GUIDA ALLA TESI DI LAUREA - Lauree e Lauree Magistrali...

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Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Sezione Formativa di Ravenna – Forlì – Cotignola GUIDA ALLA TESI DI LAUREA Guida alla Tesi di Laurea A cura del Consiglio di Corso di Studi in Infermieristica Università degli Studi di Bologna, Scuola di Medicina e Chirurgia Campus di Ravenna, aggiornata su approvazione del CdC del 09 luglio 2014 (Si raccomanda di consultare sempre il sito della segreteria studenti del Campus per eventuali modifiche didattico – amministrative)

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Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica

Sezione Formativa di Ravenna – Forlì – Cotignola

GUIDA ALLA TESI DI LAUREA

Guida alla Tesi di Laurea A cura del Consiglio di Corso di Studi in Infermieristica Università degli Studi di Bologna, Scuola di Medicina e Chirurgia Campus di Ravenna, aggiornata su approvazione del CdC del 09 luglio 2014

(Si raccomanda di consultare sempre il sito della se greteria studenti del Campus per eventuali modifich e didattico – amministrative)

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Questa guida alla Tesi è rivolta agli Studenti del Corso di Laurea in Infermieristica di Faenza del Campus di

Ravenna con lo scopo di rendere più agevole e chiaro il percorso che lo Studente deve affrontare per

arrivare al termine degli Studi.

Rendere facilmente fruibili le molteplici informazioni disponibili sul sito dell’Università degli Studi di Bologna,

dettare una linea coerente a quella intrapresa dagli altri Corsi delle Lauree Sanitarie e che mira ad un

sensibile e progressivo innalzamento della qualità didattica dei Corsi, rendere omogenei il più possibile, pur

nella doverosa specificità delle diverse Sedi Formative, i percorsi formativi degli Studenti in Infermieristica

dell’Università degli Studi di Bologna sono ulteriori considerazioni che ci hanno spinto a redigere questa

Guida.

Occorre infine ricordare che l’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità della Presidenza della

Scuola di Medicina e Chirurgia e alla collaborazione tra Presidenti e i Coordinatori dei Corsi in Infermieristica

di Bologna, di Faenza e di Rimini.

Con l’augurio che questa Guida possa realmente essere utile.

Gianandrea Pasquinelli

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DEFINIZIONE

La tesi è un elaborato scritto in cui viene trattato uno specifico aspetto dell'Assistenza Infermieristica.

E’ uno strumento che dimostra come lo studente abbia acquisito durante il percorso curriculare adeguate

capacità di autonomia, di elaborazione personale, di pensiero / riflessione, di analisi e di giudizio critico. Il

lavoro prodotto impegna lo studente in un lavoro di formalizzazione, progettazione e sviluppo che

contribuisce al completamento della sua formazione professionale e scientifica.

PIANIFICARE L’ELABORAZIONE DELLA TESI

La tesi rientra in una pianificazione formativa che si deve sviluppare a partire dal 2° anno del Corso

di Laurea.

Quando ci si appresta a realizzare la tesi, è necessario avere ben presente la scaletta temporale che

porterà alla produzione dell’elaborato; una tesi ha bisogno di tempo per essere realizzata (4-6 mesi). La

determinazione delle fasi di avanzamento del lavoro di tesi concordate con il Relatore costituisce di per sé

una importante metodologia di lavoro utile per ottimizzare i tempi.

Per la Laurea in Infermieristica sono previste due sessioni di Laurea per il medesimo Anno

Accademico: I Sessione e II Sessione che corrispondono rispettivamente al periodo ottobre-novembre e

marzo-aprile.

L’assegnazione ai laureandi del titolo della dissertazione deve avvenire 3 mesi prima della data di

scadenza della domanda di laurea.

DOMANDA DI LAUREA – PROVA FINALE

I termini fissati per la presentazione della domanda di laurea/prova finale sono reperibili sul sito del Campus

di Ravenna, nell’area della segreteria studenti.

Nella pagina http://www.unibo.it/it/campus-ravenna, servizi di Campus, Segreteria Studenti, troverete tutte le

informazioni sopra riportate.

.

REDAZIONE TESI DI LAUREA

La redazione della tesi deve essere standardizzata. Non verranno pertanto accettate tesi di laurea redatte in modo difforme dalle seguenti prescrizion i:

• Pagine di 32-35 righe, ciascuna di 65-70 caratteri di tipo prestabilito (New Times Roman, Courier o Helvetica);

• Scrittura fronte e retro – OBBLIGATORIO;

• Copertina in cartoncino leggero; di colore chiaro; non lucida;

• Figure e tavole in formato UNI (A4, A3);

• Contenitore delle tavole adeguatamente dimensionato (A3 e spessore corretto);

• Rilegatura a colla con esclusione di punti o spirali metalliche o plastiche;

• Il frontespizio dell’elaborato (seconda di copertina) deve essere firmato dal Relatore.

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FIGURE DI SUPPORTO ALLA REALIZZAZIONE DELLA TESI

Lo Studente che si appresta a sviluppare e realizzare una tesi incontrerà nel suo percorso una figura

estremamente importante: il Relatore.

Il Relatore viene individuato dallo Studente tra i docenti del Corso si Laurea; il compito del Relatore

è quello di dare un supporto metodologico allo Studente nel percorso della composizione della tesi

supervisionando il lavoro in tutte le sue fasi; esso, inoltre, è il garante del lavoro svolto dallo Studente dal

punto di vista scientifico-metodologico.

In alcune circostanze, può essere coinvolta una ulteriore figura, il Correlatore, che lo Studente

identifica tra le persone che lo hanno supportato principalmente nello svolgimento delle attività di Laboratorio

e di Tirocinio; il Correlatore può non far parte del Consiglio di Corso di Laurea ed essere, ad esempio, un

Tutor clinico, un medico di reparto, etc. Il Correlatore compare nella copertina e nel frontespizio della tesi

(viene indicato subito sotto il Relatore) e partecipa alla presentazione della tesi.

Il Relatore:

- supporta lo Studente nella definizione e nella programmazione del lavoro di tesi

- fa emergere quel carattere connotante che sarà oggetto di specifici approfondimenti nel lavoro di

tesi

- orienta il candidato nella ricerca della documentazione bibliografica di base

- concorda con il candidato un calendario di massima degli incontri di verifica in itinere

- verifica il materiale proposto dallo Studente e interviene dando indicazioni sul contenuto, sulla

forma, sul metodo

- controlla la coerenza qualitativa dello svolgimento del lavoro

- valuta lo stato di avanzamento dell’elaborato anche rispetto ai tempi

- stabilisce con lo Studente quali aspetti dovranno emergere in modo preponderante durante la

presentazione e discussione della tesi

Lo Studente:

- è responsabile del contenuto e della presentazione della tesi

- sceglie l’argomento della tesi di laurea prendendo spunto dalle attività didattiche svolte (lezioni,

seminari, tirocini, laboratori); è importante che l’argomento prescelto sia circoscritto per poter

permettere un valido approfondimento culturale e scientifico

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- contatta il Relatore per chiederne la disponibilità in base all’argomento e al settore scientifico-

discliplinare di afferenza del docente

- informa il Coordinatore di riferimento, ai fini organizzativi, rispetto alle scelte effettuate e alla

realizzazione del progetto

- applica le indicazione del Relatore nella stesura del lavoro

- comunica tempestivamente al Relatore l’eventuale rinuncia al progetto di tesi già concordato

- comunica in tempo utile al Relatore, al Coordinatore di Corso e alla Segreteria Studenti

l’eventuale rinuncia/impossibilità a laurearsi nella sessione di laurea prescelta

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STRUTTURA DELLA TESI

Linee guide per la redazione di una tesi nel format o standardizzato

La redazione della tesi deve essere standardizzata. Non verranno pertanto accettate tesi di laurea

redatte in modo difforme dalle seguenti prescrizioni.

La tesi si articola secondo una struttura generale costituita da:

- copertina

- frontespizio

- indice

- riassunto

- introduzione

- elaborato

- conclusioni

- bibliografia

- iconografia

- allegati (se ve ne sono).

Il testo dovrà essere redatto secondo le indicazioni sopra riportate.

Sono ammesse non oltre 50 pagine , escluse le pagine comprendenti il frontespizio, l’indice, il riassunto, la

bibliografia e gli allegati fuori testo. Per pagina si intende una facciata o cartella.

Tutte le pagine vanno numerate in maniera progressiva utilizzando i numeri arabi che andranno posti

centrati a piè pagina.

I titoli delle varie sezioni (Risultati, Bibliografia, etc.) devono avere un carattere maiuscolo grassetto e di

dimensioni maggiori di due punti rispetto al carattere utilizzato per il testo. Le voci di paragrafo vanno poste

in grassetto minuscolo. Le voci di sottoparagrafo vanno poste in corsivo.

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COPERTINA RILEGATURA e FRONTESPIZIO

Per quanto riguarda la Rilegatura , questa viene richiesta a libro senza spirali o chiodi; si raccomanda,

inoltre, di utilizzare per la Copertina un cartoncino leggero, di colore chiaro, non lucido.

Il frontespizio è la prima pagina della tesi e deve riportare:

- denominazione dell’Università, Scuola e Corso di Laurea

- titolo della tesi

- denominazione esatta del corso integrato

- nome e cognome del relatore

- nome e cognome del candidato e numero matricola

- Anno Accademico e sessione di laurea

- la firma del Relatore

Una copia dello stesso frontespizio viene utilizza ta come template per comporre la copertina della tesi rilegata.

Il fac-simile del frontespizio / copertina è qui riportato.

Titolo dell’elaborato. Il titolo è importante; deve essere, breve, conciso, facile da ricordare e informativo. Il

titolo riportato nella copertina deve essere identico a quello inserito nella domanda di laurea ON LINE.

UNIVERSITA’ DI BOLOGNA SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in INFERMIERISTICA

TITOLO DELLA TESI (IN CARATTERI DI DIMENSIONI MAGGIORI)

TESI DI LAUREA IN (insegnamento o corso integrato) Relatore: Prof. nome e cognome Laureando: nome e cognome Correlatore: titolo nome e cognome

I o II SESSIONE

ANNO ACCADEMICO (indicare)

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Firme. La firma del relatore e dello studente devono essere poste nel frontespizio. Questa pagina deve

riprodurre esattamente i caratteri utilizzati per la composizione della copertina.

N.B. E' vietato utilizzare il logo dell'Università di Bologna, sia nella copertina che nelle pagine della tesi; è

vietato inserire immagini nella copertina e nel frontespizio della tesi.

INDICE

Compare immediatamente dopo il frontespizio firmato, su una pagina non numerata. Ha la finalità di

fornire al lettore una rapida panoramica sull’organizzazione dei principali contenuti. La suddivisione in

capitoli e l’articolazione di questi in paragrafi deve corrispondere ad una numerazione secondo una

sequenza coerente: a tal fine si preferisce utilizzare i numeri arabi. Per poter ricercare rapidamente i

contenuti all’interno della tesi è necessario riportare nell’indice il numero della pagina in cui inizia la singola

sezione; i numeri vanno riportati alla destra della pagina e collegati alla sezione mediante dei puntini

consecutivi.

Esempio:

1. Titolo del capitolo …………………………………………………….. pag. 1

1.1 Titolo del paragrafo ……………………………………………….…. “ 3

1.1.1 Titolo del sottoparagrafo ………………………………………..…. “ 4

RIASSUNTO

Deve essere contenuto al massimo in una pagina; ha la funzione di riassumere sistematicamente i

contenuti della tesi; ha una funzione informativa circa il contesto, gli obiettivi, il disegno, l’ambito in cui si è

svolto lo studio, i partecipanti, gli interventi, le principali misurazioni, i risultati e le conclusioni.

INTRODUZIONE

Tale sezione ha lo scopo di aiutare il lettore ad essere introdotto nei contenuti veri e propri del

lavoro. Illustra sinteticamente l’argomento, gli obiettivi dell’elaborato e le ragioni di queste scelte; in questa

sezione inoltre si presenta l’organizzazione dei capitoli e gli eventuali strumenti utilizzati.

ELABORATO

Rappresenta la parte centrale del lavoro articolato in capitolo, paragrafi ed eventualmente

sottoparagrafi.

Citazioni. La bibliografia deve essere inserita nel testo con le modalità proprie del formato bibliografico

selezionato (vedi sezione Bibliografia). Non è consentito attribuirsi affermazioni di altri Autori.

Note . E’ possibile rimandare nel testo a delle note che vanno numerate progressivamente1 e il cui contenuto

viene riportato nella stessa pagina a “piè di pagina” utilizzando un carattere più piccolo di quello utilizzato nel

testo come nell’esempio qui sotto riportato.

1 Questa è una nota.

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CONCLUSIONI

Rappresentano il punto di arrivo della trattazione e contengono le conseguenze logiche delle parti

precedentemente descritte; esse devono essere chiare, sintetiche e possono offrire spunti per ulteriori

approfondimenti.

Possono mettere in luce aspetti originali e sottolineare la presenza ed il contributo di risultati nel

caso in cui siano state condotte delle indagini o siano stati presentati dati rilevanti ottenuti dallo studente per

sostenere o meno il quesito di partenza.

BIBLIOGRAFIA

Le citazioni vanno inserite nella apposita sezione utilizzando uno dei sistemi sotto elencati; si raccomanda

l’utilizzo dei formati Vancouver e Harvard in quanto in ambito disciplinare medico sono quelli maggiormente

utilizzati.

Harvard Style, utilizzato da riviste di Scienze di Base (BISCEGLIA, M., PERRI, F., TUCCI, A.,

TARDIO, M., PANNIELLO, G., VITA, G., PASQUINELLI, G. 2011. Primary Malignant

Melanoma of the Esophagus: A Clinicopathologic Study of a Case With Comprehensive

Literature Review. Adv Anat Pathol, 18, 235-252.)

Vancouver Style, utilizzato da riviste di area medica (1. Bisceglia M, Perri F, Tucci A, Tardio M,

Panniello G, Vita G, Pasquinelli G. Primary Malignant Melanoma of the Esophagus: A

Clinicopathologic Study of a Case With Comprehensive Literature Review. Adv Anat

Pathol. 2011 May;18(3):235-52.)

Scelto il sistema di citazione bibliografica, questo deve essere utilizzato per tutto l’elaborato, sia per

le citazioni nel testo e sia per la stesura bibliografica finale.

Nel formato Harvard, le voci bibliografiche vengono citate nel testo ponendo il nome del primo autore

e l’anno di pubblicazione, tutto tra parentesi. Esempio (Bisceglia et al., 2011). Quando più voci vengono

citate assieme, devono essere separate da punto e virgola (Bisceglia et al., 2009; Bisceglia et al., 2011).

Nella bibliografia i riferimenti sono ordinati in ordine alfabetico per autore e nel caso che venga citato lo

stesso primo autore per più di una volta per autore e per anno; nel caso in cui lo stesso primo autore abbia

effettuato due pubblicazioni citate nello stesso anno, si assegna arbitrariamente ad una pubblicazione la

lettera a e alla successiva la lettera b (esempio: Bisceglia et al., 2010a; Bisceglia et al., 2010b).

Nel formato Vancouver le voci bibliografiche sono numerate consecutivamente secondo l’ordine di

citazione nel testo e vengono identificate all’interno dell’elaborato da numeri arabi tra parentesi; esempio di

citazione nel testo secondo il formato di Vancouver (1).

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Fonti ammesse di citazioni.

Sono citabili articoli pubblicati su riviste, monog rafie e capitoli di libri. A seconda della tipologia della

fonte citata si utilizza uno stile di citazione specifico.

Articoli su rivista: Cognome ed iniziale degli Autori. Titolo per esteso del lavoro. Titolo della rivista e anno di

pubblicazione; numero del volume; numero del fascicolo: prima ed ultima pagina dell’articolo.

Esempio articoli su rivista. Bisceglia M, Perri F, Tucci A, Tardio M, Panniello G, Vita G, Pasquinelli G.

Primary Malignant Melanoma of the Esophagus: A Clinicopathologic Study of a Case With Comprehensive

Literature Review. Adv Anat Pathol. 2011 May;18(3):235-52.

Monografie: Cognome e iniziale del nome degli Autori. Titolo per esteso del volume. Numero di edizione.

Città sede della Casa Editrice: Editore, anno di pubblicazione.

Esempio monografie. Bisceglia M. Le neoplasie del tratto gastrointestinale. Seconda edizione. Bologna.

CLUEB. 1999.

Capitolo di un libro scritto da autori diversi: Autore del Capitolo (cognome ed iniziale del nome). Titolo del

Capitolo. In: Autore del Libro. Titolo del Libro. Città sede della Casa Editrice: Editore, anno di pubblicazione.

Prima ed ultima pagina.

Esempio capitolo di un libro scritto da autori diversi. Bisceglia M, Pasquinelli G. Proliferazioni quasi tumorali

del tratto gastrointestinale. In: Perri F. Le neoplasie del tratto gastrointestinale. Bologna: Cooperativa Libraria

Universitaria, 2000, p. 3-22.

Fonti di ricerca bibliografica. I riferimenti bibliografici rappresentano la base su cui viene sviluppata la tesi;

pertanto la ricerca delle varie voci bibliografiche e la loro lettura è il punto di partenza della tesi qualunque ne

sia la tipologia.

La ricerca del materiale bibliografico è una delle fasi iniziali della tesi nonché uno dei momenti più

importanti.

Come deve essere effettuata la ricerca bibliografica? Oggi giorno abbiamo a disposizione varie fonti

per la ricerca bibliografica. Internet consente l’accesso alle varie banche dati elettroniche; le banche dati che

devono essere consultate come fonti della ricerca bibliografica sono PubMed , prodotto dalla National Library

of Medicine, National Institutes of Health, USA che consente di trovare informazioni su aree di ricerca

medica, infermieristica, sistema sanitario e scienze pre-cliniche, EMBASE , prodotto da Elsevier Science,

dove è possibile trovare una maggior presenza di pubblicazioni europee (anche riviste non in lingua inglese)

ed un maggior orientamento verso aspetti di farmacologia e tossicologia. Se vi è necessità di avere

informazioni su review sistematiche cliniche è utile consultare anche il sito della Cochrane Library e lo

strumento UpToDate . Tutte queste banche dati sono accessibili in maniera semplificata dalla pagina della

Biblioteca Autonoma Clinica FB Bianchi della Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ importante ricordare come

la maggior parte delle pubblicazioni che vengono restituite da queste banche dati attualmente siano in lingua

inglese. Le banche dati possono fornirvi migliaia di pubblicazioni. Come si selezionano? La selezione deve

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essere effettuata mediante l’uso di parole chiave che vengono introdotte in apposite finestre. Le parole

chiave sono le parole che caratterizzano la vostra tesi. Dopo l’inserimento delle parole chiave la banca dati

vi fornirà un elenco di citazioni che lo studente, con l’aiuto del Relatore e/o del Correlatore, deve

attentamente valutare per selezionare quelle più rilevanti per lo svolgimento della tesi. Selezionare due o tre

revisioni (review) sull’argomento della tesi può costituire un buon punto di partenza. In molti casi le riviste più

importanti sono scaricabili gratuitamente in altri occorre richiederle, tramite il servizio Nilde, ai servizi

bibliotecari.

Oltre i data-base bibliografici è possibile consultare per via elettronica anche le riviste scientifiche di

vostro specifico interesse o accedere a Web biblioteche in cui poter consultare libri con interesse specifico

per l’argomento da voi selezionato.

Riviste con IF e citazioni da siti internet

Tutte le riviste scientifiche hanno un “editorial board” costituito da un gruppo di esperti nel settore

scientifico disciplinare della rivista che hanno il compito di garantire la qualità della pubblicazione; ne

consegue che tra tutti i manoscritti inviati per la eventuale pubblicazione soltanto una piccola quota verrà

accettata. Le riviste più prestigiose ed a maggiore diffusione nella comunità scientifica sono accomunate da

un indice, Impact Factor , che esprime il numero medio di citazioni ricevute in un particolare anno dagli

articoli pubblicati sulla rivista; questo indice che rappresenta un surrogato del livello scientifico della rivista, si

può trovare nel sito Journal Citation Reports, che risulta anch’esso consultabile liberamente a partire dal

link della Biblioteca Autonoma Clinica.

Queste caratteristiche non sono garantite da fonti pubblicate su siti in cui la pubblicazione è

autoreferenziata e non soggetta a nessuna verifica. Pertanto nella bibliografia bisogna attenersi solo a riviste

scientifiche o libri pubblicati da Case Editrici e non fonti autoreferenziate.

Il numero delle voci bibliografiche non deve esser e superiore a 30.

ICONOGRAFIA

Deve essere strettamente pertinente al testo e migliorare e/o aiutare la comprensione dell’elaborato.

L’iconografia deve essere di buona fattura e chiaramente leggibile. Si raccomanda di non redigerla su fogli

pieghevoli, o eccedenti il profilo di rilegatura della tesi. L’iconografia (tabelle, figure, fotografie) va inserita nel

testo dell’elaborato, nel punto più vicino possibile alla citazione del testo stesso, dove compare il riferimento

(es. Figura 1, Tabella III).

Le tabelle vanno progressivamente numerate con numero romano e devono riportare vicino al

numero il titolo; numero e titolo vanno posti sopra la tabella stessa (es. Tabella I. Export Validità Results).

Le figure/fotografie vanno progressivamente numerate con numero arabo e devono riportare il

numero e la didascalia sotto la figura stessa (es. Figura 1. Ustione di primo grado).

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N.B. Le foto di persone non devono permettere mai l’identificazione del soggetto. Le figure e tabelle tratte da

testi o riviste, devono essere accompagnate necessariamente dalla bibliografia di riferimento, preceduta da

“Tratta da…..”. Se modificate, rispetto all’originale, vanno accompagnate dalla dicitura “Adattata da…”.

ALLEGATI

Non sono necessariamente previsti, rappresentano una breve raccolta di documenti o di strumenti

utilizzati nella tesi e servono per una migliore comprensione del lavoro. Vanno posti alla fine dell’elaborato,

preceduti da una pagina denominata ALLEGATI. Sono numerati con numero arabo (Allegato 1, Allegato 2,

etc). Nel testo devono comparire i riferimenti agli allegati (es. “lo strumento utilizzato per la raccolta dati è il

NWI (Allegato 1)” oppure “per maggiori dettagli sulla elaborazione dei dati si veda l’Allegato 2”.

RINGRAZIAMENTI

Alla fine della tesi è possibile inserire una sezione in cui vengono effettuati i ringraziamenti. Questi

vanno riferiti alle persone che il candidato ritenga siano state importanti nello svolgimento delle tappe che

hanno prodotto l’elaborato e nel percorso formativo universitario.

Non devono comparire nelle copie destinate alla segreteria e alla commissione..

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TIPOLOGIE DI TESI

L’oggetto della tesi deve essere rilevante per l’Infermieristica e pertanto gli argomenti scelti possono

riguardare tutti i suoi ambiti disciplinari ovvero l’attività clinico-assistenziale, relazionale, educativa,

preventiva, di riabilitazione, concettuale e di organizzazione ed altri campi ancora.

In rapporto alle modalità con cui si affronta l’argomento prescelto, è possibile distinguere fra due

differenti tipologie di tesi:

TIPOLOGIE Case Report Problem solving Studi osservazionali Rassegna della letteratura

Punteggio da 1 a 3 Punteggio da 1 a 5

Prima tipologia di tesi:

- Case Report : sono elaborati sviluppati con l’obiettivo di fornire una migliore comprensione di particolari

casi clinici o esperienze assistenziali analizzati criticamente con il supporto della letteratura;

- Problem solving : sono elaborati finalizzati alla realizzazione di proposte e/o strumenti per la gestione di un

problema clinico-assistenziale specifico del contesto dal quale origina.

Seconda tipologia di tesi:

- Studi osservazionali: rientrano in questa tipologia le indagini di tipo quantitativo e qualitativo che

contribuiscono a sviluppare nuove conoscenze attinenti al campo dell’infermieristica;

- Rassegna della letteratura: Si tratta di elaborati finalizzati alla sintesi critica dei principali lavori prodotti in

letteratura su un dato argomento che lo studente arricchisce nei contenuti con il suo contributo critico.

Ciascuna tipologia di elaborato è organizzata secondo i requisiti generali descritti di seguito:

Case Report e Problem Solving

TITOLO

Breve e pertinente al processo assistenziale che si vuole trattare

INDICE

RIASSUNTO

Sintesi del problema, obiettivi, pianificazione, interventi, indicatori di risultato atteso

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a) PROBLEMA

Descrizione del problema, del contesto assistenziale e implicazioni per l’esercizio della professione

infermieristica

b) OBIETTIVI

- Esplicitare i risultati attesi rispetto al fenomeno e alle manifestazioni del problema;

- Scansione temporale dei risultati attesi in base alle tappe del processo di risoluzione del problema.

c) PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEGLI INTERVENTI

- Esplicitare quali strategie organizzative e/o assistenziali mettere in atto per la risoluzione del/dei

problema/i;

- Contestualizzare le strategie e gli interventi in realtà operative, evidenziandone le caratteristiche utili alla

fattibilità della pianificazione;

- Evidenziare e ipotizzare eventuali interventi di supporto (es. formazione, modelli organizzativi,

cambiamenti …).

d) FATTIBILITA’

- Descrivere gli elementi che facilitano o ostacolano il raggiungimento dei risultati auspicati;

- Descrivere gli elementi di efficienza ed efficacia clinica e/o organizzativa.

e) VALUTAZIONE

- Descrivere gli strumenti per la valutazione del progetto, evidenziandone gli indicatori, gli standard, i

tempi, il sistema informativo, la destinazione dei dati e i processi di miglioramento.

f) CONCLUSIONI

g) BIBLIOGRAFIA

Rassegna della letteratura

TITOLO

Permette di identificare la revisione sistematica

INDICE

RIASSUNTO

Utilizza un formato strutturato (IMRAD): obiettivo, fonte dei dati, metodo della revisione, risultati, conclusioni

Parole chiave (Keywords)

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a) ANALISI DEL PROBLEMA

- Rilevanza clinica e/o organizzativa del problema;

- Razionale convincente per la formulazione del quesito;

- La motivazione per la conduzione della revisione sistematica;

- Chiara declinazione degli obiettivi.

b) MATERIALI E METODI

- Strategia di ricerca: dettaglio delle fonti utilizzate ed eventuali criteri di restrizione come gli anni

considerati, lo stato della pubblicazione o la lingua delle pubblicazioni;

- Criteri per la selezione degli studi: criteri di inclusione e di esclusione;

- Criteri per la valutazione della validità: descrivere i processi e i criteri utilizzati per valutare la qualità degli

studi inclusi nell’elaborato ed i loro risultati;

- Criteri per l’estrazione dei dati: eventuale descrizione del processo utilizzato per estrarre i dati dagli studi

selezionati nell’elaborato;

- Caratteristiche degli studi: tipi di disegno di studio inclusi, tipologia dei partecipanti e le loro

caratteristiche, gli interventi e gli esiti misurati;

- Sintesi quantitativa dei dati: eventuale analisi statistica dei dati rilevati pertinenti ai quesiti e agli obiettivi.

c) RISULTATI

- Sintesi dei risultati ivi riprodotti e risposta ai quesiti iniziali in coerenza con gli obiettivi dello studio.

d) DISCUSSIONE

- Valutazione critica della letteratura esaminata;

- Limiti e punti di forza dello studio effettuato;

- Potenziale applicazione in un contesto specifico con verosimili ricadute per la buona pratica

professionale.

e) BIBLIOGRAFIA

Per approfondimenti:

Moher D, Cook DJ, Eastwood S, Olkin I, Drummond R, Stroup FS. Improving the Quality of reports of meta-analyses of

randomised controlled trial: the QUOROM statement. The Lancet 1999;354:1896-1900.

Studi osservazionali

TITOLO

Indicare il disegno dello studio nel titolo, con il termine usato all’interno dell’elaborato.

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INDICE

RIASSUNTO

Analisi del problema, materiali e metodo, risultati, discussione e conclusioni

Parole chiave (Keywords)

a) PROBLEMA

- Definizione del problema;

- Background e stato dell’arte: citare e commentare le pubblicazioni recenti, pertinenti, direttamente

collegate al problema, senza indugiare in una revisione della letteratura troppo dettagliata.

- Definizione degli obiettivi e domande di ricerca.

b) MATERIALI E METODI

- Disegno di studio: presentare gli elementi fondamentali del disegno di studio;

- Contesto: descrivere il contesto, le sedi e le date rilevanti, compresi i periodi di reclutamento,

d’esposizione, di follow-up e raccolta dati;

- Partecipanti: selezione e descrizione dei soggetti considerati, compresi i criteri di inclusione o esclusione.

E’ necessario giustificare le variabili scelte e indicare come sono state valutate;

- Fonte dei dati /rilevazione: descrivere le caratteristiche dello strumento di indagine, le fonti dei dati ed

esporre dettagliatamente i metodi di valutazione (rilevazione);

- Errori sistematici (bias): descrivere tutti gli sforzi volti a considerare le possibili fonti di errori sistematici;

- Metodi statistici: descrizione dei metodi statistici utilizzati ed analisi dei dati.

c) RISULTATI

- Riassumere i principali risultati auspicati, in rapporto ai quesiti ed ipotesi;

d) DISCUSSIONE

- Limiti: discutere i limiti dello studio in relazione anche ai possibili bias identificati;

- Interpretazione: fornire una prudente interpretazione sui risultati auspicati e sulle verosimili implicazioni

per la pratica professionale;

- Generalizzabilità: discutere se lo studio può fornire risultati generalizzabili e quindi fornire possibili

raccomandazioni.

e) BIBLIOGRAFIA

- Le citazioni e la bibliografia devono essere congruenti e correttamente inseriti all’interno del progetto.

Per approfondimenti:

Vandenbroucke JP, Elm EV, Altman DG, Gøtzsche PC, Mulrow CD, Pocock SJ, Poole C, Schlesselman JJ, Egger M.

Strengthening the Reporting of Observational Studies in Epidemiology (STROBE): Explanation and Elaboration. Annals

Internal Medicine 2007;147:163 - 194

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PRESENTAZIONE DELLA TESI

La presentazione della tesi avviene mediante l’ausilio di diapositive o di altro materiale audiovisivo o

può essere svolta mediante semplice esposizione orale che non prevede l’utilizzo di ulteriori supporti.

Qualora si decida di utilizzare le diapositive si raccomanda di utilizzare il formato PowerPoint e di utilizzare

il modello dell’Università degli Studi di Bologna sotto riportato; il modello può essere scaricato dal sito

del Corso di Laurea, oppure richiesto alla segreteria didattico organizzativa [email protected].

Il tempo dedicato alla presentazione orale della tesi per og ni Studente è di 5 minuti a cui potrà

seguire una breve discussione stimolata dal Presidente o dai componenti della Commissione per chiarimenti

o approfondimenti sulla presentazione orale o sull’elaborato. Il numero delle diapositive utilizzabili è 7,

compresa la prima e l’ultima .

Svolgimento della prova

Il candidato viene chiamato dal Presidente al tavolo della Commissione secondo l’ordine previsto e,

se è in possesso di materiale audiovisivo, lo gestisce autonomamente utilizzando un apposito computer.

L’esposizione della presentazione deve permettere alla Commissione di comprendere

adeguatamente il lavoro svolto dallo Studente ed apprezzarne in particolare il metodo, i contenuti e le

conclusioni.

L’esposizione è pubblica e pertanto chiunque interessato può parteciparvi; tuttavia è necessario

ricordare che tutti i partecipanti devono mantenere un comportamento consono alla occasione; quindi è

necessario che la partecipazione alla discussione della Tesi sia silenziosa e rispettosa di tutti i partecipanti;

si raccomanda di evitare inoltre qualsiasi manifestazione di consenso al termine di ciascuna presentazione,

riservando ogni manifestazione di gioia per il raggiungimento della Laurea da parte dello studente alla fase

di proclamazione e non alla presentazione della tesi.

Esempio di formato utilizzabile per presentazioni da parte degli Studenti UniBo.

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VALUTAZIONE DEL CANDIDATO E ATTRIBUZIONE DEI PUNTEG GI

Si allega al presente documento le schede di valutazione della prova pratica abilitante e della discussione

dell’elaborato di tesi.

Allegato 1: Scheda di valutazione della prova pratica abilitante

Allegato 2: Scheda presentazione candidato a cura del relatore di tesi

Allegato 3: Scheda valutazione della commissione in merito all’elaborato di tesi e alle modalità espositive del

candidato

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Allegato 1 Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Bologna

Campus di Ravenna

Scheda di Valutazione Prova Pratica Candidato________________________________________ matricola n._______________ 1 ●► Congruenza fra DI/PC e dati del caso NI 1 2 3 4 5 2 ●► Coerenza fra DI/PC, obiettivi ed interventi NI 1 2 3 4 5 3 ●► Esprime il razionale scientifico NI 1 2 3 4 5 4 ●► Esaustività/completezza di DI, PC e interventi NI 1 2 3 4 5 5 ●► Usa in modo appropriato il linguaggio scientifico - 1 2 3 4 5 6 ●► Chiarezza espositiva - 1 2 3 4 5 7 ●► Padronanza dell’argomento - 1 2 3 4 5 DI = Diagnosi Infermieristica - PC = Problemi Collaborativi NI = Non Idoneo

VALUTAZIONE Idoneo / Non Idoneo

Punteggio prova pratica _________ Punteggio premio eventualmente attribuito (es. esperienze internazionali, ….) Punti (massimo 2)

Note eventuali ………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………. Punteggio finale di laurea (formato da media ponderata rapportata a 110 dei voti conseguiti negli esami di profitto e dalla somma della valutazione ottenuta nella prova pratica, nella tesi e nella partecipazione ai programmi Erasmus/Socrates - lodi negli esami di profitto) esami di profitto ________ prova pratica______ tesi______ premio ____ = FINALE ___________

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Allegato 2 Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Bologna

Campus di Ravenna

Scheda di presentazione del candidato Sezione 1, a cura del relatore che provvederà personalmente a consegnare la scheda al Presidente della commissione durante la seduta di laurea Candidato ________________________________________ Matricola n. ______________________ RELATORE prof. _________________________________________________________________ TITOLO TESI ___________________________________________________________________________ (allegare abstract)

TIPOLOGIA TESI

□ problem solving □ case report (punti da 1 a 3) (punti da 1 a 3) □ rassegna analitica □ studio osservazionale letteratura (punti da 1 a 5) (punti da 1 a 5) Stesura della tesi ●► Struttura, bibliografia, pertinenza dei contenuti 1 2 3 4 5 ●► Autonomia 1 2 3 4 5 ●► Rispetto dei tempi 1 2 3 4 5 ●► Numero/qualità dei colloqui 1 2 3 4 5 ●► Adesione all’indirizzo dato 1 2 3 4 5 ●► Rilevanza: outcome sull’attività professionale 1 2 3 4 5 ●► Livello di complessità dei contenuti 1 2 3 4 5

Punteggio medio attribuito __________

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Allegato 3 Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Bologna

Campus di Ravenna

Scheda di Valutazione TESI di LAUREA Sezione 2, a cura della commissione Candidato ____________________________________ Matricola n. ______________________

□ problem solving □ case report □ rassegna della letteratura □ studio osservazionale

●► Struttura (rispetto delle indicazioni per la stesura) 1 2 3 4 5 ●► Rilevanza dell’argomento 1 2 3 4 5 Esposizione ●► Capacità espositiva 1 2 3 4 5 ●► Proprietà di linguaggio 1 2 3 4 5 ●► Chiarezza 1 2 3 4 5 ●► Rispetto dei tempi 1 2 3 4 5 ●► Capacità di sintesi 1 2 3 4 5 ●► Padronanza dell’argomento 1 2 3 4 5 ●► Risponde con appropriatezza alle domande del relatore/commiss. 1 2 3 4 5 Punteggio proposto dal relatore _______ Punteggio medio attribuito dalla commissione _______

punteggio finale attribuito dal Presidente alla Tesi di Laurea________ Candidato ____________________________________ Matricola n. ______________________ □ problem solving □ case report □ rassegna non/analitica □ studio sperimentale □ studio osservazionale ●► Struttura (rispetto delle indicazioni per la stesura) 1 2 3 4 5 ●► Rilevanza dell’argomento 1 2 3 4 5 Esposizione ●► Capacità espositiva 1 2 3 4 5 ●► Proprietà di linguaggio 1 2 3 4 5 ●► Chiarezza 1 2 3 4 5 ●► Rispetto dei tempi 1 2 3 4 5 ●► Capacità di sintesi 1 2 3 4 5 ●► Padronanza dell’argomento 1 2 3 4 5 ●► Risponde con appropriatezza alle domande del relatore/commiss. 1 2 3 4 5 Punteggio proposto dal relatore _______ Punteggio medio attribuito dalla commissione _______

punteggio finale attribuito dal Presidente alla Tesi di Laurea________