Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato...
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Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provinciadi Milano
Anno XLIMaggio / Giugno200903n°
Contiene I.P.
Collegio Geometrie Geometri Laureatidi Monza e Brianza
Guidaalla sicurezza
L’Aquila › La loro forza, il nostro impegnoImmobiliare › Costi e affi ti nell’anno della crisiFormazione › Scuola, una sfi da al futuroCultura › Nelle terre di Alessandro Manzoni
La presente rivista viene inviata a tutti i Geometriiscritti al Collegio dell’Aquila
S E M I N A R I O
Mercoledì 30 SettembreSede del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano
Piazza Sant’Ambrogio, 21 - Milano
P R O G R A M M A
Partecipazione gratuita. Per iscrizioni consultare il sito internet www.geometri.mi.it
LA SICUREZZANEI LAVORI IN QUOTAsecondo le prescrizioni del T.U. 81/2008
17:00 - 17:15 Introduzione e presentazione relatori
17:15 - 18:00 “Il lavoro in quota: normativa, prescrizioni e prospettive secondo il T.U. 81/2008” 18:00 - 18:15 Approfondimenti e domande
18:15 - 19:00 “Vitafi x, la soluzione Monier per la messa in sicurezza delle coperture” 19:00 - 19:15 Dibattito e conclusione lavori
Al termine dei lavori saremo lieti avervi ns. ospiti per un aperitivo ed un saluto.
Geom. Andrea GaffarelloCollegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano
Dott. Salvatore RuoccoConsulente per la sicurezza Monier S.p.A.
Arch. Aldo BarbagliaCustomer Training Manager Monier S.p.A.
Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano
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Sommario
EditorialeUtopia, ottimismo e realtàdi Enzo Balbi
Modello 17/2009Dichiarazione dei redditiprofessionali
La voce di Confediliziadi Corrado Sforza Fogliani
SolidarietàL’aiuto di tutti i geometriper rivedere L’Aquila volaredi Francesco Di Benedetto
ImmobiliareCosto delle case, affitti e vivibilitàMilano nell’anno della crisidi Paolo Maddaloni
ProfessioneTelematica al serviziodei professionistidi Franco Guazzone
In cantiereGli orientamentidella giurisprudenzasui compiti del coordinatoredi Giuseppe Carlo Redaelli
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Linee guida sulle regole essenzialidi comportamento dei Coordinatoridella Sicurezza nei cantieri edili
Guida al decreto legislativon. 81/08 nei cantieri temporaneie mobili
Procedura di Processoattività del CSP
Procedura di Processoattività del CSE
In cantiereSicurezza sul lavoro,si cambia ancoradi Giuseppe Carlo Redaelli
Per SportNoi, geometri nel pallonedi Claudio Gulti
Conoscere la BrianzaNelle terre di Alessandro Manzonidi Umberto Agradi
CulturaEmozioni tra Oriente e Occidentedi Augusto Camera
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Leggi & decretiAmbiente, attenti alle nuove normedal Collegio Nazionale
FormazioneScuola, una sfida al futurodi Giovanna Pogliani
InnovazioneLe nuove risorse energetichedi Marzia Ceriotti
ConfrontiUna pillola di saggezzaper il futuro dei giovanidi Viviana Mazza
Inserto “Pagine Gialle”Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provincia di Milano
IIIVerbale della riunione di consigliodel 19 maggio 2009
Copertina
Guida alla sicurezza
In copertina:veduta di un cantiere edile
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Noi GeometriRivista di Tecnica e di Vita ProfessionaleAnno XLIMaggio / Giugno 2009
Periodico a cura del Collegio Geometrie Geometri Laureati della Provinciadi Milano e del Collegio Geometrie Geometri Laureati di Monza e Brianza,distribuito gratuitamente ai nostri iscrittie ai nostri praticanti, a tutti i Comunidella provincia, ai consiglieri dei Collegidella Lombardia, e tutti i Collegi d’Italiae ad autorità, ai componentidel Consiglio Nazionale, ai consiglieridi amministrazione e a tutti i delegatialla Cassa di Previdenza e Assistenza.
Periodicità bimestrale
Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB MilanoFiliale di Milano
AssociatoUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
Autorizzazione del Tribunale di MilanoN. 332 del 17/10/1969
Direzione e Redazione20123 Milano - Piazza Sant’Ambrogio, 21Tel. 02.8056301 (r.a.) - Fax 02.72000356
Indirizzare la corrispondenza a:Casella Postale 1314 - 20101 Milano
Direttore responsabileEnzo Balbi
Comitato di redazione MilanoAntonio Albé, Pierpaolo Bonfanti,Andrea Gaffarello, Paolo Maddaloni, Luciano Zanini e i Coordinatoridi tutte le Commissioni del Collegio
Comitato di redazione MonzaUmberto Agradi, Ferruccio Baio,Rodolfo Catellani, Giovanni Colnaghi,Paolo Paltanin, Giovanna Pogliani,Samantha Ranieri, Michele Specchioe i Coordinatori di tutte le Commissionidel Collegio
Segretario di redazioneCristiano Cremoli
Coordinatore di redazioneAmbrogio Biffi
Concessionaria esclusiva di pubblicità
Pubblicità37122 Verona - Piazza Cittadella, 9Tel. 045.596036 (r.a.) - Fax [email protected]
Grafica: Double B - www.doubleb.it
Roc N° 4874
Finito di stampare nel mesedi luglio 2009da Galli Thierry Stampa Srl - Milano
Orari del Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provincia di Milanolunedì: 9.00 - 12.30martedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00mercoledì: 9.00 - 12.30giovedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00venerdì: 9.00 - 12.30sabato: 9.00 - 12.30
Per comunicazioni durante gli oraridi chiusura è attivo 24 ore su 24il seguente numero di fax02.72000356
AttenzioneGli articoli e le lettere firmati nonimpegnano la direzione.Gli articoli, i disegni e le fotografie, anche se non pubblicati,non si restituiscono.La loro riproduzione è vietatase non autorizzata dalla Direzione.La Direzione si riserva ogni facoltàsui testi ricevuti.
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certo che i geometri credono nella propria professione. Ma per onestà intellettuale non riesco a ignorare il contesto. E allora penso che, forse, non siamo più capaci di “soffri-re”, di rinunciare senza tornare indietro.La crisi c’è per tutti, non per tutti alla stessa maniera. I nostri padri, usciti da una guerra,
hanno saputo darci il benessere, darci un futuro, perchè hanno faticato, hanno pensato in primo luogo a fare, a costruire, al necessario; noi ci siamo abituati allo star bene, siamo diventati egoisti, tutto deve girare intorno a noi, cresciamo i figli nel su-perfluo. Beh, il periodo di distacco per le ferie può servirci per ripensare, per ripartire con nuova grinta, con nuova voglia di fare; da giovani le delusioni, di qualsiasi tipo, ci hanno forgia-ti: siamo diventati uomini e le prove non ci devono affievolire.Se ci guardiamo in giro, se solo passassimo qualche ora in un pronto soccorso, ci renderemmo conto di quanto siamo fortu-nati. E allora ciascuno di noi, io per primo, impegniamoci a rin-saldare le fila, a dare prima di pretendere, a creare e pensare positivo, nonostante tutto. Il Collegio, lo assicuro, sta facendo e farà ancora di più del proprio meglio per essere presente, per portare a termine nuovi progetti e nuove iniziative che possano contribuire e supportare il geometra nel proprio lavoro quoti-diano. Sono convinto che ci riusciremo.
Buone ferie.
P.S.Per essere realmente vicini ai colleghi abruzzesi colpiti dalla tragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista “Noi Geometri” ospiterà nelle proprie pagine le comunicazioni ed informazioni del Collegio dell’Aquila e verrà inviata a tutti gli iscritti del predetto Collegio. Un piccolo segno di vera solidarie-tà ai nostri cari colleghi aquilani. •
Cari colleghi,“semel in anno…” una volta all’anno, dicevano i latini.Ebbene, siamo vicini al periodo di ferie e mi appresto a
mettere su carta alcuni pensieri che ogni tanto mi passano per la testa e che, probabilmente, non meritano nemmeno appro-fondimento, ma tant’è… Utopia, nell’attuale congiuntura, vor-rebbe dire che tutto va bene, che i clienti pagano regolarmente, che i progetti in Comune vengono licenziati in tempi reali, che ci sono progetti da presentare… Ottimismo vorrebbe dire ve-dere un futuro roseo… che il Consiglio Nazionale non pensi ad aumentare la quota, che la Cassa semplifichi le cose… che il Collegio sia sempre presente. La realtà è un pochino diversa.Il lavoro, e personalmente mi ritengo tra i fortunati, c’è, ma è sempre più difficile combinare le esigenze della clientela (che non paga) all’escalation di disposizioni e procedure, alla limi-tazione del credito, al tempo che non basta mai. Il Consiglio Nazionale, sicuramente avendo ben ponderato la decisione, au-menta la quota che i Collegi versano per ogni iscritto. Questo nonostante le prediche delle autorità di ogni ordine e grado che invitano gli Enti a non aumentare tariffe e ridurre le spese. Ma-gari qualche incontro in meno a Roma, uffici meno faraonici…La Cassa, che per sua natura è deputata a garantirci una se-rena vecchiaia, decide che sia irregolare l’invio cartaceo del modello 17 e vi applica una sanzione di 40,00 euro, facendo finta di non sapere che sono proprio i più anziani ad avere dif-ficoltà con l’informatica. Il Collegio, nonostante tutti gli sforzi e non sempre per colpe proprie, in qualche occasione non rie-sce a soddisfare le richieste dei colleghi nei tempi desiderati.Facciamo tantissime cose, le incombenze istituzionali, funzio-nali e di servizio aumentano di giorno in giorno. Abbiamo im-plementato progetti ed iniziative che danno immagine e lavoro ai geometri (certificazione, unificazione Catasti, collaborazioni con Enti ed Associazioni, ecc.), siamo fortemente impegnati nella formazione e riqualificazione… ma non si può avere tutto.Sono diventato pessimista? Non penso proprio. Sono e riman-go ottimista perché credo in quello che faccio, così come sono
Utopia, ottimismo e realtà
Editoriale
di Enzo Balbi » presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano
07NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MILANO P.ZZA SANT’AMBROGIO, 21 – 20123 MILANO – TEL. 028056301 r.a. FAX 0272000356
AVVISO
Oggetto: MOD. 17/2009. Gentile iscritto, Ti ricordo che anche quest’anno dovrai inviare telematicamente la dichiarazione dei redditi professionali alla Cassa, mod. 17/09, entro la data del 15 settembre 2009. E’ consentito l’invio cartaceo, ma verrà applicata una sanzione fino a 40,00 euro. Il versamento dell’eventuale eccedenza deve essere effettuato in unica soluzione entro la stessa data del 15 settembre. Per il solo contributo soggettivo è possibile provvedere al versamento in due rate, 15 dicembre 2009 e 15 febbraio 2010, applicando l’interesse annuo del 6%. Gli iscritti in regime fiscale cosiddetto “forfettone” (con ricavi e compensi non superiori a 30.000 euro) dovranno segnalare espressamente di essere “contribuenti minimi” ed indicare il reddito Irpef risultante dal Quadro CM, rigo 6, del modello unico 2009 ed il volume d’affari del Quadro CM, rigo 2. Sono esonerati dall’invio del Mod. 17/2009 solo i cancellati nel corso del 2008 che abbiano presentato il mod. 18/C alla Cassa. La dichiarazione (Mod. 17/09 e Mod. 17/AP) può essere inviata direttamente dall’interessato (da casa, dallo studio, dal commercialista etc) o tramite il Collegio. Qualora intendessi avvalerTi del Servizio gratuito posto in atto dal Collegio, sia per l’invio telematico, sia per il controllo dei dati da dichiarare e ritirare immediatamente la ricevuta di presentazione del Mod. 17 ed i MAV (per le eccedenze da pagare entro il 15 settembre), potrai presentarTi presso gli Uffici dal 20/7/2009 al 4/8/2009 e dal 31/8/2009 al 15/9/2009 nei seguenti orari dalle ore 9.00 alle 13.00, dal lunedì al sabato, previo appuntamento al n. 3331734223 Per accedere al Servizio dovrai presentarTi munito di: - Documento di riconoscimento (carta identità o tesserino iscrizione); - Codice Fiscale o Matricola Cassa; - Modello Unico – Modello 730 (dichiarazione 2009 per redditi 2008); - Modello IVA.
La Sede del Collegio è facilmente raggiungibile: Mezzi di superficie autobus 50/58/94 Metropolitana linea verde fermata Sant’ Ambrogio Metropolitana linea rossa fermata Cadorna, cambio con linea verde, fermata Sant’ Ambrogio. Ferrovie Nord fermata Cadorna cambio con linea verde fermata Sant’Ambrogio. Con i migliori saluti. Il Presidente Enzo Balbi
09Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano
MODELLO 17/2009DICHIARAZIONE DEI REDDITI PROFESSIONALI
Assistente condominiale,istituto provvidenziale
Da circa un anno è pienamente ope-rativa la (provvidenziale) figura professionale dell’assistente con-
dominiale: figura introdotta dal Contrat-to collettivo di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati Confedilizia/Cgil-Cisl-Uil del 4.12.’03, perfezionata con l’Accordo del 15.12.’04 e resa opera-tiva da ultimo con il Contratto collettivo del 21.4.’08. Ecco, in breve, i tratti - nor-mativi ed economici - che caratterizzano questo tipo di lavoratore. L’assistente, su incarico condominiale, svolge mansioni relative alla vita familiare dei condòmini (o di una parte di essi che in tal caso se
ne assumono le spese) di un edificio o consor-zio condominiale. All’as-sistente possono essere affidate mansioni quali, per esempio, l’effettua-
zione di acquisti, il ritiro di raccomanda-te o pacchi giacenti ed il reperimento di informazioni su servizi pubblici o spetta-coli nonché, occasionalmente, le opera-zioni di parcheggio auto e simili. L’assistente può essere assunto in prova per un periodo non superiore ai 2 mesi. L’orario di lavoro è fissato in 40 ore set-timanali e può essere distribuito su un arco di 5 o 6 giornate, con una pausa giornaliera di un’ora. Si può anche opta-re per un’assunzione a tempo parziale, disciplinata dagli articoli 70 e seguenti del Contratto collettivo Confedilizia Cgil/Cisl/Uil. L’assistente ha diritto di godere di 26 giorni lavorativi di ferie annuali e di permessi retribuiti pari a 28 ore annue, oltre che la possibilità di usufruire di ul-teriori permessi a vario titolo, tutti previ-sti dal Contratto collettivo in questione.La retribuzione dovuta all’assistente
comprende il salario mensile stabilito dagli accordi sindacali, eventuali inden-nità a carattere continuativo e gli scatti di anzianità (massimo n. 12 scatti trien-nali di anzianità di 10 euro cadauno, da maturarsi a decorrere dall’1.4.’08). L’assistente ha diritto alla gratifica na-talizia o tredicesima mensilità nonché al trattamento di fine rapporto. Per quanto concerne, poi, le indennità economiche da corrispondersi durante il periodo di malattia, all’assistente - non fruendo lo stesso della copertura previdenziale le-gale - si applica la normativa contempla-ta dall’articolo 89 del Contratto collettivo citato. In caso di risoluzione del rappor-to, e fatto salvo il caso di risoluzione in tronco per giusta causa, sia l’assistente sia il datore di lavoro sono tenuti a dare per iscritto un preavviso di 45 giorni di calendario. •
La voce di Confedilizia
di Corrado Sforza Fogliani » presidente Confedilizia
N. 03.2009 Maggio - Giugno10 NoiGeometri
Agevolazioniper gli archivistorici
Con la Risoluzione n. 93/E del 2.4.’09, l’Agenzia delle entrate - rispondendo ad un apposito que-sito della Direzione generale per gli archivi - ha
chiarito alcuni dubbi in merito alla possibilità di appli-care le agevolazioni fiscali previste dal Testo unico sui redditi per le spese sostenute per ordinare ed inventa-riare gli archivi dichiarati di interesse storico partico-larmente importante, così come previsto dall’articolo 30 del Codice dei beni culturali.Come primo punto, l’Agenzia ha precisato che le di-sposizioni che prevedono i benefici fiscali per gli inter-venti riguardanti i beni vincolati (articoli 15 e 100 del Testo unico delle imposte sui redditi) ancorché faccia-no ancora riferimento alle vecchie normative (ovvero la legge n. 1089/’39 per i beni culturali, e il d.p.r. n. 1409/’63 per gli archivi pubblici e privati) devono in-tendersi riferibili alle nuove disposizioni del Codice dei beni culturali. E ciò in quanto la ratio delle norme fi-scali considerate è quella di «favorire le attività di ma-nutenzione, protezione e restauro di beni sottoposti a vincolo che abbiano carattere obbligatorio o necessa-rio». Per quanto concerne le spese relative all’attività di riordino e inventariazione degli archivi privati d’in-teresse storico, le stesse «nella misura in cui si rendo-no obbligatorie» ai sensi dell’articolo 30 del Codice dei beni culturali «in quanto correlate (…) ad interventi di carattere straordinario da realizzare immediatamente dopo l’apposizione del vincolo o, per quanto concerne l’aggiornamento dell’inventario già realizzato, suc-
cessivamente, all’insorgeredi altre cause straordina-rie verificate dalle Autorità pubbliche competenti, pos-sono fruire delle agevola-zioni fiscali previste per la manutenzione, protezione e restauro dei beni vinco-lati di cui agli articoli 15 e 100 del TUIR». Il tutto - ha precisato l’Agenzia - a con-dizione che «la congruità del relativo ammontare, ove le spese non siano ob-bligatorie, sia previamente accertata» dagli enti com-petenti. •
» di Francesco Di BenedettoCollegio Geometri e Geometri Laureatidella provincia dell’Aquila
L a tragedia che ha colpito la Città dell’Aquila ha visto i Geometri del Collegio della Provincia dell’Aquila
impegnati in opera di volontariato in tut-te le fasi necessarie per poter dare inizio alla ricostruzione per un ritorno prima possibile alla normalità. Una prima fase è stata quella della costituzione di squadre da due, tre o quattro Geometri che, in col-laborazione con la Protezione Civile nei vari C.O.M., hanno provveduto alla veri-fica degli edifici ricadenti nelle aree ter-remotate al fine di predisporre le schede
e catalogarli secondo i danni subiti. Tali operazioni sono tutt’ora ancora in corso e i nostri colleghi sono ancora impegnati. Gli iscritti del Collegio dell’Aquila, una volta individuate le aree dove realizzare gli alloggi su piattaforme, hanno prov-veduto al rilievo topografico per la reda-zione dei piani quotati dove sono stati poi realizzati i progetti. In questa fase gli stessi colleghi stanno procedendo al pic-chettamento per la posa in opera dei pi-lastri dove saranno posizionate le piastre e, quindi, realizzati gli alloggi affinché si possa uscire fuori dalle tende. Dopo le ordinanze emesse dal Sottosegretario Bertolaso i Geometri sono ora impegnati nella fase di redazione delle perizie e di
quanto altro necessario affinché si pos-sano eseguire i lavori negli edifici classi-ficati A, B e C si che i proprietari possano rientrare nelle loro abitazione nel più bre-ve tempo possibile. Va precisato che molti dei Geometri che stanno eseguendo le operazioni suddette sono in tenda o sfollati negli alberghi dei Comuni della Costa Abruzzese ed ogni giorno armati di tanta buona volontà e voglia di rivedere tornare a volare la Città dell’Aquila non si risparmiano i lunghi e sacrificati viaggi.
Un grazie a tutti coloro che ci sono vici-ni e che ci aiuteranno affinché la Città dell’Aquila possa tornare a VOLARE. •
L’aiuto di tutti i geometriper rivedere L’Aquila volare
Solidarietà
13NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
» di Paolo Maddaloni
S i arresta il mercato immobiliare milanese negli ultimi sei mesi del 2008. I prezzi degli immobili
in città aumentano in media solo dello 0,1% (+0,4% in un anno, +102,5% dal 1998). Comprare casa a Milano costa in media 4.522 euro al metro quadro,
appena 5 euro in più rispetto al primosemestre 2008 e affittarla in media 187euro al metro quadro all’anno. Tempi
più lunghi per vende-re casa, secondo le aspettative degli ope-ratori: scende il nu-mero di compravendi-te in sette casi su dieci.
Il mercato zona per zonaIl Centro storico (Augusto, Brera, Cairoli-Cordusio, Diaz-Duomo-Scala, Missori-S.Sofia, Nirone-S.Ambrogio, Spiga-Mon-tenapoleone, Vetra-S.Vito, V. Emanuele-S.Babila), che si conferma la zona più costosa della città con 8.261 euro al mq,e la zona Bastioni (Repubblica-Porta Nuo-va, Solferino-Corso Garibaldi, Leopardi -Boccaccio-Pagano, Parco Castello, S. Vit-tore, Conca del Naviglio-Porta Genova, Mercalli-Quadronno, Tribunale-5 Giorna-te, Venezia - Monforte ) con 6.364 euro al mq, le zone che crescono di più nel semestre, +0,5% ciascuna. La zona della Circonvallazione (Buenos Aires-Vitruvio, Carbonari-Maggiolina, Gen. Govone-Ce-nisio, Lagosta-Staz. Garibaldi, Sarpi-Pro-caccini, Pisani-Gioia-Baiamonti, Fiera-Monterosa, Fiera-Sempione, Washington -Po-Vesuvio, Bligny-Toscana, Navigli-Cassala, Solari-Napoli, Abruzzi-Roma-gna, Libia-Cirene, Piceno-Indipendenza)
Milano, prezzi in calo in periferia ed in provincia
Costo delle case, affitti e vivibilitàMilano nell’anno della crisiQuali sono le novità sul mercato della metropoli, anchecome indicatore della qualità della vita? Quanto vale la miacasa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zonadella città conviene acquistare in questo periodo di crisi?E affittare una casa quanto costa? Le rispostenella «Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazzadi Milano» realizzata da Borsa Immobiliare e F.I.M.A.A.
Immobiliare
N. 03.2009 Maggio - Giugno14 NoiGeometri
segna un +0,1% (4.393 euro al mq), in linea con la crescita media milanese. Ar-retra invece la periferia che se in media vede ridurre i prezzi dello 0,3% (3.216 euro al mq), più del dato cittadino, re-gistra diminuzioni importanti soprat-tutto a Lambrate (-3,2%%, la riduzione maggiore della città, 3.050 euro al mq), Ronchetto-Lodovico il Moro (1,8%, 2.800 euro al mq), Accursio (-1,5%, 3.200 euro al mq) e Udine (-1,5%, 3.350 euro al mq).E se Spiga-Montenapoleone rimane lazona più costosa con 11.900 euro al metroquadro, dove sono le zone più economi-che? Salomone-Bonfadini (2.550 euro al mq), Forlanini-Mecenate (2.700 euro al mq) e Ronchetto-Lodovico il Moro (2.850 euro al mq).
La Milano tematicaCrescono la Milano della moda (tra cui Cairoli-Cordusio, Spiga-Montenapoleo-ne, Vittorio Emanuele-S.Babila, Solferi-no-C.so Garibaldi, Diaz-Duomo-Scala), +0,9%, 8.072 euro al metro quadro, e la Milano dei divertimenti (Vetra-S.Vito, Solferino-Corso Garibaldi, Conca del Na-
viglio-Porta Genova, Percalli-Quadronno, Brera) +0,9%, 6.575 euro al metro qua-dro. Rallenta invece la Milano dello stu-dio e delle Università (Augusto, Nirone-Sant’Ambrogio, Bligny-Toscana, FulvioTesti-Bicocca, Fulvio Testi-Ca’ Granda,Barona-Famagosta, Pacini-Ponzio (Sarpi-Procaccini, Buenos Aires-Vitruvio, Bovi-sa-Dergano, Istria-Maciachini) con -0,2%, 4.650 euro metro quadro.
La provinciaIl prezzo medio degli appartamenti, tra vecchi e nuovi, nella provincia (esclusa Milano, Monza e la Brianza) registra in sei mesi una flessione del -0,2% (stabi-le in un anno) attestandosi su 1.755 euro al metro quadro. La Direttrice Est l’unica a registrare una crescita in linea con il dato milanese +0,1% (1.815 euro al metro quadro), mentre rallentano con -0,7% il sud Milano (1.711 euro al metro quadro), Abbiatense Magentino con -0,3% (1.791 euro al metro quadro), l’Alto Milanese con -0,2% (1.476 euro al metro quadro) e la Cintura Nord con -0,1% (1.982 euro al metro quadro).
Sono questi alcuni dei dati che emergo-no dalla 34ª edizione della «Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano» sul secondo semestre 2008 realizzata dalla Camera di Commercio di Milano, attraverso l’azienda speciale Borsa Immobiliare, in collaborazione con F.I.M.A.A. Milano.“I prezzi degli immobili a Milano registra-no nella seconda parte dell’anno una so-stanziale battuta di arresto - ha dichiarato Antonio Pastore, presidente di Borsa Im-mobiliare, azienda speciale della Came-ra di commercio di Milano -. Se il centro cresce, anche se di poco, periferia e pro-vincia iniziano a mostrare i primi segni di quella riduzione dei prezzi conseguenza delle difficoltà che mercato immobiliare e finanziario stanno vivendo a livello inter-nazionale. È ragionevole supporre che la diminuzione delle transazioni attesa da-gli operatori e l’allungamento dei tempi di vendita degli immobili possano determi-nare nel 2009 una più decisa inversione di tendenza del mercato”.“Indubbiamente il mercato immobiliare è in una fase di contrazione, ma è bene sottolineare che, se dovessimo esempli-ficare il ragionamento con uno slogan, la casa resta comunque l’investimento migliore per la famiglia, si rivaluta nel tempo più dell’oro e rende più dei Bot.Il vero problema - afferma Lionella Maggi, presidente di F.I.M.A.A. Milano, il Collegio degli agenti d’affari e d’intermediazio-ne aderente all’Unione del Commercio -è che la crisi finanziaria ha reso più diffi-cile l’accesso al credito: vengono quindi erogati meno mutui ed anche il mercato delle costruzioni ne risente. Solo riav-viando questo meccanismo che si è forte-mente rallentato, ed occorre la collabora-zione degli istituti di credito, si potrà dare nuovo impulso al mercato immobiliare”.
TUTTI I DATI DELLA RICERCA
Mercato immobiliare stabileSi arresta la crescita dei prezzi delle case: 4.522 euro il prezzo medio, +0,1% rispet-to ai 4.517 euro del semestre precedente e +0,4% in un anno (ed in dieci anni la cre-scita è stata del +102,5%). Nove le zone che a Milano crescono nel secondo seme-stre del 2008: Conca del Naviglio-Porta Genova, +5% (5.300 euro al mq), Spiga-Montenapoleone, +2,1% (11.900 euro al mq), Fiera-Sempione, +1,1% (4.700 euro al mq), Washington-Po-Vesuvio, +1,1%
• I partecipanti al convegno •
Antonio Pastore, presidente Borsa Immobiliare - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - Lionella Maggi, presidente F.I.M.A.A. Milano - Claudio Lossa, presidente della Comitato Prezzi della Camera di Commercio di Milano -Stefano Stanzani, F.I.M.A.A. Milano - Marco Dettori, consigliere Assimpredil ANCE - Giancarlo Vinacci, presidente Medio F.I.M.A.A. - Salvatore Musumeci, Agenzia del Territorio.
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(4.650 euro al mq), S. Vittore, +0,9% (5.650 euro al mq), Istria-Maciachini, +0,8% (3.300 euro al mq), Cairoli-Cor-dusio, +0,7% (7.550 euro al mq), Brera+ 0,6% (8.600 euro al mq), V. Emanuele-S.Babila, +0,5% (9.250 euro al mq).52 le zone ferme a +0,0%: Augusto (6.900euro al mq), Diaz-Duomo-Scala (8.450 euro al mq), Missori-Santa Sofia (6.900 al mq), Nirone-S. Ambrogio (8.100 euro al mq), Vetra-San Vito (6.700 euro al mq), Repubblica-Porta Nuova (6.550 euro almq), Solferino-Corso Garibaldi (5.775euro al mq), Leopardi-Boccaccio-Pagano (6.700 al mq), Parco Castello (6.300 euro al mq), Mercalli-Quadronno (6.500 euro al mq), Tribunale-5 Giornate (6.250 euro al mq), Venezia-Monforte (8.250 euro al mq), Buenos Aires-Vitruvio (4.150 euro al mq), Carbonari-Maggiolina (4.050 euro al mq), Gen. Govone-Cenisio (3.400 euro al mq), Lagosta-Stazione Garibaldi (3.875 euro al mq), Sarpi-Procaccini (3.725 euro al mq), Fiera-Monterosa (5.450 al mq), Bligny-Toscana (3.700 euro al mq), Navi-gli-Cassala (4.650 euro al mq), Solari-Na-poli (4.300 euro al mq), Abruzzi-Romagna (4.150 euro al mq), Libia-Cirene (5.350 euro al mq), Piceno-Indipendenza (5.400 euro al mq), Bovisa-Dergano (3.125 euro al mq), Musocco-Villa Pizzone (2.925 euro al mq), Pellegrino Rossi-Affori-Bruzzano (3.050 euro al mq), Quarto Oggiaro (2.950 euro al mq), Brianza-Pa-steur (3.225 euro al mq), Fulvio Testi-Ca’ Granda (3.300 euro al mq), Greco (2.925 euro al mq), Niguarda (2.950 euro al mq), Padova-Palmanova (3.000 euro al mq), Turro-Precotto (3.150 euro al mq), Axum -Ospedale S. Carlo (3.000 euro al mq), Baggio-Quinto Romano (3.150 euro al mq), Inganni-S. Cristoforo (3.300 euro al mq), Selinunte-Rembrandt (3.650 euro al mq), Caprilli-S.Siro (4.250 euro al mq), Quartiere Gallaretese-Trenno (3.350 euro al mq), Agrippa-Abbiategrasso (3.050 euro al mq), Cermenate-Ortles (3.050 euro al mq), Corvetto (3.100 euro al mq), Gratosoglio-Missaglia (3.000 euro al mq), Ripamonti-Vigentino (3.200 euro al mq), Barona-Famagosta (3.350 euro almq), Q.re S. Ambrogio-Torretta (3.050euro al mq), Teodosio-Vallazze (3.200 euro al mq), Forlanini-Mecenate (2.700 euro al mq), Martini-Cuoco (3.900 euro al mq), Santa Giulia (Montecity-Rogoredo, 3.300 euro al mq), Salomone Bonfadi-ni (2.550 euro al mq). In calo: Lambrate (3.050 euro al mq) con -3,2%, Ronchetto-Lodovico il Moro (2.800 euro al mq) con
-1,8%, Accursio (3.200 euro al mq) con -1,5%, Bande Nere-Giambellino (3.800 euro al mq) con -1,3%, Udine (3.350 euro al mq) con -1,5%, Argonne-Corsica (3.550 euro al mq) con -1,4%, Pacini-Ponzio (3.800 euro al mq) con -1,3%, Pisani-Gioia-Baiamonti (4.350 euro al mq) con -1,1%, Fulvio Testi-Bicocca (3.400 euro al mq) con -0,7%.
Chi cresce di più… e chi menoLe zone cresciute di più nel secondo se-mestre del 2008, con +0,5% ciascuna sono il centro (+1,2% in un anno) e i Ba-stioni, (Repubblica-Porta Nuova, Solferi-no-Corso Garibaldi, Leopardi-Boccaccio-Pagano, Parco Castello, S.Vittore, Conca del Naviglio-Porta Genova, Mercalli-Qua-dronno, Tribunale-5 Giornate, Venezia-Monforte) (+0,6% in un anno). In linea con la media cittadina la circonvallazione (Buenos Aires-Vitruvio, Carbonari-Mag-giolina, Gen. Govone-Cenisio, Lagosta-Staz. Garibaldi, Sarpi-Procaccini, Pisani-
Gioia-Baiamonti, Fiera-Monterosa, Fiera -Sempione, Washington-Po-Vesuvio, Bli-gny-Toscana, Navigli-Cassala, Solari-Napoli, Abruzzi-Romagna, Libia-Cirene, Piceno-Indipendenza) con +0,1% (+0,3% in un anno) mentre il decentramento (da Bovisa-Dergano a Istria-Maciachini, da Inganni-San Cristoforo a Caprilli-San Siro, da Abbiategrasso-Gratosoglio a Ronchet-to-Lodovico il Moro, da Lambarate a Salo-mone Bonfadini) resta stabile o registra flessioni negative soprattutto nella parte nord-est (-1,5%).
In sei mesiI più veloci. Nel Centro storico cresce di più Spiga-Montenapoleone con +2,1%. Nei Bastioni, cresce molto Conca del Na-viglio-Porta Genova con + 5%. Per la Cir-convallazione Fiera-Sempione e Washin-gton-Po-Vesuvio con +1,1%. Nel decentra-mento solo Istria-Maciachini con +0,8%.E i più lenti. Nel Centro storico stabili ben5 zone, tra cui Missori-S.Sofia, con +0,0%.
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Nei Bastioni sette zone sono ferme a +0,0%, mentre nel decentramento rallen-ta soprattutto Lambrate con -3,2%.
In un annoI più veloci. Nel Centro storico cresce di più Spiga-Montenapoleone con +3,9%, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con + 5%, per la Circonvallazione Fiera-Monterosa con +1,9% e nel decen-tramento Fulvio Testi-Bicocca con +1,5%. E i più lenti. Nel Centro storico Vittorio Emanuele-S.Babila con -1,1%. Nei Bastio-ni sono fermi a +0,0%, Repubblica-Porta Nuova, Leopardi-Boccaccio-Pagano, Par-co Castello, Mercalli-Quadronno, Tribu-nale-5 Giornate, Venezia-Monforte. Nella Circonvallazione Pisani-Gioia-Baiamonti con -1,1%, nel decentramento rallentano soprattutto Lambrate con -3,2% e Ron-chetto-Lodovico il Moro con -1,8%.
E in cinque anniI velocisti. Nel Centro storico, Diaz-Duo-mo-Scala con +32,5%, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con +34,2%, per la Circonvallazione Lagosta-Stazione Garibaldi con +31,4%, nel decentramen-to Bovisa-Dergano con +33%.Il fanalino di coda. Nel Centro storico Nirone-S. Ambrogio con + 17,4%, nei Ba-stioni Solferino-C.so Garibaldi con + 10 %, nella Circonvallazione Sarpi-Procac-cini con +6,4%, nel decentramento Ron-chetto-Lodovico il Moro con +9,8%.
Le case più convenienti?Nel secondo semestre 2008 per il Centro storico si conferma Vetra-San Vito con 6.700 euro al mq, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con 5.300 euro al mq, nella Circonvallazione Gen. Govone-Cenisio con 3.400 euro al mq, nel decen-tramento Salomone-Bonfadini con 2.550 euro al mq.
La Milano tematicaIn un semestre crescono in media del+0,9% la Milano della moda (tra cui Cairo-li-Cordusio, Spiga-Montenapoleone, Vit-torio Emanuele-S.Babila, Solferino-C.so Garibaldi, Diaz-Duomo-Scala), per 8.072 euro al mq, e quella del divertimento (Ve-tra-San Vito, Solferino-Corso Garibal-di, Conca dei Navigli-Porta Genova, Mercalli-Quadronno, Brera) per 6.575 euro al mq. Rallenta invece la Milano dello studio, in media -0,2% per 4.650 euro al mq e la Milano del verde, in media del -0,1% per 4.683 euro al mq.
Gli affittiNel secondo semestre 2008 il prezzo di locazione di un appartamento a Milano è in media di 187 euro al mq all’anno: in diminuzione del 2,8% rispetto al primo semestre dello stesso anno. Affittare un monolocale in città costa mediamente 267 euro al mq all’anno. I bilocali si atte-stano sui 213 euro al mq all’anno, mentre i trilocali sui 135 euro al mq annui. I qua-drilocali hanno in media un costo di loca-zione di 134 euro al mq all’anno.
La provincia di MilanoIl prezzo medio degli appartamenti, tra vecchi e nuovi, nella provincia (esclusa Milano, Monza e la Brianza) registra in sei mesi una flessione del -0,2% (stabi-le in un anno) attestandosi su 1.755 euro al metro quadro. La Direttrice Est l’unica a registrare una crescita nel semestre in linea con il dato milanese, +0,1% (1.815 euro al metro quadro), mentre rallentano con -0,7% il sud Milano (1.711 euro al me-tro quadro), Abbiatense Magentino con -0,3% (1.791 euro al metro quadro), l’Alto Milanese con -0,2% (1.476 euro al metro quadro) e la Cintura Nord con -0,1% (1.982 euro al metro quadro). •
Milano
Cintura NordAlto Milanese
Abbiatense Magentino
Sud Milano
Direttrice Est
1.476(-0,2;1,3)
1.982(-0,1;-0,6)
1.815(0,1;-1,6)
1.711(-0,7;2,8)
1.791(-0,3;-1,2)
Provincia Milano (escluso Milano e Monza-Brianza): 1.755 (-0,2; 0,0)
Fonte: “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondosemestre 2008 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda specialedella Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con F.I.M.A.A. Milano
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17NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
» di Franco Guazzone(articolo già pubblicato sul «Consulente Immobiliare» de Il Sole 24 Ore»)
A partire dall’11 maggio scorso, è stata avviata a titolo sperimentale, con la circolare n. 1, dell’8 maggio
2009, prot. N. 25.818, emanata dall’Agen-zia del Territorio, una nuova procedura di accatastamento dei nuovi fabbricati,presso gli Uffici provinciali di Siena, Como, Rieti, Isernia e Rimini, finalizzata ad inte-grare e semplificare gli adempimenti per gli operatori professionisti del settore.La nuova procedura, rende di fatto au-
tomatiche operazioni che, attualmente, devono essere effettuate con due pro-cedimenti distinti, mediate l’utilizzo del programma Pregeo, per l’aggiornamento della mappa (tipo mappale) e del pro-gramma Docfa per le denuncie al Catasto dei Fabbricati, a condizione però, che gli uffici abbiano reso correlate le mappe dei due catasti, operazione non ancora effet-tuata in diversi uffici, mentre nella mag-gioranza dei casi, il supporto geometrico non solo è unico per entrambi, ma essen-do stato digitalizzato, è reso disponibile su base informatica. Pertanto, il nuovo procedimento sarà applicabile solo pres-
so i 17 uffici che, da tempo, sperimentano il nuovo programma Pregeo 10, che pre-vede la trasmissione per via telematica dei tipi di frazionamento e tipi mappali, il cui utilizzo sarà esteso gradualmente ad altri uffici ed infine reso obbligatorio a tutto il territorio nazionale. Vengono quindi precisate le specifiche tecniche da porre in atto, nel caso di: incompletezza dei dati anagrafici e Codice fiscale dei singoli intestati o della titolarità del pos-sesso; mancata o errata registrazione di una voltura e, infine, possesso non legit-timato da atti legali.
L’istituzione di una nuova categoriacatastale di transitoLa nuova metodologia, prende l’avvio dalla presentazione del tipo mappale al Catasto Terreni, allorquando su un’area sia in corso la costruzione di un nuovo fabbricato, circostanza che determina l’iscrizione con nuovo identificativo di particella, nella partita speciale 1, (area di enti urbani e promiscui), seguita dalla sua iscrizione al Catasto dei Fabbricati, con lo stesso identificativo e la medesi-ma intestazione esistente al Catasto Ter-reni, mediante l’attribuzione della nuova categoria fittizia F/6 (fabbricato in attesa di dichiarazione), che va ad aggiungersi alle cinque preesistenti, istituite con l’art. 3 comma 2 del Dm. 28/98. In tal modo, il Quadro Generale delle Categorie del Ca-tasto Fabbricati, viene integrato come si evince dal Prospetto che pubblichiamo.Successivamente, ultimata la costruzione
Nuova procedura
Telematica al serviziodei professionistiL’Agenzia del Territorio semplifica le operazionidi accatastamento dei fabbricati, ma il procedimentosarà applicabile solo presso i 17 uffici che, da tempo,sperimentano il nuovo programma Pregeo 10
Professione
N. 03.2009 Maggio - Giugno18 NoiGeometri
del fabbricato, al momento della presen-tazione delle singole denuncie catasta-li, viene soppressa la categoria F/6, ma viene mantenuto il numero di particella, poi attribuito a ciascuna unità col proprio subalterno, identificativo delle nuove de-nunce relative ad unità immobiliari di tipo ordinario, speciale o particolare (abita-zioni, uffici, box, negozi, magazzini, labo-ratori, opifici, alberghi, teatri, ospedali, supermercati, edifici terziari, stazioni, porti aeroporti, ecc.).Fra le tipologie di elaborati trasmissibili per via telematica col programma Pregeo 10, vi sono quelle relative ai tipi mappali, con la sigla TM, che indicano: Conformi-tà della mappa e conferma del numero di particella; Conformità di mappa e va-riazione del numero di particella; Nuova costruzione sull’intera particella; Nuova costruzione ricadente in una particella definita da precedente frazionamento; Inserimento di nuovo fabbricato; Inseri-mento di nuovo fabbricato e scorporo di corte (TM con stralcio di corte) ed infine TF tipo di frazionamento e tipo mappale.Nel caso che più aree di proprietà diffor-mi, siano identificate con diversi numeri di particella, ciascuna di esse mantiene la propria identità, dando luogo a alla costi-tuzione di più unità, censibili nella cate-goria F/6. Con la successiva approvazione del tipo mappale, sarà fornito l’identifica-tivo del catasto Fabbricati da attribuire
alla categoria F/6 per ciascuna particel-la. La nuova ditta del Catasto fabbricati costituita, che riporta quella del Catasto terreni, sarà ulteriormente completata con dichiarazione dal professionista nel documento Pregeo con le diciture: Ditta allineata a quella del Catasto Terreni; Dit-ta disallineata per incompletezza dei dati anagrafici o della titolarità del possesso; Ditta disallineata per omessa o mancata registrazione di voltura, costituita in F/6 che resta intestata alla ditta del Cata-sto terreni; infine Ditta disallineata, con intestazione dell’F/6 alla ditta del Cata-sto Terreni, in quanto la variazione nello stato dei suoli è sottoscritta da soggetto non legittimato. Pertanto, nelle more dei tempi necessari all’approvazione del tipo e alla presentazione delle denunce ca-tastali, gli uffici provinciali dell’Agenzia, dovranno provvedere a rendere allinea-te e conformi le intestazioni, eseguendo le volture degli atti intermedi e gli altri adempimenti connessi, al fine di rendere più semplice l’attività del professionista nella compilazione del Docfa, garanten-do la continuità storica dell’intestazione, fino al momento di avvio della costruzio-ne. Seguono poi istruzioni più dettagliate per le numerose tipologia di stati e situa-zioni che si possono presentare.
La registrazione dei documential Catasto FabbricatiLe dichiarazioni presentate con la pro-cedura Docfa, relative a tipi mappali presentati successivamente alla data di attivazione della sperimentazione, nei sopracitati Uffici (Siena, Como, Rieti, Iser-nia e Rimini), dovranno essere compilati secondo le regole in precedenza anticipa-te, con l’attribuzione della categoria F/6, omettendo la compilazione dei quadri re-lativi ai soggetti, qualora questi risultino coerenti con quelli del Catasto Terreni.Ovviamente, qualora non sia presente la categoria F/6, si dovrà procedere con le norme attualmente in vigore. Seguono
poi le istruzioni di tipo particolare, con l’indicazione dei controlli formali da ese-guire, la correttezza dei riferimenti proto-collari del tipo mappale corrispondente che, in caso di esito positivo, consentiran-no agli uffici di procedere all’iscrizione di ciascuna unità nella predetta categoria.Qualora invece, l’esito dei controlli risulti negativo, per la mancanza di atti interme-di, l’ufficio provvederà a iscrivere la ditta in atti con riserva del tipo 1, procedendo alle notifiche di rito.
Avvio e scopo della sperimentazioneLa sperimentazione è stata attivata nei sopracitati uffici, a partire dall’11 maggio 2009, in seguito agli accordi intervenuti fra i Consigli nazionali del Notariato, de-gli Ordini e Collegi tecnici professionali, al fine di testare i programmi ed indivi-duarne eventuali criticità, per apportare le necessarie modifiche migliorative al modello organizzativo adottabile, anche a seguito delle segnalazioni fornite dai professionisti, prima di estendere il ser-vizio all’intero territorio nazionale.
CommentoA nostro avviso la nuova procedura, a re-gime, porterà senz’altro notevoli benefici agli operatori del settore, soprattutto nei casi in cui, ancora in fase di costruzione, sia necessario identificare i fabbricati e le relative porzioni, per la stipulazione dei contratti di mutuo fondiario, in quan-to renderà consultabile a terminale, lo stato degli immobili in ogni fase della trasformazione dell’area. Tuttavia, a no-stro avviso, il risultato conseguibile più importante, sarà quello di rendere ne-cessario l’allineamento delle mappe del Catasto Terreni, con quelle dei Fabbricati, nelle province in cui non è ancora stato effettuato, trattandosi di una operazione tutt’altro che semplice, perché effettua-bile sono manualmente, circostanza che costituisce, probabilmente, la causa del mancato collegamento. •
Professione
19NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
IIMMOBILIA DESTINAZIONEORDINARIA
IIIMMOBILIA DESTINAZIONESPECIALE
GRUPPO A • CONSISTENZA A VANO UTILEA/1 Abitazioni di tipo signorileA/2 Abitazioni di tipo civileA/3 Abitazioni di tipo economicoA/4 Abitazioni di tipo popolareA/5 Abitazioni di tipo ultrapopolareA/6 Abitazioni di tipo ruraleA/7 Abitazioni in villiniA/8 Abitazioni in villeA/9 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storiciA/10 Uffici e studi privatiA/11 Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
GRUPPO B • CONSISTENZA A METRO CUBO VUOTO PER PIENOB/1 Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, casermeB/2 Case di cure e ospedali (senza fini di lucro)B/3 Prigioni e riformatoriB/4 Uffici pubbliciB/5 Scuole e laboratori scientificiB/6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categorie A/9B/7 Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del cultoB/8 Magazzini sotterranei per depositi derrate
GRUPPO C • CONSISTENZA A METRO QUADRATO LORDO MURIC/1 Negozi e bottegheC/2 Magazzini e locali di depositoC/3 Laboratori per arti e mestieriC/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fini di lucro)C/5 Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fini di lucro)C/6 Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fini di lucro)C/7 Tettoie chiuse o aperte
GRUPPO D • SENZA CONSISTENZAD/ 1 OpificiD/2 Alberghi e pensioni (con fini di lucro)
D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fini di lucro)
D/4 Case di cura ed ospedali (con fini di lucro)
D/5 Istituti di credito, cambio e assicurazione (con fini di lucro)
D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fini di lucro)
D/7 Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni (compresi i distributori di benzina).D/8 Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni (comprese edicole e chioschi)D/9 Edifici galleggianti o sospesi a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggioD/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
• Quadro generale delle categorie catastali •
Professione
N. 03.2009 Maggio - Giugno20 NoiGeometri
• Quadro generale delle categorie catastali •
IIIIMMOBILIA DESTINAZIONEPARTICOLARE
IVIMMOBILI CENSITIAI SOLI EFFETTIINVENTARIALI
GRUPPO E - SENZA CONSISTENZAE/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aereiE/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggioE/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubblicheE/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubblicheE/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenzeE/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunaleE/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famigliaE/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del Gruppo E
GRUPPO F • SENZA RENDITAF/1 Aree urbane (art. 3, comma 2, lettera d, del Dm n. 28/98)F/2 Unità immobiliari collabenti (Costruzioni non produttive di reddito per l’accentuato livello di degrado - art. 3, comma 2, lettera b del Dm n. 28/98)F/3 Fabbricati o loro porzioni in corso di costruzione (art. 3, comma 2, lettera a/1, del Dm n. 28/98)F/4 Fabbricati o loro porzioni in corso di definizione (art. 3, comma 2, lettera a/2, del Dm n. 28/98)F/5 Lastrici solari (art. 3, comma2, lettera c, del Dm n. 28/98)F/6 Fabbricato in attesa di dichiarazione (circ. 1/T dell’8/05/ 2009 - Agenzia Territorio)
Professione
» di Giuseppe Carlo Redaelli
I coordinatori della sicurezza nei cantieri edili sono tra le figure professionali maggiormente interessate a gestire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Anche nella stesura del c.d. Testo Uni-
co Sicurezza (D.Lgs. 9 aprile 2008, n° 81) il legislatore ha posto particolare attenzione all’ambito “cantiere edili” in quanto luoghi maggiormente esposti ai rischi ed ha dedicato un intero capitolo specifico (Titolo IV). Al fine di una programmazione della sicurezza il legislatore ha coinvolto in prima persona il committente. Succes-sivamente in considerazione della presenza, in cantiere, di inter-
ferenze fra le lavorazioni ha previsto la nomina del coordinatore (CSP e CSE) in quanto esperto in materia in grado di garantire quei tipi di inter-venti che il committente non sarebbe in grado di intraprendere. Dall’esame delle decisioni reperi-bili presso il Centro Elaborazioni Dati (CED) della Corte di Cassazione si rileva che, a tutt’oggi, pochi sono i casi di pronunce della Suprema Corte che possono aiutarci ad individuare la letteratura giurisprudenziale e quindi conoscere meglio quello che dovrebbe essere il comportamento corretto del coordinatore.Si riportano qui di seguito alcune sentenze a titolo esemplificativo:
Gli orientamenti della giurisprudenzasui compiti del coordinatore
Sicurezza e professioni
Dall’esame di diverse sentenze emerge non ancora definita in modo concreto la questione dell’«obbligo
di presenza in cantiere del Cse». È invece necessario poter stabilire i criteri in caso di infortuni soprattutto
quando l’esperto non risulta presente in cantiere
In cantiere
N. 03.2009 Maggio - Giugno22 NoiGeometri
• Reato di concorso in omicidio colposo - un marmista incarica-to della posa del rivestimento di una scala, mentre trasportava una lastra di marmo, lungo la medesima, in collaborazione con altro lavoratore, scivolava riportando gravi lesioni che poi han-no portato alla morte dello stesso. Nel procedimento venivano contestate:- Al datore di lavoro, il fatto di non aver installato idonei para-petti di protezione;- Al committente di non aver valutato adeguatamente il PSC;- Al coordinatore di aver redatto un piano di sicurezza e coordi-namento privo dei requisiti - non aver provveduto alle verifiche sull’operato dell’impresa e dei lavoratori autonomi e delle di-sposizioni contenute nel PSC - non aver verificato l’idoneità del POS - non aver curato la cooperazione e il coordinamento fra impresa e lavoratori autonomi - non aver contestato all’impresa e lavoratori autonomi la mancanza degli apprestamenti di sicu-rezza - non aver provveduto alla sospensione dell’attività pur evidente il pericolo per l’assenza dei parapetti.Il Tribunale aveva dichiarato tutti gli imputati responsabili del reato loro ascritto e la Corte d’Appello aveva confermato il giu-dizio di condanna del coordinatore sulla base delle seguenti argomentazioni e mancanze:- Segnalare al committente o al responsabile dei lavori l’inosser-vanza delle norme che stabiliscono gli obblighi dei lavoratori auto-nomi, le misure generali di tutela e gli obblighi dei datori di lavoro;- Proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle im-prese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto;- Dare comunicazione dell’inadempienza del committente o del responsabile dei lavori che non adotti alcun provvedimento alla Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro;- Sospendere, in caso di pericolo grave e imminente diretta-mente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti.
• Reato di lesioni personali colpose - il Tribunale prima e la Corte d’Appello poi avevano condannato il CSE per violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’infor-tunio si era verificato nel corso di lavori di scavo per la realizza-zione di una rete fognaria alla profondità di scavo pari a m 3,80 e le cui pareti laterali erano sprovviste di armature di sostegno. La Corte d’Appello, esaminando la condotta del coordinatore per l’esecuzione, ha affermato che non competeva a questo soggetto predisporre le misure antinfortunistiche ma egli era tenuto a svolgere i compiti attribuitigli dalla legge, ovvero:- Operare l’attuazione delle disposizioni in tema di sicurezza;- Adeguare i contenuti del PSC alle eventuali esigenze derivanti dall’evoluzione dei lavori;- Organizzare la cooperazione e il coordinamento tra le attività di tutti i datori di lavoro e i lavoratori autonomi.
• Incidente mortale occorso a titolare di ditta subappaltatrice -il lavoratore cadeva nel vano ascensore dove precedentemente erano state rimosse le impalcature. Nel giudizio di primo grado il coordinatore era stato assolto. Il Tribunale aveva affermato che il PSC conteneva previsioni sufficienti a prevenire il rischio di cadute dall’alto e non si poteva fare carico al coordinato-re di non aver informato del PSC e delle misure che lo stesso avrebbe dovuto adottare, in quanto non era stato provato che il coordinatore fosse consapevole della presenza nel cantiere
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dell’impresa della quale il deceduto era titolare. La Corte d’Ap-pello, invece, aveva condannato il CSE ritenendo scontato che i parapetti, posti a protezione del vano scala, erano inadeguati sia per altezza che per resistenza, in relazione alle esigenze del lavoro che doveva essere svolto. Il CSE aveva proposto ricor-so per cassazione però veniva rigettato dalla Suprema Corte la quale dava atto di condividere i criteri interpretativi adottati dalla Corte d’Appello per giungere alla sentenza di condanna. Nella sentenza di condanna fu tenuto conto dei compiti, attri-buiti al CSE dalla normativa, ovvero la mancanza di:- Verificare, con opportune azioni di coordinamento e di con-trollo, l’applicazione delle disposizioni del PSC;- Verificare l’idoneità del POS di ogni impresa in cantiere;- Adeguare il PSC in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute;- Vigilare sul rispetto del PSC e sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, le singole lavorazioni.
Considerazioni in merito alle sentenze descritteTra le azioni congiunte di prevenzione intraprese in data 03.04.2007 sono state approvate le linee guida sulle Regoleessenziali di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili. Le linee guida intendono indirizzare i Coordi-natori verso le buone prassi e garantire, con sempre maggio-re competenza, una presenza capillare sui cantieri a garanzia della sicurezza di tutti e si colloca nell’attività di attività di assistenza del Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alle figure del sistema di prevenzione delle imprese.Le linee guida contengono una tabella indicante le presunte visite minime, del CSE, necessarie in cantiere. (Le linee guida possono essere scaricate dal sito web: www.aslmi3.it).È ovvio che il CSE si possa trovare a svolgere il proprio com-pito in diversi cantieri e sarebbe un costo assolutamente proi-bitivo pretendere in ogni cantiere una sua presenza costante. La normativa di tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, nel configurare alcuni obblighi a carico dei vari sog-getti aventi compiti di questa natura non si preoccupa tanto di “quantificare” il livello di presenza minima che questi soggetti devono garantire sul luogo di lavoro, ma, piuttosto, si “qualifi-care” il loro rapporto, di richiedere che costoro riescano a cre-are le condizioni per un efficace sistema di gestione delle aree di rischio professionale. Non avrebbe alcun senso, soprattutto nei cantieri di modeste dimensioni, pretendere una presenza continuativa del CSE. Ciò che conta è che lo stesso svolga il suo compito di verificare concretamente ciò che in cantiere avvie-ne, secondo cadenze e tempistiche adeguate alla tipologia e alle dimensioni del cantiere, alle fasi lavorative e alle maggiori o minori condizioni di rischio presenti.Per concludere riprendendo l’allegato XV del T.U.S. il quale pre-vede che, durante i periodi di maggiore rischio dovuto a interfe-renze di lavoro, il coordinatore per l’esecuzione deve verificare periodicamente la compatibilità del PSC con l’andamento dei lavori, aggiornando il piano e, in particolare, il cronoprogram-ma dei lavori. In coerenza quanto sopra detto nello specificare i compiti che il coordinatore è tenuto a svolgere nei momenti di maggiore rischio nei cantieri (rischio da interferenze) rafforzi l’obbligo di presenza nei momenti di maggiore rischio, da in-tendersi, non tanto con riferimento alla persona fisica del CSE, quanto alla corrispondente area funzionale del coordinamento esecutivo. •CAODURO® s.p.a
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25NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28/02/2009, è stata pub-blicata la legge n. 13 del 27 febbraio 2009 avente per oggetto “Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure stra-ordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’am-biente”. Premesso che durante l’iter di conversione in legge, sono state apportate numerose modifiche al testo iniziale delD.L. 208/2008 (inviato con ns. lettera circolare n. 272 del 14/01/2008), si evidenziano di seguito le novità di maggiore in-teresse. In particolar modo quelle relative all’art. 2 e all’art. 5 che maggiormente interessano la nostra professione.
Ambiente, attenti alle nuove norme
Risorse idriche ed ecologia
Dallo scorso 1° marzo è entrata in vigore la legge che introduce una procedura alternativa per il contenzioso
relativo al rimborso delle spese di bonifica e le nuove tariffe in materia di smaltimento rifiuti
Art. 2: “Danno Ambientale”Introdotta una procedura alternativa di risoluzione stragiudizia-le del contenzioso relativo alle procedure di rimborso delle spe-se di bonifica e ripristino di aree contaminate e al risarcimento del danno ambientale. Le modifiche apportate in sede di con-versione, sono volte essenzialmente a conferire una maggiore precisione al dettato normativo, a valorizzare il ruolo dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e a disciplinare compiutamente l’utilizzazione del terreno o di sin-goli lotti o porzioni da parte del proprietario nel rispetto della destinazione urbanistica e degli obiettivi di bonifica;
Art. 5: “Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Disposizio-ni in materia di adeguamento delle discariche nonché di model-lo unico di dichiarazione ambientale”Il regime di prelievo relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun Comune, resta invariato per tutto il 2009; prorogato al 30 giugno 2009 il regime transitorio delle discariche. Il Presidente di una Regione o di una Provincia au-tonoma può chiedere, in via eccezionale, un’ulteriore proroga (istanza entro il 15 marzo 2009), che avrà efficacia a decorrere dal 1° luglio 2009 e fino al termine massimo del 31 dicembre 2009; la TIA, tariffa integrata ambientale che sostituisce laTARSU, potrà essere introdotta dal 30 giugno 2009 dai Comu-ni, se il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare non adotterà un apposito regolamento attuativo della ta-riffa; il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) allega-to al DPCM del 2/12/2008, dovrà essere utilizzato con le dichia-razioni relative al 2009, da presentarsi entri il 30 aprile 2010.La dichiarazione in scadenza il 30 aprile 2009, andrà presentata con il vecchio modello.
La legge è entrata in vigore il 1° marzo 2009. •
Leggi & decreti
dal Collegio Nazionale
N. 03.2009 Maggio - Giugno26 NoiGeometri
» di Giovanna PoglianiCoordinatrice Commissione Scuoladel Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Monza e Brianza
Nell’ottica della riforma scolastica si evidenziano volontà di riqualifica-zione degli Istituti Tecnici e Profes-
sionali, dopo un primo tentativo «fallito» di valorizzare solo i Percorsi Liceali da parte di alcuni Ministri delle legislazioni passate. I futuri “Tecnici delle Costru-
zioni, Ambiente e Territorio” (Geometri) potranno proseguire il loro percorso scolastico accedendo ITS (Istituti TecniciSuperiori alternativa valida e qualificanteal percorso universitario) e quindi appro-fondire in un triennio la loro preparazio-ne, entrando poi nel mondo del lavoro edella Professione con la preparazione ne-cessaria. La regione Lombardia promuo-ve già da tempo una efficace riorganizza-zione, esempio ne è la Legge n. 19/2007“Norme sul sistema educativo di istruzio-
ne e della formazione” ridisegnando il sistema educativo, dell’istruzio-ne e della formazione, questo nel contesto più ampio di potenziamento
delle filiere produttive e dei servizi per promuovere la competitività e lo sviluppo economico dei territori, obiettivo di una programmazione europea (Consiglio Eu-ropeo di Lisbona del 2000) e nazionale.In questo quadro è determinante la colla-borazione che i Collegi possono e devo-no dare agli istituti Tecnici, gettando un ponte concreto verso un attiva parteci-pazione agli ITS. In questa ottica è nato un «protocollo di intesa» che il Collegio di Monza e Brianza ha studiato e sottoscrit-to con tre Istituti Tecnici per Geometri sui sette presenti sul territorio della Provin-cia, già nell’anno scolastico 2009/2010 tale collaborazione sarà effettiva.Il prof. Michele Monopoli, preside dell’Isti-tuto Istruzione Superiore corso Geometri “E. Vanoni” di Vimercate, è il principale artefice nonché primo firmatario dell’ac
La valorizzazione dell’area di progetto del corso geometri
Scuola, una sfida al futuro
Il domani della nostra professione si gioca sul tavolodi lavoro del percorso di riqualificazione degli istitutid’istruzione secondaria che formerano i nuovi Tecnicidelle Costruzioni, Ambiente e Territorio. Il protocollod’intesa sottoscritto dal Collegiodi Monza e Brianzacon tre scuole della provincia
Formazione
Da sinistra a destra:Michele Monopoli e Francesco Grillo
cordo, sottoscritto poi dalla prof.ssa Giu-liana Colombo dell’IcTgS “Primo Levi” di Seregno e dalla dott.ssa Luciana Tellu-ri dell’ITSC “Achille Mapelli” di Monza.Il protocollo ha come obiettivo lo sviluppodella preparazione degli studenti, attra-verso percorsi di didattica attiva e labo-ratoriale atta a migliorare le competenze necessarie ad agevolare il passaggio ai successivi percorsi di studio o di lavoro, e, in particolare, ad affrontare il tirocinio post-diploma e l’esame di abilitazione alla professione di Geometra. Si consi-dera essenziale e necessario lo sviluppo della professionalità del Geometra, qua-le esperto del territorio, dell’ambiente e delle e delle costruzioni in vista del rior-dino dell’istruzione tecnica previsto a li-vello ministeriale. È prevista una proficua collaborazione orientata ad accrescere le competenze dei docenti nella realiz-zazione di percorsi didattici. Si promuo-ve l’alternanza scuola-lavoro attraverso visite di cantiere, stage di osservazione, periodi di tirocinio. Si ipotizza una parte-cipazione e collaborazione per l’acquisto di strumenti e attrezzature scientifiche per la creazione di laboratori per i fab-bisogni formativi delle imprese del set-tore Costruzioni, Territorio e Ambiente.Si valorizza la cultura professionale e del-le competenze scientifiche e tecnologi-che, favorendo nei giovani la consapevo-lezza della complessità, ma anche dello sviluppo culturale della professionalità del Geometra, a tal fine si sono individua-ti degli assi culturali e strategici di inter-vento legati a vari temi.A titolo sperimentale è stato organizzato un corso pilota di 12 ore presso l’Istituto Vanoni di Vimercate nello scorso mese di Marzo sulle “Tematiche Catastali” tenuto dal Consigliere del nostro Collegio, Coor-dinatore della Commissione Catasto, geo-metra Claudio Stellato, in collaborazione con il professor Francesco Grillo, docente di Estimo, rivolto alle classi quinte del corso Geometra. L’attenzione e la parte-cipazione degli studenti è stata massima, conforta quindi pensare che questo è l’approccio giusto per migliorare il per-corso scolastico che ha come primo fine la formazione dell’individuo con valori, finalità e ambizioni da sviluppare nella propria vita. Il futuro della scuola, della società e delle istituzioni è iniziata con una sfida che anche la nostra categoria deve cogliere e ci deve trovare preparati e attivi sui vari fronti con l’entusiasmo e le razionalità che ci caratterizza. •
Il protocollo ha come obiettivo lo sviluppodella preparazione degli studenti, attraversopercorsi di didattica che possano migliorarele competenze per agevolare il passaggioai successivi percorsi di studio o di lavoro,e, in particolare, affrontare il tirociniopost-diploma e l’esame di abilitazione
Formazione
Da sinistra a destra:Michele Monopoli e Giovanna Pogliani
Da sinistra a destra:Michele Monopoli, Francesco Grillo,
Giovanna Pogliani e Claudio Stellato
27NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
N. 03.2009 Maggio - Giugno28 NoiGeometri
» di Marzia Ceriotti
Nel corso della mia attività profes-sionale volta soprattutto alla pre-venzione incendi, mi è capitato di
venire a contatto con diverse realtà, una in particolare, che meglio coniuga cu-riosità ed innovazione tecnologica, con un occhio rivolto al risparmio energeti-co ed alla salvaguardia dell’ambiente, è senz’altro quella riscontrata in un alleva-mento di “Sus domesticus”, comunemen-te conosciuto come “maiale”.Ebbene, nell’ambito di questa attività agricola, c’è chi, aguzzando l’ingegno da un lato e con l’occhio attento a quanto ac-cade agli altri paesi comunitari dall’altro, si è messo in mente di contenere le spese di gestione del proprio allevamento, che, nel caso in esame, conta circa 8.000 suini, cercando di ricavare energia elettrica dai gas prodotti dalla fermentazione degli escrementi degli animali. Quella descrit-ta è certamente una realtà innovativa per il nostro Paese, nel quale impianti analo-ghi si possono contare sulle dita di una mano, ma che, a conti fatti, danno più che
apprezzabili risultati. Infatti, a regime, nell’esempio in disamina, potranno venir prodotti circa 160 Nm3/h di gas naturale (biogas) che può essere immagazzinato in un apposito contenitore (gasometro) per essere poi utilizzato per alimentare dei gruppi di cogenerazione. Ovviamen-te, in questo modo, all’interno del peri-metro aziendale verranno a configurarsi attività per le quali la normativa antin-cendio prescrive il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi conformemente al D.P.R.37/98 per le attività individuate dal D.M. 16.02.1982 ai punti:01 - Stabilimenti ed impianti ove si pro-ducono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, li-quefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nmc/h.64 - Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endoter-mici di potenza complessiva superiore a 25 Kw/h.63 - Centrali termoelettriche.Di seguito vengono esposti alcuni inte-ressanti dati dell’attività sita nell’inter-land milanese.
Materia primaL’impianto gestisce liquami provenienti daallevamento di circa n.8.000 suini a ciclo chiuso per un totale di 100 m3 al giorno.
Impianto di produzione biogasII digestore è un reattore di processo bio-logico che produce biogas in assenza di ossigeno, mediante l’apporto costante e giornaliero di una miscela di materiali organici fermentiscibili, funzionante per 365 giorni all’anno. L’Impianto di proces-so anaerobico è costituito dai seguenti elementi: a) n. 3 vasche per la digestio-ne della biomassa per un volume totale coperto di 3.500 m3; b) sistema di misce-lazione all’interno dei digestori; c) sepa-ratore solido/liquido per la separazione della frazione organica digerita (denso-palabile); sia la frazione solida che quella liquida saranno successivamente avviate alla fase di compostaggio; eventuali esu-beri della parte liquida verranno inviati alle vasche di stoccaggio. L’eventuale so-vrapproduzione di biogas rispetto al con-sumo viene stoccato negli accumulatori pressostatici.
Tecnologia, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente
Le nuove risorse energeticheIn un allevamento di suini un esperimento innovativo nel nostro Paese:ricavare elettricità dai gas prodotti dalla fermentazione delle deiezioni animali.E i risultati sono più che apprezzabili
Innovazione
Nel caso in cui gli accumulatori presso-statici si riempissero al limite delle loro capacità, apposite valvole provvederan-no a scaricare in atmosfera il biogas in eccesso. A seguito del processo di dige-stione anaerobica viene prodotto biogas così come di seguito riportato:
Quantità prodotta:circa 160 Nm3/h
Composizione media:CH4 = 62 % in Vol.CO2 = 33 % in Vol.N2, H2O, O2, H < 5 % in Vol.H2S < 300 ppm
Densità media del biogas:1.16 Kg/Nm3
Accumulatore pressostatico (deposito)II biogas costantemente prodotto vie-ne raccolto all’interno dell’unico accu-mulatore pressostatico con capacità di stoccaggio complessiva di circa 480 mc.L’accumulatore pressostatico è costruito in tessuto poliestere extraforte rivestito con plastometri resistenti all’abrasione ed ai gas che deve contenere e non per-mette la formazione di cariche elettrosta-tiche. La temperatura di esercizio è com-presa tra -20°C e +50°C. L’accumulatore pressostatico è installato sopra la strut-tura del digestore più grande.
Impianto di cogenerazioneL’impianto è costituito da n. 4 cogene-ratori (3 in funzione + 1 di backup) della potenza elettrica ciascuno di 300 kW/h (320 kW/h nominali) pari ad una poten-zialità su base annua di 2.400.000 kWh cad., con recupero termico mediante scambiatore per la produzione di acqua calda ad uso interno al processo (riscal-
damento digestore) e per riscaldamento delle porcilaie, nonché dell’edificio adi-bito ad abitazione operai e del mulino; lo stesso impianto comprende altresì cabi-na, quadri elettrici, sistema di gestione e telecontrollo dati.II biogas prodotto all’interno dei dige-stori, tramite soffiante, viene inviato alla centrale di cogenerazione, situata in ap-posito locale, costituita da n. 3 motori indipendenti a combustione interna, cia-scuno in grado di utilizzare i 160 Nm3/h di biogas prodotto. Ogni cogeneratore da 300 kW/h di potenza sarà in grado di pro-durre 2.400.000 kW/anno di energia elet-trica e circa 1.900.000 kW/anno di calore (al netto dell’auto consumo del processo e delle dispersioni) equivalente ad un ri-sparmio di 192.000 Nmc di gas metano.
CaratteristicheGruppo elettrogeno Daewoo GV 222 TIC da 300 kW/h:Alimentazione: biogasCiclo: otto a gasNumero cilindri: dodiciCilindrata: 21.927 ltRapporto di compressione: 10,5:1Regime di rotazione: 1.500 giri/minIl motore è dotato di strumenti e sicu-rezze che, in caso di intervento, blocca-no automaticamente, tramite quadro di controllo, il funzionamento del motore e precisamente sono dotati di: sonda di temperatura; sonda di pressione per strumento pressione olio; sonda di tem-peratura per strumento temperature gas di scarico; sensore di allarme e blocco per bassa pressione olio motore; strumento di allarme e blocco per basso livello acqua circuito aftercooler; strumento di allarme e blocco per basso livello olio motore in coppa; strumento di allarme e blocco per alta temperatura miscela di alimento del
motore; strumento di allarme e blocco per mancata circolazione acqua nel circui-to aftercooler; strumento di allarme e blocco per bassa pressione del biogas.
Relativamente all’ambienteLa produzione di energia elettrica me-diante combustibili fossili comporta l’emissione di sostanze inquinanti e gas “serra”. Tra questi gas il più rilevante è l’anidride carbonica CO2 ritenuta la prin-cipale responsabile del fenomeno “effet-to serra”. II valore delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) è pari a 630 g/kWh (fonte: ENEA Rapporto Energia Ambien-te 2003). Ogni cogeneratore alimentato a biogas, generando un quantitativo di energia elettrica pari a 2,4 GW/anno, consentirà di evitare l’emissione di una notevole quantità di CO2 (pari a 1.512 tonnellate/anno) in atmosfera. Inoltre, stante la produzione attesa pari a circa 2,4 GW/anno, l’impianto determinerà un risparmio di energia fossile di 530 Tep (Tonnellate Equivalente Petrolio).
Per concederci un momento di ironica ri-flessione possiamo confermare che il det-to dei nostri avi “del maiale non si butta via niente” trova riscontro anche nell’era delle centrali nucleari. Avi a parte, senza ombra di dubbio, la produzione di biogas e gli impianti ad essa dedicati dovrebbero certo rappresentare uno spunto di rifles-sione in materia di produzione energia alternativa anche in considerazione delle quotidiane disquisizioni sull’ipersfrutta-mento delle più comuni risorse energeti-che (petrolio, gas naturale ecc.).A chi fosse interessato, inoltre, si fa pre-sente, che la stessa Comunità Europea rivolge quotidianamente un interesse particolare a questa materia destinando-vi incentivi anche di natura economica! •
Innovazione
29NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
» di Viviana Mazza(dal «Corriere della Sera» del 4/04/2009)
Obama: «Il mio francese e il mio tedesco sono terribili. Ma c’è qui gente che tradurrà domande e ri-
sposte... Cominciamo da questa ragaz-za... Oh, un’americana. Non l’ho fatto ap-posta...».
Ragazza: Quale spera sia la sua eredità come presidente Usa?Obama: «Beh, dopo solo due mesi è una domanda impegnativa... Il mio primo obiettivo è rimettere in piedi l’economia americana e, insieme alle altre nazioni, la crescita economica globale... Significa... anche aiutare i Paesi in via di sviluppo e poveri che, senza averne colpa, sono devastati dalla crisi... Molti traggono beneficio dalla globalizzazione ma molti ne sono stati danneggiati... Creando la cornice giusta perché ciò che è accadu-to nel sistema bancario non accada più, la globalizzazione potrà essere un bene per tutti... Secondo, vorrei ridurre net-tamente la minaccia del terrorismo, an-che nucleare... Nel mio Paese, credo sia importante avere finalmente un sistema sanitario affidabile e a costi efficienti... E vorrei che gli Usa fossero leader di un approccio energetico nuovo... Non pos-siamo pensare che i Paesi poveri collabo-rino riguardo ai cambiamenti climatici se non siamo in prima fila: la nostra impron-ta ecologica pro capite (l’impatto indivi-duale sull’ambiente, ndr) è assai maggio-re... Di sicuro ci sono molti “verdi” qui...».
Ragazzo: Sì!Obama: «Sì! Non importa quanto sei verde, hai un’impronta ecologica molto maggiore dell’indiano o del cinese me-dio... Ci sono altre cose che voglio fare... Ma sentiamo altre domande. So che ci sono altri americani, ma fatemi un favo-re... voglio sentire i nostri amici francesi, tedeschi ed europei...».
Ragazzo: Sono uno studente di Heidel-berg, Germania... Viviamo in pace, in de-mocrazie e stati liberi... ma non è così dappertutto... Qual è la sua strategia?Obama: «...Dobbiamo essere orgogliosi perché al G20 ci siamo impegnati per for-nire nuove risorse ai mercati emergenti e ai Paesi poveri... Ma nel lungo periodo, bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non per carità, ma nell’interesse dei Paesi sviluppati... Dobbiamo aumen-
Un monito per i giovani iscritti
Una pillola di saggezzaper il futuro dei giovaniIl presidente americano a colloquio con gli studentia Strasburgo: «Ragazzi, tocca a voi cercare di farela differenza»
Confronti
N. 03.2009 Maggio - Giugno30 NoiGeometri
tare gli aiuti, e i Paesi che li ricevono de-vono usarli con saggezza... La democra-zia non dipende solo dal voto. Significa anche che non devi pagare una mazzetta per avviare un’azienda...».
Ragazza: Enis Otto, di Heidelberg. Euro-pea al 100%. Innanzitutto, sa che il suo nome in ungherese significa pesca?Obama: «Pesca?»
Ragazza: Sì.Obama: «...Non lo sapevo».
Ragazza: Ora lo sa... Lei si è pentito di aver corso per la presidenza...?Obama: «...Ci sono stati momenti in cui ho sentito davvero il peso sulle spalle...In campagna elettorale, la cosa più diffi-cile è stata stare lontano dalla mia fami-glia. Vi invidio oltre che per i vostri bei treni e le linee ad alta velocità anche per-ché le campagne qui durano pochi mesi. Negli Usa è durata due anni... Ma ora ho questo bello studio in casa, lo Studio Ovale. In pochi secondi vado di sopra e
ceno a casa ogni sera. Ma si perde anche la privacy e l’autonomia - l’anonimato.È molto frustrante... Una volta quando venivo in Europa potevo passeggiare fino al bar, sedermi a bere del vino e os-servare i passanti, entrare in un nego-zietto, guardare il tramonto. Ora passo il tempo in stanze d’albergo, circondato dalla sicurezza... Ma detto questo, cre-do che non ci sia nulla di più nobile del servizio pubblico. Non significa che do-vete correre per la presidenza. Potete lavorare per Medici Senza Frontiere, fare volontariato, lavorare per l’Onu o fare il sindaco di Strasburgo... Il punto è che se pensi solo a te stesso - quanti soldi posso fare, cosa comprare, quant’è bella casa mia o la mia auto - alla lunga ti annoi...Per vivere una vita piena, devi pensare: cosa posso fare per gli altri? Come posso far parte di questo progetto più vasto per rendere il mondo migliore? ... Voi giovani soprattutto: spero pensiate a come poter essere utili, perché il mondo affronta così tante sfide oggi e ci sono così tante op-portunità per fare la differenza che sarà
una tragedia se tutti voi, così pieni di ta-lento ed energia, lascerete che si sprechi-no, restando da parte mentre il mondo vi passa davanti. Meglio saltare a bordo, essere coinvolti... A volte significherà es-sere criticati, fallire o restare delusi, ma vivrete una grande avventura e, alla fine della vita, spero che potrete guardare indietro e dire: ho fatto la differenza». •
Confronti
N. 03.2009 Maggio - Giugno32 NoiGeometri
Guidaalla
sicurezza
Inserto speciale
33NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
L’incidenza degli infortuni nei cantieri edili richiede la necessità di azioni congiunte e concertate fra le varie figure, sia operatori pubblici che figure individuate dal Testo Unico Sicurezza Lavoro (T.U.S.L.) D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, che si occupano di prevenzione e sicurezza.
Da diversi anni è in atto una fattiva collaborazione tra:• Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Monza e della Brianza• Ordine Ingegneri della provincia di Monza e della Brianza• Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e della Brianza• Associazione Archingeo di professionisti tecnici di Carate Brianza• Associazione AP2000 Professionisti edilizia e territorio di Seregno• Associazione Professionisti Giussano Civitas.pro ambiente e territorio di Giussano• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri di Cesano Maderno• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti edili Alta Brianza di Besana Brianza• Associazione Quadrifoglio 50 Architetti Monza e Brianza di Monza• C.P.T della Provincia di Milano - Lodi - Monza e Brianza
Tra le azioni congiunte di prevenzione intraprese in data 03.04.2007 sono state approvate le linee guida sulle Regole essenziali di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili.Le linee guida intendono indirizzare i Coordinatori verso le buone prassi e garantire, con sempre maggiore competenza, una presenza capillare sui cantieri a garanzia della sicurezza di tutti e si col-loca nell’attività di assistenza del Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alle figure del sistema di prevenzione delle imprese. Sia il coordinatore in fase di progettazione che in fase di esecuzione possono trovare un valido aiuto nell’interpretazione del proprio ruolo, identificazione dei compiti attribuiti dalla legge, tabelle esplicative e diagrammi di flusso che semplificano e con-centrano i passaggi obbligati nell’espletamento del proprio compito. •
Linee guida sulle regole essenzialidi comportamento dei Coordinatoridella Sicurezza nei cantieri edili
Introduzione
Dalla copertina
N. 03.2009 Maggio - Giugno34 NoiGeometri
GUIDA AL DECRETO LEGISLATIVO n. 81/08NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI
35D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
Associazione Professionisti Edilizia e Territorio
GUIDA AL DECRETO LEGISLATIVO n. 81/08
NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI.
Il testo di questo documento non riveste carattere di ufficialità e non è sostitutivo
in alcun modo della legge in vigore.
• Visto il testo Unico Sicurezza D.Lgs n. 81 del 9 aprile 2008, entrato in vigore il
15 maggio 2008, che modifica i precedenti D.Lgs n. 494/96 e n. 528/99, concernenti le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei
cantieri temporanei e mobili
• Vista la raccolta delle linee guida per i cantieri temporanei e mobili elaborate
nell’anno 2007 dall’AslMi 3, in collaborazione con le associazioni di
professionisti tecnici del territorio
la A.S.L. della provincia di Monza e Brianza, nelle persone del Direttore del
Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Dott. Roberto Cecchetti e del Responsabile Vigilanza nei cantieri Dott. Tullio Quaianni, si
è fatta promotrice di predisporre una guida al D.Lgs n. 81 /08 nei cantieri
temporanei e mobili, chiedendo la partecipazione degli Ordini professionali e delle Associazioni di Professionisti tecnici della provincia di
Monza e della Brianza.
La partecipazione alla stesura di questo documento è stata condivisa da:
• Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia
di Monza e della Brianza
• Ordine Ingegneri della provincia di Monza e della Brianza • Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e della Brianza
• Associazione Archingeo di professionisti tecnici di Carate Brianza
• Associazione AP2000 Professionisti edilizia e territorio di Seregno
• Associazione Professionisti Giussano Civitas.pro ambiente e territorio Di Giussano
• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri di Cesano Maderno
• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti edili Alta Brianza di Besana Brianza
• Associazione Quadrifoglio 50 Architetti Monza e Brianza di Monza
• C.P.T della Provincia di Milano – Lodi – Monza e Brianza
PREMESSA ALLA GUIDA
La guida è stata redatta con lo scopo di suggerire le procedure di processo
dell’attività del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e in fase di Esecuzione (CSE), con l’indicazione delle modalità
operative per esercitare in modo efficace tale attività.
La procedura non sostituisce i contenuti della norma in vigore, ma può essere uno
strumento operativo che orienta il Coordinatore all’ottemperare ai dispositivi normativi.
PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP36
D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP38
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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP46
D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 47
D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE48
D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro
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» di Giuseppe Carlo Redaelli
Con un comunicato stampa il Con-siglio dei Ministri, riunitosi il gior-no 27/03/2009, ha dato annuncio
dell’approvazione di uno schema di de-creto legislativo che modifica ed integra la normativa vigente in materia di sicu-rezza dei luoghi di lavoro, proseguendo il processo di complessiva rivisitazione e ammodernamento delle regole sulla
sicurezza iniziato con lalegge delega n. 123 del2007 e culminato nel de-creto legislativo 9 aprile2008, n. 81 (testo unicoin materia di salute e si-curezza dei luoghi di lavoro). Le modi-fiche riportate nel provvedimento na-scono dall’esigenza di dare chiarezza interpretativa e rispondere alle criticità emerse nei primi mesi di applicazione
del D.Lgs. 81/08. Le principali novità in-trodotte riguardano, oltre ad una gene-ralizzata razionalizzazione delle sanzioni penali ed amministrative conseguenti alle violazioni degli obblighi da parte di datori di lavoro, dirigenti e personale preposto, anche una migliore definizione del ruolo dei diversi soggetti incaricati alla gestione della sicurezza in cantie-re; nuove indicazioni, quindi, anche per:• committenti;• responsabili dei lavori;• coordinatori della sicurezza.Ulteriori novità consistono nelle modifi-che del campo di applicazione del titolo IV (parte I) con delucidazioni importanti anche circa i casi di redazione del PSC (viene reintrodotta la valutazione dell’en-tità di cantiere, con riferimento al valore di uomini-giorno previsti e della presen-za o meno dei rischi particolari, di cui all’allegato XI). Attualmente lo schema di decreto correttivo dovrà esser posto al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e, successivamente, del Parlamento. L’iter non è pertanto ancora concluso, e fino a quel momento troverà piena applicazione il D.Lgs. 81/08, nella sua prima versione (aprile 08), alla quale la presente linea guida fa riferimento. Nel momento in cui tale decreto diverrà applicativo, la linea guida proposta sarà modificata in rela-zione a quanto di nuovo introdotto nella normativa di sicurezza. •
Ancora sul decreto legislativo 81/08
Sicurezza sul lavoro,si cambia ancoraCon un comunicato, il Consiglio dei ministriannuncia modifiche legali al D.Lgs. per dare chiarezzainterpretativa e rispondere alle criticità emersenei primi mesi di applicazione
In cantiere
61NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
Noi, geometri nel palloneLa partecipazione del Collegio di Milano al torneo 2009 sui campidelle Terme Euganee. Il titolo è conquistato da Torino e noi abbiamo pagatolo scotto del noviziato. Ma è nostro il record di 11 reti in un solo incontro.E l’anno venturo saremo ancora più forti
L’esordio al campionato nazionale di calcio
Per Sport
Da sinistra: in piedi, il massaggiatore Leo Muscio, Fiore, Pistininzi, Cazzetta, Napolitano,Capasso, Beltrami, Vailati, De Giuseppe, il Mister Claudio Gulti. In ginocchio: Esposto, Tedesco, Hadel, Erami, Puglisi, Ingarbeggia, Macchi, Piacenti
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» di Claudio Gulti, “mister”*
Per la prima volta quest’anno Milano ha partecipato al Campionato Na-zionale di calcio di categoria che si è
svolto presso le Terme Euganee, ad Abano e Montegrotto Terme dal 13 al 20 giugno appena trascorsi. Il Torneo è organizzato dalla Geosport, l’Associazione sportiva emanazione del Consiglio Nazionale, con la disponibilità e la logistica resa e mes-sa in piedi dal Collegio di Padova che si è dimostrato veramente all’altezza della situazione ed a cui va il nostro plauso.Già l’anno scorso avevamo abbozzato l’idea ed iniziato con una prima chia-mata di giovani colleghi calciatori, ma l’adesione si era rivelata troppo scarsa. Quest’anno abbiamo cominciato per tem-po e tra aderenti vecchi e nuovi abbiamo potuto varare una prima formazione che ho ritenuto sufficiente ad affrontare Col-legi ormai da dodici anni allenati e prepa-rati alla contesa. Siamo arrivati fiduciosi e speranzosi ad Abano il 13. La sera alteatro Magnolia, nell’ambito di una impo-nente manifestazione della Geosport, cheha visto premiati i partecipanti ai tornei diTennis e Golf, vi sono stati gli abbinamen-ti per la formazione dei gironi. Tra le 26 squadre in lizza, siamo stati estratti nelGirone 3 con Firenze, Grosseto e Siracusa.Complessivamente sette gironi di cui due a tre squadre e cinque a quattro.Si qualificano per i quarti la prima di cia-scun girone e la migliore tra le seconde.La mattina dopo, 14 giugno, partita inau-gurale tra Padova, padrone di casa, e Bari. Le nostre fiducie e speranze, sicu-ramente le mie, si sono immediatamente ridimensionate una volta vista la partita e constatato quanto elevato fosse il tasso tecnico del Bari che, a un Padova forse al nostro livello o appena sotto, rifilava cinque gol con azioni in velocità e senza sprecare un passaggio! Giudico la qualità del gioco almeno da Promozione se non da Eccellenza e mi comincio a preoccupa-re: saranno così anche le altre formazioni?Lo scotto del noviziato ci attende!Nel pomeriggio generale apertura delle contese. Si gioca sui vari campi disponi-bili nel territorio. Al nostro Girone spetta il campo di Galzignano. Prima partita con il Grosseto. Ore 17,30. Appena prima di noi, alle 16, ha giocato Firenze ed ha vinto rifilando quattro gol al Siracusa…Il campo è erboso, ma sconnesso e nonpermette giocate tecniche. Adotto il 4-4-2per evitare sorprese contando sul prin-
Per Sport
Fasi del sorteggio. In piedi il presidente di Padova, Capuzzo.Al tavolo il presidente ed il vicepresidente di Geosport, Felici e Ratano
L’Hotel Villa Pace
La selezione nella gara con il Siracusa
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cipio basilare “primo non prendere gol”!Siamo aggrediti, ma non passano grazie alla nostra difesa dove Beltrami, Hadel, Erami e Napolitano non mollano gli avver-sari. Passiamo invece noi con un gran gol di testa di Simone Cazzetta, centravanti in campo ed organizzatore del Collegio fuori campo. Resistiamo tutta la partita, (nel secondo tempo Mimmo Pistininzi si esprime da esperto portiere qual è an-dando a deviare la palla indirizzata sotto
la traversa con volo plastico) si giocano due tempi da trenta minuti cadauno con terna arbitrale federale (!!),e guarda guar-da, udite udite, chi l’avrebbe mai detto, iniziamo con tre punti a nostro favore!Firenze vede la nostra partita e ci valuta.Il calendario il giorno dopo prevede già lo scontro al vertice Firenze-Milano. Qui devo fare un passo indietro e raccontare un particolare: nel nostro albergo, l’Hotel Villa Pace di Abano, c’è anche Firenze!
Se la sera prima c’era stato un qualche scambio di battute tra i ragazzi, da que-sto momento cala il gelo! Attuano imme-diatamente una strategia di totale distac-co: non si vogliono far sentire nei discorsi di preparazione tattica e ci evitano accu-ratamente. Il 15, giorno della gara, noi andiamo a pranzo non più tardi delle do-dici e trenta; loro si presentano alle 13,30 quando noi sloggiamo! Dall’euforia della sera precedente (e qualche bagordo) sia-mo passati ad una tensione consapevo-le dei nostri limiti rispetto alla squadra quadrata, omogenea nel livello tecnico ed allenata che stiamo per affrontare.Ore 17,30, 34 gradi C, si gioca. Aggressio-ne totale, non ci danno tregua. Il nostro attacco è immobilizzato, non conquista un pallone. Il centrocampo è soverchiato dalle azioni veloci, Però la difesa c’è, è to-sta e blocca con ogni mezzo gli avversari. Dopo un paio di tiri fuori, però, passano con un gol cosiddetto “della domenica”: un cross dalla destra trova fuori porta il nostro valoroso portiere Mimmo Pisti-ninzi, e si insacca alle sue spalle in modo beffardo. 1-0 e palla al centro.Da questo momento la partita diviene un po’ più equilibrata, ma i nostri sforzi sono vani perché loro sono più forti. Abbiamo un’unica opportunità con il nostro fuori-classe Alessandro Fiore che, toccando un passaggio alto davanti all’area avversa-ria, sfiora il palo destro. Nel secondo tem-po il copione non cambia, ma un errore di Stefano Napolitano nella nostra trequarti favorisce il centravanti avversario che velocemente raggiunge la nostra porta e batte Pistininzi: 2-0 e a casa. Prima di noi il Grosseto ha battuto Siracusa per 3-0. Per cui la classifica ci vede a tre punti con Grosseto, mentre Firenze è prima a sei punti con sei gol a favore di differenza reti! Siracusa è ormai fuori con zero punti.Ci dormiamo sopra. Il giorno dopo martedì16 è di riposo, c’è il Congresso sul Decreto 81, sicurezza…, il pranzo ufficiale di Geo-sport a cui devo partecipare e va be’, sarà per la prossima volta… Scopriamo invece che c’è una possibilità: infatti l’Organiz-zazione, ai cui membri vanno tutti i miei complimenti per il lavoro che hanno sa-puto svolgere rimanendo svegli sino alle tre di notte tutte le notti, ci fa giocare in contemporanea l’ultima partita alle 16.Firenze contro Grosseto e Milano contro Si-racusa: tutti e tre possiamo trovarci a sei punti, i giochi non sono fatti! Ci va bene perché ci cambiano il campo. Andiamo a giocare a Mezzavia di Montegrotto dove
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In campo con Grosseto
L’organizzazione Geosport al lavoro:Ratano, Arrisicato, De Laurentis, Amendola
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il fondo è più regolare. Per avere qualche opportunità dobbiamo vincere con gole-ada, augurandoci che Grosseto batta Fi-renze. La goleada potrebbe essere utile anche per la migliore seconda, anche se è una combinazione molto difficile.Arriva il 17, ci viene incontro il tempo con la temperatura che cala di 8 gradi e nu-vole. Ore 16 partita. Iniziamo subito male lasciando due opportunità a Siracusa che sbaglia a porta vuota un gol fatto! Sem-bra il segnale di quanto accadrà dopo.La tensione nei ragazzi è enorme, ma an-che la determinazione lo è: l’attacco for-mato da Simone Cazzetta e Francesco Te-desco ha un altro passo rispetto ai giorni precedenti e, grazie alla maggiore qualità tecnica agevolata dal fondo regolare ed alla voglia di correre di più, la partita si mette sul giusto binario. Li prendiamo in contropiede e con Cazzetta, Claudio Vailati (centrocampo), Tedesco raggiun-giamo il 3 a 0 in pochi minuti. Ma non c’è tregua, un attimo di calma e regaliamo un gol a Siracusa con una palla che lemme lemme passa dietro Pistininzi e si infila in porta. Il primo tempo è chiuso sul 3 a 1.
Nell’intervallo ci si incita a vicenda. Se-condo tempo, si ricomincia e succede l’incredibile: cominciamo a segnare quasi in ogni azione manovrata e soprattutto sfruttando il contropiede. La partita si chiude con il risultato storico, penso, ma sicuramente ineguagliato in questo tor-neo, di 11-1! Capocannoniere Francesco Tedesco con 5 gol, segue Simone Caz-zetta con 4, tre nella partita, 2 Claudio Vailati, 1 Luca Puglisi. Per una debuttante non cè male! Bene, orgogliosi e contenti i ragazzi ritornano in albergo. Il sorpas-so non c’è stato, Firenze ha pareggiato e quindi è prima, ma poco male, loro han-no meritato e noi abbiamo la coscienza a posto. Per la cronaca: il giorno seguente giovedì 18 si sono svolti i quarti: Torino ha battuto Firenze 2-0, passano alle se-mifinali anche Arezzo, Bari e Messina chebattono Pesaro, Catania e B.A.T. (Barletta-Andria-Trani). Venerdì 19, semifinali: Messi-na batte Bari 2-0, Torino batte Arezzo 4 -1.Sabato 20, finale: Torino vince 1-0 sul Messina e si aggiudica il Titolo 2009.Un ringraziamento e un augurio di pron-ta guarigione dagli infortuni patiti in
allenamento a Paolo Carrettoni, valido centrocampista, ed a Roberto Imperato, ottimo tornante. Un ringraziamento ad Enzo Imperato, portiere, il cui impegno su altri fronti non gli ha permesso la par-tecipazione al torneo. Infine, un attestato di stima a Simone Cazzetta che si è as-sunto il ruolo di organizzatore del gruppo e di tutto un po’, prendendo sulle spalle ed assolvendo in modo egregio il lavoro di segreteria che tutti sappiamo essere basilare per la riuscita di ogni manifesta-zione. Per l’anno prossimo attendiamo rinforzi. Sappiate che tutte le squadre hanno tra loro tesserati FIGC che vanno dalla C alla Promozione, allenati ed atle-ticamente in forma. Un invito, quindi, a tutti i giovani calciatori geometri iscritti e praticanti a segnalare da subito al Col-legio le loro qualità e disponibilità: sarà una esperienza entusiasmante che lasce-rà loro un ricordo permanente!Arrivederci al prossimo anno. •
*Geometra, Architetto, Consiglieredel Collegio di Milano ed ex sportivo,responsabile della selezione calcio
• La formazione di Milano •
Portiere:
MimmoPistininzi
Difensori:
Adel Saleh
Gian PaoloBeltrami
Giorgio Erami
StefanoNapolitano
MaurizioPiacenti
AndreaCapasso
GianvitoDe Giuseppe
Centrali:
ClaudioVailati
ClaudioIngarbeggia
Lateralie Tornanti:
AlessandroFiore
Luca Puglisi
AndreaEsposto
Marco Macchi
Attaccanti:
Simone Cazzetta
FrancescoTedesco
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» di Umberto Agradi
S i chiama Brianza quel fazzoletto di terra che trovasi a nord di Milano.Grosso modo essa comprende il
territorio delimitato dal perimetro Asso -Garlate - Brivio - Gorgonzola - Vimercate -Desio - Seveso - Mariano - Erba (confini illustrati nella cartina a fianco).Queste terre una volta non avevano alcun nome. Solo nel 931 dopo Cristo compare per la prima volta, in un documento, il nome “Martesana”. Ora vogliamo fare un giro per la Brianza, percorrendo un itine-rario non propriamente logistico ma vir-tuale secondo le località che man mano incontriamo. È la Brianza di Alessandro Manzoni e dei suoi “Promessi Sposi”, ma anche la Brianza dell’ingegner Carlo Emilio Gadda, quello dell’“Adalgisa” e del “Pasticciaccio brutto”. Un incantevo-le fazzoletto di terra verdeggiante dove i“sciuri”, i milanesi che se lo potevano per-mettere, nell’Ottocento e nel primo No-vecento venivano a villeggiare. È il gran-de “polmone verde” di Milano.Partiamo da Agrate, che dista 20 km daMilano ed è situato nel cuore della Brian-za. Qui troviamo la statua di San Barto-lomeo che, come dice il Serio Storicodell’Arte è “anatomicamente perfetta maqualitativamente mediocre”. Ad Aicurzio possiamo visitare il Santuario di Campe-gorino dove è custodito un dipinto che rappresenta il Miracolo del 1705. Ad Ar-luno esiste il Santuario della Rocchetta dove si trova una reliquia coi capelli della Vergine. Al Santuario si giunge con una “scala santa” settecentesca che un tem-po si percorreva in ginocchio.
Dopo un percorso colli-nare, fra viali alberati egiardini fioriti, giungia-mo a Albavilla dove tro-viamo il castello fanta-sma di Carcano (frazione di Albavilla). Secondo gli abitanti della zona, durane i periodi di siccità si pos-sono vedere sul prato del sagrato alcune strisce di erba secca, disposte in quadro, che indicherebbero la pianta dello scom-parso castello. Nelle montagne intorno al comune di Albavilla si aprono nume-rosi crotti, grotte naturali delle quali ci si serve per tenere al fresco il vino. Altro caratteristico paese è Annone di Brianza col suo omonimo lago. Tale lago è quasi diviso in due da una penisola (di Isella) che scendendo da nord si protende verso Annone e giunge a poche decine di me-tri dalla riva. Questo istmo era una volta varcato da un ponte, le cui rovine si in-
travvedono ancora dalla riva del lago, sul fondo. Siamo giunti ad Alzano del Parco. Qui un antico monastero diede luogo al sontuosissimo palazzo Carcano abbellito da un vastissimo parco ove regna un vero e proprio zoo. Dopo Erba e superato Para-vicino e Carcano eccoci sotto al magnifi-co Soldo, poggio di rara bellezza, a cui si scende per una agevolissima via.L’estensione dell’orizzonte, non chiuso da altissime montagne, le comode stradic-ciole, i variatissimi filari di vite, i giardini inglesi, i boschetti, le ombrose alee dan-no a questa collina una squisita amenità.Dopo Arcore eccoci ad Arosio. Secondo una gentile tradizione il nome del pae-se deriverebbe dagli splendidi rosai che in tempi lontani vi venivano coltivati. Lo stemma del paese reca tre rose. Siamo giunti al culmine nord della nostra car-tina ad Asso. Il paese è situato al centro della Valassina ed è ai piedi delle Grigne.
Monumento ad Alessandro Manzoni
Il verde mare di Lombardia
Nelle terre di Alessandro ManzoniDa Asso a Brivio, da Gorgonzola a Vimercate, su fino a Barzanò e al lago di Lecco.È il “polmone verde” che si stende a nord di Milano. Luogo di villeggiatura,nell’Ottocento e nei primi del Novecento, dei “sciuri” che venivano in villa, d’estate,per sfuggire alla calura della città. Da Lecco giù fino a Monza, nei luoghidei “Promessi sposi”. Dal lago di Annone ai rosai di Arosio
Conoscere la Brianza
N. 03.2009 Maggio - Giugno66 NoiGeometri
La parrocchiale, eretta nel ‘6oo, venne interamente costruita con pietre ricavate da un masso erratico che si trovava nelle vicinanze, più precisamente a Cim’Asso.Vicino ad Asso trovasi Barni che è un pic-colo paese la cui chiesa, di San Pietro e Paolo venne costruita intorno al XV-XVI secolo ed ebbe una sua particolarità: quattro altari, uno dei quali (posto nella sacrestia) poteva essere visto dai fede-li solo attraverso uno stretto spioncino. San Carlo soppresse l’altare della sacre-stia e uno di quelli entro la Chiesa: “quat-tro” altari erano liturgicamente illegali; due, no. Altra particolarità di Barni fu la bravura dei medici Ravizza che, nel Sei-cento, si fecero gran fama guarendo so-prattutto con erbe. Giungiamo a Barzanò che è un paese un po’ isolato, situato su una leggera altura, sorge l’oratorio di San Salvatore che risale ai secoli XI-XII. Nella frazione di Bèvera è famoso il santuario della Madonna: la Madonna di Bèvera.
Ai ciclisti è caro ricordare la famosa salitadella Bèvera che tanto fa sudare. Passia-mo poi da Besana in Brianza e da Biasso-no per vedere poi Bosisio Parini dove esi-ste la casa dell’illustre poeta e scrittore. La casa è divenuta ora una meta turistica, che tutti in paese conoscono e additano. È stata restaurata in modo discutibile e inaugurata il 29 giugno 1961.Di Bovisio Masciago abbiamo già parlato in una precedente circostanza (2-5/08).Siamo ora a Cantù dove, in via Annoni c’è una cappella dedicata a S.Maria, che viene comunemente chiamata La Madon-nina. Questa chiesina è stata costruita a ridosso della mura che un tempo circon-davano Cantù e anzi ne ha conglobato un pezzo. Infatti i sette lati dell’abside si presentano molto irregolari. A Canzo, dove scorre il torrente Ravella che dà origine alla valle del Lambro. Per la stra-da che segue il corso del torrente, verso oriente, si giunge alla Fonte del Gaium.
La strada poi continua fino alla chiesetta di San Miro al Monte e qui finisce. Da qui si ammira lo spettacolo dei Corni di Can-zo. A Erba da località La Salute a m. 800 è facile raggiungere il Buco del Piombo a m. 600 dove il turista od il gitante trova-no un buon servizio di trattoria e la pos-sibilità di visitare per 400 metri le viscere del monte. Una particolare attenzione merita Lecco. Cittadina sulle rive del lago di Como. Dicono i vecchi che fino a non molti anni orsono si poteva girare tutta la città sotterranea; e non sono lontani dal vero. In effetti. Sotto tutto il perimetro delle mura, distrutte quasi completamen-te nell’800, si estendeva una vasta rete di gallerie usate tutt’oggi per gli ultimi lavori eseguiti. A Lurago d’Erba quattro secoli fa fece la sua comparsa, importa-to, il vimini. Gli industriosi abitanti co-minciarono tempo dopo ad usarlo nella lavorazione di cesti. Ora a Lurago c’è una fiorente industria del vimini che dà lavo-ro a duemila persone.Eccoci a Montevecchia dove troviamo la villa di Maria Gaetana Agnesi. Da qui a Monticello Brianza, paese al culmine di una ripida salita sulla sommità della qua-le ci fermiamo, in una vecchia trattoria per un gustoso spuntino. Di Monza abbiamo già relazionato nel precedente numero 2 del 2007. Andiamo quindi a Oggiono, la piccola Lourdes di Brianza. Di fronte alla parrocchiale di Sant’Eufemia c’è una piccola grotta contenente una statuetta della Vergine, che richiama la più famosa grotta di Lourdes.Passiamo quindi da Olgiate Molgora dovetroviamo la chiesetta di San Pietro, paleo-cristiana. Indi a Olginate dove, nel letto del fiume che forma poi il lago di Olgi-nate, si possono vedere emergere i resti di un antico ponte. Non è da dimenticare Perego, noto per il battagliero Leone, ar-civescovo di Milano. Indi Pusiano, col suo lago ovale. Si veda la chiesa, si navighi all’isoletta dei Cipressi abbellita di alberi piantati nel 1770. Vicini a concludere vi-sitiamo Santa Marie Hoe dove, da tempo immemorabile, presso la chiesa di Santa Maria si usava tenere una fiera nelle prin-cipali festività della Madonna e il Venerdì Santo. Fanno parte della Brianza pure i Comuni di Sirone, di Sormano, di Suello, e più vicino a Milano, di Trezzo sull’Adda e di Vaprio d’Adda.Con questa carrellata abbiamo voluto da-re, grosso modo, l’esatta sensazione del-la particolare bellezza di questo piccolo angolo d’Italia. •
Conoscere la Brianza
67NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
Asso
Garlate
Brivio
Gorgonzola
VimercateDesio
Seveso
Mariano
Erba
Il contado della Martesana
---- confini molto approssimativi
Afrodisia
Cultura
N. 03.2009 Maggio - Giugno68 NoiGeometri
Emozionitra Orientee Occidente
Viaggio in Turchia
Il fascino di Istanbul, ultimo confine d’Europa,città antica dalle mille Moschee e caoticametropoli, ma anche le testimonianzedelle millenarie civiltà del Paese e ancoral’amichevole e calda ospitalità della sua gente
Cultura
Il gruppo
69NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
» Foto e testo di Augusto Camera
Nel mese di maggio abbiamo orga-nizzato una visita in Turchia. Que-sto bellissimo viaggio ci ha portati
a visitare, in particolare, siti archeologici o ambientali di straordinaria bellezza ol-tre alle principali città: Istanbul, Ankara e Smirne. Da lungo tempo trascurati o conosciuti soltanto dagli esperti la ric-chezza archeologica della Turchia e l’im-portanza dell’Asia Minore attraverso i secoli e i millenni attira oggi sempre di più l’attenzione di specialisti e dei visi-tatori. Il carattere unico dell’archeologia in Turchia consiste nella diversità e nella sua qualità, qualsiasi sia la cultura, la ci-vilizzazione o il periodo al quale essa si riferisce. Tra gli innumerevoli siti antichi che cospargono il paesaggio anatolico Afrodisia figura indiscutibilmente fra i più stupefacenti per il suo fascino e la sua atmosfera avvincente. Situata a circa 230 km da Izmir e dalle coste del mar Egeo,
Afrodisia è stata, e lo èancora, il luogo di un pro-getto archeologico fra ipiù importanti e più frut-tuosi del secolo. Più co-nosciuti sono i ritrova-
menti di Efeso di cui si ricorda in partico-lare la famosa biblioteca ed il teatro oltre ad edifici in sorprendente stato di conser-vazione. Sono raccolte in un piccolo mu-seo una quantità di eccezionali sculture che risalgono al periodo greco-romano.Di particolare interesse ambientale ab-biamo visitato Pamukkale, la Cappadocia e Hattusa. Pamukkale (il castello di coto-ne) deve il suo nome alle eccezionali for-mazioni calcaree createsi dallo scaturire dell’acqua di numerose sorgenti termali, non meno interessanti sono i reperti ar-cheologici adiacenti alle cascate della località di Hierapolis. La Cappadocia è forse una delle località più note della Tur-chia, la storia di questa regione comincia nelle epoche (milioni di anni fa) in cui le
Efeso: la biblioteca
Efeso: il teatro
Afrodisia
Cappadocia: chiese rupestri
Cappadocia
Cultura
N. 03.2009 Maggio - Giugno70 NoiGeometri
lave del vulcano Ercyes si raffreddaro-no permettendo l’insediamento umano.Fra le prime popolazioni, gli Ittiti, che mescolandosi con le popolazioni locali fondarono il grande impero Ittita la cui capitale Hattusa durò sino al 1200 a.C.Spettacolari sono le formazioni calcaree ele abitazioni e chiese scavate nella roccia.A Istanbul oltre alle note moschee quali Santa Sofia, la moschea blu e quella nuo-va, il Topkapi e la immensa cisterna sot-terranea abbiamo organizzato una visita alla zona asiatica con particolare atten-zione alle bellissime case di legno oltre al museo Koc sul corno d’oro, moderno recupero di fabbricati industriali.L’ottima riuscita del viaggio, oltre ad un ringraziamento all’organizzazione turca ed alla bravissima guida, la signora Sev-gul Oztavman, ci stimola a programmare ulteriori momenti culturali e questo è una promessa data ai partecipanti a questo viaggio. •
Istanbul: caratteristiche case in legno
Instanbul: Moschea Nuova
Pamukkale
Instanbul: Moschea Blu
Instanbul: Santa Sofia
Cultura
71NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno
GLI UFFICIDEL COLLEGIOCHIUDERANNODAL 6.08.09AL 25.08.09COMPRESO.
IL PRESIDENTEE IL CONSIGLIOAUGURANOA TUTTIGLI ISCRITTIE ALLE LOROFAMIGLIEBUONE VACANZE.
N. 03.2009 Maggio - Giugno72 NoiGeometri
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Mercoledì 30 SettembreSede del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano
Piazza Sant’Ambrogio, 21 - Milano
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17:00 - 17:15 Introduzione e presentazione relatori
17:15 - 18:00 “Il lavoro in quota: normativa, prescrizioni e prospettive secondo il T.U. 81/2008” 18:00 - 18:15 Approfondimenti e domande
18:15 - 19:00 “Vitafi x, la soluzione Monier per la messa in sicurezza delle coperture” 19:00 - 19:15 Dibattito e conclusione lavori
Al termine dei lavori saremo lieti avervi ns. ospiti per un aperitivo ed un saluto.
Geom. Andrea GaffarelloCollegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano
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La presente rivista viene inviata a tutti i Geometriiscritti al Collegio dell’Aquila