Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato...

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Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano Anno XLI Maggio / Giugno 2009 03 Contiene I.P. Collegio Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza Guida alla sicurezza L’Aquila La loro forza, il nostro impegno Immobiliare Costi e affiti nell’anno della crisi Formazione Scuola, una sfida al futuro Cultura Nelle terre di Alessandro Manzoni La presente rivista viene inviata a tutti i Geometri iscritti al Collegio dell’Aquila

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Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provinciadi Milano

Anno XLIMaggio / Giugno200903n°

Contiene I.P.

Collegio Geometrie Geometri Laureatidi Monza e Brianza

Guidaalla sicurezza

L’Aquila › La loro forza, il nostro impegnoImmobiliare › Costi e affi ti nell’anno della crisiFormazione › Scuola, una sfi da al futuroCultura › Nelle terre di Alessandro Manzoni

La presente rivista viene inviata a tutti i Geometriiscritti al Collegio dell’Aquila

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S E M I N A R I O

Mercoledì 30 SettembreSede del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano

Piazza Sant’Ambrogio, 21 - Milano

P R O G R A M M A

Partecipazione gratuita. Per iscrizioni consultare il sito internet www.geometri.mi.it

LA SICUREZZANEI LAVORI IN QUOTAsecondo le prescrizioni del T.U. 81/2008

17:00 - 17:15 Introduzione e presentazione relatori

17:15 - 18:00 “Il lavoro in quota: normativa, prescrizioni e prospettive secondo il T.U. 81/2008” 18:00 - 18:15 Approfondimenti e domande

18:15 - 19:00 “Vitafi x, la soluzione Monier per la messa in sicurezza delle coperture” 19:00 - 19:15 Dibattito e conclusione lavori

Al termine dei lavori saremo lieti avervi ns. ospiti per un aperitivo ed un saluto.

Geom. Andrea GaffarelloCollegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano

Dott. Salvatore RuoccoConsulente per la sicurezza Monier S.p.A.

Arch. Aldo BarbagliaCustomer Training Manager Monier S.p.A.

Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano

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Sommario

EditorialeUtopia, ottimismo e realtàdi Enzo Balbi

Modello 17/2009Dichiarazione dei redditiprofessionali

La voce di Confediliziadi Corrado Sforza Fogliani

SolidarietàL’aiuto di tutti i geometriper rivedere L’Aquila volaredi Francesco Di Benedetto

ImmobiliareCosto delle case, affitti e vivibilitàMilano nell’anno della crisidi Paolo Maddaloni

ProfessioneTelematica al serviziodei professionistidi Franco Guazzone

In cantiereGli orientamentidella giurisprudenzasui compiti del coordinatoredi Giuseppe Carlo Redaelli

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Linee guida sulle regole essenzialidi comportamento dei Coordinatoridella Sicurezza nei cantieri edili

Guida al decreto legislativon. 81/08 nei cantieri temporaneie mobili

Procedura di Processoattività del CSP

Procedura di Processoattività del CSE

In cantiereSicurezza sul lavoro,si cambia ancoradi Giuseppe Carlo Redaelli

Per SportNoi, geometri nel pallonedi Claudio Gulti

Conoscere la BrianzaNelle terre di Alessandro Manzonidi Umberto Agradi

CulturaEmozioni tra Oriente e Occidentedi Augusto Camera

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Leggi & decretiAmbiente, attenti alle nuove normedal Collegio Nazionale

FormazioneScuola, una sfida al futurodi Giovanna Pogliani

InnovazioneLe nuove risorse energetichedi Marzia Ceriotti

ConfrontiUna pillola di saggezzaper il futuro dei giovanidi Viviana Mazza

Inserto “Pagine Gialle”Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provincia di Milano

IIIVerbale della riunione di consigliodel 19 maggio 2009

Copertina

Guida alla sicurezza

In copertina:veduta di un cantiere edile

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Noi GeometriRivista di Tecnica e di Vita ProfessionaleAnno XLIMaggio / Giugno 2009

Periodico a cura del Collegio Geometrie Geometri Laureati della Provinciadi Milano e del Collegio Geometrie Geometri Laureati di Monza e Brianza,distribuito gratuitamente ai nostri iscrittie ai nostri praticanti, a tutti i Comunidella provincia, ai consiglieri dei Collegidella Lombardia, e tutti i Collegi d’Italiae ad autorità, ai componentidel Consiglio Nazionale, ai consiglieridi amministrazione e a tutti i delegatialla Cassa di Previdenza e Assistenza.

Periodicità bimestrale

Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB MilanoFiliale di Milano

AssociatoUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Autorizzazione del Tribunale di MilanoN. 332 del 17/10/1969

Direzione e Redazione20123 Milano - Piazza Sant’Ambrogio, 21Tel. 02.8056301 (r.a.) - Fax 02.72000356

[email protected]

Indirizzare la corrispondenza a:Casella Postale 1314 - 20101 Milano

Direttore responsabileEnzo Balbi

Comitato di redazione MilanoAntonio Albé, Pierpaolo Bonfanti,Andrea Gaffarello, Paolo Maddaloni, Luciano Zanini e i Coordinatoridi tutte le Commissioni del Collegio

Comitato di redazione MonzaUmberto Agradi, Ferruccio Baio,Rodolfo Catellani, Giovanni Colnaghi,Paolo Paltanin, Giovanna Pogliani,Samantha Ranieri, Michele Specchioe i Coordinatori di tutte le Commissionidel Collegio

Segretario di redazioneCristiano Cremoli

Coordinatore di redazioneAmbrogio Biffi

Concessionaria esclusiva di pubblicità

Pubblicità37122 Verona - Piazza Cittadella, 9Tel. 045.596036 (r.a.) - Fax [email protected]

Grafica: Double B - www.doubleb.it

Roc N° 4874

Finito di stampare nel mesedi luglio 2009da Galli Thierry Stampa Srl - Milano

Orari del Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provincia di Milanolunedì: 9.00 - 12.30martedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00mercoledì: 9.00 - 12.30giovedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00venerdì: 9.00 - 12.30sabato: 9.00 - 12.30

Per comunicazioni durante gli oraridi chiusura è attivo 24 ore su 24il seguente numero di fax02.72000356

AttenzioneGli articoli e le lettere firmati nonimpegnano la direzione.Gli articoli, i disegni e le fotografie, anche se non pubblicati,non si restituiscono.La loro riproduzione è vietatase non autorizzata dalla Direzione.La Direzione si riserva ogni facoltàsui testi ricevuti.

[email protected]

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certo che i geometri credono nella propria professione. Ma per onestà intellettuale non riesco a ignorare il contesto. E allora penso che, forse, non siamo più capaci di “soffri-re”, di rinunciare senza tornare indietro.La crisi c’è per tutti, non per tutti alla stessa maniera. I nostri padri, usciti da una guerra,

hanno saputo darci il benessere, darci un futuro, perchè hanno faticato, hanno pensato in primo luogo a fare, a costruire, al necessario; noi ci siamo abituati allo star bene, siamo diventati egoisti, tutto deve girare intorno a noi, cresciamo i figli nel su-perfluo. Beh, il periodo di distacco per le ferie può servirci per ripensare, per ripartire con nuova grinta, con nuova voglia di fare; da giovani le delusioni, di qualsiasi tipo, ci hanno forgia-ti: siamo diventati uomini e le prove non ci devono affievolire.Se ci guardiamo in giro, se solo passassimo qualche ora in un pronto soccorso, ci renderemmo conto di quanto siamo fortu-nati. E allora ciascuno di noi, io per primo, impegniamoci a rin-saldare le fila, a dare prima di pretendere, a creare e pensare positivo, nonostante tutto. Il Collegio, lo assicuro, sta facendo e farà ancora di più del proprio meglio per essere presente, per portare a termine nuovi progetti e nuove iniziative che possano contribuire e supportare il geometra nel proprio lavoro quoti-diano. Sono convinto che ci riusciremo.

Buone ferie.

P.S.Per essere realmente vicini ai colleghi abruzzesi colpiti dalla tragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista “Noi Geometri” ospiterà nelle proprie pagine le comunicazioni ed informazioni del Collegio dell’Aquila e verrà inviata a tutti gli iscritti del predetto Collegio. Un piccolo segno di vera solidarie-tà ai nostri cari colleghi aquilani. •

Cari colleghi,“semel in anno…” una volta all’anno, dicevano i latini.Ebbene, siamo vicini al periodo di ferie e mi appresto a

mettere su carta alcuni pensieri che ogni tanto mi passano per la testa e che, probabilmente, non meritano nemmeno appro-fondimento, ma tant’è… Utopia, nell’attuale congiuntura, vor-rebbe dire che tutto va bene, che i clienti pagano regolarmente, che i progetti in Comune vengono licenziati in tempi reali, che ci sono progetti da presentare… Ottimismo vorrebbe dire ve-dere un futuro roseo… che il Consiglio Nazionale non pensi ad aumentare la quota, che la Cassa semplifichi le cose… che il Collegio sia sempre presente. La realtà è un pochino diversa.Il lavoro, e personalmente mi ritengo tra i fortunati, c’è, ma è sempre più difficile combinare le esigenze della clientela (che non paga) all’escalation di disposizioni e procedure, alla limi-tazione del credito, al tempo che non basta mai. Il Consiglio Nazionale, sicuramente avendo ben ponderato la decisione, au-menta la quota che i Collegi versano per ogni iscritto. Questo nonostante le prediche delle autorità di ogni ordine e grado che invitano gli Enti a non aumentare tariffe e ridurre le spese. Ma-gari qualche incontro in meno a Roma, uffici meno faraonici…La Cassa, che per sua natura è deputata a garantirci una se-rena vecchiaia, decide che sia irregolare l’invio cartaceo del modello 17 e vi applica una sanzione di 40,00 euro, facendo finta di non sapere che sono proprio i più anziani ad avere dif-ficoltà con l’informatica. Il Collegio, nonostante tutti gli sforzi e non sempre per colpe proprie, in qualche occasione non rie-sce a soddisfare le richieste dei colleghi nei tempi desiderati.Facciamo tantissime cose, le incombenze istituzionali, funzio-nali e di servizio aumentano di giorno in giorno. Abbiamo im-plementato progetti ed iniziative che danno immagine e lavoro ai geometri (certificazione, unificazione Catasti, collaborazioni con Enti ed Associazioni, ecc.), siamo fortemente impegnati nella formazione e riqualificazione… ma non si può avere tutto.Sono diventato pessimista? Non penso proprio. Sono e riman-go ottimista perché credo in quello che faccio, così come sono

Utopia, ottimismo e realtà

Editoriale

di Enzo Balbi » presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano

07NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI MILANO P.ZZA SANT’AMBROGIO, 21 – 20123 MILANO – TEL. 028056301 r.a. FAX 0272000356

AVVISO

Oggetto: MOD. 17/2009. Gentile iscritto, Ti ricordo che anche quest’anno dovrai inviare telematicamente la dichiarazione dei redditi professionali alla Cassa, mod. 17/09, entro la data del 15 settembre 2009. E’ consentito l’invio cartaceo, ma verrà applicata una sanzione fino a 40,00 euro. Il versamento dell’eventuale eccedenza deve essere effettuato in unica soluzione entro la stessa data del 15 settembre. Per il solo contributo soggettivo è possibile provvedere al versamento in due rate, 15 dicembre 2009 e 15 febbraio 2010, applicando l’interesse annuo del 6%. Gli iscritti in regime fiscale cosiddetto “forfettone” (con ricavi e compensi non superiori a 30.000 euro) dovranno segnalare espressamente di essere “contribuenti minimi” ed indicare il reddito Irpef risultante dal Quadro CM, rigo 6, del modello unico 2009 ed il volume d’affari del Quadro CM, rigo 2. Sono esonerati dall’invio del Mod. 17/2009 solo i cancellati nel corso del 2008 che abbiano presentato il mod. 18/C alla Cassa. La dichiarazione (Mod. 17/09 e Mod. 17/AP) può essere inviata direttamente dall’interessato (da casa, dallo studio, dal commercialista etc) o tramite il Collegio. Qualora intendessi avvalerTi del Servizio gratuito posto in atto dal Collegio, sia per l’invio telematico, sia per il controllo dei dati da dichiarare e ritirare immediatamente la ricevuta di presentazione del Mod. 17 ed i MAV (per le eccedenze da pagare entro il 15 settembre), potrai presentarTi presso gli Uffici dal 20/7/2009 al 4/8/2009 e dal 31/8/2009 al 15/9/2009 nei seguenti orari dalle ore 9.00 alle 13.00, dal lunedì al sabato, previo appuntamento al n. 3331734223 Per accedere al Servizio dovrai presentarTi munito di: - Documento di riconoscimento (carta identità o tesserino iscrizione); - Codice Fiscale o Matricola Cassa; - Modello Unico – Modello 730 (dichiarazione 2009 per redditi 2008); - Modello IVA.

La Sede del Collegio è facilmente raggiungibile: Mezzi di superficie autobus 50/58/94 Metropolitana linea verde fermata Sant’ Ambrogio Metropolitana linea rossa fermata Cadorna, cambio con linea verde, fermata Sant’ Ambrogio. Ferrovie Nord fermata Cadorna cambio con linea verde fermata Sant’Ambrogio. Con i migliori saluti. Il Presidente Enzo Balbi

09Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano

MODELLO 17/2009DICHIARAZIONE DEI REDDITI PROFESSIONALI

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Assistente condominiale,istituto provvidenziale

Da circa un anno è pienamente ope-rativa la (provvidenziale) figura professionale dell’assistente con-

dominiale: figura introdotta dal Contrat-to collettivo di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati Confedilizia/Cgil-Cisl-Uil del 4.12.’03, perfezionata con l’Accordo del 15.12.’04 e resa opera-tiva da ultimo con il Contratto collettivo del 21.4.’08. Ecco, in breve, i tratti - nor-mativi ed economici - che caratterizzano questo tipo di lavoratore. L’assistente, su incarico condominiale, svolge mansioni relative alla vita familiare dei condòmini (o di una parte di essi che in tal caso se

ne assumono le spese) di un edificio o consor-zio condominiale. All’as-sistente possono essere affidate mansioni quali, per esempio, l’effettua-

zione di acquisti, il ritiro di raccomanda-te o pacchi giacenti ed il reperimento di informazioni su servizi pubblici o spetta-coli nonché, occasionalmente, le opera-zioni di parcheggio auto e simili. L’assistente può essere assunto in prova per un periodo non superiore ai 2 mesi. L’orario di lavoro è fissato in 40 ore set-timanali e può essere distribuito su un arco di 5 o 6 giornate, con una pausa giornaliera di un’ora. Si può anche opta-re per un’assunzione a tempo parziale, disciplinata dagli articoli 70 e seguenti del Contratto collettivo Confedilizia Cgil/Cisl/Uil. L’assistente ha diritto di godere di 26 giorni lavorativi di ferie annuali e di permessi retribuiti pari a 28 ore annue, oltre che la possibilità di usufruire di ul-teriori permessi a vario titolo, tutti previ-sti dal Contratto collettivo in questione.La retribuzione dovuta all’assistente

comprende il salario mensile stabilito dagli accordi sindacali, eventuali inden-nità a carattere continuativo e gli scatti di anzianità (massimo n. 12 scatti trien-nali di anzianità di 10 euro cadauno, da maturarsi a decorrere dall’1.4.’08). L’assistente ha diritto alla gratifica na-talizia o tredicesima mensilità nonché al trattamento di fine rapporto. Per quanto concerne, poi, le indennità economiche da corrispondersi durante il periodo di malattia, all’assistente - non fruendo lo stesso della copertura previdenziale le-gale - si applica la normativa contempla-ta dall’articolo 89 del Contratto collettivo citato. In caso di risoluzione del rappor-to, e fatto salvo il caso di risoluzione in tronco per giusta causa, sia l’assistente sia il datore di lavoro sono tenuti a dare per iscritto un preavviso di 45 giorni di calendario. •

La voce di Confedilizia

di Corrado Sforza Fogliani » presidente Confedilizia

N. 03.2009 Maggio - Giugno10 NoiGeometri

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Agevolazioniper gli archivistorici

Con la Risoluzione n. 93/E del 2.4.’09, l’Agenzia delle entrate - rispondendo ad un apposito que-sito della Direzione generale per gli archivi - ha

chiarito alcuni dubbi in merito alla possibilità di appli-care le agevolazioni fiscali previste dal Testo unico sui redditi per le spese sostenute per ordinare ed inventa-riare gli archivi dichiarati di interesse storico partico-larmente importante, così come previsto dall’articolo 30 del Codice dei beni culturali.Come primo punto, l’Agenzia ha precisato che le di-sposizioni che prevedono i benefici fiscali per gli inter-venti riguardanti i beni vincolati (articoli 15 e 100 del Testo unico delle imposte sui redditi) ancorché faccia-no ancora riferimento alle vecchie normative (ovvero la legge n. 1089/’39 per i beni culturali, e il d.p.r. n. 1409/’63 per gli archivi pubblici e privati) devono in-tendersi riferibili alle nuove disposizioni del Codice dei beni culturali. E ciò in quanto la ratio delle norme fi-scali considerate è quella di «favorire le attività di ma-nutenzione, protezione e restauro di beni sottoposti a vincolo che abbiano carattere obbligatorio o necessa-rio». Per quanto concerne le spese relative all’attività di riordino e inventariazione degli archivi privati d’in-teresse storico, le stesse «nella misura in cui si rendo-no obbligatorie» ai sensi dell’articolo 30 del Codice dei beni culturali «in quanto correlate (…) ad interventi di carattere straordinario da realizzare immediatamente dopo l’apposizione del vincolo o, per quanto concerne l’aggiornamento dell’inventario già realizzato, suc-

cessivamente, all’insorgeredi altre cause straordina-rie verificate dalle Autorità pubbliche competenti, pos-sono fruire delle agevola-zioni fiscali previste per la manutenzione, protezione e restauro dei beni vinco-lati di cui agli articoli 15 e 100 del TUIR». Il tutto - ha precisato l’Agenzia - a con-dizione che «la congruità del relativo ammontare, ove le spese non siano ob-bligatorie, sia previamente accertata» dagli enti com-petenti. •

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» di Francesco Di BenedettoCollegio Geometri e Geometri Laureatidella provincia dell’Aquila

L a tragedia che ha colpito la Città dell’Aquila ha visto i Geometri del Collegio della Provincia dell’Aquila

impegnati in opera di volontariato in tut-te le fasi necessarie per poter dare inizio alla ricostruzione per un ritorno prima possibile alla normalità. Una prima fase è stata quella della costituzione di squadre da due, tre o quattro Geometri che, in col-laborazione con la Protezione Civile nei vari C.O.M., hanno provveduto alla veri-fica degli edifici ricadenti nelle aree ter-remotate al fine di predisporre le schede

e catalogarli secondo i danni subiti. Tali operazioni sono tutt’ora ancora in corso e i nostri colleghi sono ancora impegnati. Gli iscritti del Collegio dell’Aquila, una volta individuate le aree dove realizzare gli alloggi su piattaforme, hanno prov-veduto al rilievo topografico per la reda-zione dei piani quotati dove sono stati poi realizzati i progetti. In questa fase gli stessi colleghi stanno procedendo al pic-chettamento per la posa in opera dei pi-lastri dove saranno posizionate le piastre e, quindi, realizzati gli alloggi affinché si possa uscire fuori dalle tende. Dopo le ordinanze emesse dal Sottosegretario Bertolaso i Geometri sono ora impegnati nella fase di redazione delle perizie e di

quanto altro necessario affinché si pos-sano eseguire i lavori negli edifici classi-ficati A, B e C si che i proprietari possano rientrare nelle loro abitazione nel più bre-ve tempo possibile. Va precisato che molti dei Geometri che stanno eseguendo le operazioni suddette sono in tenda o sfollati negli alberghi dei Comuni della Costa Abruzzese ed ogni giorno armati di tanta buona volontà e voglia di rivedere tornare a volare la Città dell’Aquila non si risparmiano i lunghi e sacrificati viaggi.

Un grazie a tutti coloro che ci sono vici-ni e che ci aiuteranno affinché la Città dell’Aquila possa tornare a VOLARE. •

L’aiuto di tutti i geometriper rivedere L’Aquila volare

Solidarietà

13NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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» di Paolo Maddaloni

S i arresta il mercato immobiliare milanese negli ultimi sei mesi del 2008. I prezzi degli immobili

in città aumentano in media solo dello 0,1% (+0,4% in un anno, +102,5% dal 1998). Comprare casa a Milano costa in media 4.522 euro al metro quadro,

appena 5 euro in più rispetto al primosemestre 2008 e affittarla in media 187euro al metro quadro all’anno. Tempi

più lunghi per vende-re casa, secondo le aspettative degli ope-ratori: scende il nu-mero di compravendi-te in sette casi su dieci.

Il mercato zona per zonaIl Centro storico (Augusto, Brera, Cairoli-Cordusio, Diaz-Duomo-Scala, Missori-S.Sofia, Nirone-S.Ambrogio, Spiga-Mon-tenapoleone, Vetra-S.Vito, V. Emanuele-S.Babila), che si conferma la zona più costosa della città con 8.261 euro al mq,e la zona Bastioni (Repubblica-Porta Nuo-va, Solferino-Corso Garibaldi, Leopardi -Boccaccio-Pagano, Parco Castello, S. Vit-tore, Conca del Naviglio-Porta Genova, Mercalli-Quadronno, Tribunale-5 Giorna-te, Venezia - Monforte ) con 6.364 euro al mq, le zone che crescono di più nel semestre, +0,5% ciascuna. La zona della Circonvallazione (Buenos Aires-Vitruvio, Carbonari-Maggiolina, Gen. Govone-Ce-nisio, Lagosta-Staz. Garibaldi, Sarpi-Pro-caccini, Pisani-Gioia-Baiamonti, Fiera-Monterosa, Fiera-Sempione, Washington -Po-Vesuvio, Bligny-Toscana, Navigli-Cassala, Solari-Napoli, Abruzzi-Roma-gna, Libia-Cirene, Piceno-Indipendenza)

Milano, prezzi in calo in periferia ed in provincia

Costo delle case, affitti e vivibilitàMilano nell’anno della crisiQuali sono le novità sul mercato della metropoli, anchecome indicatore della qualità della vita? Quanto vale la miacasa? Investire in un immobile rende ancora? In quale zonadella città conviene acquistare in questo periodo di crisi?E affittare una casa quanto costa? Le rispostenella «Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazzadi Milano» realizzata da Borsa Immobiliare e F.I.M.A.A.

Immobiliare

N. 03.2009 Maggio - Giugno14 NoiGeometri

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segna un +0,1% (4.393 euro al mq), in linea con la crescita media milanese. Ar-retra invece la periferia che se in media vede ridurre i prezzi dello 0,3% (3.216 euro al mq), più del dato cittadino, re-gistra diminuzioni importanti soprat-tutto a Lambrate (-3,2%%, la riduzione maggiore della città, 3.050 euro al mq), Ronchetto-Lodovico il Moro (1,8%, 2.800 euro al mq), Accursio (-1,5%, 3.200 euro al mq) e Udine (-1,5%, 3.350 euro al mq).E se Spiga-Montenapoleone rimane lazona più costosa con 11.900 euro al metroquadro, dove sono le zone più economi-che? Salomone-Bonfadini (2.550 euro al mq), Forlanini-Mecenate (2.700 euro al mq) e Ronchetto-Lodovico il Moro (2.850 euro al mq).

La Milano tematicaCrescono la Milano della moda (tra cui Cairoli-Cordusio, Spiga-Montenapoleo-ne, Vittorio Emanuele-S.Babila, Solferi-no-C.so Garibaldi, Diaz-Duomo-Scala), +0,9%, 8.072 euro al metro quadro, e la Milano dei divertimenti (Vetra-S.Vito, Solferino-Corso Garibaldi, Conca del Na-

viglio-Porta Genova, Percalli-Quadronno, Brera) +0,9%, 6.575 euro al metro qua-dro. Rallenta invece la Milano dello stu-dio e delle Università (Augusto, Nirone-Sant’Ambrogio, Bligny-Toscana, FulvioTesti-Bicocca, Fulvio Testi-Ca’ Granda,Barona-Famagosta, Pacini-Ponzio (Sarpi-Procaccini, Buenos Aires-Vitruvio, Bovi-sa-Dergano, Istria-Maciachini) con -0,2%, 4.650 euro metro quadro.

La provinciaIl prezzo medio degli appartamenti, tra vecchi e nuovi, nella provincia (esclusa Milano, Monza e la Brianza) registra in sei mesi una flessione del -0,2% (stabi-le in un anno) attestandosi su 1.755 euro al metro quadro. La Direttrice Est l’unica a registrare una crescita in linea con il dato milanese +0,1% (1.815 euro al metro quadro), mentre rallentano con -0,7% il sud Milano (1.711 euro al metro quadro), Abbiatense Magentino con -0,3% (1.791 euro al metro quadro), l’Alto Milanese con -0,2% (1.476 euro al metro quadro) e la Cintura Nord con -0,1% (1.982 euro al metro quadro).

Sono questi alcuni dei dati che emergo-no dalla 34ª edizione della «Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano» sul secondo semestre 2008 realizzata dalla Camera di Commercio di Milano, attraverso l’azienda speciale Borsa Immobiliare, in collaborazione con F.I.M.A.A. Milano.“I prezzi degli immobili a Milano registra-no nella seconda parte dell’anno una so-stanziale battuta di arresto - ha dichiarato Antonio Pastore, presidente di Borsa Im-mobiliare, azienda speciale della Came-ra di commercio di Milano -. Se il centro cresce, anche se di poco, periferia e pro-vincia iniziano a mostrare i primi segni di quella riduzione dei prezzi conseguenza delle difficoltà che mercato immobiliare e finanziario stanno vivendo a livello inter-nazionale. È ragionevole supporre che la diminuzione delle transazioni attesa da-gli operatori e l’allungamento dei tempi di vendita degli immobili possano determi-nare nel 2009 una più decisa inversione di tendenza del mercato”.“Indubbiamente il mercato immobiliare è in una fase di contrazione, ma è bene sottolineare che, se dovessimo esempli-ficare il ragionamento con uno slogan, la casa resta comunque l’investimento migliore per la famiglia, si rivaluta nel tempo più dell’oro e rende più dei Bot.Il vero problema - afferma Lionella Maggi, presidente di F.I.M.A.A. Milano, il Collegio degli agenti d’affari e d’intermediazio-ne aderente all’Unione del Commercio -è che la crisi finanziaria ha reso più diffi-cile l’accesso al credito: vengono quindi erogati meno mutui ed anche il mercato delle costruzioni ne risente. Solo riav-viando questo meccanismo che si è forte-mente rallentato, ed occorre la collabora-zione degli istituti di credito, si potrà dare nuovo impulso al mercato immobiliare”.

TUTTI I DATI DELLA RICERCA

Mercato immobiliare stabileSi arresta la crescita dei prezzi delle case: 4.522 euro il prezzo medio, +0,1% rispet-to ai 4.517 euro del semestre precedente e +0,4% in un anno (ed in dieci anni la cre-scita è stata del +102,5%). Nove le zone che a Milano crescono nel secondo seme-stre del 2008: Conca del Naviglio-Porta Genova, +5% (5.300 euro al mq), Spiga-Montenapoleone, +2,1% (11.900 euro al mq), Fiera-Sempione, +1,1% (4.700 euro al mq), Washington-Po-Vesuvio, +1,1%

• I partecipanti al convegno •

Antonio Pastore, presidente Borsa Immobiliare - azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - Lionella Maggi, presidente F.I.M.A.A. Milano - Claudio Lossa, presidente della Comitato Prezzi della Camera di Commercio di Milano -Stefano Stanzani, F.I.M.A.A. Milano - Marco Dettori, consigliere Assimpredil ANCE - Giancarlo Vinacci, presidente Medio F.I.M.A.A. - Salvatore Musumeci, Agenzia del Territorio.

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(4.650 euro al mq), S. Vittore, +0,9% (5.650 euro al mq), Istria-Maciachini, +0,8% (3.300 euro al mq), Cairoli-Cor-dusio, +0,7% (7.550 euro al mq), Brera+ 0,6% (8.600 euro al mq), V. Emanuele-S.Babila, +0,5% (9.250 euro al mq).52 le zone ferme a +0,0%: Augusto (6.900euro al mq), Diaz-Duomo-Scala (8.450 euro al mq), Missori-Santa Sofia (6.900 al mq), Nirone-S. Ambrogio (8.100 euro al mq), Vetra-San Vito (6.700 euro al mq), Repubblica-Porta Nuova (6.550 euro almq), Solferino-Corso Garibaldi (5.775euro al mq), Leopardi-Boccaccio-Pagano (6.700 al mq), Parco Castello (6.300 euro al mq), Mercalli-Quadronno (6.500 euro al mq), Tribunale-5 Giornate (6.250 euro al mq), Venezia-Monforte (8.250 euro al mq), Buenos Aires-Vitruvio (4.150 euro al mq), Carbonari-Maggiolina (4.050 euro al mq), Gen. Govone-Cenisio (3.400 euro al mq), Lagosta-Stazione Garibaldi (3.875 euro al mq), Sarpi-Procaccini (3.725 euro al mq), Fiera-Monterosa (5.450 al mq), Bligny-Toscana (3.700 euro al mq), Navi-gli-Cassala (4.650 euro al mq), Solari-Na-poli (4.300 euro al mq), Abruzzi-Romagna (4.150 euro al mq), Libia-Cirene (5.350 euro al mq), Piceno-Indipendenza (5.400 euro al mq), Bovisa-Dergano (3.125 euro al mq), Musocco-Villa Pizzone (2.925 euro al mq), Pellegrino Rossi-Affori-Bruzzano (3.050 euro al mq), Quarto Oggiaro (2.950 euro al mq), Brianza-Pa-steur (3.225 euro al mq), Fulvio Testi-Ca’ Granda (3.300 euro al mq), Greco (2.925 euro al mq), Niguarda (2.950 euro al mq), Padova-Palmanova (3.000 euro al mq), Turro-Precotto (3.150 euro al mq), Axum -Ospedale S. Carlo (3.000 euro al mq), Baggio-Quinto Romano (3.150 euro al mq), Inganni-S. Cristoforo (3.300 euro al mq), Selinunte-Rembrandt (3.650 euro al mq), Caprilli-S.Siro (4.250 euro al mq), Quartiere Gallaretese-Trenno (3.350 euro al mq), Agrippa-Abbiategrasso (3.050 euro al mq), Cermenate-Ortles (3.050 euro al mq), Corvetto (3.100 euro al mq), Gratosoglio-Missaglia (3.000 euro al mq), Ripamonti-Vigentino (3.200 euro al mq), Barona-Famagosta (3.350 euro almq), Q.re S. Ambrogio-Torretta (3.050euro al mq), Teodosio-Vallazze (3.200 euro al mq), Forlanini-Mecenate (2.700 euro al mq), Martini-Cuoco (3.900 euro al mq), Santa Giulia (Montecity-Rogoredo, 3.300 euro al mq), Salomone Bonfadi-ni (2.550 euro al mq). In calo: Lambrate (3.050 euro al mq) con -3,2%, Ronchetto-Lodovico il Moro (2.800 euro al mq) con

-1,8%, Accursio (3.200 euro al mq) con -1,5%, Bande Nere-Giambellino (3.800 euro al mq) con -1,3%, Udine (3.350 euro al mq) con -1,5%, Argonne-Corsica (3.550 euro al mq) con -1,4%, Pacini-Ponzio (3.800 euro al mq) con -1,3%, Pisani-Gioia-Baiamonti (4.350 euro al mq) con -1,1%, Fulvio Testi-Bicocca (3.400 euro al mq) con -0,7%.

Chi cresce di più… e chi menoLe zone cresciute di più nel secondo se-mestre del 2008, con +0,5% ciascuna sono il centro (+1,2% in un anno) e i Ba-stioni, (Repubblica-Porta Nuova, Solferi-no-Corso Garibaldi, Leopardi-Boccaccio-Pagano, Parco Castello, S.Vittore, Conca del Naviglio-Porta Genova, Mercalli-Qua-dronno, Tribunale-5 Giornate, Venezia-Monforte) (+0,6% in un anno). In linea con la media cittadina la circonvallazione (Buenos Aires-Vitruvio, Carbonari-Mag-giolina, Gen. Govone-Cenisio, Lagosta-Staz. Garibaldi, Sarpi-Procaccini, Pisani-

Gioia-Baiamonti, Fiera-Monterosa, Fiera -Sempione, Washington-Po-Vesuvio, Bli-gny-Toscana, Navigli-Cassala, Solari-Napoli, Abruzzi-Romagna, Libia-Cirene, Piceno-Indipendenza) con +0,1% (+0,3% in un anno) mentre il decentramento (da Bovisa-Dergano a Istria-Maciachini, da Inganni-San Cristoforo a Caprilli-San Siro, da Abbiategrasso-Gratosoglio a Ronchet-to-Lodovico il Moro, da Lambarate a Salo-mone Bonfadini) resta stabile o registra flessioni negative soprattutto nella parte nord-est (-1,5%).

In sei mesiI più veloci. Nel Centro storico cresce di più Spiga-Montenapoleone con +2,1%. Nei Bastioni, cresce molto Conca del Na-viglio-Porta Genova con + 5%. Per la Cir-convallazione Fiera-Sempione e Washin-gton-Po-Vesuvio con +1,1%. Nel decentra-mento solo Istria-Maciachini con +0,8%.E i più lenti. Nel Centro storico stabili ben5 zone, tra cui Missori-S.Sofia, con +0,0%.

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N. 03.2009 Maggio - Giugno16 NoiGeometri

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Nei Bastioni sette zone sono ferme a +0,0%, mentre nel decentramento rallen-ta soprattutto Lambrate con -3,2%.

In un annoI più veloci. Nel Centro storico cresce di più Spiga-Montenapoleone con +3,9%, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con + 5%, per la Circonvallazione Fiera-Monterosa con +1,9% e nel decen-tramento Fulvio Testi-Bicocca con +1,5%. E i più lenti. Nel Centro storico Vittorio Emanuele-S.Babila con -1,1%. Nei Bastio-ni sono fermi a +0,0%, Repubblica-Porta Nuova, Leopardi-Boccaccio-Pagano, Par-co Castello, Mercalli-Quadronno, Tribu-nale-5 Giornate, Venezia-Monforte. Nella Circonvallazione Pisani-Gioia-Baiamonti con -1,1%, nel decentramento rallentano soprattutto Lambrate con -3,2% e Ron-chetto-Lodovico il Moro con -1,8%.

E in cinque anniI velocisti. Nel Centro storico, Diaz-Duo-mo-Scala con +32,5%, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con +34,2%, per la Circonvallazione Lagosta-Stazione Garibaldi con +31,4%, nel decentramen-to Bovisa-Dergano con +33%.Il fanalino di coda. Nel Centro storico Nirone-S. Ambrogio con + 17,4%, nei Ba-stioni Solferino-C.so Garibaldi con + 10 %, nella Circonvallazione Sarpi-Procac-cini con +6,4%, nel decentramento Ron-chetto-Lodovico il Moro con +9,8%.

Le case più convenienti?Nel secondo semestre 2008 per il Centro storico si conferma Vetra-San Vito con 6.700 euro al mq, nei Bastioni Conca del Naviglio-Porta Genova con 5.300 euro al mq, nella Circonvallazione Gen. Govone-Cenisio con 3.400 euro al mq, nel decen-tramento Salomone-Bonfadini con 2.550 euro al mq.

La Milano tematicaIn un semestre crescono in media del+0,9% la Milano della moda (tra cui Cairo-li-Cordusio, Spiga-Montenapoleone, Vit-torio Emanuele-S.Babila, Solferino-C.so Garibaldi, Diaz-Duomo-Scala), per 8.072 euro al mq, e quella del divertimento (Ve-tra-San Vito, Solferino-Corso Garibal-di, Conca dei Navigli-Porta Genova, Mercalli-Quadronno, Brera) per 6.575 euro al mq. Rallenta invece la Milano dello studio, in media -0,2% per 4.650 euro al mq e la Milano del verde, in media del -0,1% per 4.683 euro al mq.

Gli affittiNel secondo semestre 2008 il prezzo di locazione di un appartamento a Milano è in media di 187 euro al mq all’anno: in diminuzione del 2,8% rispetto al primo semestre dello stesso anno. Affittare un monolocale in città costa mediamente 267 euro al mq all’anno. I bilocali si atte-stano sui 213 euro al mq all’anno, mentre i trilocali sui 135 euro al mq annui. I qua-drilocali hanno in media un costo di loca-zione di 134 euro al mq all’anno.

La provincia di MilanoIl prezzo medio degli appartamenti, tra vecchi e nuovi, nella provincia (esclusa Milano, Monza e la Brianza) registra in sei mesi una flessione del -0,2% (stabi-le in un anno) attestandosi su 1.755 euro al metro quadro. La Direttrice Est l’unica a registrare una crescita nel semestre in linea con il dato milanese, +0,1% (1.815 euro al metro quadro), mentre rallentano con -0,7% il sud Milano (1.711 euro al me-tro quadro), Abbiatense Magentino con -0,3% (1.791 euro al metro quadro), l’Alto Milanese con -0,2% (1.476 euro al metro quadro) e la Cintura Nord con -0,1% (1.982 euro al metro quadro). •

Milano

Cintura NordAlto Milanese

Abbiatense Magentino

Sud Milano

Direttrice Est

1.476(-0,2;1,3)

1.982(-0,1;-0,6)

1.815(0,1;-1,6)

1.711(-0,7;2,8)

1.791(-0,3;-1,2)

Provincia Milano (escluso Milano e Monza-Brianza): 1.755 (-0,2; 0,0)

Fonte: “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul secondosemestre 2008 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda specialedella Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con F.I.M.A.A. Milano

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17NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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» di Franco Guazzone(articolo già pubblicato sul «Consulente Immobiliare» de Il Sole 24 Ore»)

A partire dall’11 maggio scorso, è stata avviata a titolo sperimentale, con la circolare n. 1, dell’8 maggio

2009, prot. N. 25.818, emanata dall’Agen-zia del Territorio, una nuova procedura di accatastamento dei nuovi fabbricati,presso gli Uffici provinciali di Siena, Como, Rieti, Isernia e Rimini, finalizzata ad inte-grare e semplificare gli adempimenti per gli operatori professionisti del settore.La nuova procedura, rende di fatto au-

tomatiche operazioni che, attualmente, devono essere effettuate con due pro-cedimenti distinti, mediate l’utilizzo del programma Pregeo, per l’aggiornamento della mappa (tipo mappale) e del pro-gramma Docfa per le denuncie al Catasto dei Fabbricati, a condizione però, che gli uffici abbiano reso correlate le mappe dei due catasti, operazione non ancora effet-tuata in diversi uffici, mentre nella mag-gioranza dei casi, il supporto geometrico non solo è unico per entrambi, ma essen-do stato digitalizzato, è reso disponibile su base informatica. Pertanto, il nuovo procedimento sarà applicabile solo pres-

so i 17 uffici che, da tempo, sperimentano il nuovo programma Pregeo 10, che pre-vede la trasmissione per via telematica dei tipi di frazionamento e tipi mappali, il cui utilizzo sarà esteso gradualmente ad altri uffici ed infine reso obbligatorio a tutto il territorio nazionale. Vengono quindi precisate le specifiche tecniche da porre in atto, nel caso di: incompletezza dei dati anagrafici e Codice fiscale dei singoli intestati o della titolarità del pos-sesso; mancata o errata registrazione di una voltura e, infine, possesso non legit-timato da atti legali.

L’istituzione di una nuova categoriacatastale di transitoLa nuova metodologia, prende l’avvio dalla presentazione del tipo mappale al Catasto Terreni, allorquando su un’area sia in corso la costruzione di un nuovo fabbricato, circostanza che determina l’iscrizione con nuovo identificativo di particella, nella partita speciale 1, (area di enti urbani e promiscui), seguita dalla sua iscrizione al Catasto dei Fabbricati, con lo stesso identificativo e la medesi-ma intestazione esistente al Catasto Ter-reni, mediante l’attribuzione della nuova categoria fittizia F/6 (fabbricato in attesa di dichiarazione), che va ad aggiungersi alle cinque preesistenti, istituite con l’art. 3 comma 2 del Dm. 28/98. In tal modo, il Quadro Generale delle Categorie del Ca-tasto Fabbricati, viene integrato come si evince dal Prospetto che pubblichiamo.Successivamente, ultimata la costruzione

Nuova procedura

Telematica al serviziodei professionistiL’Agenzia del Territorio semplifica le operazionidi accatastamento dei fabbricati, ma il procedimentosarà applicabile solo presso i 17 uffici che, da tempo,sperimentano il nuovo programma Pregeo 10

Professione

N. 03.2009 Maggio - Giugno18 NoiGeometri

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del fabbricato, al momento della presen-tazione delle singole denuncie catasta-li, viene soppressa la categoria F/6, ma viene mantenuto il numero di particella, poi attribuito a ciascuna unità col proprio subalterno, identificativo delle nuove de-nunce relative ad unità immobiliari di tipo ordinario, speciale o particolare (abita-zioni, uffici, box, negozi, magazzini, labo-ratori, opifici, alberghi, teatri, ospedali, supermercati, edifici terziari, stazioni, porti aeroporti, ecc.).Fra le tipologie di elaborati trasmissibili per via telematica col programma Pregeo 10, vi sono quelle relative ai tipi mappali, con la sigla TM, che indicano: Conformi-tà della mappa e conferma del numero di particella; Conformità di mappa e va-riazione del numero di particella; Nuova costruzione sull’intera particella; Nuova costruzione ricadente in una particella definita da precedente frazionamento; Inserimento di nuovo fabbricato; Inseri-mento di nuovo fabbricato e scorporo di corte (TM con stralcio di corte) ed infine TF tipo di frazionamento e tipo mappale.Nel caso che più aree di proprietà diffor-mi, siano identificate con diversi numeri di particella, ciascuna di esse mantiene la propria identità, dando luogo a alla costi-tuzione di più unità, censibili nella cate-goria F/6. Con la successiva approvazione del tipo mappale, sarà fornito l’identifica-tivo del catasto Fabbricati da attribuire

alla categoria F/6 per ciascuna particel-la. La nuova ditta del Catasto fabbricati costituita, che riporta quella del Catasto terreni, sarà ulteriormente completata con dichiarazione dal professionista nel documento Pregeo con le diciture: Ditta allineata a quella del Catasto Terreni; Dit-ta disallineata per incompletezza dei dati anagrafici o della titolarità del possesso; Ditta disallineata per omessa o mancata registrazione di voltura, costituita in F/6 che resta intestata alla ditta del Cata-sto terreni; infine Ditta disallineata, con intestazione dell’F/6 alla ditta del Cata-sto Terreni, in quanto la variazione nello stato dei suoli è sottoscritta da soggetto non legittimato. Pertanto, nelle more dei tempi necessari all’approvazione del tipo e alla presentazione delle denunce ca-tastali, gli uffici provinciali dell’Agenzia, dovranno provvedere a rendere allinea-te e conformi le intestazioni, eseguendo le volture degli atti intermedi e gli altri adempimenti connessi, al fine di rendere più semplice l’attività del professionista nella compilazione del Docfa, garanten-do la continuità storica dell’intestazione, fino al momento di avvio della costruzio-ne. Seguono poi istruzioni più dettagliate per le numerose tipologia di stati e situa-zioni che si possono presentare.

La registrazione dei documential Catasto FabbricatiLe dichiarazioni presentate con la pro-cedura Docfa, relative a tipi mappali presentati successivamente alla data di attivazione della sperimentazione, nei sopracitati Uffici (Siena, Como, Rieti, Iser-nia e Rimini), dovranno essere compilati secondo le regole in precedenza anticipa-te, con l’attribuzione della categoria F/6, omettendo la compilazione dei quadri re-lativi ai soggetti, qualora questi risultino coerenti con quelli del Catasto Terreni.Ovviamente, qualora non sia presente la categoria F/6, si dovrà procedere con le norme attualmente in vigore. Seguono

poi le istruzioni di tipo particolare, con l’indicazione dei controlli formali da ese-guire, la correttezza dei riferimenti proto-collari del tipo mappale corrispondente che, in caso di esito positivo, consentiran-no agli uffici di procedere all’iscrizione di ciascuna unità nella predetta categoria.Qualora invece, l’esito dei controlli risulti negativo, per la mancanza di atti interme-di, l’ufficio provvederà a iscrivere la ditta in atti con riserva del tipo 1, procedendo alle notifiche di rito.

Avvio e scopo della sperimentazioneLa sperimentazione è stata attivata nei sopracitati uffici, a partire dall’11 maggio 2009, in seguito agli accordi intervenuti fra i Consigli nazionali del Notariato, de-gli Ordini e Collegi tecnici professionali, al fine di testare i programmi ed indivi-duarne eventuali criticità, per apportare le necessarie modifiche migliorative al modello organizzativo adottabile, anche a seguito delle segnalazioni fornite dai professionisti, prima di estendere il ser-vizio all’intero territorio nazionale.

CommentoA nostro avviso la nuova procedura, a re-gime, porterà senz’altro notevoli benefici agli operatori del settore, soprattutto nei casi in cui, ancora in fase di costruzione, sia necessario identificare i fabbricati e le relative porzioni, per la stipulazione dei contratti di mutuo fondiario, in quan-to renderà consultabile a terminale, lo stato degli immobili in ogni fase della trasformazione dell’area. Tuttavia, a no-stro avviso, il risultato conseguibile più importante, sarà quello di rendere ne-cessario l’allineamento delle mappe del Catasto Terreni, con quelle dei Fabbricati, nelle province in cui non è ancora stato effettuato, trattandosi di una operazione tutt’altro che semplice, perché effettua-bile sono manualmente, circostanza che costituisce, probabilmente, la causa del mancato collegamento. •

Professione

19NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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IIMMOBILIA DESTINAZIONEORDINARIA

IIIMMOBILIA DESTINAZIONESPECIALE

GRUPPO A • CONSISTENZA A VANO UTILEA/1 Abitazioni di tipo signorileA/2 Abitazioni di tipo civileA/3 Abitazioni di tipo economicoA/4 Abitazioni di tipo popolareA/5 Abitazioni di tipo ultrapopolareA/6 Abitazioni di tipo ruraleA/7 Abitazioni in villiniA/8 Abitazioni in villeA/9 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storiciA/10 Uffici e studi privatiA/11 Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi

GRUPPO B • CONSISTENZA A METRO CUBO VUOTO PER PIENOB/1 Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, casermeB/2 Case di cure e ospedali (senza fini di lucro)B/3 Prigioni e riformatoriB/4 Uffici pubbliciB/5 Scuole e laboratori scientificiB/6 Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categorie A/9B/7 Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico del cultoB/8 Magazzini sotterranei per depositi derrate

GRUPPO C • CONSISTENZA A METRO QUADRATO LORDO MURIC/1 Negozi e bottegheC/2 Magazzini e locali di depositoC/3 Laboratori per arti e mestieriC/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fini di lucro)C/5 Stabilimenti balneari e di acque curative (senza fini di lucro)C/6 Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fini di lucro)C/7 Tettoie chiuse o aperte

GRUPPO D • SENZA CONSISTENZAD/ 1 OpificiD/2 Alberghi e pensioni (con fini di lucro)

D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fini di lucro)

D/4 Case di cura ed ospedali (con fini di lucro)

D/5 Istituti di credito, cambio e assicurazione (con fini di lucro)

D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fini di lucro)

D/7 Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni (compresi i distributori di benzina).D/8 Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni (comprese edicole e chioschi)D/9 Edifici galleggianti o sospesi a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggioD/10 Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole

• Quadro generale delle categorie catastali •

Professione

N. 03.2009 Maggio - Giugno20 NoiGeometri

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• Quadro generale delle categorie catastali •

IIIIMMOBILIA DESTINAZIONEPARTICOLARE

IVIMMOBILI CENSITIAI SOLI EFFETTIINVENTARIALI

GRUPPO E - SENZA CONSISTENZAE/1 Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aereiE/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggioE/3 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubblicheE/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubblicheE/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenzeE/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunaleE/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famigliaE/9 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del Gruppo E

GRUPPO F • SENZA RENDITAF/1 Aree urbane (art. 3, comma 2, lettera d, del Dm n. 28/98)F/2 Unità immobiliari collabenti (Costruzioni non produttive di reddito per l’accentuato livello di degrado - art. 3, comma 2, lettera b del Dm n. 28/98)F/3 Fabbricati o loro porzioni in corso di costruzione (art. 3, comma 2, lettera a/1, del Dm n. 28/98)F/4 Fabbricati o loro porzioni in corso di definizione (art. 3, comma 2, lettera a/2, del Dm n. 28/98)F/5 Lastrici solari (art. 3, comma2, lettera c, del Dm n. 28/98)F/6 Fabbricato in attesa di dichiarazione (circ. 1/T dell’8/05/ 2009 - Agenzia Territorio)

Professione

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» di Giuseppe Carlo Redaelli

I coordinatori della sicurezza nei cantieri edili sono tra le figure professionali maggiormente interessate a gestire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Anche nella stesura del c.d. Testo Uni-

co Sicurezza (D.Lgs. 9 aprile 2008, n° 81) il legislatore ha posto particolare attenzione all’ambito “cantiere edili” in quanto luoghi maggiormente esposti ai rischi ed ha dedicato un intero capitolo specifico (Titolo IV). Al fine di una programmazione della sicurezza il legislatore ha coinvolto in prima persona il committente. Succes-sivamente in considerazione della presenza, in cantiere, di inter-

ferenze fra le lavorazioni ha previsto la nomina del coordinatore (CSP e CSE) in quanto esperto in materia in grado di garantire quei tipi di inter-venti che il committente non sarebbe in grado di intraprendere. Dall’esame delle decisioni reperi-bili presso il Centro Elaborazioni Dati (CED) della Corte di Cassazione si rileva che, a tutt’oggi, pochi sono i casi di pronunce della Suprema Corte che possono aiutarci ad individuare la letteratura giurisprudenziale e quindi conoscere meglio quello che dovrebbe essere il comportamento corretto del coordinatore.Si riportano qui di seguito alcune sentenze a titolo esemplificativo:

Gli orientamenti della giurisprudenzasui compiti del coordinatore

Sicurezza e professioni

Dall’esame di diverse sentenze emerge non ancora definita in modo concreto la questione dell’«obbligo

di presenza in cantiere del Cse». È invece necessario poter stabilire i criteri in caso di infortuni soprattutto

quando l’esperto non risulta presente in cantiere

In cantiere

N. 03.2009 Maggio - Giugno22 NoiGeometri

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• Reato di concorso in omicidio colposo - un marmista incarica-to della posa del rivestimento di una scala, mentre trasportava una lastra di marmo, lungo la medesima, in collaborazione con altro lavoratore, scivolava riportando gravi lesioni che poi han-no portato alla morte dello stesso. Nel procedimento venivano contestate:- Al datore di lavoro, il fatto di non aver installato idonei para-petti di protezione;- Al committente di non aver valutato adeguatamente il PSC;- Al coordinatore di aver redatto un piano di sicurezza e coordi-namento privo dei requisiti - non aver provveduto alle verifiche sull’operato dell’impresa e dei lavoratori autonomi e delle di-sposizioni contenute nel PSC - non aver verificato l’idoneità del POS - non aver curato la cooperazione e il coordinamento fra impresa e lavoratori autonomi - non aver contestato all’impresa e lavoratori autonomi la mancanza degli apprestamenti di sicu-rezza - non aver provveduto alla sospensione dell’attività pur evidente il pericolo per l’assenza dei parapetti.Il Tribunale aveva dichiarato tutti gli imputati responsabili del reato loro ascritto e la Corte d’Appello aveva confermato il giu-dizio di condanna del coordinatore sulla base delle seguenti argomentazioni e mancanze:- Segnalare al committente o al responsabile dei lavori l’inosser-vanza delle norme che stabiliscono gli obblighi dei lavoratori auto-nomi, le misure generali di tutela e gli obblighi dei datori di lavoro;- Proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle im-prese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto;- Dare comunicazione dell’inadempienza del committente o del responsabile dei lavori che non adotti alcun provvedimento alla Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro;- Sospendere, in caso di pericolo grave e imminente diretta-mente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti.

• Reato di lesioni personali colpose - il Tribunale prima e la Corte d’Appello poi avevano condannato il CSE per violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’infor-tunio si era verificato nel corso di lavori di scavo per la realizza-zione di una rete fognaria alla profondità di scavo pari a m 3,80 e le cui pareti laterali erano sprovviste di armature di sostegno. La Corte d’Appello, esaminando la condotta del coordinatore per l’esecuzione, ha affermato che non competeva a questo soggetto predisporre le misure antinfortunistiche ma egli era tenuto a svolgere i compiti attribuitigli dalla legge, ovvero:- Operare l’attuazione delle disposizioni in tema di sicurezza;- Adeguare i contenuti del PSC alle eventuali esigenze derivanti dall’evoluzione dei lavori;- Organizzare la cooperazione e il coordinamento tra le attività di tutti i datori di lavoro e i lavoratori autonomi.

• Incidente mortale occorso a titolare di ditta subappaltatrice -il lavoratore cadeva nel vano ascensore dove precedentemente erano state rimosse le impalcature. Nel giudizio di primo grado il coordinatore era stato assolto. Il Tribunale aveva affermato che il PSC conteneva previsioni sufficienti a prevenire il rischio di cadute dall’alto e non si poteva fare carico al coordinato-re di non aver informato del PSC e delle misure che lo stesso avrebbe dovuto adottare, in quanto non era stato provato che il coordinatore fosse consapevole della presenza nel cantiere

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dell’impresa della quale il deceduto era titolare. La Corte d’Ap-pello, invece, aveva condannato il CSE ritenendo scontato che i parapetti, posti a protezione del vano scala, erano inadeguati sia per altezza che per resistenza, in relazione alle esigenze del lavoro che doveva essere svolto. Il CSE aveva proposto ricor-so per cassazione però veniva rigettato dalla Suprema Corte la quale dava atto di condividere i criteri interpretativi adottati dalla Corte d’Appello per giungere alla sentenza di condanna. Nella sentenza di condanna fu tenuto conto dei compiti, attri-buiti al CSE dalla normativa, ovvero la mancanza di:- Verificare, con opportune azioni di coordinamento e di con-trollo, l’applicazione delle disposizioni del PSC;- Verificare l’idoneità del POS di ogni impresa in cantiere;- Adeguare il PSC in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute;- Vigilare sul rispetto del PSC e sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, le singole lavorazioni.

Considerazioni in merito alle sentenze descritteTra le azioni congiunte di prevenzione intraprese in data 03.04.2007 sono state approvate le linee guida sulle Regoleessenziali di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili. Le linee guida intendono indirizzare i Coordi-natori verso le buone prassi e garantire, con sempre maggio-re competenza, una presenza capillare sui cantieri a garanzia della sicurezza di tutti e si colloca nell’attività di attività di assistenza del Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alle figure del sistema di prevenzione delle imprese.Le linee guida contengono una tabella indicante le presunte visite minime, del CSE, necessarie in cantiere. (Le linee guida possono essere scaricate dal sito web: www.aslmi3.it).È ovvio che il CSE si possa trovare a svolgere il proprio com-pito in diversi cantieri e sarebbe un costo assolutamente proi-bitivo pretendere in ogni cantiere una sua presenza costante. La normativa di tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, nel configurare alcuni obblighi a carico dei vari sog-getti aventi compiti di questa natura non si preoccupa tanto di “quantificare” il livello di presenza minima che questi soggetti devono garantire sul luogo di lavoro, ma, piuttosto, si “qualifi-care” il loro rapporto, di richiedere che costoro riescano a cre-are le condizioni per un efficace sistema di gestione delle aree di rischio professionale. Non avrebbe alcun senso, soprattutto nei cantieri di modeste dimensioni, pretendere una presenza continuativa del CSE. Ciò che conta è che lo stesso svolga il suo compito di verificare concretamente ciò che in cantiere avvie-ne, secondo cadenze e tempistiche adeguate alla tipologia e alle dimensioni del cantiere, alle fasi lavorative e alle maggiori o minori condizioni di rischio presenti.Per concludere riprendendo l’allegato XV del T.U.S. il quale pre-vede che, durante i periodi di maggiore rischio dovuto a interfe-renze di lavoro, il coordinatore per l’esecuzione deve verificare periodicamente la compatibilità del PSC con l’andamento dei lavori, aggiornando il piano e, in particolare, il cronoprogram-ma dei lavori. In coerenza quanto sopra detto nello specificare i compiti che il coordinatore è tenuto a svolgere nei momenti di maggiore rischio nei cantieri (rischio da interferenze) rafforzi l’obbligo di presenza nei momenti di maggiore rischio, da in-tendersi, non tanto con riferimento alla persona fisica del CSE, quanto alla corrispondente area funzionale del coordinamento esecutivo. •CAODURO® s.p.a

CAVAZZALE - [email protected] - www.caoduro.it

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25NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28/02/2009, è stata pub-blicata la legge n. 13 del 27 febbraio 2009 avente per oggetto “Conversione in legge, con modificazioni, del

decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure stra-ordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’am-biente”. Premesso che durante l’iter di conversione in legge, sono state apportate numerose modifiche al testo iniziale delD.L. 208/2008 (inviato con ns. lettera circolare n. 272 del 14/01/2008), si evidenziano di seguito le novità di maggiore in-teresse. In particolar modo quelle relative all’art. 2 e all’art. 5 che maggiormente interessano la nostra professione.

Ambiente, attenti alle nuove norme

Risorse idriche ed ecologia

Dallo scorso 1° marzo è entrata in vigore la legge che introduce una procedura alternativa per il contenzioso

relativo al rimborso delle spese di bonifica e le nuove tariffe in materia di smaltimento rifiuti

Art. 2: “Danno Ambientale”Introdotta una procedura alternativa di risoluzione stragiudizia-le del contenzioso relativo alle procedure di rimborso delle spe-se di bonifica e ripristino di aree contaminate e al risarcimento del danno ambientale. Le modifiche apportate in sede di con-versione, sono volte essenzialmente a conferire una maggiore precisione al dettato normativo, a valorizzare il ruolo dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e a disciplinare compiutamente l’utilizzazione del terreno o di sin-goli lotti o porzioni da parte del proprietario nel rispetto della destinazione urbanistica e degli obiettivi di bonifica;

Art. 5: “Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti urbani. Disposizio-ni in materia di adeguamento delle discariche nonché di model-lo unico di dichiarazione ambientale”Il regime di prelievo relativo al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun Comune, resta invariato per tutto il 2009; prorogato al 30 giugno 2009 il regime transitorio delle discariche. Il Presidente di una Regione o di una Provincia au-tonoma può chiedere, in via eccezionale, un’ulteriore proroga (istanza entro il 15 marzo 2009), che avrà efficacia a decorrere dal 1° luglio 2009 e fino al termine massimo del 31 dicembre 2009; la TIA, tariffa integrata ambientale che sostituisce laTARSU, potrà essere introdotta dal 30 giugno 2009 dai Comu-ni, se il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare non adotterà un apposito regolamento attuativo della ta-riffa; il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) allega-to al DPCM del 2/12/2008, dovrà essere utilizzato con le dichia-razioni relative al 2009, da presentarsi entri il 30 aprile 2010.La dichiarazione in scadenza il 30 aprile 2009, andrà presentata con il vecchio modello.

La legge è entrata in vigore il 1° marzo 2009. •

Leggi & decreti

dal Collegio Nazionale

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N. 03.2009 Maggio - Giugno26 NoiGeometri

» di Giovanna PoglianiCoordinatrice Commissione Scuoladel Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Monza e Brianza

Nell’ottica della riforma scolastica si evidenziano volontà di riqualifica-zione degli Istituti Tecnici e Profes-

sionali, dopo un primo tentativo «fallito» di valorizzare solo i Percorsi Liceali da parte di alcuni Ministri delle legislazioni passate. I futuri “Tecnici delle Costru-

zioni, Ambiente e Territorio” (Geometri) potranno proseguire il loro percorso scolastico accedendo ITS (Istituti TecniciSuperiori alternativa valida e qualificanteal percorso universitario) e quindi appro-fondire in un triennio la loro preparazio-ne, entrando poi nel mondo del lavoro edella Professione con la preparazione ne-cessaria. La regione Lombardia promuo-ve già da tempo una efficace riorganizza-zione, esempio ne è la Legge n. 19/2007“Norme sul sistema educativo di istruzio-

ne e della formazione” ridisegnando il sistema educativo, dell’istruzio-ne e della formazione, questo nel contesto più ampio di potenziamento

delle filiere produttive e dei servizi per promuovere la competitività e lo sviluppo economico dei territori, obiettivo di una programmazione europea (Consiglio Eu-ropeo di Lisbona del 2000) e nazionale.In questo quadro è determinante la colla-borazione che i Collegi possono e devo-no dare agli istituti Tecnici, gettando un ponte concreto verso un attiva parteci-pazione agli ITS. In questa ottica è nato un «protocollo di intesa» che il Collegio di Monza e Brianza ha studiato e sottoscrit-to con tre Istituti Tecnici per Geometri sui sette presenti sul territorio della Provin-cia, già nell’anno scolastico 2009/2010 tale collaborazione sarà effettiva.Il prof. Michele Monopoli, preside dell’Isti-tuto Istruzione Superiore corso Geometri “E. Vanoni” di Vimercate, è il principale artefice nonché primo firmatario dell’ac

La valorizzazione dell’area di progetto del corso geometri

Scuola, una sfida al futuro

Il domani della nostra professione si gioca sul tavolodi lavoro del percorso di riqualificazione degli istitutid’istruzione secondaria che formerano i nuovi Tecnicidelle Costruzioni, Ambiente e Territorio. Il protocollod’intesa sottoscritto dal Collegiodi Monza e Brianzacon tre scuole della provincia

Formazione

Da sinistra a destra:Michele Monopoli e Francesco Grillo

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cordo, sottoscritto poi dalla prof.ssa Giu-liana Colombo dell’IcTgS “Primo Levi” di Seregno e dalla dott.ssa Luciana Tellu-ri dell’ITSC “Achille Mapelli” di Monza.Il protocollo ha come obiettivo lo sviluppodella preparazione degli studenti, attra-verso percorsi di didattica attiva e labo-ratoriale atta a migliorare le competenze necessarie ad agevolare il passaggio ai successivi percorsi di studio o di lavoro, e, in particolare, ad affrontare il tirocinio post-diploma e l’esame di abilitazione alla professione di Geometra. Si consi-dera essenziale e necessario lo sviluppo della professionalità del Geometra, qua-le esperto del territorio, dell’ambiente e delle e delle costruzioni in vista del rior-dino dell’istruzione tecnica previsto a li-vello ministeriale. È prevista una proficua collaborazione orientata ad accrescere le competenze dei docenti nella realiz-zazione di percorsi didattici. Si promuo-ve l’alternanza scuola-lavoro attraverso visite di cantiere, stage di osservazione, periodi di tirocinio. Si ipotizza una parte-cipazione e collaborazione per l’acquisto di strumenti e attrezzature scientifiche per la creazione di laboratori per i fab-bisogni formativi delle imprese del set-tore Costruzioni, Territorio e Ambiente.Si valorizza la cultura professionale e del-le competenze scientifiche e tecnologi-che, favorendo nei giovani la consapevo-lezza della complessità, ma anche dello sviluppo culturale della professionalità del Geometra, a tal fine si sono individua-ti degli assi culturali e strategici di inter-vento legati a vari temi.A titolo sperimentale è stato organizzato un corso pilota di 12 ore presso l’Istituto Vanoni di Vimercate nello scorso mese di Marzo sulle “Tematiche Catastali” tenuto dal Consigliere del nostro Collegio, Coor-dinatore della Commissione Catasto, geo-metra Claudio Stellato, in collaborazione con il professor Francesco Grillo, docente di Estimo, rivolto alle classi quinte del corso Geometra. L’attenzione e la parte-cipazione degli studenti è stata massima, conforta quindi pensare che questo è l’approccio giusto per migliorare il per-corso scolastico che ha come primo fine la formazione dell’individuo con valori, finalità e ambizioni da sviluppare nella propria vita. Il futuro della scuola, della società e delle istituzioni è iniziata con una sfida che anche la nostra categoria deve cogliere e ci deve trovare preparati e attivi sui vari fronti con l’entusiasmo e le razionalità che ci caratterizza. •

Il protocollo ha come obiettivo lo sviluppodella preparazione degli studenti, attraversopercorsi di didattica che possano migliorarele competenze per agevolare il passaggioai successivi percorsi di studio o di lavoro,e, in particolare, affrontare il tirociniopost-diploma e l’esame di abilitazione

Formazione

Da sinistra a destra:Michele Monopoli e Giovanna Pogliani

Da sinistra a destra:Michele Monopoli, Francesco Grillo,

Giovanna Pogliani e Claudio Stellato

27NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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N. 03.2009 Maggio - Giugno28 NoiGeometri

» di Marzia Ceriotti

Nel corso della mia attività profes-sionale volta soprattutto alla pre-venzione incendi, mi è capitato di

venire a contatto con diverse realtà, una in particolare, che meglio coniuga cu-riosità ed innovazione tecnologica, con un occhio rivolto al risparmio energeti-co ed alla salvaguardia dell’ambiente, è senz’altro quella riscontrata in un alleva-mento di “Sus domesticus”, comunemen-te conosciuto come “maiale”.Ebbene, nell’ambito di questa attività agricola, c’è chi, aguzzando l’ingegno da un lato e con l’occhio attento a quanto ac-cade agli altri paesi comunitari dall’altro, si è messo in mente di contenere le spese di gestione del proprio allevamento, che, nel caso in esame, conta circa 8.000 suini, cercando di ricavare energia elettrica dai gas prodotti dalla fermentazione degli escrementi degli animali. Quella descrit-ta è certamente una realtà innovativa per il nostro Paese, nel quale impianti analo-ghi si possono contare sulle dita di una mano, ma che, a conti fatti, danno più che

apprezzabili risultati. Infatti, a regime, nell’esempio in disamina, potranno venir prodotti circa 160 Nm3/h di gas naturale (biogas) che può essere immagazzinato in un apposito contenitore (gasometro) per essere poi utilizzato per alimentare dei gruppi di cogenerazione. Ovviamen-te, in questo modo, all’interno del peri-metro aziendale verranno a configurarsi attività per le quali la normativa antin-cendio prescrive il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi conformemente al D.P.R.37/98 per le attività individuate dal D.M. 16.02.1982 ai punti:01 - Stabilimenti ed impianti ove si pro-ducono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, li-quefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nmc/h.64 - Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endoter-mici di potenza complessiva superiore a 25 Kw/h.63 - Centrali termoelettriche.Di seguito vengono esposti alcuni inte-ressanti dati dell’attività sita nell’inter-land milanese.

Materia primaL’impianto gestisce liquami provenienti daallevamento di circa n.8.000 suini a ciclo chiuso per un totale di 100 m3 al giorno.

Impianto di produzione biogasII digestore è un reattore di processo bio-logico che produce biogas in assenza di ossigeno, mediante l’apporto costante e giornaliero di una miscela di materiali organici fermentiscibili, funzionante per 365 giorni all’anno. L’Impianto di proces-so anaerobico è costituito dai seguenti elementi: a) n. 3 vasche per la digestio-ne della biomassa per un volume totale coperto di 3.500 m3; b) sistema di misce-lazione all’interno dei digestori; c) sepa-ratore solido/liquido per la separazione della frazione organica digerita (denso-palabile); sia la frazione solida che quella liquida saranno successivamente avviate alla fase di compostaggio; eventuali esu-beri della parte liquida verranno inviati alle vasche di stoccaggio. L’eventuale so-vrapproduzione di biogas rispetto al con-sumo viene stoccato negli accumulatori pressostatici.

Tecnologia, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente

Le nuove risorse energeticheIn un allevamento di suini un esperimento innovativo nel nostro Paese:ricavare elettricità dai gas prodotti dalla fermentazione delle deiezioni animali.E i risultati sono più che apprezzabili

Innovazione

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Nel caso in cui gli accumulatori presso-statici si riempissero al limite delle loro capacità, apposite valvole provvederan-no a scaricare in atmosfera il biogas in eccesso. A seguito del processo di dige-stione anaerobica viene prodotto biogas così come di seguito riportato:

Quantità prodotta:circa 160 Nm3/h

Composizione media:CH4 = 62 % in Vol.CO2 = 33 % in Vol.N2, H2O, O2, H < 5 % in Vol.H2S < 300 ppm

Densità media del biogas:1.16 Kg/Nm3

Accumulatore pressostatico (deposito)II biogas costantemente prodotto vie-ne raccolto all’interno dell’unico accu-mulatore pressostatico con capacità di stoccaggio complessiva di circa 480 mc.L’accumulatore pressostatico è costruito in tessuto poliestere extraforte rivestito con plastometri resistenti all’abrasione ed ai gas che deve contenere e non per-mette la formazione di cariche elettrosta-tiche. La temperatura di esercizio è com-presa tra -20°C e +50°C. L’accumulatore pressostatico è installato sopra la strut-tura del digestore più grande.

Impianto di cogenerazioneL’impianto è costituito da n. 4 cogene-ratori (3 in funzione + 1 di backup) della potenza elettrica ciascuno di 300 kW/h (320 kW/h nominali) pari ad una poten-zialità su base annua di 2.400.000 kWh cad., con recupero termico mediante scambiatore per la produzione di acqua calda ad uso interno al processo (riscal-

damento digestore) e per riscaldamento delle porcilaie, nonché dell’edificio adi-bito ad abitazione operai e del mulino; lo stesso impianto comprende altresì cabi-na, quadri elettrici, sistema di gestione e telecontrollo dati.II biogas prodotto all’interno dei dige-stori, tramite soffiante, viene inviato alla centrale di cogenerazione, situata in ap-posito locale, costituita da n. 3 motori indipendenti a combustione interna, cia-scuno in grado di utilizzare i 160 Nm3/h di biogas prodotto. Ogni cogeneratore da 300 kW/h di potenza sarà in grado di pro-durre 2.400.000 kW/anno di energia elet-trica e circa 1.900.000 kW/anno di calore (al netto dell’auto consumo del processo e delle dispersioni) equivalente ad un ri-sparmio di 192.000 Nmc di gas metano.

CaratteristicheGruppo elettrogeno Daewoo GV 222 TIC da 300 kW/h:Alimentazione: biogasCiclo: otto a gasNumero cilindri: dodiciCilindrata: 21.927 ltRapporto di compressione: 10,5:1Regime di rotazione: 1.500 giri/minIl motore è dotato di strumenti e sicu-rezze che, in caso di intervento, blocca-no automaticamente, tramite quadro di controllo, il funzionamento del motore e precisamente sono dotati di: sonda di temperatura; sonda di pressione per strumento pressione olio; sonda di tem-peratura per strumento temperature gas di scarico; sensore di allarme e blocco per bassa pressione olio motore; strumento di allarme e blocco per basso livello acqua circuito aftercooler; strumento di allarme e blocco per basso livello olio motore in coppa; strumento di allarme e blocco per alta temperatura miscela di alimento del

motore; strumento di allarme e blocco per mancata circolazione acqua nel circui-to aftercooler; strumento di allarme e blocco per bassa pressione del biogas.

Relativamente all’ambienteLa produzione di energia elettrica me-diante combustibili fossili comporta l’emissione di sostanze inquinanti e gas “serra”. Tra questi gas il più rilevante è l’anidride carbonica CO2 ritenuta la prin-cipale responsabile del fenomeno “effet-to serra”. II valore delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) è pari a 630 g/kWh (fonte: ENEA Rapporto Energia Ambien-te 2003). Ogni cogeneratore alimentato a biogas, generando un quantitativo di energia elettrica pari a 2,4 GW/anno, consentirà di evitare l’emissione di una notevole quantità di CO2 (pari a 1.512 tonnellate/anno) in atmosfera. Inoltre, stante la produzione attesa pari a circa 2,4 GW/anno, l’impianto determinerà un risparmio di energia fossile di 530 Tep (Tonnellate Equivalente Petrolio).

Per concederci un momento di ironica ri-flessione possiamo confermare che il det-to dei nostri avi “del maiale non si butta via niente” trova riscontro anche nell’era delle centrali nucleari. Avi a parte, senza ombra di dubbio, la produzione di biogas e gli impianti ad essa dedicati dovrebbero certo rappresentare uno spunto di rifles-sione in materia di produzione energia alternativa anche in considerazione delle quotidiane disquisizioni sull’ipersfrutta-mento delle più comuni risorse energeti-che (petrolio, gas naturale ecc.).A chi fosse interessato, inoltre, si fa pre-sente, che la stessa Comunità Europea rivolge quotidianamente un interesse particolare a questa materia destinando-vi incentivi anche di natura economica! •

Innovazione

29NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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» di Viviana Mazza(dal «Corriere della Sera» del 4/04/2009)

Obama: «Il mio francese e il mio tedesco sono terribili. Ma c’è qui gente che tradurrà domande e ri-

sposte... Cominciamo da questa ragaz-za... Oh, un’americana. Non l’ho fatto ap-posta...».

Ragazza: Quale spera sia la sua eredità come presidente Usa?Obama: «Beh, dopo solo due mesi è una domanda impegnativa... Il mio primo obiettivo è rimettere in piedi l’economia americana e, insieme alle altre nazioni, la crescita economica globale... Significa... anche aiutare i Paesi in via di sviluppo e poveri che, senza averne colpa, sono devastati dalla crisi... Molti traggono beneficio dalla globalizzazione ma molti ne sono stati danneggiati... Creando la cornice giusta perché ciò che è accadu-to nel sistema bancario non accada più, la globalizzazione potrà essere un bene per tutti... Secondo, vorrei ridurre net-tamente la minaccia del terrorismo, an-che nucleare... Nel mio Paese, credo sia importante avere finalmente un sistema sanitario affidabile e a costi efficienti... E vorrei che gli Usa fossero leader di un approccio energetico nuovo... Non pos-siamo pensare che i Paesi poveri collabo-rino riguardo ai cambiamenti climatici se non siamo in prima fila: la nostra impron-ta ecologica pro capite (l’impatto indivi-duale sull’ambiente, ndr) è assai maggio-re... Di sicuro ci sono molti “verdi” qui...».

Ragazzo: Sì!Obama: «Sì! Non importa quanto sei verde, hai un’impronta ecologica molto maggiore dell’indiano o del cinese me-dio... Ci sono altre cose che voglio fare... Ma sentiamo altre domande. So che ci sono altri americani, ma fatemi un favo-re... voglio sentire i nostri amici francesi, tedeschi ed europei...».

Ragazzo: Sono uno studente di Heidel-berg, Germania... Viviamo in pace, in de-mocrazie e stati liberi... ma non è così dappertutto... Qual è la sua strategia?Obama: «...Dobbiamo essere orgogliosi perché al G20 ci siamo impegnati per for-nire nuove risorse ai mercati emergenti e ai Paesi poveri... Ma nel lungo periodo, bisogna nutrire gli affamati e istruire i bambini non per carità, ma nell’interesse dei Paesi sviluppati... Dobbiamo aumen-

Un monito per i giovani iscritti

Una pillola di saggezzaper il futuro dei giovaniIl presidente americano a colloquio con gli studentia Strasburgo: «Ragazzi, tocca a voi cercare di farela differenza»

Confronti

N. 03.2009 Maggio - Giugno30 NoiGeometri

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tare gli aiuti, e i Paesi che li ricevono de-vono usarli con saggezza... La democra-zia non dipende solo dal voto. Significa anche che non devi pagare una mazzetta per avviare un’azienda...».

Ragazza: Enis Otto, di Heidelberg. Euro-pea al 100%. Innanzitutto, sa che il suo nome in ungherese significa pesca?Obama: «Pesca?»

Ragazza: Sì.Obama: «...Non lo sapevo».

Ragazza: Ora lo sa... Lei si è pentito di aver corso per la presidenza...?Obama: «...Ci sono stati momenti in cui ho sentito davvero il peso sulle spalle...In campagna elettorale, la cosa più diffi-cile è stata stare lontano dalla mia fami-glia. Vi invidio oltre che per i vostri bei treni e le linee ad alta velocità anche per-ché le campagne qui durano pochi mesi. Negli Usa è durata due anni... Ma ora ho questo bello studio in casa, lo Studio Ovale. In pochi secondi vado di sopra e

ceno a casa ogni sera. Ma si perde anche la privacy e l’autonomia - l’anonimato.È molto frustrante... Una volta quando venivo in Europa potevo passeggiare fino al bar, sedermi a bere del vino e os-servare i passanti, entrare in un nego-zietto, guardare il tramonto. Ora passo il tempo in stanze d’albergo, circondato dalla sicurezza... Ma detto questo, cre-do che non ci sia nulla di più nobile del servizio pubblico. Non significa che do-vete correre per la presidenza. Potete lavorare per Medici Senza Frontiere, fare volontariato, lavorare per l’Onu o fare il sindaco di Strasburgo... Il punto è che se pensi solo a te stesso - quanti soldi posso fare, cosa comprare, quant’è bella casa mia o la mia auto - alla lunga ti annoi...Per vivere una vita piena, devi pensare: cosa posso fare per gli altri? Come posso far parte di questo progetto più vasto per rendere il mondo migliore? ... Voi giovani soprattutto: spero pensiate a come poter essere utili, perché il mondo affronta così tante sfide oggi e ci sono così tante op-portunità per fare la differenza che sarà

una tragedia se tutti voi, così pieni di ta-lento ed energia, lascerete che si sprechi-no, restando da parte mentre il mondo vi passa davanti. Meglio saltare a bordo, essere coinvolti... A volte significherà es-sere criticati, fallire o restare delusi, ma vivrete una grande avventura e, alla fine della vita, spero che potrete guardare indietro e dire: ho fatto la differenza». •

Confronti

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N. 03.2009 Maggio - Giugno32 NoiGeometri

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Guidaalla

sicurezza

Inserto speciale

33NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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L’incidenza degli infortuni nei cantieri edili richiede la necessità di azioni congiunte e concertate fra le varie figure, sia operatori pubblici che figure individuate dal Testo Unico Sicurezza Lavoro (T.U.S.L.) D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, che si occupano di prevenzione e sicurezza.

Da diversi anni è in atto una fattiva collaborazione tra:• Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Monza e della Brianza• Ordine Ingegneri della provincia di Monza e della Brianza• Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e della Brianza• Associazione Archingeo di professionisti tecnici di Carate Brianza• Associazione AP2000 Professionisti edilizia e territorio di Seregno• Associazione Professionisti Giussano Civitas.pro ambiente e territorio di Giussano• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri di Cesano Maderno• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti edili Alta Brianza di Besana Brianza• Associazione Quadrifoglio 50 Architetti Monza e Brianza di Monza• C.P.T della Provincia di Milano - Lodi - Monza e Brianza

Tra le azioni congiunte di prevenzione intraprese in data 03.04.2007 sono state approvate le linee guida sulle Regole essenziali di comportamento dei Coordinatori della Sicurezza nei cantieri edili.Le linee guida intendono indirizzare i Coordinatori verso le buone prassi e garantire, con sempre maggiore competenza, una presenza capillare sui cantieri a garanzia della sicurezza di tutti e si col-loca nell’attività di assistenza del Servizio Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alle figure del sistema di prevenzione delle imprese. Sia il coordinatore in fase di progettazione che in fase di esecuzione possono trovare un valido aiuto nell’interpretazione del proprio ruolo, identificazione dei compiti attribuiti dalla legge, tabelle esplicative e diagrammi di flusso che semplificano e con-centrano i passaggi obbligati nell’espletamento del proprio compito. •

Linee guida sulle regole essenzialidi comportamento dei Coordinatoridella Sicurezza nei cantieri edili

Introduzione

Dalla copertina

N. 03.2009 Maggio - Giugno34 NoiGeometri

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GUIDA AL DECRETO LEGISLATIVO n. 81/08NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

35D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Associazione Professionisti Edilizia e Territorio

GUIDA AL DECRETO LEGISLATIVO n. 81/08

NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI.

Il testo di questo documento non riveste carattere di ufficialità e non è sostitutivo

in alcun modo della legge in vigore.

• Visto il testo Unico Sicurezza D.Lgs n. 81 del 9 aprile 2008, entrato in vigore il

15 maggio 2008, che modifica i precedenti D.Lgs n. 494/96 e n. 528/99, concernenti le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei

cantieri temporanei e mobili

• Vista la raccolta delle linee guida per i cantieri temporanei e mobili elaborate

nell’anno 2007 dall’AslMi 3, in collaborazione con le associazioni di

professionisti tecnici del territorio

la A.S.L. della provincia di Monza e Brianza, nelle persone del Direttore del

Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Dott. Roberto Cecchetti e del Responsabile Vigilanza nei cantieri Dott. Tullio Quaianni, si

è fatta promotrice di predisporre una guida al D.Lgs n. 81 /08 nei cantieri

temporanei e mobili, chiedendo la partecipazione degli Ordini professionali e delle Associazioni di Professionisti tecnici della provincia di

Monza e della Brianza.

La partecipazione alla stesura di questo documento è stata condivisa da:

• Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia

di Monza e della Brianza

• Ordine Ingegneri della provincia di Monza e della Brianza • Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e della Brianza

• Associazione Archingeo di professionisti tecnici di Carate Brianza

• Associazione AP2000 Professionisti edilizia e territorio di Seregno

• Associazione Professionisti Giussano Civitas.pro ambiente e territorio Di Giussano

• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri di Cesano Maderno

• Circolo Interprofessionale Architetti Geometri Ingegneri Periti edili Alta Brianza di Besana Brianza

• Associazione Quadrifoglio 50 Architetti Monza e Brianza di Monza

• C.P.T della Provincia di Milano – Lodi – Monza e Brianza

PREMESSA ALLA GUIDA

La guida è stata redatta con lo scopo di suggerire le procedure di processo

dell’attività del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e in fase di Esecuzione (CSE), con l’indicazione delle modalità

operative per esercitare in modo efficace tale attività.

La procedura non sostituisce i contenuti della norma in vigore, ma può essere uno

strumento operativo che orienta il Coordinatore all’ottemperare ai dispositivi normativi.

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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP36

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP 37

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

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si

gli

ad

de

tti a

i serv

izi d

om

estici e

fa

mili

ari

.

Eq

uip

ara

ti:

il so

cio

la

vo

rato

re d

i co

op

era

tiva

o d

i so

cie

tà,

anch

e d

i fa

tto

, ch

e p

resta

la

su

a a

ttiv

ità

p

er

co

nto

de

lle s

ocie

tà e

de

ll’e

nte

ste

sso

, l’a

sso

cia

to i

n p

art

ecip

azio

ne

, il

so

gg

ett

o b

en

eficia

rio

d

elle

in

izia

tive

d

i tiro

cin

i fo

rma

tivi

e

di

ori

en

tam

en

to,

l’alli

evo

d

eg

li is

titu

ti

di

istr

uzio

ne

ed

un

ive

rsita

ri.

s -

Rap

pre

sen

tan

te d

ei

Lavo

rato

ri p

er

la S

icu

rezza (

RL

S)

: p

ers

on

a e

letta

o d

esig

nata

pe

r ra

pp

rese

nta

re i lavo

rato

ri p

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qu

an

to c

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ce

rne

gli

aspe

tti d

ella

sa

lute

e d

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sic

ure

zza

du

ran

te il la

vo

ro (

art

. 4

7 D

.Lg

s 8

1/2

00

8);

t -

R

ap

pre

sen

tan

te d

ei

lavo

rato

ri p

er

la s

icu

rezza t

err

ito

riale

(R

LS

T):

e

se

rcita

le c

om

pe

ten

ze

de

l ra

pp

resen

tan

te d

ei la

vo

rato

ri p

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la s

icu

rezza

co

n r

ife

rim

en

to a

tu

tte

le

azie

nd

e o

un

ità

pro

du

ttiv

e d

el te

rrito

rio

o d

el com

pa

rto

di co

mp

ete

nza

ne

lle q

ua

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sia

sta

to

ele

tto

o d

esig

na

to il ra

ppre

se

nta

nte

de

i la

vo

rato

ri p

er

la s

icu

rezza

(a

rt.

48

D.L

gs 8

1/2

00

8);

u

-

Re

sp

on

sa

bil

e d

el

Se

rviz

io d

i P

rev

en

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ne

e P

rote

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ne

(R

SP

P)

:

pe

rso

na

in

po

sse

sso d

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ca

pa

cità

e d

ei re

qu

isiti p

rofe

ssio

nali

di cui a

ll’a

rtic

olo

32

desig

na

ta d

al

da

tore

di la

vo

ro,

a c

ui ri

sp

on

de

, p

er

co

ord

ina

re il se

rviz

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ve

nzio

ne

e p

rote

zio

ne d

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schi;

v -

uo

min

i-g

iorn

o: e

ntità

pre

su

nta

de

l ca

ntie

re r

ap

pre

se

nta

ta d

alla

so

mm

a d

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gio

rna

te

lavo

rative

pre

sta

te d

ai la

vo

rato

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an

ch

e a

uto

no

mi, p

revis

te p

er

la r

ea

lizzazio

ne

de

ll'ope

ra

w -

id

on

eit

à t

ec

nic

o-p

rofe

ss

ion

ale

: p

osse

sso

di

ca

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cità

org

an

izzative

, n

on

ch

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isp

on

ibili

di fo

rza

la

voro

, d

i m

acchin

e e

di a

ttre

zza

ture

, in

rife

rim

en

to a

lla r

ea

lizzazio

ne

de

ll’o

pe

ra

5.

Co

nte

nu

to d

ell

a p

roce

du

ra

La

p

roce

dura

d

i se

gu

ito

ri

po

rta

ta

è

il ri

sulta

to

de

ll’a

ttiv

ità

d

i p

rog

etta

zio

ne

d

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p

resta

zio

ne

p

rofe

ssio

na

le d

el C

oo

rdin

ato

re p

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pro

get

tazi

on

e (C

SP

) e

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sta

ta e

lab

ora

ta c

on

i c

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no

tati d

i “d

iag

ram

ma

d

i flu

sso

e

d

escri

zio

ne

d

i p

rocesso

” p

er

pe

rme

tte

re a

l C

SP

d

i o

tte

mp

era

re

più

a

ge

vo

lme

nte

a

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ob

blig

hi

pe

r e

sso

p

revis

ti

da

l D

.Lg

s

81

/20

08

. L

a

pro

ce

du

ra

pe

rta

nto

n

on

so

stitu

isce

i c

on

ten

uti d

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no

rma

ultim

a c

ita

ta,

be

nsì

è u

no

str

um

en

to o

pe

rativo

ch

e p

erm

ett

e d

i p

ian

ific

are

le

va

rie

azio

ni

ch

e i

l C

oo

rdin

ato

re d

eve

esp

leta

re p

er

ott

em

pe

rare

ai

dis

po

sti n

orm

ativi

aff

ere

nti a

lla s

ua

fig

ura

pro

fessio

na

le.

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

6

. D

es

cri

zio

ne

de

l p

roc

es

so

FUN

ZIO

NE

: C

oo

rdin

ato

re p

er

la P

rog

ett

azio

ne

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: A

zio

ni p

relim

inari

Fu

nzio

ne

A

ttiv

ità

R

eg

istr

azio

ni

C

SP

/ C

OM

o

RL

o

RP

/PR

OG

A s

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uito

de

ll’in

ca

rico

ric

evu

to c

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testu

alm

en

te c

on

il p

rog

ett

ista

, il

CS

P in

dic

e u

na

riu

nio

ne

co

n C

OM

e P

RO

G p

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dis

cu

tere

di:

La

pro

gra

mm

azio

ne

de

ll’a

ttiv

ità

di p

rog

ett

azio

ne

;

I co

nte

nuti d

el p

rog

etto

;

Le

fa

si la

vo

rative

pre

ve

dib

ili;

La

du

rata

pre

ve

dib

ile d

elle

fa

si in

div

idu

ate

;

Ch

ied

ere

la

do

cu

me

nta

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ne

dis

po

nib

ile s

u t

ali

arg

om

en

ti.

Va

luta

la

com

ple

tezza

de

lle in

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azio

ni e

de

lla d

ocu

me

nta

zio

ne

ri

ce

vu

te,

form

ula

a

i p

art

ecip

an

ti

eve

ntu

ali

pro

po

ste

/ric

hie

ste

d

’inte

gra

zio

ne

e d

i m

od

ific

a.

Alla

fin

e d

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riu

nio

ne

re

dig

e e

fa

fir

ma

re a

i p

rese

nti il ve

rba

le d

i ri

un

ion

e c

on

il

ria

ssu

nto

de

i p

un

ti p

rin

cip

ali

e l

’ind

icazio

ne d

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d

ocu

me

nta

zio

ne

ric

evu

ta o

ric

hie

sta

. L

a r

ed

azio

ne

de

l P

SC

e r

ela

tivi

alle

ga

ti d

ovra

nn

o e

sse

re f

rutt

o

de

l co

ord

ina

me

nto

e

d

ialo

go

co

n l’e

qu

ipe

d

i pro

ge

tta

zio

ne;

fra

lo

ro

si

dovra

nn

o

sta

bili

re

de

lle

mo

da

lità

d

i la

vo

ro

e

di

info

rma

zio

ne

de

l co

mm

itte

nte

.

M

od

ulo

di

no

min

a

(mo

d.

P 0

1)

C

on

vo

ca

zio

ne

d

i ri

un

ion

e

(mo

d.

P 0

2)

V

erb

ale

di

riu

nio

ne

(m

od

. P

03

)

C

SP

Pri

ma

di in

izia

re la

re

dazio

ne

de

l P

SC

, e

ffe

ttu

a u

n s

op

rallu

og

o in

sito

pe

r ri

leva

rne

le

ca

ratt

eri

stiche

e l

e e

ve

ntu

ali

inte

rfe

ren

ze

tra

a

mb

ien

te e

ste

rno

e il fu

turo

“c

an

tie

re”.

Il v

erb

ale

do

vrà

co

mu

nq

ue

in

dic

are

: -

da

ta e

lu

og

o

- e

lem

en

ti v

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tati

- cri

ticità

ris

con

tra

te

- a

zio

ni d

a a

pp

lica

re

- e

ve

ntu

ali

iniz

iative

di coo

rdin

am

en

to

- e

ve

ntu

ale

do

cu

me

nta

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ne

da

re

pe

rire

e v

alu

tare

-

altre

in

izia

tive

fin

aliz

zate

alla

ge

stion

e d

ei

risch

i, m

ett

en

do

in e

vid

en

za

gli

asp

ett

i d

i cri

ticità

ch

e d

evo

no

esse

re o

gg

ett

o

di

an

alis

i con

il

co

mm

itte

nte

(co

mp

rese

le

ute

nze

ae

ree

e

so

tto

su

olo

)

V

erb

ale

di

so

pra

lluo

go

(mo

d.

P 0

4)

Page 40: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP38

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

FUN

ZIO

NE

: C

oo

rdin

ato

re p

er

la P

rog

ett

azio

ne

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: R

ed

azio

ne d

el P

SC

e p

red

isp

osiz

ion

e d

el F

A

Fu

nzio

ni

Att

ivit

à

Re

gis

tra

zio

ni

CS

P

La

re

da

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ne

de

l P

SC

sa

rà p

rog

ressiv

a s

eco

ndo

i d

ive

rsi

sta

ti

di a

va

nza

me

nto

de

lla p

rog

ett

azio

ne

. Il P

SC

de

ve

esse

re r

ed

att

o s

eco

ndo

qu

an

to s

tab

ilito

da

ll’art

. 1

00

d

el

D.L

gs 8

1 a

rtic

ola

to in

10

ca

pito

li co

rris

po

nd

en

ti a

i p

un

ti c

on

sid

era

ti d

all’

alle

ga

to X

V -

2 d

el D

.Lg

s 8

1/2

00

8.

Co

nsis

te in

un

a r

ela

zio

ne

co

n r

ima

nd

o a

ta

vo

le e

dis

eg

ni e

d è

co

rre

da

to d

i cro

no

pro

gra

mm

a.

- il

PS

C è

sp

ecific

o p

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l’op

era

e il can

tie

re in

tere

ssa

to

- il

PS

C n

on

de

ve

co

nte

ne

re p

recis

azio

ni

su

attiv

ità

ch

e s

on

o

di

co

mp

ete

nza

de

ll’im

pre

sa

e c

he

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ran

no

rip

ort

ate

ne

i P

OS

, n

on

d

eve

e

sse

re

un

co

mp

en

dio

d

i sch

ed

e

de

i ri

sch

i d

elle

im

pre

se

. In

div

idu

erà

, a

na

lizze

rà e

va

lute

rà i r

isch

i in

rela

zio

ne

alle

fa

si

di la

vo

ro e

alla

lo

ro c

onte

mp

ora

ne

ità

co

co

me

ric

hie

sto

da

lla

no

rma

tiva

in

vig

ore

:

de

fin

en

do

le p

roce

du

re, g

li a

pp

resta

me

nti e

le

att

rezza

ture

a

tti a

ga

ran

tire

pe

r tu

tta

la

du

rata

de

i la

vo

ri il ri

sp

ett

o d

elle

n

orm

e a

ntin

fort

un

istiche

e la

tu

tela

de

lla s

alu

te d

ei

lavo

rato

ri;

stim

an

do

i r

ela

tivi

co

sti c

he

no

n s

on

o s

og

ge

tti

a r

iba

sso

ne

lle o

ffe

rte

de

lle im

pre

se

ese

cu

tric

i;

l’a

na

lisi d

eg

li o

ne

ri p

esse

re o

gg

ett

o d

i ve

rifica

co

n il

co

mm

itte

nte

e il p

rog

ett

ista

ne

l caso d

i la

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razio

ni

pa

rtic

ola

ri o

ap

plic

azio

ne d

i te

cn

olo

gie

in

usu

ali;

va

luta

nd

o la

pre

se

nza

co

nte

mp

ora

ne

a o

su

ccessiv

a d

i p

imp

rese

fo

rne

nd

o in

dic

azio

ni p

er

il co

ord

ina

me

nto

;

va

luta

nd

o il p

rog

ram

ma

la

vo

ri r

ed

att

o d

a P

RO

G e

la

d

ura

ta e

le

fa

si d

ete

rmin

ate

da

l C

OM

, in

re

lazio

ne

alla

va

luta

zio

ne

de

i ri

schi la

vo

rativi, e

d a

lle in

terf

ere

nze

ch

e s

i p

osso

no

gen

era

re,

ind

ica

nd

o in

via

ip

ote

tica

le

ma

estr

an

ze

d

a im

pie

ga

re.

Se

de

term

ina

ch

e q

ua

nto

pre

vis

to è

in

su

ffic

ien

te o

co

n u

n

liv

ello

no

n a

cce

tta

bile

di sic

ure

zza

con

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ca

un

a r

iun

ion

e

co

n C

OM

e P

RO

G.

in

dic

an

do

il

tip

o d

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roced

ure

co

mp

lem

en

tari

e d

i d

ett

ag

lio

al P

SC

co

nn

esse

alle

sce

lte

au

ton

om

e d

elle

im

pre

se

e

se

cu

tric

i, d

a e

sp

licita

re n

ei ri

sp

ettiv

i P

OS

.

R

ed

ige

nd

o il cro

no

pro

gra

mm

a d

ei la

vo

ri,

e in

dic

an

do

tu

tte

le

la

vo

razio

ni e

il te

mp

o s

tim

ato

pe

r la

lo

ro e

secu

zio

ne

co

n

il n

um

ero

di o

pe

rato

ri n

ece

ssa

ri; le

inte

rfe

ren

ze

e le

p

rin

cip

ali

riun

ion

i d

i coo

rdin

am

en

to.

Bo

zza

E

lab

ora

to

tecn

ico

P

SC

co

n

do

cu

me

nta

zio

ne

g

rafica

re

lativa

a

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a p

rop

osta

di

org

an

izza

zio

ne

d

el ca

ntie

re

ve

di

alle

ga

to X

V

D.L

gs 8

1/2

00

8

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

ina

tore

pe

r la

Pro

ge

tta

zio

ne

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: R

ed

azio

ne d

el P

SC

e p

red

isp

osiz

ion

e d

el F

A

Fu

nzio

ni

Att

ivit

à

Re

gis

tra

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ni

CS

P

La

pre

dis

posiz

ion

e d

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scic

olo

te

cn

ico

de

ve

te

ne

r co

nto

d

elle

sp

ecific

he

co

nte

nute

ne

i te

sti d

i le

gg

e,

ne

lle d

isp

osiz

ion

i re

go

lam

en

tari

na

zio

na

li e

ne

lle le

ggi lo

ca

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reg

ion

ali,

in

dic

an

do

le c

ara

tte

ristich

e d

ell’

op

era

, co

co

me

pre

vis

to

ne

ll’a

rt.

91

e a

lleg

ato

XV

I D

.Lg

s 8

1/2

00

8.

Il f

ascic

olo

te

cn

ico

de

ve e

sse

re d

ota

to d

i p

roce

du

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di

sch

em

i ch

e p

erm

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o d

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ram

ma

re n

el te

mp

o l’a

cce

sso

e

le a

ttiv

ità

di m

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ute

nzio

ni d

ell’

op

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.

De

ve

esse

re in

teg

rato

co

n q

ua

nto

pre

vis

to n

ella

mo

dific

a d

el

tito

lo I

II r

eg

ola

me

nto

lo

ca

le d

i ig

iene.

Bo

zza

E

lab

ora

to t

ecn

ico

FA

(a

rt.

91

, a

ll X

VI)

R

P

Re

da

tti i d

ocu

me

nti in

bo

zza

(P

SC

e F

A)

il co

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ina

tore

o il

Re

sp

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sa

bile

di P

roce

dim

en

to (

RP

) e

ffe

ttu

a il con

tro

llo d

i ri

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de

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ora

ti t

ecn

ici p

rod

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i a

lla n

orm

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la

lis

ta d

i co

ntr

ollo

. S

e la

lis

ta e

vid

en

zia

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ch

e u

n s

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“N

O”

è n

ece

ssa

rio

m

od

ific

are

e/o

in

teg

rare

i d

ocu

me

nti P

SC

e F

A.

La

co

nvo

ca

zio

ne

da

pa

rte

de

l C

SP

de

lla r

iun

ione

fin

ale

co

n il

CO

M e

il P

RO

G a

tte

sta

il co

mp

leta

me

nto

de

ll’ite

r d

i m

od

ific

a

e/o

in

teg

razio

ne

de

i d

ocu

me

nti in

bo

zza

.

Lis

ta d

i co

ntr

ollo

(m

od

. P

06

)

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

ina

tore

pe

r la

Pro

ge

tta

zio

ne

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: R

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azio

ne d

el P

SC

e p

red

isp

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ion

e d

el F

A

Fu

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ni

Att

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à

Re

gis

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zio

ni

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P

La

pre

dis

posiz

ion

e d

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te

cn

ico

de

ve

te

ne

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d

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co

nte

nute

ne

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sti d

i le

gg

e,

ne

lle d

isp

osiz

ion

i re

go

lam

en

tari

na

zio

na

li e

ne

lle le

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ca

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reg

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ali,

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dic

an

do

le c

ara

tte

ristich

e d

ell’

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, co

co

me

pre

vis

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rt.

91

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lleg

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XV

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te

cn

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du

re e

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ett

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ram

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cce

sso

e

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nzio

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.

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me

nto

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lis

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La

co

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ca

zio

ne

da

pa

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de

l C

SP

de

lla r

iun

ione

fin

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co

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CO

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sta

il co

mp

leta

me

nto

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ll’ite

r d

i m

od

ific

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razio

ne

de

i d

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me

nti in

bo

zza

.

Lis

ta d

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ntr

ollo

(m

od

. P

06

)

Page 41: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP 39

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

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tore

pe

r la

Pro

ge

tta

zio

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DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

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1

FASE

: In

dag

ini e in

co

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nte

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ità p

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ett

uale

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ni

Att

ivit

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Re

gis

tra

zio

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CS

P/

CO

M o

R

L/P

RO

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Qu

an

do

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P ra

vvis

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n

ece

ssità

, in

b

ase

a

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rog

ram

ma

re

lativo

all’

att

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di

pro

ge

tta

zio

ne

o a

l te

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e d

elle

div

ers

e

fasi

di

pro

ge

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ne

,

ind

ice

N

. ri

un

ion

i co

n

PR

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, e

d

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alm

en

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pe

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iscu

tere

di:

Eve

ntu

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rich

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d

i a

de

gu

am

en

to

da

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pp

ort

are

a

l p

rog

ett

o

pe

r so

dd

isfa

re

il ri

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, d

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nte

la

fa

se

d

i re

aliz

zazio

ne

d

ell’

op

era

e

d

el

su

o su

cce

ssiv

o u

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, d

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n

orm

e d

i ig

ien

e e

sic

ure

zza

de

l la

vo

ro

ve

rifica

i m

ate

ria

li e

i p

rod

ott

i p

revis

ti d

a P

RO

G a

ttra

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rso

l’e

sa

me

d

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sch

ed

e d

i sic

ure

zza a

l fin

e d

i ga

ran

tire

la

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ure

zza

e

l’ig

ien

e

in

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d

i e

se

cu

zio

ne

e

di

utiliz

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fu

turo

de

ll’op

era

;

ve

rifica

il

ca

pito

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spe

cia

le

d’a

pp

alto

p

red

isp

osto

e

lo

inte

gra

co

n il ca

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lo I

gie

ne

e S

icu

rezza

de

l L

avo

ro

Va

luta

la

com

ple

tezza

de

lle i

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rmazio

ni

rice

vu

te,

re

dig

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fa

firm

are

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pre

se

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l ve

rba

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i ri

un

ion

e c

on

il

ria

ssu

nto

de

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un

ti

pri

ncip

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e

l’in

dic

azio

ne

de

gli

eve

ntu

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do

cu

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ti

rice

vu

ti e

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ich

iesti.

d

oc.

di

Co

nvo

ca

zio

ne

(m

od

. P

02

)

Ve

rba

le d

i

riu

nio

ne

(m

od

. P

03

)

C

SP

Se

il

CS

P

ravvis

a l

a n

ece

ssità,

effe

ttu

a N

. so

pra

lluo

gh

i su

l sito

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el

futu

ro

ca

ntie

re,

pe

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sco

ntr

are

e

lem

en

ti

no

n

co

nsid

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ti d

ura

nte

l’in

da

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e p

relim

ina

re o

ve

rifica

re

scelte

p

rog

ett

ua

li da

att

ua

re.

V

erb

ale

di

so

pra

lluo

go

(mo

d.

P 0

4)

FU

NZI

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E :

Co

ord

ina

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ge

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DIA

GR

AM

MA

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FASE

: In

dag

ini e in

co

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i d

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l’a

ttiv

ità p

rog

ett

uale

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ni

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ivit

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Re

gis

tra

zio

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P/

CO

M o

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L/P

RO

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Qu

an

do

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CS

P ra

vvis

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n

ece

ssità

, in

b

ase

a

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ram

ma

re

lativo

all’

att

ività

di

pro

ge

tta

zio

ne

o a

l te

rmin

e d

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div

ers

e

fasi

di

pro

ge

tta

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ne

,

ind

ice

N

. ri

un

ion

i co

n

PR

OG

, e

d

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alm

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pe

r d

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Eve

ntu

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rich

ieste

d

i a

de

gu

am

en

to

da

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pp

ort

are

a

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rog

ett

o

pe

r so

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isfa

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nte

la

fa

se

d

i re

aliz

zazio

ne

d

ell’

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e

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el

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o su

cce

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o u

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ien

e e

sic

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l la

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ro

ve

rifica

i m

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ria

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i p

rod

ott

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RO

G a

ttra

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rso

l’e

sa

me

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ed

e d

i sic

ure

zza a

l fin

e d

i ga

ran

tire

la

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ure

zza

e

l’ig

ien

e

in

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d

i e

se

cu

zio

ne

e

di

utiliz

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fu

turo

de

ll’op

era

;

ve

rifica

il

ca

pito

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spe

cia

le

d’a

pp

alto

p

red

isp

osto

e

lo

inte

gra

co

n il ca

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lo I

gie

ne

e S

icu

rezza

de

l L

avo

ro

Va

luta

la

com

ple

tezza

de

lle i

nfo

rmazio

ni

rice

vu

te,

re

dig

e e

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firm

are

ai

pre

se

nti i

l ve

rba

le d

i ri

un

ion

e c

on

il

ria

ssu

nto

de

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un

ti

pri

ncip

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e

l’in

dic

azio

ne

de

gli

eve

ntu

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do

cu

men

ti

rice

vu

ti e

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iesti.

d

oc.

di

Co

nvo

ca

zio

ne

(m

od

. P

02

)

Ve

rba

le d

i

riu

nio

ne

(m

od

. P

03

)

C

SP

Se

il

CS

P

ravvis

a l

a n

ece

ssità,

effe

ttu

a N

. so

pra

lluo

gh

i su

l sito

d

el

futu

ro

ca

ntie

re,

pe

r ri

sco

ntr

are

e

lem

en

ti

no

n

co

nsid

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ti d

ura

nte

l’in

da

gin

e p

relim

ina

re o

ve

rifica

re

scelte

p

rog

ett

ua

li da

att

ua

re.

V

erb

ale

di

so

pra

lluo

go

(mo

d.

P 0

4)

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

ina

tore

pe

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Pro

ge

tta

zio

ne

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: A

zio

ni co

nclu

siv

e

Fu

nzio

ni

Att

ivit

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Re

gis

tra

zio

ni

CS

P/

CO

M o

R

L/P

RO

G

Eff

ett

ua

ti c

on

esito

po

sitiv

o le

att

ività

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tro

lli in

tern

i il

CS

P

co

nvo

ca

la

riu

nio

ne

fin

ale

co

n C

OM

e P

RO

G e

d

illu

str

a i

l P

SC

e il F

A r

ed

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i in

bozza

. V

alu

ta

e

dis

cu

te

tu

tte

le

in

dic

azio

ni

e

le

pro

poste

d

’inte

gra

zio

ne

ch

e g

li p

erv

err

an

no

da

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nve

nu

ti,

ove

è il ca

so

mo

dific

an

do

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ch

e le

bozze

de

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me

nti.

Re

dig

e e

fa f

irm

are

ai

pre

se

nti i

l ve

rba

le c

on i

l ri

assu

nto

de

i p

un

ti p

rin

cip

ali.

do

c.

di

Co

nvo

ca

zio

ne

(m

od

. P

02

)

Ve

rba

le

(mo

d.

P 0

3)

Bo

zza

E

lab

ora

ti

tecn

ici

PS

C e

FA

CS

P

Il C

SP

co

mp

leta

il P

ian

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icu

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e C

oo

rdin

am

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PS

C)

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l F

ascic

olo

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ll’o

pe

ra (

FA

) in

ba

se a

i ri

sulta

ti d

ella

ri

unio

ne

fin

ale

, re

dig

e i d

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me

nti in

ve

rsio

ne

de

fin

itiv

a e

li t

rasm

ett

e a

C

OM

( o

al R

L)

Le

tte

ra

di

tra

sm

issio

ne

(m

od

. P

05

) E

lab

ora

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tecn

ici

PS

C e

FA

CS

P

Re

dig

e

il d

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me

nto

d

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ram

ma

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inim

a

da

tr

asm

ett

ere

a c

ura

de

l C

OM

M o

R

L a

l C

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M

od

. P

07

RP

Co

n

l’au

sili

o

de

l m

od

ello

p

red

isp

osto

p

er

il

co

ntr

ollo

d

ell’

att

ività

(m

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. 0

6)

il co

ord

ina

tore

o R

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fica

ch

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ità

sia

sta

ta s

vo

lta

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ge

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ta.

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ta d

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ollo

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(mo

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P 0

8)

7.

All

eg

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D

ocu

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nto

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ina

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P 0

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Do

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P 0

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lluo

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)

Le

tte

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i tr

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di C

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(m

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06

)

Pro

gra

mm

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ità

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l C

SE

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P

07

)

L

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att

ività

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8)

Do

cu

me

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ina

re

sp

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bile

de

i la

vo

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pe

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pro

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tta

zio

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)

Do

cu

me

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di N

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ina

re

sp

on

sa

bile

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i la

vo

ri

pe

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cuzio

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)

Mo

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llo c

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)

FU

NZI

ON

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ge

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DIA

GR

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MA

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LUSS

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1

FASE

: A

zio

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nclu

siv

e

Fu

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Att

ivit

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Re

gis

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RO

G

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ett

ua

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po

sitiv

o le

att

ività

e i c

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tro

lli in

tern

i il

CS

P

co

nvo

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riu

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ne

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ale

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n C

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dic

azio

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3)

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lab

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PS

C e

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PS

C)

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l F

ascic

olo

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ll’o

pe

ra (

FA

) in

ba

se a

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sulta

ti d

ella

ri

unio

ne

fin

ale

, re

dig

e i d

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me

nti in

ve

rsio

ne

de

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itiv

a e

li t

rasm

ett

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C

OM

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L)

Le

tte

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att

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il co

ord

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ta.

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ta d

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P

(mo

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P 0

8)

7.

All

eg

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di N

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(mo

d.

P 0

1)

Do

cu

me

nto

di C

on

vo

ca

zio

ne

(m

od

. P

02

)

Ve

rba

le d

i ri

un

ion

e

(mo

d.

P 0

3)

Ve

rba

le d

i so

pra

lluo

go

al sito

(m

od

. P

04

)

Le

tte

ra d

i tr

asm

issio

ne

(mo

d.

P 0

5)

L

ista

di C

on

tro

llo P

SC

e F

A

(m

od

. P

06

)

Pro

gra

mm

a a

ttiv

ità

de

l C

SE

(mo

d.

P

07

)

L

ista

di C

on

tro

llo d

ell’

att

ività

CS

P

(mo

d.

P 0

8)

Do

cu

me

nto

di N

om

ina

re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri

pe

r la

pro

ge

tta

zio

ne

(m

od

. P

09

)

Do

cu

me

nto

di N

om

ina

re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri

pe

r l’e

se

cuzio

ne

(m

od

. P

10

)

Mo

de

llo c

oin

vo

lgim

en

to R

LS

(m

od

. P

11

)

Page 42: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

Stu

dio

Mod. P

01

N

OM

INA

DE

L C

OO

RD

INA

TO

RE

PE

R L

A P

RO

GE

TT

AZ

ION

E

Luogo e

data

,

OG

GE

TT

O: N

om

ina d

el

co

ord

inato

re p

er

la p

rog

ett

azio

ne (

D.L

gs 8

1/2

008)

Il s

ottoscritto S

ig.

nella

sua q

ualit

à d

i

c

om

mitte

nte

re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri

ai sensi e

per

effetto d

ell’

art

. 90 c

om

ma 3

del D

.Lgs 9

aprile

2008 n

° 81,

concern

ente

le

pre

scrizio

ni m

inim

e d

i sic

ure

zza e

di salu

te d

a a

ttuare

nei cantieri

E

SA

MIN

AT

A

la d

ocum

enta

zio

ne r

iguard

ante

i r

equis

iti ed i t

itoli

di cui all’

art

. 98

D

ES

IGN

A

la S

.V.

Coord

inato

re p

er

la P

rogettazio

ne d

i:

con l’a

ccettazio

ne dell’

incarico la

S

V si

impegna re

dig

ere

il

pia

no

d

i s

icu

rezza

e

d

i co

ord

inam

en

to e

d a

pre

dis

porr

e i

l fa

sc

ico

lo t

ec

nic

o r

ela

tivo

ai

lavo

ri i

nd

ica

ti,

il tu

tto

in

co

nfo

rmità

alle

no

rme

vig

en

ti e

pa

rtic

ola

rme

nte

a q

ua

nto

pre

scritt

o d

ag

li a

rtt.

91

e 1

00

de

l D

.Lgs 8

1/2

008 e

dalle

norm

e d

i buona t

ecnic

a.

Il C

om

mitte

nte

/ R

esponsabile

dei la

vori

Firm

a p

er

accettazio

ne

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP40

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SP

Fig

ura

1 -

Dia

gra

mm

a d

i fl

us

so

(C

SP

)

Bozza

PS

C e

FA

R

ED

AZ

ION

E B

OZ

ZA

E

LA

BO

RA

TI

Lis

ta d

i contr

ollo

VE

RB

ALE

VE

RB

ALE

Bozza P

SC

e F

A

VE

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AL

E

RIU

NIO

NE

Fin

ale

C

OM

P

RO

G

Prim

a R

IUN

ION

E

CO

M e

PR

OG

Modific

a B

ozza

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C e

FA

Ve

rsio

ne

Fin

ale

P

SC

e F

A

Pro

gra

mm

a m

inim

o

attiv

ità C

SE

E

MIS

SIO

NE

ELA

BO

RA

TI

E T

RA

SM

ISS

ION

E A

C

OM

Lis

ta d

i contr

ollo

V

ER

IFIC

A D

ELL’A

TT

IVIT

A’

DI C

SP

Co

nte

stu

ale

con l’in

carico a

l pro

gettis

ta R

L

INC

AR

ICO

iniz

io a

ttiv

ità

VE

RB

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RIF

ICA

OK

?

SI

VER

IFIC

A O

K ?

SI

NONO

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ALI

N. R

IUN

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I

PR

OG

e/o

CO

M

N. S

OP

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LLU

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HI

in s

ito

Prim

o

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PR

ALLU

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O in

sito

RIC

HIE

ST

A D

I U

LT

ER

IOR

I D

AT

I P

RO

GE

TT

UA

LI

Page 43: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

Stu

dio

Mod. P

02

CO

NV

OC

AZ

ION

E R

IUN

ION

E

Luogo e

data

, …

M

odalit

à d

i convocazio

ne:

T

ele

fon

o

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ax

e-m

ail

L

ett

era

R

acc.

Altro

Spett.le

Co

mm

itte

nte

: …

R

eca

pito

: …

S

pett.le

Pro

ge

ttis

ta:

Re

ca

pito

: …

. O

ggetto:

C

onvocazio

ne R

iunio

ne p

er

le a

ttiv

ità d

i pro

gettazio

ne r

ela

tive a

l sito:

….

Con r

iferim

ento

all'

incarico c

onfe

rito

in d

ata

… le S

S.L

L.. s

ono c

onvocate

per

il gio

rno …

alle

ore

….

pre

sso …

...................

con il seguente

ord

ine d

el gio

rno:

La

pro

gra

mm

azio

ne

de

ll’a

ttiv

ità

di p

rog

ett

azio

ne

I

co

nte

nu

ti d

el p

rog

ett

o

L

e f

asi la

vo

rative

pre

ve

dib

ili

L

a d

ura

ta p

reve

dib

ile d

elle

fa

si in

div

idu

ate

Ric

hie

ste

di

ad

eg

ua

me

nto

da

ap

po

rta

re a

l p

rog

ett

o p

er

so

dd

isfa

re i

l ri

sp

ett

o,

dura

nte

la

fase

di re

aliz

za

zio

ne

dell’

op

era

e d

el su

o s

ucce

ssiv

o u

so

, d

elle

no

rme

di ig

ien

e e

sic

ure

zza

d

el la

vo

ro (

ma

teri

ali,

te

cn

ich

e e

pro

do

tti)

Ve

rifica

de

l ca

pito

lato

sp

ecia

le d

’app

alto

pre

dis

po

sto

, e

d in

teg

razio

ne

co

n il ca

pito

lo I

gie

ne

e

Sic

ure

zza

de

l L

avo

ro

R

ich

iesta

di d

ocu

me

nta

zio

ne

Ve

rifica

de

lle b

ozze

di P

SC

e F

A

A

ltro

Ai

fini

di

una c

orr

etta e

com

ple

ta i

nfo

rmazio

ne d

elle

part

i, a

cura

dello

scrivente

, sarà

re

da

tto

a f

ine

riu

nio

ne

un

Ve

rba

le c

on

il

ria

ssu

nto

de

i p

un

ti p

rin

cip

ali

e l

’ind

ica

zio

ne

de

lla

do

cu

me

nta

zio

ne

pro

do

tta

.

Dis

tin

ti s

alu

ti

Stu

dio

Mod. P

03

V

ER

BA

LE

DI

RIU

NIO

NE

Co

mm

itte

nte

: …

Lavori :

Ubic

azio

ne C

antiere

: …

L

uo

go

e D

ata

: …

Ele

nco d

egli

inte

rvenuti:

- com

mitte

nte

o r

esponsabile

dei la

vori:

- re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri:

- p

rog

ett

ista

(re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri n

ella

pro

ge

tta

zio

ne

): …

-

Coord

inato

re p

er

la P

rogettazio

ne:

- altri inte

rvenuti:

Ord

ine d

el G

iorn

o:

La p

rogra

mm

azio

ne d

ell’

attiv

ità d

i pro

gettazio

ne

I conte

nuti d

el pro

getto

Le f

asi la

vora

tive p

revedib

ili

La d

ura

ta p

revedib

ile d

elle

fasi in

div

iduate

Ric

hie

ste

di

adeguam

ento

da

apport

are

al

pro

getto

per

soddis

fare

il

rispetto,

du

ran

te la

fase

di re

aliz

za

zio

ne

de

ll’o

pe

ra e

de

l su

o s

ucce

ssiv

o u

so

, d

elle

no

rme

di

igie

ne e

sic

ure

zza d

el la

voro

(m

ate

riali,

tecnic

he e

pro

dotti)

Verifica d

el capitola

to s

pecia

le d

’appalto p

redis

posto

, ed inte

gra

zio

ne c

on il capitolo

Ig

iene e

Sic

ure

zza d

el Lavoro

Ric

hie

sta

di docum

enta

zio

ne

Verifica d

elle

bozze d

i P

SC

e F

A

Altro

Arg

om

enti d

iscussi:

An

no

tazio

ni:

Docum

enta

zio

ne p

rodotta e

d e

sam

inata

: …

D

ocu

me

nta

zio

ne

alle

ga

ta:

Docum

enta

zio

ne inte

gra

tiva r

ichie

sta

: …

Firm

e d

egli

inte

rvenuti

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP 41

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

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Stu

dio

Mod. P

04

VE

RB

AL

E D

I S

OP

RA

LL

UO

GO

AL

SIT

O

Att

ività

ese

gu

ita

in

fa

se

:

Pro

ge

ttu

ale

E

secutiva

Co

mm

itte

nte

: …

La

vo

ri:

Ubic

azio

ne C

antiere

: …

Luogo e

Data

: …

E

lenco d

egli

inte

rvenuti:

……

……

……

……

……

……

……

……

……

..

- co

mm

itte

nte

o r

esp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri :

……

……

……

……

……

……

-

pro

ge

ttis

ta (

resp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri n

ella

pro

ge

tta

zio

ne

):…

……

……

……

……

….…

-

dire

tto

re d

ei la

vo

ri:

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

- C

oord

inato

re p

er

la P

rogettazio

ne:

……

……

……

……

……

……

……

….…

-

altri in

terv

en

uti:

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

.

D

escrizio

ne

de

l sito

: …

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

R

ilievo c

ondiz

ioni

part

icola

ri r

ilevanti a

i fini

della

sic

ure

zza f

utu

ra d

el

cantiere

(rischi

am

bie

nta

li, s

erv

izi e s

ottoserv

izi, n

atu

ra d

el te

rreno,

ecc..):

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

R

ilie

vo

fo

tog

rafico

:

no

dig

ita

le

n

eg

ativi

film

D

ocu

me

nta

zio

ne

alle

ga

ta:

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

Firm

e d

egli

inte

rvenuti

Stu

dio

Mod. P

05

L

ET

TE

RA

DI

TR

AS

MIS

SIO

NE

DI

DO

CU

ME

NT

AZ

ION

E

Luogo e

data

, …

Modalit

à d

i tr

asm

issio

ne:

[ ]

a m

ano

[

] ra

cc.

[

] e-m

ail

(per

questa

modalit

à a

ccert

ars

i del ricevim

ento

)

Spett.le

Com

mitte

nte

o R

esponsabile

dei Lavori:…

R

ecapito: …

Oggetto:

Tra

sm

issio

ne d

i docum

enta

zio

ne r

ela

tiva a

l sito:

. Il s

ott

oscritt

o C

oo

rdin

ato

re p

er

la P

rog

ett

azio

ne

, in

asso

lvim

en

to a

ll’in

ca

rico

ric

evu

to e

pe

r i

su

cce

ssiv

i o

bb

ligh

i p

osti V

ostr

o

ca

rico

d

i cu

i a

ll'a

rt.1

01

de

l D

.Lg

s.

81

/20

08

, in

alle

ga

to

alla

pre

se

nte

, T

RA

SM

ET

TE

[ ] il

pia

no

di sic

ure

zza

e d

i co

ord

ina

me

nto

[ ] il

fascic

olo

dell’

opera

[ ]

altro

Dis

tin

ti s

alu

ti

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP42

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

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Stu

dio

Mod. P

06

2

S

ez.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i e

s

on

o

sta

te

ind

ivid

ua

te

le

pre

sc

rizio

ni

op

era

tiv

e,

le

mis

ure

p

rev

en

tiv

e

e

pro

tett

ive

e

d

i d

isp

os

itiv

i d

i p

rote

zio

ne

in

div

idu

ale

re

lati

va

me

nte

:

e.1

a

lle in

terf

ere

nze

tra

le

lavo

razio

ni

[ ]

[ ]

[ ]

f s

on

o

sta

te

ide

nti

fic

ate

le

m

isu

re

di

co

ord

ina

me

nto

re

lati

ve

all

’us

o c

om

un

e d

i:

f.1

a

pp

resta

me

nti

[ ]

[ ]

[ ]

f.2

a

ttre

zza

ture

[

] [

] [

] f.

3

infr

astr

utt

ure

[

] [

] [

] f.

4

me

zzi e

se

rviz

i d

i p

rote

zio

ne

co

llettiv

a

[ ]

[ ]

[ ]

f.5

è

sta

ta p

redis

po

sta

la

sch

ed

a d

i g

estio

ne

de

l pu

nto

f)

da

co

mp

leta

re a

cu

ra d

el C

SE

[ ]

[ ]

[ ]

g

so

no

s

tate

p

red

isp

os

te

mo

da

lità

o

rga

niz

za

tiv

e

de

lla

c

oo

pe

razio

ne

e d

el

co

ord

ina

me

nto

:

g.1

a

ttiv

ità

is

pett

iva

e

ri

un

ion

e

di

co

ord

ina

me

nto

n

elle

fa

si

cri

tich

e in

div

idu

ate

ne

l cro

no

pro

gra

mm

a

[ ]

[ ]

[ ]

n

on

ch

é d

ell

a r

ec

ipro

ca

in

form

azio

ne

, fr

a:

g.2

d

ato

ri d

i la

vo

ro im

pre

sa

aff

ida

tari

a e

altre

im

pre

se

(D

diL

) [

] [

] [

] g

.3

da

tori

di la

vo

ro (

Dd

iL)

e la

vo

rato

ri a

uto

no

mi (L

A)

[ ]

[ ]

[ ]

g.4

ra

pp

rese

nta

nti d

ei la

vo

rato

ri (

RL

S)

[ ]

[ ]

[ ]

g.5

co

mu

nic

azio

ne

a

d A

SL

E (R

LS

T)

pe

r a

ve

re il

no

min

ativo

d

el

Ra

pp

rese

nta

nte

d

ei

lavo

rato

ri

terr

ito

ria

le

e

po

rre

in

vis

ion

e il P

OS

h

so

no

sta

te p

red

isp

os

te m

od

ali

tà o

rga

niz

za

tiv

e n

el ca

so

in

cu

i il

se

rviz

io d

i g

es

tio

ne

de

lle

em

erg

en

ze

é d

i tip

o

co

mu

ne

pe

r:

h.1

il

se

rviz

io d

i p

ron

to s

occo

rso

h.2

a

ntin

ce

nd

io

h

.3

eva

cu

azio

ne

de

i la

vo

rato

ri

h

.4

il P

SC

co

ntie

ne

an

ch

e i r

ife

rim

en

ti t

ele

fon

ici d

elle

str

utt

ure

p

revis

te s

ul te

rrito

rio

al se

rviz

io d

el pro

nto

so

cco

rso

e d

ella

p

reve

nzio

ne

in

ce

nd

i

i p

rev

isio

ne

de

lla

du

rata

de

lle

la

vo

razio

ni,

de

lle

fa

si

di

lav

oro

e,

qu

an

do

la

co

mp

les

sit

à d

ell

’op

era

lo

ric

hie

da

, d

ell

e s

ott

ofa

si

di

lav

oro

:

i.1

è

sta

ta d

ete

rmin

ata

l’e

ntità

pre

su

nta

de

l ca

ntie

re e

sp

ressa

in

uo

min

i-g

iorn

o (

U-G

) [ ]

[ ]

[ ]

i.2

è

sta

to r

ed

atto

il cro

no

pro

gra

mm

a d

ei la

vo

ri

[ ]

[ ]

[ ]

l

sti

ma

de

i c

os

ti d

ell

a s

icu

rezza

l.1

D

eg

li a

pp

resta

me

nti p

revis

ti n

el P

SC

[

] [

] [

] l.2

d

elle

m

isu

re

pre

ve

ntive

e

p

rote

ttiv

e

e d

ei

dis

po

sitiv

i di

pro

tezio

ne

in

div

idu

ale

eve

ntu

alm

en

te p

revis

ti n

el

PS

C p

er

lavo

razio

ni in

terf

ere

nti

[ ]

[ ]

[ ]

l.3

d

eg

li i

mp

ian

ti

di

te

rra

e

di

pro

tezio

ne

co

ntr

o l

e s

ca

riche

atm

osfe

rich

e,

d

eg

li

imp

ian

ti a

ntin

ce

nd

io,

d

eg

li im

pia

nti

di e

va

cu

azio

ne

fu

mi

[ ]

[ ]

[ ]

l.4

d

ei m

ezzi e

se

rviz

i d

i p

rote

zio

ne

colle

ttiv

a;

[ ]

[ ]

[ ]

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP 43

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. P

06

LIS

TA

DI

CO

NT

RO

LL

O D

EL

PS

C E

FA

C

om

mitte

nte

: …

La

vo

ri :

Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re:

D

ata

: …

c

on

tro

llo e

ffe

ttu

ato

in :

fa

se

pro

ge

ttu

ale

f

ase

ese

cu

tiva

La p

resente

lis

ta d

i co

ntr

ollo

si app

lica o

gn

i volta c

he,

a s

eg

uito d

’incarico s

i re

dig

ono o

si ricevan

o e

lab

ora

ti t

ecnic

i qu

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il

Pia

no d

i S

icure

zza e

coord

inam

ento

(P

SC

) e il fa

scic

olo

dell’

opera

(F

A).

La v

erifica s

i eff

ettua:

se in f

ase d

i pro

gettazio

ne,

su e

lab

ora

ti p

ub

blic

ati in

bozza p

rim

a d

ella

riu

nio

ne f

inale

co

n il C

OM

e

PR

OG

; se in f

ase e

secutiva,

sugli

ela

bora

ti r

icevuti d

al C

OM

.

Part

e 1

-

ela

bo

rato

PS

C

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i a

id

en

tifi

ca

zio

ne

e l

a d

es

cri

zio

ne

de

ll’o

pe

ra:

a.1

in

dir

izzo

de

l ca

ntie

re

[ ]

[ ]

[ ]

a.2

d

escri

zio

ne

de

l co

nte

sto

in

cu

i è

co

lloca

ta l’a

rea

di ca

ntie

re [

] [

] [

] a

.3

de

scri

zio

ne

sin

tetica

dell’

op

era

, co

n p

art

ico

lare

rife

rim

en

to

alle

scelte

pro

ge

ttu

ali,

a

rch

ite

tto

nic

he

, str

utt

ura

li e

tecn

olo

gic

he

[ ]

[ ]

[ ]

a.4

b

reve

d

escri

zio

ne

d

elle

ca

ratt

eri

stich

e id

rog

eolo

gic

he

d

el

terr

en

o (

o

rin

vio

a s

pe

cific

a r

ela

zio

ne

se

già

re

da

tta

) [

] [

] [

] b

in

div

idu

azio

ne

de

i s

og

ge

tti

co

n c

om

pit

i d

i s

icu

rezza

:

b.1

è

sta

to id

en

tifica

to il C

om

mitte

nte

[

] [

] [

] b

.2

è sta

to id

entifica

to il

Re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri (c

on

sig

liato

in

ca

rico

scri

tto

di p

rog

e d

ir la

v)

[ ]

[ ]

[ ]

b.3

è

sta

to id

en

tifica

to il C

SP

[

] [

] [

] b

.4

è s

tato

id

en

tifica

to il C

SE

(se

no

min

ato

) [

] [

] [

] b

.5

è s

tato

id

en

tifica

to il P

rog

ett

ista

[

] [

] [

] c

re

lazio

ne

su

ll’i

nd

ivid

ua

zio

ne

, l’

an

ali

si

e l

a v

alu

tazio

ne

d

ei

ris

ch

i c

on

cre

ti r

ela

tiv

i:

c.1

a

ll’a

rea

di ca

ntie

re

[ ]

[ ]

[ ]

c.2

a

ll’o

rga

niz

zazio

ne

de

l can

tie

re

[ ]

[ ]

[ ]

c.3

a

lle la

vo

razio

ni ch

e s

ara

nn

o e

ffe

ttu

ate

[

] [

] [

] c.4

a

lle in

terf

ere

nze

de

lle la

vo

razio

ni

[ ]

[ ]

[ ]

d

so

no

s

tate

in

dic

ate

le

s

ce

lte

p

rog

ett

ua

li

ed

o

rga

niz

za

tiv

e,

le

pro

ce

du

re,

le

mis

ure

p

rev

en

tiv

e

e

pro

tett

ive

, in

rif

eri

me

nto

a:

d.1

a

ll’a

rea

di ca

ntie

re

[ ]

[ ]

[ ]

d.2

a

ll’o

rga

niz

zazio

ne

de

l can

tie

re

[ ]

[ ]

[ ]

d.3

a

lle la

vo

razio

ni

[ ]

[ ]

[ ]

l.5

d

elle

pro

ce

du

re

co

nte

nu

te

n

el

P

SC

e

p

revis

te

pe

r sp

ecific

i m

otivi d

i sic

ure

zza

; [ ]

[ ]

[ ]

Page 46: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP44

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. P

06

S

ez.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i

S

eg

ue

– s

tim

a d

ei

co

sti

de

lla

sic

ure

zza

l.6

d

eg

li

even

tua

li i

nte

rve

nti

fin

aliz

za

ti

alla

sic

ure

zza

e

rich

iesti p

er

lo

s

fasam

en

to sp

azia

le o

te

mpo

rale

d

elle

la

vo

razio

ni in

terf

ere

nti

[ ]

[ ]

[ ]

l.7

d

elle

mis

ure

di

co

ord

inam

en

to r

ela

tive

all'

uso

co

mu

ne

di

ap

pre

sta

me

nti,

a

ttre

zza

ture

,

infr

astr

utt

ure

,

me

zzi

e

se

rviz

i d

i p

rote

zio

ne

colle

ttiv

i

[ ]

[ ]

[ ]

l.8

le

sin

go

le

vo

ci

de

i co

sti

de

lla

sic

ure

zza

so

no

sta

te

ca

lco

late

co

nsid

era

nd

o

il lo

ro

co

sto

d

i u

tiliz

zo

ch

e

co

mp

ren

de

, q

ua

nd

o a

pp

lica

bile

, la

po

sa

in

op

era

e

d

il

su

cce

ssiv

o sm

on

tag

gio

, l'e

ve

ntu

ale

m

an

ute

nzio

ne

e

l'am

mo

rta

me

nto

[ ]

[ ]

[ ]

l.9

so

no

sta

te i

nd

ivid

ua

te l

e m

od

alit

à d

i liq

uid

azio

ne

de

i co

sti

de

lla s

icu

rezza

[ ]

[ ]

[ ]

m

pro

ce

du

re c

om

ple

me

nta

ri e

di

de

tta

gli

o a

l P

SC

:

m.1

è

sta

ta

ve

rifica

ta

l’op

po

rtu

nità

d

i ch

ied

ere

, a

lle

imp

rese

e

se

cu

tric

i p

roce

du

re c

om

ple

me

nta

ri e

di d

ett

ag

lio a

l P

SC

[ ]

[ ]

[ ]

n

tav

ole

es

pli

ca

tiv

e a

co

rre

do

de

l P

SC

:

n.1

è

sta

ta

pre

dis

po

sta

u

na

p

lan

ime

tria

g

en

era

le

de

ll’a

rea

d’in

terv

en

to

[ ]

[ ]

[ ]

n.2

è

sta

to p

red

isp

osto

un

pro

filo

altim

etr

ico

[

] [

] [

] n

.3

è s

tata

pre

dis

po

sta

la

pla

nim

etr

ia d

i ca

ntie

re

[ ]

[ ]

[ ]

n.4

a

ltro

[ ]

[ ]

[ ]

C

on

tro

llo

fa

se

pro

ge

ttu

ale

:

Co

ntr

oll

o f

as

e e

se

cu

tiv

a

È n

ece

ssa

ria

la

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vis

ione

e/o

mo

dific

a

de

lla b

ozza

di P

SC

ela

bo

rato

?

[

] n

o

[

] s

ì

È n

ece

ssa

rio

l’a

gg

iorn

am

en

to d

el P

SC

ri

ce

vu

to?

[ ]

no

[ ]

IL C

SP

o R

P

…..

IL

CS

E

…..

Stu

dio

Mod. P

06

Pa

rte

2 -

e

lab

ora

to F

A

no

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i

è s

tata

c

om

ple

tata

la

p

red

isp

os

izio

ne

d

elle

s

eg

ue

nt

pa

rti

co

mp

on

en

ti i

l F

A :

1

de

scri

zio

ne

sin

tetica

d

ell'

op

era

e

d

ind

ivid

ua

zio

ne

d

ei

so

gg

ett

i in

tere

ssa

ti;

[ ]

[ ]

[ ]

2.1

m

isu

re p

reve

ntive

e

p

rote

ttiv

e in

d

ota

zio

ne

de

ll’o

pe

ra e

mis

ure

a

usili

ari

e;

[ ]

[ ]

[ ]

2.2

in

form

azio

ni

su

lle

mis

ure

p

reve

ntive

e

p

rote

ttiv

e

in

do

tazio

ne

d

ell’

op

era

n

ece

ssa

rie

pe

r p

ianific

arn

e

la

rea

lizzazio

ne

in

co

nd

izio

ni

di

sic

ure

zza

e

m

od

alit

à

di

utiliz

zo

e d

i co

ntr

ollo

de

ll'e

ffic

ienza

de

lle s

tesse

;

[ ]

[ ]

[ ]

3

ele

nco

e

co

llocazio

ne

de

gli

ela

bo

rati

tecn

ici

rela

tivi

all'

op

era

ne

l p

rop

rio

co

nte

sto

; [ ]

[ ]

[ ]

3.1

e

len

co

e

co

lloca

zio

ne

d

eg

li e

lab

ora

ti

tecnic

i re

lativi

alla

str

utt

ura

arc

hite

tto

nic

a e

sta

tica

dell'

op

era

; [ ]

[ ]

[ ]

3.2

e

len

co

e

co

lloca

zio

ne

d

eg

li e

lab

ora

ti

tecnic

i re

lativi

ag

li im

pia

nti d

ell'

op

era

; [ ]

[ ]

[ ]

Co

ntr

oll

o f

as

e p

rog

ett

ua

le:

C

on

tro

llo

fa

se

es

ec

uti

va

È n

ece

ssa

ria

la

re

vis

ione

e/o

mo

dific

a

de

lla b

ozza

di F

A e

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ora

to ?

[

] n

o

[

] s

ì

È n

ece

ssa

rio

l’a

gg

iorn

am

en

to d

el F

A

rice

vu

to?

[

] n

o

[

] s

ì

IL C

SP

o R

P

…..

IL C

SE

..

Page 47: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

Stu

dio

Mod. P

07-

Mod. E

02

PR

OG

RA

MM

A A

TT

IVIT

A’

DE

L C

SE

C

om

mitte

nte

: …

La

vo

ri :

Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re:

D

ata

: …

Du

rata

pre

vis

ta in

me

si : …

Il p

resente

mo

dello

si

app

lica

og

ni

volta

ch

e l

o s

tudio

ric

eve i

ncarico p

er

lo s

vo

lgim

ento

dei

com

piti

pre

vis

ti a

carico d

el

CS

E.

Il p

rog

ram

ma

di la

vo

ro r

isu

lta

nte

è v

inco

lan

te p

er

il C

SE

rappre

senta

ndo il m

inim

o d

ell’

impegno p

reved

ibile

, spetterà

a q

uest’u

ltim

o d

ura

nte

lo s

vo

lgim

ento

dei

lavori,

eve

ntu

alm

ente

inte

gra

re g

li in

co

ntr

i o

i s

opra

lluogh

i a s

econ

da d

ella

com

ple

ssità d

el cantiere

, dal num

ero

di im

pre

se e

dall’

attiv

ità

svolta.

D

ura

ta d

el

ca

nti

ere

es

pre

ss

a i

n m

es

i 1

De

sc

rizio

ne

att

ivit

à

3

6

12

1

8

24

3

0

36

So

pra

lluo

go d

i ri

sco

ntr

o a

nte

ca

ntie

re

1

1

1

1

1

1

1

1

Pri

ma

riu

nio

ne

di co

ord

ina

me

nto

1

1

1

1

1

1

1

1

N.

riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

1

2

4

6

8

10

1

2

N.

so

pra

lluog

hi in

ca

ntiere

5

11

2

1

33

4

3

55

6

5

Riu

nio

ne

fin

ale

co

n il C

OM

1

1

1

1

1

1

1

1

No

ta 1

: il

ca

lcolo

de

lle v

isite

e s

opra

lluo

gh

i p

er

tem

pi in

term

ed

i d

eve

esse

re s

vo

lto

nella

se

gu

en

te m

od

alit

à :

-

es.

di calc

olo

su

16

me

si :

pre

nd

ere

la

co

lon

na

su

cce

ssiv

a q

uin

di

18

me

si

- v

isite

pre

vis

te 3

/18

*16

=2

,66

arr

oto

nd

ato

a 3

-

so

pra

lluo

gh

i p

revis

ti 3

3/1

8*1

6=

29

,33

arr

oto

ndato

a 2

9.

So

no

sta

te p

rev

iste

att

ivit

à s

pe

cif

ich

e a

ca

ric

o d

el

CS

E n

ei

do

cu

me

nti

d’i

nc

ari

co

:

n

o

se

si spe

cific

are

:

So

no

sta

te p

rev

iste

att

ivit

à s

pe

cif

ich

e a

ca

ric

o d

el

CS

E n

el

PS

C:

( v

ed

ere

mo

d.

P 0

6 l

ett

era

g)

n

o

se

si spe

cific

are

:

Rie

pil

og

o a

ttiv

ità

de

l C

SE

pe

r il

ca

nti

ere

in

og

ge

tto

: S

op

rallu

og

o d

i ri

sco

ntr

o a

nte

ca

ntie

re:

1

P

rim

a r

iun

ion

e d

i co

ord

ina

me

nto

:

1

N

.riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

:

N

.so

pra

lluog

hi in

ca

ntiere

:

Riu

nio

ne

fin

ale

co

n il C

OM

:

1

Il C

SE

pe

rio

dic

am

en

te (

og

ni 1

-2 m

esi)

tra

sm

ett

e a

l C

OM

e/o

RL

/RP

re

po

rt

su

ll’a

ttiv

ità

svo

lta

e s

uo

e

sito

. C

om

mit

ten

te o

RL

o R

P

p

er

ric

ev

ime

nto

in

da

ta …

Il

CS

E …

Stu

dio

Mod. P

08

LIS

TA

DI

CO

NT

RO

LL

O A

TT

IVIT

A’

CS

P

Co

mm

itte

nte

: …

La

vo

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Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

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D

ata

: …

La p

resente

lis

ta d

i contr

ollo

deve e

ssere

ap

plic

ata

da p

art

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el C

oord

inato

re o

de

l R

P a

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ple

tam

ento

di og

ni a

ttiv

ità

svolta d

allo

stu

dio

quale

CS

P.

Se

z.

De

sc

rizio

ne

si

no

1

è s

tata

eff

ettu

ata

la

pri

ma

riu

nio

ne

co

n C

OM

e P

RO

G

[ ]

[ ]

1.1

è

sta

to r

ed

atto

re

lativo

ve

rba

le

[ ]

[ ]

1.2

so

no

sta

ti n

ece

ssa

ri a

ltri in

co

ntr

i -

(

se s

ì in

dic

are

il N

._______ )

[

] [

] 1

.3

so

no

sta

ti r

ed

att

i i re

lativi ve

rba

li [

] [

]

2

è s

tato

eff

ettu

ato

il so

pra

lluo

go

su

l sito

de

l fu

turo

ca

ntie

re

[ ]

[ ]

2.1

è

sta

to r

ed

atto

il re

lativo

ve

rba

le

[ ]

[ ]

2.2

so

no

sta

ti n

ece

ssa

ri a

ltri s

op

rallu

ogh

i -

(se s

ì in

dic

are

il N

._______ )

[

] [

] 2

.3

so

no

sta

ti r

ed

att

i i re

lativi ve

rba

li [

] [

]

3

so

no

sta

ti v

eri

fica

ti i

l P

SC

e F

A i

n b

ozza

pri

ma

de

lla r

iun

ion

e f

ina

le

co

n il C

OM

/RL

/RP

[

] [

]

3.1

è

sta

ta r

ed

atta

la

re

lativa

lis

ta d

i co

ntr

ollo

[ ]

[ ]

3.2

è

sta

to n

ecessa

rio

mo

dific

are

e/o

in

teg

rare

i d

ocu

me

nti

[ ]

[ ]

4

è s

tata

eff

ettu

ata

la

riu

nio

ne

fin

ale

co

n C

OM

e P

RO

G

[ ]

[ ]

4.1

è

sta

to r

ed

atto

il re

lativo

ve

rba

le

[ ]

[ ]

4.2

p

er

la

ste

su

ra

fin

ale

so

no

sta

te

ne

ce

ssa

rie

de

lle

mo

dific

he

ai

do

cu

me

nti p

rese

nta

ti in

bo

zza

[

] [

]

5

so

no

sta

ti t

rasm

essi

al

CO

M i

do

cu

me

nti P

SC

e F

A n

ella

ve

rsio

ne

fin

ale

e s

ch

em

a p

rog

ram

ma

min

imo

att

ività

CS

E

[ ]

[ ]

6

du

ran

te

la

riu

nio

ne

fina

le

co

n

il C

OM

so

no

e

me

rse

in

dic

azio

ni

rile

va

nti c

on r

ife

rim

en

to a

ll’a

ttiv

ità

effe

ttu

ata

da

pa

rte

de

l C

SP

[

] [

]

IL C

OO

RD

INA

TO

RE

O I

L R

P _

_________________________

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP 45

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Page 48: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

Stu

dio

Mod. P

09

NO

MIN

A D

EL

RE

SP

ON

SA

BIL

E L

AV

OR

I

Luogo e

data

,

O

GG

ET

TO

: N

om

ina d

el

Resp

on

sab

ile l

avo

ri

per

la f

ase d

i P

RO

GE

TT

AZ

ION

E d

i cu

i a

l D

.Lg

s 8

1/0

8

Il s

ottoscritto S

ig…

……

……

……

……

……

……

…nella

sua q

ualit

à d

i c

om

mitte

nte

per

i la

vori d

a e

seguirsi in

……

……

……

……

……

Via

……

……

……

……

……

……

.. r

ela

tivi ai

lavori p

er…

……

……

……

……

……

..,

in r

iferim

ento

ai dettam

i dell’

art

icolo

90 d

el D

.Lgs

81/0

8

concern

ente

le p

rescrizio

ni m

inim

e d

i sic

ure

zza e

di salu

te d

a a

ttuare

nei cantieri

IN

CA

RIC

A

la S

.V.

……

……

……

……

……

……

……

……

… q

uale

responsabile

dei

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er

la f

ase d

i p

rog

ett

azio

ne

……

……

……

……

p

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il ca

ntie

re

sito

in

……

……

……

……

.Via

……

……

……

…..

co

n l

’accett

azio

ne d

ell’in

cari

co

la S

.V.

si

imp

eg

na a

:

Nella

fase d

i pro

gettazio

ne,

si atterr

à a

i princip

i e

alle

mis

ure

genera

li di tu

tela

di cui

all’

art

15

V

erificare

che i

l C

oord

inato

re p

er

la P

rogettazio

ne

abbia

i r

equis

iti

di

idoneità (

di

cu

i all’

98 D

.Lgs 8

1/0

8)

V

alu

tare

i d

ocum

enti d

i cui

all’

art

91 c

om

ma 1

lettere

A e

B

(Pia

no s

icure

zza e

fa

scic

olo

)

V

erifica

l’idoneità

tecnic

o

pro

fessio

nale

delle

im

pre

se,

sia

dell’

affid

ata

ria,

delle

im

pre

se e

secutr

ici

e d

ei

lavora

tori a

uto

nom

i, i

n f

ase d

i scelta d

elle

ste

sse,

con l

e

modalit

à

di cui all’

alle

gato

XV

II (

prim

a d

i chie

dere

l’o

ffert

a e

conom

ica).

T

rasm

ette alle

im

pre

se scelte per

l’offert

a econom

ica unitam

ente

al

pro

getto e ai

com

puti il pia

no d

i sic

ure

zza

C

hie

de a

lle i

mpre

se s

ele

zio

nate

per

l’affid

am

ento

, prim

a d

i contr

attualiz

zare

l’o

pera

,

un d

ichia

razio

ne d

ell’

org

anic

o m

edio

annuo,

corr

edata

da d

enuncia

all’

INP

S o

pp

ure

C

CIA

A p

iù D

UR

C e

auto

cert

ific

azio

ne d

egli

altri r

equis

iti.

C

om

unic

a a

lle i

mpre

se e

secutr

ici

sele

zio

nate

e a

i la

vora

tori a

uto

nom

i il

nom

inativo

del C

oord

inato

re p

er

l’esecuzio

ne d

ei la

vori.

T

rasm

ette a

gli

org

ani

com

pete

nti (

Asl

e D

PL )

la d

enuncia

di

apert

ura

cantiere

con i

re

lativi dati p

rim

a d

ell’

apert

ura

dello

ste

sso.

il tu

tto i

n c

onfo

rmità a

lle n

orm

e v

igenti e

part

icola

rmente

a q

uanto

pre

scritto d

al

D.L

gs

81/0

8 e

dalle

norm

e d

i buona t

ecnic

a.

Il C

om

mitte

nte

F

irm

a p

er

accettazio

ne

Stu

dio

Mod. P

10

NO

MIN

A D

EL

RE

SP

ON

SA

BIL

E L

AV

OR

I

Luogo e

data

,

O

GG

ET

TO

: N

om

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el

Resp

on

sab

ile l

avo

ri p

er

la f

ase d

i E

SE

CU

ZIO

NE

di

cu

i al

D

.Lg

s 8

1/0

8.

Il s

ottoscritto S

ig…

……

……

……

……

……

……

…nella

sua q

ualit

à d

i c

om

mitte

nte

per

i la

vori d

a e

seguirsi in

……

……

……

……

……

Via

……

……

……

……

……

……

.. r

ela

tivi ai

lavori p

er…

……

……

……

……

……

..,

in r

iferim

ento

ai dettam

i dell’

art

icolo

90 d

el D

.Lgs

81/0

8

concern

ente

le p

rescrizio

ni m

inim

e d

i sic

ure

zza e

di salu

te d

a a

ttuare

nei cantieri

IN

CA

RIC

A

la S

.V.

……

……

……

……

……

……

……

……

… q

uale

responsabile

dei

lavori p

er

la f

ase d

i esecu

zio

ne

……

……

……

……

p

er

il ca

ntie

re

sito

in

……

……

……

……

.Via

……

……

……

…..

co

n l

’accett

azio

ne d

ell’in

cari

co

la S

V s

i im

peg

na a

:

Verificare

che i

l C

oord

inato

re p

er

l’esecuzio

ne d

ei

lavori

abbia

i r

equis

iti

di

idoneità (

di cui all’

98 D

.Lgs 8

1/0

8)

V

erificare

l’i

doneità te

cnic

o pro

fessio

nale

delle

im

pre

se a cui

sono sta

ti appaltati

nuovi

lavori

o l

avori i

n s

ub-a

ppalto,

o d

ei

lavora

tori a

uto

nom

i, c

on l

e m

odalit

à d

i cui

all’

alle

gato

XV

II (

prim

a d

i chie

dere

l’o

ffert

a e

conom

ica).

C

hie

dere

alle

im

pre

se

sele

zio

nate

una

dic

hia

razio

ne

de

ll’org

anic

o

medio

annuo,

corr

edata

da d

enuncia

all’

INP

S o

pp

ure

CC

IAA

più

DU

RC

e a

uto

ce

rtific

azio

ne

de

gli

altri r

equis

iti.

T

rasm

ettere

agli

org

ani com

pete

nti (

Asl e D

PL )

l’a

ggio

rnam

ento

della

denuncia

con i

dati c

om

ple

ti a

ggio

rnati d

elle

im

pre

se f

acendo r

iferim

ento

alla

denuncia

origin

aria.

In

caso d

i segnala

zio

ne d

a p

art

e d

el

CS

E

di

condiz

ion

i d

i p

erico

lo o

an

om

alie

gra

vi

che r

iguard

ano la s

icure

zza d

el cantiere

:

o

risp

on

der

e p

er

iscritt

o a

l C

SE

,

o

con

tro

llare

la

situ

azio

ne

de

l ca

ntie

re.

qualo

ra s

i verifichi

che i

l pro

ble

ma è

effe

ttiv

o,

gra

ve e

non r

isolv

ibile

direttam

ente

oppure

la d

itta

è c

ontinuam

ente

inadem

pie

nte

:

o

seg

nal

are

tem

pestivam

ente

alla

com

mitte

nza o

gni evenie

nza,

o

pro

vved

ere

dir

etta

men

te o

pro

po

rre

la s

osp

en

sio

ne

la

vo

ri f

ino

al

rip

ristin

o

delle

condiz

ioni di sic

ure

zza o

l’a

llonta

nam

ento

della

ditta

ste

ssa.

Il t

utto i

n c

onfo

rmità a

lle n

orm

e v

igenti e

part

icola

rmente

a q

uanto

pre

scritto d

al

D.L

gs

81/0

8 e

dalle

norm

e d

i buona t

ecnic

a.

Il C

om

mitte

nte

F

irm

a p

er

accettazio

ne

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSP46

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Page 49: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 47

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

Pro

ced

ura

di P

rocesso

att

ivit

à d

el

CS

E

1 .

Fin

ali

Il p

rese

nte

do

cu

me

nto

in

dic

a le

mo

da

lità

op

era

tive

pe

r e

se

rcita

re in

mo

do

eff

ica

ce

l’a

ttiv

ità

di

Co

ord

inat

ore

per

l’es

ecu

zio

ne

dei

lavo

ri (

CS

E).

Il s

og

ge

tto

vie

ne

in

ca

rica

to,

da

l co

mm

itte

nte

o d

al

resp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri,

de

ll'e

se

cu

zio

ne

de

i co

mp

iti d

i cu

i a

ll'a

rtic

olo

92

, ch

e n

on

pu

ò e

sse

re il d

ato

re d

i la

vo

ro d

elle

im

pre

se

ese

cu

tric

i o u

n

su

o

dip

en

de

nte

o

il

resp

on

sa

bile

d

el

se

rviz

io

di

pre

ve

nzio

ne

e

p

rote

zio

ne

(R

SP

P)

da

lu

i d

esig

na

to.

Il C

SE

de

ve

esse

re in

po

sse

sso

de

i re

qu

isiti d

i cu

i a

ll’a

rt.

98

D.L

gs.

81

/20

08

L

’inca

rico

di co

ord

ina

tore

de

ve

esse

re a

ffid

ato

pri

ma

de

ll’a

ffid

am

en

to d

ei la

vo

ri.

L’in

ca

rico

de

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esse

re r

ed

att

o in

fo

rma

scri

tta

e d

ata

to.

Q

ue

sta

fig

ura

assu

me

un

co

mp

ito

im

po

rta

nte

ne

lla f

ase

di e

se

cu

zio

ne

de

i la

vo

ri,

in q

ua

nto

de

ve

co

ord

ina

re l’a

pp

lica

zio

ne

de

i p

rin

cip

i g

en

era

li d

i sic

ure

zza

alle

att

ività

di ca

ntie

re,

cu

ran

do

in

m

od

o p

art

ico

lare

il co

ord

ina

me

nto

fra

le

div

ers

e im

pre

se

e t

ra i la

vo

rato

ri a

uto

no

mi.

Ne

l ca

so

di a

sse

nza

pro

lun

ga

ta,

se

ntito

il co

mm

itte

nte

o D

L,

de

leg

a u

n t

ecn

ico

in

po

sse

sso

dei

req

uis

iti d

i cu

i a

ll’a

rt.

98

D.L

gs.

81

/20

08

ch

e lo

so

stitu

isce

.

In b

ase

all’

art

. 9

0 c

om

ma

8 D

.Lg

s.

81

/20

08

, il

co

mm

itte

nte

o il re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri h

a f

aco

ltà

d

i so

stitu

ire

il C

SE

in

qu

als

iasi m

om

en

to,

an

ch

e p

ers

on

alm

en

te,

se

in

po

sse

sso

de

i re

qu

isiti d

i cu

i a

ll'a

rtic

olo

98

.

2.

Cam

po

di

ap

plicazio

ne

La

pro

ce

du

ra s

i a

pp

lica

a t

utt

i i ca

si in

cu

i si rice

ve

un

in

ca

rico

pe

r lo

svo

lgim

en

to d

ell’

att

ività

di

Co

ord

ina

tore

pe

r l’e

se

cu

zio

ne

de

i la

vo

ri (

CS

E)

ai se

nsi d

el D

ecre

to L

eg

isla

tivo

81

/20

08

.

3.

Do

cu

men

tazio

ne d

i ri

feri

men

to

De

cre

to L

eg

isla

tivo

8

1/2

00

8.

Pe

r q

ua

nto

ap

plic

ab

ili il D

ecre

to le

gis

lativo

12

ap

rile

20

06

, n

. 1

63

.

4.

Term

ini

e d

efi

niz

ion

i A

i fin

i d

ella

pre

se

nte

Pro

ce

du

ra v

en

go

no

bre

ve

me

nte

de

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iti g

li a

tto

ri d

el p

roce

sso

, p

er

un

a p

pu

ntu

ale

de

fin

izio

ne

si ve

da

il D

.Lg

s. 8

1/2

00

8.

a -

Can

tiere

tem

po

ran

eo

o m

ob

ile:

q

ua

lun

qu

e l

uo

go

in

cu

i si

eff

ett

ua

no l

avo

ri e

dili

o d

i in

ge

gne

ria

civ

ile i

l cu

i e

len

co

è r

ipo

rta

to n

ell’

A

LLE

GA

TO

X;

b -

Co

mm

itte

nte

(C

OM

):

il

so

gg

ett

o p

er

co

nto

d

el

qu

ale

l'i

nte

ra o

pe

ra vie

ne

re

aliz

za

ta,

ind

ipe

nd

en

tem

en

te d

a e

ve

ntu

ali

fra

zio

na

me

nti d

ella

su

a r

ea

lizzazio

ne

. N

el

ca

so

di

ap

pa

lto

di

op

era

pu

bb

lica

, il

com

mitte

nte

è i

l so

gg

ett

o t

ito

lare

de

l p

ote

re d

ecis

ion

ale

e d

i sp

esa

re

lativo

alla

ge

stio

ne

de

ll'a

pp

alto

;

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

c -

Resp

on

sab

ile d

ei

lavo

ri (

RL

):

so

gg

ett

o in

ca

rica

to,

da

l co

mm

itte

nte

, d

ella

pro

ge

tta

zio

ne

o d

el co

ntr

ollo

de

ll'e

se

cu

zio

ne

de

ll'o

pe

ra;

tale

so

gg

etto

co

incid

e c

on

il p

rog

ett

ista

pe

r la

fa

se

di p

rog

etta

zio

ne

de

ll’op

era

e c

on

il d

ire

tto

re d

ei

lavo

ri p

er

la f

ase

di e

se

cu

zio

ne

de

ll’o

pe

ra. N

el ca

mp

o d

i a

pp

lica

zio

ne

de

l d

ecre

to le

gis

lativo

12

a

pri

le 2

00

6, n

. 1

63

, e

su

cce

ssiv

e m

od

ific

azio

ni, il re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri è

il re

sp

on

sa

bile

un

ico

de

l p

roce

dim

en

to;

d -

Lavo

rato

re a

uto

no

mo

(L

A):

p

ers

on

a f

isic

a la

cu

i a

ttiv

ità

pro

fessio

na

le c

on

trib

uis

ce

alla

re

aliz

zazio

ne d

ell'

op

era

se

nza

vin

co

lo d

i su

bo

rdin

azio

ne

; e

- C

oo

rdin

ato

re p

er

la p

rog

ett

azio

ne (

CS

P):

so

gg

ett

o in

ca

rica

to,

da

l co

mm

itte

nte

o d

al re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri,

de

ll'e

se

cu

zio

ne

de

i co

mp

iti d

i cu

i a

ll'a

rtic

olo

91

;

f -

Co

ord

ina

tore

pe

r l’

es

ec

uzio

ne

de

i la

vo

ri (

CS

E):

so

gg

ett

o in

ca

rica

to,

da

l co

mm

itte

nte

o d

al re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri,

de

ll'e

se

cu

zio

ne

de

i co

mp

iti d

i cu

i a

ll'a

rtic

olo

92

, ch

e n

on

pu

ò e

sse

re il d

ato

re d

i la

vo

ro d

elle

im

pre

se

ese

cu

tric

i o

un

su

o d

ipe

nd

en

te

o il re

sp

on

sa

bile

de

l se

rviz

io d

i p

reve

nzio

ne

e p

rote

zio

ne

(R

SP

P)

da

lu

i d

esig

na

to;

g -

Pro

gett

ista

(P

RO

G):

so

gg

ett

o in

ca

rica

to d

al C

om

mitte

nte

pe

r la

Pro

ge

tta

zio

ne

de

ll’o

pe

ra;

coin

cid

e c

on il R

esp

on

sa

bile

d

ei la

vo

ri p

er

la f

ase

di p

rog

ett

azio

ne

de

ll’o

pe

ra

Si c

on

sig

lia a

l co

mm

itte

nte

di

form

aliz

zare

l’in

cari

co p

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crit

to

h

- D

irett

ore

dei

Lavo

ri (

DL

) :

so

gg

ett

o in

ca

rica

to d

al C

om

mitte

nte

pe

r la

Dir

ezio

ne

de

i la

vo

ri r

ela

tivi a

ll’o

pe

ra;

co

incid

e c

on

il

Re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri p

er

la f

ase

di e

se

cu

zio

ne

de

ll’o

pe

ra

Si c

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sig

lia a

l co

mm

itte

nte

di

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aliz

zare

l’in

cari

co p

er is

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to

i

- P

ian

o O

pera

tivo

(P

OS

) :

il d

ocu

me

nto

ch

e il

da

tore

d

i la

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ro d

ell'

imp

resa

e

se

cu

tric

e re

dig

e,

in ri

feri

me

nto

a

l sin

go

lo

ca

ntie

re i

nte

ressa

to,

ai

se

nsi

de

ll'a

rtic

olo

17

com

ma

1,

lett

era

a),

i c

ui

co

nte

nu

ti s

on

o r

ipo

rta

ti

ne

ll’ A

LL

EG

AT

O X

V;

l -

Pia

no

di

sic

ure

zza e

co

ord

inam

en

to (

PS

C)

:

ela

bo

rato

, p

red

isp

osto

da

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SP

in

fa

se

di

pro

ge

tta

zio

ne

de

ll’o

pe

ra,

in o

tte

mp

era

nza

all’

art

. 1

00

D

.Lg

s 8

1 e

d a

ll’a

lleg

ato

XV

m -

Fa

sc

ico

lo d

ell

’op

era

(F

A)

:

ela

bo

rato

, p

red

isp

osto

da

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SP

in

fa

se

di p

rog

etta

zio

ne

, in

otte

mp

era

nza

all’

art

.91

D

.Lg

s 8

1 e

d

all’

alle

ga

to X

VI

n -

Im

pre

sa

(I

MP

) :

imp

resa

ese

cu

tric

e e

/o s

ub

ap

pa

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tric

e;

o -

Im

pre

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ffid

ata

ria (

IMP

A)

:

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resa

tito

lare

de

l co

ntr

att

o d

i a

pp

alto

co

n il co

mm

itte

nte

ch

e,

ne

ll’e

se

cu

zio

ne

de

ll’o

pe

ra

ap

pa

lta

ta,

pu

ò a

vva

lers

i d

i im

pre

se

su

ba

pp

alta

tric

i o

di la

vo

rato

ri a

uto

no

mi ;

Page 50: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE48

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

p -

Da

tore

di

La

vo

ro

(Dd

L)

:

è

il so

gg

ett

o t

ito

lare

del ra

pp

ort

o d

i la

vo

ro c

on

il la

vo

rato

re,

ch

e h

a la

resp

on

sa

bili

tà d

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imp

resa e

d

è d

ota

to d

ei p

ote

ri g

estion

ali

e d

i sp

esa

. q

- p

rep

osto

(P

R)

(cap

ocan

tiere

, cap

osq

uad

ra)

pe

rso

na

ch

e,

in r

ag

ion

e d

elle

co

mp

ete

nze

pro

fessio

na

li e

ne

i lim

iti d

i p

ote

ri g

era

rch

ici e

fu

nzio

na

li a

de

gu

ati a

lla n

atu

ra d

ell’

inca

rico

co

nfe

rito

gli,

so

vri

nte

nd

e a

lla a

ttiv

ità

la

vo

rativa

e g

ara

ntisce

l’a

ttu

azio

ne

de

lle d

ire

ttiv

e r

ice

vu

te,

co

ntr

olla

nd

on

e la

co

rre

tta

ese

cu

zio

ne

da

pa

rte

de

i la

vo

rato

ri e

d

ese

rcita

nd

o u

n f

un

zio

na

le p

ote

re d

i in

izia

tiva

.

Si co

nsig

lia d

i s

pe

cific

are

la

na

tura

de

ll'in

ca

rico

co

nfe

rito

gli

co

n u

na

de

leg

a d

i fu

nzio

ni n

ei m

od

i d

i cu

all’

art

. 1

6 D

.Lg

s 8

1.

r

- L

av

ora

tore

: p

ers

on

a

ch

e,

ind

ipe

nd

en

tem

en

te

da

lla

tip

olo

gia

co

ntr

att

ua

le,

svo

lge

u

n’a

ttiv

ità

la

vo

rativa

n

ell’

am

bito

de

ll‘o

rga

niz

za

zio

ne

di

un

da

tore

di

lavo

ro p

ub

blic

o o

pri

va

to,

co

n o

se

nza

re

trib

uzio

ne

, a

nch

e a

l so

lo f

ine

di

ap

pre

nd

ere

un

me

stie

re,

un

’art

e o

un

a p

rofe

ssio

ne

, e

sclu

si

gli

ad

de

tti

ai

se

rviz

i d

om

estici e

fa

mili

ari

.

Eq

uip

ara

ti:

il so

cio

la

vo

rato

re d

i co

op

era

tiva

o d

i so

cie

tà,

an

ch

e d

i fa

tto

, ch

e p

resta

la

su

a a

ttiv

ità

p

er

co

nto

de

lle s

ocie

tà e

de

ll’e

nte

ste

sso

, l’a

sso

cia

to i

n p

art

ecip

azio

ne

, il

so

gg

ett

o b

en

eficia

rio

d

elle

in

izia

tive

d

i tiro

cin

i fo

rma

tivi

e

di

ori

en

tam

en

to,

l’alli

evo

d

eg

li is

titu

ti

di

istr

uzio

ne

e

d

un

ive

rsita

ri.

s -

Rap

pre

sen

tan

te d

ei

Lavo

rato

ri p

er

la S

icu

rezza (

RL

S)

: p

ers

on

a e

letta

o d

esig

na

ta p

er

rap

pre

se

nta

re i la

vo

rato

ri p

er

qu

an

to c

on

ce

rne

gli

asp

ett

i d

ella

sa

lute

e d

ella

sic

ure

zza

du

ran

te il la

vo

ro (

art

. 4

7 D

.Lg

s 8

1/2

00

8);

t

-

Rap

pre

sen

tan

te d

ei

lavo

rato

ri p

er

la s

icu

rezza t

err

ito

riale

(R

LS

T):

e

se

rcita

le

co

mp

ete

nze

de

l ra

pp

rese

nta

nte

de

i la

vo

rato

ri p

er

la s

icu

rezza

co

n r

ife

rim

en

to a

tu

tte

le

a

zie

nd

e o

un

ità

pro

du

ttiv

e d

el te

rrito

rio

o d

el co

mp

art

o d

i co

mp

ete

nza

ne

lle q

ua

li n

on

sia

sta

to

ele

tto

o d

esig

na

to il ra

pp

rese

nta

nte

de

i la

vo

rato

ri p

er

la s

icu

rezza

(a

rt.

48

D.L

gs 8

1/2

00

8);

u

-

Resp

on

sab

ile d

el

Serv

izio

di P

reven

zio

ne e

Pro

tezio

ne (

RS

PP

) :

p

ers

on

a in

po

sse

sso d

elle

ca

pa

cità

e d

ei re

qu

isiti p

rofe

ssio

nali

di cui a

ll’a

rtic

olo

32

desig

na

ta d

al

da

tore

di la

vo

ro,

a c

ui ri

sp

on

de

, p

er

co

ord

ina

re il se

rviz

io d

i pre

ve

nzio

ne

e p

rote

zio

ne d

ai ri

schi;

v -

uo

min

i-g

iorn

o:

e

ntità

pre

su

nta

de

l ca

ntie

re r

ap

pre

se

nta

ta d

alla

so

mm

a d

elle

gio

rna

te la

vo

rative

pre

sta

te d

ai

lavo

rato

ri,

an

ch

e a

uto

no

mi, p

revis

te p

er

la r

ea

lizza

zio

ne

de

ll'o

pe

ra

w -

id

on

eit

à t

ecn

ico

-pro

fessio

nale

:

po

sse

sso

d

i ca

pa

cità

o

rga

niz

za

tive

, n

on

ch

é

dis

po

nib

ilità

d

i fo

rza

la

vo

ro,

di

ma

cch

ine

e

d

i a

ttre

zza

ture

, in

rife

rim

en

to a

lla r

ea

lizza

zio

ne

de

ll’o

pe

ra

5.

Co

nte

nu

to d

ell

a p

roce

du

ra

La

pro

ce

du

ra d

i se

gu

ito

rip

ort

ata

è il ri

su

lta

to d

ell’

att

ività

di p

rog

ett

azio

ne

de

lla

pre

sta

zio

ne

pro

fessio

na

le d

el C

oo

rdin

ato

re p

er

l’ese

cu

zio

ne

de

i la

vo

ri (

CS

E)

ed

è s

tata

e

lab

ora

ta c

on

i c

on

no

tati d

i “d

iag

ram

ma

di flu

sso

e d

escri

zio

ne

di p

roce

sso

” p

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pe

rme

tte

re a

l C

SE

di o

tte

mp

era

re p

iù a

ge

vo

lme

nte

ag

li o

bb

ligh

i p

er

esso

pre

vis

ti d

al

D.L

gs 8

1/2

00

8.

La

pro

ce

du

ra p

ert

an

to n

on

so

stitu

isce

i c

on

ten

uti d

ella

no

rma

ultim

a

cita

ta,

be

nsì è

un

o s

tru

me

nto

op

era

tivo

ch

e p

erm

ett

e d

i p

ian

ific

are

le

va

rie

azio

ni ch

e il

Co

ord

ina

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de

ve

esp

leta

re p

er

ott

em

pe

rare

ai d

isp

osti n

orm

ativi a

ffe

ren

ti a

lla s

ua

fig

ura

pro

fessio

na

le.

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

6.

D

escri

zio

ne d

el

pro

cesso

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

ina

tore

pe

r l’

es

ec

uzio

ne

de

i la

vo

ri

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: A

zio

ni p

relim

inari

Fu

nzio

ni

Att

ivit

à

Re

gis

tra

zio

ni

C

SE

Il C

SE

a s

eg

uito

de

ll’in

ca

rico

ric

evu

to e

re

so

ai se

nsi

de

ll’a

rt.9

0 co

mm

a 4

p

rose

gu

e c

on

l’a

ttiv

ità

in

dic

ata

ne

lla

pre

se

nte

pro

ce

du

ra;

CS

E

Il C

SE

a s

eg

uito

de

ll’in

ca

rico

ric

evu

to:

a)

ai se

nsi d

ell’

art

.90

co

mm

a 5

(la

vo

ri a

ffid

ati in

orig

ine

a

d u

na

so

la im

pre

sa

ve

ng

on

o a

ffid

ati a

più

im

pre

se

b

) In

ca

so

di la

vo

ri p

riva

ti n

on

so

gg

ett

i a

pe

rme

sso

di

co

str

uir

e (

art

. 9

0 c

om

ma

11

) re

dig

e il p

ian

o d

i sic

ure

zza

e d

i co

ord

ina

me

nto

e p

red

isp

one

il

fascic

olo

Pro

ce

du

ra d

i

pro

ce

sso

CS

P

C

SE

Il C

SE

ric

evu

ti i d

ocu

me

nti

PS

C e

FA

eff

ett

ua

il co

ntr

ollo

di

risp

on

de

nza d

eg

li e

lab

ora

ti t

ecn

ici p

rod

ott

i a

lla n

orm

a c

on

la

lis

ta d

i riscon

tro

. A

na

lizza

tu

tti i d

ocu

me

nti,

so

pra

ttu

tto

il p

rog

ett

o,

il P

SC

,le

ta

vo

le p

er

l’org

an

izza

zio

ne

de

l ca

ntie

re e

il cro

no

pro

gra

mm

a.

Se

la

lis

ta e

vid

en

zia

an

ch

e u

n s

olo

“N

O”

è n

ece

ssa

rio

in

cro

cia

rla

co

n la

ve

rifica

de

l P

OS

, ch

e d

ovre

bb

e p

rop

orr

e

inte

gra

zio

ni a

l P

SC

pro

pri

o in

ta

l se

nso

. Q

ue

sta

att

ività

no

n è

att

ua

ta s

e C

SP

e C

SE

so

no

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ste

ssa

p

ers

on

a.

Lis

ta d

i co

ntr

ollo

P

SC

e F

A

(mo

d.

P 0

6)

C

OM

M

o

RP

o

R

L

Tra

sm

ett

e

il m

od

ello

P0

7

- E

02

co

nte

ne

nte

il p

rog

ram

ma

m

inim

o d

ell’

att

ività

de

l C

SE

Pro

gra

mm

a

att

ività

CS

E

(mo

d.

P 0

7 –

E

02

)

C

SE

V

eri

fica

co

n l’u

tiliz

zo

de

llo s

tesso

mo

de

llo,

se

ne

l P

SC

o

ne

lla

do

cu

me

nta

zio

ne

d’in

ca

rico

(le

tte

ra o

dis

cip

lina

re),

so

no

sta

te

pre

vis

te a

ttiv

ità

sp

ecific

he

a c

ari

co

de

l C

SE

(e

s.

vis

ite

, co

ntr

olli

, o

eve

ntu

ali

rich

ieste

de

l C

OM

).

Su

cce

ssiv

am

en

te r

ed

ige

il p

rog

ram

ma

de

lle a

ttiv

ità

.

Pro

gra

mm

a

att

ività

CS

E

(mo

d.

P0

7 /

E

02

)

C

SE

Eff

ett

ua

un

so

pra

lluo

go

ne

l fu

turo

“c

an

tie

re”

al fin

e d

i u

n

risco

ntr

o d

ella

do

cu

me

nta

zio

ne

ric

evu

ta,

ino

ltre

co

ntr

olla

ch

e

lo s

tato

de

i lu

og

hi n

on

ab

bia

su

bito

mo

dific

azio

ni d

alla

fin

e

de

lla p

rog

etta

zio

ne

(e

s. a

pe

rtu

ra d

i ca

ntie

ri lim

itro

fi,

o

mo

dific

he

alla

via

bili

tà,

ecc.)

.

Ve

rba

le d

i so

pra

lluo

go

(mo

d.

P 0

4)

Page 51: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 49

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

FU

NZI

ON

E :

Co

ord

ina

tore

pe

r l’

es

ec

uzio

ne

de

i la

vo

ri

DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: A

zio

ni p

relim

inari

Fu

nzio

ni

Att

ivit

à

Re

gis

tra

zio

ni

C

SE

Ve

rifica

l’id

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eità

de

l P

ian

o O

pe

rativo

di S

icu

rezza

(P

OS

) ri

ce

vu

to e

re

da

tto

da

pa

rte

de

lle im

pre

se

ese

cu

tric

i (I

MP

) co

n

il m

od

. E

03

V

eri

fica

se

so

no

pre

se

nti le

pro

ce

du

re c

om

ple

me

nta

ri e

di

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tta

glio

pre

vis

te d

a P

SC

N

el ca

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di P

OS

no

n c

on

form

e (

alle

ga

to X

V D

.Lg

s.

81

/20

08

) C

om

un

ica

alle

IM

P e

CO

MM

/R

L/R

P le

in

teg

razio

ni d

a

acq

uis

ire

prim

a d

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iniz

io d

ei la

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ri

V

a f

att

a a

tte

nzio

ne

alla

ne

ce

ssa

ria p

rese

nza

di p

ers

on

e

form

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da

in

se

rire

ne

lle r

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cco

rso

.

Lis

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i co

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ollo

P

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03

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ch

iesta

in

teg

razio

ne

PO

S

CS

E

ne

l ca

so

di im

pie

go

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vo

rato

ri a

uto

no

mi fo

rnis

ce

ad

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in

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azio

ni, le

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uzio

ni d

i la

vo

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pro

ce

du

re d

i d

ett

ag

lio

ne

ce

ssa

rie

alla

ese

cu

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ne

de

i la

vo

ri (

co

nte

nu

te n

el P

SC

) in

ca

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di ri

lievo

di situ

azio

ni co

ntr

attu

ali

e /

o o

rga

niz

za

tive

a

no

ma

le s

eg

na

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mm

itte

nte

e

alle

im

pre

se

la

diffo

rmità

Se

gn

ala

zio

ne

al

co

mm

itte

nte

e a

im

pre

se

L

ett

era

mo

d.

E

07

C

SE

V

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fica

re s

e a

se

gu

ito

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l co

ntr

ollo

de

l P

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si e

vid

en

za

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n

ece

ssità

de

ll’in

cro

cio

de

lle d

ue

lis

te.

In c

aso

di e

sito

po

sitiv

o,

co

ntr

olla

re s

e d

a p

art

e d

ell’

imp

resa

so

no

sta

te p

rop

oste

in

teg

razio

ni a

l P

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in

ta

l se

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, in

ca

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di e

sito

ne

ga

tivo

ch

ied

ere

l’in

teg

razio

ne

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l P

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.

Lis

ta d

i co

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ollo

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6)

Pro

cedura

di P

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FUN

ZIO

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rdin

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er

l’e

se

cu

zio

ne

de

i la

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DIA

GR

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MA

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1

FASE

: E

secu

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ne –

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ma r

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i C

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rdin

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to

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nzio

ni

Att

ivit

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Re

gis

tra

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ni

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CO

M o

R

L/D

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MP

Co

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leta

ta la

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se

de

lle A

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ni P

relim

ina

ri,

il C

SE

in

dic

e la

p

rim

a

riu

nio

ne

di co

ord

ina

me

nto

co

mu

nic

an

do

lo p

er

iscri

tto

, a

lle I

MP

(e

d e

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ntu

alm

en

te a

l C

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, e

alla

DL

) p

er

dis

cu

tere

d

i: L

a p

rog

ram

ma

zio

ne

de

ll’a

ttiv

ità

ese

cu

tiva

;

I co

nte

nuti d

ei P

ian

i e la

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ro in

tegra

zio

ne

;

Lo

svilu

pp

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elle

fa

si la

vo

rative

;

Illu

str

a le

mo

da

lità

org

an

izza

tive

pe

r il

co

ord

ina

me

nto

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le

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P e

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on

ch

é il co

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lgim

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to d

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li R

LS

;

Ch

ied

ere

la

do

cu

me

nta

zio

ne

in

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rativa

su

ta

li a

rgo

me

nti.

Ap

pro

fon

dis

ce

le

arg

om

en

tazio

ni su

ric

hie

sta

d

ei p

art

ecip

an

ti.

Alla

fin

e d

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riu

nio

ne

re

dig

e e

fa

firm

are

ai p

rese

nti il ve

rba

le

di ri

un

ion

e c

on

il ri

assu

nto

de

i p

un

ti p

rin

cip

ali

e l’in

dic

azio

ne

d

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do

cu

me

nta

zio

ne

ric

evu

ta o

ric

hie

sta

. S

e n

on

pre

se

nti,

co

pia

de

l V

erb

ale

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un

ion

e d

eve

esse

re

invia

to a

l C

OM

e a

l D

L.

lett

era

di

Co

nvo

ca

zio

ne

(m

od

. E

04

) V

erb

ale

di

riu

nio

ne

(m

od

. E

05

)

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E

Ch

ied

e a

l C

OM

o R

L la

co

pia

de

lla n

otifica

pre

limin

are

art

.99

D

.Lg

s.

81

/20

08

ela

bo

rata

co

nfo

rme

me

nte

all'

alle

ga

to X

II e

co

ntr

olla

ch

e s

ia a

ffis

sa

e c

usto

dita

in

ca

ntie

re.

Su

cce

ssiv

am

en

te c

hie

de

al C

OM

co

pia

de

lle in

teg

razio

ni d

ella

n

otifica

art

.99

D.L

gs.

81

/20

08

all’

affid

am

en

to d

ei la

vo

ri a

d a

ltre

im

pre

se

.

Co

pia

no

tifica

e

rice

vu

te

sp

ed

izio

ne A

SL

e

DP

L

FUN

ZIO

NE

: C

oo

rdin

ato

re p

er

l’e

se

cu

zio

ne

de

i la

vo

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DIA

GR

AM

MA

DI F

LUSS

O :

Fig

ura

1

FASE

: E

secu

zio

ne –

Pri

ma r

iun

ion

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i C

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to

Fu

nzio

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CO

M o

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L/D

L/I

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lle A

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relim

ina

ri,

il C

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in

dic

e la

p

rim

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riu

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ord

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cu

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ma

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ll’a

ttiv

ità

ese

cu

tiva

;

I co

nte

nuti d

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i e la

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ro in

tegra

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;

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rativa

su

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rgo

me

nti.

Ap

pro

fon

dis

ce

le

arg

om

en

tazio

ni su

ric

hie

sta

d

ei p

art

ecip

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ti.

Alla

fin

e d

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riu

nio

ne

re

dig

e e

fa

firm

are

ai p

rese

nti il ve

rba

le

di ri

un

ion

e c

on

il ri

assu

nto

de

i p

un

ti p

rin

cip

ali

e l’in

dic

azio

ne

d

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do

cu

me

nta

zio

ne

ric

evu

ta o

ric

hie

sta

. S

e n

on

pre

se

nti,

co

pia

de

l V

erb

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eve

esse

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invia

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l C

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lett

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zio

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. E

04

) V

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(m

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. E

05

)

CS

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Ch

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l C

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co

pia

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lla n

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limin

are

art

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.Lg

s.

81

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08

ela

bo

rata

co

nfo

rme

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nte

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olla

ch

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Su

cce

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pia

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lle in

teg

razio

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art

.99

D.L

gs.

81

/20

08

all’

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am

en

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.

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pia

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rice

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ne A

SL

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L

Page 52: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE50

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

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ZIO

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rdin

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se

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DIA

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O :

Fig

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1

FASE

: E

se

cu

zio

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– g

es

tio

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no

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le

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ba

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ram

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ll’a

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ità

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, o

se

sp

ecific

ata

me

nte

ric

hie

ste

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M,

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, o

DL

,

ind

ice

N.

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riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

pe

r d

iscu

tere

di:

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di n

uo

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im

pre

se

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ntie

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pro

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ste

di a

de

gu

am

en

to d

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pp

ort

are

ai P

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i.

Co

ntr

ollo

e r

isco

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ell’

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ività

ese

cu

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ris

pe

tto

al

cro

no

pro

gra

mm

a p

rog

ett

ua

le;

Ve

rifica

de

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o d

elle

m

od

alit

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niz

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tive

pe

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co

ord

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stio

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rva

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ris

co

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ate

; A

pp

rofo

nd

isce

le

arg

om

en

tazio

ni su

ric

hie

sta

d

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art

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an

ti.

Alla

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firm

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rba

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e c

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assu

nto

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cip

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Le

riu

nio

ni di co

ord

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me

nto

de

vo

no

esse

re s

tabili

te s

eco

nd

o

sca

de

nze

pe

rio

dic

he

, co

n u

n c

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nd

ari

o d

i in

con

tri d

ecis

o in

fa

se

di p

rog

ett

azio

ne

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refissa

to n

el cro

no

pro

gra

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vvis

o a

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zio

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. E

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FUN

ZIO

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DIA

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FASE

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rog

ett

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Ve

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l risp

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Alla

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l C

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L.

Le

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ni di co

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re s

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eco

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ett

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Pro

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vvis

a la

ne

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ffe

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lluo

gh

i su

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re,

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ch

e a

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mp

ag

na

to d

al ca

po

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re,

pe

r ve

rifica

re la

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tta

ap

plic

azio

ne

op

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SC

(e

de

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roce

du

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co

mp

lem

en

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e d

i d

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ua

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pre

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te)

da

pa

rte

de

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IMP

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A.

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aso

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rva

nze

alle

pre

scrizio

ni d

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ure

zza

e

co

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ina

me

nto

, d

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pro

ce

du

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om

ple

me

nta

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di

de

tta

glio

o a

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orm

ative

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tin

fort

un

istich

e, co

nte

sta

im

me

dia

tam

en

te q

ua

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ris

co

ntr

ato

e p

rescri

ve

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me

dia

ti

ad

eg

ua

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rip

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il tu

tto

su

l V

erb

ale

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pra

lluo

go

. In

ca

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eri

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rave

ed

im

min

en

te,

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am

en

te

risco

ntr

ato

, so

sp

en

de

la

fa

se

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ro,

imp

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isce

le

p

rescri

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’ad

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ua

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ne

ce

ssa

rie

, e

ve

rifica

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azio

ne

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i q

ua

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pa

rtito

, in

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sito

po

sitiv

o s

vin

co

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att

ività

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ese

. V

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fica

il risp

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o d

eg

li o

bb

ligh

i d

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ure

zza

e s

alu

te d

ei

lavo

rato

ri a

uto

no

mi (

ido

ne

ità

te

cn

ico

pro

fessio

na

le,

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XV

II

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2 -

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21

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co

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razio

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Se

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go

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pe

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.

Ve

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pra

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E 0

6)

Page 53: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 51

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

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nto

pre

vis

to a

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oli

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, 9

5 e

96

D.L

gs.

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/20

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, co

nte

sta

im

me

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tam

en

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qu

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isco

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ve

im

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go

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eg

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, e

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6)

Co

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. E

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pre

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ne

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dip

end

en

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no

n s

vo

lgo

no

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ro in

au

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om

ia m

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plic

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resta

tori

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ma

no

d’o

pe

ra s

en

za

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po

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ttre

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il su

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qu

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iani ch

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no

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cie

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La

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Co

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Fig

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gn

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te

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l co

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co

pia

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FA

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Co

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l C

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utt

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isp

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ibili

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pra

an

ch

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re

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ne

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eve

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ali

mo

dific

he

in

terv

en

ute

du

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te lo

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lgim

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to d

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vo

ri,

racco

glie

nd

o

tutt

a la

do

cu

me

nta

zio

ne

qu

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dis

eg

ni, m

ate

ria

li, p

roce

du

re d

i co

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tta

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nu

ten

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Lis

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mo

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0)

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)

V

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o l’a

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E 1

0)

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SE

si sia

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me

pro

ge

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Lis

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ntr

ollo

d

ell’

att

ività

CS

E

(mo

d.

E 1

0)

7.

All

eg

ati

D

ocu

me

nto

di N

om

ina

(m

od

. E

01

) P

rog

ram

ma

att

ività

CS

E (

mo

d.

E 0

2)

Lis

ta d

i co

ntr

ollo

PO

S (

mo

d.

E 0

3)

Do

cu

me

nto

di co

nvo

ca

zio

ne

riu

nio

ne

(m

od

. E

04

) V

erb

ale

di ri

un

ion

e (

mo

d.

E 0

5)

Ve

rba

le d

i so

pra

lluo

go

in

ca

ntie

re (

mo

d.

E 0

6)

Co

mu

nic

azio

ne

al C

OM

(m

od

. E

07

) C

om

un

ica

zio

ne

al re

sp

on

sa

bile

de

i la

vo

ri

(mo

d.

E 0

7-b

is)

Co

mu

nic

azio

ne

ag

li O

O.V

V.

(mo

d.

E 0

8)

Lis

ta d

i co

ntr

ollo

FA

(m

od

. E

09

)

Lis

ta d

i C

on

tro

llo a

ttiv

ità

CS

E (

mo

d.

E 1

0)

Lis

ta d

i co

ntr

ollo

PS

C e

FA

(m

od

. P

06

)

V

erb

ale

di so

pra

lluo

go

al sito

(m

od

. P

04

) C

oin

vo

lgim

en

to R

LS

(m

od

E 1

1)

Page 54: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE52

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

Figu

ra 1

- D

iagr

amm

a di

flu

sso

(CSE

)

Lis

te d

i contr

ollo

Prim

a R

IUN

ION

E

CO

M / D

L / IM

P

VE

RB

ALE

P

rogra

mm

a a

ttiv

ità C

SE

INC

AR

ICO

RIC

EV

UT

O

ex a

rt.3

com

ma 4

Lis

ta d

i contr

ollo

SO

PR

ALLU

OG

O in s

ito

Verif

ica

dei P

OS

pres

enta

ti da

lle

impr

ese

affid

atar

ie

Pro

gra

mm

a A

ttivi

tà C

SE

P 07

– E

02

Ric

hies

ta in

tegr

azio

ne P

OS

a

IMP

affid

atar

ia

p.c.

CO

MM

o R

L

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si

ad

egu

a?

no

si

Pro

g a

ttiv

ità C

SP

INC

AR

ICO

RIC

EV

UT

O e

x

art

.3 c

om

ma

4 b

is

Sospendere

PR

C

SE

e

iniz

iare

PR

CS

P

Valu

tare

docum

enta

zio

ne

ricevuta

PS

C e

FA

VE

RB

ALE

Co

mun

ica

zio

ne

al C

OM

Segnala

zio

ne a

l C

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Ve

rba

li e

se

gn

ala

zio

ni

Fin

e lavori

com

ple

tare

FA

Segnala

zio

ne a

l C

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Segnala

zio

ne a

gli

OO

.VV

.

Com

unic

azio

ne a

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OO

.VV

.

RIU

NIO

NE

fin

ale

CO

M

VE

RIF

ICA

attiv

ità d

el C

SE

Lis

ta d

i contr

ollo

IMP

si

ad

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a?

no

si

Co

mun

ica

zio

ne

al C

OM

IMP

si

ad

egu

a?

no

si

VE

RB

ALE

Lis

ta d

i contr

ollo

N. R

IUN

ION

I

di co

ord

ina

me

nto

N. S

OP

RA

LLU

OG

HI

sul cantiere

Stu

dio

Mod. E

02

N

OM

INA

DE

L C

OO

RD

INA

TO

RE

PE

R L

’ES

EC

UZ

ION

E D

EI

LA

VO

RI

Luogo e

data

,

OG

GE

TT

O: N

om

ina d

el C

oo

rdin

ato

re p

er

l’e

se

cu

zio

ne

de

i la

vo

ri (

D.L

gs 8

1/2

008)

Il s

ottoscritto S

ig. …

……

……

. nella

sua q

ualit

à d

i

com

mitte

nte

responsabile

dei la

vori

ai sen

si e

per

eff

ett

o d

ell’

art

. 9

0 c

om

ma 4

d

el D

.Lgs 9

ap

rile

200

8 n

° 8

1,

co

ncern

en

te le

mis

ure

per

la s

alut

e e

sicu

rezz

a ne

i can

tieri

tem

pora

nei o

mob

ili

E

SA

MIN

AT

A

la d

ocum

enta

zio

ne r

iguard

ante

i r

equis

iti ed i titoli

di cui all’

art

. 98

D

ES

IGN

A

la S

.V.

Co

ord

ina

tore

pe

r l’e

se

cuzio

ne

de

i la

vo

ri d

i:

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

…..

con l

’accettazio

ne d

ell’

incarico l

a S

V s

i im

pegna a

d a

ssum

ere

gli

obblig

hi

di

cui

all’

art

. 92 D

.Lgs 8

1/2

008

rela

tivam

ente

ai la

vori indic

ati.

Si im

pegna inoltre

ad a

ssolv

ere

: -

i com

piti sta

bili

ti n

el pro

gra

mm

a a

ttiv

ita' d

el C

SE

-

le a

ttiv

ità s

pecific

he a

carico d

el C

SE

pre

vis

te n

el P

SC

-

le a

ttiv

ità d

i …

……

……

……

……

……

……

……

..

il tu

tto i

n c

onfo

rmità a

lle n

orm

e v

igenti e

part

icola

rmente

a q

uanto

pre

scritto d

agli

art

t 92 e

100 d

el

D.L

gs

81

/20

08

e d

alle

no

rme

di bu

on

a tecn

ica

.

Il C

om

mitte

nte

/ R

esponsabile

dei la

vori

Fir

ma p

er

accett

azio

ne

Page 55: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 53

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. E

04

CO

NV

OC

AZ

ION

E R

IUN

ION

E

Luogo e

data

, …

M

odalit

à d

i convocazio

ne:

Tele

fono

Fax

e-m

ail

Lettera

R

accom

an

da

ta

Spett.le

Com

mitte

nte

: …

D

irettore

dei la

vori (

RL):

impre

sa a

ffid

ata

ria:…

Im

pre

sa

esecutr

ice: …

Lavora

tore

Au

tonom

o :…

Re

ca

pito

: …

O

ggetto:

Convocazio

ne R

iunio

ne p

er

le a

ttiv

ità d

’esecuzio

ne r

ela

tive a

l cantiere

:

……

……

……

……

. C

on r

iferim

ento

alle

attiv

ità in c

ors

o le S

S.L

L. sono c

onvocate

per

il gio

rno …

……

……

. alle

ore

……

……

pre

sso …

……

……

……

…..

con il seguente

ord

ine del g

iorn

o:

L

a p

rog

ram

ma

zio

ne

de

ll’a

ttiv

ità

ese

cu

tiva

I

co

nte

nu

ti d

el P

SC

e

la

su

a in

teg

razio

ne

I

co

nte

nu

ti d

ei P

OS

e la

lo

ro in

teg

razio

ne

L

e v

eri

fich

e d

ei P

OS

d

a p

art

e d

ell’

imp

resa

aff

ida

tari

a

L

o s

vilu

pp

o d

ella

fa

si la

vo

rative

Illu

str

azio

ne

de

lle m

od

alit

à o

rga

niz

za

tive

pe

r il

co

ord

ina

me

nto

tra

le

IM

P e

i L

A n

on

ch

é i

l co

invo

lgim

en

to d

eg

li R

LS

In

gre

sso

di n

uo

ve

im

pre

se

in

ca

ntie

re e

d e

ve

ntu

ali

pro

po

ste

di a

de

gu

am

en

to d

a a

pp

ort

are

a

i P

ian

i

C

on

tro

llo e

ris

co

ntr

o d

ell’

att

ività

ese

cu

tiva

ris

pe

tto

al cro

no

pro

gra

mm

a p

rog

ett

ua

le

C

oo

rdin

am

en

to s

ulla

fo

rma

zio

ne

de

lla s

qu

ad

ra d

i e

me

rge

nza

.

C

oo

rdin

am

en

to,

co

op

era

zio

ne

e

V

igila

nza

d

ell’

imp

resa

a

ffid

ata

ria

su

lla sic

ure

zza

d

ei

lavo

ri a

ffid

ati

le

mis

ure

di

co

ord

ina

me

nto

re

lative

all'

uso

co

mu

ne

da

pa

rte

di

più

im

pre

se

e l

avo

rato

ri

au

ton

om

i,

di

ap

pre

sta

me

nti,

att

rezza

ture

, in

fra

str

utt

ure

, m

ezzi

e

se

rviz

i d

i p

rote

zio

ne

co

llett

iva

C

oo

rdin

am

en

to,

co

op

era

zio

ne

e

V

igila

nza

d

ell’

imp

resa

a

ffid

ata

ria

su

ll’a

pp

lica

zio

ne d

elle

d

isp

osiz

ion

i e

de

lle p

rescri

zio

ni d

el p

ian

o d

i sic

ure

zza

e c

oo

rdin

am

en

to

V

eri

fica

de

l ri

sp

ett

o d

elle

m

od

alit

à o

rga

niz

za

tive

pe

r il

co

ord

ina

me

nto

tra

le

IM

P e

i L

A

no

nch

é p

er

il co

invo

lgim

en

to d

eg

li R

LS

G

estio

ne

de

lle in

osse

rva

nze

ris

co

ntr

ate

C

hie

de

re la

do

cu

me

nta

zio

ne

in

teg

rativa

su

ta

li a

rgo

me

nti

In

co

ntr

o f

ina

le a

lla c

hiu

su

ra d

el ca

ntie

re

A

ltro

Ai

fini

di

una c

orr

etta e

com

ple

ta i

nfo

rmazio

ne d

elle

part

i, a

cura

dello

scrivente

, verr

à

redatto a

fin

e r

iunio

ne u

n V

erb

ale

con i

l riassunto

dei

punti p

rincip

ali

e l

’indic

azio

ne d

ella

d

ocu

me

nta

zio

ne

pro

do

tta

.

D

istinti s

alu

ti

Stu

dio

Mod. E

05

VE

RB

AL

E D

I R

IUN

ION

E

Com

mitte

nte

: …

Lavori : …

Ubic

azio

ne C

antiere

: …

Luogo e

Data

: …

ele

nco d

egli

inte

rvenuti:

- com

mitte

nte

(o r

esponsabile

dei la

vori)

: …

-

co

ord

ina

tore

pe

r l’e

secuzio

ne

de

i la

vori: …

-

direttore

dei la

vori: …

-

impre

sa a

ffid

ata

ria:…

-

impre

sa

esecutr

ice

:…

- la

vora

tore

auto

nom

o: …

-

altri inte

rvenuti: …

O

rdin

e d

el G

iorn

o:

La p

rogra

mm

azio

ne d

ell’

attiv

ità e

secutiva

I conte

nuti d

el P

SC

e la s

ua inte

gra

zio

ne

I conte

nuti d

ei P

OS

e la loro

inte

gra

zio

ne

Le v

erifiche d

ei P

OS

da p

art

e d

ell’

impre

sa a

ffid

ata

ria

Lo s

vilu

ppo d

ella

fa

si la

vora

tive

Illu

str

azio

ne

d

elle

m

oda

lità

o

rgan

izza

tive

p

er

il coo

rdin

am

en

to

tra

le

IM

P

e

i L

A

no

nché

il

coin

volg

imento

degli

RLS

In

gre

sso d

i nuove im

pre

se in c

antiere

ed

eventu

ali

pro

poste

di adeguam

ento

da a

pport

are

ai P

iani

C

ontr

ollo

e r

iscontr

o d

ell’

attiv

ità e

secutiva r

ispetto a

l cro

nopro

gra

mm

a p

rogettuale

C

oord

inam

ento

in

m

erito

alla

fo

rmazio

ne

della

squadra

di

em

erg

enza,

indiv

iduazio

ne

del

resp

onsab

ile d

ell’

em

erg

enza

e d

eg

li ad

de

tti

messi

a d

isp

osiz

ione

da

lle i

mpre

se

. P

rep

ara

zio

ne

di

cart

ello

info

rmativo c

on i

dati e

i r

iferim

enti t

el. (

cell.

Im

pre

sa)

di

tali

addetti

ed e

ventu

alm

ente

di

tesserino p

er

ogni la

vora

tore

.

C

oord

inam

ento

, c

oopera

zio

ne e

Vig

ilanza d

ell’

impre

sa a

ffid

ata

ria sulla

sic

ure

zza d

ei la

vori a

ffid

ati

le

mis

ure

di co

ord

ina

me

nto

re

lative

all'

uso

co

mu

ne

da p

art

e d

i p

iù im

pre

se

e la

vo

rato

ri a

uto

no

mi, d

i appre

sta

menti,

attre

zzatu

re,

infr

astr

utture

, m

ezzi e s

erv

izi di pro

tezio

ne c

olle

ttiv

a (

pro

cedure

utiliz

zo

attre

zzatu

re c

om

uni)

C

oord

inam

ento

, coopera

zio

ne

e v

igila

nza

de

ll’im

pre

sa

aff

ida

taria

su

ll’a

pp

licazio

ne d

elle

dis

posiz

ioni

e d

elle

pre

scrizio

ni del pia

no d

i sic

ure

zza e

coord

inam

ento

.

V

erifica d

el rispetto d

elle

m

odalit

à o

rganiz

zative p

er

il coord

inam

ento

tra

le

IM

P e

i L

A n

onché p

er

il

coin

volg

imento

degli

RLS

G

estione d

elle

inosserv

anze r

iscontr

ate

C

hie

dere

la d

ocum

enta

zio

ne inte

gra

tiva s

u tali

arg

om

enti

In

contr

o fin

ale

alla

chiu

sura

del cantiere

A

ltro

A

rgom

enti d

iscussi:

Annota

zio

ni:

D

ocum

enta

zio

ne p

rodotta e

d e

sam

inata

:

D

ocu

men

tazio

ne

alle

ga

ta:

D

ocu

men

tazio

ne

in

tegra

tiva

ric

hie

sta

: …

F

irm

e d

egli

inte

rvenuti

Page 56: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE54

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. E

06

VE

RB

AL

E D

I S

OP

RA

LL

UO

GO

IN

CA

NT

IER

E

C

om

mitte

nte

: …

Lavori :…

Ubic

azio

ne C

antiere

: …

Luogo e

Data

: …

ele

nco d

egli

inte

rvenuti e

lo

ro q

ualif

ica:

- com

mitte

nte

o r

esponsabile

dei la

vori : …

……

..…

……

..

- direttore

dei la

vori: …

……

……

……

……

……

……

……

….

- co

ord

ina

tore

pe

r l’e

secuzio

ne

de

i la

vori: …

……

……

……

……

-

dato

re d

i la

voro

im

pre

sa a

ffid

ata

ria: …

……

……

……

……

-

dato

re d

i la

voro

im

pre

sa e

secutr

ice: …

……

……

……

……

altri inte

rvenuti: …

……

……

……

……

……

……

……

……

Ve

rba

le:

Esito d

ella

gestione d

ella

vig

ilanza e

altri a

dem

pim

enti d

a p

art

e d

ell’

impre

sa a

ffid

ata

ria

G

estione d

egli

appre

sta

menti, m

acchin

e e

im

pia

nti d

i uso c

om

une …

……

……

……

P

rovve

dim

en

ti (

co

mp

resa

la

sosp

en

sio

ne

to

tale

o p

arz

iale

de

i la

vo

ri)

Dic

hia

razio

ne d

elle

part

i (f

acoltativa):

F

irm

e d

egli

inte

rvenuti …

. N

ote

: Il p

resente

modello

alla

sua r

edazio

ne d

eve e

ssere

stila

to in tri

plic

e c

opia

, una d

eve e

ssere

im

media

tam

ente

resa d

isponib

ile in c

antiere

, ed u

na, se n

on p

resenti, deve e

ssere

inoltra

ta a

l C

OM

e D

L p

er

lo

ro info

rmazio

ne. Il p

resente

docum

ento

è v

alid

o a

nche s

e firm

ato

dal solo

CS

E.

Stu

dio

Mod. E

07

CO

MU

NIC

AZ

ION

E A

L C

OM

MIT

TE

NT

E

L

uo

go

e d

ata

, …

M

od

alit

à d

i tr

asm

issio

ne

: [ ] a m

ano

[ ]

fax

[ ] ra

cc.

[ ] e

-ma

il (p

er

questa

modalit

à a

ccert

ars

i del ricevim

ento

)

Spett.le

Com

mitte

nte

o R

esponsabile

dei Lavori …

R

eca

pito

Oggetto:

Cantiere

di …

C

om

un

ica

zio

ne

d’in

osse

rva

nza

al

pia

no

di

sic

ure

zza

e c

oo

rdin

am

en

to o

alle

dis

posiz

ion

i degli

art

t. 9

4, 95 e

96 D

.Lgs 8

1/2

008

Il s

ott

oscritt

o c

oord

ina

tore

pe

r l’e

secuzio

ne

de

i la

vo

ri i

n c

onfo

rmità a

quanto

pre

vis

to d

all'

art

. 92 c

om

ma 1

le

tt. e)

D.L

gs. 81/2

008, a

vendo a

ccert

ato

che,

[ ]

l'im

pre

sa

esecutr

ice

……

……

…..…

[ ]

il lavora

tore

auto

nom

o …

……

……

Non s

i è a

ttenuto

a q

uanto

pre

vis

to n

el

pia

no d

i sic

ure

zza e

coord

inam

ento

o n

egli

art

t. a

rtt. 9

4,

95 e

96

D

.Lgs.

81/2

008 e

pre

cis

am

ente

: …

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

….…

……

……

……

……

.……

……

……

……

……

……

.……

……

……

……

.……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

…...

Ne

l rispe

tto

de

i con

ten

uti d

ella

norm

a è

sta

ta e

se

gu

ita

con

testa

zio

ne

scritt

a a

gli

inte

ressa

ti r

ela

tiva

me

nte

alle

in

ad

em

pie

nze

co

mm

esse

(ve

di d

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tazio

ne

alle

ga

ta),

pert

an

to s

i

P

RO

PO

NE

[ ]

la s

osp

en

sio

ne

de

i la

vo

ri;

[ ]

l'allo

nta

nam

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dell'

impre

sa/lavora

tore

auto

nom

o inadem

pie

nte

; [ ]

la r

iso

luzio

ne

de

l con

tra

tto

. R

imania

mo in a

ttesa d

i un v

ostr

o riscontr

o, per

gio

rni …

.

Dis

tinti s

alu

ti

……

……

……

……

……

Page 57: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 55

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. E

07

C

OM

UN

ICA

ZIO

NE

AL

RE

SP

ON

SA

BIL

E D

EI

LA

VO

RI

L

uo

go

e d

ata

, …

M

od

alit

à d

i tr

asm

issio

ne

: [ ] a m

ano

[ ]

fax

[ ] ra

cc.

[ ] e

-ma

il (p

er

questa

modalit

à a

ccert

ars

i del ricevim

ento

)

Spett.le

Responsabile

dei Lavori …

R

eca

pito

Oggetto:

Cantiere

di …

C

om

un

ica

zio

ne

d’in

osse

rva

nza

al

pia

no

di

sic

ure

zza

e c

oo

rdin

am

en

to o

alle

dis

posiz

ion

i degli

art

t. 9

4, 95 e

96 D

.Lgs. 81/2

008

Il s

ottoscritto C

oord

inato

re p

er

l’esecuzio

ne d

ei

lavori in

confo

rmità a

quanto

pre

vis

to d

all'

art

. 92 c

om

ma 1

le

tt. e)

D.L

gs. 81/2

008, avendo a

ccert

ato

che,

[ ]

l'im

pre

sa

esecutr

ice

……

……

…..…

[ ]

il lavora

tore

auto

nom

o …

……

……

Non s

i è a

ttenuto

a q

uanto

pre

vis

to n

el pia

no d

i sic

ure

zza e

coord

inam

ento

o n

egli

art

t. 9

4, 95 e

96 D

.Lgs.

81/2

008 e p

recis

am

ente

: …

……

……

……

……

……

……

……

.……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

….…

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

……

….…

…..

Ne

l rispe

tto

de

i con

ten

uti d

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norm

a è

sta

ta e

se

gu

ita

con

testa

zio

ne

scritt

a a

gli

inte

ressa

ti r

ela

tiva

me

nte

alle

in

ad

em

pie

nze

co

mm

esse

(ve

di d

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tazio

ne

alle

ga

ta),

pert

an

to s

i

P

RO

PO

NE

[ ]

la s

osp

en

sio

ne

de

i la

vo

ri;

[ ]

l'allo

nta

nam

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dell'

impre

sa/lavora

tore

auto

nom

o inadem

pie

nte

; [ ]

la r

iso

luzio

ne

de

l con

tra

tto

. R

imania

mo in a

ttesa d

i un v

ostr

o riscontr

o, per

gio

rni …

.

Dis

tinti s

alu

ti

……

……

……

……

……

Stu

dio

Mod. E

08

CO

MU

NIC

AZ

ION

E A

GL

I O

RG

AN

I D

I V

IGIL

AN

ZA

(O

O.V

V.)

L

uo

go

e d

ata

, …

M

od

alit

à d

i tr

asm

issio

ne

:

F

ax

R

acc.

Spett.le

Azie

nda S

anitaria L

ocale

(A

SL):

Recapito: …

S

pett.le

Dip

art

ime

nto

Pro

vin

cia

le d

el L

avo

ro (

DP

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:…

Recapito :…

p.c

. S

pett.le

Com

mitte

nte

: …

Im

pre

sa

esecutr

ice: …

Lavora

tore

Au

tonom

o: …

R

ecapito: …

O

ggetto:

Cantiere

di …

C

om

unic

azio

ne e

x a

rt. 92 c

om

ma 1

lett. e)

D.L

gs. 81/2

008.

Il s

ottoscritto C

oord

inato

re p

er

l’esecuzio

ne d

ei

lavori in

confo

rmità a

quanto

pre

vis

to d

all'

art

. 92 c

om

ma 1

le

tt. e)

D.L

gs. 81/2

008,

CO

MU

NIC

A

ch

e il C

om

mitte

nte

e/o

il R

espo

nsa

bile

de

i la

vo

ri

de

l ca

ntiere

in

og

ge

tto

, p

ur

esse

ndo

sta

to/i in

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ato

/i n

on

ha/h

anno a

dottato

alc

un p

rovvedim

ento

nei riguard

i,

d

ell'

impre

sa

esecu

tric

e (

den

om

inazio

ne

e in

diriz

zo

) …

……

……

del lavora

tore

auto

nom

o …

……

……

……

……

……

……

……

..…

in

osserv

anti d

elle

dis

posiz

ioni d

egli

art

. 94

, 95

e 96

n

onch

é d

i q

ua

nto

di lo

ro p

ert

ine

nza c

onte

nu

to n

el P

SC

, in

part

icola

re:

……

……

……

……

……

……

(eventu

alm

ente

alle

gare

foto

gra

fie)

P

er

il corr

etto p

roseguim

ento

dell’

attiv

ità d

i coord

inam

ento

in c

antiere

, rim

ango in

attesa d

i un v

ostr

o c

enno

di riscontr

o, e d

ella

convocazio

ne p

er

la v

isita d

i sopra

lluogo.

Dis

tinti s

alu

ti

……

……

..

Page 58: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE56

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

Mod. E

09

LIS

TA

DI

CO

NT

RO

LL

O D

EL

FA

C

om

mitte

nte

: …

La

vo

ri :

Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re: …

D

ata

: …

La p

resente

lis

ta d

i contr

ollo

si applic

a a

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ple

tam

ento

dell’

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ità d

i cantiere

, e p

rim

a d

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riu

nio

ne f

inale

con il C

OM

e R

L.

S

ez.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i

s

on

o s

tate

c

om

ple

tate

le

se

gu

en

ti p

art

i c

om

po

ne

nti

iF

A (

co

mp

res

a l

a r

ac

co

lta

do

cu

me

nta

le):

1

De

scri

zio

ne

sin

tetica

d

ell'

op

era

e

d

ind

ivid

ua

zio

ne

d

ei

so

gg

ett

i in

tere

ssa

ti

[ ]

[ ]

[ ]

2

.1

Mis

ure

p

reve

ntive

e

p

rote

ttiv

e in

d

ota

zio

ne

d

ell’

op

era

e

m

isu

re

au

sili

ari

e

[ ]

[ ]

[ ]

2.2

In

form

azio

ni

su

lle

mis

ure

p

reve

ntive

e

p

rote

ttiv

e

in

do

tazio

ne

d

ell’

op

era

n

ece

ssa

rie

pe

r p

ianific

arn

e

la

rea

lizzazio

ne

in

co

nd

izio

ni

di

sic

ure

zza

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m

od

alit

à

di

utiliz

zo

e d

i co

ntr

ollo

de

ll'e

ffic

ienza

de

lle s

tesse

[ ]

[ ]

[ ]

3

Ele

nco

e

co

lloca

zio

ne

d

eg

li e

lab

ora

ti

tecn

ici

rela

tivi

all'

op

era

ne

l p

rop

rio

co

nte

sto

[ ]

[ ]

[ ]

3.1

E

len

co

e

co

lloca

zio

ne

d

eg

li e

lab

ora

ti te

cn

ici

rela

tivi

alla

str

utt

ura

arc

hite

tto

nic

a e

sta

tica

de

ll'o

pe

ra

[ ]

[ ]

[ ]

3.2

E

len

co

e

co

lloca

zio

ne

d

eg

li e

lab

ora

ti te

cn

ici

rela

tivi

ag

li im

pia

nti d

ell'

op

era

[ ]

[ ]

[ ]

4

L

a r

acco

lta

do

cu

me

nta

le h

a c

au

sa

to p

rob

lem

i

[ ]

[ ]

[ ]

se

qu

ali:

IL C

SE

….

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

LIS

TA

DI

CO

NT

RO

LL

O A

TT

IVIT

A’

CS

E

Co

mm

itte

nte

: …

La

vo

ri :

Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re: …

D

ata

: …

In

ca

rico

di C

SE

: e

x a

rt.

90

co

mm

a 4

ex a

rt.

90

co

mm

a 5

La p

resente

lis

ta d

i contr

ollo

deve e

ssere

applic

ata

da p

art

e d

el C

SE

o R

P a

l com

ple

tam

ento

di og

ni a

ttiv

ità s

vo

lta d

allo

stu

dio

quale

attiv

ità d

i coord

inam

ento

in e

secuzio

ne.

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

o

si

1

è s

tato

eff

ettu

ato

il co

ntr

ollo

de

i d

ocu

me

nti P

SC

e F

A;

[ ]

[

]

1.1

so

no

sta

ti r

isco

ntr

ati id

on

ei;

[ ]

[ ]

1.2

È

sta

to r

ed

att

o i

l P

SC

e p

red

isp

osto

il

fascic

olo

ne

i ca

si

di

cu

i a

ll’a

rt 9

0 c

om

ma

5 e

11

[

] [

]

2

è

sta

to

effe

ttu

ato

il

so

pra

lluo

go

in

ca

ntie

re

an

te

iniz

io

lavo

razio

ni;

[ ]

[ ]

2.1

è

sta

to n

ece

ssa

rio

in

teg

rare

il P

SC

; [

]

[ ]

3

è s

tato

re

da

tto

il

pro

gra

mm

a a

ttiv

ità

CS

E;

[ ]

[ ]

4

è s

tata

effe

ttu

ata

la

prim

a

riu

nio

ne

di

co

ord

ina

me

nto

co

n

CO

M,

IMP

ed

eve

ntu

alm

en

te D

.L.

; [ ]

[ ]

4.1

è

sta

to r

ed

atto

il re

lativo

ve

rba

le;

[ ]

[ ]

5

il ca

ntie

re è

sta

to v

isita

to d

ag

li O

O.V

V.;

[

]

[ ]

5.1

il

ve

rba

le d

eg

li O

O.V

V.

rip

ort

a se

gn

ala

zio

ni

a ca

rico

d

el

CO

M;

[ ]

[ ]

5.2

il

ve

rba

le d

eg

li O

O.V

V.

rip

ort

a se

gn

ala

zio

ni

a ca

rico

d

el

CS

E;

[ ]

[ ]

5.3

il

ve

rba

le d

eg

li O

O.V

V.

rip

ort

a s

eg

na

lazio

ni

a c

ari

co

de

lle

IMP

e L

A;

[ ]

[ ]

6

il ca

ntie

re è

sta

to v

isita

to d

al C

PT

; [

]

[ ]

6.1

il

fog

lio te

cn

ico

rila

scia

to r

ipo

rta

in

dic

azio

ni p

er

il C

SE

; [

]

[ ]

6.2

il

fog

lio te

cn

ico

rila

scia

to r

ipo

rta

in

dic

azio

ni p

er

l’IM

P e

LA

; [

]

[ ]

7

Il c

an

tie

re è

sta

to v

isita

to d

a …

; [

]

[ ]

Page 59: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 57

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

o

si

8

è s

tato

ne

cessa

rio

att

ua

re la

“fa

se

- ge

stio

ne

sp

ecia

le”;

[

]

[ ]

8.1

so

no

sta

te n

ece

ssa

rie

de

lle p

rop

oste

al C

OM

; [

]

[ ]

8.2

so

no

sta

te n

ece

ssa

rie

de

lle p

rop

oste

al R

L;

[ ]

[

]

8.3

su

cce

ssiv

am

en

te

alla

se

gn

ala

zio

ne

a

C

OM

e

R

L

la

situ

azio

ne

si è

no

rma

lizza

ta;

[ ]

[ ]

8.4

è

sta

ta d

ata

co

mu

nic

azio

ne

d’in

ad

em

pie

nza

ag

li O

O.V

V.;

[

]

[ ]

9

a fin

e la

vo

ri è

sta

to ve

rifica

to il

co

mp

leta

me

nto

d

el

FA

p

rim

a d

ella

riu

nio

ne

fin

ale

co

n il C

OM

;

[ ]

[ ]

9.1

è

sta

ta r

ed

atta

la

re

lativa

lis

ta d

i co

ntr

ollo

;

[ ]

[

]

10

è

sta

ta e

ffe

ttu

ata

la

riu

nio

ne

fin

ale

co

n C

OM

;

[ ]

[

]

10

.1

è s

tato

re

da

tto

il re

lativo

ve

rba

le;

[ ]

[

]

10

.2

du

ran

te la

riu

nio

ne

so

no

e

me

rse

in

dic

azio

ni

rile

va

nti d

a

pa

rte

de

l C

OM

in

rife

rim

en

to a

ll’a

ttiv

ità

eff

ett

ua

ta p

er

su

o

co

nto

da

pa

rte

de

l C

SE

;

[ ]

[ ]

11

è

sta

to t

rasm

esso

al C

OM

il F

A e

i d

ocu

me

nti a

lleg

ati n

ella

ve

rsio

ne

fin

ale

; [ ]

[ ]

12

co

n r

ife

rim

en

to a

l p

rog

ram

ma

de

ll’a

ttiv

ità

de

l C

SE

, re

da

tto

in

izia

lme

nte

, si

so

no

re

gis

tra

te

diffe

ren

ze

tr

a

qu

an

to

pro

gra

mm

ato

e q

ua

nto

att

ua

to

[ ]

[ ]

Alt

re i

nfo

rma

zio

ni

rile

va

nti

pe

r l’

att

ivit

à:

q

ua

nti m

esi in

to

tale

è d

ura

to il ca

ntie

re:

q

ua

nti P

OS

so

no

sta

ti v

eri

fica

ti:

q

ua

nti L

avo

rato

ri A

uto

no

mi (L

A)

ha

nn

o p

art

ecip

ato

ai la

vo

ri: …

q

ua

nte

riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

so

no

sta

te e

ffe

ttu

ate

: …

q

ua

nti v

erb

ali

di so

pra

lluo

go

so

no

sta

ti r

ed

att

i: …

i la

vo

ri s

on

o m

ai sta

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osp

esi

no

- s

e s

i p

er

qu

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to t

em

po

: …

IL

C

SE

/CO

M/R

P …

.

Pro

cedura

di P

rocesso a

ttiv

ità d

el C

SE

M

od. P

07-

Mod. E

02

PR

OG

RA

MM

A A

TT

IVIT

A’

DE

L C

SE

Co

mm

itte

nte

: …

La

vo

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Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re: …

D

ata

: …

Du

rata

pre

vis

ta in

me

si :

Il p

resente

modello

si

applic

a o

gni

volta c

he l

o s

tudio

ric

eve i

ncarico p

er

lo s

vo

lgim

ento

dei

com

piti

pre

vis

ti a

carico d

el

CS

E.

Il p

rog

ram

ma

di la

vo

ro r

isu

lta

nte

è v

inco

lan

te p

er

il C

SE

rappre

senta

ndo il m

inim

o d

ell’

impegno p

reved

ibile

, spetterà

a q

uest’u

ltim

o d

ura

nte

lo s

vo

lgim

ento

dei

lavori,

eve

ntu

alm

ente

inte

gra

re g

li in

co

ntr

i o

i s

opra

lluogh

i a s

econ

da d

ella

com

ple

ssità d

el cantiere

, dal num

ero

di im

pre

se e

dall’

attiv

ità

svolta.

D

ura

ta d

el

ca

nti

ere

es

pre

ss

a i

n m

es

i 1

De

sc

rizio

ne

att

ivit

à

3

6

12

1

8

24

3

0

36

So

pra

lluo

go

di ri

sco

ntr

o a

nte

ca

ntie

re

1

1

1

1

1

1

1

1

Pri

ma

riu

nio

ne

di co

ord

ina

me

nto

1

1

1

1

1

1

1

1

N.

riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

1

2

4

6

8

10

1

2

N.

so

pra

lluog

hi in

ca

ntiere

5

11

2

1

33

4

3

55

6

5

Riu

nio

ne

fin

ale

co

n il C

OM

1

1

1

1

1

1

1

1

No

ta 1

: il

ca

lcolo

de

lle v

isite

e s

opra

lluo

gh

i p

er

tem

pi in

term

ed

i d

eve

esse

re s

vo

lto

nella

se

gu

en

te m

od

alit

à :

-

es.

di calc

olo

su

16

me

si :

pre

nd

ere

la

co

lon

na

su

cce

ssiv

a q

uin

di

18

me

si

- v

isite

pre

vis

te 3

/18

*16

=2

,66

arr

oto

nd

ato

a 3

-

so

pra

lluo

gh

i p

revis

ti 3

3/1

8*1

6=

29

,33

arr

oto

ndato

a 2

9.

So

no

sta

te p

rev

iste

att

ivit

à s

pe

cif

ich

e a

ca

ric

o d

el

CS

E n

ei

do

cu

me

nti

d’i

nc

ari

co

:

n

o

se

si spe

cific

are

:

So

no

sta

te p

rev

iste

att

ivit

à s

pe

cif

ich

e a

ca

ric

o d

el

CS

E n

el

PS

C:

( v

ed

ere

mo

d.

P 0

6 l

ett

era

g)

n

o

se

si spe

cific

are

:

Rie

pil

og

o a

ttiv

ità

de

l C

SE

pe

r il

ca

nti

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in

og

ge

tto

: S

op

rallu

og

o d

i ri

sco

ntr

o a

nte

ca

ntie

re:

1

P

rim

a r

iun

ion

e d

i co

ord

ina

me

nto

:

1

N

.riu

nio

ni d

i co

ord

ina

me

nto

:

N

.so

pra

lluo

gh

i in

ca

ntie

re :

R

iun

ion

e f

ina

le c

on

il C

OM

:

1

Il C

SE

pe

rio

dic

am

en

te (

og

ni 1

-2 m

esi)

tra

sm

ett

e a

l C

OM

e/o

RL

/RP

re

po

rt

su

ll’a

ttiv

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svo

lta

e s

uo

e

sito

. C

om

mit

ten

te o

RL

o R

P

p

er

ric

ev

ime

nto

in

da

ta …

Il

CS

E …

Page 60: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE58

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

M

od. E

03 –

RE

V.0

LIS

TA

DI

CO

NT

RO

LL

O D

EL

PO

S

Co

mm

itte

nte

: …

L

avo

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Ub

ica

zio

ne

Ca

ntie

re: …

Im

pre

sa

ese

cu

tric

e:

D

ata

: …

c

on

tro

llo e

ffe

ttu

ato

: �

an

te la

vo

razio

ni �

du

ran

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la

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L’im

pre

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ffid

ata

ria h

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erificato

il P

OS

:

si data

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/…, osserv

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ni

si

no

non h

a v

erif.

L’im

pre

sa è

in p

ossesso d

i attesta

zio

ni o c

ert

ific

azio

ni di qualit

à:

si

no

Qu

ali

?

IS

O 9

001

BO

LLIN

O B

LU

S

OA

A

LT

RI…

……

…..

L’im

pre

sa h

a im

ple

menta

to u

n S

GS

L:

si

no

Q

ua

le?

B

ritis

h St

anda

rd O

HSA

S 18

001

U

NI IN

AIL

S

OB

AN

E (

B)

ALT

RI…

……

…..

La p

resente

lis

ta d

i contr

ollo

si applic

a o

gni volta c

he,

a s

eg

uito d

’incari

co s

i ricevano e

labora

ti t

ecnic

i quale

il P

iano

Opera

tivo d

i S

icure

zza e

co

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inam

ento

(P

OS

) ed a

ltre

docum

enta

zio

ni da p

art

e d

elle

im

pre

se e

secutr

ici.

Pa

rte

1 -

e

lab

ora

to P

OS

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i a

D

ati

id

en

tifi

ca

tiv

i d

ell

’im

pre

sa

es

ec

utr

ice

:

a.1

è

sta

ta in

dic

ata

l’e

sa

tta

de

no

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azio

ne

de

ll’im

pre

sa

e

se

cu

tric

e c

om

ple

ta d

i tu

tti i d

ati fis

ca

li (i

nd

iriz

zo

, te

l.,

co

d.f

isc.,

p.iva

; e

cc.)

;

� �

a.2

è

sta

to in

div

idu

ato

il c

an

tie

re;

� �

� a

.3

è s

tata

in

dic

ata

la

sp

ecific

a a

ttiv

ità

e le

sin

go

le la

vo

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ni

svo

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in

ca

ntie

re d

all’

imp

resa

ese

cu

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e�

� �

d

ai la

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rato

ri a

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no

mi su

oi su

ba

ffid

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� �

� a

.4

è s

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in

div

idu

ato

il d

ato

re d

i la

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ro (

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� �

a.5

è

sta

to in

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idu

ato

il re

sp

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sa

bile

de

l se

rviz

io d

i p

reve

nzio

ne

e p

rote

zio

ne

(R

SP

P);

� �

a.6

è

sta

to in

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idu

ato

, o

ve

pre

vis

to il m

ed

ico

co

mp

ete

nte

(M

A);

� �

a.7

è

sta

to in

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idu

ato

il ra

pp

rese

nta

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de

i la

vo

rato

ri p

er

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ure

zza

(R

LS

),

A

zie

nd

ale

(o

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ele

tto

o d

esig

na

to)

� �

terr

ito

ria

le �

� �

a.8

è

sta

to in

div

idu

ato

il d

ire

tto

re t

ecn

ico

di ca

ntie

re;

� �

� a

.9

è s

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in

div

idu

ato

il ca

po

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ntie

re;

� �

� a

.10

so

no

sta

ti in

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idu

ati e

in

dic

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li a

dd

ett

i a

lla g

estio

ne

de

lle

em

erg

en

ze

in

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re;

p

ron

to s

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rso

� �

an

tin

ce

nd

io�

� �

e

va

cu

azio

ne

de

i la

vo

rato

ri �

� �

a.1

1

è s

tato

in

div

idu

ato

il n

um

ero

e le

re

lative

qu

alif

ich

e d

ei

lavo

rato

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ipe

nd

en

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ell’

imp

resa

ese

cu

tric

e e

de

i la

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rato

ri a

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no

mi o

pe

ran

ti in

ca

ntie

re p

er

co

nto

de

lla

ste

ssa

im

pre

sa

;

� �

Stu

dio

M

od. E

03 –

RE

V.0

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i b

s

on

o s

tate

in

dic

ate

:

b.1

le

sp

ecific

he

ma

nsio

ni, in

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nti la

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ure

zza

, svo

lte

in

ca

ntie

re d

a o

gn

i fig

ura

no

min

ata

allo

sco

po

da

ll’im

pre

sa

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se

cu

tric

e;

� �

c

è

sta

ta d

es

cri

tta

:

c.1

l’a

ttiv

ità

di ca

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re;

� �

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la

mo

da

lità

org

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izza

tiva

e d

ei tu

rni d

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ro;

� �

� c.3

il

pro

gra

mm

a e

se

cu

tivo

de

tta

glia

to (

qu

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te

mp

i d

’ese

cu

zio

ne

) ri

feri

to a

lle p

rop

rie

la

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razio

ni e

a q

ue

lle d

ei

lavo

rato

ri a

uto

no

mi d

alla

ste

ssa

co

ord

ina

ti;

� �

è

sta

to a

lle

ga

to l

’ele

nc

o e

la

do

cu

me

nta

zio

ne

te

cn

ica

:

d.1

d

ei p

on

teg

gi, d

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on

ti s

u r

uo

te a

to

rre

, d

ei tr

ab

att

elli

; �

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d.2

d

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op

ere

pro

vvis

ion

ali

di n

ote

vo

le im

po

rta

nza

; �

� �

d.3

d

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ma

cch

ine

e d

eg

li im

pia

nti u

tiliz

za

ti n

el ca

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re;

� �

qu

elli

pe

r i q

ua

li è

pre

vis

to i n

olo

a fre

dd

o�

� �

q

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lli p

er

i q

ua

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pre

vis

to i n

olo

a c

ald

o�

� �

e

de

lle s

osta

nze

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rep

ara

ti p

eri

co

losi u

tiliz

za

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el ca

ntie

re

co

n le

re

lative

sch

ed

e d

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ure

zza

; �

� �

i d

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isp

ositiv

i d

i p

rote

zio

ne

in

div

idu

ale

fo

rniti a

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rato

ri

occu

pa

ti in

ca

ntie

re;

� �

so

no

sta

te i

nd

ivid

ua

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g

le

mis

ure

p

reve

ntive

e

p

rote

ttiv

e,

inte

gra

tive

ri

sp

ett

o

a

qu

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co

nte

nu

te n

el

PS

C,

ad

ott

ate

in

re

lazio

ne

a

i risch

i co

nn

essi a

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rop

rie

la

vo

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ni in

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ntie

re;

� �

h

le p

roce

du

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om

ple

me

nta

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etta

glio

, ri

ch

ieste

da

l P

SC

; �

� �

s

on

o s

tati

all

eg

ati

, o

in

teg

rati

ne

l P

OS

:

f l’e

sito

de

l ra

pp

ort

o d

i va

luta

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ne

de

l ru

mo

re;

� �

� j

l’esito

de

lla v

alu

tazio

ne

de

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ibra

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ni

� �

� l

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ocu

me

nta

zio

ne

in

me

rito

all’

info

rma

zio

ne

ed

alla

fo

rma

zio

ne

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rnite

ai la

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rato

ri o

ccu

pa

ti in

ca

ntie

re;

� �

� m

co

pia

de

ll’a

vve

nu

ta d

en

un

cia

ag

li e

nti p

revid

en

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li,

assic

ura

tivi e

in

fort

un

istici (I

NA

IL,

INP

S,

Isp

ett

ora

to d

el

La

vo

ro)

ed

estr

em

i d

ella

pro

pri

a iscri

zio

ne

ag

li Is

titu

ti

pre

vid

en

zia

li e

d a

ssic

ura

tivi;

� �

n

co

pia

de

i ve

rsa

me

nti c

on

trib

utivi, p

revid

en

zia

li e

d

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tivi, n

on

ch

é q

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lli d

ovu

ti a

gli

Org

an

ism

i p

ari

tetici

pre

vis

ti d

alla

co

ntr

att

azio

ne

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llettiv

a,

no

n a

nte

ced

en

ti g

li u

ltim

i q

ua

ttro

me

si d

alla

da

ta d

i a

ffid

am

en

to d

ei la

vo

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� �

o

co

mu

nic

azio

ne

scri

tta

con

ten

en

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me

ro d

’iscrizio

ne

a

lla C

.C.I

.A.A

. d

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pro

vin

cia

di co

mp

ete

nza

, l’i

nd

ica

zio

ne

d

ei co

ntr

att

i co

llett

ivi a

pp

lica

ti a

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vo

rato

ri d

ipe

nd

en

ti,

stip

ula

to d

alle

org

an

izzazio

ni sin

da

ca

li co

mp

ara

tiva

me

nte

p

iù r

ap

pre

se

nta

tive

;

� �

p

dic

hia

razio

ne

de

ll’o

rga

nic

o m

ed

io a

nn

uo

dis

tin

to p

er

qu

alif

ica

; �

� �

Page 61: Guida alla sicurezza - Collegio Geometri Milanotragedia del terremoto, a partire dal n. 2 , dedicato quasi inte-ramente all’evento, e per tutto il corrente anno, la nostra Rivista

PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE 59

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Stu

dio

M

od. E

11 –

RE

V.0

Pro

cedura

:

consultazio

ne R

LS

Att

ua

tori

: co

mm

itte

nte

- d

ato

ri d

i la

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ro d

elle

im

pre

se

ese

cu

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i

Ob

iett

ivo

: co

nsu

lta

re i p

rop

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LS

,se

ele

tti, in

me

rito

ai co

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nu

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el P

SC

e d

el p

rop

rio

PO

S

Mo

da

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di a

ttu

azio

ne

:

- l’i

mp

resa

e

se

cu

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e

rice

ve

a

lme

no

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nti

gio

rni

prim

a

de

ll’in

izio

d

ei

pro

pri

lavo

ri

il P

SC

d

al

co

mm

itte

nte

(se

ap

pa

lto

sco

rpora

to)

o d

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im

pre

sa a

ffid

ata

ria

(se

tra

tta

si d

i un

sub

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pa

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tore

) e

lo

mette a

dis

posiz

ione d

el pro

prio R

LS

. T

ale

opera

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ne v

iene r

egis

trata

sul m

od

ulo

RL

S

- L

’RL

S d

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im

pre

sa

esecu

tric

e f

irm

a p

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rice

vu

ta i

l P

SC

e f

orn

isce

, se

lo

de

sid

era

, p

ropo

ste

o

richie

ste

di

chia

rim

enti s

ui

docum

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sam

inati a

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SE

. Il m

odulo

va i

nvia

to v

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ax o

depositata

ne

ll’a

ppo

sita case

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er

la co

mun

ica

zio

ne

C

SE

/Resp

on

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bile

de

lla sic

ure

zza

im

pre

sa p

rin

cip

ale

posiz

ionata

in b

ara

cca u

ffic

i

- N

el caso l’im

pre

sa f

osse s

pro

vvis

ta d

i R

LS

il dato

re d

i la

voro

pro

vvede a

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re c

om

unic

azio

ne a

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rap

pre

sen

tanti t

err

ito

ria

li de

lla s

icu

rezza (

RL

ST

) c

on

se

de

in

via

Ne

wto

n,

3 –

201

48

Mila

no

nu

me

ro

verd

e 8

00-6

26494 (

O S

ED

E D

EL T

ER

RIT

OR

IO D

I P

ER

TIN

EN

ZA

).

Stu

dio

M

od. E

03 –

RE

V.0

Se

z.

De

sc

rizio

ne

n

.a.

no

s

i

s

on

o s

tati

all

eg

ati

, o

in

teg

rati

ne

l P

OS

:

q

dic

hia

razio

ne

in

me

rito

all’

asso

lvim

en

to d

elle

pre

scri

zio

ni

pre

vis

te d

all’

art

.10

1 c

om

ma

2 (

ob

blig

hi d

i T

rasm

issio

ne

) d

el D

.Lg

s.

81

/20

08

;

� �

r D

ich

iara

zio

ne

att

esta

nte

l’a

de

mp

ime

nto

pre

scri

tto

da

ll’a

rt.

10

0 c

om

ma

4,

e d

all’

art

.10

2 d

el D

.Lg

s.

81

/20

08

(m

essa

a

dis

po

siz

ion

e d

ei p

ian

i a

l p

rop

rio

RL

S e

su

a c

on

su

lta

zio

ne

) (e

s.

mo

d.

E1

1a

lleg

ato

);

� �

s

Co

pia

au

ten

tica

ta

libro

un

ico

de

l can

tie

re

� �

� T

R

eg

istr

o in

fort

un

i o

co

pia

au

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ta

� �

� u

È

sta

ta e

ffe

ttu

ata

co

mu

nic

azio

ne

ad

AS

LE

(R

LS

T)

pe

r a

ve

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om

ina

tivo

d

el R

ap

pre

se

nta

nte

de

i la

vo

rato

ri

terr

ito

ria

le e

po

rre

in

vis

ion

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PROCEDURA DI PROCESSOATTIVITÀ DEL CSE60

D.Lgs. 81/08 - 9 aprile 2008Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

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» di Giuseppe Carlo Redaelli

Con un comunicato stampa il Con-siglio dei Ministri, riunitosi il gior-no 27/03/2009, ha dato annuncio

dell’approvazione di uno schema di de-creto legislativo che modifica ed integra la normativa vigente in materia di sicu-rezza dei luoghi di lavoro, proseguendo il processo di complessiva rivisitazione e ammodernamento delle regole sulla

sicurezza iniziato con lalegge delega n. 123 del2007 e culminato nel de-creto legislativo 9 aprile2008, n. 81 (testo unicoin materia di salute e si-curezza dei luoghi di lavoro). Le modi-fiche riportate nel provvedimento na-scono dall’esigenza di dare chiarezza interpretativa e rispondere alle criticità emerse nei primi mesi di applicazione

del D.Lgs. 81/08. Le principali novità in-trodotte riguardano, oltre ad una gene-ralizzata razionalizzazione delle sanzioni penali ed amministrative conseguenti alle violazioni degli obblighi da parte di datori di lavoro, dirigenti e personale preposto, anche una migliore definizione del ruolo dei diversi soggetti incaricati alla gestione della sicurezza in cantie-re; nuove indicazioni, quindi, anche per:• committenti;• responsabili dei lavori;• coordinatori della sicurezza.Ulteriori novità consistono nelle modifi-che del campo di applicazione del titolo IV (parte I) con delucidazioni importanti anche circa i casi di redazione del PSC (viene reintrodotta la valutazione dell’en-tità di cantiere, con riferimento al valore di uomini-giorno previsti e della presen-za o meno dei rischi particolari, di cui all’allegato XI). Attualmente lo schema di decreto correttivo dovrà esser posto al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e, successivamente, del Parlamento. L’iter non è pertanto ancora concluso, e fino a quel momento troverà piena applicazione il D.Lgs. 81/08, nella sua prima versione (aprile 08), alla quale la presente linea guida fa riferimento. Nel momento in cui tale decreto diverrà applicativo, la linea guida proposta sarà modificata in rela-zione a quanto di nuovo introdotto nella normativa di sicurezza. •

Ancora sul decreto legislativo 81/08

Sicurezza sul lavoro,si cambia ancoraCon un comunicato, il Consiglio dei ministriannuncia modifiche legali al D.Lgs. per dare chiarezzainterpretativa e rispondere alle criticità emersenei primi mesi di applicazione

In cantiere

61NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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Noi, geometri nel palloneLa partecipazione del Collegio di Milano al torneo 2009 sui campidelle Terme Euganee. Il titolo è conquistato da Torino e noi abbiamo pagatolo scotto del noviziato. Ma è nostro il record di 11 reti in un solo incontro.E l’anno venturo saremo ancora più forti

L’esordio al campionato nazionale di calcio

Per Sport

Da sinistra: in piedi, il massaggiatore Leo Muscio, Fiore, Pistininzi, Cazzetta, Napolitano,Capasso, Beltrami, Vailati, De Giuseppe, il Mister Claudio Gulti. In ginocchio: Esposto, Tedesco, Hadel, Erami, Puglisi, Ingarbeggia, Macchi, Piacenti

N. 03.2009 Maggio - Giugno62 NoiGeometri

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» di Claudio Gulti, “mister”*

Per la prima volta quest’anno Milano ha partecipato al Campionato Na-zionale di calcio di categoria che si è

svolto presso le Terme Euganee, ad Abano e Montegrotto Terme dal 13 al 20 giugno appena trascorsi. Il Torneo è organizzato dalla Geosport, l’Associazione sportiva emanazione del Consiglio Nazionale, con la disponibilità e la logistica resa e mes-sa in piedi dal Collegio di Padova che si è dimostrato veramente all’altezza della situazione ed a cui va il nostro plauso.Già l’anno scorso avevamo abbozzato l’idea ed iniziato con una prima chia-mata di giovani colleghi calciatori, ma l’adesione si era rivelata troppo scarsa. Quest’anno abbiamo cominciato per tem-po e tra aderenti vecchi e nuovi abbiamo potuto varare una prima formazione che ho ritenuto sufficiente ad affrontare Col-legi ormai da dodici anni allenati e prepa-rati alla contesa. Siamo arrivati fiduciosi e speranzosi ad Abano il 13. La sera alteatro Magnolia, nell’ambito di una impo-nente manifestazione della Geosport, cheha visto premiati i partecipanti ai tornei diTennis e Golf, vi sono stati gli abbinamen-ti per la formazione dei gironi. Tra le 26 squadre in lizza, siamo stati estratti nelGirone 3 con Firenze, Grosseto e Siracusa.Complessivamente sette gironi di cui due a tre squadre e cinque a quattro.Si qualificano per i quarti la prima di cia-scun girone e la migliore tra le seconde.La mattina dopo, 14 giugno, partita inau-gurale tra Padova, padrone di casa, e Bari. Le nostre fiducie e speranze, sicu-ramente le mie, si sono immediatamente ridimensionate una volta vista la partita e constatato quanto elevato fosse il tasso tecnico del Bari che, a un Padova forse al nostro livello o appena sotto, rifilava cinque gol con azioni in velocità e senza sprecare un passaggio! Giudico la qualità del gioco almeno da Promozione se non da Eccellenza e mi comincio a preoccupa-re: saranno così anche le altre formazioni?Lo scotto del noviziato ci attende!Nel pomeriggio generale apertura delle contese. Si gioca sui vari campi disponi-bili nel territorio. Al nostro Girone spetta il campo di Galzignano. Prima partita con il Grosseto. Ore 17,30. Appena prima di noi, alle 16, ha giocato Firenze ed ha vinto rifilando quattro gol al Siracusa…Il campo è erboso, ma sconnesso e nonpermette giocate tecniche. Adotto il 4-4-2per evitare sorprese contando sul prin-

Per Sport

Fasi del sorteggio. In piedi il presidente di Padova, Capuzzo.Al tavolo il presidente ed il vicepresidente di Geosport, Felici e Ratano

L’Hotel Villa Pace

La selezione nella gara con il Siracusa

63NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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cipio basilare “primo non prendere gol”!Siamo aggrediti, ma non passano grazie alla nostra difesa dove Beltrami, Hadel, Erami e Napolitano non mollano gli avver-sari. Passiamo invece noi con un gran gol di testa di Simone Cazzetta, centravanti in campo ed organizzatore del Collegio fuori campo. Resistiamo tutta la partita, (nel secondo tempo Mimmo Pistininzi si esprime da esperto portiere qual è an-dando a deviare la palla indirizzata sotto

la traversa con volo plastico) si giocano due tempi da trenta minuti cadauno con terna arbitrale federale (!!),e guarda guar-da, udite udite, chi l’avrebbe mai detto, iniziamo con tre punti a nostro favore!Firenze vede la nostra partita e ci valuta.Il calendario il giorno dopo prevede già lo scontro al vertice Firenze-Milano. Qui devo fare un passo indietro e raccontare un particolare: nel nostro albergo, l’Hotel Villa Pace di Abano, c’è anche Firenze!

Se la sera prima c’era stato un qualche scambio di battute tra i ragazzi, da que-sto momento cala il gelo! Attuano imme-diatamente una strategia di totale distac-co: non si vogliono far sentire nei discorsi di preparazione tattica e ci evitano accu-ratamente. Il 15, giorno della gara, noi andiamo a pranzo non più tardi delle do-dici e trenta; loro si presentano alle 13,30 quando noi sloggiamo! Dall’euforia della sera precedente (e qualche bagordo) sia-mo passati ad una tensione consapevo-le dei nostri limiti rispetto alla squadra quadrata, omogenea nel livello tecnico ed allenata che stiamo per affrontare.Ore 17,30, 34 gradi C, si gioca. Aggressio-ne totale, non ci danno tregua. Il nostro attacco è immobilizzato, non conquista un pallone. Il centrocampo è soverchiato dalle azioni veloci, Però la difesa c’è, è to-sta e blocca con ogni mezzo gli avversari. Dopo un paio di tiri fuori, però, passano con un gol cosiddetto “della domenica”: un cross dalla destra trova fuori porta il nostro valoroso portiere Mimmo Pisti-ninzi, e si insacca alle sue spalle in modo beffardo. 1-0 e palla al centro.Da questo momento la partita diviene un po’ più equilibrata, ma i nostri sforzi sono vani perché loro sono più forti. Abbiamo un’unica opportunità con il nostro fuori-classe Alessandro Fiore che, toccando un passaggio alto davanti all’area avversa-ria, sfiora il palo destro. Nel secondo tem-po il copione non cambia, ma un errore di Stefano Napolitano nella nostra trequarti favorisce il centravanti avversario che velocemente raggiunge la nostra porta e batte Pistininzi: 2-0 e a casa. Prima di noi il Grosseto ha battuto Siracusa per 3-0. Per cui la classifica ci vede a tre punti con Grosseto, mentre Firenze è prima a sei punti con sei gol a favore di differenza reti! Siracusa è ormai fuori con zero punti.Ci dormiamo sopra. Il giorno dopo martedì16 è di riposo, c’è il Congresso sul Decreto 81, sicurezza…, il pranzo ufficiale di Geo-sport a cui devo partecipare e va be’, sarà per la prossima volta… Scopriamo invece che c’è una possibilità: infatti l’Organiz-zazione, ai cui membri vanno tutti i miei complimenti per il lavoro che hanno sa-puto svolgere rimanendo svegli sino alle tre di notte tutte le notti, ci fa giocare in contemporanea l’ultima partita alle 16.Firenze contro Grosseto e Milano contro Si-racusa: tutti e tre possiamo trovarci a sei punti, i giochi non sono fatti! Ci va bene perché ci cambiano il campo. Andiamo a giocare a Mezzavia di Montegrotto dove

Per Sport

In campo con Grosseto

L’organizzazione Geosport al lavoro:Ratano, Arrisicato, De Laurentis, Amendola

N. 03.2009 Maggio - Giugno64 NoiGeometri

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il fondo è più regolare. Per avere qualche opportunità dobbiamo vincere con gole-ada, augurandoci che Grosseto batta Fi-renze. La goleada potrebbe essere utile anche per la migliore seconda, anche se è una combinazione molto difficile.Arriva il 17, ci viene incontro il tempo con la temperatura che cala di 8 gradi e nu-vole. Ore 16 partita. Iniziamo subito male lasciando due opportunità a Siracusa che sbaglia a porta vuota un gol fatto! Sem-bra il segnale di quanto accadrà dopo.La tensione nei ragazzi è enorme, ma an-che la determinazione lo è: l’attacco for-mato da Simone Cazzetta e Francesco Te-desco ha un altro passo rispetto ai giorni precedenti e, grazie alla maggiore qualità tecnica agevolata dal fondo regolare ed alla voglia di correre di più, la partita si mette sul giusto binario. Li prendiamo in contropiede e con Cazzetta, Claudio Vailati (centrocampo), Tedesco raggiun-giamo il 3 a 0 in pochi minuti. Ma non c’è tregua, un attimo di calma e regaliamo un gol a Siracusa con una palla che lemme lemme passa dietro Pistininzi e si infila in porta. Il primo tempo è chiuso sul 3 a 1.

Nell’intervallo ci si incita a vicenda. Se-condo tempo, si ricomincia e succede l’incredibile: cominciamo a segnare quasi in ogni azione manovrata e soprattutto sfruttando il contropiede. La partita si chiude con il risultato storico, penso, ma sicuramente ineguagliato in questo tor-neo, di 11-1! Capocannoniere Francesco Tedesco con 5 gol, segue Simone Caz-zetta con 4, tre nella partita, 2 Claudio Vailati, 1 Luca Puglisi. Per una debuttante non cè male! Bene, orgogliosi e contenti i ragazzi ritornano in albergo. Il sorpas-so non c’è stato, Firenze ha pareggiato e quindi è prima, ma poco male, loro han-no meritato e noi abbiamo la coscienza a posto. Per la cronaca: il giorno seguente giovedì 18 si sono svolti i quarti: Torino ha battuto Firenze 2-0, passano alle se-mifinali anche Arezzo, Bari e Messina chebattono Pesaro, Catania e B.A.T. (Barletta-Andria-Trani). Venerdì 19, semifinali: Messi-na batte Bari 2-0, Torino batte Arezzo 4 -1.Sabato 20, finale: Torino vince 1-0 sul Messina e si aggiudica il Titolo 2009.Un ringraziamento e un augurio di pron-ta guarigione dagli infortuni patiti in

allenamento a Paolo Carrettoni, valido centrocampista, ed a Roberto Imperato, ottimo tornante. Un ringraziamento ad Enzo Imperato, portiere, il cui impegno su altri fronti non gli ha permesso la par-tecipazione al torneo. Infine, un attestato di stima a Simone Cazzetta che si è as-sunto il ruolo di organizzatore del gruppo e di tutto un po’, prendendo sulle spalle ed assolvendo in modo egregio il lavoro di segreteria che tutti sappiamo essere basilare per la riuscita di ogni manifesta-zione. Per l’anno prossimo attendiamo rinforzi. Sappiate che tutte le squadre hanno tra loro tesserati FIGC che vanno dalla C alla Promozione, allenati ed atle-ticamente in forma. Un invito, quindi, a tutti i giovani calciatori geometri iscritti e praticanti a segnalare da subito al Col-legio le loro qualità e disponibilità: sarà una esperienza entusiasmante che lasce-rà loro un ricordo permanente!Arrivederci al prossimo anno. •

*Geometra, Architetto, Consiglieredel Collegio di Milano ed ex sportivo,responsabile della selezione calcio

• La formazione di Milano •

Portiere:

MimmoPistininzi

Difensori:

Adel Saleh

Gian PaoloBeltrami

Giorgio Erami

StefanoNapolitano

MaurizioPiacenti

AndreaCapasso

GianvitoDe Giuseppe

Centrali:

ClaudioVailati

ClaudioIngarbeggia

Lateralie Tornanti:

AlessandroFiore

Luca Puglisi

AndreaEsposto

Marco Macchi

Attaccanti:

Simone Cazzetta

FrancescoTedesco

Per Sport

65NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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» di Umberto Agradi

S i chiama Brianza quel fazzoletto di terra che trovasi a nord di Milano.Grosso modo essa comprende il

territorio delimitato dal perimetro Asso -Garlate - Brivio - Gorgonzola - Vimercate -Desio - Seveso - Mariano - Erba (confini illustrati nella cartina a fianco).Queste terre una volta non avevano alcun nome. Solo nel 931 dopo Cristo compare per la prima volta, in un documento, il nome “Martesana”. Ora vogliamo fare un giro per la Brianza, percorrendo un itine-rario non propriamente logistico ma vir-tuale secondo le località che man mano incontriamo. È la Brianza di Alessandro Manzoni e dei suoi “Promessi Sposi”, ma anche la Brianza dell’ingegner Carlo Emilio Gadda, quello dell’“Adalgisa” e del “Pasticciaccio brutto”. Un incantevo-le fazzoletto di terra verdeggiante dove i“sciuri”, i milanesi che se lo potevano per-mettere, nell’Ottocento e nel primo No-vecento venivano a villeggiare. È il gran-de “polmone verde” di Milano.Partiamo da Agrate, che dista 20 km daMilano ed è situato nel cuore della Brian-za. Qui troviamo la statua di San Barto-lomeo che, come dice il Serio Storicodell’Arte è “anatomicamente perfetta maqualitativamente mediocre”. Ad Aicurzio possiamo visitare il Santuario di Campe-gorino dove è custodito un dipinto che rappresenta il Miracolo del 1705. Ad Ar-luno esiste il Santuario della Rocchetta dove si trova una reliquia coi capelli della Vergine. Al Santuario si giunge con una “scala santa” settecentesca che un tem-po si percorreva in ginocchio.

Dopo un percorso colli-nare, fra viali alberati egiardini fioriti, giungia-mo a Albavilla dove tro-viamo il castello fanta-sma di Carcano (frazione di Albavilla). Secondo gli abitanti della zona, durane i periodi di siccità si pos-sono vedere sul prato del sagrato alcune strisce di erba secca, disposte in quadro, che indicherebbero la pianta dello scom-parso castello. Nelle montagne intorno al comune di Albavilla si aprono nume-rosi crotti, grotte naturali delle quali ci si serve per tenere al fresco il vino. Altro caratteristico paese è Annone di Brianza col suo omonimo lago. Tale lago è quasi diviso in due da una penisola (di Isella) che scendendo da nord si protende verso Annone e giunge a poche decine di me-tri dalla riva. Questo istmo era una volta varcato da un ponte, le cui rovine si in-

travvedono ancora dalla riva del lago, sul fondo. Siamo giunti ad Alzano del Parco. Qui un antico monastero diede luogo al sontuosissimo palazzo Carcano abbellito da un vastissimo parco ove regna un vero e proprio zoo. Dopo Erba e superato Para-vicino e Carcano eccoci sotto al magnifi-co Soldo, poggio di rara bellezza, a cui si scende per una agevolissima via.L’estensione dell’orizzonte, non chiuso da altissime montagne, le comode stradic-ciole, i variatissimi filari di vite, i giardini inglesi, i boschetti, le ombrose alee dan-no a questa collina una squisita amenità.Dopo Arcore eccoci ad Arosio. Secondo una gentile tradizione il nome del pae-se deriverebbe dagli splendidi rosai che in tempi lontani vi venivano coltivati. Lo stemma del paese reca tre rose. Siamo giunti al culmine nord della nostra car-tina ad Asso. Il paese è situato al centro della Valassina ed è ai piedi delle Grigne.

Monumento ad Alessandro Manzoni

Il verde mare di Lombardia

Nelle terre di Alessandro ManzoniDa Asso a Brivio, da Gorgonzola a Vimercate, su fino a Barzanò e al lago di Lecco.È il “polmone verde” che si stende a nord di Milano. Luogo di villeggiatura,nell’Ottocento e nei primi del Novecento, dei “sciuri” che venivano in villa, d’estate,per sfuggire alla calura della città. Da Lecco giù fino a Monza, nei luoghidei “Promessi sposi”. Dal lago di Annone ai rosai di Arosio

Conoscere la Brianza

N. 03.2009 Maggio - Giugno66 NoiGeometri

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La parrocchiale, eretta nel ‘6oo, venne interamente costruita con pietre ricavate da un masso erratico che si trovava nelle vicinanze, più precisamente a Cim’Asso.Vicino ad Asso trovasi Barni che è un pic-colo paese la cui chiesa, di San Pietro e Paolo venne costruita intorno al XV-XVI secolo ed ebbe una sua particolarità: quattro altari, uno dei quali (posto nella sacrestia) poteva essere visto dai fede-li solo attraverso uno stretto spioncino. San Carlo soppresse l’altare della sacre-stia e uno di quelli entro la Chiesa: “quat-tro” altari erano liturgicamente illegali; due, no. Altra particolarità di Barni fu la bravura dei medici Ravizza che, nel Sei-cento, si fecero gran fama guarendo so-prattutto con erbe. Giungiamo a Barzanò che è un paese un po’ isolato, situato su una leggera altura, sorge l’oratorio di San Salvatore che risale ai secoli XI-XII. Nella frazione di Bèvera è famoso il santuario della Madonna: la Madonna di Bèvera.

Ai ciclisti è caro ricordare la famosa salitadella Bèvera che tanto fa sudare. Passia-mo poi da Besana in Brianza e da Biasso-no per vedere poi Bosisio Parini dove esi-ste la casa dell’illustre poeta e scrittore. La casa è divenuta ora una meta turistica, che tutti in paese conoscono e additano. È stata restaurata in modo discutibile e inaugurata il 29 giugno 1961.Di Bovisio Masciago abbiamo già parlato in una precedente circostanza (2-5/08).Siamo ora a Cantù dove, in via Annoni c’è una cappella dedicata a S.Maria, che viene comunemente chiamata La Madon-nina. Questa chiesina è stata costruita a ridosso della mura che un tempo circon-davano Cantù e anzi ne ha conglobato un pezzo. Infatti i sette lati dell’abside si presentano molto irregolari. A Canzo, dove scorre il torrente Ravella che dà origine alla valle del Lambro. Per la stra-da che segue il corso del torrente, verso oriente, si giunge alla Fonte del Gaium.

La strada poi continua fino alla chiesetta di San Miro al Monte e qui finisce. Da qui si ammira lo spettacolo dei Corni di Can-zo. A Erba da località La Salute a m. 800 è facile raggiungere il Buco del Piombo a m. 600 dove il turista od il gitante trova-no un buon servizio di trattoria e la pos-sibilità di visitare per 400 metri le viscere del monte. Una particolare attenzione merita Lecco. Cittadina sulle rive del lago di Como. Dicono i vecchi che fino a non molti anni orsono si poteva girare tutta la città sotterranea; e non sono lontani dal vero. In effetti. Sotto tutto il perimetro delle mura, distrutte quasi completamen-te nell’800, si estendeva una vasta rete di gallerie usate tutt’oggi per gli ultimi lavori eseguiti. A Lurago d’Erba quattro secoli fa fece la sua comparsa, importa-to, il vimini. Gli industriosi abitanti co-minciarono tempo dopo ad usarlo nella lavorazione di cesti. Ora a Lurago c’è una fiorente industria del vimini che dà lavo-ro a duemila persone.Eccoci a Montevecchia dove troviamo la villa di Maria Gaetana Agnesi. Da qui a Monticello Brianza, paese al culmine di una ripida salita sulla sommità della qua-le ci fermiamo, in una vecchia trattoria per un gustoso spuntino. Di Monza abbiamo già relazionato nel precedente numero 2 del 2007. Andiamo quindi a Oggiono, la piccola Lourdes di Brianza. Di fronte alla parrocchiale di Sant’Eufemia c’è una piccola grotta contenente una statuetta della Vergine, che richiama la più famosa grotta di Lourdes.Passiamo quindi da Olgiate Molgora dovetroviamo la chiesetta di San Pietro, paleo-cristiana. Indi a Olginate dove, nel letto del fiume che forma poi il lago di Olgi-nate, si possono vedere emergere i resti di un antico ponte. Non è da dimenticare Perego, noto per il battagliero Leone, ar-civescovo di Milano. Indi Pusiano, col suo lago ovale. Si veda la chiesa, si navighi all’isoletta dei Cipressi abbellita di alberi piantati nel 1770. Vicini a concludere vi-sitiamo Santa Marie Hoe dove, da tempo immemorabile, presso la chiesa di Santa Maria si usava tenere una fiera nelle prin-cipali festività della Madonna e il Venerdì Santo. Fanno parte della Brianza pure i Comuni di Sirone, di Sormano, di Suello, e più vicino a Milano, di Trezzo sull’Adda e di Vaprio d’Adda.Con questa carrellata abbiamo voluto da-re, grosso modo, l’esatta sensazione del-la particolare bellezza di questo piccolo angolo d’Italia. •

Conoscere la Brianza

67NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

Asso

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Il contado della Martesana

---- confini molto approssimativi

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Afrodisia

Cultura

N. 03.2009 Maggio - Giugno68 NoiGeometri

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Emozionitra Orientee Occidente

Viaggio in Turchia

Il fascino di Istanbul, ultimo confine d’Europa,città antica dalle mille Moschee e caoticametropoli, ma anche le testimonianzedelle millenarie civiltà del Paese e ancoral’amichevole e calda ospitalità della sua gente

Cultura

Il gruppo

69NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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» Foto e testo di Augusto Camera

Nel mese di maggio abbiamo orga-nizzato una visita in Turchia. Que-sto bellissimo viaggio ci ha portati

a visitare, in particolare, siti archeologici o ambientali di straordinaria bellezza ol-tre alle principali città: Istanbul, Ankara e Smirne. Da lungo tempo trascurati o conosciuti soltanto dagli esperti la ric-chezza archeologica della Turchia e l’im-portanza dell’Asia Minore attraverso i secoli e i millenni attira oggi sempre di più l’attenzione di specialisti e dei visi-tatori. Il carattere unico dell’archeologia in Turchia consiste nella diversità e nella sua qualità, qualsiasi sia la cultura, la ci-vilizzazione o il periodo al quale essa si riferisce. Tra gli innumerevoli siti antichi che cospargono il paesaggio anatolico Afrodisia figura indiscutibilmente fra i più stupefacenti per il suo fascino e la sua atmosfera avvincente. Situata a circa 230 km da Izmir e dalle coste del mar Egeo,

Afrodisia è stata, e lo èancora, il luogo di un pro-getto archeologico fra ipiù importanti e più frut-tuosi del secolo. Più co-nosciuti sono i ritrova-

menti di Efeso di cui si ricorda in partico-lare la famosa biblioteca ed il teatro oltre ad edifici in sorprendente stato di conser-vazione. Sono raccolte in un piccolo mu-seo una quantità di eccezionali sculture che risalgono al periodo greco-romano.Di particolare interesse ambientale ab-biamo visitato Pamukkale, la Cappadocia e Hattusa. Pamukkale (il castello di coto-ne) deve il suo nome alle eccezionali for-mazioni calcaree createsi dallo scaturire dell’acqua di numerose sorgenti termali, non meno interessanti sono i reperti ar-cheologici adiacenti alle cascate della località di Hierapolis. La Cappadocia è forse una delle località più note della Tur-chia, la storia di questa regione comincia nelle epoche (milioni di anni fa) in cui le

Efeso: la biblioteca

Efeso: il teatro

Afrodisia

Cappadocia: chiese rupestri

Cappadocia

Cultura

N. 03.2009 Maggio - Giugno70 NoiGeometri

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lave del vulcano Ercyes si raffreddaro-no permettendo l’insediamento umano.Fra le prime popolazioni, gli Ittiti, che mescolandosi con le popolazioni locali fondarono il grande impero Ittita la cui capitale Hattusa durò sino al 1200 a.C.Spettacolari sono le formazioni calcaree ele abitazioni e chiese scavate nella roccia.A Istanbul oltre alle note moschee quali Santa Sofia, la moschea blu e quella nuo-va, il Topkapi e la immensa cisterna sot-terranea abbiamo organizzato una visita alla zona asiatica con particolare atten-zione alle bellissime case di legno oltre al museo Koc sul corno d’oro, moderno recupero di fabbricati industriali.L’ottima riuscita del viaggio, oltre ad un ringraziamento all’organizzazione turca ed alla bravissima guida, la signora Sev-gul Oztavman, ci stimola a programmare ulteriori momenti culturali e questo è una promessa data ai partecipanti a questo viaggio. •

Istanbul: caratteristiche case in legno

Instanbul: Moschea Nuova

Pamukkale

Instanbul: Moschea Blu

Instanbul: Santa Sofia

Cultura

71NoiGeometriN. 03.2009Maggio - Giugno

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GLI UFFICIDEL COLLEGIOCHIUDERANNODAL 6.08.09AL 25.08.09COMPRESO.

IL PRESIDENTEE IL CONSIGLIOAUGURANOA TUTTIGLI ISCRITTIE ALLE LOROFAMIGLIEBUONE VACANZE.

N. 03.2009 Maggio - Giugno72 NoiGeometri

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S E M I N A R I O

Mercoledì 30 SettembreSede del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Milano

Piazza Sant’Ambrogio, 21 - Milano

P R O G R A M M A

Partecipazione gratuita. Per iscrizioni consultare il sito internet www.geometri.mi.it

LA SICUREZZANEI LAVORI IN QUOTAsecondo le prescrizioni del T.U. 81/2008

17:00 - 17:15 Introduzione e presentazione relatori

17:15 - 18:00 “Il lavoro in quota: normativa, prescrizioni e prospettive secondo il T.U. 81/2008” 18:00 - 18:15 Approfondimenti e domande

18:15 - 19:00 “Vitafi x, la soluzione Monier per la messa in sicurezza delle coperture” 19:00 - 19:15 Dibattito e conclusione lavori

Al termine dei lavori saremo lieti avervi ns. ospiti per un aperitivo ed un saluto.

Geom. Andrea GaffarelloCollegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano

Dott. Salvatore RuoccoConsulente per la sicurezza Monier S.p.A.

Arch. Aldo BarbagliaCustomer Training Manager Monier S.p.A.

Collegio Geometri e Geometri Laureatidella Provincia di Milano

MN locandina A4_4.indd 1 18-06-2009 14:43:55

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Collegio Geometrie Geometri Laureatidella Provinciadi Milano

Anno XLIMaggio / Giugno200903n°

Contiene I.P.

Collegio Geometrie Geometri Laureatidi Monza e Brianza

Guidaalla sicurezza

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La presente rivista viene inviata a tutti i Geometriiscritti al Collegio dell’Aquila