studente su aspetti di gran-de attualità quali l’analisi del Rischio, il CaR (Capitale a Rischio) e soprattutto

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La Facoltà di Economia

sugli strumenti per controllare l’anda-mento della gestione degli Intermediari Finanziari quali Tecniche di Bugeting, costruzione di Report Commerciale e dei Rischi, Sintetizzatori Gestionali, “termo-metri” dello stato di di salute aziendale.

Programma del corso I Rischi Aziendali e il Rischio di Impresa; il Controllo di Gestione negli Intermedia-ri Finanziari; gli strumenti contabili del Controllo di Gestione; la Granuralità del Controllo di Gestione; il Controllo Inter-no e Direzionale; il Risk Management e le tipologie di Rischio; il Rischio Opera-tivo; il VAR; tipi di VAR: Simulation, Hi-storical e Analytic Var; la Simulazione Montecarlo e il modello RiskMetrics; per-dite “Attese” ed “Inattese” ; un model-lo di analisi; la variabilità delle Perdite; le nuove teorie sul rischio; gli indicatori delle performance corrette per il rischio RAP: Risk Adjusted Performance; CaR, RAP e RAROC; un’evoluzione dell’EVA; i Sintetizzatori Gestionali; il Reporting; la costruzione di un Report commerciale in un’azienda finanziaria. Il Budget e tecni-che di Budgeting.

testi consigliati• F. Albergo, Il Controllo di Gestione negli

Intermediari Finanziari, Cacucci, 2006. • Dispense a cura del docente.

• F. Albergo, Strumenti di Controllo e analisi del Rischio, Cacucci, 2010, in corso di stampa.

StatIStICaEAM, BMF, TSA – 8 CFUProf. Donato michele Cifarelli Prof. mariateresa [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso si propone di illustrare, attraver-so lo studio degli elementi di base, come organizzare ed analizzare un insieme re-ale di dati, e al tempo stesso di presenta-re i principali concetti del ragionamento statistico sia descrittivo che inferenziale.

Programma del corso Elementi di statistica descrittiva: distri-buzioni statistiche ad una dimensione. Le misure di posizione, le misure di di-spersione, la concentrazione. Elementi di statistica bivariata, la connessione, la correlazione, la regressione.Elementi di calcolo della probabilità: Eventi, definizione di probabilità. Proba-bilità condizionale, regola di Bayes, va-riabili aleatorie, valori di sintesi. Distribu-zioni di probabilità notevoli.

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Laurea in Economia e Organizzazione Aziendale (Classe L18)Insegnamenti obbligatori

Cenni di statistica inferenziale: Definizio-ne di campione, stime puntuali e zonali. Intervalli di confidenza: determinazione e significato. Intervalli di confidenza per popolazioni gaussiane: media, varianza. Intervalli di confidenza asintotici: media, varianza, differenza tra due medie, pro-porzione, funzione di ripartizione.

testi consigliati• L. Molteni – R. Piccarreta, Statistica De-

scrittiva, Egea, ult. edizione.• D.M. Cifarelli, Introduzione al Calcolo

delle Probabilità, McGraw-Hill, ult. edi-zione.

• R. Piccarreta – P. Veronese, Lezioni di Inferenza Statistica, Schonenfeld & Zie-gler ult. edizione.

StRateGIa DeLLe aZIenDe tuRIStICHe TSA – 9 CFU Prof. antonello GarzoniProf. Francesca D’[email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso affronta le tematiche di strategia delle aziende turistiche su un triplice pia-no: quello del posizionamento competiti-

vo a livello di impresa, quello delle stra-tegie collaborative tra attori della filiera turistica e quello del posizionamento a livello di destinazione.

Programma del corso Il corso è articolato in tre moduli. Il primo modulo (strategia e performance azien-dali) introduce il concetto di strategia, presenta la metodologia di individuazio-ne delle aree strategiche d’affari (ASA) e l’analisi economica delle ASA. Inoltre illustra alcune tecniche di gestione tipi-che delle aziende turistiche quali il re-venue management. Il secondo modulo (posizionamento competitivo) si incentra sulla filiera turistica e analizza il modello competitivo dei principali attori (alber-ghi, vettori aerei, aziende crocieristiche, tour operator, agenzie di viaggi), con par-ticolare attenzione alle scelte effettuate e ai riflessi sulle performance aziendali. Il terzo modulo (destination management) approfondisce il ruolo del network come fonte di vantaggio competitivo per la sin-gola impresa. Inoltre, viene affrontato il tema della gestione sovraordinata delle destinazioni turistiche, analizzando sia il ruolo degli attori pubblici e privati che svolgono funzioni di meta-management, sia la relazione tra l’operato di tali organi e l’attività delle imprese locali.

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La Facoltà di Economia

testi consigliati• G. Invernizzi, Strategia aziendale e van-

taggio competitivo, McGraw-Hill, 2008.• M. De Carlo, Management delle azien-

de del turismo, Egea, 2007.

StRateGIa e PoLItICa aZIenDaLe EAM – 6 CFU, BMF – 9 CFUProf. antonello GarzoniProf. Filippo Vitolla [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso si propone di sviluppare le capa-cità di analisi, diagnosi e soluzione dei problemi di strategia di aziende indu-striali e di servizi. La modalità didattica, incentrata sulla discussione di casi di aziende reali e su lavori di gruppo, con-sente l’apprendimento di metodologie e strumenti in maniera attiva.

Programma del corso Il programma è articolato in tre moduli. Il primo modulo (strategia e performan-ce aziendali) introduce il concetto di strategia, si sofferma sulla metodologia di individuazione delle aree strategiche d’affari (ASA) e sull’analisi economica

dell’ASA. Il secondo modulo (strategie competitive) si sofferma sugli strumenti per l’analisi di settore e sulle scelte di posizionamento competitivo (di costo, di differenziazione), sulle determinanti del posizionamento, sulle risorse e compe-tenze che ne sono alla base e sulla so-stenibilità di una strategia aziendale. Il terzo modulo (la dinamica strategica) si focalizza sui processi di trasformazione dei settori, sulle modalità di sviluppo di innovazioni strategiche, sull’interazione competitiva tra concorrenti e sulle scelte di cambiamento aziendale.Il programma per il corso di laurea in Banche, Mercati e Finanza include un ul-teriore modulo (strategie corporate e va-lore aziendale) che entra nel merito delle scelte di diversificazione delle aziende e ne esplora le logiche in due prospettive: la logica finanziaria e le matrici di porta-foglio; la logica sinergico-organizzativa.

testi consigliati• G. Invernizzi, Strategia aziendale e

vantaggio competitivo, Mc-Graw-Hill, 2008.

• I. Dagnino, Strategia aziendale e van-taggio competitivo: casi, Egea, 2008.

• A. Garzoni, Dispense di Strategia e poli-tica aziendale, Università LUM.

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)

Laurea magistrale in economia e management (Classe Lm77)

I nostri percorsi di specializzazione si ca-ratterizzano per offrire qualcosa di nuo-vo nel panorama formativo universitario, a partire dalle metodologie didattiche, imperniate su un mix di lezioni in aula, discussioni di casi, project work e lavori di gruppo, in grado di sviluppare le cono-scenze e le competenze manageriali utili per il mondo del lavoro.

In un programma di lavoro intenso, sti-molante e partecipativo, della durata di 2 anni, supportiamo i laureati triennali nella maturazione personale e profes-sionale, grazie al lavoro di un corpo do-cente di grande valore, testimonianze di imprenditori, professionisti e manager, visite in azienda e stage aziendali per ar-ricchire la dimensione esperienziale dello studio. È inoltre disponibile un servizio di counselling attitudinale che consente di identificare l’ambito lavorativo cui si è più vocati.

Tre percorsi professionalizzanti, che rap-presentano la naturale prosecuzione per chi ha studiato in LUM e un’opportunità in più per affermare la propria professio-nalità per coloro che hanno studiato in altre Università. Per coloro che proven-

gono da altre Università o differenti per-corsi di studi è previsto un primo mese intensivo di pre-corsi sulle tematiche di Bilancio, Strategia, Organizzazione, Pro-grammazione e Controllo, Finanza, Dirit-to tributario rivolto a consentire un rapi-do avvio e una ripresa delle conoscenze necessarie ad affrontare il percorso spe-cialistico con maggiore efficacia.

Consulenza aziendale e Libera Profes-sione (mCa) è dedicato a chi intende in-terpretare la libera professione in chiave innovativa e a coloro che vogliono spe-cializzarsi nella consulenza direzionale: tecnica professionale, revisione azien-dale, business planning, valutazioni d’a-zienda, scenari economici internazionali, management consulting, fiscalità profes-sionale d’impresa e diritto fallimentare per sviluppare conoscenze specialistiche relative ai processi di amministrazione, finanza e controllo delle imprese. È pre-visto un tirocinio presso società di revi-sione o studi professionali specializzati.

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La Facoltà di Economia

mCaInSeGnamentI CFu

1° anno Economia dei distretti 6 Metodi quantitativi per le decisioni aziendali 6 Revisione aziendale 8 Business planning 8 Valutazioni d’azienda 8 Scenari economici internazionali 9 Fiscalità professionale d’impresa 6

Business English 4totale crediti 55

2° anno Operazioni straordinarie e tecnica professionale 8 Corporate & Investment Banking 7 Management consulting 8 Diritto penale commerciale 7 Diritto fallimentare 8 Tirocinio 7 Prova finale 20

totale crediti 65

totale crediti generale 120totale Insegnamenti 12

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)

Corporate Finance & Banking (mCFB), per il professionista della finanza inter-nazionale e per coloro che intendono in-terpretare ruoli professionali all’interno degli intermediari finanziari: corporate & investment banking, valutazioni d’azien-da, operazioni straordinarie, gestione dei rischi, comunicazione finanziaria d’im-presa. Il corso ha l’obiettivo di consolida-re competenze di analisi finanziaria e di gestione dei mercati finanziari, fornendo una solida preparazione per affrontare in chiave professionale i finanziamenti d’a-zienda e la gestione dei rapporti banca/impresa. È previsto un tirocinio presso istituzioni finanziarie o studi professio-nali specializzati.

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La Facoltà di Economia

mCFBInSeGnamentI CFu

1° anno Corporate & Investment Banking 8 Scenari economici internazionali 9 Economia dei servizi 6 Business English 4 Business planning 8 Metodi quantitativi per le decisioni aziendali 6 Valutazioni d’azienda 8

Diritto dei mercati finanziari 6totale crediti 55

2° anno Operazioni straordinarie e tecnica professionale 8 Comunicazione finanziaria di impresa 7 Gestione dei rischi e delle istituzioni finanziarie 7 Entrepreneurial Finance 8 Un insegnamento a scelta 8 Tirocinio 7 Prova finale 20

totale crediti 65

totale crediti generale 120totale Insegnamenti 12

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)

International management (mIm), per formare manager in grado di compren-dere le dinamiche evolutive dei mercati mondiali e di gestire i processi di inter-nazionalizzazione all’inteno di piccole e grandi imprese: innovazione aziendale, strategie di internazionalizzazione, sce-nari economici internazionali, marketing e retail management, marketing interna-zionale, business planning, supply chain management e finanza internazionale. Il corso ha l’obiettivo di trasmettere una solida e completa preparazione al fine di comprendere e governare i processi di evoluzione della domanda a livello inter-nazionale, fornendo strumenti cognitivi che consentano di progettare e conso-lidare le tecniche di gestione aziendale e commerciale delle imprese moderne. Alcune sessioni all’interno dei corsi sono previste in lingua inglese. È possibile un semestre di scambio in un’università estera.

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La Facoltà di Economia

mImInSeGnamentI CFu

1° anno Marketing e Retail Management 8 Scenari economici internazionali 9 Economia dell’innovazione 6 Business English 4 Supply Chain Management 8 Human Resource Management 7 International Marketing 8

Metodi quantitativi per le decisioni aziendali 6totale crediti 56

2° anno International Finance 8 Strategie di internazionalizzazione 7 Comunicazione finanziaria d’impresa 8 Diritto tributario internazionale 6 Un insegnamento a scelta 8 Tirocinio 7 Prova finale 20

totale crediti 64

totale crediti generale 120totale Insegnamenti 12

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

BuSIneSS enGLISHMCA, MIM, MCFB – 4 CFUProf. matthew [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si rivolge a studenti con compe-tenze linguistiche di livello B1/B2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiet-tivo finale è di raggiungere e consolida-re il livello B2. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito professionale.

Programma del corso COMPANIES: Present simple/continu-ous. Companies/careers. Talking about your job. LEADERSHIP: Articles. Syn-onyms, Collocations. Getting things done. Talent. STRATEGY: Future forms. Suffixes. Presentations. Nike’s Goddess. PAY: Present perfect/past simple. Multi-part verbs. Evaluating performance. Reading: Failure. Discussion: Success. DEVELOPMENT: Likelihood. Develop-ment/environment. Showing cause and effect. Reading: Gas for Peru. Discus-sion: Balance.MARKETING: Comparatives/superla-tives. Brands. Considering alternatives. Money/love. Risk

OUTSOURCING: Conditionals. Offshor-ing. Making suggestions. Global shift. Going offshore.FINANCE: Adjectives/adverbs. Corpo-rate governance. Presentations. Europe’s Enron. Counting the costs. RECRUIT-MENT: Relative pronouns. Word-build-ing. Small-talk. A full house. The Bellagio interview.

testi consigliati• T. Trappe – G. Tullis, Intelligent Bu-

siness Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2005.

• E. Camesasca – A. Gallagher – I. Mar-tellotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Longman 2006.

BuSIneSS PLannInGMCA, MCFB – 8 CFUProf. antonello GarzoniProf. arcangelo [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso descrive in chiave applicativa i principali strumenti analitici e le tecni-che per la gestione strategica dell’impre-sa e per la costruzione di business plan

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La Facoltà di Economia

per l’avvio di nuove iniziative imprendi-toriali, attraverso l’uso di applicativi sof-tware e mediante esercitazioni orientate al lavoro di gruppo.

Programma del corso Il programma è articolato in tre modu-li. Il primo modulo (imprenditorialità e crescita) si concentra sulle modalità di gestione strategica delle imprese, en-fatizzando il ruolo dell’imprenditorialità come motore della crescita aziendale, l’identificazione di opportunità impren-ditoriali, le fonti di idee imprenditoriali. Il secondo modulo (business planning) si focalizza sulle tecniche di costruzione di un business plan: l’analisi del mercato, le scelte di analisi della concorrenza, la va-lutazione del sistema di prodotto e della struttura ottimale, le tecniche di costru-zione dei preventivi economico-finanziari delle nuove iniziative imprenditoriali, la stima del fabbisogno finanziario delle nuove iniziative. Il terzo modulo (valu-tazione delle alternative strategiche) si concentra sugli strumenti di identifica-zione e valutazione delle alternative a disposizione dell’impresa, sia sul piano qualitativo che sul piano quantitativo. Il corso termina con la presentazione da parte dei gruppi di un business plan di una nuova iniziativa imprenditoriale.

testi consigliati• A. Garzoni, Corporate Entrepre-

neurship. Egea 2010.• C. Parolini, Come costruire un business

plan, Paramond, ult. edizione.• Materiale distribuito in piattaforma

elettronica.

ComunICaZIone FInanZIaRIa D’ImPReSaMIM – 8 CFU, MCFB – 7 CFUProf. Claudio Giannotti Prof. nicola Dell’[email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso prende in esame la comunicazio-ne finanziaria e la gestione delle relazioni con gli investitori da parte delle imprese industriali e finanziarie. Il corso prevede lezioni, analisi di casi concreti e testimo-nianze.

Programma del corso 7 CFU. Investor relations: definizione e mission. Ruolo delle investor relations nella strategia d’impresa. Obiettivi e sviluppo di un piano di comunicazione finanziaria. La comunicazione finanziaria degli emittenti. Il rapporto con i mercati

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

finanziari. La raccolta del feedback dagli investitori. Tecniche per una comunica-zione di successo. La negoziazione.

8 CFU. Al programma da 7 CFU si ag-giunge: la valutazione delle azioni e delle obbligazioni.

testi consigliati• Fabrizi (a cura di), Economia del mer-

cato mobiliare, EGEA, 2006 – Capitoli da 4 a 13.

• Altri materiali saranno indicati dal do-cente in aula.

CoRPoRate e InVeStment BanKInGMMCA – 7 CFU, MCFB – 8 CFUProf. Claudio [email protected]

obiettivi del corsoIl Corso affronta le attività delle banche e degli intermediari finanziari nel mer-cato dei servizi per le imprese. Il Corso comprende lezioni, analisi e discussioni di casi concreti e testimonianze.

Programma del corso 7 CFU. Il mercato dei servizi di corporate e investment banking. Le attività di cor-porate e investment banking. L’attività

di Merger & Acquisition. Le operazioni di Leverage Buyout. Le operazioni di ri-strutturazione in caso di crisi aziendale. Il private equity e il venture capital. I servizi per la quotazione delle imprese. Il mezzanine finance. Il financial e l’enter-prise risk management. La cartolarizza-zione dei crediti.

8 CFU. Al programma da 7 CFU si ag-giungono: il project finance; i metodi di valutazione delle aziende.

testi consigliati• G. Forestieri (a cura di), Corporate &

investment banking, EGEA, 2009.• Altri materiali saranno indicati dal do-

cente durante il corso.Altre letture di approfondimento:• V. Capizzi – R. Giovannini (a cura di),

Business Angels e Informal Venture Ca-pital in Italia, Bancaria Editrice, 2010.

• V. Capizzi (a cura di), L’investment banking in Italia, Bancaria Editrice, 2007.

• C. Giannotti, La cartolarizzazione dei crediti: rischi e regolamentazione, Fran-co Angeli, 2004.

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DIRItto DeI meRCatI FInanZIaRIMCFB – 6 CFUProf. Giuseppe [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha ad oggetto lo studio dei prin-cìpi e delle regole dei mercati finanziari, con un focus particolare sui protagonisti di tali mercati e sulla dinamica della re-golamentazione.Particolare risalto sarà fornito alle più evoluzioni normative in tema di regime degli emittenti.

Programma del corso L’evoluzione legislativa e l’integrazione europea: dalla disciplina del pubblico ri-sparmio ai servizi d’investimento. I con-cetti fondamentali: mercati finanziari, prodotti finanziari, intermediari finanzia-ri. Gli attori dei mercati finanziari: auto-rità di vigilanza, società di gestione dei mercati (codici di autodisciplina), ban-che, sim, sgr. La sollecitazione all’investi-mento: offerte pubbliche ed operazioni di finanza straordinaria. La disciplina degli emittenti. I reati in tema di mercati finan-ziari. L’informazione finanziaria. L’impat-

to della regolamentazione dei mercati sulla vita delle società commerciali.

testi consigliati• Le slide illustrate a lezione saranno

messe a disposizione di tutti.• Per una panoramica più ampia, si con-

siglia F. Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli, 2008.

DIRItto FaLLImentaReMMCA – 8 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corsoDisamina delle procedure concorsuali, a seguito della riscritturazione della legge fallimentare, ormai volte ad operare una regolamentazione delle diverse situa-zioni, cui la crisi di impresa è in grado di dare luogo, nel tentativo di individuare un corretto equilibrio tra la tutela delle ragioni creditorie e la salvaguardia delle risorse dell’impresa, non costituendo lo stesso fallimento una fattispecie estinti-va di essa.

Programma del corso Il corso ha lo scopo di illustrare i fonda-menti del diritto concorsuale e, in parti-

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

colare, si propone di analizzare le proble-matiche scaturenti dalla crisi di impresa, anche alla luce delle rilevanti modifiche introdotte dai recenti provvedimenti le-gislativi. Dopo una parte introduttiva ge-nerale, tesa ad illustrare l’evoluzione del sistema normativo concorsuale, verran-no analizzate le principali caratteristiche di esso in un’ottica, soprattutto, com-parativa rispetto ai sistemi di soluzione della crisi di impresa adottati nei Paesi dell’Unione Europea. Ne seguirà una seconda, istituzionale, diretta alla illu-strazione delle varie problematiche com-mercialistiche legate all’inquadramento delle tipologie della crisi aziendale. Ver-ranno analizzati, quindi, i presupposti di accesso alla procedura, i principali effet-ti prodotti dalla stessa nei confronti dei creditori e dei terzi, e si procederà, inol-tre, allo studio della fase di accertamento dello stato passivo e della chiusura del fallimento, con riferimento anche alla cessazione mediante concordato falli-mentare. Verranno, dunque, illustrate le residue procedure per la gestione della crisi (concordato preventivo ed accordi di ristrutturazione dei debiti).

testi consigliati• A. Caiafa, La legge fallimentare rifor-

mata e corretta (dalla legge 12 maggio

2005, n. 80 al d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169), CEDAM, 2008.

• M. Sandulli, La crisi dell’impresa, il falli-mento e le altre procedure concorsuali, Giappichelli, 2009.

• A. Caiafa, Codice del fallimento e delle procedure concorsuali, UTET, 2008.

DIRItto PenaLe CommeRCIaLeMCA – 7 CFUProf. antonio maria La [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di fornire allo stu-dente le conoscenze di base e gli stru-menti logico-analitici indispensabili per affrontare lo studio della disciplina, pro-spettando uno schema base dei principa-li reati societari, fallimentari e tributari.

Programma del corso REATI SOCIETARI: Gli interessi giuridi-ci protetti. False comunicazioni sociali prima e dopo la riforma. False comuni-cazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori. Falso in prospetto. Impedito controllo. Impedita restitu-zione dei conferimenti. Illegale riparti-zione degli utili e delle riserve. Illecite

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La Facoltà di Economia

operazioni sulle azioni o quote sociali. Operazioni in pregiudizio dei creditori. Omessa comunicazione del conflitto di interessi. Formazione fittizia del capita-le. Infedeltà patrimoniale. Aggiotaggio e manipolazione del mercato. REATI FAL-LIMENTARI: Interessi giuridici tutelati. La bancarotta in generale. La bancarotta propria: fraudolenta e semplice. La ban-carotta impropria. Altri reati del fallito: il ricorso abusivo al credito – inesatte di-chiarazioni sulla situazione patrimoniale – inosservanza dell’ordine di deposito dei bilanci e delle scritture contabili. Reati del curatore e dei suoi coadiutori. REATI TRIBUTARI. Interessi giuridici tutelati. Principi ispiratori della riforma attuata con d.lgsl 10.03.2000 n. 74. I delitti in ma-teria di dichiarazioni, di documenti e di mancato versamento di imposte. L’accer-tamento delle violazioni tributarie.

testi consigliati• I PARTE: A. Lanzi – A. Cadoppi, I re-

ati societari. Commentario aggiornato, CEDAM, ult. edizione.

• II PARTE: F. Antolisei, Manuale di dirit-to penale. Leggi complementari. Vol. II, Giuffrè, ult. edizione.

• III PARTE: N. Pollari – F. Loria, Diritto punitivo processuale tributario, Laurus Robuffo, ult. edizione.

• Durante il corso verranno segnalate le parti della manualistica segnalata utili per il sostenimento dell’esame.

DIRItto tRIButaRIo InteRnaZIonaLeMIM – 6 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone quale obiettivo l’ana-lisi e l’approfondimento delle tematiche della fiscalità internazionale al fine di fornire una conoscenza di base per af-frontare tutte le problematiche fiscali collegate ai percorsi di internazionaliz-zazione.

Programma del corso Le fonti del diritto tributario internazio-nale e la loro gerarchia. La doppia impo-sizione internazionale. Le Convenzioni internazionali contro la doppia imposizio-ne. Il Modello OCSE. Il principio di tassa-zione su base mondiale ed il principio di territorialità. La residenza delle persone fisiche e giuridiche. La stabile organiz-zazione secondo la disciplina interna e convenzionale. I flussi di reddito transna-zionali e la tassazione dei non residenti.

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

Elusione, evasione e pianificazione fisca-le internazionale. Il trasfer pricing.

testi consigliati• C. Garbarino, Manuale di Tassazione

Internazionale, II edizione, Ipsoa.

eConomIa DeI DIStRettIMCA – 6 CFUProf. Luca [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di far acquisire le stru-mentazioni analitiche che consentono di definire il distretto industriale, di cui ver-ranno ricostruite le logiche di sviluppo con riferimento al caso italiano.

Programma del corso Il corso si suddivide in tre parti: nella prima verranno analizzate le opere di Marshall e di Becattini, ove si definisce il concetto di distretto; nella seconda parte si affronterà lo studio dei principali distretti italiani; nella terza si studierà la realtà economica del Mezzogiorno.

testi consigliati• I testi verranno indicati durante lo svol-

gimento del corso. I non frequentanti devono concordare i testi con il docente.

eConomIa DeI SeRVIZIMCFB – 6 CFUProf. Luca [email protected]

obiettivi del corsoL’obiettivo del corso è quello di fornire elementi di conoscenza rispetto alla cre-scita delle economie di servizi nelle aree urbane e metropolitane. Il corso pertan-to tende a tenere insieme i due aspetti dell’economia dei servizi: quello settoria-le e quello territoriale. Si parte dunque da un’analisi dell’economia della cono-scenza, della cultura, della creatività, del turismo per passare ai temi urbani come quelli dalla logistica, del marketing terri-toriale, dell’energia e public utilities.

Programma del corso Il corso si articola in due moduli. La prima parte teorica è relativa all’apprendimento delle teorie sulla knowledge-based eco-nomy, i cluster creativi e del milieux inno-vateur. La seconda parte è applicativa e si sviluppa attraverso un progetto di svilup-po di attività economiche nell’am-bito dei servizi creativi e cognitivi. Cos’è l’econo-mia dei servizi? Come si sviluppa? In quali luoghi, attraverso quali mercati si espande l’economia trainante del mondo globale?

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La Facoltà di Economia

L’economia dell’informazione, il marke-ting dei prodotti, il management pubbli-co, le risorse energetiche e le utilities, la comunicazione, la creatività, la cultura, i trasporti, il turismo, i commerci, la finan-za, il design, il fashion, i software. Questi settori che oggi occupano milioni di lavo-ratori (prevalentemente giovani) signifi-cano plasticamente la crescita esponen-ziale delle economie urbane come Londra, New York, Berlino, Barcellona, Bangalore, Sidney, San Francisco. L’economia dei ser-vizi creativi, tecnologici, turistici, finanzia-ri, logistici, si localizzano infatti prevalen-temente nelle metropoli internazionali, in cui si è andata diffondendo l’industria del terziario e dei servizi.

testi consigliati• F. Martinelli – J. Gadrey, L’economia

dei servizi, il Mulino, ult. edizione.• Dispense del docente.

eConomIa DeLL’InnoVaZIoneMIM – 6 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso«La necessità è madre dell’invenzione» (Platone). Nell’attuale situazione di crisi,

l’innovazione costituisce la principale va-riabile atta a generare competitività e a rilanciare lo sviluppo di imprese e Paesi. Il corso si propone di illustrare i più impor-tanti strumenti e modelli con i quali realiz-zare un’originale capacità di innovazione.

Programma del corso Il concetto di innovazione e le sue impli-cazioni di carattere gestionale ed orga-nizzativo. La definizione di un’“innova-tion strategy” e le competenze distintive aziendali a supporto dell’“innovazione continua”. Gli strumenti di Marketing e le più avanzate tecnologie ICT per age-volare la gestione della conoscenza ed i rapporti con gli interlocutori interni ed esterni. La progettazione organizzativa al servizio dell’innovazione: nuove forme organizzative e nuove modalità di gestio-ne del capitale umano. Il ruolo del net-working ai fini innovativi: le opportunità offerte dall’“Open innovation”. Gli “inno-vative cluster” ed i distretti. I rapporti tra l’innovazione e la competitività nazionale L’innovazione e il nuovo capitalismo “green oriented”. Analisi di casi aziendali in sva-riati settori (automotive, food&beverage, telefonia, moda, turismo...).

testi consigliati• F. Massari, Being innovative. Le impli-

cazioni gestionali e organizzative dell’in-

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

novazione aziendale, Cacucci, 2007.• J. Tidd – J. Bessant, Managing Innova-

tion: Integrating Technological, Mar-ket and Organizational Change, John Wiley & Sons Inc, 2009 (4th edition).

• J. Fagerberg – D.C. Mowery – R.R. Nel-son, Innovazione. Imprese, industrie, economie, Carocci editore, 2007.

• Dispense a cura del docente.

entRePReneuRIaL FInanCeMCFB – 8 CFUProf. massimo marianiProf. antonio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso intende approfondire le dinami-che che caratterizzano l’intero ciclo di vita di un’impresa focalizzando l’attenzione sugli elementi di criticità propri dei diver-si stadi e sui fattori che condizionano l’e-voluzione di un soggetto economico.

Programma del corso La curva di vita dell’impresa reinterpre-tata come curva di vita dell’Imprendito-re. I fase del ciclo di vita dell’impresa e dell’Imprenditore: il finanziamento della business idea e lo start up. Lo sviluppo

del business plan. II fase: la separazio-ne tra proprietà e gestione e l’apertura del capitale di terzi. III fase: l’accesso ai mercati mobiliari regolamentati. IV fase: la successione dell’impresa fra continui-tà e ricambio generazionale. La visibilità e la misura del valore dell’Impresa nelle diverse fasi della curva di vita.

testi consigliati• P. Jovenitti, Entrepreneurial Finance,

EGEA, 2002.Sulle tematiche più generali della finanza d’azienda, si consulti: • M. Dallocchio - A. Salvi, Finanza d’A-

zienda, Egea, 2004.

FISCaLIta’ PRoFeSSIonaLe D’ImPReSaMCA – 6 CFUProf. mario [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire agli studen-ti una preparazione approfondita sulle principali imposte applicabili all’impresa – esercitata tanto in forma individuale, quanto in forma societaria – ed in par-ticolare sull’IRPEF (reddito di impresa), l’IRES, l’IVA e l’IRAP.

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La Facoltà di Economia

Programma del corso Profili generali dell’imposizione sul red-dito. Imposizione delle società ed impo-sizione delle persone fisiche: rapporti. Il reddito di impresa. L’imposta sul reddito delle società. L’imposta sul valore ag-giunto. L’imposta regionale sulle attività produttive. Le scritture contabili obbli-gatorie ai fini fiscali. Le lezioni consen-tiranno un inquadramento di carattere sistematico dell’imposizione dell’impre-sa, ma saranno caratterizzate anche da un approccio di tipo casistico, al fine di consentire agli studenti l’acquisizione di una metodologia di analisi “tributaria” di fattispecie concrete.

testi consigliati• R. Lupi, Diritto Tributario, Giuffrè, ult.

edizione.• G. Falsitta, Manuale di diritto tributa-

rio – Parte speciale: Il sistema delle im-poste in Italia. Cedam, ult. edizione.

• F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributa-rio, vol. 2 (parte speciale), UTET, ult. edizione.

GeStIone DeI RISCHI e DeLLe IStItuZIonI FInanZIaRIeMCFB – 7 CFUProf. Vittorio [email protected]

obiettivi del corsoL’obiettivo principale del corso consiste nel fornire le nozioni e gli strumenti per la misurazione e la gestione dei rischi delle istituzioni finanziarie e nell’analiz-zare i legami tra risk management e capi-tal budgeting.

Programma del corso Il rischio di tasso e di liquidità: modello del repricing gap; modello del duration gap; sistema dei tassi interni di trasferi-mento; rischio di liquidità.Il rischio di mercato: modelli value at risk parametrici; simulazioni storiche e Mon-te Carlo; backtesting dei modelli VaR; ap-proccio della vigilanza.Il rischio di credito: modelli di scoring; modelli fondati sul mercato dei capitali (cenni); stima dei tassi di recupero; siste-mi dei rating; modelli di portafoglio; ap-plicazioni dei modelli per la misurazione del rischio di credito.Il rischio operativo: definizione, misura-

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

zione e gestione del rischio operativo.Il capitale economico e regolamentare: gestione del capitale e creazione del va-lore; processo di allocazione del captale; regolamentazione del capitale (Basilea2).

testi consigliati• A. Sironi – A. Resti, Rischio e valore nel-

le banche. Risk management e capital allocation, Egea, 2008.

Human ReSouRCe manaGementMIM – 7 CFUProf. andrea [email protected]

obiettivi del corsoTre insiemi di obiettivi caratterizzano il corso. Il primo insieme riguarda l’iden-tificazione di quali siano i “fenomeni” aziendali che cadono nell’ambito defini-to “Gestione delle Risorse Umane”. Nel secondo, si apprenderanno le “variabili” in gioco e le tecniche di “analisi”. Da ul-timo, si affronteranno i metodi di “gover-no”, sia attuali che in prospettiva.

Programma del corso Parte 1 – Chi e che cosa “gestiamo”?I concetti fondamentali del comporta-

mento: modelli psicologici dell’individuo e del gruppo. I modelli dell’apprendimen-to individuale e organizzativo. I fenome-ni di costruzione e modifica della cultura d’impresa. La prestazione individuale e organizzativa. Prestazione e stress. Com-portamenti in contesti critici per la sicu-rezza. Comportamenti e responsabilità. Responsabilità individuale e collettiva: la consapevolezza del ruolo agito nel conte-sto aziendale.

Parte 2 – Indirizzare e dirigere il compor-tamento: metodi e tecnicheScegliere le persone: la selezione e il re-clutamento. Coordinare e sincronizzare: le tecniche strutturali, le tecniche proce-durali, le tecniche “di processo”. Evolve-re e sviluppare: le tecniche di sviluppo, le tecniche di formazione e supporto all’ap-prendimento.

Parte 3 – Rispettare ed utilizzare le norme: gli aspetti legaliIl “nuovo” ruolo del diritto: il Diritto del-le Risorse umane nella visione sistemica dell’impresa e del mercato. Responsabi-lità manageriale e diritto: aspetti chiave di diritto delle risorse umane nell’ambi-to del lavoro, della sicurezza e della “re-sponsabilità amministrativa”.

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La Facoltà di Economia

testi consigliati• A. Montefusco, Manager ad alta quota,

Guerini, 2007.• A. Grandori, Organizzazione e compor-

tamento economico, Il Mulino, 1999Approfondimenti:• M. De Paola – V. Scoppa, Economia del

personale, Carocci 2008.• M. Castiglioni – C. Corradini, I modelli

epistemologici in psicologia, Carocci, 2003.

InteRnatIonaL FInanCeMIM – 8 CFUProf. antonio Salvi Prof. massimo [email protected] [email protected]

obiettivi del corsoIl corso mira a fornire agli studenti le nozioni chiave della finanza azienda-le internazionale nel mutato contesto economico-finanziario globale. Ogni azienda di una certa dimensione deve affrontare problematiche attinenti all’acquisto di fattori produttivi sui mer-cati internazionali, ai canali di sbocco non domestici, alla delocalizzazione in paesi esteri. A tal fine, il corso appro-

fondisce metodi e strumenti per una gestione ottimale di tali problematiche.

Programma del corso Finanza aziendale e impresa globa-le. Approcci analitici per comprende-re le dinamiche valutarie e finanziarie a livello domestico e sovranazionale. Funzionamento, struttura e condizioni di equilibrio dei mercati valutari. Crisi valutarie, svalutazioni competitive e decisioni aziendali. Strumenti derivati sui cambi: analisi e condizioni di utiliz-zo. Misurazione e gestione del rischio di cambio transattivo, economico e conta-bile. Come affrontare il rischio di inte-resse nell’impresa globale. Condizioni e modalità per reperire mezzi propri e debito sui mercati finanziari internazio-nali. Costo del capitale dell’impresa che accede ai mercati finanziari internazio-nali. Capital budgeting internazionale.

testi consigliati• C. Eun – B. Resnick, International fi-

nancial management, McGraw Hill, 5th ed., 2009.

• D. K. Eiteman – A. I. Stonehill – M. H. Moffet, Multinational Business Finan-ce, Addison Wesley Publishing Com-pany Inc,  2007, 12a ed.

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

InteRnatIonaL maRKetInGMIM – 8 CFUProf. Roberto De [email protected]

obiettivi del corsoFornire agli studenti una visione organi-ca e completa del processo di sviluppo internazionale di un’impresa, secondo una prospettiva strategica, operativa, commerciale. Contribuire a perfezionare profili professionali in grado di compren-dere rapidamente il contesto aziendale e in questo inserirsi.

Programma del corso Logiche e strategie di marketing inter-nazionale: il processo di sviluppo di un progetto internazionale e la programma-zione marketing a supporto. Le relazioni strategiche con gli interlocutori all’este-ro. La struttura manageriale e le logiche aziendali da adottare sulla scena globale. Le aree geografiche chiave nel terzo mil-lennio. La formulazione della strategia di marketing internazionale. Analisi dei principali modelli di domanda nei merca-ti internazionali e nelle economie emer-genti. La segmentazione: il concetto di posizionamento internazionale nel mer-cato consumer. Il territorio come “brand

indentity”. Comunicazione dei valori dell’azienda in chiave internazionale. Gli strumenti della promozione/comunica-zione internazionale. Case histories ita-liane in mercati consolidati e su mercati caratterizzati da economie emergenti. Esperienze, case histories e seminari a corredo.

testi consigliati• D. Diurisi, Nuove forme e nuovi ruo-

li della comunicazione nella società dell’informazione globale, Ediz. Cierre, 2008.

• G. Pellicelli, Il marketing internazio-nale. Mercati globali e nuove strategie Competitive, Ediz. Etas, 2007.

• E. Valdani – G. Bertola, Mercati Inter-nazionali e Marketing, Egea, 2006.

manaGement ConSuLtInGMCA – 8 CFUProf. Francesco PerriniProf. angeloantonio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso offre gli strumenti per la gestione dei processi di crescita e sviluppo d’im-presa. L’obiettivo del corso è di fornire

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La Facoltà di Economia

agli studenti le competenze necessarie per la gestione della crescita attraverso la soluzione dell’acquisizione.

Programma del corso Il corso fornisce le competenze e stru-menti inerenti tutte le fasi del processo di acquisizione, dalla pianificazione, valuta-zione e attuazione dell’operazione, fino all’integrazione post acquisizione. Gli studenti affronteranno le principali teo-rie che analizzano la crescita esterna, dal punto di vista tanto dell’advisor esterno quanto del management d’impresa. Ci si aspetta che gli studenti comprendano la complessità delle varie fasi di gestione del processo e delle decisioni proprie del management e dell’advisor preposti alla valutazione e attuazione dell’acquisizio-ne. Durante il corso gli studenti costrui-ranno il proprio progetto di acquisizione per valutare empiricamente e le criticità del processo di acquisizione affrontate in concreto dal management.

testi consigliati• V. Conca, Le acquisizioni. Il processo, il

mercato, i prezzi, EGEA, 2005.• A. Russo, Gestire un’acquisizione. Pro-

gettazione, controllo e finanziamento, EGEA, 2008.

maRKetInG e RetaIL manaGementMIM – 8 CFUProf. Sandro Castaldo Prof. antonella Pirro [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoOggetto principale del corso sono le scel-te strategiche ed operative connesse alla configurazione e alla gestione dei canali distributivi e le specificità e tendenze in-novative del retail marketing.

Programma del corso Il concetto di canale distributivo: funzio-ni svolte, utilità generate e servizi com-merciali prodotti. Il retailing in prospet-tiva storico-evolutiva: la struttura del settore commerciale (formati distributivi e forme aziendali) e le sue dinamiche. Il marketing e l’innovazione nell’impresa commerciale al dettaglio. Le principa-li fasi nelle relazioni distributive in una prospettiva storico-evolutiva. Il momen-to analitico per le decisioni distributive. Il channel design e il channel management. Il trade marketing e il channel relation-ship marketing. Le nuove frontiere del

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

Channel & Trade marketing: la gestione della multi-canalità.

testi consigliati• S. Castaldo (a cura di), Retail & Chan-

nel Management, EGEA, 2008.• S. Castaldo – C. Mauri (a cura di), Inno-

vazione, experience, partnership. Casi di innovazione nel retail. Franco Ange-li, 2007.

metoDI QuantItatIVI PeR Le DeCISIonI aZIenDaLIMCA, MCFB, MIM – 6 CFUProf. Donato michele [email protected]

obiettivi del corsoIl corso affronta, sia dal punto di vista concettuale sia da quello tecnico, i prin-cipali aspetti dell’inferenza statistica con particolare riferimento alla teoria della stima e alla teoria dei test con applica-zioni alla gestione aziendale.

Programma del corso Introduzione alla verifica delle ipotesi, definizione di errore, ipotesi semplici e composte. Il test di verifica: il rapporto delle verosimiglianze, l’impostazione di Neyman-Pearson. Test uniformemente

più potenti, l’impostazione di Fisher: il ruolo del p value. Le tavole di control-lo, controllo di due medie. Il modello lineare semplice e multivariato. Stima puntuale e zonale dei parametri. Prova delle ipotesi riguardante i parametri o funzioni dei parametri. Applicazioni. Breve sintesi di calcolo matriciale. Ana-lisi delle componenti principali e sue ap-plicazioni.

testi consigliati• R. Piccarreta – P. Veronese, Lezioni di

Inferenza Statistica, Schonenfeld & Zie-gler ult. edizione.

• Dispense a cura del docente.

oPeRaZIonI StRaoRDInaRIe e teCnICa PRoFeSSIonaLeMCA, MCFB – 8 CFUProf. Giovanni maria [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di approfondi-re una tematica tipica della ragioneria professionale, le operazioni di gestione straordinaria, nei loro aspetti rappre-sentazione in bilancio (secondo i princi-pi nazionali ed internazionali), civilistici e fiscali.

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La Facoltà di Economia

Programma del corso Dopo un inquadramento della funzione delle operazioni straordinarie, sono esa-minate nell’ordine la cessione d’azien-da, il conferimento, la fusione, la scis-sione, la fusione e la scissione inversa, la liquidazione, la trasformazione. Di ogni operazione sono esaminati i profili di rappresentazione contabile secondo i principi contabili sia nazionali, sia inter-nazionali (con particolare riferimento, per le operazioni che costituiscono bu-siness combinations, al principio IFRS 3 revised); sono altresì analizzati i profili civilistici e fiscali.

testi consigliati• Principio Contabile OIC 4 – Giuffrè.• Principio Contabile Internazionale

IFRS 3.• L. Potito, Le operazioni straordinarie

nell’economia delle imprese, Giappi-chelli, 2008.

• Slides ed esercitazioni a cura dei do-centi.

ReVISIone aZIenDaLeMCM – 8 CFUProf. Giovanni maria GaregnaniProf. Gianfranco [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso si propone di esaminare la fun-zione della revisione contabile calata nel contesto normativo di riferimento; sono quindi analizzati il modello del rischio di revisione, le metodologie di revisione, il giudizio di revisione, i principi di compor-tamento del revisore.

Programma del corso Dopo aver introdotto e definito l’attivi-tà di revisione contabile nel contesto dei servizi di revisione e attestazione e delineato l’evoluzione normativa, ven-gono esaminate la metodologia di revi-sione contabile ed il modello di rischio di revisione con particolare approfon-dimento del tema della significatività. Successivamente viene ripercorso lo svolgimento del processo di revisione e della gestione della documentazione e delle evidenze. Il corso prosegue poi con la disamina delle modalità di revi-sione specifiche del ciclo vendite, ciclo

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

acquisti, ciclo magazzino, ciclo lavoro, ciclo immobilizzazioni materiali, ciclo monetari ed infine degli altri cicli af-ferenti all’azienda; chiudono il corso alcune lezioni sul tema dei principi di comportamento nell’attività di revisio-ne (etica, indipendenza, diligenza e re-sponsabilità) nonché l’analisi delle fasi conclusive del lavoro di revisione con particolare riferimento all’espressione del giudizio.

testi consigliati• M. Livatino – N. Pecchiari – G. Poglia-

ni, Principi e metodologie di auditing, EGEA, 2007.

• Slides ed esercitazioni a cura dei do-centi.

SCenaRI eConomICI InteRnaZIonaLIMMCA, MCFB, MIM – 9 CFUProf. Dominick Salvatore Prof. Lucio [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoDate le nozioni di economia di base, il corso fornirà allo studente la possibili-tà di comprendere i cambiamenti che le

trasformazioni dell’economia mondiale impongono alla economia e alla politica dei singoli paesi.

Programma del corso Il corso è strutturato in due moduli. Il pri-mo è svolto dal Prof. Dominick Salvatore sui seguenti temi: la crisi finanziaria, cau-se, effetti e prospettive di crescita. Sistema monetario internazionale. Il tasso di cam-bio €/$. Squilibri strutturali e stabilità del sistema monetario mondiale. Competitivi-tà europea rispetto ad altre aree del mon-do. Commercio internazionale e sviluppo economico. Energia, ambiente, competiti-vità e crescita nell’economia mondiale.Il secondo modulo svolto dal Prof. Lucio Laureti approfondirà i seguenti aspet-ti: La conferenza Euro-mediterranea di Barcellona, l’economia dei Pvs e le carat-teristiche delle economia arretrate. Mo-delli sullo sviluppo e lavoro, il problema dell’immigrazione. Le politiche comuni-tarie di sviluppo regionale. Cooperazione e partenariato nell’area med. Indicato-ri economici dei paesi del Med. Analisi costi/benefici per gli investimenti nella area med Indici di povertà.

testi consigliati• Appunti e dispense saranno fornite nel

corso delle lezioni.• L. Laureti, Economia dello sviluppo e

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La Facoltà di Economia

dell’integrazione Euro mediterranea, Franco Angeli, 2008.

StRateGIe DI InteRnaZIonaLIZZaZIoneMIM – 7 CFUProf. antonello [email protected]

obiettivi del corsoIl corso esamina le fasi, gli snodi critici, le difficoltà e gli strumenti disponibili per l’impresa che, nell’ambito di una strate-gia di espansione geografica, decide di svolgere parte della propria attività in uno o più mercati internazionali.

Programma del corso Il corso abbina momenti di razionalizza-zione teorica a momenti di verifica empi-rica, attraverso l’analisi di casi aziendali, lavori di ricerca individuali e/o di grup-po. Sono analizzati i principali model-li e sulle teorie che spiegano le spinte all’internazionalizzazione delle impre-se, i fattori che favoriscono/ostacolano lo stiramento geografico e l’internazio-nalizzazione delle diverse attività del-la filiera. Nello specifico, il programma tratta i seguenti temi: l’internazionaliz-zazione delle attività; globalizzazione e

localizzazione, le forze a livello di singo-lo paese, settore e l’impatto sulle impre-se; le strategie di internazionalizzazione dei mercati di sbocco; le strategie di in-ternazionalizzazione dei mercati di ap-provvigionamento; l’analisi dell’attratti-vità dei mercati di sbocco e il disegno di strategie di ingresso in paesi esteri; il processo di internazionalizzazione e la realizzazione di un business plan per l’internazionalizzazione.

testi consigliati• C. Dematté – F. Perretti, Strategie di in-

ternazionalizzazione, Egea, 2003• P. Lasserre, Global Strategic Manage-

ment (Second Edition), Palgrave, 2008.

SuPPLy CHaIn manaGementMIM – 8 CFUProf. Giuseppe [email protected]

obiettivi del corsoIl Corso si propone di formare gli stu-denti relativamente alle aree funzionali della Catena Logistico-Produttiva (Sup-ply Chain) di aziende di beni o servizi e di sviluppare, mediante un approccio di tipo “pratico-operativo”, le competenze degli stessi in tali ambiti.

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Laurea magistrale in Economia e Management (Classe LM77)Insegnamenti obbligatori

Programma del corso Il corso esamina le varie Funzioni azien-dali facenti parte della catena logistico-produttiva, sia quelle inerenti il Flus-so delle Informazioni (Gestione Ordini Clienti, Postvendita, Customer Service, Programmazione e Avanzamento della Produzione e delle Forniture) che quelle inerenti il Flusso dei Materiali (Gestione dei Magazzini, Produzione, Trasporti e Distribuzione). Le tematiche inerenti il corso verranno sviluppate nell’ottica del-la competitività aziendale, per la quale il Supply Chain Management ha assunto ed assume un ruolo sempre più strate-gico. Di ogni Funzione aziendale, oltre ad individuarne gli input, le attività e gli output, vengono esaminati gli Indicato-ri di Performance che ne permettono il monitoraggio ed una valutazione di tipo quantitativo. Inoltre, verranno affrontati anche i temi inerenti tecniche e metodo-logie del Project Management, attività essenziale nell’ambito di pianificazione e controllo dei progetti, nonché gestione del rischio.

testi consigliati• Dispense Prof. Giuseppe Trevissoi• E.M. Porter, La strategia competitiva,

Edizioni Compositori, 1997• S. Chopra – P. Meindl, Supply chain

management. Strategy, planning and operations, Prentice Hall, 2001.

VaLutaZIonI D’aZIenDaMCA, MCFB – 8 CFUProf. maurizio DallocchioProf. antonio Salvi [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso intende fornire le principali me-todologie di valutazione delle aziende. Particolare attenzione sarà dedicata alla tecnica dei flussi di cassa e alla tecnica dei multipli. Una parte del programma sarà anche rivolta alla valutazione per le operazioni di M&A. Il corso è fortemente incentrato sull’analisi di casi aziendali.

Programma del corso Riclassificazione dei documenti con-tabili ai fini della valutazione. La stima del costo-opportunità del capitale nelle valutazioni. Tecniche di stima dei flussi di cassa. Tecniche di stima del tasso di crescita dei flussi di cassa. Tecniche di stima del valore terminale. Dal valore dell’impresa al valore del capitale econo-mico. Il mercato del controllo e le opera-zioni di finanza straordinaria. La valuta-

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La Facoltà di Economia

zione delle sinergie operative, finanziarie e fiscali. Premi e sconti nelle valutazioni. Problematiche di valutazione delle azien-de familiari o di piccole dimensioni. L’ap-proccio Adjusted Present Value (APV) e l’analisi del profilo del debito. La valuta-zione degli intangibles.

testi consigliati• A. Damodaran, Valutazione delle azien-

de, Apogeo, 2002.

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Insegnamenti a scelta

Insegnamenti a scelta

I percorsi di studio sono completati dal-la possibilità di scegliere tra diversi in-segnamenti, coerenti con le richieste di ulteriore specializzazione e con le tema-tiche più attuali.Gli insegnamenti a scelta sono comuni in tutti i percorsi, con differenza nei CFU (6 CFU per laurea triennale, 8 CFU per lau-rea magistrale).Gli insegnamenti sono attivati con un mi-nimo di 10 iscritti.

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La Facoltà di Economia

1^ semestre CFuAsset Management 6/8Diritto degli scambi internazionali 6/8Diritto del lavoro 6/8Diritto fallimentare 6/8Empowerment organizzativo 6/8Giornalismo economico 6/8Lingua cinese 6/8Lingua spagnola 6/8Management delle risorse naturali e delle energie rinnovabili 6/8Marketing territoriale 6/8Relazioni industriali 6/82^ semestre CFuComunicazione d’impresa e gestione della corporate image 6/8Diritto dei trust 6/8Diritto dell’economia agraria 6/8Diritto dell’informatica 6/8Diritto dell’Unione Europea 6/8Finanziamenti di impresa 6/8Gestione delle crisi aziendali delle PMI 6/8Gestione integrata dell’ambiente e della sicurezza aziendale 6/8Industrial and intellectual property nella moda 6/8Organizzazione dei canali e gestione della forza vendita 6/8Storia del pensiero economico 6/8Storia economica 6/8Tecniche di borsa 6/8

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Insegnamenti a scelta

aSSet manaGementEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Candida [email protected]

obiettivi del corsoIl corso illustra la base teorica e le tecni-che operative sottostanti la gestione pro-fessionale dei portafogli finanziari.

Programma del corso Dopo una breve analisi delle nozioni di rischio e rendimento, si propongono le principali metodologie di gestione degli investimenti, la moderna teoria di por-tafoglio e le tecniche di selezione degli investimenti mobiliari.La struttura del Corso si articola in due parti. Prima parte: definizione e misurazione del rischio e del rendimento degli inve-stimenti mobiliari; la diversificazione dei portafogli; evoluzione della teoria della finanza; il modello di Markowitz: la Capi-tal Market Line e la Security Market Line; il CAPM. Seconda parte: l’asset allocation nei fon-di comuni; il ruolo del benchmark nelle gestioni attive e passive; la valutazione

della performance; asset allocation stra-tegica, tattica e dinamica.

testi consigliati• P.L. Fabrizi (a cura di), L’economia del

mercato mobiliare, EGEA, 2006.• Altri materiali saranno indicati dal do-

cente durante il corso.

ComunICaZIone D’ImPReSa e GeStIone DeLLa CoRPoRate ImaGeEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Franco De [email protected]

obiettivi del corsoIl corso traguarda l’approfondimento puntuale delle tematiche che concorrono alla corretta impostazione dell’attività comunicazionale aziendale, sia interna che esterna.

Programma del corso Il corso considera l’intero processo di co-municazione d’impresa, con riferimento specifico alle categorizzazioni classiche, attuali e tendenziali nell’ottica dell’investi-mento aziendale produttivo e profittevole.

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La Facoltà di Economia

L’analisi didattica puntualizza sia le prospettive poliedriche della comunica-zione in stretto rapporto con le variabili di mercato sia quei paradigmi di comu-nicazione di moderna concezione, come l’Approccio Sistemico Vitale, che portano a ridefinire sostanzialmente gli schemi di communication-mix.Il Corso si accentra, inoltre, anche sui modelli organizzativi di comunicazione manageriale utilizzati nell’ambito delle moderne imprese marketing-oriented.

testi consigliati6 CFU• M. Morelli, L’immagine dell’impresa, F.

Angeli, ult. edizione. • E. Invernizzi, La comunicazione orga-

nizzativa: teorie, modelli, metodi, Giuf-frè, ult. edizione.

8 CFU• E. Invernizzi, La comunicazione orga-

nizzativa: teorie, modelli, metodi, Giuf-frè, ult. edizione.

• E. Corvi, Comunicazione d’impresa e investor relation, Egea, ult. edizione.

• M.G. Confetto, Un modello di comuni-cazione d’impresa, ASV-BASED, Giap-pichelli, ult. edizione.

DIRItto DeGLI SCamBI InteRnaZIonaLIEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corsoIl corso affronta la disciplina degli scambi internazionali di merci e servizi, sia per quanto attiene i rapporti tra nazioni, che per quanto concerne i rapporti d’affari tra imprese. L’insegnamento prevede lo studio del WTO e gli aspetti giuridici del-la cd. contrattualistica internazionale.

Programma del corso L’Organizzazione mondiale del com-mercio: il WTO. Le fonti del diritto del commercio internazionale: Usi, consue-tudini e convenzioni internazionali. Lex mercatoria. Le tecniche di negoziazione tra controparti straniere. Le lettere di in-tenti, memorandum of understandings, contratto preliminare. La redazione di un contratto internazionale: lingua, in-dividuazione del diritto applicabile alle obbligazioni contrattuali, scelta del Foro e degli strumenti per la risoluzione delle

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Insegnamenti a scelta

controversie. La compravendita interna-zionale di beni. Strumenti di pagamento e di garanzia del buon fine degli affari. Ripartizione dei rischi ed oneri del tra-sporto. INCOTERMS CCI 2000. I contrat-ti di concessione di vendita, di agenzia e di franchising internazionali.

testi consigliati• S. Campanale, Diritto del Commercio

Internazionale e normativa comunita-ria, Giuffrè, 2005.

• Durante il corso saranno esaminati al-cuni esempi di contratti internazionali.

DIRItto DeI tRuStEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di analizzare le dinamiche evolutive dei trust nel dirit-to inglese, nel diritto internazionale e nell’ordinamento civilistico italiano alla luce della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985.Verranno altresì analizzati gli elemen-ti fondamentali degli aspetti fiscali dei trust alla luce delle recenti disposizioni legislative.

Programma del corso Profili generali sul diritto dei trust nel modello giuridico inglese. La Conven-zione de L’Aia del 1 luglio 1985 ed i suoi effetti. I trust interni. I soggetti del trust: il disponente, il trustee, i beneficiari ed il guardiano. L’atto istitutivo e l’atto di trasferimento. Pubblicità, iscrizione e trascrizione. Le vicende processuali dei trust. Il recepimento del trust da parte della giurisprudenza. Gli aspetti tributa-ri: imposizione indiretta, imposizione di-retta e obblighi dichiarativi. Applicazioni operative: il trust nel diritto di famiglia, il trust nel diritto societario.

testi consigliati• M. Lupoi, Istituzioni del diritto dei trust

e degli affidamenti fiduciari, Cedam, 2008.

• Dispense a cura del docente.

DIRItto DeI tRuStEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di analizzare le dinamiche evolutive dei trust nel dirit-

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La Facoltà di Economia

to inglese, nel diritto internazionale e nell’ordinamento civilistico italiano alla luce della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985.Verranno altresì analizzati gli aspetti fi-scali dei trust alla luce delle recenti di-sposizioni legislative.

Programma del corso Profili generali sul diritto dei trust nel modello giuridico inglese. La Conven-zione de L’Aia del 1 luglio 1985 ed i suoi effetti. I trust interni. I soggetti del trust: il disponente, il trustee, i beneficiari ed il guardiano. L’atto istitutivo e l’atto di trasferimento. Pubblicità, iscrizione e trascrizione. Le vicende processuali dei trust. Il recepimento del trust da parte della giurisprudenza. Gli aspetti tributa-ri: imposizione indiretta, imposizione di-retta e obblighi dichiarativi. Applicazioni operative: il trust nel diritto di famiglia, il trust nel diritto societario.

testi consigliati• M. Lupoi, Istituzioni del diritto dei trust

e degli affidamenti fiduciari, Cedam, 2008.

• Dispense a cura del docente.

DIRItto DeL LaVoRoEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di approfondire gli istituti di diritto del lavoro e di diritto sin-dacale che regolano il complesso sistema dei rapporti individuali e collettivi di la-voro nella gestione delle risorse umane in azienda, così fornendo gli strumenti conoscitivi indispensabili per compren-dere e risolvere le problematiche gestio-nali all’interno della materia dello Hu-man Resources Management

Programma del corso 1.L’evoluzione del diritto del lavoro. 2.Lavoro autonomo e lavoro subordina-to. 3.Contratto individuale e contratta-zione collettiva. 4.La nuova organizza-zione del mercato del lavoro. 5.Le nuove tipologie contrattuali di lavoro dopo la cd. legge Biagi. 6.Strategie manageria-li e flessibilità del lavoro. 7.I poteri del datore di lavoro: potere direttivo e pote-re disciplinare. Limiti sostanziali e pro-cedurali. 8.L’estinzione del rapporto di

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Insegnamenti a scelta

lavoro. 9.Crisi di impresa e la gestione degli esuberi del personale. 10.La si-curezza sul lavoro dopo il T.U. 81/2008. 11.Garanzie e diritti dei lavoratori. 12.Evoluzione dei sistemi delle relazio-ni industriali e sindacali. 13.Il sindacato e le strutture della rappresentanza del lavoro. 14.La contrattazione collettiva. 15.Le relazioni industriali nell’Unione Europea. 16.Globalizzazione dei merca-ti, metodi di “produzione snella” (cenni al World Class Manifacturing). 17. Caso pratico: la gestione delle risorse umane negli stabilimenti FIAT Automobiles.

testi consigliati• F. Amendolito, Il diritto del lavoro nella

realtà aziendale. Strumenti per la ge-stione delle risorse umane attraverso l’analisi della giurisprudenza di setto-re e della prassi aziendale, IlSole24Ore 2010 (in corso di pubblicazione).

• Lo studio del testo dovrà essere accom-pagnato alla consultazione di un codice del lavoro in edizione aggiornata.

DIRItto DeLL’InFoRmatICaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Roberto Bocchini Prof. matteo [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoObiettivo del corso è fornire una ade-guata conoscenza degli istiituti girudici e dell’impianto normativo che regola le principali relazioni economiche che si re-alizzano attraverso la rete o che hanno ad oggetto beni informatici con partico-lare attenzione alla disciplina dell’e-co-merce, della responsabilità degli inter-mediari del commercio elettronico e de nuovi beni digitali.

Programma del corso 6 CFULe fonti del diritto dell’informatica. La legge applicabile ai contratti con ele-menti di estraneità. Autoregolamenta-zione e co-regolamentazione sulla rete: Le netiquettes. I Domain names. Diritto d’autore, copy left ed open source. La tutela dei dati personali. Le situazioni soggettive inerenti ai programmi per ela-

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boratore gli strumenti di tutela dei diritti inerenti ai programmi per elaboratore. La Pubblicità. Le banche dati. I contratti per la fornitura di hardware. I contratti di utilizzazione del software La fornitura di servizi informatici e l’informatizzazione delle imprese. Il contratto telematico. Le nuove tecnologie e il contratto. Il tempo e il luogo di perfezionamento del contrat-to. Incapacità e vizi del consenso. I mezzi di pagamento. La tutela del consumatore telematico. Le aste on line. Nuovi beni e mondi digitali. La commercializzazione a distanza dei servizi finanziari. La Giusti-zia telematica. Le on line dispute reso-lution. La contrattazione telematica e la pubblica amministrazione. Il documento informatico e le firme elettroniche. Il con-tratto di accesso ad internet. La respon-sabilità extracontrattuale del provider.8 CFUAgli argomenti indicati nel programma da 6 CFU andranno aggiunti: La rico-struzione del sistema normativo della responsabilità civile telematica, L’illecito dell’intermediario come illecito plurisog-gettivo eventuale

testi consigliati6 CFU• R. Bocchini – D. Valentino, Manuale

di diritto dell’informatica, II ediz., ESI,

Napoli, 2010 in corso di pubblicazione. • R. Bocchini, Il contratto di accesso ad

Internet, in Bocchini, I contratti di som-ministrazione di servizi, Giappichelli, Torino, 2006, p.102.

8 CFUAi testi indicati per il programma da 6 CFU andrà aggiunto il seguente:• R. Bocchini, La responsabilità degli in-

termediari del commercio elettronico. Contributo allo studio dell’illecito pluri-soggettivo permanente, ESI, 2003.

DIRItto DeLL’unIone euRoPeaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Rita [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti necessari per comprendere ed analizzare il feno-meno dell’integrazione europea, sia sot-to il profilo giuridico che economico.

Programma del corso 6 CFUEvoluzione del fenomeno comunitario.

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Insegnamenti a scelta

Struttura istituzionale dell’Unione Euro-pea. Le istituzioni: Consiglio dei Ministri, Parlamento europeo, Commissione, Cor-te di giustizia, Tribunale di primo grado e Corte dei conti. Le norme: i trattati, i principi, i regolamenti, le direttive e le de-cisioni. Cenni sulla tutela giurisdizionale. La libera circolazione delle merci. La libe-ra circolazione delle persone. Il diritto di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi. La libera circolazione dei capitali. 8 CFUAgli argomenti indicati per il corso da 6 CFU andranno aggiunti: L’Unione eco-nomica e monetaria. La disciplina della concorrenza.

testi consigliati• G. Tesauro, Diritto comunitario, CE-

DAM, 2010.• Si consiglia di integrare lo studio del ma-

nuale con la consultazione di un codice.

DIRItto FaLLImentaReEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corsoStudio della legge fallimentare riforma-ta e corretta e del perseguito intento di

Legislatore di rendere le diverse proce-dure rispondenti all’avvertita esigenza di consentire la sopravvivenza dei com-plessi produttivi, mediante analisi delle problematiche interdisciplinari e delle re-gole previste da ciascun Paese membro della Comunità, per una considerazione del fenomeno della crisi dell’impresa e dell’insolvenza.

Programma del corso Il corso ha lo scopo di illustrare l’evolu-zione del sistema normativo concorsuale ed analizzare le principali caratteristiche di esso in un’ottica, soprattutto, com-parativa rispetto ai sistemi di soluzione della crisi di impresa adottati nei Paesi dell’Unione Europea. Verranno esamina-ti, quindi, i presupposti di accesso alle di-verse procedure (fallimento, concordato preventivo, ed accordi di ristrutturazione del debito) e le altre soluzioni negoziali per il recupero dell’equilibrio economico-finanziario (piani attestati di risanamen-to), nonché i principali effetti prodotti nei confronti dei creditori e dei terzi.

testi consigliati• A. Caiafa, La legge fallimentare rifor-

mata e corretta (dalla legge 12 maggio 2005, n. 80 al d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169), CEDAM, 2008 (Capitolo I, II, IV, V, VI, VII, VIII, XIII, XIV, XV, XVI e XVII).

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La Facoltà di Economia

• M. Sandulli, La crisi dell’impresa, il falli-mento e le altre procedure concorsuale, Giappichelli, 2009.

DIRItto FaLLImentaReEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corsoDisamina delle procedure concorsuali, a seguito della riscritturazione della legge fallimentare, ormai volte ad operare una regolamentazione delle diverse situa-zioni, cui la crisi di impresa è in grado di dare luogo, nel tentativo di individuare un corretto equilibrio tra la tutela delle ragioni creditorie e la salvaguardia delle risorse dell’impresa, non costituendo lo stesso fallimento una fattispecie estinti-va di essa.

Programma del corso Il corso ha lo scopo di illustrare i fonda-menti del diritto concorsuale e, in parti-colare, si propone di analizzare le proble-matiche scaturenti dalla crisi di impresa, anche alla luce delle rilevanti modifiche introdotte dai recenti provvedimenti le-gislativi. Dopo una parte introduttiva ge-

nerale, tesa ad illustrare l’evoluzione del sistema normativo concorsuale, verranno analizzate le principali caratteristiche di esso in un’ottica, soprattutto, compara-tiva rispetto ai sistemi di soluzione della crisi di impresa adottati nei Paesi dell’U-nione Europea. Ne seguirà una seconda, istituzionale, diretta alla illustrazione del-le varie problematiche commercialistiche legale all’inquadramento delle tipologie della crisi aziendale ed ai nessi eziologici generativi delle medesime. Verranno ana-lizzati, quindi, i presupposti di accesso alla procedura, i principali effetti prodotti dalla stessa nei confronti dei creditori e dei terzi, e si procederà, inoltre, allo stu-dio della fase di accertamento dello stato passivo e della chiusura del fallimento, con riferimento anche alla cessazione me-diante concordato fallimentare. Verranno, dunque, illustrate le residue procedure per la gestione della crisi (concordato pre-ventivo ed accordi di ristrutturazione dei debiti), nonché le altre liquidatorie di tipo amministrativo (liquidazione coatta ed amministrazione straordinaria).

testi consigliati• A. Caiafa, La legge fallimentare rifor-

mata e corretta (dalla legge 12 maggio 2005, n. 80 al d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169), CEDAM, 2008.

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Insegnamenti a scelta

• M. Sandulli, La crisi dell’impresa, il falli-mento e le altre procedure concorsuale, Giappichelli, 2009.

• A. Caiafa, Codice del fallimento e delle procedure concorsuali, UTET, Torino, 2008.

eConomIa DeI GRuPPIEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Filippo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso intende approfondire le logiche economiche che sono alla base della cre-azione e del funzionamento degli aggre-gati aziendali ed analizzare gli strumenti diagnostici, di controllo dell’economicità della gestione, con particolare riferimen-to ai gruppi aziendali.

Programma del corso Il programma è strutturato in due modu-li, per il programma da sei crediti, in tre moduli per il programma da otto crediti. Nel primo modulo sono analizzate le di-verse tipologie di aggregati aziendali, le motivazioni alla base della creazione di gruppi, le strategie di crescita e le stra-

tegie di portafoglio. Il secondo modulo si concentra sull’informativa esterna dei gruppi e sull’analisi degli strumenti di controllo dell’economicità della gestione degli aggregati aziendali. Nel terzo mo-dulo (solo per il programma da otto credi-ti) si affrontano temi avanzati di bilancio consolidato: il consolidamento negli anni successivi al primo; il consolidamento di partecipazioni indirette; le partecipazio-ni reciproche.

testi consigliati• A. Prencipe – P. Tettamanzi, Bilancio

Consolidato, Egea, 2009 • Dispense e letture a cura del docente.

eConomIa e DIRItto DeLLe ImPReSe aGRICoLeEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corsoL’obiettivo del corso è di fornire una co-noscenza completa del diritto agrario vigente e delle sue componenti pesca, ambiente e alimentazione.

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La Facoltà di Economia

Programma del corso Il concetto di agricoltura. La PAC. Le leg-gi di modernizzazione e di orientamento dell’agricoltura e della pesca. Le figure tipiche di agricoltori. La società agrico-la. L’impresa di pesca. Le organizzazioni comuni di mercato. La filiera agricola. Le organizzazioni dei produttori e le orga-nizzazioni interprofessionali. La circola-zione dei prodotti e la disciplina alimen-tare. La tutela dei prodotti. La tutela dei consumatori. La produzione e l’ambiente I campi di condizionalità ambientale in agricoltura.

testi consigliati• P. Magno – G. Giove, Profili del nuovo

diritto agrario e dell’ambiente, Parte I e Parte II par. 1-3, Giuffrè, ultima edi-zione.

• Testi di legge e sentenze che verranno indicati nel corso delle lezioni.

emPoWeRment oRGanIZZatIVoEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. angelo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire conoscenze, metodi e strumenti operativi per realiz-zare “progetti di empowerment” fina-lizzati al cambiamento, allo sviluppo e al miglioramento continuo di processi e performance di persone, gruppi e orga-nizzazioni.

Programma del corso 6 CFUCos’è l’empowerment: teorie, modelli e aree applicative. L’organizzazione em-powerment-oriented. L’empowerment come strumento per gestire il cambia-mento. Empowerment & miglioramento continuo di persone e organizzazioni. Apprendimento organizzativo e lavoro in team. Effetti dell’empowerment su processi, qualità della comunicazione e benessere organizzativo. Stili di manage-ment e di leadership nell’organizzazione

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Insegnamenti a scelta

empowerment oriented. Dall’empower-ment al “self-empowerment”: tecniche e strumenti di sviluppo manageriale. 8 CFUAgli argomenti del corso da 6 CFU an-dranno aggiungi: Come realizzare un progetto di empowerment organizzativo. Analisi degli strumenti operativi e delle fasi del processo di cambiamento.

testi consigliati• R. Johnson – D. Redmomd, L’arte dell’em-

powerment, Franco Angeli, 2009.• K.Blanchard – J. P. Carlos, Le tre chiavi

dell’empowerment, Franco Angeli, 2004.• M. Bruscaglioni – S. Gheno, Il gusto del

potere, Franco Angeli, 2002.• A. Battista, Vocabolario dell’intelligen-

za emotiva ed altro…, Cacucci, 2010.

FInanZIamentI D’ImPReSaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. massimo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di offrire agli stu-denti le conoscenze utili per definire il fabbisogno finanziario e la struttura fi-

nanziaria ottimale delle imprese con un focus sugli strumenti e tecniche di finan-ziamento a m/l termine.

Programma del corso 6 CFUIl fabbisogno finanziario delle imprese. Le fonti di finanziamento. Il concetto di struttura finanziaria ottimale. La de-finizione dell’equilibrio finanziario nelle diverse fasi del ciclo di vita aziendale. La gestione finanziaria quale leva stra-tegica per la competitività delle PMI. Gli strumenti di finanziamento a breve termine. Gli strumenti di finanziamento a medio-lungo termine. Analisi ed appli-cazioni operative sul mix ottimale degli strumenti di finanziamento a disposizio-ne delle imprese. 8 CFUUlteriore approfondimento sulle tecniche di finanziamento a breve e m/l termine. Focus su taluni strumenti di finanzia-mento strutturati.

testi consigliati• M. Dallocchio – A. Salvi, Finanza d’A-

zienda, Egea, 2004.• S. B. Block - G. A. Hirt, Finanza Azien-

dale (Edizione italiana a cura di F. Per-rini con la collaborazione di M. Mariani ed E. Teti), Mc-Graw Hill, 2008.

• Dispense a cura del docente.

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La Facoltà di Economia

GeStIone DeLLe CRISI aZIenDaLI DeLLe PmIEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. mario [email protected]

obiettivi del corsoIl corso analizza le situazioni prodro-miche delle crisi aziendali ed esamina i processi decisionali strategici della loro risoluzione mediante strumenti di recu-pero degli equilibri economico-finanziari e di risanamento durevole ovvero attra-verso interventi e procedure di natura liquidatoria.

Programma del corso Esame dei segnali prodromici delle crisi aziendali; valutazione strategica delle scelte possibili in relazione agli scena-ri attesi. Interventi sul patrimonio delle imprese: aumento riservato e finalizzato del capitale sociale; cessione dei beni non strategici plusvalenti e ricorso al le-ase back; cessione e fattorizzazione dei crediti. Accordi stragiudiziali: accordi di ristrutturazione del debito. Soluzione concorsuale: concordato preventivo, fal-

limento; concordato fallimentare; liqui-dazione coatta amministrativa, ammi-nistrazione straordinaria. Gestione dei rapporti con il Fisco: debiti fiscali, tra possibili interventi dilatori e transattivi; transazione fiscale. Componenti di red-dito derivanti dalla crisi d’impresa. Ele-menti essenziali delle operazioni di rior-ganizzazione aziendale: trasformazioni, scorpori e conferimenti, trasferimenti gratuiti di azienda e patti familiari, ces-sioni di partecipazioni, scambio e confe-rimento di partecipazioni, scissioni, fu-sioni, cessioni di rami d’azienda, recessi e liquidazioni.

testi consigliati• M. Sandulli, La crisi d’impresa, Giappi-

chelli, 2009.• Materiale dottrinale e giurisprudenzia-

le messo a disposizione degli studenti in occasione del corso.

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Insegnamenti a scelta

GeStIone InteGRata DeLL’amBIente e DeLLa SICuReZZa aZIenDaLe Esame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Rocco L. [email protected]

obiettivi del corsoIl corso affronta le tematiche relative alla gestione della sicurezza sul lavoro (He-alth and Safety Management) dell’am-biente (Environmental Management) e della qualità (Quality Management) in un’ottica di integrazione dei sistemi.

Programma del corso 6 CFUIl sistema legislativo e istituzionale esi-stente in materia di sicurezza, ambien-te e qualità. Gestione della sicurezza sul lavoro (Health and Safety Manage-ment): compiti e responsabiltà; gestione dell’ambiente (Environmental Manage-ment); gestione della qualità (Quality Management); gestione integrata di sicu-rezza, ambiente e qualità. Gli standard di certificazione. I vantaggi derivanti dalla loro adozione.

8 CFUAgli argomenti indicati per il corso da 6 CFU andranno aggiunti: La creazione del valore e le relazioni intercorrenti con le fi-gure del risk, crisis e safety management.

testi consigliati• R. L. Sassone (a cura di), Gestione In-

tegrata dell’Ambiente e della Sicurezza Aziendale, ult. edizione.

• Dispense del corso.

GIoRnaLISmo eConomICoEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Vincenzo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso affronta le tematiche relative alla storia del giornalismo economico (storia delle testate e media specialistici italiani e non) delle regole che governano la stampa economica, le istituzioni di riferimento, la comunicazione finanziaria, i cambiamenti imposti da internet e free press.

Programma del corso 6 CFUIl sistema dell’informazione economica

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La Facoltà di Economia

dal dopoguerra ad oggi. I cambiamenti e le concentrazioni nella stampa economi-ca. Le regole deontologiche. La commi-stione pubblicità/informazione-Insider trading e informazione giornalistica. Il successo de Il Sole 24 Ore (1965/2000) e della stampa economica. Sistema del credito e mercati finanziari. Fonti e statistiche dell’informazione economi-ca. Economia e finanza delle imprese. L’informazione economica televisiva e radiofonica. Attività esercitativa/speri-mentale individuale e di gruppo (riscon-tro fonti, redazione pezzi, navigazione e analisi siti di economia e finanza, crea-zione di newsletter e di palinsesti radio/tv, redazione comunicati stampa, visite guidate presso redazioni giornalistiche e studi televisivi).8 CFUAgli argomenti indicati andranno ag-giunti: La comunicazione economico/finanziaria per le imprese. La comunica-zione economico/finanziaria per le istitu-zioni (ufficio stampa, urp,etc.)

testi consigliati• P. Murialdi, Storia del giornalismo ita-

liano, Il Mulino, ult. edizione.• F. Abruzzo, Materiali per un corso di

Storia del Giornalismo, C.di Doc.ne Giornalistica, Roma.

• M. Gaggi – M. Bardazzi, L’ultima noti-zia, Rizzoli.

• P. Meyer, Giornalismo e metodo scienti-fico, Armando Editore – Luiss.

• C. Inman, Inside the Financial Times, FT Re.

• Dispense del corso.

InDuStRIaL anD InteLLeCtuaL PRoPeRty neLLa moDaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. aldo [email protected]

obiettivi del corsoIl corso mira a valorizzare l’importanza della tutela di creatività e innovazione in riferimento al diritto d’autore e al design, analizzando i diversi strumenti di tute-la della forma previsti dall’ordinamento giuridico italiano e dalla normativa co-munitaria ed internazionale.

Programma del corso La normativa italiana dell’industrial de-sign; le Sezioni Specializzate per la pro-prietà industriale ed intellettuale. Nuovi profili processuali per la tutela dell’in-

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Insegnamenti a scelta

telletual property; la protezione dell’in-dustrial design tra diritto industriale e diritto d’autore; il design comunitario; le esperienze degli altri Paesi comunitari; normativa di settore. Durante lo svolgimento del corso si ter-ranno esercitazioni allo scopo di far ac-quisire agli studenti familiarità con gli strumenti di tutela della creatività e del design.

testi consigliati• A. Fittante, Il Nuovo Diritto Indu-

striale e d’Autore, Profili sostanziali e processuali dell’industrial design nella normativa nazionale e comunitaria, edito da Cacucci Editore nell’ambi-to della Collana dell’Università Lum Jean Monnet Casamassima (Bari), Se-rie giuridica, 2009;

per approfondimento: • M. Scuffi – M. Franzosi – A. Fittante,

Il codice della proprietà industriale, Ce-dam, 2005.

• Si sottolinea l’esigenza della conoscen-za dei testi normativi che regolano gli istituiti compresi nel programma.

LInGua CIneSeEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. yu [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si rivolge a studenti principianti del cinese. L’obiettivo è fornire elemen-ti base per capire, leggere il cinese nei differenti contesti della vita quotidiana e per produrre una tesina d’argomento scelto da sé a fine corso.

Programma del corso Il corso di lingua che si propone mira a condurre:– acquisizione dell’abilità di pronunciare

i caratteri cinese secondo il sistema di trascrizione fonetico Pinyin e della ca-pacità di comunicare in lingua cinese in vari situazioni di vita quotidiana;

– acquisizione della capacità di usare la lingua cinese per svolgere conversa-zioni semplici;

– conoscenza delle caratteristiche fonda-mentali della lingua cinese, delle strut-ture essenziali delle frasi e parti basilari della grammatica; apprendimento della scrittura del cinese al computer.

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La Facoltà di Economia

testi consigliati• Zhao Xiuying, F. Gatti, CINESE – dizio-

nario compatto, cinese italiano, italiano cinese e conversazioni, Zanichelli.

• MARCO VA A PECHINO – dispense.

LInGua SPaGnoLaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Rosa alo’[email protected]

obiettivi del corsoIl corso si pone come obiettivo l’acquisi-zione da parte degli studenti delle basi della lingua spagnola con particolare ri-ferimento alla grammatica, alla lettura e alla comunicazione verbale.

Programma del corso Il programma sarà illustrato all’inizio del corso.

testi consigliati• M. Finassi Parolo – E. Giovannetti Mu-

noz, Gramática de Español para italia-nos, Petrini editore, ult. edizione.

manaGement DeLLe RISoRSe natuRaLI e DeLLe eneRGIe RInnoVaBILIEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Domenico morrone Prof. mirella [email protected]@lum.it

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di fornire le prin-cipali informazioni e le tecniche per il management delle risorse naturali e del-le energie rinnovabili, fornendo gli stru-menti utili a comprendere le dinamiche in corso sui mercati nazionali e interna-zionali.

Programma del corso Definizione e tipologie di risorse natu-rali. Studio dell’interazione tra ambien-te e sistema economico. La valutazione dell’ambiente. Quadro generale dell’eco-nomia delle risorse naturali. I trattati in-ternazionali, le scelte energetiche e am-bientali dell’UE e la loro influenza nelle politiche aziendali. Lo sviluppo sosteni-bile: teorie, minacce, opportunità e nuovi

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Insegnamenti a scelta

modelli di management per le imprese. La produzione energetica internazionale: analisi dei consumi, le principali fonti, il ruolo dei combustibili fossili e gli stru-menti del mercato. L’energia elettrica in Italia: regolamentazioni, dinamiche e prospettive future. Il nucleare e gli sce-nari relativi allo sviluppo delle energie rinnovabili. Analisi e potenzialità degli investimenti nel campo dell’eolico, del solare e delle biomasse. Ambiente ed eti-ca come valore aggiunto nelle strategie di crescita.

testi consigliatiSi consigliano i seguenti testi i cui capito-li di interesse saranno indicati nel corso delle lezioni:• T. Tietenberg, Economia dell’Ambien-

te, McGraw-Hill, 2006.• R. Turner Kerry – D.W. Pearce – I. Bate-

man, Economia ambientale, Il Mulino, 2003.

• A. Nova, Investire in energie rinnova-bili. La convenienza finanziaria per le imprese, EGEA, 2008.

• Letture e altro materiale didattico uti-lizzato o suggerito nel corso delle le-zioni.

maRKetInG e RetaIL DeI BRanD DeL LuSSoEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Cesare [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire specifiche conoscenze riguardanti il management delle aziende del lusso, con particolare approfondimento sulle strategie di luxu-ry marketing e luxury retailing orientate allo sviluppo del luxury brand.

Programma del corso 6 CFUIntroduzione al management delle aziende del lusso. Lo scenario di riferi-mento ed il mercato del lusso (caratte-ristiche e variabili ambientali). Il consu-matore dei luxury goods (determinanti d’acquisto, evoluzione dei consumi, seg-mentazione mercato). Strategie di mar-keting per i prodotti ed i brand del lusso (componenti e specificità delle azioni di marketing). Strategie retail per la cre-azione del valore simbolico del luxury brand (scelte distributive, strategie di

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La Facoltà di Economia

differenziazione, format distributivi, co-municazione nel punto vendita).8 CFUAgli argomenti previsti per il corso da 6 CFU andranno aggiunti: Luxury online (Internet ed il canale distributivo digitale nel mercato del lusso). Internazionalizza-zione dei brand del lusso.

testi consigliati• F. Mosca, Marketing dei beni di lusso,

Pearson Italia, 2010.

maRKetInG teRRItoRIaLeEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Roberto De [email protected]

obiettivi del corsoIl corso ha l’obiettivo di fornire agli stu-denti le conoscenze per comprendere le dinamiche del marketing applicato al ter-ritorio. Obiettivo primario è fornire l’idea del valore spendibile del territorio. Semi-nari e case histories internaz.

Programma del corso 6 CFUElementi del marketing territoriale: il

marketing nella strategia di sviluppo del territorio. L’applicazione del marketing al territorio. La formulazione della strategia di marketing territoriale. Analisi della domanda interna ed esterna del terri-torio. Analisi dell’offerta territoriale. La segmentazione: il concetto di posiziona-mento territoriale. Il territorio come “pro-dotto”. La politica di comunicazione del territorio come leva di marketing mix. Gli strumenti della promozione/comunica-zione territoriale. Le De.Co. Case histo-ries nazionali ed internazionali saranno presentate dal docente in aula. 8 CFUAgli argomenti indicati per il corso da 6 CFU andranno aggiunti: La pianificazio-ne strategica come strumento di svilup-po territoriale: studio di case histories.

testi consigliati• P. Rizzi – A. Scaccheri, Promuovere il

territorio. Guida al marketing territoria-le e strategie di sviluppo locale, Franco Angeli, 2006.

• R. De Donno, De.Co. Denominazioni Comunali. Sviluppo locale e strumenti di marketing territoriale, Veronelli Edi-tore, 2008.

• R. Ruffini, Una democrazia senza risor-se. Strategie di sviluppo nei piccoli co-muni, Guerini e Associati, 2000.

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Insegnamenti a scelta

• M.G. Caroli, Il marketing territoriale, Franco Angeli, 2003.

oRGanIZZaZIone e GeStIone DeI CanaLI e DeLLa FoRZa VenDItaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. marco aurelio [email protected]

obiettivi del corsoIl corso che affronta temi di grande at-tualità, avanzati e tra i più critici del mo-derno marketing & sales management, mira a fornire allo studente le conoscen-ze e le pratiche fondamentali per poter organizzare e gestire i canali distribu-tivi e la forza vendita con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi commerciali pianificati.

Programma del corso Nel corso, dopo aver richiamato e appro-fondito le logiche di fondo e le scelte alla base dell’organizzazione dei canali di distribuzione, l’attenzione si concentre-rà sui seguenti argomenti: l’analisi del ruolo e sull’evoluzione della forza com-merciale nei moderni processi di vendita;

i processi e le decisioni di pianificazione della vendite; gli strumenti e i metodi usati per analizzare e gestire la cliente-la attuale potenziale sui mercati; il ruolo e la struttura del CRM commerciale con un focus sul database di vendita. La ge-stione della forza vendita con approcci vendita strategica (key account manage-ment); le scelte manageriali di struttura-zione della forza vendita sul territorio; le principali leve e strumenti per gestire a motivazione e l’incentivazione dei vendi-tori per il raggiungimento degli obiettivi commerciali. Il corso si baserà su di un approccio di-dattico fortemente interattivo e coin-volgente. Prevederà la condivisione di numerosi esempi e casi aziendali di ap-plicazione sia dei metodi che degli stru-menti manageriali presentati durante le sessioni didattiche. Per i dettagli sul corso e sul testo si rimanda al programma definitivo che sarà presenta-to preliminarmente all’avvio del corso.

testi consigliatiIl corso di baserà su di una ricca selezione di dispense, letture e casi aziendali dispo-nibili in Biblioteca e presso la Segreteria Studenti. I lucidi e i casi saranno a cura del docente e distribuiti presso la piatta-forma web attivata durante il corso.

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La Facoltà di Economia

ReLaZIonI InDuStRIaLIEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di approfondire teo-rie, metodi e pratiche applicative delle relazioni industriali, a livello macro e a livello micro, per fornire quegli strumenti conoscitivi utili a comprendere il sistema giuridico dei rapporti collettivi di lavo-ro, ed interpretare le problematiche del mercato del lavoro, della gestione ammi-nistrativa del personale e delle relazioni industriali ormai destinate ad un radicale cambiamento epocale.

Programma del corso 1.Teorie ed evoluzione dei sistemi delle relazioni industriali. Dinamiche recenti delle relazioni industriali: decentramento e/o centralizzazione. 2.Il quadro giuridi-co-istituzionale 3.Il sindacato e le strut-ture della rappresentanza del lavoro. La libertà sindacale ed organizzazione del sindacato. Rappresentanza e rappresen-tatività sindacale in azienda. Diritti sin-dacali e tutela giurisdizionale. Il conflitto

collettivo. Il diritto di sciopero e i suoi limiti. 4.Le associazioni imprenditoriali. 5.La contrattazione collettiva. Autono-mia collettiva e struttura della contrat-tazione collettiva nel settore pubblico e privato. Contratto collettivo di diritto comune: contenuti, efficacia normativa ed efficacia soggettiva. Il procedimento di stipulazione del contratto collettivo. Evoluzione della contrattazione e ruolo nella globalizzazione dei mercati. 6.Le re-lazioni industriali nell’impresa e sul terri-torio. 7.Strategie manageriali, flessibilità del lavoro e la contrattazione collettiva. 8.Attori delle relazioni industriali, istitu-zioni, sistema politico. 9.Politiche sala-riali, pratiche di concertazione sociale e politiche dei redditi. Le politiche del la-voro. 10.Le relazioni industriali nell’Unio-ne Europea. Le relazioni industriali nei maggiori paesi europei. Confronto con il modello degli Stati Uniti e del Giappone (cenni) 11.Globalizzazione dei mercati, metodi di “produzione snella” (cenni al World Class Manifacturing) ed effetti sui sistemi di relazioni industriali. 12.Nuovi scenari per le relazioni industriali. Il caso FIAT di Pomigliano d’Arco

testi consigliati• F. Amendolito, Il diritto del lavoro nella

realtà aziendale. Strumenti per la ge-

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Insegnamenti a scelta

stione delle risorse umane attraverso l’analisi della giurisprudenza di settore e della prassi aziendale, IlSole24Ore, 2010 (in corso di pubblicazione).

StoRIa DeL PenSIeRo eConomICoEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Luca [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di offrire una panora-mica delle principali scuole di pensiero, dell’Otto e del Novecento, attraverso lo studio delle opere di alcuni grandi eco-nomisti.

Programma del corso Il programma prevede lo studio delle opere dei seguenti economisti: Smith, Ri-cardo, Malthus, Marx, J.S. Mill, Marshall, Keynes. Per la laurea magistrale, è previ-sto lo studio di Walras, Pareto e Hayek.

testi consigliati• G. Pavanelli, Valore, distribuzione, mo-

neta: un profilo di storia del pensiero economico, Angeli, 2003.

StoRIa eConomICaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. antonio maria [email protected]

obiettivi del corsoOffrire una cronaca ragionata delle tappe at traverso cui gli ita liani sono pas sati.

Programma del corso 8 CFUParte prima: Il lungo periodo. Dal cen-tro alla periferia; L’economia degli stati dell’Italia pre-unitaria; Dalla periferia al centro: modernizzazione dell’economia italiana, 1861-2001, e nuove interpreta-zioni.Parte seconda: L’economia dell’Italia unificata.Decollo e consolidamento; IL grande balzo in avanti; all’alba del nuovo millennio.6 CFU Solo la Parte seconda

testi consigliati• V. Zamagni, Introduzione alla storia

economica d’Italia, Il Mulino, 2007.

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La Facoltà di Economia

StRateGIe eConomICo-FInanZIaRIeEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. michele [email protected]

obiettivi del corsoIl corso fornisce elementi teorici e soprat-tutto operativi sulle strategie economi-co-finanziarie delle imprese, argomento utile nella prospettiva di gestire attività imprenditoriali, di una carriera manage-riale, di esercitare attività di consulenza.

Programma del corso Il corso si basa su un approccio pratico. Nella prima parte, mediante l’utilizzo di casi aziendali e modelli finanziari, si af-fronta il tema dell’equilibrio economico-finanziario di un’impresa con riferimento alla teoria dell’analisi di bilancio e della pianificazione finanziaria. Nella seconda parte vengono esaminate le soluzioni di-sponibili alle imprese nel mercato finan-ziario (capitale di debito, private equity, quotazione in Borsa) e le logiche sotto-stanti. Si analizzano gli elementi chiave del rapporto banche-imprese, con cenni

al sistema di Basilea 2 ed ai processi di valutazione creditizia. Successivamen-te, si esaminano le logiche del mercato del capitale di rischio, con riferimento al comportamento degli investitori ed ai parametri che consentono alle impre-se di accedervi. Il corso sarà strutturato in modo da trasferire allo studente gli strumenti operativi necessari anche at-traverso lavori di gruppo e analisi di casi di aziende che hanno adottato strategie economico-finanziarie complesse.

testi consigliatiIl docente fornirà materiali didattici e casi di studio. Eventuali testi di appro-fondimento saranno indicati all’inizio del corso.

teCnICHe DI BoRSaEsame a scelta EAM, BMF, TSA – 6 CFUEsame a scelta MCA, MCFB, MIM – 8 CFUProf. Giuseppe [email protected]

obiettivi del corsoIl corso si propone di fornire le conoscen-ze necessarie per comprendere i modelli e le logiche di costruzione e di gestione di portafogli mobiliari bilanciati e ben

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Insegnamenti a scelta

diversificati, sia azionari che obbligazio-nari, e di valutazione delle relative per-formance. Il corso adotta un approccio molto pratico ed operativo, facendo am-pio ricorso ad esemplificazioni ed impli-cazioni operative.

Programma del corso Introduzione al corso. Analisi e caratte-ristiche dei mercati finanziari. I titoli di Stato, i corporate bonds e le obbligazioni strutturate. Gli strumenti finanziari deri-vati: tipologie, modalità di funzionamen-to, pricing strategie operative di trading e di hedging. Analisi di scenario. Il Por-tafoglio Obbligazionario: i rendimenti, la costruzione e l’interpretazione della curva dei rendimenti, valutazione e con-trollo del rischio, la gestione dinamica. Il Portafoglio Azionario: selezione e valuta-zione dei titoli, analisi dei mercati finan-ziari e le teorie di equilibrio, le tecniche di gestione attiva e di gestione passiva del portafoglio azionario, tipologie di ri-schi e relativi sistemi di controllo, la valu-tazione delle performance, le operazioni di hedging del portafoglio.

testi consigliati• F. Caparrelli, Gestire il portafoglio ob-

bligazionario: strategie, tecniche e stru-menti di investimento, Edibank, 2002.

• F. Colombini – D. De Simone – A. Man-

cini, La gestione dei portafogli azionari, Edibank, 2000.

• F. Caparrelli – E. Camerini, Guida all’Asset Allocation. La gestione del portafoglio: strategia, tattica, dinami-ca, Edibank, 2004.

• Altri materiali a cura del docente.

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Prof. Roberto MartinoPreside

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Prof. Roberto MartinoPreside

La Facoltàdi Giurisprudenza

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La FaCoLta’ DI GIuRISPRuDenZa

La Facoltà di Giurisprudenza, presiedu-ta dal Prof. Roberto Martino, presenta un’offerta formativa caratterizzata da corsi al passo con i tempi e che meglio possono rispondere alle sfide che il mon-do del lavoro, sempre più globalizzato, impone alle nuove generazioni.Particolare attenzione è dedicata al mon-do delle professioni legali, specialmente all’avvocatura. La Facoltà di Giurispru-denza collabora da anni con l’Ordine de-gli Avvocati di Bari, sia per la formazione permanente degli avvocati sia per varie iniziative dirette a coinvolgere l’avvoca-tura nel percorso formativo universitario.Quanto alla didattica, l’ottimo rapporto studente/docente consente di affianca-re alle lezioni frontali, a contenuto pret-tamente istituzionale, l’utilizzazione di metodologie innovative, a carattere pro-fessionalizzante e casistico, con il pieno coinvolgimento degli studenti: simula-zione di processi giurisdizionali, discus-sione di casi giurisprudenziali, esercita-zioni, seminari con la partecipazione di esperti provenienti dal mondo del lavoro.I corsi di laurea della Facoltà di Giuri-sprudenza danno una particolare im-portanza alla dimensione internazionale dello studio, attraverso l’ufficio relazio-

ni internazionali, che cura i rapporti con Università estere consorziate. L’ufficio stage e placement, infine, cura le relazioni con gli studi professionali e le aziende nazionali e del territorio or-ganizzando incontri con professionisti, imprenditori e manager. Grande impor-tanza, infatti, viene attribuita agli sta-ge formativi presso enti, imprese o stu-di professionali esterni, anche in virtù dell’accordo sottoscritto dall’Ateneo con la CONFAPI - Confederazione Italiana delle Piccola e Media Industria Privata in quanto attraverso di essi si potrà veri-ficare sul campo la capacità di applicare sul piano concreto le nozioni teoriche.Infine, la Scuola di specializzazione per le professioni legali, che opera in pie-na sinergia con la Facoltà, consente di completare la formazione per l’avvio alla professione di avvocato, giudice e no-taio, anche attraverso stages formativi degli specializzandi presso diversi uffici giudiziari della Regione Puglia e presso la Corte di Cassazione, primo ed unico caso in Italia di convenzione stipulata da una Scuola delle professioni legali con la Suprema Corte.

In particolare la Laurea Magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01) preve-de due curricula professionalizzanti.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Laurea magistrale in Giurisprudenza (Classe LmG/01) International Business Lawyer (LmIBL)

E’ un percorso estremamente innovati-vo e al passo con il divenire del mondo globalizzato, che, mira alla costruzione di uno specifico profilo professionale, quel-lo dell’avvocato d’affari internazionale. Una figura d’eccellenza che va progressi-vamente affermandosi anche in Italia, in conseguenza dei processi di crescita e di integrazione a livello globale degli studi legali internazionali. Una scelta corag-giosa ed ambiziosa che intende, in certa misura, prevedere e anticipare le future evoluzioni del mercato del lavoro.Il percorso mira, innanzitutto, a fornire le competenze giuridiche di base, indispen-sabili anche per l’avvio alle professioni legali (avvocato, notaio e magistrato) e per l’impiego presso istituzioni, pub-bliche amministrazioni e imprese priva-te, con compiti caratterizzati da eleva-ta responsabilità. A tali competenze si aggiungono elementi di economia e di organizzazione aziendale, nonchè com-petenze specialistiche, soprattutto nella prospettiva internazionale, attraverso l’analisi dei principali istituti dal punto di vista della legislazione nazionale e inter-nazionale o comparata, con particolare

riferimento agli aspetti operativi e all’u-so tattico e strategico dei singoli istituti.La formazione viene completata con il pieno coinvolgimento del mondo delle professioni – in particolare dell’avvoca-tura -, sia attraverso l’organizzazione di seminari ed incontri a carattere profes-sionalizzante e casistico, sia attraverso stages formativi presso importanti studi legali, nazionali ed internazionali.

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Laurea Magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01) International Business Lawyer (LMIBL)

LmIBLInsegnamenti CFu

1° anno Istituzioni di diritto romano 12 Filosofia del diritto 15 Diritto privato 9 Storia del diritto medievale e moderno 10 Managerial economics 9 Un insegnamento da scegliere nella tabella allegata 7

totale crediti 62

2° anno Diritto contrattuale europeo 8 Diritto costituzionale italiano, europeo e comparato 14 Sistemi di relazione tra Stato e confessioni religiose nel Mediterraneo 7

Storia del diritto europeo 10 Elementi di Common and Civil Law 9 Diritto internazionale con modulo sul commercio internazionale 9

totale crediti 57

3° anno Diritto Commerciale 9 Diritto Amministrativo 12 Fiscalità di impresa 6

Diritto civile 8Diritto penale 9Diritto dell’Unione Europea con modulo in Diritto della concorrenza nell’UE 9

totale crediti 53

4° anno Diritto processuale civile con modulo in teoria generale del processo 9 Diritto societario: struttura finanziaria e Corporate governance 9 Diritto penale dell’economia e dell’Unione Europea 9 Diritto amministrativo europeo 10

Diritto del lavoro 7Legal English 5Informatica e Informatica giuridica 7totale crediti 56

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La Facoltà di Giurisprudenza

5° anno Diritto internazionale del lavoro 7

Un insegnamento tra: Diritto della proprietà intellettuale e industriale, Diritto dell’economia comunitaria, Diritto dell’arbitrato e Diritto e gestione della crisi di impresa

7

Diritto processuale civile internazionale con modulo sulle Alternative Dispute Resolution 9

Diritto processuale penale 9 Procedura penale dell’impresa e dell’economia 5 Tirocinio 5 Prova Finale 30

totale crediti 72

totale crediti generale 300

totale insegnamenti 28

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

DIRItto ammInIStRatIVoLMIBL – CFU 12antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende tracciare i percorsi evo-lutivi dell’attività e dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni nonché a delineare i principali aspetti della giu-stizia amministrativa.

Programma del corso La formazione del diritto amministra-tivo. Sistemi a diritto amministrativo e sistemi a diritto comune. Evoluzione del principio di legalità e nuovi principi dell’agire pubblico. Le fonti. Organiz-zazione e attività amministrativa. Il si-stema delle autonomie. Le “privatizza-zioni”. Indirizzo, gestione, controlli. Le responsabilità. Le funzioni amministra-tive: il procedimento amministrativo. Il provvedimento amministrativo. I servizi pubblici. I contratti e gli accordi. Giudi-ce ordinario e pubblica amministrazio-ne. La giurisdizione del giudice ammi-nistrativo: tipologia. Lo svolgimento del processo. La tutela cautelare. L’istrutto-ria. La sentenza e l’appello. Il giudizio di ottemperanza.

testi consigliati• E. Casetta, Manuale di diritto ammini-

strativo, Giuffrè, ult. edizione. Si richie-de comunque la conoscenza del decre-to legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

DIRItto ammInIStRatIVo euRoPeoLMIBL – CFU 10Prof. Ignazio maria marinoProf. Gherardo maria [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso mira ad analizzare le più im-portanti trasformazioni che il diritto comunitario ha determinato sul diritto amministrativo nazionale. Ciò anche at-traverso la disamina delle diverse forme dell’odierna integrazione amministrati-va europea.

Programma del corso L’internazionalizzazione della pubblica amministrazione; Caratteri dell’ordina-mento giuridico comunitario e impatto sul sistema italiano a diritto ammini-strativo; Diritto amministrativo europeo e diritti amministrativi nazionali; Le fun-zioni pubbliche comunitarie; La pubbli-

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La Facoltà di Giurisprudenza

ca amministrazione comunitaria; Proce-dimenti e atti amministrativi; La tutela giurisdizionale.

testi consigliati• M.P. Chiti, Diritto Amministrativo Eu-

ropeo, III ed., Giuffrè, 2008. • Letture concordate con il docente.

DIRItto CIVILeLMIBL – 8 CFUProf. mario nuzzoProf. Francesco [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Conoscenza approfondita dei problemi giuridici in materia di contratti. Anali-si della struttura delle tecniche di co-struzione del contenuto del contratto. Soluzione delle controversie relative all’interpretazione ed all’esecuzione del contratto.

Programma del corso Presupposto necessario e pertanto og-getto della prova finale è la conoscenza approfondita dei temi inerenti alla ca-pacità delle persone; alla teoria dei fat-ti, degli atti e del negozio giuridico, alla

disciplina delle obbligazioni. Costituisce oggetto specifico del corso la disciplina generale del contratto; obbligazioni e contratti nella prospettiva del diritto co-munitario ed internazionale; la disciplina dei seguenti contratti tipici: a) vendite, permuta, somministrazione e contratti di distribuzione; b) mandato, commis-sione, spedizione, agenzia, mediazione; c) comodato, locazione, affitto, leasing operativo, licenza di marchio, merchan-dising; d) fideiussione e figure affini, garanzie autonome; e) appalto, enginee-ring, subfornitura industriale, trasporto, contratto di viaggio turistico, deposito; f) mutuo, credito al consumo, leasing finan-ziario e lease-back.

testi consigliati • Sulla disciplina generale dei contratti:

C.M. Bianca, Diritto civile, Vol. 3, Il con-tratto, Giuffrè, ult. edizione, Cap. da III a X, nonché da XII a XIV.

• Sui contratti tipici: S. Monticelli – G. Porcelli, I contratti dell’impresa, Giap-pichelli, ult. edizione, Cap. da I a V, nonché VI, §§ da 1 a 5.

• Sulle obbligazioni e sui contratti nella prospettiva del diritto comunitario e internazionale: M. Franzoni, L’impatto del diritto comunitario nel diritto pri-vato, nella rivista Obbligazioni e con-

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

tratti, UTET, n. 11 del 2007, p. 884-889; nonché S. Patti, La globalizzazione del diritto e il contratto, nella rivista Obbli-gazioni e contratti¸ UTET, n. 6 del 2009, p. 495-499.

• Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa ed., aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi nor-mativi che regolano le materie sopra indicate; i testi normativi considera-ti durante il corso ed eventualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito www.nor-mattiva.it

DIRItto CommeRCIaLeIBL – 9 CFUProf. Riccardo [email protected]

obiettivi del corso Il Corso, con precipuo riferimento agli aspetti istituzionali, si propone di offri-re gli strumenti per una lettura “forma-tiva” del diritto commerciale, secondo una disamina impostata soprattutto sull’analisi “trasversale” dei concetti di più larga applicazione concreta. Attra-verso, cioè, una trattazione ispirata più alla realtà dei problemi dell’impresa

che alla rigida fisionomia degli schemi legislativi.

Programma del corso Parte prima. Impresa e aziendaL’impresa. Imprenditore individuale e imprenditore collettivo. L’azienda. I con-tratti dell’impresa. Crisi dell’impresa e tutela dei valori aziendali. L’ordinamento concorsuale. Parte seconda. L’attività di impresa in forma socialeIl fenomeno societario, aspetti generali. L’investimento nell’impresa. Tecniche di finanziamento dell’impresa sociale. Soci e obbligazionisti. Gli apporti dei soci: con-ferimento e finanziamenti. La formazione e la funzione del capitale sociale. Distri-buzione ed esercizio dei poteri nell’atti-vità dell’impresa sociale. I poteri dei soci: l’exit e la voice. La tecnica assembleare. I modelli di governo societario.

testi consigliatiI testi di studio saranno comunicati di-rettamente agli studenti all’inizio e/o du-rante il corso delle lezioni.

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto ContRattuaLe euRoPeoLMIBL – 8 CFUProf. Giampiero DinacciProf. Fabrizio [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso intende esaminare i problemi sottesi al procedimento di armonizza-zione del diritto europeo dei contratti e gli aspetti della disciplina del contratto da esso toccati in particolare compa-rando le diverse soluzioni adottate in ambito comunitario, verificando ed af-frontando, altresì, le caratteristiche del mercato.

Programma del corso

Diritto Contrattuale EuropeoIl diritto contrattuale europeo ed i valori della cultura giuridica europea; il diritto contrattuale europeo e l’armonizzazio-ne del diritto comunitario; la disciplina del contratto ed il regime dei rimedi nel prisma della comparazione con i sistemi giuridici europei di civil law e di com-mon law; i progetti per l’unificazione del diritto dei contratti ed i principi comuni.

Modulo “Global Standard” 1. Il contesto internazionale. Panorama politico, economico e finanziario.2. Gli Organismi internazionali: Banca Mondiale, FMI, OCSE, African Deve-lopment Bank, Fondo Internazionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo, International Monetary and Financial Committee, Fi-nancial Stability Board.3. Vertice G7 Ministri delle Finanze – Lecce Giugno 2009. Crisi economica e rilancio della crescita attraverso nuove regole. “Lecce Framework”: principi co-muni in fatto di regole di correttezza, in-tegrità e trasparenza per la finanza e per il business internazionale.4. Le aree di intervento: – la governance aziendale; – la correttezza del mercato;– la supervisione e la regolamentazione

della finanza;– la cooperazione e il coordinamento fi-

scale;– la trasparenza dei dati e delle informa-

zioni macroeconomiche.

testi consigliati• C. Castronovo – S. Mazzamuto, Ma-

nuale di diritto privato europeo, Giuf-frè, 2007, limitatamente ai seguenti ca-pitoli: da XVIII a XXX (pagg. 249-604) e da XXXIII a XXXVI (pagg. 643-816).

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

• F. Bortolotti, Manuale di diritto com-merciale internazionale, Vol. 1 Diritto dei contratti internazionali, Cedam, ultima edizione (Sezioni I, III, IV e VI).

DIRItto CoStItuZIonaLe ItaLIano, euRoPeo e ComPaRatoLMIBL – 14 CFUProf. antonello [email protected]

obiettivi del corsoIl corso fornisce le nozioni fondamentali sulla struttura e l’evoluzione dell’ordina-mento italiano in relazione ai principali modelli presenti nel diritto comparato ed alle trasformazioni indotte dall’integra-zione europea.

Programma del corsoIstituzioni politiche; Forme di Stato e di governo nel diritto comparato; I rapporti con altri Stati ed organizzazioni interna-zionali; Il Parlamento; Il Presidente della Repubblica; Il Governo; La magistratura; Decentramento ed autonomie locali nel nuovo Titolo V; Le fonti del diritto; L’atto amministrativo; Le garanzie costituzio-nali: libertà e diritti; il sistema italiano di giustizia costituzionale ed i modelli

presenti nel diritto comparato; La Costi-tuzione economica e le trasformazioni indotte dall’integrazione europea; L’UE dopo il Trattato di Lisbona.

testi consigliati• R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costitu-

zionale, Giappichelli, ult. edizione.• G.F. Ferrari (cur.), Atlante di Diritto

pubblico comparato, UTET, 2009.• G. Cerrina – G. Feroni – T.E. Frosini –

A. Torre, Codice delle Costituzioni stra-niere, Giappichelli, 2009.

DIRItto DeL LaVoRo LMIBL – 7 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di approfondire gli istituti di diritto del lavoro e di diritto sin-dacale che regolano il complesso sistema dei rapporti individuali e collettivi di la-voro nella gestione delle risorse umane in azienda.

Programma del corso 1.L’evoluzione del diritto del lavoro. Le fonti. 2.Lavoro autonomo e lavoro subor-dinato. 3.Contratto individuale e contrat-

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La Facoltà di Giurisprudenza

tazione collettiva. 4.La nuova organizza-zione del mercato del lavoro. 5.Le nuove tipologie contrattuali di lavoro dopo la cd. legge Biagi. 6.Strategie manageriali e flessibilità del lavoro. 7.I poteri del da-tore di lavoro: potere direttivo e potere disciplinare. Limiti sostanziali e procedu-rali. 8.L’estinzione del rapporto di lavo-ro. 9.Crisi di impresa e la gestione degli esuberi del personale. 10.La sicurezza sul lavoro dopo il T.U. 81/2008. 11.Garan-zie e diritti dei lavoratori. 12.Evoluzione dei sistemi delle relazioni industriali e sindacali. 13.Il sindacato e le strutture della rappresentanza del lavoro. 14.La contrattazione collettiva. 15.Le relazioni industriali nell’Unione Europea. Globaliz-zazione dei mercati, metodi di “produzio-ne snella” (cenni al World Class Manifac-turing) ed effetti sui sistemi di relazioni industriali e sindacali.

testi consigliati• F. Amendolito, Il diritto del lavoro nella

realtà aziendale. Strumenti per la ge-stione delle risorse umane attraverso l’analisi della giurisprudenza di settore e della prassi aziendale, Il Sole24Ore, 2010 (in corso di pubblicazione).

• Lo studio del testo dovrà essere accom-pagnato alla consultazione di un codice del lavoro in edizione aggiornata.

DIRItto DeLL’unIone euRoPeaLMIBL – 9 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di avvicinare lo stu-dente alla conoscenza del sistema dell’U-nione europea, attraverso un percorso che parte dallo studio delle istituzioni europee e delle loro competenze per poi soffermarsi sulle norme e sui rapporti tra gli ordinamenti e, infine, sulla tutela giu-risdizionale. Particolare attenzione sarà dedicata allo studio della disciplina della concorrenza applicabile alle imprese ed agli Stati.

Programma del corso Evoluzione dell’integrazione europea. Il principio di attribuzione delle competen-ze, il principio di sussidiarietà, il principio di proporzionalità, il principio di leale col-laborazione. Il sistema delle competenze nel Trattato di Lisbona. La struttura isti-tuzionale. La tutela giurisdizionale nel sistema dell’Unione europea. Le norme. Il procedimento di formazione degli atti. I rapporti tra ordinamento europeo ed or-

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

dinamento italiano. La libera circolazione delle merci. La libera circolazione delle persone. Il diritto di stabilimento e la li-bera prestazione dei servizi. La disciplina della concorrenza.

testi consigliati• G. Tesauro, Diritto dell’Unione euro-

pea, Cedam, 2010.• Si consiglia la consultazione del Trat-

tato sull’Unione europea e del Trattato sul Funzionamento dell’Unione euro-pea: B. Nascimbene, Unione Europea, Giappichelli, 2010.

DIRItto InteRnaZIonaLe Con moDuLo SuL CommeRCIo InteRnaZIonaLeLMIBL – 9 CFUProf. Rita Ciccone Prof. Stelio [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti un quadro completo, sia pure generale, del diritto internazionale quale fattore essenziale di regolazione delle relazioni e dei conflitti della comunità, nonché l’ap-profondimento di alcune tematiche che

sono di attualità nella e per la Comunità internazionale, con particolare riguardo ai profili economici e commerciali.

Modulo commercio internazionaleIl corso affronta la disciplina degli scambi internazionali di merci e servizi, sia per quanto attiene i rapporti tra nazioni, che per quanto concerne i rapporti d’affari tra imprese.

Programma del corso La soggettività internazionale. Il diritto internazionale generale e le sue fonti. La consuetudine. Il diritto dei trattati. Il terri-torio e la sovranità territoriale. Il diritto del mare. L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale. Giurisdizione statale e regole di immunità. Risoluzione pacifica e prevenzione delle controversie interna-zionali. Illecito e responsabilità. L’indivi-duo e la tutela dei diritti umani. L’accerta-mento delle norme internazionali.

Modulo commercio internazionaleL’Organizzazione Mondiale del Com-mercio. Le fonti del diritto del commercio inter-nazionale Le tecniche di negoziazione tra controparti straniere. Lettere di in-tenti, memorandum of understandings, contratto preliminare. La redazione di un contratto internazionale. Strumenti di pa-

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La Facoltà di Giurisprudenza

gamento e di garanzia del buon fine degli affari. Ripartizione dei rischi ed oneri del trasporto. INCOTERMS CCI 2000. I contratti internazionali di compravendi-ta, concessione di vendita, agenzia, fran-chising.

testi consigliatiParte Generale, un manuale a scelta tra:• B. Conforti, Diritto Internazionale, Edi-

toriale Scientifica, ult. edizione.• S. Carbone, R. Luzzatto, A. Santamaria

(a cura di), Istituzioni di diritto interna-zionale, Giappichelli, 2006.

Modulo commercio internazionale• S. Campanale, Diritto del Commercio

Internazionale e normativa comunita-ria, Giuffrè, 2005.

DIRItto PenaLeLMIBL – 9 CFUProf. Stefano PreziosiCoordinatore scientifico: Prof. Filippo [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Conoscenza della parte generale e del d. p. dell’impresa. Il corso, sperimentando una metodologia innovativa, sarà scan-

dito anche da interventi a carattere spe-cialistico e professionalizzante, il cui co-ordinamento scientifico è affidato ad un eminente studioso della materia.

Programma del corso Legittimazione e fondamenti politici del diritto penale. Sviluppo economico e stru-menti penali di controllo sociale. Analisi normativa e analisi empirica. Principi co-stituzionali. Sistema delle fonti. Il diritto penale nella prospettiva internazionale. Diritto penale comunitario ed europeo. Analisi del reato e struttura dell’illecito penale. Caratteri generali del diritto pe-nale dell’impresa, con particolare riferi-mento alle categorie e alla terminologia penalistiche in materia. Responsabilità degli enti. Sistema sanzionatorio e puni-bilità. Sanzioni patrimoniali.

testi consigliati• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto pe-

nale, Parte generale, Zanichelli, ult. edizione.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

DIRItto PenaLe DeLL’eConomIa e DeLL’unIone euRoPeaLMIBL _ 9CFUProf. Stefano PreziosiCoordinatore scientifico Prof. Filippo [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Fornire gli strumenti metodologici per lo studio della parte speciale del diritto penale, dando al contempo una prepara-zione specifica su tematiche peculiari al diritto penale dell’economia, sia generali sia settoriali.

Programma del corso Parte generale e parte speciale del diritto penale. Metodologia di analisi delle fatti-specie di parte speciale. I beni giuridici categoriali. Storia ed evoluzione delle codificazioni di parte speciale. Principi e problematiche generali del diritto pena-le dell’economia e dell’impresa. Il diritto penale societario. La crisi dell’impresa. Il diritto penale del lavoro. La tutela penale dell’ambiente.

testi consigliatiI testi verranno indicati dal Docente all’i-nizio del corso.

DIRItto PRIVatoLMIBL – 9 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corso Le lezioni ed i seminari sono organizzati in modo da aiutare chi studia ad acquisi-re gli strumenti, logici ed operativi, ido-nei ad interpretare correttamente il det-tato normativo nel contesto dei problemi sociali reali.

Programma del corso Le fonti tra Costituzione codificazione e leggi successive. Il sistema del dirit-to privato attuale. I rapporti economici. La disciplina dei rapporti tra privati. Lo sfruttamento dei beni economici: la pro-prietà e le proprietà. Danni ingiusti e re-sponsabilità civile. Gli affari giuridici: la disciplina “in generale” dei contratti e delle obbligazioni. I principali contratti nominati. La disciplina del credito e delle garanzie patrimoniali. I rapporti etico-sociali: la famiglia, il matrimonio, la filia-zione. Le successioni a causa di morte e

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La Facoltà di Giurisprudenza

le donazioni. Individui e gruppi. Sogget-tività e personalità giuridica. Le società di capitali. Interpretazione del diritto e funzione dei giuristi.

testi consigliati• M. Bessone (a cura di), Istituzioni di di-

ritto privato (editio maior), Giappichel-li, ult. edizione.

DIRItto PRoCeSSuaLe CIVILe Con moDuLo In teoRIa GeneRaLe DeL PRoCeSSoLMIBL – 9 CFUProf. andrea PanzarolaProf. Dante [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le cognizioni di base per comprendere il fenomeno del processo esaminando le caratteristiche essenziali dei diversi riti con particolare attenzione per l’ordinamento italiano.

Programma del corso Diritto sostanziale e processo. Le for-me di tutela. Procedimento e processo. Il processo, struttura e funzione. La di-

mensione del tempo nel processo. La pluralità dei riti. L’ordinamento giudizia-rio. Il giudice e la legge. Le parti e l’a-zione. La difesa. I principi costituzionali del processo e la normativa europea. Il giusto processo. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte di Giustizia delle Comunità Europee. Il riparto del-la giurisdizione. Caratteri essenziali del processo costituzionale, comunitario, ci-vile, penale, amministrativo e tributario. Spunti di comparazione con i principali modelli stranieri. Processi e procedimen-ti alternativi.Processo ordinario di cognizione: intro-duzione della causa; trattazione della causa; istruzione probatoria; decisione della causa; vicende anomale del proces-so. Le impugnazioni.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civi-

le, II ed., Giuffrè, 2010, capitoli I, II, III, V, VI, VIII, X, XI, XII, XIII, XXII, XXV, XXXIII, XXXIV.

• G. Verde, Diritto processuale civile, I vol., parte generale, Zanichelli, 2010, capitoli 1, 2, 4, 5 e 7.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

DIRItto SoCIetaRIo: StRuttuRa FInanZIaRIa e CoRPoRate GoVeRnanCeLMIBL – 9 CFUProf. Riccardo RossiProf. Vincenzo [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso si propone di approfondire mol-teplici problematiche inerenti l’impresa organizzata nella forma di società di ca-pitali, e si suddivide in due parti. Nella prima saranno analizzati in particola-re la governance societaria ed i relativi controlli, il diritto delle operazioni stra-ordinarie, le regole di funzionamento dei gruppi, gli strumenti che regolano la circolazione e la contendibilità della par-tecipazioni azionarle, la fisionomia delle possibili forme di finanziamento. Nella seconda verrà invece studiata la disci-plina delle crisi, dell’insolvenza, della ri-strutturazione economia e/o finanziaria e del risanamento.

Programma del corso Parte I – I modelli di governo societario: sistema tradizionale, sistema dualistico,

sistema monistico. La riorganizzazione dell’impresa: fissione, trasformazione, scissione, cessione di asset. Circolazione della partecipazione e contendibilità del potere societario. Le Offerte pubbliche di acquisto. Il bilancio di esercizio: struttu-ra, funzioni e composizione.Parte II – Crisi di impresa e tutela dei valori aziendali. Il nuovo ordinamento concorsuale. Soluzioni anticipatorie e modelli concordatari. La procedura di fal-limento.

testi consigliatiI testi di studio saranno comunicati di-rettamente agli studenti all’inizio delle lezioni.

eLementI DI Common e CIVIL LaWLMIBL – 9 CFUProf. Raffaele [email protected]

obiettivi del corso Analizzare secondo la metodologia del-la comparazione giuridica gli elementi essenziali della tradizione giuridica oc-cidentale con particolare attenzione ai sistemi giuridici di common law.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Programma del corso Profili storici dei principali sistemi di com-mon law – Common law ed equity – Statu-te law e case law – Rule of precedent Rule of law – La professione legale nei sistemi di common law – La costituzione statuni-tense e la costituzionalizzazione del diritto privato – Diritto federale e diritto statale negli Stati Uniti d’America – Scuole giuri-diche e movimenti di pensiero negli Stati Uniti d’America (Law and …) – Property e Trust – Contract – Torts - Companies

testi consigliatiI testi e le letture per la preparazione dell’esame saranno indicati dal docente nel corso delle lezioni.

FILoSoFIa DeL DIRItto LMIBL – 15CFUProf. Paolo De nardisdenardis@lum

obiettivi del corso Il corso si propone di spiegare le ragioni dello studio della Filosofia del Diritto e si concentrerà, in particolare, sui rapporti tra diritto morale e società con un suc-cessivo approfondimento in ordine alla Teoria generale del diritto e alla dottrina dello Stato.

Programma del corso Il corso si articola in due parti: nella pri-ma si tenterà di delineare la funzione e il fine del diritto nella società ed il ruolo di quest’ultima rispetto alle norme. La seconda verterà sul rapporto diritto-giustizia e sull’analisi critica della cor-rente di pensiero della cd “geometria legale”.

testi consigliatiA. R. Treves, Sociologia del Diritto. Ori-

gini, ricerche e problemi, Einaudi, ult. edizione.

B. N. Bobbio, Contributi a un dizionario giuridico, Giappichelli, ult. edizione.

C. Appunti dei seminari obbligatori in Teoria Generale del Diritto e Dottrina dello Stato.

N.B.: Gli studenti frequentanti (almeno il 75% delle Lezioni) saranno ammessi a sostenere un colloquio pre-esame che si svolgerà al termine del primo semestre e che avrà ad oggetto esclusivamente il punto A. Gli studenti non frequentanti dovranno sostituire il punto C con il se-guente testo: F. Gentile, Filosofia del di-ritto. Le Lezioni del quarantesimo anno raccolte dagli allievi, Cedam, ult. edizio-ne (parte VI esclusa).

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

FISCaLItà D’ImPReSaLMIBL – 6 CFUProf. mario DamianiProf. Concetta [email protected] [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di far conseguire una preparazione di base idonea a compren-dere i principi essenziali del sistema fi-scale italiano e una preparazione specia-listica sulla fiscalità delle imprese.

Programma del corso I principi costituzionali e comunitari del diritto tributario. I tributi; la norma tributaria; i soggetti passivi e la solida-rietà tributaria. L’attuazione del tributo (territorialità, dichiarazioni, controlli, ac-certamento), la riscossione e il rimborso. Principi sulle sanzioni e sugli strumenti deflativi del contenzioso. L’imposta sul reddito delle persone fisiche ed in parti-colare i redditi di impresa. L’imposta sul reddito delle società e L’IRAP. L’imposta sul valore aggiunto, i concetti di base sul funzionamento del tributo. Cenni sulle operazioni straordinarie delle imprese, sulla fiscalità internazionale e sul federa-lismo fiscale.

testi consigliati• R. Lupi, Diritto Tributario, parte genera-

le e parte speciale, Giuffrè, ult. edizione. • G. Falsitta, Manuale di diritto tributa-

rio, Cedam, ult. edizione.• F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributa-

rio, UTET, ult. edizione.

InFoRmatICaLMIBL – 5 CFU Prof. egidio [email protected]

obiettivi del corso Utilizzo professionale del P.C., Conoscen-za dell’hardware e del software, Elabora-zione testi, Fogli di calcolo, Presentazio-ni, Internet e posta elettronica

Programma del corso Concetti di base, hardware e software, memorie, periferiche, reti informatiche, sistemi operativi, windows, gestione dei files, elaborazione di testi, word e sue funzioni principali, fogli di calcolo, excel e sue funzioni principali, utilizzo come database elementare, presentazioni, powerpoint e sue funzioni principali, in-ternet explorer e sue funzioni principali, posta elettronica, outlook e sue funzioni principali.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• F. Baccalini (a cura di), ECDL Syllabus

4.0, McGraw-Hill, 2007.

InFoRmatICa GIuRIDICaLMIBL – 2 CFUProf. matteo [email protected]

obiettivi del corso Obbiettivo del corso è quello di fornire un’adeguata conoscenza degli istituti giu-ridici che regolano il sistema delle relazio-ni economiche telematiche ed il sistema di tutela dei principali beni informatici.

Programma del corso Il contratto di accesso ad Internet. I Do-main names. La responsabilità extra-contrattuale del provider. Le situazioni soggettive inerenti ai programmi per ela-boratore gli strumenti di tutela dei diritti inerenti ai programmi per elaboratore. Le banche dati. Il contratto telematico. Le nuove tecnologie e il contratto.Il tempo e il luogo di perfezionamento del contratto. Incapacità e vizi del consenso. Nuovi beni e mondi digitali.

testi consigliati• R. Bocchini – D. Valentino, Manuale di

diritto dell’informatica, ESI, II edizione, 2010, in corso di pubblicazione.

IStItuZIonI DI DIRItto RomanoLMIBL – 9 CFUProf. Renato [email protected]

obiettivi del corso L’insegnamento si propone di contribu-ire, in una prospettiva sovranazionale, alla formazione di giuristi recuperando, sulla scia dell’esperienza romana, il ruolo fondamentale che il diritto giurispruden-ziale, il case law, svolge nella costruzione e nello sviluppo degli ordinamenti.

Programma del corso Il corso segue, nelle sue linee fondamen-tali, lo schema “persone cose azioni”, il percorso didattico che Gaio – autore del solo manuale di Istituzioni scritto dai giuristi romani che ci sia pervenuto pres-soché integro e immune da alterazioni – adotta nel trattare “tutto il diritto privato vigente alla sua età”: uno schema che, at-traverso l’impiego anche della categoria delle “cose incorporali”, abbraccia l’intero arco del ius privatum (persone e famiglia, proprietà e diritti reali, obbligazioni e con-

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

tratti, successioni mortis causa, processo privato), e che, tramite le Institutiones giustinianee che lo hanno recepito, ha in-fluenzato i codici civili moderni.

testi consigliati1) Un manuale a scelta tra: • M.Brutti, Il diritto privato nell’antica

Roma, Giappichelli, 2009.• A.Corbino, Diritto privato romano, CE-

DAM, 2010.• A.D. Manfredini, Istituzioni di diritto

romano, Giappichelli, ul ed.• M. Marrone, Lineamenti di diritto pri-

vato romano, Giappichelli, ult ed.• E. Cantarella, P. Cappellini, V. Marot-

ta, B. Santalucia, A. Schiavone, T. Spa-gnuolo Vigorita, U. Vincenti (a cura di A. Schiavone), Diritto privato romano, Einaudi, 2003.

2) R. Quadrato, Gaius dixit. La voce di un giurista di frontiera, Cacucci, 2010 (per temi da concordare).

LInGua InGLeSe LMIBL – CFU 5Prof. matthew [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti con competen-ze linguistiche di livello A2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiettivo finale è di raggiungere il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze lin-guistiche in ambito professionale.

Programma del corso Grammar: Present simple and continuous. Countable and uncountable. Offers and requests. Adjectives and adverbs. Past simple. Modals of possibility. Future plans and intentions. Present perfect. The imperative. Passives. Conditionals. Business Texts: Data. Image. Success. Lo-cation. Job-seeking. Selling. Legal Texts: The English legal system. Legal person-nel. Sources of law. The Law of Torts. The Law of Contract. Criminal Law.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

• M. Ridger, Legal Texts.

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La Facoltà di Giurisprudenza

• E.Camesasca A. Gallagher I. Martel-lotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Long-man 2006.

manaGeRIaL eConomICS LMIBL – 9 CFUProf. Dominick Salvatore Prof. Lucio [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Fornire le basi e le nozioni indispensabili di microeconomia e macroeconomia ne-cessarie per conoscere il funzionamento del sistema economico nel quale tutti soggetti economici interagiscono.

Programma del corso Un modulo sulle nozioni di base di mi-croeconomia e macroeconomia sarà svol-to dal Prof. L. Laureti, con l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari per l’ap-plicazione dei modelli in una economia sempre meno isolata e dipendente dalle altre. Il Prof. D. Salvatore, tratterà, in par-ticolare, i seguenti argomenti:– Managerial economics in a global eco-

nomy.– Teoria e stima della domanda.

– Teoria manageriale della produzione costi.

– Struttura di mercato nelle economie globalizzate.

– Comportamento strategico delle im-prese in mercati globalizzati.

testi consigliati• D.Salvatore, Managerial economics in

a global economy, McGraw-Hill, 2007. • R. Dornbusch – S. Fischer – R. Startz,

Macroeconomia, McGraw-Hill, 2006; • D. Salvatore, Microeconomia: teoria e ap-

plicazioni, Franco Angeli Editore, 2009.

SIStemI DI ReLaZIone tRa Stato e ConFeSSIonI ReLIGIoSe neL meDIteRRaneoLMIBL – 7 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo principale del corso è quel-lo di fornire allo studente gli strumenti teorici più idonei per un’analisi, di più ampio respiro cronologico e geografico, degli elementi che definiscono il sistema di relazione tra Stato e confessioni. Con una nuova impostazione dei rapporti tra Stato e Chiese, si avrà modo, poi, di ap-

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti obbligatori

profondire la tematica della libertà reli-giosa, comprensiva della dimensione del multiculturalismo alla luce degli odierni processi di integrazione europea.

Programma del corso Nel mondo occidentale, in generale, e in Europa, in particolare, il fenomeno immi-gratorio sta incidendo sulla morfologia della società. La dimensione religiosa, lungi dall’“uscire di scena”, riaffiora ro-busta e prepotente, ancorché articolata e frantumata. Le trasformazioni di costu-me e quelle sociali si riverberano quasi ovunque nella ri-definizione delle relazio-ni tra Stato e confessioni religiose.Il corso si propone di orientare lo sguardo dello studente da una prospettiva euro-centrica ad una mediterranea, caratteriz-zata dalla presenza di Paesi di tradizioni giuridiche differenti, di natura prevalen-temente religiosa. Oggetto di particolare attenzione sarà la dialettica tra diritto costituzionale e diritti religiosi e consue-tudinari nonché il “diritto pubblico delle religioni” negli Stati a predominanza: a) cristiano-cattolica; b) cristiano-ortodos-sa; c) ebraica; d) islamica; e) induista.

testi consigliati• S. Ferrari (a cura di), Introduzione al di-

ritto comparato delle religioni, Il Mulino, 2008.

• N. Colaianni, Eguaglianza diversità cultu-rali e religiose. Un percorso costituzionale, il Mulino, ult. edizione, (capitoli I, III, V, VI e VII: pagg. 19-53, 75-104, 143-243).

• Durante le lezioni il docente avrà cura di distribuire materiale inerente al cor-so, reperibile anche presso la Segrete-ria di Giurisprudenza.

StoRIa DeL DIRItto euRoPeoLMIBL – 10 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire i lineamenti generali del diritto prevalentemente pubblico nel moderno contesto europeo.

Programma del corso Stato e costituzione. Le origini e le forme dello Stato moderno europeo. Le Costitu-zioni. I diritti: dal giusnaturalismo al XXI secolo. Giustizia e amministrazione. Atti-vità amministrativa e Stato giurisdiziona-le. Lo Stato-macchina. Lo Stato di diritto. Lo Stato provvidenza. Lo Stato di ammini-strazione diretta. Codici. Codificazione e decodificazione. Il codice nel processo di unificazione europea. La questione della

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La Facoltà di Giurisprudenza

sicurezza in Europa. La sovranità dello Stato: lo spazio europeo e il diritto inter-nazionale. Gli itinerari complessi della cittadinanza. Il processo d’integrazione: crisi e prospettive. Una Costituzione sen-za Stato. La giustizia della Corte europea.

testi consigliati• M. Fioravanti (a cura di), Lo Stato mo-

derno in Europa. Istituzioni e diritto, Laterza, 2005, pp. 3-127.

• G. Mammarella – P. Cacace, Storia e po-litica dell’Unione Europea (1926-2005), Laterza, 2009.

StoRIa DeL DIRItto meDIeVaLe e moDeRno LMIBL – 10 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire i lineamenti generali del diritto tra evo medio e moderno, evidenziando la connessione con la società e le istitu-zioni, la interrelazione con la storia delle idee, il divario tra livello dogmatico e so-luzioni della prassi.

Programma del corso Per la parte medievale ci si soffermerà su

alcuni passaggi cruciali: dal tecnicismo romanistico agli ordinamenti barbarici, la funzione della Chiesa altomedievale, il primitivismo ontologico, la rinascita bo-lognese della scientia iuris, la scuola del Commento, la letteratura giurispruden-ziale. Per l’età moderna saranno analizzati la crisi umanistica, la formazione dei gran-di tribunali, le teoriche del giusnaturali-smo, le istanze illuministiche, il processo di codificazione, con particolare riguardo al Code Napoléon e alla cultura giuridica italiana tra antico e nuovo regime. La giu-stizia, nei suoi molteplici aspetti, costitu-irà un campo d’osservazione privilegiato.

testi consigliatiParte generale • A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in

Europa. Dal medioevo all’età contem-poranea, Il Mulino, 2007 (in particolare le pp. 17-167; 173-182; 188-204; 227-274; 284-298; 318-325; 329-344; 352-370; 391-409; 429-447; 456-465).

Oppure in alternativa• P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza,

2009.Parte speciale• Themis. Tra le pieghe della giustizia:

Percorsi storici raccolti da A. Cerniglia-ro, Giappichelli, 2009.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

eLenCo InSeGnamentI a SCeLta*CFu

Attività di impresa e tutela di diritti 7Company law and real estate law in EU (JEAN MONNET PROJECT) 7Comunicazione forense 7Digital marketing 7Diritto dei consumatori 7Diritto dei paesi arabi del mediterraneo 7Diritto dei Trust 7Diritto dello sviluppo agroalimentare 7Diritto finanziario e dei mercati di capitali 7Diritto internazionale privato 7Diritto penale della prevenzione 7Diritto processuale dell’Unione Europea 7Diritto punitivo e processuale tributario 7Diritto sanitario 7Diritto societario: le operazioni straordinarie 7Diritto tributario internazionale 7Economia e politica dell’UE nel Mediterraneo 7Lingua Cinese 7Marketing degli studi legali 7Merges & Acquisitions 7Organizzazione internazionale 7Tecniche di negoziazione contrattuale 7Teoria generale del processo 7

* lo studente, qualora ne facesse richiesta motivata al Consiglio di Facoltà, potrà anche scegliere un insegnamento a scelta previsto per l’altro curriculum.

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La Facoltà di Giurisprudenza

ComPany LaW anD ReaL eState LaW In eu Progetto Jean monnetEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. emanuele [email protected]

obiettivi del corso Il corso delinea le più importanti condi-zioni di integrazione fra mercato mobi-liare ed immobiliare nell’Unione Europea studiando, in particolare i fenomeni inse-diativi e le conseguenze in termini di pro-cesso di formazione del valore dei beni immobiliari.

Programma del corso Durante il corso si analizzeranno i se-guenti aspetti: a) gli strumenti di mi-surazione del valore immobiliare di più invalsa utilizzazione; b) contributo all’efficienza del mercato immobiliare derivante dai processi di integrazione con il mercato mobiliare (finanziarizza-zione del mercato immobiliare); c) forme di finanziarizzazione con particolare ri-ferimento agli strumenti, metodologie, intermediari e mercati finanziari coin-volti. Seminari: Harmonization of the company laws (Prof. Giuseppe Tesau-

ro); Transnational aspects (Prof. Marc Maresceau); Corporate governance in the EU (Prof. Patrizia De Pasquale); The Community rules as regards the compa-ny law (Prof. Mariachiara Malaguti); Tax Regulation in EU (Prof. Mario Damiani) e Real Estate in the EU (Prof. Maurizio Dallocchio).

testi consigliati• E. Degennaro, La finanziarizzazione del

mercato immobiliare, Cacucci, 2007.• Dispense e appunti.

ComunICaZIone FoRenSeEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Vincenzo Di [email protected]

obiettivi del corso Acquisire gli elementi necessari per l’a-nalisi della fattispecie, l’elaborazione e la predispo- sizione del discorso efficace, finalizzato alla sua spendita nelle aule di giustizia. Le regole della disputa e la retorica.

Programma del corso L’avvocato e la verità. Logica ed Argo-mentazione. La lettura della fattispecie – il problem solving giudiziario. La contro

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

argomentazione. La comunicazione e la persuasione. Canale periferico: chi e con quale scopo – con chi e con quale effetto; in contrapposizione a chi – come – in qua-le contesto. Le tecniche: la narratologia – le tecniche: accumulazione – inoculazio-ne – effetto primacy – effetto recency – lo stile: l’ironia. Canale centrale: cosa – su quali elementi. La retorica classica. Le regole della disputa.

testi consigliati• G. Gulotta – L. Puddu, La persuasione fo-

rense strategie e tattiche, Giuffrè, 2004.• B. Mortara Garavelli, Manuale di retori-

ca, Bompiani, 1999. • V. Mastronardi, Le strategie della co-

municazione umana, Franco Angeli, Anno 2005.

DIGItaL maRKetInGEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Davide [email protected]

obiettivi del corso Offrire una visione innovativa dei proces-si e creare nuovi profili per l’area marke-ting, con capacità di interagire con l’in-novazione e la società digitale, tramite modelli di business e servizio.

Programma del corso Dall’ICT al Digital Marketing: come cam-bia il modello di business e come si rior-ganizza l’impresa nella società dell’infor-mazione.Logiche di posizionamento di mercato e logiche di posizionamento sulla rete.Rispondere al mercato non per vendere ma per farsi acquistare: tecniche per po-sizionarsi sulla rete e logiche di interazio-ne con l’utenza.Tecniche per creare diversi livelli di en-gagement e interazione differenziata con l’utenza.L’intermodalità tecnologica per imple-mentare processi digitali di interazione con il mercato.Le nuove piattaforme tecnologiche digi-tali con cui fruire di servizi in chiave mar-keting.

testi consigliati• D. Diurisi, Nuove Forme e nuovi ruoli

della Comunicazione – dall’ICT al Digi-tal Marketing, Ediz. Cierre, 2008.

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto DeI ConSumatoRIEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Liliana Rossi CarleoProf. Giampiero [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso ha per oggetto lo studio della disciplina consumeristica in Italia e in Europa con particolare attenzione al con-tratto del consumatore e ai contratti tipi-ci del codice del consumo.

Programma del corso Nascita ed evoluzione dei diritti dei con-sumatori. Contratto e atto di consumo. Il codice di consumo. La nozione di con-sumatore. I contratti del consumatore in generale. Particolari modalità di con-trattazione. La multiproprietà. I contratti turistici.

testi consigliati• E. Minervini, Dei contratti del consu-

matore in generale, Giappichelli ult. edizione.

nonché,• M. Dona, I singoli contratti del consu-

mo, UTET, 2008.

DIRItto DeI PaeSI aRaBI DeL meDIteRRaneoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Paolo [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire agli stu-denti un quadro dei sistemi giuridici dei Paesi Arabi del Mediterraneo, le loro tra-dizioni e radici giuridiche, ma anche un approccio metodologico alla conoscenza del diritto positivo contemporaneo.

Programma del corso Il Diritto Musulmano, radici religiose e principi.La formazione del diritto moderno, il pro-cesso di codificazione.Le radici comuni del Diritto Musulmano nella moderna legislazione.I modelli di codificazione diffusi nell’a-rea, l’influsso della tradizione e del co-lonialismo.Le normative civilistiche in tema di pro-prietà, obbligazioni e contratti.Le normative commerciali e bancarie, l’attrazione di investimenti esteri.Libia: la normativa in materia commer-ciale ed i recenti trattati con l’Italia.Analisi di cases histories.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

testi consigliati• AAVV Libia, Tunisia e Turchia: diritto

degli investimenti esteri, Iposa-Kluwer Ed. Collana Paesi Emergenti (sezione generale, sezione Libia e sezione Tuni-sia) 2008.

• Articoli e testi consegnati a lezione.

DIRItto DeI tRuStEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corso Il Corso ha l’obiettivo di analizzare le dinamiche evolutive dei trust nel dirit-to inglese, nel diritto internazionale e nell’ordinamento civilistico italiano alla luce della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985.Verranno altresì analizzati gli aspetti fi-scali dei trust alla luce delle recenti di-sposizioni legislative.

Programma del corso Profili generali sul diritto dei trust nel modello giuridico inglese. La Conven-zione de L’Aia del 1 luglio 1985 ed i suoi effetti. I trust interni. I soggetti del trust: il disponente, il trustee, i beneficiari ed il guardiano. L’atto istitutivo e l’atto di

trasferimento. Pubblicità, iscrizione e trascrizione. Le vicende processuali dei trust. Il recepimento del trust da parte della giurisprudenza. Gli aspetti tributa-ri: imposizione indiretta, imposizione di-retta e obblighi dichiarativi. Applicazioni operative: il trust nel diritto di famiglia, il trust nel diritto societario.

testi consigliati• M. Lupoi, Istituzioni del diritto dei trust e

degli affidamenti fiduciari, Cedam, 2008.• Dispense a cura del docente.

DIRItto DeLLo SVILuPPo aGRoaLImentaReEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende dare una conoscenza ge-nerale della disciplina vigente della ma-teria agroalimentare.

Programma del corso Il concetto di agricoltura. La PAC. L’in-tegrazione delle norme interne con il diritto comunitario. Le leggi di moder-nizzazione e di orientamento dell’agri-coltura e della pesca. La plurifunziona-

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La Facoltà di Giurisprudenza

lità dell’impresa agricola. La produzione agricola e l’ambiente. Le figure tipiche di agricoltori. L’impresa di pesca. Le or-ganizzazioni comuni di mercato. La filie-ra agricola. La circolazione dei prodotti. Gli elementi distintivi dei prodotti. La tutela dei prodotti. Le regole di produ-zione dei prodotti alimentari. La tutela dei consumatori.

testi consigliati• P. Magno – G. Giove, Profili del nuovo

diritto agrario e dell’ambiente, parte I, Giuffrè, ult. edizione.

• L. Costato, Compendio di diritto ali-mentare, cap. III, Cedam, ult. edizione:

• Codice dell’Unione europea.• Testi di legge e sentenze che verranno

indicati nel corso delle lezioni.

DIRItto InteRnaZIonaLe PRIVatoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corso Il corso di Diritto Internazionale Privato ha per oggetto lo studio della normativa italiana, di origine nazionale e convenzio-nale, che disciplina alcuni aspetti giuri-

dici della vita di relazione internazionale nel campo del diritto privato e di quello processuale.

Programma del corso Fonti del Diritto Internazionale Privato.L’ambito della giurisdizione italiana.L’ordine pubblico interno e le norme di applicazione necessaria.Conoscenza, interpretazione ed applica-zione del diritto straniero.Legge applicabile in materia di: capacità giuridica e d’agire delle persone fisiche, matrimonio e rapporti tra coniugi, filia-zione, adozione, successione e donazio-ne, società, enti e persone giuridiche, diritti reali ed obbligazioni contrattuali, obbligazioni non contrattuali, respon-sabilità da fatto illecito e per danno da prodotto.Efficacia delle sentenze e degli atti stra-nieri.

testi consigliati• F. Mosconi – C. Campiglio, Diritto

Internazionale Privato e Processua-le, Parte generale e Contratti, UTET, Quarta Edizione, 2007. (Escluse sez. I e II, cap. I).

• F. Pocar, Diritto Internazionale Privato, Giuffré, ult. edizione.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

DIRItto PenaLe DeLLa PReVenZIoneEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Vito antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso affronterà la tematica delle misu-re di prevenzione personali e patrimonia-li nel quadro della materia penalistica di diritto sostanziale e delle recenti riforme legislative.

Programma del corso 1.Le misure di prevenzione: cenni sto-rici. 2.Rapporti tra procedimento pena-le e procedimento di prevenzione. 3.La pericolosità sociale. 4.Misure di preven-zione e associazione mafiosa: l’indizio di appartenenza mafiosa. 5.Le misure personali. 6.Le misure patrimoniali. 7.Le misure cautelari accessorie. 8.Le misure interdittive automatiche. 9.Aggravamen-to, revoca e modifica della sorveglianza speciale di P.S. 10.La sospensione tem-poranea della amministrazione dei beni. 11.La confisca per equivalente. 12.Con-fisca antimafia e morte della persona ri-tenuta pericolosa. 13.La tutela del terzo. 14.Destinazione dei beni confiscati.

testi consigliati• A.D. De Palma, Manuale delle Misure di

Prevenzione – Linee teoriche ed operati-ve, Maggioli Editore, 2008.

DIRItto PRoCeSSuaLe DeLL’unIone euRoPeaEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è quello di introdurre lo studente alla conoscenza dei meccani-smi procedurali della tutela giurisdiziona-le dell’Unione europea. A tal fine, saranno analizzati i diversi procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia, con specifica atten-zione al rinvio pregiudiziale. In particolare, il corso mira a sviluppare le capacità di ana-lisi e di soluzione richieste da casi concreti.

Programma del corso Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea. Le caratteristiche essenzia-li del processo europeo. La fase scritta. L’istruttoria. Il processo a pluralità di parti. La fase orale. Sentenza e giudica-to. La contumacia. I mezzi di controllo. Il processo di impugnazione. Il riesame e i mezzi di impugnazione straordinaria.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• M. Condinanzi – R. Mastroianni. Il con-

tenzioso dell’Unione europea, Giappi-chelli, 2009 (CAP: 1, 11,12 e 13).

DIRItto PunItIVo PRoCeSSuaLe tRIButaRIoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione avanzata in tema di accertamento dell’e-vasione e delle violazioni tributarie e di tutela e garanzia dei contribuenti in sede amministrativa e penale.

Programma del corso Principi, Istituti ed elementi giuridici di sistema: L’illecito tributario; il lecito “ri-sparmio d’imposta”, i concetti di “elusio-ne”, “evasione” e “frode” fiscale; i più recenti orientamenti seguiti nella produ-zione normativa in materia sanzionatoria tributaria. L’accertamento tributario, in particolare le funzioni e le metodologie di “controllo”. Le indagini amministrative tributarie. Le indagini penali tributarie e le indagini difensive. Lineamenti del vigente sistema sanzio-

natorio: Il sistema sanzionatorio penale tributario in materia di imposte sui red-diti e sul valore aggiunto. Accertamento dell’illecito; il giudice penale tributario; rapporti tra procedimento, processo tri-butario e procedimento penale. Que-stioni circa l’utilizzabilità delle prove. Il vigente sistema sanzionatorio ammini-strativo tributario: principi generali; tipo-logia di sanzioni. Il procedimento di irro-gazione delle sanzioni; gli strumenti per la tutela cautelare del credito tributario; decadenza e prescrizione; la riscossione della sanzione; la tutela giurisdizionale e i ricorsi amministrativi avverso la prete-sa sanzionatoria. Il principio di specialità nel settore punitivo tributario. Il sistema sanzionatorio penale ed amministrativo tributario in materia di altri tributi.Analisi delle fattispecie rilevanti: D. Lgs. Nr. 472/1997 e D.Lgs. nr. 74/2000, in ma-teria di imposte dirette ed IVA. I sistemi sanzionatori relativi ad altri tributi: cenni.Aspetti di carattere procedurale: Il pro-cesso amministrativo-tributario. Il pro-cesso penale-tributario.

testi consigliati• N. Pollari – F. Loria, Diritto punitivo e

processuale tributario, Laurus Robuffo, 2009.

• Materiale di sintesi verrà distribuito in aula.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

DIRItto SanItaRIoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. tommaso [email protected]

obiettivi del corso Il Corso si propone di approfondire la normativa in materia sanitaria, dall’a-nalisi del diritto alla salute sancito dalla Costituzione sino all’indagine dell’eroga-zione delle prestazioni sanitarie da parte degli operatori privati con un’appendice in materia di doping.

Programma del corso Il diritto alla salute nel disegno costitu-zionale; Trattamenti sanitari obbligatori e poteri autoritativi della P.A.; L’evolu-zione storica dell’assistenza sanitaria; La sanità pubblica fra Stato e Regioni; Le competenze delle Regioni e degli enti locali in materia di sanità; Servizio sani-tario nazionale e soggetti istituzionali; Le prestazioni del servizio sanitario; Il finan-ziamento del servizio; L’unità sanitaria locale. Le forme di gestione del servizio e la costituzione dei nessi organizzativi di diritto pubblico; Gli utenti del servizio sanitario nazionale: la tutela giudiziale ed amministrativa delle loro posizioni sog-gettive; Gli operatori privati nella sanità:

autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali; Le professioni sanitarie e pa-rasanitarie; L’atto aziendale; Diritto sani-tario comparato – cenni; Il doping nell’or-dinamento generale e in quello sportivo.

testi consigliati• G. Cilione, Diritto Sanitario, Maggioli,

2005; dispense dalle lezioni.• T. Marchese, Il doping nell’ordinamen-

to generale e in quello sportivo, Cacucci 2010.

DIRItto SoCIetaRIo: Le oPeRaZIonI StRaoRDInaRIe Esame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. michael [email protected]

obiettivi del corso Obiettivo primario del corso è l’approfon-dimento dei profili sia teorici che pratico-applicativi di alcuni tipologie di operazio-ni di finanza straordinaria per consentire agli studenti una migliore comprensione dei principali problemi tecnico-giuridici ricorrenti nell’economia internazionale.

Programma del corso Il corso ha ad oggetto l’analisi delle principali tipologie di operazioni tran-

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La Facoltà di Giurisprudenza

sfrontaliere di finanza straordinaria. In particolare: le operazioni di fusione, ac-quisizione e riorganizzazione societaria cross-border; profili procedurali, regola-mentari e contabili collegati alle quota-zioni in borsa e la raccolta dei capitali sui mercati internazionali;la globalizzazione del capitale: private equity, hedge fun-ds e investitori istituzionali; la corporate governance delle società multinazionali; problematiche connesse alla dispute re-solution e regulatory enforcement in am-bito internazionale.Il corso manterrà un approccio pratico per cui i principali aspetti trattati saran-no esemplificati mediante l’illustrazione pratica e concreta di case studies.

testi consigliati• A. Gervasoni – F.L. Sattin, Private Equi-

ty e Venture Capital, Guerini Associati, 2000.

• Ulteriori indicazioni bibliografiche ver-ranno rese disponibili prima dell’inizio del corso sul sito internet dell’Uni-versità

DIRItto tRIButaRIo InteRnaZIonaLeEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione di base idonea a conoscere il problema della internazionalizzazione delle vicen-de economico-imprenditoriali relativa-mente ai profili tributari che le caratte-rizzano in un contesto di globalizzazione irreversibile.

Programma del corso Norme tributarie nazionali a portata ul-traterritoriale. «Iper-interazioni fiscali» tra normative asimmetriche (imposi-zione giuridica plurima e concorrenza impositiva sleale). Rimedi legislativi unilaterali. Norme di diritto pattizio di ripartizione delle pretese impositive. Rimedi di risoluzione dei conflitti. Re-golamentazioni specifiche dell’Unione Europea.Profili normativi di fisiologia: disposizioni dell’ordinamento tributario sovranazio-nale ed in specie di quello comunitario. Disposizioni a portata ultraterritoriale.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

Rimedi disposti dal nostro legislatore, unilateralmente o mediante diritto pat-tizio, per far fronte ad eventuali distor-sioni di sistema globale. Fiscalità propria dell’Unione europea. Fiscalità derivata. Rimedi unilaterali contro le doppie im-posizioni.Aspetti di Patologia: Strumentalizzazio-ne ed abuso del quadro delle norme esi-stenti da parte dei destinatari-interpreti. Possibili leve operative disponibili per il pianificatore fiscale.Sconfinamento in contegni patologici, di evasione ed elusione (paradosso dell’ar-bitraggio fiscale internazionale). Treaty shopping. Aspetti di carattere procedurale: Limiti dell’azione accertatrice nazionale, con-nessi al vincolo di effettività sul territorio dello Stato. Cooperazione tra Ammini-strazioni Finanziarie. Rilevanza transna-zionale dell’accertamento tributario. Mutua assistenza amministrativa in ma-teria di accertamento dei tributi. Scam-bio d’informazioni secondo l’OCSE. Disciplina punitiva tributaria: Potenziale rilevanza di comportamenti illeciti e/o fraudolenti configurabili ad opera dei contribuenti, quali destinatari in via me-diata dei principi e delle regole di diritto internazionale tributario.

testi consigliati• N. Pollari, Lezioni di Diritto Tributario

internazionale, Laurus Robuffo, 2005.• Materiale di sintesi verrà distribuito

in aula.

eConomIa e PoLItICa DeLL’ue neL meDIteRRaneoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Lucio [email protected]

obiettivi del corso Il corso analizza i processi economici e le relazioni internazionali tra l’UE e i Paesi Med a seguito della Conferenza Eurome-diterranea di Barcellona, e approfondisce gli scenari su un’area strategica così im-portante.

Programma del corso L’Economia verso la Globalizzazione: Area di libero scambio nel mediterra-neo. Il Commercio Internazionale nel Mediterraneo. L’Economia dei PVS: Le caratteristiche delle economie arretrate. Modelli sullo sviluppo e lavoro.Il proble-ma dell’immigrazione. Modelli di svilup-po regionale. Le Politiche Comunitarie: Cooperazione e partenariato dell’UE nel Mediterraneo. La Conferenza Euromedi-

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La Facoltà di Giurisprudenza

terranea di Barcellona. La crescita: teorie ed applicazioni. Analisi economica dei Paesi Med. Indicatori economici dei Paesi Med e parametri della U.E. Analisi costi/benefici per gli investimenti nei paesi del Mediterraneo. Gli indici di povertà.

testi consigliati• L. Laureti, Economia dello sviluppo e

dell’integrazione Euro mediterranea, Franco Angeli, 2008.

LInGua CIneSeEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. yu [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti principianti del cinese. L’obiettivo è fornire elemen-ti base per capire, leggere il cinese nei differenti contesti della vita quotidiana e, per produrre una tesina d’argomento scelto da sé a fine corso.

Programma del corso Il corso di lingua che si propone mira a condurre:– acquisizione dell’abilità di pronunciare

i caratteri cinese secondo il sistema di trascrizione fonetico Pinyin, della ca-

pacità di comunicare in lingua cinese in vari situazioni di vita quotidiana;

– acquisizione della capacità di usare la lingua cinese per svolgere conversa-zioni semplici;

– conoscenza delle caratteristiche fon-damentali della lingua cinese, delle strutture essenziali delle frasi e parti basilari della grammatica;

– apprendimento della scrittura del cine-se al computer.

testi consigliati• Zhao Xiuying, F. Gatti, CINESE- dizio-

nario compatto, cinese italiano, italiano cinese e conversazioni, Zanichelli.

• MARCO VA A PECHINO – dispense.

maRKetInG DeGLI StuDI LeGaLIEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Roberto De [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studen-ti conoscenze indispensabili nell’evoluzio-ne del mondo del legal marketing, tramite esperienze e case histories che aiutano a comprendere le applicazioni e le opportu-nità di lavoro in questo nuovo scenario.

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International Business Lawyer (LMIBL) Insegnamenti a scelta

Programma del corso Organizzazione: organizzazione, forma-zione e gestione delle risorse umane. Marketing: introduzione, strategie di marketing, analisi del mercato, posizio-namento, piano di marketing. Comunicazione: processo di comunica-zione, brand, comunicazione istituziona-le, strumenti della comunicazione. Rela-zioni esterne e apertura di nuovi mercati. Case histories nazionali ed internazionali saranno presentate dal docente in aula. Expertises from international legal mar-keting context in Uk ad Italy.

testi consigliati• G., Vecchiato – E.M. Napolitano, Mar-

keting, comunicazione e relazioni pub-bliche per gli studi professionali, Fran-co Angeli, 2007.

• G. Stumpo, Marketing e qualità per gli studi legali. Strumenti e modelli per una strategia vincente e per migliorare la performance, Giappichelli, 2006.

• S. Martello, Guida al marketing dello studio legale, Il Sole 24Ore, 2007.

• P. Parigi, Organizzazione e Marketing dello studio legale, I Quaderni di Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore, 2005.

teCnICHe DI neGoZIaZIone ContRattuaLeEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Fabrizio [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per la corretta ed efficace gestione delle trattative connesse ai con-tratti e ad ogni altro negozio possa co-stituire la base di rapporti privatistici tra parti contrapposte.

Programma del corso Parte Generale: le principali teorie della negoziazione; il convincimento, la dina-mica negoziale di gruppo; la presa di de-cisioni; la strategia e la tattica; i fenome-ni di leadership e le dinamiche di gruppo.Parte applicativa: la struttura dei con-tratti e la negoziazione; l’individuazione del reale interesse del cliente; gradua-zione degli obiettivi raggiungibili; verifi-ca infranegoziale dello stato di equilibrio; abbandono della negoziazione.Esercitazioni: durante il corso saranno tenute esercitazioni finalizzate alla veri-fica dell’apprendimento anche mediante l’uso di tecnologie a supporto della ne-goziazione.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliatiIl materiale didattico sarà messo a dispo-sizione dal Prof. Petrucci.

teoRIa GeneRaLe DeL PRoCeSSoEsame a scelta LMIBL – 7 CFUProf. Dante [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le cognizioni di base per comprendere il fenomeno del processo esaminando le caratteristiche essenziali dei diversi riti con particolare attenzione per l’ordinamento italiano.

Programma del corso Diritto sostanziale e processo. Le for-me di tutela. Procedimento e processo. Il processo, struttura e funzione. La di-mensione del tempo nel processo. La pluralità dei riti. L’ordinamento giudizia-rio. Il giudice e la legge. Le parti e l’a-zione. La difesa. I principi costituzionali del processo e la normativa europea. Il giusto processo. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte di Giustizia delle Comunità Europee. Il riparto del-la giurisdizione. Caratteri essenziali del processo costituzionale, comunitario, ci-

vile, penale, amministrativo e tributario. Spunti di comparazione con i principali modelli stranieri. Processi e procedimen-ti alternativi.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civi-

le, II ed., Giuffrè, 2010, capitoli I, II, III, V, VI, VIII, X, XI, XII, XIII, XXII, XXV, XXXIII, XXXIV.

• G. Verde, Diritto processuale civile, I vol., parte generale, Zanichelli, 2010, capitoli 1, 2, 4, 5 e 7.

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Laurea Magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01)Professioni legali (LMPL)

Laurea magistrale in Giurisprudenza (Classe LmG/01)

Professioni legali (LmPL)

Il percorso mira a fornire una prepara-zione indispensabile per l’avvio alle pro-fessioni legali, volta a far acquisire agli studenti la piena capacità di analisi e combinazione delle norme giuridiche, nonché la capacità di impostare, in forma scritta e orale, le linee di ragionamen-to e di argomentazione necessarie a un corretto approccio per la risoluzione di questioni giuridiche generali e speciali di casi e fattispecie. A tal fine, in particola-re, è assicurata la formazione nell’ambito privatistico, pubblicistico, processualisti-co, penalistico e internazionalistico; non-ché, in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario.

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La Facoltà di Giurisprudenza

LmPLInsegnamenti CFu

1° anno Istituzioni di diritto romano 12Filosofia del diritto 15Diritto privato 1 9

Diritto costituzionale 14Economia politica 9totale crediti 59

2° anno Diritto privato 2 8Diritto privato comparato

9oppureDiritto pubblico comparato

Diritto pubblico delle religioni 7 Storia del diritto medievale e moderno 10 Fondamenti del diritto europeo 10 Diritto internazionale 9

Insegnamento a scelta 7totale crediti 60

3° anno Diritto Commerciale 1 9 Diritto Amministrativo 1 12 Diritto Tributario 6 Diritto civile 8 Diritto penale 1 9 Diritto dell’Unione Europea 9

totale crediti 53

4° anno Diritto processuale civile 1 9 Diritto Commerciale 2 9 Diritto penale 2 9 Diritto Amministrativo 2 10

Inglese 5Informatica e Informatica giuridica 7totale crediti 49

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Laurea Magistrale in Giurisprudenza (Classe LMG/01)Professioni legali (LMPL)

5° anno Diritto del lavoro 14

Un insegnamento tra: Diritto industriale; Diritto agrario; Diritto dell’arbitrato e Diritto dell’economia

7

Diritto processuale civile 2 9 Diritto processuale penale 14 Tirocinio 5 Prova finale 30

totale crediti 79

totale crediti generale 300totale insegnamenti 26

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto aGRaRIoLMPL 5° anno – 7 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è di fornire una co-noscenza completa del diritto agrario vigente e delle sue componenti pesca, ambiente e alimentazione.

Programma del corso Il concetto di agricoltura. La PAC. Le leg-gi di modernizzazione e di orientamento dell’agricoltura e della pesca. Le figure tipiche di agricoltori. La società agrico-la. L’impresa di pesca. Le organizzazioni comuni di mercato. La filiera agricola. Le organizzazioni dei produttori e le organiz-zazioni interprofessionali. La circolazione dei prodotti e la disciplina alimentare. La tutela dei prodotti. La tutela dei consuma-tori. La produzione e l’ambiente I campi di condizionalità ambientale in agricoltura.

testi consigliati• P. Magno – G. Giove, Profili del nuovo

diritto agrario e dell’ambiente, parte I e parte II par. 1-3, Giuffrè, ult. edizione.

• Testi di legge e sentenze che verranno indicati nel corso delle lezioni.

DIRItto ammInIStRatIVo 1LMPL – 12 CFUProf. Ignazio maria [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende tracciare i tratti caratte-rizzanti dell’attività e dell’organizzazio-ne delle pubbliche amministrazioni, nel quadro dell’evoluzione della nostra for-ma di Stato.

Programma del corso La formazione del diritto amministrati-vo. Sistemi a diritto amministrativo e si-stemi a diritto comune. Evoluzione delle forme di Stato e diritto amministrativo. Le fonti: procedimenti normativi e de-legificazione. Organizzazione e attività amministrativa. Evoluzione del fenome-no organizzativo: dall’accentramento all’autonomia. La Carta dell’Autonomia locale e il principio di sussidiarietà. Le amministrazioni indipendenti, le priva-tizzazioni. Indirizzo, gestione, controlli. L’autonomia dirigenziale e le responsa-bilità. Le funzioni amministrative: Fun-zioni, servizi e imprese. Il procedimento amministrativo. Vizi e sanatorie. I con-tratti e gli accordi.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

testi consigliati• E. Casetta, Manuale di diritto ammi-

nistrativo, Giuffrè, ult. edizione, Cap. I-VIII.

• I.M. Marino, Aspetti della recente evoluzione del diritto degli enti locali, Quattrosoli editore, ult. edizione.

DIRItto ammInIStRatIVo 2LMPL – 10 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso mira ad delineare i principali aspetti della tutela giurisdizionale nei confronti delle pubbliche amministrazio-ni, anche alla luce delle influenze del di-ritto comunitario.

Programma del corso La genesi del sistema delle tutele nei confronti della pubblica amministrazio-ne. Giudice ordinario e pubblica ammi-nistrazione. L’ambito della giurisdizione del giudice amministrativo; le forme del-la giurisdizione; la competenza. Caratte-ri generali del processo amministrativo: la tipologia delle azioni proponibili; le parti; gli atti processuali; lo svolgimen-to del processo di primo grado; le im-

pugnazioni; i riti compatti; i riti specia-li. Giudicato ed ottemperanza. I ricorsi amministrativi. Giustizia comunitaria e funzioni interne: la responsabilità dello Stato-giudice; autotutela decisoria e di-ritto comunitario.

testi consigliati• A. Travi, Lezioni di giustizia ammini-

strativa, Giappichelli, ult. edizione. • A. Barone, Giustizia comunitaria e fun-

zioni interne, Cacucci, 2008. • Si richiede comunque la conoscenza

del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

DIRItto CIVILeLMPL – 8 CFUProf. mario nuzzoProf. Francesco [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Conoscenza approfondita dei problemi giuridici in materia di contratti. Anali-si della struttura delle tecniche di co-struzione del contenuto del contratto. Soluzione delle controversie relative all’interpretazione ed all’esecuzione del contratto.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Programma del corso Presupposto necessario e pertanto ogget-to della prova finale è la conoscenza ap-profondita dei temi inerenti alla capacità delle persone; alla teoria dei fatti, degli atti e del negozio giuridico, alla disciplina del-le obbligazioni. Costituisce oggetto spe-cifico del corso la disciplina generale del contratto; i contratti d’impresa e la disci-plina di settore; la disciplina dei seguenti contratti tipici: a) vendite, permuta, som-ministrazione e contratti di distribuzione; b) mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione; c) comodato, loca-zione, affitto, leasing operativo, licenza di marchio, merchandising; d) fideiussione e figure affini, garanzie autonome; e) appal-to, engineering, subfornitura industriale, trasporto, contratto di viaggio turistico, deposito; f) mutuo, credito al consumo, leasing finanziario e lease-back.

testi consigliati• Sulla disciplina generale dei contratti:

C.M. Bianca, Diritto civile, Vol. 3, Il con-tratto, Giuffrè, ult. edizione, Cap. da III a X, nonché da XII a XIV.

• Sui contratti d’impresa e la disciplina di settore: S. Patti, I contratti di impre-sa: caratteristiche e disciplina, nella ri-vista Obbligazioni e contratti, UTET, n. 5 del 2010, p. 326-330.

• Sui contratti tipici: S. Monticelli – G. Porcelli, I contratti dell’impresa, Giap-pichelli, ult. edizione, Cap. da I a V, nonché VI, §§ da 1 a 5.

• Codice civile e leggi complementa-ri, qualsiasi casa editrice, aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi normativi che regolano le ma-terie sopra indicate; i testi normativi considerati durante il corso ed even-tualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito www.normattiva.it.

DIRItto CommeRCIaLe 1LMPL – 9 CFUProf. Vincenzo [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è di fornire agli stu-denti le basi del diritto commerciale, con particolare riferimento al diritto dell’im-presa.

Programma del corso A) L’imprenditore: nozione e articolazio-ni. Lo statuto speciale dell’imprenditore commerciale; B) La rappresentanza com-merciale; C) L’azienda: nozione, natura giuridica, trasferimento; D) I segni di-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

stintivi dell’impresa. La ditta. L’insegna. Il marchio; E) La disciplina della concor-renza. Gli atti di concorrenza sleale. La pubblicità ingannevole. La normativa antitrust; F) Consorzi e società consor-tili; associazioni temporanee di imprese; geie.; G) Le procedure concorsuali. Falli-mento. Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione del debito. Ammini-strazione straordinaria delle grandi im-prese in stato di insolvenza; H) Titoli di credito. Nozione, caratteri e distinzioni. Cambiale. Assegno.(*)

(*) Dalle parti sub lett. E) e F) sono eso-nerati gli studenti che sostengono l’esa-me di Diritto Industriale.

testi consigliati• Per la parti indicate dalla lett. A) alla

F):. G.F. Campobasso, Diritto commer-ciale, vol. 1, UTET, ult. edizione.

• Per le parti indicate sub lett. G) e H): A. Graziani – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di Diritto Commerciale, ult. edizione.

DIRItto CommeRCIaLe 2LMPL – 9 CFUProf. Vincenzo [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è di approfondire alcu-ni fra i temi centrali del diritto dell’impresa collettiva, quali i profili di responsabilità e amministrazione nei diversi tipi di società.

Programma del corso Le società: nozione, inquadramento nel genus dei contratti associativi, profi-li differenziali rispetti ad altri contratti plurilaterali con comunione di scopo. Le società di persone: società semplice, so-cietà in nome collettivo, società in acco-mandita semplice. Le società di capitali: società per azioni, società in accoman-dita per azioni, società a responsabilità limitata. La disciplina comune a più tipi societari: scioglimento, liquidazione ed estinzione delle società di capitali; attivi-tà di direzione e coordinamento; trasfor-mazione, fusione e scissione. Le società cooperative e le mutue assicuratrici.

testi consigliati• G.F. Campobasso, Diritto commerciale,

vol. 2, Le società, UTET, ult. edizione.

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La Facoltà di Giurisprudenza

in alternativa • Associazione Disiano Preite, Il diritto

delle società, a cura di G. Olivieri – G. Presti – F. Vella, Il Mulino, ult. edizione.

ancora • AA.VV., Diritto delle società. Manuale

breve, Giuffré, ult. edizione.

DIRItto CoStItuZIonaLeLMPL – 14 CFUProf. amedeo FrancoProf. antonello [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso fornisce le nozioni fondamentali sulla struttura e l’evoluzione dell’ordina-mento costituzionale italiano anche alla luce delle trasformazioni indotte dall’in-tegrazione europea.

Programma del corso Istituzioni politiche, Stato e costituzionali-smo. Forme di Stato e di governo. Rapporti con altri Stati e organizzazioni internazio-nali. La struttura dell’Unione europea. La forma di governo italiana: Il Parlamento; Il Presidente della Repubblica; Il Gover-no. La pubblica amministrazione. Decen-tramento e autonomie. La magistratura.

Norma ed ordinamento giuridico. Le fonti del diritto. La coerenza dell’ordinamento: i criteri di risoluzione delle antinomie. La completezza dell’ordinamento: i mezzi di integrazione. Le garanzie costituziona-li: la giustizia costituzionale; la revisione della Costituzione. Le libertà e i diritti.

testi consigliatiLezioni prof. Franco: • F. Modugno, Principi di diritto costitu-

zionale, Giappichelli, 2008.• Dispense del Prof. Franco sulla coeren-

za e completezza dell’ordinamento sa-ranno distribuite nel corso delle lezioni.

Lezioni prof. Tarzia: • R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzio-

nale, Giappichelli, ult. edizione. • P. Costanzo, Testi normativi per lo stu-

dio del diritto costituzionale italiano ed europeo, Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto DeL LaVoRoLMPL – 14 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso Il lavoro è al centro della vita delle perso-ne. Chi voglia intraprendere una profes-sione forense o un’attività che abbia atti-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

nenza con le imprese non può non avere conoscenza della disciplina che governa il lavoro e delle sue fonti, costituzionali e legislative, interne, internazionali ed eu-ropee, collettive. Accanto alla disciplina del rapporto di lavoro privato non posso-no non essere conosciute la disciplina del rapporto di lavoro pubblico e quella pre-videnziale. Gran parte dell’attività giudi-ziaria è dedicata a tali materie, che con-corrono a costituire il diritto del lavoro, assieme alle norme processuali specifi-che e alle norme di altri rami del diritto. Il diritto del lavoro, infatti, oltre che diritto speciale è anche diritto interdisciplinare, ricomprendendo in sé aspetti di tutte le altre discipline giuridiche. Il corso di di-ritto del lavoro, quindi, ha come obiettivo di fornire un panorama della materia, in modo da mettere in condizione lo stu-dente di conoscere, sia pure, per forza di cose in linea generale, le norme che go-vernano il complesso mondo del lavoro.

Programma del corso Il concetto di lavoro – le forme e i tipi di lavoro – le fonti – la Costituzione – il dirit-to internazionale – il diritto europeo.Il diritto sindacale – La libertà sindacale – i sindacati – l’attività sindacale in azienda – il contratto collettivo – lo sciopero e la serrata – la repressione dell’attività antisindacale.

Il lavoro subordinato – il mercato del lavoro – il collocamento obbligatorio -la fase genetica – il contratto di lavoro – la certificazione – i poteri del datore di lavo-ro – la tutela del lavoratore – i divieti di discriminazione – la sicurezza e l’igiene del lavoro – le mansioni – la retribuzione – il trasferimento del lavoratore – le ri-nunzie e le transazioni – il trasferimento d’azienda – le sospensioni del rapporto – le sanzioni disciplinari – l’estinzione del rapporto – il licenziamento individuale – il licenziamento collettivo – le dimissioni – la tutela reale e la tutela obbligatoria.Il rapporto di lavoro a termine – il lavoro a tempo parziale.I tipi speciali di rapporto di lavoro subor-dinato – il lavoro non subordinato – il la-voro a progetto – il lavoro autonomo – il lavoro associato.Il processo del lavoro.La previdenza sociale – l’assistenza so-ciale – il rapporto di previdenza sociale – i contributi- le prestazioni – l’assicu-razione contro gli infortuni e le malattie professionali – le assicurazioni generali obbligatorie – la previdenza complemen-tare – il processo previdenziale. Il pubblico impiego – la pubblica ammini-strazione – le funzioni amministrative e le funzioni gestionali – il lavoro privatiz-zato – le regole costituzionali – l’attività

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La Facoltà di Giurisprudenza

sindacale e la contrattazione collettiva – rapporti di ruolo e rapporti fuori ruolo – il concorso e le procedure selettive – la diri-genza – gli impiegati – la manodopera nel settore pubblico – il sistema valutativo e premiale – i rapporti di lavoro a regime pubblico – la giurisdizione.

testi consigliati• A. Vallebona, Breviario di diritto del la-

voro, Giappichelli, ult. edizione.in alternativa, • F. Santoni, Lezioni di diritto del lavoro,

voll. I e II, Edizioni scientifiche italiane, ult. edizione.

• P. Magno, La previdenza sociale, Mephile, ult. edizione.

• P. Magno, Il lavoro alle dipendenze del-le amministrazioni pubbliche, Mephile, ult. edizione.

DIRItto DeLL’aRBItRatoLMPL 5° anno – 7 CFUProf. andrea [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le cognizio-ni fondamentali della materia, alla luce delle tecniche di risoluzione delle con-troversie civili.

Programma del corso I mezzi alternativi di risoluzione delle con-troversie. Mediazione e conciliazione. Arbi-trato. Le forme di arbitrato. Arbitrato e giu-risdizione. La convenzione di arbitrato. Gli arbitri ed il procedimento arbitrale. L’istru-zione probatoria. Il lodo arbitrale ed i mezzi di impugnazione. L’arbitrato straniero.

testi consigliati• G. Verde, Lineamenti di diritto dell’ar-

bitrato, Giappichelli, 2^ ed., 2006.

DIRItto DeLL’eConomIaLMPL 5° Anno – 7 CFUProf. Ignazio maria [email protected]

obiettivi del corso Il corso mira a delineare i principali tratti evolutivi del diritto pubblico dell’econo-mia, con particolare riferimento all’in-fluenza dell’ordinamento comunitario.

Programma del corso La “costituzione” economica europea; l’incidenza del diritto comunitario sui concetti fondamentali del diritto pubbli-co dell’economia; i principi costituzionali della regolazione del mercato; le priva-tizzazioni; servizi pubblici e concorrenza.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

testi consigliatiSaggi indicati dal docente durante le lezioni.

DIRItto DeLL’unIone euRoPeaLMPL – 9 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di avvicinare lo studen-te alla conoscenza del sistema dell’Unione europea, attraverso un percorso che parte dallo studio delle istituzioni europee e del-le loro competenze per poi soffermarsi sul-le norme e sui rapporti tra gli ordinamenti e, infine, sulla tutela giurisdizionale. Parti-colare attenzione sarà dedicata allo studio della disciplina della concorrenza applica-bile alle imprese ed agli Stati.

Programma del corso Evoluzione dell’integrazione europea. Il principio di attribuzione delle competenze, il principio di sussidiarietà, il principio di proporzionalità, il principio di leale colla-borazione. Il sistema delle competenze nel Trattato di Lisbona. La struttura istituzio-nale. La tutela giurisdizionale nel sistema dell’Unione europea. Le norme. Il procedi-

mento di formazione degli atti. I rapporti tra ordinamento europeo ed ordinamento italiano. La libera circolazione delle merci. La libera circolazione delle persone. Il di-ritto di stabilimento e la libera prestazione dei servizi. La disciplina della concorrenza.

testi consigliati• G. Tesauro, Diritto dell’Unione euro-

pea, Cedam, 2010.• Si consiglia la consultazione del Trat-

tato sull’Unione europea e del Trattato sul Funzionamento dell’Unione euro-pea: B. Nascimbene, Unione Europea, Giappichelli, 2010.

DIRItto InDuStRIaLeLMPL 5° anno – 7 CFUProf. Caterina Luisa [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è di approfondire alcuni temi afferenti il diritto dell’impre-sa, dando per acquisita la disciplina legi-slativa approfondita nel corso di Diritto Commerciale 1.

Programma del corso A) Il marchio; B) La disciplina della con-correnza sleale; C) La pubblicità ingan-

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La Facoltà di Giurisprudenza

nevole; D) La normativa antitrust; E) Consorzi, reti di impresa, associazioni temporanee d’impresa e geie.

testi consigliatiPer le parti sub lett. A-B-C-D: • Vanzetti – V. Di Cataldo, Manuale di di-

ritto industriale, Giuffré, ult. ed.Per la parte sub lett. E):• G.F. Campobasso, Diritto commerciale,

vol. 1, UTET, ult. edizione.

DIRItto InteRnaZIonaLeLMPL – 9 CFUProf. Rita [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli stu-denti un quadro completo, sia pure ge-nerale, del diritto internazionale quale fattore essenziale di regolazione delle relazioni e dei conflitti della comunità internazionale.

Programma del corso I soggetti e gli attori nella comunità in-ternazionale. Il diritto internazionale ge-nerale e le sue fonti. La consuetudine. L’accordo nel sistema delle fonti e il dirit-to dei trattati. Il territorio e la sovranità

territoriale. Il diritto del mare. L’adatta-mento del diritto interno al diritto inter-nazionale. Giurisdizione statale e regole di immunità. Risoluzione pacifica e pre-venzione delle controversie internazio-nali. Illecito e responsabilità. L’individuo e la tutela dei diritti umani. L’accerta-mento delle norme internazionali. Il sistema delle Nazioni Unite: caratteri generali; status di membro; struttura; atti; finanziamento. Composizione, fun-zionamento e poteri degli organi dell’or-ganizzazione. Uso della forza e il sistema di sicurezza collettiva.

testi consigliatiUn manuale a scelta tra:• B. Conforti, Diritto Internazionale, Edi-

toriale Scientifica, ult. edizione.• U. Leanza – I. Caracciolo, Il diritto in-

ternazionale: diritto per gli Stati e dirit-to per gli individui, Giappichelli, 2008.

Come parte speciale:• B. Conforti, Le Nazioni Unite, CEDAM,

ult. edizione.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

DIRItto PenaLe 1LMPL – 9 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corso Fornire una conoscenza sistematica del-la parte generale del diritto penale, sia in chiave storico-culturale, sia in chiave tecnico-normativa.

Programma del corso Legittimazione e fondamenti politici del diritto penale; Sistema delle fonti; Diritto penale sovranazionale ed europeo; Reità: profili normativi ed empirico-criminologici; Diritto penale e processo; Analisi del re-ato e struttura dell’illecito penale; Inizio dell’attività punibile; Plurisoggettività; Sanzioni; Qualificazioni dell’illecito; Plu-ralità di reati; Punibilità.

testi consigliati• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto Penale,

Parte Generale, Zanichelli, ult. edizione.• F. Ramacci, Corso di Diritto Penale,

Giappichelli, ult. edizione.• Per la parte relativa al mobbing i mate-

riali di studio verrano forniti dal docen-te nel corso delle lezioni.

DIRItto PenaLe 2LMPL – 9 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corso Acquisire una metodologia per lo studio della parte speciale del diritto penale, an-che sotto il profilo dell’analisi empirica. Conoscere un cospicuo numero di fatti-specie criminose, particolarmente signifi-cative in ordine alla tipologia dei beni tu-telati o alla loro tecnica di formulazione.

Programma del corso Introduzione: Parte generale e parte spe-ciale. Sistematica dei beni giuridici nel Codice Rocco. Interazioni fra parte ge-nerale e parte speciale. Indagine storico-comparatistica. Delitti contro la persona. Delitti contro il patrimonio.

testi consigliati• A. Cadoppi – P. Veneziani, Elementi di

Diritto penale. Parte speciale, Cedam, ult. edizione (limitatamente all’intro-duzione: pp. 1-67).

• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto Penale. Parte Speciale, Volume II, tomo primo, Zanichelli, ult. edizione.

• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto Penale.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Parte Speciale, Volume II, tomo secon-do, Zanichelli, ult. edizione.

DIRItto PRIVato 1LMPL – 9 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire la conoscenza istituzionale delle disposizioni relative alle materie trattate ed una visione siste-matica della disciplina.

Programma del corso Le istituzioni del diritto privato nella par-te relativa a: a) introduzione alle scienze giuridiche: norme; soggetti (persone fi-siche, enti e persone giuridiche); attivi-tà; b) obbligazioni; c) contratti; d) beni e situazioni giuridiche di appartenenza; e) tutela dei diritti.

testi consigliati• I) Argomenti di cui alla lett. (a): Le isti-

tuzioni del diritto privato – Manuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo, Tomo 1: M. Nuzzo, Introduzio-ne alle scienze giuridiche, Giappichelli, ult. edizione.

• II) Argomenti di cui alle lett. da (b) a

(g): – Le istituzioni del diritto privato – Manuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo: Tomo 2: F. Macioce, L’ob-bligazione e il contratto; Tomo 4: A. Bellelli – A.G. Cianci, Beni e situazioni giuridiche di appartenenza; Tomo 6: N. Corbo, La tutela dei diritti (tutti Giappi-chelli, ult. edizione); oppure A. Torren-te - P. Schlesinger, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ult. edizione, Capitoli da X a XXXIX, da LIV a LV, LXXXI; op-pure P. Trimarchi, Itituzioni di diritto privato, Giuffrè, ult. edizione, Capitoli da X a XXXIX, da LI a LVII.

• III) Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa ed., aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi normati-vi che regolano le materie sopra indica-te (i testi normativi considerati durante il corso ed eventualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scari-care dal sito: www.normattiva.it).

DIRItto PRIVato 2LMPL – 8 CFUProf. Giampiero [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende offrire, attraverso un’a-nalisi, anche casistica, condotta alla

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

luce dei principi costituzionali, delle norme comunitarie, del codice civile e delle leggi speciali, la conoscenza criti-ca di alcuni fondamenti del sistema del diritto privato.

Programma del corso La Famiglia. Le Successioni. I Contratti tipici e atipici. L’inadempimento. La re-sponsabilità civile.

testi consigliati• V. Roppo, Diritto privato, Giappichelli,

2010.

DIRItto PRIVato ComPaRatoLMPL – 9 CFUProf. Raffaele [email protected]

obiettivi del corso Analizzare secondo la metodologia del-la comparazione giuridica gli elementi essenziali della tradizione giuridica oc-cidentale con particolare attenzione ai sistemi giuridici di common law.

Programma del corso Profili storici dei principali sistemi di common law – Common law ed equity – Statute law e case law – Rule of prece-

dent Rule of law – La professione legale nei sistemi di common law – La costitu-zione statunitense e la costituzionalizza-zione del diritto privato – Diritto federale e diritto statale negli Stati Uniti d’Ame-rica – Scuole giuridiche e movimenti di pensiero negli Stati Uniti d’America (Law and …) – Property e Trust – Contract – Torts - Companies.

testi consigliatiI testi e le letture per la preparazione dell’esame saranno indicati dal docente nel corso delle lezioni.

DIRItto PRoCeSSuaLe CIVILe 1LMPL – 9 CFUProf. andrea [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha per obiettivo di fornire le co-gnizioni istituzionali di diritto processua-le civile.

Programma del corso Giudizio e processo. Fonti. Giurisdizione. Limiti della giurisdizione civile. Compe-tenza. Poteri e responsabilità del giudice. La ricusazione. Gli ausiliari del giudice.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Le parti. Azione. Pubblico ministero. Par-ti e difensori. Pluralità di parti. Gli atti processuali. Processo e procedimento. Atti processuali. Termini. Nullità degli atti. Il processo ordinario di cognizione. Introduzione della causa. Trattazione della causa. Istruzione probatoria. Deci-sione della causa. Vicende anomale del processo. Impugnazioni in generale. I singoli mezzi di impugnazione. Rito del lavoro.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civile,

Giuffrè, 2010.

DIRItto PRoCeSSuaLe CIVILe 2 LMPL – 9 CFUProf. Roberto martinomodulo: Prof. Roberta [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di completare le co-noscenze istituzionali acquisite attra-verso lo studio della prima annualità della materia; nonché di approfondire le tematiche relative al giudice e alla giurisdizione e all’economia nel diritto processuale.

Programma del corso Parte generale: Esecuzione forzata. Se-parazione e divorzio. Procedimento in-giunzionale e convalida di sfratto. Pro-cedimenti camerali. Processi cautelari. Processo sommario di cognizione.Approfondimento monografico: Limiti della giurisdizione nelle controversie transnazionali. Giudizio di equità ed im-pugnazioni.

Modulo su Economia, etica e diritto. Per un processo civile celere e giusto.1.Effettività della tutela giurisdizionale; 2. Diritto e processo: uso ed abuso; 3. Prassi virtuose e strumenti di deflazio-ne ed acceleratori del giudizio civile; 4. Il giudizio: a) diritto di difesa e contrad-dittorio; b) parti; c) il giudice; d) trat-tazione, decisione ed impugnazioni; 5. Corte di cassazione e nomifiliachia; 6. Il “soft law”.

Le esercitazioni avranno ad oggetto lo svolgimento di un procedimento “si-mulato” o l’approfondimento di singoli istituti.Gli studenti frequentanti possono svol-gere l’esame secondo un programma concordato con il docente che verterà essenzialmente sui contenuti delle le-zioni e delle esercitazioni secondo le indicazioni fornite dallo stesso docente.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

testi consigliatiParte generale:• N. Picardi, Manuale del processo civile,

Giuffrè, ultima edizione (all’inizio del corso saranno indicate le parti da stu-diare).

oppure:• G. Balena, Istituzioni di diritto proces-

suale civile, vol. III, Cacucci ed., 2010 (esclusi i capp. II, III e XVI).

Approfondimento monografico:• R. Martino (a cura), La giurisdizione

nell’esperienza giurisprudenziale con-temporanea, Giuffrè ed, 2008 (parte I e parte III, questione quinta).

Modulo su Economia, etica e diritto. Per un processo civile celere e giusto.• I testidistudiosarannocomunicati

direttamente agli studenti all’inizio delle lezioni.

DIRItto PRoCeSSuaLe PenaLeLMPL – 14 CFUProf. Giorgio [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende fornire una globale pa-noramica del diritto processuale penale, attraverso l’esame delle norme codicisti-che arricchite da nozioni in tema di re-sponsabilità degli enti e di competenza del giudice di pace.

Programma del corso 1) Nozioni generali; 2) Soggetti; 3) Atti; 4) Prove; 5) Misure cautelari; 6) Indagi-ni preliminari ed udienza preliminare; 7) Procedimenti speciali; 8) Giudizio; 9) Pro-cedimento davanti al tribunale in compo-sizione monocratica; 10) Procedimento davanti al giudice di pace; 11) Impugna-zioni; 12) Esecuzione; 13) Cooperazione internazionale; 14) Profili processuali del-la responsabilità degli enti.

testi consigliati• O. Dominioni – P. Corso – A. Gaito – G.

Spangher – G. Garuti – G. Dean – O. Mazza, Procedura penale, Giappichelli, 2010. È indispensabile accompagnare

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La Facoltà di Giurisprudenza

lo studio con l’utilizzo di un codice di procedura penale. Si consiglia: Codice di procedura penale, a cura di G. Span-gher, Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto PuBBLICo ComPaRatoLMPL – 9 CFUProf. antonello [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire gli strumenti concettuali necessari alla comprensione dei “costituzionalismi” contemporanei, con adeguato approfondimento di teorie e storia dello Stato e delle Costituzioni.

Programma del corso Sistemi e famiglie giuridiche - Teorie dello Stato - Teorie e concezioni della sovranità – Diritto pubblico e globalizzazione - For-me di Stato - Costituzione, costituzionali-smi, dinamiche della costituzione - Siste-mi politici e forme di governo - Le fonti nel diritto comparato: leggi, atti aventi forza di legge, regolamenti - Il potere giudizia-rio nel diritto comparato - Modelli di giu-stizia amministrativa - Modelli di giustizia costituzionale - Libertà e diritti: categorie concettuali e strumenti di garanzia.

testi consigliati• P. Carrozza - A. Di Giovine – G.F. Ferra-

ri (cur.), Diritto costituzionale compara-to, Laterza, 2009;

• G. Cerrina Feroni - T.E. Frosini – A. Tor-re, Codice delle Costituzioni straniere, Giappichelli, 2009;

a scelta dello studente, uno fra i seguenti testi di M. Fioravanti: • 1) Costituzione, Bologna, il Mulino, 1999;• 2) Appunti di storia delle Costituzio-

ni moderne. Le libertà fondamentali, Giappichelli, 1995;

• 3) Costituzionalismo. Percorsi della sto-ria e tendenze attuali, Laterza, 2009.

DIRItto PuBBLICo DeLLe ReLIGIonILMPL – 7 CFUProf. nicola [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire allo studente i li-neamenti del diritto ecclesiastico, secon-do un percorso di lettura che tiene conto delle principali innovazioni adottate in relazione al fenomeno religioso. Oggetto di particolare attenzione saranno i profili costituzionali della disciplina.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

Programma del corso Le fonti del diritto ecclesiastico: fonti di produzione e fonti di cognizione.Il “principio supremo” di laicità dello Sta-to e ed il “rispetto delle diversità”. I dirit-ti della coscienza e l’eguaglianza. Pluralismo confessionale, eguaglianza giuridica e divieto di discriminazione: la nozione di confessione religiosa; l’auto-nomia confessionale e la distinzione de-gli ordini; i rapporti tra ordinamenti: bila-teralità pattizia, concordati e intese (artt. 7,2° co. e 8, 3° co. Cost.); la procedura di formazione del testo delle Intese e la leg-ge di approvazione. Libertà di religione: art. 19 cost.; facoltà di professare liberamente la propria fede e limite del buon costume; libertà reli-giosa quale diritto pubblico soggettivo; l’appartenenza confessionale e l’atei-smo; libertà di religione e processi di in-tegrazione europea; libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione dei Diritti dell’Uomo.Fattore religioso ed esperienza giuridica. I diritti di libertà del fedele all’interno del gruppo religioso. L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche; i docenti di religione; le organizzazioni di tendenza e i rapporti di lavoro: i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gli enti ecclesiastici: l’art. 20 Cost.; la

legge 222/’85; natura giuridica degli enti ecclesiastici; le finalità e le attività degli enti ecclesiastici. Sostentamento del clero e mezzi per l’atti-vità di religione o di culto. L’edilizia religiosa: gli edifici di culto; i luoghi di culto islamici. La tutela del pa-trimonio storico ed artistico.Il matrimonio. Matrimoni religiosi mono-gamici e poligamici. Divieto e limiti del riconoscimento del matrimonio poligami-co. Matrimonio canonico con effetti civili: Santa sede e Stato Città del Vaticano: no-zione di Santa Sede; Differenze con quelle di Chiesa e Stato Città del Vaticano.

testi consigliati• Un codice di diritto ecclesiastico, ad

es.: S. Berlingò – G. Casuscelli (a cura di), Codice di diritto ecclesiastico, Giuf-frè, ult. edizione; oppure P. Moneta (a cura di), Il Codice di diritto ecclesiasti-co, La Tribuna, ult. edizione.

• Un manuale a scelta tra: F. Finocchia-ro, Diritto ecclesiastico, ed. compatta a cura di A. Bettetini e G. Lo Castro, Zanichelli, ult. edizione; oppure C. Car-dia, Principi di diritto ecclesiastico. Tra-dizione europea legislazione italiana, Giappichelli, ult. edizione.

• Infine il testo di N. Colaianni, Egua-glianza diversità culturali e religiose.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Un percorso costituzionale, il Mulino, ult. edizione, (i capitoli I, III, V, VI e VII: pagg. 19-53, 75-104, 143-243).

DIRItto tRIButaRIoLMPL – 6 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazio-ne di base idonea a comprendere “ratio e struttura dell’assetto finanziario e fi-scale del nostro Paese, anche in relazio-ne alla sua condizione di membro dell’U-nione Europea.

Programma del corso Parte Generale: l’attività finanziaria pub-blica. Gli assetti tributari nei Paesi mo-derni. La vicenda tributaria italiana negli anni della grande crisi.Parte Sostanziale: il diritto tributario e la sua autonomia didattica e scientifi-ca. La potestà normativa tributaria. ed i principi costituzionali. Il sistema delle fonti. Il tributo: categorie giuridiche e de-scrittive. La parafiscalità. Il federalismo fiscale. La norma tributaria: caratteristi-che, efficacia nel tempo e nello spazio, interpretazione. Evasione, elusione, ero-

sione, rimozione e risparmio d’imposta. Il c.d. rapporto giuridico tributario. Po-tere d’imposizione e potere impositivo: i soggetti attivi. Fattispecie normative. I soggetti passivi: l’obbligato principale; il sostituto ed il responsabile d’imposta. La rappresentanza e la solidarietà nel diritto tributario. La successione nel de-bito d’imposta. Obbligazioni ed obblighi tributari. L’accertamento tributario. La riscossione dei tributi. Il Contenzioso tri-butario. L’impianto punitivo in materia tributaria: generalità, sanzioni penali ed amministrative, procedure. Parte speciale: Il sistema tributario ita-liano positivo: lineamenti attuali e ten-denze evolutive. Nozioni sui principali tributi vigenti e sulle prospettive di ri-forma.Approfondimento di argomenti da con-cordarsi su temi di attualità.

testi consigliati• N. Pollari, Diritto tributario: parte gene-

rale, Laurus Robuffo, 2004.• Materiale di sintesi verrà distribuito in

aula. Eventuale ulteriore documentazione ri-guardante gli approfondimenti mono-grafici sarà indicata durante le lezioni e negli orari di ricevimento.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

eConomIa PoLItICaLMPL – 9 CFUProf. Dominick Salvatore Prof. Lucio [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso analizza il comportamento dei singoli agenti economici che sono parte di un sistema economico: consumatori, produttori, investitori e imprese. Il cor-so approfondisce come questi sogget-ti prendono le decisioni economiche e come queste decisioni siano influenzate dai fattori economici come prezzi, redditi, tassi d’interesse e fattori internazionali.

Programma del corso Introduzione alla Microeconomia; Teoria del comportamento del consumatore e della domanda; Produzione, costi e mer-cati concorrenziali; Mercati con concor-renza imperfetta.Programma del corso di Macroeconomia: Elementi di contabilità nazionale. Il mer-cato reale. Il mercato monetario. Le po-litiche monetarie e fiscali. Relazioni eco-nomiche internazionali. Curva di Phillips.Il processo formativo prevede eserci-tazioni per favorire l’analisi economica

delle tematiche trattate nel corso delle lezioni mediante un approccio matema-tico-statistico dei casi di studio.

testi consigliati• R. Dornbusch – S. Fischer – R. Startz,

Macroeconomia, McGraw-Hill, 2006.• D. Salvatore, Microeconomia: teoria e ap-

plicazioni, Franco Angeli Editore, 2009.

FILoSoFIa DeL DIRIttoLMPL – 15CFUProf. Paolo De nardisdenardis@lum

obiettivi del corso Il corso si propone di spiegare le ragioni dello studio della Filosofia del Diritto e si concentrerà, in particolare, sui rapporti tra diritto morale e società con un successivo approfondimento in ordine alla Teoria ge-nerale del diritto e alla dottrina dello Stato.

Programma del corso Il corso si articola in due parti: nella pri-ma si tenterà di delineare la funzione e il fine del diritto nella società ed il ruolo di quest’ultima rispetto alle norme. La seconda verterà sul rapporto diritto-giu-stizia e sull’analisi critica della corrente di pensiero della cd “geometria legale”.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliatiA. R. Treves, Sociologia del Diritto. Ori-

gini, ricerche e problemi, Einaudi, ult. edizione.

B. N. Bobbio, Contributi a un dizionario giuridico, Giappichelli, ult. edizione.

C. Appunti dei seminari obbligatori in Teoria Generale del Diritto e Dottrina dello Stato.

N.B.: Gli studenti frequentanti (almeno il 75% delle lezioni) saranno ammessi a sostenere un colloquio pre-esame che si svolgerà al termine del primo semestre e che avrà ad oggetto esclusivamente il punto A. Gli studenti non frequentanti dovranno sostituire il punto C con il se-guente testo: F. Gentile, Filosofia del di-ritto. Le Lezioni del quarantesimo anno raccolte dagli allievi, Cedam, ult. edizio-ne (parte VI esclusa).

FonDamentI DeL DIRItto euRoPeoLMPL – 10 CFUProf. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso sarà volto a cogliere i fondamenti sostanziali del diritto europeo, dalla crisi

dell’impero romano alle moderne codi-ficazioni ed alle prospettive di armoniz-zazione europea, in stretta connessione allo sviluppo dei sistemi processuali na-zionali e sovranazionali. Un esame parti-colare sarà compiuto sulla regolamenta-zione europea dei problemi di fine-vita.

Programma del corso Parte generale.Le radici giuridiche europee, caratterizza-te dall’imponente eredità scientifica roma-na, verranno esaminate nel divenire stori-co dei sistemi giuridici occidentali. Chiave privilegiata di lettura di questo percorso storico sarà l’analisi dei meccanismi di composizione delle controversie e del ruo-lo dei giudici e delle corti di giustizia.La valutazione delle ‘contaminazioni’ processuali costituirà elemento di valu-tazione dei percorsi di armonizzazione del diritto in Europa. Con un approccio comparato con i sistemi di Common Law, specialmente con quello degli Stati Uniti, il corso tenderà a cogliere, anche attraver-so l’analisi di casi giurisprudenziali, possi-bilità di dialogo fra sistemi giuridici in un settore apparentemente poco permeabile come quello del diritto processuale.

Parte speciale.Muovendo da un problema profonda-mente avvertito quale quello del fine-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

vita, si valuterà la complessa problema-tica giuridica, etica e sociale legata a tale problema, in relazione alle singole rego-lamentazioni nazionali, spesso profonda-mente differenti, ed al loro percorso di armonizzazione europea, anche a segui-to della Convenzione di Oviedo. Saranno esaminati alcuni casi che hanno presen-tato delicati risvolti etico-giuridici, come il caso Englaro e il caso Welby.

testi consigliatiParte generale:• B. Markesinis – J. Fedtke, Giudici e

diritto straniero. La pratica del diritto comparato, Il Mulino, 2009.

• S. Randazzo, Roman Law vs US Law? Il contributo del diritto romano ad un dialogo possibile, in Jus, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Anno 2010, n. 1.

Parte speciale:• S. Randazzo (a cura di), Etica e dirit-

to nella medicina di fine-vita, Aracne, 2010 (per informazioni sulla distribu-zione del volume è possibile consulta-re il sito dell’Editore: http://www.arac-needitrice.it/).

Gli studenti frequentanti saranno am-messi a sostenere un colloquio pre-esa-me che si svolgerà al termine del primo semestre ed il cui programma verrà co-municato nel corso delle lezioni.

InFoRmatICaLMPL – 5 CFU Prof. egidio [email protected]

obiettivi del corso Utilizzo professionale del PC, conoscenza dell’hardware e del software, elaborazio-ne testi, fogli di calcolo, presentazioni, Internet e posta elettronica.

Programma del corso Concetti di base, hardware e software, memorie, periferiche, reti informatiche, si-stemi operativi, windows, gestione dei fi-les, elaborazione di testi, word e sue fun-zioni principali, fogli di calcolo, excel e sue funzioni principali, utilizzo come database elementare, presentazioni, powerpoint e sue funzioni principali, internet explorer e sue funzioni principali, posta elettronica, outlook e sue funzioni principali

testi consigliati• F. Baccalini (a cura di), ECDL Syllabus

4.0, McGraw-Hill, 2007.

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La Facoltà di Giurisprudenza

InFoRmatICa GIuRIDICaLMPL – 2 CFUProf. matteo [email protected]

obiettivi del corso Obiettivo del corso è quello di fornire un’adeguata conoscenza degli istituti giuridici che regolano il sistema delle relazioni economiche telematiche ed il sistema di tutela dei principali beni in-formatici.

Programma del corso Il contratto di accesso ad Internet. I Do-main names. La responsabilità extra-contrattuale del provider. Le situazioni soggettive inerenti ai programmi per ela-boratore gli strumenti di tutela dei diritti inerenti ai programmi per elaboratore. Le banche dati. Il contratto telematico. Le nuove tecnologie e il contratto.Il tempo e il luogo di perfezionamento del contratto. Incapacità e vizi del consenso. Nuovi beni e mondi digitali.

testi consigliati• R. Bocchini – D. Valentino, Manuale di

diritto dell’informatica, ESI, II edizione, 2010, in corso di pubblicazione.

InGLeSeLMPL – CFU 5Prof. matthew [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti con com-petenze linguistiche di livello A2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiet-tivo finale è di raggiungere il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito pro-fessionale.

Programma del corso Grammar: Present simple and continuous. Countable and uncountable. Offers and requests. Adjectives and adverbs. Past simple. Modals of possibility. Future plans and intentions. Present perfect. The imperative. Passives. Conditionals. Business Texts: Data. Image. Success. Lo-cation. Job-seeking. Selling. Legal Texts: The English legal system. Legal person-nel. Sources of law. The Law of Torts. The Law of Contract. Criminal Law.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti obbligatori

• M. Ridger, Legal Texts. • E. Camesasca A. Gallagher I. Martellot-

ta, Working With Grammar Gold Multi-media Edition, Pearson Longman 2006.

IStItuZIonI DI DIRItto RomanoLMPL – CFU 5Prof. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di assicurare una co-noscenza di base degli istituti del dirit-to privato romano in relazione al quadro storico dell’esperienza giuridica romana ed alle sue proiezioni sul diritto moderno, specialmente europeo.

Programma del corso Produzione ed applicazione del diritto nel quadro dell’evoluzione costituzionale di Roma antica. Quadro storico e contesti socio-economici.Nozioni di diritto privato romano: l’ordi-namento giuridico romano, i soggetti del diritto privato, l’oggetto dei diritti, i fatti giuridici, la difesa dei diritti, diritto delle persone e della famiglia, diritti reali, di-ritto delle obbligazioni, le donazioni, di-ritto successorio.

testi consigliati• A. Corbino, Diritto Privato Romano,

CEDAM, 2010. Il testo di cui sopra dovrà essere integra-to con: • C. Sanfilippo, Istituzioni di diritto roma-

no. Decima ediz. curata ed aggiornata da A. Corbino e A. Metro, Rubbettino, 2002, limitatamente alle Parti III, IV, V, VI.

Gli studenti frequentanti saranno am-messi a sostenere un colloquio pre-esa-me che si svolgerà al termine del primo semestre ed il cui programma verrà co-municato nel corso delle lezioni.

StoRIa DeL DIRItto meDIeVaLe e moDeRnoLMPL – 10 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire i lineamenti generali del diritto tra evo medio e moderno, evidenziando la connessione con la società e le istitu-zioni, la interrelazione con la storia delle idee, il divario tra livello dogmatico e so-luzioni della prassi.

Programma del corso Per la parte medievale ci si soffermerà su

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La Facoltà di Giurisprudenza

alcuni passaggi cruciali: dal tecnicismo romanistico agli ordinamenti barbarici, la funzione della Chiesa altomedievale, il primitivismo ontologico, la rinascita bo-lognese della scientia iuris, la scuola del Commento, la letteratura giurispruden-ziale. Per l’età moderna saranno analiz-zati la crisi umanistica, la formazione dei grandi tribunali, le teoriche del giusnatu-ralismo, le istanze illuministiche, il pro-cesso di codificazione, con particolare riguardo al Code Napoléon e alla cultu-ra giuridica italiana tra antico e nuovo regime. La giustizia, nei suoi molteplici aspetti, costituirà un campo d’osserva-zione privilegiato.

testi consigliatiParte generale • A. Padoa Schioppa, Storia del diritto

in Europa. Dal medioevo all’età con-tempora-nea, Il Mulino, 2007 (in parti-colare le pp. 17-167; 173-182; 188-204; 227-274; 284-298; 318-325; 329-344; 352-370; 391-409; 429-447; 456-465).

Oppure in alternativa• P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza,

2009.Parte speciale• Themis. Tra le pieghe della giustizia:

Percorsi storici raccolti da A. Cerniglia-ro, Giappichelli, 2009.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

eLenCo InSeGnamentI a SCeLta*CFu

Antropologia giuridica 7Comunicazione forense 7Criminologia 7Digital marketing 7Diritto amministrativo comparato 7Diritto amministrativo informatico 7Diritto degli scambi internazionali 7Diritto dei consumatori 7Diritto dei paesi arabi del Mediterraneo 7Diritto dei Trust 7Diritto della proprietà industriale ed intellettuale nella moda 7Diritto delle assicurazioni 7Diritto dell’esecuzione penitenziaria 7Diritto dello sviluppo agroalimentare 7Diritto fallimentare 7Diritto finanziario e dei mercati di capitali 7Diritto internazionale privato 7Diritto penale della prevenzione 7Diritto penale dell’ambiente 7Diritto processuale dell’Unione Europea 7Diritto punitivo e processuale tributario 7Diritto sanitario 7Diritto sportivo 7Diritto tributario internazionale 7Diritto urbanistico 7Economia e politica dell’UE nel Mediterraneo 7Filosofia politica 7Lingua Cinese 7Organizzazione internazionale 7Reati contro la PA 7

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La Facoltà di Giurisprudenza

Storia del diritto romano 7Storia delle dottrine politiche 7Teoria generale del processo 7

* lo studente, qualora ne facesse richiesta motivata al Consiglio di Facoltà, potrà anche scegliere un insegnamento a scelta previsto per l’altro curriculum.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

antRoPoLoGIa GIuRIDICaEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di individuare il rap-porto fra l’individuo, la regola e la socie-tà. In questa prospettiva si esaminerà la legittimazione del diritto e del potere impositivo in una costante ricerca didat-tica del concetto di pluralismo giuridico.

Programma del corso I. Antropologia giuridica ed etnologia. Le basi scientifiche. II. Culture, me-taculture e diritto positivo. III. Il plu-ralismo giuridico. IV. Società e diritto. Modelli di imposizione e modelli di ade-sione alle regole. V. L’antidiritto e il con-flitto. VI. Dal diritto delle ‘cose’ al diritto delle ‘persone’. VII. Le nuove frontiere. 1. Biodiritto 2. Internet Law 3. Sistemi giuridici trans-nazionali 4. I diritti umani come categoria metagiuridica di rilevan-za assoluta.

testi consigliati• R. Sacco, Antropologia giuridica. Con-

tributo ad una macrostoria del diritto, Il Mulino, 2007.

ComunICaZIone FoRenSe Esame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Vincenzo Di [email protected]

obiettivi del corso Acquisire gli elementi necessari per l’a-nalisi della fattispecie, l’elaborazione e la predisposizione del discorso efficace, finalizzato alla sua spendita nelle aule di giustizia. Le regole della disputa e la retorica.

Programma del corso L’avvocato e la verità. Logica ed Argo-mentazione. La lettura della fattispecie – il problem solving giudiziario. La contro argomentazione. La comunicazione e la persuasione. Canale periferico: chi e con quale scopo – con chi e con quale effetto; in contrapposizione a chi – come – in qua-le contesto. Le tecniche: la narratologia – le tecniche: accumulazione – inoculazio-ne – effetto primacy – effetto recency – lo stile: l’ironia. Canale centrale: cosa – su quali elementi. La retorica classica. Le regole della disputa.

testi consigliati• G. Gulotta – L. Puddu, La persuasione fo-

rense strategie e tattiche, Giuffrè, 2004.

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La Facoltà di Giurisprudenza

• B. Mortara Garavelli, Manuale di retori-ca, Bompiani, 1999.

• V. Mastronardi, Le strategie della co-municazione umana, Franco Angeli, Anno 2005.

CRImInoLoGIa Con moDuLo Esame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Francesco CarrieriProf. nicoletta Ventura (modulo)[email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire cognizioni atte ad affrontare un’analisi criminologi-ca del fatto criminoso ed a vagliare nella stessa prospettiva la disciplina dell’ac-certamento penale.

Programma del corso Criminologia: excursus storico e teorie dottrinali. Criminalità: cause biologiche e fattori predisponesti. Crimine e malattie mentali. Imputabilità. Tossicodipenden-ze. Turbe del comportamento sessuale e reati sessuali. Devianza minorile. Ca-sistica: caso Percoco; delitto di Cogne; mostro di Foligno; vicenda dei fratellini di Gravina.

Programma del moduloRapporti tra criminologia e processo pe-nale. Persona offesa dal reato. Crimino-logia e indagini penali. Teorie e tecniche investigative. Scientific proof. Perizia. Consulenza tecnica. Procedimento pena-le a carico di imputati minorenni. Accer-tamenti sulla personalità dell’imputato minorenne. Trattamento penitenziario ordinario ed emergenziale.

testi consigliati• F. Carrieri, Criminologia, difesa sociale

e psichiatria forense, Centro Scientifico Editore, Edi-Ermes, 2010.

• N. Ventura, Elementi di criminologia nel procedimento penale, Centro Scien-tifico Editore, Edi-Ermes, 2010.

• Materiale di studio distribuito durante il corso.

DIGItaL maRKetInG Esame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Davide [email protected]

obiettivi del corso Offrire una visione innovativa dei pro-cessi e creare nuovi profili per l’area marketing, con capacità di interagire

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

con l’innovazione e la società digitale, tramite modelli di business e servizio.

Programma del corso Dall’ICT al Digital Marketing: come cam-bia il modello di business e come si rior-ganizza l’impresa nella società dell’infor-mazione.Logiche di posizionamento di mercato e logiche di posizionamento sulla rete.Rispondere al mercato non per vendere ma per farsi acquistare: tecniche per po-sizionarsi sulla rete e logiche di interazio-ne con l’utenza.Tecniche per creare diversi livelli di en-gagement e interazione differenziata con l’utenza.L’intermodalità tecnologica per imple-mentare processi digitali di interazione con il mercato.Le nuove piattaforme tecnologiche digi-tali con cui fruire di servizi in chiave mar-keting.

testi consigliati• D. Diurisi, Nuove Forme e nuovi ruoli

della Comunicazione – dall’ICT al Digi-tal Marketing, Ediz. Cierre, 2008.

DIRItto ammInIStRatIVo ComPaRato Esame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Gherardo maria [email protected]

obiettivi del corso Obiettivo del corso è l’analisi compara-tivistica delle funzioni e dei poteri della Pubblica Amministrazione nei sistemi giuridici contemporanei.

Programma del corso Il corso affronta in prospettiva comparati-vistica gli istituti fondamentali del diritto amministrativo con particolare riferimen-to al procedimento amministrativo ed ai principi correlati della partecipazione e della motivazione degli atti amministra-tivi. Sarà oggetto di approfondimento il regime di responsabilità della Pubblica Amministrazione come disciplinato in common law ed in civil law nonché gli aspetti pubblicistici dell’attività contrat-tuale della pubblica amministrazione.La seconda parte del corso sarà dedicata alla nascita e all’evoluzione della giustizia amministrativa nell’Europa continentale.

testi consigliati• G. Napolitano, Diritto amministrativo

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La Facoltà di Giurisprudenza

comparato, Giuffrè, 2007 da pag. 107 a pag.172.

DIRItto ammInIStRatIVo InFoRmatICoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. angelo Giuseppe [email protected]

obiettivi del corso Le moderne amministrazioni fanno lar-go uso delle tecniche informatiche nello svolgimento delle loro funzioni, il che fa sorgere delle problematiche di carattere giuridico alle quali occorre prestare ade-guata attenzione.

Programma del corso L’automazione amministrativa – L’uso delle forme elettroniche nello svolgimen-to dell’attività amministrativa – La ge-stione informatizzata dei procedimenti amministrativi – Le misure di partecipa-zione telematiche.

testi consigliati• G. Duni, L’amministrazione digitale,

Giuffré, 2008.• A.G. Orofino, Forme elettroniche e

procedimenti amministrativi, Cacucci, 2008, limitatamente ai capitoli II-V.

DIRItto DeGLI SCamBI InteRnaZIonaLIEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corso Il corso affronta la disciplina degli scambi internazionali di merci e servizi, sia per quanto attiene i rapporti tra nazioni, che per quanto concerne i rapporti d’affari tra imprese. L’insegnamento prevede lo studio del WTO e gli aspetti giuridici del-la cd. contrattualistica internazionale.

Programma del corso L’Organizzazione mondiale del commer-cio: il WTO. Le fonti del diritto del com-mercio internazionale: Usi, consuetudini e convenzioni internazionali. Lex merca-toria – Principi Unidroit. Le tecniche di negoziazione tra contro-parti straniere. Le lettere di intenti, memorandum of un-derstandings, contratto preliminare. La redazione di un contratto internazio-nale: lingua, individuazione del diritto applicabile alle obbligazioni contrattua-li, scelta del Foro e degli strumenti per la risoluzione delle controversie.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

La compravendita internazionale di beni. Strumenti di pagamento e di garanzia del buon fine degli affari. Ripartizione dei ri-schi ed oneri del trasporto. INCOTERMS CCI 2000. I contratti di concessione di vendita, di agenzia e di franchising internazionali.

testi consigliati• S. Campanale, Diritto del Commercio

Internazionale e normativa comunita-ria, Giuffre, 2005.

• Durante il corso saranno esaminati al-cuni esempi di contratti internazionali.

DIRItto DeI ConSumatoRIEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Liliana Rossi CarleoProf. Giampiero [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso ha per oggetto lo studio della disciplina consumeristica in Italia e in Europa con particolare attenzione al con-tratto del consumatore e ai contratti tipi-ci del codice del consumo.

Programma del corso Nascita ed evoluzione dei diritti dei consu-

matori. Contratto e atto di consumo. Il co-dice di consumo. La nozione di consumato-re. I contratti del consumatore in generale. Particolari modalità di contrattazione. La multiproprietà. I contratti turistici.

testi consigliati• E. Minervini, Dei contratti del consu-

matore in generale, Giappichelli ult. edizione.

nonché • M. Dona, I singoli contratti del consu-

mo, UTET, 2008.

DIRItto DeI PaeSI aRaBI DeL meDIteRRaneoEsame a scelta LMPL – 7 CFUPaolo [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire agli stu-denti un quadro dei sistemi giuridici dei Paesi Arabi del Mediterraneo, le loro tra-dizioni e radici giuridiche, ma anche un approccio metodologico alla conoscenza del diritto positivo contemporaneo.

Programma del corso Il Diritto Musulmano, radici religiose e principi.

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La Facoltà di Giurisprudenza

La formazione del diritto moderno, il pro-cesso di codificazione.Le radici comuni del Diritto Musulmano nella moderna legislazione.I modelli di codificazione diffusi nell’a-rea, l’influsso della tradizione e del co-lonialismo.Le normative civilistiche in tema di pro-prietà, obbligazioni e contratti.Le normative commerciali e bancarie, l’attrazione di investimenti esteri.Libia: la normativa in materia commer-ciale ed i recenti trattati con l’Italia.Analisi di cases histories.

testi consigliati• AAVV, Iposa-Kluwer Ed. Collana Paesi

Emergenti (sezione generale, sezione Libia e sezione Tunisia), 2008.

• Articoli e testi consegnati a lezione.

DIRItto DeI tRuStEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di analizzare le di-namiche evolutive dei trust nel diritto in-glese, nel diritto internazionale e nell’ordi-namento civilistico italiano alla luce della

Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985.Verranno altresì analizzati gli aspetti fi-scali dei trust alla luce delle recenti di-sposizioni legislative.

Programma del corso Profili generali sul diritto dei trust nel modello giuridico inglese. La Conven-zione de L’Aia del 1 luglio 1985 ed i suoi effetti. I trust interni. I soggetti del trust: il disponente, il trustee, i beneficiari ed il guardiano. L’atto istitutivo e l’atto di trasferimento. Pubblicità, iscrizione e trascrizione. Le vicende processuali dei trust. Il recepimento del trust da parte della giurisprudenza. Gli aspetti tributa-ri: imposizione indiretta, imposizione di-retta e obblighi dichiarativi. Applicazioni operative: il trust nel diritto di famiglia, il trust nel diritto societario.

testi consigliati• M. Lupoi, Istituzioni del diritto dei trust

e degli affidamenti fiduciari, Cedam, 2008.

• Dispense a cura del docente.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

DIRItto DeLLa PRoPRIetà InDuStRIaLe eD InteLLettuaLe neLLa moDaEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. aldo [email protected]

obiettivi del corso Il corso mira a valorizzare l’importanza della tutela di creatività e innovazione in riferimento al diritto d’autore e al design, analizzando i diversi strumenti di tute-la della forma previsti dall’ordinamento giuridico italiano e dalla normativa co-munitaria ed internazionale.

Programma del corso La normativa italiana dell’industrial de-sign; le Sezioni Specializzate per la pro-prietà industriale ed intellettuale. Nuovi profili processuali per la tutela dell’in-tellecutal property; la protezione dell’in-dustrial design tra diritto industriale e diritto d’autore; il design comunitario; le esperienze degli altri Paesi comunitari; normativa di settore. Durante lo svolgimento del corso si terran-no esercitazioni allo scopo di far acquisire agli studenti familiarità con gli strumenti di tutela della creatività e del design.

testi consigliati• A. Fittante, Il Nuovo Diritto Industriale

e d’Autore, Profili sostanziali e proces-suali dell’industrial design nella norma-tiva nazionale e comunitaria, edito da Cacucci Editore nell’ambito della Col-lana dell’Università Lum Jean Monnet Casamassima, Serie giuridica, 2009.

per approfondimento: • M. Scuffi – M. Franzoni – A. Fittante,

Il codice della proprietà industriale, Ce-dam, 2005.

Si sottolinea l’esigenza della conoscenza dei testi normativi che regolano gli istitu-iti compresi nel programma.

DIRItto DeLLe aSSICuRaZIonIEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf.. matteo [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di offrire agli stu-denti le conoscenze analitiche indispen-sabili per comprendere la struttura eco-nomica e giuridica delle principali forme contrattuali di assicurazione nonchè il sistema delle regole giuspubblicistiche di accesso ed esercizio dell’attività assi-curativa.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Programma del corso Ordinamento e gerarchia delle fonti del diritto delle assicurazioni. La nozione di rischio. Sistemi di tutela giuridica. Line-amenti di analisi economica del diritto. L’organizzazione dell’attività assicura-tiva: intermediari di assicurazione – gli ausiliari dell’assicuratore – le reti al-ternative. Assicurazioni contro i danni. Assicurazioni sulla vita. Assicurazioni contro i danni alla persona. Assicurazio-ni obbligatorie. Prescrizione. Riforme ed evoluzioni del sistema. Riassicurazione. Assicurazioni marittime e aeronautiche. Assicurazioni in abbonamento, globali e collettive. L’assicurazione da responsabi-lità civile auto.

testi consigliati• A. Donati – G. Volpe Putzolu, Manuale

di diritto delle Assicurazioni, Giuffrè, ult. edizione.

• Lo studio di uno dei manuali dovrà es-sere integrato con la consultazione del Codice Civile e del Codice delle Assi-curazioni.

DIRItto DeLL’eSeCuZIone PenItenZIaRIaEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso sarà diviso in due parti: nella pri-ma si affronteranno le tematiche conte-nute nel libro decimo del codice di proce-dura penale.Nella seconda parte verrà approfondito il trattamento penitenziario.

Programma del corso Il giudicato. L’esecuzione dei provve-dimenti giurisdizionali. Le attribuzioni degli organi giurisdizionali. Le misure alternative alla detenzione in carcere. Le misure premiali. I provvedimenti di rigore, extra ordinem, di indulgenza e so-spensivi.

testi consigliati• Per la parte prima: O. Dominioni – P.

Corso – A. Gaito – G. Spangher – G. Ga-ruti – G. Dean – O. Mazza, Procedura penale, Giappichelli, limitatamente al capitolo relativo all’esecuzione.

• Per la parte seconda, L. Filippi – G. Spangher, Manuale di diritto peniten-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

ziario, Giuffrè, ult. edizione, limitata-mente ai primi due capitoli.

DIRItto DeLLo SVILuPPo aGRoaLImentaReEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende dare una conoscenza ge-nerale della disciplina vigente della ma-teria agroalimentare.

Programma del corso Il concetto di agricoltura. La PAC. L’inte-grazione delle norme interne con il diritto comunitario. Le leggi di modernizzazione e di orientamento dell’agricoltura e della pesca. La plurifunzionalità dell’impresa agricola. La produzione agricola e l’am-biente. Le figure tipiche di agricoltori. L’impresa di pesca. Le organizzazioni comuni di mercato. La filiera agricola. La circolazione dei prodotti. Gli elementi di-stintivi dei prodotti. La tutela dei prodot-ti. Le regole di produzione dei prodotti alimentari. La tutela dei consumatori

testi consigliati• P. Magno – G. Giove, Profili del nuovo

diritto agrario e dell’ambiente, parte I, Giuffrè, ult. edizione.

• L. Costato, Compendio di diritto ali-mentare, cap. III, Cedam, ult. edizione:

• Codice dell’Unione europea.• Testi di legge e sentenze che verranno

indicati nel corso delle lezioni.

DIRItto FaLLImentaReEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Riccardo [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti una visione approfondita della disciplina delle crisi e dell’insolvenza, con riferi-mento sia agli istituti di recupero e sal-vaguardia dinamica dei valori aziendali, sia alla procedura di fallimento.

Programma del corso I concetto di crisi e di insolvenza dell’im-presa. L’alternativa tra ristrutturazione e liquidazione dell’impresa. I piani attesta-ti e gli accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis. I concordati. Il fallimento. Requi-siti di fattibibilità. L’apertura. L’istrutto-ria prefallimentare. L’accertamento del passivo. La gestione della massa. La li-quidazione. Il riparto. La chiusura.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• AA. VV. Diritto Fallimentare (Manuale

breve), Giuffrè, 2008.

DIRItto InteRnaZIonaLe PRIVatoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corso Il corso di Diritto Internazionale Privato ha per oggetto lo studio della normativa italiana, di origine nazionale e convenzio-nale, che disciplina alcuni aspetti giuri-dici della vita di relazione internazionale nel campo del diritto privato e di quello processuale.

Programma del corso Fonti del Diritto Internazionale Priva-to. L’ambito della giurisdizione italiana. L’ordine pubblico interno e le norme di applicazione necessaria. Conoscenza, in-terpretazione ed applicazione del diritto straniero. Legge applicabile in materia di: capacità giuridica e d’agire delle per-sone fisiche, matrimonio e rapporti tra coniugi, filiazione, adozione, successione e donazione, società, enti e persone giu-ridiche, diritti reali ed obbligazioni con-

trattuali, obbligazioni non contrattuali, responsabilità da fatto illecito e per dan-no da prodotto. Efficacia delle sentenze e degli atti stranieri.

testi consigliati• F. Mosconi – C. Campiglio, Diritto Inter-

nazionale Privato e Processuale, Parte generale e Contratti, UTET, Quarta Edi-zione, 2007. (Escluse sez. I e II, cap. I).

• F. Pocar, Diritto Internazionale Privato, Giuffré, ult. edizione.

DIRItto PenaLe DeLLa PReVenZIoneEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Vito antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso affronterà la tematica delle misu-re di prevenzione personali e patrimonia-li nel quadro della materia penalistica di diritto sostanziale e delle recenti riforme legislative.

Programma del corso Le misure di prevenzione: cenni stori-ci. Rapporti tra procedimento penale e procedimento di prevenzione. La perico-losità sociale. Misure di prevenzione e

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

associazione mafiosa: l’indizio di appar-tenenza mafiosa. Le misure personali. Le misure patrimoniali. Le misure cau-telari accessorie. Le misure interdittive automatiche. Aggravamento, revoca e modifica della sorveglianza speciale di P.S. La sospensione temporanea della amministrazione dei beni. La confisca per equivalente. Confisca antimafia e morte della persona ritenuta pericolo-sa. La tutela del terzo. Destinazione dei beni confiscati.

testi consigliati• A.D. De Palma, Manuale delle Misure di

Prevenzione – Linee teoriche ed operati-ve, Maggioli Editore, 2008.

DIRItto PenaLe DeLL’amBIenteEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Giammarco azzaliProf. angelo Domenico De [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso mira a fornire allo studente una panoramica sulla legislazione ambienta-le in Italia, nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti. Il corso si concentrerà

soprattutto sui modelli penalistici di tu-tela ambientale.

Programma del corso La natura del bene ambiente. L’emersio-ne a livello normativo del bene ambiente. La natura delle aggressioni all’ambien-te. Le tecniche di tutela ambientale: il modello italiano; il modello austriaco; il modello tedesco; il modello spagnolo; il modello statunitense.

testi consigliati• G. Azzali, La tutela penale dell’ambien-

te. Un’indagine di diritto comparato, Cedam, 2001.

• L. Alibrandi – P. Corso, Codice penale e Codice di procedura penale e leggi complementari, La Tribuna, 2008.

Prof. Angelo Domenico De Palma

obiettivi del corso Il diritto penale dell’ambiente abbraccia molteplici problematiche di interesse nazionale e comunitario. Il corso si pone l’obiettivo di tracciare le linee guida nel complesso quadro normativo.

Programma del corso Violazioni urbanistiche. Beni culturali e ambientali. Rifiuti. Tutela delle acque. Sostanze pericolose e rischi da incidenti rilevanti. Inquinamento atmosferico. In-

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La Facoltà di Giurisprudenza

quinamento acustico. Inquinamento da campi elettromagnetici. Caccia e animali. Altre disposizioni finali.

testi consigliati• L. Ramacci, Diritto Penale dell’ambien-

te, Cedam, 2007 (Seconda parte).

DIRItto PRoCeSSuaLe DeLL’unIone euRoPeaEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è quello di introdur-re lo studente alla conoscenza dei mec-canismi procedurali della tutela giurisdi-zionale dell’Unione europea. A tal fine, saranno analizzati i diversi procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia, con speci-fica attenzione al rinvio pregiudiziale. In particolare, il corso mira a sviluppare le capacità di analisi e di soluzione richieste da casi concreti.

Programma del corso Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea. Le caratteristiche essenzia-li del processo europeo. La fase scritta. L’istruttoria. Il processo a pluralità di

parti. La fase orale. Sentenza e giudica-to. La contumacia. I mezzi di controllo. Il processo di impugnazione. Il riesame e i mezzi di impugnazione straordinaria.

testi consigliati• M. Condinanzi - R. Mastroianni. Il con-

tenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2009 (CAP: 1, 11,12 e 13).

DIRItto PunItIVo PRoCeSSuaLe tRIButaRIoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione avanzata in tema di accertamento dell’e-vasione e delle violazioni tributarie e di tutela e garanzia dei contribuenti in sede amministrativa e penale.

Programma del corso Principi, Istituti ed elementi giuridici di sistema: L’illecito tributario; il lecito “ri-sparmio d’imposta”, i concetti di “elusio-ne”, “evasione” e “frode” fiscale; i più recenti orientamenti seguiti nella produ-zione normativa in materia sanzionatoria tributaria. L’accertamento tributario, in

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

particolare le funzioni e le metodologie di “controllo”. Le indagini amministrative tributarie. Le indagini penali tributarie e le indagini difensive. Lineamenti del vigente sistema sanzio-natorio: Il sistema sanzionatorio penale tributario in materia di imposte sui red-diti e sul valore aggiunto. Accertamento dell’illecito; il giudice penale tributario; rapporti tra procedimento, processo tri-butario e procedimento penale. Que-stioni circa l’utilizzabilità delle prove. Il vigente sistema sanzionatorio ammini-strativo tributario: principi generali; tipo-logia di sanzioni. Il procedimento di irro-gazione delle sanzioni; gli strumenti per la tutela cautelare del credito tributario; decadenza e prescrizione; la riscossione della sanzione; la tutela giurisdizionale e i ricorsi amministrativi avverso la prete-sa sanzionatoria. Il principio di specialità nel settore punitivo tributario. Il sistema sanzionatorio penale ed amministrativo tributario in materia di altri tributi.Analisi delle fattispecie rilevanti: D. Lgs. Nr. 472/1997 e D.Lgs. nr. 74/2000, in ma-teria di imposte dirette ed IVA. I siste-mi sanzionatori relativi ad altri tributi: cenni.Aspetti di carattere procedurale: Il pro-cesso amministrativo-tributario. Il pro-cesso penale-tributario.

testi consigliati• N. Pollari – F. Loria, Diritto punitivo e

processuale tributario, Laurus Robuffo, 2009.

• Materiale di sintesi verrà distribuito in aula.

DIRItto SanItaRIoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. tommaso [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di approfondire la nor-mativa in materia sanitaria, dall’analisi del diritto alla salute sancito dalla Costi-tuzione sino all’indagine dell’erogazione delle prestazioni sanitarie da parte degli operatori privati con un’appendice in ma-teria di doping.

Programma del corso Il diritto alla salute nel disegno costitu-zionale; Trattamenti sanitari obbligatori e poteri autoritativi della P.A.; L’evolu-zione storica dell’assistenza sanitaria; La sanità pubblica fra Stato e Regioni; Le competenze delle Regioni e degli enti locali in materia di sanità; Servizio sani-tario nazionale e soggetti istituzionali; Le prestazioni del servizio sanitario; Il finan-

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La Facoltà di Giurisprudenza

ziamento del servizio; L’unità sanitaria locale. Le forme di gestione del servizio e la costituzione dei nessi organizzativi di diritto pubblico; Gli utenti del servizio sanitario nazionale: la tutela giudiziale ed amministrativa delle loro posizioni sog-gettive; Gli operatori privati nella sanità: autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali; Le professioni sanitarie e pa-rasanitarie; L’atto aziendale; Diritto sani-tario comparato – cenni; Il doping nell’or-dinamento generale e in quello sportivo.

testi consigliati• G. Cilione, Diritto Sanitario, 2005 –

Maggioli; dispense dalle lezioni.• T. Marchese, Il doping nell’ordinamen-

to generale e in quello sportivo, Cacuc-ci, 2010.

DIRItto SPoRtIVoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Luigi [email protected]

obiettivi del corso Fornire allo studente una preparazione teorico-pratica in un campo, di rilevan-za economica, che abbracci sia il diritto amministrativo, che il diritto penale che quello civile.

Programma del corso Lo sport come ordinamento. Le fonti. I soggetti. I contratti. Diritto dell’impresa sportiva. Sponsorizzazione. Diritto di im-magine e licenze. La commercializzazione dei diritti televisivi. Il fallimento delle so-cietà di calcio e le vicende del titolo sporti-vo. Europa e sport. La libera circolazione. Il diritto antitrust. Legislazione sportiva comparata, internazionale, nazionale, re-gionale. Legislazione sportiva. Figure pro-fessionali. Il contratto di lavoro sportivo. La responsabilità civile, penale. Ammini-strativa. Il doping. Rapporto tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva. Gli organi della giustizia sportiva e contenzioso.

testi consigliati• AA.VV., Diritto dello Sport, Le Monnier,

ult. edizione.

DIRItto tRIButaRIo InteRnaZIonaLeEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione di base idonea a conoscere il problema della internazionalizzazione delle vicen-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

de economico-imprenditoriali relativa-mente ai profili tributari che le caratte-rizzano in un contesto di globalizzazione irreversibile.

Programma del corso Norme tributarie nazionali a portata ul-traterritoriale. «Iper-interazioni fiscali» tra normative asimmetriche (imposizione giuridica plurima e concorrenza imposi-tiva sleale). Rimedi legislativi unilaterali. Norme di diritto pattizio di ripartizione delle pretese impositive. Rimedi di riso-luzione dei conflitti. Regolamentazioni specifiche dell’Unione Europea.Profili normativi di fisiologia: disposizioni dell’ordinamento tributario sovranazio-nale, ed in specie di quello comunitario. Disposizioni a portata ultraterritoriale. Ri-medi disposti dal nostro legislatore, uni-lateralmente o mediante diritto pattizio, per far fronte ad eventuali distorsioni di sistema globale. Fiscalità propria dell’U-nione europea. Fiscalità derivata. Rimedi unilaterali contro le doppie imposizioni.Aspetti di Patologia: Strumentalizzazio-ne ed abuso del quadro delle norme esi-stenti da parte dei destinatari-interpreti. Possibili leve operative disponibili per il pianificatore fiscale.Sconfinamento in contegni patologici, di evasione ed elusione (paradosso dell’ar-

bitraggio fiscale internazionale). Treaty shopping. Aspetti di carattere procedurale: Limiti dell’azione accertatrice nazionale, con-nessi al vincolo di effettività sul territorio dello Stato. Cooperazione tra Ammini-strazioni Finanziarie. Rilevanza transna-zionale dell’accertamento tributario. Mutua assistenza amministrativa in ma-teria di accertamento dei tributi. Scam-bio d’informazioni secondo l’OCSE. Disciplina punitiva tributaria: Potenziale rilevanza di comportamenti illeciti e/o fraudolenti configurabili ad opera dei contribuenti, quali destinatari in via me-diata dei principi e delle regole di diritto internazionale tributario.

testi consigliati• N. Pollari, Lezioni di Diritto Tributario

internazionale, Laurus Robuffo, 2005.• Materiale di sintesi verrà distribuito in

aula.

DIRItto uRBanIStICoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. angelo Giuseppe [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti

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La Facoltà di Giurisprudenza

una panoramica completa sulle principali nozioni di diritto urbanistico e di gestio-ne del territorio, non trascurando i profili operativi e quelli di rilievo costituzionale.

Programma del corso Le fonti. Il riparto delle funzioni legi-slative – Il sistema della pianificazione urbanistica – Standard e altri limiti al potere urbanistico – Piani urbanistici di area vasta – La pianificazione comunale di base – La pianificazione urbanistica di attuazione – I programmi pluriennali di attuazione – Le misure di salvaguardia – Dall’edilizia residenziale pubblica agli interventi plurifunzionali per la riquali-ficazione urbana – Centri e agglomerati storici. – Strumenti urbanistici per lo svi-luppo economico e per le infrastrutture.

testi consigliati• F. Salvia, Manuale di diritto urbanisti-

co, Cedam, 2008, limitatamente alle pagg. 1-165.

• I.M. Marino – S. Licciardello – A. Baro-ne, L’uso del territorio, Giuffrè, 2004, limitatamente ai capitoli I, II e IV.

eConomIa e PoLItICa DeLL’ue neL meDIteRRaneoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Lucio [email protected]

obiettivi del corso Il corso analizza i processi economici e le relazioni internazionali tra l’UE e i Paesi Med a seguito della Conferenza Eurome-diterranea di Barcellona, e approfondisce gli scenari su un’area strategica così im-portante.

Programma del corso L’Economia verso la Globalizzazione: Area di libero scambio nel mediterraneo. Il Com-mercio Internazionale nel Mediterraneo. L’Economia dei PVS: Le caratteristiche del-le economie arretrate. Modelli sullo svilup-po e lavoro.Il problema dell’immigrazione. Modelli di sviluppo regionale. Le Politiche Comunitarie: Cooperazione e partenariato dell’UE nel Mediterraneo. La Conferenza Euromediterranea di Barcellona. La cresci-ta: teorie ed applicazioni. Analisi economi-ca dei Paesi Med. Indicatori economici dei Paesi Med e parametri della U.E. Analisi costi/benefici per gli investimenti nei pa-esi del Mediterraneo. Gli indici di povertà.

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

testi consigliati• L. Laureti, Economia dello sviluppo e

dell’integrazione Euro mediterranea, Franco Angeli, 2008.

LInGua CIneSeEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. yu [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti principianti del cinese. L’obiettivo è fornire elemen-ti base per capire, leggere il cinese nei differenti contesti della vita quotidiana e, per produrre una tesina d’argomento scelto da sé a fine corso.

Programma del corso Il corso di lingua che si propone mira a condurre:– acquisizione dell’abilità di pronunciare

i caratteri cinese secondo il sistema di trascrizione fonetico Pinyin, della ca-pacità di comunicare in lingua cinese in vari situazioni di vita quotidiana;

– acquisizione della capacità di usare la lingua cinese per svolgere conversa-zioni semplici;

– conoscenza delle caratteristiche fon-damentali della lingua cinese, delle

strutture essenziali delle frasi e parti basilari della grammatica;

– apprendimento della scrittura del cine-se al computer.

testi consigliati• Zhao Xiuying, F. Gatti, CINESE- dizio-

nario compatto, cinese italiano, italiano cinese e conversazioni, Zanichelli.

• MARCO VA A PECHINO – dispense.

ReatI ContRo La PuBBLICa ammInIStRaZIoneEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. antonio maria La [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire allo stu-dente le conoscenze di base e gli stru-menti logico-analitici indispensabili per affrontare lo studio della disciplina, pro-spettando uno schema base dei diversi istituti.

Programma del corso L’interesse giuridico protetto.Il pubblico ufficiale. L’incaricato di pub-blico servizio. L’esercente un servizio di pubblica ne-cessità.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Il peculato. La malversazione a danno dello Stato.L’indebita percezione di erogazioni.La concussione. La corruzione propria e impropria Corruzione in atti giudiziari.Istigazione alla corruzione. Abuso d’uf-ficio.Rilevazione ed utilizzazione dei segreti d’ufficio.Omissione e rifiuto in atti d’ufficio.Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.

testi consigliati• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto penale.

Parte speciale. I delitti dei pubblici uffi-ciali contro la Pubblica Amministrazio-ne, Zanichelli, ult. edizione.

StoRIa DeL DIRItto RomanoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso, muovendo dal quadro evolutivo del sistema costituzionale romano, foca-lizzerà caratteristiche, modalità e diffu-sione della corruzione dell’apparato am-ministrativo e burocratico ed il suo ruolo

nella crisi istituzionale e nella caduta dell’Impero romano.

Programma del corso Parte generaleL’assetto costituzionale di Roma e la sua struttura organizzativa. Dalla crisi della repubblica all’avvento del principato: ri-flessi del nuovo ordinamento sull’orga-nizzazione amministrativa del territorio e della finanza pubblica. L’impero assoluto e l’assestamento del nuovo apparato bu-rocratico.Parte specialeIl fenomeno della corruzione dell’appara-to amministrativo e burocratico romano dal primo al quarto secolo d.C.; il rap-porto tra corruzione, progressiva “pri-vatizzazione” delle risorse e capacità di funzionamento della macchina di gover-no, rispetto alla crisi e quindi alla caduta dell’impero romano.

testi consigliati• a) P. Cerami - A. Corbino - A. Metro - G.

Purpura, Storia del diritto romano. Pro-filo, Rubbettino, Rubettino, 1996 (§§ 1-20; 23-37; 42-53; 60-65; 77- 85).

• b) R. MacMullen, La corruzione ed il declino di Roma, Il Mulino, 1991 (capp. 2, 3, 4).

Gli studenti frequentanti potranno so-stituire il testo sub A con appunti dal-

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Professioni legali (LMPL)Insegnamenti a scelta

le lezioni. Gli studenti frequentanti che abbiano altresì superato l’esonero di Istituzioni di Diritto Romano e/o di Fon-damenti del Diritto Europeo nell’Anno Accademico 2009/2010, potranno omet-tere lo studio del testo sub a).

StoRIa DeLLe DottRIne PoLItICHeEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Silvio [email protected]

obiettivi del corso Il programma punta all’individuazio-ne delle necessarie linee di contatto fra saperi professionali molto diffusi nella società civile (Diritto e Impresa), e cono-scenza della politica, prediligendo mo-menti e problemi suggeriti soprattutto dal mondo contemporaneo.

Programma del corso Il programma predilige momenti e pro-blemi suggeriti soprattutto dal mondo contemporaneo, mirando a congiungere saperi ieri umanistici e oggi fortemente tecnicizzati – è il caso del Diritto e dell’E-conomia in una più ampia visione dei problemi dell’Economia e dell’impresa. È particolarmente importante affrontare

il nodo della libertà e della modificazione che questo concetto ha subito nel tempo, sino a divenire una sorta di legittimazio-ne soggettiva – spesso arbitraria – all’a-zione politica e alla pratica degli interes-si. Il programma muoverà dal problema del liberalismo, per come si presenta oggi fra tradizione e mondo attuale. Nello sfondo del pensiero politico contempo-raneo, l’approfondimento del tema delle libertà si incardina sulla figura dell’Ingle-se John Stuart Mill. Saranno, inoltre, trat-tati i teorici Hans Kelsen e Carl Schmitt, intorno alla ricostruzione del ruolo della giuridicità. Se il giurista austriaco lavora soprattutto al recupero di un possibile or-dine universalistico e carico di senso del limite, il giurista tedesco lavora invece sul concetto di eccezione e sulla coppia teorica “amico/nemico” vera espressione esasperata e dirompente della trasforma-zione del “particolare” in un primato au-toreferenziale e inamovibile del politico.

testi consigliati• C. Galli – C. Greblo – S. Mezzadra (a

cura di), Il pensiero politico del Nove-cento, Il Mulino (parti specifiche da convenire a lezione);

Letture: • John Stuart Mill, Sulla libertà, ed. Bom-

piani, con testo inglese a fronte.

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La Facoltà di Giurisprudenza

• C. Schmitt, Le categorie del politico, ed. il Mulino (passi scelti).

teoRIa GeneRaLe DeL PRoCeSSoEsame a scelta LMPL – 7 CFUProf. Dante [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le cognizioni di base per comprendere il fenomeno del processo esaminando le caratteristiche essenziali dei diversi riti con particolare attenzione per l’ordinamento italiano.

Programma del corso Diritto sostanziale e processo. Le for-me di tutela. Procedimento e processo. Il processo, struttura e funzione. La di-mensione del tempo nel processo. La pluralità dei riti. L’ordinamento giudizia-rio. Il giudice e la legge. Le parti e l’a-zione. La difesa. I principi costituzionali del processo e la normativa europea. Il giusto processo. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte di Giustizia delle Comunità Europee. Il riparto del-la giurisdizione. Caratteri essenziali del processo costituzionale, comunitario, ci-vile, penale, amministrativo e tributario.

Spunti di comparazione con i principali modelli stranieri. Processi e procedimen-ti alternativi.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civi-

le, II ed., Giuffrè, 2010, capitoli I, II, III, V, VI, VIII, X, XI, XII, XIII, XXII, XXV, XXXIII, XXXIV.

• G. Verde, Diritto processuale civile, I vol., parte generale, Zanichelli, 2010, capitoli 1, 2, 4, 5 e 7.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)

Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)

Da questo anno accademico la Facoltà ha attivato un nuovo Corso di laurea in Dirit-to dell’Impresa (Classe L14) che ha lo sco-po di formare un giurista che possieda una solida preparazione culturale e giuridica di base, supportata da adeguate cono-scenze economico-aziendali, informatiche e linguistiche, destinato ad operare nel-le imprese private e pubbliche, nel terzo settore e nella pubblica amministrazione; nonché a svolgere attività di consulenza a favore della piccola e media industria.In particolare, il corso darà al laureato la forma mentis e la sensibilità neces-sarie per ricoprire posizioni manageriali in campo giuridico ed economico di im-presa coerenti con le professionalità e le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro (es. imprese, professioni, ammini-strazioni pubbliche).Grande importanza viene attribuita agli stage formativi presso enti, imprese o studi professionali esterni, anche in virtù dell’accordo sottoscritto dall’Ateneo con la CONFAPI - Confederazione Italiana delle Piccola e Media Industria Privata in quanto attraverso di essi si potrà veri-ficare sul campo la capacità di applicare sul piano concreto le nozioni teoriche.

Il Corso di laurea in Diritto dell’impresa as-sicura inoltre la formazione necessaria per poter accedere, in caso di prosecuzione degli studi da parte del laureato, alla lau-rea magistrale a ciclo unico in Giurispru-denza già attivata presso il nostro ateneo.Il Corso di laurea in Diritto dell’impresa si articola in due curricula professiona-lizzanti:

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La Facoltà di Giurisprudenza

Curriculum in Giurista d’impresa (LGI)

Il percorso si propone di fornire allo stu-dente una solida preparazione culturale e giuridica di base, funzionale anche alla comprensione dell’evoluzione normativa nazionale, europea e internazionale. Oltre alla conoscenza del sistema normativo, il percorso formativo in oggetto si propone di fornire allo studente le basi della macro e micro economia, funzionali alla cono-scenza della struttura e dei meccanismi dei mercati, e di offrirgli le competenze necessarie per poter predisporre ed inter-pretare documenti contrattuali, leggere un bilancio di impresa, applicare le cono-scenze relative al diritto commerciale e all’economia dei mercati finanziari, saper gestire le relazioni tra imprese anche a li-vello comunitario e internazionale e saper promuovere la composizione extragiudi-ziale delle controversie. Particolare atten-zione sarà dedicata allo studio delle spe-cifiche problematiche relative alla piccola e media industria.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)

LGIInsegnamenti CFu

1° anno Fondamenti di diritto europeo 6Storia delle codificazioni moderne e contemporanee 6Filosofia del diritto con modulo in Sociologia giuridica 9

Diritto privato 9Diritto costituzionale italiano ed europeo 9Economia politica 8Economia aziendale e gestione delle PMI 9Business English 5totale crediti 61

2° anno Diritto del lavoro con modulo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro 9Organizzazione aziendale con modulo in programmazione e controllo 9

Diritto dell’Unione Europea con modulo sulla concorrenza 10 Diritto amministrativo 9 Diritto processuale penale 7 Diritto tributario e fiscalità di impresa 6

Informatica 3Nr. 1 insegnamento da scegliere tra: Marketing delle PMI e Diritto degli scambi internazionali 6

totale crediti 59

3° anno Diritto commerciale con modulo in diritto delle imprese in crisi 9 Diritto dell’arbitrato, della mediazione e della conciliazione 7 Diritto penale con modulo sulla responsabilità da reato degli enti 9 Economia degli intermediari finanziari e tecniche di finanziamento 8 Diritto dei contratti di impresa 9

Nr. 1 insegnamento da scegliere tra: Project financing e Tecniche di negoziazione contrattuale 6

Tirocinio 7Prova finale 5totale crediti 60

totale crediti generale 180totale insegnamenti 20

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La Facoltà di Giurisprudenza

Curriculum in esperto in Pubblica amministrazione (LePa)

Il percorso si propone, attraverso lo stu-dio dei principali settori dell’ordinamento giuridico, di formare laureati che possano svolgere attività nelle amministrazioni pubbliche e in tutte le imprese erogatrici di servizi pubblici. A tal fine, l’offerta for-mativa è stata strutturata in modo da of-frire allo studente competenze normative ed economico-aziendali per l’organizza-zione e gestione delle imprese pubbliche, in modo che sia in grado di affrontare i problemi relativi agli aspetti giuridico-organizzativi di un procedimento ammi-nistrativo finalizzato all’emanazione di un provvedimento o alla conclusione di un contratto. Il percorso si sviluppa attra-verso la permanente interazione tra cono-scenze e metodologie di taglio giuridico ed economico. Ciò anche alla luce delle richieste provenienti dal mercato del lavo-ro ancora privo di professionalità idonee a contemperare in un’unica figura mana-geriale le technicalities aziendalistiche e delle professioni legali.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)

LePaInsegnamenti CFu

1° anno Fondamenti di diritto europeo 6Storia delle codificazioni moderne e contemporanee 6Sociologia della PA 9

Diritto privato con modulo sulla responsabilità civile nella PA 9Diritto costituzionale italiano ed europeo 9Economia politica 8Economia e organizzazione delle Aziende pubbliche e non profit 9Business English 5totale crediti 61

2° anno Diritto del lavoro con modulo in diritto del lavoro nella PA 9Ragioneria pubblica e programmazione e controllo delle PA 9

Diritto dell’Unione Europea 10 Diritto amministrativo 9 Diritto urbanistico 6 Diritto tributario 6

Informatica 3Nr. 1 insegnamento da scegliere tra: Marketing pubblico e territoriale e Diritto della privacy 6

totale crediti 58

3° anno Diritto commerciale 9 Diritto processuale civile con modulo in diritto dell’arbitrato 9 Diritto penale con modulo sulla responsabilità da reato degli enti 9 Diritto processuale penale 7

Diritto dei contratti civili e commerciali con modulo sui contratti nella PA 9

Nr. 1 insegnamento da scegliere tra: Project financing e Diritto amministrativo informatico 6

Tirocinio 7Prova finale 5totale crediti 61

totale crediti generale 180totale insegnamenti 20

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La Facoltà di Giurisprudenza

BuSIneSS enGLISHLGI – 5 CFUProf. matthew [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti con com-petenze linguistiche di livello A2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiet-tivo finale è di raggiungere il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito pro-fessionale.

Programma del corso Grammar: Present simple and conti-nuous. Countable and uncountable. Of-fers and requests. Comparatives and superlatives. Past simple. Modals of possibility. Future plans and intentions. The imperative. Vocabulary: Roles and activities. Using the internet. Quantity and number. Synonyms, prefixes. The fashion industry. Opposites. Business failure, Collocations. Financing ventu-res. Phrasal verbs. Finding a job. Skills: Explaining your job. Checking informa-tion. Being polite. Describing products. Telling a story. Making predictions. Ma-king an appointment. Explaining what to do. Reading: Move over game boys.

No hiding place. Office workers admit being rude. Fashion’s favourite. Passion into profit. An elevator to space. Arabia’s field of dreams. The online job market.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

• E. Camesasca – A. Gallagher – I. Mar-tellotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Long-man 2006.

BuSIneSS enGLISHLEPA – 5 CFUProf. matthew [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti con com-petenze linguistiche di livello A2, come definite dal Consiglio d’Europa. L’obiet-tivo finale è di raggiungere il livello B1. La didattica è finalizzata all’utilizzo delle competenze linguistiche in ambito pro-fessionale.

Programma del corso Grammar: Present simple and conti-nuous. Countable and uncountable.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)Insegnamenti obbligatori

Offers and requests. Comparatives and superlatives. Past simple. Modals of possibility. Future plans and intentions. The imperative. Vocabulary: Roles and activities. Using the internet. Quantity and number. Synonyms, prefixes. The fashion industry. Opposites. Business failure, Collocations. Financing ventu-res. Phrasal verbs. Finding a job. Skills: Explaining your job. Checking informa-tion. Being polite. Describing products. Telling a story. Making predictions. Ma-king an appointment. Explaining what to do. Reading: Move over game boys. No hiding place. Office workers admit being rude. Fashion’s favourite. Pas-sion into profit. An elevator to space. Arabia’s field of dreams. The online job market.

testi consigliati• C. Johnson, Intelligent Business Pre-

Intermediate Course Book + Workbook, Pearson Longman, 2006.

• E. Camesasca – A. Gallagher – I. Mar-tellotta, Working With Grammar Gold Multimedia Edition, Pearson Longman 2006.

DIRItto CoStItuZIonaLe ItaLIano eD euRoPeoLGI, LEPA – 9 CFUProf. amedeo FrancoProf. antonello [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso fornisce le nozioni fondamentali sulla struttura e l’evoluzione dell’ordina-mento costituzionale italiano anche alla luce delle trasformazioni indotte dall’in-tegrazione europea.

Programma del corso Istituzioni politiche, Stato e costituzio-nalismo. Forme di Stato e di governo. Rapporti con altri Stati e organizzazioni internazionali. La struttura dell’Unione europea. La forma di governo italiana: Il Parlamento; Il Presidente della Repub-blica; Il Governo. Decentramento e au-tonomie. La magistratura. Norma ed or-dinamento giuridico. Le fonti del diritto. La coerenza dell’ordinamento: i criteri di risoluzione delle antinomie. La comple-tezza dell’ordinamento: i mezzi di inte-grazione. Le garanzie costituzionali: la giustizia costituzionale; la revisione della Costituzione. Le libertà e i diritti.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliatiLezioni prof. Franco: • F. Modugno, Principi di diritto costitu-

zionale, Giappichelli, 2008; • Dispense del Prof. Franco sulla coe-

renza e completezza dell’ordinamento saranno distribuite nel corso delle le-zioni.

Lezioni prof. Tarzia: • R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costitu-

zionale, Giappichelli, ult. edizione; • P. Costanzo, Testi normativi per lo stu-

dio del diritto costituzionale italiano ed europeo, Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto PRIVatoLGI – 9 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire la conoscenza istituzionale delle disposizioni relative alle materie trattate ed una visione siste-matica della disciplina.

Programma del corso Le istituzioni del diritto privato nella par-te relativa a: a) introduzione alle scienze giuridiche: norme; soggetti (persone fi-siche, enti e persone giuridiche); attivi-

tà; b) obbligazioni; c) contratti; d) beni e situazioni giuridiche di appartenenza; e) famiglia; f) successioni; g) tutela dei di-ritti; h) armonizzazione, mercato unico, globalizzazione e diritto privato.

testi consigliati• Argomenti di cui alla lett. (a): Le istituzio-

ni del diritto privato – Manuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo, Tomo 1: M. Nuzzo, Introduzione alle scienze giuridiche, Giappichelli, ult. edizione;

• Argomenti di cui alle lett. da (b) a (g): – Le istituzioni del diritto privato – Ma-nuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo: Tomo 2: F. Macioce, L’ob-bligazione e il contratto; Tomo 4: A. Bellelli - A.G. Cianci, Beni e situazioni giuridiche di appartenenza; Tomo 6: N. Corbo, La tutela dei diritti (tutti Giappi-chelli, ult.edizione); oppure A. Torren-te – P. Schlesinger, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ult. edizione, Capitoli da X a XXXIX, da LIV a LV, da LXV a LXXXI; oppure P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ult. edizione, Capitoli da X a XXXIX, da LI a LVII e da LXV a LXXIII.

• Argomenti di cui alla lett. (h): G. Iudi-ca, Globalizzazione e diritto, nella rivi-sta Contratto e impresa, UTET, n. 4-5 del 2008, p. 867-888.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)Insegnamenti obbligatori

• IV) Codice civile e leggi complemen-tari, aggiornata all’anno corrente, qualsiasi ed., limitatamente ai testi normativi che regolano le materie so-pra indicate (i testi normativi even-tualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito: www.normattiva.it).

DIRItto PRIVato Con moDuLo SuLLa ReSPonSaBILItà CIVILe neLLa PaLEPA – 9 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire la conoscenza istituzionale delle disposizioni relative alle materie trattate ed una visione siste-matica della disciplina.

Programma del corso Le istituzioni del diritto privato nella par-te relativa a: a) introduzione alle scienze giuridiche: norme; soggetti (persone fi-siche, enti e persone giuridiche); attivi-tà; b) obbligazioni; c) contratti; d) beni e situazioni giuridiche di appartenenza; e) famiglia; f) successioni; g) tutela dei dirit-ti; i) responsabilità civile della p.a.

testi consigliati• I) Argomenti di cui alla lett. (a): Le isti-

tuzioni del diritto privato – Manuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo, Tomo 1: M. Nuzzo, Introduzio-ne alle scienze giuridiche, Giappichelli, ult. edizione.

• II) Argomenti di cui alle lett. da (b) a (g): - Le istituzioni del diritto priva-to – Manuale modulare coordinato dal prof Mario Nuzzo: Tomo 2: F. Macioce, L’obbligazione e il contratto; Tomo 4: A. Bellelli – A.G. Cianci, Beni e situa-zioni giuridiche di appartenenza; Tomo 6: N. Corbo, La tutela dei diritti (tutti Giappichelli, ultima edizione); oppure A. Torrente – P. Schlesinger, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ultima edizio-ne, Capitoli da X a XXXIX, da LIV a LV, da LXV a LXXXI; oppure P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ul-tima edizione, Capitoli da X a XXXIX, da LI a LVII e da LXV a LXXIII.

• III) Argomenti di cui alla lett. (i): L.V. Moscarini, Risarcibilità degli interessi legittimi e responsabilità della P.A. e dell’aggiudicatario, in Risarcibilità degli interessi legittimi e pregiudiziale ammi-nistrativa, Giappichelli, 2008, p. 71-90.

• IV) Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa ed., aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi normati-

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La Facoltà di Giurisprudenza

vi che regolano le materie sopra indicate (i testi normativi eventualmente non pre-senti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito: www.normattiva.it).

eConomIa aZIenDaLe e GeStIone DeLLe PmILGI – 9 CFUProf. antonello [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di trasferire allo studen-te le linee guida del pensiero manageriale moderno, di imparare a utilizzare modelli e strumenti nell’analisi delle realtà aziendali, in particolare piccole e medie imprese.

Programma del corso Il corso è articolato in due moduli. Il pri-mo modulo (economia aziendale) intro-duce ai concetti di base dell’economia e della gestione d’azienda: gli istituti e le aziende, le finalità istituzionali, l’eco-nomicità e il bilancio d’esercizio, i calco-li economici di convenienza. Il secondo modulo (gestione delle PMI) si concentra sulle modalità di gestione strategica del-le imprese di piccole e medie dimensioni, chiarendone i presupposti per la compe-tizione nei mercati, le scelte di posizio-

namento competitive, le modalità di ge-stione di alcuni aspetti tipici dell’assetto istituzionale (con particolare riferimento al rapporto famiglia-impresa).

testi consigliati• G. Airoldi – G. Brunetti – V. Coda, Corso

di economia aziendale, Il Mulino, 2005.• A. Garzoni, Dispense di Strategia delle

PMI, Università LUM.

eConomIa e oRGanIZZaZIone DeLLe aZIenDe PuBBLICHe e non PRoFItLEPA – 9 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso si pone l’obiettivo di definire gli scenari ed i trend che incideranno sul pro-cesso di innovazione nel settore pubblico e non profit, di presentare i modelli e gli strumenti di organizzazione, gestione e misurazione oggi a disposizione delle cor-rispondenti aziende, di discutere i cam-biamenti sociali e le innovazioni di mana-gement che incideranno sulla definizione del ruolo, dei compiti e delle attività delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti non profit.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)Insegnamenti obbligatori

Programma del corso Il sistema pubblico e il Terzo settore: cam-biamenti e riforme; Le aziende non profit e le amministrazioni pubbliche; I processi tipici; Meccanismi di governance e di re-lazione del sistema pubblico; Le caratte-ristiche della gestione; Il sistema di finan-ziamento; Il sistema delle rilevazioni.

testi consigliati• E. Borgonovi, Principi e sistemi azien-

dali per le amministrazioni pubbliche, EGEA, 2005.

eConomIa PoLItICaLGI – 8 CFULEPA – 8 CFUProf. Lucio Laureti con modulo D.ssa Domenica [email protected]

obiettivi del corso Il corso analizza il comportamento dei singoli agenti economici che sono parte di un sistema economico: consumatori, produttori, investitori e imprese. Il corso approfondisce come questi soggetti pren-dono le decisioni economiche e come que-ste decisioni siano influenzate dai fattori economici come prezzi, redditi, tassi d’in-teresse e fattori internazionali.

Programma del corso Introduzione alla microeconomia; Teoria del comportamento del consumatore e della domanda; Produzione, costi e mer-cati concorrenziali; Mercati con concor-renza imperfetta. Programma del corso Macroeconomia:Elementi di contabilità nazionale. Il mer-cato reale. Il mercato monetario. Le po-litiche monetarie e fiscali. Relazioni eco-nomiche internazionali. Curva di Phillips.Il processo formativo prevede: eserci-tazioni, per favorire l’analisi economica delle tematiche trattate nel corso delle le-zioni mediante un approccio matematico-statistico dei casi di studio;

testi consigliati• R. Dornbusch – S. Fischer – R. Startz,

Macroeconomia, McGraw-Hill, 2006.• D. Salvatore, Microeconomia: teoria e

applicazioni, Franco Angeli Editore, 2009.

Page 243: GUIDA DELLO STUDENTE duemiladieci duemilaundici · “La Notte prima degli Esami”, dedicata agli studenti in preparazione dei rispetti-vi esami estivi. La Lum Jean Monnet, inoltre,

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La Facoltà di Giurisprudenza

FILoSoFIa DeL DIRItto Con moDuLo In SoCIoLoGIa GIuRIDICaLGI – 9 CFUProf. Paolo De [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di spiegare le ragioni dello studio della Filosofia del Diritto. Si concentrerà, in particolare, sui rapporti tra diritto morale e società con l’obietti-vo di prendere piena contezza dei profili metodologici dominanti il problema della qualificazione giuridica.

Programma del corso Il Corso spiegherà il concetto di diritto in relazione ai principali istituti dominanti la teoria generale e attraverso una inda-gine delle principali dottrine sociologi-che, politologiche e giuridiche.

testi consigliatiA. R. Treves, Sociologia del Diritto. Ori-

gini, ricerche e problemi, Einaudi, ult. edizione.

B. Appunti delle Lezioni.N.B.: Gli studenti non frequentanti do-vranno sostituire il punto B con il se-guente testo: N. Irti, La tenaglia. In di-

fesa dell’ideologia politica, Laterza, ult. edizione.

FonDamentI DI DIRItto euRoPeoLGI, LEPA – 6 CFUProf. Roberto [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di tratteggiare i linea-menti del diritto romano dalle origini alla compilazione giustinianea e di porne in luce l’eredità nei sistemi giuridici di di-ritto privato dei principali stati europei.

Programma del corso Il diritto romano dalle origini a Giustinia-no. L’Europa e il diritto romano.

testi consigliati• A. Corbino, Diritto privato romano, Ce-

dam, 2010.• V. Arangio Ruiz, Istituzioni di diritto ro-

mano, Jovene, XIV ediz. pag. 162-425; 508-577.

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Laurea in Diritto dell’Impresa (Classe L14)Insegnamenti obbligatori

SoCIoLoGIa DeLLa PuBBLICa ammInIStRaZIoneLEPA – 7CFUProf. Paolo De [email protected]

obiettivi del corso Il corso si prefigge di analizzare le Pub-bliche Amministrazioni dal punto di vista della sociologia politica e da quello della sociologia del diritto amministrativo.

Programma del corso Il corso, dopo una rapida indagine sto-rica, analizzerà l’approccio politologico alle Pubbliche Amministrazioni secondo la prospettiva della politica comparata e dell’analisi delle politiche pubbliche na-zionali più recenti.

testi consigliati• M. Fedele, Come cambiano le Ammi-

nistrazioni Pubbliche, Laterza, ult. edi-zione.

• R. Iannone, La società delle reti. Cer-chie, capitale sociale e governance, saggio in Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, n° 3/2007, Fran-co Angeli.

StoRIa DeLLe CoDIFICaZIonI moDeRne e ContemPoRaneeLGI, LEPA – 6 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire i lineamenti del diritto moder-no e contemporaneo, con particolare riguardo alla definizione dei poteri pub-blici e degli statuti giuridici per l’impre-sa e il lavoro.

Programma del corso Fondamenti teorici e premesse socio-politico-economiche della codificazione. François Hotman e l’Antitribonianus. Il giusnaturalismo seicentesco. Le Ordon-nances di Luigi XIV. L’illuminismo giu-ridico. Consolidazioni e codificazioni. Il Code Napoléon. La codificazione in area germanica. Dalla Scuola storica del di-ritto alla Pandettistica. Gli Stati italiani preunitari. Il codice Pisanelli. Il Codice di commercio. Solidarismo giuridico. Le origini del diritto del lavoro. La società industriale. La democrazia weimariana. I regimi totalitari. Codici e Costituzioni dopo il 1945.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• M. Ascheri (a cura di), Lezioni di Storia

delle codificazioni e delle costituzioni, Giappichelli, 2008.

Oppure• G.S. Pene Vidari, Lezioni e documenti

su costituzioni e codici, a cura di C. De Benedetti, Giappichelli, Torino 2007; E. Dezza, Lezioni di storia della codifica-zione civile, Giappichelli, 2000.

Oppure• A. Cavanna, Storia del diritto moderno

in Europa. Le fonti e il pensiero giuridi-co, vol. 2, Giuffrè, 2005 (in particolare le pp. 71-87; 117-135; 158-189; 229-251; 337-617).

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)

Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)

Inoltre la Facoltà di Giurisprudenza ha deciso di portare ad esaurimento la lau-rea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31), attivando solo il secondo e terzo anno di corso, con due curricula professionalizzanti:

Diritto internazionale (LtDI), che si propone di fornire allo studente, nel ri-spetto delle indicazioni ministeriali, una formazione orientata, negli ambiti storici e filosofici, privatistici, pubblicistici, pro-cessualistici ed economici istituzionali, allo svolgimento di attività in qualità di libero professionista esperto in questioni internazionali o a rivestire ruoli di gover-no e coordinamento nelle istituzioni, nel-le agenzie comunitarie e nelle organiz-zazioni di cooperazione situate nell’area mediterranea.

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La Facoltà di Giurisprudenza

LtDIInsegnamenti CFu

2° anno Diritto commerciale 8 Diritto costituzionale 9 Diritto penale 8 Diritto civile 7 Scienza delle finanze e Diritto tributario 6

Diritto internazionale 9Diritto pubblico delle religioni 7Storia del Diritto medievale e moderno 7totale crediti 61

3° anno Diritto dell’arbitrato 7 Diritto amministrativo 10 Diritto del lavoro 9 Diritto processuale civile 8 Diritto processuale penale 7 Diritto dell’Unione Europea 9

Un insegnamento a scelta 5Tirocini 4Prova finale 4totale crediti 63

totale crediti generale 180totale insegnamenti 20

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)

esperto in Pubblica amministrazio-ne (LtePa), che si propone, attraverso lo studio dei principali settori dell’ordina-mento giuridico, di formare laureati che possano svolgere attività nelle ammini-strazioni pubbliche e in tutte le imprese erogatrici di servizi pubblici.

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La Facoltà di Giurisprudenza

LtePaInsegnamenti CFu

2° anno Diritto commerciale 7 Diritto costituzionale 9 Diritto urbanistico 4 Diritto penale con modulo sui profili giuridici del Mobbing 8

Diritto dei contratti civili e commerciali con modulo sui contratti della P.A. 7

Scienza delle finanze e Diritto tributario 8Diritto internazionale 9Storia della P.A. 7totale crediti 59

3° anno Diritto dell’UE 9 Diritto processuale civile 7 Diritto processuale penale 6 Diritto amministrativo 10 Diritto del lavoro con modulo in Diritto del Lavoro nella P.A. 9 Diritto amministrativo europeo 7

Un insegnamento a scelta 5Tirocinio 4Prova finale 4totale crediti 61

totale crediti generale 180totale insegnamenti 21

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

DIRItto ammInIStRatIVoLTDI – 10 CFUProf. Ignazio maria [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende tracciare i percorsi evo-lutivi dell’attività e dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni nonché a delineare i principali aspetti della giu-stizia amministrativa.

Programma del corso La formazione del diritto amministrativo. Sistemi a diritto amministrativo e sistemi a diritto comune. Evoluzione delle for-me di Stato e diritto amministrativo. Le fonti: procedimenti normativi e delegi-ficazione. Organizzazione e attività am-ministrativa. Evoluzione del fenomeno organizzativo: dall’accentramento all’au-tonomia. Le amministrazioni indipenden-ti, le privatizzazioni. Indirizzo, gestione, controlli. L’autonomia dirigenziale e le responsabilità. Le funzioni amministrati-ve: Funzioni, servizi e imprese. Il procedi-mento amministrativo. Vizi e sanatorie. I contratti e gli accordi. La giustizia ammi-nistrativa.

testi consigliati• E. Casetta, Manuale di diritto ammini-

strativo, Giuffrè, ult. edizione, escluso il capitolo XI.

DIRItto ammInIStRatIVoLTEPA – 10 CFUProf. antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende tracciare i percorsi evo-lutivi dell’attività e dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni nonché a delineare i principali aspetti della giu-stizia amministrativa.

Programma del corso La formazione del diritto amministrativo. Sistemi a diritto amministrativo e sistemi a diritto comune. Evoluzione del princi-pio di legalità e nuovi principi dell’agire pubblico. Le fonti. Organizzazione e atti-vità amministrativa. Il sistema delle au-tonomie. Le “privatizzazioni”. Indirizzo, gestione, controlli. Le responsabilità. Le funzioni amministrative: il procedimento amministrativo. Il provvedimento ammi-nistrativo. I servizi pubblici. I contratti e gli accordi. La giustizia amministrativa.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• E. Casetta, Manuale di diritto ammini-

strativo, Giuffrè, ult. edizione.

DIRItto ammInIStRatIVo euRoPeoLTEPA – 7 CFUProf. Ignazio maria marinoProf. Gherardo maria [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso mira ad analizzare le più im-portanti trasformazioni che il diritto comunitario ha determinato sul diritto amministrativo nazionale. Ciò anche at-traverso la disamina delle diverse forme dell’odierna integrazione amministrati-va europea.

Programma del corso L’internazionalizzazione della pubblica amministrazione; Caratteri dell’ordina-mento giuridico comunitario e impatto sul sistema italiano a diritto ammini-strativo; Diritto amministrativo europeo e diritti amministrativi nazionali; Proce-dimenti e atti amministrativi; La tutela giurisdizionale.

testi consigliati• M.P. Chiti, Diritto Amministrativo Eu-

ropeo, III ed., Giuffrè, 2008 (escluso ca-pitoli VII, VIII, IX).

• Letture concordate con il docente.

DIRItto CIVILeLTDI – 7 CFUProf. mario nuzzoProf. Francesco [email protected]; [email protected]

obiettivi del corso Conoscenza approfondita dei problemi giuridici in materia di contratti. Analisi della struttura delle tecniche di costruzio-ne del contenuto del contratto. Soluzione delle controversie relative all’interpreta-zione ed all’esecuzione del contratto.

Programma del corso Presupposto necessario e pertanto og-getto della prova finale è la conoscenza approfondita dei temi inerenti alla ca-pacità delle persone; alla teoria dei fat-ti, degli atti e del negozio giuridico, alla disciplina delle obbligazioni. Costituisce oggetto specifico del corso la disciplina generale del contratto; obbligazioni e contratti nella prospettiva del diritto co-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

munitario; la disciplina dei seguenti con-tratti tipici: a) vendite, permuta, sommi-nistrazione e contratti di distribuzione; b) mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione; c) comodato, loca-zione, affitto, leasing operativo, licenza di marchio, merchandising; d) fideiussio-ne e figure affini, garanzie autonome; e) appalto, engineering, subfornitura indu-striale, trasporto, contratto di viaggio tu-ristico, deposito; f) mutuo, credito al con-sumo, leasing finanziario e lease-back.

testi consigliati• Sulla disciplina generale dei contratti:

C.M. Bianca, Diritto civile, Vol. 3, Il con-tratto, Giuffrè, ult.edizione, Cap. da III a V, da VIII a X, nonché da XII a XIV.

• Sui contratti tipici: S. Monticelli – G. Porcelli, I contratti dell’impresa, Giap-pichelli, ult. edizione, Cap. da I a V, nonché VI, §§ da 1 a 5.

• Sulle obbligazioni e sui contratti nella prospettiva del diritto comunitario: M. Franzoni, L’impatto del diritto comu-nitario nel diritto privato, nella rivista Obbligazioni e contratti, UTET, n. 11 del 2007, p. 884-889.

• Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa ed., aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi normati-vi che regolano le materie sopra indica-

te; i testi normativi considerati durante il corso ed eventualmente non presenti nell’edizione prescelta si possono scari-care dal sito www.normattiva.it.

DIRItto CommeRCIaLeLTDI – 8 CFUProf. Riccardo [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di offrire una adegua-ta conoscenza degli istituti fondamentali e dei concetti di base della materia, se-guendo una logica “formativa” che risulta propedeutica ad eventuali, successivi ap-profondimenti specialistici della materia.

Programma del corso Parte prima. Impresa e aziendaL’impresa. Impresa individuale e impresa collettiva. La piccola impresa. L’impresa artigiana. L’impresa agricola. Impresa e professioni intellettuali. Le vicende dell’impresa. La liquidazione. L’azienda. I contratti di impresa. Crisi dell’impresa e tutela dei valori aziendali. Il nuovo or-dinamento concorsuale.Parte seconda. L’attività di impresa in forma socialeIl fenomeno societario, aspetti generali.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Il contratto di società. L’atto costitutivo. Società di persone e società di capitali. La tecnica assembleare nelle società di capitali. Amministrazione e gestione dell’impresa. Modelli di governo societa-rio. I gruppi. La riorganizzazione dell’at-tività dell’impresa sociale.

testi consigliati• G.F. Campobasso, Diritto commercia-

le, UTET, 2008, Primo volume (limita-tamente ai capitoli I, II, III, IV, V, VI, IX, XI).

• G.F. Campobasso, Diritto commerciale, UTET, 2008, Terzo volume (limitata-mente alla parte I e alla parte III).

• AA.VV., Diritto delle società. Manuale breve, Giuffrè, 2008 (limitatamente ai capitoli 1, II, IV, V, sezioni 1, 2 e 4, VII, IX, X, XI).

DIRItto CommeRCIaLeLTEPA – 8 CFUProf. Riccardo [email protected]

obiettivi del corso Il Corso si propone di offrire una adegua-ta conoscenza degli istituti fondamentali e dei concetti di base della materia, se-guendo una logica “formativa” che risul-

ta propedeutica ad eventuali, successivi approfondimenti specialistici.

Programma del corso Parte prima. Impresa e aziendaL’impresa. Impresa individuale e impresa collettiva. La piccola impresa. L’impre-sa artigiana. L’impresa agricola. Impre-sa e professioni intellettuali. Le vicende dell’impresa. La liquidazione. L’azienda. I contratti di impresa. La crisi dell’impresa. Parte seconda. L’attività di impresa in forma socialeIl fenomeno societario, aspetti generali. Il contratto di società. L’atto costitutivo. Società di persone e società di capitali. Soci e amministratori. Amministrazione e gestione dell’impresa. I modelli di go-verno societario. I gruppi di imprese. Tra-sformazione, fusione scissione. Concetti generali.

testi consigliati• G.F. Campobasso, Diritto commerciale,

UTET, 2008, Primo volume (limitata-mente ai capitoli I, II, III, IV, V, VI).

• G.F. Campobasso, Diritto commerciale, UTET, 2008, Terzo volume (limitata-mente alla parte I e alla parte III).

• AA.VV., Diritto delle società. Manuale breve, Giuffrè, 2008 (limitatamente ai capitoli 1, II, IV, V, sezioni 1, 3, 4, 5, VII, IX, X, XI).

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

DIRItto CoStItuZIonaLeLTDI, LTEPA – 9 CFUProf. amedeo FrancoProf. antonello [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso fornisce le nozioni fondamentali sulla struttura e l’evoluzione dell’ordina-mento costituzionale italiano anche alla luce delle trasformazioni indotte dall’in-tegrazione europea.

Programma del corso Istituzioni politiche, Stato e costituzio-nalismo. Forme di Stato e di governo. Rapporti con altri Stati e organizzazioni internazionali. La struttura dell’Unione europea. La forma di governo italiana: Il Parlamento; Il Presidente della Repub-blica; Il Governo. La pubblica ammini-strazione. Decentramento e autonomie. La magistratura. Norma ed ordinamento giuridico. Le fonti del diritto. La coerenza dell’ordinamento: i criteri di risoluzione delle antinomie. La completezza dell’or-dinamento: i mezzi di integrazione. Le garanzie costituzionali: la giustizia costi-tuzionale; la revisione della Costituzione. Le libertà e i diritti.

testi consigliatiLezioni prof. Franco: • F. Modugno, Principi di diritto costitu-

zionale, Giappichelli, 2008; • Dispense del Prof. Franco sulla coeren-

za e completezza dell’ordinamento sa-ranno distribuite nel corso delle lezioni.

Lezioni prof. Tarzia: • R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costitu-

zionale, Giappichelli, ult. edizione; • P. Costanzo Testi normativi per lo studio

del diritto costituzionale italiano ed eu-ropeo, Torino, Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto DeI ContRattI CIVILI e CommeRCIaLI Con moDuLo SuI ContRattI DeLLa P.a.LTEPA – 7 CFUProf. mario nuzzoProf. Francesco [email protected]; [email protected]

obiettivi del corso Conoscenza approfondita dei problemi giuridici in materia di contratti. Anali-si della struttura delle tecniche di co-struzione del contenuto del contratto. Soluzione delle controversie relative

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La Facoltà di Giurisprudenza

all’interpretazione ed all’esecuzione del contratto.

Programma del corso Presupposto necessario e pertanto og-getto della prova finale è la conoscenza approfondita dei temi inerenti alla ca-pacità delle persone; alla teoria dei fat-ti, degli atti e del negozio giuridico, alla disciplina delle obbligazioni. Costituisce oggetto specifico del corso la disciplina generale del contratto; la disciplina dei contratti della p.a., nonché dei seguenti contratti tipici: appalto, contratto d’ope-ra, contratto di ricerca, locazione, know-how, compravendita, permuta, società.

testi consigliati• Sulla disciplina generale dei contratti:

C.M. Bianca, Diritto civile, Vol. 3, Il con-tratto, Giuffrè, ult. edizione, Cap. da III a V, da VIII a X, nonché da XII a XIV.

• Trattato dei contratti, diretto da P. Re-scigno e E. Gabrielli, Vol VIII, I con-tratti con la pubblica amministrazione, a cura di C. Franchini, Giuffrè, Ultima edizione, Capitolo IV, §§ 1-37.

• Codice civile e leggi complementari, qualsiasi casa ed., aggiornata all’anno corrente, limitatamente ai testi nor-mativi che regolano le materie sopra indicate; i testi normativi considera-ti durante il corso ed eventualmente

non presenti nell’edizione prescelta si possono scaricare dal sito www.nor-mattiva.it.

DIRItto DeL LaVoRoLTDI – 9 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso Il lavoro è al centro della vita delle perso-ne. Chi voglia intraprendere una profes-sione forense o un’attività che abbia atti-nenza con le imprese non può non avere conoscenza della disciplina che governa il lavoro e delle sue fonti, costituzionali e legislative, interne, internazionali ed eu-ropee, collettive. Accanto alla disciplina del rapporto di lavoro privato non pos-sono non essere conosciute la disciplina del rapporto di lavoro pubblico e quella previdenziale. Gran parte dell’attività giudiziaria è dedicata a tali materie, che concorrono a costituire il diritto del lavo-ro, assieme alle norme processuali speci-fiche e alle norme di altri rami del diritto. Il diritto del lavoro, infatti, oltre che diritto speciale è anche diritto interdisciplinare, ricomprendendo in sé aspetti di tutte le altre discipline giuridiche. Il corso di di-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

ritto del lavoro, quindi, ha come obiettivo di fornire un panorama della materia, in modo da mettere in condizione lo studen-te di conoscere, sia pure, per forza di cose in linea generale, le norme che governano il complesso mondo del lavoro.

Programma del corso Il concetto di lavoro- le forme e i tipi di lavoro – le fonti – la Costituzione – il dirit-to internazionale – il diritto europeo.Il diritto sindacale – la libertà sindacale – i sindacati – l’attività sindacale in azien-da – il contratto collettivo – lo sciopero e la serrata – la repressione dell’attività antisindacale.Il lavoro subordinato – il mercato del la-voro – il collocamento obbligatorio – la fase genetica – il contratto di lavoro – la certificazione – i poteri del datore di la-voro – la tutela del lavoratore – i divieti di discriminazione - la sicurezza e l’igiene del lavoro - le mansioni – la retribuzione – il trasferimento del lavoratore – le ri-nunzie e le transazioni – il trasferimento d’azienda – le sospensioni del rapporto – le sanzioni disciplinari – l’estinzione del rapporto – il licenziamento individuale – il licenziamento collettivo – le dimissioni – la tutela reale e la tutela obbligatoria.Il rapporto di lavoro a termine – il lavoro a tempo parziale.

I tipi speciali di rapporto di lavoro subor-dinato – il lavoro non subordinato – il la-voro a progetto – il lavoro autonomo – il lavoro associato. Il processo del lavoro.

testi consigliati• A. Vallebona, Breviario di diritto del la-

voro, Giappichelli, ult. edizione.in alternativa, • F. Santoni, Lezioni di diritto del lavoro,

voll. I e II, Edizioni scientifiche italiane, ult. edizione.

DIRItto DeL LaVoRo Con moDuLo In DIRItto DeL LaVoRo neLLa P.a.LTEPA – 9 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è di fornire agli stu-denti una conoscenza generale del dirit-to del lavoro, con riferimenti alle norme di diritto internazionale e comunitario con particolare riguardo al lavoro nella Pubblica Amministrazione.

Programma del corso Principi costituzionali. I diversi tipi di la-voro. La fase genetica. La fase funziona-

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La Facoltà di Giurisprudenza

le. Le garanzie e le tutele del lavoratore. La fase estintiva. I sindacati. Le rappre-sentanze sindacali. Il contratto collettivo. Lo sciopero. Le pubbliche amministrazio-ni, Il pubblico impiego privatizzato La di-rigenza. Il contratto collettivo nel pubbli-co impiego.

testi consigliati• A. Vallebona, Breviario di diritto del la-

voro, Giappichelli, ult. edizione.• P. Magno, Il lavoro alle dipendenze del-

le amministrazioni pubbliche, Mephile. • Codice del lavoro, a cura di F. Bartolini,

La Tribuna ed., ult. edizione.

DIRItto DeLL’aRBItRatoLTDI – 7 CFUProf. andrea [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le cognizioni fondamentali della materia, alla luce del-le tecniche di risoluzione delle controver-sie civili.

Programma del corso I mezzi alternativi di risoluzione delle controversie. Mediazione e conciliazione. Arbitrato. Le forme di arbitrato. Arbi-

trato e giurisdizione. La convenzione di arbitrato. Gli arbitri ed il procedimento arbitrale. L’istruzione probatoria. Il lodo arbitrale e i mezzi di impugnazione. L’ar-bitrato straniero.

testi consigliati• G. Verde, Lineamenti di diritto dell’ar-

bitrato, Giappichelli, 2^ ed., 2006.

DIRItto DeLL’unIone euRoPeaLTDI, LTEPA – 9 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di avvicinare lo studen-te alla conoscenza del sistema dell’Unione europea, attraverso un percorso che parte dallo studio delle istituzioni europee e del-le loro competenze per poi soffermarsi sul-le norme e sui rapporti tra gli ordinamenti e, infine, sulla tutela giurisdizionale. Parti-colare attenzione sarà dedicata allo studio della disciplina della concorrenza applica-bile alle imprese ed agli Stati.

Programma del corso Evoluzione dell’integrazione europea. Il principio di attribuzione delle competen-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

ze, il principio di sussidiarietà, il principio di proporzionalità, il principio di leale col-laborazione. Il sistema delle competenze nel Trattato di Lisbona. La struttura isti-tuzionale. La tutela giurisdizionale nel sistema dell’Unione europea. Le norme. Il procedimento di formazione degli atti. I rapporti tra ordinamento europeo ed or-dinamento italiano. La libera circolazione delle merci. La libera circolazione delle persone. Il diritto di stabilimento e la li-bera prestazione dei servizi. La disciplina della concorrenza.

testi consigliati• G. Tesauro, Diritto dell’Unione euro-

pea, Cedam, 2010.• Si consiglia la consultazione del Trat-

tato sull’Unione europea e del Trattato sul Funzionamento dell’Unione euro-pea: B. Nascimbene, Unione Europea, Giappichelli, 2010.

DIRItto InteRnaZIonaLeLTDI, LTEPA – 9 CFUProf. Rita [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli stu-denti un quadro completo, sia pure ge-

nerale, del diritto internazionale quale fattore essenziale di regolazione delle relazioni e dei conflitti della comunità internazionale.

Programma del corso I soggetti e gli attori nella comunità in-ternazionale. Il diritto internazionale ge-nerale e le sue fonti. La consuetudine. L’accordo nel sistema delle fonti e il dirit-to dei trattati. Il territorio e la sovranità territoriale. Il diritto del mare. L’adatta-mento del diritto interno al diritto inter-nazionale. Giurisdizione statale e regole di immunità. Risoluzione pacifica e pre-venzione delle controversie internazio-nali. Illecito e responsabilità. L’individuo e la tutela dei diritti umani. L’accerta-mento delle norme internazionali. Il sistema delle Nazioni Unite: caratteri generali; status di membro; struttura; atti; finanziamento. Composizione, fun-zionamento e poteri degli organi dell’or-ganizzazione. Uso della forza e il sistema di sicurezza collettiva.

testi consigliatiUn manuale a scelta tra:• B. Conforti, Diritto Internazionale, Edi-

toriale Scientifica, ult. edizione.• U. Leanza - I. Caracciolo, Il diritto inter-

nazionale: diritto per gli Stati e diritto per gli individui, Giappichelli, 2008.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Come parte speciale:• B. Conforti, Le Nazioni Unite, CEDAM,

ult. edizione.

DIRItto PenaLeLTDI – 8 CFUProf. antonio maria La [email protected]

obiettivi del corso Fornire una conoscenza sistematica della parte generale del diritto penale prevalen-temente in chiave tecnico – normativa, for-nendo uno schema base dei diversi istituti.

Programma del corso Funzioni e fonti del diritto penale. Prin-cipi fondamentali del diritto penale. Am-bito di validità spaziale e personale della legge penale.Teoria generale e struttura del reato. Ini-zio dell’attività punibile. Plurisoggettivi-tà. Concorso di reati e concorso di norme. Le circostanze del reato. L’imputabilità. Le sanzioni.

testi consigliati• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto penale.

Parte generale, Zanichelli, ult. edizione. • F. Ramacci, Corso di diritto penale,

Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto PenaLe Con moDuLo SuI PRoFILI GIuRIDICI DeL moBBInGLTEPA – 8 CFUProf. antonio maria La [email protected]

obiettivi del corso Fornire una conoscenza sistematica della parte generale del diritto penale preva-lentemente in chiave tecnico – normati-va, fornendo uno schema base dei diversi istituti.

Programma del corso Funzioni e fonti del diritto penale. Prin-cipi fondamentali del diritto penale. Am-bito di validità spaziale e personale della legge penaleTeoria generale e struttura del reato. Ini-zio dell’attività punibile. Plurisoggettivi-tà. Concorso di reati e concorso di norme. Le circostanze del reato. L’imputabilità. Le sanzioni.Modulo sui profili giuridici del mobbing: Criminologia giuridica del mobbing. Ri-levanza penale del mobbing con partico-lare riguardo alle fattispecie penali inte-ressate dal mobbing. Atipicità normativa del fenomeno.

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

testi consigliati• G. Fiandaca. E. Musco, Diritto penale.

Parte generale, Zanichelli, ult. edizione. • F. Ramacci, Corso di diritto penale,

Giappichelli, ult. edizione. • Per la parte relativa al mobbing i ma-

teriali di studio verranno forniti dal do-cente nel corso delle lezioni.

DIRItto PRoCeSSuaLe CIVILeLTDI – 8 CFULTEPA –7 CFUProf. andrea [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha per obiettivo di fornire le co-gnizioni istituzionali di diritto processua-le civile.

Programma del corso Giudizio e processo. Fonti. Giurisdi-zione. Limiti della giurisdizione civile. Competenza. Poteri e responsabilità del giudice. La ricusazione. Gli ausiliari del giudice. Le parti. Azione. Pubblico mini-stero. Parti e difensori. Pluralità di par-ti. Gli atti processuali. Processo e pro-cedimento. Atti processuali. Termini. Nullità degli atti. Il processo ordinario

di cognizione. Introduzione della causa. Trattazione della causa. Istruzione pro-batoria. Decisione della causa. Vicende anomale del processo. Impugnazioni in generale. I singoli mezzi di impugnazio-ne. Rito del lavoro.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civile,

Milano, Giuffrè, 2010.

DIRItto PRoCeSSuaLe PenaLeLTDI – 7 CFUProf. Giorgio [email protected]

obiettivi del corso Il corso si prefigge lo scopo di fornire adeguati strumenti conoscitivi in tema di diritto processuale penale, con focaliz-zazione sulla parte “statica” del codice, sulle indagini, sull’udienza preliminare e sul giudizio.

Programma del corso 1) Nozioni generali; 2) Soggetti; 3) Atti; 4) Prove; 5) Misure cautelari; 6) Indagi-ni preliminari ed udienza preliminare; 7) Giudizio.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• O. Dominioni – P. Corso – A. Gaito – G.

Spangher – G. Garuti – G. Dean – O. Mazza, Procedura penale, Giappichel-li, 2010, limitatamente alle parti cor-rispondenti al programma indicato. È indispensabile accompagnare lo studio con l’utilizzo di un codice di procedura penale. Si consiglia: Codice di procedu-ra penale, a cura di G. Spangher, Giap-pichelli, ult. edizione.

DIRItto PRoCeSSuaLe PenaLeLTEPA – 6 CFUProf. Giorgio [email protected]

obiettivi del corso Il corso si prefigge lo scopo di fornire adeguati strumenti conoscitivi in tema di diritto processuale penale, con focaliz-zazione sulla parte “statica” del codice, sulle indagini, sull’udienza preliminare e sul giudizio.

Programma del corso 1) Nozioni generali; 2) Soggetti; 3) Atti; 4) Prove; 5) Misure cautelari; 6) Indagi-ni preliminari ed udienza preliminare; 7) Giudizio.

testi consigliati• O. Dominioni – P. Corso – A. Gaito – G.

Spangher – G. Garuti – G. Dean – O. Mazza, Procedura penale, Giappichel-li, 2010, limitatamente alle parti cor-rispondenti al programma indicato. È indispensabile accompagnare lo studio con l’utilizzo di un codice di procedura penale. Si consiglia: Codice di procedu-ra penale, a cura di G. Spangher, Giap-pichelli, ult. edizione.

DIRItto PuBBLICo DeLLe ReLIGIonILTDI – 7 CFUProf. nicola [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire allo studente i li-neamenti del diritto ecclesiastico, secon-do un percorso di lettura che tiene conto delle principali innovazioni adottate in relazione al fenomeno religioso. Oggetto di particolare attenzione saranno i profili costituzionali della disciplina.

Programma del corso Le fonti del diritto ecclesiastico: fonti di produzione e fonti di cognizione.Il “principio supremo” di laicità dello Sta-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

to e ed il “rispetto delle diversità”. I dirit-ti della coscienza e l’eguaglianza. Pluralismo confessionale, eguaglianza giuridica e divieto di discriminazione: la nozione di confessione religiosa; l’auto-nomia confessionale e la distinzione de-gli ordini; i rapporti tra ordinamenti: bila-teralità pattizia, concordati e intese (artt. 7,2° co. e 8, 3° co. Cost.); la procedura di formazione del testo delle Intese e la leg-ge di approvazione. Libertà di religione: art. 19 cost.; facoltà di professare liberamente la propria fede e limite del buon costume; libertà reli-giosa quale diritto pubblico soggettivo; l’appartenenza confessionale e l’atei-smo; libertà di religione e processi di in-tegrazione europea; libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione dei Diritti dell’Uomo; Fattore religioso ed esperienza giuridica. I diritti di libertà del fedele all’interno del gruppo religioso. L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche; i docenti di religione; le organizzazioni di tendenza e i rapporti di lavoro: i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gli enti ecclesiastici: l’art. 20 Cost.; la legge 222/’85; natura giuridica degli enti ecclesiastici; le finalità e le attività degli enti ecclesiastici. Sostentamento del clero e mezzi per l’atti-

vità di religione o di culto. L’edilizia religiosa: gli edifici di culto; i luoghi di culto islamici. La tutela del pa-trimonio storico ed artistico.Il matrimonio. Matrimoni religiosi mono-gamici e poligamici. Divieto e limiti del riconoscimento del matrimonio poligami-co. Matrimonio canonico con effetti civili: Santa sede e Stato Città del Vaticano: no-zione di Santa Sede; Differenze con quelle di Chiesa e Stato Città del Vaticano.

testi consigliati• Un codice di diritto ecclesiastico, ad

es.: S. Berlingò – G. Casuscelli (a cura di), Codice di diritto ecclesiastico, Giuf-frè, ult. edizione; oppure P. Moneta (a cura di), Il Codice di diritto ecclesiasti-co, La Tribuna, ult. edizione.

• Un manuale a scelta tra: F. Finocchia-ro, Diritto ecclesiastico, ed. compatta a cura di A. Bettetini e G. Lo Castro, Zanichelli, ult. edizione; oppure C. Car-dia, Principi di diritto ecclesiastico. Tra-dizione europea legislazione italiana, Giappichelli, ult. edizione.

• Infine il testo di N. Colaianni, Egua-glianza diversità culturali e religiose. Un percorso costituzionale, il Mulino, ult. edizione, (i capitoli I, III, V, VI e VII: pagg. 19-53, 75-104, 143-243).

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto uRBanIStICoLTEPA – 4 CFUProf. angelo Giuseppe [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica completa sulle principali nozioni di diritto urbanistico e di gestio-ne del territorio, non trascurando i profili operativi e quelli di rilievo costituzionale.

Programma del corso Le fonti. Il riparto delle funzioni legi-slative – Il sistema della pianificazione urbanistica – Standard e altri limiti al potere urbanistico – Piani urbanistici di area vasta – La pianificazione comunale di base – La pianificazione urbanistica di attuazione – I programmi pluriennali di attuazione – Le misure di salvaguardia – Dall’edilizia residenziale pubblica agli interventi plurifunzionali per la riquali-ficazione urbana – Centri e agglomerati storici. – Strumenti urbanistici per lo svi-luppo economico e per le infrastrutture.

testi consigliati• F. Salvia, Manuale di diritto urbanisti-

co, Cedam, 2008, limitatamente alle pagg. 1-165.

• I.M. Marino – S. Licciardello – A. Baro-ne, L’uso del territorio, Giuffrè, 2004, limitatamente ai capitoli I, II, e IV.

SCIenZa DeLLe FInanZe e DIRItto tRIButaRIoLTDI – CFU 6 LTEPA – CFU 8Prof. mario Damiani [email protected]

obiettivi del corso Conseguire una preparazione di base idonea a comprendere i principi essen-ziali e gli elementi strutturali del sistema fiscale italiano ed a permettere le appli-cazioni più significative della normativa tributaria nell’attività propria delle im-prese ed in quella professionale di primo livello.

Programma del corso I principi costituzionali e comunitari del diritto tributario. I tributi; la norma tributaria; i soggetti passivi e la solida-rietà tributaria. L’attuazione del tributo (territorialità, dichiarazioni, controlli, ac-certamento), la riscossione e il rimborso. Principi sulle sanzioni e sugli strumenti deflativi del contenzioso. L’imposta sul reddito delle persone fisiche ed in parti-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti obbligatori

colare i redditi di impresa. L’imposta sul reddito delle società e L’IRAP. L’imposta sul valore aggiunto, i concetti di base sul funzionamento del tributo. Cenni sulle operazioni straordinarie delle imprese, sulla fiscalità internazionale e sul federa-lismo fiscale.

testi consigliati• R. Lupi, Diritto Tributario, parte genera-

le e parte speciale, Giuffrè, ult. edizione. • H.S. Rosen, Scienza delle finanze,

McGrawHill, 2009.• G. Falsitta, Manuale di diritto tributa-

rio, Cedam, ult. edizione.• F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributa-

rio, UTET, ult. edizione.

StoRIa DeL DIRItto meDIeVaLe e moDeRnoLTDI – 7 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire i lineamenti generali del diritto tra evo medio e moderno, evidenziando la connessione con la società e le istitu-zioni, la interrelazione con la storia delle idee, il divario tra livello dogmatico e so-luzioni della prassi.

Programma del corso Per la parte medievale ci si soffermerà su alcuni passaggi cruciali: dal tecnici-smo romanistico agli ordinamenti bar-barici, la funzione della Chiesa altome-dievale, il primitivismo ontologico, la rinascita bolognese della scientia iuris, la scuola del Commento, la letteratura giurisprudenziale.Per l’età moderna saranno analizzati la crisi umanistica, la formazione dei gran-di tribunali, le teoriche del giusnaturali-smo, le istanze illuministiche, il processo di codificazione, con particolare riguardo al Code Napoléon e alla cultura giuridica italiana tra antico e nuovo regime.

testi consigliati• A. Padoa Schioppa, Storia del diritto

in Europa. Dal medioevo all’età con-tempora-nea, Il Mulino, 2007 (in parti-colare le pp. 17-167; 173-182; 188-204; 227-274; 284-298; 318-325; 329-344; 352-370; 391-409; 429-447; 456-465).

Oppure in alternativa• P. Grossi, L’Europa del diritto, Laterza,

2009.

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La Facoltà di Giurisprudenza

StoRIa DeLLa PuBBLICa ammInIStRaZIoneLTEPA – 7 CFUProf. Gianfranco [email protected]

obiettivi del corso Fornire le linee essenziali della storia dello Stato nell’esperienza occidentale ed insieme il modificarsi delle discipline e delle teorie giuridiche utilizzate nella lunga durata per regolare l’esercizio del-le funzioni pubbliche.

Programma del corso Lo sfondo istituzionale: pluralismo ordi-namentale e carattere composito degli Stati. Auto- ed etero-amministrazione. I fondamenti medievali dell’etero-ammini-strazione. Potestas principis e potere de-gli apparati: funzioni ritenute e apparati. Genesi della monarchia amministrativa. Lo Stato di polizia nella dimensione as-solutistica. Lo Stato paterno tra XVIII e XIX secolo. La scoperta del diritto ammi-nistrativo dopo la rivoluzione del 1789. Lo Stato di diritto. La giurisdizione spe-cializzata: il ruolo del Consiglio di Stato. Lo Stato provvidenza o Welfare State. Amministrazione ed economia. Admini-

strative law e droit administratif.

testi consigliati• L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto

amministrativo, Laterza, 2004, pp. 20-71; 102-154; 163-167; 201-221; 225-322; 343-440; 459-463; 470-482; 511-514.

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

eLenCo InSeGnamentI a SCeLta PeR LauRea tRIennaLeCFu

Antropologia giuridica 5Comunicazione forense 5Criminologia 5Digital marketing 5Diritto Amministrativo Comparato 5Diritto Amministrativo Informatico 5Diritto degli Scambi Internazionali 5Diritto dei consumatori 5Diritto dei paesi arabi del Mediterraneo 5Diritto dei Trust 5Diritto della proprietà industriale ed intellettuale nella moda 5Diritto delle assicurazioni 5Diritto dell’Esecuzione penitenziaria 5Diritto dello sviluppo agroalimentare 5Diritto fallimentare 5Diritto finanziario e dei mercati di capitali 5Diritto internazionale privato 5Diritto penale della prevenzione 5Diritto penale dell’ambiente 5Diritto processuale dell’Unione Europea 5Diritto punitivo e processuale tributario 5Diritto sanitario 5Diritto Sportivo 5Diritto tributario internazionale 5Diritto urbanistico 5Economia e politica dell’UE nel Mediterraneo 5Filosofia politica 5Lingua Cinese 5Organizzazione internazionale 5Reati contro la PA 5

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La Facoltà di Giurisprudenza

Storia del diritto romano 5Storia del pensiero politico contemporaneo 5Storia delle dottrine politiche 5Teoria generale del processo 5

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

antRoPoLoGIa GIuRIDICaEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di individuare il rap-porto fra l’individuo, la regola e la socie-tà. In questa prospettiva si esaminerà la legittimazione del diritto e del potere im-positivo in una costante ricerca didattica del concetto di pluralismo giuridico.

Programma del corso I. Antropologia giuridica ed etnologia. Le basi scientifiche. II. Culture, me-taculture e diritto positivo. III. Il plu-ralismo giuridico. IV. Società e diritto. Modelli di imposizione e modelli di ade-sione alle regole. V. L’antidiritto e il con-flitto. VI. Dal diritto delle ‘cose’ al diritto delle ‘persone’. VII. Le nuove frontiere. 1. Biodiritto 2. Internet Law 3. Sistemi giuridici trans-nazionali 4. I diritti umani come categoria metagiuridica di rilevan-za assoluta.

testi consigliati• R. Sacco, Antropologia giuridica. Con-

tributo ad una macrostoria del diritto, Il Mulino, 2007.

ComunICaZIone FoRenSeEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Vincenzo Di [email protected]

obiettivi del corso Far acquisire gli elementi necessari per l’elaborazione e la predisposizione del discorso efficace, finalizzato alla sua spendita nelle aule di giustizia. Le regole della disputa, cenni di retorica classica.

Programma del corso L’avvocato e la verità.Logica ed Argomentazione.La lettura della fattispecie – il problem solving giudiziario.La contro argomentazione.La comunicazione e la persuasione.Canale periferico: chi e con quale scopo – con chi e con quale effetto; in contrappo-sizio- ne a chi – come – in quale contesto.Le tecniche: la narratologia – le tecniche: accumulazione – inoculazione – effetto pri-macy – effetto recency – lo stile: l’ironia.Canale centrale: cosa – su quali elementi.Le regole della disputaLa retorica classica

testi consigliati• G. Gulotta – L. Puddu, La persuasio-

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La Facoltà di Giurisprudenza

ne forense strategie e tattiche, Giuffrè, 2004.

• B. Mortara Garavelli, Manuale di retori-ca, Bompiani, 1999.

• V. Mastronardi, Le strategie della co-municazione umana, Franco Angeli, 2005.

CRImInoLoGIa Con moDuLo Esame a scelta LT – 5 CFUProf. Francesco CarrieriProf. nicoletta Ventura (modulo)[email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire cognizioni atte ad affrontare un’analisi criminologi-ca del fatto criminoso ed a vagliare nella stessa prospettiva la disciplina dell’ac-certamento penale.

Programma del corso Criminologia: excursus storico e teorie dottrinali. Criminalità: cause biologiche e fattori predisponesti. Crimine e malattie mentali. Imputabilità. Tossicodipendenze. Turbe del comportamento sessuale e re-ati sessuali. Devianza minorile. Casistica: caso Percoco; delitto di Cogne; mostro di Foligno; vicenda dei fratellini di Gravina.

Programma del moduloRapporti tra criminologia e processo pe-nale. Persona offesa dal reato. Crimino-logia e indagini penali. Teorie e tecniche investigative. Scientific proof. Perizia. Consulenza tecnica. Procedimento pena-le a carico di imputati minorenni. Accer-tamenti sulla personalità dell’imputato minorenne. Trattamento penitenziario ordinario ed emergenziale.

testi consigliati• F. Carrieri, Criminologia, difesa sociale

e psichiatria forense, Centro Scientifico Editore, Edi-Ermes, 2010.

• N. Ventura, Elementi di criminologia nel procedimento penale, Centro Scien-tifico Editore, Edi-Ermes, 2010.

• Materiale di studio distribuito durante il corso.

DIGItaL maRKetInG Esame a scelta LT – 5 CFUProf. Davide [email protected]

obiettivi del corso Offrire una visione innovativa dei pro-cessi di interazione con il mercato, gli utenti, la clientela, con capacità di inte-ragire con gli strumenti di comunicazio-

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

ne innovativi e la digitalizzazione della comunicazione.

Programma del corso Dall’ICT al Digital Marketing: come cam-bia il modello di informazione e comuni-cazione, e come si comporta l’individuo nella società dell’informazione.Logiche di posizionamento dell’impresa sul mercato e logiche di posizionamento sulla rete.Rispondere al mercato non per vendere ma per farsi acquistare: tecniche per po-sizionarsi sulla rete e logiche di interazio-ne con l’utenza.L’intermodalità tecnologica per imple-mentare processi digitali di interazione con il mercato.Le nuove piattaforme tecnologiche digi-tali con cui fruire di servizi in chiave mar-keting.

testi consigliati• D. Diurisi, Nuove Forme e nuovi ruoli

della Comunicazione – dall’ICT al Digi-tal Marketing, Ediz. Cierre, 2008.

DIRItto ammInIStRatIVo ComPaRato Esame a scelta LT – 5 CFUProf. Gherardo maria [email protected]

obiettivi del corso Obiettivo del corso è l’analisi compara-tivistica delle funzioni e dei poteri della Pubblica Amministrazione nei sistemi giuridici contemporanei.

Programma del corso Il corso affronta in prospettiva compa-rativistica gli istituti fondamentali del diritto amministrativo con particolare riferimento al procedimento ammini-strativo ed ai principi correlati della partecipazione e della motivazione de-gli atti amministrativi. Sarà oggetto di approfondimento il regime di responsa-bilità della Pubblica Amministrazione come disciplinato in common law ed in civil law nonché gli aspetti pubblicistici dell’attività contrattuale della pubblica amministrazione.La seconda parte del corso sarà dedi-cata alla nascita e all’evoluzione della giustizia amministrativa nell’Europa continentale.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• G. Napolitano, Diritto amministrativo

comparato, Giuffrè, 2007 da pag. 107 a pag.172.

DIRItto ammInIStRatIVo InFoRmatICoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. angelo Giuseppe [email protected]

obiettivi del corso Le moderne amministrazioni fanno lar-go uso delle tecniche informatiche nello svolgimento delle loro funzioni, il che fa sorgere delle problematiche di carattere giuridico alle quali occorre prestare ade-guata attenzione.

Programma del corso L’automazione amministrativa – L’uso delle forme elettroniche nello svolgimen-to dell’attività amministrativa – La ge-stione informatizzata dei procedimenti amministrativi – Le misure di partecipa-zione telematiche.

testi consigliati• G. Duni, L’amministrazione digitale,

Giuffré, 2008.• A.G. Orofino, Forme elettroniche e

procedimenti amministrativi, Cacucci, 2008, limitatamente ai capitoli II-V.

DIRItto DeGLI SCamBI InteRnaZIonaLIEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corso Il corso affronta la disciplina degli scambi internazionali di merci e servizi, sia per quanto attiene i rapporti tra nazioni, che per quanto concerne i rapporti d’affari tra imprese. L’insegnamento prevede lo studio del WTO e gli aspetti giuridici del-la cd. contrattualistica internazionale.

Programma del corso L’Organizzazione mondiale del commer-cio: il WTO. Le fonti del diritto del commercio inter-nazionale: Usi, consuetudini e convenzio-ni internazionali. Lex mercatoria. Le tecniche di negoziazione tra contro-parti straniere. Le lettere di intenti, memorandum of un-derstandings, contratto preliminare. La redazione di un contratto internazio-nale: lingua, individuazione del diritto applicabile alle obbligazioni contrattuali,

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

scelta del Foro e degli strumenti per la risoluzione delle controversie La compravendita internazionale di beni. Strumenti di pagamento e di garanzia del buon fine degli affari. Ripartizione dei ri-schi ed oneri del trasporto. INCOTERMS CCI 2000. I contratti di concessione di vendita, di agenzia e di franchising internazionali.

testi consigliati• S. Campanale, Diritto del Commercio

Internazionale e normativa comunita-ria, Giuffre, 2005.

• Durante il corso saranno esaminati alcuni esempi di contratti internazio-nali.

DIRItto DeI ConSumatoRIEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Liliana Rossi Carleo Prof. Giampiero [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso ha per oggetto lo studio della disciplina consumeristica in Italia e in Europa con particolare attenzione al con-tratto del consumatore e ai contratti tipi-ci del codice del consumo.

Programma del corso Nascita ed evoluzione dei diritti dei con-sumatori. Contratto e atto di consumo. Il codice di consumo. La nozione di con-sumatore. I contratti del consumatore in generale. Particolari modalità di contrat-tazione.

testi consigliati• E. Minervini, Dei contratti del consu-

matore in generale, Giappichelli, ult. edizione.

DIRItto DeI PaeSI aRaBI DeL meDIteRRaneoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Paolo [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire agli stu-denti un quadro dei sistemi giuridici dei Paesi Arabi del Mediterraneo, le loro tra-dizioni e radici giuridiche, ma anche un approccio metodologico alla conoscenza del diritto positivo contemporaneo.

Programma del corso Il Diritto Musulmano, radici religiose e principi.La formazione del diritto moderno, il

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La Facoltà di Giurisprudenza

processo di codificazione.Le radici comuni del Diritto Musulmano nella moderna legislazione.I modelli di codificazione diffusi nell’a-rea, l’influsso della tradizione e del co-lonialismo.Le normative civilistiche in tema di pro-prietà, obbligazioni e contratti.Le normative commerciali e bancarie, l’attrazione di investimenti esteri.Libia: la normativa in materia commer-ciale ed i recenti trattati con l’Italia.Analisi di cases histories.

testi consigliati• AAVV, Libia, Tunisia e Turchia: diritto

degli investimenti esteri, Iposa-Kluwer Ed., 2008, Collana Paesi Emergenti (se-zione generale, sezione Libia e sezione Tunisia).

• Articoli e testi consegnati a lezione.

DIRItto DeI tRuStEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Stefano [email protected]

obiettivi del corso Il Corso ha l’obiettivo di analizzare le di-namiche evolutive dei trust nel diritto in-glese, nel diritto internazionale e nell’ordi-

namento civilistico italiano alla luce della Convenzione dell’Aja del 1° luglio 1985.

Programma del corso Profili generali sul diritto dei trust nel mo-dello giuridico inglese. La Convenzione de L’Aia del 1 luglio 1985 ed i suoi effetti. I trust interni. I soggetti del trust: il dispo-nente, il trustee, i beneficiari ed il guardia-no. L’atto istitutivo e l’atto di trasferimen-to. Pubblicità, iscrizione e trascrizione. Le vicende processuali dei trust. Il recepimen-to del trust da parte della giurisprudenza. Applicazioni operative: il trust nel diritto di famiglia, il trust nel diritto societario.

testi consigliati• M. Lupoi, Istituzioni del diritto dei trust e

degli affidamenti fiduciari, Cedam, 2008.• Dispense a cura del docente.

DIRItto DeLLa PRoPRIetà InDuStRIaLe eD InteLLettuaLe neLLa moDaEsame a scelta LT – 5 CFUProf. aldo [email protected]

obiettivi del corso Il corso mira a valorizzare l’importanza della tutela di creatività e innovazione in

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

riferimento al diritto d’autore e al design, analizzando i diversi strumenti di tute-la della forma previsti dall’ordinamento giuridico italiano e dalla normativa co-munitaria ed internazionale.

Programma del corso La normativa italiana dell’industrial de-sign; le Sezioni Specializzate per la pro-prietà industriale ed intellettuale. Nuovi profili processuali per la tutela dell’in-tellecutal property; la protezione dell’in-dustrial design tra diritto industriale e diritto d’autore; il design comunitario; le esperienze degli altri Paesi comunitari; normativa di settore. Durante lo svolgimento del corso si terran-no esercitazioni allo scopo di far acquisire agli studenti familiarità con gli strumenti di tutela della creatività e del design.

testi consigliati• A. Fittante, Il Nuovo Diritto Industriale

e d’Autore, Profili sostanziali e proces-suali dell’industrial design nella norma-tiva nazionale e comunitaria, edito da Cacucci Editore nell’ambito della Col-lana dell’Università Lum Jean Monnet Casamassima, Serie giuridica, 2009.

per approfondimento: • M. Scuffi – M. Franzoni – A. Fittante,

Il codice della proprietà industriale, Ce-dam, 2005.

• Si sottolinea l’esigenza della conoscen-za dei testi normativi che regolano gli istituiti compresi nel programma.

DIRItto DeLL’eSeCuZIone PenItenZIaRIaEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Francesco [email protected]

obiettivi del corso Il corso sarà diviso in due parti: nella pri-ma si affronteranno le tematiche conte-nute nel libro decimo del codice di proce-dura penale.Nella seconda parte verrà approfondito il trattamento penitenziario.

Programma del corso Il giudicato. L’esecuzione dei provve-dimenti giurisdizionali. Le attribuzioni degli organi giurisdizionali. Le misure alternative alla detenzione in carcere. Le misure premiali. I provvedimenti di rigore, extra ordinem, di indulgenza e so-spensivi.

testi consigliati• Per la parte prima: O. Dominioni – P.

Corso – A. Gaito – G. Spangher – G. Ga-ruti – G. Dean – O. Mazza, Procedura

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La Facoltà di Giurisprudenza

penale, Giappichelli, limitatamente al capitolo relativo all’esecuzione.

• Per la parte seconda, L. Filippi – G. Spangher, Manuale di diritto peniten-ziario, Giuffrè, ult. edizione, limitata-mente ai primi due capitoli.

DIRItto DeLLe aSSICuRaZIonIEsame a scelta LT – 5 CFUProf. matteo [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di offrire agli studen-ti le conoscenze analitiche indispensabili per comprendere la struttura economica e giuridica delle principali forme contrat-tuali di assicurazione nonchè il sistema delle regole giuspubblicistiche di accesso ed esercizio dell’attività assicurativa.

Programma del corso Ordinamento e gerarchia delle fonti del diritto delle assicurazioni. La nozione di rischio. Sistemi di tutela giuridica. Line-amenti di analisi economica del diritto. L’organizzazione dell’attività assicurativa : intermediari di assicurazione -gli ausi-liari dell’assicuratore - le reti alternative. Assicurazioni contro i danni. Assicurazio-

ni sulla vita. Assicurazioni contro i danni alla persona. Assicurazioni obbligatorie. Prescrizione. Riforme ed evoluzioni del sistema. Riassicurazione. Assicurazioni marittime e aeronautiche. Assicurazioni in abbonamento, globali e collettive. L’as-sicurazione da responsabilità civile auto.

testi consigliati• A. Donati – G. Volpe Putzolu, Manuale

di diritto delle Assicurazioni, Giuffrè, ult. edizione.

• Lo studio di uno dei manuali dovrà es-sere integrato con la consultazione del Codice Civile e del Codice delle Assi-curazioni.

DIRItto DeLLo SVILuPPo aGRoaLImentaReEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Pietro [email protected]

obiettivi del corso Il corso intende dare una conoscenza ge-nerale della disciplina vigente della ma-teria agroalimentare.

Programma del corso Il concetto di agricoltura. La PAC. L’in-tegrazione delle norme interne con il

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

diritto comunitario. Le leggi di moder-nizzazione e di orientamento dell’agri-coltura e della pesca. La plurifunziona-lità dell’impresa agricola. La produzione agricola e l’ambiente. Le figure tipiche di agricoltori. L’impresa di pesca. Le or-ganizzazioni comuni di mercato. La filie-ra agricola. La circolazione dei prodotti. Gli elementi distintivi dei prodotti. La tutela dei prodotti. Le regole di produ-zione dei prodotti alimentari. La tutela dei consumatori.

testi consigliati• P. Magno – G. Giove, Profili del nuovo

diritto agrario e dell’ambiente, parte I, Giuffrè, ult. edizione.

• L. Costato, Compendio di diritto ali-mentare, cap. III, Cedam, ult. edizione:

• Codice dell’Unione europea.• Testi di legge e sentenze che verranno

indicati nel corso delle lezioni.

DIRItto FaLLImentaReEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Riccardo [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli stu-denti le nozioni di base per affrontare

eventualmente uno studio più appro-fondito della material delle crisi di im-presa, con riferimento sia agli istituti di recupero e salvaguardia dinamica dei valori aziendali, sia alla procedura di fallimento.

Programma del corso I concetti di crisi e di insolvenza dell’im-presa. L’Alternativa tra ristrutturazione e liquidazione dell’impresa. I concordati. Il fallimento: concetti generali.

testi consigliati• AA. VV. Diritto Fallimentare (Manuale

breve), Giuffrè, 2008.

DIRItto InteRnaZIonaLe PRIVatoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Stelio [email protected]

obiettivi del corso Il corso di Diritto Internazionale Privato ha per oggetto lo studio della normativa italiana, di origine nazionale e convenzio-nale, che disciplina alcuni aspetti giuri-dici della vita di relazione internazionale nel campo del diritto privato e di quello processuale.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Programma del corso Fonti del Diritto Internazionale Priva-to. L’ambito della giurisdizione italiana. L’ordine pubblico interno e le norme di applicazione necessaria. Conoscenza, in-terpretazione ed applicazione del diritto straniero. Legge applicabile in materia di: capacità giuridica e d’agire delle per-sone fisiche, matrimonio e rapporti tra coniugi, filiazione, adozione, successione e donazione, società, enti e persone giu-ridiche, diritti reali ed obbligazioni con-trattuali, obbligazioni non contrattuali, responsabilità da fatto illecito e per dan-no da prodotto. Efficacia delle sentenze e degli atti stranieri.

testi consigliati• F. Pocar, Diritto Internazionale Privato,

Giuffrè, ult. edizione.

DIRItto PenaLe DeLLa PReVenZIoneEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Vito antonio [email protected]

obiettivi del corso Il corso affronterà la tematica delle mi-sure di prevenzione personali e patrimo-niali nel quadro della materia penalisti-

ca di diritto sostanziale e delle recenti riforme legislative.

Programma del corso Le misure di prevenzione: cenni stori-ci. Rapporti tra procedimento penale e procedimento di prevenzione. La perico-losità sociale. Misure di prevenzione e associazione mafiosa: l’indizio di appar-tenenza mafiosa. Le misure personali. Le misure patrimoniali. Le misure cau-telari accessorie. Le misure interdittive automatiche. Aggravamento, revoca e modifica della sorveglianza speciale di P.S. La sospensione temporanea della amministrazione dei beni. La confisca per equivalente. Confisca antimafia e morte della persona ritenuta pericolosa. La tutela del terzo. 1Destinazione dei beni confiscati.

testi consigliati• A.D. De Palma, Manuale delle Misure di

Prevenzione – Linee teoriche ed operati-ve, Maggioli Editore, 2008.

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

DIRItto PenaLe DeLL’amBIenteEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Giammarco azzaliProf. angelo Domenico De [email protected]@lum.it

obiettivi del corso Il corso mira a fornire allo studente una panoramica sulla legislazione ambienta-le in Italia, nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti. Il corso si concentrerà soprattutto sui modelli penalistici di tu-tela ambientale.

Programma del corso La natura del bene ambiente. L’emersio-ne a livello normativo del bene ambiente. La natura delle aggressioni all’ambien-te. Le tecniche di tutela ambientale: il modello italiano; il modello austriaco; il modello tedesco; il modello spagnolo; il modello statunitense.

testi consigliati• G. Azzali, La tutela penale dell’ambien-

te. Un’indagine di diritto comparato, Cedam, 2001.

• L. Alibrandi – P. Corso, Codice penale

e Codice di procedura penale e leggi complementari, La Tribuna, 2008.

Prof. Angelo Domenico De Palma

obiettivi del corso Il diritto penale dell’ambiente abbraccia molteplici problematiche di interesse nazionale e comunitario. Il corso si pone l’obiettivo di tracciare le linee guida nel complesso quadro normativo.

Programma del corso I: Violazioni urbanistiche. II: Beni cultu-rali e ambientali. III: Rifiuti. IV: Tutela delle acque. V: Sostanze pericolose e ri-schi da incidenti rilevanti. VI: Inquina-mento atmosferico. VII: Inquinamento acustico. VIII: Inquinamento da campi elettromagnetici. IX: Caccia e animali. X: Altre disposizioni finali.

testi consigliati• L. Ramacci, Diritto Penale dell’ambien-

te, Cedam, 2007 (Seconda parte).

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto PRoCeSSuaLe DeLL’unIone euRoPeaEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Patrizia De [email protected]

obiettivi del corso L’obiettivo del corso è quello di introdurre lo studente alla conoscenza dei meccani-smi procedurali della tutela giurisdizionale dell’Unione europea. A tal fine, saranno analizzati i diversi procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia, con specifica atten-zione al rinvio pregiudiziale. In particolare, il corso mira a sviluppare le capacità di ana-lisi e di soluzione richieste da casi concreti.

Programma del corso Il sistema giurisdizionale dell’Unione europea. Le caratteristiche essenzia-li del processo europeo. La fase scritta. L’istruttoria. Il processo a pluralità di parti. La fase orale. Sentenza e giudica-to. La contumacia. I mezzi di controllo. Il processo di impugnazione. Il riesame e i mezzi di impugnazione straordinaria.

testi consigliati• M. Condinanzi – R. Mastroianni. Il con-

tenzioso dell’Unione europea, Giappi-chelli, 2009 (CAP: 1, 11,12 e 13).

DIRItto PunItIVo PRoCeSSuaLe tRIButaRIoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione avanzata in tema di accertamento dell’e-vasione e delle violazioni tributarie e di tutela e garanzia dei contribuenti in sede amministrativa e penale.

Programma del corso Principi, Istituti ed elementi giuridici di sistema: L’illecito tributario; il lecito “ri-sparmio d’imposta”, i concetti di “elusio-ne”, “evasione” e “frode” fiscale; i più recenti orientamenti seguiti nella produ-zione normativa in materia sanzionatoria tributaria. L’accertamento tributario, in particolare le funzioni e le metodologie di “controllo”. Le indagini amministrative tributarie. Le indagini penali tributarie e le indagini difensive. Lineamenti del vigente sistema sanzio-natorio: Il sistema sanzionatorio penale tributario in materia di imposte sui red-diti e sul valore aggiunto. Accertamento dell’illecito; il giudice penale tributario;

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

rapporti tra procedimento, processo tri-butario e procedimento penale. Que-stioni circa l’utilizzabilità delle prove. Il vigente sistema sanzionatorio ammini-strativo tributario: principi generali; tipo-logia di sanzioni. Il procedimento di irro-gazione delle sanzioni; gli strumenti per la tutela cautelare del credito tributario; decadenza e prescrizione; la riscossione della sanzione; la tutela giurisdizionale e i ricorsi amministrativi avverso la prete-sa sanzionatoria. Il principio di specialità nel settore punitivo tributario. Il sistema sanzionatorio penale ed amministrativo tributario in materia di altri tributi.Analisi delle fattispecie rilevanti: D. Lgs. Nr. 472/1997 e D.Lgs. nr. 74/2000, in ma-teria di imposte dirette ed IVA. I siste-mi sanzionatori relativi ad altri tributi: cenni.Aspetti di carattere procedurale: Il pro-cesso amministrativo-tributario. Il pro-cesso penale-tributario.

testi consigliati• N. Pollari – F. Loria, Diritto punitivo e

processuale tributario, Laurus Robuffo, 2009.

• Materiale di sintesi verrà distribuito in aula.

DIRItto SanItaRIoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. tommaso [email protected]

obiettivi del corso Il Corso si propone di approfondire la normativa in materia sanitaria, dall’a-nalisi del diritto alla salute sancito dalla Costituzione sino all’indagine dell’eroga-zione delle prestazioni sanitarie da parte degli operatori privati con un’appendice in materia di doping.

Programma del corso Il diritto alla salute nel disegno costitu-zionale; trattamenti sanitari obbligatori e poteri autoritativi della P.A.; l’evoluzione storica dell’assistenza sanitaria; la sanità pubblica fra Stato e Regioni; le compe-tenze delle Regioni e degli enti locali in materia di sanità; servizio sanitario nazio-nale e soggetti istituzionali; le prestazioni del servizio sanitario; il finanziamento del servizio; l’unità sanitaria locale.

testi consigliati• G. Cilione, Diritto Sanitario, Maggioli,

2005; dispense dalle lezioni.• T. Marchese, Il doping nell’ordinamen-

to generale e in quello sportivo, Cacuc-ci, 2010.

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La Facoltà di Giurisprudenza

DIRItto SPoRtIVoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Luigi [email protected]

obiettivi del corso Fornire allo studente una preparazione teorico-pratica in un campo, di rilevan-za economica, che abbracci sia il diritto amministrativo, che il diritto penale che quello civile.

Programma del corso Lo sport come ordinamento. Le fonti. I soggetti. I contratti. Diritto dell’impresa sportiva. Sponsorizzazione. Diritto di im-magine e licenze. La commercializzazione dei diritti televisivi. Il fallimento delle so-cietà di calcio e le vicende del titolo sporti-vo. Europa e sport. La libera circolazione. Il diritto antitrust. Legislazione sportiva comparata, internazionale, nazionale, re-gionale. Legislazione sportiva. Figure pro-fessionali. Il contratto di lavoro sportivo. La responsabilità civile, penale. Ammini-strativa. Il doping. Rapporto tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva. Gli organi della giustizia sportiva e contenzioso.

testi consigliati• AA.VV., Diritto dello Sport, Le Monnier,

ult. edizione.

DIRItto tRIButaRIo InteRnaZIonaLeEsame a scelta LT – 5 CFUProf. nicolò [email protected]

obiettivi del corso Il corso è volto a fornire una preparazione di base idonea a conoscere il problema della internazionalizzazione delle vicen-de economico-imprenditoriali relativa-mente ai profili tributari che le caratte-rizzano in un contesto di globalizzazione irreversibile.

Programma del corso Norme tributarie nazionali a portata ul-traterritoriale. «Iper-interazioni fiscali» tra normative asimmetriche (imposizione giuridica plurima e concorrenza imposi-tiva sleale). Rimedi legislativi unilaterali. Norme di diritto pattizio di ripartizione delle pretese impositive. Rimedi di riso-luzione dei conflitti. Regolamentazioni specifiche dell’Unione Europea.Profili normativi di fisiologia: disposizioni dell’ordinamento tributario sovranazio-nale, ed in specie di quello comunitario. Disposizioni a portata ultraterritoriale. Ri-medi disposti dal nostro legislatore, uni-lateralmente o mediante diritto pattizio,

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

per far fronte ad eventuali distorsioni di sistema globale. Fiscalità propria dell’U-nione europea. Fiscalità derivata. Rimedi unilaterali contro le doppie imposizioni.Aspetti di Patologia: Strumentalizzazio-ne ed abuso del quadro delle norme esi-stenti da parte dei destinatari-interpreti. Possibili leve operative disponibili per il pianificatore fiscale.Sconfinamento in contegni patologici, di evasione ed elusione (paradosso dell’ar-bitraggio fiscale internazionale). Treaty shopping. Aspetti di carattere procedurale: Limiti dell’azione accertatrice nazionale, con-nessi al vincolo di effettività sul territorio dello Stato. Cooperazione tra Ammini-strazioni Finanziarie. Rilevanza transna-zionale dell’accertamento tributario. Mutua assistenza amministrativa in ma-teria di accertamento dei tributi. Scam-bio d’informazioni secondo l’OCSE. Disciplina punitiva tributaria: Potenziale rilevanza di comportamenti illeciti e/o fraudolenti configurabili ad opera dei contribuenti, quali destinatari in via me-diata dei principi e delle regole di diritto internazionale tributario.

testi consigliati• N. Pollari, Lezioni di Diritto Tributario

internazionale, Laurus Robuffo, 2005.

• Materiale di sintesi verrà distribuito in aula.

DIRItto uRBanIStICoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. angelo Giuseppe [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire agli studen-ti una panoramica completa sulle prin-cipali nozioni di diritto urbanistico e di gestione del territorio, non trascurando i profili operativi e quelli di rilievo costi-tuzionale.

Programma del corso Le fonti. Il riparto delle funzioni legi-slative – Il sistema della pianificazione urbanistica – Standard e altri limiti al potere urbanistico – Piani urbanistici di area vasta – La pianificazione comunale di base – La pianificazione urbanistica di attuazione –I programmi pluriennali di attuazione – Le misure di salvaguar-dia – Dall’edilizia residenziale pubblica agli interventi plurifunzionali per la ri-qualificazione urbana – Centri e agglo-merati storici. – Strumenti urbanistici per lo sviluppo economico e per le in-frastrutture.

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La Facoltà di Giurisprudenza

testi consigliati• F. Salvia, Manuale di diritto urbanisti-

co, Cedam, 2008, limitatamente alle pagg. 1-165.

• I.M. Marino – S. Licciardello – A. Baro-ne, L’uso del territorio, Giuffrè, 2004, limitatamente ai capitoli I e II.

eConomIa e PoLItICa DeLL’ue neL meDIteRRaneoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Lucio [email protected]

obiettivi del corso Il corso analizza i processi economici e le relazioni internazionali tra l’UE e i Paesi Med a seguito della Conferenza Eurome-diterranea di Barcellona, e approfondisce gli scenari su un’area strategica così im-portante.

Programma del corso L’Economia verso la Globalizzazione: Area di libero scambio nel mediterraneo. Il Com-mercio Internazionale nel Mediterraneo. L’Economia dei PVS: Le caratteristiche del-le economie arretrate. Modelli sullo svilup-po e lavoro.Il problema dell’immigrazione. Modelli di sviluppo regionale. Le Politiche Comunitarie: Cooperazione e partenariato

dell’UE nel Mediterraneo. La Conferenza Euromediterranea di Barcellona. La cresci-ta: teorie ed applicazioni. Analisi economi-ca dei Paesi Med. Indicatori economici dei Paesi Med e parametri della U.E. Analisi costi/benefici per gli investimenti nei pa-esi del Mediterraneo. Gli indici di povertà.

testi consigliati• L. Laureti, Economia dello sviluppo e

dell’integrazione Euro mediterranea, Franco Angeli, 2008.

LInGua CIneSeEsame a scelta LT – 5 CFUProf. yu [email protected]

obiettivi del corso Il corso si rivolge a studenti principianti del cinese. L’obiettivo è fornire elemen-ti base per capire, leggere il cinese nei differenti contesti della vita quotidiana e, per produrre una tesina d’argomento scelto da sé a fine corso.

Programma del corso Il corso di lingua che si propone mira a condurre:– acquisizione dell’abilità di pronunciare

i caratteri cinese secondo il sistema di

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

trascrizione fonetico Pinyin, della ca-pacità di comunicare in lingua cinese in vari situazioni di vita quotidiana;

– acquisizione della capacità di usare la lingua cinese per svolgere conversa-zioni semplici;

– conoscenza delle caratteristiche fon-damentali della lingua cinese, delle strutture essenziali delle frasi e parti basilari della grammatica;

– apprendimento della scrittura del cine-se al computer.

testi consigliati• Zhao Xiuying, Franco Gatti: CINESE-

dizionario compatto, cinese italiano, ita-liano cinese e conversazioni, Zanichelli;

• MARCO VA A PECHINO - dispense.

ReatI ContRo La PuBBLICa ammInIStRaZIoneEsame a scelta LT – 5 CFUProf. antonio maria La [email protected]

obiettivi del corso Il corso ha l’obiettivo di fornire allo studen-te le conoscenze di base e gli strumenti logico-analitici indispensabili per affronta-re lo studio della disciplina, prospettando uno schema base dei diversi istituti.

Programma del corso L’interesse giuridico protetto. Il pubblico ufficiale. L’incaricato di pubblico servizio. L’esercente un servizio di pubblica ne-cessità.Il peculato. La malversazione a danno dello Stato. L’indebita percezione di ero-gazioni. La concussione. La corruzione propria e impr. Corruzione in atti giudi-ziari. Istigazione alla corruzione. Abuso d’ufficio. Rilevazione ed utilizzazione dei segreti d’ufficio. Omissione e rifiuto in atti d’ufficio. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.

testi consigliati• G. Fiandaca – E. Musco, Diritto penale.

Parte speciale. I delitti dei pubblici uffi-ciali contro la Pubblica Amministrazio-ne, Zanichelli, ult. edizione.

StoRIa DeL DIRItto RomanoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Salvatore [email protected]

obiettivi del corso Il corso, muovendo dal quadro evolutivo del sistema costituzionale romano, foca-lizzerà caratteristiche, modalità e diffu-

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La Facoltà di Giurisprudenza

sione della corruzione dell’apparato am-ministrativo e burocratico ed il suo ruolo nella crisi istituzionale e nella caduta dell’Impero romano.

Programma del corso Parte generaleL’assetto costituzionale di Roma e la sua struttura organizzativa. Dalla crisi della repubblica all’avvento del principato: ri-flessi del nuovo ordinamento sull’orga-nizzazione amministrativa del territorio e della finanza pubblica. L’impero assoluto e l’assestamento del nuovo apparato bu-rocratico.Parte specialeIl fenomeno della corruzione dell’appara-to amministrativo e burocratico romano dal primo al quarto secolo d.C.; il rap-porto tra corruzione, progressiva “pri-vatizzazione” delle risorse e capacità di funzionamento della macchina di gover-no, rispetto alla crisi e quindi alla caduta dell’impero romano.

testi consigliati• a) P. Cerami – A. Corbino – A. Metro

– G. Purpura, Storia del diritto romano. Profilo, Rubbettino, Rubettino, 1996 (§§ 1-20; 23-37; 42-53; 60-65; 77- 85).

• b) R. MacMullen, La corruzione ed il declino di Roma, Il Mulino, 1991 (capp. 2, 3, 4).

Gli studenti frequentanti potranno so-stituire il testo sub A con appunti dal-le lezioni. Gli studenti frequentanti che abbiano altresì superato l’esonero di Istituzioni di Diritto Romano e/o di Fon-damenti del Diritto Europeo nell’Anno Accademico 2009/2010, potranno omet-tere lo studio del testo sub A.

StoRIa DeL PenSIeRo PoLItICo ContemPoRaneoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Francesco Paolo [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire un quadro dell’evoluzione del pensiero politico, cercando di esporre una presentazione chiara delle principali teorie nel contesto storico – culturale ed anche degli inter-venuti mutamenti geografici e la nascita-rinascita di nuove realtà nazionali.

Programma del corso Il programma del corso sarà comunicato dal docente all’inizio delle lezioni.

testi consigliati• Pensare la Politica, Saggi su Raymond

Aron, Ideazione Editrice.

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Laurea triennale in Scienze Giuridiche (Classe 31)Insegnamenti a scelta

• P. Rosanvallon, Il politico – Storia di un concetto, Rubbettino Editore.

• S. Romano, I giudizi della storia, Rizzoli Editore.

StoRIa DeLLe DottRIne PoLItICHeEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Silvio [email protected]

obiettivi del corso Il programma punta all’individuazio-ne delle necessarie linee di contatto fra saperi professionali molto diffusi nella società civile (Diritto e Impresa), e cono-scenza della politica, prediligendo mo-menti e problemi suggeriti soprattutto dal mondo contemporaneo.

Programma del corso Il programma predilige momenti e proble-mi suggeriti soprattutto dal mondo con-temporaneo, mirando a congiungere saperi ieri umanistici e oggi fortemente tecniciz-zati – è il caso del Diritto e dell’Economia in una più ampia visione dei problemi dell’E-conomia e dell’impresa. È particolarmente importante affrontare il nodo della libertà e della modificazione che questo concetto ha subito nel tempo, sino a divenire una

sorta di legittimazione soggettiva – spesso arbitraria – all’azione politica e alla pratica degli interessi. Il programma muoverà dal problema del liberalismo, per come si pre-senta oggi fra tradizione e mondo attuale. Nello sfondo del pensiero politico contem-poraneo, l’approfondimento del tema delle libertà si incardina sulla figura dell’Inglese John Stuart Mill.

testi consigliati• C. Galli – C. Greblo – S. Mezzadra (a

cura di), Il pensiero politico del Nove-cento, Il Mulino (parti specifiche da convenire a lezione).

Letture: • John Stuart Mill, Sulla libertà, ed. Bom-

piani, con testo inglese a fronte.

teoRIa GeneRaLe DeL PRoCeSSoEsame a scelta LT – 5 CFUProf. Dante [email protected]

obiettivi del corso Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per la comprensione del pro-cesso, esaminando le caratteristiche dei modelli italiani, con cenni ai principali or-dinamenti stranieri.

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La Facoltà di Giurisprudenza

Programma del corso Diritto sostanziale e processo. La tutela dichiarativa, costitutiva e di condanna. Procedimento e processo. La struttura, la funzione e la dimensione del tempo nel processo. I diversi riti. La Costituzio-ne e il processo. La normativa europea. Il principio del giusto processo. L’ordi-namento giudiziario. Caratteri e riparto della giurisdizione. Il giudice e la legge. Le parti e l’azione. La difesa. Cenni sui principali modelli di processo in Italia e all’estero. Spunti di comparazione.

testi consigliati• N. Picardi, Manuale del processo civi-

le, II ed., Giuffrè, 2010, capitoli I, II, III, V, VI, VIII, X, XI, XII, XIII, XXII, XXV, XXXIII, XXXIV.

• G. Verde, Diritto processuale civile, I vol., parte generale, Zanichelli, 2010, capitoli 1, 2, 4, 5 e 7.

Page 288: GUIDA DELLO STUDENTE duemiladieci duemilaundici · “La Notte prima degli Esami”, dedicata agli studenti in preparazione dei rispetti-vi esami estivi. La Lum Jean Monnet, inoltre,

Prof. Antonio BaroneDirettore

Page 289: GUIDA DELLO STUDENTE duemiladieci duemilaundici · “La Notte prima degli Esami”, dedicata agli studenti in preparazione dei rispetti-vi esami estivi. La Lum Jean Monnet, inoltre,

Prof. Antonio BaroneDirettore

La Scuola per le professioni Legali

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La Scuola

La Scuola di Specializzazione per le Profes-sioni legali, istituita ai sensi del DM 537/99, ha la finalità di fornire, mediante un appro-fondimento teorico e principalmente pra-tico, una formazione volta a sviluppare le attitudini e le competenze necessarie per intraprendere la carriera di magistrato o la professione di avvocato e di notaio. Alla Scuola, che ha durata biennale, si accede mediante concorso per titoli ed esame, in-detto annualmente con decreto del Mini-stro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca di concerto con il Ministro della Giustizia. Al termine del biennio, gli allie-vi che abbiano frequentato regolarmente i corsi e che abbiano superato le verifiche intermedie e la prova di esame finale con-seguono il Diploma di Specializzazione. Ai sensi dell’art. 1, Decreto 11 dicembre 2001 n. 475, il diploma è valutato ai fini dell’eso-nero da un anno del prescritto periodo di pratica per l’accesso alle professioni legali di avvocato e notaio. Il diploma costitui-sce, altresì, titolo necessario per l’accesso al concorso per uditore giudiziario ai sensi del d. lgs. 5 aprile 2006, n. 160.

Sede

Sede della Scuola e Segreteria ammini-strativa

Scuola di Specializzazione per le Professio-ni Legali – Università LUM Jean MonnetVia Paolo Cassano, 770023 Gioia del Colle (BA)

La sede della Scuola di Specializzazio-ne per le Professioni Legali è dotata di un’aula informatica con postazioni ido-nee all’accesso alle banche dati giuri-diche on-line. Gli iscritti alla Scuola di Specializzazione possono pertanto usu-fruire, accanto ai servizi della Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza, di un’au-la informatica dedicata, fondamentale ai fini dello svolgimento delle esercitazioni pratiche e delle prove valutative previste all’interno dei singoli corsi di studio.

Come raggiungerci:

In auto • Autostrada A14 Bologna – Taranto,

uscita Gioia del Colle• SS 100 Bari – Taranto, uscita Gioia del

Colle

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La Scuola per le professioni Legali

In treno Ferrovie dello Stato, Linea Bari – Taranto In autobus Autolinee Ferrovie Sud Est www.fse-online.itDa Bari: Largo Ciaia Da Taranto: Viale Unicef o Porto mer-cantile

Consiglio Direttivo

I componenti del Consiglio Direttivo del-la Scuola di Specializzazione per le Pro-fessioni Legali dell’Università LUM Jean Monnet sono:

Antonio BaroneDirettore della Scuola Professore associato di Diritto Ammini-strativo presso l’Università LUM Jean Monnet.

Roberto MartinoPreside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università LUM Jean MonnetProfessore Ordinario di Diritto Proces-suale Civile presso l’Università LUM Jean Monnet

Patrizia De PasqualeProfessore ordinario di Diritto dell’Uni-one europea presso l’Università LUM Jean Monnet.

Giampiero DinacciProfessore associato di Diritto Privato presso l’Università LUM Jean Monnet.

Andrea PanzarolaProfessore associato di Diritto Proces-suale Civile presso l’Università LUM Jean Monnet.

Francesco RicciProfessore associato di Diritto Privato presso l’Università LUM Jean Monnet.

Pio GuarnaMagistrato del Tribunale di Taranto.

Roberto BraccioNotaio in Brindisi

Vincenzo RaiolaNotaio in Brindisi

Ad oggi, il Consiglio Nazionale Forense non ha formulato la rosa di quattro no-minativi di avvocati da sottoporre al Con-siglio di Facoltà di Giurisprudenza della LUM per le deliberazioni di competenza.

Corpo docente

Il corpo docente è costituito da professo-ri universitari, magistrati ordinari e am-ministrativi, avvocati e notai. Ciascuna area di insegnamento è coordinata da un

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responsabile di area, il quale oltre a svol-gere direttamente attività di docenza, coordina gli eventuali interventi di altri docenti della materia deliberati dal Con-siglio Direttivo.

Servizio di tutorato

L’attività dei docenti è costantemente supportata da un tutor didattico. Il ser-vizio di tutorato implica lo svolgimento di compiti integrativi delle attività di-dattiche, di coordinamento tra i corsi, di supporto alla organizzazione della Scuo-la, di assistenza e di orientamento degli iscritti.

ordinamento didattico

L’attività didattica della Scuola è artico-lata in un primo anno comune e in un secondo anno articolato su due distinti indirizzi: giudiziario-forense e notarile. L’attività didattica si svolge da ottobre a maggio per un monte-ore complessivo di n. 500 ore per ciascun anno. Essa è in-tegrata da ulteriori 50 ore dedicate ad attività tirocinio professionale. Le lezioni frontali si svolgono tendenzialmente nei giorni di giovedì e venerdì (mattina e po-meriggio).La frequenza alle attività didattiche della Scuola è obbligatoria.

Il passaggio dal primo al secondo anno e l’ammissione all’esame finale per il conseguimento del Diploma sono sotto-posti al giudizio del Consiglio Direttivo. Tale giudizio tiene conto della partecipa-zione al lavoro didattico in aula e delle esercitazioni scritte effettuate nel corso dell’anno di riferimento. Il diploma di specializzazione è conferito a coloro i quali superano una prova finale, consistente nella redazione di una tesi-na, oggetto di giudizio da parte di un’ap-posita commissione nominata ad hoc dal Consiglio Direttivo. A tale commissione è conferito l’incarico di assegnare il voto finale di diploma, espresso in settantesi-mi, che è deciso tenendo conto del ren-dimento dell’interessato durante i due anni e della tesina finale.

Le aree di insegnamento:

I anno Diritto civile Diritto penale Diritto processuale civile Diritto processuale penale Diritto amministrativo Diritto dell’Unione Europea Diritto commerciale Diritto del lavoro e della prev. sociale Diritto costituzionale Fondamenti del diritto europeo

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La Scuola per le professioni Legali

Elementi di informatica giuridica Comunicazione forense

II anno Indirizzo giudiziario – forense Diritto civileDiritto penale Diritto processuale civile Diritto processuale penale Diritto amministrativo Diritto dell’Unione Europea Diritto commerciale Diritto tributario Diritto ecclesiastico Diritto internazionale privatoTecnica della comunicazione e dell’argomentazione Ordinamento giudiziario e forense Deontologia giudiziaria e forense Percorsi di diritto giurisprudenziale

II anno Indirizzo notarile Diritto civile Diritto della volontaria giurisdizione Diritto urbanistico e dell’edilizia residen-ziale pubblica Diritto delle imprese e delle società Diritto dei titoli di credito Diritto tributario Legislazione notarile Deontologia notarile

Convenzioni didattiche

Nell’ambito del monte-ore di 500 ore an-nue è incluso lo svolgimento obbligatorio (tranne per gli iscritti all’indirizzo nota-rile del II anno) di attività di formazione ed orientamento volte ad agevolare, me-diante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, le future scelte professionali degli aspiranti avvocati, magistrati e notai. Tali attività consistono nella par-tecipazione ad udienze pubbliche, nello svolgimento di ricerche giurisprudenzia-li e dottrinali utili alla risoluzione di casi concreti con consequenziale redazione di schede riassuntive ed eventualmente re-digendo bozze di motivazione di provve-dimenti giurisdizionali. I tirocini saranno organizzati dalla direzione della Scuola e da uno o più magistrati coordinatori, e si avvarranno del contributo di magistrati affidatari direttamente coinvolti nelle at-tività. Gli stage verranno svolti presso gli Uffici Giudiziari del distretto di Corte di Appello di Bari nonché presso il Tribuna-le di Taranto, sulla base di apposite con-venzioni sottoscritte.

Nell’ambito delle attività di formazione ed orientamento rientra lo stage presso la Corte Suprema di Cassazione a Roma. La Convenzione che disciplina lo stage costituisce il primo esempio in Italia di

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attività formativa svolta dagli allievi di una Scuola di Specializzazione per le Pro-fessioni Legali presso la Corte Suprema. La partecipazione degli specializzandi al tirocinio, che avrà la durata di circa un mese, è subordinata alla valutazione del Consiglio Direttivo e comporta la corre-sponsione di un contributo economico aggiuntivo ad hoc.Durante lo stage presso la Corte Su-prema, gli specializzandi ammessi coa-diuveranno i magistrati relatori, quelli addetti all’esame preliminare dei ricorsi ed al Massimario, nelle ricerche di legi-slazione, dottrinali e giurisprudenziali, mediante l’utilizzo di uno o più software specializzati, su argomenti indicati dai medesimi magistrati e discutendone i risultati con loro al fine di un celere fun-zionamento del servizio giustizia. Sarà inoltre data possibilità agli specializzan-di ammessi allo stage di partecipare alle udienze che si svolgeranno presso le Se-zioni Unite, civili e penali, nonché pres-so le singole Sezioni, civili e penali, della Corte di Cassazione. In questo caso, le attività formative consisteranno nell’os-servazione delle attività svolte in pubbli-ca udienza, adeguatamente introdotte e guidate dai magistrati tutor didattico-or-ganizzativi, con l’eventuale collaborazio-ne degli stessi giudici relatori. In nessun

caso gli specializzandi poteranno parte-cipare ai momenti decisionali.

Contatti

Coordinatore amministrativo Dott.ssa Daniela Rossiello

Tel. [email protected]/rw/scuolaproflegali.htm

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Prof. Claudio GiannottiDirettore

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La FormazionePost-Laurea

Prof. Claudio GiannottiDirettore

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I CoRSI DI PeRFeZIonamento

I corsi di perfezionamento, accessibili a coloro che abbiano conseguito almeno una laurea triennale, rilasciano un titolo che attesta la frequenza a percorsi for-mativi di specializzazione della durata complessiva di almeno centoventi ore. I corsi attribuiscono Crediti Formativi Universitari (CFU) secondo quanto deli-berato dai Consigli di Facoltà. I Corsi possono essere frequentati anche da non laureati, con riconoscimento dei relativi CFU ove previsto dai Consigli di Facoltà.

Corsi di perfezionamento in management sanitario – modalità e-learningDirettori:Prof. Ignazio Maria MarinoProf. Ranieri Guerra

La LUM e l’Istituto Superiore di Sanità hanno organizzato per l’a.a. 2010-2011 la terza edizione dei tre Corsi di Perfeziona-mento in Management Sanitario in mo-dalità e-learning. I Corsi sono composti da quattro moduli didattici, di cui tre ob-bligatori e uno a scelta tra tre opzionali. I Corsi di Perfezionamento in Manage-ment sanitario intendono offrire ai par-tecipanti un supporto per comprendere

e affrontare i processi di cambiamento e aziendalizzazione in atto nelle strutture sanitarie, stimolando una visione pluri-settoriale delle problematiche gestionali, integrando la preparazione professionale sui temi del management e della ricerca sanitaria sui servizi sanitari.

PPS Corso di perfezionamento in Prevenzione e Promozione della salute

Il corso di perfezionamento in Preven-zione e promozione della salute è volto a sviluppare in maniera integrata com-petenze manageriali e tecniche relative alla prevenzione e alla promozione della salute. Il percorso formativo si propone di far acquisire conoscenze e capacità gestionali utili all’identificazione, pro-grammazione e implementazione di pro-grammi sanitari di prevenzione, nonché alla organizzazione di strutture/inter-venti di promozione e tutela della salute. Un’attenzione particolare verrà dedicata al sistema integrato di valutazione del rischio e di gestione delle sicurezza sui luoghi di lavoro, all’analisi e all’identifi-cazione delle politiche di contrasto delle diseguaglianze nella salute e alle strate-gie della comunicazione interpersonale utili a migliorare i percorsi di cura e pre-

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La Formazione Post-Laurea

venzione, due questioni centrali nell’am-bito della promozione della salute.

maPS Corso di perfezionamento in management e Programmazione sanitaria

Il corso di perfezionamento in Manage-ment e programmazione sanitaria è vol-to ad analizzare le problematiche legate alla gestione dei sistemi sanitari, focaliz-zando l’attenzione alla valutazione dei bisogni sanitari delle popolazioni, all’or-ganizzazione dei servizi sanitari alla luce dei più recenti cambiamenti legislativi e al sistema di monitoraggio delle variabili economiche e gestionali che determina-no l’orientamento manageriale dei servizi sanitari. Il percorso formativo si propone di far acquisire le competenze epidemio-logiche necessarie al supporto della pro-grammazione sanitaria, di cui vengono approfondite le modalità operative che la rendono lo strumento centrale per ga-rantire l’efficacia, l’appropriatezza e la qualità/equità dei servizi sanitari erogati. Un’attenzione particolare verrà dedicata alle procedure che assicurano un costante monitoraggio attraverso la raccolta siste-matica di informazioni significative, con lo scopo di valutare complessivamente la performance del sistema sanitario.

GeaS Corso di perfezionamento in Gestione delle aziende sanitarie

Il corso di perfezionamento in Gestione delle Aziende Sanitarie mira a sviluppa-re le competenze professionali necessa-rie per governare con successo i processi organizzativi e strategici delle aziende sanitarie pubbliche e private. Il percor-so formativo si propone di rafforzare le capacità metodologiche ed operative di raccolta dei dati quantitativi e qualita-tivi, utili per le attività di valutazione e miglioramento dell’assistenza sanitaria. Molta attenzione è rivolta agli aspetti di gestione dei servizi attinenti le temati-che della comunicazione e dei rapporti con i cittadini, nonché a un’analisi ap-profondita della domanda delle presta-zioni sanitarie e del suo rapporto con l’offerta dei servizi. Un’attenzione parti-colare verrà dedicata agli strumenti ne-cessari per analizzare le caratteristiche della popolazione che sono all’origine dello sviluppo della domanda sanitaria, mappare i servizi erogati e individuare i fattori che possono determinare le diver-sità delle prestazioni e la conseguente iniquità di salute.

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Corso di Diritto, economia e management dello SportDirettore:Prof. Francesco Manfredi

Il corso è rivolto a consulenti e dirigenti delle società sportive interessati a svi-luppare professionalità e competenze specifiche nell’ambito del management dello sport. Il corso mira a: • condividere le opportunità e le con-

nesse strategie che derivano dai cam-biamenti sociali, culturali, legislativi ed economici;

• approfondire il quadro normativo ed il ruolo dei soggetti istituzionali dello sport e degli attori pubblici;

• favorire un orientamento strutturato verso i sistemi di relazione con i por-tatori di interessi e verso i sistemi di valutazione dei loro bisogni/attese e della loro soddisfazione;

• trasferire conoscenze relative a modelli, logiche, tecniche e strumenti di control-lo economico, raccolta fondi, comunica-zione e gestione di eventi e di impianti, privilegiando alcune aree tematiche che risultano al momento prioritarie;

• favorire un orientamento strutturato verso l’integrazione organizzativa in-terna e un approfondimento dei mo-delli di gestione delle relazioni.

Corso di Formazione manageriale per Sales manager

Il corso si rivolge soprattutto a coloro che intendono integrare in modo scientifico le esperienze acquisite sul campo in me-rito alle tecniche di vendita e ai bisogni della clientela, consolidando competenze e background conoscitivo.L’obiettivo è pertanto quello di aggior-nare le conoscenze dei sales manager in un mercato della distribuzione profonda-mente trasformato e oggetto di continue specializzazioni.La struttura del corso è stata organiz-zata in quattro moduli ed ogni modulo è stato programmato considerando le richieste degli operatori del settore in termini di analisi e di studio. Le tema-tiche individuate spaziano quindi attra-verso le varie attività che caratterizzano un sales manager esperto e professio-nale. Si affrontano, in chiave marketing, i temi dell’analisi, della pianificazione, della ricerca, dell’implementazione, sino ad arrivare alle tecniche di nego-ziazione.

I maSteR unIVeRSItaRI

I Master universitari, secondo quanto previsto dalla legge, possono essere di primo o di secondo livello: è possibile ac-

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La Formazione Post-Laurea

cedervi rispettivamente dopo la laurea triennale o quadriennale e dopo la laurea magistrale (specialistica). I master universitari, che si propongono l’obiettivo del perfezionamento scientifi-co e dell’alta formazione permanente e ricorrente, sono della durata massima di un anno e comportano l’attribuzione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). I titoli rilasciati al termine della frequen-za sono rispettivamente Master universi-tario di primo e di secondo livello.

master in auditing e Controllo interno (maC)Direttore:Prof. Roberto Bocchini

Il Master in Auditing e Controllo Interno, alla quinta edizione per l’a.a. 2010-2011, organizzato dalla LUM Jean Monnet in partnership con le quattro più note so-cietà di revisione (PricewaterhouseCoo-pers, Deloitte, Ernst & Young e BDO), è un Master Universitario di primo livello della durata massima di 12 mesi e ha l’obiettivo di sviluppare un percorso pro-fessionale innovativo rivolto sia ai neo-laureati sia agli operatori già inseriti nel mondo del lavoro, per formare figure pro-fessionali nell’area della revisione azien-dale in grado di porsi come riferimento per i sistemi di controllo interno.

Nell’ambito dell’accordo stipulato con la PricewaterhouseCoopers, Deloitte, Ernst & Young e BDO potranno essere accolti in stage almeno 15 partecipanti al Master.Il MAC è rivolto sia a laureati in Econo-mia e discipline assimilate che a laureati in altre discipline con esperienza lavo-rativa maturata in aziende, Enti o studi professionali. La qualità della formazio-ne - fondamentale per un master post-laurea - è qui realizzata con il suppor-to di avanzati strumenti e metodologie didattiche e mediante l’integrazione dei contributi provenienti dal mondo acca-demico e da un ricco staff di manager, revisori e professionisti. Il percorso di formazione ha l’obiettivo di approfon-dire le seguenti tematiche: Principi Contabili e normativa di riferimento; Bilancio d’Esercizio (IAS/IFRS); Bilancio Consolidato e Procedure di Consolida-mento; Principi di Revisione (Nazionali e Internazionali); Procedure Contabili e di Revisione (SarbanesOaxley); Corporate Governance.”

master in General management (miGem)Direttore:Prof. Francesco Manfredi

Il MiGeM, alla quinta edizione per l’a.a. 2010-2011, è un Master Universitario

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di primo livello della durata di 12 mesi che ha come principale obiettivo quello di formare figure professionali in gra-do di svolgere un ruolo attivo di sup-porto all’imprenditore (e alla direzione aziendale), con un taglio orientato alla consulenza strategica e direzionale. L’intero percorso di apprendimento pre-vede un graduale avvicinamento alle problematiche di general management e di creazione del valore, favorendo lo sviluppo di competenze interfunzionali (nel campo della strategia, del marke-ting, dell’organizzazione del personale, dell’amministrazione e controllo, della finanza d’azienda), fondamentali per l’assunzione di ruoli direttivi o consulen-ziali. Il MiGeM è dedicato a tutti coloro che sentono l’esigenza di un program-ma formativo completo sulle tematiche economico-aziendali: imprenditori di piccole aziende e i loro più stretti colla-boratori, manager che hanno sviluppato una forte competenza funzionale e che sentono il bisogno di far “crescere” le proprie competenze professionali, figli di imprenditori che intendono formarsi sulle orme dei genitori e innovare l’im-presa con nuovi strumenti gestionali, brillanti neo-laureati che intendono pro-seguire la propria carriera nel campo della consulenza direzionale.

master in Retail & marketing management (miRem²)Direttore:Prof. Antonello Garzoni

Il MiReM², alla seconda edizione per l’a.a. 2010-2011, è un Master “al quadrato” perchè si pone due ambiziosi obiettivi: a) sviluppare competenze specialistiche di retail, ovvero di gestione della distribuzio-ne e delle vendite delle imprese commer-ciali e di produzione b) fornire al tempo stesso un ricco pacchetto di conoscenze necessarie per gestire il più ampio marke-ting delle imprese dalla dimensione stra-tegica a quella più operativa. Il MiReM² vuole in questo modo fornire agli studenti l’opportunità di arricchire in modo assolutamente distintivo il proprio curriculum vitae anche in prospettiva di nuovi sbocchi professionali su scala na-zionale e regionale e ciò grazie ad un pro-gramma intenso, versatile e soprattutto ricco di contenuti innovativi e pragmatici frutto delle esperienze di ricerca e pro-fessionali maturate in Italia e all’estero da un corpo docente altamente qualifica-to e specializzato sulle tematiche ogget-to del percorso formativo.L’impegno è quello di lavorare sul talento delle persone per offrire loro opportunità di crescita personale e professionale, in

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La Formazione Post-Laurea

un percorso d’apprendimento stimolante e coinvolgente, basato sulla discussione di casi reali, sul lavoro in piccoli gruppi, sull’uso di simulazioni e sull’applicazione dei nuovi concetti appresi alla realtà in cui si opera.Il MiReM² ha come principale obiettivo quello formare e perfezionare manager, imprenditori, professionisti e neolaure-ati orientati a svolgere funzioni di mar-keting management e marketing distri-butivo nelle imprese di produzione o di distribuzione, sia di grandi che di piccole dimensioni. È indicato anche per coloro che pro-vengono da una formazione più tecnica o umanistica, ma che hanno deciso di orientarsi ad un percorso professionale o imprenditoriale focalizzato sulle temati-che di management oggetto del Master.

master in management dei trasporti e della Logistica Integrata (miteL)Direttore:Prof. Francesco Morandi

Il Master in Management dei Trasporti e della Logistica Integrata (MiTeL), alla seconda edizione per l’a.a. 2010-2011, è un master universitario di primo livello della durata di 12 mesi, che si pone l’o-

biettivo di formare una figura professio-nale esperta nell’organizzazione e nella gestione di sistemi logistico-produttivi integrati, in grado di interagire con le infrastrutture di trasporto (porti, inter-porti, aeroporti, scali ferroviari ecc.) e gli operatori logistici nazionali e interna-zionali che operano in rete sul mercato globale delle merci, supportando i vertici aziendali nella determinazione dei rap-porti con le imprese operanti nel campo dei trasporti. Il Master intende sviluppa-re le competenze specifiche per formare professionalità in grado di pianificare, programmare, implementare e gestire i sistemi dei trasporti in modo globale ed integrato, affrontando anche questioni in tema di sicurezza e tutela ambientale.Il Master è finalizzato alla formazione di professionisti e manager che intendano introdursi nel mondo dei trasporti e della logistica come liberi professionisti, con-sulenti, imprenditori o manager. Il setto-re è in costante crescita e, anche se in periodi recenti alcuni comparti specifici hanno per brevi periodi segnato il passo, ciò è stato abbondantemente compensa-to dalla significativa crescita di altri com-parti del medesimo settore.La complessità raggiunta dal sistema dei trasporti e della logistica in tutto il mondo industrializzato richiede specia-

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lizzazione e professionalità specifiche in ogni ambito di applicazione delle risorse, in prospettiva di medio termine. È pre-vedibile, inoltre, una vera e propria rivo-luzione del sistema di trasporti europeo e mediterraneo, che dovrà essere gestita con profili di eccellenza ad ogni livello: pubblico e istituzionale in genere; priva-to e imprenditoriale; consulenziale e ma-nageriale; culturale e scientifico.In questa prospettiva, i titolari di cono-scenza scientifica, giuridica ed economi-ca hanno il fondamentale ruolo di ren-dere fattibile la realizzazione di nuovi progetti ed iniziative imprenditoriali; di favorire la costruzione di network e di relazioni internazionali; di gestire tratta-tive; di governare le aziende del settore; di utilizzare strumenti contrattuali at-tuali; di identificare modelli di business più efficienti e rispondere alle sfide che il mercato oggi impone.

master in tourist Destination management (tDm)Direttore:Prof. Antonello Garzoni

Il Master affronta le principali questioni inerenti lo sviluppo, la gestione e il mar-keting dei territori turistici, offrendo un approccio completo e innovativo al desti-nation management, nel quale la sosteni-

bilità é intesa come condizione strategica per il mantenimento della competitività della destinazione. La riqualificazione dei sistemi economici e culturali in una logica che consideri e integri le risorse e le at-tività culturali in una logica di sistema e non settoriale. Il Master ha una durata di 8 mesi, articolato con 500 ore di aula e 300 di stage. TDM consente l’acquisizione di 60 crediti formativi di cui 40 spendibili nel corso di Laurea in Economia dell’Univer-sità LUM. Il conseguimento del titolo di Master richiede il sostenimento di alcune prove intermedie ed un esame finale sugli argomenti oggetto di studio. L’ammissio-ne all’esame finale richiede almeno l’80% delle frequenze in aula. Il Master si rivol-ge ad un massimo di 30 partecipanti.I partecipanti svilupperanno competen-ze per: Valorizzare i fattori di attrazione turistica presenti all’interno della desti-nazione. Valutare le caratteristiche natu-rali, sociali e culturali del territorio ascol-tando le istanze della comunità locale. Sviluppare una comprensione critica del-le risorse culturali e delle politiche cul-turali internazionali. Apprendere il pen-siero avanzato e le migliori pratiche di pianificazione e gestione culturale inter-nazionale. Favorire l’accesso dei turisti alla destinazione in senso fisico (traspor-ti, viabilità, mobilità interna) e in senso

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La Formazione Post-Laurea

simbolico (disponibilità di informazioni, immagine). Pianificare una strategia di comunicazione. Definire, promuovere e commercializzare i prodotti turistici. Uti-lizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per l’attività di management e marketing della destina-zione, attraverso la progettazione di siti web e di sistemi informativi integrati.Gestire la qualità dell’offerta della destina-zione e la customer satisfaction analysis.

master in automotive management (mam)

Il Master riguarda la formazione profes-sionale di “Esperti Specialisti” del setto-re Automotive attraverso un particolare percorso di studi ed approfondimenti didattici ed operativi. In particolare gli obiettivi del MAM sono:a) sviluppare le conoscenze specifiche del settore automotive in un contesto cri-tico ed in evoluzione ma sempre in forte crescita concorrenziale;b) approfondire e sviluppare i metodi e le tecniche utili per una gestione globale del business nei diversi comparti del set-tore: vendita, service, controllo di gestio-ne, gestione delle risorse.Il MAM intende formare dei manager ed è indicato per coloro che desiderano in-traprendere un percorso di crescita pro-

fessionale nel comparto dell’automotive. Il percorso prevede non solo lezioni fron-tali, ma anche un coinvolgimento diretto e attivo degli studenti attraverso elabo-razione di progetti, analisi di business cases aziendali, esercitazioni di gruppo sulla base di simulazioni, confronto sulle teorie manageriali. Nel MAM ai tradizio-nali supporti didattici si affiancano me-todologie multimediali innovative mirate all’ambiente professionale di riferimento.Il conseguimento del titolo Master in Automotive Management richiede il su-peramento di alcune prove intermedie (scritte), e un esame finale(orale) sugli argomenti oggetto di studio. La frequen-za delle lezioni è obbligatoria. L’ammis-sione alla valutazione finale per l’acqui-sizione del titolo Master richiede almeno l’80% delle frequenze in aula.

master in Sicurezza Pubblica, Risk management e Scienze Criminalistiche (SIPu)Direttore:Prof. Stefano PreziosiL’obiettivo del Master, alla seconda edi-zione per l’a.a. 2010-2011, è quello di formare personale con specifiche compe-tenze giuridiche e manageriali in grado di valutare e pianificare i rischi da atti-vità illecite e di gestirne le situazioni

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critiche nell’ambito dell’impresa e delle pubbliche amministrazioni. Il percorso formativo è particolarmente indicato per coloro che intendono acqui-sire un profilo professionale specialistico, ad impronta prevalentemente giuridico-economica, come security manager nelle amministrazioni locali; per appartenenti alle forze di polizia o ad altre amministra-zioni che a vario titolo gestiscono proble-mi di sicurezza pubblica; per chi intende operare o già opera nell’impresa (priva-ta o pubblica) o come suo consulente in qualità di esperto nelle attività di com-pliance, di auditing e di risk management finalizzata alla prevenzione dei reati. Gli argomenti caratterizzanti del Master sono: tecniche di controllo del territorio, prevenzione delle attività illecite, anali-si economica dei fenomeni criminali, in-dagini patrimoniali, sistemi aziendali di sicurezza del lavoro, disciplina penale e amministrativo-penale in materia di ali-menti, tutela dell’ambiente, ambiti di re-sponsabilità e prevenzione dei rischi-reato nelle aziende sanitarie, analisi dei bilanci societari nella prospettiva dei reati econo-mici, analisi delle attività e delle procedu-re aziendali sensibili, modelli organizzativi e gestionali delle imprese in materia di responsabilità degli enti, auditing e orga-nismi di vigilanza nelle società, ruolo degli

enti locali nella gestione della sicurezza pubblica, disciplina di pubblica sicurezza, forme di coordinamento interforze di poli-zia, notizia di reato e obblighi di denuncia, attività di polizia giudiziaria e processo penale, norme penali a presidio della sicu-rezza pubblica e dell’ordine pubblico. Sono previste attività formative non teo-riche. Profilo professionale da consegui-re: Security Manager.

master in Gestione precauzionale dell’ambiente e della sicurezza aziendale (maSa)Direttore:Prof. Antonio BaroneCoordinatore:Prof. Rocco Sassone

Il Master in Gestione precauzionale dell’ambiente e della sicurezza azien-dale rappresenta l’edizione 2010/11 del Master in Sicurezza e Igiene del Lavoro, con ampliamento del programma didatti-co-formativo. Il MASA mira a formare le nuove professionalità richieste dal mer-cato del lavoro nei settori della regolazio-ne e della gestione dell’ambiente e della sicurezza aziendale.Tradizionalmente, le tematiche della ge-stione “precauzionale” dell’ambiente, della sicurezza e dell’igiene nei luoghi di

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La Formazione Post-Laurea

lavoro e nei cantieri, sono affrontate privi-legiando singole visuali prospettiche come quella giuridica, economica, tecnico-scien-tifica. Al contrario, le odierne esigenze di gestione “integrata” dell’ambiente e della sicurezza aziendale (supportate dalle indi-cazioni normative) impongono di contem-perare in un unico percorso formativo le diverse componenti (giuridiche, economi-che e tecnico-scientifiche) caratterizzanti l’Health and Safety Management nonché l’Environmental Management.Pertanto, l’obiettivo prioritario del MASA è quello di fornire ai corsisti un percorso formativo integrato e multidisciplinare nell’ambito del quale l’approccio alle te-matiche della gestione dell’ambiente e della sicurezza aziendale risulta fondato sul dialogo e sulla interazione tra “sape-ri” a “linguaggi” differenti. Per tale moti-vo il MASA costituisce un modello unico nel panorama dell’offerta formativa ita-liana ed europea.

master in Didattica on line ed e-learning (meLSI)Direttore:Prof. Roberto MartinoCoordinatore:Prof. Egidio Fortunato

Il Master in Didattica on line ed e-lear-ning è un Master di primo livello della du-

rata di 12 mesi e si basa sull’idea che un adeguato livello di sviluppo delle società avanzate sia indissolubilmente connesso alla diffusione della conoscenza attraver-so una formazione di qualità distribuita capillarmente e lungo tutto l’arco della vita (formazione continua - lifelong lear-ning). In questa prospettiva gli aspetti della continuità, delle dimensioni di mas-sa e della necessità di contenere i costi rendono irrinunciabile il ricorso massic-cio a modalità formative avanzate e cen-trate sull’impiego delle tecnologie di rete (e-learning); sorge quindi la necessità di sviluppare le competenze necessarie a mettere in atto i modelli innovativi pre-parando nuovi profili professionali sia di tipo specialistico che con capacità di introdurre l’e-learning in ogni ambiente di lavoro. Il Master prepara formatori in ambito e-learning (con riferimento so-prattutto ai metodi dell’apprendimen-to in rete) in grado di attivare e gestire esperienze di formazione online in conte-sti di lavoro reali, a partire eventualmen-te dal proprio. Una particolare attenzione verrà data, oltre che agli aspetti teorici, allo sviluppo e all’acquisizione di compe-tenze operative sia in ambito tecnico che comunicativo e relazionale. Il percorso formativo prevede lezioni ed attività di-dattiche sulle seguenti aree di contenu-

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to: modelli formativi e relazionali di rife-rimento, tecnologie per l’e-learning e loro uso, aspetti relazionali dell’e-learning e loro gestione, nozioni complementari di diritto per le transazioni in rete e di so-ciologia delle società della conoscenza. Il Master si rivolge a chi si occupa di risorse umane, docenti di ogni ordine e grado di scuola, a formatori e consulen-ti comunque interessati o coinvolti nello sviluppo della conoscenza in contesti la-vorativi, a chi opera (a qualunque titolo e livello) nell’ambito della comunicazione e della formazione.

master in Dirigente scolastico (maDIS)Direttore:Prof. Roberto MartinoCoordinatore: Prof.ssa Marisa Colletti Bottarel

Il Master in Dirigente scolastico, alla seconda edizione per l’a.a. 2010-2011, è un master universitario di secondo li-vello che ha la finalità di implementare le competenze professionali funzionali all’espletamento del ruolo di Dirigente Scolastico, tenuto conto dello sviluppo della conoscenza nella società globale e multiculturale (aspetti epistemologici e storici) e nel quadro del settore giuridi-co - istituzionale nazionale ed europeo. Il

percorso formativo, di carattere teorico-pratico, è modulato in riferimento alle te-matiche evidenziate dai bandi di concor-so per l’accesso alla Dirigenza Scolastica.La docenza integra competenze ed espe-rienze del mondo della scuola con quelle del mondo universitario. Il percorso di-dattico prevede lezioni d’aula, studi di caso, testimonianze di dirigenti e opera-tori, project work, lavoro on-line e stage a fianco di Dirigenti presso le scuole.

master di II livello in Diritto, economia e management delle aziende sanitarie (DemaS)Direttore:Prof. Ignazio Maria Marino

Il Master in Diritto, Economia e Manage-ment delle Aziende sanitarie, alla settima edizione per l’a.a. 2010-2011, è un ma-ster universitario di secondo livello della durata di 12 mesi, che si pone l’obiettivo di formare laureati e personale sanitario sulle tematiche giuridiche, economiche e di management delle Aziende Sanitarie e consolidare competenze di alto profilo tecnico organizzativo, necessarie per go-vernare con proficui risultati i processi organizzativi e strategici nel settore sa-nitario, con un deciso orientamento alle problematiche concernenti la “gestione”

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La Formazione Post-Laurea

del cambiamento in chiave “aziendale” e federale, che ha caratterizzato il siste-ma sanitario nazionale negli ultimi anni. Pertanto, l’Università LUM Jean Monnet, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, ha ritenuto opportuno proporre un percor-so formativo finalizzato a: sviluppare le conoscenze relative ai temi istituzionali dell’economia aziendale in campo sanita-rio; -offrire un percorso di apprendimento che permetta di interpretare e guidare i momenti di scelta e decisione a livello strategico e operativo; - consolidare la conoscenza degli strumenti manageriali finalizzati ad analisi, valutazioni e “dia-gnosi” a supporto del governo aziendale. Il master si prefigge, altresì, di fornire agli studenti una preparazione professiona-le che garantisca un pronto inserimento nel mondo del lavoro nell’ambito delle Aziende Sanitarie (Pubbliche e Private) e negli Enti (Pubblici e Privati) interessati alle attività di programmazione e di ricer-ca in campo sanitario (Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Policlinici, IRCCS Assessorati Regionali, Agenzie Regionali per i Servizi Sanitari, Imprese fornitrici di beni e servizi per le Aziende Sanitarie Pubbliche e Private), così come pure in tutte le aziende industriali e nei servizi operanti nel settore biomedico, in-teso nell’accezione più ampia del termine.

DottoRatI DI RICeRCa

Dottorato Internazionale di Ricerca in “economics and management of natural Resources” Coordinatore:Prof. Dominick Salvatore

Il Dottorato Internazionale di Ricerca in “Economics and Management of Natural Resources” è stato attivato in collabora-zione con l’Università serba Megatrend di Belgrado e con l’Università rumena Alma Mater di Sibiu con l’intento di in-tegrare e ampliare l’offerta formativa dell’Università Lum Jean Monnet pro-muovendo il dibattito e la ricerca sulle risorse naturali, nuovo polo attrattivo delle dinamiche di globalizzazione. Coor-dinatore del Dottorato è il Prof. Dominick Salvatore, Ordinario di Economia Politica presso l’Università LUM Jean Monnet, economista di fama mondiale e autore di pubblicazioni dal forte ascendente sull’e-rudito pubblico del settore.Il dottorato apre le porte a una nuova concezione di istruzione post laurea di avanguardia, capace di unire intenti di integrità e originalità formativa a carat-teristiche di internazionalità e di intera-zione interculturale. È questo un approc-

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cio sempre più richiesto dagli studenti e dall’odierna società, maggiormente par-tecipe ai molteplici dibattiti relativi all’e-voluzione del settore energetico e delle risorse naturali.Scopo principale del corso è quello di formare i candidati negli ambiti del con-trollo della gestione e dell’attività finan-ziaria, fornendo, durante la formazione di base, le giuste conoscenze atte ad ope-rare nel campo della ricerca inerente le risorse naturali, sempre più fulcro delle attenzioni dei produttori di energia e de-gli utenti finali. Il Dottorato, di volta in volta, sposta l’at-tenzione sull’Economia e il Management strategico delle risorse naturali, sulla Statistica, sulle Politiche dell’UE, tenen-do conto del carattere di internazionalità che fa da sfondo all’ambito della ricer-ca precipua. I Corsi di specializzazione hanno a oggetto materie più specifiche, inerenti l’area geologica (con uno studio particolare su idrocarburi, energia, mine-rali e risorse agricole) e quella economica del Banking e della finanza (energy tra-ding e risk management). Il carattere di unicità del Dottorato è av-valorato dall’opportunità data a tutti i dottorandi, di frequentare periodi di stu-dio presso tutte le Università Partner. La conoscenza della lingua Inglese si inse-

risce, in questo contesto internazionale, come fattore essenziale ed imprescindi-bile per lo svolgimento del presente ciclo di studi.Il corso di Dottorato offre la possibili-tà a tutti i laureati, senza limitazioni di età o di cittadinanza, in possesso di ti-tolo di laurea specialistica o magistrale di secondo livello, o di titolo equivalente del vecchio ordinamento, in Economia, Giurisprudenza, Ingegneria gestionale e Scienze geologiche, di poter partecipare al concorso di ammissione.

Per ottenere maggiori informazioni rela-tive al corso ci si può rivolgere alla Re-sponsabile del Dottorato, Dott.ssa Giulia Gazzilli (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978223).

Dottorato di Ricerca in “teoria generale del processo: amministrativo, civile, penale e tributario”Coordinatore:Prof. Roberto Martino

Il Dottorato di Ricerca in “Teoria gene-rale del processo: amministrativo, civile, penale e tributario” costituisce il primo corso di dottorato in Italia che affronta la tematica processuale in prospettiva mul-tidisciplinare e trasversale. A fronte dei

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La Formazione Post-Laurea

legami anche di carattere storico-cultu-rale che possono consentire di ricondurre ad una matrice sostanzialmente unitaria i processi amministrativo, civile e tribu-tario, infatti, manca ancora oggi un’ini-ziativa formativa e di ricerca idonea a legare in un’unica prospettiva anche un modello processuale tradizionalmente considerato autonomo e privo di relazioni con ogni altra tipologia processuale ita-liana: il processo penale. Una siffatta me-todologia, peraltro, è al centro di alcune importanti iniziative di ricerca di Ateneo in corso di svolgimento; iniziative che ve-dono come protagonisti Professori e Ri-cercatori della LUM, tutti componenti del Collegio dei Docenti del Dottorato. La formazione dei dottorandi verterà, in una prima fase, su tematiche di base come, ad esempio, i principi costituzio-nali del processo, il riparto della giurisdi-zione, l’istruzione probatoria e la piena conoscenza del fatto da parte del giudi-ce, i poteri decisori del giudice, le impu-gnazioni. Ciascuna di queste tematiche verrà affrontata sia nella prospettiva cor-relata alle peculiarità dei singoli processi (amministrativo, civile, penale e tributa-rio) sia nell’ottica della comparazione tra i singoli modelli processuali. Ciò allo sco-po di far emergere quella concezione uni-taria della “giurisdizione-giustizia” che

rappresenta uno dei portati di maggior rilievo della nostra Carta costituzionale. Una siffatta impostazione, peraltro, sarà arricchita tanto attraverso l’approfondi-mento delle ricadute che sul processo determinano il diritto internazionale (basti pensare alla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) e soprattutto il diritto dell’Unione europea (anche nella logica del rinvio pregiudizia-le e dello stesso processo comunitario), quanto attraverso l’utilizzo del metodo comparatistico con riferimento ai princi-pali modelli processuali stranieri.Parallelamente al percorso formativo di base, il dottorato si caratterizza per una impostazione multi-curriculare, finalizza-ta a consentire una formazione che sia al contempo generale ed analitica in rela-zione alla singola disciplina che il dotto-rando sceglierà come prioritaria nel pro-prio percorso di ricerca. Tale percorso di ricerca, pertanto, prenderà costantemen-te avvio da un background culturale ori-ginale in quanto frutto di quell’approccio comparatistico-unitario che costituisce la cifra distintiva del Dottorato di Ricerca in “Teoria generale del processo: ammini-strativo, civile, penale e tributario”.Coordinatore del Dottorato è il Prof. Ro-berto Martino, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università LUM

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Jean Monnet e Ordinario di Diritto Pro-cessuale Civile presso la stessa Univer-sità. Il Collegio dei Docenti è formato da Professori e Ricercatori della LUM Jean Monnet, con la partecipazione di studiosi di altri atenei. Il corso di Dottorato offre la possibilità a tutti i laureati, senza limitazioni di età o di cittadinanza, in possesso di titolo di laurea magistrale o specialistica in Giu-risprudenza, o di titolo equivalente del vecchio ordinamento, in Economia, Giu-risprudenza, Scienze Politiche, di poter partecipare al concorso di ammissione.Per ottenere maggiori informazioni rela-tive al corso ci si può rivolgere alla Dott.ssa Mariateresa Santaloia (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978219) o alla Dott.ssa Valentina Chieppa (e-mail: [email protected], Tel. 080-6978213).

La LUM è inoltre sede consorziata nei se-guenti dottorati di ricerca:

Dottorato in Diritto privato e nuove tecnologie con l’università di Bari

Dottorato in Scienze giuridiche con l’università di Lecce

Dottorato in Diritto amministrativo europeo, con l’università di Catania

Dottorato in Istituzioni di Diritto

Pubblico con l’università di Pavia

Dottorato in tutela giurisdizionale dei diritti delle imprese e della amministrazioni con l’università di Roma tor Vergata

Dottorato in Banca e Finanza con l’università di Roma tor Vergata

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Teatro Margherita, mostra conclusiva della I edizione “Arte e rigenerazione urbana”

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Premio Lum II edizione2010-2011

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PRemIo Lum II eDIZIone 2010-2011

“Arte a responsabilità illimitata”. È que-sto il tema scelto dal nuovo direttore artistico del Premio Lum, Achille Bonito Oliva, per la seconda edizione 2010-2011. Una traccia che presuppone un’idea di arte non come pratica semplicemente estetica o decorativa, ma come sistema di interpretazione della realtà, strumento per comprendere il mondo, forse anche per modificarlo. Nelle sue evoluzioni più consapevoli e non banalmente autore-ferenziali oggi l’arte assomiglia sempre più ad un’interfaccia del reale, anche attraverso il confronto e l’appropriazio-ne di altre discipline. È la qualità dello sguardo che l’artista rivolge alla realtà a permettere di additare nuovi orizzonti di senso, sollevando dubbi con pochi colpi taglienti e costruendo “universi mondo” alternativi ai sistemi meglio organizzati. Se il mondo è inseparabile dalle modalità simboliche con cui lo descriviamo, l’arte può offrire nuove visioni e contribuire a rileggere il presente e costruire il futuro.

Come modalità conoscitiva volta spesso a mettere in crisi aspettative e abitudi-ni mentali, l’esperienza creativa è però sempre il frutto di una ricerca profonda, che mette in campo energie divergenti, le

sole che possono schiudere prospettive di vita e quindi di crescita. Su questi presup-posti la nuova edizione del Premio Lum punta al passaggio da un taglio informa-tivo, improntato con successo lo scorso anno sul dialogo tra arte e rigenerazione urbana, ad un’impostazione più esplicita-mente formativa, che privilegia la tipolo-gia teorica e laboratoriale come occasione innovativa di incontro pubblico.

Tra le finalità principali del Premio c’è in-fatti quella di favorire uno sviluppo terri-toriale connesso al mondo dell’arte, pre-supposto essenziale per ricercare forme di consenso intorno ad un modello di politiche culturali da promuovere in questo settore. I suoi obiettivi sono pertanto rappresenta-ti in questa edizione dalla ricerca di nuove modalità di sapere legate all’esperienza del fare, e dall’indagine sulle modalità con-nesse alla distribuzione di questo sapere.

Direzione artisticaAchille Bonito Oliva

Comitato scientificoVito Labarile, Salvatore Lacagnina, Maurizio Morra Greco, Chiara Parisi, Cesare Pietroiusti

Comitato curatorialeGiusy Caroppo, Stefano Chiodi, Caroline Corbetta

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Premio Lum II edizione 2010-2011

Coordinamento convegni e laboratoriAntonella Marino

Il Premio Lum per l’arte contemporanea: le ragioni di un impegno

Le ragioni e le motivazioni che ci hanno spinto ad organizzare questa rassegna giunta alla seconda edizione, non posso-no che relazionarsi alla centralità che la cultura oggi occupa nell’economia della conoscenza.È una costante particolarmente avvertita nelle grandi aree urbane del Paese, dove oggi tra il 30% e il 45 % della forza lavoro in esse presente, è impegnata nei settori più creativi dell’economia: nella scienza, ricerca, comunicazione, arte, tecnologia, musica, finanza, design.È un nuovo strato sociale che emerge, composto in buona parte da giovani e giovanissimi: dove questa nuova classe creativa si afferma, l’economia cresce.Da queste motivazioni nasce il primo obiettivo di questa rassegna promos-sa ed organizzata dalla LUM: l’allarga-mento della propria missione, che oggi è principalmente didattica e formativa, alla ricerca e valorizzazione di giovani talenti nel campo delle arti visive in Ita-

lia, non trascurando alcun mezzo espres-sivo: pittura, scultura, video, fotografia, performance….Un obiettivo che ricerchiamo attraverso la promozione di un evento di rilievo na-zionale, cercando di contribuire a quel processo di valorizzazione dell’arte con-temporanea italiana, da sempre penaliz-zata per diverse ragioni: a cominciare da una scarsa attenzione che in ambito na-zionale si registra da parte dei pubblici poteri a ciò preposti, e da una mancan-za di sintesi nella costruzione di modelli condivisi, di politiche culturali da parte delle istituzioni locali sia pubbliche che private.Da queste considerazioni discende il se-condo obiettivo che a differenza del pre-cedente, si colloca in ambito locale, con-siderando gli stimoli, le contaminazioni culturali che questa seconda edizione del Premio Lum per l’arte contemporanea, così come successo per la prima, inevita-bilmente produrrà all’interno della comu-nità di questa città e del vasto territorio che ad essa si relaziona.Se Bari e la sua area metropolitana com-posta da oltre 30 comuni nella formula-zione della sua visione strategica intra-vede la cultura come fattore essenziale e decisivo per il suo rilancio economico, noi siamo qui a raccogliere questa sfida.

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La brigantessa Reginalda Cariello Ufficiale piemontese In catene

Come ogni anno l’università LUM Jean Monnet ospita nella Guida della Studente l’opera di un artista pugliese. Per la Guida 2010 si è voluto rendere omaggio a Vito Moccia, 48enne artista di Rutigliano, che nella sua continua attività di ricerca e spe-rimentazione abbraccia ogni tipo di arte.

“Gli Dei se ne vanno gli arrabbiati resta-no” – storie di briganti, dipinti e sculture,

è il titolo di una mostra in cui Moccia pre-senta una serie di dipinti che hanno per tema il brigantaggio e i suoi luoghi.

Briganti e brigantesse sfilano in questi quadri fieri del loro ruolo, quasi si tro-vassero in posa di fronte ad un obiettivo fotografico. E in parte è così, perché l’au-tore ha tratto ispirazione da alcune foto d’archivio sulla storia del brigantaggio.

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Il “brigante” Saluti e baci da Napoli “Mettete a ferro e fuoco”

La tecnica scelta dall’autore, disegni su carta a tecnica mista, ricalca proprio l’i-dea che Moccia ha di figurare l’effetto del tempo sulle vecchie fotografie. Spes-so nei dipinti ricorrono schizzi e disegni abbozzati assieme a citazioni di Fattori e dei “Capricci di Goya”, a mostrarci il so-strato storico artistico entro cui si muove l’autore e aiutandoci a comprenderne il senso della ricerca.

Vito moccia, nato a Rutigliano nel 1962 diplomato presso il Liceo Artistico di Bari. Questo artista ha frequentato corsi di pittura presso l’Accademia di Belle arti iniziando contemporaneamente un inten-so lavoro di ricerca artistica cimentando-si con ogni forma di arte.

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Finito di stamparesettembre 2010

presso Sedit - Servizi editoriali - Bari